31-07-2021

luglio 31, 2021 by Redazione  
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CLÁSICA DE SAN SEBASTIÁN

Lo statunitense Neilson Powless (EF Education – Nippo) si è imposto nella classica spagnola, circuito di San Sebastián, percorrendo 223.5 Km in 5h34′31″, alla media di 40.087 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Matej Mohorič (Bahrain – Victorious) e il danese Mikkel Frølich Honoré (Deceuninck – Quick Step). Miglior italiano Lorenzo Rota (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), 4° a 30″

CLÁSICA DE SAN SEBASTIÁN DONNE

L’olandese Annemiek van Vleuten (Movistar Team) si è imposta nella classica spagnola, circuito di San Sebastián, percorrendo 139.8 Km in 3h53′37″, alla media di 35.905 Km/h. Ha preceduto di 36″ la statunitense Ruth Winder (Trek-Segafredo Women) e di 1′35″ l’italiano Tatiana Guderzo (Alé BTC Ljubljana)

TOUR DE L’AIN

L’australiano Michael Storer (Team DSM) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Izernore – Lélex Mont-Jura, percorrendo 125 Km in 3h02′46″, alla media di 41.036 Km/h. Ha preceduto di 43 l’italiano Andrea Bagioli (Deceuninck – Quick Step) e il danese Mattias Skjelmose Jensen (Trek – Segafredo). Storer si impone in classifica con 55″ sul belga Harm Vanhoucke (Lotto Soudal) e 1′01″ sull’elvetico Matteo Badilatti (Groupama – FDJ). Miglior italiano Bagioli, 4° a 1′15″

KREIZ BREIZH ELITES

Il francese Johan Le Bon (Team Pays De Dinan) si è imposto nella seconda tappa, Calanhel – Plouray, percorrendo 189.9 Km in 4h31′47″, alla media di 41.923 Km/h. Ha preceduto di 4″ l’olandese Marijn van den Berg (Équipe continentale Groupama-FDJ) e il britannico Samuel Watson (nazionale britannica). Miglior italiano Antonio Puppio (Team Qhubeka), 8° a 4″. Il tedesco Michel Hessmann (Jumbo-Visma Development Team) è ancora leader della classifica con lo stesso tempo dell’olandese Tim Van Dijke (Jumbo-Visma Development Team) e del connazionale Maurice Ballerstedt (Jumbo-Visma Development Team). Miglior italiano Lorenzo Germani (Équipe continentale Groupama-FDJ), 19° a 28″.

HEYLEN VASTGOED HEISTSE PIJL

L’olandese Pascal Eenkhoorn (Team Jumbo-Visma) si è imposto nella corsa belga, circuito di Heist-op-den-Berg, percorrendo 192.8 Km in 4h17′07″, alla media di 44.991 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Yves Lampaert (Deceuninck – Quick Step) e di 1″ il belga Jonas Rickaert (Alpecin-Fenix)

POWER POWLESS! UN AMERICANO VINCE A SAN SEBASTIAN 26 ANNI DOPO ARMSTRONG.

luglio 31, 2021 by Redazione  
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La Classica di San Sebastian si conferma corsa d’attacco e si decide negli ultimi 30 km quando se ne vanno in quattro nella discesa di Erlaitz. E’ Neilson Powless (Team EF Education Nippo) a battere in una volata ristretta Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious) e Mikkel Honorè (Team Deceuninck Quick Step). Quarto posto per Lorenzo Rota (Team Intermarchè Wanty Gobert), vittima di una caduta nella discesa finale che gli preclude le chance di vittoria.

