TOUR DE FRANCE 2016 – LE PAGELLE

luglio 25, 2016 by Redazione  
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Faccio affidamento alla bontà dei lettori nel capire la mia difficoltà nel dover scrivere le pagelle del Tour più noioso, banale e soporifero che ricordi. Perciò nei giudizi che trovate di seguito ho tenuto conto non solo delle prestazioni e dei risultati oggettivamente conseguiti dai ciclisti ma anche delle potenzialità rimaste inespresse e quindi delle aspettative andate deluse.
Una cosa, però, mi preme sottolineare: non è la prima volta che in tempi recenti la più grande corsa a tappe, nonché terzo evento sportivo mondiale dopo Olimpiadi e Campionato del Mondo di Calcio, esibisce un’organizzazione, a volte, precaria al punto da mettere a rischio o l’incolumità dei corridori o il corretto svolgimento della prova. Taluni ’spettacoli’, fortunatamente, al Giro non si sono mai verificati.

Christopher Froome: capitano di una squadra apparsa ancora più invincibile rispetto alle passate edizioni, non è mai però sembrato debordante, nonostante la classifica generale finale evidenzi un distacco netto dagli avversari. Di questa sua partecipazione forse si ricorderanno l’invenzione di un nuovo stile per affrontare le discese, grazie al quale ha vinto la seconda tappa pirenaica, e la corsa a piedi verso Chalet Reynard. Voto: 10

Romain Bardet: una partecipazione in linea con i risultati ottenuti nelle passate edizioni fino all’acuto nella penultima tappa alpina, grazie al quale ha scalato la classifica e ottenuto un prestigioso secondo posto nella generale. Qualche anno fa avevo coniato per Bardet e Pinot la definizione di “scalatorino” per indicare un bravo scalatore ma non dotato della potenza per scavare grossi distacchi in montagna. Questo Tour lo ha confermato, perchè mi sembra che un risultato migliore lo stesso Bardet non lo avesse previsto. Voto: 9

Nairo Quintana: aldilà dei timidi allunghi sul Mont Ventoux ha condotto una gara nel più totale anonimato, limitandosi a stare il più possibile incollato alla ruota di Froome. Forse i lunghi mesi di allenamento in Colombia, lontano dalle competizioni, non gli hanno dato la brillantezza necessaria in gara. Tuttavia, l’impressione è che per lui e per la squadra il posto sul podio costituisse un risultato già più che soddisfacente. Voto: 5

Adam Yates: compirà 24 anni i primi giorni di agosto e senz’altro nemmeno lui pensava di poter giungere nei primi cinque al Tour quest’anno. Vincitore a sorpresa di una Classica di San Sebastian e di un Giro di Turchia, è stato a lungo sul podio virtuale per poi pagare un po’ di distacco dai migliori sulle Alpi. Sul podio di Parigi sale comunque come trionfatore nella classifica destinata al miglior giovane. Voto: 9

Richie Porte: finalmente non si è arenato sulle prime montagne e, se non fosse rimasto attardato pesantemente dalla sfortuna nella prima settimana di corsa, avrebbe potuto benissimo salire sul podio e forse insidiare la supremazia di Froome. Rimane a lui l’onore di aver provato in un paio di occasioni a mettere in difficoltà lo strapotere del Team Sky. Voto: 8

Alejandro Valverde: non finisce mai di stupire questo ciclista che, a 36 anni suonati, dopo una primavera corsa da assoluto protagonista con la vittoria alla Freccia Vallone e in una tappa alpina al Giro d’Italia, al termine del quale si è tolto la soddisfazione di salire sul terzo gradino del podio, in questa Grande Boucle corsa in appoggio a Quintana ha sfiorato un paio di volte il successo di tappa ed ha concluso sesto nella generale. Chapeau! Voto: 9

Joaquim Rodríguez: a 37 anni non è più in grado di reggere il ritmo dei migliori in salita, tuttavia riesce – grazie ad una azione coraggiosa nell’ultima tappa alpina – ad aggiudicarsi il settimo posto finale, con lo stesso distacco di Louis Meintjes. Ha annunciato il ritiro a fine stagione e la sua voglia di soffrire in montagna mancherà di certo al pubblico del ciclismo. Voto: 7

Louis Meintjes: dopo aver vinto da quasi sconosciuto la Settimana Coppi e Bartali, dominando l’impegnativa tappa regina, in questa edizione coglie un ottavo posto che, a soli 24 anni, può far sperare in un futuro da vincitore. A differenza del suo coetaneo Yates, il corridore della Lampre ha evidenziato ottime doti da scalatore e di recupero sulle tre settimane. La condotta passiva che ha tenuto in corsa è apparsa più dettata dal timore reverenziale verso i più blasonati avversari che non dalla mancanza di gambe. Voto: 8

Daniel Martin: non gli è mancata la voglia di attaccare ma, non essendo un ciclista da gare a tappe, i suoi tentativi, a volte velleitari, non sono andati a buon fine, come spesso invece gli è accaduto nelle più prestigiose e dure gare in linea. Il nono posto finale non può modificare il giudizio su queste sue caratteristiche tecniche. Sarebbe opportuno nel futuro abbandonare l’idea di curare la classifica generale per concentrarsi sulle vittorie di tappa. Voto: 6

Roman Kreuziger: trovatosi a dover supplire l’assenza imprevista di Contador., dovuta ad una caduta, riesce ad agguantare il decimo posto finale nell’ultima tappa alpina grazie al lavoro eccezionale di un generosissimo e straripante Peter Sagan (allo slovacco Campione del Mondo e vincitore della Maglia Verde Voto: 10 e lode) e alla contemporanea debacle del nostro Fabio Aru (Voto: 4). Voto: 6

Francesco Gandolfi

ALENTOUR DU TOUR… A PARIGI

luglio 24, 2016 by Redazione  
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Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Mont-Saint-Michel a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo e i possibili scenari agonistici di gara, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” del Tour 2016, Contador, Froome, Quintana e l’accoppiata Nibali / Aru. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali / Fabio Aru: Italia

Super Greipel sui Campi Elisi. Scatta la festa di Froome – Froome III, il suo Tour in sei mosse – A Froome il Tour della noia. Quintana giù, Aru acerbo – Froome, dedica a Nizza: “Sport importante per una società libera” – Tour de France, Greipel: “Ho scelto la ruota giusta”… (Gazzetta dello Sport)

Tour de France, re Chris Froome brinda a champagne durante la gara

Contador: Spagna – RITIRATO

El Tour de Froome 2016 (AS)

¡Très Froome! – Froome: “¡Viva el Tour, viva Francia!” – Quintana: “Logramos al menos uno de los objetivos” – El Tour, en 10 datos – Valverde: “A la vejez subo más al podium” – Purito: “Este Tour lo he disfrutado” – El ‘nueve’ ideal del Tour 2016 (Marca)

Froome III, rey de Francia – André Greipel, el más rápido en el reino de Froome – Pantano era el preferido por los aficionados, pero Sagan lo ha hecho todo bien – Purito Rodríguez, el primero en París – El mejor deseo de Chris Froome – Quintana no irá a los Juegos de Río (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Froome makes history to claim his third Tour de France title (The Independent)

Tour de France 2016 final stageChris Froome crowned winner as Andre Greipel retains final stage – Yates becomes the first ever British winner of the white jersey (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

Nairo sube por tercera vez al podio. ¡Felicidades, campeón! – Járlinson Pantano y Sergio Luis Henao también ganaron el Tour – Los 10 podios de Nairo en la élite del ciclismo mundial – Chris Froome, rumbo a ser leyenda en el Tour de Francia – Un día llegará el ‘Sueño Amarillo’ para Nairo – André Greipel ganó la última etapa del Tour de Francia 2016 (El Tiempo)

Nairo logra histórico podio en el Tour de Francia 2016, Froome de nuevo campeón – “Seguimos soñando con el amarillo y creo que algún día se va a dar”: Nairo – Los hechos para recordar que dejó el Tour de Francia 2016 – Nairo Quintana no estará en los Juegos Olímpicos – Aplausos para Nairo Quintana – La contundente respuesta de Winner Anacona al presidente Santos (El Espectador)

Francia

Froome, un bonheur triple – Champs-Élysées, monde impitoyable – Nombre record de coureurs à Paris – Voeckler, coureur préféré des Français – Le discours émouvant de Froome – La galaxie Froome – Coquard: “Je n’ai pas crevé une fois du Tour…” – Bardet: “Il faut savourer” – Laporte: “Froome, un champion” (L’Equipe)

Germania

Froome zum dritten Mal Gesamtsieger – Greipel gewinnt letzte Etappe (Berliner Zeitung)

Greipel siegt bei Froomes Triumphfahrt bei Tour de France (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

“Samba De Janeiro” (Bellini)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 1a TAPPA: DÜSSELDORF (13 Km)

“Le Tour est fine, vive le Tour!” Un’edizione della Grande Boucle si è conclusa e già un’altra, la 104esima, si palesa all’orizzonte. Il tracciato lo scopriremo solo ad ottobre, quando ci sarà la presentazione al Palais de Congrès di Parigi, ma già si conoscono le modalità della partenza, annunciate da mesi dagli organizzatori. Il Grand Départ si terrà per ventiduesima volta nella storia del Tour al di fuori dai confini francesi: l’ultima volta è stato nel 2015 quando la corsa partì da Utrecht, in Olanda, mentre l’anno prossimo toccherà alla metropoli tedesca di Düsseldorf, teatro di una crono d’apertura lunga, 13 Km completamente pianeggianti in parte tracciati lungo le rive del Reno. L’indomani la seconda frazione scatterà ancora da Düsseldorf e, affrontata una facilissima salita di 4a categoria subito dopo la partenza (il Grafenberg), si concluderà in una località al momento non ancora ufficializzata, anche se quasi sicuramente si tratterà di una cittadina del Belgio, mentre anche il Lussemburgo potrebbe successivamente accogliere il Tour prima dell’ingresso in Francia

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Garzelli: “Se il regolamento non avesse applicato…”
De Stefano: “Una strada così potente” (squadra)
Garzelli: “Dopo il Tour del Giro d’Italia”
Pancani: “Tre euro per il terzo della classifica” (il terzo in classifica riceve diecimila euro)
Martinello: “Ha pedalato con la salita di Geraint Thomas” (la bicicletta)
Pancani: “Andriamo a rivedere quel Tour”
Martinello: “Questo gran parte dell’elenco”
Martinello: “Corridori che sono in attacco”
Martinello: “Tra poco sentiremo un momento tradizionale al Tour de France, il suono della campana dell’ultimo giro” (a dire il vero, non è caratteristica solo del Tour ma di tutte le corse che terminano in circuito, anche nelle categorie giovanili)
Televideo: “Jense” (Janse Van Rensburg)
Sportal.it: “Fuori dai giochi il francese Coquard, caduto nell’ultimo chilometro” (era caduto molto prima)
Sportal.it: “Champs Elysee” (Champs-Élysées)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo 21a tappa, Chantilly – Parigi

1° Vegard Breen
2° Fabrice Jeandesboz a 2′15″
3° Romain Sicard a 2′16″
4° Oliver Naesen a 2′43″ (distacco annullato)
4° Lawson Craddock a 2′45″

Miglior italiano: Matteo Bono, 51° a 6′17″ (distacco annullato)

Classifica generale

1° Sam Bennett
2° Lars Ytting Bak a 15′56″
3° Leigh Howard a 22′01″
4° Bernhard Eisel a 26′07″
5° Daniel Mclay a 27′00″

Miglior italiano: Davide Cimolai, 7° a 37′37″

ALL’ASSALTO DEL VENTOUX

Una delle tappe più temute di questa edizione sarà la 12a, quella che – il 14 luglio, giorno della festa nazionale francese – si arrampicherà sul temuto Mont Ventoux. E’ una frazione che giunge nel 65° anniversario della prima scalata al “Gigante della Provenza” ed è proprio a quell’edizione del Tour, disputata nel 1951 e vinta dall’elvetico Hugo Koblet, che ci ricondurranno i i titoli del quotidiano “La Stampa” per il nostro tradizionale appuntamento con il ricordo di un Tour passato

29 LUGLIO 1951 – 24a TAPPA: VICHY – PARIGI (354 Km)

KOBLET HA VINTO IL TOUR – DELEDDA HA BATTUTO MAGNI NELLA VOLATA A DUE A PARIGI
Lo svizzero ha controllato con la sua classe tutte le fasi della corsa – Ultima delusione sull’ultimo traguardo – 5 punti del bilancio italiano
Coppi rientra oggi in Italia passando per Torino – Bartali corre in Belgio – Un gesto falso – Geminiani a Gino – 1° Superiorità di Koblet – 2° Malattia di Magni – 3° Crisi di Coppi – 4° Tenacia di Bartali – 5° Buon comando di Binda

ARCHIVIO ALMANACCO

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Il palazzo dellEliseo, residenza del presidente della repubblica francese, situato a lato della celebre ed omonina avenue, teatro del tradizionale circuito conclusivo del Tour de France (/www.ilpost.it)

Il palazzo dell'Eliseo, residenza del presidente della repubblica francese, situato a lato della celebre ed omonina avenue, teatro del tradizionale circuito conclusivo del Tour de France (/www.ilpost.it)

ALENTOUR DU TOUR… A MORZINE

luglio 23, 2016 by Redazione  
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Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Mont-Saint-Michel a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo e i possibili scenari agonistici di gara, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” del Tour 2016, Contador, Froome, Quintana e l’accoppiata Nibali / Aru. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali / Fabio Aru: Italia

Re Froome vince il Tour: tris. Cuore Nibali, tracollo Aru – Bravo Nibali! – Froome: “Non avevo gambe, ma il Tour è mio”. Quintana: “Un giorno vincerò io” – Nibali: “In discesa avevo un blocco. Mi sento bene, ora Rio”… (Gazzetta dello Sport)

Tour, crollo di Aru, ma Nibali tenta (invano) la zampata. E Froome va a Parigi da re

Contador: Spagna – RITIRATO

Ion Izagirre salva el honor y Froome se coronará en París (AS)

Izagirre salva el honor – Froome: “Estoy tan feliz como en mi primer Tour” – París reforzará su seguridad para la llegada del Tour – Izagirre: “Ganar en el Tour y en los Alpes es algo soñado” – Valverde: “¿Qué más podemos pedir?” – - Quintana: “El balance final del Tour es bueno” – Sagan, el más combativo del Tour (Marca)

Ion Izagirre salva el honor español y Froome abraza el amarillo de París – Froome: “Ganar mi tercer Tour de Francia es, sencillamente, increíble” – Izagirre: “Una victoria en el Tour y en los Alpes es algo sonado” – Quintana: “Al final el balance es bueno, aunque veníamos con más ambición” – Valverde: “¿Qué más podemos pedir?” – Una TV francesa insinua que Nibali lleva motor (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Froome in touching distance of his third Tour de France title (The Independent)

Chris Froome set to win his third Tour de France title after Jon Izagirre wins final mountain stage (The Daily Telegraph)

Froome all but seals third Tour triumph (The Times)

Quintana: Colombia

Nairo, tercer podio en el Tour; Pantano fue segundo en la etapa 20 – ‘Un podio en la mejor carrera del mundo es importante’: Nairo (El Tiempo)

Nairo Quintana se mantiene en el podio del Tour de Francia – Nairo: “Veníamos con más ambición, pero tenemos años para seguir probando” – “Jarlinson Pantano tiene un futuro prometedor”: Santiago Botero – “El Tour para Nairo llegará”: Santiago Botero – Unzúe: “Nairo es un prodigio, pero aún es un niño” -(El Espectador)

Francia

Bardet, podium assuré – Bardet: “Au-delà d’un rêve de gosse – Froome: “Des montagnes russes” – Alaphilippe “ne pouvait pas faire mieux” – Alaphilippe “content d’avoir tout donné” – Sagan élu super-combatif 2016 (L’Equipe)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Crollo di Aru sul Joux Plane. Vittoria di Izagirre, Tour definitivamente a Froome. Commenti?

