22-07-2025
luglio 22, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE FRANCE
Il francese Valentin Paret-Peintre (Soudal Quick-Step) si è imposto nella sedicesima tappa, Montpellier – Mont Ventoux, percorrendo 171.5 Km in 4h03′19″, alla media di 42.291 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’irlandese Ben Healy (EF Education – EasyPost) e di 4″ il colombiano Santiago Buitrago (Bahrain – Victorious). Miglior italiano Simone Velasco (XDS Astana Team), 24° a 4′06″. Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates – XRG) è ancora in maglia gialla con 4′15″ sul danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) e 9′03″ sul tedesco Florian Lipowitz (Red Bull – BORA – hansgrohe). Miglior italiano Velasco, 40° a 1h52′42″
MEMORIAŁ ANDRZEJA TROCHANOWSKIEGO
Il polacco Marceli Bogusławski (ATT Investments) si è imposto nella corsa polacca, Zambrow – Wysokie Mazowieckie, percorrendo 157 Km in 3h21′23″, alla media di 46.776 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’israeliano Rotem Tene (nazionale israeliana) e l’olandese Lars Rouffaer (Diftar Continental Cyclingteam). Miglior italiano Antonio Bonaldo (S.C. Padovani Polo Cherry Bank), 6°.
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): MONTPELLIER – MONT VENTOUX
luglio 22, 2025 by Redazione
Filed under Approfondimenti
È arrivato il momento del Ventoux, una delle salite più attese dagli appassionati che già pregustano lo spettacolo che offrirà il “Gigante della Provenza”, agonistico e naturale
La settimana conclusiva del Tour si apre con il botto, con l’arrivo in cima a una delle montagne più iconiche non solo del Tour, ma anche dell’intera Francia. Avrete già capito che stiamo parlando del Mont Ventoux, il “Gigante della Provenza”, salita inizialmente scoperta dalle quattro ruote, sede di una cronoscalata automobilistica organizzata dal 1902 al 1976 e ideata dal quotidiano sportivo L’Auto-Vélo, la medesima testata che l’anno successivo inventerà il Tour de France. Per vedere la Grande Boucle su quella strada bisognerà attendere fino al 1951, quando nella tappa Montpellier – Avignone per la prima volta fu proposta una salita che già s’impone all’attenzione per i suoi numeri, che parlando di 15.6 Km d’ascesa all’8.7%, già da soli bastanti a farne un richiamo irresistibile per gli scalatori. A renderla ancora più dura, unica e suggestiva è la spettacolare scenografia del finale perchè sopra i 1400 metri la vegetazione scompare e fino ai 1900 metri dell’osservatorio, ai cui piedi si conclude l’ascesa, si pedala immersi nel candore delle pietraie calcaree che costituiscono il primo biglietto da visita del Ventoux. L’altro è costituito per l’appunto dal vento – anche se l’origine del toponimo nulla a che fa fare con Eolo poichè deriva dal termine pregallico “ventur”, che significa “colui che si vede da lontano” – che spesso ha messo a dura prova le strutture dell’arrivo, costringendo nel 2016 l’organizzione ad annullare la parte finale della scalata. Quando manca, il vento, è sostituito da un implacabile sole il cui calore viene riverberato dalle pietraie ed è in questo scenario che il 13 luglio del 1967 si consumò a poco più di un chilometro dalla vetta il dramma del britannico Tom Simpson, che lassù perse la vita dopo esser collassato per un mix di anfetamine e caldo: quel giorno, nonostante l’alta quota, sul Ventoux la colonnina di mercurio raggiunse i 35°C.
Tornando al vento oggi potrebbe entrare in scena molto prima dell’ascesa finale perchè folate fin quasi a 35 Km/h sono attese anche nella fase pianeggianti che precederanno il Ventoux, terreno dove la Visma di Vingegaard, squadra bene attrezzata nelll’apertura dei famigerati ventagli, potrebbe tentare di rompere il gruppo per mettere alla frusta gli UAE di Pogacar e far arrivare lo sloveno affaticato all’appuntamento con il “Monte Calvo”
METEO TOUR
Montpellier: cielo sereno, 27°C, vento moderato da NO (6-22 Km/h), umidità al 44%
Domessargues (Km 44.8): nubi sparse, 27°C, vento moderato da N (5-22 Km/h), umidità al 43%
Châteauneuf-du-Pape (Sprint – Km 112.4): nubi sparse, 27°C, vento moderato da N (15-35 Km/h), umidità al 41%
Bédoin (Km 149.2): nubi sparse, 26°C, vento moderato da NO (18-44 Km/h), umidità al 38%
Mont Ventoux: cielo sereno, 13°C, vento moderato da NO (17-25 Km/h), umidità al 41%
GLI ORARI DEL TOUR
12.00: inizio diretta su Eurosport
12.40: partenza da Montpellier
14.00: inizio diretta su Rai2
15.05-15.25: traguardo volante di Châteauneuf-du-Pape
16.00-16.25: inizio salita finale
16.40-17.15: arrivo sul Mont Ventoux
LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE
http://www.ilciclismo.it/2009/?p=79629
RASSEGNA STAMPA
Italia
Tour de France, a Carcassonne è il giorno di Wellens. Pogacar resta in giallo
Gazzetta dello Sport
Slovenia
Pogačarjev pomočnik Wellens je sam bežal 43 kilometrov in zmagal – Tudi Pogačarjevi pomočniki močnejši od Vingegaardovih (Il gregario di Pogačar, Wellens, ha corso da solo 43 chilometri e ha vinto – Anche i gregari di Pogačar sono più forti di quelli di Vingegaard)
Delo
Danimarca
Pogacars hjælperytter vinder dagens etape (Il corridore di supporto di Pogacar vince la tappa odierna)
Politiken
Francia
Wellens et UAE Team Emirates à la fête, Alaphilippe 3e – Alaphilippe pensait avoir remporté la 15e étape (Wellens e l’UAE Team Emirates festeggiano, Alaphilippe 3° – Alaphilippe pensava di aver vinto la 15a tappa)
L’Équipe
Wellens goes solo to win stage 15 amid Alaphilippe confusion (Wellens vince da solo la tappa 15 tra la confusione di Alaphilippe)
