SIMON DEHAIRS VINCE LA PRIMA TAPPA DEL GIRO DI TURCHIA, MALUCELLI SECONDO
Una lotta incerta fino all’ultimo metro ha caratterizzato la prima tappa del 60° Presidential Cycling Tour of Turkiye. Con una prestazione impeccabile il giovane belga Simon Dehairs (Alpecin-Deceuninck) ha conquistato la vittoria precedendo Matteo Malucelli (XDS Astana Team) in uno sprint serrato. La giornata ha visto anche ottimi piazzamenti italiani, con quattro azzurri nella top 10.
La prima tappa del Presidential Cycling Tour of Turkiye, corsa che si svolge ogni anno tra scenari mozzafiato, ha regalato emozioni sin dai primi chilometri. I 132 chilometri che separavano il via dall’arrivo hanno visto una fuga a otto, composta dall’italiano Filippo Ridolfo (Team Novo Nordisk), da Aiman Zariff (Terengganu), da Konrad Czabok (Mazowsze Serce Polski), da Willie Smit (China Glory), da Vinzent Dorn (Bike Aid), da Arda Tekirdag (Istanbul Belediye Spor), da Ahmet Orken (Spor Toto) e da Yunus Yilmaz (Konya Buyuksehir). La fuga ha tenuto viva la gara, ma il gruppo principale, spinto dall’intensa attività di squadre come Picnic PostNL e Lotto, non ha mai perso il contatto.
A 20 chilometri dall’arrivo Dorn e Ridolfo, hanno tentato una sortita solitaria, ma il gruppo ha reagito prontamente riprendendoli poco dopo. Questo ha portato il plotone a lanciarsi verso un finale incandescente, reso ancora più incerto da una caduta avvenuta negli ultimi 1000 metri che ha ridotto il lotto dei pretendenti p alla vittoria.
Sul traguardo di Adalia in una volata da brividi è stato Simon Dehairs (Alpecin – Deceuninck) a prevalere, conquistando la sua prima vittoria professionistica. Il belga di 23 anni, che ha chiuso con una velocità straordinaria, ha mostrato il suo valore, ma non ha dimentica il lavoro di squadra che lo ha portato al successo: «Avere Jonas Rickaert come apripista ha sicuramente fatto la differenza. Lui e Tibor Del Grosso hanno fatto un lavoro perfetto per mantenermi in testa. Lavorare con loro è stato decisivo. Sono molto felice di questa vittoria, la mia prima da professionista, e spero di poter fare bene anche nelle prossime tappe», ha aggiunto il belga.
Alle spalle di Dehairs, Matteo Malucelli (XDS Astana Team) ha sfiorato il successo dopo aver lottato fino all’ultimo: «Ho provato a seguire la sua ruota e a superarlo negli ultimi metri, ma il loro treno è stato davvero impeccabile». Il terzo gradino del podio è andato a Jules Hesters (Team Flanders – Baloise), che ha evidenziato la solidità della sua preparazione e il supporto della squadra: «Siamo rimasti in testa per tutta la tappa, facendo un lavoro perfetto. Il risultato finale è merito della squadra, e sono felice di questo inizio di stagione»,
Anche l’Italia ha avuto la sua rappresentanza nella top ten perchè, oltre a Malucelli, anche Davide Persico (Wagner Bazin WB), Jakub Mareczko (Mazowsze Serce Polski) e Andrea Peron (Team Novo Nordisk) sono giunti a ridosso dei primi – piazzandosi rispettivamente al settimo posto, al nono e al decimo posto -dimostrando così la competitività del ciclismo azzurro anche in una gara internazionale di questa portata. Per un soffio, invece, è rimasto fuori dalla TopTen Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta), dodicesimo.