Nebe1980: Forse Nibali poteva anche farcela ma non ha preso rischi in discesa dato che punta alle Olimpiadi e direi che ha fatto bene, Ha dimostrato che la condizione sta arrivando

Nisky: c’è da fare un distinguo! Il Tour è il Tour e ogni tappa è stata spettacolare con spettacolo sempre di qualità! Grandi corridori belle azioni, ogni giorno una classica! Cavendish, Van Avermat, Doumulin, Pantano, Zakarin, Froome, Rui Costa, Nibali, Alaphilippe, ecc…… Con Morzine possiamo dire: uomini di classifica? non pervenuti. Selezione da dietro nemmeno oggi c’è stata e nella tappa migliore c’è stata una lenta e triste transumanza col solo Aru a squagliarsi, ma non per meriti altrui! Ho sentito Martinello dire che sarebbe il caso di diminuire il numero di corridori per squadra…..speriamo! Oramai è lampante… tra la crisi di protagonisti degni di spessore, tra una squadra che blocca in maniera esasperante la corsa. Il Tour comunque mi è piaciuto anche perchè disegnato bene e corso molto bene da tutti i corridori! Lo spettacolo della corsa nella corsa del Tour è la vera differenza col Giro! Qua si che si vedono numeri! Complimeti a Froome che ha corso a mezzo gas e applausi a Bardet! Il resto tutti picconati…. speriamo nel 2017 in un pò di competitività in più

Nebe1980: Applausi a Kreuziger che ha attaccato da inizio tappa arrivando anche virtualmente in seconda posizione. Non aveva grandi gambe ma comunque si è impegnato ci ha provato ed è da applaudire per il coraggio, lo stesso che è mancato ad altri. Quintana ha conquistato il podio non stando bene e senza attaccare mai, questo dato rappresenta un po’ la cartina al tornasole del fatto che i big sono stati un po’ nascosti secondo me per paura che Froome li bastonasse ancor più, quando il ritmo è salito o su scattini di Bardet, di Porte di Mollema Quintana si è sempre staccato, alla fine ha ammesso di non avere la condizione, di soffrire di allergia e addirittura ieri sembrava fosse vicino al ritiro.
Complimenti per aver resistito e per aver conquistato il podio pur non essendo in condizione. Bardet che invece ha attaccato ieri e non a un Km dall’arrivo ha conquistato la seconda piazza. Bravissimo ma ancora una volta proprio Bardet ha dimostrato non solo che si può attaccare ma anche che l’attacco paga (chiaro se hai le gambe), il suo attacco gli ha permesso di prendere la seconda posizione non solo il podio. Ottimo Valverde che dopo il podio al Giro ha mancato per un soffio la top five del Tour. Froome ha corso al risparmio senza mai rispondere agli allunghi nella seconda parte ma non gli si può dar torto dato che gli altri sono sembrati un po’ ingessati

Nebe1980: Il Giro è stato corso a medie elevate, ottima combattività tra Jungels, Kruijswijk, Chaves, Nibali, Valverde e anche Dumoulin all’aremogna. Corsa nella corsa del Tour quella è stata bella mi è piaciuta ma bisogna dire che questa possibilità è dovuta al fatto che la Sky ha fatto la corsa senza un grande interesse a tirare e questo ha favorito l’arrivo di una fuga in moltissime tappe. Quanto alle tappe di montagna a questo Tour erano più che al Giro ma al Giro i big si sono battuti a viso aperto e Nibali ha speso molto per vincere ed infatti al Tour specie nella prima parte era in sordina.

Nebe1980 (sul crollo di Aru): Pantani nel 95 andò in crisi nella tristissima giornata in cui Casartelli cadde nella discesa del Portet d’Aspet e prese 18 minuti. A Parigi arrivò tredicesimo, aveva 25 anni. Aru è tredicesimo, speriamo sia un auspicio ma Aru deve migliorare nel fondo anche se comunque ha fatto passi avanti perchè nella terza settimana apparte oggi non è andato male

Howling Wolf14: Al Tour alla terza settimana arrivano tutti stremati. Forse Aru ha pagato gli scatti della tappa di ieri. Ha molta grinta, ma per arrivare bene sino all’ultimo giorno dell’ultima settimana deve imparare a stare un po’ più sulle ruote. Chiha attaccato, in questo Tour, ha raccolto ben poco. In fondo l’unico ad aver concretizzato i propri sforzi, a parte Froome, è stato Bardet. Che con un solo attacco, ma deciso e cattivo, è riuscito a piazzarsi al 2° posto. Gli altri attaccanti, da Porte ad Aru, da Dan Martin a Mollema, ecc. alla fine hanno pagato dazio. O sono arrivati staccati, o sono addirittura scoppiati, oppure sono rimasti attaccati con lo sputo ai migliori. Molto meglio Quintana o Mentjes, che zitti zitti, senza spendere più di tanto, alla fine hanno ottenuto un ottimo piazzamento. Gli scatti si pagano, le cartucce sono limitate, le energie vanno tenute in serbo. Altro che spettacolo ciclistico. Qui lo spettacolo è nella resistenza. Smettiamola di chiedere lo spettacolo degli scatti. Quello va bene per i pistard, per gli stradisti conta il fondo, l’endurance.

Mauro Facoltosi: Nibali ha dichiarato che in discesa oggi ha avuto una sorta di blocco, forse a causa del ruzzolone in discesa di ieri.

Nisky: blocco….non può semplicemente aver trovato due più forti e magari più lucidi e con più fame di lui? Savoldelli era un discesista super! Gli altri se la giocano. Rio tra 15 giorni, tappe già vinte e rivinte, pioggia e bagnato, Izagirre e Pantano mica han vinto un Tour. Avevano più fame e stop

In collaborazione con il Forum dello Scalatore

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

“Non c’è più niente da fare” (Bobby Solo)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 21a TAPPA: CHANTILLY – PARIGI (113 Km)

Una pura formalità. Con i giochi per la classifica definitivamente chiusi sulle ultime salite, può essere semplicemente liquidata in questi termini la tappa conclusiva di un grande giro, che si svolgerà secondo il solito copione: i primi chilometri percorsi al rallentatore da un gruppo tutto sorrisi, mentre si fanno i complimenti alla maglia gialla, poi il lento crescere della velocità con l’approssimarsi alla sede d’arrivo e al circuito finale. L’ultima tappa del Tour 2016 prenderà le mosse da Chantilly e giungerà nella capitale francese dopo un tratto in linea di una sessantina di chilometri movimentato da un paio di collinette, sulle quali spicca la breve ma secca Côte de l’Ermitage, il cui chilometro scarso al 7% metterà in palio l’ultimo dei 58 GPM previsti quest’anno. Entrati nella “Ville Lumière” la corsa attraverserà il Bois de Boulogne prima di giungere sul tradizione circuito degli Champs-Élysées, 7 Km che dovranno essere inanellati 8 volte prima del prestigioso sprint che metterà i sigilli alla 103a edizione della Grande Boucle

ANTEPRIMA TOUR

L’abbiamo già vista un milione di volte: brindisi, sorrisi e andatura turistica fino all’imbocco del circuito dei Campi Elisi; quindi una sessantina di chilometri di gara vera, con qualche tentativo di fuga, che ad un certo punto sembrerà poter avere successo ma che verrà inesorabilmente raggiunto all’ultimo giro, lasciando spazio alla volata.

Ci piacerebbe assistere ad un finale diverso, ad un colpo di mano, ma purtroppo Vinokourov si è ritirato da un pezzo.

Favoriti: Kittel, Greipel, Cavendish

(A cura di Matteo Novarini)

METEO TOUR

Previsioni meteo della ventunesima tappa tappa, Chantilly – Parigi (113 Km)

Chantilly : cielo coperto, 24.1°C, vento moderato da W (10-14 Km/h), umidità al 53%
Côte de l’Ermitage – GPM (Km 32.5): nubi sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 24.2°C, vento moderato da WNW (10-13 Km/h), umidità al 55%
Parigi – 1° passaggio (Km 58.5): cielo coperto, 24.9°C, vento moderato da WNW (10-14 Km/h), umidità al 50%
Parigi – arrivo: cielo coperto, 24.5°C, vento debole da WNW (8-12 Km/h), umidità al 52%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Pancani: “Sulla pioggia è arrivata la corsa”
Garzelli: “Speriamo che nessun corridora”
Martinello: “Credo che Froome non abbia sbanderato la sua condizione”
Pancani: “Chissà che Giro sarebbe stato con Contador”
Pancani: “Christopher Poels” (Christopher Froome e Wouter Poels)
Martinello: “Pantani scattò sul Joux Plane che transitò al GPM”
Martinello: “Le multe vengono commissionate in franchi svizzeri”
Pancani: “Uomini di classìca” (classifica)
De Stefano: “Il cielo non promette niente di nuovo”
Garzelli: “Manca davvero molto tanto”
De Stefano: “La caduta di ieri di Stefano” (Froome)
Pancani (commentando l’azione di Nibali sul Joux Plane): “Queste sono azioni che ci danno grande coraggio in vista delle Olimpiadi”
Televideo: “Izaguirre” (Izagirre)
Sportal.it: “… nella Grande Boucle, che sabato si concluderà sul tradizionale circuito dei Campi Elisi” (sabato è oggi)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo 20a tappa, Megève – Morzine

1° Tony Martin
2° Geoffrey Soupe a 51″
3° Adrien Petit s.t.
4° Maciej Bodnar a 1′19″
5° Edvald Boasson Hagen s.t.

Miglior italiano: Davide Cimolai, 36° a 2′11″

Classifica generale

1° Sam Bennett
2° Lars Ytting Bak a 15′56″
3° Leigh Howard a 22′01″
4° Bernhard Eisel a 26′07″
5° Daniel Mclay a 27′00″

Miglior italiano: Davide Cimolai, 7° a 37′37″

ALL’ASSALTO DEL VENTOUX

Una delle tappe più temute di questa edizione sarà la 12a, quella che – il 14 luglio, giorno della festa nazionale francese – si arrampicherà sul temuto Mont Ventoux. E’ una frazione che giunge nel 65° anniversario della prima scalata al “Gigante della Provenza” ed è proprio a quell’edizione del Tour, disputata nel 1951 e vinta dall’elvetico Hugo Koblet, che ci ricondurranno i i titoli del quotidiano “La Stampa” per il nostro tradizionale appuntamento con il ricordo di un Tour passato

27 LUGLIO 1951 – 22a TAPPA: AIX-LES-BAINS – GINEVRA (cronometro, 98 Km)

KOBLET NELLA TAPPA A CRONOMETRO SI CONFERMA II PIÙ FORTE DEL TOUR
Le trionfali di Ginevra all’asso elvetico, vincitore con quasi 5 minuti di vantaggio sul belga Decock – Generosa gara di Magni che si classifica al 4°posto – Coppi è 6° e Bartali 7° – La grande impresa – Bobet in ritardo – Disappunto di Fausto

28 LUGLIO 1951 – 23a TAPPA: GINEVRA – DIGIONE (197 Km)

IL TOUR SI CONCLUDE OGGI CON UNA TAPPA DI 320 CHILOMETRI
Primo a Digione il belga Derijcke* – Bartali ha vinto sul Col de la Faucille l’ultimo traguardo per il Premio della Montagna – Tregua fra gli assi – Biciclette “perdute”

*errore di stampa del quotidiano (si scrive Derycke)

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Il Col du Jpux Plane, ultima grande salite del Tour 2016 (foto Google Street View)

Il Col du Jpux Plane, ultima grande salite del Tour 2016 (foto Google Street View)

ALENTOUR DU TOUR… A SAINT-GERVAIS MONT BLANC

luglio 23, 2016 by Redazione  
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Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Mont-Saint-Michel a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo e i possibili scenari agonistici di gara, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” del Tour 2016, Contador, Froome, Quintana e l’accoppiata Nibali / Aru. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali / Fabio Aru: Italia

Gioia Bardet, brividi Froome. Cuore Aru: è 6° in classifica – Froome: “Ho botte ovunque Ma ormai Parigi è vicina…” – Bardet da solo – Tour, Bardet: “Sono su una nuvola”. Mollema: “Classifica andata” (Gazzetta dello Sport)

Tour, Froome cade in discesa. Ma prosegue con un’altra bici e resta in giallo

Contador: Spagna – RITIRATO

Froome sobrevive a una caída – Chris Froome se fue al suelo camino del Mont Blanc (AS)