The Guardian
Irlanda
Ben Healy stays in top 10 as Tadej Pogacar retains yellow jersey (Ben Healy rimane nella top 10 mentre Tadej Pogacar conserva la maglia gialla)
Irish Independent
Spagna
Los compañeros de Pogacar también ganan – Iván Romeo, entre lágrimas en meta: “Tengo mucha rabia” (Vincono anche i colleghi di Pogacar – Iván Romeo, in lacrime al traguardo: “Sono così arrabbiato”)
AS
Portogallo
Tim Wellens completa trilogia em grandes Voltas ao ganhar 15.ª etapa do Tour (Tim Wellens completa la trilogia dei grandi giri vincendo la tappa 15 del Tour)
Público
Belgio
Nu al Belgische feestdag in de Tour: nationaal kampioen Tim Wellens wint na fabuleuze solo in Carcassonne, Victor Campenaerts knap tweede (Già vacanza belga al Tour: il campione nazionale Tim Wellens vince dopo un favoloso assolo a Carcassonne, Victor Campenaerts ottimo secondo)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Weer succes voor team van Tadej Pogacar: UAE-renner Tim Wellens soleert naar ritzege in Tour de France (Altro successo per la squadra di Tadej Pogacar: il corridore della UAE Tim Wellens conquista in solitaria la vittoria di tappa al Tour de France)
De Telegraaf
Norvegia
Belgisk solotriumf (Trionfo solitario belga)
Verdens Gang
Germania
Wellens gewinnt – Schreckmoment für Lipowitz (Vince Wellens – Momento spaventoso per Lipowitz)
Kicker
USA
Wellens wins Tour de France 15th stage, teammate Pogačar maintains grip on yellow jersey (Wellens vince la 15a tappa del Tour de France, il compagno di squadra Pogačar mantiene la maglia gialla)
The Washington Post
Colombia
Tadej Pogacar y el UAE Emirates no deja ‘títere con cabeza’: salvaje dominio en la etapa 15 del Tour de Francia (Tadej Pogacar e gli Emirati Arabi Uniti non lasciano nulla di intentato: dominio selvaggio nella 15a tappa del Tour de France)
El Tiempo
TOURALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della quindicesima tappa
1° Simone Consonni
2° Benjamin Thomas s.t.
3° Tobias Foss s.t.
4° Pascal Ackermann s.t.
5° Vito Braet s.t.
Classifica generale
1° Jordi Meeus
2° Edward Theuns a 1′58″
3° Roel van Sintmaartensdijk a 2′24″
4° Fabian Lienhard a 2′27″
5° Simone Consonni a 2′40″
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1985
Quest’anno ricorrono due anniversari: sono trascorsi 40 anni sia dall’ultima vittoria di un corridore francese al Tour (Bernard Hinault), sia dalla prima delle due vittorie di Maria Canins nella Grande Boucle riservata alla donne, uniche affermazioni italiane nel Tour Femminile. Riviviamo quelle giornata attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
14 LUGLIO 1985 – 15a TAPPA: SAINT-ÉTIENNE – AURILLAC (237.5 Km)
HINAULT RESISTE IN TESTA AL TOUR
Malgrado la frattura al naso, il francese giunge in gruppo nella tappa vinta da Chozas – La Canins vuole fare l’en plein
Arrivo solitario dello scalatore iberico, con quasi dieci minuti di vantaggio sul plotone – La Maglia gialla dichiara: «Qualcuno mi credeva morto, ma non mi arrendo per un piccolo guaio» – Domani un severo collaudo sul Tourmalet – Italiani in grave ritardo: solo Visentini con il plotone

L’osservatorio del Mont Ventoux e l’altimetria della sedicesima tappa (www.memoire.dutourisme.fr)
21-07-2025
luglio 21, 2025 by Redazione
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TOUR DE FRANCE
Giorno di riposo
CLÁSICA TERRES DE L’EBRE
Il messicano Isaac Del Toro (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella corsa spagnola, Roquetes – Tortosa (Ermita de Mig Camì), percorrendo 185.8 Km in 4h23′58″, alla media di 42.233 Km/h. Ha preceduto di 46″ l’italiano Christian Scaroni (XDS Astana Team) e di 51″ il britannico Lukas Nerurkar (EF Education – EasyPost)
20-07-2025
luglio 20, 2025 by Redazione
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TOUR DE FRANCE
Il belga Tim Wellens (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella quindicesima tappa, Muret – Carcassonne, percorrendo 169.3 Km in 3h34′09″, alla media di 47.434 Km/h. Ha preceduto di 1′28″ il connazionale Victor Campenaerts (Team Visma | Lease a Bike) e di 1′36″ il francese Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling Team). Miglior italiano Edoardo Affini (Team Visma | Lease a Bike), 39° a 6′07″. Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates – XRG) è ancora in maglia gialla con 4′13″ sul danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) e 7′53″ sul tedesco Florian Lipowitz (Red Bull – BORA – hansgrohe). Miglior italiano Simone Velasco (XDS Astana Team), 49° a 1h49′19″
GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA – MONT BLANC (Under23)
Il belga Jarno Widar (Lotto Development Team) si è imposto anche nella quinta ed ultima tappa, Valtournenche – Breuil Cervinia, percorrendo 119.5 Km in 3h13′55″, alla media di 36.975 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Jakob Omrzel (Bahrain Victorious Development Team) e l’irlandese Liam O’Brien (Lidl – Trek Future Racing). Miglior italiano Matteo Scalco (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 4° a 48″. Widar si impone in classifica con 3′50″ sull’ecuadoriano Mateo Pablo Ramírez (UAE Team Emirates Gen Z) e 4′33 sul francese Jean-Loup Fayolle (Arkéa – B&B Hôtels Continentale). Miglior italiano Scalco, 5° a 5′01″
GRAND PRIX POLAND
Il polacco Norbert Banaszek (ATT Investments) si è imposto nella corsa polacca, Głogów – Grębocice, percorrendo 172.6 Km in 3h41′23″, alla media di 46.779 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Sverre Litlere (NCF Region Vest) e il connazionale Hubert Grygowski (Mazowsze Serce Polski). Nessun italiano in gara
