MCNULTY DOMINA LA CRONOMETRO DI WIELICZKA E CONQUISTA IL GIRO DI POLONIA 2025

agosto 10, 2025 by Redazione  
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Brandon McNulty firma un’impresa nell’ultima tappa del Giro di Polonia 2025: lo statunitense della UAE Team Emirates – XRG vince la cronometro conclusiva di Wieliczka e strappa la maglia gialla a Victor Langellotti, conquistando così la prima corsa a tappe WorldTour della sua carriera. Tiberi e Sobrero completano un podio finale a forte tinte azzurre.

L’82ª edizione del Giro di Polonia si è chiusa con un colpo da maestro di Brandon McNulty (UAE Team Emirates – XRG). Lo statunitense, 27 anni, ha dominato i 12,5 chilometri della cronometro individuale di Wieliczka imponendosi con il tempo di 14’31” e rifilando 12 secondi a un ottimo Lorenzo Milesi (Movistar) e 15” a Matteo Sobrero (Red Bull-BORA-hansgrohe). Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) ha chiuso quarto a 16″, davanti a Ben Turner (INEOS Grenadiers) e Stefan Küng (Groupama-FDJ).
La tappa decisiva partiva con un equilibrio sottilissimo: Victor Langellotti (INEOS Grenadiers) vestiva la maglia gialla con soli 7 secondi di vantaggio su McNulty e meno di 30 su Tiberi. Il tracciato proponeva una salita iniziale di 1,5 km al 6%, un tratto ondulato centrale e una discesa veloce verso il traguardo, scenario perfetto per una sfida a cronometro di altissimo livello.
McNulty ha fatto subito capire le sue intenzioni: già al primo intermedio (5,9 km) aveva quasi 20 secondi di vantaggio sui migliori tempi registrati da Sobrero e Milesi. Un ritmo che non ha mai calato, fino a conquistare la vittoria di tappa e la classifica generale con 29” su Tiberi e 37” su Sobrero. Jan Christen (UAE Emirates-XRG) e Langellotti hanno chiuso quarto e quinto in classifica finale.
Il bilancio per l’Italia resta positivo: oltre al podio di Tiberi e Sobrero, troviamo Alberto Bettiol sesto, Marco Frigo settimo e Filippo Zana decimo nella generale, con una presenza massiccia nella top-10 di giornata e della corsa.
Per McNulty questa è la prima vittoria in una corsa a tappe WorldTour, la 18ª in carriera, e conferma la straordinaria stagione del team emiratino, già dominatore del calendario 2025. La corsa polacca, ancora una volta, ha offerto spettacolo fino all’ultimo metro.

Mario Prato

Il podio del Giro di Polonia 2025 (www.uaeteamemirates.com)

Il podio del Giro di Polonia 2025 (www.uaeteamemirates.com)

10-08-2025

agosto 10, 2025 by Redazione  
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TOUR DE POLOGNE

Lo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella settima ed ultima tappa, circuito a cronometro di Wieliczka, percorrendo 12.5 Km in 14′31″, alla media di 51.665 Km/h. Ha preceduto di 12″ l’italiano Lorenzo Milesi (Movistar Team) e di 15″ l’italiano Matteo Sobrero (Red Bull – BORA – hansgrohe). McNulty si impone in classifica con 29″ sull’italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious) e 37″ su Sobrero.

ARCTIC RACE OF NORWAY

Il norvegese Fredrik Dversnes (Uno-X Mobility) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Tromsø, percorrendo 141 Km in 3h08′40″, alla media di 44.841 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Corbin Strong (Israel – Premier Tech) e l’italiano Davide Ballerini (XDS Astana Team). Strong si impone in classifica con 11″ sul britannico Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) e 28″ sull’italiano Christian Scaroni (XDS Astana Team).

VOLTA A PORTUGAL EM BICICLETA

Il sudafricano Byron Munton (FEIRENSE – BEECELER) si è imposto nella quarta tappa, Bragança – Mondim de Basto (Senhora da Graça), percorrendo 182.9 Km in 4h24′24″, alla media di 41.505 Km/h. Ha preceduto di 9″ il colombiano Jesús David Peña (APHotels & Resorts / Tavira / SC Farense) e il russo Artem Nych (Anicolor / Tien 21). Nessun italiano in gara. Nych è il nuovo leader della classifica con 8″ su Munton e 12″ su Peña

TRANS-HIMALAYA CYCLING RACE (Cina)

Il serbo Dušan Rajović (Team Solution Tech – Vini Fantini) si è imposto anche nella quarta ed ultima tappa, Jiangzi – Shigatse, percorrendo 90 Km in 1h43′57″, alla media di 51.948 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’estone Martin Laas (Quick Pro Team) e l’ecuadoriano Cristian David Pita (Huansheng – Vonoa – Taishan Sport Team). Unico italiano in gara Tommaso Nencini (Team Solution Tech – Vini Fantini), 5°. Il bielorusso Raman Tsishkou (Li Ning Star) si impone in classifica con 4″ sull’israeliano Omer Goldstein (Shenzhen Kung Cycling Team) e 6″ sull’ucraino Anatoliy Budyak (Terengganu Cycling Team). Nencini 68° a 2′06″

VUELTA A COLOMBIA

Il colombiano Edgar Andrés Pinzón (GW Erco Shimano) si è imposto nella decima ed ultima tappa, Sopó – Bogotá, percorrendo 139 Km in 3h11′48″, alla media di 43.483 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Yesid Albeiro Pira (Hino-One-La red-Suzuki) e Rodrigo Contreras (Nu Colombia). Nessun italiano in gara. Contreras si impone in classifica con 53″ sul connazionale Diego Andrés Camargo (Team Medellín – EPM) e 2′38″ sul connazionale Yeison Sebastian Reyes (Orgullo Paisa)

TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE LA GUADELOUPE

Il burkinabè Paul Daumont (Guidon Sprinter Canalien Cycling Team) si è imposto nella nona ed ultima tappa, Pointe-à-Pitre – Baie-Mahault, percorrendo 143.7 Km in 3h12′06″, alla media di 44.883 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Lucas Mainguenaud (Vendée U Pays de la Loire) e Alexis Caresmel (Team Madras Capesterre Belle-Eau). Nessun italiano in gara. Il colombiano Andrés Camilo Ardila (Nu Colombia) si impone in classifica con 1′20″ sul francese Stéfan Bennett (nazionale martiniquese) e 1′31″ sul francese Axel Taillandier (Team Madras Capesterre Belle-Eau).

