STAGIONE 2015: THE SHOW MUST GO ON, DELFINATO VS SVIZZERA…. VERSO IL TOUR
giugno 6, 2015 by Redazione
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Nel mese che fa da “trait d’union” tra il Giro d’Italia e il Tour de France il calendario World Tour proporrà le due corse a tappe più gettonate da chi intende preparare al meglio la Grande Boucle. Chi punterà ad affinare la propria condizione in montagna sceglierà le rotte del Delfinato, quest’anno particolarmente indicate perché sarà riproposto pari pari uno dei tapponi dell’imminente Tour de France, oltre alla cronometro a squadre, altro importante appuntamento della corsa francese. Chi opterà, invece, per un terreno di gara meno accidentato prenderà la strada per la Svizzera, dove s’incontreranno un solo tappone, tante frazioni nervose e due cronometro individuali.
Il Giro è terminato da appena sette giorni e già all’orizzonte si profila il prossimo grande evento della stagione ciclistica, il Tour de France, che scatterà da Utrecht tra meno un mese più tardi, il 4 luglio. È dunque arrivata l’ora delle due tradizionali “palestre” d’allenamento in corsa alla Grande Boucle, i Giri del Delfinato e della Svizzera, le principali corse a tappe che s’incontrano nel mese di transizione tra la corsa rosa e il Tour e che offriranno differenti palcoscenici, per tutti i gusti. Chi preferirà una marcia d’avvicinamento più montagnosa sceglierà di schierarsi al via della corsa francese che, quest’anno più che nelle altre edizioni, si annuncerà come corposa anteprima del Tour, con l’inserimento nel percorso di una cronosquadre e, soprattutto, di una frazione identica a uno dei tapponi sui quali si definiranno le sorti della maglia gialla. Il Tour de Suisse, invece, come capitato spesso nel recente passato, ha puntato su di un tracciato decisamente meno tarato sulla conformazione geografica della Confederazione Elvetica e che costituirà un approccio più soft al Tour, strizzando l’occhio anche ai cronoman, categoria che, a dire il vero, sarà penalizzata a luglio per la scelta d’inserire appena 42 Km da percorrere contro il tempo (13,8 individuali e 28 a squadre) lungo la rotta per Parigi.
Il Delfinato – o, per essere precisi, il Critérium du Dauphiné – si svolgerà quest’anno dal 7 al 14 giugno percorrendo 1213 Km in otto frazioni, 4 delle quali di montagna, una a cronometro e tre destinate agli sprinter. La prima tappa sarà una di queste ultime, di certo non una delle più semplici per i velocisti poiché la Ugine-Alberville prevederà nel finale la breve ma secca Côte du Villard (1,2 Km all’8,7%), salita inserita nelle fasi iniziali di un circuito semicittadino di 16 Km che dovrà essere ripetuto 5 volte. Da un lato, dunque, farà gola ai finisseur e potrà scremare la pletora dei velocisti, dall’altro questi ultimi avranno poi a disposizione 12 Km per tentare di rientrare e andarsi a giocare la volata: l’anello ricorda un po’ quello sul quale si disputò la tappa di Marostica del Giro del 1994, con la Rosina da ripetere 5 volte, vinta dal velocista uzbeko Abdujaparov, anche se va detto che in quell’occasione c’era qualche chilometro in più da percorrere per andare al traguardo dopo lo scollinamento.
Più chances per la premiata categoria ci saranno l’indomani, nonostante la presenza di una salita di 1a categoria (gli 8,7 Km al 6,7% del Col de Cuvéry) lungo i 173 Km che condurranno il gruppo da Le Bourget-du-Lac al parco ornitologico di Villars-les-Dombes, con l’ultima difficoltà altimetrica collocata a 100 Km dal traguardo.
Tornerà poi al Delfinato la cronometro a squadre, disputata l’ultima volta in questa corsa nel 1980 ed inserita dagli organizzatori in vista di quella che s’affronterà il 12 luglio tra Vannes e Plumelec, più rilevante delle due brevi frazioni contro il tempo che s’affronteranno al Tour de France di quest’anno: il tracciato prescelto, in scala altimetrica un pelo più ridotta, ricorda quello della prova collettiva della Grande Boucle e così i 24,5 Km che si dovranno percorrere tra Roanne e Montagny si presenteranno dolcemente ondulati, con un finale progressivamente, anche se dolcemente, ascendente.
Alla vigilia delle quattro tappe di montagna consecutive che costituiranno il gran finale del Delfinato si correrà un’ultima tappa destinata ai velocisti che, verso il termine della Anneyron – Sisteron, frazione più lunga dall’alto dei suoi 228 Km, dovranno “digerire” soltanto la Côte della Marquise (1,3 Km al 6,7%), ascesa di 4a categoria piazzata a 12,5 Km dal traguardo.
Le giornate decisive debutteranno con una frazione doppiamente interessante, anche se non durissima, perché la Digne-les-Bains – Pra-Loup ricalcherà fedelmente la seconda delle cinque tappe alpine del prossimo Tour, in programma il 22 luglio, che si concluderà con l’arrivo in salita a Pra Loup (6,2 Km al 6,5%) dopo aver percorso 161 Km ed esser saliti fino ai 2250 metri del Col d’Allos (14 Km al 5,5%): si tratta di un percorso storico poiché il finale è, a sua volta, la fotocopia di quello della Nizza – Pra Loup del Tour del 1975, teatro della prima grande crisi in carriera di Eddy Merckx, atto iniziale della parabola discendente del “cannibale” belga.
La successiva frazione sarà la più facile tra le quattro montane, con il breve arrivo in salita a Villard de Lans (2,2 Km dal 6,2%) preceduto di una sessantina di chilometri dalla pedalabile ascesa al Col de Rousset (13,8 Km al 5,4%), e sarà seguita a “ruota” dalla tappa regina della 67a edizione del Critérium du Dauphiné. In menù 4 classici colli del Tour (Tamiè, Forclaz, Croix Fry e Aravis) a far d’antipasto all’impegnativo arrivo in salita a Le Bettex, sopra Saint-Gervais Mont Blanc: 7 Km al 7,7% che saranno immediatamente preceduti da un vero e proprio muro, la Côte des Amerands, verticale di poco meno di 3 Km inclinata all’11,2% medio.
Potrebbe trattarsi della frazione decisiva oppure no, se si ripeterà la medesima situazione verificatasi lo scorso anno quando, affrontato a ventiquattore dalla conclusione il tappone di Finhaut-Emosson con l’avvicendamento in testa tra Froome e Contador, la classifica fu ribaltata dalla più pedalabile frazione conclusiva di Courchevel-Le Praz, che decretò a sorpresa la vittoria finale del meno quotato scalatore statunitense Andrew Talansky. Anche la tappa che porrà termine al Delfinato 2015 ricorda molto quella frazione, con l’approdo finale collocato ai 1553 metri della non terribile ascesa verso la stazione invernale di Modane-Valfréjus (8,4 Km al 5,7%), alla quale si giungerà dopo aver affrontato, tra le altre difficoltà dell’ultimo giorno di gara, la spettacolare strada dei Lacets de Montvernier, altra finestra sull’imminente Tour de France, che si attorciglierà attorno ai quei 17 tornanti, concentrati in 2 Km, nella quartultima tappa, quella di Saint-Jean-de-Maurienne.
Mentre in Francia si consumerà la dura tappa di Saint-Gervais, sulle rive dell’elvetico Lago di Zugo, a oltre 300 Km di distanza, scatterà la 79a edizione del Tour de Suisse, che si aprirà sulle strade di Rotkreuz, teatro delle prime due frazioni di una competizione che durerà un giorno in più rispetto al Delfinato: in calendario dal 13 al 21 giugno, prevederà il percorrersi di circa 1300 Km, suddivisi tra una tappa di montagna, due cronometro, una per velocisti e cinque frazioni nervose di “contorno”.
Il via sarà dei più tradizionali, un classico cronoprologo di 5 Km, movimentato da un paio di falsipiani nella prima metà e assolutamente pianeggiante nel finale, che i più veloci percorreranno in poco meno di 6 minuti. Come anticipato, il Tour de Suisse si fermerà a Rotkreuz anche per la prima tappa, incardinata su un doppio circuito e che riserverà le fasi più interessanti nel secondo anello, dove dovrà essere presa di petto due volte la salita della Michaelskreuz (4,7 Km al 7,3% con un picco al 13,9%), ideale trampolino di lancio verso il traguardo – distante poco meno di 13 Km – che farà venire l’acquolina in bocca sia ai finisseur, sia a chi punterà a indossare la maglia gialla prima che entrino in scena i pretendenti al successo finale.
Stesso discorso per la tappa del giorno successivo che, affrontati i 14,8 Km al 6,6% del celebre Passo del San Gottardo subito dopo la partenza da Quinto, si concluderà nella località ticinese di Olivone, traguardo a ridosso del quale si dovranno scavalcare i due GPM di Cumiasca (2a cat, 5,7 Km al 6,3%) e Aquila (3a cat, 3,7 Km al 5,7%), quest’ultimo collocato a 6 Km dalla linea d’arrivo, a sua volta posta al termine di un tratto in lieve ascesa.
Non cambieranno gli scenari agonistici nemmeno nella terza frazione, tracciata tra Flims e Schwarzenbach, dove si giungerà dopo aver superato la salita di 2a categoria del Wildhaus Pass e, soprattutto, un circuito finale di 29 Km caratterizzato dalla triplice ascesa al Kirchberg (3,4 Km al 4%, max del 10,3%), mentre il traguardo – 21 Km oltre lo striscione dell’ultimo GPM – sarà collocato in cima a un facile zampellotto di quasi mille metri.
Mercoledì 17 giugno sarà il giorno della “Bergetappe”, l’unica tappa di montagna del Tour de Suisse 2015 che, dopo la partenza da Unterterzen, si svolgerà in gran parte in territorio austriaco per approdare ai 2669 metri dei Ghiacciai di Sölden, tradizionale sede d’apertura della Coppa del Mondo di sci alpino, dove si giungerà dopo aver affrontato una delle più dure ascese della catena alpina, quasi 13 Km d’arrampicata al 10,2% medio, resi ancora più dura dalla quota e dall’elevato chilometraggio della tappa (237,3 Km), lungo la quale dovrà essere affrontata un’altra salita over 2000, il Passo Bielerhöhe (2036 metri, 14,5 Km al 6,7%), che potrebbe rimanere nelle gambe nonostante sia collocata a quasi 130 Km dal traguardo dei ghiacciai, che una decina d’anni fa sono stati arrivo di due frazioni del Giro di Germania, in entrambi i casi rivelatesi decisive per le sorti della classifica.
Alla tappa più difficile seguirà quella che, invece, si annuncia come la più facile, l’unica destinata ai velocisti, che troveranno ben poche difficoltà distribuite lungo i 193 Km che da Wil condurranno a Biel/Bienne. Forse i più dotati e potenti elementi dello sprint – corridori alla Degenkolb, per intenderci – potrebbero far bene anche l’indomani, al termine della Biel/Bienne – Düdingen, la cui altimetria ricorda quelle di certe tappe mosse della Tirreno-Adriatico, con diversi saliscendi lungo il cammino e gli ultimissimi chilometri in lieve salita.
Berna, la capitale confederata, accoglierà il gran finale della corsa, con due frazioni che disputeranno sul medesimo circuito ma dal differente “spessore”: se il sabato l’anello di una quarantina di chilometri – da ripetere 4 volte – costituirà un’ultima, succulenta occasione per i finisseur grazie alla presenza dello strappo dell’Aargauerstalden (800 metri al 7,1%) a 2,5 Km dal traguardo, la domenica su quelle stesse tormentate strade, che non proporanno solo quello strappo, andrà in scena un’impegnativa cronometro individuale, non proprio agevole per i passistoni che prediligano i piattoni per esprimere al meglio le loro potenzialità.
Dunque, nonostante i difetti del tracciato, ci sarà comunque da divertirsi, fino all’ultimo colpo di pedale.
Mauro Facoltosi

Mancano quasi 2 mesi ma il gruppo è già in rotta verso Parigi (foto Reuters, Tour 2010)
CONTINUAVANO A CHIAMARLO ‘EL PISTOLERO’
giugno 2, 2015 by Redazione
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L’evidente citazione cinematografica cui fa riferimento il titolo è dedicata, come si intende immediatamente, all’ultimo vincitore del Giro d’Italia Alberto Contador, il quale si è guadagnato nel corso della sua incredibile carriera questo soprannome, già di per sé poco rassicurante per gli altri concorrenti. Il nomignolo, è necessario la giusta precisazione, deriva dalla singolare esultanza che esibisce lo spagnolo sul traguardo ad ogni suo successo, nel quale indice e pollice della mano vanno a formare un revolver che esplode il colpo fatale inferto all’avversario di turno, e non dal modo focoso, imprevedibile, bizzoso di interpretare le gare, come vorrebbero alludere alcuni sventurati addetti ai lavori.