BALOISE LADIES TOUR (Belgio)
L’italiana Martina Fidanza (Team Visma | Lease a Bike) si è imposta nella quarta ed ultima tappa, circuito di Zwevegem, percorrendo 127.3 Km in 3h07′19″, alla media di 40.776 Km/h. Ha preceduto allo sprint le italiane Barbara Guarischi (Team SD Worx – Protime) e Chiara Consonni (CANYON//SRAM zondacrypto). La britannica Zoe Bäckstedt (CANYON//SRAM zondacrypto) si impone in classifica con 12″ sull’olandese Ellen van Dijk (Lidl – Trek) e 26″ sulla belga Marthe Goossens (AG Insurance – Soudal Team). Miglior italiana la Consonni, 11° a 47″
LA PICTO – CHARENTAISE (Donne)
La polacca Dominika Włodarczyk (UAE Team ADQ) si è imposta nella corsa francese, Poitiers – Châtellerault, percorrendo 135 Km in 3h13′12″, alla media di 41.925 Km/h. Ha preceduto di 32″ l’elvetica Linda Zanetti (Uno-X Mobility) e l’italiana Maria Giulia Confalonieri (Uno-X Mobility)
WELLENS, FUGA E ASSOLO VINCENTE A CARCASSONNE. POGACAR RESTA IN GIALLO
Tim Wellens (UAE Team Emirates XRG) è autore di una delle vittorie più esaltanti al Tour 2025 con un assolo di oltre 40 km. Il campione nazionale belga sfrutta le sue ottime doti di passista per mettere nel sacco i compagni di fuga e dare alla sua squadra l’ennesima vittoria del 2025
Piazzata tra Pirenei e Mont Ventoux, la quindicesima tappa del Tour 2025 da Muret a Carcassonne arride alle fughe visto che gli uomini di classifica dovrebbero riposarsi dopo tre giorni di fuoco sui Pirenei e in attesa appunto del Mont Ventoux di dopodomani. Sarà quindi una domenica all’insegna degli attacchi visto che la fuga ce ne metterà di tempo per concretizzarsi. Da non sottovalutare nemmeno il traguardo volante di Saint-Félix-Lauragais posto dopo 60 km pianeggianti, dove Jonathan Milan (Team Lidl Trek) chiederà ai suoi compagni di tenere la corsa chiusa quanto più possibile per aggiudicarsi quei punti necessari a distanziarsi da Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che ormai si fa minaccioso anche per quanto riguarda la maglia verde. La seconda metà della tappa è caratterizzata dai tre GP, della Côte de Saint-Ferréol, della Côte de Sorèze e del Pas du Sant, sui quali la fuga dovrebbe concretizzarsi definitivamente. La fuga prendeva forma dopo una cinquantina di Km grazie all’azione di quindici ciclisti ovvero Tim Wellens (UAE Team Emirates XRG), Victor Campenaerts e Wout van Aert (Team Visma Lease a Bike), Pascal Eenkhoorn (Team Soudal Quick Step), Neilson Powless (Team EF Education EasyPost), Matej Mohoroc (Team Bahrain Victorious), Clement Russo (Team Groupama FDJ), Kaden Groves e Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck), Matteo Vercher (Team TotalEnergies), Tobias Lund Andresen (Team Picnic PostNL), Alexey Lutsenko e Jake Stewart (Team Israel Premier Tech), Arnaud De Lie e Jarrad Drizners (Team Lotto). Van der Poel si aggiudicava il traguardo volante di Saint-Félix-Lauragais posto al km 59.8. Mentre nel gruppo maglia gialla continuavano scatti e controscatti la fuga affrontava il primo GPM, la Côte de Saint-Ferréol posta al km 72.8, sul quale scollinava in prima posizione Lutsenko. Alla fuga si aggiungevano anche Michael Storer (Team Tudor Pro Cycling), Jasper Stuyven e Quinn Simmons (Team Lidl Trek). Storer vinceva il GPM del Pas du Sant, il più impegnativo dal punto di vista delle pendenze, posto al km 116.6. Restavano in testa oltre a Storer anche Simmons, Campenaerts e Lutsenko, fuggitivi della prima ora, ai quali si univano Carlos Rodriguez (Team INEOS Grenadiers), Aleksandr Vlasov (Team Redbull BORA Hansgrohe) e Warren Barguil (Team Picnic PostNL). A 43 km dalla conclusione Wellens attaccava da solo, aumentando il suo vantaggio sui diretti inseguitori chilometro dopo chilometro. L’assolo del campione nazionale belga ricordava quello del miglior Evenepoel, suo connazionale. Wellens andava a vincere in solitaria sul traguardo di Carcassonne con 1 minuto e 28 secondi di vantaggio su Campenaerts ed 1 minuto e 36 secondi di vantaggio su Julian Alaphilippe (Team Tudor Pro Cycling). Chiudevano la top five Wout van Aert (Team Visma Lease a Bike) in quarta posizione e Axel Laurance (Team INEOS Grenadiers) in quinta. Il gruppo maglia gialla, regolato da Ben Healy (Team EF Education EasyPost), arrivava al traguardo con oltre 6 minuti di ritardo da Wellens, il quale ottiene la sua seconda vittoria al Tour. In classifica generale Pogacar resta in maglia gialla con 4 minuti e 13 secondi di vantaggio su Jonas Vingegaard (Team Visma Lease a Bike) e 7 minuti e 53 secondi di vantaggio su Florian Lipowitz (Team Redbull BORA Hansgrohe). Martedì (domani c’è il riposo) l’arrivo sul Mont Ventoux vedrà di nuovo il ‘duello’ tra Pogacar e Vingegaard con lo sloveno che potrebbe allungare ancora in classifica generale sul danese e mettere nel mirino la quinta vittoria di tappa al Tour 2025.
Antonio Scarfone

Wellens esulta a Carcassonne (foto Anne-Christine Poujoulat / AFP via Getty Images)
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): MURET – CARCASSONNE
luglio 20, 2025 by Redazione
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Tappa di trasferimento per il Tour, che si accinge poi a affettuare il secondo giorno di riposo alla vigilia dell’arrivo in salita al Mont Ventoux. Oggi, molto probabilmente, andrà in porto la fuga da lontano; più difficile l’arrivo allo sprint in quel di Carcassonne.
