ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI LA COVATILLA

agosto 29, 2011 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Ecco l’oramai consueta rubrica di approfondimento delle grandi corse a tappe della stagione 2011. Adesso tocca alla Vuelta per la quale, come al solito, vi proporremo la rassegna stampa internazionale, i commenti dei tifosi, l’illustrazione delle singole tappe, le previsioni meteo e il racconto di una “Vuelta che fu”

Foto copertina: la stazione invernale della Covatilla (tripideas.org)

VUELTA A ESPAÑA, VUELTA DEL MUNDO

Vuelta, l’aquila è Martin. Mollema nuovo leader (Gazzetta dello Sport)

Noým lídrom Vuelty je po ďalšej horskej etape Holanďan Mollema (Pravda)

Danske cykelhelte fik klø på hård bjergetape(Jyllands-Posten)

Danske cykelhelte får klø i hård Vuelta(Sporten.dk)

Fuglsang får mindre lussing i skrap bjergfinale (Politiken)

Ire Martin gewinnt Bergankunft (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Martin, au coeur de l’indécision (L’Equipe)

9e étape: premier succès sur un grand Tour pour Daniel Martin (Le Monde)

Dani Martin gana la etapa y Purito pierde el liderato (AS)

Wiggins siembra el terror en la Covatilla y Purito pierde el liderato (Marca)

Martin gana, Bollema líder (El Mundo Deportivo)

Niederländer Mollema holt Rotes Trikot (Tageblatt)

Victoire de Daniel Martin, Mollema devient leader (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Martin s’impose, Mollema prend le maillot (Le Soir)

Monfort sort du Top-10, Mollema nouveau leader (Sud Presse)

Daniel Martin verrast in zware bergrit, Mollema nipt leider (De Standaard)

L’Irlandais Daniel Martin remporte le 9e étape de la Vuelta (La Dernière Heure/Les Sports)

L’Irlandais Daniel Martin (Garmin) remporte le 9e étape de la Vuelta, Mollema en rouge (L’Avenir)

Daniel Martin verrast in zware bergrit (Het Nieuwsblad)

Mollema leidt in Vuelta (De Telegraaf)

Daniel Martin wins ninth stage at Vuelta(Usa Today)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Quello di Nibali ieri è stato un malessere passeggero o un campanello d’allarme? Cosa potrà accadere oggi?

Prima della tappa

Hotdogbr: la differenza tra oggi e le precedenti edizioni (2002, 2004 e 2006) è che quella di La Covatilla è l’unica vera salita del giorno, e oltre a questo non si capisce chi potrà attaccare quantomeno all’inizio del tratto duro, di sicuro non Rodriguez per via delle sue caratteristiche, non credo neppure Scarponi che non ricordo in passato aver mai fatto attacchi da lontano (e nel ciclismo di oggi attaccare a 8-9 km dall’arrivo è considerato attaccare da lontano), nè tantomeno Anton che è in ripresa ma non è ancora al top e anche lui è più uno scattista che uno scalatore in grado di mantenere un ritmo alto e costante per molti km: rischiamo di avere uno spettacolo solo negli ultimi km e di rimpiangere Heras o anche il Mosquera dell’anno scorso

Dopo la tappa

Vedo23: Come previsto, Wiggins è lì e se la gioca pienamente! E chissà quanto potrà immagazzinare domani…
Buona prova, comunque, di Nibali, che nell’attacco ha speso molto (anche a causa del vento). Dietro molti big sono saltati o semi-saltati, così che alcune “seconde linee” (ma corridori eccellenti!!) sono emersi e potranno fare ancora bene, credo. Mollema è un atleta di grande qualità, così come Martin: potrebbero arrivare appena ai piedi del podio anche alla fine di questa Vuelta.
E attenzione anche a Menchov, anche se bisognerà valutarlo dopo la crono di domani!

Hotdogbr: è stata una tappa stranissima, a differenza di Sierra Nevada la battaglia tra i big è iniziata non appena si è arrivati sul tratto più duro ma nonostante questo la selezione è stata molto modesta, un po’ perchè era l’unica salita del giorno, a differenza che negli anni passati, un po’ per via del vento contrario, che certamente ha favorito i passisti scalatori come Wiggins a discapito dei grimpeurs puri, e un po’ perchè è il ciclismo a essere cambiato nel suo insieme, ieri Daniel Martin ha impiegato 27′55” a fare gli ultimi 10 km mentre Perez Fernandez nel 2004 impiegò 25′37”, al di là della squalifica per doping dello spagnolo resta il fatto che oggi c’è molto più livellamento il che significa che per fare selezione oggi non basta una Covatilla ma ci vogliono un Angliru, uno Zoncolan o tapponi con molte salite come quello del Gardeccia. Non credo comunque che i veri valori in campo siano quelli visti in questa tappa, Rodriguez e Scarponi reagiranno e Wiggins sulle grandi pendenze faticherà parecchio

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

LA TAPPA CHE VERRA’

