FOSS E VAN DIJK, UNO SORPRENDE, L’ALTRA SI CONFERMA. NORVEGIA E OLANDA DAVANTI A TUTTI NELLA PRIMA GIORNATA MONDIALE
Nella prova a cronometro maschile, Tobias Foss è autore di una prova magistrale, esaltata ancora di più da un finale in crescendo. Il norvegese è inaspettatamente ma meritatamente Campione del Mondo davanti a Stefan Kung e Remco Evenepoel, mentre Filippo Ganna delude e non fa meglio del settimo posto. Tra le donne Ellen van Dijk si conferma la più forte; l’olandese vince la terza medaglia d’oro della specialità dopo Firenze 2013 e Bruges 2021. L’argento va all’australiana Grace Brown mentre si prende il bronzo la svizzera Marlen Reusser.
I Campionati Mondiali di Ciclismo iniziano subito con la doppia cronometro individuale riservate a donne e uomini elite. Il percorso di Wollongong è lo stesso per entrambe le prove. Saranno 34.2 i km da percorrere, per due giri di 17.1 km ciascuno sul circuito cittadino della località marittima australiana. Il percorso è complessivamente pianeggiante e si potrà spingere agevolmente sui pedali Per quanto riguarda gli uomini, Filippo Ganna punta al terzo titolo iridato consecutivo ma dovrà fare molta attenzione a Remco Evenepoel ed alla coppia svizzera formata da Sefan Kung e Stefan Bissegger. Da considerare un gradino più in basso, ma neanche tanto, Ethan Hayter e Remi Cavagna, speranze inglesi e francesi per una top five che può essere alla loro portata. I padroni di casa dell’Australia, dopo il forfait di Rohan Dennis, puntano tutto su Luke Durbridge e Lucas Plapp, anche se sembrano essere un ulteriore gradino sotto i ciclisti precedentemente citati. Grande curiosità infine per Tadej Pogacar, che può essere la variabile impazzita della prova a cronometro. Ma in una prova dal chilometraggio non eccessivo, per essere quella di un mondiale, qualche sorpresa può essere sempre dietro l’angolo. Partendo dalle delusioni, non possiamo iniziare la nostra analisi parlando proprio di Ganna e di una stagione nella quale ha dimostrato di essere forte, ma mai il più forte nelle cronometro che contavano. Certo, ha vinto i Campionati Italiani a Cronometro e qualche tappa in corse minori come Etoile des Besseges, Tour de la Provence e Deutschland Tour. Da sottolineare anche le vittorie nelle cronometro della Tirreno Adriatico e del Delfinato, rispettivamente nella prima e nella quarta tappa. Ma poi il piemontese ha deluso durante il periodo estivo dove ha raccolto soltanto un quarto ed un quinto posto nelle due cronometro del Tour, prima di steccare anche ai Campionati Europei dove non aveva fatto meglio del terzo posto, battuto da Bissegger e Kung. Oggi partiva da favorito, avendo preparato minuziosamente la cronometro mondiale, ma se il buongiorno già non si vedeva dal mattino, la conferma è arrivata proprio nella corsa principe per i cronomen. Ganna già al primo intertempo era quinto e la tendenza in calo veniva confermata anche nel secondo intertempo, probabilmente il tratto in cui bisognava spingere maggiormente, posto tra i due dentelli di Mount Ousley, con alcuni brevi tratti all’11%. Il bicampione del mondo chiudeva al traguardo addirittura in settima posizione, fuori dalla top ten. L’ultimo appuntamento del 2022 per Ganna – sperando che non sia l’ultima delusione stagionale – è adesso l’8 Ottobre quando proverà a battere il record dell’ora nel velodromo svizzero di Grenchen. Per quanto riguarda le prove degli altri italiani in gara, Edoardo Affini finirà tredicesimo mentre Matteo Sobrero quindicesimo. Il campione del mondo a cronometro è il norvegese Tobias Foss. Partito in sordina, restando al primo intertempo sui tempi di Ganna, il norvegese ha fatto segnare il miglior secondo tempo al secondo intertempo per poi fare il capolavoro per sonale negli ultimi 10 km, nei quali ha preso il volo, chiudendo in 40 minuti e 2 secondi. Chi deve mangiarsi