ANTEPRIMA TOUR – LE PREVISIONI SULLA SECONDA SETTIMANA

giugno 30, 2016 by Redazione  
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Abbiamo chiesto ad Harry Potter…. ehm ehm… al nostro vicedirettore Matteo Novarini di munirsi della proverbiale sfera di cristallo e leggere oltre le altimetrie, provando ad immaginare gli scenari agonistici delle 21 frazioni dell’imminente Tour de France, che scatterà sabato 2 luglio. Tocca ora alla settimana centrale della Grande Boucle, caratterizzata dai tapponi pirenaici, dal primo assaggio alpino (e che assaggio!) e da nervosa cronometro, tortuosa e vallonata.

8a TAPPA: PAU > BAGNERES-DE-LUCHON 184 km

A quattro anni di distanza, torna sulle strade del Tour la Pau – Luchon, in formato però largamente rimaneggiato: via l’Aubisque come prima salita e l’Aspin come terza, dentro Hourquette d’Ancizan e Val Louron-Azet fra Tourmalet e Peyresourde. Una soluzione nel complesso meno dura, che diminuisce il dislivello, ma che favorisce una corsa d’attacco.

Il gruppo resterà quasi certamente pacifico almeno fino al Val Louron-Azet, e difficilmente si vedranno all’attacco i migliori prima del Peyresourde, a meno che qualcuno dia segni di cedimento sulle salite precedenti. L’accumularsi dei colli, tuttavia, potrebbe far sì che la possibile battaglia sull’ultima salita diventi il primo vero test per i pretendenti alla maglia gialla, dove qualche grosso calibro potrebbe cominciare ad essere depennato dalla lista dei favoriti. Non crediamo troppo ad un arrivo in solitaria, anche perché la discesa del Peyresourde, non molto tecnica, potrebbe favorire rientri da dietro.

Favoriti: Fuga, Froome, Bardet

9a TAPPA: VIELHA VAL D’ARAN > ANDORRA ARCALIS 184.5 km

Nella seconda domenica di gara, il Tour si concede il primo dei due sconfinamenti in programma in questa edizione, per una frazione interamente al di fuori del territorio francese: la partenza avverrà da Vielha, pochi chilometri oltre il confine spagnolo, in direzione di Andorra, dove si entrerà ad una sessantina di chilometri dal traguardo.

Bonaigua e Cantò animeranno i primi due terzi di tappa, dove si assisterà verosimilmente alla nascita di una fuga piuttosto numerosa e ad un tranquillo inseguimento da parte del gruppo. L’andatura si farà più allegra con la prima salita andorrana, l’Alto de la Comella, ma non prima del breve ma aspro Beixalis potrà iniziare la battaglia. Se i divari tra i migliori in classifica saranno – come appare probabile – ancora limitati, è facile che la battaglia venga comunque posticipata alla salita finale verso Arcalis, La fatica accumulata sui quattro colli precedenti e gli strascichi delle prime due frazioni pirenaiche dovrebbero comunque bastare a selezionare i favoriti, che vivranno il primo giorno di riposo con un quadro molto più chiaro delle proprie prospettive di classifica.

Favoriti: Quintana, Froome, Contador

10a TAPPA: ESCALADES-ENGORDAY > REVEL 197 km

Raramente una tappa riesce a qualificarsi come pianeggiante e ad includere al contempo nel percorso il Souvenir Henri Desgrange, equivalente francese della Cima Coppi. Eppure così sarà per la decima frazione del Tour, che ripartirà da Andorra (Escalades-Engordany) e salirà agli oltre 2400 metri del Port d’Envalira per poi offrire, dopo la lunghissima discesa, quasi esclusivamente pianura.

Nel “quasi” sta però tutto il sale della tappa: a 6 km circa dal traguardo, infatti, Thierry Gouvenou ha infilato il trabocchetto della Côte de Saint-Ferréol, la cui discesa terminerà soltanto ai -3. Nel 2010, in occasione dell’ultimo arrivo del Tour a Revel, la stessa asperità lanciò il bellissimo assolo di Vinokourov; più che possibile, dunque, che la volata venga scongiurata, e che corridori come Gilbert e Cancellara non manchino di tentare la stoccata.

Favoriti: Fuga, Sagan, Gilbert

11a TAPPA: CARCASSONNE > MONTPELLIER 162.5 km

L’undicesima tappa sarà quasi certamente l’occasione per i velocisti di tornare alla ribalta. Ad eccezione di un paio di salitelle di quarta categoria nei primi 60 km, nulla spezzerà la monotonia della pianura, lungo la quale la sola incognita potrebbe essere – ancora una volta – quella del vento. Non si transiterà comunque lunga la costa mediterranea, e dunque qualsiasi scommessa su un epilogo diverso dalla volata di gruppo parrebbe un azzardo eccessivo.

Favoriti: Kittel, Greipel, Cavendish

12a TAPPA: MONTPELLIER > MONT VENTOUX 184 km

Nel giorno della festa nazionale francese, il Tour tornerà a salire, andando ad affrontare l’ascesa forse più impegnativa dell’intera Grande Boucle. Il Gigante della Provenza non sarà anticipato da altre asperità significative, e dunque la lotta tra gli uomini di classifica non potrà che avvenire negli ultimi 16 km, quando le prime, tenere rampe lasceranno il posto a strappi prossimi al 10%.

Tre anni or sono, Froome mise di fatto il sigillo al suo primo Tour in una tappa sostanzialmente analoga (benché più lunga), più per il terribile colpo psicologico rifilato ai rivali che per il guadagno cronometrico. E in effetti la frazione sembra cucita dal sarto sulle caratteristiche del 31enne nativo di Nairobi: una salita secca, lunga e difficile, dove il forcing del trenino Sky e la capacità del britannico di produrre 15-20 minuti di scalata a ritmi insostenibili per la concorrenza potrebbero produrre una replica del massacro del 2013.

Nel caso, gli avversari dovranno comunque evitare di commettere l’errore commesso lo scorso anno, non considerando la tendenza del keniano a diventare sempre meno ingiocabile con il passare dei giorni.

Favoriti: Froome, Quintana, Contador

13a TAPPA: BOURG-SAINT-ANDEOL > LA CAVERNE DU PONT-D’ARC (cronometro individuale) 37.5 km

Appena prima del terzo week-end di corsa, arriva la prima delle due cronometro individuali. Il chilometraggio non eccessivo e le due salite in programma – una in partenza e una all’arrivo – dovrebbero impedire agli specialisti di guadagnare moltissimo terreno. Più dell’attitudine all’esercizio, potrebbe contare quanto ciascun corridore avrà smaltito le fatiche del Ventoux. Fra il migliore e il peggiore degli uomini di classifica si può ipotizzare un distacco nell’ordine dei due minuti.

Per i papabili vincitori, non si uscirà probabilmente dalla solita cerchia di nomi, a cominciare da Tony Martin, Dumoulin e Cancellara, in quella che sarà per molti una sorta di prova generale per la crono olimpica.

Favoriti: T. Dumoulin, T. Martin, Cancellara

Matteo Novarini

ANTEPRIMA TOUR – LE PREVISIONI SULLA PRIMA SETTIMANA

giugno 29, 2016 by Redazione  
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Abbiamo chiesto ad Harry Potter…. ehm ehm… al nostro vicedirettore Matteo Novarini di munirsi della proverbiale sfera di cristallo e leggere oltre le altimetrie, provando ad immaginare gli scenari agonistici delle 21 frazioni dell’imminente Tour de France, che scatterà sabato 2 luglio Cominciamo, ovviamente, con i primi sette giorni di corsa che traghetteranno la carovana dall’incantevole baia di Mont Saint-Michel ai piedi della catena pirenaica, passando per le colline normanne prima e per le montagne del Massiccio Centrale poi.

1a TAPPA: MONT SAINT-MICHEL > UTAH BEACH (SAINTE-MARIE-DU-MONT) 188 km

Difficile immaginare qualcosa di diverso da uno sprint a ranghi compatti per la prima tappa del Tour. Le squadre dei velocisti avranno il duplice obiettivo del successo parziale e della maglia gialla. Alla luce dell’arrivo in salita – ancorché breve e non proibitivo – del giorno successivo, quella di Utah Beach potrebbe peraltro essere l’ultima occasione per gli sprinter di vestire le insegne del primato, ad eccezione forse dei più resistenti alle pendenze (Sagan, Degenkolb, Kristoff).

La principale incognita potrebbe essere rappresentata dal vento, su un tracciato che si snoda in buona parte lungo la costa atlantica; i molti cambi di direzione che caratterizzeranno gli ultimi 80 km, però, potrebbero impedire a chi fosse interessato a provocare un ventaglio di trovare un tratto di strada favorevole sufficientemente lungo.

Quasi impossibile pensare che la fuga della prima ora possa resistere.

Favoriti: Kittel, Greipel, Cavendish

2a TAPPA: SAINT-LO > CHERBOURG-EN-COTENTIN 183 km

Sarà la Côte de la Glacerie, 1900 metri di salita ad una media del 6.5% e con punte del 14% (prendendo per buono il grafico offerto dall’organizzazione, a volte un po’ troppo generosa con le pendenze), la prima asperità degna di nota della Grande Boucle 2016. Qui, con ogni probabilità, inizierà la bagarre per il successo di tappa, a fuga già riassorbita. Lo scollinamento sarà a un chilometro e mezzo appena dal traguardo, e difficilmente si avrà il tempo di organizzare un inseguimento. Chi ambirà alla tappa o alla maglia gialla dovrà dunque farsi trovare già al comando dopo la Glacerie.

Il nome del vincitore non sarà comunque chiaro fino in fondo, poiché gli ultimi 700 metri torneranno a salire e potranno selezionare ulteriormente il drappello emerso sull’ascesa precedente. Quasi sicuramente i velocisti puri saranno attardati, e il primato cambierà dunque padrone.

Favoriti: Sagan, Gilbert, Van Avermaet

3a TAPPA: GRANVILLE > ANGERS 223.5 km

Inizierà con la frazione tra Granville e Angers il trittico delle tre frazioni più lunghe della 103a Grande Boucle.

Ad eccezione di qualche saliscendi iniziale, buono per favorire lo sganciamento della fuga della prima ora, il percorso non offrirà spunti per scongiurare un’altra volata di gruppo. Le squadre degli sprinter saranno con ogni probabilità ancora abbastanza in forze da coronare la caccia ai coraggiosi del mattino e da garantire alle loro punte un’altra possibilità di giocarsi il successo. Qualche velocista potrebbe anche essere ancora abbastanza vicino al vertice della generale da giocarsi la maglia gialla con gli abbuoni, fra la terza e la quarta tappa, fornendo così un ulteriore incentivo all’inseguimento.

Benché insufficiente a tagliar fuori le ruote veloci, va tuttavia segnalata la leggera pendenza (2-3%) dell’ultimo chilometro, che potrebbe modificare i rapporti di forza in campo rispetto alla prima frazione.

Favoriti: Kittel, Greipel, Kristoff

4a TAPPA: SAUMUR > LIMOGES 237.5 km

Sarà la tappa più lunga del Tour quella tra Samur e Limoges, ma ben difficilmente questo basterà a prevenire un’altra giornata secondo il copione più classico: sganciamento della fuga dopo una manciata di chilometri, controllo ed inseguimento da parte del gruppo, ricongiungimento nel finale, volata di gruppo, eventualmente preceduta da qualche tentativo di colpo di mano. Il percorso, ad onor del vero, sarà un po’ più nervoso nella parte finale rispetto al giorno precedente, ma se nemmeno per gli standard molto lassi di ASO sono stati ravvisati gli estremi per premiare una delle tante collinette con un GPM, è difficile immaginare che i saliscendi siano tali da prevenire lo sprint.

Anche in questo caso, come ad Angers, le ultime centinaia di metri saranno all’insù, e dunque la volata potrebbe assumere una fisionomia meno canonica.

Favoriti: Kittel, Greipel, Kristoff

5a TAPPA: LIMOGES > LE LIORAN 216 km

Per gli appassionati francesi di lunga data, il momento più emozionante della 5a tappa arriverà dopo una quindicina di chilometri, quando la carovana transiterà da Saint-Léonard-de-Noblat, paese natale di Raymond Poulidor. Per tutti gli altri, il meglio inizierà a 35 km circa dal traguardo, quando sotto le ruote dei corridori si presenteranno le prime vere salite del Tour.

Il primo impatto con qualcosa di simile ad una grande montagna avverrà sul Pas de Peyrol, dove, negli ultimi 3 km, le pendenze non scenderanno mai sotto la doppia cifra. Potrebbe essere questo il momento dei primi attacchi e delle prime manovre di squadra, anche perché fino al traguardo i chilometri di pianura si conteranno sulle dita di una mano.

L’altrettanto scorbutico Perthus, posto a meno di 15 km dal traguardo, potrebbe rappresentare un trampolino migliore, nonché probabilmente l’ultima occasione di rendere la corsa davvero dura. Se nulla sarà accaduto qui, difficilmente lo scenario potrà mutare sul Col de Font de Cère o sul breve strappo finale, dove si assisterà alla volata di un gruppetto.

Probabile che a muoversi siano più le seconde schiere che i leader, probabilmente già con la testa ai Pirenei. Per il successo di tappa, in ogni caso, i favori del pronostico vanno alla fuga, tradizionalmente premiata dalle strade accidentate del Massiccio Centrale. Tanto più che la maglia gialla, dopo quattro giornate quasi esclusivamente all’insegna della pianura, sarà probabilmente sulle spalle di un corridore destinato a perderla in ogni caso in questa occasione, e dunque senza interesse a tenere la corsa cucita.

Favoriti: Fuga, Valverde, Gallopin

6a TAPPA: ARPAJON-SUR-CÈRE > MONTAUBAN 190.5 km

Stretta tra la tappa del Massiccio Centrale e il trittico pirenaico, quella di Montauban minaccia di essere la frazione più noiosa del Tour. La pianura continuerà infatti a farla da padrona, i velocisti difficilmente si lasceranno sfuggire l’ultima occasione prima delle montagne, e la classifica, allungata dallo scrollone del giorno precedente, non sarà probabilmente più abbastanza compatta da ipotizzare cambi di maglia dovuti agli abbuoni.

Probabile dunque una nuova volata di gruppo, stavolta senza neppure l’insidia di una lieve pendenza nelle battute finali.

Favoriti: Kittel, Greipel, Cavendish

7a TAPPA: L’ISLE-JOURDAIN > LAC DE PAYOLLE 162.5 km

Era dal 2009 che il Tour de France non approcciava così presto il primo grande massiccio montuoso, Alpi o Pirenei che fossero. Come sette anni fa, il primo impatto non sarà particolarmente traumatico: una sola salita (Arcalis nel 2009, l’Aspin quest’anno), tutt’altro che proibitiva. Un approccio relativamente morbido che rischia di penalizzare soprattutto Chris Froome, che sulle mazzate rifilate agli avversari nella prima tappa di alta montagna ha costruito buona parte dei suoi successi nel 2013 (Ax-3-Domaines) e 2015 (Pierre-Saint-Martin). È improbabile, infatti, che la sola scalata dell’Aspin sia sufficiente a produrre distacchi significativi tra i migliori, e la successiva discesa, terreno sul quale il keniano bianco si difende ma non eccelle, potrebbe addirittura suggerire al Team Sky di rimandare l’attacco.

Qualche seconda schiera potrebbe attaccare e andarsene nel disinteresse dei favoriti; è probabile che i migliori arrivino insieme, eventualmente con qualche minima differenza prodotta dalla picchiata finale.

Se davvero la prima giornata pirenaica come un mero antipasto delle frazioni a seguire (e speriamo ovviamente di prendere una colossale cantonata), il successo parziale potrebbe essere appannaggio di una fuga.