La Classica di San Sebastian è una delle corse di un giorno più attese del periodo estivo e ritorna al suo posto dopo la cancellazione del 2020 per colpa del Covid. Quest’anno la prova è lunga quasi 224 e segue le Olimpiadi di Tokyo, dalle quali provengono alcuni ‘stakanovisti’. Il percorso come sempre si adatta agli scattisti-scalatori e la presenza di Julian Alaphilippe, capitano designato della Deceuninck Quick Step, sarà lo spauracchio per tutti gli altri ciclisti. Il campione del mondo si ripresenta ai nastri di partenza dopo un Tour de France in cui è stato protagonista soprattutto nella prima settimana e in qualche fuga successiva. Il percorso gli si addice perfettamente, anche perché ha già vinto qui nel 2018. Il punto chiave, come è stato negli ultimi anni, potrebbe essere la durissima salita finale di Murgil-Tontorra: sono solo 2 km e mezzo ma ci sono punte superiori al 20%. Alaphilippe dovrà fare comunque i conti con un’agguerrita concorrenza. Tra le squadre più attese la Trek Segafredo porta ad esempio Giulio Ciccone e Bauke Mollema, reduci da Tokyo e ottimi scalatori. La stessa Bora Hansgrohe può essere temibile con Wilco Kelderman e Patrick Konrad. La Jumbo Visma ha in Jonas Vingegaard, secondo al Tour, la sua punta di diamante. Nella Israel StartUp Napion un Daniel Martin al top potrebbe dare filo da torcere a molti avversari, mentre l’INEOS porta come sempre una squadra piena di capitani, con Gianni Moscon, Adam Yates, Egan Bernal che cercheranno lo spunto giusto per primeggiare. Da segnalare anche il ritorno alle corse di Mikel Landa nella Bahrain Victorious dopo un periodo di stop. La corsa si animava soltanto intorno al km 73, sulle prime rampe della salita di Urraki. In testa si formava un gruppo di 16 ciclisti composto da Tsgabu Grmay (Team BikeExchange), Lilian Calmejane e Mikael Cherel (Team AG2R Citroen), Mikel Bizkarra (Team Euskaltel Euskadi), Valerio Conti ed Alexandr Riabushenko (UAE Team Emirates), Javier Romo (Team Astana), Johan Jacobs e Josè Joaquin Rojas (Team Movistar), Jeremy Cabot (Team Direct Energie), Jokin Murguialday (Team Caja Rural), Oscar Cabedo e Dani Navarro (Team Burgos BH), Xandres Vervloesem (Team Lotto Soudal) e Romain Hardy (Team Arkea Samsik). Il gruppo di testa scollinava con circa 1 minuto e 30 secondi di vantaggio sul gruppo principale. La fuga guadagnava fino a 4 minuti sul gruppo nel tratto centrale che portava alla successiva salita dello Jaizkibel. Erano Trek Segafredo, INEOS Grenadiers, Deceuninck Quick Step e Jumbo Visma le squadre più attive all’inseguimento del drappello di testa. Il ritmo imposto da queste squadre, soprattutto lungo l’ascesa dello Jaizkibel, imprimeva una decisa accelerazione da parte del gruppo, il quale scollinava nella nebbia con 1 minuto e 40 secondi di ritardo dalla testa della corsa. Il gruppo guadagnava ulteriormente nel tratto in pianura che conduceva alla salita di Erlaitz, penultima asperità a meno di 50 km dal termine. Nel frattempo una curva verso destra, presa troppo velocemente e resa insidiosa dall’asfalto bagnato, faceva grossi danni tra le fila della Bora Hansgrohe, visto che cadevano in tre: Matteo Fabbro, Wilco Kelderman e Giovanni Aleotti. Romo affrontava da solo in testa la salita di Erlaitz: 4 km al 10.6%, un vero e proprio muro. Il giovane spagnolo aveva ancora 40 secondi di vantaggio sul gruppo tirato dalla Jumbo Visma. Simon Carr (Team EF Education First) e Mikel Landa (Team Bahrain Victorious) erano i primi a riportarsi su Romo. Il britannico accelerava e scollinava in prima posizione. A 38 km dalla conclusione Carr aveva 36 secondi di vantaggio su Landa ed 1 minuto di vantaggio su un gruppo molto affievolito, che contava una trentina di unità. A 30 km dall’arrivo Landa veniva ripreso dal gruppo e Carr aveva ancora circa 40 secondi di vantaggio. A 25 km dal termine usciva dal gruppo un gruppo di quattro attaccanti formato da Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious), Mikkel Honorè (Team Deceuninck Quick Step), Neilson Powless (Team EF Education First) e Lorenzo Rota (Team Intermarchè Wanty Gobert), che raggiungevano Carr in testa. Si avvicinava l’ultima asperità di Murgil Tontorra, salita sulla quale si sarebbe giocata molto probabilmente la corsa con le sue pendenze al 20%. Honorè, Powless e Mohoric erano i primi a scollinare , mentre Rota perdeva un centinaio di metri ma riusciva a rientrare sui tre a 7 km dall’arrivo. In una curva in discesa verso destra Rota, Mohoric ed Honorè venivano rallentati. Powless si avvantaggiava ma veniva ripreso da Mohoric a 2 km dal termine. Anche Honorè rientrava sulla testa della corsa quando mancava 1 km e mezzo al traguardo. La volata a tre, lanciata da Mohoric, veniva vinta da Powless, che otteneva così la vittoria più prestigiosa della sua carriera, portando in USA la seconda Classica di San Sebastian 26 anni dopo Lance Armstrong. Secondo era lo sloveno mentre Honoré terminava in terza posizione. Uno sfortunato Rota concludeva quarto a 29 secondi di ritardo da Powless mentre ciò che rimaneva del gruppo veniva regolato da Alessandro Covi (UAE Team Emirates) per la quinta posizione. L’estate prosegue con un Agosto molto interessante e fitto di impegni. Nelle prime due settimane pioveranno, è il caso di dirlo, le corse a tappe con Vuelta a Burgos, Giro del Portogallo, Giro di Polonia, Giro di Danimarca e Giro di Spagna, che sarà l’ultimo GT e si concluderà il 5 Settembre. Non mancheranno però anche le corse di un giorno, le più importanti delle quali si disputeranno verso fine mese con la Classica di Amburgo, la Brussels Cycling Classic e la Bretagne Classic – Ouest-France.

