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  1. Matteo scrive:

    Concordo con chi definisce il circuito il più duro degli ultimi 15 anni, Duitama escluso. 2 salite, abbastanza lunghe ed impegnative, da ripetere molte volte e soprattutto la distanza minima fra lo scollinamento della seconda salita e il traguardo faranno sì che il mondiale sia per uomini adatti alle classiche vallone.

  2. Riccardo scrive:

    Per me Lugano 1996 era un pò più duro….

  3. Matteo scrive:

    Per me domani arriva una fuga da lontano. Il percorso è ricco di salite e uomini in cerca di punti per la classifica GPM si metteranno in evidenza nella prima fase della tappa.
    Se il gruppo lascerà fare i fuggitivi potranno arrivare.

  4. Matteo scrive:

    Il CIO ha appena approvato la riforma del programma olimpico per la pista. Sarà in vigore da Londra 2012.
    Ha ecluso l’inseguimento individuale, la corsa a punti e la MADISON.
    Questo su indicazione dell’UCI.
    A mio parere tutto questo è scandaloso e sicuramente è tristissimo.
    Il programma olimpico, uguale per uomini e donne prevede: Velocità, Velocità a squadre, Keirin, Inseguimento a squadre e Omnium.

  5. Matteo scrive:

    Complimenti Gabriele per l’approfondimento, scritto in maniera veramente piacevole.
    Per quanto riguarda il P.S. credo proprio che non ci fosse nessun accordo, anzi sono praticamente certo, grazie alla confidenza di un pezzo grosso, che la Flaminia non ci sarà neppure al Giro.

  6. stefano scrive:

    io un cambiamento lo farei, proverei a far partire solo quattro corridori per squadra, il ciclismo è uno sport individuale e deve tornare individuale e non essere schiacciato dai giochi di squadra e dai ds con le radioline, piu’ squadre con meno corridori, un po’ come le corse dilettanti, le fughe da lontano avrebbero piu’ probabilita’ di arrivare, con tre quattro passisti per squadra che vanno a 50 all’ora non scappa piu’ nessuno, recuperare da soli dopo la cipressa non sarebbe poi cosi’ facile, la san remo non deve essere durissima, la sua caratteristica è quella, pero’ potendo contare su meno gregari diventerebbe piu’ incerta, quest’ anno la liquigas nel finale ( su 25 Corridori) aveva 5 uomini, hanno chiuso tutte le fughe, se bennati era solo il finale sarebbe stato diverso, hanno sagrificato Oss per perdere la volata come hanno perso. saluti stefano

  7. gabriele scrive:

    Una pecca la prestazione della Liquigas come “squadra”, quindi direttori sportivi inclusi, ce l’ha: rischiare di perdere il Giro con una squadra del genere! Un’impresa, eppure… Con il colpo di genio dell’Aquila, abboccando all’amo di un Vinokourov che aveva già capito di non poter competere per il primato, han quasi mandato all’aria un Basso stratosferico, un Nibali ispirato e una compagine ad altissimo rendimento. Da lì in poi grazie Basso, grazie fortunata rotazione a maggese dei gregari, e in generale grazie buona sorte, perché un imprevisto minore qualunque di troppo e addio Verona in rosa, visto che Arroyo (pure demotivato in crono) riesce a chiudere a meno di 2′. Molta, troppa linearità nell’interpretare una corsa che tra Mortirolo e Aprica rischiava seriamente di andare per aria. Niente di grave, col senno di poi, però un mezzo voto simbolico in meno ci potrebbe stare. La linearità va bene quando si è i più forti, comunque, quindi ci aspettiamo di vedere un altro spartito all’insegna della fantasia sul leggio del Tour.

  8. Omar scrive:

    Ciao a tutti mi sapete dire se in bici da corsa si può salire da Micigliano o se la strada è impraticabile a meno di avere la MTB????
    Grazie!

  9. Redazione scrive:

    Penso sia percorribile solo in mtb.

    Se ne parla in diversi forum online. Ho trovato questo link con la descrizione di un itinerario circolare: http://www.paolaegino.it/MTB/descrizioni/067des.htm

    Mauro Facoltosi

  10. gabriele scrive:

    Una annotazione successiva che aggiunge particolari alla vicenda: Radioshack ha colto l’occasione per protestare ufficialmente contro la rimozione delle televisioni dalle ammiraglie. A questo punto viene davvero il dubbio che tra i fattori che hanno favorito questa mezza “neutralizzazione” mezza “sindacalizzazione” ci sia anche la politica di certe ammiraglie contro i ridimensionamenti del controllo di corsa. Vedansi le radioline, la cui eliminazione scatenò una rivolta mai vista. Insomma, i corridori riescono a far fronte comune… quando li telecomandano le ammiraglie. E specialmente quando si mette in discussione proprio questo telecomandare!!!

  11. gabriele scrive:

    Anche perché… non capisco proprio a che sarebbe servita la tv in ammiraglia ieri! Dalle immagini non si capiva nulla, e il gruppo era a trenta secondi scarsi da Gavazzi.