Favoriti: Fuga, Valverde, Froome

Matteo Novarini

DELFINATO VS SVIZZERA, A VELE SPIEGATE VERSO IL TOUR

giugno 4, 2016 by Redazione  
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Il Tour de France bussa alle porte e, archiviato il Giro d’Italia, è già ora di affilare le armi in vista della Grande Boucle. Il mese di giugno offre da quasi 70 anni due preziose opportunità di preparare al meglio la corsa francese, il Criterium del Delfinato e il Giro di Svizzera, quest’anno entrambe particolarmente adatte agli scalatori dopo che la corsa elvetica ha “corretto il tiro” sui propri percorsi, nelle ultime edizioni piuttosto scarne sul piano altimetrico. Poi tutti ai campionati nazionali per conquistare la “maglia di stato” prima di far rotta sulla Normandia…

Il Giro d’Italia si è concluso il 29 maggio e all’orizzonte già fa capolino il prossimo grande appuntamento stagionale, il Tour de France, che scatterà tra meno di un mese dalla stupenda abbazia normanna di Mont-Saint-Michel. In preparazione di questo evento, il mese di transizione di giugno propone sin dal secondo dopoguerra due opportunità di affinare al meglio la condizione con due corse a tappe particolarmente ideali allo scopo grazie alle montagne di cui sono infarciti i tracciati. E così anche nel 2016 i grandi nomi che andranno a far parte del “cast” del Tour si divideranno tra il Criterium del Delfinato e il Giro di Svizzera, che offriranno ai diretti interessati l’imbarazzo della scelta, ancor più che in passato perché la corsa elvetica tornerà quest’anno a dare la giusta ribalta alle salite dopo che, nelle ultime edizioni, si erano privilegiati tracciati più mordibi e più inclini alle potenzialità dei cronoman. Come abbiamo fatto in occasione della Parigi-Nizza e della Tirreno-Adriatico, tradizionali corse di preparazione alla Milano-Sanremo, Ilciclismo.it vi proporrà una disanima in parallelo delle due corse che in calendario arriveranno una di seguito all’altra, sovrapponendosi solo per un paio di frazioni. Per prima si disputerà la 68a edizione del Critérium du Dauphiné, in programma dal 5 al 12 giugno tra Les Gets e Superdévoluy, affrontando complessivamente 1153,5 Km suddivisi tra un cronoprologo e sette frazioni in linea, due per velocisti, due di medio impegno e tre di montagna. Giunto al traguardo dell’80a edizione, il Tour de Suisse andrà in scena dall’11 al 19 giugno, tracciato tra Baar e Davos: durerà un giorno in più rispetto al Delfinato e proporrà 1227,6 Km di gara distribuiti tra due brevi tappe a cronometro, una sola vera frazione per velocisti, due collinari e quattro di montagna. Spenti i riflettori su queste due competizioni, prima del Tour questi si riaccenderanno sull’ultimo grande appuntamento del mese, i campionati nazionali che per l’Italia si svolgeranno il 25 e il 26 giugno in quel di Boario Terme (Brescia).

C.d.D. (5 giugno) – PROLOGO: LES GETS – LE MONT CHÉRY (4 Km)
T.d.S. (11 giugno) – PROLOGO: BAAR (6,4 Km)

Entrambe le corse partiranno con un prologo, la breve cronometro d’avvio delle corse a tappe, ma in realtà si tratterà di due frazioni decisamente agli “antipodi” per tipologia del percorso e “conseguenze” che potranno avere in classifica. Mentre il Giro di Svizzera scatterà, come vedremo, con un prologo tra i più tradizionali, gli organizzatori del Delfinato – che, poi, sono gli stessi del Tour de France – hanno insolitamente scelto una cronoscalata, prova non del tutto inedita come gara d’esordio della corsa francese che in due occasioni partì affrontando contro il tempo la ripida ascesa della “Bastiglia” di Grenoble. La prima maglia gialla sarà così assegnata al termine degli scoscesi 3,9 Km al 9,7% medio che condurranno dalla località sciistica di Les Gets, situata non lontana dalla celebre Morzine dove quest’anno terminerà l’ultimo tappa di montagna del Tour, ai quasi 1500 metri del Mont Chéry. Più “normale” sarà il prologo disegnato sulle strade di Baar, il comune del Canton Zugo dal quale prenderà le mosse il Tour de Suisse: la distanza da percorrere sarà di 6,4 Km, su di un percorso che non è proprio un biliardo ma che – tolto un “dosso” di 500 metri al 3% da superare in vista del secondo chilometro di gara – non proporrà reali difficoltà altimetriche e consentirà ai più veloci di “bersi” tutto d’un fiato il tracciato, a una media che quasi certamente supererà i 50 Km/h.

C.d.D. (6 giugno) – 1a TAPPA: CLUSES – SAINT-VULBAS (186 Km)
T.d.S. (12 giugno) – 1a TAPPA: CIRCUITO DI BAAR (187,6 Km)

Dopo i prologhi, differenti saranno anche le “strutture” delle prime due frazioni in linea, simili soltanto nelle distanze che si dovranno percorrere per raggiungere i rispettivi traguardi. La prima tappa del Delfinato sarà effettivamente in “linea” e offrirà la prima occasione agli sprinter di far sfoggio delle loro potenzialità grazie alla mancanza di asperità negli ultimi 100 Km – spezzati solo da un facilissimo GPM di 4a categoria molto distante dal traguardo – mentre la prima parte del tracciato sarà movimentata da un paio di pedalabili ascese che quasi certamente saranno sfruttate come trampolini di lancio per un tentativo di fuga predestinato ad essere raggiunto in vista del traguado. In Svizzera si gareggerà ancora in quel di Baar, affrontando quattro tornate di un circuito di una cinquantina di chilometri dal profilo vallonato che metterà alla frusta le squadre degli sprinter e sarà, invece, meglio congegnato per chi si troverà in fuga e che avrà così qualche possibilità in più di veder coronato il tentativo con il successo.

C.d.D. (7 giugno) – 2a TAPPA: CRÊCHES-SUR-SAÔNE – CHALMAZEL – JEANSAGNIÈRE (168 Km)
T.d.S. (13 giugno) – 2a TAPPA: GROSSWANGEN – RHEINFELDEN (192,6 Km)

Fin qui in controtendenza, oggi Delfinato e Svizzera proporranno entrambe una frazione di medio impegno, anche se pure in questo terzo giorno di gara i “destini” delle due corse paiono differenti. In Francia si disputerà una tappa di mezza montagna con l’arrivo in salita “double-face” nella stazione di sport invernali di Chalmazel, al di fuori dal Delfinato vero e proprio essendo geograficamente collocata nella zona del Massiccio Centrale. Un lungo tratto in quota spezzerà in due ascese distinte i quasi 21 Km finali all’insù, con la prima parte della salita valida come GPM di 2a categoria (Côte de Saint-Georges-en-Couzan, 7,5 Km al 5,6%) e il più pedalabile finale classificato di terza (6,8 Km al 3,7%). La bassa entità delle pendenze non dovrebbe stuzzicare oltre modo gli uomini di classifica, che probabilmente baderanno a non sprecare troppe energie in vista delle frazioni più adatte ai mezzi degli scalatori: così potrebbero aver via libera i fuggitivi di giornata, che troveranno sin dalla partenza diversi “trampolini” per lanciarsi in avanscoperta. Più difficile, ma non improbabile, che la fuga vada in porto a Rheinfelden, traguardo che sembra disegnato apposta per i finisseur abituati a iscenare le loro sparate su brevi salitelle, proprio come le due che punteggeranno il circuito finale di 27 Km, da ripetere due volte: quella che farà più “gola” ai virtuosi delle fucilatre è l’ultima, 1300 metri al 9,8% di pendenza media verso Schönbühl, da scavalcare quando mancheranno poco meno di 12 Km all’arrivo.

C.d.D. (8 giugno) – 3a TAPPA: BOËN-SUR-LIGNON – TOURNON-SUR-RHÔNE (187,5 Km)
T.d.S. (14 giugno) – 3a TAPPA: RHEINFELDEN – CHAMPAGNE (193 Km)

Anche al quarto giorno di gara si prospettano scenari e copioni differenti alle due gare che tireranno la volata al Tour de France: se al Delfinato sarà proposta un’altra frazione di media montagna, l’ultima delle due previste in questa edizione, al Giro di Svizzera questo dovrebbe essere effettivamente il giorno d’oro dei velocisti, categoria piuttosto osteggiata quest’anno dagli organizzatori elvetici. In Francia i favoriti per il successo di giornata saranno i finisseur, chiamati alla ribalta dall’appetitosa Côte de Sécheras, 3000 metri d’ascesa all’8,2%, su strada non larghissima, che celano al loro interno un “cuore” di 1 Km al 13,9% medio: pur non essendo vicinissima al traguardo, nei successivi 21 Km ci sarà poco spazio per recuperare, anche perché la salita continuerà per un bel tratto anche dopo aver superato lo scollinamento ufficiale e, terminata la breve discesa, ci sarà soltanto una manciata di chilometri pianeggianti prima di piombare sul rettilineo d’arrivo. Al Tour de Suisse, come detto, sarà in programma la più semplice tra le nove frazioni previste ma, come recita un vecchio proverbio, “non è tutto oro quel che luccica” e anche questa tappa riserverà qualche insidia agli sprinter che proprio a ridosso del traguardo dovranno “digerire” un paio di collinette, scarse nelle pendenze ma non certo nell’intensità con le quali il gruppo le affronterà, sia per la vicinanza all’arrivo, sia per la bagarre inevitabilmente provocata dalla presenza del GPM al culmine dell’ultima.

C.d.D. (9 giugno) – 4a TAPPA: TAIN-L’HERMITAGE – BELLEY (176 Km)
T.d.S. (15 giugno) – 4a TAPPA: BRIG-GLIS – CARÌ (124,6 Km)

Alla vigilia delle decisive tappe alpine il Critérium du Dauphiné concederà un’ultima giornata tranquilla al gruppo, seconda delle due riservate ai velocisti dopo quella disputata a Saint-Vulbas. Rispetto a quest’ultima il tracciato sarà più semplice dal punto di vista altimetrico ma, al contempo, più complicata per gli spinter perché, di là dei due pedalabilissimi GPM di 4a categoria che si dovranno superare ben distanti dalle fasi calde di giornata, dovranno fare i conti con un chilometro finale tutto in salita, sebbene la pendenza media non arrivi mai al 3%. Anche in previsione di questo particolare finale gli organizzatori hanno pensato bene di mostrarlo in anteprima ai corridori che, transitati una prima volta sulla linea d’arrivo e prese le misure della rampetta finale, ci ritorneranno dopo un circuito conclusivo lungo una trentina di chilometri. In Svizzera, invece, sarà già ora delle montagne, che debutteranno con l’inedito arrivo in salita a Carì, in Canton Ticino: l’ascesa finale misura 11 Km, presenta una pendenza media di poco superiore all’8% e sarà affrontata dopo aver superato due storici valichi del Tour de Suisse, il Furka (2436 metri) e il mitico San Gottardo (2102 metri), con quest’ultimo situato a 43 Km dalla conclusione e preso dal più facile tra i tre versanti possibili.

C.d.D. (10 giugno) – 5a TAPPA: LA RAVOIRE – VAUJANY (140 Km)
T.d.S. (16 giugno) – 5a TAPPA: WEESEN – AMDEN (162.8 Km)

A partire dal sesto giorno i destini delle due corse saranno coincidenti e da qui fino alle rispettive conclusioni si disputeranno solo tappe destinate a “confezionare” le classifiche finali. Il primo “mattoncino” del Delfinato 2016 era stato già posato in occasione della durissima cronoscalata d’apertura e oggi un’altra fetta del successo finale sarà messa in palio con l’arrivo nella stazione di sport invernali di Vaujany, particolarmente conosciuta agli appassionati di ciclismo femminile perché il Tour de France di categoria vi ha fatto scalo in ben 13 occasioni mentre gli unici precedenti maschili risalgono a una frazione della Parigi-Nizza del 1994 e a una tappa del Delfinato dell’anno successivo, conquistate la prima dall’elvetico Pascal Richard e la seconda dal francese Richard Virenque. Il percorso della prima delle tre tappe alpine ha in menù sette salite ma, essendo le prime sei non particolarmente temibili e concentrate nei primi 78 Km, la corsa al vertice si accenderà molto probabilmente soltanto su quella che condurrà al traguardo, 6 Km e mezzo inclinati al 6,5%, con un picco massimo del 13,3% raggiunto in vista degli ultimi 1,5 Km, totalmente privi di pendenza con l’esclusione delle ultime centinaia di metri, nelle quali la strada torna a “rampare” al 7,3%. La seconda tappa montana del Tour de Suisse, invece, può essere considerata quasi una fotocopia di quella del giorno precedente perché proporrà un colle della tradizione, il Klausenpass (1952 metri), abbinato a distanza a una salita decidamente più impegnativa che potremmo definire inedita al pari di quella di Carì, essendo oramai passati 40 anni dall’ultima volta nella quale fu steso uno striscione d’arrivo del Giro di Svizzera al termine dei 9 Km al 9,3% che conducono ad Amden, dove s’impose il belga Michel Pollentier.

C.d.D. (11 giugno) – 6a TAPPA: LA ROCHETTE – MÉRIBEL (141 Km)
T.d.S. (17 giugno) – 6a TAPPA: ARBON – SÖLDEN (224.3 Km)

Potremmo ribattezzarlo “il giorno delle regine” il settimo di gara perché, in entrambe le corse, coinciderà con la frazione più impegnativa, quella che per l’appunto è definita la “tappa regina”. Ma anche in questa concomitanza si denoteranno parecchie differenze perché mentre in Francia si è optato per un tracciato breve e infarcito di salite (5 in tutto, nessuna particolarmente cattiva), in Svizzera si punterà a focalizzare tutte le attenzioni su di un’unica salita, cattiva su tutti i fronti e posta al termine di una giornata denotata da un chilometraggio importante. Così al Delfinato dopo aver fatto colazione con i colli di Champ-Laurent e del Grand Cucheron, aver consumato un sostanzioso pranzo ai quasi 2000 metri del Col de La Madeleine – storico valico del Tour de France – e aver fatto merenda con la Montée des Frasses, si cenerà con l’ascesa di 12,3 Km al 6,6% verso la stazione invernale di Méribel-Les Allues, traguardo di una frazione di appena 141 Km ma che quasi certamente darà una bella scossa alla corsa e che a qualcuno potrebbe provocare una bella “indigestione” di salite poiché saranno più di 50 i chilometri da percorrere puntando verso l’alto. Il Giro di Svizzera, invece, tornerà a proporre l’arrivo in salita in terra austriaca ai Ghiacciai di Sölden, dove dodici mesi fa – sempre alla corsa elvetica – si era imposto il francese Thibaut Pinot, che avrebbe potuto far sua la classifica finale se quella non fosse stata l’unica tappa di montagna della e sul suo cammino non si fosse interposta la lunga cronometro di Berna. Stavolta il disegno complessivo della corsa sarà, però, più favorevole agli scalatori che, così, affronteranno con un po’ più di speranza gli ultimi 11 tremendi chilometri di questa frazione, che si arrampicheranno sino a 2669 metri di quota superando un dislivello di 1264 metri e incontrando una pendenza media dell’11,1%.

C.d.D. (12 giugno) – 7a TAPPA: LE PONT-DE-CLAIX – SUPERDÉVOLUY (151 Km)
T.d.S. (18 giugno) – 7a TAPPA: CIRCUITO DI DAVOS (16.8 Km)

Si conclude il “parallelo” tra le due gare e anche l’ottavo giorno sarà caratterizzato da nette differenze. Anzi nettissime poiché, mentre il Tour de Suisse – giunto alla sua penultima frazione – proporrà la seconda frazione contro il tempo, il Delfinato terminerà il suo annuale con un’altra tappa di montagna, pure denotata da un arrivo in salita. Rispetto a quella affrontata il giorno precedente, la frazione che si concluderà nella stazione invernale di Superdévoluy appare più “deboluccia” nel tracciato altimetrico, in particolar modo per la facilità dell’ascesa finale, lunga appena 3,8 Km e inclinata al 5,9%. A favore di questo percorso va, però, detto che le scorse due edizioni del Delfinato si sono decise proprio nell’ultima frazione che, anche in questi casi, presentavano tracciati più pedalabili rispetto alle tappe “regine” disputate 24 ore prima. Stavolta il ruolo chiave potrebbe essere rivestito dall’ascesa al Col du Noyer, posta immediatamente a ridosso della “salitella” finale: non è certo tra i più mitici colli francesi ma i suoi 7,5 Km all’8,4%, complice anche una sede stradale non larghissima, potrebbero far ribaltare la classifica proprio all’ultimo momento, come accadde con Andrew Talansky nel 2014 a Courchevel e con Chris Froome lo scorso anno a Valfréjus. Passando al Tour de Suisse, dopo il tappone austriaco la carovana farà ritorno sul suolo elvetico per disputare il gran finale di corsa a Davos, una delle più celebri località turistiche della catena alpina, che ospiterà le ultime due frazioni dell’edizione 2016. La penultima sarà, come anticipato, una cronometro individuale che, pur essendo naturalmente incline ai passisti, quest’anno strizzerà un po’ l’occhio anche agli scalatori grazie ad una distanza decisamente più ridotta rispetto ai quasi 40 Km della frazione di Berna che decise la scorsa edizione e a un tracciato che proporrà al suo interno la salita verso Clavadel, dolcissima nelle pendenze (4,4 Km al 3,8%) ma che interverrà a “frenare” i cronoman, che dal canto loro saranno favoriti dal fatto di correre costantemente in alta quota (partenza e arrivo sono attorno ai 1550 metri), dove la rarefazione dell’aria consentirà loro di viaggiare più speditamente del solito.

T.d.S. (19 giugno) – 7a TAPPA: CIRCUITO DI DAVOS (117.7 Km)

Non sarà la classica tappa finale a uso e consumo dei velocisti e, d’altronde, sarebbe stato impossibile disegnarne una simile attorno a Davos, nel cuore del Canton Grigioni. E così, come al Delfinato, anche l’ultimo giorno di scuola del Giro di Svizzera peserà molto in “pagella”, soprattutto se le salite dei giorni precedenti e le due crono non avranno chiuso la partita. Ci si giocherà il tutto per tutto negli ultimi 90 Km di questo impegnativo anello montano, che porterà i corridori prima a scavalcare i 2315 metri del Passo dell’Albula e quindi i 2383 del Passo Flüela. La prima è troppo lontana dal traguardo, distante 66 Km dalla cima dell’Albula, ma i suoi 13,8 Km al 6,8% se affrontati con piglio deciso rimarranno nelle gambe e si riveleranno determinanti al momento d’approcciare il Flüela, 13 Km al 7,4% che svetteranno a poco meno di 18 Km dall’ultima meta del Tour de Suisse 2016. Non si tratta di pendenze estreme ma, se ci sarà corsa vera, ci sarà lo spazio per riscrivere la classifica proprio all’ultimo giorno.