Difatti, a ben vedere, le (rare) volte in cui Contador ha deciso di correre veramente da autentico pistolero, ha sempre trovato qualcuno più rapido di lui a estrarre l’arma e sparare, rimanendo egli stesso impallinato. È successo durante il primo dei Tour de France conquistati, nel 2007, quando di pettinarlo a dovere in salita si occupò Rasmussen dopo un duello durato svariati chilometri. Medesimo copione al Giro d’Italia 2008, pure vinto dallo spagnolo, in cui al posto del danese trovavamo il nostro Riccò, e una scena analoga si è ripetuta con Pierre Rolland nella tappa dell’Alpe D’Huez alla Grande Boucle 2011. Per finire con le due recenti batoste alpine rimediate prima da Landa e successivamente da Aru. Siamo certamente in presenza di un campione, ma il titolo di fuoriclasse di Contador è stato conquistato più con la capacità di nascondere le proprie debolezze che con la forza del grimpeur di razza. La famosa andatura baldanzosa di Contador e la celeberrima ’sparata’ in montagna lo hanno spesso aiutato a mascherarsi, la minaccia di una reazione brutale è risultata negli anni sufficiente a far desistere da principio i rivali a verificarne l’effettiva superiorità. Diciamolo chiaramente: nemmeno il Contador dei tempi d’oro ha mai saputo scavare distacchi importanti in salita. Una carriera da regolarista, con fantasia se vogliamo, ma pur sempre un eccellente amministratore dei vantaggi ottenuti a cronometro, Indurain docet.
Sarebbe poi ingeneroso dimenticare il ruolo, affatto marginale, svolto dalla quasi totalità del giornalismo specialistico e dagli esperti del settore nel contribuire a sviluppare attorno a questo ciclista l’aura di imbattibilità che gli ha permesso di superare senza eccessivi patemi, anche nel corso dell’ultimo Giro, giornate in cui le difficoltà dello spagnolo apparivano lampanti anche all’occhio del semplice appassionato.
La sfortuna che lo ha visto cadere più volte a terra durante le tre settimane è stata cioè ampiamente bilanciata dal timore reverenziale degli avversari nell’attaccarlo con decisione sulle montagne. Abbiamo sì assistito a delle azioni pregevoli, ma si è trattato ogni volta di stilettate, colpi di fioretto, singole pungolate. E dire che l’intera storia del madrileno testimoniava come il suo punto debole fosse da cercare nel fondo tutt’altro che eccezionale, come dimostrano gli esempi summenzionati, e infatti l’unica battaglia promossa a distanza si è risolta in una quasi disfatta per Contador. Gli uomini di classifica avrebbero avuto bisogno di parte della grinta, della determinazione e del coraggio che ha animato il Giro d’Italia di Visconti, sempre in testa a faticare, in lotta solitaria contro il vento, o perché protagonista della fuga di giornata o in veste di gregario del compagno di squadra Amador. Il tre volte Campione d’Italia ha incarnato il vero spirito del ciclista, che non deve mai accontentarsi, sentirsi appagato o demoralizzarsi ma deve sempre lottare e tentare anche se il risultato finale non lo premia. La stessa caparbietà e forza mostrata anche da Uran che, invece di arrendersi dopo essere uscito dai giochi per la Maglia Rosa così a lungo desiderata, ha provato con tutto sé stesso a centrare almeno un successo parziale in una tappa di montagna che purtroppo non è arrivato.
Il solo a cui va riconosciuto il merito di aver sistematicamente attaccato da lontano il “Pistolero” è Hesjedal, l’imperscrutabile, l’indecifrabile, l’arrembante canadese, trionfatore della Corsa Rosa 2012, che con il consueto atteggiamento scriteriato e naif di vivere il ciclismo, fatto di fughe inutili, scatti poderosi e cotte inspiegabili, ha acciuffato un furibondo quinto posto in classifica generale che, a ben vedere, poteva valere molto di più (i crampi di Contador immortalati dalle telecamere lungo la discesa del Monte Ologno potevano essere sfruttati per infliggere ritardi letali allo spagnolo).
Non è bastata la commovente tenacia di Aru e neppure la fame di vincere e di lasciarsi alle spalle il ruolo da gregario di Landa a spodestare dal trono Re Alberto. Ai due Astana è mancata la vampa interna che ti spinge ad osare, quel fuoco che ti accende la voglia di sbaragliare il campo anche al rischio di perdere. Così la Maglia Rosa 2015 alla fine dei giochi se l’è aggiudicata ancora Contador, per buona pace di coloro che continuavano a chiamarlo ‘El Pistolero’.
Francesco Gandolfi
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Contador con Aru sul Colle delle Finestre, qualche minuto prima della crisi che colpirà il corridore spagnolo (foto Tim de Waele/TDWSport.com)
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI MILANO
giugno 1, 2015 by Redazione
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Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsioni del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1975, nel 40° anniversario della vittoria di Fausto Bertoglio).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
AMilano incorona Contador. L’ultima tappa è di Keisse (Gazzetta dello Sport)
Quelle 21 cartoline dal Giro: Aru che spaventa Contador Landa, vittorie & lacrime (Corriere della Sera)
Gran Bretagna
Contador holds on to complete first leg of double Tour dream (The Independent)
Contador wins Giro and refocusses on Tour – Contador can coast home in Italy (The Time)
Contador seals Giro d’Italia victory (The Daily Telegraph)
Francia
Contador: «Je me suis senti beaucoup aimé» – Premier jalon pour Contador (L’Equipe)
Spagna
El Giro de Alberto Contador: el campeón del espectáculo – “Es una alegría inmensa, nunca se sabe si será mi último Giro” – Oleg Tinkov se tiñe de rosa en homenaje a Alberto Contador – Landa: “El podio, una sensación única; me encantaría repetir” Tsgabu Grmay: el primer etíope en una grande del ciclismo – Contador: “La cabeza ya está centrada en el Tour de Francia” (AS)
Alberto Contador reconquista el Giro – “Ha sido un Giro emotivo” – Contador contó tres Giros – Contador iguala a Indurain (Marca)
Contador: “Han sido tres semanas muy duras” – Las siete grandes victorias de Contador (El Mundo Deportivo)
Belgio
Giro d’Italie: triomphe rose pour Contador et nouveau succès belge (Le Soir)
Keisse: ‘De vingertjes waren voor Wouter’ (De Standaard)
Alberto Contador remporte la 98e édition, Keisse la dernière étape (L’Avenir)
Contador: “Je pense déjà au Tour de France” – Giro: La dernière étape pour Iljo Keisse, le Giro pour Alberto Contador (La Dernière Heure/Les Sports)
Alberto Contador remporte le Giro, son 7e grand tour et son patron Oleg Tinkov se teint les cheveux en rose (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Stunt in slotrit Giro – Contador wint Ronde van Italië – Kruijswijk stijgt toch niet (De Telegraaf)
Germania
Contador wint Ronde van Italië. Kruijswijk stijgt toch niet – (Berliner Zeitung)
Slovenia
V Milanu okronali Contadorja, velika smola Mezgeca (Delo)
Russia
Альберто Контадор выиграл «Джиро д’Италия»-2015 – Альберто Контадор: Это великий день для меня – Хочу, чтобы «Катюша» выиграла Тур де Франс. Чем закончилась веломногодневка «Джиро» (Sovetsky Sport)
Stati Uniti
Contador Adds Second Giro to Grand Tour Collection Giro (The New York Times)
Costa Rica
Andrey Amador se convierte en leyenda – En el cierre del Giro de Italia se escuchó con fuerza el cántico ‘Amador, Amador, Amador…’ – Los pedalazos de Andrey Amador siempre están ligados al éxito (La Nación)
Colombia
Contador se impuso como el gran ganador del Giro de Italia (El Tiempo)
Un Giro para el olvido – Lo que pudo haber sido y no fue – Contador conquista su segundo Giro y ya piensa en el Tour (El Espectador)
Australia
Giro victory leads back to Australia for Contador – Durbridge impresses in Giro finale to firm odds of Tour selection – Luke Durbridge misses stage win as Contador seals his second Giro (The Age)
Contador outlines desire to be ‘cycling great’ – Alberto Contador wins Giro dItalia (Herald Sun)
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
“Marcha Real”
a cura di DJ Jorgens
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Televideo: “Ilijo Keisse” (Iljo)
Televideo: “46° Alberto Contador a 1′18″” (è arrivato a 18″)
Gazzetta: “Aru è in doccia da quasi un’ora”
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della ventunesima tappa, Torino – Milano
1° Michael Hepburn
2° Hugo Houle s.t.
3° Heinrich Haussler a 31″
4° Clément Chevrier s.t.
5° Fumiyuki Beppu a 1′41″
Classifica generale
1° Marco Coledan
2° Roger Kluge a 6′33″
3° Aleksejs Saramotins a 18′13″
4° Michael Hepburn a 26′57″
5° Nicola Boem a 29′47″
IL GIRO DI BERTOGLIO
Tuffo nella storia del Giro del 1975, nel quarantesimo anniversario della vittoria di Fausto Bertoglio e della fantastica conclusione dell’ultima tappa al Passo dello Stelvio. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità”
7 GIUGNO 1975 – 21a TAPPA: ALLEGHE – PASSO DELLO STELVIO
TRIONFO DI BERTOGLIO AL “GIRO”
Sullo Stelvio vince Galdos ma la maglia rosa è alla sua ruota – Emozionante duello tra una muraglia di neve e di folla
Sui tornanti dello Stelvio lo spagnol o ha tentato invano di strappare all’italiano i 41″ di vantaggio: Bertoglio non lo ha mollato di un solo metro. Terzo è giunto Perletto, quarto Conti, quinto Panizza e sesto Gimondi
ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza
1a tappa: San Lorenzo al Mare – Sanremo
2a tappa: Albenga – Genova
3a tappa: Rapallo – Sestri Levante
4a tappa: Chiavari – La Spezia
5a tappa: La Spezia – Abetone
6a tappa: Montecatini Terme – Castiglione della Pescaia
7a tappa: Grosseto – Fiuggi
8a tappa: Fiuggi – Campitello Matese
9a tappa: Benevento – San Giorgio del Sannio
10a tappa: Civitanova Marche – Forlì
11a tappa: Forlì – Imola (Autodromo Enzo e Dino Ferrari)
12a tappa: Imola – Vicenza (Monte Berico)
13a tappa: Montecchio Maggiore – Jesolo
14a tappa: cronometro Treviso – Valdobbiadene
15a tappa: Marostica – Madonna di Campiglio
16a tappa: Pinzolo – Aprica
17a tappa: Tirano – Lugano
18a tappa: Melide – Verbania
19a tappa: Gravellona Toce – Cervinia
20a tappa: Saint-Vincent – Sestriere

Aru e Landa, gli altri due inquilini del podio (foto Bettini)
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI SESTRIERE
maggio 30, 2015 by Redazione
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Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsioni del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1975, nel 40° anniversario della vittoria di Fausto Bertoglio).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Aru, che bis! Crisi Contador. Ma il Giro è dello spagnolo (Gazzetta dello Sport)
Aru vola e vince al Sestriere Contador staccato, ma il Giro è suo (Corriere della Sera)
Gran Bretagna
Alberto Contador moves a step closer to achieving rare double (The Independent)
Contador on brink of Giro title despite Aru win (The Time)
Francia
Aru a fait tout ce qu’il pouvait – Contador: «Ma tête est au Tour» – Aru: «Alberto le mérite» (L’Equipe)
Spagna
Contador salva el órdago de Landa y se corona en el Giro – Contador: “He sufrido más de la cuenta; he pagado el esfuerzo” – Landa: “Creyeron que se podía ganar el Giro y me pararon” – Coledan peleó el farolillo rojo y esperó para finalizar último (AS)
Contador, virtual ganador del Giro – El italiano Aru repitió victoria – “Un día realmente duro, pero había que mantener la calma” (Marca)
Aru repite victoria, Contador salva la crisis – Contador: “El Giro ya está en el bolsillo y hay que empezar a pensar en el Tour” – Landa carga contra Astana (El Mundo Deportivo)
Belgio
Aru pakt tweede ritzege, Contador krijgt mentale mokerslag (De Standaard)
Aru vainqueur, Contador sauve son maillot rose – Participation possible de Fabio Aru au Tour de France (L’Avenir)
Giro: Aru s’adjuge un second succès consécutif, Contador sauve son maillot rose (La Dernière Heure/Les Sports)
Giro – Aru s’impose encore, Contador souffre mais sauve son maillot rose de leader avant la dernière étape (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Kruijswijk sluit af als 7e (De Telegraaf)
Germania
Contador vor Giro-Gesamtsieg – Aru gewinnt 20. Etappe (Berliner Zeitung)
Slovenia
Giro d’Italia: kljub veliki Arujevi zmagi Contador pred skupnim slavjem (Delo)
Russia
Ильнур Закарин: В конце понял, что мне не хватило сил на победу (Sovetsky Sport)
Stati Uniti
Contador Suffers but Poised to Win Giro (The New York Times)
Costa Rica
Épico: Andrey Amador culminará este Giro de Italia en el cuarto lugar de la tabla general (La Nación)
Colombia
Urán, de nuevo tercero en el Giro; Contador sigue de líder (El Tiempo)
Contador sufre pero mantiene el liderato, Rigoberto de nuevo tercero – Arú gana la penúltima etapa del Giro de Italia (El Espectador)
Australia
Contador survives late attacks to lead the Giro d’Italia to Milan (The Age)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Landa Meana scatta sul Finestre e coglie Contador in crisi. Al traguardo bis di Fabio Aru, Contador perde quasi 2 minuti e mezzo ma salva la maglia rosa. Commenti?