Susto y herida de Froome – Quintana: “Es un milagro que continúe en el Tour” – Valverde: “Cuando se cayó Froome, no pudimos ir más rápido” – Tom Dumoulin abandona el Tour (Marca)

Bardet gana en las faldas del Mont Blanc – Posible fractura de muñeca de Tom Dumoulin – Quintana: “Es un milagro que esté sobre la bici” – Valverde: “Cuando cayó Froome no pudimos ir más deprisa” – La etapa del Tour en el Valle de Aran genera un impacto económico de 1’6 millones de euros (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Froome sees lead go despite crashing after Mont Blanc lifeline (The Independent)

Romain Bardet ends his and host nation’s wait with Tour de France stage win victory after Chris Froome crashes on dramatic day in the mountains – Can Chris Froome hold on to his leader’s yellow jersey? (The Daily Telegraph)

Froome slips up in the rain but retains overall lead – Froome bloodied but unbowed as he boosts lead (The Times)

Quintana: Colombia

Nairo entra al podio del Tour de Francia; Bardet ganó la etapa 19 – “Es una emoción estar en el podio del Tour”: Nairo Quintana (El Tiempo)

Nairo Quintana se metió en el podio del Tour – Tom Dumoulin abandona el Tour tras sufrir una caída – Nairo Quintana: “Lo que pasa en mi cuerpo es difícil de explicar” (El Espectador)

Francia

Ça a Bardet! – Rolland chute – Froome chute mais repart – Dumoulin abandonne – Vuillermoz: “Confiants pour Romain” – Barguil: “Un peu le chaos (L’Equipe)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

PRIMA DELLA TAPPA

Howling Wolf14: Tappone alpino per logorare le gambe. Già in croce alla fine della terza settimana. La mia previsione è: selezione da dietro sino a metà dell’ultima salita. Poi se qualcuno avrà gambe e polmoni potrà tentare qualcosina. Ma le differenze, è ormai accertato, non si fanno con i propri scatti ma con i cedimenti degli avversari. Bisogna correre con senno, senza esibirsi in azioni sconsiderate, e aspettare sulla riva del fiume, con pazienza, il passaggio del cadavere dell’avversario

Nebe1980: Credo che se Aru sta bene proverà a logorare gli avversari facendo fare ritmo alto sul Monte de Bisanne e poi proverù un attacco sull’ultima salita perchè purtroppo tra il Monte e l’ultima salita ci sono molti chilometri in falsopiano mentre se domani avrà ancora un distacco non indifferente potrebbe provare una azione di più lungo respiro anche perchè il traguardo di domani non è in salita

DOPO LA TAPPA

Nisky: Olà… c’è voluta la pioggia a eliminare la solita melina che aveva portato scarsoni nelle vette del Tour! La tappa di oggi ci ricorda che: 1) Aru è acerbo…..fa tirare ma non combina niente 2) Mollema è tornato nel suo 3) Porte ci ricorda come non sia un corridore da gt e per un motivo o per l’altro + sempre un pulcino bagnato! Bardet è un corridore che mi piace! E’ uno solido capace di andare in salita, in pianura e in discesa! Ma son contento che i nostri nobili protagonisti sono tornati più o meno nei posti giusti

Nebe1980: Aru un’altra volta ha provato a un chilometro e mezzo dall’arrivo mentre io avrei provato ad affilarmi a Bardet e in due potevano collaborare e guadagnare di più e soprattutto guadagnare su Quintana che è un avversario per il podio. Quintana si affilava agli allunghi di Porte ma nessuno e dico nessuno ha tentato di affondare a tutta sulla caduta di Froome. Dispiace per la caduta ma la corsa è corsa io avrei attaccato come un pazzo su quella caduta. Bardet che è l’unico che ha attaccato seriamente è riuscito guardacaso a vincere la tappa ed a guadagnare qualcosa in generale. Domani è prevista ancora pioggia e la discesa del Joux Plane è tecnica

Profpivo: Peccato Aru che ha perso la ruota dei due Ag2r e Rosa sulla discesa, se attaccava la salita con Bardet si poteva giocare tappa e podio. Bravo comunque, penso possa finire nei cinque perché domani prevedo grossi problemi per Porte e Yates. Certo che non ricordo un Tour in cui a una tappa dalla fine il decimo in classifica ha solo 7′ di distacco, sembra più la classifica del Delfinato.

Nebe1980: sì, e il decimo ha tre minuti di distacco dal secondo. Del resto se nessuno attacca i distacchi non si fanno, quelli che ci sono stati sono in buona parte dovuti a cadute o robe simili

Howling Wolf14: Leggo con piacere, finalmente, dei giudizi misurati, assennati, obiettivi. Non occorre molto, come vedete, per saper leggere la corsa. Giusta anche l’osservazione finale: la terza settimana mette tutto a posto. Sia Martinello che soprattutto Pancani hanno avuto lodi sperticate pere l’Astana. Ma i frutti che ha portato il lavoro dei vari Sanchez, Tiralongo, Rosa & Co. in casa kazaka è piuttosto modesto. Puntavano ad una vittoria di tappa e Aru non è stato in grado di rispondere a Bardet. Da come si sono messi a tirare sembrava che il sardo dovesse fare sfracelli. Aru è stato ammirevolissimo, mi è piaciuto tanto, più di così non poteva fare, ma all’Astana valeva la pena di continuare a tirare? Non hanno chiesto, prima, ad Aru come stava? Per Aru è stata sicuramente una giornata positiva, anche sopra le aspettative, ma da come si ostinavano gli Astana in testa al gruppo sembrava che fosse lui il predestinato al successo di tappa. Bravissimo Aru, 10 e lode per volontà e tenacia, sufficienza piena anche per livello di forma, ma all’Astana non riserverei tanto elogi così come gli sono stati fatti dalla Rai.

Howling Wolf14: Domani sulla Joux-Plane attacco feroce di Fabio Aru ad Adam Yates. Che oggi è parso molto appesantito. Aru può farcela a scalare ancora un posto e finire 5°. E se tutto va bene, e anche Porte non ce la fa a tenere il ritmo, può anche terminare il TdF al 4° posto. Forza Aru!

In collaborazione con il Forum dello Scalatore

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

“L’Armando” (Jannacci)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 20a TAPPA: MEGÈVE – MORZINE (146.5 Km)

E’ l’estrema occasione offerta agli scalatori per “scalare” la classifica, alla vigilia della tappa conclusiva parigina che, come al solito, sarà “affaire” per velocisti. A differenza delle tre frazioni precedenti l’arrivo non sarà in salita ma, nonostante ciò, il finale di gara sarà uno dei più appetitosi per chi va forte in montagna perchè a 23 Km dal traguardo s’inizierà una delle ascese più temute della storia della Grande Boucle, il Col de Joux Plane, l’ultimo GPM “hors catégorie” del Tour 2016, i cui 11,6 Km all’8,6% misero in difficoltà nel 2000 pure un certo Lance Armstrong, corridore che ben sappiamo come corresse “equipaggiato”. Non sarà l’unica difficoltà di giornata poichè subito dopo la partenza si dovranno superare due colli, l’Aravis e la Colombière, mentre lo Joux Plane avrà come antipasto i quasi 14 Km al 7% del Col de la Ramaz. Quest’ultimo passaggio è stato in “forse” fino all’ultimo momento a causa di grosso movimento franoso lungo il versante della discesa e che ha costretto gli organizzatori a modificare il percorso dell’Étape du Tour, la granfondo disputata il 10 luglio scorso sul medesimo tracciato di questa frazione. In quell’occasione non si è saliti sulla Ramaz, che fortunatamente si è riusciti a mantenere nel tracciato dell’ultima tappa montana della Grande Boucle.

ANTEPRIMA TOUR

Dopo 10 anni di assenza, il Joux-Plane torna nel percorso del Tour, e lo fa nella veste più prestigiosa di cui un colle francese possa ammantarsi: quella di ultima salita dell’ultima tappa di montagna, giudice inappellabile della contesa per la maglia gialla.

I precedenti indicano nell’ascesa che sovrasta Morzine un’asperità di per sé sufficiente a far male, ma se qualcuno vorrà ribaltare il Tour e recuperare diversi minuti, non basterà. Fortunatamente, il terreno per imbastire azioni più ardite non mancherà.

Come il giorno precedente, aspettiamoci orde di corridori all’attacco nei primi chilometri, sulle rampe dell’Aravis e della Colombière, inclusi gregari illustri con funzioni di teste di ponte. La Ramaz, piazzata a poco più di 50 km dall’arrivo, farà le veci del Bisanne della diciannovesima tappa, determinando la piega della tappa: chi vorrà tentare di rovesciare la corsa non potrà indugiare oltre; se anche la Ramaz verrà percorsa a ritmo regolare, la maglia gialla potrà cambiare padrone solo in caso di classifica molto corta.

Sul Joux-Plane sarà senz’altro ognuno per sé, e si tratterà di dar fondo alle poche energie rimaste nel serbatoio dopo venti giorni di uno dei Tour più montagnosi di sempre.

Il favorito, considerando la successione di colli e la collocazione della tappa in fondo al Tour, non può che essere Nairo Quintana.

Favoriti: Quintana, Contador, Aru

(A cura di Matteo Novarini)

METEO TOUR

Previsioni meteo della ventesima tappa tappa, Megève – Morzine (146.5 Km)

Megève: temporale con pioggia moderata e schiarite (0,8 mm), 18.6°C, vento debole da NNW (4 Km/h), umidità al 87%
Le Grand-Bornand – Traguardo volante (Km 33.5): temporale com pioggia moderata (1.7 mm), 18°C (percepiti 19°C), vento debole da NW (3-4 Km/h), umidità al 95%
Mieussy (Km 78.5): temporale con pioggia debole (0,4 mm) e schiarite, 20,1°C, vento debole da W (4-5 Km/h), umidità al 95%
Samoëns (Km 122) : temporale con pioggia debole (0,4 mm) e schiarite, 20,7°C, vento debole da WNW (4-5 Km/h), umidità al 95%
Morzine : temporale con pioggia debole (0,4 mm) e schiarite, 18.3°C, vento debole da WNW (4-5 Km/h), umidità al 95%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Martinello: “Chi è dietro di lui c’è una bella lotta”
Martinello: “Una settimana priva era abbastanza deluso”
Pancani: “San Bernardo è stato proclamato da papa Pio XI padrone degli alpinisti” (patrono, non padrone)
De Stefano (parlando dei discesisti): “Scendere sul Tour de France” (parlando dei discesisti)
Pancani: “Traguardo di arrivo”
De Stefano: “Alberto Faria Costa” (Rui Alberto Faria da Costa)
Televideo: ” Romain Bardet vince in solitaria sul Monte Bianco”

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo 19a tappa, Albertiville – Saint-Gervais Mont Blanc

1° Daniel Mclay
2° Ariel Maximiliano Richeze a 3′52″
3° John Degenkolb a 3′55″
4° Peter Sagan s.t.
5° Cyril Lemoine s.t.

Miglior italiano: Jacopo Guarnieri, 15° a 4′11″

Classifica generale

1° Sam Bennett
2° Lars Ytting Bak a 15′30″
3° Leigh Howard a 21′35″
4° Bernhard Eisel a 25′41″
5° Daniel Mclay a 26′34″

Miglior italiano: Davide Cimolai, 7° a 37′11″

ALL’ASSALTO DEL VENTOUX

Una delle tappe più temute di questa edizione sarà la 12a, quella che – il 14 luglio, giorno della festa nazionale francese – si arrampicherà sul temuto Mont Ventoux. E’ una frazione che giunge nel 65° anniversario della prima scalata al “Gigante della Provenza” ed è proprio a quell’edizione del Tour, disputata nel 1951 e vinta dall’elvetico Hugo Koblet, che ci ricondurranno i i titoli del quotidiano “La Stampa” per il nostro tradizionale appuntamento con il ricordo di un Tour passato

25 LUGLIO 1951 – 20a TAPPA: GAP – BRIANÇON (165 Km)

COPPI RITROVA SE STESSO E DOMINA NELLA TAPPA DI BRIANÇON
In fuga dopo pochi chilometri – Primo sul Vars, sull’Izoard e al traguardo – Koblet difende bene la maglia gialla – Bartali, arrivato quarto, si avvicina in classifica a Lazaridès e Geminiani – Fausto in fuga – Sull’Izoard

26 LUGLIO 1951 – 21a TAPPA: BRIANÇON – AIX-LES-BAINS (201 Km)

VITTORIOSA FUGA DELLO SPAGNOLO RUIZ NELLA TAPPA DEI CINQUE COLLI ALPINI
Robic è secondo al traguardo di Aix-Les-Bains – Cauta corsa degli assi e classifica immutata – Bartali fora e Coppi gli offre la ruota – Bobet in grave ritardo – Robic si innervosisce

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Il Monte Bianco, spettatore di lusso della terzultima tappa del Tour 2016 (www.savoie-mont-blanc.com)

Il Monte Bianco, spettatore di lusso della terzultima tappa del Tour 2016 (www.savoie-mont-blanc.com)

ALENTOUR DU TOUR… A MEGÈVE

luglio 21, 2016 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Mont-Saint-Michel a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo e i possibili scenari agonistici di gara, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” del Tour 2016, Contador, Froome, Quintana e l’accoppiata Nibali / Aru. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali / Fabio Aru: Italia

Froome vince pure la crono. Che Aru: 3°! Podio più vicino – Che tifo a Domancy
– Aru: “Penso solo a pedalare Grazie a Nibali se sono qui” – Froome: “È incredibile”. Dumoulin: “Devo migliorare”(Gazzetta dello Sport)

Tour, Froome pigliatutto: tappa e mani sulla corsa. Ma che prova di Aru

Contador: Spagna – RITIRATO

Froome deja a Dumoulin sin triplete y al resto sin Tour (AS)

Froome revienta la crono y vuela hacia París – El Skoda Kodiaq liderará el pelotón en el final del Tour (Marca)

Froome gana la cronoescalada y pone la directa hacia París – Valverde, sobre Quintana: “Ganar el Tour es muy complicado” – Purito, muy satisfecho con su cronoescalada – Quintana: “Me está pasando algo, quizá una alergia” – Los números de la victoria de Chris Froome (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Froome wins stage 18 to extend overall lead and close in on title (The Independent)

Chris Froome extends lead over Tour de France rivals after beating Tom Dumoulin to claim mountain time trial victory (The Daily Telegraph)

Froome delivers another hammer blow to rivals with victory (The Times)

Quintana: Colombia

Nairo sigue cuarto en el Tour, Froome ganó la ‘cronoescalada’ (El Tiempo)

Nairo se acerca al podio del Tour de Francia – Fabian Cancellara se retira del Tour para preparar los Olímpicos – Movistar no espera una recuperación milagrosa de Nairo Quintana – Nairo Quintana: “El cuerpo no responde, puede ser un tipo de alergia” (El Espectador)

Francia

Un boulevard pour Froome – Le contre-la-montre en chiffres – Dumoulin: “Un combat très dur” – Prudhomme: “Un terrain propice aux offensives” (L’Equipe)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Nebe1980: ottimo tempo per Aru che comincia ad avere un po’ di fondo e venire fuori nella terza settimana. Ora il podio è possibile per Aru ma non si può ridurre allo scatto ai 2 Km. La tappa di Morzine potrebbe essere l’ideale mandando in fuga Nibali, se Aru lo raggiungesse in cima avendo staccato gli avversari che oggi sembrano meno brillanti di lui potrebbe farsi pilotare dallo squalo nella discesa tecnica incrementando il vantaggio. Speriamo che trovi le forze necessarie per far questo che non è semplice dato che i corridori da superare in generale sono 4 non uno o due

Howling Wolf14: Aru è stato molto bravo, degnissimo di elogi. Ora deve stare attento a non bruciarsi, perché 4 giorni consecutivi di montagne possono portare al logoramento. Il suo Tour finora è più che positivo. Se avesse fanno una cronometro al pari di Mollema, ora sarebbe più o meno sul podio. L’importante è che rimanga con i migliori e che non si bruci. Se poi avrà la gamba per attaccare e guadagnare qualche posizione tanto meglio.

