L’ASSIST DI GILBERT PER IL GOL DI GREIPEL
Il vallone dell’Omega Pharma attacca sull’ultima salita in compagnia della maglia gialla Voeckler per staccare Cavendish che riesce a rientrare ma in volata viene battuto dal suo ex compagno di squadra tedesco. In evidenza Oss 6° al traguardo e Marcato ultimo a essere ripreso della fuga di giornata.
Foto copertina: Andre Greipel celebra la vittoria in rimonta su Mark Cavendish (foto AFP)
Dopo il giorno di riposo, salutato come una manna dal cielo dai corridori a partire dai tantissimi che sono stati vittime di cadute nei primi 9 giorni di corsa, il Tour de France è ripartito con la 10a tappa, 158 km ondulati da Aurillac a Carmaux con l’ultimo strappo ai -15 dal traguardo; non hanno preso il via Popovych (Radioshack), più volte finito a terra nelle tappe precedenti, e soprattutto Kolobnev (Katusha), tre volte medagliato tra Olimpiadi e Mondiali dal 2007 al 2009 e risultato positivo all’idroclorotiazide, un diuretico che potrebbe essere stato utilizzato come coprente di altre sostanze dopanti: malgrado il regolamento gli consentisse di proseguire la corsa in attesa delle controanalisi il corridore russo ha scelto di autosospendersi e dunque abbandonare la Grande Boucle. Regolarmente al via invece la maglia a pois Hoogerland (Vacansoleil) malgrado i 33 punti di sutura in seguito al terribile volo nella tappa di Saint Flour.
I primi 140 km si sono snodati senza scossoni, se si eccettua un’ennesima caduta, per fortuna senza conseguenze, nelle prime fasi con Leipheimer (Radioshack), Gesink (Rabobank) e Flecha (Sky) tra i coinvolti: al km 10 è nata la fuga di giornata con il nostro Marcato (Vacansoleil) in compagnia dei francesi Vichot (Fdj), Di Gregorio (Astana), El Farès (Cofidis), Delaplace (Saur) e Minard (Ag2r) e il gruppo tirato dall’HTC di Cavendish e per brevi tratti dalla Lampre di Petacchi e dalla Katusha di Galimzyanov ha controllato la situazione non concedendo più di 4′ ai battistrada e andandoli a riprendere sull’ultima salita di giornata, la Côte de Mirandol Bourgougnac, con Marcato che è stato l’ultimo ad arrendersi.
Lo strappo è stato preso a tutta dagli uomini dell’Omega Pharma di Gilbert con il chiaro intento di staccare Cavendish e gli altri velocisti puri e in effatti il plotone si è rapidamente ridotto a una trentina di unità con dentro tutti gli uomini di classifica, compresi Contador (Saxo Bank), Kloeden (Radioshack) e Gesink acciaccati per le cadute. In vista dello scollinamento Gallopin (Cofidis) ha allungato e Gilbert gli ha risposto in prima persone portandosi dietro la maglia gialla Voeckler (Europcar), Devenyns (Quickstep) e Martin (HTC), che però è rimasto passivo alla ruota degli altri quattro; il vallone ha in seguito tentato di proseguire da solo ma a 5 km dal traguardo ha dovuto arrendersi al ritorno di un gruppo nel quale erano rientrati altri 60 corridori tra cui Cavendish ma non Farrar (Garmin) e Petacchi (Lampre), e anche i successivi tentativi di Kadri (Ag2r), Ruijgh (Vacansoleil) e Millar (Garmin) non hanno avuto esito.
Nessuna squadra è comunque riuscita a organizzare un treno negli ultimi km ed è stato il nostro Oss (Liquigas) ad approcciare gli ultimi 300 metri il testa: alla ruota del trentino c’era Cavendish che ha preso il comando sul rettilineo finale e sembrava lanciato verso il successo ma complice il grande sforzo effettuato in salita il britannico non ha avuto la brillantezza dei giorni migliori ed è stato saltato da Greipel (Omega Pharma), che si è aggiudicato il suo primo successo al Tour con meno di mezza ruota di vantaggio sul suo ex compagno di squadra. Terzo è giunto Rojas (Movistar) davanti a Hushovd (Garmin), Romain Feillu (Vacansoleil) e Oss mentre Gilbert ha dovuto accontentarsi del 14° posto, sufficiente comunque per conservare la maglia verde.