Oggi il Giro di Turchia proseguirà con la seconda tappa, decisamente più movimentata rispetto alla pianeggiante frazione d’apertura perchè lungo i 167 Km che si dovranno percorrere tra Kemer e Kalkan si andranno a superare due colli di 2a categoria, mentre l’arrivo sarà posto al termine di uno strappo di 800 metri al 5.3% di pendenza media.
Mario Prato

E' stato necessario il fotofinish per decretare il vincitore della prima tappa del Giro di Turchia (Eurosport)
Tour de Romandie – 1a tappa: Münchenstein (Primeo Energie) – Fribourg
aprile 28, 2025 by Redazione
Filed under *Fotoricognizioni
Curva a destra a 5.1 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 4.8 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 4.3 Km dall’arrivo
Curva a destra a 4.1 Km dall’arrivo
Curva a destra a 4 Km dall’arrivo
Rotatoria a 3.9 Km dall’arrivo
Curva a destra a 3.8 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 3.7 Km dall’arrivo
Curva a destra a 3.5 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 3.3 Km dall’arrivo
Curva a destra a 3.2 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 3 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 2.8 Km dall’arrivo
Curva a destra a 2.7 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 2.6 Km dall’arrivo
Curva a destra a 2.5 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 2.4 Km dall’arrivo
Curva a destra a 2.1 Km dall’arrivo
Leggera curva a destra a 2 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 1.9 Km dall’arrivo
Prima curva a sinistra a 1.8 Km dall’arrivo – Curva a destra a 1.8 Km dall’arrivo
IMMAGINI NON PRESENTI
Seconda curva a sinistra a 1.8 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 1.7 Km dall’arrivo – Curva a sinistra a 1.6 Km all’arrivo
IMMAGINE NON PRESENTE
Curva a destra a 1.5 Km dall’arrivo
Curva a destra a 1.3 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 1.2 Km dall’arrivo
Curva a destra all’ultimo chilometro
Curva a sinistra a 950 metri dall’arrivo
Curva a sinistra a 700 metri dall’arrivo
Curva a sinistra a 250 metri dall’arrivo
Rettilineo d’arrivo
Vista dal traguardo
Tour de Romandie – 2a tappa: La Grande Béroche – La Grande Béroche
aprile 28, 2025 by Redazione
Filed under *Fotoricognizioni
Curva a destra a 5 Km dall’arrivo, seguita da “esse”
“Esse” a 5 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 4.8 Km dall’arrivo
“Esse” a 4.6 Km dall’arrivo
Curva a destra a 4.3 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 4 Km dall’arrivo
Curva a destra a 3.7 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 3.5 Km dall’arrivo
Curva a destra a 3.4 Km dall’arrivo
Curva a destra a 3.3 Km dall’arrivo
Rotatoria a 3.2 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 3 Km dall’arrivo
Curva a destra a 2.8 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 2.5 Km dall’arrivo
Curva a destra a 2.4 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 2.3 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 2.1 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 2 Km dall’arrivo (quella sullo sfondo)
Curva a destra a 1.6 Km dall’arrivo (quella sullo sfondo)
Curva a sinistra a 1.3 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 1.2 Km dall’arrivo
Curva a destra a 900 metri dall’arrivo
Curva a destra a 600 metri dall’arrivo
Curva a sinistra a 500 metri dall’arrivo
Curva a destra a 300 metri dall’arrivo
Curva a sinistra a 150 metri dall’arrivo
Rettilineo d’arrivo
Vista dal traguardo
Tour de Romandie – 3a tappa: Cossonay – Cossonay
aprile 28, 2025 by Redazione
Filed under *Fotoricognizioni
Curva a destra a 4.9 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 4.5 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 4 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 3.8 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 3.6 Km dall’arrivo
Curva a destra a 3.4 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 3.2 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 3 Km dall’arrivo
Curva a destra a 2.9 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 2.7 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 2.6 Km dall’arrivo, all’inizio della salita finale
