31-09-2021

agosto 31, 2021 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

L’olandese Fabio Jakobsen (Deceuninck-Quick Step) si è imposto nella sedicesima tappa, Laredo – Santa Cruz de Bezana, percorrendo 180 Km in 4h08′57″, alla media di 43.382 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Jordi Meeus (Bora-Hansgrohe) e l’italiano Matteo Trentin (UAE Team Emirates). Il norvegese Odd Christian Eiking (Intermarché-Wanty-Gobert) è ancora maglia rossa con 54″ sul francese Guillaume Martin (Cofidis) e 1′36″ sullo sloveno Primož Roglič (Jumbo-Visma). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 22° a 38′47″

BENELUX TOUR

L’elvetico Stefan Bissegger (EF Education-NIPPO) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Lelystad, percorrendo 11.1 Km in 12′08″, alla media di 54.89 Km/h. Ha preceduto di 15″ l’italiano Edoardo Affini (Jumbo-Visma) e di 20″ il connazionale Stefan Küng (Groupama-FDJ). Bissegger è il nuovo leader della classifica con 19″ sul danese Kasper Asgreen (Deceuninck-Quick Step) e 20″ su Küng. Miglior italiano Sonny Colbrelli (Bahrain – Victorious), 9° a 42″

TURUL ROMANIEI

L’ungherese János Pelikán (Androni Giocattoli-Sidermec) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro di Timișoara, percorrendo 4 Km in 4′51″, alla media di 49.485 Km/h. Ha preceduto di 2″ il rumeno Daniel Crista (nazionale rumena) e di 5″ il tedesco Justin Wolf (Bike Aid). Miglior italiano Federico Burchio (Work Service Dynatek Vega), 12° a 11″. Pelikán è il primo leader della classifica con 2″ su Crista e 5″ su Wolf. Miglior italiano Burchio, 12° a 11″

CARPATHIAN COURIERS RACE IN MEMORY OF WACŁAW FELCZAK (Polonia – Under23)

Il polacco Filip Maciejuk (nazionale polacca) si è imposto nella seconda ed ultima tappa, Muszyna – Niedzica-Zamek, percorrendo 130 Km in 2h51′27″, alla media di 45.494 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Gabriele Petrelli (Cycling Team Friuli ASD) e l’austriaco Mario Gamper (Union Raiffeisen Radteam Tirol). Maciejuk si impone in classifica con lo stesso tempo dell’olandese Daan Hoeks (Amsterdam Racing Academy) e 4″ sul Fran Miholjević (Cycling Team Friuli ASD). Miglior italiano Petrelli, 14° a 45″

JAKOBSEN VINCE A SANTA CRUZ DE BEZANA. EIKING RESTA IN MAGLIA ROSSA

agosto 31, 2021 by Redazione  
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Fabio Jakobsen (Team Deceuninck Quick Step) ottiene la terza vittoria alla Vuelta 2021 e festeggia nel migliore dei modi il compleanno vincendo in volata a Santa Cruz de Bezena grazie anche ad un’ottimo lavoro della sua squadra nei km finali. Secondo Jordi Meeus (Team Bora Hansgrohe) e terzo Matteo Trentin (UAE Team Emirates). Christian Eiking (Team Intermarchè Wanty Gobert) resta in maglia rossa.

Dopo il secondo giorno di riposo, la Vuelta 2021 riparte dalla Cantabria per un’ultima settimana in cui c’è ancora molto da dire per quanto riguarda l’ultimo GT dell’anno. La sedicesima tappa vede di scena i velocisti, visto che tra i 180 km da Laredo a Santa Cruz de Bezana è presente soltanto un GPM a metà tappa. Fabio Jakobsen (Team Deceuninck) può mettere l’ipoteca finale sulla maglia verde ed è il favorito per la vittoria e la sua squadra dovrà posizionarlo nel migliore dei modi visto gli ultimi 2 km molto tortuosi. Dopo pochi km dalla partenza una caduta di una quindicina di ciclisti coinvolgeva tra gli altri Guillaume Martin (Team Cofidis) ed Enric Mas (Team Movistar), i quali però rientravano in gruppo senza problemi apparenti. Chi aveva la peggio era però Giulio Ciccone (Team Trek Segafredo) che era costretto al ritiro insieme a Sep Vanmarcke (Team Israel StartUp Nation). La fuga di giornata si formava dopo una decina di km grazie all’azione di cinque ciclisti: Stan Dewulf (Team AG2R Citroen), Jetse Bol (Team Burgos BH), Mikel Bizkarra (Team Euskaltel Euskadi), Dimitri Claeys (Team Qhubek NextHash) e Quiss Simmons (Team Trek Segafredo). Dopo 15 km i sei fuggitivi avevano 3 minuti di vantaggio sul gruppo maglia rossa. Bol si aggiudicava il GPM dell’Alto de Hijas, unica difficoltà altimetrica della tappa, posta al km 106.2. Harm Vanhouche (Team Lotto Soudal) riusciva a raggiungere i fuggitivi, che però vedevano il proprio vantaggio diminuire rapidamente grazie ad una violenta accelerazione dell’UAE Team Emirates. A 40 km dall’arrivo i fuggitivi avevano 40 secondi di vantaggio sul gruppo maglia rossa. Bol si aggiudicava anche il traguardo volante di Santillana del Mar posto al km 147.4. A 15 km dall’arrivo la fuga aveva ormai soltanto 20 secondi di vantaggio sul gruppo e nelle prime posizioni erano presenti anche l’INEOS Grenadiers e la Jumbo Visma a protezione dei propri capitani. Dewulf era l’ultimo fuggitivo ad essere raggiunto dal gruppo a 4 km dal termine. La Deceuninck Quick Step conduceva alla perfezione Fabio Jakobsen nelle curve dell’ultimo km e l’olandese sprintava con autorità andando a vincere sotto il traguardo di Santa Cruz de Bezan. Secondo era Jordi Meeus (Team Bora Hansgrohe) e terzo Matteo Trentin (UAE Team Emirates). Chiudevano la top five Michael Matthews (Team BikeExchange) in quarta posizione ed Alberto Dainese (Team DSM) in quinta posizione. Jakobsen mette a questo punto una grossa ipoteca sulla maglia verde quando mancano cinque tappe alla conclusione della Vuelta. Nelle prime posizioni della classifica generale resta tutto invariato con Christian Eiking (Team Intermarchè Wanty Gobert) in maglia rossa davanti a Guillaume Martin (Team Cofidis) e Primoz Roglic (Team Jumbo Visma). Domani è in programma la diciassettesima tappa da Urquera a Lagos de Covadonga. Un arrivo – categoria especial – in salita spesso utilizzato negli ultimi anni alla Vuelta. Ma i ciclisti prima della salita finale ne dovranno affrontare altre tre, di cui due di prima categoria, per un totale complessivo di quattro GPM. Una tappa dove gli uomini di classifica diranno la loro e dove, visto l’andazzo nelle recenti tappe, anche la fuga ha concrete possibilità di successo.