GRAN PREMIO SPORTIVI DI POGGIANA – TROFEO BONIN COSTRUZIONI (Under23)

L’italiano Matteo Scalco (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Poggiana, percorrendo 164.5 Km in 3h58′23″, alla media di 41.404 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Matthew Dodd (Tirol KTM Cycling Team) e l’italiano Ludovico Maria Mellano (XDS Astana Development Team).

ARCTIC RACE OF NORWAY: NELLA TAPPA REGINA PIDCOCK CI PROVA, STRONG SI DIFENDE

agosto 10, 2025 by Redazione  
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Tom Pidcock (Q36.5) l’aveva segnata fin da subito questa tappa mettendo la sua squadra a controllare la corsa. Voleva sfruttare la salita finale verso Malselv, 3.7km all’8% che il britannico ha saputo sfruttare alla perfezione

La tappa regina dell’Arctic Race of Norway termina con uno il successo dei favoriti per la vittoria, il britannico Tom Pidcock, anche se l’ascesa finale verso Malselv non gli è bastata per staccare il sorprendente leader della classifica Corbin Strong (Q36.5 Pro Cycling Team), mentre tutti gli altri diretti riveli hanno patiti distacchi, seppur non pesanti.
Prima del finale ci avevano provato Storm Ingebrigtsen (Team Coop-Repsol) e Georg Rydningen Martinsen (Lillehammer CK), percorrendo in solitaria la corsa fino a 30 Km dal traguardo, poi era stato il turno del corridore di casa Sebastian Veslum, che gareggiava con le insegne della nazionale, e che ha tentato di resistere al ritorno del gruppo, riuscendoci fino ad una decina di chilometri dall’arrivo.
Proprio sul più bello Pidcock è incappato in un problema meccanico che sembrava averlo messo fuori dalla gara. Col lavoro della sua squadra è stato, però, in grado di rientrare sul gruppo ed attaccare a poco più di un chilometro dal traguardo.
Il leader della classifica Strong si è immediatamente messo sulla sua ruota non staccandosi più fino alla linea d’arrivo, tagliata in seconda posizione senza patire nessun distacco. Il neozelandese ha così difeso la leadership, pur lasciando la vittoria al rivale, salito al secondo della classifica.
Alle loro spalle il bresciano Christian Scaroni (XDS Astana) si è piazzato terzo a 12”, seguito dal compagno di squadra Clément Champoussin a 16” e da Kevin Vermaerke (PicNic) a 17”. Ora Strong ha un vantaggio di 6″ su Pidcock e di 23″ su Scaroni, con i primi 25 corridori della classifica racchiusi nella spazio di un minuto: decisiva potrebbe così rivelarsi la conclusiva tappa di Tromsø, che prevede di ripetere per 8 volte la breve ma non semplicissima salita di Prestvannet (1.2 Km al 6.9%).

Andrea Mastrangelo

Pidcock precede la maglia tappa Strong nella tappa regina dellArctic Race of Norway (foto Arctic Race of Norway)

Pidcock precede la maglia tappa Strong nella tappa regina dell'Arctic Race of Norway (foto Arctic Race of Norway)

UN MONEGASCO IN PARADISO, TAPPA E MAGLIA PER LANGELLOTTI IN POLONIA

agosto 9, 2025 by Redazione  
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Un colpaccio in rimonta regala a Victor Langellotti la vittoria nella sesta tappa del Giro di Polonia 2025, con arrivo a Bukowina Tatrzańska. Il corridore monegasco della Ineos Grenadiers non solo conquista il successo più prestigioso della sua carriera, ma si prende anche la maglia gialla, portandosi al comando della classifica generale a una tappa dalla conclusione. Ottima prova anche per Antonio Tiberi, quinto, e per gli altri azzurri presenti nella top 10.