Mauro Facoltosi

La volata per il Tour de France è già lanciata

La volata per il Tour de France è già lanciata

IL GIRO DI NIBALI 2016: LE PAGELLE

maggio 30, 2016 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Concluso uno dei Giri più avvincenti e combattuti degli ultimi anni, di seguito proponiamo le pagelle per i principali protagonisti (e non) della corsa.

Vincenzo Nibali: parte in sordina, usa le prime due settimane per rodarsi e rifinire una condizione che al Giro del Trentino poteva sembrare ancora eccessivamente arretrata, puntando tutto sulle ultime durissime tappe alpine. Pur non raggiungendo probabilmente i picchi di forma del Tour vinto nel 2014, riesce comunque nel proposito di ribaltare una classifica considerata compromessa. Grazie a due magnifiche prestazioni in montagna, supportato da una squadra (in particolare Michele Scarponi, voto: 10) e da una direzione tecnica eccellenti, vince il suo secondo Giro d’Italia dimostrando tenuta fisica e nervosa. Voto:10 e lode.

Esteban Chaves: ventiseienne colombiano, conferma le buone prestazioni offerte lo scorso anno alla Vuelta e al Giro di Lombardia ma sfortunatamente anche quelli che ad oggi sono i suoi limiti, ovvero fondo e recupero. Vince una splendida tappa di montagna e indossa nella settimana successiva una maglia rosa che però, al termine di una giornata in cui Nibali risorge prepotentemente, appare già precaria. Voto: 9 (10 e lode alla simpatia).

Alejandro Valverde: partito con l’ambizione di centrare il risultato pieno alla sua prima partecipazione al Giro, dopo il podio al Tour 2015, si ritrova nella medesima posizione finale pure sulle strade italiane. Vince una tappa attaccando in prima persona, a differenza della tattica che usa spesso nelle corse in linea, deve però fare i conti con la particolare durezza delle salite nostrane che in parte lo respingono. Potrà piacere o meno questo ciclista, tuttavia, a 36 anni, è non solo ancora un punto di riferimento nelle classiche vallonate ma da un paio di stagioni si è rivelato un elemento competitivo anche al Tour e, oggi possiamo dirlo, al Giro. Voto: 9.

Steven Kruijswijk: che fosse un regolarista lo si era notato nelle passate edizioni del Giro ma difficilmente lo si sarebbe potuto prevedere competitivo addirittura per la vittoria finale. Solo l’estro di Nibali ne ha evidenziato la debolezza in discesa, ancor prima della rovinosa scivolata che ne ha pregiudicato la classifica definitiva. La sua reazione alla brutta caduta ha destato l’ammirazione degli appassionati, i quali ne hanno apprezzato la tenacia e la grinta mostrate nel tentativo di difendere il primato. A 29 anni ottiene il miglior piazzamento in un Grande Giro, quarto posto e, nelle prossime edizioni, non bisognerà più sottovalutarlo. Voto: 8.

Bob Jungels: valente promessa del ciclismo, dopo aver brillato al Tour de l’Avenir e alla Parigi-Roubaix per dilettanti, in questo Giro affronta le prime tappe in modo spavaldo, andando in fuga e non risparmiando energie per puntare ad una eventuale classifica generale. Indossa la maglia rosa (coadiuvato da un forte Gianluca Brambilla, voto: 8) per poi cedere il passo, senza crollare, sulle grandi salite. Il sesto posto finale e la vittoria nella classifica dei giovani rappresentano un’ottima credenziale per il futuro. Voto: 8.

Rafal Majka: bravo scalatore, non sembra possedere le doti per poter conquistare un Giro o un Tour. Ha sempre corso in difesa, soffrendo alla rincorsa degli avversari che di volta in volta lo staccavano in salita. Il quinto posto finale premia più la continuità dei risultati che non la brillantezza. Voto: 6,5

Darwin Atapuma: scatta, attacca e si stacca. La condotta arrembante del colombiano non lo porta tuttavia alla tanto sperata e cercata vittoria nelle tappe di montagna, quelle a lui più congeniali. L’ultima frazione gli sfugge nuovamente a vantaggio di un regolarista che con una condotta più accorta gli nega una tappa prestigiosa, anche se riesce grazie al piazzamento ad entrare nella classifica dei migliori dieci. Voto: 6.

Andrey Amador: in tandem con Valverde nella Movistar, indossa pure la maglia rosa che però non riesce a difendere sulle prime salite alpine. Si conferma ottimo discesista e bravo sul passo nonché nella sua veste naturale di uomo di fiducia di Valverde. La sensazione iniziale che il ciclista nutrisse ambizioni di alta classifica, considerando il quarto posto della scorsa edizione, ha forse prodotto qualche effetto negativo nella economia di gara della squadra. Voto: 5.

Rigoberto Uran: le aspettative della vigilia sono state tradite. Si riscatta solo nel finale del Giro, dove sulle grandi montagne lascia intravedere una condizione in crescita, degna dei due secondi posti ottenuti nel 2013 e 2014. Il settimo posto finale senza alcuna vittoria di tappa fa chiudere in rosso il bilancio di questo Giro. Voto: 4.

Domenico Pozzovivo: questo scalatore ha deluso proprio sul terreno a lui più adatto, quando le aspettative dei tifosi lo volevano sul podio visto il percorso a lui favorevole. Sempre passivo, senza mai una iniziativa in salita che facesse sperare, quest’anno non raggiunge neppure la top ten e, data l’anagrafe, dispiace. Voto: 3.

Mikel Landa: uno dei più attesi protagonisti, uscito in grande spolvero dal Giro del Trentino, è stato misteriosamente messo fuori gioco prima dello scontro diretto con gli altri contendenti. Non sappiamo se, con la responsabilità e la pressione psicologica da capitano di una squadra importante come la Sky, sarebbe stato in grado di confermare le ottime prestazioni dello scorso anno. Lo vedremo al Tour? Voto: n.c.

Francesco Gandolfi

GIRO 2016 – LA CLASSIFICA FINALE

1 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 86:32:49
2 Esteban Chaves (Col) Orica-GreenEdge 0:00:52
3 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:01:17
4 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:01:50
5 Rafal Majka (Pol) Tinkoff Team 0:04:37
6 Bob Jungels (Lux) Etixx – Quick-Step 0:08:31
7 Rigoberto Uran (Col) Cannondale Pro Cycling 0:11:47
8 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:13:21
9 Darwin Atapuma (Col) BMC Racing Team 0:14:09
10 Kanstantsin Siutsou (Blr) Dimension Data 0:16:20
11 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:24:33
12 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:24:59
13 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:31:38
14 Andre Cardoso (Por) Cannondale Pro Cycling 0:34:12
15 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:34:34
16 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 0:38:09
17 Sebastian Henao (Col) Team Sky
18 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani CSF 0:41:00
19 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 0:43:49
20 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:51:49
21 Diego Ulissi (Ita) Lampre – Merida 0:56:59
22 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:57:08
23 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:59:30
24 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 1:04:44
25 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 1:05:22
26 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin 1:08:05
27 Valerio Conti (Ita) Lampre – Merida 1:18:38
28 Igor Anton Hernandez (Spa) Dimension Data 1:22:43
29 Rein Taaramae (Est) Team Katusha 1:23:22
30 Sergey Firsanov (Rus) Gazprom-Rusvelo 1:24:38
31 Davide Formolo (Ita) Cannondale Pro Cycling 1:27:19
32 Pavel Kochetkov (Rus) Team Katusha 1:28:35
33 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 1:32:53
34 Joe Dombrowski (USA) Cannondale Pro Cycling 1:32:56
35 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff Team 1:50:37
36 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff Team 1:51:10
37 Merhawi Kudus (Eri) Dimension Data 1:54:34
38 Egor Silin (Rus) Team Katusha 1:56:08
39 Riccardo Zoidl (Aut) Trek-Segafredo 1:57:12
40 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 2:00:13
41 Moreno Moser (Ita) Cannondale Pro Cycling 2:01:27
42 Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNl-Jumbo 2:02:23
43 Carlos Verona (Spa) Etixx – Quick-Step 2:05:57
44 Damiano Cunego (Ita) Nippo – Vini Fantini 2:06:37
45 Alexander Foliforov (Rus) Gazprom-Rusvelo
46 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff Team 2:11:15
47 Davide Malacarne (Ita) Astana Pro Team 2:13:24
48 Nathan Brown (USA) Cannondale Pro Cycling 2:15:18
49 Jose Joaquin Rojas (Spa) Movistar Team 2:17:44
50 Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale 2:21:03
51 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Alpecin 2:21:13
52 Stefan Denifl (Aut) IAM Cycling 2:21:34
53 Damien Howson (Aus) Orica-GreenEdge 2:25:44
54 Guillaume Bonnafond (Fra) AG2R La Mondiale 2:32:28
55 Amets Txurruka (Spa) Orica-GreenEdge 2:39:42
56 Ruben Plaza (Spa) Orica-GreenEdge 2:40:39
57 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina-Southeast 2:43:03
58 Primoz Roglic (Slo) Team LottoNl-Jumbo 2:43:25
59 Jesus Hernandez (Spa) Tinkoff Team 2:44:44
60 Stefan Kueng (Swi) BMC Racing Team 2:52:25
61 Bram Tankink (Ned) Team LottoNl-Jumbo 2:55:43
62 José Herrada (Spa) Movistar Team 3:03:04
63 Manuele Mori (Ita) Lampre – Merida 3:03:47
64 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo 3:07:17
65 Bakhtiyar Kozhatayev (Kaz) Astana Pro Team 3:08:06
66 Christian Knees (Ger) Team Sky 3:09:06
67 Simon Clarke (Aus) Cannondale Pro Cycling 3:13:04
68 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal 3:13:19
69 David Lopez Garcia (Spa) Team Sky 3:18:34
70 Pieter Serry (Bel) Etixx – Quick-Step 3:19:25
71 Ian Boswell (USA) Team Sky 3:19:42
72 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale 3:20:38
73 Alexander Kolobnev (Rus) Gazprom-Rusvelo 3:20:39
74 Matteo Trentin (Ita) Etixx – Quick-Step 3:21:00
75 Evgeny Petrov (Rus) Tinkoff Team 3:21:36
76 Manuel Senni (Ita) BMC Racing Team 3:22:42
77 Simone Petilli (Ita) Lampre – Merida 3:23:08
78 Chad Haga (USA) Team Giant-Alpecin 3:25:49
79 Johann Van Zyl (RSA) Dimension Data 3:28:27
80 Rory Sutherland (Aus) Movistar Team 3:28:47
81 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo – Vini Fantini 3:29:23
82 Eros Capecchi (Ita) Astana Pro Team 3:29:48
83 Vegard Stake Laengen (Nor) IAM Cycling 3:30:44
84 Sacha Modolo (Ita) Lampre – Merida 3:31:30
85 Joseph Rosskopf (USA) BMC Racing Team 3:31:50
86 Alberto Bettiol (Ita) Cannondale Pro Cycling 3:33:33
87 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Alpecin 3:34:14
88 Jay McCarthy (Aus) Tinkoff Team 3:35:37
89 Daniel Martínez (Col) Wilier Triestina-Southeast 3:36:41
90 Pavel Brutt (Rus) Tinkoff Team 3:38:02
91 Benoît Vaugrenard (Fra) FDJ 3:40:01
92 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal 3:42:29
93 Kristian Sbaragli (Ita) Dimension Data 3:44:49
94 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 3:44:56
95 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF 3:48:07
96 Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal 3:48:24
97 Ilia Koshevoy (Blr) Lampre – Merida 3:48:40
98 Matej Mohoric (Slo) Lampre – Merida 3:49:14
99 Heinrich Haussler (Aus) IAM Cycling 3:49:24
100 Anton Vorobyev (Rus) Team Katusha 3:50:10
101 Jaco Venter (RSA) Dimension Data 3:51:01
102 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNl-Jumbo 3:52:57
103 Cristian Rodriguez (Spa) Wilier Triestina-Southeast 3:53:15
104 Ivan Savitskiy (Rus) Gazprom-Rusvelo 3:54:08
105 Eugenio Alafaci (Ita) Trek-Segafredo 3:56:18
106 Aleksey Rybalkin (Rus) Gazprom-Rusvelo 3:58:12
107 Matteo Tosatto (Ita) Tinkoff Team 3:58:47
108 Sean De Bie (Bel) Lotto Soudal 3:58:53
109 Francesco Manuel Bongiorno (Ita) Bardiani CSF 3:59:07
110 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek-Segafredo 4:03:51
111 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team 4:06:35
112 Julen Amezqueta (Spa) Wilier Triestina-Southeast 4:07:22
113 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team 4:07:36
114 Twan Castelijns (Ned) Team LottoNl-Jumbo 4:08:24
115 Filippo Pozzato (Ita) Wilier Triestina-Southeast 4:08:54
116 Maxim Belkov (Rus) Team Katusha 4:10:44
117 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team 4:11:33
118 Gianfranco Zilioli (Ita) Nippo – Vini Fantini 4:12:52
119 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF 4:14:10
120 Jos Van Emden (Ned) Team LottoNl-Jumbo 4:15:26
121 Albert Timmer (Ned) Team Giant-Alpecin 4:16:19
122 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale Pro Cycling 4:16:34
123 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Team Katusha 4:18:19
124 Maarten Tjallingii (Ned) Team LottoNl-Jumbo 4:18:22
125 Sam Bewley (NZl) Orica-GreenEdge 4:19:37
126 Pim Ligthart (Ned) Lotto Soudal 4:19:46
127 Andrei Solomennikov (Rus) Gazprom-Rusvelo 4:20:08
128 Alexander Serov (Rus) Gazprom-Rusvelo 4:21:37
129 Marco Coledan (Ita) Trek-Segafredo 4:22:05
130 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Southeast 4:23:15
131 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF 4:23:26
132 Roberto Ferrari (Ita) Lampre – Merida 4:28:08
133 Olivier Le Gac (Fra) FDJ 4:29:26
134 Ignatas Konovalovas (Ltu) FDJ 4:31:38
135 Grega Bole (Slo) Nippo – Vini Fantini 4:32:04
136 Arnaud Courteille (Fra) FDJ 4:33:09
137 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling 4:33:28
138 Lukasz Wisniowski (Pol) Etixx – Quick-Step 4:35:16
139 Nicola Boem (Ita) Bardiani CSF 4:35:56
140 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team 4:36:19
141 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF 4:36:25
142 Artem Ovechkin (Rus) Gazprom-Rusvelo 4:36:45
143 Tom Stamsnijder (Ned) Team Giant-Alpecin 4:38:30
144 Songezo Jim (RSA) Dimension Data 4:40:38
145 Alexander Porsev (Rus) Team Katusha 4:41:38
146 Svein Tuft (Can) Orica-GreenEdge 4:43:04
147 Blel Kadri (Fra) AG2R La Mondiale 4:43:48
148 Mickael Delage (Fra) FDJ 4:45:40
149 Jay Robert Thomson (RSA) Dimension Data 4:47:03
150 Michael Hepburn (Aus) Orica-GreenEdge 4:47:59
151 Genki Yamamoto (Jpn) Nippo – Vini Fantini 4:49:05
152 Murilo Antonio Fischer (Bra) FDJ 4:49:59
153 Eduard Michael Grosu (Rom) Nippo – Vini Fantini 4:53:53
154 Cheng Ji (Chn) Team Giant-Alpecin 5:03:42
155 Riccardo Stacchiotti (Ita) Nippo – Vini Fantini 5:08:00
156 Jack Bobridge (Aus) Trek-Segafredo 5:08:51

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI TORINO

maggio 29, 2016 by Redazione  
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È diventato quasi un marchio di fabbrica di ilciclismo.it l’almanacco post gara dove, dopo ciascuna frazione del Giro (e poi anche del Tour) troverete tante rubriche: la rassegna stampa internazionale, il punto di vista dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsioni del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto quello del 1966, essendoci quest’anno una tappa a Cassano d’Adda, nel 50° anniversario della vittoria alla Corsa Rosa del cassanese Gianni Motta).

