PELLIZOTTI, UNA GIOIA ATTESA TRE ANNI

giugno 24, 2012 by Redazione  
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Dopo il podio al Giro 2009, la maglia a pois al successivo Tour de France e la lunga squalifica malgrado non fosse mai risultato positivo a nessun controllo antidoping il Delfino di Bibione torna alla ribalta in un durissimo campionato italiano imponendosi per distacco in quel Borgo Valsugana davanti a Di Luca e Moser. Grande protagonista anche Scarponi autore di una fuga di oltre 100 km e 6° al traguardo subito dietro a Nibali.

Foto copertina: Pellizotti si gode il tricolore sul podio di Borgo Valsugana (foto Bettini)

La prova in linea del campionato italiano professionisti, che si è disputata con un giorno di anticipo rispetto a quanto avviene nella grande maggioranza delle nazioni europee, è andata in scena lungo un percorso di 254,7 km da Pergine a Borgo Valsugana contrassegnato dopo i primi 50 km in linea da un circuito di 13,8 km da ripetere 15 volte considerato in assoluto il più duro delle ultime stagioni per via della salita di Telve, che altro non è che l’inizio dell’ascesa verso il Passo Manghen affrontato all’ultimo Giro d’Italia: 3 km con una pendenza media intorno all’8% e punte oltre il 10 con la vetta posta a 9 km dal traguardo per un totale di quasi 4000 metri di dislivello complessivo. Gli uomini da battere erano pertanto gli scalatori o in ogni caso gli atleti a proprio agio in classiche come la Liegi o il Lombardia da Nibali e Moser (Liquigas) a Cunego, Scarponi e Ulissi (Lampre) passando per Pellizotti (Androni), Giampaolo Caruso (Katusha), Nocentini (Ag2r), Pozzovivo (Colnago-Csf), Rebellin (Meridiana), Di Luca (Acqua&Sapone), Cataldo (Omega-QuickStep) e il campione uscente Visconti (Movistar), che si presentava però al via con una condizione non ideale dopo aver abbandonato il Giro d’Italia nella tappa di Piani dei Resinelli.
Per la prima volta in tutta la Settimana Tricolore le temperature sono state miti e nelle prime ore di gara anche la pioggia ha fatto la sua comparsa sul percorso ma la corsa si è ugualmente rivelata molto dura fin dalle prime battute con la fuga di Baggio (Utensilnord), De Marchi (Androni), Belletti (Ag2r), Bandiera (Omega-QuickStep), Modolo, Delle Stelle e Paolo Locatelli (Colnago-Csf), Viviani (Liquigas), Donati (Acqua&Sapone), Guardini e Caccia (Farnese), Palini (Team Idea) e Cimolai (Lampre) che hanno guadagnato oltre 6′ sul gruppo che guidato dalla Liquigas ha imposto fin dalle prime tornate del circuito di Borgo Valsugana un’andatura elevata di cui hanno fatto le spese tra gli altri Visconti, Cataldo, l’iridato di Varese Ballan (Bmc), un Cunego che già al Tour de Suisse aveva mostrato di essere ormai in riserva dopo una prima parte di stagione molto intensa e Nocentini dal quale invece ci si attendeva molto di più dopo le ottime prove al Giro del Delfinato. La corsa si è accesa nel sesto giro quando Scarponi, reduce da un periodo in altura allo Stelvio per preparare il Tour de France dopo la delusione del Giro in cui ha fallito l’obiettivo podio, si è mosso in prima persona portandosi dietro l’atleta di casa Oss (Liquigas) in compagnia del quale ha recuperato il minuto che ancora separava il gruppo dai battistrada e ha proseguito nell’azione supportato da Cimolai, con i soli De Marchi, Donati, Belletti e Bandiera oltre a Oss in grado di mantenere il ritmo dei due Lampre che ha consentito loro di guadagnare fino a 3′ sul plotone già ridotto a una cinquantina di unità e sempre tirato principalmente dalla Liquigas coadiuvata in parte da Farnese e Astana: una volta esauritosi il lavoro del compagno di squadra Scarponi ha tirato dritto rimanendo dapprima con Oss e un tenace De Marchi e quindi involandosi in solitudine aulla quartultima ascesa di Telve a circa 50 km dal traguardo.