Giuseppe Scarfone

Neilson Powless vince a la Classica di San Sebastian (foto Getty Images Sport)

Neilson Powless vince a la Classica di San Sebastian (foto Getty Images Sport)

30-07-2021

luglio 30, 2021 by Redazione  
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TOUR DE L’AIN

Il tedesco Georg Zimmermann (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) si è imposto nella seconda tappa, Lagnieu – Saint-Vulbas, percorrendo 136 Km in 3h05′42″, alla media di 43.942 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Michael Storer (Team DSM) e il belga Harm Vanhoucke (Lotto Soudal). Miglior italiano Andrea Bagioli (Deceuninck – Quick Step), 17° a 22″. Zimmermann è il nuovo leader della classifica con 4″ su Storer e 6″ su Vanhoucke. Miglior italiano Bagioli, 13° a 32″

KREIZ BREIZH ELITES

Il team olandese Jumbo-Visma Development Team si è imposto nella prima tappa, cronometro a squadre di Ploumagoar, percorrendo 12.5 Km in 13′33″, alla media di 55.351 Km/h. Ha preceduto di 19″ il team danese Riwal Cycling Team e di 21″ il team norvegese Uno-X Pro Cycling Team. Unico team italiano in gara il Team Qhubeka, 14° a 50″. Il tedesco Michel Hessmann (Jumbo-Visma Development Team) è il primo leader della classifica con lo stesso tempo dell’olandese Mick Van Dijke (Jumbo-Visma Development Team) e del connazionale Maurice Ballerstedt (Jumbo-Visma Development Team). Miglior italiano Lorenzo Germani (Équipe continentale Groupama-FDJ), 19° a 28″.