Per gli scalatori, i naturali favoriti per il successo finale in questa edizione, sarà la giornata più dura quella che si correrà oggi sulle strade di Salamanca. La città patrimonio dell’umanità UNESCO accoglierà, infatti, l’unica cronometro individuale prevista quest’anno, un veloce circuito di quasi 50 Km che pare ricordare quello sul quale si gareggiò lo scorso anno a Penafiel, quando lo slovacco Peter Velits “volò” ad oltre 52 Km/h. Si andrà velocissimo anche quest’anno, nonostante il percorso sia un pelo più tortuoso e meno filante, se confrontato con quello del citato precedente. Proprio come accaduto a Penafiel, la quota di gara – Salamanca è a circa 800 metri sul livello del mare – permetterà facilmente di far registrare medie elevate, a causa dell’aria più rarefatta rispetto al livello del mare. E’ una variabile, questa, che permette di esorcizzare con tranquillità curve e dislivelli altimetrici e questo torna a tutto vantaggio dei passisti, che potranno affibbiare un pesante distacco agli scalatori.
Dopo questa giornata la Vuelta si fermerà per una giornata, durante la quale verrà affrontato il trasferimento verso Verín, lungo quasi 260 Km. Una sosta utile, anche perchè mercoledì si riprenderà con un’altra tappa di montagna

METEO VUELTA

Salamanca – partenza primo corridore: cielo sereno, 24,2°C (percepiti 26°C), venti deboli da WSW (9-11 Km/h), umidità al 30%
Salamanca – arrivo ultimo corridore : cielo sereno, 27°C (percepiti 28°C), venti moderati da W (15-18 Km/h), umidità al 20%

C’ERA UNA VUELTA

Dopo avervi narrato, attraverso i titoli dei giornali dell’epoca, il Giro del Centenario dell’Unità (1961) e il primo Tour vinto da Indurain (1991), ora vi proporremo il ricordo della Vuelta del 1956, la prima conquistata da un italiano, Angelo Conterno. Giusto 55 anni fa.
Titoli dal quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

7a TAPPA: ALICANTE – VALENCIA

STEENBERGEN, EN UN ESPRINT QUE ROZO LA TRAGEDIA SE IMPUSO POR MEDIO LARGO A POBLET, EN LA META DE VALENCIA, 7a ETAPA DE LA VUELTA CICLISTA A ESPAÑA (G.P. FIRESTONE)

Conterno todavía líder con el maillot amarillo – Bover (Minaco-Peugeot) jersey verde, Premio Siga – España continúa al frenter por naciones – Los pirenaicos, primeros de los regionales – :Hoy la etapa Valencia-Tarragona

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ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Vuelta″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

28-08-2011

agosto 29, 2011 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VUELTA A ESPAÑA

L’irlandese Daniel Martin (Team Garmin-Cervelo) si è imposto nella nona tappa,Villacastín – Sierra de Bejar / La Covatilla, percorrendo 179,5 Km in 4h52′14″, alla media di 36,854 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Bauke Mollema (Rabobank Cycling Team) e di 3″ lo spagnolo Cobo Acebo. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale), 6° a 11″. Mollema è la nuova maglia rossa, con 1″ sullo spagnolo Rodriguez Oliver e 9″ su Nibali.

USA PRO CYCLING CHALLENGE

L’italiano Daniel Oss (Liquigas-Cannondale) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, Golden – Denver, percorrendo 115,9 Km in 2h27′08″ alla media di 47,263 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Elia Viviani (Liquigas-Cannondale) e lo statunitense Rodriguez. In classifica si impone lo statunitense Levi Leipheimer (Team RadioShack), con 11″ e 17″ sui connazionali Vande Velde e Van Garderen. Miglior italiano Oss, 30° a 6′12″.

GP OUEST FRANCE – PLOUAY
Lo sloveno Grega Bole (Lampre – ISD) si è imposto nella classica francese, percorrendo 248,3 Km in 6h32′40″ alla media di 37,940 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Gerrans e il francese Voeckler. Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Leopard Trek), 5°.

GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA

L’italiano Fabio Aru (Team Palazzago) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, cronoscalata di Champdepraz, percorrendo 9,2 Km in 28′49″ alla media di 19,155 Km/h. Ha preceduto di 23″ il francese Elissonde e di 34″ lo statunitense Dombrokswki. In classifica si impone Aru con 1′22″ su Dombrokswki e 2′08″ sul russo Novikov.ù

SCHAAL SELS
Il lituano Aidis Kruopis (Landbouwkrediet) si è imposto nella corsa belga, percorrendo 213,4 Km in 4h53′12″ alla media di 43,670 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Fiedler e il belga Van Staeyen.

LJUBLJANA – ZAGREB
Lo sloveno Kristjan Fajt (Adria Mobil) si è imposto nella corsa sloveno-croata, percorrendo 187,5 Km in 4h06′01″ alla media di 45,728 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’elvetico Hollenstein e di 15″ il ceco Kratochvila. Miglior italiano Marino Palandri, 27° a 51″.

RONDE VAN MIDDEN-NEDERLAND
L’olandese Wim Stroetinga (Ubbink – Koga Cycling Team) si è imposto nella corsa olandese, percorrendo 205,3 Km in 4h39′51″ alla media di 44,016 Km/h. Ha preceduto di 15″ l’italiano Marco Zanotti (Team Casati-Named) e il tedesco Schweizer.