“Un’altra domenica sprecata dal Tour de France!”: ecco come potrebbe sbottare oggi l’appassionato di ciclismo. Come una settimana fa il giorno del dì di festa gli organizzatori, anzichè proporrà una frazione decisiva ai fini della classifica, hanno ancora piazzato un’inutile tappa di trasferimento. A differenza di quella terminata a Châteauroux con la vittoria allo sprint di Tim Merlier, stavolta l’epilogo molto probabilmente sarà differente perchè il tracciato che si dovrà percorrere tra Muret e Carcassonne non avrà la fisionimia di un tavolo da biliardo. Per spostarsi tra le due città di tappa si dovranno, infatti, quasi 2300 metri di dislivello e le difficoltà altimetriche inserite nel tracciato potrebbero impedire l’arrivo allo sprint ai piedi della celebre cittadella fortificata. Che si arrivi in volata, a dire il vero, non è del tutto scongiurato, ma per come è stato “confezionato” il tracciato e per le molte energie profuse durante la tre giorni pirenaica le squadre degli sprinter potrebbero far fatica a tenere a bada la fuga di giornata, che oggi più che in altre tappe avrà maggiori possibilità di andare fino al traguardo. Per entrare nelle specifico del tracciato odierno, si dovranno affrontare tre Gran Premi della Montagna, due di terza e uno di seconda categoria, collocati tra il 70° e il 130° Km di gara, con 25 Km da percorrere tra l’ultimo scollinamento e il traguardo. Il principale ostacolo sarà costituito dall’ascesa ai quasi 900 metri del Col de Fontbruno, 15.3 Km al 4.1% in vetta ai quali non saranno assegnati i punti per la classifica degli scalatori per la scelta degli organizzatori di considerare validi come GPM solamente primi 3 Km dell’ascesa, i più difficili per via della loro pensenza media del 9.5%.
Dopo questa 15a frazione il Tour osserverà la sua seconda ed ultima giornata di riposo, alla vigilia del temuto arrivo in salita al Mont Ventoux, un nome che fa paura a tutti, dalla maglia gialla Tadej Pogacar giù giù fino all’ultimo corridore della classifica.
METEO TOUR
Muret: parzialmente nuvoloso, 28°C, vento moderato da NO (16-38 Km/h), umidità al 41%
Villefranche-de-Lauragais (Km 41): parzialmente nuvoloso, 29°C, vento moderato da NO (15-37 Km/h), umidità al 38%
Côte de Sorèze (GPM – Km 86.6): nubi sparse, 29°C, vento moderato da NO (11-30 Km/h), umidità al 43%
Les Martys (Km 136.3): nubi sparse, 26°C, vento moderato da NO (11-33 Km/h), umidità al 46%
Carcassonne: nubi sparse, 32°C (percepiti 31°C), vento moderato da NO (17-39 Km/h), umidità al 32%
GLI ORARI DEL TOUR
13.00: inizio diretta su Eurosport
13.30: partenza da Muret
14.00: inizio diretta su Rai2
14.45-14.55: traguardo volante di Saint-Félix-Lauragais
15.00-15.15: GPM della Côte de Saint-Ferréol
15.25-15.40: GPM della Côte de Sorèze
17.05-17.30: arrivo a Carcassonne
LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE
http://www.ilciclismo.it/2009/?p=79564
RASSEGNA STAMPA
Italia
Vingegaard ci prova, ma con questo Pogacar… Arensman vince, Remco va a casa
Gazzetta dello Sport
Slovenia
Arensmanu etapa, Roglič je že šesti (Arensman vince la tappa, Roglič è già sesto)
Delo
Danimarca
Hollænderen Arensman kupper favoritterne på Tour-bjergetape (L’olandese Arensman batte i favoriti nella tappa di montagna del Tour)
Politiken
Francia
Le grand numéro d’Arensman, Pogacar grignote quelques secondes – Evenepoel jette l’éponge dans le Tourmalet (Il grande numero di Arensman, Pogacar rosicchia qualche secondo – Evenepoel getta la spugna al Tourmalet)
L’Équipe
Arensman holds off Pogacar and Vingegaard for solo stage win in Pyrenees (Arensman supera Pogacar e Vingegaard e vince la tappa in solitaria nei Pirenei)
The Guardian
Spagna
Arensman frena a Pogacar
AS
Portogallo
Pogacar não ganhou a etapa, mas ganhou segundos (Pogacar non ha vinto la tappa, ma ha guadagnato secondi)
Público
Belgio
IJzersterke Thymen Arensman blijft favorieten voor en wint bovenop Superbagnères, Remco Evenepoel stapt uit Tour (Il forte Thymen Arensman rimane davanti ai favoriti e vince a Superbagnères, Remco Evenepoel abbandona il Tour)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Thymen Arensman boekt schitterende etappezege in Tour de France: Nederlander wint loodzware Pyreneeën-rit (Thymen Arensman conquista una splendida vittoria di tappa al Tour de France: l’olandese vince la massacrante tappa dei Pirenei)
De Telegraaf
Norvegia
Arensman seiret da Halland Johannessen gikk «all in» (Arensman ha vinto quando Halland Johannessen è andato “all in”)
Verdens Gang
Germania
Nach Evenepoels Aus: Lipowitz Dritter und im Weißen Trikot (Dopo l’uscita di Evenepoel: Lipowitz terzo e in maglia bianca)
Kicker
USA
Arensman wins Tour de France’s toughest stage after grueling solo effort (Arensman vince la tappa più dura del Tour de France dopo un estenuante sforzo in solitaria)
The Washington Post
Colombia
Tadej Pogacar no ganó la etapa 14 del Tour de Francia: brutal ataque de Vingegaard y retiro de Evenepoel (Tadej Pogacar non è riuscito a vincere la 14a tappa del Tour de France: il brutale attacco di Vingegaard e il ritiro di Evenepoel)
El Tiempo
Australia
Arensman wins toughest stage as Pogacar stretches lead (Arensman vince la tappa più dura, Pogacar allunga)
The West Australian
TOURALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della quattordicesima tappa
1° Mauro Schmid
2° Dylan Groenewegen s.t.
3° Edward Theuns a 31″
4° Davide Ballerini s.t.