La classifica generale vede Voeckler ancora in giallo con 1′49” su Luis Leon Sanchez, 2′26” su Evans, 2′29” su Frank Schleck, 2′37” su Andy Schleck e 2′38” su Martin e Velits; nulla dovrebbe cambiare nell’11a tappa, 167,5 km vallonati ma del tutto alla portata dei velocisti da Blaye-Les-Mines a Lavaur, ma da giovedì ci saranno i Pirenei.
Marco Salonna
TOUR NOSTRUM – 9a TAPPA: BARDONECCHIA – STATION DE VARS
Dopo il “Giro Nostrum” abbiamo provato a metterci nei panni anche di Christian Prudhomme e a tracciare un ipotetico percorso del Tour de France. L’unico filo conduttore è stato, come per la corsa rosa, il quarantennale dell’adozione della Convenzione sul Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO. Non ci siamo basati sulle candidature ufficiali, con l’esclusione di Liegi e della tappa pirenaica della Pierre-Saint-Martin. Seguiteci
9a TAPPA: BARDONECCHIA – STATION DE VARS
Rispetto alla frazione che l’ha preceduta è nettamente meno impegnativa, ma questo non vuol dire che il secondo tappone alpino sarà un passeggiata. Si dovrà comunque far capolino ai 2354 metri dell’Izoard, affrontanto dal versante di Briançon, prima di approcciare l’ascesa finale, che in pratica è la stessa che conduce ad un altro mitico colle del Tour, il Vars.
Siti UNESCO del giorno
Briançon: Fortificazioni di Vauban
Giornalmente scoprirete il percorso…. Vi ricordiamo che NON si tratta del percorso ufficiale del Tour de France 2012 ma solo di un tracciato da noi costruito.
Mauro Facoltosi
Di seguito, tabella di marcia, altimetria e planimetria
ARCHIVIO TOUR NOSTRUM
1a tappa: Liegi (cronosquadre)
2a tappa: Tongres / Tongeren – Longwy
3a tappa: Longwy – Nancy
4a tappa: Nancy – Troyes
5a tappa: Troyes – Vézelay
6a tappa: Avallon – Arc-et-Senans
7a tappa: Lons-le-Saunier – Chambery
8a tappa: Albertville 1992 – Sestriere 2006
APOTEOSI FINALE, MARIANNE VOS VINCE IL GIRO
Nessuna sorpresa nella cronometro che ha chiuso la ventiduesima edizione del Girodonne. La tappa finale va ad Ina Yoko Teutenberg su Emma Johansson, mentre la trionfatrice Vos si classifica terza. Si conclude una edizione di sole vittorie straniere, e col podio finale con Vos, Emma Pooley e Judith Arndt.
Foto copertina: Marianne Vos, Emma Pooley e Judith Arndt sul podio finale del Giro Donne (foto CJ Farquharson)
Si è conclusa a San Francesco al Campo, alle porte di Torino la ventiduesima edizione del Girodonne. Sancito il dominio della fuoriclasse olandese Marianne Vos, capace di vincere ben cinque tappe risultando quasi imbattibile su ogni terreno, dalla pianura fino alle grandi montagne della Valtellina e del Piemonte passando per i colli fermani. Alla vigilia forse nessuno si aspettava una Vos che possa dominare anche su salite mitiche come il Passo del Mortirolo, ma alla fine le sue avversarie si sono accontentate di soli successi di tappa.
Marianne Vos è indubbiamente la vera “cannibale” del ciclismo in rosa, con ben ventinove successi nella sola stagione 2011 ottenuti anche su pista e nel ciclocross (di cui è campionessa del mondo in carica), e soprattutto a soli 24 anni.
L’ultima tappa, una cronometro individuale, è stata vinta dalla tedesca Teutenberg, al secondo successo parziale in questo Girodonne dopo lo sprint a Forlì. Alle ragazze italiane nessuna vittoria di tappa, ma con la soddisfazione di aver vinto la classifica delle giovani con la brava Elena Berlato, mentre è andata a Tatiana Guderzo la classifica di migliore azzurra, con il quarto posto conclusivo in classifica generale. Sul podio, oltre alla Vos, sono salite Emma Pooley, grande favorita alla vigilia, e uscita sconfitta nettamente nel duello con la fuoriclasse olandese; poi Judith Arndt, capace di resistere fino alla fine nel duello con la Guderzo effettuando il sorpasso decisivo salendo verso i laghi di Cancano.
Ma il fenomeno del ciclismo femminile è olandese: si chiama Marianne Vos.