Giuseppe Scarfone

Fabio Jakobsen vince a Santa Cruz de Bezana (foto: Getty Images Sport)

Fabio Jakobsen vince a Santa Cruz de Bezana (foto: Getty Images Sport)

LA TAPPA DEL GIORNO: LAREDO – SANTA CRUZ DE BEZANA

agosto 31, 2021 by Redazione  
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L’ultima settimana si apre con una tappa di difficile gestione per i velocisti, naturali favoriti per la vittoria in quel di Santa Cruz de Bezana. Nel finale le loro formazioni dovranno districarsi nel groviglio costituito dal vento, dai saliscendi e dalla tortuosità del chilometro finale.

Dopo il secondo giorno di riposo la Vuelta si rimette in cammino per affrontare la terza e decisiva giornata di gara. Le tappe chiave prima della cronometro dell’ultimo giorno si disputeranno tra domani e dopodomani, mentre oggi andrà in scena una frazione per velocisti apparentemente poco impegnativa ma che, invece, lo sarà e parecchio per le loro formazioni. Innanzitutto grossi problemi potrebbero arrivare dall’Oceano Atlantico perchè lunghi tratti della tappa si snoderanno a breve distanza dalle ventose coste del Golfo di Biscaglia, sulle quali oggi saranno previste folate che potranno arrivare a toccare velocità di 26 Km orari. Pur mancando grandi difficoltà altimetriche (è previsto un solo GPM di 3a categoria subito dopo metà tappa), si incontreranno diversi saliscendi, come quelli che movimenteranno il tratto di una quindicina di chilometri che terminerà a circa 10 Km dall’arrivo. Infine, quest’ultimo proporrà l’insidia di un chilometro conclusivo piuttosto complicato per tortuosità, con un paio di curve subito dopo il passaggio sotto la “flamme rouge” che anticiperanno una delicata inversione ad “U” su carreggiata ristretta ai 700 metri dal traguardo. Seguirà una “esse” ai meno 300 metri che introdurrà un rettilineo d’arrivo che proprio rettilineo non è perchè un’ultimissima e lieve curva dovrà essere superata subito prima del traguardo: una volata decisamente difficile che necessiterà di parecchia, parecchia attenzione.

METEO

Laredo : cielo sereno, 22.9°C, vento moderato da E (15 km/h), umidità al 63%
Beranga (Km 38) : cielo sereno, 23.5°C, vento moderato da E (16 km/h), umidità al 62%
Parbayón (Km 86.2) : poco nuvoloso, 23.6°C, vento moderato da ENE (23 km/h), umidità al 68%
Los Corrales de Buelna (112.5 Km): poco nuvoloso, 23.7°C, vento moderato da ENE (25 km/h), umidità al 67%
Santa Cruz de Bezana : cielo sereno, 24.6°C, vento moderato da ENE (26 km/h), umidità al 60%

GLI ORARI DELLA VUELTA

Segnaliamo che la corsa non sarà seguita dalla RAI

12.49: partenza da Laredo
13.00: chilometro 0
15.00: inizio diretta su Eurosport 1 (a circa 81 Km dalla partenza)
15.30-15.50: scollinamento Alto de Hijas
16.30-16.55: traguardo volante di Santillana del Mar
17.20-17.45: arrivo a Santa Cruz de Bezana