le mani è Stefan Kung, argento mondiale. Lo svizzero, che faceva segnare 40 minuti e 5 secondi alla linea d’arrivo, aveva fatto segnare il miglior tempo nei primi due intertempi. In particolare al secondo intertempo aveva ben 12 secondi di vantaggio su Foss ed ha perso quindi più di un secondo al km negli ultimi 10 km. Un calo vertiginoso che ha bilanciato dall’altra parte il finale a tutta di Foss. Terzo e bronzo mondiale è Remco Evenepoel. Il belga ha condotto una cronometro equilibrata, senza alti né bassi, confermando il terzo posto dello scorso anno a Bruges alle spalle di Ganna e Van Aert. Evenepoel chiude la sua prova in 40 minuti e 11 secondi. Quarto è il britannico Ethan Hayter, che termina a 40 secondi di ritardo da Foss ma che recrimina per una catena malandrina che, cadendo, lo ha costretto ha cambiare bici prima del secondo intertempo, precudendogli la possibilità di lottare per una medaglia. Chiude la top five l’altro svizzero Stefan Bissegger, campione europeo in carica, che come Ganna non ha mai dato l’impressione di poter lottare per il podio. Degli altri attesi protagonisti della cronometro mondiale, segnaliamo il sesto posto di Tadej Pogacar e l’undicesimo di Remi Cavagna, mentre a chiusura della top ten troviamo Nelson Oliveira in ottava posizione, Yves Lampaert in nona posizione e Bruno Armirail in decima posizione. Tra le donne, vi è stata molta più uniformità di tempi rispetto all’omologa prova maschile. L’olandese Ellen van Dijk ha mantenuto sempre la testa in tutti e tre gli intertempi, compreso quello finale, chiudendo con il tempo di 44 minuti e 28 secondi. La Van Dijk, a differenza di Ganna, ottiene la terza iride dopo quella del 2013 e del 2021. Al secondo posto, a 13 secondi di ritardo dalla Van Dijk, si piazza l’australiana Grace Brown, che consegna al Paese che ospita i Mondiali la prima medaglia di un metallo pregiato come l’argento. Chiude al terzo posto e si prende la medaglia di bronzo la svizzera Marlene Reusser, che chiude con il tempo di 45 minuti e 10 secondi. Qualche rammarico per l’Italia, con il quarto posto di Vittoria Guazzini, lontana dieci secondi dal terzo posto della Reusser. Mentre chiude la top five la statunitense Leah Thomas con il tempo di 45 minuti e 45 secondi. La prima giornata dei Mondiali si conclude così con Norvegia ed Olanda sugli scudi. Domani toccherà agli Under 23, che gareggeranno sempre sul circuito di Wollongong, con una distanza leggermente inferiore: 28.8 km invece di 34.2. L’Italia parte con Lorenzo Milesi e Davide Piganzoli, ma entrare in zona medaglie sarà molto difficile.
Giuseppe Scarfone

Tobias Foss è medaglia d'oro ai campionati del Mondo di Wollongong (foto: Getty Images)
18-09-2022
settembre 18, 2022 by Redazione
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CAMPIONATI DEL MONDO – CRONOMETRO UOMINI ELITE (Australia)
Il norvegese Tobias Foss si è imposto nella corsa a cronometro, circuito di Wollongong, percorrendo 34.2 Km in 40′02″, alla media di 51.257 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’elvetico Stefan Küng e di 9″ il belga Remco Evenepoel. Miglior italiano Filippo Ganna, 7° a 56″
CAMPIONATI DEL MONDO – CRONOMETRO DONNE ELITE (Australia)
L’olandaese Ellen van Dijk si è imposta nella corsa a cronometro, circuito di Wollongong, percorrendo 34.2 Km in 44′29″, alla media di 46.130 Km/h. Ha preceduto di 12″ l’australiana Grace Brown e di 42″ l’elvetica Marlen Reusser. Miglior italiana Vittoria Guazzini, 4° a 52″
GRAND PRIX D’ISBERGUES – PAS DE CALAIS
Il francese Arnaud Démare (Groupama-FDJ) si è imposto nella corsa francese, circuito di Isbergues, percorrendo 197.6 Km in 4h32′34″, alla media di 43.498 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Marc Sarreau (AG2R Citroën Team) e il belga Edward Theuns (Trek-Segafredo). Miglior italiano Luca Mozzato (B&B Hotels-KTM), 4°.