Andrea Giorgini
11-07-2011
luglio 12, 2011 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE FRANCE
Oggi riposo
TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE MARTINIQUE
Il guadalupano Kenny Darmyn (Sélection Guadeloupe) si è imposto nella terza tappa, Sainte Luce – Trinitè, percorrendo 106 Km in 2h50′39” , alla media di 37,269 Km/h. Ha preceduto di 11″ il connazionale Barolin e il francese Cardis. Il francese Guillaume Malle (Veranda Rideau Sarthe) ha conservato la testa della classifica, con 1′34″ sul connazionale Louvel e 3′16″ sul martinicano Flavien.
PROVA CICLISTICA 9 DE JULHO (disputata il 09-07)
Il brasiliano Roberto Pinheiro Silva (Funvic-Pindamonhangaba) si è imposto nella corsa brasiliana, percorrendo 68,8 Km in 1h34′27” , alla media di 43,705 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’argentino Simon e il brasiliano Nascimento Silva Glauber.
TOUR NOSTRUM – 8a TAPPA: ALBERTVILLE 1992 – SESTRIERE 2006
Dopo il “Giro Nostrum” abbiamo provato a metterci nei panni anche di Christian Prudhomme e a tracciare un ipotetico percorso del Tour de France. L’unico filo conduttore è stato, come per la corsa rosa, il quarantennale dell’adozione della Convenzione sul Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO. Non ci siamo basati sulle candidature ufficiali, con l’esclusione di Liegi e della tappa pirenaica della Pierre-Saint-Martin. Seguiteci
8a TAPPA: ALBERTVILLE 1992 – SESTRIERE 2006
Ecco la prima delle grandi giornate montane del Tour 2012, un tappone “olimpico” di poco più di 200 Km che farà riscoprire le gioie e i dolori dello sterrato anche alla Grande Boucle. Dopo i passaggi del Giro d’Italia avvenuti nel 2005 e nel 2011 tocca ora al Tour misurarsi con il granitico Colle delle Finestre, momento clou di una giornata che proporrà anche l’ascesa al Moncenisio e la discesa da quest’ultimo per la vecchia strada. Dulcis in fundo, la salita finale verso il Sestriere. Domani si replica, con un’altra dura frazione alpestre, anche se decisamente meno impervia di questa.
Siti UNESCO del giorno
Passo del Moncenisio: Via Sacra Langobardorum (candidatura)
Giornalmente scoprirete il percorso…. Vi ricordiamo che NON si tratta del percorso ufficiale del Tour de France 2012 ma solo di un tracciato da noi costruito.
Mauro Facoltosi
Di seguito, tabella di marcia, altimetria (in due parti) e planimetria
ARCHIVIO TOUR NOSTRUM
1a tappa: Liegi (cronosquadre)
2a tappa: Tongres / Tongeren – Longwy
3a tappa: Longwy – Nancy
4a tappa: Nancy – Troyes
5a tappa: Troyes – Vézelay
6a tappa: Avallon – Arc-et-Senans
7a tappa: Lons-le-Saunier – Chambery
A GAZVODA IL TOUR OF QINGHAI LAKE
Va a Gregor Gazvoda il successo finale al Tour of Qinghai Lake, davanti al kazako Gruzdev, staccato di appena 4’’, e al polacco Taciak, giunto a 1’02’’. Due successi di tappa per Sacha Modolo, impostosi nella 5a e nella 9a ed ultima frazione.
Foto copertina: Gregor Gazvoda festeggia sul podio il successo finale al Tour of Qinghai Lake (foto Marjan Kelner)
Si è concluso ieri, domenica, il Tour of Qinghai Lake, la corsa a tappe cinese che in Asia ha rubato la scena al ben più titolato Tour de France. Come era ben facile immaginare la corsa, molto sentita dai ciclisti asiatici, è stata però animata anche da corridori di estrazione europea. La vittoria finale è andata al corridore sloveno Gregor Gazvoda (Perutnina Ptuj); primo degli italiani Omar Lombardi (Colnago – CSF Inox).
È proprio dai ragazzi della Colnago – CSF Inox che sono arrivate delle belle soddisfazioni per i colori italiani: oltre al settimo posto nella generale di Lombardi, Sacha Modolo è stato capace di raccogliere ben due allori. Il primo – la sua prima da professionista – nella quinta tappa, in condizioni meteo proibitive; la seconda nella nona e ultima tappa, davanti a un pubblico di oltre duecentomila persone eccitate dall’impresa del trevigiano che si è aggiudicato la prova per pochi centimetri. Modolo è così giunto secondo nella classifica a punti dietro al russo Boris Shpilevsky (Tabriz Petrochemical Team).