L’ANGOLO DELLA STORIA

Santa Cruz de Bezana, meta inedita per la Vuelta, si trova ad una decina di chilometri dal capoluogo della Cantabria, la città di Santander, dove la corsa spagnola è stata decisamente di casa, sin dagli albori. Nel 1935 vi terminò, infatti, la seconda tappa della prima edizione, vinta dallo spagnolo Antonio Escuriet, che fu leader per un sol giorno perchè dopo la frazione successiva dovrà consegnare le insegne del primato al corridore che poi le porterà fino al traguardo conclusivo di Madrid, il belga Gustaaf Deloor. Dopo questa prima volta altre 33 frazioni termineranno su di un traguardo che in ben sette occasioni vedrà vincitori corridori italiani: il primo è stato Francesco Moser nel 1984, dopo il trentino Santander ha visto imporsi Guido Bontempi nel 1991, Alessio di Basco nel 1994, Gianluca Pianegonda nel 1995, Mariano Piccoli nel 2000, Giovanni Lombardi nel 2002 e Alessandro Petacchi nel 2003, che è stato anche l’ultimo corridore vincente su questo traguardo. Due volte, infine, a Santander è terminata la giornata d’apertura della corsa: nel 1956 Rik Van Steenbergen vinse la Bilbao – Santander, primo atto della Vuelta che terminerà con il successo di Angelo Conterno, primo italiano a conquistare la corsa spagnola; nel 1981 vi si svolgerà un tradizionale cronoprologo, vinto dal francese Régis Clère

L’isla de Castro a Santa Cruz de Bezana e l’altimetria della sedicesima tappa (www.expedia.it)

L’isla de Castro a Santa Cruz de Bezana e l’altimetria della sedicesima tappa (www.expedia.it)

30-09-2021

agosto 30, 2021 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Giorno di riposo

BENELUX TOUR

Il belga Tim Merlier (Alpecin-Fenix) si è imposto nella prima tappa, Surhuisterveen – Dokkum, percorrendo 169.6 Km in 3h32′20″, alla media di 47.925 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Phil Bauhaus (Bahrain Victorious) e il colombiano Álvaro José Hodeg Chagüi (Deceuninck – Quick Step). Miglior italiano Sonny Colbrelli (Bahrain – Victorious), 20°. Merlier è il primo leader della classifica con 4″ su Bauhaus e 6″ su Hodeg Chagüi. Miglior italiano Colbrelli, 8° a 8″

GRAND PRIX DE PLOUAY (Donne)

L’italiana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo) si è imposto nella corsa francese, circuito di Plouay, percorrendo 150.5 Km in 4h06′02″, alla media di 36.702 Km/h. Ha preceduto di 12″ l’olandese Gladys Verhulst (Arkéa Pro Cycling Team) e la statunitense Kristen Faulkner (Team TIBCO-Silicon Valley Bank)

CARPATHIAN COURIERS RACE IN MEMORY OF WACŁAW FELCZAK (Polonia – Under23)

L’olandese Daan Hoeks (Amsterdam Racing Academy) si è imposto nella prima tappa, Tarnów – Ciężkowice, percorrendo 137 Km in 3h22′57″, alla media di 38.433 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo svedese Wincent Wallinder (Team IBT-BH-Carl Ras) e il croato Fran Miholjević (Cycling Team Friuli ASD). Miglior italiano Gabriele Petrelli (Cycling Team Friuli ASD), 17° a 27″. Hoeks è il nuovo leader della classifica con 1″ su Miholjević e 9″ sul polacco Filip Maciejuk (nazionale polacca). Miglior italiano Petrelli , 17° a 48″

LA “PRIMA” DEL BENELUX TOUR È DI MERLIER

agosto 30, 2021 by Redazione  
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Vittoria di Tim Merlier nella prima tappa del Benelux Tour 2021. Piazzamenti d’onore per Bauhaus e Hodeg.

Ha preso il via oggi con la Surhuisterveen-Dokkum di 169.6 km la diciassettesima edizione del Benelux Tour, ennesimo appuntamento World Tour del Calendario UCI.
In una tappa caratterizzata dal vento che ha spezzato a ranghi più o meno compatti il plotone, la vittoria è andata al belga Tim Merlier della Alpecin-Fenix, all’ottava vittoria in stagione. Con il ventottenne di Wortegem-Petegem sono saliti sul podio il tedesco Phil Bauhaus (Bahrain – Victorious) e il colombiano Álvaro José Hodeg (Deceuninck – Quick Step), che ha preceduto nell’ordine d’arrivo il connazionale Gaviria.
Da segnalare che nella fase cruciale, quando a condurre la corsa era un gruppo di una quarantina di ciclisti selezionato dal vento, il belga Remco Evenepoel (Deceuninck – Quick Step) è stato vittima di una foratura con conseguenze che far invidia al Ragioner Fantozzi. Per cambiare la ruota al meccanico è, infatti, occorso un lunghissimo minuto e mezzo a causa del cambio ruote neutro che aveva sbagliato tipologia di ruota. Da registrare anche la caduta senza conseguenze di Peter Sagan (Bora-Hansgroe), avvenuta quando il tre volte Campione del Mondo era nel terzo gruppo e i battistrada erano in piena bagarre, animata dagli uomini della Bahrain-Victorius.
Domani la seconda tappa, ancora in terra olandese, prevede una cronometro completamente piatta di 11.1 km con partenza e arrivo a Lelystad. La corsa nordeuropea si concluderà domenica 5 settembre dopo aver percorso un totale di 1096,5 km, suddivisi in 7 tappe.