5° Simone Consonni a 41″
Classifica generale
1° Jordi Meeus
2° Mattéo Vercher a 1′40″
3° Edward Theuns a 1′58″
4° Roel van Sintmaartensdijk a 2′24″
5° Fabian Lienhard a 2′27″
Miglior italiano Simone Consonni, 6° a 2′40″
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1985
Quest’anno ricorrono due anniversari: sono trascorsi 40 anni sia dall’ultima vittoria di un corridore francese al Tour (Bernard Hinault), sia dalla prima delle due vittorie di Maria Canins nella Grande Boucle riservata alla donne, uniche affermazioni italiane nel Tour Femminile. Riviviamo quelle giornata attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
13 LUGLIO 1985 – 14a TAPPA: AUTRANS – SAINT-ÉTIENNE (179 Km)
HINAULT CADE E SI ROMPE IL NASO – CANINS, MEZZO TOUR È TUO
Forse compromessa per un banale incidente una gara già vinta
Scontro con Andersson* nella volata per il decimo posto, dopo la tappa in cui si è imposto il colombiano Herrera (ferito anche lui per un capitombolo) – Quattro punti di sutura e frattura del setto nasale – La Maglia gialla ripartirà, ma gli sarà difficile respirare
* Errore di stampa del quotidiano torinese, si trattava di Phil Anderson

I Pirenei visti dalla fortificazioni di Carcassonne e l’altimetria della quindicesima tappa (www.payscathare.org)
TAPPONE PIRENAICO: POGACAR CONTROLLA, RITIRO EVENEPOEL, IMPRESA ARENSMAN
Nel tappone di Superbagnères, Pogacar si limita a controllare il tentativo di Vingegaard per poi rifilargli qualche secondo in volata. All’arrivo, tutti i big della generale davanti, salvo Arensman che aveva accumulato un buon vantaggio e riesce a conservarlo sin sul traguardo.
Tappone pirenaico, una sorta di giro della morte con la salita di Superbagnères al posto dell’Aubisque, quattro salite dure. Ci si aspettava grande battaglia tra i big e nel finale in effetti Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) ha proposto due scatti, riuscendo a staccare tutti eccetto la maglia gialla, che non ha però contrattaccato e, nell’intervista post gara, ha ammesso di non essersi sentito al top dopo due giorni di straordinari in cui ha maltrattato (sportivamente parlando) gli avversari.
Dopo il gran caldo un tappone con pioggia, nebbia e freddo.
Le discese pirenaiche con la nebbia fanno impressione per via delle strade strette, spesso senza protezioni laterali, e i primi chilometri di discesa dal Tourmalet hanno fatto tornare alla mente la discesa da brividi di Marco Pantani dal Col d’Agnès nel 1995 nella tappa vinta dal romagnolo sul traguardo di Guzet Neige, alla vigilia della morte di Fabio Casartelli (della quale ieri ricorreva il quarantesimo anniversario).
La discesa non è stata percorsa da Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), che si è ritirato quando al traguardo mancavano 100 chilometri. Il belga, che prima di salire in ammiraglia ha lasciato una borraccia in souvenir a un giovane tifoso, non ha mai trovato la condizione in salita in questo Tour. La vittoria nella cronometro di Caen e la reazione dell’altro ieri, dopo la crisi sul Soulor, avevano fatto pensare che il capitano della Soudal potesse stringere i denti, sperando in un miglioramento nella terza settimana, ma evidentemente lo sforzo che già ieri si era fatto sentire era eccessivo per le attuali condizioni dell’olimpionico, che lascia la maglia bianca e il terzo posto in generale a Florian Lipowitz (Red Bull – BORA – hansgrohe), virtualmente già conquistati ieri.
Mentre Evenepoel saliva in ammiraglia, davanti c’era una fuga composta da fior di scalatori come Simon Yates (Team Visma | Lease a Bike), Thymen Arensman (INEOS Grenadiers), Carlos Rodríguez (INEOS Grenadiers), Ben O’Connor (Team Jayco AlUla), Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility), Emiel Verstrynge (Alpecin-Deceuninck), Enric Mas (Movistar Team), Gregor Mühlberger (Movistar Team), Einer Rubio (Movistar Team), Sergio Higuita (XDS Astana Team), Jordan Jegat (TotalEnergies), Aleksandr Vlasov (Red Bull – BORA – hansgrohe), Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team), Sepp Kuss (Team Visma | Lease a Bike), Valentin Paret-Peintre (Soudal Quick-Step), Michael Woods (Israel – Premier Tech) e soprattutto Lenny Martinez (Bahrain Victorious), che si avvantaggia sul resto degli attaccanti e va a scollinare in solitudine il Tourmalet con 2 minuti di vantaggio, aggiudicandosi anche il prestigioso souvenir Jacques Goddet.
In discesa si avvantaggiano Kuss e Paret-Peintre, che si riportano su Martinez lungo la discesa del Col d’Aspin, mentre nel falsopiano che precede il Peyresourde, arrivano anche Arensman, Johannessen, Rodriguez, O’Connor, Yates e Rubio.
Il gruppo, sempre tirato dagli uomini della maglia gialla, tiene un ritmo regolare ma sostenuto e inizia ad avvicinarsi alla fuga, cosicché Arensman decide di dare nuova linfa all’azione con un primo scatto al quale rispondono Johansenn e Martinez e con un secondo allungo grazie al quale resta da solo in testa alla corsa a 36 chilometri dall’arrivo.
Il portacolori della Ineos prosegue con un ottimo ritmo e relega i primi inseguitori a oltre due minuti, mentre il gruppo maglia gialla mantiene un distacco di poco superiore, che resta stabile per buona parte della salita finale, nonostante il ritmo imposto da Yates sia tale da continuare ad assottigliare sempre di più il gruppo. Non si tratta di un ritmo per preparare l’attacco della maglia gialla, bensì un’andatura di controllo, cosa che si capisce quando Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team) accelera senza reazioni da parte dei big.
Quando le pendenze si fanno più severe con il gruppo maglia gialla restano solo Vingegaard, Primoz Roglic (Red Bull – BORA – hansgrohe), Lipowitz, Oscar Onley (Team Picnic PostNL), Johannessen e Ben Healy (EF Education-EasyPost), mentre Kevin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels) si stacca ma resiste e riesce a mantenere una distanza costante.
Una volta compreso che Tadej Pogacar (UAE Team Emirates – XRG) oggi aveva intenzione di controllare, prova a partire Vingegaard con uno scatto imperioso e solo Pogacar riesce a seguirlo. Gall viene ripreso in un amen e Lipowitz riesce a difendersi, contenendo il distacco ma soprattutto distanziando i rivali in classifica.
Arensman, pur molto provato, riesce a resistere benissimo e conquista una meritatissima vittoria alla sua prima partecipazione alla corsa francese.
Poco più di un minuto più tardi Pogacar non ha difficoltà a conquistare la volata contro un Vingegaard che molla negli ultimi metri, lasciando anche qualche secondo sulla strada. Gall e Lipowitz giungono ad una manciata di secondi, mentre più distanziato arriva Onley, che comunque si difende bene. Alle sue spalle, Roglic ed Healy giungono insieme, con l’irlandese che oggi si è gestito bene e rientra in top ten. Johansenn e Vaquelin chiudono la top ten di giornata.