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Torino porta Nibali in trionfo. “Quella folla tutta per me…”. Martinelli: “Quanto godo!” – Nibali, una vittoria col cuore. Adesso l’obiettivo è Rio – Volata, declassato Nizzolo . A Torino fa festa Arndt. Passerella rosa per Nibali – Nizzolo: “So di aver vinto. È un incubo e un’ingiustizia” – Chaves, cadute e orgoglio: “Orica, questo è solo l’inizio” – Quei ribaltoni in rosa, da Valletti a Coppi fino a Tonkov (Gazzetta dello Sport)

Giro d’Italia, ha vinto Nibali. Per lo Squalo passerella trionfale fino a Torino – Giro: il piede dello spettatore aggancia Colbrelli che cade (Corriere della Sera)

Nibali, è trionfo rosa – Enzo, orgoglio di una città – Il padre di Rosario: «La spinta dal cielo» (Gazzetta del Sud)

Nibali conquista il suo Giro d’Italia più bello: trionfo bis tra difficoltà e resurrezioni – Messina in festa per Nibali, il papà: “La sua vittoria più bella” (Giornale di Sicilia)

Svizzera

Vincenzo Nibali ha vinto il Giro d’Italia (Corriere del Ticino)

Nibali remporte le Giro (24 Heures)

Nibali mit zweitem Gesamtsieg (Neue Zürcher Zeitung)

Gran Bretagna

Vincenzo Nibali safely negotiates hazardous Giro final stage (The Daily Telegraph)

Francia

Nibali, prophète en son pays – La 21e étape pour Arndt – Les grands exploits de Nibali (L’Equipe)

A 31 ans, Nibali s’offre un nouveau Giro (Le Figaro)

Nibali, le «requin de Messine», remporte le Giro (Le Monde)

Spagna

Nibali gana su 4ª grande con Chaves y Valverde en el podio – Nibali: “Siento una hermosa emoción; es mi segundo Giro” – Valverde: “Ahora, a ayudar a Nairo y a por la medalla en Río” – Valverde: el 16º que hace podio en las tres grandes rondas – Mikel Nieve: “Los Dolomitas tienen paisajes de postal” (AS)

Nibali, el Renacido – El mejor 9 del Giro de Italia – Valverde: “Estar más contento es imposible” (Marca)

Nibali conquista Italia por 2ª vez, con Chaves y Valverde en el podio – Valverde piensa en volver al Giro en 2017 – La espectacular bici rosa de Vincenzo Nibali –
Froome felicita a Mikel Nieve por la maglia azzurra – Valverde, el clásico al que también le van las grandes vueltas (El Mundo Deportivo)

Belgio

Arndt pakt slotrit na declassering Nizzolo, Nibali wint Giro (Het Nieuwsblad)

Nibali remporte son 2e Giro, la dernière étape pour Arndt (La Dernière Heure/Les Sports)

Paesi Bassi

Bak zwaargewond na val slotrit Giro – ‘Bewuste aanval op Kruijswijk’ – ‘Vierde plek is toch wel zuur’ – Kruijswijk haalt finish in Turijn (De Telegraaf)

Verliezer Nibali opeens weer een winnaar – Nizzolo gedeklasseerd, Arndt wint slotrit – Kruijswijk: Ontdekt dat ik potentiële winnaar ben – Kruijswijk acht zichzelf kansrijk in Rio (Algemeen Dagblad)

Nibali wint Ronde van Italië, Nizzolo gedeclasseerd – Kruijswijk: ‘Ik voelde het roze langzaam uit mijn handen glippen’ (de Volkskrant)

Lussemburgo

Nibali gewinnt, Jungels 6. (Tageblatt)

Jungels wird Sechster, Nibali Gesamtsieger (Luxemburger Wort)

Germania

Vincenzo Nibali gewinnt 99. Giro d’Italia (Berliner Zeitung)

Danimarca

Nibali slog tilbage: Har vundet Giroen for anden gang (Jyllands-Posten)

Nibali efter triumf: Giroen har været smertefuld – Ov! Lars Bak styrter ud af Giroen (BT)

Giro-fest sluttede med triste og dramatiske mislyde (Politiken)

Slovenia

Giro: Nibali ponovil podvig izpred treh let (Delo)

Russia

Винченцо Нибали стал победителем «Джиро д’Италия»-2016 (Sovetsky Sport)

Estonia

Giro lõpuetapi võitjal võeti esikoht käest, Nibali triumfeeris üldvõitjana – (Postimees)

USA

Nibali Wins Second Giro d’Italia Title – Nibali Wins 2nd Giro d’Italia Title and 4th Grand Tour(The New York Times)

Costa Rica

Andrey Amador completó otro Giro de Italia inolvidable y quedó de octavo – Eusebio Unzué: ‘Se vivió una magnífica experiencia con la maglia rosa de Andrey Amador’ – Vincenzo Nibali: ‘Siento una hermosa emoción, es mi segundo Giro’ (La Nación)

Colombia

Esteban Chaves, el hijo de la perseverancia (El Tiempo)

Esteban Chaves, estrella ascendente en el firmamento del ciclismo mundial – Vincenzo Nibali conquista su segundo Giro de Italia, Chaves y Valverde en el podio
- “Chavito”, agradecido con Rigoberto Urán (El Espectador)

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

“Finish Line” – Lou Reed

a cura di DJ Jorgens

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Garzelli: “Se la prenda male reagisce così”
De Stefano: “Quel che ha visto Vincenzo Nibali” (vissuto)
De Stefano: “Quarantenale”
Conti: “Partirono le tappe di Pantani da Racconigi verso Oropa” (la tappa fu una sola, mitica)
Garzelli: “I velocisti sarà una bella volata”
Garzelli: “Si allungherà tantissimo tutto il circuito” (va bene che sta piovendo molto…)
Fabretti: “Hastac” (hashtag)
De Stefano: “Il tappone dolomitico, dove la squadra decide” (la strada)
Garzelli: “Pradler” (Preidler)
Garzelli: “Nibali da grande campione, da carattere ha recuperato”
Garzelli: “Moto 2 si occupa della testa della maglia rosa”
Pancani (su Ghirotto): “E’ vero che è diventato nonno in questi giorni?”
Martinelli (rispondendo alla domanda su Ghirotto): “E’ diventato nonno, diventato nonno, diventato nonno” (urca! Parto trigemellare! Complimenti!)
Benincasa: “C’è qualche pozza d’acqua bagnata”
Traduttrice di Chaves: “Sono stato sul podio dei tre più grandi giri” (quello del Giro 2016 è stato il suo primo podio)
Garzelli: “Giornata amarodolce”
De Stefano: “Volate che non siano squalificate” (sono i corridori ad essere squalificati)
Televideo: “I giudici avevano neutralizzato la corsa già dopo il primo giro a Torino” (la corsa era stata neutralizzata prima dell’inizio del circuito)
Televideo: “Savitski” (Savitskiy)

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della ventunesima tappa, Cuneo – Torino

1° Jasha Sütterlin
2° Johann Van Zyl s.t.
3° Aleksey Rybalkin s.t.
4° Sam Bewley s.t.
5° Pieter Serry s.t.
Miglior italiano Riccardo Stacchiotti, 6° (s.t.)

Classifica generale

1° Jack Bobridge
2° Riccardo Stacchiotti a 51″
3° Cheng Ji a 5′09″
4° Eduard Michael Grosu a 14′58″
5° Murilo Antonio Fischer a 18′52″

La sfilata trionfale degli Astana alla partenza da Cuneo della tappa conclusiva del Giro 2016 (Getty Images Sport)

La sfilata trionfale degli Astana alla partenza da Cuneo della tappa conclusiva del Giro 2016 (Getty Images Sport)

ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo

Raduno di partenza
1a tappa: cronometro di Apeldoorn
2a tappa: Arnhem – Nimega
3a tappa: Nimega – Arnhem
4a tappa: Catanzaro – Praia a Mare
5a tappa: Praia a Mare – Benevento
6a tappa: Ponte – Roccaraso (Aremogna)
7a tappa: Sulmona – Foligno
8a tappa: Foligno – Arezzo
9a tappa: cronometro Radda in Chianti – Greve in Chianti
10a tappa: Campi Bisenzio – Sestola
11a tappa: Modena – Asolo
12a tappa: Noale – Bibione
13a tappa: Palmanova – Cividale del Friuli
14a tappa: Alpago (Farra) – Corvara (Alta Badia)
15a tappa: cronoscalata Castelrotto – Alpe di Siusi
16a tappa: Bressanone – Andalo
17a tappa: Molveno – Cassano d’Adda
18a tappa: Muggiò – Pinerolo
19a tappa: Pinerolo – Risoul
20a tappa:Guillestre – Sant’Anna di Vinadio

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI SANT’ANNA DI VINADIO

maggio 28, 2016 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

È diventato quasi un marchio di fabbrica di ilciclismo.it l’almanacco post gara dove, dopo ciascuna frazione del Giro (e poi anche del Tour) troverete tante rubriche: la rassegna stampa internazionale, il punto di vista dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsioni del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto quello del 1966, essendoci quest’anno una tappa a Cassano d’Adda, nel 50° anniversario della vittoria alla Corsa Rosa del cassanese Gianni Motta).

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Nibali, che capolavoro Il Giro d’Italia è ancora tuo – Nibali: “Impressionante
Nemmeno io ci credevo” – Nibali più forte di Pantani? Vincenzo già tra i grandi –
Nibali, tutti i successi dello ‘Squalo dello Stretto’ – Chaves: “Nibali è stato il più forte. Va bene così, è la vita” (Gazzetta dello Sport)

Nibali: capolavoro sulle Alpi. E’ maglia rosa, il Giro è suo. (Corriere della Sera)

Nibali il Giro è tuo, altra impresa dello Squalo (Gazzetta del Sud)

Nibali non si arrende e vince: cuore e gambe. Squalo, il Giro d’Italia ormai è tuo (Giornale di Sicilia)

Svizzera

Nibali en maillot rose pour la 20e étape (24 Heures)

Nibali holt sich die Maglia rosa (Neue Zürcher Zeitung)

Gran Bretagna

Vincenzo Nibali surges back from the dead to win the Giro d’Italia for a second time (The Daily Telegraph)

Francia

Nibali a tout renversé – Nibali: «Une journée fantastique» (L’Equipe)

Vincenzo Nibali Nibali s’assure le maillot rose (Le Figaro)

Nibali s’assure le maillot rose du Giro (Le Monde)

Spagna

Nibali gana su segundo Giro y Valverde se sube al podio – “No tuve miedo a perder” – Chaves, 2º: “Hace tres días hubiera firmado este podio” – Mikel Nieve, maillot de la montaña del Giro de Italia – Valverde es el 16º ciclista con podio en las tres grandes (AS)

Nibali devora el Giro y Valverde, en el podio – El abrazo entre Valverde y Nibali tras la etapa (Marca)

Nibali virtual ganador y Valverde pisa el podio – Así hemos vivido la 20ª y penúltima etapa del Giro – Valverde, el clásico al que también le van las grandes vueltas – Nibali: “Soy muy testarudo y nunca me rindo” – El emotivo abrazo de Nibali y Valverde – Mikel Nieve, el rey de la montaña del Giro (El Mundo Deportivo)

Belgio

Wat een thriller! Nibali swingt naar roze trui, Kruijswijk valt van podium Giro – Nibali: “Ik was niet bang om te verliezen” (Het Nieuwsblad)

Giro: Vincenzo Nibali prend le maillot rose à la veille du dernier jour (La Dernière Heure/Les Sports)

Paesi Bassi

Kruijswijk mist podium in Giro – Nibali grijpt de macht in Giro – Blijft Kruijswijk derde? – Kruijswijk in de steek gelaten (De Telegraaf)

Kruijswijk valt buiten podium – Kruijswijk: Ik ging helemaal naar de klote – Nibali grijpt roze trui, Kruijswijk naast eindpodium – Nibali vreesde voor einde Giro (Algemeen Dagblad)

Kruijswijk strijdend ten onder, Nibali grijpt de macht in Giro – Kruijswijk: ‘Ik ging helemaal naar de klote’ – Kruijswijk vervolgt Giro met gebroken rib: ‘ik wil vechten voor podiumplaats’ (de Volkskrant)

Lussemburgo

Der Haifisch zeigt seine Zähne (Tageblatt)

Nibali erobert Rosa Trikot – Bob Jungels bei Giro d’Italia auf Platz 6 (Luxemburger Wort)

Germania

Nibali in Rosa: Giro-Gesamtsieg fast perfekt (Berliner Zeitung)

Danimarca

Nibali har overtaget førertrøjen og ligner årets Giro-vinder (Jyllands-Posten)

Nibali i lyserødt: Stor tak til Fuglsang – Triumf for Fuglsangs kaptajn: Nibali i lyserødt før sidste etape – Giro-favorit mistede trøjen efter fatalt styrt: Så slemt er han skadet (BT)

Hajen æder sensationelt sin anden Giro-triumf (Politiken)

Slovenia

Giro: Nibali pometel s tekmeci in oblekel rožnato majico, Taaramäeju etapna zmaga (Delo)

Russia

Гонщик «Катюши» Таарамяэ выиграл 20-й этап «Джиро д’Италия», Фолифоров – пятый, Нибали возглавил общий зачет (Sovetsky Sport)

Estonia

Rein Taaramäe võitis Giro d’Italia üliraske etapi 12 – Kangert aitas Nibali üldvõitjaks (Postimees)

USA

Nibali Poised for Giro Glory (The New York Times)

Costa Rica

Nibali campeón virtual, Valverde entra al podio y Amador en el ‘top’ 10
(La Nación)

Colombia

Esteban Chaves lo dio todo, pero perdió el liderato del Giro de Italia – ‘Fue la etapa más difícil de mi vida; no hubo piernas’: Chaves (El Tiempo)

Esteban Chaves: “A pesar de todo, estoy feliz, hice todo lo posible” – Esteban Chaves, subcampeón virtual del Giro de Italia – “Llegué a pensar que todo estaba perdido”: Vincenzo Nibali – “Esteban Chaves, nos llenas de orgullo y alegría”: Juan Manuel Santos – El mensaje de Nairo Quintana a Esteban Chaves (El Espectador)

Australia

Giro D?Italia race leader Steven Kruijswijk crashes into snow (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

PRIMA DELLA TAPPA

Mauro Facoltosi: Cosa accadra oggi, alla luce della tappa dell’Agnello?

Nebe1980: Purtroppo Kruijswijk ha subito un brutto colpo sia fisicamente (caduta e tirata da solo per 50 km) che moralmente (ritardo patito) e quindi probabilmente non sarà nelle migliori condizioni tuttavia se si è ripreso ci potrebbe provare. Ci proverà Nibali al quale non sembrerà vero di essere rientrato in classifica, Valverde vedremo cosa tenterà per agguantare il podio mentre Chaves dovrà solo difendersi ma aspettare l’attacco di Nibali per rispondergli potrebbe essere la sua tomba… vedremo

Vittorio P: Dubito che l’olandese, com una costola rotta, possa essere competitivo.
Ipotizzo il ritiro dopo il Vars. Se riusciurà invece a finire la tappa, sarà un eroe.
Anche perché i tre davanti faranno fuoco e fiamme (Nibali per il Giro, Chaves per difendere il Giro, Valverde per il podio).Sarà interessante.
PS Qualcuno aveva detto che la tappa di Risoul era “facile” e mal disegnata

Garda Bike: Da quello che ricordo mi pare di aver letto che questo sarebbe stato un Giro facile e noioso e come volevasi dimostrare è stato invece combattutto, bello e intenso.

Howling Wolf14: Ricordi bene. Lo ricordo anch’io. Proprio qui le polemiche nei confronti dell’organizzazione per un percorso che era stato definito insignificante e noioso. Per fortuna si trattava però di un latrato isolato, il solito tifoso calciofilo amante dello Zoncolan.

Howling Wolf14 (a Vittorio P): E’ un vero peccato. Con una costola rotta non si può pretendere che Kruijswijk si produca in un’offensiva. E’ un duro, secondo me non si ritira. Però avrà tante difficoltà a difendere il 3° posto. Gli auguro tutto il bene possibile perché sarà comunque ricordato come il protagonista numero uno di questo Giro.

Nebe1980: è stato indubbiamente il più forte

Nebe1980 (a Vittorio P): Facile no, però il disegno non era eccezionale. Poi la caduta ha fatto venir fuori una tappa stracombattuta in cui molto differenza lo ha fatto il falsopiano. Se non ci fosse stata la caduta come ha detto Martinello ci sarebbe stato rilassamento e Valverde sarebbe rientrato e la corsa esplosa sulla salita di Risoul. Certo una tappa con il Colle dell’Agnello non può essere facile

Nisky: Pirazzi mi fa pena. Tanta fatica per stare davanti, con Pancani che gli tesse le lodi…. ah be ha già un minuto…..uno e mezzo… con le telecamere che lo riprendono come fosse un attacco serio ed è bastato che Fulgsang andasse a riprenderlo per risputarlo indietro! Non so perché non mi sia simpatico…. certo è che dopo il gesto dell’ombrello quando vinse la tappa come se avesse fatto chissà che da permettesi gesti “speciali” non lo posso proprio vedere… .è debole e fumoso e fa attacchi con l’elastico invece di star buono nella sua mediocrità.

DOPO LA TAPPA

Mauro Facoltosi: Nibali va all’attacco a 5 Km dalla cima della Lombarda, stacca Chaves e vince il Giro.