La “missione” in Cina guidata dal DS Lanzoni della squadra di Reverberi, oltre alle due vittorie del trevigiano, ha raccolto anche buoni piazzamenti, che sono valsi il terzo posto nella classifica per Team: Modolo 2° e Pasqualon 5° nella prima tappa, Lombardi 4° e Pagani 6° nella seconda, Modolo 10° nella terza, la tappa in cui Gazvoda è salito in vetta alla generale, Pasqualon 2° e Modolo 3° nella quarta, Contoli 8° nel giorno della vittoria di Modolo nella quinta, Mdolo 3°, Locatelli 6°, Lombardi 8° nella sesta, Caddeo 12° nella frazione conclusiva.
I ragazzi della Colnago non erano però gli unici italiani presenti. Nella Team Type 1 – Sanofi Aventis, la squadra americana che ha come obbiettivo il portare un ciclista diabetico a correre il Tour de France, milita l’italiano Andrea Grendene, che ha raccolto un nono posto nella tappa finale e un settimo nella settima.
Mario Prato
IL GIRO D’AUSTRIA INCORONA KESSIAKOFF
Lo svedese dell’Astana vince la 63ma edizione della Österreich Rundfahrt; balzando al comando in classifica con una impresa ottenuta sulle terribili rampe del Kitzbuehler Horn. Secondo posto per il ceco Leopold König (Team Netapp), mentre è Carlos Sastre a salire al terzo posto. Solo quinto il russo Menchov, mentre l’ultima frazione va a Daniele Bennati (Team Leopard Trek)
Foto copertina: Fredrik Kessiakoff in maglia gialla al momento della premiazione (foto derfotograf.at)
Si è conclusa con la consueta passerella viennese l’edizione 2011 del Giro dell’Austria. L’ha vinta Fredrik Kessiakoff, svedese di 30 anni del Team Astana, che ha costruito l’impresa nella seconda tappa, sulla salita durissima del Kitzbuehler Horn. Un giro con una prima parte molto dura, sulle grandi salite alpine, presenti già nei primissimi chilometri di gara.
Ecco i risultati tappa per tappa:
1° tappa: Dornbirn – Götzis (139,7 km)
Prima frazione che va al sudafricano Robert Hunter (Radioshack) che nello sprint conclusivo supera l’australiano Chris Sutton e l’azzurro Roberto Ferrari. Tappa mossa, caratterizzata dal doppio passaggio sul GPM di Alberschwende (2°cat.) nella prima parte di corsa, con la fuga di Van Avermaet, Schöffmann, Edet e Kozonchuk.
2° tappa: Innsbruck – Kitzbuehler Horn (158,3 km)
Frazione quasi pianeggiante fino all’imbocco della salita finale che presenta pendenze fino al 24%. Fredrik Kessiakoff mette il primo fondamentale tassello per la conquista della classifica generale, aggiudicandosi la tappa davanti ad un bravo Mauro Santambrogio, distanziato di poco più di un minuto, e Leopold König.
3° tappa: Kitzbühel – Prägraten am Grossvenediger (179,3 km)
Sprint vincente del belga Jens Keukeleire (Cofidis) che ha la meglio in un gruppetto composto da una ventina di unità in una frazione di media montagna (salita al Felbertauerntunnel, già percorsa al Giro 2009). Kessiakoff mantiene la maglia gialla di leader.
4° tappa: Matrei in Osttirol – St. Johann/Alpendorf (199,3 km)
Vittoria del francese Alexander Geniez (Skil Shimano) che compie l’impresa scattando sulla salita del Grossglockner e riesce a mantenere 15 secondi di vantaggio sull’austriaco Fröhlinger, secondo. Giunge a quaranta secondi il gruppo dei migliori, con Kessiakoff sempre al comando con 1′18” di vantaggio su Mauro Santambrogio.
5° tappa: St. Johann/Alpendorf – Schladming (157,2 km)
Fuga nuovamente a segno con il britannico Stannard (Team Sky) che vince la volata sul lettone Smukulis (HTC Highroad) e sull’austriaco Denifl (Team Leopard Trek): classifica generale invariata, con lo svedese dell’Astana sempre in testa.