Mario Prato

La vittoria di Merlier nella prima frazione del Benelux Tour (foto Bettini)

La vittoria di Merlier nella prima frazione del Benelux Tour (foto Bettini)

VUELTA 2021: LE PAGELLE DELLA SECONDA SETTIMANA

agosto 30, 2021 by Redazione  
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Alla vigilia dei sette giorni che decideranno le sorti dell’edizione 2021 del Giro di Spagna ecco le pagelle della settimana centrale della corsa iberica

ODD CHRISTIAN EIKING: Con una fuga bidone il norvegese conquista il primato in classifica generale, cosa che ci può stare nella seconda settimana di un Grande Giro. Sorprendentemente la difende con successo anche nelle dure tappe a seguire perdendo pochissimo terreno. Il corridore della Intermarché – Wanty si affaccerà alla terza settimana con un vantaggio di 1′36” su Roglic, sognare non costa nulla. VOTO: 8,5

MICHAEL STORER: Il ventiquatrenne del Team DSM, dopo aver trionfato sul Balcón de Alicante, si conferma a Rincón de la Victoria dove conquista il suo secondo successo personale alla Vuelta. VOTO: 7,5

FLORIAN SENECHAL: Dopo aver lavorato tanto per Jakobsen, a Villanueva de la Serena si ritrova finalmente capitano. Un’occasione che il corridore della Deceuninck riesce a sfruttare nel migliore dei modi. VOTO: 7

GUILLAUME MARTIN: Si ritrova in seconda posizione della classifica generale dopo la tappa che da Roquetas de Mar arrivava a Rincón de la Victoria. Lotterà fino alla fine per difendere il podio. VOTO: 6,5

MAGNUS CORT: Ormai ci ha preso gusto il danese, dopo il trionfo all’Alto de la Montaña de Cullera riesce ad imporsi in una volata di una quarantina di unità a Cordoba. VOTO: 7

ROMAIN BARDET: Il francese del Team DSM si accende in questa seconda settimana. È autore di ina condotta di gara aggressiva e sempre all’attacco. Tra una fuga e l’altra riesce a trionfare sul Pico Villuercas e a scalzare Damiano Caruso dalla testa della classifica riservata agli scalatori. VOTO: 7

ADAM YATES: Fa corsa parallela con Bernal, dimostrandosi più elettrico e aggressivo del compagno di squadra. Risale in classifica, anche se non riesce a piazzare la zampata vincente. VOTO: 6,5

ENRIC MAS: Il capitano della Movistar ha un ritardo di soli 35” da Roglic. Corre attaccato alle ruote dello sloveno, forse troppo, non lo lascia mai se non per pagare gli scattini finali. Sarà una terza settimana di puro spettacolo dove proverà a guadagnare terreno prima della cronometro finale, ma dovrà usare una condotta di gara più agguerrita. VOTO: 6,5

FABIO JAKOBSEN: Resiste saldamente in testa alla classifica a punti in una settimana dove tappe per lui non se ne vedevano (tranne quella di Villanueva de la Serena, dove si perde nel finale). VOTO: 6,5

PRIMOZ ROGLIC: Seconda settimana in sofferenza per lo sloveno, che perde la Maglia Rossa e assaggia più volte l’asfalto. Prova a recuperare a Valdepeñas de Jaén dove vince la tappa, ma aggunta pochissimi secondi. Il capitano della Jumbo-Visma resta sempre il favorito per la vittoria finale, controlla bene i rivali più pericolosi, ma lo smalto e la brillantezza mostrate sulle prime salite si sono un po’ offuscate. VOTO: 6,5

RAFAL MAJKA: Dopo una prima settimana negativa, il polacco trova la giornata di grazia nella tappa di El Barraco, dove timbra il cartellino staccando il secondo di giornata di quasi 1′30”. VOTO: 6,5

EGAN BERNAL: Il colombiano corre in sordina, non è nella condizione migliore e si vede. Soffre i cambi di ritmo dei migliori e non offre mai l’impressione di essere pericoloso per gli avversari. Nonostante la condizione non ottimale non sprofonda e resta lì a giocarsi il tutto per tutto nella terza settimana. VOTO: 6

MIGUEL ANGEL LOPEZ: Il colombiano è sempre ad un passo da Mas e a due da Roglic, sempre. Conduzione di corsa più attenta ma senza guizzi degni di nota. VOTO: 6

GIULIO CICCONE: Seconda settimana più ostica per il corridore abruzzese. Nella fuga bidone di Rincón de la Victoria esce dalla top ten e perde le ruote dei migliori in salita. Prova a rientrarci nelle tappe successive ma senza successo. VOTO: 5,5

DAVID DE LA CRUZ: Doveva essere l’uomo di classifica della UAE-Team Emirates, difficilmente riuscirà ad entrare nei primi dieci. VOTO: 5,5

MATTEO TRENTIN: Il corridore della UAE-Team Emirates non riesce a trovare il guizzo giusto, ci va vicino a Villanueva de la Serena ma deve inchinarsi a Sénéchal. VOTO: 5,5

MIKEL LANDA: Il basco dice addio ai sogni di gloria, se ce n’erano, perdendo terreno tappa dopo tappa. Riesce nell’impresa di cadere anche in salita, segno che la testa è ancora il suo punto debole.
VOTO: 5

Luigi Giglio

GIRO DI GERMANIA 2021, VITTORIA FINALE DI POLITT

agosto 30, 2021 by Redazione  
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Con la quarta e ultima tappa del Deutschland Tour è stata decretata la vittoria del tedesco Nils Politt. Vittorie parziali oltre che per il già citato portacolori della Bora – Hansgrohe, anche per Ackermann e per Kristoff.