TOUR OF VICTORY (Turchia)
Il turco Nazim Bakirci si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Polatli – Eskisehir, percorrendo 166 Km in 3h43′04″ alla media di 44,650 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Dyrnes e il turco Hasta. Unico italiano in gara Stefano Zanichelli, 12° a 4″. In classifica si impone Bakirci, con 18″ e 20″ sui connazionali su Tanriverdi e Hasta. Zanichelli 13° a 4′10″.

CHIAVE DI VUELTA: IL RITORNO DI NIBALI E WIGGINS, LA DEBACLE INASPETTATA DI SCARPONI E RODRIGUEZ.

agosto 28, 2011 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Bella prova del siciliano della Liquigas e del campione britannico sulla salita di La Covatilla. Entrambi in difficoltà sabato a San Lorenzo del Escorial, si sono saputi rifare brillantemente con un risultato estremamente importante alla vigilia della cronometro di Salamanca. Crisi a sorpresa per Purito e il capitano della Lampre – ISD.

Foto copertina: Mollema, la nuova maglia rossa (foto Bettini)

Escorial e La Covatilla: due salite ben diverse tra loro, per lunghezza, pendenze e altitudine. In questi luoghi in terra ispanica abbiamo visto gli ultimi due arrivi della Vuelta, in cui i big si sono quasi “scambiati” di ruolo. Se sabato Vincenzo Nibali e Bradley Wiggins annaspavano sul drittone di Cañada Nueva, non si poteva dire lo stesso di Scarponi e Rodriguez, rispettivamente secondo e primo. Oggi la “miciola” (cit. Riccardo Magrini) è arrivata per i due capitani di Lampre e Katusha salendo verso la stazione sciistica di La Covatilla, mentre Nibali e Wiggins hanno svolto una prova egregia su strada e pendenze a loro più congeniali.

Per quanto riguarda Purito Rodriguez si è visto già nelle prime fasi della salita che non era brillante come sabato, Michele Scarponi ha pure tentato uno scatto che era sembrato anche interessante dal punto di vista della progressione che ha provocato una selezione naturale nel gruppo. Però appena ripreso, gli si è “spenta la lampadina” perdendo un minuto circa da Martin, Mollema, Wiggins e Nibali, tradito dalla catena della sua bici in occasione della volata.
Una prestazione che diventa importantissima alla vigilia della lunga cronometro di Salamanca, in cui i capitani di Liquigas e Team Sky sapranno dire la loro. Una prova che risulterà decisiva, alla fine di una prima settimana ricca di colpi di scena.

Andrea Giorgini

RIBALTONE ALLA COVATILLA: VINCE MARTIN, MOLLEMA IN ROSSO, CEDONO RODRIGUEZ E SCARPONI

agosto 28, 2011 by Redazione  
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Si rimescolano le carte nell’arrivo in salita della Castilla y Leon con Purito e il marchigiano che cedono rispettivamente 50” e 1′48” all’olandese della Rabobank, nuovo leader della Vuelta e 2° di giornata: il successo va all’irlandese della Garmin mentre Wiggins e Nibali offrono una prova di forza nel finale e si candidano a conquistare la leadership nella crono di Salamanca.

Foto copertina: Martin primo in vetta alla Covatilla (foto Bettini)