Nebe1980: Beh io lo vedo in crescita rispetto ai Pirenei ed al Ventoux, certo 4 giorni di montagna si possono pagare però lui mi sembra non solo in crescita fisica ma soprattutto in crescita di motivazione. Se ha la stoffa è il momento di tentare di tirarla fuori con un attacco al podio, poi se non gli riesce pazienza, non è mica semplice con 4 uomini da superare in classifica però io ho l’impressione che gli altri cominciano ad essere bolliti mentre lui sta entrando in forma ora, la terza settimana è sempre difficile

In collaborazione con il Forum dello Scalatore

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

“E qui comando io” (Gigliola Cinquetti)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 19a TAPPA: ALBERTVILLE – SAINT-GERVAIS MONT BLANC (146 Km)

Siamo arrivati all’ultimo dei 4 arrivi in salita ufficiali del Tour 2016, anche se dopo questa per gli scalatori ci sarà un’ulteriore occasione nella frazione di dopodomani che terminerà a Morzine. Tra 24 ore attenderanno i partecipanti alla Grande Boucle 5 ascese da affrontare tra Albertiville e Saint-Gervais Mont Blanc e le più interessanti saranno le ultime due. La prima, l’inedita Montée de Bisanne (12,4 Km all’8,2%), potrebbe però scorrere via senza troppo colpo ferire sia per i 50 Km che poi bisognerà percorrere per andare al traguardo, sia per l’andazzo visto in questo Tour, con i “big” che aspettano sempre l’uscita ascesa per muoversi. Quella che condurrà al traguardo, posto nella stazione di sport invernali di Le Bettex dove il Tour fece già scalo nel 1990 (vinse Thierry Claveyrolat), è lunga poco meno di 10 Km e ha una pendenza media simile a quella della precedente Bisanne, con i tratti più duri all’inizio, nei 2,7 Km della Côte des Amerands, nei quali l’inclinazione media schizza all’11,2%. A rendere più impegnativa e selettiva la frazione potrebbe intervenire il maltempo, essendo previsti temporali con piogge abbondanti sin dalla partenza e una situazione complessiva che si manterrà su questi livelli sin sul traguardo, seppur con un lieve miglioramento.

ANTEPRIMA TOUR
Ultimo arrivo in salita e penultimo appuntamento alpino. Due i punti cruciali della tappa: la Montée de Bisanne, al debutto assoluto al Tour de France, e l’ascesa finale verso Le Bettex, sopra Saint-Gervais. L’impatto che la tappa avrà sulla classifica generale sarà probabilmente determinata dal primo: se in cima, a 50 km scarsi dal termine, i migliori saranno ancora tutti insieme, pilotati da un trenino di gregari della maglia gialla o di un suo diretto rivale, la salita finale non potrà produrre distacchi di più di qualche decina di secondi, salvo crisi inopinate. Se invece la battaglia sarà già scoppiata, il Tour potrebbe decidersi in questa occasione.

I primi 80 km, con il Tamié (incredibilmente non classificato come GPM) e altre due Forclaz (de Montmin e de Queige), permetteranno ai volenterosi di spedire in avanscoperta dei compagni di squadra, e la possibilità di sganciare la fuga in salita autorizza ad immaginare la formazione di un drappello corposo. Il Bisanne, erta più dura di giornata, offrirà il trampolino buono per l’attacco, che andrà però studiato accuratamente: dalla cima all’imbocco dell’ultima salita mancheranno 40 km, fra i quali un mortifero tratto di falsopiano a salire per raggiungere Megève. Sarà fondamentale avere compagni a disposizione in questo tratto, pena un dispendio di energie che presenterebbe un conto salatissimo nel finale.

Se le condizioni non saranno propizie all’attacco da lontano, meglio accontentarsi di attendere l’ultima ascesa e rimandare l’assalto all’indomani, ultima occasione utile.

Favoriti: Quintana, Contador, Froome

(A cura di Matteo Novarini)

METEO TOUR

Previsioni meteo della diciannovesima tappa tappa, Albertiville – Saint-Gervais Mont Blanc (146 Km)

Albertville : temporale con pioggia abbondante (2,9 mm), 22.6°C, vento debole da SSE (2-4 Km/h), umidità al 90%
Talloires (Km 32.5): pioggia abbondante (2,2 mm) e schiarite, 20.8°C, vento debole da S (5-7 Km/h), umidità al 87%
Ugine (Km 64): temporale con pioggia debole (0,5 mm), 23.7°C, vento debole da SSE (2-3 Km/h), umidità al 87%
Megève (Km 121.5) : temporale con pioggia moderata (0,7 mm) e schiarite, 19.6°C, vento debole da S (1-4 Km/h), umidità al 89%
Saint-Gervais Mont Blanc* : pioggia debole e schiarite (0,6 mm), 21.9°C, assenza di vento, umidità al 85%
* previsioni relative al centro di Saint-Gervais (800 metri), traguardo in loc. Le Bettex (quota 1372)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Stefano: “Ci siamo lasciati ieri con questi distacchi persi”
Martinello: “Partito in questo istente”
De Stefano: “C’è un 17% di pendio”
Pancani: “Cofidisc” (Cofidis)
Martinello: “Le levie del manubrio”
Garzelli: “Alcuni corridori hanno scelto le bici da cronometro con le strade a profilo alto”
De Stefano: “Un percorso durissimo di tutta la storia dei mondiali”
De Stefano: “Secondi di davanti” (vantaggio)
Martinello: “Appoggiato con le avambraccia”
Martinello: “Froome ha transitato”
Pancani: “Per andare a indossare il 40° giorno in maglia gialla”
Televideo: “Sallanche” (Sallanches)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo 18a tappa, cronoscalata Sallanches – Megève

1° Bernhard Eisel
2° Armindo Fonseca a 19″
3° Daniel Navarro a 38″
4° Daniel Mclay a 43″
5° Marco Haller a 1′03″

Miglior italiano: Davide Cimolai, 6° a 1′06″

Classifica generale

1° Sam Bennett
2° Lars Ytting Bak a 15′30″
3° Leigh Howard a 21′35″
4° Bernhard Eisel a 25′57″
5° Daniel Mclay a 30′45″

Miglior italiano: Davide Cimolai, 7° a 37′11″

ALL’ASSALTO DEL VENTOUX

Una delle tappe più temute di questa edizione sarà la 12a, quella che – il 14 luglio, giorno della festa nazionale francese – si arrampicherà sul temuto Mont Ventoux. E’ una frazione che giunge nel 65° anniversario della prima scalata al “Gigante della Provenza” ed è proprio a quell’edizione del Tour, disputata nel 1951 e vinta dall’elvetico Hugo Koblet, che ci ricondurranno i i titoli del quotidiano “La Stampa” per il nostro tradizionale appuntamento con il ricordo di un Tour passato

23 LUGLIO 1951 – 18a TAPPA: AVIGNONE – MARSIGLIA (173 Km)

MAGNI PRIMO A MARSIGLIA
Anche Biagioni nel gruppo di diegi fuggitivi – Irregolare volata di Sciardis – Gino Bartali giunge con il plotone a 4’34”, perde un posto in classifica e pare insoddisfatto del comportamento della squadra – Nuove speranze – Il dilemma di Binda

24 LUGLIO 1951 – 19a TAPPA: MARSIGLIA – GAP (208 Km)

BARTALI SECONDO A GAP E PRIMO SUL COL DI SAGNES
La tappa vinta da Baeyens – Speranze italiane per le odierne salita del Vars (m. 2111) e dell’Izoard (m. 2360) – Le fasi della corsa – Bartali al microfono

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Megève vista dalla collina del chemin du Calvaire (megeve.com)

Megève vista dalla collina del ''chemin du Calvaire'' (megeve.com)

ALENTOUR DU TOUR… A FINHAUT / EMOSSON

luglio 21, 2016 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Mont-Saint-Michel a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo e i possibili scenari agonistici di gara, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” del Tour 2016, Contador, Froome, Quintana e l’accoppiata Nibali / Aru. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali / Fabio Aru: Italia

Froome sempre più padrone. Aru a 19”, tappa a Zakarin – Ecco chi è Zakarin -Aru: “Non ne avevo per partire”. Pozzovivo: “Ma quanto si va forte?” – Froome: “Sempre in controllo”. Zakarin: “Rinato dopo il volo al Giro” (Gazzetta dello Sport)

Tour de France, 17esima tappa a Zakarin. Froome sempre più giallo

Contador: Spagna – RITIRATO

El Tour se esfuma para Nairo, que cede 28″ ante Froome (AS)

Froome no tiene rival – Quintana: “¿El sueño amarillo? Tengo muchos años por delante” – “Me siento mejor que el año pasado en la tercera semana” – El último ‘caballito’ de Sagan (Marca)

Movistar ataca, pero no puede con un Froome que es más líder – Los enemigos de Nairo Quintana – Froome: “Creo que estoy mejor que el año pasado en la tercera semana” – Quintana: “¿El sueño amarillo? Tengo muchos años por delante” – El dato que ha decidido la etapa a favor de Froome y ha hundido a Quintana – ¡Show de Peter Sagan al acabar la etapa! (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Cavendish pulls out of Tour to focus on Olympic dream (The Independent)

Tour de France 2016, stage 17: Chris Froome tightens grip on leader’s yellow jersey after Ilnur Zakarin wins mountaintop finish (The Daily Telegraph)

Froome takes total control as rivals wilt (The Times)

Quintana: Colombia

Nairo se resigna en el Tour en gran etapa de Pantano (El Tiempo)

Jarlinson Pantano llegó segundo en la etapa 17 y Froome sigue aumentando su ventaja – “Hoy es el día de Colombia, espero que estén contentos”: Jarlinson Pantano – “Me quedan muchos años para seguir luchando por el sueño amarillo”: Nairo Quintana (El Espectador)

Francia

Froome grappille encore – Zakarin : “Vraiment pas une surprise” – Mollema: “Ça aurait pu être pire” – Bardet a appris la patience – Hinault: “Le vélo, c’est un jeu” (L’Equipe)

Russia

Россиянин Закарин выиграл 17-й этап «Тур де Франс» (Sovetsky Sport)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

PRIMA DELLA TAPPA

Mauro Facoltosi: Previsioni?

Howling Wolf14: Vediamo chi ha gambe. Il terreno per attaccare c’è. Ma ci vogliono le gambe. Se attacchi e non hai le gambe, salti. Per attacchi intendo attacchi seri, che abbiano continuità, non quelli di Bardet, di Aru, di Dan Martin o di Purito. Bisogna essere concreti. La velleità di mettersi in mostra in tv può prenderti visceralmente, ma dal punto di vista tecnico taluni siparietti sono un po’ patetici. Si vede da lontano che sono realizzati già con la speranza che gli inseguitori rientrino presto, così si finisce di penare. Speriamo che la solfa cambi, ma la terza settimana di corsa è impietosa. Se già avevi poche gambe prima figurati adesso. Devi star lì ad aspettare che scoppino gli avversari, così come gli indiani si siedono sulla riva del fiume in paziente attesa di veder passare i cadaveri sulle acque. Il ciclismo di resistenza, d’altronde, è questo.

DOPO LA TAPPA:

Nebe1980: a me Quintana sembra scemo… ma non lo capisce che se porta Froome all’ultimo km perde? Deve provare a 40 Km dall’arrivo

Mauro Facoltosi: Froome allunga, raggiunge Porte e guadagna una manciata di secondi. La vittima della tappa è Quintana.

Nisky: la vittima della tappa è il Tour! Meno male che gli scenari son gradevoli. Che poi a parer mio Froome va molto meno degli altri anni, non mi pare quella macchina da guerra 14-18. Il problema semmai sono gli avversari seri che quest’anno non ci sono! Contador non c’è e comunque non è più il Contador 2010, Nibali fa il gregario, Quintana dimostra ancora tutti i suoi limiti, gli avversari di Froome quest’anno sono Porte e Mollema e dopo Peraud e Pinot nel 2014 ecco un’altra coppia non all’altezza! Si sta cercando di enfatizzare la grandezza del Tour ma quest’anno il Tour non ha giganti… ha qualche spilungone!