La sesta frazione del Giro di Polonia, 147,6 chilometri con partenza e arrivo a Bukowina Tatrzańska, ha offerto un percorso duro e spettacolare, con più ripetizioni delle impegnative salite dei muri di Harnaś e di Bukowina, seguite dall’ascesa finale verso il traguardo.
La giornata si è animata subito con una fuga a nove corridori, tra i quali velocisti di spessore come Olav Kooij e Matthew Brennan della Visma e Paul Magnier della Soudal Quick-Step, tutti già vincitori di tappa in questa edizione. Ma i fuggitivi non hanno mai guadagnato più di 2 minuti e alla fine è rimasto solo l’americano Colby Simmons (EF Education – EasyPost) a tenere il comando prima di essere ripreso a meno di 50 km dall’arrivo.
Nel finale la corsa si è accesa con una serie di attacchi tra i big, in un gruppo ristretto a circa quindici unità. Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), sempre tra i più attivi, ha provato più volte ad allungare, senza però trovare lo spazio per un affondo decisivo. Brandon McNulty (UAE Team Emirates – XRG) ha forzato a 800 metri dall’arrivo, guadagnando qualche metro sul gruppo. Quando sembrava che lo statunitense potesse farcela, Victor Langellotti (Ineos Grenadiers) ha sfoderato uno sprint irresistibile negli ultimi 50 metri, riprendendo e superando McNulty per andare a conquistare la sua prima vittoria WorldTour, un successo doppio che gli vale anche la maglia gialla della classifica generale.
Sul podio di giornata è salito anche Pello Bilbao (Bahrain Victorious), terzo, mentre Tiberi ha chiuso quinto, confermandosi tra i protagonisti di questo Giro. In top 10 sono entrati anche Marco Frigo (Israel – Premier Tech), settimo, e Matteo Sobrero (Red Bull – BORA – hansgrohe), ottavo.
In classifica generale,Langellotti guida con 7 secondi di vantaggio su McNulty e 20 su Tiberi, con altri italiani – Alberto Bettiol (XDS Astana Team), Filippo Zana (Team Jayco AlUla), Frigo e Sobrero – tutti racchiusi entro meno di mezzo minuto, promettendo una gara serrata nella cronometro conclusiva di domani a Wieliczka.
Con 12,5 chilometri a cronometro da percorrere, il finale del Giro di Polonia si preannuncia appassionante, con Langellotti chiamato a difendere il suo primato contro specialisti come McNulty e Tiberi, che puntano a un ribaltone.
Il colpaccio di oggi conferma il talento del corridore monegasco e mantiene viva la sfida fino all’ultimo metro in questa edizione 2025 del Giro di Polonia.

Mario Prato

Langellotti si impone nella penultima tappa del Giro di Polonia (foto Luc Claessen/Getty Images)

Langellotti si impone nella penultima tappa del Giro di Polonia (foto Luc Claessen/Getty Images)

VUELTA A BURGOS, CICCONE VINCE ANCORA, MA ALLA FINE LA SPUNTA DEL TORO

agosto 9, 2025 by Redazione  
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Altra vittoria di prestigio per il nostro Giulio Ciccone, che trionfa nella tappa regina della Vuelta a Burgos e dimostra che, senza la caduta nella prima tappa che ne ha compromesso le chance di vincere questa corsa a tappe, sarebbe stato lui a salire sul gradino più alto del podio. È invece il messicano Isaac Del Toro a salirci, giungendo secondo al traguardo dei Laghi di Neila dopo un finale abbastanza combattuto.