La 9a tappa della Vuelta, 183 km da Villacastin a La Covatilla al termine di un’ascesa finale di 18 km con punte del 12% negli ultimi 8 dove in passato si sono imposti Santiago Blanco, Cardenas e Di Luca, era quella che avrebbe dovuto sancire i veri rapporti di forza tra i pretendenti al successo finale che fin qui si sono dati battaglia solo in arrivi su brevi strappi come a Valdepeñas de Jaen e San Lorenzo de El Escorial mentre la lunga ascesa di Sierra Nevada non ha lasciato il segno: dopo le scaramucce iniziali, in cui si è distinto il nostro Montaguti (Ag2r) che passando in testa al Puerto de la Cruz de Hierro affrontato dopo appena 8 km si è assicurato il primo posto provvisorio nella classifica degli scalatori, le acque si sono calmate con la lunga fuga di Toribio (Andalucia), Ligthart (Vacansoleil), Keizer (Skil-Shimano) e dello stakanovista Lang (Omega Pharma), già in gara a Giro e Tour, che hanno guadagnato fino a 10′30” nel lungo tratto vallonato ma pianeggiante che portava a Bejar, la cittadina posizionata ai piedi della salita finale che ha dato i natali a Roberto Heras. Alla Katusha della maglia rossa Rodriguez la fuga stava benissimo ma le cose sono cambiate quando a circa 50 km dal traguardo le maglie blu-fucsia della Lampre di Scarponi e successivamente quelle arancioni di un Anton rinfrancato dopo il 6° posto di ieri hanno fatto la loro comparsa in testa al gruppo che ha iniziato a recuperare rapidamente terreno nei confronti dei fuggitivi rimasti in due per l’allungo di Lang e Ligthart, la cui sorte era comunque segnata.
Lungo i primi 10 km pedalabili dell’ascesa finale il tedesco ha distanziato il campione olandese mentre dietro Katusha, Lampre ed Euskaltel continuavano ad alternarsi al comando ma quando erano davanti gli uomini di Tchmil l’andatura rallentava, segno che Rodriguez non era in grande giornata. Il primo ad accendere la miccia, poco dopo il ricongiungimento di quel che restava del gruppo con Lang, è stato Taaramae (Cofidis), distanziato di oltre un’ora in classifica, ma subito dopo si è mosso anche Scarponi seguito da Van den Broeck (Omega Pharma), Pardilla (Movistar) e Cobo (Geox) e poi anche da Nibali (Liquigas): la non eccessiva durezza della tappa nel suo complesso e il forte vento contrario presente lungo la scalata hanno comunque fatto sì che fosse difficile fare la differenza e gli altri uomini di classifica sono tornati sotto, ad eccezione però di Anton, Sastre (Geox) e Moreno (Katusha), che alla vigilia era 2° nella generale dietro a Rodriguez, che hanno perso contatto.
Dopo un primo assaggio di Nibali, voglioso di rifarsi dopo i secondi persi ieri, il successivo attacco è stato portato a 5 km dal traguardo da Daniel Martin (Garmin), alla cui ruota si è portato il connazionale e cugino Roche (Ag2r); il figlio del grande Stephen però non ha retto il ritmo e, dopo un nuovo tentativo infruttuoso di Scarponi, è stato il messinese a portarsi su Martin mentre nel gruppo inseguitore a prendere il comando delle operazioni è stata la Sky con uno strepitoso Froome e Wiggins: l’azione dei britannici ha fatto sì che Nibali e Martin rimanessero a tiro e soprattutto che prima Scarponi, poi il 3° della generale Fuglsang (Leopard) e poi anche Rodriguez insieme a Nieve (Euskaltel) e Kruijswijk (Rabobank) rimanessero staccati dai migliori.
A poco più di 1 km dal traguardo Nibali e Martin sono stati raggiunti da Froome e Wiggins, al cui ritmo avevano resistito i soli Cobo, Mollema (Rabobank) e Van den Broeck: anche il belga successivamente ha ceduto e gli altri 6 si sono giocati il successo in volata, con il 25enne irlandese che dopo essere stato 3° a Sierra Nevada si è confermato molto veloce e ha avuto la meglio su Mollema mentre Cobo, ritrovato dopo due stagioni difficili, ha chiuso 3° a 3”, Wiggins che ha badato soprattutto a guadagnare terreno sui rivali 4° a 4”, la grande rivelazione Froome 5° a 7” e Nibali che ha pagato qualcosa nel finale 6° a 11”, appena davanti a Taaramae, Menchov (Geox), Zubeldia (Radioshack) e l’ottimo Kessiakoff (Astana) che rinvenivano da dietro e hanno chiuso con un ritardo di 12”. I distacchi sono stati in ogni caso piuttosto limitati con Van den Broeck a 19”, Nieve, Kruijswijk e Chris Soerensen (Saxo Bank) a 41”, Roche a 47” e Rodriguez a 50” in compagnia di Moreno, che nel finale ha aiutato il capitano a contenere i danni, Fuglsang e Bruseghin (Movistar): hanno pagato dazio più pesantemente invece Brajkovic (Radioshack) che ha perso 1′27”, Scarponi in grande crisi nel finale a 1′50” insieme ad Anton e Sastre che ha perso 2′03”: proprio i due spagnoli che accusavano già un ritardo di oltre 3′ sembrano ormai tagliati fuori dalla lotta per i primi posti mentre l’atleta di Filottrano avrà la possibilità di rientrare in gioco se ritroverà le buone sensazioni delle giornate precedenti.
La classifica generale rimane molto corta con Mollema che conquista la maglia rossa per appena 1” su Rodriguez, 9” su Nibali, 18” su Kessiakoff, 27” su Van den Broeck, 35” su Moreno e 37” su Fuglsang: al 13° posto a 1 minuto esatto troviamo Wiggins e proprio il britannico, alla luce delle sue doti nelle prove contro il tempo e della dimostrazione di forza data salendo verso La Covatilla, potrebbe essere il nuovo leader al termine della 10a tappa, una cronometro pianeggiante di 47 km da Salamanca a Salamanca in cui Nibali dovrà guadagnare sugli altri avversari diretti e in cui anche Brajkovic e Menchov, distanziati attualmente di oltre 2′ da Mollema, potrebbero rientrare in gioco mentre per quanto riguarda il successo di tappa saranno i soliti Cancellara e Tony Martin a contrastare Wiggins.

Marco Salonna

VUELTA NOSTRAM – 8a TAPPA: GUARDA (Portogallo) – PEÑA DE FRANCIA (Spagna)

agosto 28, 2011 by Redazione  
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Dopo Giro e Tour abbiamo completato l’opera mettendoci anche a “pennellare” ipotetici tracciati anche per la Vuelta di Spagna. Rispetto alle altre due corse ci siamo lasciati più condurre dalla fantasia, pur cercando di conservare un certo legame con le altre due nostre “creazioni” (la “caccia” ai patrimoni UNESCO”), pensando ad una Vuelta transfrontaliera che, con l’esclusione del principato d’Andorra, toccherà tutte le nazioni confinanti, a partire dal Marocco.