L’ordine di arrivo, con la sola eccezione del vincitore di tappa, riflette grossomodo le posizioni della classifica genrale che quindi il tappone pirenaico ha sostanzialmente confermato.
Vingegaard, tornato in palla già ieri, ha dimostrato che non intende darsi per vinto, nonostante il cospicuo ritardo in classifica, mentre Pogacar, pur non sentendosi al top, ha risposto senza troppe difficoltà. La lotta per il podio si fa appassionante con almeno cinque uomini in corsa. Lipowitz è giovane ed è alla prima esperienza al Tour de France e quindi è da verificare come reggerà la terza settimana, specialmente rispetto al suo compagno di squadra Roglic, che ha grande esperienza e sembra in crescita. In lizza ci sono anche Vaquelin e Onley, che sono in lotta con Lipowitz anche per la conquista della maglia bianca.
Domani tappa da fughe prima del riposo e della tappa del Monte Ventoso che aprirà la terza settimana.
Benedetto Ciccarone

Arensman si impose sul ritrovato traguardo di Superbagnères (foto Marco Bertorello / AFP via Getty Images)
19-07-2025
luglio 19, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE FRANCE
L’olandese Thymen Arensman (INEOS Grenadiers) si è imposto nella quattordicesima tappa, Pau – Luchon-Superbagnères, percorrendo 182.6 Km in 4h53′35″, alla media di 37.318 Km/h. Ha preceduto di 1′08″ lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates – XRG) e di 1′12″ il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Simone Velasco (XDS Astana Team), 57° a 31′34″. Pogačar è ancora in maglia gialla con 4′13″ su Vingegaard e 7′53″ sul tedesco Florian Lipowitz (Red Bull – BORA – hansgrohe). Miglior italiano Velasco, 40° a 1h32′44″
GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA – MONT BLANC (Under23)
Il belga Jarno Widar (Lotto Development Team) si è imposto anche nella quarta tappa, Saint-Pierre – Valsavarenche (Pont), percorrendo 160.6 Km in 4h52′08″, alla media di 32.985 Km/h. Ha preceduto di 9″ lo sloveno Jakob Omrzel (Bahrain Victorious Development Team) e di 15″ l’irlandese Liam O’Brien (Lidl – Trek Future Racing). Miglior italiano Matteo Scalco (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 5° a 29″. Widar è ancora leader della classifica con 3′01″ sul francese Jean-Loup Fayolle (Arkéa – B&B Hôtels Continentale) e 3′02″ sull’ecuadoriano Mateo Pablo Ramírez (UAE Team Emirates Gen Z). Miglior italiano Scalco, 5° a 4′13″
BALOISE LADIES TOUR (Belgio)
Terza tappa suddivisa in due semitappe
La britannica Zoe Bäckstedt (CANYON//SRAM zondacrypto) si è imposta nella prima semitappa, circuito di Maldegem, percorrendo 87.4 Km in 2h08′09″, alla media di 40.921 Km/h. Ha preceduto allo sprint la lussemburghese Marie Schreiber (Team SD Worx – Protime) e l’italiana Barbara Guarischi (Team SD Worx – Protime). L’olandese Charlotte Kool (Team Picnic PostN) è ancora leader della classifica con 2″ sulla Bäckstedt e 5″ sull’olandese Nienke Veenhoven (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiana la Guarischi, 4° a 8″
La Bäckstedt si è imposta anche nella seconda semitappa, circuito a cronometro di Maldegem, percorrendo 10.4 Km in 13′23″, alla media di 46.625 Km/h. Ha preceduto di 4″ l’olandese Ellen van Dijk (Lidl – Trek) e di 14″ la belga Marthe Goossens (AG Insurance – Soudal Team). Miglior italiana Chiara Consonni (CANYON//SRAM zondacrypto), 21° a 38″. La Bäckstedt è tornata leader della classifica con 12″ sulla Van Dijk e 26″ sullA Goossens. Miglior italiana la Consonni, 15° a 51″
LA PÉRIGORD LADIES
La spagnola Paula Blasi (UAE Team ADQ) si è imposta nella corsa francese, Lac de Rouffiac – Boulazac-Isle-Manoire, percorrendo 120.7 Km in 3h17′28″, alla media di 36.674 Km/h. Ha preceduto di 2′01″ l’olandese Karlijn Swinkels (UAE Team ADQ) e la belga Margot Vanpachtenbeke (VolkerWessels Cycling Team). Miglior italiana Francesca Pellegrini (UAE Team ADQ), 15° a 6′00″
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): PAU – LUCHON-SUPERBAGNÈRES
luglio 19, 2025 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ultima giornata sui Pirenei per il Tour 2025, che oggi proporrà il primo dei tre tapponi inseriti nel tracciato. La tappa proporrà il tradizionale “Giro della morte” prima di recuperare lo storico arrivo in salita a Luchon-Superbagnères, che non veniva affrontato dal 1989
Da qualche anno per il Tour è iniziato una sorta di “girone di recupero”, fase nella quale la Grande Boucle sta andando a riscoprire salite storiche che da parecchio tempo erano parcheggiata in “panchina”. Così nell’edizione del 2023 si è tornati ad affrontare una delle più iconiche ascese della Grande Boucle, quel Puy de Dôme sul quale non si arrivava dal 1988 per problemi logistici, tra mancanza di parcheggi in vetta e la sede stradale molto stretta. Quest’anno, invece, il Tour tornerà ad arrampicarsi verso le stazioni sciistiche della Plagne (ultimo arrivo nel 2002), sulle Alpi, e di Luchon-Superbagnères, che oggi accoglierà l’arrivo dell’ultima frazione pirenaica, il primo dei tre tapponi inseriti nel tracciato di questa edizione. A Superbagnères non si saliva dal 1989 e stavolta i problemi non erano di natura logistica ma “statica”, a causa della fragilità di un ponte ad inizio ascesa che non presentava problemi per gli autobus turistici ma che non avrebbe retto all’urto con i pesanti mezzi di una carovana che nel corsi dei decenni è divenuta sempre più mastodontica. In tempi recenti è stato costruito un nuovo ponte accanto al precedente e questo ha consentito al Tour di tornare ad inserire nel tracciato questa salita di 12.7 Km al 7.5%, che non presenta comunque le pendenze estreme del Puy de Dôme – i cui ultimi 4 Km salgono all’11.8% medio – e che ha in comune con il celebre vulcano il numero di arrivi di tappa finora disputati lassù, 6 a testa. Il primo a iscrivere il suo nome su questo traguardo fu il vincentino Imerio Massignan, che nel 1961 si impose mentre infuriava un vero e proprio uragano che rischiò di far collassare lo striscione dell’arrivo; l’anno successivo qui vinse lo spagnolo Federico Bahamontes, nel 1971 il suo connazionale José Manuel Fuente, nel 1979 Bernard Hinault, nel 1986 Greg LeMond e nel 1989 Robert Millar: un parterre de roi che rende particolarmente “nobile” questa traguardo, quest’anno proposto al termine di una tappa che nei chilometri precedenti proporrà il cosiddetto “giro della morte”. Così fu soprannominata, all’epoca del ciclismo eroico, l’infilata di colli Aubisque-Tourmalet-Aspin-Peyresourde, che quest’anno sarà proposta proprio in questo senso di marcia, ma senza l’Aubisque. Il primo colle di giornata sarà così il Tourmalet, che s’incontererà a 70 Km dalla partenza da Pau e che sarà affrontato dal suo versante più impegnativo, 19 Km al 7.4% per arrivare sino ai 2115 metri sul livello del mare. Più semplice sarà il successivo Col d’Aspin, unico GPM di 2a categoria al termine di 5 Km d’ascesa al 7.4%, poi si ricalcherà un tratto della cronoscalata di ieri al momento d’approcciare il Col de Peyresourde (7.1 Km al 8.1%). Alla fine di questa dura giornata i corridori avranno coperto un totale di quasi 44 Km di salita, per un dislivello complessivo di 5020 metri: teoricamente c’è lo spazio per un altro numerone di Pogacar, ma con un percorso così complicato anche un corridore come lo sloveno deve stare attento a non commettere passi falsi, memore anche delle pesantissime crisi che lo stesso ha patito sotto i colpi degli avversari nei tapponi del Col du Granon nel 2022 e del Col de la Loze nel 2023
METEO TOUR
Pau: cielo coperto, 20°C, vento moderato da O (9-23 Km/h), umidità al 78%
Lourdes (Km 37.3): cielo coperto, 20°C, vento moderato da O (7-23 Km/h), umidità al 73%
Esquièze-Sère (sprint – Km 70.1): pioggia debole (0.2 mm), 21°C, vento moderato da N (6-28 Km/h), umidità al 82%
Col du Tourmalet (GPM – Km 89.5): pioggia debole (0.3 mm), 14°C, vento moderato da N (7-23 Km/h), umidità al 91%
Col de Peyresourde (Km 150.1): pioggia debole (0.4 mm), 15°C, vento moderato da N (7-25 Km/h), umidità al 87%
Luchon-Superbagnères: pioggia debole (0.3 mm), 16°C, vento moderato da N (7-28 Km/h), umidità al 80%
GLI ORARI DEL TOUR
11.45: inizio diretta su Eurosport
12.15: partenza da Pau
13.45-14.00: traguardo volante di Esquièze-Sère e inizio salita del Tourmalet
14.10: inizio diretta su Rai2
14.35-14.55: GPM del Col du Tourmalet
15.20-15.45: GPM del Col d’Aspin
16.10-16.45: GPM del Col de Peyresourde
16.35-17.10: inizio salita finale
17.05-17.45: arrivo a Luchon-Superbagnères
LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE
http://www.ilciclismo.it/2009/?p=79515
RASSEGNA STAMPA
Italia
Pogacar “stile 007″ domina pure la cronoscalata. Crollo Remco, si salva Vingegaard
Gazzetta dello Sport
Slovenia
Pogačarju še četrta etapna zmaga, Roglič odličen tretji (Pogačar conquista la quarta vittoria di tappa, Roglič ottimo terzo)
Delo
Danimarca
Pogacar vinder enkeltstarten suverænt – stærk Vingegaard indhenter Evenepoel og bliver 2′er (Pogacar vince in modo convincente la cronometro – il forte Vingegaard raggiunge Evenepoel e diventa 2°)
Politiken
Francia
La démonstration du patron – Pogacar meilleur temps sur le plat avec son vélo traditionnel (La dimostrazione del capo – Pogacar ha fatto registrare il miglior tempo in pianura con la sua bici tradizionale)
L’Équipe
Regno Unito
Pogacar pulls more than four minutes clear with stage 13 victory (Pogacar conquista la vittoria nella 13a tappa con oltre quattro minuti di vantaggio)
The Guardian
Irlanda
‘I almost blew up in the end’ – Stunning time-trial display stretches Tadej Pogacar’s lead in Tour de France (”Alla fine ho quasi perso la testa” – La straordinaria prestazione a cronometro allunga il vantaggio di Tadej Pogacar al Tour de France)
Irish Independent
Spagna
Pogacar da la puntilla (Pogacar dà il colpo di grazia)
AS
Portogallo
Mais um dia de Tour, mais um dia para Pogacar (Un altro giorno di Tour, un altro giorno per Pogacar)
Público
Belgio
Niks aan te doen: Tadej Pogacar is opnieuw veruit de sterkste en wint klimtijdrit, Vingegaard snelt teleurstellende Evenepoel nog voorbij in slotmeters (Non c’è più niente da fare: Tadej Pogacar è di nuovo di gran lunga il più forte e vince la cronoscalata, Vingegaard supera il deludente Evenepoel negli ultimi metri)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Tadej Pogacar trekt Tour de France nog verder naar zich toe: Sloveen heerst in klimtijdrit naar Peyragudes (Tadej Pogačar allunga sul Tour de France: lo sloveno domina la cronometro di Peyragudes)
De Telegraaf
Norvegia
Pogacar tok nok en seier da Halland Johannessen tapte terreng (Pogačar ha ottenuto un’altra vittoria mentre l’Halland Johannessen ha perso terreno)
Verdens Gang
Germania
Pogacar gewinnt auch das Bergzeitfahren – Lipowitz schnuppert am Podium (Pogacar vince anche la cronometro in montagna – Lipowitz annusa il podio)
Kicker
USA
Pogačar crushes rivals in brutal uphill time trial, solidifies Tour de France lead (Pogačar schiaccia i rivali in una brutale cronometro in salita e consolida la leadership al Tour de France)
The Washington Post
Colombia
Tadej Pogacar está intratable en el Tour de Francia: ganó la etapa 13, la cronoescalada, y tiene el título en el bolsillo (Tadej Pogacar è inarrestabile al Tour de France: ha vinto la 13a tappa, la cronoscalata, e ha il titolo in tasca)
El Tiempo
Australia
