CHIAVE DI VUELTA: TRE CAMBI DI “ROJA” IN TRE GIORNI E IL QUARTO NON E’ IMPOSSIBILE.

agosto 23, 2011 by Redazione  
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La fuga vincente di Pablo Lastras ha nuovamente cambiato la leadership del Giro di Spagna, con Bennati che cede il trono proprio allo spagnolo. E siamo già alla vigilia delle prime importanti montagne, martedi c’è la Sierra Nevada. Altro “cambio della guardia” in arrivo?

Foto copertina: Lastras in “rojo” sul podio premiazioni (foto Bettini)

Non c’è che dire, la Vuelta 2011 propone un avvio scoppiettante, e non solo sulla carta. Sorprese ad ogni angolo di strada, ricongiungimenti mancati di un soffio e fughe andate in porto già al terzo giorno. La seconda tappa in linea ha un po’ confermato di essere altimetricamente favorevole agli “escapados”, tanto per usare un termine ispanico, anche per la presenza nel finale dell’Alto de la Santa, che ha fatto maggiore selezione di quanto si pensasse. Nel gruppo si è notata nuovamente la buona condizione di Vincenzo Nibali, con uomini fidati come Eros Capecchi a “menare” il plotone là davanti. Niente male anche Bradley Wiggins, che pare ripreso dal brutto infortunio patito al Tour de France, ed autore anche di una discreta volata sul traguardo di Totana.

Tra i fuggitivi si è notata l’astuzia dei due spagnoli Lastras e Irizar, militanti in squadre diverse ma connazionali tanto che il secondo ha svolto un ruolo di stopper consentendo al corridore della Movistar di vincere la tappa e prendersi la Maglia Rossa. Ci saremmo aspettati qualcosa in più da Chavanel, poco lucido negli ultimi chilometri di gara, che non è stato capace di evadere dal quartetto in fuga puntando a tappa e leadership.

Con Lastras in “Roja” siamo giunti all’ennesimo cambio della guardia nella generale, alla vigilia dell’importante arrivo in salita di Sierra Nevada. Sulla carta si è pronti ad avere un nuovo uomo al comando, ma si sa che nel ciclismo, come in altri sport, niente va dato per scontato.

Andrea Giorgini

22-08-2011

agosto 23, 2011 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Lo spagnolo Pablo Lastras Garcia (Movistar Team) si è imposto nella terza tappa, Petrer – Totana, percorrendo 164 Km in 3h58′00″, alla media di 41,344 Km/h. Ha preceduto di 15″ il francese Chavanel e lo spagnolo Irizar Aranburu. Miglior italiano Valerio Agnoli (Liquigas-Cannondale), 7° a 1′43″. Lastras Garcia è la nuova maglia rossa, con 20″ su Chavanel e 1′08″ su Irizar Aranburu. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale), 7° a 1′59″.

USA PRO CYCLING CHALLENGE

Il tedesco Patrick Gretsch (HTC-Highroad) si è imposto nel prologo, circuito di Colorado Springs, percorrendo 8,3 Km in 8′28″ alla media di 58,819 Km/h. Ha preceduto di 2″ e 4″ gli statunitensi Vande Velde e Bookwalter. Miglior italiano Daniel Oss (Liquigas-Cannondale), 32° a 26″.

ALLA VUELTA E’ GIA’ ORA DI FUGHE: COLPO DOPPIO DI LASTRAS

agosto 22, 2011 by Redazione  
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Lo spagnolo stacca i compagni di fuga Chavanel, Irizar e Pydgornyy sull’Alto de la Santa, ultima ascesa della 3a tappa, e si presenta tutto solo sul traguardo di Totana. Il corridore della Movistar conquista anche la maglia rossa, alla vigilia del primo arrivo in quota della Vuelta, a Sierra Nevada. Selezione in gruppo sull’ultimo GPM, con soltanto una quarantina di corridori capaci di seguire il passo di Sky e Liquigas.