8a TAPPA: GUARDA (Portogallo) – PEÑA DE FRANCIA (Spagna)

Rientrata sul suolo spagnolo (non definitivamente, la seconda tappa pirenaica avrà il traguardo in Francia), la Vuelta proporrà ora il suo primo arrivo in salita, agli inediti 1692 metri della Peña de Francia, una delle principali vette dell’omonima sierra. Il gruppo ci arriverà al termine di una tappa caratterizzata da difficoltà crescenti man mano che si avvicinerà al finale. I tratti iniziali saranno dolcemente vallonati, mentre le principali salite, comunque mai estreme, si incontreranno negli ultimi 75 Km, introdotti dai 7 Km al 4,4% del Puerto de Nuñomoral. A seguire i 10 km al 6,4% del Puerto de Batuecas, mentre l’ascesa finale misurerà 10,4 Km, inclinati al 6% medio,

Siti UNESCO
Pinhel (Portogallo): Siti di arte paleolitica nella Valle del Côa
Aldea del Obispo: Real Fuerte de la Concepción (candidatura)
Villar de la Yegua: Siti di arte paleolitica nella Siega Verde
Sierre di Béjar e di Francia (riserva della biosfera)

Mauro Facoltosi

Di seguito, tabella di marcia, altimetria (in due parti) e planimetria

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dettaglio finale

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ARCHIVIO VUELTA NOSTRAM

1a tappa: Circuito di Melilla

2a tappa: Melilla – Al-Hoseyma
3a tappa: Al-Hoseyma – Tétouan
4a tappa: Tétouan – Ceuta
5a tappa: Tarifa – Sanlúcar de Barrameda
6a tappa: Cascais – Sintra (cronometro individuale)
7a tappa: Batalha – Covilhã

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI SAN LORENZO DE EL ESCORIAL

agosto 28, 2011 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Ecco l’oramai consueta rubrica di approfondimento delle grandi corse a tappe della stagione 2011. Adesso tocca alla Vuelta per la quale, come al solito, vi proporremo la rassegna stampa internazionale, i commenti dei tifosi, l’illustrazione delle singole tappe, le previsioni meteo e il racconto di una “Vuelta che fu”

Foto copertina: il celebre monastero dell’Escorial (www.easyviaggio.com)

VUELTA A ESPAÑA, VUELTA DEL MUNDO

Vuelta, grande Rodriguez. Bravo Scarponi: chiude 2°(Gazzetta dello Sport)

Spansk favorit vandt ekstrem Vuelta-etape (Jyllands-Posten)

Favorit vinder ekstrem Vuelta-etape (Sporten.dk)

Spansk favorit vinder ekstrem Vuelta-etape (Politiken)

Rodriguez siegt und fährt ins Rote Trikot (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Rodriguez fait une démonstration (L’Equipe)

8e étape: Rodriguez s’impose et prend le maillot de leader à Chavanel (Le Monde)

Purito gana en El Escorial y se coloca líder de la Vuelta (AS)

Purito manda en la Vuelta (Marca)

‘Purito’ gana y es líder (El Mundo Deportivo)

Tagessieger Rodriguez neuer Spitzenreiter (Tageblatt)

Rodriguez, nouveau leader de la Vuelta (Le Soir)

Rodriguez vainqueur et nouveau leader, Van den Broeck et Monfort dans le Top-10 (Sud Presse)

Rodriguez grijpt bergop de macht in Vuelta (De Standaard)

Joaquin Rodriguez fait coup double lors de la 8e étape de la Vuelta (La Dernière Heure/Les Sports)

Joaquin Rodriguez remporte le 8e étape de la Vuelta dont il devient le nouveau leader (L’Avenir)

Rodriguez opnieuw de snelste bergop in Vuelta (Het Nieuwsblad)

Puike prestatie Mollema (De Telegraaf)

Rodríguez Takes Lead in Vuelta a España (The New York Times)

Rodriguez wins 8th stage, takes lead of Vuelta(Usa Today)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Cosa succederà?

Prima della tappa

Hotdogbr: dipende se la Katusha riuscirà a tenere cucita o meno la corsa, io mi auguro di sì perchè ciò vorrebbe dire più spettacolo e vorrebbe dire selezione sui tre strappi che precedono quello finale, guardando la rosa della formazione russa e pensando alla caduta nei giorni scorsi di Trofimov temo però che il solo Karpets possa dare una mano a Rodriguez e Moreno

Gibosimoni: Altro classico arrivo alla Rodriguez, vediamo cosa succede prima del Muro di San Lorenzo

Vedo23: Mauro, è vera la punta al 27-28%?
Dalle immagini non direi… E mi sembra un bel po’ eccessiva per farla fare in una corsa su strada professionistica.
Certo che questi arrivi e l’Angliru… Non s’è capito chi vogliono favorire gli organizzatori vero?
Ma tanto credo che i distacchi saranno abbastanza limitati. Attenzione però, non è da escludere che qualcuno, anche tra i big, provi ad anticipare la Katusha!

Mauro Facoltosi: Le indicazioni sulle pendenza arrivano dal sito ufficiale della Vuelta

Dopo la tappa

Vedo23: Secondo me non c’era certamente il 27%… In ogni caso finale scontato. Sarà importante capire se Nibali ha sofferto per le botte della caduta di ieri, anche se in ogni caso non era di certo un arrivo adattissimo a lui.