Nils Politt, il tedesco portacolori della Bora – Hansgrohe, ha scritto il suo nome nell’albo d’ora del più che trentennale Deutschland Tour, il Giro di Germania, facente parte del calendari UCI ProSeries. La competizione comprendeva quattro tappe, introdotte dal successo in volata di Pascal Ackermann (Bora – Hansgrohe) a Schwerin davanti a Phil Bauhaus e Marco Haller, entrambi corridori della Bahrain – Victorious.
Il giorno dopo a Ilmenau è stata la volta di Alexander Kristoff (UAE-Team Emirates), che ha avuto la meglio sul solito Bauhaus e sul vincitore del giorno prima Ackermann. La terza tappa, disputatasi sabato, è stata quella decisiva in chiave classifica: a imporsi è stato Politt che sul traguardo di Erlangen ha inflitto un distacco di 11” al Dylan Teuns (Bahrain – Victorious) e di 12” ad Ackermann, che ha preceduto il gruppo compatto.
La conclusione di ieri a Norimberga ha visto di nuovo il successo del norvegese della UAE Team Emirates, che ha preceduto Ackermann, il quale a sua volta ha dimostrato una regolarità che gli ha permesso di conquistare la maglia della classifica a punti. Terzo nell’ultimo sprint si è piazzato l’italiano Luca Mozzato, che corre per la formazione francese B&B Hotels p/b KTM ed è stato anche il migliore dei nostri in classifica: i suo score in questi quattro giorni di gara recita un settimo posto nella prima tappa, poi un nono, un quattordicesimo e infine terzo posto dell’ultima tappa. Tutti piazzamenti gli anni permesso di risalire fino al settimo posto nella classifcia generale, al sesto in quella a punti e al secondo in quella riservata ai giovani, nella quale è stato preceduto di soli tre secondi dal tedesco Georg Zimmermann (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux).
La classifica finale vede, come detto, imporsi Politt con 4″ su Ackermann e Kristoff, appaiati sui gradini più bassi del podio, mentre il distacco di Mozzato è di 22 secondi, lo stesso di un altro degli cinque italiani in gara, Marco Canola (Gazprom – RusVelo). Gli altri azzurri al via della corsa teutonica erano Alessandro Covi e Davide Formolo dell’UAE-Team Emirates (rispettivamente 35° e 36″ a 1′48″) e Dario Cataldo della Movistar (49° a 18′36″). Le classifica accessorie sono state conquistate da Ackermann (punti), dal belga Louis Vervaeke
dell’Alpecin-Fenix (scalatori), da Zimmermann e dalla Bahrain – Victorious per quanto concerne la classifica a squadre.

Mario Prato

Dopo la tappa di Nîmes dellultimo Tour de France, sulle strade del Giro di Germania Nils Politt coglie un altro prestigioso successo (foto Bettini)

Dopo la tappa di Nîmes dell'ultimo Tour de France, sulle strade del Giro di Germania Nils Politt coglie un altro prestigioso successo (foto Bettini)

IMPRESA SUPERLATIVA DI MAJKA. IL POLACCO TRIONFA DOPO UNA LUNGA AZIONE SOLITARIA

agosto 29, 2021 by Redazione  
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L’ultima volta che aveva alzato le braccia al cielo era stata addirittura 4 anni fa proprio sulle strade della Vuelta a Espana. Rafal Majka oggi è riuscito a interrompere il lunghissimo digiuno grazie ad un’impresa veramente spettacolare, una lunghissima azione in solitaria iniziata quando al traguardo mancavano poco meno di 90 km. Il polacco del Team UAE Emirates ha staccato il compagno di avventura Fabio Aru (Team Qhubeka-NextHash) e ha proseguito tutto solo fino al traguardo, resistendo al tentativo di rientro di un bravo Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma). Solo qualche scaramuccia tra i big della classifica generale che resta sostanzialmente invariata e vede in maglia roja sempre il sorprendente Odd Christian Eiking (Intermarché-Wanty-Gobert Materiaux).

La 15a frazione della Vuelta, 197.5 km da Navalmoral de la Mata a El Barraco, proponeva un percorso che, nonostante gli oltre 50 km di salita, sembrava destinato a premiare i fuggitivi e non lasciava presagire una grade battaglia tra gli uomini di classifica.
Dopo i primi 70 km sostanzialmente pianeggianti, iniziava la prima salita di giornata, l’Alto de la Centenera (15.1 km al 5.3 %) che culminava al km 85. Dopo la successiva discesa, la strada ricominciava a salire fino al Puerto de Pedro Bernardo (9.1 km al 5.1%) posto al km 114. Un’altra discesa portava quindi i corridori ai piedi della lunga (ma pedalabile) salita di Puerto de Mijares (20.4 km al 5.5%). Infine ai poco dopo il cartello dei -15 iniziava il facile Puerto de San Juan de Nava (8.6 kma al 4%), dalla vetta del quale mancavano appena 5 km, tutti in leggerissima discesa.