GRAND PRIX INTERNATIONAL D’ISBERGUES – PAS DE CALAIS FÉMININ
L’italiana Chiara Consonni (Valcar – Travel & Service) si è imposta nella corsa francese, circuito di Isbergues, percorrendo 126.2 Km in 3h22′08″, alla media di 37.46 Km/h. Ha preceduto allo sprint la francese Clara Copponi
(FDJ – SUEZ – Futuroscope) e l’italiana Maria Giulia Confalonieri (Ceratizit-WNT Pro Cycling)
GOOIKSE PIJL
Il belga Gerben Thijssen (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) si è imposto nella corsa belga, Halle – Gooik, percorrendo 199 Km in 4h39′16″, alla media di 42.755 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) e il tedesco Max Kanter (Movistar Team). Due italiani in gara: Simone Consonni (Cofidis) 11° con lo stesso tempo dei primi, Alexander Konychev (Team BikeExchange-Jayco) 94° a 41″
17-09-2022
settembre 17, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
SKODA TOUR LUXEMBOURG
Il francese Valentin Madouas (Groupama-FDJ) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Mersch – Luxembourg, percorrendo 178.4 Km in 4h36′08″, alla media di 38.764 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Mattias Skjelmose Jensen (Trek-Segafredo) e il francese Kévin Vauquelin (Team Arkéa-Samsic). Miglior italiano Matteo Trentin (UAE Team Emirates), 5° a 3″. Skjelmose Jensen si impone in classifica con 5″ su Vauquelin e 17″ su Madouas. Miglior italiano Trentin, 6° a 40″
PRIMUS CLASSIC
Il belga Jordi Meeus (BORA-hansgrohe) si è imposto nella corsa belga, Brakel – Haacht, percorrendo 199.3 Km in 4h43′32″, alla media di 42.175 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Arnaud Démare (Groupama-FDJ) e il tedesco Max Kanter (Movistar Team). Miglior italiano Simone Consonni (Cofidis), 7°.
GROTE PRIJS RIK VAN LOOY
L’olandese Coen Vermeltfoort (VolkerWessels Cycling Team) si è imposto nella corsa belga, Grobbendonk – Herentals, percorrendo 190.6 Km in 4h40′00″, alla media di 40.843 Km/h. Ha preceduto di 20″ il danese Rasmus Bøgh Wallin (Restaurant Suri-Carl Ras) e di 25″ il norvegese Sebastian Kirkedam Larsen (Uno-X DARE Development Team). Non ha concluso la corsa l’unico italiano in gara, Jakub Mareczko (Alpecin-Deceuninck Development Team)
MEMORIAL MARCO PANTANI
La diciannovesima edizione della corsa italiana, che si sarebbe dovuta correre tra Forlì e Cesenatico sulla distanza di 188.6 Km, è stata annullata ha causa dell’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito la Romagna.