TOUR DE BELLE ISLE EN TERRE – KREIZ BREIZH ELITES DAMES

La britannica Anna Henderson (Team Jumbo-Visma Women) si è imposta anche nella seconda ed ultima tappa, Saint-Connan›Ploumagoar, percorrendo 133.6 Km in 3h23′47″, alla media di 39.336 Km/h. Ha preceduto allo sprint la francese Gladys Verhulst (Team Arkéa) e la norvegese Susanne Andersen (Team DSM). Migliore italiana Silvia Zanardi (Bepink), 10°. La Henderson si impone in classifica con lo stesso tempo delle olandesi Floortje Mackaij (Team DSM) e Anouska Koster (Team Jumbo-Visma Women). Migliore italiana la Zanardi, 10° a 53″.

29-07-2021

luglio 29, 2021 by Redazione  
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VUELTA A CASTILLA Y LEÓN

Il francese Matis Louvel (Team Arkéa Samsic) si è imposto nella corsa spagnola, León – Ponferrada, percorrendo 181.2 Km in 4h16′13″, alla media di 42.433 Km/h. Ha preceduto di 44″ l’italiano Stefano Oldani (Lotto Soudal) e di 1′25″ l’uruguayano Mauricio José Moreira Guarino (Efapel).

TOUR DE L’AIN

Il colombiano Álvaro José Hodeg Chagüi (Deceuninck – Quick Step) si è imposto nella prima tappa, Parc des Oiseaux (Villars-les-Dombes ) – Bourg-en-Bresse, percorrendo 141 Km in 3h04′57″, alla media di 45.742 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Nacer Bouhanni (Team Arkéa Samsic) e Bryan Coquard (B&B Hotels p/b KTM). Miglior italiano Niccolò Bonifazio (Team TotalEnergies), 4°. Hodeg Chagüi è il primo leader della classifica con 4″ su Bouhanni e 6″ su Coquard. Miglior italiano Bonifazio, 4° a 10″

TOUR DE BELLE ISLE EN TERRE – KREIZ BREIZH ELITES DAMES

La britannica Anna Henderson (Team Jumbo-Visma Women) si è imposta nella prima tappa, Callac – Pontrieux, percorrendo 124.2 Km in 3h08′46″, alla media di 39.477 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Pfeiffer Georgi (Team DSM) e l’olandese Anouska Koster (Team Jumbo-Visma Women). Migliore italiana Silvia Zanardi (Bepink), 9° a 53″. La Henderson è la prima leader della classifica con lo stesso tempo della Georgi e della Koster. Migliore italiana la Zanardi, 9° a 53″.

28-07-2021

luglio 28, 2021 by Redazione  
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OLIMPIADI DI TOKYO – GARA A CRONOMETRO UOMINI

Lo sloveno Primož Roglič si è imposto nella corsa a cronometro, circuito del Fuji International Speedway, percorrendo 44.2 Km in 55′04″, alla media di 48.160 Km/h. Ha preceduto di 1′01″ l’olandese Tom Dumolin e di 1′04″ l’australiano Rohan Dennis. Due italiani in gara: Filippo Ganna 5° a 1′06″, Alberto Bettiol 11° a 2′34″

OLIMPIADI DI TOKYO – GARA A CRONOMETRO DONNE

L’olandese Annemiek van Vleuten si è imposta nella corsa a cronometro, circuito del Fuji International Speedway, percorrendo 22.1 Km in 30′13″, alla media di 43.883 Km/h. Ha preceduto di 56″ l’elvetica Marlen Reusser e di 1′02″ sulla connazionale Anna van der Breggen. Unica italiana in gara Elisa Longo Borghini, 10° a 2′47″

OLANDA E SLOVENIA, DUE ORI STUPENDI. VAN VLEUTEN E ROGLIC DOMINANO LE PROVE A CRONOMETRO

luglio 28, 2021 by Redazione  
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Annemiek van Vleuten (Olanda) e Primoz Roglic (Slovenia) non danno scampo agli avversari essendo artefici di una prova a cronometro in cresendo che non dà adito a dubbi. L’olandese vince con quasi 1 minuto di vantaggio sulla svizzera Reusser, mentre la prova dello sloveno è ancora più ‘monstre’, visto che vince con oltre un minuto di vantaggio su Tom Dumoulin (Olanda), secondo. Bronzo per le donne Anna van der Breggen (Olanda) e per gli uomini Rohan Dennis (Australia). Deludono invece Filippo Ganna (Italia) e Wout van Aert (Belgio).