Foto copertina: Pablo Lastras impegnato sulle strade della 3a tappa (foto Roberto Bettini)

Sono bastate tre tappe per applaudire la prima fuga vincente della Vuelta 2011, esattamente come accaduto al Giro d’Italia, ed è un corridore spagnolo, oggi come allora, a fare festa. Tre mesi e mezzo dopo Angel Vicioso, ad imporsi è Pablo Lastras, già protagonista nella tristemente celebre frazione di Rapallo, in cui fu 3°, preceduto anche da David Millar.
A lanciare il 35enne di San Martin de Valdeiglesias verso il terzo successo parziale in carriera alla Vuelta, dove non festeggiava però dal 2002, è stata l’azione a cinque che lo ha visto protagonista assieme a Sylvain Chavanel, Markel Irizar, Ruslan Pydgornyy e Nicolas Edet, con quest’ultimo staccatosi anzitempo a causa di una puntura di insetto. Il gruppo, complice il mancato apporto della HTC, dovuto alla condizione assai deficitaria di un Mark Cavendish staccatosi già sull’Alto del Berro, ad oltre 50 km dalla conclusione, è parso a lungo indeciso sul da farsi, ora accelerando e recuperando in modo relativamente agevole alcune decine di secondi, ora rallentando bruscamente, gettando al vento quanto guadagnato in precedenza. Soltanto ai piedi dell’Alto de la Santa, ultimo GPM di giornata, quando ormai i 3’ che i battistrada potevano ancora amministrare rendevano pressoché impossibile un ricompattamento, il ritmo del plotone si è fatto più sostenuto, sotto l’impulso prima del Team Sky prima e di Eros Capecchi della Liquigas poi. Appena una quarantina di corridori sono riusciti a reggere il passo, giungendo a giocarsi uno sprint valido però ormai solo per la quinta piazza, colta da Roche a 1’43’’. Tra gli assenti, spicca il nome di Denis Menchov, giunto a 1′23”, compromettendo così in modo significativo la propria candidatura per il primato madrileno.
Nel mentre, sulle ultime rampe dell’ascesa conclusiva, Pablo Lastras aveva salutato la compagnia, costruendosi in un amen un tesoretto di una ventina di secondi abbondanti. Ma se i 23’’ che l’iberico poteva amministrare ai 7 dal traguardo parevano più che sufficienti a garantire il buon esito dell’offensiva, una fase di appannamento accusata tra i 6 e i 3 km alla conclusione ha rischiato di vanificare tutto, con il terzetto inseguitore capace di riportarsi ad appena 10’’ dal leader.
A consegnare la tappa e l’annessa maglia rossa a Lastras hanno però allora provveduto Irizar e Pydgornyy, che hanno del tutto azzerato la già scarsa collaborazione offerta nei chilometri precedenti a Sylvain Chavanel, che dal canto suo non se l’è sentita di riportarli gratis sulla testa della corsa. Il gap è quindi tornato a salire, dando così all’uomo Movistar anche il tempo di rallentare per dedicare la vittoria allo scomparso Xavier Tondo. La piazza d’onore è andata giustamente a Chavanel, che ha anticipato nell’ordine Irizar e Pydgornyy, dando vita ad un ordine d’arrivo che coincide anche con le prime quattro posizione della nuova generale.
Lastras, che in carriera ha vinto tappe in tutti i GT, ma che non conquistava un successo dal Tour 2003 (tappa di Saint-Maxent), sarà ora chiamato a difendere i 20’’ di margine sul francese nella prima frazione di montagna, quella che porterà i corridori da Baza ai 2112 metri del traguardo di Sierra Nevada. Più che sulla lotta per la maglia rossa, l’attenzione sarà però focalizzata sul probabile primo scontro tra i pretendenti al successo finale. Due sfide che potrebbero anche intrecciarsi, giacché il minuto e 59’’ che separa Vincenzo Nibali, primo dei favoriti, da Lastras, potrebbe forse già essere colmato in caso di corsa particolarmente dura.