La Vuelta a Burgos si conclude con la tappa più corta ma più impegnativa: sono 138 i chilometri che porteranno i corridori da Quintana del Pidio, a sud del capoluogo, sino alle Lagunas de Neila, piccoli specchi d’acqua di origine glaciale che si trovano a quasi 2000 metri di quota, e dove l’arrivo in salita sarà talmente duro da essere classificato HC, con 6.4 km al 9.1% e punte del 15%. Ma non solo: a 22 chilometri dall’arrivo i corridori dovranno anche scalare l’Alto de Rozavientos (3.3 km al 9.7% con punte del 17%), un GPM di 1a categoria, mentre meno impegnativi saranno l’Alto del Cerro (3a categoria, 5 km al 3.8%), dopo 52 chilometri, e l’Alto de Arroyo (3a categoria, 3.3 km al 5.2%) dopo 83 Km. Difficilmente vedremo i favoriti muoversi su queste prime salite, e forse neanche sulla penultima, mentre non vi sono dubbi che la corsa di deciderà proprio sull’ascesa conclusiva, in un finale che viene riproposto ogni anno, quasi sempre nella tappa finale, e che spesso ha visto il corridore primo ai laghi imporsi anche in classifica generale. Potrebbe essere così anche quest’anno: la classifica, all’inizio della tappa, è molto corta ed è capeggiata dal giovane neoprofessionista Léo Bisiaux (Decathlon AG2R La Mondiale Team), vincitore della terza frazione, davanti al nostro Giulio Pellizzari (Red Bull – BORA – hansgrohe), staccato di 22 secondi, e al grande favorito per la vittoria finale, il messicano Isaac del Toro (UAE Team Emirates – XRG), che si trova a 26 secondi con lo stesso tempo del nostro Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team). Senza dubbio assisteremo a una battaglia fra questi quattro corridori, ai quali potrebbero aggiungersi altri grandi nomi come il colombiano Egan Bernal (INEOS Grenadiers), decimo a 53 secondi, il nostro Giulio Ciccone (Lidl – Trek), sedicesimo a 1’36” (tutti rimediati nella prima tappa a causa di una caduta occorsa durante la volata conclusiva) e lo spagnolo Mikel Landa (Soudal Quick-Step): questi ultimi dovranno però sfoderare una prestazione davvero maiuscola per ribaltare a loro favore l’esito della corsa, che vede in Del Toro il naturale favorito, Bisiaux permettendo.
Si parte dopo le 13 con tempo ottimo e, come sempre, molto caldo. Dopo alcuni chilometri vanno in fuga sei corridori di secondo piano, fra i quali spiccsno il navigato passista tedesco Nico Denz (Red Bull – BORA – hansgrohe), vincitore di tappe al Giro, lo spagnolo Carlos García Pierna (Burgos Burpellet BH), primo nella classifica degli scalatori e che spera di accumulare oggi abbastanza punti per rimanerci sino all’ultimo, e il nostro velocista Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team), vincitore in volata della seconda tappa. Il gruppetto supera i due minuti e mezzo di vantaggio ai piedi del primo GPM, l’Alto del Cerro, al punto che uno dei fuggitivi, il basco Txomin Juaristi (Euskaltel – Euskadi), diventa maglia viola virtuale. Come previsto García Pierna è primo in cima alla salita, dove il vantaggio del gruppetto sale a 3 minuti. La situazione non cambia sull’Alto de Arroyo: Garcia Pierna primo in cima, il gruppo a tre minuti. L’unica novità arriva dal nostro Moschetti, che da buon velocista non va d’accordo con le salite e si stacca per essere ripreso dal gruppo, in progressivo riavvicinamento sotto la spinta delle squadre di Bisiaux, Ciccone e Del Toro. A 40 chilometri dall’arrivo si è ridotto a due minuti lo svantaggio del gruppo principale, del quale non fa più parte Moschetti, ritiratosi forse per aver preteso troppo dalle sue forze. Con l’avvicinarsi del Rozavientos Denz inizia a spingere con più decisione e il vantaggio dei fuggitivi risale nuovamente, anche se uno di loro, il nostro Samuele Zoccarato (Team Polti VisitMalta), cede e viene ben presto ripreso dal gruppo. Davanti restano quindi in quattro: Denz, Garcia Pierna, Juaristi e l’olandese Mathijs Paasschens (Bahrain – Victorious). In cima alla salita passa primo, ancora una volta, Garcia Pierna, che con i punti ottenuti vince matematicamente la classifica degli scalatori; gli altri fuggitivi transitano alla spicciolata, ormai tallonati dal gruppo che ha recuperato quasi tutto lo svantaggio. Il portoghese Afonso Eulálio (Bahrain – Victorious) riesce a staccarsene e a riportarsi rapidamente sui fuggitivi, mentre Del Toro fora e si ritrova costretto ad inseguire proprio quando la strada inizia a salire verso i laghi di Neila. Il gruppo, ormai ridotto a circa 30 corridori, insegue a soli 30 secondi. A 10 chilometri dalla fine Del Toro rientra in gruppo; a 9 chilometri Paasschens e Juaristi sono ripresi; a 5 chilometri la stessa sorte tocca a Garcia Pierna. In testa rimane il solo Eulalio (Denz si è staccato da tempo), mentre in gruppo nessuno si muove, il che permette al portoghese di mantenere a lungo una ventina di secondi di vantaggio. Gli uomini di Ciccone continuano a tenere l’alta l’andatura, ma il loro capitano non attacca. A fatica i corridori risalgono, nei boschi del parco di Neila, la strada che porta ai laghi, la cui pendenza aumenta col passare dei chilometri. Quando ne mancano 3 alla fine cede Pellizzari e il gruppo si sgretola; Eulalio viene ripreso e in testa si ritrovano solo Del Toro, Ciccone, il corridore portoghese e l’ecuadoregno Jefferson Alveiro Cepeda (Movistar Team); infine, Ciccone e Del Toro restano da soli, gli altri cedono e Bisiaux tenta una difesa, inseguendo a pochi secondi con Bernal, Cepeda e Fortunato. A due chilometri dall’arrivo Bisiaux e Cepeda si staccano, mentre Ciccone e Del Toro aumentano il loro vantaggio, col messicano che, secondo pronostico, sembra ormai avere in tasca la vittoria. All’ultimo chilometro Bisiaux è staccato di 35 secondi, mentre Bernal e Fortunato cercano in ogni modo di contenere il loro distacco. Finalmente Ciccone attacca e va in cerca dell’impresa, ormai troppo tardi per recuperare lo svantaggio in classifica generale: la vittoria è sua, ma Del Toro, secondo ad appena 10 secondi, vince la Vuelta a Burgos. Terzo di tappa, a 27 secondi, è Fortunato, che si insedia al secondo posto in classifica generale; Bisiaux, che arriva undicesimo al traguardo con un minuto scarso di distacco, conserva almeno il terzo gradino del podio. Pellizzari recupera nel finale e arriva subito alle spalle di Bernal, a 38 secondi dal vincitore: sarà quarto in classifica generale davanti a Ciccone e allo stesso Bernal.
La Vuelta a Burgos vede quindi la vittoria – la nona, quest’anno – di Isaac Del Toro, davanti a Fortunato e alla rivelazione Bisiaux; la classifica a punti viene vinta, per un solo punto, da Ciccone su Bisiaux grazie alla vittoria odierna, mentre Garcia Pierna, come già detto, vince quella degli scalatori (Ciccone è secondo). Bisiaux cede a Del Toro anche la vittoria nella classifica dei giovani. Il giovane talento francese, e tutti coloro che hanno primeggiato in questa breve corsa a tappe, ad esclusione di Del Toro, torneranno a darsi battaglia alla Vuelta a España, che scatterà da Torino fra una quindicina di giorni.

Andrea Carta

Dopo la Classica di San Sebastian Giulio Ciccoine porta a casa la tappa regina della Vuelta a Burgos (foto Antonio Baixauli/Getty Images)

Dopo la Classica di San Sebastian Giulio Ciccoine porta a casa la tappa regina della Vuelta a Burgos (foto Antonio Baixauli/Getty Images)

09-08-2025

agosto 9, 2025 by Redazione  
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TOUR DE POLOGNE

Il monegasco Victor Langellotti (INEOS Grenadiers) si è imposto nella sesta tappa, Bukowina Resort – Bukowina Tatrzańska, percorrendo 147.5 Km in 3h32′58″, alla media di 41.556 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates – XRG) e di 7″ lo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain – Victorious). Miglior italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious), 5° a 8″. Langellotti è il nuovo leader della classifica con 7″ su McNulty e 20″ su Tiberi

VUELTA A BURGOS

L’italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Quintana del Pidio (Bodega Cillar de Silos) – Lagunas de Neila, percorrendo 138.3 Km in 3h23′16″, alla media di 40.823 Km/h. Ha preceduto di 10″ il messicano Isaac del Toro (UAE Team Emirates – XRG) e di 27″ l’italiano Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team). Del Toro si impone in classifica con 19″ su Fortunato e 25″ sul francese Léo Bisiaux (Decathlon AG2R La Mondiale Team)