La prova a cronometro femminile alle Olimpiadi di Tokyo si svolge all’interno e nelle immediate vicinanze dell’International Fuji Speedway, per un totale di 22 km e 100 metri. La prova maschile si farà sullo stesso percorso, che però dovrà essere ripetuto una seconda volta. Il finale è identico a quello delle prove in linea della scorsa settimana. Tra le donne, finisce il dominio statunitense delle tre Olimpiadi consecutive vinte dalla statunitense Chloe Dygert. Torna in auge l’Europa con un podio tutto firmato Vecchio Continente. L’olanda è la grande protagonista, dopo la mezza delusione della prova in linea. Annemiek van Vleuten alla media di oltre 43 km e 800 metri all’ora, vola letteralmente tra le sinuosità dell’autodromo giapponese, facendo registrare un tempo di 30 minuti e 13 secondi. Nulla possono le sue dirette avversarie. La svizzera Marlen Reusser è argento con un ritardo di 56 secondi, mentre è ancora l’Olanda a salire sul gradino più basso del podio con Anna van der Breggen, a 1 minuto e 2 secondi di ritardo dalla connazionale. Chiudono la top five l’australiana Grace Brown, quarta a 1 minuto e 9 secondi di ritardo e la statunitense Amber Neben a 1 minuto e 13 secondi di ritardo. Elisa Longo Borghini non fa meglio della decima posizione a 2 minuti e 47 secondi di ritardo dalla van Vleuten. Nella prova maschile, dopo la leadership provvisoria del canadese Hugo Houle con 57 minuti e 56 secondi, entravano in scena i pezzi da novanta. Il primo a fare meglio di Houle era Remco Evenepoel (Belgio), che faceva segnare 57 minuti e 21 secondi. Poco dopo era la volta di Rigoberto Uran (Colombia), che faceva fermare il cronometro a 57 minuti e 19 secondi, facendo meglio di Evenepoel di 2 secondi. La corsa diventava incerta al primo passaggio sul traguardo. A metà corsa infatti Primoz Roglic aveva il miglio tempo con 27 minuti e 30 secondi, ma alle sue spalle, nel giro di 10 secondi, erano racchiusi cinque ciclisti: Tom Dumoulin (Olanda) con 27 minuti e 38 secondi, Filippo Ganna (Italia) e Rohan Dennis (Australia) con 27 minuti e 39 secondi e Wout van Aert (Belgio) con 27 minuti e 40 secondi. La proiezione e che Roglic andava ormai per l’oro, mentre era serratissima la battaglia per argento e bronzo. Dumoulin era il primo fare meglio di Uran con un perentorio 56 minuti e 6 secondi. Gli rispondeva poco dopo Roglic, unico a scendere sotto i 56 minuti con un clamoroso 55 minuti e 4 secondi. Lo sloveno vinceva l’oro con una facilità disarmante dopo una prova su strada incolore. Dumoulin si prendeva un argento meritato per il blasone e certificava il ritorno a grandi livelli dopo due anni bui dovuti all’infortunio al ginocchio al Giro 2019. Chiudeva terzo con un prestigioso bronzo l’ex campione del mondo Dennis, che aveva la meglio per una questione di centesimi su Stefan Kung (Svizzera), che chiudeva in crescendo ma non faceva meglio del quarto posto. Le note stonate venivano infine dai due ciclisti forse più attesi. Filippo Ganna era quinto, con un modesto 56 minuti e 10 secondi, a oltre 2 minuti di ritardo da Roglic. Ancora peggio faceva van Aert, sesto con il tempo di 56 minuti e 45 secondi. Dopo l’argento nella prova in linea e un Tour de France corso a tutta, era comunque da mettere in conto un po’ di stanchezza per il fenomeno belga. Il ciclismo alle Olimpiadi continuerà con le prove su pista, dove Filippo Ganna è atteso a un pronto riscatto, mentre per quanto riguarda le corse in linea si attende il week end con la Classica di San Sebastian.