Curva a sinistra a 2.5 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 2.2 Km dall’arrivo
Tornante a 2.1 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 2 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 1.8 Km dall’arrivo
Curva a destra a 1.7 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 1.5 Km dall’arrivo
Curva a destra a 1.4 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 1.3 Km dall’arrivo
Curva a destra a 1.1 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 800 metri dall’arrivo
Curva a destra a 700 metri dall’arrivo
Curva a sinistra a 600 metri dall’arrivo
Curva a gomito a sinistra a 400 metri dall’arrivo
Curva a destra a 300 metri dall’arrivo (quella sullo sfondo)
Rettilineo d’arrivo
Vista dal traguardo
Tour de Romandie – 4a tappa: Sion – Thyon 2000
aprile 28, 2025 by Redazione
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Curva a destra all’ultimo chilometro
Curva a sinistra a 950 metri dall’arrivo
Curva a destra a 900 metri dall’arrivo
Tornante a 820 metri dall’arrivo
Curva a destra a 800 metri dall’arrivo
Curva a sinistra a 730 metri dall’arrivo
Curva a destra a 680 metri dall’arrivo
Curva a sinistra a 620 metri dall’arrivo
Curva a destra a 570 metri dall’arrivo
Curva a destra a 480 metri dall’arrivo
Tornante a 400 metri dall’arrivo
Curva a sinistra a 270 metri dall’arrivo
Curva a destra a 220 metri dall’arrivo
Curva a destra a 150 metri dall’arrivo
Tornante a 100 metri dall’arrivo
Curva a destra a 55 metri dall’arrivo
Rettilineo d’arrivo
Vista dal traguardo
Tour de Romandie – 5a tappa: Ginevra – Ginevra (ITT)
aprile 28, 2025 by Redazione
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Curva a destra e subito dopo a sinistra a 3.1 Km dall’arrivo, dopo la quale inizia un rettilineo di 1.7 Km spezzato da un paio di lievi curve
Lieve curva a sinistra a 3 Km dall’arrivo
Lieve curva a destra a 3 Km dall’arrivo (si percorre la corsia di sinistra)
Lieve curva a sinistra a 2.2 Km dall’arrivo
Curva a gomito a sinistra a 1.4 Km dall’arrivo
Rotatoria a 1.2 Km dall’arrivo (la si imbocca sulla destra con passaggio sui binari del tram)
Curva a destra all’ultimo chilometro – Curva a gomito a sinistra a 980 metri dall’arrivo
IMMAGINI NON PRESENTI
Curva a gomito a destra a 900 metri dall’arrivo (vista dalla prospettiva opposta, i corridori arriveranno dalla strada al centro per svoltare verso sinistra)
Curva a gomito a destra a 320 metri dall’arrivo
Curva a destra a 240 metri dall’arrivo
Rettilineo d’arrivo
Vista dal traguardo
POGACAR TRIS ALLA DOYENNE, EMOZIONANTE LA BATTAGLIA PER IL PODIO
aprile 27, 2025 by Redazione
Filed under 7) LIEGI - BASTOGNE - LIEGI, Copertina, News
Tadej Pogacar conferma i pronostici che lo davano per favorito e, come da copione, stacca tutti sulla Redoute senza neppure alzarsi su pedali e, chilometro dopo chilometro, incrementa il vantaggio sugli inseguitori. Ottimo secondo posto Ciccone, giornata no per Evenepoel.
Oramai commentare le vittorie di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates – XRG) significa sostanzialmente fare un copia incolla delle vittorie degli anni passati. Il campione del mondo attacca sempre nei punti iconici delle classiche. Per la terza volta, la vittoria alla Doyenne per il fuoriclasse sloveno è arrivata con un attacco sulla storica salita della Redoute. Per diversi anni gli attacchi decisivi sono stati portati sulla Roche-aux-Faucons, in quanto la Redoute era considerata troppo lontana dal traguardo. Pogacar, invece, ha dimostrato in diverse occasioni di scegliere il passaggio più duro delle corse per provare a fare la differenza, indipendentemente dalla collocazione nella corsa. Alla Strade Bianche ha sempre scelto il tratto sterrato di Monte Sante Marie, anche quando la modifica del percorso ha portato ad affrontarlo a 80 chilometri dall’arrivo; nell’ultima edizione della Parigi Roubaix si è mosso nel tratto in pavé della foresta di Aremberg, cosa che non accadeva da decenni. Da quando è apparso l’attuale iridato nel panorama ciclistico, la Redoute ha ripreso il suo ruolo da protagonista nella Doyenne.