OKOLO SLOVENSKA / TOUR DE SLOVAQUIE
L’olandese Jasper Haest (VolkerWessels Cycling Team) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Levoča – Košice, percorrendo 182.1 Km in 3h59′41″, alla media di 45.585 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Peter Schulting (VolkerWessels Cycling Team) e di 13″ il danese Michael Mørkøv (Quick-Step Alpha Vinyl Team). Miglior italiano Filippo Fortin (Maloja Pushbikers), 6° a 13″. Il ceco Josef Cerný (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si impone in classifica con 6″ sul belga Mauri Vansevenant (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e sull’olandese Koen Bouwman (Jumbo-Visma). Miglior italiano Davide De Cassan (Cycling Team Friuli ASD), 10° a 27″
TOUR DE SERBIE
Il bosniaco Husein Selimovic (nazionale bosniaca) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Prijepolje – Čačak, percorrendo 156.5 Km in 4h05′54″, alla media di 38.186 Km/h. Ha preceduto di 1″ il croato Viktor Potocki (Ljubljana Gusto Santic) e il macedone Dimitar Jovanoski (Lotus Cycling Team). Unico italiano in gara Elia Carta (Meblo Jogi Pro-Concrete), 20° a 11″. L’eritreo Dawit Yemane (Bike Aid) si impone in classifica con 20″ sull’olandese Adne Van Engelen (Bike Aid) e 2′54″ su Carta
AG TOUR DE LA SEMOISE (Francia – Donne)
L’olandese Lorena Wiebes (Team DSM) si è imposta nella seconda ed ultima tappa, circuito di Bertrix, percorrendo 113 Km in 3h15′35″, alla media di 34.666 Km/h. Ha preceduto allo sprint la britannica Josie Nelson (Team Coop-Hitec Products) e l’italiana Maria Giulia Confalonieri. La Confalonieri si impone in classifica con 2″ sull’olandese Mischa Bredewold (Parkhotel Valkenburg) e 17″ sull’italiana Eleonora Camilla Gasparrini (Valcar-Travel & Service)
PRIMUS CLASSIC, VITTORIA DI MEEUS IN VOLATA
Jordi Meeus (BORA – hansgrohe) ha vinto in volata la Primus Classic davanti a Arnaud Demare (Groupama – FDJ) e Max Kanter (Movistar Team) in un finale caratterizzato da una caduta che ha spezzato il gruppo. Simone Consonni (Cofidis) ha chiuso al settimo posto.
La dodicesima edizione della Primus Classic prendeva il via da Brakel e terminava dopo 200 chilometri a Haacht. Il percorso prevedeva cinque tratti di pavè nella parte centrale del percorso, mentre erano segnalate quindici salite categorizzate come GPM sparse in quasi la totalità del percorso. Una corsa sulla carta adatta ai velocisti, ma il percorso nervoso in passato ha sempre dato chance agli attaccanti di movimentare la corsa.
Per questo motivo i favoriti principali erano i molti velocisti presenti, in particolare Fabio Jakobsen e Mark Cavendish (Quick-Step Alpha Vinyl Team), Arnaud Demare (Groupama – FDJ), Arnaud De Lie (Lotto Soudal), Dylan Groenewegen (Team BikeExchange – Jayco) e Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck). Altri outsider veloci era rappresentati da Jordi Meuus (BORA – hansgrohe), Bryan Coquard (Cofidis), Alexander Kristoff (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) e Cees Bol (Team DSM). Infine tra la lista di atleti più adatti ad attacchi erano presenti Greg Van Avermaet e Oliver Naesen (AG2R Citroën Team), Sep Vanmarcke (Israel – Premier Tech), Victor Campenaerts (Lotto Soudal), Gonzalo Serrano (Movistar Team) ed Edward Theuns (Trek – Segafredo).
La corsa prendeva il via sotto una fitta pioggia e dopo quindici chilometri un tentativo di fuga di quattro atleti andava in scena con Casper Pedersen (Team DSM), Niki Terpstra (TotalEnergies), Niklas Larsen (Uno-X Pro Cycling Team) e Meindert Weulink (ABLOC CT). L’inseguimento di questi atleti veniva preso in carico principalmente dalla Groupama – FDJ con un vantaggio che raggiungeva i cinque minuti e mezzo. Una volta arrivati negli ultimi 50 chilometri la corsa esplodeva sul Holstheide, Weulink perdeva contatto dalla fuga, mentre Axel Zingle (Cofidis) attaccava inseguito da diversi atleti. Groenewegen era il primo favorito di giornata a perdere contatto.
Gli atleti che si buttavano all’inseguimento della fuga con Zingle erano Olivier Le Gac (Groupama – FDJ), Stan Van Tricht (Quick-Step Alpha Vinyl Team), Anthony Turgis (TotalEnergies), Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck) e Philippe Gilbert (Lotto Soudal). Il gruppo però chiudeva su questi atleti allungandosi in maniera importante.
Sul Horenberg De Lie attaccava in prima persona con Philipsen, Oldani, Vanmarcke, Zingle, Turgis e Dries Van Gestel (TotalEnergies), mentre Jakobsen perdeva contatto dal gruppo principale.