Matteo Novarini

VUELTA NOSTRAM – 3a TAPPA: AL-HOSEYMA – TÉTOUAN (Marocco)

agosto 22, 2011 by Redazione  
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Dopo Giro e Tour abbiamo completato l’opera mettendoci anche a “pennellare” ipotetici tracciati anche per la Vuelta di Spagna. Rispetto alle altre due corse ci siamo lasciati più condurre dalla fantasia, pur cercando di conservare un certo legame con le altre due nostre “creazioni” (la “caccia” ai patrimoni UNESCO”), pensando ad una Vuelta transfrontaliera che, con l’esclusione del principato d’Andorra, toccherà tutte le nazioni confinanti, a partire dal Marocco.

3a TAPPA: AL-HOSEYMA – TÉTOUAN (Marocco)

E’ la frazione più lunga della prima settimana di Vuelta ed anche la più impegnativa tra quelle previste sul suolo marocchino. Oltre al gran caldo si dovrà fare i conti con un tracciato frastagliatissimo. Ben 16 saranno i GPM da scavalcare, ai quali aggiungere anche gli ultimi 1,6 Km, tracciati in lieve pendenza verso la città di Tétouan, un tempo capitale del protettorato spagnolo. Ogni momento sembra quello buono per inscenare un attacco, con buone probabilità di andare al traguardo, perchè le continue tortuosità del percorso agevoleranno più chi sta all’attacco rispetto a chi dovrà inseguire. La maglia rossa potrebbe cambiare padrone.

Siti UNESCO
Tétouan: Medina di Tétouan (già nota come Titawin)

Mauro Facoltosi

Di seguito, tabella di marcia, altimetria (in due parti) e planimetria
3a_vuelta

plan_tetouan

alt1_tetouan

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ARCHIVIO VUELTA NOSTRAM

1a tappa: Circuito di Melilla

2a tappa: Melilla – Al-Hoseyma

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI PLAYAS DE ORIHUELA

agosto 22, 2011 by Redazione  
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Ecco l’oramai consueta rubrica di approfondimento delle grandi corse a tappe della stagione 2011. Adesso tocca alla Vuelta per la quale, come al solito, vi proporremo la rassegna stampa internazionale, i commenti dei tifosi, l’illustrazione delle singole tappe, le previsioni meteo e il racconto di una “Vuelta che fu”

Foto copertina: continua la serie della spiagge; dopo quella di Benidorm ecco quella di Orihuela (www.teleorihuela.com)

VUELTA A ESPAÑA, VUELTA DEL MUNDO

Bennati rosso Vuelta. “Ma penso al Mondiale”(Gazzetta dello Sport)

Fuglsang mistede trøjen (Jyllands-Posten)

Fuglsang taber førertrøje til holdkammerat (Sporten.dk)

Fuglsang lurer på comeback til Vuelta-tronen (Politiken)

Australsk seier i Spania rundt (Aftenposten)

Kittel nur knapp geschlagen (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Sutton triumphs in bunch sprint (The Indipendent)

Team Sky registers double win (The Daily Telegraph)

Leopard-Trek garde la main (L’Equipe)

Victoire de Sutton, Bennati prend le maillot rouge(Le Monde)

Sutton, de repente un extraño(AS)

Ni Cavendish, ni Petacchi, ni Farrar… ¡Christopher Sutton! (Marca)

Sutton gana al esprint la segunda etapa (El Mundo Deportivo)

Leopard behält das Rote Trikot (Tageblatt)

Christophe Sutton gagne la 2e étape (Le Soir)

Sutton surprend, au grand bonheur du public (Sud Presse)

Sutton wint tweede Vuelta-etappe na ontregelde massasprint (De Standaard)

Sky au septième ciel (La Dernière Heure/Les Sports)

Chute de Nuyens sur la Vuelta: pas de fracture (L’Avenir)

Sutton wint ontregelde massasprint (Het Nieuwsblad)

Kittel komt net te kort in Vuelta (De Telegraaf)

Sky Bounce Back in Tour of Spain’s Second Stage (The New York Times)

Sutton wins Stage 2 of Spanish Vuelta; Bennati leads (Usa Today)

Aussie reigns in Tour of Spain (Herald Sun)

Sutton fulfils dream in stage win (The Australian)

Aussie Sutton wins Spanish Tour stage (The Age)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Chi vince?