Nebe1980: La crono è stata decisiva, senza di essa Contador sarebbe terzo. Questo non vuol dire che non ci doveva essere, è solo un’osservazione
Salitepuntocià: non ha dominato Contador il Giro, ha vinto grazie alla sua esperienza, non l’ho gufato come altri in passato, perchè Contador ha classe anche quando è in crisi, e quindi ho vissuto solo sportivamente la tappa. Tutto sommato mi son parsi alla pari di lui i 2 Astana in questo Giro, ha deciso la megacrono. Notare anche la reazione di Uran nel finale del giro, poteva fare come Porte e ritirarsi, invece ha reagito alle cadute e alla cattiva forma iniziale. Hesjedal si dimostra regolarista e un diesel e riesce arrivare nei primi 5 dopo che sembrava finito una settimana fa. Comunque l’Astana ha sbagliato tattica anche oggi, Aru doveva collaborare con uran e Hesjedal già in discesa, Landa aspettare e il Giro avrebbe potuto avere esito diverso, se Contador avesse avuto a 10 km dall’arrivo, anzichè 50″, due minuti poteva andare in crisi e non salire regolare gli ultimi 10 km.
Jack.ciclista: Io invece dico che Contador era nettamente superiore, ha lasciato le vittore sempre al 3° in classifica scegliendo di marcare solo il secondo. Diversamente a correre dietro ad entrambi sarebbe saltato; oggi giornata storta ma si è gestito con esperienza, del resto a lui interessava solo la maglia rosa cercando di spremersi il meno possibile. Ricordiamo che ha corso praticamente da solo, mentre l’Astana poteva vantare due prime punte e 4 gregari di alto livello.
Howling Wolf14: Puntocià, impara una cosa: nel ciclismo non si gufa nessuno. Tu arrivi dal calcio e vorresti esportare nel ciclismo gli aspetti peggiori del pallone. Ma nel nostro ambiente non attacca.
Nisky: ad un certo punto ho temuto per un maxi ricongiungimento il che sarebbe stata una sciagura per il tappone del finestre…..io ho gufato questo! quando ho visto landa tentennare e tutti i gruppetti riavvicinarsi ho temuto il peggio! Per fortuna poi è tornata la salita che seppur semplice ha rimesso ognuno al suo posto
Vittorio P: Vince Contador meritatamente ed è stato NETTAMENTE superiore, anche senza cronometro, siamo onesti! Plauso a Contador, ha combattuto cadute, forature, sfighe varie, e vince il terzo Giro (non venite a dirmi che il secondo l’ha vinto Scarponi) ed è un grandissimo. Aru e Landa però hanno dimostrato di avere carattere. Non so chi dei due sia meglio, ma mi sono piaciuti. DI Aru, più che le due vittorie, mi è piaciuta la GRINTA con cui è rimasto attaccato alla classifica nella tappa del Mortirolo. Significa che ha la testa! Nella crisi si vede il campione, e in quella tappa Aru ha dimostrato di essere “Tosto”. Così come lo ha dimostrato Contador oggi (ma lo si sapeva già). Il futuro è dalla parte di Aru e Landa. Fossi Aru andrei al Tour. Meglio un 15esimo posto al Tour che un podio alla Vuelta. Buon voto anche per Uran (vada al Tour, se in forma potrebbe essere una sorpresa!) e Hejsedal che conquista un 5° posto da “cagnaccio”. Sorpresa Amador. Giro duro perché corso a tutta, come dimostra l’allungatissima classifica (il 10° è a 16 minuti!) Domani me li gusto (è proprio il caso di dirlo) all’EXPO! E speriamo in un bel Tour.
Mauro Facoltosi: Landa ha detto che oggi è stato fermato dall’ammiraglia, dopo il Finestre, perchè pensavano che con Aru davanti e con Contador in crisi potessero vincere il Giro
Howling Wolf14: Certo che lo staff tecnico dell’Astana è formato da volponi!
Profpivo: L’Astana ha corso male, se voleva provare a vincere il Giro (cosa possibile solo se Contador fosse davvero crollato verticalmente, alla peggio sarebbe arrivato col gruppetto di Amador-Caruso) doveva fermare Landa immediatamente dopo il Finestre e spremerlo nei primi chilometri verso Sestriere. Inutile fermare Landa quando è stato fatto: a quel punto doveva continuare la sua azione, con Aru sulle ruote degli inseguitori pronto all’eventuale azione in caso di ricongiungimento. Poi complimenti ad Aru, ha fatto una bella azione nel finale, però mi sarebbe piaciuto che Landa potesse giocarsi le sue carte, tanto ormai per l’Astana secondo e terzo posto erano comunque acquisiti. Tanta confusione quest’anno in ammiraglia Astana, ha fatto man bassa solo perchè nettamente la squadra più forte, non perchè abbia corso con intelligenza. Il Giro comunque Contador se l’è strameritato, considerando che è pure caduto due volte. E prima di oggi non aveva avuto un attimo di cedimento
Salitepuntocià: Infatti l’ho scritto io, errore Astana, bastava fermare Landa e anche Aru ha perso tempo non collaborando in discesa, uran a sua volta non collaborava perchè Aru non collaborava. Ha veramente rischiato di perdere il Giro ieri Contador, e dimostrato che l’altro ieri Aru ha vinto meritatamente e Contador veramente non ne aveva a Cervinia, lo ha detto gia ieri lui stesso. A Verbania ha aprofittato della caduta dei 2 della Astana se no non li staccava di 1′. anche senza crono, i 2′ son tutti li’ fra verbania e ieri. Ha meritato di vincere per carità, ma non ha dominato e non è stato nel complesso superiore in salita agli altri 2. Il fatto di essere in crisi non è una giustificazione, perchè allora lo si puo dire di Aru a Aprica, e di Landa a La spezia… E’un Contador umanissimo, lontano parente di quello del 2011 e anche del 2014. Ha vinto perchè è uno dei pochi ad avere intelligenza sopra la media, non mulina solo le gambe… Al Tour , senza il bonus crono,anche mantenesse questa condizione , non arriva fra i primi 5 e tenendo conto che calerà, potrebbe anche non arrivare nei 10. Se già Aru e Landa l’han messo in difficoltà , possono farlo benissimo non solamente Nibali,Froome,Quintana ma anche gli altri francesi e olandesi e spagnoli; mi viene il dubbio che ha scelto il Giro non per la doppietta, ma per il percorso, sapendo di non essere piu dominatore. Quanto al gufaggio, tutti lo fanno se un corridore gli è antipatico o tifano qualcuno. Ieri son stato sportivo solo perchè Contador non mi è antipatico ed è stato il migliore corridore negli ultimi anni, e vedendolo in difficoltà, non ho infierito. Comunque, io vedo il ciclismo e il calcio assieme, da quando avevo 6 anni,il tifo calcistico lo ha portato il duello Moser-Saronni contagiando tutti
In collaborazione con il Forum dello Scalatore
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
“The Greatest Show On Earth” (Nightwish)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Torino – Milano
Torino : pioggia debole (0,1 mm) e schiarite, 19,8°C, vento debole da NNE (7 Km/h), umidità al 76%
Vercelli (Km 66,7) : nuvole sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 23,1°C (percepiti 24°C), vento debole da NE (8-10 Km/h), umidità al 59%
Novara – traguardo volante (Km 86,6) : pioggia debole (0,1 mm) e schiarite, 22,6°C (percepiti 21°C), vento debole da NE (10-12 Km/h), umidità al 63%
Milano – 1° passaggio (Km 140,2) : pioggia debole (0,1 mm) e schiarite, 23,9°C (percepiti 21°C), vento moderato da E (14 Km/h), umidità al 60%
Milano – arrivo : pioggia debole (0,1 mm) e schiarite, 23,5°C (percepiti 21°C), vento moderato da E (12-13 Km/h), umidità al 61%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Garzelli: “Dalle immagine si vede come oggi Contador voglia puntare al bottino pieno” (era inizio telecronaca e in quel momento stavano mostrando le immagini della partenza della tappa, con Contador rilassato che salutava)
Martinello: “Possiamo andare a cercare il capello sull’uovo”
Lelli: “I corridori si stanno allungando”
Martinello: “Passaggio sotto lo striscione dei 40 Km orari”
Pancani: “Fabio Aru è stato splendido per il traguardo di Cervinia”
Martinello: “Rigoberto Aru”
De Stefano: “La sua seconda vittoria dopo Cervino”
De Stefano: “Ottiene il suo primo cerchietto per il 2015″
Lelli: “La squadra per il Tour de France dovrà prendere qualche sostituzione”
Televideo: “Jurguen Van den Broeck” (Jurgen)
El Espectador (quotidiano colombiano): “Arú”
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della ventesima tappa, Saint-Vincent – Sestriere
1° Marco Coledan
2° Roger Kluge s.t.
3° Nikias Arndt a 7′29″
4° Fabio Silvestre s.t.
5° Fumiyuki Beppu s.t.
Classifica generale
1° Marco Coledan
2° Roger Kluge a 6′20″
3° Aleksejs Saramotins a 18′04″
4° Eugert Zhupa a 29′53″
5° Bert De Backer a 30′22″
IL GIRO DI BERTOGLIO
Tuffo nella storia del Giro del 1975, nel quarantesimo anniversario della vittoria di Fausto Bertoglio e della fantastica conclusione dell’ultima tappa al Passo dello Stelvio. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità”
6 GIUGNO 1975 – 20a TAPPA: PORDENONE – ALLEGHE
OGGI LO STELVIO: RESISTERÀ BERTOGLIO?