Hotdogbr: Nibali è evidentemente il grande sconfitto e a questo punto o non è in condizione come l’anno scorso, e si era visto a Valdepenas dove nel 2010 è arrivato 2° e quest’anno 11°, oppure ha risentito della caduta il che però non fa ben sperare alla luce delle due tappe che attendono ora i corridori; salgono invece prepotentemente le quotazioni di Scarponi che a cronometro è superiore a Rodriguez e da ora in poi troverà salite sufficientemente lunghe, ad eccezione di quella di Pena Cabarga, per tenere testa allo spagnolo: salgono anche le quotazioni di Van den Broeck e di Fuglsang che pure non avrebbe dovuto avere questa condizione dopo essere andato forte al Giro di Svizzera e piano al Tour, anche se va detto che aveva concluso la Grande Boucle in crescendo rimanendo con i migliori sul Galibier nella tappa dell’Alpe d’Huez. Anton si è ripreso ma per un posto sul podio credo che sia già tardi, Wiggins e Brajkovic vanno benino ma nulla di più

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

LA TAPPA CHE VERRA’

Malessere passeggero o campanello d’allarme di una situazione più critica? A quale delle due possibilità appartengono i 32″ pagati da Nibali sul durissimo chilometro della Cañada Nueva lo sapremo stasera, al termine di una tappa di montagna più decisamente montanara rispetto a quello trascorsa. A ben guardare, tolto il Puerto de la Cruz de Hierro che dovrà essere scavalcato subito dopo la partenza, ci sarà una sola salita, ma lunga, impegnativa senza le “esagerazioni” tipiche dei muri e soprattutto indicativa perchè l’arrivo sarà in cima, ai quasi 2000 metri della stazione invernale della Covatilla, che tornerà ad ospitare un approdo della Vuelta che manca dal 2006, quando lassù si impose Danilo Di Luca, unico successo italiano ottenuto sulla Sierra de Béjar dopo le precedenti affermazioni del colombiano Cárdenas (2004) e dello spagnolo Blanco (2002). Le risposte alle nostre domande le avremo nel volgere di 18,2 Km, la distanza necessaria a coprire i 1070 metri di dislivello dell’ascesa iberica, lungo la quale si registra una pendenza media del 5,8%. I tratti più impegnativi s’incontreranno negli ultimi 8 Km, inclinati all’8,3% medio e contraddistinti da un picco massimo del 13,7%, raggiunto a circa 5 Km dalla cima.

METEO VUELTA

Villacastín : poco nuvoloso, 24,2°C (percepiti 25,5°C), venti moderati da SW (13-21 Km/h), umidità al 25%
La Covatilla : cielo sereno, 15-17°C (percepiti 14°C), venti moderati da SO (20 Km/h)

C’ERA UNA VUELTA

Dopo avervi narrato, attraverso i titoli dei giornali dell’epoca, il Giro del Centenario dell’Unità (1961) e il primo Tour vinto da Indurain (1991), ora vi proporremo il ricordo della Vuelta del 1956, la prima conquistata da un italiano, Angelo Conterno. Giusto 55 anni fa.
Titoli dal quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

6a TAPPA: ALBACETE – ALICANTE

POBLET, TAMBIÉN VENCEDOR EN ALICANTE, META DE LA SEXTA ETAPA DEL VUELTA CICLISTA A ESPAÑA (G.P. FIRESTONE)

España primera por naciones – Van Steenbergen pinchò a 2 kilómetros da la llegada – Miguel Bover (Minaco – Peugeto) nuevo líder del maillot verde Premio “Siga” y Conterno sigue líder de la carrera – Tres pinchazos de Bobet y los españoles del peloton impasibles – Hoy la etapa Alicante – Valencia

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ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Vuelta″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

CHIAVE DI VUELTA: PURITO E’ IMBATTIBILE SUGLI STRAPPI PIU’ RIPIDI

agosto 28, 2011 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Joaquin Rodriguez è il più forte sugli arrivi posti in vetta ad un ripido strappo, lasciando le briciole agli avversari. Resiste bene Scarponi, che pare aver recuperato dalle botte della caduta di ieri, mentre Nibali è apparso come da pronostico in affanno sulle durissime rampe di San Lorenzo Del Escorial.

Foto copertina: Rodriguez in azione sullo strappo finale (foto Bettini)

Era dato per favorito numero uno della ottava tappa e non ha tradito le aspettative. Joaquìn Rodriguez, spagnolo capitano della Katusha, continua la sua marcia da fuoriclasse in questa Vuelta.
Un arrivo, quello di San Lorenzo del Escorial, perfettamente adatto alle sue caratteristiche di corridore esplosivo: salita molto breve con pendenze molto arcigne (fino al 28%!), ed un rapporto molto agile che gli ha consentito di guadagnare ben mezzo metro a pedalata rispetto ai primi inseguitori (Scarponi e Van den Broeck) col risultato di aver lasciato a loro poco o nulla, dato che si è pure accaparrato la maglia rossa.