Nebe1980: Grande Nibali, si era capito da ieri che le cose erano cambiate. Grande tenuta psicologica e grande fondo sono le doti che gli permettono di supplire ad alcuni limiti Peccato per Kruijswijk che credo senza il problema di ieri avrebbe vinto il giro e soprattutto sarebbe stato bello vedere il duello con Nibali alla pari. Chaves è giovane e a fine Giro ha pagato

Succhiaruote: Alla fine ha vinto il più forte. Bravo Nibali a non cedere con la testa dopo Andalo e a farsi trovare pronto quando la fortuna ha girato dalla sua parte.
Giro che dopo una prima metà soporifera dalle Dolomiti non ha più perso un colpo dal punto di vista delle emozioni, sulla qualità complessiva mantengo i miei dubbi, ma il divertimento non è mancato. Voto finale un bell’8!

Profpivo: Degna chiusura di un Giro tra i più belli che ricordi. Applauso a Nibali, che ha la testa del campione: ricordo poche volte in passato una reazione del genere dopo una batosta come quella presa tra Siusi e Andalo. Non ci avrei scommesso sopra un euro. Applauso a Krujiswjik, stoico con una costola rotta e che purtroppo avrebbe meritato il podio. Senza caduta, credo avrebbe vinto senza alcun problema. Ci riprovi l’anno prossimo, magari chiedendo al team di affiancargli almeno due corridori all’altezza. Applauso a Valverde, che finisce sul podio e con una tappa vinta al suo primo Giro a 36 anni. Questa volta non si può dire che non ci abbia provato fino in fondo. Applauso per Jungels, mi ha impressionato per come ha retto le tre settimane a 23 anni: in fin dei conti è saltato solo nel tappone dolomitico, e senza andare alla deriva. Bravo anche Chaves, che però ha confermato di calare nell’ultima settimana: tra Andalo, Risoul e soprattutto oggi ha sempre perso le ruote dei migliori. Temo che un occasione del genere per vincere il Giro non gli capiterà tanto facilmente

Nisky: Il percorso non era disegnato bene, c’erano tappe interlocutorie e coi corridori sbagliati saremmo arrivati ad oggi con pochi attacchi! Corvara aveva tanta discesa pianura nel finale, Cividale idem, la Mendola era lontanissima dal traguardo e l’Agnello era nella prima metà di tappa. L’unica tappa per far spettacolo era questa di oggi ma, come dico sempre, se ci sono corridori vogliosi tra Zoncolan e Monte Croce Comelico le differenze non si notano…… tutto la! La fortuna di sto Giro è che c’eran corridori forti e con voglia di battagliare come non succedeva da anni e non solo al Giro. Cosi un percorso onesto e nulla più è bastato a fare grande il Giro! Ma io ringrazio non tanto Vegni, di cui attribuisco i meriti di due 2700 in due giorni, ma ringrazio Kruijswiik, Nibali, Valverde, Chaves, Zakarin, Majka, Jungels, Nieve, Atapuma, Taaramae, Visconti, Scarponi, Amador e altri corridori che sono giunti fino ad oggi! A loro il merito di sto Giro!!!

Nebe1980: quoto, del resto è dall’inizio che io e te diciamo che la partecipazione non era male e che non c’erano solo Nibali e Valverde. In effetti senza la caduta avremmo avuto con ogni probabilità Kruijswijk in rosa e Valverde giù dal podio.
Vabbè è andata così e mi dispiace per l’olandese che avrebbe meritato la vittoria cmq un giro davvero spettacolare. Ora speriamo che al Tour gente come Quintana abbia capito come si corre e che quest’anno se si trova in una situazione come quella dello scorso anno non aspetti l’ultima salita dell’ultima tappa

In collaborazione con il Forum dello Scalatore

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

“Celebrate” – An Emotional Fish

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della 21a tappa Cuneo – Torino

Cuneo : temporale con pioggia moderata (1,3 mm), 15.8°C, vento debole da W (3-7 Km/h), umidità al 88%
Levaldigi (38.1 Km) : temporale con pioggia moderata (1 mm), 16°C, vento debole da NW (3-6 Km/h), umidità al 87%
Racconigi – Traguardo Volante (64.8 Km) : temporale con pioggia moderata (1,8 mm), 17.1°C (percepiti 18°C), vento debole da N (7-8 Km/h), umidità al 90%
Torino – 1° passaggio (103 Km) : temporale con pioggia abbondante (2,7 mm), 16.8°C, vento debole da NE (10-15 Km/h), umidità al 94%
Torino : temporale con pioggia abbondante (2,3 mm), 16.7°C, vento debole da NE (9-14 Km/h), umidità al 93%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Stefano: “Macchina dell’ammiraglia”
Martinello: “I GPM si superano i 2000 metri”
Cassini: “Le musole” (stava parlando delle muse)
Pancani (citando Visconti): “Ho un gambia che quasi mi scoppia”
Martinello: “Queste ultime week end scorso”
Pancani: “Ci hanno fatto rimanere con un fiato sospeso”
Martinello: “Attentiamo da un momento all’altro che possa accadere nel gruppo”
Pancani: “Seconda giornata sulle Alpi” (e le tre tappe sulle Dolomiti dove le mettiamo?)
De Luca: “Shefer Martinelli” (Shefer e Martinelli sono due persone distinte, ds dell’Astana)
De Luca: “Andatuta regolare”
Pancani: “Ha trovato un rapporto più adeale”
Martinello: “Stanno lottando entrambi per difendere la loro positività” (posizione)
Pancani: “Oricia” (Orica)
Pancani: “Vincenzo si ritrova da sola”
Garzelli: “Bonnè” (Bonette)
Televideo: “Dombrovski” (Dombrowski)
Libero.it: “La maglia rosa di Risoul, Esteban Chaves chiuderà a 52’’ dal siciliano” (Chaves ha preso 1′36″ da Nibali, 52″ è il suo distacco in classifica)
The New York Times: “Taramae” (Taaramäe)

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della ventesima tappa, Guillestre – Sant’Anna di Vinadio

1° Eduard Michael Grosu
2° Riccardo Stacchiotti s.t.
3° Songezo Jim a 2′08″
4° Ivan Savitskiy a 2′44″
5° Nicola Boem s.t.

Classifica generale

1° Jack Bobridge
2° Riccardo Stacchiotti a 51″
3° Cheng Ji a 5′09″
4° Eduard Michael Grosu a 14′58″
5° Murilo Antonio Fischer a 18′52″

IL GIRO DI MOTTA
Nel 1966 Motta vinse il Giro d’Italia. Passati 50 anni il Giro ricorderà questo successo con un arrivo di tappa a Cassano d’Adda, paese natale di Motta. Noi di ilciclismo.it ricorderemo quell’edizione del Giro tutti i giorni, proponendovi la rassegna stampa dell’epoca, con i titoli del quotidiano “La Stampa”

9 GIUGNO 1966 – 22a TAPPA: VITTORIO VENETO – TRIESTE (172 Km)

Il GIRO SI È CONCLUSO CON IL TRIONFO DI MOTTA
La grande corsa ciclistica italiana ha suscitato quest’anno un eccezionale interesse – Un nuovo campione – Bariviera vince a Trieste l’ultima tappa – Motta distribuirà i guadagni tra i compagni del Giro – Oggi a Milano i reduci del Giro
Il vincitore ha percorso Km 3976 alla media di 35,744 – Al secondo posto con 3′57″ di distacco Zilioli che è stato molto regolare – Adorni, alla ribalta dopo la prova a cronometro di Parma, è poi crollato sulle Dolomiti – Il ritardo accumulato nelle fasi iniziali ha costretto Anquetil ad accontentarsi del terzo posto – Jimenez, scalatore tenace ma sfortunato nel finale, è giunto quarto – Bilancio di 22 giorni di corsa – Si tratta di una cifra superiore ai quattro milioni e mezzo – La Maglia rosa non gareggerà nel «Tour», cui prenderanno parte De Rosso, Adorni, Gimondi e Bitossi – In Svizzera, assente Zilioli, correranno Balmamion, Taccone e Battistini

Una delle immagini più belle del Giro 2016; labbraccio tra Nibali e i genitori di Chaves al traguardo di SantAnna di Vinadio

Una delle immagini più belle del Giro 2016; l'abbraccio tra Nibali e i genitori di Chaves al traguardo di Sant'Anna di Vinadio

ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza
1a tappa: cronometro di Apeldoorn
2a tappa: Arnhem – Nimega
3a tappa: Nimega – Arnhem
4a tappa: Catanzaro – Praia a Mare
5a tappa: Praia a Mare – Benevento
6a tappa: Ponte – Roccaraso (Aremogna)
7a tappa: Sulmona – Foligno
8a tappa: Foligno – Arezzo
9a tappa: cronometro Radda in Chianti – Greve in Chianti
10a tappa: Campi Bisenzio – Sestola
11a tappa: Modena – Asolo
12a tappa: Noale – Bibione
13a tappa: Palmanova – Cividale del Friuli
14a tappa: Alpago (Farra) – Corvara (Alta Badia)
15a tappa: cronoscalata Castelrotto – Alpe di Siusi
16a tappa: Bressanone – Andalo
17a tappa: Molveno – Cassano d’Adda
18a tappa: Muggiò – Pinerolo
19a tappa: Pinerolo – Risoul

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI RISOUL

maggio 28, 2016 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

È diventato quasi un marchio di fabbrica di ilciclismo.it l’almanacco post gara dove, dopo ciascuna frazione del Giro (e poi anche del Tour) troverete tante rubriche: la rassegna stampa internazionale, il punto di vista dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsioni del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto quello del 1966, essendoci quest’anno una tappa a Cassano d’Adda, nel 50° anniversario della vittoria alla Corsa Rosa del cassanese Gianni Motta).

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Nibali risorge e riapre il Giro Kruijswijk giù, Chaves rosa – Questo Nibali non molla mai: “So io cosa ho passato… La Rosa? Vediamo domani” – Quattro salite terrificanti
Ecco dove si decide il Giro – Chaves: “Domani lascio la pelle in strada”. Uran: “Gli do una mano io…” – Kruijswijk cade in discesa: il volo contro il muro di neve –
Il volo di Zakarin nel fiume: per il russo clavicola rotta – Nibali lascia l’Italia a bocca aperta: e se vincesse il Giro? (Gazzetta dello Sport)

Nibali, vince e riapre il Giro: Kruijswijk cade nella neve e perde la maglia rosa (Corriere della Sera)

Svizzera

Nibali remporte la 19e étape, Chaves en rose (24 Heures)

Kruijswijk stürzt, Chaves neuer Leader (Neue Zürcher Zeitung)

Francia

Nibali se relève, Kruijswijk s’écroule – Chute et abandon de Zakarin (L’Equipe)

Quand le leader du Tour d’Italie tombe dans… la neige – Nibali s’impose, Chaves en rose – Chute et abandon de Zakarin (Le Figaro)

Nibali vainqueur à Risoul, Chaves nouveau maillot rose (Le Monde)

Spagna

Chaves es maglia rosa y Nibali saca a Valverde del podio – Nibali: “No estuve en mi mejor forma pero hoy me encontré bien” – Chaves: “Nibali es ahora mi máximo rival por el rosa” – Kruijswijk se cae en el Agnello y Zakarin se rompe la clavícula – La imagen que congeló al pelotón: Zakarin tras su caída – Vars, la Bonette y la Lombarda decidirán el podio del Giro (AS)

Vuelco al rosa en el Agnello – Kruijswijk choca contra un bloque de hielo y da una tremenda voltereta – Escalofriante caída de Zakarin, que podría tener la clavícula rota (Marca)

Chaves, nuevo líder. Nibali quita del podio a Valverde – Nibali dedica su triunfo a su discípulo fallecido hace unas semanas – Movistar denuncia el tapón sufrido por Valverde – Nibali: “Mantengo los pies en el suelo” (El Mundo Deportivo)

Belgio

Drama in de Giro: Crash kost Kruijswijk roze trui, Nibali en Chavez juichen – Kruijswijk zwaar aangeslagen: “Ik heb het verkloot” – Roze trui Kruijswijk maakt spectaculaire val in de sneeuw (Het Nieuwsblad)

Giro: Nibali dépose tout le monde dans la 19e étape mais Chaves prend la tunique rose (La Dernière Heure/Les Sports)

Paesi Bassi

Roze droom voorbij – “Ik verkloot gewoon alles” – Kruijswijk laat foto’s maken- Lotto-Jumbo hoopt dat Kruijswijk blijft – Den Bosch mag Kruijswijk huldigen (De Telegraaf)

Kruijswijk verspeelt roze in Giro aan Chaves na stuurfout – Van Emden: Schande dat Nibali door is gereden (Algemeen Dagblad)

Gevallen Kruijswijk verliest roze trui aan Chaves, Nibali wint rit – Teruglezen Giro d’Italia: Kruijswijk na zware valpartij op achterstand in klassement – De val van Kruijswijk – Voor Italianen heeft hij te weinig drama(de Volkskrant)

Lussemburgo

Kruijswijk verliert Rosa, starker Jungels nun 6. (Tageblatt)

Jungels macht Sprung nach vorne (Luxemburger Wort)

Germania

Dramatische Wende beim Giro: Kruijswijk verliert Führung (Berliner Zeitung)

Danimarca

Storfavorit mistede førertrøjen på dramatisk Giro-etape (Jyllands-Posten)

Styrtede i en snedrive og mistede førertrøjen: Jeg har tabt Giroen – Fuglsang efter fantastisk etapesejr: Moralen kan give Nibali vinger – Vildt Giro-drama: Storfavorit mister førertrøjen efer styrt (BT)

Vildt Giro-drama med Nibali i storslået comeback og ny mand i førertrøjen (Politiken)

Slovenia

Giro: Nibali junak 19. etape, Kruijswijk zaradi nesreče ob rožnato majico (Delo)

Russia

Велогонщик «Катюши» Закарин попал в аварию и сломал ключицу (Sovetsky Sport)

USA

Nibali Wins Giro Stage 19; Chaves Takes Pink After Kruijswijk’s Crash (The New York Times)

Costa Rica

Andrey Amador escaló un puesto en la general en el día más duro del Giro de Italia – Ciclista holandés choca contra la nieve y pierde el liderato en el Giro de Italia
(La Nación)

Colombia

Esteban Chaves, líder del Giro de Italia tras emocionante carrera – ‘Todos nos jugamos un título’: Chaves – Imágenes: la vibrante etapa que le dio a Chaves el liderato del Giro – Las emociones de los colombianos por el liderato de Chaves en el Giro (El Tiempo)

Esteban Chaves, nuevo líder del Giro – Las fuertes caídas de Kruijswijk y Zakarin durante la etapa 19 del Giro – La berraquera de los Chaves – La fe de Esteban Chaves – Tres colombianos se han vestido de rosa – Las lágrimas de Vicenzo Nibali (El Espectador)

Australia

Giro D?Italia race leader Steven Kruijswijk crashes into snow (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Caduto Kruijswijk nella discesa dell’Agnello

Nisky: caduto…..ha fatto un giro della morte porello

Mauro Facoltosi: Clavicola sinistra fratturata per Zakarin, che è finito in una piccola scarpata.

Nisky: caro Howling Wolf mi sa che non sapremo come finirà con Zakarin durante le tre settimane, visto che s è sfasciato per terra! ma come avevo già avuto modo di vedere non sa assolutamente guidare la bici ed è troppo alto con gambe lunghe e ha il baricentro troppo alto…. sono abbacchiato povero Ilnur! Ci speravo in un posto nei 5

Nebe1980: Valverde fatto fuori sull’Agnello, Kruijswijk da una caduta come Zakarin, Nibali ripreso che stacca addirittura Chaves e torna in corsa. Il Giro è una corsa superiore. Kruijswijk se supera il momento di oggi e non ha conseguenze dalla caduta domani potrebbe riattaccare perchè è un duro ma bisognerà vedere come sta dopo anche la fatica di oggi di tirare da solo.

Howling Wolf14: Mi dispiace quando le corse finiscono in questo modo. Sono un fatalista ma sono veramente abbattuto. Chi va in bicicletta sa quanto sia doloroso volare a terra, cadere. Se poi i primi posti delle classifiche vengono rivoluzionate per questo il dispiacere è doppio. Pazienza, il destino non si può cambiare. Ma, facciamo un po’ di attenzione. Perché un conto è apprezzare i contenuti di una corsa, altro conto è attribuirle valore per le cadute dei protagonisti. Mi sembra di cattivo gusto e fuori luogo una battuta di questo genere. Plaudiamo all’impresa di Nibali e alla resistenza di Chaves, sottolineiamo la nuova crisi di Valverde, ma evitiamo di affermare che il livello dello spettacolo si alza con le cadute. E’ davvero kitsch.

Nebe1980: A me dispiace davvero molto per Kruijswijk e se domani si riprendesse e riuscisse a vincere il giro io sarei felicissimo. Mi dispiace davvero molto anche per Zakarin che consideravo comunque all’inizio giro uno forte e lo è… peccato. Dopodichè Valverde non è caduto e Chaves non è caduto, Nibali non è caduto. Per il podio rivoluzionato è solo il fortissimo e sfortunato olandese ad aver pagato per caduta. Ciò non toglie che è dall’Aremogna che si vivono girandole di emozioni e abbiamo la conferma della grande qualità della corsa

Howling Wolf14: Io non ho mai detto che mancano le emozioni. Anzi. Ho semplicemente osservato che un vero appassionato di ciclismo non ritiene mai che una caduta, di chicchessia, sia un elemento di arricchimento dello spettacolo. Per questo eviterei di inserire le cadute tra gli elementi che concorrono alla valutazione della spettacolarità di questo Giro e di qualsiasi altra corsa.