Sull’ultima salita di giornata il gruppo di attaccanti riprendeva la fuga (Larsen non era riuscito a resistere), mentre dal gruppo scattavano Ilan Van Wilder (Quick-Step Alpha Vinyl Team), Zingle e Campenaerts, i quali restavano a poca distanza con il solo Van Wilder a fare un grande sforzo che faceva cedere Zingle. Il gruppo era invece trenta secondi attardato con diverso movimento al suo interno. Ai -25 Van Wilder e Campenaerts rientravano sulla fuga sfruttando un rallentamento dei primi, che si protaeva permettendo al gruppo principale di restare sulle loro code. Vanmarcke attaccava ai -17 in un gruppo dove Philipsen e De Lie si erano già arresi al ritorno del gruppo, Coquard, Pedersen, Oldani, Campenaerts e Turgis seguivano l’azione del belga che permetteva loro di tornare a quindici secondi di vantaggio, ma resistendo solo sei chilometri con un ultimo disperato tentativo di Vanmarcke, Campenaerts e Coquard proprio quando la pioggia tornava sul percorso, entrando quindi negli ultimi dieci chilometri di corsa il gruppo tornava compatto. A soli due chilometri dal termine nell’immissione su una strada stretta avveniva una caduta di alcuni atleti tra i quali Kristoff che spezzava completamente il gruppo con circa quindici atleti nel gruppo di testa guidati dalla Israel Cycling Team, con Jacopo Guarnieri (Groupama – FDJ) a lanciare la volata a Demare seguito a ruota da Max Kanter (Movistar Team) e Meeus i quali provavano entrambi ad affiancarlo arrivando quasi a un triplo photofinish che andava a favore di Meeus che conquistava così il suo secondo successo stagionale battendo Demare e Kanter. Simone Consonni (Cofidis) chiudeva al settimo posto come miglior italiano
Carlo Toniatti

Il successo di Jordi Meeus nella Primus Classic (Getty Images)
LUSSEMBURGO: LA CRONO RIMESCOLA TUTTO, SKJELMOSE JENSEN NUOVO LEADER
La crono di Remich rivoluziona la classifica ma non chiude la lotta per il successo finale. Il danese Mattias Skjelmose Jensen ha scavato distacchi non troppo profondi sugli avversari che gli sono giunti più vicini e appena tre secondi lo separano dal francese Vauquelin alla vigilia della vallonata frazione conclusiva, che non sarà la classica passerella finale disegnata a favore dei velocisti
Come ampiamente prevedibile la crono, penultima tappa dello Skoda Tour Luxembourg 2022, ha rimescolato totalmente le carte in classifica generale visti i distacchi estremamente ridotti dopo tre giorni di arrivi a ranghi più o meno compatti. Ad aggiudicarsi la frazione di 26 km disegnata in andata e ritorno tra Remich e la nota località di Schengen, è stato il danese Mattias Skjelmose Jensen (Trek – Segafredo), al suo primo successo in carriera. Alle sue spalle si è piazzato il francese Kévin Vauquelin (Arkea), staccato di 3”, mentre terzo con 13″ di ritardo ha concluso il connazionale Morten Hulgaard (Uno-X), Già dal podio di giornata sono finiti il francese Thibault Guernalec (Arkea) e l’olandese Sjoerd Bax (Alpecin), rispettivamente staccati di 15 e 25 secondi. Decimo miglior tempo per l’ex leader della classifica generale Valentin Madouas (Groupama), giunto a 39 secondi dal vincitore, mentre alle sua spalle è giunto l’italiano Matteo Trentin (UAE), che ha perso 41 secondi da Skjelmose Jensen
In generale ora è proprio il danese a comandare con 3” su Vauquelin e 14″ su Bax, che perso una posizione ma ha scavalcato Madouas (21″). Quinto Kevin Geniets (Groupama) a 25″, ottavo Trentin a 31”.
Oggi conclusione con la vallonata Mersch – Lussemburgo, tappa che potrebbe rivelarsi decisiva a causa dei distacchi poco marcati tra i primi scavati dalla cronometro.