Il Giro Ciclistico d’Italia si conclude a “quota 2757”
Ieri nella tappa della Marmolada , vinta da De Vlaeminck davanti a Conti, Galdos si è portato a 41″ dalla maglia ro a giunta al traguardo a 1’26″ – Bella corsa di Gimondi e delusione di Baronchelli – Fino all’ultimo metro
ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza
1a tappa: San Lorenzo al Mare – Sanremo
2a tappa: Albenga – Genova
3a tappa: Rapallo – Sestri Levante
4a tappa: Chiavari – La Spezia
5a tappa: La Spezia – Abetone
6a tappa: Montecatini Terme – Castiglione della Pescaia
7a tappa: Grosseto – Fiuggi
8a tappa: Fiuggi – Campitello Matese
9a tappa: Benevento – San Giorgio del Sannio
10a tappa: Civitanova Marche – Forlì
11a tappa: Forlì – Imola (Autodromo Enzo e Dino Ferrari)
12a tappa: Imola – Vicenza (Monte Berico)
13a tappa: Montecchio Maggiore – Jesolo
14a tappa: cronometro Treviso – Valdobbiadene
15a tappa: Marostica – Madonna di Campiglio
16a tappa: Pinzolo – Aprica
17a tappa: Tirano – Lugano
18a tappa: Melide – Verbania
19a tappa: Gravellona Toce – Cervinia

Contador in affanno affronta uno dei tornanti più impegnativi del Colle delle Finestre (foto Tim de Waele/TDWSport.com)
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI CERVINIA
maggio 30, 2015 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsioni del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1975, nel 40° anniversario della vittoria di Fausto Bertoglio).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Aru, capolavoro a Cervinia. Ora è 2° a 4′37” da Contador (Gazzetta dello Sport)
Giro, impresa di Aru: stacca Contador e arriva da solo (Corriere della Sera)
Gran Bretagna
Fabio Aru earns seat in last-chance saloon as Alberto Contador retains Giro lead (The Time)
Francia
Un Aru d’honneur – Geniez tient le choc (L’Equipe)
Spagna
Aru se desquita y Contador fue una lapa a rueda de Landa – Contador: “Un día menos y estoy más cerca del objetivo” (AS)
Aru recupera su sitio – Contador mantiene la ‘maglia’ (Marca)
Aru gana la etapa y le recorta 1’ 17” a Contador – La UCI investiga la bici de Alberto Contador – Contador: “No se me pasa por la cabeza usar motores en las bicis”(El Mundo Deportivo)
Belgio
Aru herstelt ploeghiërarchie in slopende bergrit, Contador verdeelt en heerst (De Standaard)
Giro : victoire de Fabio Aru, Contador toujours leader (L’Avenir)
Giro: victoire de Fabio Aru lors de la 19e étape (La Dernière Heure/Les Sports)
Tour d’Italie: l’Italien Fabio Aru remporte la 19e étape mais Contador reste en rose (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Rotdag voor Kruijswijk (De Telegraaf)
Germania
Italiener Aru gewinnt 19. Etappe des Giro (Berliner Zeitung)
Slovenia
Giro d’Italia: Aru z zmago nazaj na drugo mesto, Contador še vedno daleč v ospredju (Delo)
Stati Uniti
Aru Climbs Back Up to Second in Giro d’Italia (The New York Times)
Costa Rica
Andrey Amador puso todo su corazón en la alta montaña y defiende su cuarto lugar en la general del Giro (La Nación)
Colombia
¡En el podio! Urán fue tercero en la decimonovena etapa del Giro (El Tiempo)
ARigoberto Urán, tercero en etapa que arribó a Cervinia en Giro de Italia (El Espectador)
Australia
Aru triumphs, Contador defends lead – Back from the brink, Haussler hopes to finish Giro a winner (The Age)
Aru torture ends but Contador in charge (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Previsioni sulla tappa? Altro show di Contador?
MirkoBL: Dipende se ha veramente voglia di vincere una tappa o se si accontenta di gestire il vantaggio su Landa. Vista la scarsezza della sua squadra non penso che si muoverà (se mai lo farà) prima degli ultimi km. Però Contador deve stare attento ed agire con intelligenza, perché ho l’impressione che Landa abbia qualcosa in più in salita (poco). Tappa molto bella, la seconda come qualità dopo Aprica: chilometraggio consistente, tre belle salite lunghe l’una dietro l’altra a fine Giro e dalle pendenze irregolari.
Geobach: Io ne capisco davvero poco di ciclismo pro ma chiedo il vostro parere: il miglioramento di Landa, da ciclista credo di medio livello all’apice della classifica di una delle più importanti corse a tappe del mondo a cosa può essere dovuto? ha operato finora solo da gregario limitandosi ad aiutare i suoi capitani? un talento esploso all’improvviso? qualcuno aveva previsto che prima o poi arrivasse a questi livelli?
MirkoBL: Ho letto un’affermazione di Martinelli in cui diceva, sostanzialmente, che ha i numeri, ma che non si era applicato a dovere sino ad ora.
DOPO LA TAPPA
Mauro Facoltosi: Vittoria di Fabio Aru. Contador e Landa arrivano a 1′18″ e Aru torna al secondo posto della classifica.
Jack.ciclista: Per gentile concessione. Contador è rimasto tranquillo nel gruppetto, stando sempre seduto e facendo girare le gambe risparmiando energie per domani.
Come diceva Mirko anche domani se ai -2 km ci sarà ancora gruppo compatto fa uno scatto e si porta a casa la tappa, altrimenti lascia fare senza dannarsi l’anima come ha fatto oggi.
In collaborazione con il Forum dello Scalatore
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
“Alive” (Pearl Jam)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Saint-Vincent – Sestriere
Saint-Vincent : cielo sereno, 21,8°C, vento debole da S (5-6 Km/h), umidità al 48%
Ivrea (Km 40,1) : cielo sereno, 24,3°C (percepiti 25°C), vento debole da SE (5 Km/h), umidità al 55%
Venaria Reale – traguardo volante (Km 97,1) : cielo sereno, 24°C, vento debole da ESE (5 Km/h), umidità al 57%
Susa – traguardo volante (Km 151,1) : poco nuvoloso, 24°C (percepiti 25°C), vento debole da ESE (9 Km/h), umidità al 53%
Colle delle Finestre – Cima Coppi (2178 – Km 171,5) : cielo sereno, 13,6°C, vento debole da SE (9 Km/h), umidità al 34%
Sestriere: cielo sereno, 15°C (percepiti 16°C), vento debole da W (5-8 Km/h), umidità al 37%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
De Stefano: “Questa fuga che sta già prendendo il via” (in quel momento erano le 14 e la fuga era partita attorno alle 11.20)
Martinello: “Gruppo condotto nel lungo chilometraggio in pianura”
Martinello: “Aldo Kazianka” (il vincitore della tappa di Cervinia del Giro 1960 si chiamava Addo”
De Luca: “Scalata al Cervinia”
Martinello: “Salita regolabile”
De Luca: “Amador, terzo della generale” (è 4°)
De Stefano: “Processo alla cappa”
De Stefano: “Il Giro d’Italia non è ancora finito”
De Stefano: “La Sardegna esulta per tutti i suoi tifosi”
De Stefano: “Io non ho sprofondato”
Martinello: “Conquistare la vittoria generale”
De Stefano: “Questo immagine di Fabio Aru”
Televideo: “Kotchekov” (Kochetkov)
Televideo: “Miguel Nieve Iturralde” (Mikel)
Ordine d’arrivo ufficiale: “Mikel Nieve Ituralde” (Iturralde)
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della diciannovesima tappa, Gravellona Toce – Cervinia
1° Luca Mezgec
2° Roger Kluge s.t.
3° Nikias Arndt a 2″
4° Marco Coledan a 2′55″
5° Michael Hepburn a 3′54″
Classifica generale
1° Marco Coledan
2° Roger Kluge a 6′20″
3° Aleksejs Saramotins a 6′34″
4° Ji Cheng a 15′53″
5° Eugert Zhupa a 19′57″
IL GIRO DI BERTOGLIO
Tuffo nella storia del Giro del 1975, nel quarantesimo anniversario della vittoria di Fausto Bertoglio e della fantastica conclusione dell’ultima tappa al Passo dello Stelvio. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità”
5 GIUGNO 1975 – 19a TAPPA: BASELGA DI PINÈ – PORDENONE
IN UNA VOLATA “VERSO” PORDENONE BOIFAVA METTE PAURA A BERTOGLIO
Oggi la Marmolada ma il “Giro” ha offerto anche ieri una clamorosa impresa
La tappa vinta da Rodríguez ma il corridore della Furzi ha ridotto di 11’28” il distacco dalla maglia rosa – Molta classe, poca fortuna
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Raduno di partenza
1a tappa: San Lorenzo al Mare – Sanremo
2a tappa: Albenga – Genova
3a tappa: Rapallo – Sestri Levante
4a tappa: Chiavari – La Spezia
5a tappa: La Spezia – Abetone
6a tappa: Montecatini Terme – Castiglione della Pescaia
7a tappa: Grosseto – Fiuggi
8a tappa: Fiuggi – Campitello Matese
9a tappa: Benevento – San Giorgio del Sannio
10a tappa: Civitanova Marche – Forlì
11a tappa: Forlì – Imola (Autodromo Enzo e Dino Ferrari)
12a tappa: Imola – Vicenza (Monte Berico)
13a tappa: Montecchio Maggiore – Jesolo
14a tappa: cronometro Treviso – Valdobbiadene
15a tappa: Marostica – Madonna di Campiglio
16a tappa: Pinzolo – Aprica
17a tappa: Tirano – Lugano
18a tappa: Melide – Verbania

Fabio Aru a Gravellona Toce, al raduno di partenza della frazione che, sei ore più tardi, trionfalmente conquisterà in quel di Cervinia (Getty Images Sport)
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI VERBANIA
maggio 29, 2015 by Redazione
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Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsioni del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1975, nel 40° anniversario della vittoria di Fausto Bertoglio).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Gilbert, doppietta regale. Contador dà 1′13” a Landa (Gazzetta dello Sport)
Giro, doppietta di Gilbert Contador guadagna 1’13’’ (Corriere della Sera)
Francia
Gilbert remet ça – Gilbert: «Moinard et moi, c’était parfait» – Il y a eu de la casse (L’Equipe)
Spagna
Contador ajusta cuentas con el Astana y mete 1:13 a Landa – Contador: “Aru ha sido mucho más valiente que Landa” (AS)
Una ‘vendetta’ con sabor a Giro – Amplía su liderato con Mikel Landa a 5:15 – Contador: “Aún queda mucho” – Landa: “El Giro está sentenciado” (Marca)
Contador, más líder – Contador: “Estoy feliz por haber ganado más tiempo” – Landa: “El Giro está sentenciado” (El Mundo Deportivo)
Belgio
Philippe Gilbert gagne en solitaire la 18e étape du Giro (Le Soir)
Gilbert pakt tweede ritzege na fraai solonummer (De Standaard)
Philippe Gilbert remporte la 18e étape du Giro (L’Avenir)
Gilbert, à nouveau vainqueur au Giro: “Il faut savoir prendre des risques pour gagner!” (La Dernière Heure/Les Sports)
Philippe Gilbert: “Une deuxième victoire sur ce Tour d’Italie, c’est fantastique” (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Contador pakt Astana terug – Giro: Gilbert pakt tweede zege (De Telegraaf)
Germania
18. Etappe: Gilbert siegt – Contador baut Führung aus (Berliner Zeitung)
Slovenia
Giro d’Italia: Gilbert s samostojnim pobegom do etapne zmage (Delo)
Russia
Бельгиец Филипп Жильбер выиграл 18-й этап «Джиро д’Италия» (Sovetsky Sport)
Stati Uniti
Contador Extends Giro Lead, Gilbert Wins Stage 18 (The New York Times)
Costa Rica
Andrey Amador: ‘Soy optimista ante la posibilidad de subir al podio’ (La Nación)
Colombia
Gilbert ganó la etapa 18 del Giro; Contador reforzó su liderato (El Tiempo)
Alberto Contador se acerca al título del Giro de Italia (El Espectador)
Australia
Contador extends Giro lead – Payback time for Contador and teammates at Giro – Contador is a fighter like no other, says Rogers (The Age)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Vittoria di Gilbert. Attacco di Contador sul Monte Ologno: 1′13″ a Landa ed Aru, che erano rimasti attardati da una caduta che aveva spezzato il gruppo subito prima dell’inizio della salita. Commenti?
MirkoBL: Sinceramente, ma chi se ne frega se Contador non riuscirà a centrare la doppietta Giro-Tour. Questo è, in ogni caso, spettacolo!
Howling Wolf14: Bella tappa. Appassionante. Per decine di motivi. L’ennesima dimostrazione che la corsa la rendono avvincente i corridori. Non i percorsi. Basta una salita, a volte. Dura, ma non estrema. Le critiche al percorso del Giro vengono a cadere. Zittite le cassandre.
Profpivo: A parte Contador, un grandissimo Hesjedal
Howling Wolf14: E’ vero, Hesjedal merita davvero un plauso. Poca classe, ma un impegno ed un orgoglio ineguagliabili. E’ un autentico guerriero. Ammirevole.
Mi è piaciuto molto anche Philippe Gilbert. Si è gestito magnificamente in salita, lasciando sfogare De la Cruz, Bongiorno e Sioutsou. Ha limitato il distacco e al momento buono ha ripreso i battistrada saltandoli a velocità doppia. Classe e lucidità.