Giuseppe Scarfone

Il podio della cronometro uomini (foto Bettini)

Il podio della cronometro uomini (foto Bettini)

25-07-2021

luglio 25, 2021 by Redazione  
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OLIMPIADI DI TOKYO – GARA SU STRADA DONNE

L’austriaca Anna Kiesenhofer si è imposta nella corsa su strada, Musashinonomori Park – Fuji International Speedway, percorrendo 137 Km in 3h52′45″, alla media di 35.317 Km/h. Ha preceduto di 1′15″ l’olandese Annemiek van Vleuten e di 1′29″ l’italiana Elisa Longo Borghini

PRUEBA VILLAFRANCA – ORDIZIAKO KLASIKA

Lo spagnolo Luis León Sánchez Gil (Astana – Premier Tech) si è imposto nella corsa spagnola, circuito di Ordizia, percorrendo 165.7 Km in 3h51′27″, alla media di 42.955 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Juan Ayuso Pesquera (UAE-Team Emirates) e Roger Adrià Oliveras (Equipo Kern Pharma). Miglior italiano Diego Rosa (Team Arkéa Samsic), 15° a 9″.

TOUR ALSACE

Il belga Arnaud de Lie (Lotto – Soudal U23) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Mulhouse – Berrwiller, percorrendo 153.6 Km in 3h23′22″, alla media di 45.317 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Martin Bugge Urianstad (Uno-X Pro Cycling Team) e il britannico Samuel Watson (nazionale britannica). Miglior italiano Mattia Bais (Androni Giocattoli – Sidermec), 30° a 7″. Lo spagnolo José Félix Parra Cuerda (Equipo Kern Pharma) si impone in classifica con 19″ sull’elvetico Sébastien Reichenbach (Groupama – FDJ) e 42″ sul tedesco Leon Heinschke (Development Team DSM). Miglior italiano Marco Frigo (SEG Racing Academy), 14° a 1′55″

GRAND PRIX DE LA VILLE DE PÉRENCHIES

Il belga Emiel Vermeulen (Xelliss – Roubaix Lille Métropole) si è imposto nella corsa francese, circuito di Pérenchies, percorrendo 163 Km in 3h30′52″, alla media di 46.38 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Simon Daniels (XSpeed United Continental) e il francese Damien Ridel (Team UC Nantes – Atlantique). Non ha terminato la prova l’unico italiano in gara, Lorenzo Germani (Équipe Continentale Groupama-FDJ)

GP KRANJ

L’italiano Riccardo Verza (Zalf Euromobil Fior) si è imposto nella corsa slovena, circuito di Kranj, percorrendo 157.3 Km in 3h26′26″, alla media di 45.719 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Felix Engelhardt (Tirol KTM Cycling Team) e l’austriaco Moran Vermeulen (Team Felbermayr – Simplon Wels)

KIESENHOFER, UN ORO CHE VALE PLATINO; BRONZO PER LA LONGO BORGHINI

luglio 25, 2021 by Redazione  
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La fuga che non ti aspetti sorprende le cicliste di riferimento nella prova in linea olimpica. L’austriaca Anna Kiesenhofer, fugaiola della prima ora, scatta a circa 40 km dall’arrivo e non viene più ripresa. E’ un trionfo inaspettato per l’Austria mentre la grande delusa è l’Olanda, che aveva portato alle Olimpiadi uno squadrone da podio completo, compresa medaglia di legno. La formazione olandese è argento con Anna van der Breggen mentre Elisa Longo Borghini è bronzo.