Andrea Mastrangelo

Mattias Skjelmose Jensen vola a prendersi il successo nella cronometro del Giro del Lussemburgo (Getty Images Sport)
16-09-2022
settembre 16, 2022 by Redazione
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SKODA TOUR LUXEMBOURG
Il danese Mattias Skjelmose Jensen (Trek-Segafredo) si è imposto nella quarta tappa, circuito a cronometro di Remich, percorrendo 26.1 Km in 34′05″, alla media di 45.946 Km/h. Ha preceduto di 3″ il francese Kévin Vauquelin (Team Arkéa-Samsic) e di 13″ il connazionale Morten Hulgaard (Uno-X Pro Cycling Team). Miglior italiano Matteo Trentin (UAE Team Emirates), 11° a 41″. Skjelmose Jensen è il nuovo leader della classifica con 3″ su Vauquelin e 14″ sull’olandese Sjoerd Bax (Alpecin-Deceuninck). Miglior italiano Trentin, 8° a 31″
KAMPIOENSCHAP VAN VLAANDEREN
L’olandese Fabio Jakobsen (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si è imposto nella corsa belga, circuito di Koolskamp, percorrendo 195.3 Km in 4h22′59″, alla media di 44.558 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal) e Dylan Groenewegen (Team BikeExchange-Jayco). Miglior italiano Luca Mozzato (B&B Hotels-KTM), 4°.
OKOLO SLOVENSKA / TOUR DE SLOVAQUIE
L’olandese Koen Bouwman (Jumbo-Visma) si è imposto nella terza tappa, Detva – Spišská Nová Ves, percorrendo 214.8 Km in 5h04′07″, alla media di 45.167 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Luca Colnaghi (Bardiani CSF Faizanè) e il connazionale Roel Van Sintmaartensdijk (VolkerWessels Cycling Team). Il ceco Josef Cerný (Quick-Step Alpha Vinyl Team) è il nuovo leader della classifica con 3″ sul belga Mauri Vansevenant (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e su Bouwman. Miglior italiano Davide De Cassan (Cycling Team Friuli ASD), 10° a 24″
TOUR DE SERBIE
L’eritreo Dawit Yemane (Bike Aid) si è imposto nella terza tappa, Čačak – Prijepolje, percorrendo 153.3 Km in 3h59′00″, alla media di 38.485 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Adne Van Engelen (Bike Aid) e di 4′53″ lo sloveno Matic Zumer (Meblo Jogi Pro-Concrete). Unico italiano in gara Elia Carta (Meblo Jogi Pro-Concrete), 19° a 4′57″. Yemane è il nuovo leader della classifica con 5″ su Van Engelen e 3′16″ su Carta
AG TOUR DE LA SEMOISE (Francia – Donne)
L’olandese Mischa Bredewold (Parkhotel Valkenburg) si è imposta nella prima tappa, circuito di Vresse-sur-Semois, percorrendo 110 Km in 3h05′07″, alla media di 35.653 Km/h. Ha preceduto allo sprint le italiane Maria Giulia Confalonieri (Ceratizit-WNT Pro Cycling) ed Eleonora Camilla Gasparrini (Valcar-Travel & Service). La Bredewold è la prima leader della classifica con 4″ sulla Confalonieri e 6″ sulla Gasparrini
LUSSEMBURGO: ARRIVA LA FUGA, MA MADOUAS SALVA LA MAGLIA
Aaron Gate e Benjamin Thomas riescono ad anticipare d’un soffio il gruppo sul traguardo di Diekirch alla vigilia di quella che dovrebbe essere la tappa decisiva, la cronometro di Remich
La terza tappa, quella che precede la crono che verosimilmente rimescolerà la classifica generale, offre un colpo di scena con Aaron Gate (Bolton) che anticipa tutti all’ultimo chilometro assieme a Benjamin Thomas (Cofidis), si invola verso l’arrivo si impone in una volata senza storia. Il gruppo arriva poco dietro regolato dagli italiani Davide Ballerini (Quick-Step), terzo anche ieri, e Matteo Trentin (UAE). Il vantaggio, però, non è tale da provocare distacchi e così la maglia di leader resta saldamente sulle spalle di Valentin Madouas (Groupama) con 7” su Sjoerd Bax (Alpecin) e 8” sulla coppia Trentin-Gate.