Hotdogbr (prima della tappa): potrebbe essere la giornata giusta per i nomi nuovi come Degenkolb e Kittel o quella del ritorno al successo di Bennati, quasi certamente non sarà quella di Cavendish visto lo strappo nel finale e visto come è andato nella cronosquadre

Hotdogbr (dopo la tappa): volata strana un po’ per lo strappetto e un po’ perchè è quasi sempre così alla prima tappa, si ha quasi l’impressione che quando Reynes è partito con a ruota Sutton allora Bennati abbia rallentato volutamente per far sì che i due, abbastanza dietro in classifica, prendessero gli abbuoni e fosse così sicuro di vestire la maglia rossa. Intanto ci sono alcuni uomini di classifica che hanno perso terreno, su tutti Kloeden che ha lasciato 1′18” e dunque è già fuori dai giochi, bene invece Van den Broeck che è giunto 12° e ciò significa che è mentalizzato per fare bene, se poi avrà anche le gambe lo capiremo a Sierra Nevada

Buiaccaro: Bravo Sutton! Bella vittoria. Con una volata ‘classica’ Kittel oggi sverniciava tutti

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

LA TAPPA CHE VERRA’

Se ieri è bastato uno strappetto di 400 metri per scompaginare i piani di una volata altrimenti “liscia”, cosa potranno combinare oggi 4,6 Km di strada inclinata al 6,2%? Questi sono i dati del “Santa”, l’alto di 3a categoria che gli organizzatori hanno piazzato a 12 Km dal traguardo della seconda tappa, Petrer – Totana, per la gioia dei finisseur e per far aumentare la tensione ai velocisti, razza destinata anche alla Vuelta a dover sudare parecchio per ottenere un successo. Su un totale di 21 tappe, infatti, appena sei saranno i traguardi a loro dedicati e questo di Totana appare subito come il più impegnativo da conquistare. Dalla loro parte giocherà la conoscenza del “terreno” poichè, oltre ad un primo passaggio dal rettilineo d’arrivo (la tappa si chiuderà con un circuito di una ventina di chilometri), si gareggerà su strade già note al gruppo. Infatti Totana, che debutta al Tour, in tempi recenti ha accolto due traguardi della Vuelta Ciclista a Murcia, anche se ci si arrivava al termine di percorsi ben più esigenti (nel 2008 vinse lo spagnolo José-Luis Rubiera Vigil, nel 1997 Ignacio Garcia Camacho precedette nientemeno che un certo Marco Pantani)

METEO VUELTA

Petrer : poco nuvoloso, 32,6°C (percepiti 36°C), venti moderati da SE (12-16 Km/h), umidità al 22%
Totana : sole e caldo, 32,4°C (percepiti 35,5°C), venti moderati da S (13-17 Km/h), umidità al 38%

C’ERA UNA VUELTA

Dopo avervi narrato, attraverso i titoli dei giornali dell’epoca, il Giro del Centenario dell’Unità (1961) e il primo Tour vinto da Indurain (1991), ora vi proporremo il ricordo della Vuelta del 1956, la prima conquistata da un italiano, Angelo Conterno. Giusto 55 anni fa.
Titoli dal quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

2a TAPPA: SANTANDER – OVIEDO

EL ITALIANO CONTERNO, VENCEDOR DESTACADO EN OVIEDO Y NUEVO LÍDER DE LA VUELTA A ESPAÑA

Gran final de Miguel Bover, segundo de la etapa y de la general, a 1′12″ dal líder – Italia primera por equipos – Escolà, del equipe pirenaico, fué el gran animador de la etapa – Conterno y Morales, empatado para el Gran Premio de la Montaña – Hoy, tercera etapa, Oviedo-Valladolid con la subida al Puerto de Pajares, que a causa de la nieve caída ayer, no es seguro que se pueda escalar

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ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Vuelta″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

CHIAVE DI VUELTA: TOM, CHE COMBINI?

agosto 22, 2011 by Redazione  
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Boonen continua la sua stagione difficile, a causa del grave errore tattico commesso nel finale della 2° tappa della Vuelta, regalando la vittoria all’australiano Sutton. Dal successo alla Gand – Wevelgem il belga vive momenti travagliati, iniziati con la caduta e la foratura alla Roubaix, culminati con l’incidente ad inizio Tour de France. Che ne sarà per la prossima stagione?