ARCTIC RACE OF NORWAY

Il britannico Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, Husøy (Senja) – Målselv, percorrendo 182 Km in 4h43′16″, alla media di 38.55 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Corbin Strong (Israel – Premier Tech) e di 12″ l’italiano Christian Scaroni (XDS Astana Team). Strong è ancora leader della classifica con 6″ su Pidcock e 23″ su Scaroni

VOLTA A PORTUGAL EM BICICLETA

Il portoghese Hugo Nunes (Credibom / LA Alumínios / Marcos Car) si è imposto nella terza tappa, Boticas – Bragança, percorrendo 185.2 Km in 4h44′17″, alla media di 39.088 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Caleb Classen (Project Echelon Racing) e il connazionale Tiago Leal (Rádio Popular – Paredes – Boavista). Nessun italiano in gara. Lo spagnolo Pau Martí (Israel Premier Tech Academy) è ancora leader della classifica con 2″ sul russo Artem Nych (Anicolor / Tien 21) e 15″ sul portoghese Rafael Reis (Anicolor / Tien 21)

TOUR OF SZEKLERLAND (Romania)

Il rumeno Dominik Neuman (ATT Investments) si è imposto anche nella seconda ed ultima tappa, Targu Mures – Miercurea Ciuc, percorrendo 152 Km in 3h35′41″, alla media di 42.284 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Alan Banaszek (ATT Investments) e il il greco Nikiforos Arvanitou (Team United Shipping). Miglior italiano Andrea Colnaghi (Karcag Cycling ÉPKAR Team), 7°. Neuman si impone in classifica con 8″ su Arvanitou e 18″ su Banaszek. Miglior italiano Riccardo Lucca (Karcag Cycling ÉPKAR Team), 5° a 34″

TRANS-HIMALAYA CYCLING RACE (Cina)

Il serbo Dušan Rajović (Team Solution Tech – Vini Fantini) si è imposto nella terza tappa, circuito di Lhasa, percorrendo 92.5 Km in 1h49′09″, alla media di 50.847 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’estone Martin Laas (Quick Pro Team) e lo spagnolo Jon Aberasturi (Euskaltel – Euskadi). Unico italiano in gara Tommaso Nencini (Team Solution Tech – Vini Fantini), 92° a 55″. Il bielorusso Raman Tsishkou (Li Ning Star) è ancora leader della classifica con 4″ sull’israeliano Omer Goldstein (Shenzhen Kung Cycling Team) e 6″ sull’ucraino Anatoliy Budyak (Terengganu Cycling Team). Nencini 80° a 2′06″

VUELTA A COLOMBIA

Il colombiano Diego Andrés Camargo (Team Medellín – EPM) si è imposto nella nona tappa, Alvarado – Alto del Vino, percorrendo 217 Km in 6h13′51″, alla media di 34.827 Km/h. Ha preceduto di 12″ i connazionali Yeison Sebastian Reyes (Orgullo Paisa) e Rodrigo Contreras (Nu Colombia). Nessun italiano in gara. Contreras è ancora leader della classifica con 46″ su Camargo e 1′48″ su Reyes

TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE LA GUADELOUPE

Il colombiano Andrés Camilo Ardila (Nu Colombia) si è imposto nell’ottava tappa, Vieux-Habitants – Baillif (Saint Louis), percorrendo 142 Km in 4h03′33″, alla media di 34.983 Km/h. Ha preceduto di 24″ i francesi Stéfan Bennett (nazionale martiniquese) e Axel Taillandier (Team Madras Capesterre Belle-Eau). Nessun italiano in gara. Ardila è ancora leader della classifica con 1′20″ su Benett e 1′31″ su Taillandier

ARCTIC RACE OF NORWAY: PER KRISTOFF È QUASI QUOTA 100

agosto 9, 2025 by Redazione  
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Il norvegese Alexander Kristoff si è fermato ad un passo (anzi due) dalla centesima vittoria in carriera cogliendo la sua 98a affermazione al termine della seconda tappa dell’Arctic Race of Norway.

Ha dichiarato di voler arrivare a cento vittoria prima del ritiro,e con quella di oggi il veterano Alexander Kristoff (Uno-X) ha raggiunto quota 98 aggiudicandosi la seconda frazione della corsa di casa, la Tennevoll – Sorreisa di 166,5 km, caratterizzata da due GPM di prima e uno di seconda categoria nella prima parte di gara e da alcuni tratti di sterrato nel finale.
Il norvegese dovrà sicuramente ringraziare la squadra e soprattutto Ramsus Tiller (Uno-X Mobility) per come è stato portato sul rettilineo finale, dove cui non c’è stata assolutamente storia e dove Kristoff ha vinto staccando di diversi metri Tom Van Asbroeck (Israel-Israel – Premier Tech), Karsten Larsen Feldmann (Team Coop – Repsol), Jules Hesters (Team Flaanderen) e Cees Bol (XDS Astana), con Davide De Pretto (Team Jayco AlUla) 17° e primo degli italiani.
In classifica generale il norvegese grazie agli abbuoni raggiunge il vincitore della prima tappa Corbin Strong
(Israel – Premier Tech), che rimane leader della corsa a causa della somma dei piazzamenti. Pur perdendo cinque posizioni Davide Ballerini (XDS Astana Team) si conferma il migliore degli azzurri, 15° con un passivo di soli 10 secondi.
Prima dello sprint finale la seconda tappa del “Giro della Norvegia Artica” è stata caratterizzata dalla fuga di 5 corridori, composta da Josh Burnett (Burgos-BH), Storm Ingebrigtsen (Team Coop–Repsol), Georg Rydningen Martinsen (Lillehammer CK Continental Team), Eirik Vang Aas (Team Coop–Repsol) e Morthen Wang Baksaas (Team Ringerikskraft), che si è aggiudicato due dei tre GPM in programma. Il tentativo ha raggiunto un vantaggio massimo di circa un minuto e mezzo, per poi perdere Baksaas nel tratto sterrato posto a 20 Km dal traguardo; i quattro rimasti all’avanscoperta hanno visto man mano erodersi il gruzzoletto temporale accumulato fino ad essere ripresi circa 5 Km più avanti. Ai meno undici è uscito dal gruppo Abram Stockman (Unibet Tietema Rockets), che ha guadagnato 12 secondi prima di essere raggiunto e staccato da Kevin Vermaerke (Team Picnic PostNL), a sua volta agguantato da un piccolo drappello di inseguitori: ma nemmeno loro hanno avuto fortuna e si è così arrivati all’arrivo in volata, condizionato anche da una caduta.
Tra sabato e domenica si disputeranno le due tappe decisivive e in particolare oggi si affronterà quella che, 182 Km dopo la partenza da Husøy, proporrà l’arrivo in salita nella stazione di sport invernali di Målselv, dove si giungerà dopo aver percorso un’ascesa di 3.7 Km all’8.1%.