La tappa si era precedentemente svolta senza grossi sussulti, con una lunga fuga comprendente anche Pierre Rolland (B&B Hotels – KTM), molto attivo nel cercare abbuoni per ridurre il gap di 18” in classifica generale. Il vamtaggio dei battistrada sale e scende a seconda degli umori del gruppo per poi definitivamente azzerarsi a una ventina di chilometri dal traguardo. A quel punto la gara si anima. anche se le ultime asperità di giornata non sono, per difficoltà e distanza, tali da poter creare distacchi importanti. Ci provano Kevin Geniets (Groupama), Giulio Ciccone (Trek-Segrafredo) e Trentin, nessuno dei quali riesce però ad andare via.
Al GPM ci provano allora Madouas, Nicola Conci (Alpecin) e Mattias Skjelmose Jensen (Trek-Segrafredo), con quest’ultimo che sembra andare via dal gruppo ormai a ranghi molto ridotti. Il lavoro di UAE, QuickStep e Alpecin raccoglie i suoi frutti sotto la “flamme rouge” dell’ultimo chiolomereo, dove il fuggitivo viene ripreso. A quel punto un secondo di rilassamento del plotone permette alla coppia Gate-Thomas di scappare e involarsi verso l’arrivo.
Andrea Mastrangelo

Aaron Gate beffa i velocisti sul traguardo di Diekirch (Getty Images)
COPPA SABATINI, FINALMENTE MARTINEZ
Dani Martinez vince la Coppa Sabatini dopo il podio di ieri al Toscana. Alle sue spalle Eiking e Martin
Pronti via e scappa subito il tentativo da lontano di oggi: a dare il là è Umberto Marengo (Drone Hopper-Androni Giocattoli), seguito da David Martin (Eolo-Kometa), Ben Granger (Mg.K Vis Color for Peace VPM), Eric Paties Montagnier (Work Service Dynatek Vega), Davide Gabburo e Manuele Tarozzi (Bardiani CSF Faizanè), Nicolò De Lisi e Giulio Masotto (Team Corratec). Il gruppetto al comando raggiunge i 5 minuti di vantaggio massimo sul gruppo, controllato da Ineos Grenadiers e UAE Team Emirates. Sono soprattutto queste due formazioni a dirigere le operazioni di rincorsa, che si concludono prima del solito a ben 80 km dal traguardo.
La situazione di gruppo compatto di nuovo permette ad avventurieri di tentare la sortita, come Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF-Faizané) e Mirco Maestri (Eolo-Kometa), stoppati prontamente da dietro. Il tira e molla però ottiene il risultato di frazionare la testa della corsa, così ben presto davanti si forma un drappello di una dozzina di unità con un lieve margine sul resto del gruppo.
A un giro e mezzo dalla fine davanti attacca Alexander Vlasov (Bora-Hansgrohe), seguito poco dopo da Dani Martinez (Ineos Grenadiers) e Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost). Il tentativo si chiude all’ultima tornata quando la testa della corsa si ricompone in un drappello di 7-8 unità a giocarsi la vittoria finale.
Sullo strappo dell’arrivo il più potente è Martinez che riesce così a vincere dopo il podio di ieri al Giro di Toscana. Alle sue spalle primi dei battuti Odd Christian Eiking (EF Education-EasyPost) e Guillaume Martin (Cofidis).
