IL BONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO

giugno 24, 2012
Categoria: News

Reduce da un GiroBio al di sotto delle aspettative lo scalatore toscano di origini calabresi conquista la maglia tricolore under 23 davanti a Formolo, con il quale ha dato vita a un entusiasmante duello negli ultimi 10 km, e al compagno di squadra Sbaragli mentre il grande favorito della vigilia Aru non va oltre il 5° posto.

Foto copertina: l’arrivo di Bongiorno (foto Daniele Mosna)

La prova in linea del campionato italiano under 23 si è disputata lungo un circuito di 24,2 km con partenza e arrivo a Roncegno Terme da ripetere 7 volte per un totale di 169,4 km, contrassegnato dalla salita di Telve, poco più di 1 km con una pendenza media del 10% e la vetta posta a 8 km dalla conclusione, e dagli ultimi 900 metri in ascesa all’8,5% ma anche da ampi tratti per poter recuperare, il che ha contribuito a dare luogo a una corsa ricca di capovolgimenti di fronte e incerta fin quasi sulla linea del traguardo. I primi 70 km sono stati un susseguirsi di scatti e controscatti finchè non hanno preso il largo Lampa e Masnada sui quali si sono portati a varie riprese Fonzi, Pizzingrilli, Senni, Ruscetta, Antonini, Berlato, Tocco, Gozio, Ulivieri, Gazzara, Pacchiardo, Baldissera, Conte, Ferrante, Petilli, Tabini, Cardinali, Locatelli, Moresco e Ferrario per un totale di 21 uomini al comando che hanno guadagnato oltre 3′ sul gruppo, che però non ha mollato riportandosi sotto in prossimità della penultima ascesa di Telve: qui dapprima Gazzara e poi Sbaragli uscito nel frattempo dal plotone hanno tentato di proseguire l’azione ma senza esito e un gruppo ancora piuttosto folto si è presentato compatto all’inizio dell’ultimo giro. L’azione che ha dato un’impronta definitiva alla corsa è stata quella a 20 km dal traguardo di Sterbini, Chirico, Taliani e Bongiorno, sui quali si sono portati successivamente Masnada, Formolo, Brovelli, Di Luca, Baldissera, Senni, Sbaragli, Ruscetta, Giacobazzi e Aru, probabilmente l’uomo da battere in assoluto alla luce del 2° posto della passata stagione dietro a Matteo Trentin in quel di Canicattini Bagni e della piazza d’onore recentemente conquistata al GiroBio alle spalle dello statunitense Dombrowski, ma a fare la differenza lungo l’ultima ascesa verso Telve è stato Manuel Bongiorno, che dopo essersi aggiudicato il Palio del Recioto nel mese di aprile si era presentato con grandi ambizioni alla corsa rosa ed era in piena lotta per un posto sul podio prima di essere respinto dalle rampe del Gavia. Il 21enne nativo di Reggio Calabria ma residente da anni a Fucecchio e in forza alla Hopplà ha fatto il vuoto con il solo Davide Formolo, veneto classe 1992, a rimanere a non più di 10” dal rivale e gli ultimi km sono stati un lungo duello a distanza tra i due al termine del quale ha prevalso Bongiorno, che nel tratto pianeggiante che portava a Roncegno Terme ha perso parte del suo vantaggio ma ha resistito sullo strappo finale conquistando la maglia tricolore con 4” su Formolo e 40” sul compagno di squadra Kristian Sbaragli, che si è aggiudicato lo sprint per il
gradino più basso del podio davanti a Villella, Aru, Penasa, Giacobazzi e Chirico.

Marco Salonna

Commenta la notizia