Foto copertina: Tom Boonen (www.atwistedspoke.com)

Sfortuna, distrazioni, incidenti: per Tom Boonen la stagione 2011 continua ad essere un travaglio senza fine. Gravemente insufficiente, se non avesse vinto in primavera una classica prestigiosa come la Gand – Wevelgem e una tappa al Tour del Qatar. Dal successo nel suo Belgio in poi solamente momenti estremamente difficili: Fiandre difficile, il disastro di Arenberg con la foratura e la successiva caduta, e poi arriviamo al suo incidente al Tour con relativo ritiro.
L’azione di Tom nella seconda tappa della Vuelta è stata da “suicidio”, con Reynes e Sutton molto astuti a sfruttare l’occasione dell’errore del belga. Pare che Boonen, appunto quest’anno, non è più lui, e certi errori devono portare chi li commette, ad una attenta riflessione. Con un occhio al ciclomercato, visto che il contratto del belga scade il 31 dicembre e voci dicono di un rapporto tra l’atleta ed il team ormai ai ferri corti. Uno come lui farebbe gola a diverse squadre, ma sarà il finale di stagione a dare l’esito definitivo delle cose.

Andrea Giorgini

21-08-2011

agosto 22, 2011 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

L’australiano Christopher Sutton (Sky Procycling) si è imposto nella seconda tappa, La Nucía – Playas de Orihuela, percorrendo 171,5 Km in 4h11′41″, alla media di 40,884 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Reynes Mimo e il tedesco Kittel. Miglior italiano Daniele Bennati (Leopard Trek), che conquista la maglia rossa. Secondo e terzo in classifica, con lo stesso tempo di Bennati, il danese Fuglsang e il belga Monfort.

VATTENFALL CYCLASSICS

Il norvegese Edvald Boasson Hagen (Sky ProCycling) si è imposto nella classica tedesca, percorrendo 217 Km in 4h49′39″ alla media di 44,951 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Ciolek e lo sloveno Bozic. Miglior italiano Simone Ponzi (Liquigas-Cannondale), 4°.

CHATEAUROUX CLASSIC DE L’INDRE

Il francese Anthony Ravard (AG2R La Mondiale) si è imposto nella corsa francese, percorrendo 198,9 Km in 4h23′07″, alla media di 45,356 Km/h. Ha preceduto allo sprint il bielorusso Hutarovich e l’olandese Bovenhuis. Miglior italiano Alberto Ongarato (Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team), 24°.

GP VALDASO

Il ceco Jakub Novak (Trevigiani Dynamon Bottoli) si è imposto nella corsa marchigiana, percorrendo 160 Km in 3h59′00″, alla media di 40,167 Km/h. Ha preceduto di 50″ il polacco Poljanski e di 1′00″ il bielorusso Novikau. Miglior italiano Donato De Ieso (Vejus – Tmf – Euroservicegroup – BH Bikes), 4° a 1′10″.

MEMORIAL PIGONI COLI

Il colombiano Winner Andrew Anacona Gomez (Caparrini – Le Village – Vibert Italia) si è imposto nella corsa toscana. Ha preceduto di 27″ e 1′02″ gli italiani Giorgio Cecchinel (Mastromarco – Chianti Sensi – Benedetti) e Matteo Gozzi (Bedogni – Grassi – Natalini – Anico)

VOLATA FOLLE, NE APPROFITTA SUTTON

agosto 21, 2011 by Redazione  
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Finale estremamente convulso per la seconda frazione della Vuelta a Playas de Orihuela, con una volata scombinata da una tattica suicida di Tom Boonen. Decisiva un’azione in contropiede di Reynes, che si porta dietro il solo Sutton, capace di bruciarlo sul traguardo. Sesto posto al traguardo per Daniele Bennati, che grazie al piazzamento sfila a Jacob Fuglsang la maglia di leader.