Nebe1980: Ti ho già detto che mi dispiace per Kruijswijk e mi dispiace anche che non sia riuscito ad accodarsi al gruppo Valverde che appena dopo il cambio di bici era a portata di mano. In quel caso forse Kriuijswijk sarebbe ancora in rosa.
Dopodichè il mutamento delle posizioni tra Chaves Nibali e Valverde che erano secondo terzo e quarto della generale è avvenuto senza le cadute. Questa è la spettacolarità, poi siamo tutti davvero dispiaciuti per la caduta, pensa che io auspicavo e continuo ad auspicare la vittoria del giro di Kruijswijk ma non puoi negare che la tenacia e la forza con cui l’olandese ha tentato di inseguire di non perdere troppo è stata encomiabile davvero da applausi e questo è spettacolare. Ripeto io speravo che Kruijswijk avrebbe lottato con i migliori sulla salita finale

Salitepuntocià: L’olandese deve recitare il mea culpa, aveva gia vinto, non può incolpare nemmeno la sfortuna, Nibali e Chaves bravi ad aprofittarne

Nebe1980: No! E’ stato sfortunato perché è vero che è arrivato lungo ma le conseguenze per la bici sono state piuttosto gravi, ci ha messo un po’ per metterla a posto poi ancora qualche problema ed ha dovuto aspettare l’ammiraglia per cambiarla. Dopo la caduta era ancora davanti a Valverde che l’ha superato quando ha cambiato la bici. Se avesse risolto il problema con il primo intervento del cambio ruote si sarebbe accodato a Valverde e sarebbe stato diverso perchè quelli l’interesse a tirare per difendere il podio lo avevano

In collaborazione con il Forum dello Scalatore

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

“Emozioni” – Lucio Battisti

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della 20a tappa Guillestre – Sant’Anna di Vinadio

Guillestre : cielo sereno, 24.4°C, vento moderato da SW (19-21 Km/h), umidità al 45%
Station de Vars – Traguardo Volante (14.3 Km) : cielo sereno, 17.2°C, moderato da SW (19-21 Km/h), umidità al 45%
Col de la Bonette – GPM (63,1 Km) : cielo sereno, 11.1°C (percepiti 12°C), vento moderato da SW (21-30 Km/h), umidità al 38%
Sant’Anna di Vinadio: cielo sereno, 17.7°C, vento moderato da SSW (19-24 Km/h), umidità al 44%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Stefano: “Il primo che transiterà sulla Cima Coppi riceverà il premio a Vincenzo Torriani” (il Trofeo lo vince chi si impone nella tappa che comprende la Cima Coppi)
Garzelli: “Per fare il dislivello da 1800 a 2700 metri impiegheranno 50 metri”
Garzelli: “Le grandi ore che faranno pedalando in alta quota”
De Stefano: “Sono arrivati tanti twitter”
Twitter: “Beppe Conte”
Garzelli: “Le cose bisogna farse”
De Stefano: “Vittorio Torriani”
Conti: “Il Giro finiva in punta allo Stelvio”
Pancani: “Plaza Molino” (Molina)
Pancani: “Il lago di Castello serve per alimentare la centrale elettrica del Lago di Pontechianale” (Castello e Pontechianale sono due nomi del medesimo lago)
Pancani: “E’ rimasto da solo la maglia rosa di Steven Kruijswijk”
Martinello: “Poco meno di 2 Km al GPM, che adesso transita ai meno 2 Km dal GPM”
Martinello: “E’ accaduto detro”
Garzelli: “Chavez” (Chaves)
Martinello: “E’ una delle poco occasioni”
Pancani: “Stanno arrivando sul Monfort” (Monfort è un corridore, non un valico)
Pancani: “Nibali da solo al comando nella quinta tappa”
Chaves: “Abbiamo fatto un attacco sull’Angelo”
Cassani: “C’erano dei rivoli di acqua” (perchè, di cosa pensavi fossero? Sangiovese?)
De Stefano: “Nibali sta guardando le scene della caduta dalla zona del controllo delle interviste”
Televideo: “Valverde Majka”
Garzelli: “Scarpone”
Garzelli (su Scarponi): “Ha fatto 3 Km per prendere l’arrivo qui a Risoul”
De Stefano: “Tante salite, ma delle salite delle salite”
Garzelli: “Erano tutte chiusi le salite”
Garzelli: “Col de la Bonnette” (Bonnet)

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della diciannovesima, Pinerolo – Risoul

1° Eduard Michael Grosu
2° Roberto Ferrari a 18″
3° Roger Kluge s.t.
4° Nikias Arndt s.t.
5° Sacha Modolo s.t.

Classifica generale

1° Jack Bobridge
2° Riccardo Stacchiotti a 3′35″
3° Cheng Ji a 5′09″
4° Eduard Michael Grosu a 17′42″
5° Murilo Antonio Fischer a 18′52″

IL GIRO DI MOTTA
Nel 1966 Motta vinse il Giro d’Italia. Passati 50 anni il Giro ricorderà questo successo con un arrivo di tappa a Cassano d’Adda, paese natale di Motta. Noi di ilciclismo.it ricorderemo quell’edizione del Giro tutti i giorni, proponendovi la rassegna stampa dell’epoca, con i titoli del quotidiano “La Stampa”

8 GIUGNO 1966 – 21a TAPPA: BELLUNO – VITTORIO VENETO (181 Km)

IL GIRO “SI ADDORMENTA”; SCANDELLI FUGGE E RISCHIA DI METTERE FUORI GARA TUTTI I CORRIDORI
Un paradossola episodio ha movimentato il penultimo giorno di corsa – Il gregario di Motta ha vinto la tappa a Vittorio Veneto con 15’ di vantaggio – Il Giro si conclude oggi a Trieste
Il vantaggio del ciclista di Crema ha sfiorato i 20 minuti – Se sul traguardo fossero stati 24 minuti, soltanto Lievore (secondo arrivato) sarebbe giunto in tempo massimo – L’episodio è clamoroso soltanto in apparenza: Scandelli corre come gregario della Maglia rosa – Logicamente i dirigenti della Molteni (che ricevono una maggior pubblicità dal successo finale di Motta) ad un certo momento avrebbero consigliato al loro corridore di rallentare negli ultimi chilometri – Le curiose vicende della corsa – Jacques Anquetil e Italo Zilioli perdono 11 secondi nei confronti della Maglia rosa – La lieta avventura del ventiquattrenne Pietro Scandelli vincitore sul penultimo traguardo – Motta non andrà al Tour de France – Vittorio Adorni parteciperà alla corsa francese

Kruijswijk si rialza dopo la disastrosa caduta giù dal Colle dellAgnello, ma la maglia rosa non sarà più sua

Kruijswijk si rialza dopo la disastrosa caduta giù dal Colle dell'Agnello, ma la maglia rosa non sarà più sua

ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo

Raduno di partenza
1a tappa: cronometro di Apeldoorn
2a tappa: Arnhem – Nimega
3a tappa: Nimega – Arnhem
4a tappa: Catanzaro – Praia a Mare
5a tappa: Praia a Mare – Benevento
6a tappa: Ponte – Roccaraso (Aremogna)
7a tappa: Sulmona – Foligno
8a tappa: Foligno – Arezzo
9a tappa: cronometro Radda in Chianti – Greve in Chianti
10a tappa: Campi Bisenzio – Sestola
11a tappa: Modena – Asolo
12a tappa: Noale – Bibione
13a tappa: Palmanova – Cividale del Friuli
14a tappa: Alpago (Farra) – Corvara (Alta Badia)
15a tappa: cronoscalata Castelrotto – Alpe di Siusi
16a tappa: Bressanone – Andalo
17a tappa: Molveno – Cassano d’Adda
18a tappa: Muggiò – Pinerolo

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI PINEROLO

maggio 27, 2016 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

È diventato quasi un marchio di fabbrica di ilciclismo.it l’almanacco post gara dove, dopo ciascuna frazione del Giro (e poi anche del Tour) troverete tante rubriche: la rassegna stampa internazionale, il punto di vista dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsioni del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto quello del 1966, essendoci quest’anno una tappa a Cassano d’Adda, nel 50° anniversario della vittoria alla Corsa Rosa del cassanese Gianni Motta).

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Super Trentin a Pinerolo: rimonta e beffa Moser. A Valverde la volata dei big – Giro d’Italia, Nibali: “I tifosi? Cerco di non deluderli” – Nibali: “Buone sensazioni, ai tifosi prometto…” – Giro d’Italia, Merckx: “Il Giro è aperto. Sabato Kruijswijk può soffrire” – Moser: “Che beffa per me” Brambilla: “Se giochicchi…” – Lo sprint beffa – Trentin, rimonta e successo (Gazzetta dello Sport)

Italia protagonista al Giro Trentin brucia Moser e diventa re di Pinerolo (Corriere della Sera)

Svizzera

Matteo Trentin gagne la 18e étape du Giro (24 Heures)

Trentin Etappen-Sieger, Kruijswijk bleibt Leader (Neue Zürcher Zeitung)

Francia

Le superbe retour de Trentin – Trentin ne devait «pas lâcher» – Kruijswijk vise une victoire d’étape (L’Equipe)

Matteo Trentin remporte la 18e étape (Le Figaro)

Spagna

Trentin conquista la etapa más larga en vísperas de los Alpes – Trentin: “Sabía que iba a ganar una etapa, reto cumplido” – Valverde: “En las etapas de los Alpes voy a por todas” – Esteban Chaves: “Sólo 23″ con Valverde es preocupante” – Llegan los Alpes: últimas balas para disparar a Kruijswijk – Vincenzo Nibali no encuentra explicación a su bajón físico – Zakarin: “No será una sorpresa si al final subo al podio” – Agnello y Risoul, las primeras cimas de los Alpes del Giro – Kruijswijk disputará la Vuelta (AS)

Matteo Trentin lleva a buen puerto una maratoniana escapada – Valverde: “Estoy en el Giro para ir a por todas” (Marca)

Victoria para Trentin, a la espera de la decisiva etapa de los Alpes – Valverde: “Está complicado ganar, pero vamos a por todas” (El Mundo Deportivo)

Belgio

Trentin wint als een duiveltje uit een doosje de langste Giro-etappe – Trentin dolbij: “Alles verliep perfect vandaag” – De Giro-rit van vrijdag: money time op de hoogste top van de Giro (Het Nieuwsblad)

Giro: Trentin vainqueur in extremis de la 18e étape (La Dernière Heure/Les Sports)

Paesi Bassi

Kruijswijk ‘gewoon’ in roze – Vechten om ’ons Steven’ (De Telegraaf)

Machtige Kruijswijk weer stap dichter bij eindzege (Algemeen Dagblad)

Trentin de sterkste in achttiende etappe Giro, Kruijswijk blijft leider (de Volkskrant)

Lussemburgo

Trentin siegt im Sprint (Tageblatt)

Cleverer Trentin triumphiert (Luxemburger Wort)

Danimarca

Matteo Trentin snød alle på udbrydernes dag (Jyllands-Posten)

Italiener snød udbryderne: Kørte op til sidst – og kørte forbi! – Derfor faldt han tilbage: Fuglsang sparede kræfter (BT)

Magtesløs Fuglsang sakker agterud i stort italiensk-hollandsk Giro-show (Politiken)

Slovenia

Giro: najbolj italijanska etapa letos (Delo)

USA

Cycling: Trentin Wins Stage as Kruijswijk Keeps Big Lead (The New York Times)

Costa Rica

Amador se vio muy fuerte y ahora espera la batalla final en la montaña – Andrey Amador no cede ni un segundo y se mantiene octavo en la general del Giro (La Nación)

Colombia

Trentin ganó la etapa 18 del Giro; los favoritos no se hicieron daño (El Tiempo)

Chaves se mantiene segundo tras una etapa tranquila para los favoritos (El Espectador)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Previsioni sulla tappa?

Nebe1980: Se starà bene secondo me Valverde ci proverà

Mauro Facoltosi: Nella prima ora percorsi 48,3 Km

Nebe1980: Beh del resto la fuga ha quasi dieci minuti dato che la Lotto non ha grande interesse a tenere cucita la corsa dato che il miglior fuggitivo è Brambilla che ha un’ora di ritardo in classifica, Kruijswijk ha interesse a salvare la gamba dei compagni di squadra che si sa non sono fortissimi e domani potrebbero essere utili per lo meno sino a Chianale dove iniziano le pendenze severe dell’Agnello.
é lontana l’epoca in cui la prima ora sembrava una scampagnata domenicale e che si riusciva a stare in gruppo anche con la graziella e il cestino per il pic nic, oggi i ritmi sono sempre molto elevati

Howling Wolf14: Meno male. Ricordo che a metà anni Settanta c’erano due gendarmi davanti al gruppo, uno maglia Brooklyn, l’altro maglia Bianchi, che impedivano a chiunque di andare in fuga. Chi lo faceva era insultato e a volte anche schiaffeggiato. Che brutti tempi!

Nisky: E chi erano? Adesso mi hai incuriosito……io ero appena nato…..bianchi bianchi……brooklyn…..mmmmmm……non so

Salitepuntocià: De Vlaeminck e Gimondi? Ricordo un dilettante non so chi… disse all’epoca che “i professionisti in italia corrono a 20 all’ora e poi a 60 all’ora”, mentre nei dilettanti era abituato a fare 40 all ora dall’inizio alla fine

Howling Wolf14: Ercole Gualazzini e Giacinto Santambrogio. I due sceriffi. I sindacalisti. Gualazzini, lo ricorderai, era un armadio. “Qui si fa tutti lo stesso lavoro. State tranquilli, pedaliamo insieme, così facciamo poca fatica e ci pagano lo stesso”.

Nisky: onestamente non li avevo mai sentiti nominare. Sono del 77 e di ciclismo ho sentito parlare appena nel 91\92. Se mi dite Argentin, Fondriest, Podenzana, Massi, De Las Cuevas e Ruè me li ricordo! Oggi lavoravo e ho appena finito di vedere la tappa in differita su Eurosport…. Moser s è fatto infinocchiare da baluba! Che fregatura….

In collaborazione con il Forum dello Scalatore

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

“La Valsugana”

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della 19a tappa Pinerolo-Risoul

Pinerolo : nubi sparse, 23.3°C, vento debole da E (5-9 Km/h), umidità al 59%
Piasco – Traguardo Volante (49,7 Km) : nubi sparse, 23.2°C, vento debole da ENE (7 Km/h), umidità al 59%
Pontechianale – inizio Colle dell’Agnello (92,3 Km) : nubi sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 16.9°C, vento debole da SE (8-9 Km/h), umidità al 70%
Guillestre (149,1 Km): cielo coperto, 24.9°C (percepiti 24°C), vento moderato da SSW (13-14 Km/h), umidità al 56%
Risoul: previsioni non disponibili

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Stefano (a Chiatellino, organizzatore della tappa di Pinerolo): “Il Tour de France ti ha regalato anche questo arrivo del Giro d’Italia”
Garzelli: “La sata di Pramartino”
Pancani: “La seconda tappa più lunga era stata quella di Praia a Mare” (era quella di Benevento)
Gimondi: “E’ più importante prendere che darre”
Gimondi: “Kruijswijk è passato primo di Contador sullo Zoncolan”
Ulissi: “… che la salita veramente della favorisca gli uomini di classifica”
De Stefano: “Le analisi non hanno evidenziato problemi” (gli esiti degli esami medici ai quali si è sottoposto Nibali stamattina si conosceranno, come ovvio, solo tra quale giorno)
Pancani: “Moreno Moser rimane seguito” (seduto)
Vegni: “Era così che era prevista questa tappa, l’hanno già fatta altre volte” (la Muggiò – Pinerolo era inedita, così come le salite del finale)
Pancani: “Al comando ci sono Moser e Battaglin” (con Moser c’era Brambilla)
De Luca: “La maglia banca”
Pancani: “Volata con gli uomini dei migliori”
Garzelli: “in bocca al luco”
De Stefano: “Un podio l’ha già centrata”
Libero.it: “Resoul” (Risoul)
Libero.it: “GpM di Pra Martino dopo 7 km di salita” (ne misurava 4,6)
Televideo: “Trentin rimonta con una volata pazzesca oltre che lunghissima Moreno Moser e Gianluca Brambilla che pensavano di giocarsi la vittoria e invece finiscono clamorosamente beffati” (non è andata proprio così, perché Brambilla sapeva che il suo compagno di squadra Trentin stava rinvenendo e così ha smesso di collaborare nell’azione, agevolando il rientro di Trentin; altrimenti i due sarebbero arrivati assieme al traguardo dove Moser, decisamente più veloce, lo avrebbe quasi certamente beffato)

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della diciottesima, Muggiò – Pinerolo

1° Tim Wellens
2° Michael Hepburn a 1′55″
3° Eduard Michael Grosu s.t.
4° Svein Tuft a 3′16″
5° Alexander Serov s.t.
Miglior italiano Simone Andreetta, 8° a 3′16″

Classifica generale

1° Jack Bobridge
2° Riccardo Stacchiotti a 3′48″
3° Cheng Ji a 5′09″
4° Eduard Michael Grosu a 18′27″
5° Murilo Antonio Fischer a 18′52″