Howling Wolf14: Beh, Nisky, te l’ho già detto. Se non ci sono giganti con chi dobbiamo prendercela? Con il buon Dio, che ne sforna solo 3-4 per ogni secolo? Con i farmacisti che non trovano la pozione giusta? Io sono amante del ciclismo perché è uno sport di resistenza. Ciclismo su strada, intendo, perché quello su pista è fatto di scatti e allunghi. Io con le tappe come quella di oggi ci vado a nozze perché adoro la selezione da dietro, mi provoca emozioni. Non vorrei che la si confondesse con il sadismo, ma vedersi staccare prima Van Garderen, poi Valverde, poi Dan Martin, poi Mollema, poi Aru, poi Quintana, per me è motivo di soddisfazione. Voi le emozioni le provate vedendo gli scatti, io invece amo questo tipo di ciclismo. Dove si inizia la salita in 30 e si arriva in 2 o in 3. E ad ogni curva se ne stacca uno. E restano davanti solo i più forti, anzi i più resistenti. Voi invocate pure il tipo di spettacolo che vi piace, a me va benissimo così, per me il vero ciclismo è questo

Howling Wolf14: Qui c’è sempre gente che pensa di essere nelle gambe dei corridori. Se si andasse un po’ di più in bicicletta forse si memorizzerebbero meglio le dinamiche. Con le gambe non si scherza. Tutti professori davanti alla tastiera, vorrei poi vederli in bici con i loro amici più forti se fanno gli spiritosi come pretendono che facessero i vari Quintana, Aru o Valverde.

Nebe1980: Oggi era l’occasione buona per attaccare sulla Forclaz. Persa anche questa… Ecco il tasso tecnico: Ilnur Zakarin quattordicesimo nel ranking (davanti a Froome trentesimo).

Howling Wolf14: Domani c’è una cronometro. In salita. Con la Cote de Domancy al 14%. Solo un pollo attaccherebbe sulla Forclaz. Per che cosa? Per poi farsi infilzare sulla salita finale? Per guadagnare 15″ oggi e perdere domani 6′ minuti in più di quelli che si perderebbero normalmente? Per fortuna i corridori hanno un cervello. Magari non hanno le gambe ma il cervello. Ma non vedete che su ogni salita, ogni giorno, perdono colpi almeno in 5 o 6. E Van Garderen (scoppiato) e Kreuziger e Barguil e Dan Martin e lo stesso Mollema e il Purito e l’Aru e il Quintana. Volevate che Aru attaccasse sulla Forclaz? Per poi farsi riprendere e suicidarsi sulla salita finale? I corridori sono corridori. Non kamikaze.

Nisky: No Howling….. lo so benissimo che se uno non ne ha… che scatti vuoi che faccia? E la selezione da dietro mi piace, ma non quella dell’ultimo chilometro. Io infatti critico la pochezza dei corridori, ma non li incolpo di niente. Finchè la Sky arriva ai -3 con 4/5 unità che vanno su a buon passo di scatti non ce ne saranno. L’unica alternativa è un attacco da lontano ma qua torniamo ai giganti…. che non ce ne sono, quindi tant’è! Su Aru hai ragione, ma non si capisce perché ha bruciato la squadra; io almeno non l’ho capito! Comunque sia, con la selezione da dietro dell’ultimo chilometro il Tour finisce con Froome che vince senza rispondere nemmeno ad un attacco.

Nebe1980: Appunto ci vuole un attacco da lontano, non di Aru che finora ha dimostrato di non essere capace di attaccare da lontano ma la selezione da dietro a 1500 metri non è più questione di resistenza. Io ricordo che ai tempi di Indurain il gruppo maglia gialla era composto da 5 persone già sulla penultima salita, qua arrivano in trenta ai – 3 e in cinquanta ai – 5. L’altro giorno sulla penultima salita c’erano ancora i velocisti in gruppo. E poi Howling smettila con la spocchia di pensare che solo tu vai in bici, io faccio migliaia di chilometri l’anno e come me un sacco di persone che scrivono su questo forum

Nisky: Si si Nebe…mi piace!!!!! Indurain….. lui si che faceva selezione da dietro, che arrivavano su in due….. e iniziava almeno ai -6. Poi per i km in bici, io ne faccio 7000 ricchi di tappe di montagna e so cosa vuol dire stare legato con lo spaghetto. Infatti non mi sognerei mai di criticare Yates, Mollema, Aru perché ne ho intuito i limiti. Io mi arrabbio con chi potrebbe fare di più, tipo Quintana, anche se pare che quest’anno non vada granché! Per questo insisto col dire che i giganti son spariti e Froome non mi pare quello del 2013. Come la Vuelta 2015, come il Giro 2016, anche il Tour lo vince la squadra che ammazza la corsa coprendo i limiti dei capitani. Per questo Nowling dice bene: squadre di 7 unità o tetto spese per tutte le formazioni, altrimenti la Sky per il 2017 compera anche Aru, Quintana, Van Garderen e cosi è finito il ciclismo dei grandi giri. Bisogna modernizzarsi un pò. Se ci son squadre che comprano i corridori di punta, allora diminuiamo il numero per squadra. Poi Froome porterà Landa, Nieve, Aru, Quintana, Kreuziger e chi vuole….. e allora verrà attaccato nei ventagli…… almeno si stimola un pà la fantasia e si constringe il leader ad esporsi in prima persona più spesso

Howling Wolf14 (a Nisky): Hai ragione. Ma Froome è troppo superiore. Hai visto quando Porte ha attaccato? L’australiano sputava sangue, non ce la faceva più, Froome lo seguiva come un’ombra senza la minima smorfia. La differenza di potenziale si vede anche sui volti. Anche Porte ci ha provato. Risultato zero. Almeno nei confronti di Froome. Porte ha staccato i suoi avverari per i posti d’onore, ha guadagnato posizioni in classifica, ma Froome è inattaccabile. Bella la lotta dal 2° posto in giù. D’altronde se uno è troppo forte non possiamo mettergli una zavorra di 30 kg in maniera che gli altri lo possano attaccare. Accettare la realtà e rendere onore al più forte è un segno di maturità. Quanto ad Aru e all’Astana, secondo me sono stati condizionati dalla Rai. La Rai chiede, Martinelli s’inchina. Siparietto. E così Martinelli sarà sempre riverito dall’Oca Giuliva e da Pancani. Il quale, candidamente, ha sottolineato che oggi l’Astana è stata l’unica squadra a mettere in difficoltà Froome. Ma dove? Vedi, quando si vuole lo spettacolo a tutti i costi, poi si finisce nel ridicolo, nella parodia, nel grottesco.

Howling Wolf14 (a Nebe1980): Nebe, se tu vai in bici è ben strano che nei tuoi ragionamenti non si sia mai trattato delle logiche e delle dinamiche che costituiscono i fondamentali di questo sport. Se tu non hai mai ipotizzato che chi secondo te dovrebbe attaccare e non lo fa perché non ha le gambe, significa che non ti è mai capitato di pedalare sopra le righe e poi di far fatica a rientrare a casa. Ergo, se non ti è mai capitato, significa che o sei un fenomeno, a livello di Froome, oppure che in bici ci vai ben poco.

Howling Wolf14 (a Nisky): Nisky, come fai a dire che Quintana potrebbe fare di più? Si è staccato anche oggi. Perché riponete tante aspettative nei corridori senza essere nelle loro gambe? Se oggi Quintana si è staccato, ed ha perso 20-30″, pensa a quanto avrebbe perso se avesse attaccato prima. Lo avrebbero risucchiato e sarebbe arrivato con 5 minuti. E non bisogna dire ppoteva tentare. Perché può tentare chi le gambe le ha, non le ha è un suicidio, fai la fine del topo.

Nebe1980: Faccio circa 4 mila chilometri l’anno qualche anno anche 5 mila, tante volte mi è capitato di trovarmi a mal partito. Una volta sono venuti a cercarmi perchè ero rimasto senza mangiare e senza bere e non riuscivo più a salire per una strada abbastanza facile. Però io sono scarso non sono un professionista. La stanchezza non è solo questione di volti, a volta la smorfia arriva dopo un attacco serio, se non lo fai la smorfia non la vedi. Altre volte (prendi Tonkov) non vedi nessuna smorfia pure in caso di crisi nera. Se ci fosse Contador attaccherebbe a 100 Km dall’arrivo. L’onore al più forte lo si rende a Parigi dopo averlo attaccato a fondo e in tutti i modi, qui non provano neppure fargli fuori la squadra. Quintana ogni giorno dice che sente buone sensazioni ma poi l’attacco non arriva mai. Se arrivi ai – 2 con Froome è ovvio che ti stacca. I piani glieli puoi scombinare se fai attacco serio a 50 Km dall’arrivo dopo avergli sfiancato la squadra. Chiaro che così sfianchi anche la tua però a iniziare dai Pirenei con più squadre probabilmente qualche cosa in più sarebbe venuta fuori

Nisky: Il problema è la squadra! Se loro van su a dieci e tu puoi tenere gli 11 o attacchi a -30, oppure fai lo scattino dei -5 dove acceleri fino ai 13 per poi venire risucchiato perché sei costretto a calare! I giganti non ci sono piu o meglio…… c’è solo Froome! Gli altri hanno una dimensione diversa. Contador non è più quello del 2010 e infatti al Tour le busca di continuo anche con attacchi ai -50. Nibali e Quintana sono inferiori e altri sono macchinette radiocomandate. Una volta c’era più inventiva; ora grazie alla radio tutti copiano la Sky ma non sono in grado di competere coi britannici e finché ci saran 9 corridori e Froome il trend sarà questo…..anche per il 2017! Poi Froome in discussione non si mette mai e quindi niente giro per lui! Dobbiamo attendere nuove leve e sperare che ci sia più equilibrio! Io ho iniziato a vedere ciclismo con Indurain che se la vedeva con Bugno, Rominger, Chiappucci, Ugrumov, Pantani….. poi Armstrong se la vedeva con Ullrich, Pantani, Basso, Vino…. era gente che anche se inferiore aveva tempra diversa! Oggi i corridori sono robotici e corrono tutti uguale e così non succede più niente. Vince chi si stacca di meno, il più regolare (che poi, in questo caso, ha una squadra ideale per il compitino!)

Nebe1980: Oggi Martinello in cronaca ha ricordato proprio Chiappucci sottolineando come lui benché inferiore a Bugno e ad Indurain riuscisse con attacchi che potevano sembrare scriteriati a fare cose pregevoli e a mettere in difficoltà i più forti. Chiappucci dopo la tappa del Mortirolo del 94 disse che Pantani stava imparando a correre ed aggiunse “purtroppo stando sempre a ruota non si può vincere”. Non mancano solo giganti ma mancano anche quelli coraggiosi. Oltre a ridurre le squadre si dovrebbero vietare radioline e frequenzimetri. Uno deve essere in grado di gestirsi e di imparare a conoscere il proprio corpo,capire quando è in soglia e quando sta facendo un fuori giri, così ci sarebbero anche crisi inaspettate

In collaborazione con il Forum dello Scalatore

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

“Il padrone della festa” (Fabi-Silvestri-Gazzè)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 18a TAPPA: SALLANCHES – MEGÈVE (cronometro, 17 Km)

Ricordate le cronoscalate viste in questi ultimi anni al Giro, da quella di Oropa a quelle del Plan de Corones e dell’Alpe di Siusi? Ebbene, dimenticatele! Quella che andrà in scena domani al Tour sarà totalmente differente, apparentemente meno impegnativa in virtù di una pendenza media complessiva più gradevole rispetto a quelle delle salite citate (6,5% su 10,5 Km circa), ma in realtà molto più ardua da gestire a causa del vero e proprio “caleidoscopio” di variazioni di ritmo che imporrà e che potrebbero, alla fine, rivelarsi più selettive delle inclinazioni proposte dalla strada. Non solo la salita, infatti, sarà decisamente variegata nelle pendenze, ma saranno presenti anche due tratti che in salita non sono, a partire dai 4 Km perfettamente pianeggianti che s’incontreranno uscendo da Sallanches e che consentiranno ai passisti d’incamerare un piccolo vantaggio quando s’attaccherà la salita, che debutterà proprio con il tratto più ripido, i 2,5 Km al 9,4% verso la Côte de Domancy, una delle ascese più conosciute di Francia, affrontata per venti volte ai mondiali di ciclismo del 1980, conquistati da Bernard Hinault. Dopo Domancy la salita proseguirà con meno mordente, dovendosi superare in 8 Km i rimanenti 409 metri di dislivello (media del 5,1%), ma procedendo a corrente alternata per quanto riguarda le pendenze, che riserveranno due improvvise balze di mille metri ciascuna al 8,3% in vista dello scollinamento della Côte des Chozeaux. A quel punto mancheranno 2 Km e mezzo all’arrivo, tutti tracciati in veloce discesa (4,9% la media) verso l’elitaria stazione di sport invernale di Megève.

ANTEPRIMA TOUR

Non è una cronometro tradizionale, non è nemmeno una cronoscalata a tutti gli effetti. Non è semplice classificare la seconda ed ultima cronometro del Tour, e con piacere ci rendiamo conto di aver più di una volta, nel corso di questa presentazione, frasi sulla stessa falsa riga.

I distacchi, complice il chilometraggio modesto, saranno probabilmente contenuti. Difficile, però, pronosticare a favore di chi: la salita molto irregolare, che alle durissime rampe di Domancy farà seguire pendenze pedalabili intervallate da qualche strappo meno tenero, renderà quasi impossibile trovare il ritmo, e le doti da cronoman puro serviranno quasi esclusivamente nei primi 4 km, gli unici in pianura.

Facile ipotizzare che la vittoria di tappa sarà questione tra uomini di classifica. Dovendo fare un nome secco, scegliamo quello di Contador, tradizionalmente a suo agio nelle cronoscalate e nelle cronometro con ascese impegnative. Perfino nel 2013, in quella che fu forse la sua versione peggiore di sempre al Tour, il madrileno sfiorò la vittoria a Chorges, piegato per soli 9’’ da un Froome in stato di grazia. Se – come pensiamo – Contador avrà un’altra gamba alla Grande Boucle 2016, potrebbe essere la sua giornata.

Segnaliamo tra i favoriti anche Thibaut Pinot, autore di notevoli progressi nella specialità in questa stagione.