Malgrado il vantaggio in quel momento non superasse il 1′30” e il grande sforzo compiuto nei km precedenti sembrava che la coraggiosa azione dell’Aquila di Filottrano potesse risultare vincente dal momento che in gruppo la Liquigas era rimasta solo con un Agnoli come sempre encomiabile a poter tirare e tutte le altre squadre si erano ormai sfaldate, e non a caso fossero iniziati gli scatti, il più significativo dei quali quello di Puccio (Sky) e Montaguti (Ag2r) che si sono riportati su Oss e De Marchi: il quartetto è stato comunque riassorbito e al penultimo passaggio a Telve si è avuta la svolta della corsa con Nibali e Moser, strepitoso se si considera che per la prima volta in carriera disputa una prova di oltre 250 km, si sono mossi con decisione immediatamente seguiti da un brillantissimo Pellizotti che ha rilanciato l’azione scollinando con una decina di secondi sulla coppia Liquigas, su Giampaolo Caruso e Di Luca mentre Pozzovivo, reduce da un ottimo Giro di Slovenia concluso al 2° posto a soli 6” da Brajkovic, ha a sua volta tentato di replicare all’accelerazione ma è stato costretto a cedere venendo raggiunto da Ponzi e Gavazzi (Astana), seguiti a breve distanza da Mori e Bertagnolli (Lampre), Ratto (Liquigas), Failli e Rabottini (Farnese), Santaromita (Bmc) e Rebellin; tutti gli atleti che si trovavano alle loro spalle hanno invece abbandonato la corsa al termine della quale hanno tagliato il traguardo solo 16 corridori, ulteriore dimostrazione della durezza del percorso.
Nella successiva discesa Pellizotti è stato ripreso dapprima da Nibali e Moser e poche centinaia di metri dopo anche da Caruso e Di Luca e il quintetto si è riportato su un ormai stremato Scarponi, con Nibali che ha tentato un allungo solitario nel tratto pianeggiante che precedeva l’ultimo passaggio sulla salita di Telve; quello del messinese è apparso un segnale di debolezza e in effetti sulla salita finale sia lui che Scarponi hanno immediatamente perso contatto mentre uno scatenato Pellizotti si è prodotto in un primo allungo al quale hanno resistito Moser e Caruso e, replicando a un contrattacco dell’atleta della Katusha, ha proseguito in maniera ben più decisa rimanendo solo al comando e ha continuato a incrementare il vantaggio negli ultimi 9 km pianeggianti, tagliando il traguardo con 27” su un ottimo Di Luca, che dopo l’esclusione della sua Acqua&Sapone dal Giro d’Italia aveva preparato specificatamente il campionato italiano; l’abruzzese ha superato nello sprint per la piazza d’onore Moser e Caruso con Nibali, che seppur nettamente cresciuto rispetto al Giro del Delfinato continua a destare qualche perplessità a una settimana dall’inizio del Tour de France, 5° a 2′11”, l’eroe di giornata Scarponi 6° a 2′13”, Ponzi 7° a 2′30” e Ratto 8° a 3′11” davanti a Gavazzi, Rabottini, Santaromita, Failli, Mori, Pozzovivo, Rebellin e Bertagnolli. Per Pellizotti, si tratta della fine di un incubo iniziato nell’aprile 2010 quando, a pochi giorni dall’inizio del Giro d’Italia, a causa di anomalie nel passaporto biologico è stato costretto a rinunciare alla corsa rosa e successivamente squalificato per due anni e privato del podio ottenuto al Giro 2009 e della maglia a pois conquistata al successivo Tour de France, sebbene non fosse mai risultato positivo ad alcun controllo antidoping; l’Androni di Gianni Savio ha in ogni caso dato fiducia al 34enne di Bibione che, malgrado dopo la lunga inattività abbia potuto disputare solo il Trofeo Melinda chiuso al 5° posto e la Route du Sud in Francia, si è presentato in grande condizione a Borgo Valsugana e ha conquistato il più grande successo della sua carriera: poco edificante peraltro quanto accaduto sul palco della premiazione con il presidente della FCI Renato Di Rocco che ha evitato di stringere la mano sia a Pellizotti che a Di Luca in nome di una presunta guerra al doping condotta negli ultimi anni. La Settimana Tricolore si concluderà con le prove a cronometro, che per i professionisti si disputerà lungo due giri di un circuito con partenza e arrivo a Levico Terme per un totale di 37 km e avrà in Pinotti (Bmc), Malori (Lampre) e Boaro (Saxo Bank) gli uomini da battere; in gara anche le categorie under 23 e donne elite sulla medesima distanza di 22,8 km e quella amatori che ne dovranno percorrere 16.