Il percorso della prova in linea olimpica femminile è lungo 137 km e ricalca grosso modo quello maschile, con la difficile ascesa del Mikuni Pass sulla quale si potrebbe scatenare la bagarre fra le cicliste più attese. La differenza maggiore, oltre a circa 100 km di lunghezza in meno, è l’assenza della salita di Mikuni Pass, che nella corsa maschile ha fatto esplodere il gruppo dei favoriti. Ci sarà comunque la salita di Doushi Road e quella successiva verso Kagosaka Pass a indurire le gambe delle cicliste, che nel tratto finale verso il Fuji International Speedway troveranno diversi mangia e bevi dove tentare gli attacchi decisivi, come del resto ha fatto Richard Carapaz nella sua corsa verso l’oro. L’Olanda riveste il ruolo di grande favorita, con le Marianne Vos ed Anna van der Breggen, già ori olimpici rispettivamente a Londra nel 2012 ed a Rio nel 2016. Completano il roster orange Annemiek van Vleuten e Demi Vollering, per un poker d’assi che difficilmente potrà essere impensierito da chicchessia. L’Italia gareggia con due punte di diamante come Marta Bastianelli ed Elisa Longo Borghini, quest’ultima bronzo a Rio cinque anni fa, mentre Marta Cavalli e Soraya Paladin dovranno cogliere il momento giusto per attaccare. Nel panorama generale, spiccano Elisabeth Deignan per la Gran Bretagna, Chloe Dygert per gli USA, Amanda Spratt per l’Australia, Katarzyna Niewiadoma per la Polonia e l’inossidabile Lisa Brennauer per la Germania. La fuga iniziale dopo la partenza dal Musashinonomori Park grazie all’azione di Omer Shapira (Israele), Vera Looser (Namibia), Anna Kiesenhofer (Austria), Carla Hoberholzer (Sud Africa) e Anna Plichta (Polonia). Un secondo gruppo formato da Catalina Soto Campos (Cile), Agua Marina Espinola (Paraguay), Osana Debesay (Eritrea) e Selam Amha (Etiopia) si metteva all’inseguimento delle cicliste davanti che avevano oltre 10 minuti di vantaggio sul gruppo principale quando mancavano circa 90 km all’arrivo. A 87 km dall’arrivo restavano in testa Shapira, Kiesenhofer e Plichta mentra il primo gruppo al loro inseguimento sembrava aver perso lo smalto iniziale ed infatti il gruppo principale era sempre più vicino e lo riprendeva a 75 km dal termine. Ai meno 60 si notava qualche movimento nel gruppo principale, soprattutto con Germania e Olanda a movimentare la situazione. A 55 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era superiore ai 7 minuti. Le cicliste erano impegnate nel tratto in salita di Doushi Road che iniziava a spezzettare il gruppo. Il primo attacco deciso lo portava Annemiek van Vleuten a 54 km dall’arrivo mentre Marta Bastianelli e Soraya Paladin erano segnalate in coda al gruppo principale. A 40 km dal termine l’austriaca Kiesenhofer attaccava e si scrollava di dosso Shapiro e Plichta. Ai meno 37 la Germania dava un nuovo impulso in testa al gruppo, accorciando sulla Van Vleuten, che veniva ripresa poco dopo. A 18 km dallla conclusione la Kiesenhofer aveva 2 minuti di vantaggio su Shapira e Plichta e 4 minuti e 25 secondi di vantaggio sul gruppo delle big. Il sogno dorato della ciclista austriaca era sempre più reale. Già gli ultimi 10 km erano una passerella finale per la Kiesenhofer, che andava a trionfare sotto il traguardo. Anna van der Breggen era seconda, mentre una solida Elisa Longo Borghini conquistava la medaglia di bronzo, confermando la stessa posizione di cinque anni fa a Rio. Per quanto riguarda le prove su strada, il prossimo appuntamento olimpico è per mercoledì 28 con la cronometro individuale maschile e femminile. Per le donne c’è curiosità su chi succederà a Kristin Armstrong, dominatrice delle ultime tre olimpiadi, mentre tra gli uomini il risultato sembra essere più incerto di quanto non sembri, anche perché il percorso di 44 km presenta poca pianura e si scontreranno i migliori interpreti della specialità, praticamente un Mondiale bis.