In un quadro del genere diventa quasi inutile narrare l’attacco di Pogacar, che è stato una semplice accelerazione senza neppure alzarsi sui pedali. L’attacco non è tuttavia la chiave di volta delle vittorie di Pogacar, in quanto l’aspetto determinante sta nel motore straordinario di questo campione. Il tre volte vincitore di questa corsa ha scollinato la Redoute con soli 10 secondi sui più immediati inseguitori, vantaggio normale per una salita di quel chilometraggio; il vantaggio superiore al minuto è stato costruito negli oltre trenta chilometri che separano la cima della Redoute dal traguardo di Liegi. Chilometro dopo chilometro, il vantaggio di Pogacar ha continuato a lievitare, segno che l’iridato, anche quando rimane da solo, va semplicemente più forte degli altri, anche se a inseguire sono diversi uomini.
A questo punto pare forse più interessante narrare la lotta per le posizioni di rincalzo, che è comunque iniziata sulla Redoute ma non era già scritta.
Innanzitutto va considerato che neppure quest’anno è andato in scena l’atteso duello tra Pogacar e Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), già saltato più volte, stavolta non per infortunio bensì per via della giornata no nella quale è incappato il campione belga che, sin da prima di attaccare la Redoute, si manteneva in una posizione molto arretrata e alla fine è giunto al traguardo con oltre tre minuti di ritardo.
La corsa è stata animata dalla fuga di Hannes Wilksch (Tudor Pro Cycling Team), Stan Van Tricht (Alpecin-Deceuninck), Jack Haig (Bahrain Victorious), Sakarias Koller Løland (Uno-X Mobility), Kamiel Bonneu (Intermarché-Wanty), Eduardo Sepulveda (Lotto Cycling Team), Rayan Boulahoite e Valentin Retailleau (TotalEnergies), Ceriel Desal e Henri-François Renard-Haquin (Wagner Bazin WB), ai quali si sono aggiunti poco dopo Mathis Le Berre (Arkéa-B&B Hotels) e Johan Meens (Wagner Bazin WB). Non è, invece, riuscito il tentativo di contrattacco di Bob Jungels (Ineos Grenadiers) e del compagno di squadra Tobias Foss, che restano a lungo alla scoperto senza riuscire a raggiungere i battistrada.
La fuga viene ripresa già a 60 chilometri dalla conclusione, con il gruppo che si lancia a tutta velocità verso la Redoute. Dopo l’attacco di Pogacar si apre ufficialmente la battaglia per il podio. Il primo a partire è Giulio Ciccone (Lidl – Trek), al quale risponde Alaphilippe (Tudor Pro Cycling) che si porta dietro anche Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling), Ben Tulett (Visma | Lease a Bike) e Thibau Nys (Lidl-Trek). Su un successivo tentativo di rilancio di Alaphilippe si avvantaggiano Pidcock e Ben Healy (EF Education – EasyPost). Nei chilometri successivi, mentre Evenepoel tenta di organizzare un inseguimento, Ciccone e Alaphilippe rientrano su Pidcock ed Healy, i quali riescono a non farsi raggiungere da un ulteriore drappello di contrattaccanti che verranno ripresi dal gruppo.
Sulla Roche-aux-Faucons, con il gruppo che si avvicina minacciosamente, Ciccone decide di ripartire a tutta e solo Healy riesce a rispondere all’abruzzese, mentre gli altri due contrattaccanti vengono ripresi dal gruppo, dal quale si stacca Evenepoel in grossa crisi.