Marco Salonna

IL BONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO

giugno 24, 2012 by Redazione  
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Reduce da un GiroBio al di sotto delle aspettative lo scalatore toscano di origini calabresi conquista la maglia tricolore under 23 davanti a Formolo, con il quale ha dato vita a un entusiasmante duello negli ultimi 10 km, e al compagno di squadra Sbaragli mentre il grande favorito della vigilia Aru non va oltre il 5° posto.

Foto copertina: l’arrivo di Bongiorno (foto Daniele Mosna)

La prova in linea del campionato italiano under 23 si è disputata lungo un circuito di 24,2 km con partenza e arrivo a Roncegno Terme da ripetere 7 volte per un totale di 169,4 km, contrassegnato dalla salita di Telve, poco più di 1 km con una pendenza media del 10% e la vetta posta a 8 km dalla conclusione, e dagli ultimi 900 metri in ascesa all’8,5% ma anche da ampi tratti per poter recuperare, il che ha contribuito a dare luogo a una corsa ricca di capovolgimenti di fronte e incerta fin quasi sulla linea del traguardo. I primi 70 km sono stati un susseguirsi di scatti e controscatti finchè non hanno preso il largo Lampa e Masnada sui quali si sono portati a varie riprese Fonzi, Pizzingrilli, Senni, Ruscetta, Antonini, Berlato, Tocco, Gozio, Ulivieri, Gazzara, Pacchiardo, Baldissera, Conte, Ferrante, Petilli, Tabini, Cardinali, Locatelli, Moresco e Ferrario per un totale di 21 uomini al comando che hanno guadagnato oltre 3′ sul gruppo, che però non ha mollato riportandosi sotto in prossimità della penultima ascesa di Telve: qui dapprima Gazzara e poi Sbaragli uscito nel frattempo dal plotone hanno tentato di proseguire l’azione ma senza esito e un gruppo ancora piuttosto folto si è presentato compatto all’inizio dell’ultimo giro. L’azione che ha dato un’impronta definitiva alla corsa è stata quella a 20 km dal traguardo di Sterbini, Chirico, Taliani e Bongiorno, sui quali si sono portati successivamente Masnada, Formolo, Brovelli, Di Luca, Baldissera, Senni, Sbaragli, Ruscetta, Giacobazzi e Aru, probabilmente l’uomo da battere in assoluto alla luce del 2° posto della passata stagione dietro a Matteo Trentin in quel di Canicattini Bagni e della piazza d’onore recentemente conquistata al GiroBio alle spalle dello statunitense Dombrowski, ma a fare la differenza lungo l’ultima ascesa verso Telve è stato Manuel Bongiorno, che dopo essersi aggiudicato il Palio del Recioto nel mese di aprile si era presentato con grandi ambizioni alla corsa rosa ed era in piena lotta per un posto sul podio prima di essere respinto dalle rampe del Gavia. Il 21enne nativo di Reggio Calabria ma residente da anni a Fucecchio e in forza alla Hopplà ha fatto il vuoto con il solo Davide Formolo, veneto classe 1992, a rimanere a non più di 10” dal rivale e gli ultimi km sono stati un lungo duello a distanza tra i due al termine del quale ha prevalso Bongiorno, che nel tratto pianeggiante che portava a Roncegno Terme ha perso parte del suo vantaggio ma ha resistito sullo strappo finale conquistando la maglia tricolore con 4” su Formolo e 40” sul compagno di squadra Kristian Sbaragli, che si è aggiudicato lo sprint per il
gradino più basso del podio davanti a Villella, Aru, Penasa, Giacobazzi e Chirico.

Marco Salonna

23-06-2012

giugno 24, 2012 by Redazione  
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SETTIMANA TRICOLORE
Franco Pellizotti (Androni Giocattoli-Venezuela) si è imposto nella gara in linea elite uomini, Pergine Valsugana – Borgo Valsugana, percorrendo 254,7 Km in 6h43′12″, alla media di 37,901 Km/h. Ha preceduto di 27″ Danilo Di Luca (Acqua & Sapone) e Moreno Moser (Liquigas-Cannondale).