Favoriti: Contador, Froome, Pinot

(A cura di Matteo Novarini)

METEO TOUR

Previsioni meteo della diciottesima tappa tappa, cronoscalata Sallanches – Megève (17 Km)

Sallanches : previsioni non disponibili
Megève – arrivo primo corridore : poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 23.4°C, vento debole da SW (2-3 Km/h), umidità al 60%
Megève – arrivo maglia gialla : pioggia debole e schiarite (0,2 mm), 24.7°C, vento debole da WSW (5-7 Km/h), umidità al 51%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Stefano: “Per 2 Km si arriva alla diga d’Emosson”
Pancani: “La taballa oraria”
De Luca: “Questo bellissimo lago glaciale” (il lago d’Emosson è artificiale)
Pancani: “Inizia la salita che conduce alla prima salita”
Martinello: “Questi 13 Km che possano al colle”
Martinello: “Uomini che hanno lavorato in panura”
Martinello: “Le ultime due tappe alpline”
Pancani: “Lo stesso vantaggio che Zakarin contiene a mantenere”
Pancani: “Steven Reichenbach” (Sébastien Reichenbach)
Pancani: “Zakarin era stato declassato al Romandia 2015″ (è successo quest’anno)
Pancani: “Qua a Finhaut/Emosson un giorno storico, perchè arriva per la prima volta questo 2016″
Pancani: “Punteggi che vanno raccontiati”
De Stefano: “Francesco Pantani”
De Stefano: “Non mi stupirei che venisse assegnato a lui il numero del numero rosso del più combattivo”
Martinello: “Si è ripreso dalla caduta dal Giro d’Italia” (è volato giù dall’altimetria Zakarin?)
Televideo: “Tour, prima salita alpina a Zakarin” (il Mont Ventoux, affrontato settimana scorsa, fa già parte delle alpi)
Sportal.it: “Menintjes” (Meintjes)
Sportal.it: “Classifica finale” (la classifica finale sarà quella di Parigi)
Cyclingnews: “Shane Archbold’s Argon 18 dead on the road of the Tour de France” (tradotto: Shane Archbold della Argon 18 è morto sulle strade del Tour de France. MA ARCHBOLD STA BENISSIMO!! BACINO FRATTURATO A PARTE)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo 17a tappa, Berna – Finhaut / Emosson

1° Vegard Breen
2° Daniel McLay a 3″
3° Armindo Fonseca s.t.
4° Jérome Cousin a 1′28″
5° Arnold Jeannesson s.t.

Miglior italiano: Davide Cimolai, 12° a 1′28″

Classifica generale

1° Sam Bennett
2° Lars Ytting Bak a 15′20″
3° Leigh Howard a 20′08″
4° Shane Archbold a 26′12″
5° Bernhard Eisel a 27′15″

Miglior italiano: Davide Cimolai, 9° a 37′23″

ALL’ASSALTO DEL VENTOUX

Una delle tappe più temute di questa edizione sarà la 12a, quella che – il 14 luglio, giorno della festa nazionale francese – si arrampicherà sul temuto Mont Ventoux. E’ una frazione che giunge nel 65° anniversario della prima scalata al “Gigante della Provenza” ed è proprio a quell’edizione del Tour, disputata nel 1951 e vinta dall’elvetico Hugo Koblet, che ci ricondurranno i i titoli del quotidiano “La Stampa” per il nostro tradizionale appuntamento con il ricordo di un Tour passato

22 LUGLIO 1951 – 17a TAPPA: MONTPELLIER – AVIGNONE (224 Km)

SUPERBA CORSA DI BARTALI – LUISON BOBET VINCE LA TAPPA (MA GINO ARRIVA NEL GRUPPO DI TESTA)
Nella dura e faticosa Montpellier-Avignone – Sul Mont Ventoux: 1° Lazaridès, 2° Bartali

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Il vecchio lago dEmosson, situato a monte del nuovo bacino presso il quale sè conclusa la 17a frazione del Tour 2016 (www.nant-de-drance.ch)

Il vecchio lago d'Emosson, situato a monte del nuovo bacino presso il quale s'è conclusa la 17a frazione del Tour 2016 (www.nant-de-drance.ch)

ALENTOUR DU TOUR… A BERNA

luglio 19, 2016 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Mont-Saint-Michel a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo e i possibili scenari agonistici di gara, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” del Tour 2016, Contador, Froome, Quintana e l’accoppiata Nibali / Aru. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali / Fabio Aru: Italia

Tour de France: Sagan brucia Kristoff, Froome sempre in giallo – Tour de France, Sagan: “Il destino mi sta ridando quello che ho perso” (Gazzetta dello Sport)

Tour de France, Sagan al fotofinish beffa Kristoff nella 16esima tappa

Contador: Spagna – RITIRATO

Sagan redondea el hat-trick en los dominios de Cancellara (AS)

‘Hat-trick’ de Sagan… por un pelo – Rasmussen: “Si Contador hubiese sido danés, no le habrían defendido igual” – Valverde estará escoltado por Purito y tres Movistar en los Juegos de Río – Froome: “El Tour se puede perder cualquier día” (Marca)

Golpe de llanta de Peter Sagan en las calles de Berna – Alejandro Valverde está bien y le han dado libertad – Froome: “El Tour puede perderse cualquier día” – Rasmussen: “Si Contador hubiera sido danés…” – Valverde y ‘Purito’ Rodríguez, principales bazas españolas en Río (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Froome retains yellow jersey as Kristoff wins stage 16 (The Independent)

Peter Sagan wins stage 16 of the Tour de France in Berne to extend lead in points classification as Chris Froome retain leader’s yellow jersey (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

Peter Sagan logró triplete en el Tour de Francia; Nairo sigue cuarto (El Tiempo)

Peter Sagan ganó por un ‘milimetro’ la etapa 16 del Tour (El Espectador)

Francia

Sagan coiffe Kristoff sur le fil – Sagan: “Kristoff a fait une erreur” – Tinkov devrait partir – Kristoff n’a pas vu la ligne – Il a “manqué quelque chose” à Cancellara – Deux combatifs, pas une première – C’est le Tour de Sagan! – Sagan coiffe Kristoff au poteau – Vuillermoz remplace Pinot – Pinot forfait pour Rio – Pinot, l’été cruel (L’Equipe)

Repubblica Slovacca

Úžasný Sagan!!! V tesnom špurte vyhral tretiu etapu na Tour de France (Pravda)

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

“Millimeter” (Anne Grete Preus)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 17a TAPPA: BERNA – FINHAUT / EMOSSON (184.5 Km)

Primo atto dell’impegnativa quattro giorni che definirà la classifica generale, la diciassettesima frazione della “corsa gialla” si disputerà interamente sulle strade della Confederazione Elvetica, già teatro delle battute conclusive della frazione precedente e del secondo ed ultimo giorno di riposo. I 184 Km in programma saranno affrontati con tutte le attenzioni rivolte agli ultimi 30 Km, che da più parti sono stati definiti come il più impegnativo finale di tappa dell’edizione 2016 del Tour, già testato da ASO che due anni fa lo propose al Giro del Delfinato, al termine d’una frazione che fu conquistata dall’olandese Lieuwe Westra e che vide lo spagnolo Contador distanziare di una ventina di secondi l’attuale maglia gialla Froome, prima avvisaglia di un crollo che si concretizzerà nella tappa del giorno dopo. Fino a Martigny non s’incontreranno grossi ostacoli – solo due facili GPM di 3a categoria – e i maggiori fastidi potrebbe darli il caldo perchè domani pomeriggio nel Canton Vallese sono previste temperature fino a 34°, che potrebbero lasciare il segno al momento d’affrontare le due salite più cattive di giornata. La prima è costituita dai 13 Km al 7,9% del Col de la Forclaz poi, affrontata la breve discesa verso Trient, si riprenderà subito a salire, diretti ai quasi 2000 metri del lago d’Emosson, dove si giungerà dopo aver percorso i 10,4 Km al 8,4% della quinta ascesa “hors catégorie” di questa edizione della Grande Boucle. Una tappa delicatissima, quindi, per una svariata serie di motivi, non ultimo per ciò che aspetterà i corridori ventiquattore più tardi: dopodomani, al rientro in Francia, il programma del Tour ha in “cartellone” una cronoscalata particolarmente difficile, non tanto per le pendenze quanto per la gestione delle energie in corsa.

ANTEPRIMA TOUR

Come la nona, anche la diciassettesima tappa si snoderà per intero al di fuori del territorio francese. Il percorso non lascerà infatti mai la Svizzera, tagliandola in direzione Sud fino a pochi chilometri dal confine con la Francia. Un paio di ascese di 3a categoria non impediranno alla battaglia tra i migliori di concentrarsi negli ultimi 30 km, che vedranno prima la scalata alla Forclaz e poi quella verso il traguardo, intervallate da soli 7 km di discesa.

Con ogni probabilità, almeno una squadra prenderà di petto la doppia ascesa, cominciando a falcidiare il gruppo dalle prime rampe della Forclaz. In cima vedremo un drappello ridotto ai soli capitani con i rispettivi gregari di lusso, prima dello scontro frontale sull’ultima salita. Il tutto sembra adattarsi perfettamente allo stile di corsa del Team Sky, ma il precedente del 2014, quando il Delfinato propose un finale identico nella penultima tappa, è però sfavorevole a Froome e agli uomini in nero: il keniano bianco perse infatti la maglia gialla a favore di Contador, soffrendo tremendamente l’impennata che l’ultima salita propone nei 3 km finali.

Favoriti: Froome, Quintana, Contador

(A cura di Matteo Novarini)

METEO TOUR

Previsioni meteo della sedicesima tappa tappa, Berna – Finhaut / Emosson (184.5 Km)

Berna : cielo sereno, 27.6°C, vento debole da N (1-2 Km/h), umidità al 51%
Reutigen (Km 31) : sole e caldo, 29.2°C, vento debole da NE (4-5 Km/h), umidità al 33%
Saanenmöser (GPM) (Km 72.5) : cielo sereno, 27.6°C, vento debole da W (9-13 Km/h), umidità al 28%
Aigle (Km 123) : sole e caldo, 32.9°C (percepiti 34°C), vento debole da N (4-6 Km/h), umidità al 40%
Martigny – Traguardo volante (Km 150) : sole e caldo, 34.9°C, vento debole da N (2-3 Km/h), umidità al 32%
Finhaut / Emosson: previsioni non disponibili

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Garzelli: “Tappa adatta corridori Boasson Hagen, Sagan”
Martinello: “Il Gran Premio della Montaggia”
De Stefano: “Questo straordinareo campione”
De Stefano: “Tante sensazioni si accavallano al via di una partenza che arriva in casa”
De Luca: “Beppe Martinello” (Martinelli)
Pancani: “Questa è la collegiale di Neuchâtel” (collegiata, in francese collégiale)
Pancani: “Olog Tinkoff” (Oleg)
De Stefano: “La regia internazione ci sta prepoponendo le immagini”
De Stefano: “Andiamo con le immagini che sono qui dietro il podio”
Garzelli: “Volate ce ne sono poco”
De Luca: “C’è la Tinkoff sotto il padio” (podio)
Pancani: “Sprint strettissimo” (tutti spalla a spalla?)
Televideo: “Fotofinish strettissimo fra i due” (ci vuole la lente d’ingrandimento per vederlo?)
Sportal.it: “Finahut” (Finhaut)
The Independent (quotidiano inglese): “Froome retains yellow jersey as Kristoff wins stage 16″ (a noi risulta che abbia vinto qualcun altro…)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo 16a tappa, Moirans-en-Montagne – Berna

1° Julian Alaphilippe
2° Tony Martin s.t.
3° Christophe Laporte a 6″
4° Fabrice Jeandesboz a 24″
5° Sam Bennett s.t.

Miglior italiano: Matteo Tosatto, 9° a 3′39″

Classifica generale

1° Sam Bennett
2° Lars Ytting Bak a 15′20″
3° Leigh Howard a 20′08″
4° Shane Archbold a 26′32″
5° Bernhard Eisel a 27′15″

Miglior italiano: Davide Cimolai, 9° a 37′23″

ALL’ASSALTO DEL VENTOUX

Una delle tappe più temute di questa edizione sarà la 12a, quella che – il 14 luglio, giorno della festa nazionale francese – si arrampicherà sul temuto Mont Ventoux. E’ una frazione che giunge nel 65° anniversario della prima scalata al “Gigante della Provenza” ed è proprio a quell’edizione del Tour, disputata nel 1951 e vinta dall’elvetico Hugo Koblet, che ci ricondurranno i i titoli del quotidiano “La Stampa” per il nostro tradizionale appuntamento con il ricordo di un Tour passato

20 LUGLIO 1951 – 16a TAPPA: CARCASSONNE – MONTPELLIER (192 Km)

INATTESO CROLLO DI COPPI STACCATO DI OLTRE MEZZ’ORA
Il dramma del grande campione – Per poco mezza squadra italiana non resta fuori tempo massimo – Koblet primo a Montpellier – Magnifico inseguimento di Bartali, solo contro i più forti avversari – Zaaf accende la lotta – Magni non c’era! – Un miracolo di “Gino”? – Prima intervista

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Vista panoramica del centro storico di Berna (www.bern.com)

Vista panoramica del centro storico di Berna (www.bern.com)

ALENTOUR DU TOUR… A CULOZ

luglio 18, 2016 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Mont-Saint-Michel a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo e i possibili scenari agonistici di gara, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” del Tour 2016, Contador, Froome, Quintana e l’accoppiata Nibali / Aru. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali / Fabio Aru: Italia

Pantano trionfa nel tappone Aru ci prova, big insieme – Tour de France, Aru: “Proverò ancora. Bravo Vincenzo”… – De Marchi con Nibali, Aru, Rosa e Caruso: fatta l’Italia per Rio – Albanese trionfa al Matteotti. Polonia, tappa cancellata (Gazzetta dello Sport)

Tour de France: Pantano, colombiano con l’ombrello, vince la 15esima tappa

Contador: Spagna – RITIRATO

Pantano bate a Majka y logra la 15ª victoria colombiana – ¿Recuerdan a Pantano? Llegó a Arcalís… ¡con un paraguas! (AS)

Otro ‘paseo’ de Froome – Pantano: “He soñado toda mi vida con esto” – Valverde: “Froome es el capo” (Marca)

Victoria de Pantano en otro día en la oficina de Froome – Susto de Majka: Se salió de la carretera pero evitó la caída – Pantano: “Es un sueño cumplido” – Froome: “Me sorprende que no haya más ataques” – Quintana: “Lo hemos intentado, pero era imposible atacar al Sky – Valverde: “No nos desesperamos con Sky” (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Froome retains yellow yersey as Pantano wins stage 15 (The Independent)

Tour de France: Chris Froome retains leader’s yellow jersey after Jarlinson Pantano wins mountainous stage 15 (The Daily Telegraph)

Froome clears another hurdle as Pantano takes stage win (The Times)

Quintana: Colombia

¡Victoria colombiana! Járlinson Pantano ganó la etapa 15 del Tour – ‘He trabajado toda mi vida por ganar una etapa en el Tour’: Pantano – Pantano, un cilclista colombiano luchador (El Tiempo)

Jarlinson Pantano ganó la etapa 15 del Tour de Francia – “Ganar una etapa en el Tour es un sueño hecho realidad”: Pantano – Froome: “Me sorprende que no ataquen” (El Espectador)

Francia

Pantano, premier sommet – Bardet: “J’espérais du renfort” – Froome: “Des équipiers qui pourraient être leaders” – Vuillermoz candidat aux Jeux (L’Equipe)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

PRIMA DELLA TAPPA

Mauro Facoltosi: Previsioni?