IL GIRO DI MOTTA
Nel 1966 Motta vinse il Giro d’Italia. Passati 50 anni il Giro ricorderà questo successo con un arrivo di tappa a Cassano d’Adda, paese natale di Motta. Noi di ilciclismo.it ricorderemo quell’edizione del Giro tutti i giorni, proponendovi la rassegna stampa dell’epoca, con i titoli del quotidiano “La Stampa”

7 GIUGNO 1966 – 20a TAPPA: MOENA – BELLUNO (215 Km)

MOTTA SUI GRANDI VALICHI DELLE DOLOMITI DIFENDE IL SUO VANTAGGIO: HA VINTO IL GIRO
Dopo il Pordoi, il Falzarego e le altre salite la corsa ciclistica italiana è giunta alle fasi conclusive – Gimondi nonostante una pericolosa caduta fugge nel finale e arriva primo a Belluno – Due episodi hanno caratterizzato la tappa di ieri – Dure punizioni per le spinte
A meno di clamorose sorprese nelle ultime due tappe, oggi o domani, il ciclista italiano non potrà essere superato – In classifica generale precede Zilioli di 3′46″, Anquetil di 4′29″, Jimenez di 5′33″ – Felice Gimondi è passato dal settimo al quinto posto, ma ha un ritardo di 6′36″ – Oggi arrivo a Vittorio Veneto – Secondo è giunto Adorni – Bitossi, al comando per quasi 200 Km, si è aggiudicato il Gr. Premio della Montagna – Il corridore è transitato davanti a tutti sul Pordoi, Falzarego, Cibiana e Duran – Soltanto sul Tre Croci è preceduto da Portalupi – Motta: “Quando Gimondi è scattato non mi è sembrato giusto reagire” – Taccone e Dancelli hanno avuto un minuto di penalizzazione, Balmamion 30 secondi – Covolo accusa Motta ed Anquetil di essersi alleati ai danni di Zilioli

Il porfido del ripidissimo muro di Via Principi dAcaja a Pinerolo (foto Bettini)

Il porfido del ripidissimo muro di Via Principi d'Acaja a Pinerolo (foto Bettini)

ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza
1a tappa: cronometro di Apeldoorn
2a tappa: Arnhem – Nimega
3a tappa: Nimega – Arnhem
4a tappa: Catanzaro – Praia a Mare
5a tappa: Praia a Mare – Benevento
6a tappa: Ponte – Roccaraso (Aremogna)
7a tappa: Sulmona – Foligno
8a tappa: Foligno – Arezzo
9a tappa: cronometro Radda in Chianti – Greve in Chianti
10a tappa: Campi Bisenzio – Sestola
11a tappa: Modena – Asolo
12a tappa: Noale – Bibione
13a tappa: Palmanova – Cividale del Friuli
14a tappa: Alpago (Farra) – Corvara (Alta Badia)
15a tappa: cronoscalata Castelrotto – Alpe di Siusi
16a tappa: Bressanone – Andalo
17a tappa: Molveno – Cassano d’Adda

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI CASSANO D’ADDA

maggio 26, 2016 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

È diventato quasi un marchio di fabbrica di ilciclismo.it l’almanacco post gara dove, dopo ciascuna frazione del Giro (e poi anche del Tour) troverete tante rubriche: la rassegna stampa internazionale, il punto di vista dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsioni del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto quello del 1966, essendoci quest’anno una tappa a Cassano d’Adda, nel 50° anniversario della vittoria alla Corsa Rosa del cassanese Gianni Motta).

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Kluge, che beffa ai velocisti: Kruijswijk resta in rosa – Kluge, zampata decisiva – Nibali: “Sto bene, vediamo. Oggi era una tappa facile” – Nibali: “Ormai mi attaccano tutti, ma io non mollo il Giro” (Gazzetta dello Sport)

Lo scrittore Enrico Brizzi: «Nibali, un monaco guerriero. Non mollerà fino all’ultimo» – Giro, Kluge beffa tutti. Nizzolo è ancora secondo. Kruijswijk resta in rosa (Corriere della Sera)

Svizzera

Roger Kluge s’impose au sprint (24 Heures)

Kluge gewinnt 17. Etappe (Neue Zürcher Zeitung)

Francia

Kluge avec panache – Kluge : «Le plus heureux du monde» – Kruijswijk : «Réussir en étant propre» (L’Equipe)

Victoire de l’Allemand Roger Kluge (Le Figaro)

Spagna

Roger Kluge sorprende a los sprinters en el kilómetro final – Valverde: “Queda el podio y aspiro a lo máximo” – Kruijswijk: “He tratado de disfrutar porque era la última etapa fácil” – Una aclaración: Kruijswijk se pronuncia “Craisbaij” (AS)

Kluge anula la previsible ‘volata’ – La sorpresa de Kluge, en imágenes (Marca)

Kluge roba la cartera a los sprinters, sin novedad entre los favoritos – Una victoria con sabor a despedida (El Mundo Deportivo)

Belgio

Duitser Kluge verrast overgebleven sprinters in de Giro (Het Nieuwsblad)

17e étape du Giro: victoire de Roger Kluge, Kruiswijk reste en rose (La Dernière Heure/Les Sports)

Paesi Bassi

Kruijswijk houdt simpel stand – Team Kruijswijk bestolen (De Telegraaf)

Kruijswijk overleeft eenvoudig, Kluge wint rit – Zo begrijp jij ook wat de Giro d’Italia precies is – ‘Ik heb energie gespaard, morgen wordt een lange dag’ (Algemeen Dagblad)

Ritzege voor Kluge, Kruijswijk behoudt roz – Teruglezen – Kruijswijk: ‘Zoveel mogelijk energie bespaard’ Sport (de Volkskrant)

Lussemburgo

StKluge düpiert die Sprinter (Tageblatt)

Kluge überrascht, keine Gefahr für Jungels (Luxemburger Wort)

Germania

Roger Kluge hat die 17. Etappe des Giro d’Italia gewonnen (Berliner Zeitung)

Danimarca

Roger Kluge snyder sprinterne i Giroen (Jyllands-Posten)

Den flyvende hollænder fører Giroen: En vinder, vi kan stole på? – Ærgerlig Lars Bak indhentet til sidst: I morgen skal jeg med i det rigtige udbrud – Surt show for Lars Bak: Indhentet en kilometer før mål (BT)

Dansk veteran får kedelig Giro-etape til at eksplodere (Politiken)

Slovenia

Giro: po Kittlu in Greiplu šprintersko palico prevzel Kluge – Na Giro prišel, videl in zmagal (Delo)

Russia

Клюге выиграл 17-й этап «Джиро д’Италия», Порсев занял шестое место (Sovetsky Sport)

USA

Kluge Wins Giro’s 17th Stage, Kruijswijk Stays in Pink (The New York Times)

Costa Rica

Andrey Amador no cede ni un segundo y se mantiene octavo en la general del Giro (La Nación)

Colombia

En un día tranquilo, Roger Kluge ganó la etapa 17 del Giro de Italia (El Tiempo)

En un día sin complicaciones, Esteban Chaves se mantiene segundo en el Giro (El Espectador)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Howling Wolf14: Mi dispiace per Nizzolo (è un grande, è sempre lì), però Kluge ha fatto un bell’allungo e ha tenuto bene.

MirkoBL: Certo che Nizzolo trova sempre il modo per farsi battere da qualcuno.

Vittorio P: Per non parlare di Pozzato.

In collaborazione con il Forum dello Scalatore

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

“Das Lied der Deutschen” (inno nazionale tedesco)

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della 18a tappa Muggiò-Pinerolo

Muggiò : poco nuvoloso, 20.6°C, vento debole da SW (4 Km/h), umidità al 63%
Magenta (32,6 Km) : poco nuvoloso, 21.8°C, vento debole da S (3 Km/h), umidità al 57%
Vercelli (76,7 Km) : poco nuvoloso, 23.1°C (percepiti 24°C), vento debole da SE (4 Km/h), umidità al 53%
Chivasso – Traguardo Volante (124.5 Km): nuvole sparse, 23.4°C, vento debole da SE (5 Km/h), umidità al 61%
Rivoli – Traguardo Volante (164.2 Km): nuvole sparse, 23°C (percepiti 24°C), vento debole da ESE (5 Km/h), umidità al 62%
Pinerolo : nubi sparse, 23.1°C (percepiti 24°C), vento debole da ESE (4-5 Km/h), umidità al 63%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Stefano: “Questo è un cartello di divieto per le biciclette” (il cartello che spiccava alle spalle dello studio di “Prima diretta” era triangolare con una bici al centro: è un segnale di diritto di precedenza, non di divieto)
De Stefano: “Cassani ci spiegherà come si vive intimamente un preparatore atletico”
De Stefano: “Kruijswijk è attualmente in maglia gialla”
Pancani: “Questa è una cartolina di Trenzano, dove sono state compiute importanti bonifiche in epoca medioevale che andiamo in pubblicità”
De Luca: “Nizzolo era nelle code del gruppo”
Martinello: “Tentativo di vendere dura la vita al gruppo”
Martinello: “Intervista che hai lasciati Davide Bramati”
Pancani: “Cassano d’Alda”
Pancani: “C’è stato un contatto con un altro corradore”
De Stefano: “Cittadina che ha dato i natali a Enrico Motta” (Gianni)
Conti: “Fuslang” (Fuglsang)
Garzelli: “Pramartino, salita inedita per il Giro d’Italia” (è stata affrontata nel 2009)
Televideo: Arndt terzo, ooi Modolo e Trentin
Televideo: “Col lavoro delle squadre dei velocisti c’è il ricongiungimento all’ ultimo km e Kluge che insegue Pozzato, lo ’salta’ e brucia i velocisti” (scritto così sembra che Kluge abbia saltato anche l’ultimo chilometro)
Televideo: “Sasha Modolo” (Sacha)
Televideo: “Paolo Sinion” (Simion)

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della diciassettesimatappa, Molveno – Cassano d’Adda

1° Genki Yamamoto
2° Ilia Koshevoy a 1′19″
3° Jack Bobridge a 2′02″
4° Matteo Busato s.t.
5° Simone Andreetta s.t.

Classifica generale

1° Jack Bobridge
2° Riccardo Stacchiotti a 3′48″
3° Cheng Ji a 5′19″
4° Genki Yamamoto a 9′26″
5° Murilo Antonio Fischer a 18′52″

IL GIRO DI MOTTA
Nel 1966 Motta vinse il Giro d’Italia. Passati 50 anni il Giro ricorderà questo successo con un arrivo di tappa a Cassano d’Adda, paese natale di Motta. Noi di ilciclismo.it ricorderemo quell’edizione del Giro tutti i giorni, proponendovi la rassegna stampa dell’epoca, con i titoli del quotidiano “La Stampa”

6 GIUGNO 1966 – 19a TAPPA: BOLZANO – MOENA (100 Km)

GIANNI MOTTA VINCE A MOENA E DOMINA NEL GIRO
Il ciclista italiano si afferma al termine della prima tappa dolomitica – Zilioli secondo in classifica generale – Jimenez crolla in salita sotto l’uragano – Oggi si corre la tappa più severa: 215 Km e cinque dure salite
La Maglia rosa ha battuto in volata Anquetil e Zilioli, i soli avversari che gli hanno resistito – Quarto i! belga Huysmans – Gimondi, Balmamion, Adorni staccati di oltre due minuti – Jimenez a 3′37″ dal trionfatore – In classifica Motta precede ora Zilioli di 3′46″, Anquetil di 4′29″, Jimenez di 5′33″ – Due severe salite ed il maltempo hanno reso difficilissima la corsa di ieri – Sul Passo di Costalunga il torinese è scattato al comando con Motta, poi Anquetil li ha raggiunti – Nona foratura di Gimondi – «Nessuna carica esplosiva lungo il percorso del Giro»: la polizia smentisce le voci sorte al Giro d’Italia – Una precisazione di Torriani – La Moena-Belluno comprende i passi Pordoi, Falzarego, Tre Croci, Forcella Cibiana e Duran – L’ultimo colle a 44 chilometri dall’arrivo – I rivali di Motta sembrano rassegnati – Anquetil e Geminiani concordi nel riconoscere la superiorità della Maglia rosa

La maglia rosa Kruijswijk si appresta a raggiungere il raduno di partenza di Molveno (foto RCS Sport)

La maglia rosa Kruijswijk si appresta a raggiungere il raduno di partenza di Molveno (foto RCS Sport)

ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza
1a tappa: cronometro di Apeldoorn
2a tappa: Arnhem – Nimega
3a tappa: Nimega – Arnhem
4a tappa: Catanzaro – Praia a Mare
5a tappa: Praia a Mare – Benevento
6a tappa: Ponte – Roccaraso (Aremogna)
7a tappa: Sulmona – Foligno
8a tappa: Foligno – Arezzo
9a tappa: cronometro Radda in Chianti – Greve in Chianti
10a tappa: Campi Bisenzio – Sestola
11a tappa: Modena – Asolo
12a tappa: Noale – Bibione
13a tappa: Palmanova – Cividale del Friuli
14a tappa: Alpago (Farra) – Corvara (Alta Badia)
15a tappa: cronoscalata Castelrotto – Alpe di Siusi
16a tappa: Bressanone – Andalo

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI ANDALO

maggio 25, 2016 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

È diventato quasi un marchio di fabbrica di ilciclismo.it l’almanacco post gara dove, dopo ciascuna frazione del Giro (e poi anche del Tour) troverete tante rubriche: la rassegna stampa internazionale, il punto di vista dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsioni del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto quello del 1966, essendoci quest’anno una tappa a Cassano d’Adda, nel 50° anniversario della vittoria alla Corsa Rosa del cassanese Gianni Motta).

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Valverde, trionfo e riscossa. Kruijswijk tiene e chiude 2°. Tonfo Nibali: becca 1′46″ –
Nibali fuori dai giochi. Può ancora cercare una vittoria di tappa – Nibali, ma che succede? Slongo: “Calo inspiegabile” – “Condizioni Nibali? Siamo sorpresi, faremo accertamenti” – Gambe, obiettivi e testa. Nibali, tre ragioni per il flop (Gazzetta dello Sport)

Giro d’Italia, vince Valverde Nuova crisi per Nibali che pensa anche al ritiro – Giro d’Italia, Nibali risale in bici: «È dura, ma non è finita»
(Corriere della Sera)

Svizzera

Rückschlag statt Rückkehr (Neue Zürcher Zeitung)

Gran Bretagna

Steven Kruijswijk extends lead at Giro d’Italia after Alejandro Valverde wins stage 16 (The Daily Telegraph)

Francia

Kruijswijk a bien résisté – Qui est donc Steven Kruijswijk? – Kruijswijk : «Je me sens fort» (L’Equipe)

Valverde: «Kruijswijk est le plus fort» (Le Monde)

Spagna

Exhibición de Valverde: gana la etapa y regresa al podio – Valverde: “Quería reventar la carrera, el triunfo y el podio” – Kruijswijk: “Es una situación ideal para la ‘maglia rosa’” (AS)

Hachazo de Valverde – Valverde: “La idea era reventar la carrera” (Marca)

Victoria de podio de Valverde en el Giro – Valverde: “Tratamos de romper la carrera desde el inicio” – Valverde se une a una nueva lista de magníficos – Chaves: “Cometimos el error de subestimar los primeros ataques” (El Mundo Deportivo)

Belgio

Kruijswijk weer stap dichter bij eindzege na dolle Giro-etappe – De rit van woensdag in de Giro: spurters of vluchters? (Het Nieuwsblad)

Giro: Valverde vainqueur de la 16e étape devant le maillot rose – Steve Kruijswijk exprime un sentiment partagé (La Dernière Heure/Les Sports)

Paesi Bassi

Kruijswijk ziet Nibali lijden – Kruijswijk deelt keiharde klappen uit – Erdogan duikt op in Giro (De Telegraaf)

IJzersterke Kruijswijk loopt uit op belagers (Algemeen Dagblad)

Kruijswijk mist ritzege, pakt wel flinke tijdwinst op concurrenten – Kruijswijk verstevigt voorsprong in Giro en zomer zonder talkshows – Teruglezen – Kruijswijk: ‘Uiteindelijk rijdt iedereen voor zijn eigen plekje’ (de Volkskrant)

Lussemburgo

Starker Jungels verbessert sich auf Platz 7 (Tageblatt)

Jungels erneut bärenstark (Luxemburger Wort)

Germania

Kruijswijk baut Führung beim Giro aus – Sieg für Valverde (Berliner Zeitung)

Danimarca

Det ligner ikke Jakob Fuglsangs Giro (Jyllands-Posten)

Valverde tager etapesejr og hopper på podiet i Giroen (BT)

Nedtur for Fuglsang og Co., da Giro-kongen gav ny forrygende opvisning (Politiken)

Slovenia

Kruijswijk tretjič zapored drugi, a še trdneje v rožnatem – Kruijswijku bo težko sleči rožnato majico – Mezgec predčasno končal Giro in gre pod nož (Delo)

Russia

Вальверде выиграл 16-й этап «Джиро д’Италия», Закарин – третий – Болельщики против велогонщиков. Как Фирсанов не попал на пьедестал «Джиро» – Павел Брутт: «Джиро» еще не закончена (Sovetsky Sport)

USA

Valverde Wins Giro’s 16th Stage, Kruijswijk Hangs On to Lead (The New York Times)

Costa Rica

Equipo de Andrey Amador celebra el triunfo de Alejandro Valverde en la montaña – Análisis: Siete razones para disfrutar el Giro aunque Andrey Amador no vuelva a ser líder (La Nación)

Colombia

Chaves se consolidó en el segundo lugar y Kruijswijk, en el liderato – Chaves aleja la opción de ganar el Giro, Kruijswijk, líder sólido (El Tiempo)

Chaves, asombrosa recuperación – Esteban Chaves luchó y se mantiene segundo en el Giro – Chaves-Kruijswijk, cara a cara de dos favoritos a ganar el Giro (El Espectador)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Howling Wolf14: Tappa avvincente. Nemmeno un minuto di pausa. Nemmeno il tempo di lasciare lo schermo tv per andare in toilette. Con tre considerazioni: 1) Il percorso del Giro è stato disegnato con intelligenza ed equilibrio; 2) Meglio una Mendola che dieci Zoncolan; 3) Sono i corridori a fare la corsa, il tracciato è importante ma ha una funzione secondaria.