Proprio questo fatto deve presagire una prestazione stratosferica a cronometro di Vincenzo Nibali, che su un arrivo così difficile è stato costretto a pagare dazio (quasi un minuto tra abbuoni e distacco), e per non rischiare un eventuale tracollo su salite veramente estreme come l’Angliru, dove Purito è anche qui il grande favorito. Sembra ripresosi dalla caduta di Talavera Michele Scarponi, il più brillante tra gli “umani” sul muro di San Lorenzo, di certo può essere un outsider pericoloso nei numerosi tapponi di montagna che la Vuelta 2011 offre, a partire da domani, quando si arriverà in cima all’Alto de la Covatilla.

Andrea Giorgini

27-08-2011

agosto 28, 2011 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Lo spagnolo Joaquin Rodriguez Oliver (Katusha Team) si è imposto nell’ottava tappa, Talavera de la Reina – San Lorenzo de El Escorial, percorrendo 183 Km in 4h49′01″, alla media di 37,991 Km/h. Ha preceduto di 9″ l’italiano Michele Scarponi (Lampre – ISD) e l’olandese Mollema. Rodriguez Oliver è la nuova maglia rossa, con 32″ sul connazionale Moreno Fernandez e 34″ sul danese Fuglsang. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale), 4° a 45″.

USA PRO CYCLING CHALLENGE

L’italiano Elia Viviani (Liquigas-Cannondale) si è imposto anche nella quinta tappa, Steamboat Springs – Breckenridge, percorrendo 170,2 Km in 4h04′31″ alla media di 41,764 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Castaneda Ortega e l’italiano Daniel Oss (Liquigas-Cannondale). Lo statunitense Levi Leipheimer (Team RadioShack) ha conservato la testa della classifica, con 11″ e 17″ sui connazionali Vande Velde e Van Garderen. Miglior italiano Oss, 31° a 6′24″.

GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA

Lo statunitense Joseph Dombrokswki (nazionale USA) si è imposto nella quinta tappa, Châtillon – Torgnon, percorrendo 162,4 Km in 5h06′48″ alla media di 31,760 Km/h. Ha preceduto di 38″ il francese Elissonde e di 39″ l’italiano Fabio Aru (Team Palazzago). Il russo Nikita Novikov (Itera – Katusha) ha conservato la testa della classifica, con 30″ su Aru e 53″ sul francese Lavieu.

TOUR OF VICTORY (Turchia)
Il turco Adil Kurkut si è imposto nella terza tappa, Cankiri – Akyurt, percorrendo 96 Km in 2h21′07″ alla media di 40,817 Km/h. Ha preceduto di 7″ i connazionali Nazym Bakirci e Tanriverdi. Unico italiano in gara Stefano Zanichelli, 11° a 12″. Bakirci è il nuovo leader della classifica, con 6″ su Tanriverdi e 10″ sul serbo Kasa. Zanichelli 13° a 3′56″

RODRIGUEZ, NUMERO DI PUR(IT)O TALENTO

agosto 27, 2011 by Redazione  
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Lo spagnolo stacca tutti sullo strappo verso il traguardo di San Lorenzo de El Escorial, conquistando tappa e maglia rossa. Ottimo 2° posto a 9’’ per Michele Scarponi, che scaccia ogni preoccupazione circa le conseguenze della caduta di ieri. Brillanti Mollema, Van den Broeck e Fuglsang, mentre pagano ritardi piuttosto pesanti Wiggins, staccato di 20’’, e Nibali, che rende al vincitore addirittura 32’’. Domani primo arrivo in salita veramente selettivo, a La Covatilla.

Foto copertina: Joaquim Rodriguez alza le braccia sul traguardo di San Lorenzo de El Escorial (foto Bettini)

