IL KILLER GIA’ SGOMITA AL CALDO DELLE BALEARI

febbraio 9, 2011
Categoria: News

Ieri si è rivisto il Killer in azione nel finale della prima prova impegnativa della Challenge maiorchina. La salita al Puigmajor ha selezionato 25 corridori dal gruppo e tra questi c’erano due italiani, con Dario Cataldo oltre a Danilo Di Luca. Non è stato questo drappello, però, a giocarsi la tappa, per la quale la lotta si è circoscritta agli ultimi tre attaccanti di giornata, gli spagnoli Duran Aroca e Tondo Volpini e il belga Hermans. Alla fine, sarà proprio quest’ultimo a prevalerse sui due compagni d’avventura

Foto copertina: Danilo Di Luca al ritrovo di partenza della prima prova della Challenge Ciclista a Mallorca (foto MARCA)

Nella terza puntata della Challenge Mallorca, il Trofeo Inca, le salite vere hanno cominciato a essere protagoniste e hanno rivoluzionato i valori visti nei due giorni precedenti.
I velocisti e i loro treni hanno ripiegato in buon ordine e lasciato la ribalta ai battitori liberi, ai coraggiosi, a quelli che su percorsi come quello odierno non riescono a stare tranquilli in gruppo ma devono affrontare l’ignoto in cerca di gloria e di conferme.
Il percorso odierno si presentava nervoso, facile alle imboscate e ai colpi di mano e c’erano tutti i presupposti per una condotta di gara frizzante e libera dagli schemi.
Poco dopo il via c’è stato il tentativo di Leigh Howard, il velocista della HTC-Highroad, che si è ovviamente dimostrato un fuoco di paglia ma ha dato il via a tentativi ben più ambiziosi.
Come quello di Adrian Palomares (Andalucia Caja Granada), Adrian Saez (Orbea Continental), Dimitri Claeys (Team NetApp) e Jason McCartney (RadioShack), durato con il solo Palomares per 76 km e terminato sulle rampe del Puigmajor, “cima Coppi” di giornata.
Poco dopo il congiungimento si è avuto il tentativo ben più fortunato di un terzetto, costituito da Ben Hermans (RadioShack), Xavier Tondo (Movistar) e Arkaitz Duran (Geox-TMC). I tre sono stati capaci di tenere testa alle velleità di un gruppo oramai ridotto a 25 unità e a riuscire a raggiungere la meta con un vantaggio cospicuo, che ha permesso loro di giocarsi la vittoria senza temere un rientro degli inseguitori.
La lotta ha visto primeggiare il belga Hermans, con gli spagnoli Arkaitz Duran e Xavier Tondo piazzati nell’ordine.
Il gruppo inseguitore ha concluso la propria fatica dopo 45”, regolato allo sprint dal brasiliano Murillo Fisher.
Le buone notizie per i colori italiani vengono da Danilo Di Luca, ooichè l’abruzzese in maglia Katusha non solo ha chiuso in 7a posizione, primo degli italiani, ma è sempre apparso nel vivo dell’azione “Oggi ho fatto molto fatica a tenere il ritmo in salita“, dice Di Luca, “ma sono comunque molto contento. Nello sprint finale ho raccolto un settimo posto grazie a Kolobnev che mi ha dato una bella mano. Ma al di là del risultato, sono felice per aver riassaporato l’adrenalina dei finali di corsa. Mi mancava“.
Buona anche la prova del suo conterraneo Dario Cataldo (QuiskStep) 11° e con Di Luca unico italiano del gruppo dei 25 inseguitori.
Oiggi, quarto giorno della Challenge, si prevede un’altra prova agonisticamente interessante. Il programma prevede il Trofeo Deià, 143 km e 4 gpm a impreziosire il percorso, con la riproposizione del Col de Puigmajor a 20 km dal traguardo, seguito dal Coll d’en Bleda ai meno 10.

Mario Prato

La volata che ha deciso il Trofeo Inca (foto Bettini)

La volata che ha deciso il Trofeo Inca (foto Bettini)

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