‘Happy’ Plappy shines at Tour as Pogacar reigns supreme (’Happy’ Plappy brilla al Tour mentre Pogacar regna sovrano)
The West Australian
TOURALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della tredicesima tappa
1° Luka Mezgec
2° Tim Merlier a 63 centesimi di secondo
3° Elmar Reinders a 19″
4° Arnaud Démare a 29″
5° Biniam Girmay a 34″
Miglior italiano Gianni Moscon, 23° a 1′41″
Classifica generale
1° Mattéo Vercher
2° Jordi Meeus a 5′16″
3° Roel van Sintmaartensdijk a 7′00″
4° Fabian Lienhard a 7′16″
5° Edward Theuns a 8′34″
Miglior italiano Simone Consonni, 6° a 9′06″
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1985
Quest’anno ricorrono due anniversari: sono trascorsi 40 anni sia dall’ultima vittoria di un corridore francese al Tour (Bernard Hinault), sia dalla prima delle due vittorie di Maria Canins nella Grande Boucle riservata alla donne, uniche affermazioni italiane nel Tour Femminile. Riviviamo quelle giornata attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
11 LUGLIO 1985 – 13a TAPPA: CIRCUITO DI VILLARD-DE-LANS (cronometro individuale, 31.8 Km)
BATTUTO IL RE DELLE CRONO – CANINS SICURA CONTROLLA TUTTO
Continua il calvario dell’italiano Visentini solo ottantaduesimo a 4’12″ dal vincitore
Il belga Vanderaerden infligge a Hinault (sempre in giallo) la prima sconfitta francese in una prova contro il tempo – La colpa è del vento? – Oggi riposo – La tappa vinta dalla francese Simonnet
12 LUGLIO 1985 – GIORNO DI RIPOSO
CANINS ANCHE A CRONOMETRO
Ieri quarta vittoria dell’italiana, gli uomini riposavano – Hinault contro gli italiani: “Non sanno più correre”
Dominio assoluto della ciclista della Val Badia – Oggi la prima parte della corsa femminile finisce a St. Etienne

Luchon-Superbagnères e l’altimetria della quattordicesima tappa (www.hautegaronnetourisme.com)
IN LINEA O CONTRO IL TEMPO LA MUSICA NON CAMBIA, POGACAR FA POKER A PEYRAGUDES
Pronostico rispettato da Pogacar che si impone anche nella cronoscalata di Peyragudes davanti al principale avversario. Il danese va a riprendere Evenepoel, in grande crisi negli ultimi metri. Il belga difende la terza posizione da Lipowitz per soli 6 secondi e domani ci sarà il tappone pirenaico.
Una classica cronoscalata di soli 13 Km con una salita secca da affrontare e la musica è la stessa vista sull’ultima salita di ieri, che è stata anch’essa una sorta di cronoscalata da quando sono rimasti quasi tutti da soli.
Ha trovato conferma soprattutto il fatto che i primi due posti, salvo imprevisti, sono blindati: Tadej Pogacar (UAE Team Emirates – XRG) ha vinto anche questa tappa e Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) si è classificato secondo, unico a contenere il distacco sotto il minuto (36 secondi), visto che Primoz Roglic (Red Bull – BORA – hansgrohe), classificatosi terzo, ha accusato un ritardo di 1′20″, ossia ben 6 secondi al chilometro.
Confermato anche il momentaccio di Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), che ieri era riuscito alla meno peggio ad arrivare al traguardo non troppo distante dagli altri uomini di classifica, mentre oggi, dopo aver fatto segnare il secondo tempo al primo intermedio, ha avuto gravi difficoltà lungo la salita, tanto che, nel rettilineo finale, quando sembrava quasi fermo, è stato raggiunto e superato da Vingegaard, partito due minuti dopo di lui. Il belga, campione del mondo ed olimpico di specialità, è addirittura uscito dalla top 10 di giornata e si è classificato dodicesimo con un ritardo di 2′39″ dal vincitore
Roglic, come si diceva, pur avendo accusato un ritardo pesante si è classificato terzo e ha quindi migliorato la prestazione di ieri, quando aveva pagato un dazio altissimo, soprattutto nel finale.
Il suo compagno di scuderia Florian Lipowitz, quarto ad 1′56″, ha mancato per soli 6 secondi l’aggancio al podio provvisorio che potrà però conquistare domani, viste le gravi difficoltà in salita di Evenepoel.
Pogacar ha fatto un po’ quello che aveva fatto ieri sull’ultima salita, andando a tutta e mostrando semplicemente che il suo ritmo è superiore a quello degli altri, portandosi in testa già al primo intermedio, e la stessa cosa ha fatto Vingegaard rispetto agli altri uomini di classifica.
Il danese, che forse ieri ha avuto una giornata no, è riuscito a contenere il distacco in 36 secondi (meno di 3 secondi al chilometro) mentre ieri aveva accusato ben due minuti (sempre in 12 chilometri), tuttavia l’attuale ritardo in classifica del vincitore delle edizioni 2022 e 2023 è superiore ai 4 minuti.
Lontanissimi tutti gli altri, con il cronoman Luke Plapp (Team Jayco AlUla) che è riuscito a conquistare la quinta piazza di giornata e Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike) che è giunto sesto e sembra aver superato la brutta giornata di ieri.
Anche Oscar Onley (Team Picnic PostNL), settimo a 2 minuti, conferma quanto visto sinora e conquista la top five ai danni di Kévin Vauquelin (Arkéa – B&B Hotels).
A questo punto, con una classifica assestata pur con diverse posizioni contese, sarà interessante vedere cosa accadrà domani nel tappone pirenaico. Il percorso prevede il classico giro della morte con Tourmalet, Aspin e Peyresourde ma l’arrivo sarà a Superbagnères, località che manca al Tour da 36 anni. La salita finale presente classici numeri da ascesa pirenaica, 12 Km al 7,3%. Le precedenti tre salite senza tratti intermedi rappresentano una notevole difficoltà, specialmente dopo due tappe dure come quelle di ieri e oggi che sicuramente si faranno sentire nelle gambe dei corridori. E siamo solo alla seconda settimana…
Benedetto Ciccarone

Pogacar esulta al termine della cronoscalata (foto Tim de Waele/Getty Images)