Se c’era una tappa che gli organizzatori della Vuelta parevano aver disegnato su misura per qualche corridore, quella tappa non poteva essere che quella di oggi, 177 km con partenza da Talavera de la Reina e arrivo in cima alla rampa di garage che portava al traguardo di San Lorenzo de El Escorial, che sembravano cuciti da un sarto su Joaquim Rodriguez. Dal canto suo, Purito, da campione quale è, è stato perfetto nel non sciupare nulla di quanto il percorso gli offriva, malgrado non un singolo avversario indicasse un favorito diverso dal leader Katusha.
Conscio delle attenzioni a lui riservate, Rodriguez ha provato a liberare la propria formazione dal peso del controllo della corsa nelle battute iniziali, lanciando nella maxi-fuga a ventisette sganciatasi nei primi chilometri ben tre uomini (Karpets, Horrach e Vorganov). Non appena la Liquigas ha rintuzzato un tentativo che se mal gestito rischiava di far rivivere a molti le spiacevoli sensazioni della fuga dell’Aquila che sconvolse il Giro dell’anno passato, la compagine russa si è quindi assunta la responsabilità di inseguire la nuova azione promossa in un primo tempo da Haussler e Montaguti, ai quali si sono successivamente uniti Palomares e Fouchard.
Annullata senza particolari patemi anche la nuova fuga, sono stati sempre gli uomini di Purito a neutralizzare le numerose offensive lanciate sull’ultimo GPM e sui due successivi strappi da Barredo prima, Kohler e Txurruka poi, e Frank, Taaramae, Moncoutié, Poels e Bakelants infine.
Un gruppo non particolarmente ridotto ma senz’altro fiaccato dal caldo e da un’andatura mai riposante si è così presentato ai piedi dell’erta conclusiva, con Michele Scarponi che, dopo una breve tirata di Niemec, ha tentato prima timidamente e poi con maggiore decisione di anticipare il favoritissimo Rodriguez. Il secondo scatto del marchigiano ha fatto male a molti, ma non allo spagnolo, già da tempo incollatosi alla sua ruota, avendo individuato in lui il possibile guastafeste. E non appena la pedalata dell’uomo Lampre ha lievemente perso incisività, Purito non ha esitato nel piazzare un’ulteriore frustata, che è da subito sembrata destinata a risolvere una contesa il cui finale non è mai parso seriamente in bilico.
Piuttosto pesanti, considerata la brevità della pur ripidissima ascesa conclusiva, comprendente punte ben oltre il 20%, i distacchi inflitti agli altri pretendenti al successo finale: Scarponi, comunque in grado di conservare la piazza d’onore, ha lasciato per strada 9’’ in poche centinaia di metri, precedendo Mollema e Van den Broeck, accreditati del medesimo distacco; Fuglsang ne ha accusati tre in più; il redivivo Anton, Menchov, Roche, Martin e il sorprendente Kessiakof hanno limitato il gap a 15’’. Dai 20’’ in su i passivi di tutti gli altri, con Vincenzo Nibali, che si teme a questo punto abbia accusato più del previsto il capitombolo dei metri finali della tappa di ieri, attardato di addirittura 32’’.
La giornata perfetta della Katusha, per tutta la frazione padrona della corsa, e dopo l’arrivo anche della classifica, è stata completata dalla resa di Sylvain Chavanel, che, cedendo a Rodriguez 1’03’’, ha consentito a Purito di issarsi in vetta alla graduatoria, seguito dal compagno di squadra Daniel Moreno, oggi 16°. Fuglsang completa il podio provvisorio con un ritardo di 34’’, undici meno di Nibali e diciassette meno di Scarponi, rispettivamente 4° e 5°.
Un’idea finalmente precisa dei rapporti di forza della Vuelta 2011 dovrebbe comunque fornirla, più della tappa odierna, quella di domani, che porterà la carovana ai 1970 metri di La Covatilla. L’impressione è che, prima di poter essere a tutti gli effetti considerato il favorito numero uno per la maglia rossa madrilena, Rodriguez debba prima fornire una grande prestazione anche su salite lunghe ed impegnative, più adatte ai corridori che ha fatto a pezzi a Valdepenas de Jaen e quest’oggi. Soprattutto, La Covatilla potrebbe rappresentare lo scenario giusto per capire quali aspettative debbano nutrire atleti quali Menchov, Nibali e Wiggins, che nel corso della prima settimana hanno lanciato segnali non sempre incoraggianti. Ancora ventiquattro ore, dunque, prima che le gerarchie della corsa possano davvero iniziare ad essere scritte.

Matteo Novarini

VUELTA NOSTRAM – 7a TAPPA: BATALHA – COVILHÃ

agosto 27, 2011 by Redazione  
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Dopo Giro e Tour abbiamo completato l’opera mettendoci anche a “pennellare” ipotetici tracciati anche per la Vuelta di Spagna. Rispetto alle altre due corse ci siamo lasciati più condurre dalla fantasia, pur cercando di conservare un certo legame con le altre due nostre “creazioni” (la “caccia” ai patrimoni UNESCO”), pensando ad una Vuelta transfrontaliera che, con l’esclusione del principato d’Andorra, toccherà tutte le nazioni confinanti, a partire dal Marocco.

7a TAPPA: BATALHA – COVILHÃ

Dopo la cronometro di Sintra, il suolo portoghese accoglie anche la prima tappa di montagna della Vuelta Nostram, una tappa-maratona di 242 Km dal profilo estremamente vallonato (senza gli eccessi che si erano visti nella tappa di Tétouan) fino ai piedi dell’ascesa verso l’Alto da Torre, primo GPM di 1a categoria. Si tratta di un’asperità già conosciutà al gruppo, che l’ha affrontata quest’anno nella tappa decisiva del Giro del Portogallo. Salendo dallo stesso versante, si arriverà a sfiorare i 2000 metri di quota al termine di un’arrampicata interminabile (quasi 30 Km) e dai due volti. Le pendenze più impegnative si incontreranno nella prima parte, mentre nel finale si farà più morbida e variegata, spezzata da alcune contropendenze. La successiva discesa terminerà a 400 metri dal traguardo, ma le difficoltà di giornata non saranno finite: come nella tappa dell’Escorial della Vuelta 2011, l’arrivo sarà posto in cima ad un muro breve ma arcigno, inclinato al 12,8% medio.

Siti UNESCO
Batalha: Monastero di Batalha

Mauro Facoltosi

Di seguito, tabella di marcia, altimetria (in due parti) e planimetria

7a_vuelta

plan_covilha

alt1_covilha

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ARCHIVIO VUELTA NOSTRAM

1a tappa: Circuito di Melilla

2a tappa: Melilla – Al-Hoseyma
3a tappa: Al-Hoseyma – Tétouan
4a tappa: Tétouan – Ceuta
5a tappa: Tarifa – Sanlúcar de Barrameda
6a tappa: Cascais – Sintra (cronometro individuale)

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