Profpivo: Bellissima tappa, come dice HW la differenza la fa il modo di correre, più che i percorsi. Krujiswjik una spanna sopra tutti, pedala con una facilità disarmante. Chaves invece ha un po’ dormito sulla Mendola, mi pareva comunque in buona giornata visto come poi ha reagito. Se Nibali cercava il picco di forma al Giro, deve farsi delle domande sulla preparazione, perché sta un po’ ripetendo il Tour dell’anno scorso. Gli manca completamente il cambio di ritmo. Ma non è che in realtà vuole essere al massimo per il Tour, dove non andrà solo a fare da spalla ad Aru?
Un plauso particolare per Jungels che ha fatto un’altra tappa straordinaria.

Succhiaruote: Tappa davvero appassionante dalla prima all’ultima pedalata. Confermato per l’ennesima volta che le pendenze contano relativamente e che non basta avere intenzione di attaccare per riuscire a farlo effettivamente.
Mi dispiace per Nibali, ma la sua sconfitta è la risposta più chiara a chi invoca ogni giorno imprese da questo o da quello, come se per farle non fossero necessarie le gambe. Lo stesso Chaves ha fatto una corsa generosissima, ma non ha potuto evitare di pagare dazio anche lui. In questo momento, l’olandese sembra davvero imbattibile, la lotta è per i gradini bassi del podio.

Nebe1980: Bellissima tappa anche oggi con attacchi dei big già dalla Mendola sono rimasti in 10.
I tre poi hanno fatto una lunga cavalcata conseguendo ciascuno il suo tornaconto.
Il giro è spattacolare, se lo confrontiamo col Tour dello scorso anno con tutti i big il paragone è ingeneroso. Oggi dopo le mazzate sulle dolomiti, pronti via e gli attacchi sono cominciati a 80 km dalla conclusione. Kruijswijk è stato molto brillante e nonostante la mancanza della squadra ha risposto colpo su colpo, conferma che quando uno è forte sta bene la squadra serve sì ma fino ad un certo punto. L’olandese nonostante la squadra debole non ha perso terreno nella prima parte e poi arrivate le montagne dure ha messo in mostra i muscoli.
Zakarin come dicevamo io e nisky è forte e sta recuperando un ritardo che deve in buona parte alla sfortunata crono con due cadute ed ulteriore fermata per cambiare bici. Sulle dolomiti ha pagato ma è stato il primo dopo il gruppo di Kruijswijk e dopo Nibali.
Il livello di partecipazione si conferma buono e si conferma che il giro non era un affaire tra Nibali e Valverde ma che c’erano e ci sono avversari degni.

Nebe1980 (commentando Howling): 1) Il percorso ripeto non è male ciò non toglie che una crono piatta in più e una tappa dell’Agnello un po’ diversa lo avrebbero reso davvero fatto bene.
2) Beh se al posto della Mendola ci fosse stato lo Zoncolan scollinavano in 2 alla volta.
3) Sono certamenmte i corridori a fare la corsa ma devono avere il terreno adatto per farla quindi i percorsi non sono secondari. La differenza sul Falzarego l’han fatta perchè era la sesta salita

MirkoBL: Comunque il “mediocre” Valverde, che sembrava tagliato fuori dal podio all’indomani della tappa di Corvara, in due giorni ha ribaltato la situazione ed è lì a lottare almeno per la seconda posizione. Potrà non piacere il suo modo di correre sparagnino, ma dimostra ancora una volta di avere carattere e classe che molti in gruppo si sognano.

Nebe1980: ma oggi ha attaccato e lo ha fatto lontano, la classe ce l’ha ma spesso non attacca quando potrebbe. Quest’anno al giro apparte la tappa di Corvara sembra in splendida forma

Howling Wolf14: Bravo. Straordinari Kruijswijk e Valverde. E così pure Jungels. Ma io do un bel 10 anche a Nibali. Perché ha lottato strenuamente come sempre e soprattutto perché ha mostrato il suo lato umano. Ha fatto vedere di essere vulnerabile, di non essere infallibile, di non essere una macchina. E ha dato una risposta perentoria a tutti quei cretini (ripeto, cretini, non è il caso di usare eufemismi in queste circostanze) che pretendono sempre che questo o quel corridore attacchi e si metta in mostra. Mi riferisco soprattutto agli incompetenti cronisti Rai (non tutti, alcuni) che continuano a pompare in particolare su Nibali, trattandolo non come un essere umano ma come un robot. Si vergognino. Nibali è un essere umano, un campione esemplare e i veri campioni, quelli di carne non di cartapesta, non sono infallibili. Dieci e lode a Nibali. Anche oggi.

Howling Wolf14: Complimenti a Nisky. Ho aspettato l’inizio della settimana, la terza, per congratularmi con lui per il buon fiuto su Zakarin. Mi ravvedo. Zakarin è un signor corridore, capace di tenere bene anche nelle grandi corse a tappe di tre settimane. Non ho mai detto che fosse una schiappa, non ho sollevato polemiche in merito, avevo semplicemente sottolineato che doveva raccogliere risultati importanti in un grande giro per essere considerato uno specialista. E’ stato bravissimo. Anche oggi. Onore al merito. E complimenti a Nisky, il primo a credere in lui.

Howling Wolf14 (a MirkoBL): Come mediocre è stato classificato solo dall’ineffabile calciofilo. Tutto il mondo ciclistico ha grande ammirazione per Valverde, un campione che lascia sempre il segno, anche in età avanzata. Per i grandi giri non vale un Contador, un Froome o un Nibali, ma è un campione che corre da febbraio a fine ottobre e fa sempre parlare di sé perché è sempre in prima fila.

Howling Wolf14 (a Nebe1980): Ogni corridore è degno di rispetto. E anche la tattica di ogni corridore. Non sono robot, sono esseri umani. Il ciclismo non è un gioco da tavolino, per prodursi in azioni occorrono gambe e polmoni. E’ un fondamentale. Da non dimenticare mai.

Nisky: Tappa bella si. La corsa, si sa, la fanno i corridori e non ci vuole uno studio… mi devo ricredere sul percorso! Come dice Howling è bello e equilibrato. Mi stavo arruffando in cconsiderazioni erronee perché impaziente. Grazie per Zakarin ma onestamente ci speravo perché, essendo di origini russe, un pò di simpatia per gli ex soviet ce l’ho! Quello che mi ha fatto sperare è che prima del Giro ha battagliato in corse minori coi tourofili e in salita se l’è sempre giocata e anzi…..ha anche vinto! Sapevo che non era un Porte a sensazione. Nibali oggi m’è piaciuto perché un altro corridore sarebbe andato alla deriva e invece son convinto che, se mai trovasse la gamba, estrapolerà dal cilindro una performance degna di nota! Più che di preparazione, però, secondo me inizia a pagare anche un po l’età e i già diversi anni ad alto livello. E’ dal 2009 che è sulla cresta e potrebbe essere che abbia anche iniziato un percorso di discesa atletica. Non ha 27 anni, però è un campione soprattutto di testa e quindi qualcosa da lui comunque mi aspetto! È uno splendido corridore! Chiudo con la RAI, che mi sembra sempre più un programma della D’Urso che una trasmissione ciclistica. Si fissano con dei corridori e gli rompono i marroni fin al midollo. Nibali andrebbe lasciato in pace a riordinare le idee e le energie e invece questi Novella 2000 dello schermo gli corrono dietro pure al bagno! Questo è un gran bel Giro e la partecipazione è buona! Ultima cosa: Valverde non ho mai pensato fosse un favorito, ma per il podio è un gran bel corridore! Riesce a resuscitare facendo danni quando meno te lo aspetti. Delusione per Majka, invece….. credevo avesse fatto passi in avanti notevoli e invece pare addirittura peggiorato!

Nisky: Scusate ancora una cosa. Ho letto in questi giorni della possibilità di chiusura della Bonette. Mi meraviglio però! Allora nevicasse venerdi o sabato capirei, ma quando han presentato la corsa credo che i francesi sapessero che si svolgeva in maggio…no? Ecco, in maggio qualche nevicata ci può stare ma se per una settimana è previsto caldo e sole e i nostri vicini non si degnano di pulir la strada lo trovo offensivo e scandaloso! Irrispettoso direi! Quasi da premeditazione per sfavorire il Giro! Allora intanto si pulisce la strada e dopo sarà Vegni o chi per lui che farà un sopralluogo e deciderà per il meglio! Hanno una settimana di tempo e non siamo in Bielorussia ma in Francia e quindi ci si aspetta che ci siano tutte le risorse per garantire la corsa

Howling Wolf14: Noi che abbiamo la vera, e dico vera, passione per il ciclismo dobbiamo intervenire sulla Rai affinché non faccia diventare la telecronaca del Giro d’Italia, e le varie trasmissioni collaterali, una sorta di talk-show scandalistico. E dobbiamo iniziare a pensare di invitare Pancani a darsi una regolata. Perché aveva iniziato bene, adesso è sempre lì a pompare sulle discese di Nibali, su Nibali che deve attaccare, che deve dare spettacolo. Che vada lui in bicicletta. Poi inizierà a imparare che cosa significa.

Howling Wolf14: Il Col de la Bonette sarà liberato dalla neve per consentire il passaggio della tappa del Giro d’Italia. Qui la notizia:
http://www.meteo-paris.com/actualites/les-grands-cols-des-alpes-ouvrent-malgre-la-neige-23-mai-2016.html

Nisky: Meno male, mi avevate spaventato. E’ la tappa disegnata meglio se non per il chilometraggio ridotto

In collaborazione con il Forum dello Scalatore

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

“Fuel” – Metallica

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della 17a tappa Molveno – Cassano d’Adda

Molveno: poco nuvoloso, 18.7°C, vento moderato da SW (10-12 Km/h), umidità al 51%
Bondo (37,8 Km) : nubi sparse, 19.6°C, vento moderato da SW (13-16 Km/h), umidità al 46%
Vestone (81,6 Km) : poco nuvoloso, 22.2°C, vento moderato da WSW (10 Km/h), umidità al 38%
Brescia – Traguardo Volante (120,1 Km): poco nuvoloso, 23°C (percepiti 24°C), vento moderato da W (11-12 Km/h), umidità al 42%
Calcio – Traguardo Volante (162.6 Km): poco nuvoloso, 23.3°C, vento debole da W (9-11 Km/h), umidità al 45%
Cassano d’Adda : poco nuvoloso, 23.2°C, vento debole da W (7-9 Km/h), umidità al 47%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Nibali: “Sul tappone delle Dolomiti stavo bene”
De Stefano: “La linea di traguardo”
De Stefano: “Vorremmo parlare lo spazio sociale”
Conti: “Coppi ha perso gli anni da 26 a 32 per la guerra”
Garzelli: “Le parole che ha detto Marco (Pastonesi) sono uomini”
Garzelli: “L’età aumentano”
Sentita ad Anteprima Giro: “Le ciliegie per due anni di fila fanno tante ciliegie” (sono i ciliegi che fanno le ciliegie)
Martinello: “La salita non presenta perdenze particolarmente cattive”
De Luca: “Una cinquantina unità”
Martinello: “Non c’è un padrone in questo Giro fino a venerdì scorso”
Martinello: “Altipiano particolarmente adatto a roccia” (a fare roccia)
Martinello: “Questo genere di percorse”
Cassani: “Consenguentemente”
Garzelli: “Dopo la Sanrema”
Garzelli: “Un problema di saluto”
Cassani: “Risoul, una salita difficilissima di 12 Km” (è decisamente facile se paragonata ad Agnello e Lombarda)
Televideo: “Sulla Mendola l’attacco di Kangert e Lopez, raggiunti dai migliori. Però Nibali non entra nell’azione vincente e perde terreno” (Nibali c’era eccome; è stato uno dei promotori dell’azione ed è rimasto con i migliori a lungo, sino a circa metà dell’ascesa di Fai)
Libero.it: “Resta indietro il solo Chaves, unico a non rientrare nell’azione dei big per rientrare sui fuggitivi” (i big non stavano rientrando su nessun fuggitivo, erano loro in testa alla corsa)
Libero.it: “Al traguardo è volata a tre Zakarina, Valverda e Kruijswijk”

Intervista nel dopotappa di Piergiorgio Severini a Paolo Slongo (Astana):
Severini: “Cos’è successo a Nibali?”
Slongo: “Non sappiamo di preciso. Stasera Vincenzo si sottoporrà alle analisi”
Severini: “Ah, allora non è solo una questione fisica. E’ anche un problema psicologico”
Slongo: “Non ho parlato di problema psicologico” (Severini aveva pensato alla PSICOAnalisi!!!)

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della sedicesima tappa, Bressanone – Andalo

1° Carlos Betancur
2° Sam Bewley s.t.
3° Eduard Michael Grosu a 2″
4° Roger Kluge a 14″
5° Luka Mezgec s.t.
Miglior italiano Riccardo Stacchiotti, 6° a 14″

Classifica generale

1° Jack Bobridge
2° Riccardo Stacchiotti a 1′03″
3° Cheng Ji a 3′14″
4° Genki Yamamoto a 11′28″
5° Murilo Antonio Fischer a 16′49″

IL GIRO DI MOTTA
Nel 1966 Motta vinse il Giro d’Italia. Passati 50 anni il Giro ricorderà questo successo con un arrivo di tappa a Cassano d’Adda, paese natale di Motta. Noi di ilciclismo.it ricorderemo quell’edizione del Giro tutti i giorni, proponendovi la rassegna stampa dell’epoca, con i titoli del quotidiano “La Stampa”

5 GIUGNO 1966 – 18a TAPPA: LEVICO TERME – BOLZANO (137 Km)

DANCELLI PRIMO IN VOLATA A BOLZANO – DA OGGI IL GIRO SULLE DOLOMITI
Una tappa senza emozioni in attesa delle grande salite – Motta conserva immutato il vantaggio su Jimenez (1’56”) e sugli altri assi – Per evitare le spinte in salita scortati i primi dieci in classifica
Anquetil, Jimenez ed i loro compagni di squadra iniziano la corsa a forte andatura, ma i gregari delia Maglia rosa controllano tutti gli attacchi – Presso Trento, Stablinski fugge con altri sette corridori – Nessuno di essi è pericoloso in classifica generale ed il tentativo riesce – Dancelli precede Durante, Nolmans e gli altri – Il gruppo con tutti gli assi a 4′04″ – Classifica immutata – Motta dovrà difendersi dagli attacchi di Anquetil e Jimenez – Un quarto corridore potrà inserirsi nella lotta decisiva? – Le caratteristiche delle ultime tre tappe di montagna e della Vittorio Veneto-Trieste che concluderà la corsa – Altig in classifica generale è terzo a 3′39″, Zilioli quarto a 3′44″, seguito da Bitossi e Balmamion – Anquetil a 4′28″ – Un agente della Polizia Stradale seguirà la gara dei migliori ed impedirà ogni irregolarità – Si chiude così la polemica dei giorni scorsi

Unistantanea del gruppo impegnato sui tornanti del Passo della Mendola, poco prima che scatti la bagarre decisiva (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Un'istantanea del gruppo impegnato sui tornanti del Passo della Mendola, poco prima che scatti la bagarre decisiva (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza
1a tappa: cronometro di Apeldoorn
2a tappa: Arnhem – Nimega
3a tappa: Nimega – Arnhem
4a tappa: Catanzaro – Praia a Mare
5a tappa: Praia a Mare – Benevento
6a tappa: Ponte – Roccaraso (Aremogna)
7a tappa: Sulmona – Foligno
8a tappa: Foligno – Arezzo
9a tappa: cronometro Radda in Chianti – Greve in Chianti
10a tappa: Campi Bisenzio – Sestola
11a tappa: Modena – Asolo
12a tappa: Noale – Bibione
13a tappa: Palmanova – Cividale del Friuli
14a tappa: Alpago (Farra) – Corvara (Alta Badia)
15a tappa: cronoscalata Castelrotto – Alpe di Siusi

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