La battaglia per entrare nella fuga buona è iniziata sin dalle primissime battute e ha visto l’alternarsi di diversi tentativi prima che l’azione di giornata potesse prendere il largo. Dopo una quindicina di km si è avvantaggiato un gruppo di circa 25 corridori che si è poi man mano ridotto finchè davanti non sono rimasti i soli Magnus Cort (EF Education Nippo) e Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers). Il duo è stato però ripreso intorno al km65. Di lì a poco, lungo le prime rampe dell’Alto del la Centenera, dal gruppo sono emersi Rafal Majka (UAE Team Emirates) e Maxim Van Gils (Lotto-Soudal), raggiunti qualche centinaio di metri più tardi da Fabio Aru (Team Qhubeka NextHash). Il gruppo a questo punto ha rallentato, lasciando il via libera al terzetto di testa, poi diventato duo visto che Van Gils ha perso contatto da Majka e Aru. Ma la bagarre non era destinata ad esaurirsi perchè ancora in tanti volevano lanciarsi in avanscoperta. Sulle rampe della prima salità di giornata si è così man mano formato un gruppo inseguitore composto da Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma), Geoffrey Bouchard (Ag2r Citroen Team), Gorka Izagirre (Astana Premier Tech), Wout Poels (Bahrain Victorius), Andrea Bagioli (Deceuninck-Quick Step), Diego Camargo (EF Education Nippo), Rudy Molard (Groupama-FDJ), Simone Petilli (Intermarché-Wanty-Gobert Materiaux), Guy Niv (Israel Start-Up Nation), Stef Cras e Maxim Van Gils e Stef Cras (Lotto-Soudal), Carlos Verona (Movistar), Lucas Hamilton e Mikel Nieve (Team BikeExchange), Thymen Arensman, Chris Hamilton, Michael Storer e Martijn Tusveld (Team DSM), Gianluca Brambilla e Juan Pedro Lopez (Trek-Segafredo), Joe Dombrowski (UAE Team Emirates). Il drappello inseguitore ha scollinato sul primo gpm con 2 minuti di ritardo dai battistrada, mentre il plotone era più lontano (3’30”).

Nella successiva discesa Aru e Majka hanno continuato a guadagnare qualcosa, complice anche la poca collaborazione nel gruppo inseguitore: ai piedi del Puerto de Pedro Bernardo, i due battistrada avevano portato il vantaggio a 2’20” sul gruppo dei contrattaccanti e a quasi 4’ sul gruppo maglia roja. Proprio lungo le rampe del secondo gpm di giornata nel drappello inseguitore è arrivata l’accelerazione di Michael Storer a cui si sono accodati Brambilla, Bouchard e Chris Hamilton. Quest’ultimo non ha resistito a lungo alle tirare del compango di squadra e ha ben presto perso contatto dagli altri tre.
Resosi conto che gli inseguitori si stavano avvicinando, Majka a sua volta ha imposto una visibile accelerazione che ha messo in difficoltà Aru. Nel frattempo gli altri fuggitivi erano rientrati sul primo gruppo di contrattaccanti. Majka ha scollinato con 17” su Aru e 2’13” sugli inseguitori e ha poi continuato ad incrementare il vantaggio anche nel corso della discesa, mentre Aru si è lentamente rialzato ed è stato poi ripreso da Kruijswijk, Bouchard, Verona, Lopez, Izagirre e Arensman che a loro volta erano usciti dal gruppo inseguitore. Ai -60, quando mancava poco all’imbocco del Puerto de Mijares, il polacco del Team UAE aveva 2’20” sul quintetto inseguitore che precedeva di una quindicina di secondi gli altri attaccanti.

Sul Puerto de Mijares la corsa si è ulteriormente accesa per merito di Steven Kruijswijk. L’olandese ha imposto un’andatura infernale che ha fatto staccare, letteralmente uno per volta, gli altri 6 compagni di fuga e lo ha lanciato all’inseguimento solitario di Rafal Majka. Kruijswijk ha inizalmente rosicchiato qualche secondo a Majka, portandosi a 1’30” a metà della lunga ascesa, poi nella seconda parte della salita il distacco è praticamente rimasto inalterato. Alle sue spalle la situazione è invece rimasta molto fluida e si sono verificati diversi rimescolamenti. Al gpm (1a categoria) Majka è transitato con 1’40” su Kruijswijk e 3 minuti sul primo degli altri inseguitori, Chris Hamilton. Il gruppo era invece cronometrato a 6’30”. La situazione è rimasta invariata nella successiva discesa e lungo il tratto di saliscendi che portava ai piedi dell’ultima ascesa di giornata, il gpm (3a cat) di Puerto San Juan de Nava.
Majka ha proseguito la sua cavalcata conservando il vantaggio su un Kruijswijk ormai rassegnato al secondo posto, mentre gli ormai ex compagni venivano ripresi dal gruppo maglia roja che si era riavvicinato a meno di 4’. Proprio nel gruppo del leader si è assistito ad alcuni scatti, culminati con l’attacco, giunto poco dopo il gpm, di Adam Yates (Ineos Grenadiers) che alla fine è riuscito a staccare gli avversari.

Majka ha meritatamente tagliato il traguardo al termine di una spettacolare azione in prima posizione con 1’27 su Kruijswijk e 2’10” su Chris Hamilton. Alle loro spalle Adam Yates, 4° a 2’42”, è riuscito a recuperare 15” sugli altri uomini di classifica regolati allo sprint da Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) davanti al leader Odd Christian Eiking (Intermarché-Wanty-Gobert Materiaux), Felix Grossschartner (Bora-Hansgrohe), Sepp Kuss (Jumbo-Visma), David De La Cruz (UAE Team Emirates) ed Enric Mas (Movistar).
Resta pressochè invariata la classifica generale. In testa vi è sempre Eiking con 54 secondi di vantaggio su Guillaume Martin (Cofidis), 1’36” su Primoz Roglic (Jumbo-Visma), 2’11” su Enric Mas (Movistar), 3’40” su Miguel Angel Lopez (Movistar) e 3’35” su Jack Haig (Bahrain Victorius). Chiudono la top ten Egan Bernal (Ineos Grenadiers), 7° a 4’21”, Adam Yates (Ineos Grenadiers) a 4’34”, Sepp Kuss (Jumbo-Visma) a 4’59” e Felix Grossschartner a 5’31”.