6° tappa: Hainburg an der Donau – Bruck an der Leitha (155 km)
Trasferimento in pullman verso l’est del paese per la fase conclusiva della corsa. La sesta tappa, caratterizzata dal forte vento, vede il successo di Greg Van Avermaet (BMC Racing Team) su Matthew Brammeier (HTC Highroad) e Daniele Bennati (Team Leopard Trek). Kessiakoff resta sempre al comando della generale.
7° tappa: Podersdorf am Neusiedlersee (30,1 km, Crono Individuale)
E’ stata la frazione decisiva del Giro d’Austria, una crono individuale sulle rive del lago di Neusiedl, al confine austriaco-ungherese. Miglior tempo per Bert Grabsch, campione del mondo della specialità a Varese 2008, che riesce a infliggere 22 secondi al neozelandese della Radioshack Sergent. Kessiakoff, quinto all’arrivo a 55 secondi dal vincitore, ipoteca così il successo finale, grazie al vantaggio di oltre due minuti su Leopold König. Scende al sesto posto in classifica Mauro Santambrogio, autore di una prova contro il tempo negativa.
8° tappa: Podersdorf am Neusiedlersee – Vienna (Burgtheater) (122,8 km)
Passerella finale nel centro di Vienna con la classica volata conclusasi di fronte al celebre teatro cittadino. Sprint vincente di Daniele Bennati, che torna brillantemente al successo dopo l’infortunio alla clavicola occorsogli al Giro di Romandia. Secondo posto di tappa per Martin Velits, terzo Roger Kluge. Fredrik Kessiakoff conquista così la classifica generale, e diventa il quarto svedese ad aggiudicarsi il Giro d’Austria dopo il tris da parte di Nordvall, Ström e Göransson tra il 1955 e il 1957.
Andrea Giorgini
COMMENTOUR DE FRANCE: LA TAPPA PIU’ DRAMMATICA
luglio 11, 2011 by Redazione
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Il successo di tappa di Luis Leon Sanchez e la conquista della maglia gialla da parte di Voeckler sono finiti in secondo piano a causa delle due gravissime cadute che hanno caratterizzato la frazione conclusasi a Saint Flour. Prima il terribile incidente a Vinokourov, Van den Broeck, Willems, Txurruka e Zabriskie, poi il pazzesco investimento di Flecha e Hoogerland da parte di un’auto della tv francese. E scattano le polemiche.
Foto copertina: Johnny Hoogerland medicato dopo la tremenda caduta sul filo spinato (foto Roberto Bettini)
Non c’è dubbio, il 2011 è uno degli anni più drammatici nella storia del ciclismo a causa degli incidenti. A gennaio la morte della sudafricana Swart, a maggio quella di Wouter Weylandt al Giro e l’incidente domestico fatale a Xavier Tondo, e pochi giorni fa il decesso di Carly Hibberd investita in allenamento.
L’incidente a dir poco assurdo accaduto a 40 chilometri da Saint Flour, solleverà numerose e dovute polemiche per l’imprudenza avuta in quella circostanza dall’autista della televisione francese. E per il quale verranno presi duri provvedimenti. Quali? Come minimo la sua espulsione dalla corsa e la probabile apertura di una inchiesta sull’accaduto. Tremende le immagini televisive con il volo di Hoogerland contro il filo spinato a bordo strada, e l’olandese che ha concluso eroicamente (e con le gambe dissanguate per le ferite) la tappa insieme a Flecha, l’altro ciclista coinvolto. Una situazione ben più grave delle polemiche che durante il Giro hanno riguardato la discesa del Monte Crostis, poi cancellato dalla tappa dello Zoncolan.
Altrettanto drammatica, ma in circostanze decisamente diverse, la caduta di massa in cui è stato coinvolto Vinokurov. In questo caso bisogna parlare di altre cose: distrazione di un’atleta, strada resa viscida dalla pioggia. Col risultato del ritiro del kazako, di Van den Broeck, Zabriskie, Willems e Txurruka, usciti con le ossa rotte. Per Vino ora diventa difficile, se non impossibile il rientro in gara, con la carriera che si compromette duramente a causa della frattura del femore. A loro va il nostro in bocca al lupo.