VUELTA A COLOMBIA
Il colombiano Felix Cárdenas Ravalo (GW-Shimano-Chec-Edeq-Envía) si è imposto nella decima tappa, Manizales – Medellin, percorrendo 196,4 Km in 4h36′26″, alla media di 42,628 Km/h. Ha preceduto di 4″ e 5″ i connazionali Atapuma Hurtado e Calderón. Ritirato Marco Zanotti (Utensilnord Named), unico italiano rimasto in gara. Cárdenas Ravalo ha conservato la testa della classifica, con 32″ e 1′05″ sui connazionali Ramírez Calderon e Peña Peña.

22-06-2012

giugno 23, 2012 by Redazione  
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VUELTA A COLOMBIA
Il colombiano Luis Fernando Camargo (Loteria – Emp. Energia Boyaca) si è imposto nella nona tappa, Dosquebradas – Manizales, percorrendo 125 Km in 2h57′39″, alla media di 42,218 Km/h. Ha preceduto di 12″ e 14″ i connazionali Felix Cárdenas Ravalo (GW-Shimano-Chec-Edeq-Envía) e Parra Pinto. Miglior italiano Marco Zanotti (Utensilnord Named), 145° a 22′29″. Cárdenas Ravalo è il nuovo leader della classifica, con 5″ e 11″ sui connazionali Ramirez e Montenegro. Miglior italiano Marco Zanotti (Utensilnord Named), 143° a 1h28′44″.

SETTIMANA TRICOLORE
Francesco Manuele Bongiorno (Hopplà Wega Truck it Valdarno) si è imposto nella gara in linea U23, circuito di Roncegno Terme, percorrendo 169,4 Km in 4h21′20″, alla media di 38,892 Km/h. Ha preceduto di 4″ Davide Formolo (Petroli Firenze Cyclingteam) e di 40″ Kristian Sbaragli (Hopplà Wega Truck it Valdarno)

TRICOLORE: DI SERAFINO RE DEI “SENZA CONTRATTO”

giugno 22, 2012 by Redazione  
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Nella gara riservata agli over23 senza contratto da pro si impone Di Serafino su una volata ristretta. Alle sue spalle Ianniello e Gaffurini nettamente battuti. L’azione decisiva nella discesa del Murello.

Foto copertina: la volata che ha deciso la maglia tricolore per la categoria elite senza contratto (foto Daniele Mosna)

Nella sesta giornata di gare in Trentino è andata in scena la gara riservata agli elitè senza contratto disputatasi lungo un percorso di poco superiore ai 160km, per buona parte in circuito e per 60km in linea, vede 98 atleti al via. Le difficoltà altimetriche, legate ad una giornata meteorologicamente instabile, faranno si che all’arrivo siano solo 35 corridori: la salita più impegnativa quella del Murello, 10km al 6% di media. Paradossalmente, però, a fare la differenza non sarà la salita, bensì la discesa successiva dove si sono avvantaggiati otto atleti che, legittimando il loro vantaggio sullo strappetto finale, sono andati a giocarsi la vittoria.
In volata il più scaltro è stato Di Serafino che ha nettamente staccato i Ianniello e Gaffurini che hanno completato il podio.
Pensare che Nicola, portacolori della Vega Pref.Montappone, nemmeno doveva esserci quest’oggi, per dirla tutta aveva proprio deciso di appendere la bici al chiodo: troppa la delusione per non aver strappato un contratto da pro neanche dopo lo stage con una grande squadre: “A 26 anni è difficile trovare un contratto, dopo lo stage, non avendo ottenuto il contratto, volevo smettere. Il mio allenatore mi ha convinto e oggi son qui a festeggiare questa maglia e la prima vittoria stagionale dopo tanti piazzamenti. Sperando che con il tricolore sulle spalle qualcuno si accorga di me e che il prossimo anno possa correre finalmente tra i professionisti!”

Andrea Mastrangelo

21-06-2012

giugno 22, 2012 by Redazione  
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VUELTA A COLOMBIA
L’ecuadoriano Byron Guama De la Cruz (Movistar Continental Team) si è imposto nell’ottava tappa, Palmira – Dosquebradas, percorrendo 198,2 Km in 4h10′41″, alla media di 47,438 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Marco Zanotti (Utensilnord Named) e il colombiano Castañeda Ortega. Il colombiano Alejandro Ramirez Calderon (Gobernacion De Antioquia Indeportes Antioquia) ha conservato la testa della classifica, con 6″ e 22″ sui connazionali Montenegro e Peña. Miglior italiano Zanotti, 143° a 1h06′52″.