Domani è in programma il secondo ed ultimo giorno di riposo che precederà una frazione piuttosto semplice ed adatta alle ruote veloci, in attesa delle due tappe che dovrebbero decidere la corsa Iberica.

Pierpaolo Gnisci

Majka impresa con dedica (foto:Bettini)

Majka impresa con dedica (foto:Bettini)

BRETAGNE CLASSIC, COSNEFROY IL PIÙ VELOCE

agosto 29, 2021 by Redazione  
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Benoit Cosnefroy conquista la classica francese battendo in volata Julian Alaphilippe. Terzo Mikkel Honoré

Corsa nervosa nelle battute iniziali con la fuga dal mattino che tarda a formarsi. Ci vogliono quasi 50 km perché si crei un drappello al comando con un buon margine sul resto del plotone: si tratta di Sebastian Grignard (Lotto Soudal), Alexis Gougeard (Ag2r Citroën), Alessandro De Marchi (Israel Start-Up Nation) e Quinten Hermans (Intermarché-Wanty-Gobert), i quali raggiungono un vantaggio massimo di circa 5 minuti intorno a metà gara. Fra loro l’accordo salta molto presto, con De Marchi e Hermans che si liberano dei compagni di fuga e provano a prendere il largo.
Il gruppo però è vicino e la corsa non tarda a scoppiare: dietro si muovono i pezzi grossi nel corso del primo tratto in sterrato odierno, tanto che si forma un drappello inseguitore composto da Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep), Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), Mikkel Honoré (Deceuninck-QuickStep) e Benoit Cosnefroy (Ag2r Citroen).
La coppia al comando guida la corsa con circa 2 primi di vantaggio sugli inseguitori, che a sua volta mantiene 1′ sul resto del plotone. Non sono finite qui le emozioni però, sia davanti che dietro: De Marchi si lancia da solo in fuga staccando anche Hermans mentre alle sue spalle Pogacar si rialza non riuscendo a reggere il ritmo forsennato imposto dagli altri fuggitivi. I tre inseguitori riassorbono e staccano Hermans e pochi chilometri più tardi rientrano anche sull’italiano rimasto al comando.
In questa fase si susseguono scatti e controscatti sia davanti che dal gruppo, ma con l’unico cambiamento di rilievo la bandiera bianca issata da Alessandro De Marchi che perde contatto dal gruppetto al comando. Quando inizia l’ultima Cote, Pont-Neuf, il terzetto davanti ha un margine di 30″ sul resto del gruppo. Qui ci prova Alaphilippe, ma Cosnefroy si piazza sulla sua ruota e non la molla più, esplodendo poi il colpo di pedale decisivo nella volata finale per la vittoria. Mikkel Honore molla fin da subito lo sprint finale accontentandosi della terza posizione.

Lorenzo Alessandri
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Benoit Cosnefroy batte il campione del mondo Alaphilippe in volata. Photo Credit: Bettini Photo

Benoit Cosnefroy batte il campione del mondo Alaphilippe in volata. Photo Credit: Bettini Photo

29-09-2021

agosto 29, 2021 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Il polacco Rafał Majka (UAE Team Emirates) si è imposto nella quindicesima tappa, Navalmoral de la Mata – El Barraco, percorrendo 197.5 Km in 4h51′36″, alla media di 40.638 Km/h. Ha preceduto di 1′27″ l’olandese Steven Kruijswijk (Jumbo-Visma) e di 2′19″ l’australiano Chris Hamilton (Team DSM). Miglior italiano Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), 5° a 2′57″. Il norvegese Odd Christian Eiking (Intermarché-Wanty-Gobert) è ancora maglia rossa con 54″ sul francese Guillaume Martin (Cofidis) e 1′36″ sullo sloveno Primož Roglič (Jumbo-Visma). Miglior italiano Ciccone, 12° a 6′16″

BRETAGNE CLASSIC – OUEST FRANCE

Il francese Benoît Cosnefroy (AG2R Citroën Team) si è imposto nella corsa francese, circuito di Plouay, percorrendo 251 Km in 5h59′56″, alla media di 41.841 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) e di 3″ il danese Mikkel Frølich Honoré (Deceuninck – Quick Step). Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka NextHash), 10° a 17″.

DEUTSCHLAND TOUR

Il norvegese Alexander Kristoff (UAE Team Emirates) si è imposto nella quarta e ultima tappa, Erlangen – Norimberga, percorrendo 156.3 Km in 3h33′25″, alla media di 43.942 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe) e l’italiano Luca Mozzato (B&B Hotels p/b KTM). Il tedesco Nils Politt (Bora-Hansgrohe) si impone in classifica con 4″ su Ackermann (Bora-Hansgrohe) e Kristoff. Miglior italiano Mozzato, 6° a 22″.