Giuseppe Scarfone

Larrivo della Kiesenhofer sul traguardo della gara olimpica (foto Bettini)

L'arrivo della Kiesenhofer sul traguardo della gara olimpica (foto Bettini)

TOUR DE WALLONIE, JAKOBSEN BISSA LA TAPPA, A SIMMONS LA GENERALE

luglio 24, 2021 by Redazione  
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Fabio Jakobsen vince in volata l’ultima tappa del Tour de Wallonie davanti a Selig e Menten. Quinn Simmons porta a casa la classifica generale

Ultima frazione della 42° Edizione del Tour de Wallonie, 192 Km da Dinant a Quaregnon. La fuga di giornata prende il largo relativamente presto, composta da Senne Leysen (Alpecin-Fenix), Ward Vanhoof (Sport Vlaanderen-Baloise), Fumiyuki Beppu (EF Education-Nippo), Sean Quinn (Hagens Berman Axeon) e Jesper Hansen (Riwal Cycling Team). Il gruppo alle spalle lascia fare, ma sempre tenendo sotto controllo il distacco che a circa 20 Km dal traguardo è tornato ormai irrisorio.
Questa situazione ingolosisce nuovi tentativi in testa al gruppo principale come quello del leader della generale Quinn Simmons (Trek – Segafredo), che ha dimostrato di non accontentarsi soltanto di vestire la maglia di leader tentando più volte di onorarla a fondo con continui attacchi, sia nella tappa di oggi che in quella di ieri. Tutto però si risolve alla fine in un nulla di fatto, e il gruppo può procedere spedito verso la volata a ranghi compatti: il più veloce oggi è di nuovo Fabio Jakobsen (Deceuninck Quick Step), al secondo successo di tappa in questa edizione del Wallonie. Dietro di lui battuti abbastanza nettamente Rudiger Selig (Bora-Hansgrohe) e Milan Menten (Bingola Pauwels).
Per Simmons invece la gioia di portare a casa il successo finale della corsa, ampiamente meritato sul campo.

Lorenzo Alessandri
Twitter @LorenzoAle8

La vittoria di Jakobsen nellultima tappa della corsa vallone (Getty Images)

La vittoria di Jakobsen nell'ultima tappa della corsa vallone (Getty Images)

24-07-2021

luglio 24, 2021 by Redazione  
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OLIMPIADI DI TOKYO – GARA SU STRADA

L’ecuadoriano Richard Antonio Carapaz Montenegro si è imposto nella corsa su strada, Musashinonomori Park – Fuji International Speedway, percorrendo 234 Km in 6h05′26″, alla media di 38.42 Km/h. Ha preceduto di 1′07″ il belga Wout van Aert e lo sloveno Tadej Pogačar. Miglior italiano Alberto Bettiol, 14° a 3′38″

TOUR DE WALLONIE

L’olandese Fabio Jakobsen (Deceuninck – Quick Step) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Dinant – Quaregnon, percorrendo 192.4 Km in 4h32′31″, alla media di 42.361 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Rüdiger Selig (Bora – Hansgrohe) e il belga Milan Menten (Bingoal Pauwels Sauces WB). Miglior italiano Luca Mozzato (B&B Hotels p/b KTM), 4°. Lo statunitense Quinn Simmons (Trek – Segafredo) si impone in classifica con 4″ sul belga Stan Dewulf (AG2R Citroën Team) e 20″ sul francese Alexis Renard (Israel Start-Up Nation). Miglior italiano Stefano Oldani (Lotto Soudal), 17° a 35″.

TOUR ALSACE

Lo spagnolo José Félix Parra Cuerda (Equipo Kern Pharma) si è imposto nella terza tappa, Ribeauvillé – Lac Blanc, percorrendo 161.3 Km in 4h34′10″, alla media di 35.3 Km/h. Ha preceduto di 43″ il tedesco Leon Heinschke (Development Team DSM) e di 48″ l’elvetico Sébastien Reichenbach (Groupama – FDJ). Miglior italiano Marco Frigo (SEG Racing Academy), 13° a 1′31″. Parra Cuerda è il nuovo leader della classifica con 26″ su Reichenbach e 42″ su Heinschke. Miglior italiano Frigo, 14° a 1′55″

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