Foto copertina: Christopher Sutton sul podio della seconda tappa (foto isaphoto.com)

Fino a 400 metri dal traguardo, la seconda tappa della Vuelta 2011 è stata esattamente ciò che doveva essere. Condotta ad un’andatura non folle, la frazione è stata contrassegnata dalla lunga fuga di Paul Martens, Jesus Rosendo Prado, Steve Houanard e Adam Hansen, con quest’ultimo capace, allorché il margine nei confronti del gruppo è sceso intorno al minuto, di abbandonare la compagnia e di regalarsi un’altra quindicina di chilometri in avanscoperta. A completare l’aggancio hanno provveduto soprattutto gli uomini della HTC di Mark Cavendish, ai quali sono subentrati nelle battute conclusive i Leopard Trek della maglia rossa, probabilmente più per favorire la volata di Daniele Bennati che per proteggere la leadership di Fuglsang.
Sventate le insidie del vento, che nei chilometri finali ha in un paio di circostanze rischiato di spezzare il plotone, gli sprinter si sono presentati tutti assieme all’ultimo chilometro, caratterizzato da un tratto in pendenza tra i 700 e i 300 metri al termine. Le prospettive di volata canonica hanno iniziato a vacillare già poco dopo il triangolo rosso, quando Davide Viganò, deputato a lanciare Bennati, si è ritrovato ad uscire dall’ultima curva con una decina di metri di vantaggio, avvedendosene soltanto quando ormai alle sue spalle molti avevano dovuto spendere energie preziose per chiudere il gap.
A mandare definitivamente all’aria ogni piano tattico ha quindi provveduto Tom Boonen, agonisticamente suicidatosi con una progressione priva di qualsiasi logica, lanciata a 400 metri dal traguardo, la prima parte dei quali in salita. Forse rendendosi conto della scempiaggine strategica compiuta, il belga ha rallentato poco più tardi, e con lui tutti coloro (Bennati, Sagan e Petacchi in primis) che gli si erano accodati fiutando un insperato traino.
Dell’inattesa situazione di stallo ha saputo approfittare Vicente Reynes, uomo Omega Pharma – Lotto che neppure rientrava nel novero degli outisiders. Solamente Christopher Sutton, australiano del Team Sky, ha avuto la prontezza di testa e di gambe per accodarsi allo spagnolo, riuscendo quindi a coronare l’intuizione con il sorpasso operato ai danni del padrone di casa negli ultimi 50 metri. Per il quasi 27enne di Caringbah si tratta del secondo successo in stagione, dopo quello – anch’esso di discreto prestigio – alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne.
Alle spalle di Reynes, ottimo secondo, che a dispetto del pugno rifilato al manubrio sull’arrivo non ha obiettivamente alcunché da rimproverarsi, il gradino più basso del podio è stato occupato da Marcel Kittel, apparso forse il più brillante in assoluto, in virtù della spaventosa progressione con cui si è lasciato abbondantemente alle spalle Tyler Farrar, Matti Breschel e Daniele Bennati, rispettivamente 4°, 5° e 6°. L’aretino, primo a seguire Boonen, non è riuscito a spezzare un digiuno di vittorie nei GT che dura ormai da tre anni (l’ultimo successo risale proprio alla Vuelta 2008, quando si impose a Puertollano), ma può consolarsi con la conquista della maglia rossa di leader, sfilata a Jacob Fuglsang grazie al miglior piazzamento.
Sulla carta dedicata ai velocisti sarà anche la frazione di domani, 164 km da Petrer a Totana, in cui il ruolo di guastatore, più che dal Boonen di turno, potrebbe essere svolto dall’Alto de la Santa, ascesa di 4600 metri al 6,2% di pendenza media, con vetta ad una dozzina di chilometri dalla conclusione. Nulla che possa far pensare a fuochi d’artificio, ma forse abbastanza per poter tagliar fuori dalla contesa gli sprinter più puri. La possibile selezione potrebbe non dispiacere ai velocisti nostrani, che potrebbero riuscire, per il secondo giorno di fila, a giocarsi le proprie carte senza Mark Cavendish di mezzo.