Nebe1980: Previsioni non so perché qua la corsa fatica a decollare comunque la speranza è che le squadre degli avversari di Froome si alleino per far fuori la sky entro la Grand Colombiere con attacchi di uomini pericolosi anche a scacchiera (esempio Porte e Van Garderen a turno, Valverde e Quintana a turno ecc) oppure con l’inserimento di seconde linee (ma non troppo seconde) in fughe ben assortite. Insomma mettere alla frusta la sky in modo da aver Froome se non solo comunque con massimo un uomo. Poi sui laccetti lanciare l’attacco serio per tentare di vedere se Froome inizia a manifestare qualche debolezza. Certo l’attacco serio non può essere lo scattino dei 100 metri come quello di Quintana sul Ventoux, ci vogliono allunghi a ripetizione seri convinti ecc. Speriamo bene

DOPO LA TAPPA

Mauro Facoltosi: L’unico attacco serio è stato quello di Aru, anche se non ha portato a nulla. Davanti va la fuga, vittoria a Pantano

Salitepuntocià: Valverde come l’anno scorso, miglior gregario di Froome

Howling Wolf14: Se fosse stato un attacco serio, quello di Aru, avrebbe procurato scompiglio. E’ andato a prenderlo Wouter Poels. Avete capito bene? Ho detto Poels.

In collaborazione con il Forum dello Scalatore

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

“E adesso pedala” (Marco Pantani)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 16a TAPPA: MOIRANS-EN-MONTAGNE – BERNA (209 Km)

Sconfinamento in terra di Svizzera per il Tour de France che domani, per la prima volta in 113 anni di storia, farà scalo nella capitale elvetica con l’ultima vera frazione di trasferimento di questa edizione. La carta dice volata ma non per tutti per la presenza di due secchi strappi negli ultimi 2,5 Km, anche se – a differenza di quanto visto ad Angers e Limoges – stavolta i mille metri conclusivi saranno perfettamente pianeggianti. I 250 metri al 7% per arrivare alla Nydegasse e soprattutto i 600 metri al 6,5% dell’Aargauerstalden rappresenteranno due succulenti inviti a nozze per i finisseur, gli uomini delle sparate finale, che a questo punto del Tour potrebbero trovare terreno fertile perchè all’inizio dell’ultima settimana di gara le forze – sia fisiche, sia mentali – sono in calando rispetto ai primi giorni e i velocisti potrebbero non riuscire a cogliere l’attimo e a ricucire. Considerato che è alla sua ultima stagione da corridore, sembrerebbe un traguardo tagliato sulle misure di un corridore come Cancellara, che siam convinti che ci terrà a lasciare una delle sue ultime firme sulle strade di casa, lui che è nativo della vicina Wohlen bei Bern e che ha il nome della capitale elvetica nel soprannome di “Locomotiva di Berna”

ANTEPRIMA TOUR

È certamente una coincidenza, ma nell’anno del ritiro di Fabian Cancellara, che disputerà a luglio il suo ultimo Tour, lo sconfinamento della Grande Boucle nella città di Spartacus sembra quasi un tributo. E non c’è dubbio che lo svizzero farà il possibile e l’impossibile per onorare l’occasione, cercando di anticipare lo sprint di gruppo che un’occhiata distratta all’altimetria potrebbe far apparire inevitabile.

In realtà, gli organizzatori hanno piazzato negli ultimi 2 km e mezzo un trabocchetto che potrebbe fare la fortuna di Cancellara e di chi nutrirà ambizioni analoghe: una salitella in due parti, 250 metri al 7% prima e 600 al 6.5% poi, che terminerà a 1 km soltanto dall’arrivo, e, se affrontata di petto, potrebbe tagliar fuori i velocisti più puri, scompigliando i treni e aprendo le porte ai colpi di mano. Né un arrivo in solitaria né una volata di gruppo (probabilmente caotica) possono quindi essere esclusi.

Favoriti: Sagan, Kristoff, Cancellara

(A cura di Matteo Novarini)

METEO TOUR

Previsioni meteo della quindiciesima tappa tappa, Bourg-en-Bresse – Culoz (160 Km)

Moirans-en-Montagne : cielo sereno, 27.3°C (percepiti 29°C), vento debole da NW (6-8 Km/h), umidità al 56%
Champagnole (Km 45) : cielo sereno, 27.3°C, vento debole da NW (6-8 Km/h), umidità al 54%
Malbuisson (Km 87.5) : cielo sereno, 24.8°C, vento debole da NNW (7-10 Km/h), umidità al 47%
Neuchâtel (Km 151.5) : poco nuvoloso, 26.6°C (percepiti 28°C), vento debole da ESE (4-6 Km/h), umidità al 66%
Berna : cielo sereno, 26.9°C (percepiti 28°C), vento debole da NNE (6-9 Km/h), umidità al 59%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Garzelli: “Farà molto caldo in queste dove circola poca aria”
Pancani: “E’ morto in Italia, a Calabria”
De Stefano: “Corsa senza un metro di discesa”
De Stefano: “La nazionale che affronterà la prova olimpica con il CT Davide Cassani” (corre pure lui?)
Pancani: “Cosa accadrà durante la strada”
Martinello: “Oggi si torna a correre con un certa timperatura”
Pancani (commentando la crisi di Nibali sul Grand Colombier): “Non è neanche il Tour dell’ultima settimana a questo Giro d’Italia”
Martinello: “Questa accelerazione sta emergendo questo limite”
Pancani: “Una quindicina di secondi quelli che devono ricordare” (recuperare)
De Stefano: “Asfalto incandescente, si vedeva nella seconda parte della salita”
De Stefano: “Trofeo Mattenotti”
Garzelli: “Uno viene dal Polonio” (Giro di Polonia)
Televideo: “All’intermedio passa Majka su Zakarin” (era il passaggio dal GPM del Grand Colombier)
Sportal.it: “La prima tappa alpina non scalfisce il primato del capitano della Sky” (la prima tappa alpina era quella del Ventoux; e poi oggi non si correva sulle Alpi ma sul Massiccio del Giura)
Cyclingnews: “Jarinson Pantano” (Jarlinson)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo 15a tappa, Bourg-en-Bresse – Culoz

1° Daniel Mclay
2° Marcel Kittel a 2′35″
3° John Degenkolb s.t.
4° Sondre Holst Enger s.t.
5° Sep Vanmarcke s.t.

Miglior italiano: Davide Cimolai, 9° a 2′35″

Classifica generale

1° Sam Bennett
2° Lars Ytting Bak a 6′18″
3° Leigh Howard a 15′55″
4° Bernhard Eisel a 19′19″
5° Shane Archbold a 21′59″

Miglior italiano: Davide Cimolai, 6° a 28′10″

ALL’ASSALTO DEL VENTOUX

Una delle tappe più temute di questa edizione sarà la 12a, quella che – il 14 luglio, giorno della festa nazionale francese – si arrampicherà sul temuto Mont Ventoux. E’ una frazione che giunge nel 65° anniversario della prima scalata al “Gigante della Provenza” ed è proprio a quell’edizione del Tour, disputata nel 1951 e vinta dall’elvetico Hugo Koblet, che ci ricondurranno i i titoli del quotidiano “La Stampa” per il nostro tradizionale appuntamento con il ricordo di un Tour passato

19 LUGLIO 1951 – 15a TAPPA: LUCHON – CARCASSONNE (213 Km)

ROSSEEL PRIMO A CARCASSONA DOPO UNA “TAPPA DI RIPOSO”
Unico episodio interessante: lo scatto di Bartali sull’ultimo colle dei Pirenei – Finalmente una fuga – L’astuzia del belga

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Spettacolare visione aerea del Grand Colombier, il cuore della frazione terminata a Culoz (www.ain-tourisme.com)

Spettacolare visione aerea del Grand Colombier, il ''cuore'' della frazione terminata a Culoz (www.ain-tourisme.com)

ALENTOUR DU TOUR… A VILLARS-LES-DOMBES

luglio 16, 2016 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Mont-Saint-Michel a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo e i possibili scenari agonistici di gara, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” del Tour 2016, Contador, Froome, Quintana e l’accoppiata Nibali / Aru. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali / Fabio Aru: Italia

Infinito Cav! E sono quattro. Merckx è sempre più vicino – Cav: “Ho aspettato Kittel”Cimolai: “Va meglio” … (Gazzetta dello Sport)

Tour de France, Cavendish vince la 14esima tappa, Froome resta in giallo (Corriere della Sera)

Contador: Spagna – RITIRATO

Cavendish suma 30 victorias y ya está a cuatro de Merckx (AS)

Póker de triunfos para Cavendish al sprint – Unzué: “Lo de Nairo con la moto fue un metro y medio” – Cavendish: “Ahora pienso en la etapa de París” (Marca)

Cavendish no tiene rival al sprint a las puertas de los Alpes – Movistar y Quintana tienen que buscar los puntos débiles de Sky y Froome – Unzue:”Hay que poner en apuros a Froome y remontar, no tiramos la toalla” – Cavendish: “Sueño con la etapa de los Campos Eliseos” – La acción de Froome era sancionable según el reglamento – Alberto Contador podría regresar en la Vuelta a Burgos – Thibaut Pinot se pierde los Juegos por una “infección viral” (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Cavendish seals stage win number four to take overall tally to 30 (The Independent)

Mark Cavendish beats Alexander Kristoff and Peter Sagan to win 30th Tour de France stage of his career (The Daily Telegraph)

Cavendish wins again in Villars-les-Dombes (The Times)

Quintana: Colombia

Cavendish gana la etapa 14; Nairo sigue cuarto en la general (El Tiempo)

Mark Cavendish gana la etapa 14 del Tour de Francia; Nairo continúa cuarto – “Hay que poner en apuros a Froome”: director del Movistar (El Espectador)

Francia

Cavendish passe la quatrième – Pourquoi Mark Cavendish revit – Frank et Breschel ont abandonné – Kittel se plaint de Cavendish – Kittel en colère contre Cavendish – Cavendish: “Kittel a lancé le sprint trop tôt” – Coquard: “Il reste deux occasions” – Pinot forfait pour Rio – Fin de Tour pour Pinot – Pinot, de l’espoir à la désillusion – Madiot : «Ça devenait très compliqué» (L’Equipe)

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

“Volare – english version” (Dean Martin).

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 15a TAPPA: BOURG-EN-BRESSE – CULOZ (160 Km)

“Assaggiate” le Alpi sul Ventoux e in attesa di tornarci per le quattro impegnative frazioni in programma alla vigilia della conclusione parigina, domani il Tour trascorrerà una giornata di montagna sulle strade del massiccio del Giura, teatro di una frazione che i “gourmet” dei percorsi hanno definito come una delle meglio disegnate di questa edizione. Il merito non è soltanto della doppia scalata al difficile Grand Colombier ma di tutta la successione di ascese secondarie che l’anticiperanno e che, di fatto, priveranno i 160 Km in programma di momenti di tregua altimetrica nei quali tirare il fiato. I primi 100 Km di avvicinamento al gran finale non proporranno mai alternative alla salita o alla discesa, con ben 8 ascese da superare solo in questo primo tratto, 4 delle quali valide per la classifica della maglia a pois. Negli ultimi 60 Km ci sarà, invece, il doppio Grand Colombier, la prima volta scalato fino in vetta (1501 metri) salendo dal versante di Locheu (12,8 Km al 6,8%), la seconda – dopo il primo passaggio dal traguardo – dal più impegnativo versante di Culoz terminando l’ascesa a quota 891 metri, dopo 8,4 Km al 7,6%. Superato lo striscione dell’ultimo GPM mancheranno 14 Km al traguardo, con una picchiata di 5,5 Km al 9,9% che ricondurrà a riguadagnare l’agognata pianura sulla quale si pedalerà nei restanti 8,5 Km, un tratto che potrebbe rivelarsi troppo breve per chi si troverà con il problema di dover recuperare il distacco eventualmente accusato in salita.

ANTEPRIMA TOUR

È forse la frazione più atipica del Tour quella di Culoz, e quindi anche una delle più difficili da leggere tatticamente. Malgrado la Grande Boucle abbia apportato non poche novità ai propri tracciati negli ultimi anni, rinfrescandoli rispetto alla banalità di qualche edizione fa, una tappa praticamente priva di pianura come questa rimane qualcosa che ci si aspetterebbe di vedere al Giro d’Italia.

Sulla carta, l’occasione sarebbe ideale per un’imboscata, e la prospettiva di due giorni tranquilli – una frazione pianeggiante l’indomani, seguita dal secondo ed ultimo riposo – potrebbe incentivare ad osare. Si sarà tuttavia alla fine della seconda settimana, con ancora ben quattro tappe alpine da affrontare, e temiamo che la maggior parte degli uomini di classifica si guarderà dal prendere grossi rischi. Un disegno di squadra ben orchestrato potrebbe però funzionare meglio in una tappa accidentata come questa, piuttosto che in una frazione anche più impegnativa ma meno imprevedibile come quelle in programma nella terza settimana.