Andrea Giorgini
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI SAINT FLOUR
luglio 11, 2011 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Anche durante il Tour ilciclismo.it vi accompagnerà con l’oramai consueta rubrica-contenitore. Troverete i commenti dei tifosi, le previsioni del tempo, la rassegna stampa, le previsioni del tempo, la presentazione della tappa che verrà e i titoli con il ricordo del Tour 1991, rivisto attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”
Foto copertina: il centro storico di Saint Flour visto dal basso (www.cottagesinfrance.biz)
TOUR DE FRANCE, TOUR DE MONDE
Tour, vince Leon Sanchez. Voeckler maglia gialla(Gazzetta dello Sport)
Den gule trøyen glapp for Hushovd
(Aftenposten)
Hushovd mistet den gule trøya (Adresseavisen)
Life after Wiggins a test for Team Sky (The Independent)
Sanchez wins ninth stage (The Daily Telegraph)
Voeckler en Jaune, journée noire (L’Equipe)
Voeckler se pare de jaune (Le Monde)
Voeckler holt Gelb (Tageblatt)
Sanchez gewinnt Etappe – Voeckler in Gelb(Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Etapa de Luis León; liderato de Voeckler(AS)
Luisle gana una batalla campal (Marca)
Luis León gana la novena etapa (El Mundo Deportivo)
Voeckler prend le jaune après une « hécatombe » (Le Soir)
Voekler en jaune, Gilbert en vert, Van Den Broeck et Vinkourov abandonnent (Sud Presse)
Luis Leon Sanchez wint tumultueuze rit (De Standaard)
L.L. Sanchez et Voeckler rient, Vino et VDB pleurent (La Dernière Heure/Les Sports)
Voeckler nouveau maillot jaune. Philippe Gilbert toujours plus vert (L’Avenir)
‘Van den Broeck raakte enkele rotsblokken bij val’ (Het Nieuwsblad)
Schandaal in de Tour (De Telegraaf)
Voeckler Takes Tour Lead on Chaotic Day (The New York Times)
Sanchez wins Stage 9 of Tour de France; Voeckler takes lead (USA Today)
Voeckler in yellow, Evans third (Herald Sun)
Tour a wheel poker deal: Hincapie (The Age)
Voeckler profits on day of carnage (The Australian)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Hotdogbr: con gli ultimi 50 km così quasi sicuramente non succederà niente a parte la fuga da lontano con dentro i vari Hoogerland e Voeckler piuttosto che Moncoutiè o Casar che arriverà al traguardo, peccato perchè la fase centrale del percorso è veramente impegnativa (nel 2004 senza un grande forcing in cima al Pas du Peyrol rimasero in 20) ma l’unico dei big che potrebbe provarci è Vinokourov magari ancora con l’appoggio di Tiralongo o qualche altro compagno presente in fuga
Patagonia63: già i ciclisti rischiano di loro….se poi ci si mettono anche le auto della tv a creare danni….ho visto tantissime corse in televisione, ma una cosa come quella accaduta oggi…assurdo…solo perchè dovevano portare degli ospiti al traguardo ed erano in ritardo,hanno rischiato di ammazzare un corridore….ci è voluto poco che Flecha non finisse sotto l’auto…e l’altro è letteralmente volato sul il filo spinato…. e non mi vengano a dire che i francesi sono bravi organizzatori….in qst settimana ne sono successe di tutti i colori
Hotdogbr: cadute a parte Basso è stato molto deludente e fin qui anche se è stato bravo a non andare per terra in questi giorni non ha affatto brillato, staccato a Mur de Bretagne, con i migliori a Superbesse ma lì sono arrivati in 20 e Ivan non era nelle posizioni di testa e staccato ieri, d’accordo che non sono le sue salite ma un Basso al top della forma non si staccherebbe di certo, bene invece Cunego che se avesse la stessa condizione del Giro di Svizzera con la concorrenza che è diminuita potrebbe puntare a finire nei primi 5. Martin e Velits fin qui vanno fortissimo ma vanno attesi sulle salite vere, già nel 2009 il tedesco è crollato nella terza settimana mentre lo slovacco è finito sul podio alla Vuelta ma nell’unico vero tappone, quello di Cotobello, ha pagato dazio
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Adorni: “Non è ancora arrivato le grandi salite”
Cassani, descrivendo il Col de Perthus: “Sono 4 Km al 10%” (la pendenza media era del 7,9%)
Sentita in telecronaca: “Tra l’altro, la discesa del Portet d’Aspet ci sarà anche quest’anno” (si, ma non quella della caduta di Casartelli, è dal versante che si sale)