Mentre Pocagar va a tagliare il traguardo indicando il cielo per dedicare la vittoria alla madre della fidanzata, scomparsa di recente, i due più immediati inseguitori di Pogacar riescono a conservare un vantaggio sufficiente sul gruppo in recupero per andarsi a giocare in volata il secondo gradino del podio. Ciccone è nettamente più veloce e regola senza problemi Healy, conquistando un ottimo secondo posto.
L’abruzzese ha interpretato ottimamente la gara, attaccando sia sulla Redoute, sia sulla Roche-aux-Faucons, dimostrando brillantezza e spirito battagliero ed è andato via insieme ad un uomo come Healy, che è una garanzia di combattività.
E’ certamente una buona notizia non solo vedere un italiano sul podio di una classica come la Liegi, ma anche vedere una battaglia in cui si sono distinti corridori che, anche se non riescono spesso ad eccellere, fanno però della voglia di dare battaglia la loro arma migliore.
Un ciclismo che premia questi uomini è certamente da apprezzare, perché la battaglia è il sale di questo sport e ciò che lo rende spettacolare e gli uomini combattivi sono anche i più amati dagli appassionati.
La stagione delle classiche di primavera si è così conclusa con un Tadej Pogacar che non ha mancato un podio nelle corse alle quali ha preso parte, vincendone diverse e gettando le premesse per un’altra stagione da sogno.
Agli appassionati non resta che aspettare l’inizio del Giro d’Italia, che il 9 maggio aprirà la stagione dei grandi giri. Chi proprio non riesce a stare senza corse, potrà seguire il Giro di Romandia dal 29 aprile al 4 maggio.
Benedetto Ciccarone

Il momento dell'attacco di Pogacar sulla Redoute (Getty Images)
27-04-2025
aprile 27, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
LIEGI – BASTOGNE – LIEGI
Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella classica belga, circuito di Liegi, percorrendo 252 Km in 6h00′09″, alla media di 41.983 Km/h. Ha preceduto di 1′03″ l’italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek) e l’irlandese Ben Healy (EF Education – EasyPost)
LIEGI – BASTOGNE – LIEGI FEMMINILE
La mauriziana Kimberley (Le Court) Pienaar (AG Insurance – Soudal Team) si è imposta nella classica belga, Bastogne – Liegi, percorrendo 152.9 Km in 4h15′42″, alla media di 40.539 Km/h. Ha preceduto allo sprint le olandesi Puck Pieterse (Fenix-Deceuninck) e Demi Vollering (FDJ – SUEZ). Miglior italiana Monica Trinca Colonel (Liv AlUla Jayco), 8° a 24″
PRESIDENTIAL CYCLING TOUR OF TURKIYE
Il belga Simon Dehairs (Alpecin – Deceuninck) si è imposto nella prima tappa, circuito di Adalia, percorrendo 132 Km in 2h51′04″, alla media di 46.298 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Matteo Malucelli (XDS Astana Team) e il connazionale Jules Hesters (Team Flanders – Baloise). Dehairs è il primo leader della classifica con 4″ su Malucelli e 6″ su Hesters
VUELTA ASTURIAS JUAN ALVAREZ MENDO
Lo spagnolo Marc Soler (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Navia – Oviedo, percorrendo 135.6 Km in 3h14′39″, alla media di 41.798 km/h. Ha preceduto di 3″ il francese Mattéo Vercher
(Team TotalEnergies) e di 16″ il francese Alexis Guerin (Anicolor / Tien 21). Due italiani in gara: Alessandro Covi (UAE Team Emirates – XRG) 18° a 2′48″, Enea Sambinello (UAE Team Emirates Gen Z) non ha concluso la corsa. Soler si impone in classifica con 3′37″ sul connazionale Txomin Juaristi (Euskaltel – Euskadi) e 4′15″ su Guerin. Covi 24° a 16′40″
LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE
Il francese Eliott Boulet (Equipe continentale Groupama-FDJ) si è imposto nella terza tappa, Loudéac – Plonéour-Lanvern, percorrendo 212 Km in 4h40′44″, alla media di 45.31 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Ronan Augé (CIC – U – Nantes) e l’italiano Matteo Milan (Lidl – Trek Future Racing). Augé è il nuovo leader della classifica con 2″ sul britannico Noah Hobbs (EF Education – Aevolo) e su Boulet. Miglior italiano Alessio Delle Vedove (XDS Astana Development Team), 12° a 12″
RUTLAND-MELTON CICLE CLASSIC
Il britannico Ben Granger (Mg.K Vis Costruzioni e Ambiente) si è imposto nella corsa britannica, circuito di Oakham, percorrendo 177 Km in 4h17′44″, alla media di 41.205 Km/h. Ha preceduto di 23″ il belga Mathis Avondts (Parkhotel Valkenburg) e il connazionale Dylan Hicks (Raptor Factory Racing). Nessun italiano in gara.
TOUR OF THE GILA (USA)
Il colombiano Robinson Fabián López (GW Erco Shimano) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Silver City – Pinos Altos, percorrendo 106 Km in 2h30′12″, alla media di 42.383 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Adam Lewis (Team Skyline) e di 2″ lo statunitense Kieran Haug (Project Echelon Racing). Nessun italiano in gara. Haug si impone in classifica con 22″ sul connazionale Eric Brunner (Competitive Edge Racing e 1′09″ sul messicano José Ramón Muñiz (Olinka Specialized). La tappa conclusiva, che doveva misurare 161.9 Km, è stata accorciata di 56 Km a causa del forte vento.
TOUR OF THE GILA DONNE (USA)
La britannica Francesca Hall (Aegis Cycling Mixed Team) si è imposta nella quinta ed ultima tappa, Silver City – Pinos Altos, percorrendo 106 Km in 3h02′12″, alla media di 34.91 Km/h. Ha preceduto allo sprint la statunitense Lauren Stephens (Aegis Cycling Mixed Team) e di 25″ la statunitense Emma Langley (Aegis Cycling Mixed Team). Nessuna italiana in gara. La Stephens si impone in classifica con 2′23″ sulla canadese Sidney Swierenga (TaG Cycling) e 2′53″ sulla Langley
La statunitense Galen Bolard (Competitive Edge Racing) si è imposta nella quinta ed ultima tappa, Silver City – Pinos Altos, percorrendo 106 Km in 1h05′51″, alla media di 40.051 Km/h. Ha preceduto allo sprint le connazionali Lauren Stephens (Aegis Cycling Mixed Team) e Minori Minagawa (Fount Cycling Guild). Nessuna italiana in gara. La Stephens è ancora leader della classifica con 1′48″ sulla canadese Sidney Swierenga (TaG Cycling) e 2′25″ sulla connazionale Emma Langley (Aegis Cycling Mixed Team)
GIRO DELLA PROVINCIA DI BIELLA – TORINO-BIELLA
Il danese Kasper Andersen (Swatt Club) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Biella, percorrendo 144.8 Km in 3h32′52″, alla media di 40.814 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Filippo Turconi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) e il francese Antoine Raugel (Vélo Club Villefranche Beaujolais)
26-04-2025
aprile 26, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA ASTURIAS JUAN ALVAREZ MENDO