Il Grand Colombier, pur scalato dal versante meno impegnativo di Lochieu, dovrebbe fornire – nel peggiore dei casi – almeno l’occasione per una prima significativa scrematura, prima della quasi inevitabile bagarre sui Lacets du Grand Colombier, che altro non è che la prima metà circa del Grand Colombier dal versante di Culoz, quello affrontato al Tour di quattro anni fa.

Se qualche squadra con capitani e DS sufficientemente coraggiosi (pensiamo ad Astana e Tinkoff, ad esempio) e con esigenze di recupero in classifica vorrà provare a rivoluzionare il Tour, questa potrebbe essere la frazione più indicata; in tal caso, i distacchi saranno pesantissimi. Se tutto sarà rimandato all’ultima ascesa, aspettiamoci un arrivo a gruppetti, con divari dell’ordine di poche decine di secondi.

Favoriti: Fuga, Contador, Nibali

(A cura di Matteo Novarini)

METEO TOUR

Previsioni meteo della quindiciesima tappa tappa, Bourg-en-Bresse – Culoz (160 Km)

Bourg-en-Bresse : cielo sereno, 23.4°C, vento debole da NNW (8-10 Km/h), umidità al 55%
Culoz : cielo sereno, 27.1°C, vento debole da SE (7-9 Km/h), umidità al 53%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Tappa di La Caverne du Pont d’Arc

Garzelli: “A livello regolamentario”
Garzelli: “Nei primi 7 Km sono tutti in salita”
Garzelli: “Una volta rimastio”
Garzelli: “La dichiarazione di Mollema lo dice tutto”
Garzelli: “Paura di esporsersi troppo”
Garzelli: “Corridori lèggeri” (l’accento va qua: leggèri)
Garzelli: “Un corridore molto leggere”
Pancani: “Il tempo della maglia rosa”
Martinello: “Boasson Egg” (Boasson Hagen)
Televideo: “Montelimar – Osieaux” (Montelimar – Villars-Les-Dombes / Parc des Oiseaux)
Televideo: “St. Andeol” (Bourg-Saint-Andéol)
Televideo: “Aru chiude con il 37° crono”

Tappa di Villars-les-Dombes

De Stefano (traducendo Yates): “Non sono un grande cronometrista”
De Stefano: “Il podio ci crede”
Garzelli: “Sia in pianura, sia in saluta”
Garzelli: “Grein Thomas” (Geraint Thomas)
Martinello: “Bryan Conquard” (Coquard)
Pancani: “Ha vinto la sua terza vittoria al Tour”
Martinello: “Vento che soffia frontalmente alla mancia dei corridori” (vediamo già le banconote che svolazzano per tutto il gruppo)
Pancani: “Cercheremo di giocarsela al meglio”
Martinello: “E’ passato proscessionista”
Pancani: “E’ arrivata davanti anche la Saxo” (la Saxo non è più sponsor da quest’anno)
Pancani: “Silvia” (a Martinello)
Televideo: “Villars Des Dombes” (Villars-les-Dombes”

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo 14a tappa, Montélimar – Villars-les-Dombes (Parc des Oiseaux)

1° Angel Vicioso
2° Jens Debusschere a 2′03″
3° Arnold Jeannesson s.t.
4° Cesare Benedetti s.t.
5° Stephen Cummings s.t.

Classifica generale

1° Sam Bennett
2° Lars Ytting Bak a 6′18″
3° Leigh Howard a 14′52″
4° Bernhard Eisel a 19′19″
5° Shane Archbold a 21′59″

Miglior italiano: Davide Cimolai, 8° a 28′10″

ALL’ASSALTO DEL VENTOUX

Una delle tappe più temute di questa edizione sarà la 12a, quella che – il 14 luglio, giorno della festa nazionale francese – si arrampicherà sul temuto Mont Ventoux. E’ una frazione che giunge nel 65° anniversario della prima scalata al “Gigante della Provenza” ed è proprio a quell’edizione del Tour, disputata nel 1951 e vinta dall’elvetico Hugo Koblet, che ci ricondurranno i i titoli del quotidiano “La Stampa” per il nostro tradizionale appuntamento con il ricordo di un Tour passato

18 LUGLIO 1951 – 14a TAPPA: TARBES – LUCHON (178 Km)

KOBLET E COPPI DOMINATORI SUI GRANDI PASSI DEI PIRENEI
Lo svizzero vince a Luchon e diventa Maglia gialla – L’italiano è primo sull’Aspin e sul Peyresourde – Magnifica corsa di Bartali che giunge terzo – Magni e Bobet in ritardo – Binda è soddisfatto – La prima fuga – Koblet ha bucato

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Uno degli ospiti del parco ornitologico di Villars-les-Dombes (www.savoie-mont-blanc.com)

Uno degli ''ospiti" del parco ornitologico di Villars-les-Dombes (www.savoie-mont-blanc.com)

ALENTOUR DU TOUR… A CAVERNE DU PONT D’ARC

luglio 15, 2016 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Mont-Saint-Michel a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo e i possibili scenari agonistici di gara, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” del Tour 2016, Contador, Froome, Quintana e l’accoppiata Nibali / Aru. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali / Fabio Aru: Italia

La crono a super Dumoulin Froome 2° sbaraglia i rivali – Nizza, il lutto di tutto lo sport. Dal Tour alla Coppa Davis – Tour, Aru: “Ho perso troppo tempo. E il vento non è una scusa… – Tour commosso per Nizza. Froome: “Stavolta è dura”… (Gazzetta dello Sport)

Dumoulin padrone della crono. Ma Froome vola e prenota il Tour – Tour de France, sul Mont Ventoux Nairo Quintana si attacca alla mot (Corriere della Sera)

Contador: Spagna – RITIRATO

Dumoulin arrasa y Froome le mete dos minutos a Nairo – Nairo Quintana subió agarrado a una moto en el Mont Ventoux (AS)

Froome corre más rápido – Quintana se agarró a una moto en el Mont Ventoux – El belga Theuns, trasladado al hospital tras una caída (Marca)

Tom Dumoulin vuela, Froome más líder y Quintana se descuelga – Quintana tiene que espabilar, puede empezar a decir adiós al podio de París – Quintana: “He dado todo lo que tenía” – 10 -1: Froome a Quintana en la lucha contra el crono – Dumoulin: “Estoy contento, pero es un día triste” (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Froome strengthens his grip on the yellow jersey on a sombre day (The Independent)

Chris Froome extends his overall lead at Tour de France to almost two minutes after Tom Dumoulin wins lumpy time trial stage (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

Mala contrarreloj de Nairo: Froome le sacó 2 minutos 5 segundos – Nairo se coge de una moto en ascenso a Mont Ventoux (El Tiempo)

Chris Froome da golpe de autoridad en la contrarreloj y ya le saca tres minutos a Nairo – Nairo Quintana: “Aún queda mucha montaña” – Video de Nairo Quintana agarrado de una moto (El Espectador)

Francia

Le monde du sport solidaire de Nice – Noah: “C’est dramatique” – Umtiti: “Un jour triste” – La caravane du Tour silencieuse – Froome: “Mes pensées vont aux Français” – Dumoulin vole, Froome s’envole – Mollema: “Le meilleur chrono de ma vie” – Bardet: “Obligés de se découvrir” – Fin de Tour pour Pinot – Madiot: “Ça devenait très compliqué” – La 13e étape maintenue – Quintana: Sky minimise, Trek grimace – Prudhomme: “Le Tour de France continuera dans la sobriété et dans la dignité” – Une minute de silence à l’arrivée (L’Equipe)

Paesi Bassi

Dumoulin houdt huis en wint – Mollema naar tweede plek – Prudhomme: “Tour de France sober verder” – Tour-peloton reageert geschokt op aanslag: ‘De wereld is gek geworden’ (De Telegraaf)

Dumoulin soeverein naar winst in tijdrit, Mollema rukt op naar tweede plaats – Ingetogen Dumoulin lonkt naar laatste week – Froome: vreemdste dag uit mijn loopbaan – Helmantel: deze zege telt nog meer – Tour de France sober en met waardigheid verder (Algemeen Dagblad)

Dumoulin wint tijdrit met overmacht, Mollema naar tweede plaats achter Froome – Froome: ‘Vreemdste dag uit mijn loopbaan’(de Volkskrant)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Howling Wolf14: Come dice il saggio Martinello, nelle cronometro non ci sono inganni e trucchi. Vince chi ha più gambe, chi è più in forma. Poi contano la serietà, il cervello, la concentrazione. Metti le crono piatte o metti le crono con le salite il risultato finale cambia di poco. A parte lo specialista Dumoulin, che da un anno preparava le clm del Giro e del Tour, suoi obiettivi stagionali, la classifica di tappa è dettata più dal livello di preparazione, e quindi dai tempi di recupero sulle giornate precedenti, che dalla specializzazione. Il risultato di Mollema è più che significativo. I nodi vengono sempre al pettine. Le crono non tradiscono mai.

In collaborazione con il Forum dello Scalatore

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

“Il silenzio” (Nini Rosso). In ricordo delle vittime dell’attentato di Nizza, per le quali sarà osservato un minuto di silenzio al Tour

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 14a TAPPA:MONTÉLIMAR – VILLARS-LES-DOMBES (PARC DES OISEAUX)

Dopo due giornate molto impegnative, sia dal punto di vista agonistico, sia da quello meteorologico, il Tour proporrà ora una delle sue frazioni tranquille, la terzultima riservata ai velocisti che, dopo questa, avranno a loro disposizione solo i traguardi di Berna e Parigi. Dalla parte degli sprinter e delle loro formazioni ci sarà la totale assenza di difficoltà altimetriche negli ultimi 55 Km mentre i primi 155 Km vedranno un’alternanza di tratti pianeggianti ad altri punteggiati da piccole collinette, 5-6 brevi salitelle che in tre occasioni prenderanno la forma di facili GPM di 4a categoria. Il primo di questi, piazzato a 20 Km dalla partenza, pare un ideale trampolino di lancio per una fuga da lontano, tentativi che trovano parecchia linfa vitale in percorsi del genere ma che, quasi inevitabilmente, andranno in corso ad un lento spegnersi nei tratti pianeggianti che precederanno il traguardo di Villars-les-Dombes, posto al termine del rettilineo d’arrivo più lungo di questa edizione del Tour, di ben 3 Km, spezzato da un dolcissimo flesso a destra collocato ai -250 metri

ANTEPRIMA TOUR

Nel rispetto di un cattivo costume che sembra impossibile estirpare, anche quest’anno il Tour propone nel penultimo week-end una frazione interlocutoria. Nulla suggerisce che nella frazione del Parc des Oiseaux possa avvenire qualcosa di diverso dallo sganciamento di una fuga in partenza con relativo inseguimento del gruppo, il cui successo dipenderà dallo stato di salute delle squadre dei velocisti dopo le montagne sino ad allora scalate. Considerando le difficoltà che precederanno e seguiranno questa quattordicesima tappa, potrebbe essere l’occasione migliore per le fughe di strappare un traguardo dalle grinfie degli sprinter.

Favoriti: Kittel, Greipel, Fuga

(A cura di Matteo Novarini)

METEO TOUR

Previsioni meteo della quattordicesima tappa tappa, Montélimar – Villars-les-Dombes (Parc des Oiseaux – 208.5 Km)

Montélimar : cielo sereno, 22.1°C, vento moderato da NNE (27-40 Km/h), umidità al 43%
Crest (Km 31.5) : cielo sereno, 22.6°C, vento moderato da N (24-33 Km/h), umidità al 40%
Romans-sur-Isère (Km 71.5) : cielo sereno, 23°C, vento moderato da NNE (20-28 Km/h), umidità al 44%
La Fayette – Traguardo volante (Km 145.5) : cielo sereno, 23.8°C, vento moderato da N (19-28 Km/h), umidità al 43%
Charvieu-Chavagneux (Km 168.5) : cielo sereno, 23.6°C, vento moderato da N (22-30 Km/h), umidità al 41%
Villars-les-Dombes (Parc des Oiseaux) : cielo sereno, 23.1°C, vento moderato da NNE (21-29 Km/h), umidità al 43%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

In rispetto alla vittime la puntata odierna dei “Misteri” è oggi sospesa

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo 13a tappa, Bourg-Saint-Andéol – La Caverne du Pont-d’Arc (cronometro)

1° Chris Anker Sørensen
2° Armindo Fonseca a 17″
3° Borut Božič a 36″
4° Marco Haller a 41″
5° Leigh Howard a 53″

Miglior italiano: Matteo Bono, 7° a 1′10″

Classifica generale

1° Sam Bennett
2° Lars Ytting Bak a 8′56″
3° Leigh Howard a 16′29″
4° Bernhard Eisel a 21′34″
5° Shane Archbold a 22′18″

Miglior italiano: Davide Cimolai, 7° a 28′10″

ALL’ASSALTO DEL VENTOUX

Una delle tappe più temute di questa edizione sarà la 12a, quella che – il 14 luglio, giorno della festa nazionale francese – si arrampicherà sul temuto Mont Ventoux. E’ una frazione che giunge nel 65° anniversario della prima scalata al “Gigante della Provenza” ed è proprio a quell’edizione del Tour, disputata nel 1951 e vinta dall’elvetico Hugo Koblet, che ci ricondurranno i i titoli del quotidiano “La Stampa” per il nostro tradizionale appuntamento con il ricordo di un Tour passato

17 LUGLIO 1951 – 13a TAPPA: DAX – TARBES (201 Km)

VITTORIA A TARBES DELL’ITALIANO BIAGIONI DOPO UN’IRREGOLARE VOLATA DI GEMINIANI
Paurosa caduta di Van Est, che si ritira – Bauvin nuova maglia gialla – Gli assi in ritardo – Oggi il Tourmalet – Un grosso ritardo – Sull’Aubisque – Caduto in un burrone

ARCHIVIO ALMANACCO

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Le gole dellArdèche teatro della tappa a cronometro odierna del Tour (www.aubenas-vals.com)

Le gole dell'Ardèche teatro della tappa a cronometro odierna del Tour (www.aubenas-vals.com)

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