Jack.ciclista: Per quel poco che ho visto bellissimo Giro, se consideriamo ogni tappa come una singola gara non ci si è mai annoiati. E’ mancato solo un poco di pepe per la classifica generale, peccato ! Ci fossero stati due Campioni in più…
In collaborazione con il Forum dello Scalatore
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Dedicata a Gilbert e Contador
“Sei un mito” (883)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Gravellona Toce – Verbania
Gravellona Toce: poco nuvoloso, 19,9°C (percepiti 19°C), vento debole da SSE (6-10 Km/h), umidità al 70%
Biella (Km 70,7) : poco nuvoloso, 20,3°C (percepiti 19,5°C), vento debole da SSE (7-12 Km/h), umidità al 62%
Pont-Saint-Martin – traguardo volante (Km 105,9) : poco nuvoloso con qualche goccia di pioggia, 21,4°C (percepiti 20°C), vento debole da ESE (9 Km/h), umidità al 61%
Fenis – traguardo volante (Km 144) : poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 24,5°C (percepiti 22°C), vento moderato da SSE (13 Km/h), umidità al 49%
Saint Barthélemy – GPM (Km 167,6) : poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 16,6°C (percepiti 14°C), vento moderato da SSE (13 Km/h), umidità al 48%
Col Saint-Pantaléon – GPM (Km 207,9) : pioggia debole (0,3 mm) e schiarite, 16°C (percepiti 13°C), vento moderato da SSE (13 Km/h), umidità al 50%
Cervinia: poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 13,5°C (percepiti 10°C), vento moderato da SSE (13-15Km/h), umidità al 38%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Sgarbozza: “Ho fatto gli ultimi 45 km della gara”
Bartoletti: “Mina è scelta di vivere”
Conti: “Da Melide si fa la Serra di Biella” (la Serra di Biella è in programma domani)
Pancani: “Nippo Vini Fantina” (Fantini)
Pancani: “Ci sono voluti 40 Km perchè andasse via un attacco”
De Stefano: “La sponda maggiore” (la sponda del Lago Maggiore)
Garzelli: “La clavicola, sarà qualche giorno di riposo” (parlando della frattura della clavicola di Cunego)
Martinello: “La scaleta verso Monte Ologno”
Martinello: “Saltendo verso Monte Ologno”
Martinello: “Contador si scioglie, è umano anche lui”
Pancani: “Un flash prima del traguardo di Lelli” (Gilbert)
De Stefano: “Contador ha ipotecato qualche energia di troppo”
De Stefano: “Giornata no per il B capitano dell’Astana”
De Stefano: “Contador sempre più maglia gialla”
De Stefano: “La terza della sua carriera qua sul traguardo di Verbania” (Gilbert ne ha vinto solo una a Verbania, quella di oggi)
Pizzul: “Gilbert stava mangiando un panino di pane e salame”
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della diciottesima tappa, Melide – Verbania
1° Jon Izagirre Insausti
2° Aleksejs Saramotins a 20″
3° Serghei Țvetcov s.t.
4° Enrico Battaglin s.t.
5° Luca Paolini a 1′40″
Classifica generale
1° Marco Coledan
2° Aleksejs Saramotins a 2′41″
3° Roger Kluge a 9′15″
4° Ji Cheng a 12′00″
5° Nicola Boem a 17′56″
IL GIRO DI BERTOGLIO
Tuffo nella storia del Giro del 1975, nel quarantesimo anniversario della vittoria di Fausto Bertoglio e della fantastica conclusione dell’ultima tappa al Passo dello Stelvio. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità”
4 GIUGNO 1975 – 18a TAPPA: BRESCIA – BASELGA DI PINÈ
A BASELGA DI PINÈ (DOPO IL BONDONE) VOLATA A NOVE: ANCORA DE VLAEMINCK!
Giro d’Italia: sfortunata fuga di Conti nella discesa dal monte
Battuti nell’ordine Gimondi, Santambrogio, Lasa, l a maglia rosa Bertoglio, Riccomi, Baronchelli, Galdos e Panizza – Conclusione sullo Stelvio (salvo imprevisti) – Tutto da indovinare, tutto da scoprire
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Raduno di partenza
1a tappa: San Lorenzo al Mare – Sanremo
2a tappa: Albenga – Genova
3a tappa: Rapallo – Sestri Levante
4a tappa: Chiavari – La Spezia
5a tappa: La Spezia – Abetone
6a tappa: Montecatini Terme – Castiglione della Pescaia
7a tappa: Grosseto – Fiuggi
8a tappa: Fiuggi – Campitello Matese
9a tappa: Benevento – San Giorgio del Sannio
10a tappa: Civitanova Marche – Forlì
11a tappa: Forlì – Imola (Autodromo Enzo e Dino Ferrari)
12a tappa: Imola – Vicenza (Monte Berico)
13a tappa: Montecchio Maggiore – Jesolo
14a tappa: cronometro Treviso – Valdobbiadene
15a tappa: Marostica – Madonna di Campiglio
16a tappa: Pinzolo – Aprica
17a tappa: Tirano – Lugano

Il gruppetto con gli Astana all'inseguimento della lepre Contador sull'Ologno (foto Bettini)
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI LUGANO
maggio 28, 2015 by Redazione
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Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsioni del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1975, nel 40° anniversario della vittoria di Fausto Bertoglio).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Modolo, doppietta a Lugano. E la Lampre fa poker al Giro(Gazzetta dello Sport)
Giro, tappa per velocisti all’italiano Modolo. Contador resta in rosa(Corriere della Sera)
Gran Bretagna
Giro d’Italia 2015: Riders pay the penalty as climbs take their toll (The Independent)
Contador safe in Giro lead as Modolo wins again (The Time)
Francia
Modolo remet ça (L’Equipe)
Spagna
Modolo repite y Contador llegó de rosa a su casa de Lugano – Contador: “Estoy contento, todos los días me pasaba algo” – Landa: “Aru y yo tenemos que hacer la guerra a Contador” (AS)
Lampre saca el póker con Modolo – Día tranquilo para Contador (Marca)
Segunda victoria de Sacha Modolo – Contador: “Muy rápido, no hemos podido recuperar” (El Mundo Deportivo)
Belgio
Modolo pakt tweede sprintzege in de Giro (De Standaard)
Tour d’Italie : victoire au sprint de Modolo dans la 17e étape (L’Avenir)
Giro: victoire au sprint de Modolo (La Dernière Heure/Les Sports)
17e étape du Tour d’Italie: victoire au sprint de Modolo malgré une attaque tardive de Gilbert (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Modolo wint uitstapje Giro 17 (De Telegraaf)
Germania
Italiener Modolo sprintet zum zweiten Tagessieg (Berliner Zeitung)
Slovenia
Giro: Mezgec tretji v etapi, Contador ostaja premočno v rožnatem (Delo)
Russia
Порсев стал восьмым на «Джиро д’Италия» – Итальянец Модоло выиграл 17-й этап «Джиро д’Италия» (Sovetsky Sport)
Stati Uniti
Contador Survives Astana Onslaught to Extend Giro Lead (The New York Times)
Costa Rica
Andrey Amador mantiene cuarto lugar en la general y ahorra fuerzas para la montaña (La Nación)
Colombia
Sacha Modolo ganó la etapa 17; Contador mantiene el liderato (El Tiempo)
Sacha Modolo gana en Lugano y Contador se mantiene de líder del Giro (El Espectador)
Australia
Contador holds lead at home – Richie Porte’s pain in early Giro d’Italia exit could pay in Tour de France (The Age)
Contador boosts his Giro lead (The Australian)
Contador keeps Giro lead, Modolo wins stage (Herald Sun)
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Colonna sonora di “Pane e cioccolata”, film di Franco Brusati del 1973 che parla di un italiano emigrato in Svizzera
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Melide – Verbania
Melide: poco nuvoloso, 21,8°C (percepiti 20°C), vento debole da S (5-6 Km/h), umidità al 55%
Vergiate (Km 50,5) : cielo sereno, 21,1°C (percepiti 22°C), vento debole da SSE (5-6 Km/h), umidità al 57%
Stresa – traguardo volante (Km 80,9) : cielo sereno, 23,2°C (percepiti 24°C), vento debole da SSE (5-6 Km/h), umidità al 57%
Trarego (Km 130,3) : cielo sereno, 20,3°C (percepiti 21°C), vento debole da S (6-8 Km/h), umidità al 45%
Verbania : cielo sereno, 23,5°C, vento debole da S (6-8 Km/h), umidità al 59%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Pancani: “Giro d’Italia n° 91″ (è il 98°)
De Stefano: “E’ il Giro degli ultimi vent’anni?” (intendeva dire: il più duro degli ultimi vent’anni)
Cataldo: “Stiamo combattendo contro un colosso del ciclismo che da alcuni anni non appare”
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della diciassettesima tappa, Tirano – Lugano
1° Roger Kluge
2° Cédric Pineau a 13″
3° Nicola Boem a 45″
4° Ji Cheng s.t.
5° Caleb Fairly s.t.
Classifica generale
1° Marco Coledan
2° Aleksejs Saramotins a 5′09″
3° Roger Kluge a 7′34″
4° Ji Cheng a 11′06″
5° Nicola Boem a 17′56″
IL GIRO DI BERTOGLIO
Tuffo nella storia del Giro del 1975, nel quarantesimo anniversario della vittoria di Fausto Bertoglio e della fantastica conclusione dell’ultima tappa al Passo dello Stelvio. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità”
3 GIUGNO 1975 – 17a TAPPA (1a SEMITAPPA): OMEGNA – PONTOGLIO
3 GIUGNO 1975 – 17a TAPPA (2a SEMITAPPA): PONTOGLIO – MONTE MADDALENA
PANIZZA SULLA MADDALENA (MA BERTOGLIO TIENE)
Prima semitappa a Sercu (Van Linden, vittorioso, retrocesso)
La maglia rosa e Baronchelli a 11 , Galdos e Perletto a 15”, Oliva e Gimondi a 24″ , poi De Vlaeminck a 35″, Conti e Lasa a 49″ – Oggi la Brescia-Baselga di Pinè col monte Bondone
ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza
1a tappa: San Lorenzo al Mare – Sanremo
2a tappa: Albenga – Genova
3a tappa: Rapallo – Sestri Levante
4a tappa: Chiavari – La Spezia
5a tappa: La Spezia – Abetone
6a tappa: Montecatini Terme – Castiglione della Pescaia
7a tappa: Grosseto – Fiuggi
8a tappa: Fiuggi – Campitello Matese
9a tappa: Benevento – San Giorgio del Sannio
10a tappa: Civitanova Marche – Forlì
11a tappa: Forlì – Imola (Autodromo Enzo e Dino Ferrari)
12a tappa: Imola – Vicenza (Monte Berico)
13a tappa: Montecchio Maggiore – Jesolo
14a tappa: cronometro Treviso – Valdobbiadene
15a tappa: Marostica – Madonna di Campiglio
16a tappa: Pinzolo – Aprica

La folla a bordo strada attende il passaggio della corsa rosa (foto Tim de Waele/TDWSport.com)
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI APRICA
maggio 26, 2015 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsioni del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1975, nel 40° anniversario della vittoria di Fausto Bertoglio).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Mortirolo, Contador show. Fantastico bis di Landa. Aru crolla: adesso è terzo (Gazzetta dello Sport)
Aru crolla sul Mortirolo. Vince Landa, ora secondo dietro a super Contador (Corriere della Sera)
Gran Bretagna
Aru cracks on Mortirolo as Contador extends Giro lead (The Time)
Francia
Contador achève le suspense – Contador: «C’était compliqué» – Landa: «Faire la guerre ensemble» – Geniez: «Un bon point» (L’Equipe)
Spagna
Contador humilla a Aru en el Mortirolo y Landa gana otra vez – Contador: “Estoy muy feliz, pero me está pasando de todo” – Landa: “Aru dijo que me fuera con Contador, fue complicado” (AS)
Contador, el Giro es tuyo – Mikel Landa: “A Contador le ha hecho daño tener que cogernos” (Marca)
Contador, ‘Il Padrone’ – Contador: “Este es el ciclismo con el que disfruto” (El Mundo Deportivo)
Belgio
Tour d’Italie: Richie Porte renonce (Le Soir)
Contador zet Giro definitief naar zijn hand op moordcol (De Standaard)
L’Espagnol Mikel Landa remporte la 16e étape du Giro (L’Avenir)
Giro: Landa vainqueur, Contador toujours en rose – Monfort: “Je me suis sous-estimé” (La Dernière Heure/Les Sports)
Tour d’Italie: l’Espagnol Mikel Landa remporte la 16e étape. Grand numéro de Contador dans le Mortirolo (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Contador zet Giro naar hand – Kruijswijk nummer 2 (De Telegraaf)
Germania
Contador baut Führung beim Giro d’Italia aus (Berliner Zeitung)
Slovenia
Giro: Landa po drugi etapni zmagi postal prvi Contadorjev zasledovalec (Delo)
Russia
Юрий Трофимов вошел в пятерку лучших в общем зачете Джиро после 16-го этапа – Лука Паолини остается в «Катюше» еще на один сезон (Sovetsky Sport)
Stati Uniti
Contador Survives Astana Onslaught to Extend Giro Lead (The New York Times)
Costa Rica
Andrey Amador: ‘Lucharé con todo para subir al podio en Milán’ (La Nación)
Colombia
Carlos Betancur, décimo en la etapa 16; Contador defendió el liderato (El Tiempo)
Alberto Contador sentencia el Giro en Aprica (El Espectador)
Australia
Rogers braces for high-stakes stoush in Giro d’Italia finale – Contador boosts Giro lead – Porte’s pledge ‘I think I can still be strong’ – Porte withdraws from Giro d’Italia (The Age)
Porte ‘gutted’ after quitting Giro (The Australian)
Puncture no deterrent for flying Contador (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Howling Wolf14: Certo che l’Astana deve avere come tecnici degli autentici cervelloni. Innanzitutto hanno impiegato due settimane abbondanti per capire chi va più forte tra Landa e Aru. O forse l’avevano capito prima ma lo tenevano nascosto. Non certo per una scelta tattica ma per servilismo nei confronti della Rai e dei media, che imploravano un protagonista italiana.