L’italiano Alessandro Covi (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella terza tappa, Castropol – Vegadeo, percorrendo 165.5 Km in 4h04′57″, alla media di 40.539 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli spagnoli Jordi López (Euskaltel – Euskadi) e Iván García Cortina (Movistar Team). In gara anche l’italiano Enea Sambinello (UAE Team Emirates Gen Z), 37°. Lo spagnolo Marc Soler (UAE Team Emirates – XRG) è ancora leader della classifica con 1′51″ sul connazionale Hugo de la Calle (Burgos Burpellet BH) e 1′53″ sul connazionale Samuel Fernández (Caja Rural – Seguros RGA). Covi 31° a 13′42″, Sambinello 37° a 20′15″
LE TOUR DE BRETAGNE CYCLISTE
Il britannico Noah Hobbs (EF Education – Aevolo) si è imposto nella seconda tappa, La Gouesnière – Le Cambout, percorrendo 182.2 Km in 3h55′08″, alla media di 46.493 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Ronan Augé (CIC – U – Nantes) e Antoine Hue (CIC – U – Nantes). Miglior italiano Alessandro Borgo (Bahrain Victorious Development Team), 6°. Hobbs è il nuovo leader della classifica con 4″ su Augé e 6″ su Hue. Miglior italiano Juan David Sierra (Tudor Pro Cycling Team U23), 13° a 10″
BELGRADO – BANJA LUKA
Il serbo Dušan Rajović (nazionale serba) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Doboj – Banja Luka, percorrendo 126 Km in 2h32′20″, alla media di 49.628 Km/h. Ha preceduto allo sprint i polacchi Bartłomiej Proć (Run & Race – Wibatech) e Radosław Frątczak (Voster ATS Team). Miglior italiano Matteo Baseggio (S.C. Padovani Polo Cherry Bank), 9°. Rajović si impone in classifica con 22″ sul neozelandese Paul Wright (Factor Racing) e 24″ sul greco Nikiforos Arvanitou (Balkan Regional Team). Miglior italiano Federico Guzzo (S.C. Padovani Polo Cherry Bank), 6° a 32″.
TOUR OF THE GILA (USA)
Lo statunitense Eric Brunner (Competitive Edge Racing) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Silver City, percorrendo 69.5 Km in 1h30′12″, alla media di 46.231 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Brandon Alejandro Rojas (GW Erco Shimano) e il messicano José Ramón Muñiz (Olinka Specialized). Nessun italiano in gara. Lo statunitense Kieran Haug (Project Echelon Racing) è ancora leader della classifica con 18″ su Brunner e 1′03″ su Muñiz
TOUR OF THE GILA DONNE (USA)
La statunitense Galen Bolard (Competitive Edge Racing) si è imposta nella quarta tappa, circuito di Silver City, percorrendo 43.5 Km in 1h05′51″, alla media di 40.051 Km/h. Ha preceduto allo sprint le connazionali Lauren Stephens (Aegis Cycling Mixed Team) e Minori Minagawa (Fount Cycling Guild). Nessuna italiana in gara. La Stephens è ancora leader della classifica con 1′48″ sulla canadese Sidney Swierenga (TaG Cycling) e 2′25″ sulla connazionale Emma Langley (Aegis Cycling Mixed Team)
Presidential Cycling Tour of Turkiye – 1a tappa: Alanya – Alanya
aprile 26, 2025 by Redazione
Filed under *Fotoricognizioni
Curva a destra a 5.2 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 4.9 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 4.7 Km dall’arrivo
Curva a destra a 4.5 Km dall’arrivo
Curva a destra a 4.2 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 3.8 Km dall’arrivo con spartitraffico centrale (si imbocca la corsia di destra)
Curva a sinistra a 3.6 Km dall’arrivo
Curva a destra a 3.3 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 3.1 Km dall’arrivo
Curva a destra a 2.8 Km dall’arrivo
Curva a destra a 2.5 Km dall’arrivo
Curva a sinistra a 1.8 Km dall’arrivo
Curva a destra a 1.1 Km dall’arrivo
Strettoia a 700 metri dall’arrivo (si imbocca la corsia di destra)
Lieve curva a destra a 600 metri dall’arrivo
Rettilineo d’arrivo
Vista dal traguardo