SETTIMANA TRICOLORE
Matteo Di Serafino ( Vega Pref. Montappone) si è imposto nella gara in linea elite S.C., circuito di Castello Tesino, percorrendo 164,3 Km in 4h01′10″, alla media di 40,876 Km/h. Ha preceduto allo sprint Vincenzo Iannello (Amore&Vita Etruria Ct Tss) e Nicola Gaffurini (Gallina Colosio S. Inox Asd)

20-06-2012

giugno 21, 2012 by Redazione  
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VUELTA A COLOMBIA
L’italiano Marco Zanotti (Utensilnord Named) si è imposto nella settima tappa, Popayan – Palmira, percorrendo 149,1 Km in 3h03′26″, alla media di 48,769 Km/h. Ha preceduto allo sprint i colombiani Uran Arroyabe e Angarita. Il colombiano Alejandro Ramirez Calderon (Gobernacion De Antioquia Indeportes Antioquia) è il nuovo leader della classifica, con 6″ e 22″ sui connazionali Montenegro e Peña. Miglior italiano Zanotti, 147° a 1h06′58″.

HALLE – INGOOIGEM
Il francese Nacer Bouhanni (FDJ-Big Mat) si è imposto nella corsa belga, Halle-Ingooigem, percorrendo 197,8 Km in 4h19′27″, alla media di 48,769 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Demare e l’olandese Veelers.

SETTIMANA TRICOLORE
Giada Borgato (Diadora – Pasta Zara – Manhattan) si è imposto nella gara in linea elite femminile, circuito di Pergine Valsugana, percorrendo 121 Km in 3h37′06″, alla media di 33,441 Km/h. Ha preceduto di 1′04″ Silvia Valsecchi (Be Pink) e di 2′47″ Marta Bastianelli (GS Fiamme Azzurre).
Nella gara juniores femminile successo di Anna Zita Maria Stricker (ASD Sc Vecchia Fontana), che ha percorso i 78,7 Km del circuito di Pergine Valsugana in 2h20′32″, alla media di 33,600 Km/h. Ha preceduto allo sprint Anna Maria Covrig (Canavesi-Cicli Fiorin-Despar) e di 1′36″ Miriam Romei (Lievore Detersivi-Artuso Legnami)

SORPRESA BORGATO, CONFERMA STRICKER

giugno 21, 2012 by Redazione  
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Il campionato italiano femminile va alla 23enne padovana che pur di fronte ad
atlete molto più quotate offre una prova di forza giungendo in solitaria a Pergine davanti a Valsecchi e alla ritrovata Bastianelli, mentre a livello juniores si impone secondo pronostico la bolzanina che supera nella volata a due la Covrig con la Romei sul gradino più basso del podio

Foto copertina: Giada Borgato all’attacco sulla salite del circuito tricolore donne elite (foto Daniele Mosna)