In secondo luogo hanno logorato la squadra in un ottuso e insensato attacco in discesa, proseguito poi, ancor più stupidamente, tra la fine della discesa dell’Aprica e l’inizio del Mortirolo. Possibile che non si siano accorti che Aru era alla canna del gas? Hanno spolmonato Cataldo, Leòn Sanchez, Kangert e Tiralongo per ritrovarsi con un pugno di mosche. La Saxo avrà un team debole, ma l’Astana farebbe bene a far fare ai suoi tecnici un corso accelerato Cepu per imparare come si dirige una squadra ciclistica.
Attaccare in discesa è solo dimostrazione di debolezza. In discesa si attacca, eventualmente, solo al termine della discesa c’è l’arrivo. Se dopo c’è una salita come il Mortirolo che cosa si vuol ricavare da un’azione così stupida? I pivelli dell’Astana hanno ottenuto il solo risultato che alla fine della salita del Mortirolo il tanto atteso Aru è risultato doppiamente avvilito. Partito con 50″ di vantaggio su Contador ha finito la salita con quasi due minuti di distacco. Compromessa la sua immagine per la stolta tattica dei suoi tecnici. Per fortuna è giovane e ricaverà preziosi suggerimenti da quest’esperienza. Ma forse farà bene a cambiare aria e a cercarsi più abili consiglieri.
Nebe1980: Non sono del tutto d’accordo. Hai ragione quando dici che hanno impiegato due settimane per capire chi va più forte però l’attacco in discesa ha costretto Contador a fare uno sforzo mica da ridere per rientrare ed è stato proprio questo che ha permesso a Landa che è restato a ruota per 40 chioometri di vincere dando 40 secondi più abbuono a Contador. Se non avessero tirato Contador poteva giocare di rimessa sul Mortirolo o comunque spendere meno energie e poi nel finale restare con Landa. Senza dire che lo sforzo fatto potrebbe pagarlo nei prossimi giorni
Howling Wolf14: Giusta puntualizzazione. Effettivamente avevo in mente di inserirla nel mio messaggio, poi l’ho dimenticata. Diciamo che nell’ottica successo di tappa e insediamento di Landa al 2° posto della generale la tattica dell’Astana è stata ripagata. Ma è costata anche il macroscopico ridimensionamento di Aru. Certo, Aru prima o poi, oggi o domani o dopodomani, avrebbe mostrato i suoi limiti, ma in questi termini si tratta di una vera umiliazione, anche se non nascondo la massima ammirazione per l’orgoglio e la reazione del sardo. Landa ha sicuramente tratto beneficio dall’attacco dell’Astana, però io credo che al 2° posto in classifica ci sarebbe arrivato comunque. Il team kazako ha raggranellato una tappa in più. E’ già qualcosa. Ma nulla vieta di pensare che Landa avrebbe vinto ugualmente. Se anche avesse iniziato la salita con Contador, il basco probabilmente non avrebbe perso la sua ruota, con la scusa di aspettare Aru non avrebbe comunque tirato e non avrebbe compromesso la sua freschezza sulla salita finale dell’Aprica. E con un Contador sempre prodigo di concessioni avrebbe avuto buone possibilità comunque di conquistare la tappa.
Nebe1980: Ma così ha fatto stancare Contador per rientrare (sforzo che Contador potrebbe accusare prossimamente) in più gli ha ripreso 44 secondi. Se avesse fatto come dici tu avrebbe vinto senza staccare Contador e senza fargli fare un grande sforzo sul Mortirolo
Howling Wolf14: Può essere. E’ un’ipotesi. Vediamo nei prossimi giorni. Entro due giorni direi. Sennò ha spazio per recuperare.
Jack.ciclista: Se si fosse stancato, una raggiunto Aru non sarebbe scattato ancora.
Nisky: Beh…..aru era proprio fermo! Non è che contador abbia fatto sto scatto incredibile! Si è solo levato di ruota aru che non riusciva piu a mantenere un passo decente! Io poi non sono in accordo con alcune considerazioni sul sardo! Aru dell altro anno andava più forte ed era piu brillante! Quest anno ha avuto il problema ad aprile ed ha saltato tutta la rifinituta della preparazione! Per me è gia un miracolo sia la! Fosse stato di un altra squadra e non italiano con ogni probabilità non sarebbe nemmeno venuto al giro! Poi lui ha erroneamente calcato la mano la prima settimana……che non è stato d aiuto…..ma ripensando al fatto del brutto virus che ha avuto che non gli ha consentito di fare ne trentino ne romandia considero l attuale terzo posto di aru un buon risultato
Jack.ciclista: Anche secondo me deve essere molto contento di ciò che sta facendo. Quello che volevo dire io è che ci si attacca ad ipotesi fantasiose per tnere aperta la corsa quando è evidente che Contador è due spanne sopra gli altri
In collaborazione con il Forum dello Scalatore
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Dedicato a Landa e Contador
“We Are The Champions” (Queen)
Dedicato ad Aru
“Non mollare mai” (Gigi D’Alessio)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Tirano – Lugano
Tirano : cielo sereno, 20,9°C (percepiti 20°C), vento debole da NNE (7-15 Km/h), umidità al 38%
Morbegno – traguardo volante (Km 63,5) : cielo sereno, 23°C (percepiti 24°C), vento debole da NNW (4-7 Km/h), umidità al 32%
Nobiallo – traguardo volante (Km 104,4) : cielo sereno, 23,8°C, vento debole da NNW (6-7 Km/h), umidità al 30%
Lugano: cielo sereno, 23,5°C, vento debole da NNW (6-7 Km/h), umidità al 30%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Presentazione della tappa sul Garibaldi: “In gran parte è la salita del giorno precedente” (il giorno precedente c’era il riposo)
De Stefano: “Garzelli vinse all’Aprica nel 2004″ (vinse alla Presolana)
De Stefano a Garzelli: “Il Mortirolo, dove tu conquistati un successo straordinario nel 2004″ (e ridaglie)
Pancani: “Vezzo d’Oglio” (Vezza d’Oglio)
De Stefano: “Specializza gigante” (specialità)
Gimondi: “Sarà più prudente di Auro” (Aru)
Lelli: “Qui c’è il diavolo a quattro”
Martinello: “Kruizeg” (Kruijswijk)
De Luca: “Ci sono una serie di tornanti che si guardano in faccia”
Martinello: “Amador ha avuto una sbavatura in questo tornante”
Pancani: “C’è una variazione rispetto al percorso storico del Mortirolo” (la variazione era della salita dell’Aprica)
Pancani, ricordando i fatti di Madonna di Campiglio: “Prima che ci fosse quella disgraziata giornata di riposo” (non ci fu nessun riposo in quei giorni)
Garzelli: “Stanno andando molto forti”
Televideo: “Lo spagnolo lascia andare Landa e Kruijswijk” (è scattato solo Landa, Kruijswijk ha concluso la tappa con Contador)
Televideo: “Aru perde il 2° posto proprio a spese del basco” (a dire il vero, c’ha guadagnato Landa)
De Stefano: “Sta facendo un grande Giro Damiano Cunego” (Caruso)
Lelli: “Le gambe sono oramai 20 Km che sono finite”
De Luca: “Seconda posizione di generale”
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della sedicesima tappa, Pinzolo – Aprica
1° Simon Geschke
2° Fabio Silvestre s.t.
3° Bert De Backer s.t.
4° Roger Kluge s.t.
5° Jérôme Pineau a 29″
Primo italiano Luca Paolini, 8° a 2′00″
Classifica generale
1° Aleksejs Saramotins
2° Marco Coledan a 11″
3° Roger Kluge a 9′21″
4° Ji Cheng a 12′08″
5° Michael Hepburn a 14′46″
IL GIRO DI BERTOGLIO
Tuffo nella storia del Giro del 1975, nel quarantesimo anniversario della vittoria di Fausto Bertoglio e della fantastica conclusione dell’ultima tappa al Passo dello Stelvio. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità”
2 GIUGNO 1975 – 16a TAPPA: ARENZANO – ORTA SAN GIULIO
GRAN REGIA DI GIMONDI: ATTACCA E VINCE IL SUO GREGARIO FABBRI
Al “Giro” lunga fuga a quattro andata a buon fine per 3 secondi – Bertoglio resisterà?
Con il vincitore erano Lualdi , Pozo (classificatisi nell’ordine) e Fraccaro (pure della Bianchi) scavalcato in extremis da Van Linden – Molto lavoro per Bertoglio, Baronchelli e Galdos – Da 48 ore nevica sullo Stelvio: si passerà? – I corridori non vogliono spinte
ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza
1a tappa: San Lorenzo al Mare – Sanremo
2a tappa: Albenga – Genova
3a tappa: Rapallo – Sestri Levante
4a tappa: Chiavari – La Spezia
5a tappa: La Spezia – Abetone
6a tappa: Montecatini Terme – Castiglione della Pescaia
7a tappa: Grosseto – Fiuggi
8a tappa: Fiuggi – Campitello Matese
9a tappa: Benevento – San Giorgio del Sannio
10a tappa: Civitanova Marche – Forlì
11a tappa: Forlì – Imola (Autodromo Enzo e Dino Ferrari)
12a tappa: Imola – Vicenza (Monte Berico)
13a tappa: Montecchio Maggiore – Jesolo
14a tappa: cronometro Treviso – Valdobbiadene
15a tappa: Marostica – Madonna di Campiglio

Aprica: ora il gioco di sguardi è tra Contador e Landa (foto Tim de Waele/TDWSport.com)
UN GIRO GIA’ DECISO?
maggio 25, 2015 by Redazione
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Dopo la grande prestazione a cronometro e la convincente difesa di Madonna di Campiglio, Contador sembra aver messo le mani sul Giro d’Italia. Solo la Astana, forte di due uomini nelle zone alte della classifica, sembra poter rimettere in discussione la maglia rosa, approfittando delle quattro tappe di montagna ancora da disputare. A cominciare da domani, quando la corsa si arrampicherà sul Mortirolo.
Dopo un week-end come quello appena trascorso, è facile cedere alla tentazione di dare per deciso il Giro d’Italia e di celebrare anzitempo il terzo trionfo rosa di Alberto Contador. Con un corridore superiore per gambe e testa alla concorrenza, forte di un margine di oltre due minuti e mezzo sul più diretto inseguitore, nemmeno le quattro tappe di montagna all’orizzonte di una terza settimana tutta in quota sembrano sufficienti a rovesciare le gerarchie della corsa. Eppure, all’alba del secondo giorno di riposo, non è difficile trovare validi motivi per convincersi che il Giro ha senz’altro trovato un padrone, ma non ancora un vincitore.
In primo luogo – è banale ma doveroso ricordarlo -, il Giro in corso ha già provveduto più volte a ricordare come l’inconveniente sia sempre dietro ogni curva, e né la maglia rosa né una sala trofei stracolma sono sufficienti a proteggere dalle bizze della dea bendata. Una lezione imparata nel più diretto dei modi dal capoclassifica, che in due tra le tappe più insignificanti del percorso ha lasciato una maglia rosa e (quasi) una spalla.