  12. gabriele scrive:

    Al momento della stesura del pezzo la notizia non era ancora uscita, ma come in effetti avevamo suggerito, il crollo di Evans era legato proprio alle conseguenze (frattura del gomito) patite nella caduta antecedente.

  13. HOTDOGBR scrive:

    non sono del tutto d’accordo, per esempio Nibali e Mosquera erano attesi nelle zone alte mentre Velits no dunque darei 9 al siciliano e allo slovacco e 8,5 allo spagnolo, Tondo era un altro che non era atteso e dunque gli darei almeno 7, a Sastre 6 considerando che ha già corso Giro e Tour, a F.Schleck 5,5 considerando che non poteva essere al top dopo la caduta in Francia

  14. F. Gandolfi scrive:

    Gentile HOTDOGBR,

    i voti sono sempre molto soggettivi. Nibali, dal mio punto di vista, ha meritato 10 perchè, anche se non ha conquistato nemmeno una frazione, ha retto bene la pressione psicologica, dimostrando finalmente le qualità peculiari del vero corridore da corse a tappe. Mosquera ha 35 anni, ha vinto una tappa splendida, ha agguantato il primo podio della carriera in un Grande Giro. Com’è pensabile non dargli 9?

    Poi, sai, io mi sono limitato a valutare la condotta dell’atleta in questa corsa prescindendo dagli antefatti. Per cui non ho tenuto in considerazione, ad esempio, che Sastre aveva già disputato Giro e Tour o che Frank Schleck si era rotto una clavicola alla Grand Boucle. Per me ogni gara va commentata in sè e per sè, questo è il mio modus operandi.

    F.G

  15. gabriele scrive:

    La squadra di Riccò non è stata invitata al Giro di Lombardia, difficile possa metterlo nel mirino. RCS patetici. Ultima gara dell’atleta modenese per questa stagione il GP Beghelli.

  16. Emiliano scrive:

    Finalmente una voce degna, equilibrata e preparata e per questo lapidaria, preziosissima. Fuori dal coro per indole e natura, non per circostanza. Articolo bellissimo, finale che racchiude il senso della nostra epoca triste. Non conoscevo Gabriele Bugada, lo leggo oggi per la prima volta; se non altro la triste vicenda Riccò mi sarà servita a questo. Grazie.

  17. gabriele scrive:

    Anche il giovane statunitense Tejay Van Garderen, esploso al professionismo alla Vuelta dell’anno scorso, membro guarda caso dell’HTC, espone il suo parere su Riccò:
    1- ero sicuro l’avrebbe rifatto; una persona con quella arroganza ce l’ha attecchito, incrostato nella sua mente.
    2- Sono felice che non dovrò mai più correre contro di lui. Sono contento che stia bene ma non mi dispiace affatto per lui.
    3- Anche se sono in giro da pochi anni sentendo i miei colleghi, ed essendo in uno dei team più vincenti al mondo, vi posso assicurare che ciò che facciamo noi è interamente puro. Interamente pulito.
    4- Il ciclismo è più pulito di quanto non sia mai stato.
    5- Si rovina l’immagine del ciclismo facendo perdere la fiducia alla gente proprio ora che il ciclismo è in una posizione migliore. Là fuori rimangono solo una o due mele marce.
    Mi sono limitato a tradurre letteralmente, ma è veramente inquietante come questi poveri ragazzini poco più che ventenni ripetano in modo automatizzato le medesime, prevedibili frasi rituali. Sembra davvero un copione teatrale imparato a memoria, impersonato da automi programmati dall’alto, senza uno spunto solo di umanità o originalità.
    Ci tengo a precisare che queste dichiarazioni sono successive all’articolo, ma potrebbero perfettamente esserne invece alla base… Sempre questa terribile sensazione di prevedibilità.
    Un cordiale saluto.

  18. Alberto scrive:

    Mi complimento con Gabriele Bugada per la precisione, la competenza, l’amore per il ciclismo (quello vero), la sensibilità e, in una parola, l’intelligenza che traspare cosi’ vivida da questo magnifico scritto. Era difficile commentare questo momento e lei ci è perfettamente riuscito, al punto da indurmi a lasciarle questo modestissimo ringraziamento. Idealmente l’abbraccio.

  19. Manuele scrive:

    Ottimo articolo! Complimenti all’autore

  20. andrea scrive:

    Caro Bugada, hai detto delle sante verità… ora avrai difficoltà a trovare i pass per gli arrivi delle corse… e forse avrai anche difficoltà a farti rilasciare intervista da qualche corridore, egualmente dopato, che ha dovuto aspettare la “disgrazia” di Riccò per vendicarsi a parole delle umiliazioni sportive patite sulla strada…
    Infine, il C.T. Bettini… odia Riccò da quella volta che perse un volata ristretta alla Coppi e Bartali, quel giorno che nacque il “Mostro Riccò”… non gliel’ha mai perdonata…

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