Andrea Mastrangelo

Kristoff ottiene la 98a vittoria in carriera (foto A.S.O / Maxime Delobel)

Kristoff ottiene la 98a vittoria in carriera (foto A.S.O / Maxime Delobel)

TOUR DE POLOGNE, A ZAKOPANE SFRECCIA MATTHEW BRENNAN

agosto 8, 2025 by Redazione  
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E’ il britannico della Visma il vincitore della 5° tappa del Giro di Polonia 2025 (Katowice – Zakopane, 206 km), grazie a una imperiosa volata in cui ha avuto la meglio su Ben Turner (Ineos-Grenadiers) e Andrea Bagioli (Lidl-Trek). Ottima prova per i colori italiani: oltre al corridore di Lanzada, si piazzano in top 10 anche Raccagni Noviero (4°), Tiberi (6°), Bettiol (8°) e Milesi (10°). A due tappe dal termine resta al comando il francese Paul Lapeira ma domani c’è la frazione regina di Bukovina Tatrzanska.

Il Giro di Polonia 2025 regala nuove emozioni a ogni tappa e in quella odierna con arrivo a Zakopane – la “Capitale invernale della Polonia”, città di 28 mila abitanti situata ai piedi dei Monti Tatra e uno dei più importanti centri di villeggiatura dei Carpazi – si è visto un finale molto avvincente.
Dopo il via da Katowice la tappa si è ravvivata grazie all’azione d’attacco di Jensen Plowright (Alpecin – Deceuninck), Huub Artz (Intermarché – Wanty), Patrick Gamper (Jayco – Alula) e e Martin Svrcek (Soudal – Quickstep). Il quartetto resiste fino all’azione finale del gruppo sulla non impegnativa erta che anticipa il traguardo. Artz e Plowright sono gli ultimi a desistere e nella discesa attacca prima Marco Frigo (Israel – Premier Tech), seguito poi da Jan Christen (UAE Emirates XRG) e Alberto Bettiol (XDS – Astana Team). La coppia italo-svizzera raggiunge fino a 15” di vantaggio e sembra che possano farcela, ma alle loro spalle il plotone ristretto rinsavisce e li va a prendere prima dell’ultimo chilometro. Al momento della volata spunta dal nulla Matthew Brennan (Visma) con una fucilata d’altri tempi sul rettilineo d’arrivo e fulmina tutti quanti, a partire da Ben Turner (INEOS Grenadiers), piazzato per il secondo giorno consecutivo dopo aver vinto la tappa di mercoledì); alla spalle dei primi due dell’ordine d’arrivo si piazzano gli italiani Andrea Bagioli (Lidl – Trek) e Filippo Raccagni Noviero (Soudal Quick-Step). Brennan può così fregiarsi di una vittoria di tappa importante, la terza nel World Tour alla prima stagione da professionista, due giorni dopo il suo ventesimo compleanno.
Resiste al vertice della classifica generale il francese Paul Lapeira (Decathlon – AG2R La Mondiale), con 8” sul monegasco Victor Langellotti (Ineos – Grenadiers) e 12” sull’elvetico Jan Christen (UAE Emirates XRG) e sull’italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious). Da domani scatta la fase decisiva del Tour de Pologne: la sesta tappa (Bukovina Resort – Bukovina Tatrzanska, 147 km) è la classica tappa di medio-alta montagna sui Monti Tatra, con le salite di Sciana Harnas e Sciana Bukovina inserite in un circuito da ripetere tre volte. Seguirà poi domenica la cronometro individuale a Wielicka, cittadina alle porte di Cracovia nota per le sue imponenti miniere di sale, patrimonio UNESCO dal 1978.