E se anche la fortuna – come ci auguriamo – rinuncerà a dire la sua, lo stesso week-end che ha fatto prendere il largo a Contador non ha mancato di suggerire chi e come potrà provare a scardinare il monopolio dello spagnolo.
Il “chi” è scontato: Fabio Aru e Mikel Landa, 2° e 4° in classifica generale, che fanno della Astana l’unica formazione in grado di presentarsi all’ultima settimana ancora con due punte. Il “come” è affare assai più complesso, ma è certo che l’eventuale tentativo di ribaltare il Giro passerà dalla netta superiorità messa in mostra dalla corazzata kazaka nei confronti delle squadre rivali. Una supremazia già netta sugli Appennini, che molti si aspettavano di veder ridimensionata sulle Alpi, e che invece si è riproposta ancora più marcatamente a Campiglio, quando quattro compagni di squadra si sono presentati insieme ad Aru alle pendici dell’ascesa conclusiva, contro un Contador del tutto isolato. Roman Kreuziger, che alla partenza pareva il miglior vice del lotto, atteso al riscatto dopo una prima parte di Giro deludente, è invece naufragato sul Passo Daone, perdendo le ruote di un gruppo ancora forte di una trentina di unità, quasi in contemporanea con un Basso forse in ripresa, ma di certo non abbastanza velocemente da tornare utile al capitano nelle fasi calde. Il solo Rogers, ieri tagliato fuori da una caduta, sembra poca cosa per fronteggiare una squadra che, quando il plotone si riduce a venti elementi, ne costituisce almeno un quarto.
Il terreno per provarci non mancherà, e la scelta di Mauro Vegni – che condividiamo in toto – è stata quella di suggerire ai corridori l’attacco da lontano, proponendo le salite più impegnative (Mortirolo, Saint-Pantaléon, Finestre) come penultime di giornata, seguite da ascese più pedalabili verso l’arrivo (Aprica, Cervinia, Sestriere). Proprio quella dell’azione a lunga gittata, per quanto rischiosa, sembra essere l’unica opzione in grado di mettere seriamente in difficoltà Contador, perlomeno da un punto di vista tattico: appurato a Campiglio che un forcing di squadra seguito dallo scatto dei leader nel finale non è sufficiente a mettere in croce le gambe della maglia rosa, non resta che provare ad anticipare i tempi, creando nel leader un dilemma sul da farsi. Se Landa – apparso ieri il più brillante avversario di Alberto – dovesse muoversi a 30 o 40 km dal traguardo, la maglia rosa dovrà decidere se aspettare o inseguire, sapendo in tal caso di dover fare con ogni probabilità tutto da solo, e di esporsi a possibili contrattacchi del più vicino avversario.
Se l’inattesa brillantezza di Landa rende gli scenari tattici dell’ultima settimana vari ed intriganti, è pur vero che il basco, nella prima tappa alpina, è parso ambire a qualcosa di più del semplice ruolo di seconda punta. Un desiderio che rischia forse di compromettere la compattezza della squadra, ma del tutto legittimo, visto che, se Contador non ha avuto sin qui alcuna difficoltà a rintuzzare gli affondi di Aru, le stoccate di Landa salendo a Campiglio hanno dato la sensazione di impegnarlo ben più a fondo. A parole, il sardo resta capitano unico, ma forse sono troppe le montagne che separano i girini da Milano per dare più peso al distacco in classifica tra i due che ai valori in campo in questo momento.
Se fino a qui non abbiamo parlato d’altro che di Contador e della Astana, è perché il Giro 2015 offre assai poco in fatto di classe media. La tappa di Madonna di Campiglio ha definitivamente eliminato dai giochi gli altri due supposti pesi massimi al via, Porte e Uran: l’australiano, storicamente incline ad incappare in almeno una giornata nera e ormai con il morale a terra, ha abbandonato il suo motorhome dopo i 27 minuti rimediati sulle Dolomiti di Brenta, mentre il colombiano, arrivato ad otto primi da Landa, naviga ora in quindicesima posizione, ad oltre dodici minuti dalla maglia rosa. A fare da cornice alla sfida tra il capoclassifica e gli azzurri di Beppe Martinelli resta così una schiera di corridori di indubbio valore, ma che paiono lontani dal gotha della corsa.
Il più vicino, 3° a 4’19’’, è Andrey Amador, che ancora culla il sogno di regalare al Costa Rica il primo podio al Giro d’Italia (e in qualunque corsa di primo piano). Le sue speranze dipenderanno in larga parte da ciò che la Astana deciderà di fare di Landa, ora 4° a soli 27’’ dal podio; gli altri, a cominciare da König (5° a 6’36’’), ritrovatosi capitano Sky dopo la débacle di Porte, sono per ora distanti, anche se il Trofimov di ieri, 2° al traguardo e capace di lottare quasi ad armi pari con i migliori, minaccia di portarsi più su dell’attuale 6° posto, staccato di 6’58’’. Da Caruso e Monfort, 7° e 8°, ci si aspetta un’ultima settimana all’insegna della regolarità, mentre Visconti, 9°, dovrà forse scegliere definitivamente tra i propositi di classifica e le ambizioni di successo parziale. Più che da Geniez e da un deludente Van den Broeck, 10° e 11°, o da un Kreuziger sottotono (12°) che sarà soprattutto dedito alla causa di Contador, ci si aspetta una terza settimana garibaldina da Hesjedal e Kruijswijk, i cui attuali piazzamenti (13° e 14°) potrebbero migliorare sensibilmente, a patto di azzeccare qualche altra fuga.
Tra una salita e l’altra, l’ultimo scampolo di Giro offrirà ai velocisti ancora due occasioni, anche se la tappa di Lugano, stretta nell’abbuffata alpina, rischia di essere preda di una fuga. In palio, oltre ai due traguardi, ci sarà anche la maglia rossa, contesa fra Viviani e Nizzolo, appaiati a 119 punti. Sarà quello il principale motivo di interesse della passerella milanese; la strada per arrivarci è ancora poca, ma terribilmente dura.
Matteo Novarini

Landa, Contador, Aru e Trofimov salgono verso Madonna di Campiglio (foto Tim De Waele/TDWSport.com)
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI MADONNA DI CAMPIGLIO
maggio 25, 2015 by Redazione
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Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsioni del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1975, nel 40° anniversario della vittoria di Fausto Bertoglio).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
A Campiglio trionfa Landa. Prova di forza di Contador (Gazzetta dello Sport)
Giro d’Italia, a Campiglio vince Landa. Aru rimane a ruota di Contador (Corriere della Sera)
Francia
Contador: «Landa plus fort qu’Aru» – Landa s’impose, Contador contrôle – Landa (Astana): «Hiérarchie inchangée» (L’Equipe)
Spagna
Landa vence en Madonna y Contador mete 7″ más a Aru – Mikel Landa: “Estamos en Italia y aquí mi capitán es Fabio Aru” (AS)
Madonna di Landa – Contador amplía su liderato (Marca)
Landa gana en Madonna – Contador: “Pantani era una inspiración para mí” – Mikel Landa: “Esta victoria no se podía escapar”(El Mundo Deportivo)
Belgio
Kristof Vandewalle verlaat Giro met gebroken vinger – Astana wint rit maar Contador kraakt niet (De Standaard)
Landa triomphe au sommet lors de la 15e étape du Giro . Abandon de Tom Boonen au Giro – Giro : Contador reprend les commandes, Jurgen Van den Broeck dans le top 5 (La Dernière Heure/Les Sports)
Tour d’Italie: l’Espagnol Mikel Landa gagne la 15e étape en montagne, Contador reste en rose, Monfort 8e du général! (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Kruijswijk nadert top 10 in Giro (De Telegraaf)
Germania
Landa gewinnt Bergetappe – Contador demonstriert Stärke – (Berliner Zeitung)
Slovenia
Giro: Astana dobila etapo, a Contador je zadržal prednost (Delo)
Stati Uniti
Contador Retains Pink Jersey After Controlling Aru (The New York Times)
Costa Rica
Noticia Andrey Amador se defiende en una etapa reina y es la sensación del Giro de Italia (La Nación)
Colombia
Urán salió de los 10 y Contador sigue de líder (El Tiempo)
Rigoberto Urán pierde terreno en el Giro (El Espectador)
Australia
Contador in control of Giro d’Italia (The Age)
Contador repels Astana to extend Giro lead (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Previsioni sulla tappa? Dove attaccherà Aru?
Jack.ciclista: Pronostico: Aru attacca sul Daone ma il suo vantaggio sarà risicato. Contador rientra in discesa, controllo sull’ultima salita e magari piazza lo scatto ai -2, e mettere la parola fine alla classifica generale. Lasciano andare via una fuga, ma non escluderei il rientro dei big nell’ultima salita.
Nisky: Spero ci sia il sole! Senno visti gli ultimi anni. …..chi vede il giro piu che il paese del sole crede che l italia sia il paese della pioggia
Salitepuntocià: L’Italia non è mai stato il paese del sole a Maggio e anche inizio Giugno, tutti gli anni ai Giri d’Italia capita la solita neve in montagna o se va bene la pioggia in pianura…. Sulla corsa, l’unico che puo far saltare il banco, sia nel bene che nel male, ma ci proverà, è il lunatico Heisedal. Può arrivare poi a un ora, ma conoscnedolo è l’unico che potrebbe scopigliare le carte, e Aru deve seguirlo, ma non solo oggi, fino al Sestriere, oggi non penso a grossi cambiamenti
DOPO LA TAPPA
Vittorio P: Faccio notare che fa più selezione un finale a “Madonna di Campiglio” che sullo “Zoncolan”. La regola della penultima salita “tosta” vince sempre!
Howling Wolf14: Bravo, Vittorio. Ma, sai, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Chi è fissato con il Nortirolo e il Minestre non sarà mai obiettivo. Avrà sempre una visione faziosa. Non obiettiva.
Salitepuntocià: Nulla di che per la generale ma almeno la tappa si è salvata, l’han fatta a tutta, e ha provocato distacchi impensabili. Probabilmente Uran e Porte avranno avuto anche guai fisici per le cadute, non è possibile crollare cosi, ok il fuori classifica, ma se le gambe erano buone, avrebbero puntato almeno al traguardo di tappa, morale alto o basso. DI Uran su rai sport han detto che ha avuto si problemi di dolore e di posizione nella crono. Di Porte non si sa nulla, non parla mai sia quando va bene che quando va male che quando avrbbe giustificazioni. Però il colmo Contador non sta dominando perchè non ha ancora vinto una tappa, ma sta vincendo per manifesta inferiorità altrui. Spero ci voglia regalare un impresa o perlomeno una vittoria di tappa, perchè si nota che è piu forte di Aru, ma non lo ha ancora staccato di fatto e idem Landa
Nebe1980: Ci sono ancora molte tappe per fare attacchi da lontano però oggi l’Astana ha corso oltre che per la tappa come era ovvio anche per il secondo posto. In chiave giro d’italia quegli scatti combinati di Landa e Aru all’ultimo chilometro dovevano farli su Passo Daone. E’ giusto sfruttare la superiorità numerica se Contador risponde a 6 scatti signfica che i due Astana han fatto 3 scatti per uno e quindi speso meno di uno che ha risposto a 6. Allora per logorare il leader quella combinazione di scatti doveva iniziare sul Daone. Vediamo se cercano di fare qualcosa sul Mortirolo.
Howling Wolf14: Sarei d’accordo con te se la realtà dicesse che quelli dell’Astana ne hanno. Invece mi pare che a parte Landa siano tutti al gancio. Aru sta attaccato con lo sputo. La teoria sugli scatti dell’Astana e quelli di Contador sarebbe giusta, solo che le gambe di Contador non sono quelle di Aru e di Landa né tantomeno di Kangert, di Tiralongo e dell’esausto Cataldo. Giustissimo attaccare sul Passo Daone, che era più duro, però occorrono le gambe per scattare. Ma se per ogni scatto accumuli quell’acido lattico che poi il tuo organismo non è in grado di metabolizzare fai la fine del topo. Mortirolo? Non credo. L’unico in grado di attaccare Contador è Landa. Ma il Pistolero gli risponderà facilmente, senza neanche troppo dannarsi. Se dovessero attaccare Cataldo, Tiralongo e Kangert non credo che né Contador né la Saxo si spremeranno per inseguirli. Gli unici veri avversari sono ormai Aru e Landa. Ma se l’Astana ne vuole due sul podio, e magari vincere qualche altra tappa, non può usare tattiche scriteriate.