Matteo Novarini

SPLENDE ANCOR PIU’ L’ESTATE D’ORO DI BOASSEN HAGEN

agosto 21, 2011 by Redazione  
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Proverrà dalle terre del freddo, ma sta dimostrando di dare il massimo nelle settimane più afose dell’estate 2011. Dopo l’ottimo Tour de France, imperlato dai successi conseguiti a Lisieux e Pinerolo, e la vittoria nella classifica finale dell’Eneco Tour, per il norvegese Boasson Hagen arriva anche l’affermazione nella Vattenfall Cyclassics, l’unica gara tedesca dell’UCI World Tour

Foto copertina: la volata che ha premiato il corridore norvegese (foto Getty Images)

Stagione che si arricchisce ancor di più quella di Edvald Boasson Hagen, il norvegese del Team Sky che, dopo un brillante Tour de France e dopo l’affermazione all’Eneco Tour, va a conquistare la Vattenfall Cyclassics di Amburgo. La corsa si infiamma grazie all’azione di un gruppetto di corridori, al penultimo passaggio in cima al Waseberg, tra cui spiccano i nomi dei nostri Marco Marcato e Rinaldo Nocentini, insieme a Roelandts e Leukemans. I fuggitivi vengono ripresi a poco più di 25 Km dall’arrivo e quindi durante il passaggio finale dal Wasemberg, proprio quando un frazionamento del gruppo sorprende diversi ciclisti attesi per la vittoria; tra di loro sono costretti ad inseguire Greipel, il campione del mondo Hushovd e Galimzyanov. Impeccabile, in questa fase della corsa, il lavoro di protezione che gli uomini Sky offrono al loro capitano. Il vantaggio che il gruppo di testa accumula oscilla tra i 20 ed i 25 secondi, sufficiente per non consentire il ricongiungimento del gruppo. Tra gli uomini di testa si nota anche il nostro Simone Ponzi, poi quarto all’arrivo, bravo a sapersi sempre più trovare a suo agio tra i professionisti. Poco prima dell’ultimo chilometro Devenyns e Tjallingii provano ad anticipare, senza riuscirci, lo sprint. In superiorità numerica, la Sky agli ultimi 1000 metri prepara la volata di Boasson Hagen con Tomas. Il norvegese subito dopo parte un po’ lungo ma la sua azione, potente ed continua, non consente a Ciolek, secondo, e Bozic, terzo, di sopravanzarlo.

Antonio Scarfone

VUELTA NOSTRAM – 2a TAPPA: MELILLA – AL-HOSEYMA

agosto 21, 2011 by Redazione  
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Dopo Giro e Tour abbiamo completato l’opera mettendoci anche a “pennellare” ipotetici tracciati anche per la Vuelta di Spagna. Rispetto alle altre due corse ci siamo lasciati più condurre dalla fantasia, pur cercando di conservare un certo legame con le altre due nostre “creazioni” (la “caccia” ai patrimoni UNESCO”), pensando ad una Vuelta transfrontaliera che, con l’esclusione del principato d’Andorra, toccherà tutte le nazioni confinanti, a partire dal Marocco.

2a TAPPA: MELILLA – AL-HOSEYMA

Dopo una frazione d’apertura destinata ai velocisti toccherà ora ai finisseur, che avranno a loro disposizione ben 5 alti consecutivi, concentrati negli ultimi 16 Km di gara, per mettere in scena i loro assalti. Sarà dura per i velocisti riuscire a tenere, perchè le loro formazioni potrebbero essere state messe a dura prova dalla nevrotica orografia marocchina (evidentissima, soprattutto, nella giornata di domani), che oggi proporrà 7 GPM, tra i quali il primo colle di 1a categoria, classificato come tale più per la lunghezza e per la sua collocazione cronologica nel percorso che per le sue pendenze.

Mauro Facoltosi

Di seguito, tabella di marcia, altimetria e planimetria

2a_vuelta

dettaglio finale

plan_Al-Hoseyma

alt_Al-Hoseyma

ARCHIVIO VUELTA NOSTRAM

1a tappa: Circuito di Melilla

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