De Luca, riferito a Van den Broeck: “Il giovane della Lotto” (28 anni, ciclisticamente parlando non è proprio giovanissimo)
De Luca: “Sulle prima degli otto GPM”
TelevideoRAI: “Gli ultimi due mollano dopo che una auto della TV li colpisce in pieno” (a dire il vero li aveva solo sfiorati), “Thmas Voeckler” (Thomas), “Reyn Taaramae” (Rein)
LA TAPPA CHE VERRA’
Montagne alle spalle… colline di fronte. Archiviate le prime due tormentate giornate montagne, viaggiando in direzione dei Pirenei il Tour 2011 non si tufferà subito nella pianura, ma galleggerà tra i “flutti” della tappa Aurillac – Carmaux, tappa di collina pura, non estrema com’era stata quella di Castelfidardo del Giro ma comunque molto frastagliata. In percorsi simili non va escluso l’epilogo allo sprint – anche perchè mancherà una rampetta finale come quella che vide scollinare in testa Gadret – ma non sarà assolutamente facile per le squadre dei velocisti tenere cucito il gruppo. In ogni momento potrà partire un’azione, sugli zampellotti ad inizio tappa quelli per dare il la agli inevitabili tentativi di fuga, sulla “côte” di Mirandol-Bourgnounac quelli finalizzati al successo di tappa. Quest’ascesa, ultimi dei quattro GPM previsti dalla tabella di marcia, si collocherà ad appena 15 Km dall’arrivo e potrebbe vanificare il lavoro di ricucitura fin lì eseguito. La salita non è ripida, ma non sarà immediatamente seguita dalla discesa, agevolando di più la marcia di chi starà all’attacco piuttosto che l’avvicinamento del plotone. A complicare il tutto potrebbe intervenire la pioggia perchè per la giornata di domani è previsto maltempo a Carmaux, proprio nelle ore d’arrivo.
METEOTOUR
Aurillac :alternanza di piogge deboli (0,3 mm) e schiarite, 25,3°C (percepiti 27°C), venti moderati da SSE (22-28 Km/h), umidità al 55%
Carmaux : piogge deboli (0,3 mm), 27,1°C (percepiti 29°C), venti deboli da SSW (8-11 Km/h), umidità al 56%
IL PRIMO INDURAIN
Ecco come il quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo” nel 1991 annunciava ai suoi lettori il primo Tour conquistato da Miguel Indurain
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
9a TAPPA: ALENCON – RENNES (161 Km)
INDURAIN, MAS JEFE
El Tour más abierto que nunca
Ribeiro, una victoria histórica – Indurain, líder hasta los Pirineos – El balance de los directores españoles – Mauro Ribeiro, a ritmo de samba
ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
10-07-2011
luglio 11, 2011 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE FRANCE
Lo spagnolo Luis Leon Sanchez Gil (Rabobank Cycling Team) si è imposto nella nona tappa, Issoire – Saint-Flour, percorrendo 208 Km in 5h27′09″, alla media di 38,147 Km/h. Ha preceduto di 5″ e 13″ l francesi Thomas Voeckler (Team Europcar) e Casar. Miglior italiano Damiano Cunego (Lampre – ISD), 10° a 3′59″. Voeckler è la nuova maglia gialla, con 1′49″ su Sanchez Gil e 2′26″ sull’australiano Evans. Miglior italiano Ivan Basso (Liquigas-Cannondale), 11° a 3′36″. Damiano Cunego (Lampre – ISD) 12° a 3′37″, Alberto Contador Velasco (Saxo Bank Sungard) 16° a 4′07″.
TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)
L’italiano Sacha Modolo (Colnago – CSF Inox) si è imposto nella nona ed ultma tappa, circuito di Lanzhou, percorrendo 94,2 Km in 1h52′34″, alla media di 50,210 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Shpilevsky e lo statunitense Keough. In classifica si impone lo sloveno Gregor Gazvoda (Perutnina Ptuj), con 4″ sul kazako Gruzdev e 1′02″ sul polacco Taciak. Miglior italiano Omar Lombardi (Colnago – CSF Inox), 7° a 1′32″.
GIRO D’ITALIA INTERNAZIONALE FEMMINILE
La tedesca Ina Teutenberg (HTC Highroad Women) si è imposta nella decima ed ultima tappa tappa, circuito a cronometro di San Francesco al Campo, percorrendo 16 Km in 22′17″, alla media di 43,071 Km/h. Ha preceduto di 10″ la svedese Johansson e di 15″ l’olandese Marianne Vos (Nederland Bloeit). Migliore italiana Tatiana Guderzo (SC MCipollini Giordana), 10° a 1′03″. In classifica si impone la Vos, con 3′16″ sulla britannica Pooley e 8′15″ sulla tedesca Arndt. Migliore italiana la Guderzo, 4° a 9′09″.