La seconda giornata della Settimana Tricolore in Trentino ha visto in scena le donne elite e juniores in quel di Pergine Valsugana lungo un tracciato reso ancor più duro dal grande caldo ma già di per sè impegnativo, e caratterizzato se si eccettuano i 12 km iniziali e i 10 conclusivi pianeggianti da un circuito di 14,1 km in quel di Levico Terme da ripetere 7 volte per le elite e 4 per le più giovani con lo strappo di Campolongo, 2 km con pendenze anche in doppia cifra nel tratto iniziale. Le prime a gareggiare sono state le elite e dopo i 60 km iniziali percorsi ad andatura tranquilla la gara si è accesa nel terzo passaggio a Campolongo quando un attacco di Elisa Longo Borghini, sorella di Paolo professionista alla Liquigas, ha portato via un gruppo di 25 unità comprendente tutte le favorite tra cui Tatiana Guderzo, Noemi Cantele, la campionessa del mondo Giorgia Bronzini, l’iridata di Stoccarda Marta Bastianelli tornata ad alti livelli e la veterana Fabiana Luperini reduce da un ottimo Giro del Trentino: l’azione che ha dato un’impronta definitiva alla corsa è stata però quella di Silvia Valsecchi che ha guadagnato oltre 1′ sul gruppo delle inseguitrici, dal quale sono uscite sul penultimo passaggio a Campolongo la Bastianelli, Valentina
Carretta e Giada Borgato, finora mai sul gradino più alto del podio a livello elite e non certo tra le più quotate alla vigilia ma in giornata di grazia: la 23enne padovana in forza alla Diadora-Pasta Zara, figlia di Aldo Borgato ottimo dilettante a cavallo degli anni ‘70 e ‘80, dapprima ha staccato le due compagne d’inseguimento e si è riportata in solitudine sulla Valsecchi, quindi ha fatto il vuoto nell’ultima salita e ha continuato a incrementare il vantaggio fino al traguardo dove si è laureata tricolore con 1′04” sulla lecchese, 2′47” su Bastianelli e Carretta e ben 5′30” su quel che restava del gruppo regolato da Monia Baccaille su Valentina Scandolara e Barbara Guarischi. La prova juniores si è decisa nel terzo dei quattro passaggi a Campolongo quando dal gruppo di testa già ridotto a 24 unità sono uscite la bolzanina Anna Rita Stricker, grande favorita della vigilia e già tricolore in passato nella categoria allievi, Anna Maria Covrig e Giorgia Nanni che ha in seguito perso
contatto ed è stata riassorbita dalle inseguitrici, che inizialmente si sono mantenute a pochi secondi di distanza: quando Alice Maria Arzuffi si è riportata sulla coppia di testa il vantaggio ha iniziato a dilatarsi con la sola Miriam Romei che ha tentato vanamente di rientrare ma proprio la Arzuffi sull’ultima salita è rimasta vittima di un salto di catena ed è stata costretta addirittura al ritiro. A giocarsi il successo sono rimaste quindi Stricker e Covrig ed è stata la portacolori della Vecchia Fontana a spuntarla di stretta misura in volata con la Romei 3a a 1′36” e Arianna Fidanza che si è aggiudicata lo sprint del gruppo giunto a 2′52” davanti a Veronica Cornolti, Michela Pavin e Giorgia Boldrini. I prossimi atleti in gara saranno gli elite senza contratto lungo un percorso di 164 km con partenza e arrivo a Castello Tesino caratterizzato nel finale dalla lunga salita di Murello, 10 km al 6% di
pendenza, e dall’ulteriore ascesa verso Spiado la cui vetta è posta a 8 km dal
traguardo.

Marco Salonna

ORSINI TRICOLORE: BUON SANGUE NON MENTE

giugno 20, 2012 by Redazione  
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Il campionato nazionale junieres va al nipote d’arte Orsini, con lo zio Tafi a consigliarlo e tifarlo, il ragazzino della Monsummanese ha vinto in solitaria sulle strade della Valsugana.

Foto copertina: Zio Tafi festeggia la vittoria tricolore del nipote Orsini (foto Daniele Mosna)

Con la prima giornata di prove in linea della settimana tricolore sono andati in scena i ragazzini della categoria juniores che si sono battuti su un percorso di 138km nella Valle dei Mocheni.
Fin dai primi chilometri a mettersi in mostra è Umberto Orsini, portacolori della Monsummanese, nipote del grande Andrea Tafi, che si è immediatamente infilato in una fuga assieme a Marengo e Trabucco.
Il tentativo a tre non si è però rivelato vincente, all’inizio dall’ascesa finale infatti il gruppetto è stato raggiunto, ma Orsini è andato a raschiare in fondo al barile le energie necessarie per staccare il veneto Andrea Borso e un gruppetto regolato dal friulano Enrico Salvador.
Ad attenderlo sull’arrivo lo zio, a sentire Umberto, molto importante per i suoi consigli: “Lo zio mi ha consigliato di non correre domenica, ero contrario, volevo andare al Trofeo Buffoni. Alla fine però l’ho ascoltato e a questo punto direi che aveva ragione. Poi sono venuto a vedere il percorso e allora ho capito che avrei potuto farcela”
Vicino a lui uno zio visibilmente commosso per la vittoria del nipote: “Una giornata incredile, non smetterò mai di ringraziare questo sport e spero di vivere in futuro altre giornate così. Il ciclismo è tutta la mia vita”.
Domani spazio alle donne con le categoria Elite e Juniores a sfidarsi per la maglia tricolore in quel di Pergine Valsugana.

Andrea Mastrangelo

19-06-2012

giugno 20, 2012 by Redazione  
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VUELTA A COLOMBIA
oggi riposo

SETTIMANA TRICOLORE
Il toscano Umberto Orsini (Polisportiva Monsummanese) si è imposto nella gara in linea juniores maschile, circuito di Sant’Orsola Terme, percorrendo 138,3 Km in 3h29′26″, alla media di 39,621 Km/h. Ha preceduto di 9″ il veneto Andrea Borso (Villadose Angelogomme) e di 22″ il friulano Enrico Salvador (Caneva)

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