Salitepuntocià: Contador se vuole il Giro meritatmente e non solo grazie alla cronometro stacchi Aru. Invece mi pare voglia solo amministrare. E’ deludente questo e non è un Aru stellare, per ora. Percorso come si sapeva, una crono troppo lunga sbilancia i valori
Howling Wolf14: Percorso … ingiusto? Ma adesso ci sono i percorsi giusti e quelli ingiusti? Occorrerà una giuria per classificarli?
Salitepuntocià: ingiusto perchè sbilancia i valori, troppo lunga la crono, piu giusta la scelta del tour ,non deve stravolgere la classifica… dipendesse da me , nemmeno un km a crono, che è un altra specialità, come il pavè, la pista, la MB, il ciclocross…
Howling Wolf14: Ma chi ti ha detto che voglia dominare? Per quale ragione dovrebbe dominare. Vuole vincere. Gli basta. Se ha in mente il Tour fa benissimo a non andare oltre le righe. Va bene così.
Salitepuntocià:Ma appunto non è il massimo per lo spettatore. Dimostri se non di dominare almeno di staccare Aru,o vincere una tappa. In passato l’ha sempre fatto. Ha dichiarato alla partenza che voleva la tappa, per ricordare Pntani. Non è che appunto non è cosi’ forte e che quindi si amministra? Ovvio che se è cosi per lui fa bene, ma da spettatore e ammiratore suo, mi aspetterei di piu in montagna. Non dico di fare l’impresa, ma staccare di 20″ gli altri se ce la fa. Non è che sprecherebbe chissa’ cosa, il Tour è fra un mese. Se no allora, fossi Aru, ci penserei anche io al Tour, visto che la maxi crono non c’è e contador non lo stacca.
Nebe1980: Secondo me sul percorso una riflessione seria è doverosa.
Tanto per cominciare 60 Km a cronometro non sono assolutamente troppi. Per esempio l’hanno scorso erano di più. Forse fare una sola crono così lunga ha favorito gli uomini di esperienza e quelli di fondo ed Aru non è tra questi. Kiryenka è invece esattamente uno di fondo e uno di esperienza pur non essendo specialista. Dopodichè come si fa a dire che ha sbilanciato i valori? Aru ha preso tre minuti da Contador che è anche lui uno scalatore, uno che stacca tutti in salita, uno che ha vinto i GT con attacchi in montagna non uno alla Indurain che vinceva le crono con 5 minuti sul secondo e poi controllava la corsa.
Se riflettiamo 3 minuti in una crono non sono cbissà che. Pantani quando vinse il giro aveva 4 minuti e mezzo da Zulle prima della montagne, quando vinse il Tour aveva 5 minuti da Ullrich dopo la crono di Correze. Nel 94 Pantani prese quasi 6 minuti da Berzin nella Grosseto Follonica di 44 Km. Allora non è che la crono sbilancia i valori è che Contador è più forte quindi la crono al limite accentua le differenze.
Puntocià dice Contador stacchi Aru… ma cosa credi se vuole lo stacca tranquillamente?
Quel che manca sono un paio di tapponi veri di oltre 200 Km con cinque salite dure una in fila all’altra. Lì può venire una crisi a chiunque da un momento all’altro come ad Ullrich a Les deux alpes o a Indurain sul Santa Cristina a Zulle sul Sella ecc. Con queste tappe la corsa si accende nel finale e non si riesce ad impostare un vero attacco da lontano efficace. Si può attaccare a 40 Km dal traguardo solo se prima ci sono state altre montagne serie che hanno già decimato le energie ed è allora che le differenze vengono fuori più accentuate.
Detto ciò credo che in tal caso la superiorità di Contador sarebbe stata ancor più schiacciante ma penso. Questo non significa che Aru e Landa non debbano comunque tentare di stringere Contador in una morsa
Nebe1980: Guarda che però se parte Landa Contador lo segue e come lo raggiunge subito riparte Aru con Landa che si riposa in modo che quando Contador raggiunge Aru riparte Landa, questo senza un secondo di pausa costringe Contador a stare sempre sotto sfrozo mentre gli altri si riprendono mentre c’è l’azione del compagno. Quindi anche avendo meno energie si può sfruttare la superiorità moltiplicando gli sforzi che l’avversario deve fare per rispondere a due. Dai e dai può anche cedere. Aru il podio lo ha già conquistato, ha dimostrato di essere in grado di arriverci, ora deve tantare di vincere, Landa potrebbe anche accontentarsi del podio ma visto che è in squadra con Aru perchè non provarci?
Nisky: A me….e sottolineo a me…..pare che albertone ispanico stia passeggiando! Chi va in bici losa……se vai con uno più forte a fare una salita ti sembra un calvario…..se vai a fare la.stessa salita con uno piu debole e vai a 3/4 di gas arrivi al finale che ti pare di non aver nemmeno fatto fatica……aru mi pare nella prima situazione…..contador nella seconda! Crono o non crono contador se voleva staccava aru e landa gia in diverse occasioni a partire dall abetone! Ma contador vuole vincere si il terzo giro….ma ha in mente la doppietta col tour e allora ecco che fa benissimo a correre cosi! Il che non so se sia un bene per il giro che di glorioso si ritroverà solo il nome del vincitore!
Howling Wolf14: Ti ho già detto, in passato, che a me dello spettatore tipo Uomini&Donne o dei fans della premiata coppia Sgarbozza&Bartoletti non me ne frega niente. Io sono un cultore del ciclismo e mi ritengo un palato fine. Ma penso anche di non essere l’unico. Qui, in questo forum, i veri appassionati, quelli che colgono l’essenza di questo sport, sono tantissimi, la stragrande maggioranza. A loro non interessa un fico delle dimostrazioni esteriori e spettacolari di forza e di superiorità. Il ciclismo è uno sport nei quali le gerarchie si stabiliscono con il passare dei chilometri, senza necessità di forzare né tantomeno di fare sortite circensi. Non è quello che voglio, non è questo che mi aspetto. Chi le vuole, a partire dai buffoni della Rai (tranne Martinello e Garzelli, beninteso), per me può andare a remengo. Per quanto riguarda Aru, invece, concordo. Per il sardo il Tour potrebbe essere un grande banco di prova, la prova del fuoco. O dentro o fuori. Gimondi l’ha vinto a 23 anni. Se la stoffa c’è, al Tour viene fuori.
Nebe1980: Adesso al di là di tutto il percorso non è granchè nel senso che mancano i tapponi come quelli di una volta con cinque colli di 250 Km, quelli spaccagambe, quelli da 7 ore di gara, quelli in cui le differenze vengono fuori. Si è deciso di fare un percorso facile per stimolare i grandi a tentare la doppietta giro tour proprio mettendo un giro facile in modo che la cosa apparisse fattibile. ma come si è visto non è addolcendo i percorsi che porti i campioni. E non sono salite come Mortirolo e Finestre che cambiano la cosa. Ad esempio la tappa del Finestre a me non piace perchè ci sono solo quelle due difficoltà nel finale. se si voleva sperare in un rimescolamento di carte si doveva fare una tappa più duro in modo che una defaillances sul finestre potesse diventare una questione di minuti.
Si poteva fare dalla Val d’Aosta San Carlo, Piccolo San Bernardo, Iseran, Moncenisio, Finestre, Sestriere, allora sì che poteva succedere di tutto
Nisky: stridacchio un pò…..in realtà penso comunque che aru possa in salita giocarsela con contador….perdendo 8 volte su 10 ma pur vincendo due!lo ha dimostrato l altro anno alla vuelta scattando nel pieno della battaglia froome contador!però ci vuole quella condizione…..se c è aru ma non è lo stesso dell altro anno significa che va più piano e quindi contador passeggia….beato lui
Salitepuntocià: Ma infatti il percorso è facile, non basta la tappa di Aprica e del Sestriere. Bastava non mettere la crono e c’era il duello Aru Contador assicurato. Quanto a facilitare la doppietta è vero, solo che nibali frooome e quintana non hanno il coraggio di contador. Ed è ovvio che se deono scegliere , scelgono quello piu remunerativo e con piu audience di GT. Poi per chi perde sia giro che tour c’è sempre la vuelta di espana, a fare da “coppa italia”… il giro è il campionato e il tour la champions …
In collaborazione con il Forum dello Scalatore
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
“Duel” (Propaganda)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Pinzolo – Aprica
Pinzolo: pioggia debole (0,4 mm), 15,6°C, vento debole da ENE (3 Km/h), umidità al 74%
Passo del Tonale – GPM (Km 55,2) : pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 9,7°C (percepiti 8°C), vento moderato da N (13-16 Km/h), umidità al 66%
Aprica – GPM – 1° passaggio (Km 102,2) : pioggia debole (0,4 mm) e schiarite, 15,4°C, assenza di vento, umidità al 60%
Mazzo di Valtellina (Km 129,8) : pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 20,8°C, vento debole da N (6-17 Km/h), umidità al 54%
Aprica : pioggia debole (0,4 mm) e schiarite, 14,9°C, assenza di vento, umidità al 62%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Gerhard Vanzi: “Si circumvaga”
Simoni: “Per arrivare un po’ qui” (arriveranno a pezzi i corridori al traguardo?)
Martinello: “Il gruppo è cronometato”
Lelli: “La Tinkoff sono un po’ nervosi”
Iader Fabbri: “Pubblicato su una rivista autorizzata” (autorevole)
De Luca: “Bisogna aspettare il Passo Daone per le prime mosse di questa tappa”
Simoni: “Questi ultimi 2 Km segneranno questa salita”
Lelli: “Sono sul quartetto sulla testa della corsa”
Pancani: “Questa tappa sta per affrontare la seconda salita”
Martinello: “Costantun Siutsou” (Kanstantsin Siutsou)
Grafica RAI (sull’altimetria del Passo Daone): “Abetone”
De Stefano: “Contador maglia rosa con 2′35″ da Fabio Aru”
De Stefano: “Il Mortirolo è una discesa che tu conosci molto bene”
Garzelli: “Una giornata di crisa”
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della quindicesima tappa, Marostica – Madonna di Campiglio
1° Alessandro Petacchi
2° Maximiliano Ariel Richeze a 9″
3° Nikias Arndt a 55″
4° Roger Kluge s.t.
5° Bert De Backer s.t
Classifica generale
1° Aleksejs Saramotins
2° Marco Coledan a 11″
3° Roger Kluge a 11′21″
4° Ji Cheng a 12′08″
5° Michael Hepburn a 14′21″
IL GIRO DI BERTOGLIO
Tuffo nella storia del Giro del 1975, nel quarantesimo anniversario della vittoria di Fausto Bertoglio e della fantastica conclusione dell’ultima tappa al Passo dello Stelvio. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità”
1 GIUGNO 1975 – 15a TAPPA: IL CIOCCO – ARENZANO
COALIZZATI I “BIG”: BATTAGLIN K.O.
Il Giro mette in scena a sorpresa una tappa drammatica che «cancella» uno dei protagonisti più attesI – In volata la spunta poi Bitossi ma Bertoglio conserva la rosa
Baronchellì, Gimondi e De Vlaeminck capeggiano l’attacco all’alfiere della Jollyceramica che giunge ad Arenzano con 9′41” di ritardo – Lotta scatenata subito in partenza: il corridore veneto resta solo, naviga a lungo in difficoltà tra gente che non gli concede cambi, si difende disperatamente, poi crolla – Propositi di abbandono e di … vendetta – Il Giro affronta il conto alla rovescia – La GBC è rimasta con un solo corridore – La ribellione del “vecchio” – Gimondi protagonista di una rivincita
ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza
1a tappa: San Lorenzo al Mare – Sanremo
2a tappa: Albenga – Genova
3a tappa: Rapallo – Sestri Levante
4a tappa: Chiavari – La Spezia
5a tappa: La Spezia – Abetone
6a tappa: Montecatini Terme – Castiglione della Pescaia
7a tappa: Grosseto – Fiuggi
8a tappa: Fiuggi – Campitello Matese
9a tappa: Benevento – San Giorgio del Sannio
10a tappa: Civitanova Marche – Forlì
11a tappa: Forlì – Imola (Autodromo Enzo e Dino Ferrari)
12a tappa: Imola – Vicenza (Monte Berico)
13a tappa: Montecchio Maggiore – Jesolo
14a tappa: cronometro Treviso – Valdobbiadene

In questo sguardo tra Contador e Aru c'è il succo della grande sfida del Giro 2015 (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