Andrea Giorgini

Brennan vince la tappa di Zakopane del Giro di Polonia (foto Luc Claessen/Getty Images))

Brennan vince la tappa di Zakopane del Giro di Polonia (foto Luc Claessen/Getty Images))

08-08-2025

agosto 8, 2025 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE POLOGNE

Il britannico Matthew Brennan (Team Visma | Lease a Bike) si è imposto nella quinta tappa, Katowice – Zakopane, percorrendo 206.1 Km in 4h50′04″, alla media di 42.632 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Ben Turner (INEOS Grenadiers) e l’italiano Andrea Bagioli (Lidl – Trek). Il francese Paul Lapeira (Decathlon AG2R La Mondiale Team) è ancora leader della classifica con 8″ sul monegasco Victor Langellotti (INEOS Grenadiers) e 12″ sull’elvetico Jan Christen (UAE Team Emirates – XRG). Miglior italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious), 4° a 12″

VUELTA A BURGOS

L’italiano Damiano Caruso (Bahrain – Victorious) si è imposto nella quarta tappa, Doña Santos – Regumiel de la Sierra, percorrendo 162.7 Km in 3h33′18″, alla media di 45.767 Km/h. Ha preceduto di 1′26″ i portoghesi Rui Costa (EF Education – EasyPost) e Rui Oliveira (UAE Team Emirates – XRG). Il francese Léo Bisiaux (Decathlon AG2R La Mondiale Team) è ancora leader della classifica con 22″ sull’italiano Giulio Pellizzari (Red Bull – BORA – hansgrohe) e 26″ sul messicano Isaac del Toro (UAE Team Emirates – XRG).

ARCTIC RACE OF NORWAY

Il norvegese Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) si è imposto nella seconda tappa, Tennevoll (Lavangen) – Sørreisa, percorrendo 153 Km in 3h55′08″, alla media di 42.487 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Tom Van Asbroeck (Israel – Premier Tech) e il connazionale Karsten Larsen Feldmann (Team Coop – Repsol) Miglior italiano Davide De Pretto (Team Jayco AlUla), 17°. Il neozelandese Corbin Strong (Israel – Premier Tech) è ancora leader della classifica con lo stesso tempo di Kristoff e 4″ sullo statunitense Riley Sheehan (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Davide Ballerini (XDS Astana Team), 15° a 10″

TOUR DE L’AIN

Il belga Cian Uijtdebroeks (Team Visma | Lease a Bike) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Plateau d’Hauteville – Belley, percorrendo 130.4 Km in 3h30′15″, alla media di 37.213 Km/h. Ha preceduto di 3′05″ il francese Nicolas Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e di 5′33″ il britannico Ben Tulett (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale Team), 7° a 8′06″. Uijtdebroeks si impone in classifica con 3′03″ su Prodhomme e 6′24″ su Tulett. Miglior italiano Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team), 7° a 8′57″

VOLTA A PORTUGAL EM BICICLETA

Lo spagnolo Pau Martí (Israel Premier Tech Academy) si è imposto nella seconda tappa, Felgueiras – Fafe, percorrendo 167.9 Km in 4h00′33″, alla media di 41.879 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Artem Nych
(Anicolor / Tien 21) e il colombiano Jesús David Peña (APHotels & Resorts / Tavira / SC Farense). Nessun italiano in gara. Martí è il nuovo leader della classifica con 2″ su Nych e 15″ sul portoghese Rafael Reis (Anicolor / Tien 21)

TOUR OF SZEKLERLAND (Romania)

Il rumeno Dominik Neuman (ATT Investments) si è imposto nella prima tappa, Sfantu Gheorghe – Miercurea Ciuc, percorrendo 150.9 Km in 3h17′14″, alla media di 45.905 Km/h. Ha preceduto allo sprint il greco Nikiforos Arvanitou (Team United Shipping) e il polacco Paweł Szóstka (Monogo Lubelskie Perła Polski). Miglior italiano Riccardo Lucca (Karcag Cycling ÉPKAR Team), 6°. Neuman è il nuovo leader della classifica con 1″ su Arvanitou e 12″ su Szóstka. Miglior italiano Lucca, 5° a 22″

TRANS-HIMALAYA CYCLING RACE (Cina)

L’estone Martin Laas (Quick Pro Team) si è imposto nella seconda tappa, Lhoka – Gongga Country, percorrendo 109.2 Km in 2h19′10″, alla media di 47.08 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Petr Rikunov
(Chengdu DYC Cycling Team) e il danese Alexander Salby (Li Ning Star). Unico italiano in gara Tommaso Nencini (Team Solution Tech – Vini Fantini), 67°. Il bielorusso Raman Tsishkou (Li Ning Star) è ancora leader della classifica con 4″ sull’israeliano Omer Goldstein (Shenzhen Kung Cycling Team) e 6″ sull’ucraino Anatoliy Budyak (Terengganu Cycling Team). Nencini 79° a 1′11″

VUELTA A COLOMBIA

Il colombiano Alejandro Osorio (Orgullo Paisa) si è imposto nell’ottava tappa, Cali – La Tebaida, percorrendo 171.4 Km in 3h53′23″, alla media di 47.747 Km/h. Ha preceduto allo sprint il boliviano Jose Manuel Aramayo
(Pío Rico Cycling Team) e il connazionale Kevin David Castillo (Team Sistecredito). Nessun italiano in gara. Il colombiano Rodrigo Contreras (Nu Colombia) è ancora leader della classifica con 1′04″ sul connazionale Diego Andrés Camargo (Team Medellín – EPM) e 1′20″ sul venezuelano Eugenio Yonathan Miguel (Energia de Boyaca).

TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE LA GUADELOUPE

Il burkinabè Paul Daumont (Guidon Sprinter Canalien Cycling Team) si è imposto nella settima tappa, Petit-Canal – Le Moule, percorrendo 140.5 Km in 3h13′59″, alla media di 43.457 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Konrad Czabok (Mazowsze Serce Polski) e di 9″ il polacco Hubert Grygowski (Mazowsze Serce Polski). Nessun italiano in gara. Il colombiano Andrés Camilo Ardila (Nu Colombia) è ancora leader della classifica con 31″ sul polacco Jakub Kaczmarek (Mazowsze Serce Polski) e 45″ il francese Damien Urcel (Team Madras Capesterre Belle-Eau)

ACUTO DI CARUSO, RUI COSTA SECONDO: IL RUGGITO DEI VECCHI LEONI ALLA VUELTA A BURGOS

agosto 8, 2025 by Redazione  
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Nella quarta tappa della Vuelta a Burgos trionfa il nostro Damiano Caruso, corridore che, nonostante pochissime vittorie in carriera (quella odierna è l’ottava) e un’età che sfiora ormai i 38 anni, è tra i più forti specialisti delle corse a tappe in attività, ancora quinto nel Giro di quest’anno. Alle sue spalle si piazza un altro veterano, il portoghese Rui Costa. Nulla cambia nella classifica generale, in attesa del gran finale di domani.