GRAND PRIX DE LA SOMME – CONSEIL DÉPARTEMENTAL 80

Il britannico Tom Mazzone (Saint Piran) si è imposto nella corsa francese, Amiens – Salouël, percorrendo 179 Km in 4h11′09″, alla media di 42.763 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Jason Tesson (St Michel-Auber 93) e il belga Gil D’Heygere (Tarteletto – Isorex). Unico italiano in gara Filippo Ridolfo (Novo Nordisk Development), 39°.

RONDE VAN DE ACHTERHOEK

L’olandese Casper Van Uden (Development Team DSM) si è imposto nella corsa olandese, Bredevoort – Varsseveld, percorrendo 204.8 Km in 4h44′37″, alla media di 43.173 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Jan-Willem van Schip (BEAT Cycling) e il neozelandese Ryan Christensen (Canyon DHB Sungod) Nessun italiano in gara

RENT LIV LØBET SKIVE

L’olandese Elmar Reinders (Riwal Cycling Team) si è imposto nella corsa danese, circuito di Skive, percorrendo 188.3 Km in 4h14′06″, alla media di 44.463 Km/h. Ha preceduto allo sprint i danesi Mads Østergaard Kristensen (ColoQuick) e Marcus Sander Hansen (BHS – PL Beton Bornholm). Nessun italiano in gara

TOUR DU PAYS DE MONTBÉLIARD (Under23)

Il tedesco Maurice Ballerstedt (Jumbo-Visma Development Team) si è imposto nella seconda ed ultima tappa, circuito di Étupes, percorrendo 164.7 Km in 3h40′50″, alla media di 44.749 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Reuben Thompson (Groupama-FDJ Conti) e di 33″ l’olandese Rick Pluimers (Jumbo-Visma Development Team). Unico italiano in gara Lorenzo Germani (Groupama-FDJ Conti), 12° a 33″. Ballerstedt si impone in classifica con 31″ su Germani e 33″ su Thompson

CARPATHIAN COURIERS RACE IN MEMORY OF WACŁAW FELCZAK (Polonia – Under23)

Il croato Fran Miholjević (Cycling Team Friuli ASD) si è imposto nella prologo, circuito a cronometro di Połaniec, percorrendo 4 Km in 5′12″, alla media di 46.154 Km/h. Ha preceduto di 2″ il polacco Filip Maciejuk (nazionale polacca) e di 4″ l’olandese Daan Hoeks (Amsterdam Racing Academy). Miglior italiano Davide De Cassan (Cycling Team Friuli ASD), 14° a 13″. Miholjević è il primo leader della classifica con 2″ su Maciejuk e 4″ su Hoeks. Miglior italiano De Cassan, 14° a 13″

JOE MARTIN STAGE RACE (USA)

Lo statunitense George Simpson (Project Echelon Racing) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Fayetteville, percorrendo 58.2 Km in 1h24′03″, alla media di 41.547 Km/h. Ha preceduto di 3″ il connazionale Sean Guydish (Kelly Benefit Strategies Elite) e di 20″ il connazionale Tanner Ward (First Internet Bank CT). Nessun italiano in gara. Lo statunitense Tyler Williams (L39ION of Los Angeles) si impone in classifica con 5″ sul connazionale Gage Hecht (Aevolo) e 34″ sullo spagnolo Óscar Miguel Sevilla Ribera (Team Medellín – EPM).

JOE MARTIN STAGE RACE DONNE (USA)

La statunitense Skylar Schneider (L39ION of Los Angeles) si è imposta nella quarta ed ultima tappa, circuito di Fayetteville, percorrendo 31 Km in 50′44″, alla media di 36.662 Km/h. Ha preceduto allo sprint le connazionali Emma White (Rally Cycling) e Veronica Ewers (Team TIBCO-Silicon Valley Bank). Nessun italiana in gara. La Schneider si impone in classifica con 13″ sulla Ewers e 39″ sulla connazionale Heidi Franz (Rally Cycling)

GIRO DELLA TOSCANA INTERNAZIONALE FEMMINILE – MEMORIAL MICHELA FANINI

L’italiana Giorgia Bariani (Top Girls Fassa Bortolo) si è imposta nella seconda ed ultima tappa, Lucca – Montecatini Terme, percorrendo 127.8 Km in 3h15′55″, alla media di 39.139 Km/h. Ha preceduto allo sprint la lituana Rasa Leleivyte (Aromitalia-Basso Bikes-Vaiano) e la polacca Karolina Kumiega (nazionale polacca). La cubana Arlenis Sierra Cañadilla (A.R. Monex Women’s) si impone in classifica con 17″ sulla Leleivyte e 48″ sull’italiana Debora Silvestri (Top Girls Fassa Bortolo).

SIMAC LADIES TOUR (Paesi Bassi)

L’olandese Marianne Vos (Jumbo-Visma Women Team) si è imposta anche nella quinta ed ultima tappa, circuito di Arnhem, percorrendo 150.3 Km in 3h55′58″, alla media di 38.217 Km/h. Ha preceduto allo sprint la britannica Alice Barnes (CANYON//SRAM Racing) e l’olandese Amy Pieters (Team SD Worx). Miglior italiana Elisa Balsamo (Valcar-Travel & Service), 12° a 3″. L’olandese Chantal van den Broek-Blaak (Team SD Worx) si impone in classifica con 17″ sull’elvetica Marlen Reusser (Alé BTC Ljubljana) e 30″ sulla connazionale Ellen van Dijk (Trek-Segafredo). Miglior italiana Marta Bastianelli (Alé BTC Ljubljana), 9° a 2′39″.

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