INTERNATIONALE ÖSTERREICH-RUNDFAHRT – TOUR OF AUSTRIA
L’italiano Daniele Bennati (Leopard Trek) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, Podersdorf am Neusiedler See – Vienna, percorrendo 133,8 Km in 2h35′21″, alla media di 51,676 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Martin Velits (HTC-Highroad) e il tedesco Kluge. In classifica si impone lo svedese Fredrik Kessiakoff (Pro Team Astana), con 2′28″ sul ceco Konig e 3′05″ sullo spagnolo Sastre Candil. Miglior italiano Mauro Santambrogio (BMC Racing Team), 6° a 4′34″
VUELTA A LA COMUNIDAD DE MADRID SUB 23
Il belga Willem Wauters (Omega – Pharma – Lotto – Davo) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Rozas de Ouerto Real – S. Martin de Valdeiglesias , percorrendo 140,4 Km in 3h26′07″, alla media di 40,870 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Casulleras e iil russo Kuznetsov. Miglior italiano Mirko Castelli (S.C. Sergio Dal Fiume), 4° a 2″. In classifica si impone il francese Bob Rodriguez (Amical Velo Club Aixois), con 1′14″ sul belga Janssens e 1′33″ sullo spagnolo Orbe Urrutia. Miglior italiano Luca Galvani (S.C. Sergio Dal Fiume), 12° a 2′25″.
GP INTERNACIONALES TORRES VEDRAS – TROFEU JOAQUIM AGOSTINHO (Portogallo)
Lo spagnolo Raul Alarcon (Barbot-Efapel) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Torres Vedras, percorrendo 100 Km in 2h41′59″, alla media di 37,041 Km/h. Ha preceduto di 40″ i portoghesi Ribeiro e Pinho. In classifica si impone l portoghese Ricardo Mestre (Tavira – Prio), con 1′00″ su Ribeiro e 1′25″ sullo spagnolo Marque.
CZECH CYCLING TOUR
L’olandese Maurits Lammertink (Jo Piels) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Olomouc, percorrendo 174 Km in 4h22′42″, alla media di 39,741 Km/h. Ha preceduto di 5″ il francese Blain e il lituano Vosekalns. Miglior italiano Christian Grazian (Cycling Team Friuli), 62° a 5″. In classifica si impone il ceco Stanislav Kozubek (PSK Whirlpool – Author), con 33″ suL polacco Baranowski e 34″ sul ceco Hudecek. Miglior italiano Grazian, 67° a 17′49″.
SIBIU CYCLING TOUR (Romania)
L’austriaco Ricardo Zoidl (RAD) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Sibiu – Balea Lac, percorrendo 90,5 Km in 2h39′55″, alla media di 33,955 Km/h. Ha preceduto di 9″ l’ucraino Pakhtusov e di 17″ il bulgaro Vladimir Koev (Konya Torku Sekerspor – Vivelo). Miglior italiano Riccardo Pichetta (Centro Revisioni Cerone), 4° a 19″. In classifica si impone Koev, con 52″ sull’italiano Alessio Marchetti (Centro Revisioni Cerone) e 1′27″ sull’ucraino Sheydyk.
TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE MARTINIQUE
Due semitappe disputate nel secondo giorno di gara.
Il mattino, l’olandese Rik Kavsek (Global Cycling Team Hollande) si è imposto nella prima semitappa, Sante Anne – Sainte Luce, percorrendo 92 Km in 2h20′15” , alla media di 39,358 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Laurent e di 2″ il francese Cherruault.
Il pomeriggio, il francese Guillaume Malle (Veranda Rideau Sarthe) si è imposto nella seconda semitappa, Sainte Luce – Fort de France, percorrendo 96 Km in 2h32′08” , alla media di 37,861 Km/h. Ha preceduto di 22″ il connazionale Louvel e di 2′47″ il martinicano Flavien. Malle è il nuovo leader della classifica, con 1′34″ su Louvel e 3′16″ su Flavien.
GIRO DEL MEDIO BRENTA
L’italiano Moreno Moser (nazionale U23) si è imposto nella corsa italiana, percorrendo 169,1 Km in 4h07′50” , alla media di 40,939 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Enrico Battaglin (nazionale U23) e il belga Vanendert