La partenza della quarta tappa della Vuelta a Burgos viene data poco mezzogiorno e mezzo dal paesino di Doña Santos e, dopo molti giri sulla meseta che si stende a sud del capoluogo, a circa 1000 metri di quota, il percorso affronta l’Alto del Collado de Vilviestre (5.3 km al 3.8%), GPM di 3a categoria, dopo 121 chilometri e poi, dopo 152, l’Alto del Cargadero (7.6 km al 2.9%, inclusi due di falsopiano), pure GPM di 3a categoria. Dopo 11 chilometri dalla cima di quest’ultimo GPM e 163 complessivi la tappa si concluderà nel paese di Regumiel de la Sierra, a est di Burgos.
Stamane è in maglia viola il giovane neoprofessionista francese Léo Bisiaux (Decathlon AG2R La Mondiale Team), vincitore della tappa di ieri; secondo a 22 secondi è il nostro Giulio Pellizzari (Red Bull – BORA – hansgrohe) e terzo a 26 secondi è il grande favorito della corsa, il messicano Isaac del Toro (UAE Team Emirates – XRG); più indietro gli altri grandi nomi in gara: il colombiano Egan Bernal (INEOS Grenadiers) decimo, il nostro Giulio Ciccone (Lidl – Trek) sedicesimo, lo spagnolo Mikel Landa (Soudal Quick-Step) trentesimo dopo il fallimento del suo attacco nella tappa di ieri. Non parte il colombiano Nairo Quintana (Movistar Team), da anni sul viale del tramonto e in passato vincitore due volte di questa corsa. Tutta l’attenzione è comunque rivolta alla rivelazione di questa Vuelta, il francese Bisiaux, che oggi dovrebbe difendere il primato in classifica per poi giocare tutte le sue carte nell’ultima, e decisiva, tappa di sabato.
Un serie di attacchi e contrattacchi, nelle fasi iniziali della tappa, non ottengono alcun risultato, finché, dopo una ventina di chilometri, sette corridori riescono a prendere un buon vantaggio. Sono tutti uomini di secondo piano, tranne due veterani carichi di allori e ormai prossimi ai quanrant’anni: il nostro Damiano Caruso (Bahrain – Victorious) e il portoghese Rui Costa (EF Education – EasyPost), entrambi troppo attardati in classifica generale per sperare di portarsi nelle prime posizioni. Il vantaggio del gruppetto tocca anche i cinque minuti, poi inizia a scendere nel corso della seconda metà della tappa e all’inizio del primo GPM si è ridotto a circa tre minuti e mezzo. Nonostante una temperatura che supera i 30 gradi e che si avvia a toccare i 40 la velocità è altissima, con una media che sfiora i 50 km/h e il gruppo spesso molto allungato in attesa delle salite finali. La prima ascesa, comunque, non provoca alcuna selezione e allo scollinamento (dove Caruso passa per primo) il vantaggio dei fuggitivi, nessuno dei quali ha ceduto sulla salita, rimane immutato. Ai piedi dell’Alto del Cargadero, quando mancano solo 20 chilometri al traguardo, il gruppetto mantiene tre minuti sul gruppo, vantaggio che dovrebbe bastare a far vincere la tappa a uno di loro. Infatti, già all’inizio della salita, è Caruso a tentare l’azione solitaria e a sgretolare senza difficoltà il resto del gruppetto, mentre nel plotone, pure allungato, nessuno si muove. L’azione del corridore italiano fa il vuoto: Caruso passa per primo anche sul secondo GPM, dove i primi inseguitori transitano con 1’20” di ritardo; il gruppo, che sta recuperando su questi ultimi, ha ancora più di tre minuti da recuperare. Nessuno dei primi in classifica si è mosso, nessuno si muove nella successiva discesa e Caruso non ha il minimo problema ad arrivare da solo sul traguardo di Regumiel de la Sierra. Alle sue spalle si piazza secondo, regolando in volata gli altri reduci della fuga, proprio Rui Costa, con un distacco di 1’26”; terzo è l’altro portoghese Rui Oliveira (UAE Team Emirates – XRG). Il gruppo arriva dopo 3’15” e nulla cambia nelle varie classifiche, con Bisiaux sempre al comando della generale, di quella a punti (ma Caruso è ora secondo a soli due punti) e di quella dei giovani, mentre lo spagnolo Carlos García Pierna (Burgos Burpellet BH), che ancora gode dei frutti raccolti con la lunga fuga della tappa inaugurale, comanda quella degli scalatori. Domani la Vuelta a Burgos si conclude con una tappa davvero impegnativa, che presenterà un arrivo in salita classificato Hors Catégorie ai laghi di Neila, a quasi 1900 metri di quota. Vedremo tra 24 ore se Bisiaux è davvero un corridore di razza o se uno dei grandi favoriti – Ciccone, Bernal, Landa e soprattutto Del Toro – riuscirà a conquistare il gradino più alto del podio.

Andrea Carta

Caruso vince la quarta tappa della Vuelta a Burgos (foto Fernando Miguel)

Caruso vince la quarta tappa della Vuelta a Burgos (foto Fernando Miguel)

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