Lorenzo Alessandri

"Dani" Martinez esulta sul traguardo di Peccioli. (Foto Sprint Cycling Agency)
15-09-2022
settembre 15, 2022 by Redazione
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SKODA TOUR LUXEMBOURG
Il neozelandese Aaron Gate (Bolton Equities Black Spoke Pro Cycling) si è imposto nella terza tappa, Rosport – Diekirch, percorrendo 188.4 Km in 4h40′58″, alla media di 40.233 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Benjamin Thomas (Cofidis) e l’italiano Davide Ballerini (Quick-Step Alpha Vinyl Team). Il francese Valentin Madouas (Groupama-FDJ) è ancora leader della classifica con 7″ sull’olandese Sjoerd Bax (Alpecin-Deceuninck) e 8″ sull’italiano Matteo Trentin (UAE Team Emirates)
COPPA SABATINI – TROFEO CITTÀ DI PECCIOLI
Il colombiano Daniel Felipe Martinez (INEOS Grenadiers)si è imposto nella corsa italiana, circuito di Peccioli, percorrendo 198.9 Km in 4h55′37″, alla media di 40.37 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Odd Christian Eiking (EF Education-EasyPost) e il francese Guillaume Martin (Cofidis). Miglior italiano Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa Cycling Team), 6° a 59″
OKOLO SLOVENSKA / TOUR DE SLOVAQUIE
L’irlandese Archie Ryan (Jumbo-Visma) si è imposto nella seconda tappa, Hlohovec – Banská Štiavnica, percorrendo 186.3 Km in 4h32′22″, alla media di 45.167 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Mauri Vansevenant (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e l’italiano Lorenzo Fortunato (EOLO-Kometa Cycling Team). Il ceco Josef Cerný (Quick-Step Alpha Vinyl Team) è il nuovo leader della classifica con 4″ sul sudafricano Stefan de Bod (Astana Qazaqstan Team) e 5″ sul connazionale Jakub Otruba (Elkov-Kasper). Miglior italiano Davide De Cassan (Cycling Team Friuli ASD), 9° a 25″
TOUR DE SERBIE
Il croato Viktor Potocki (Ljubljana Gusto Santic) si è imposto nella seconda tappa, Mionica – Čačak, percorrendo 153.8 Km in 3h31′16″, alla media di 43.679 Km/h. Ha preceduto allo sprint il bosniaco Husein Selimovic (nazionale bosniaca) e lo sloveno Jaka Spoljar (Republika Srpska R Team). Elia Carta (Meblo Jogi Pro-Concrete), unico azzurro in gara (oggi 38°), è ancora leader della classifica con 24″ sul serbo Dorde Duric (nazionale serba) e 1′05″ sul britannico Eugene Cross (Velo Schils Interbike RT).
ITALIA PROTAGONISTA IN LUSSEMBURGO: SECONDA TAPPA A TRENTIN SU SENECHAL E BALLERINI
Affermazione italiana al Giro del Lussemburgo con Matteo Trentin che si impose allo sprint al termine della seconda frazione. Italiano è anche il terzo classificato, Davide Ballerini, mentre il francese Valentin Madouasi si conferma leader della classifica
Percorso mosso come nella prima tappa, ma finale più semplice e volata a ranghi compatti. A vincere la seconda frazione del Giro del Lussemburgo con arrivo a Schifflange è l’italiano Matteo Trentin (UAE) che si impone in rimonta sul francese Florian Senechal e Davide Ballerini, entrambi in forze alla Quick-Step). In classifica generale la situazione rimane pressochè invariata con Trentin che grazie agli abbuoni sale dal quarto al terzon posto a 8” dal leader e vincitore della tappa di ieri Valentin Madouas (Groupama), oggi undicesimo.
La tappa, a differenza di quel che potrebbe dire la volata, ha uno svolgimento in realtà tutt’altro che tranquillo. La battaglia inizia fin dai primi chilometri e la fuga parte dopo ben 15 km di tentativi. Ad andarsene sono Cyril Barthe (B&B Hotels), Joel Nicolau (Caja Rural), Bastien Tronchon (Ag2r), James Fouchè (Black Spoke), Morten Hulgaard (Uno-x), Justin Wolf (Leopard), Asier Etxeberria (Euskaltel) e Luc Wirtgen (Bingoal). Nel tentativo di scongiurare la volata l’Alpecin decide di fare corsa dura cercando di creare selezione e avvicinandosi molto ai battistrada già a 50 km dal traguardo. La selezione, però, non avviene e così il gruppo rallenta nuovamente prima che la Quick-Step si metta a lavorare proprio per riprendere la fuga.
E’ infine lo strappo del Poiteau de Kayl a invogliare Dorian Godon (Ag2r) e nuovamente Wirtgen ad anticipare lo sprint. Il francese scollina in solitaria, ma viene ripreso lungo la discesa con il gruppo che va a disputare la volata, vinta da Trentin.
Andrea Mastrangelo

Trentin vince la seconda tappa del Giro del Lussemburgo (Getty Images Sport)