ALENTOUR DU TOUR… A MORZINE

luglio 23, 2016
Categoria: Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Mont-Saint-Michel a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo e i possibili scenari agonistici di gara, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” del Tour 2016, Contador, Froome, Quintana e l’accoppiata Nibali / Aru. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali / Fabio Aru: Italia

Re Froome vince il Tour: tris. Cuore Nibali, tracollo Aru – Bravo Nibali! – Froome: “Non avevo gambe, ma il Tour è mio”. Quintana: “Un giorno vincerò io” – Nibali: “In discesa avevo un blocco. Mi sento bene, ora Rio”… (Gazzetta dello Sport)

Tour, crollo di Aru, ma Nibali tenta (invano) la zampata. E Froome va a Parigi da re

Contador: Spagna – RITIRATO

Ion Izagirre salva el honor y Froome se coronará en París (AS)

Izagirre salva el honor – Froome: “Estoy tan feliz como en mi primer Tour” – París reforzará su seguridad para la llegada del Tour – Izagirre: “Ganar en el Tour y en los Alpes es algo soñado” – Valverde: “¿Qué más podemos pedir?” – - Quintana: “El balance final del Tour es bueno” – Sagan, el más combativo del Tour (Marca)

Ion Izagirre salva el honor español y Froome abraza el amarillo de París – Froome: “Ganar mi tercer Tour de Francia es, sencillamente, increíble” – Izagirre: “Una victoria en el Tour y en los Alpes es algo sonado” – Quintana: “Al final el balance es bueno, aunque veníamos con más ambición” – Valverde: “¿Qué más podemos pedir?” – Una TV francesa insinua que Nibali lleva motor (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Froome in touching distance of his third Tour de France title (The Independent)

Chris Froome set to win his third Tour de France title after Jon Izagirre wins final mountain stage (The Daily Telegraph)

Froome all but seals third Tour triumph (The Times)

Quintana: Colombia

Nairo, tercer podio en el Tour; Pantano fue segundo en la etapa 20 – ‘Un podio en la mejor carrera del mundo es importante’: Nairo (El Tiempo)

Nairo Quintana se mantiene en el podio del Tour de Francia – Nairo: “Veníamos con más ambición, pero tenemos años para seguir probando” – “Jarlinson Pantano tiene un futuro prometedor”: Santiago Botero – “El Tour para Nairo llegará”: Santiago Botero – Unzúe: “Nairo es un prodigio, pero aún es un niño” -(El Espectador)

Francia

Bardet, podium assuré – Bardet: “Au-delà d’un rêve de gosse – Froome: “Des montagnes russes” – Alaphilippe “ne pouvait pas faire mieux” – Alaphilippe “content d’avoir tout donné” – Sagan élu super-combatif 2016 (L’Equipe)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Crollo di Aru sul Joux Plane. Vittoria di Izagirre, Tour definitivamente a Froome. Commenti?

Nebe1980: Forse Nibali poteva anche farcela ma non ha preso rischi in discesa dato che punta alle Olimpiadi e direi che ha fatto bene, Ha dimostrato che la condizione sta arrivando

Nisky: c’è da fare un distinguo! Il Tour è il Tour e ogni tappa è stata spettacolare con spettacolo sempre di qualità! Grandi corridori belle azioni, ogni giorno una classica! Cavendish, Van Avermat, Doumulin, Pantano, Zakarin, Froome, Rui Costa, Nibali, Alaphilippe, ecc…… Con Morzine possiamo dire: uomini di classifica? non pervenuti. Selezione da dietro nemmeno oggi c’è stata e nella tappa migliore c’è stata una lenta e triste transumanza col solo Aru a squagliarsi, ma non per meriti altrui! Ho sentito Martinello dire che sarebbe il caso di diminuire il numero di corridori per squadra…..speriamo! Oramai è lampante… tra la crisi di protagonisti degni di spessore, tra una squadra che blocca in maniera esasperante la corsa. Il Tour comunque mi è piaciuto anche perchè disegnato bene e corso molto bene da tutti i corridori! Lo spettacolo della corsa nella corsa del Tour è la vera differenza col Giro! Qua si che si vedono numeri! Complimeti a Froome che ha corso a mezzo gas e applausi a Bardet! Il resto tutti picconati…. speriamo nel 2017 in un pò di competitività in più

Nebe1980: Applausi a Kreuziger che ha attaccato da inizio tappa arrivando anche virtualmente in seconda posizione. Non aveva grandi gambe ma comunque si è impegnato ci ha provato ed è da applaudire per il coraggio, lo stesso che è mancato ad altri. Quintana ha conquistato il podio non stando bene e senza attaccare mai, questo dato rappresenta un po’ la cartina al tornasole del fatto che i big sono stati un po’ nascosti secondo me per paura che Froome li bastonasse ancor più, quando il ritmo è salito o su scattini di Bardet, di Porte di Mollema Quintana si è sempre staccato, alla fine ha ammesso di non avere la condizione, di soffrire di allergia e addirittura ieri sembrava fosse vicino al ritiro.
Complimenti per aver resistito e per aver conquistato il podio pur non essendo in condizione. Bardet che invece ha attaccato ieri e non a un Km dall’arrivo ha conquistato la seconda piazza. Bravissimo ma ancora una volta proprio Bardet ha dimostrato non solo che si può attaccare ma anche che l’attacco paga (chiaro se hai le gambe), il suo attacco gli ha permesso di prendere la seconda posizione non solo il podio. Ottimo Valverde che dopo il podio al Giro ha mancato per un soffio la top five del Tour. Froome ha corso al risparmio senza mai rispondere agli allunghi nella seconda parte ma non gli si può dar torto dato che gli altri sono sembrati un po’ ingessati

Nebe1980: Il Giro è stato corso a medie elevate, ottima combattività tra Jungels, Kruijswijk, Chaves, Nibali, Valverde e anche Dumoulin all’aremogna. Corsa nella corsa del Tour quella è stata bella mi è piaciuta ma bisogna dire che questa possibilità è dovuta al fatto che la Sky ha fatto la corsa senza un grande interesse a tirare e questo ha favorito l’arrivo di una fuga in moltissime tappe. Quanto alle tappe di montagna a questo Tour erano più che al Giro ma al Giro i big si sono battuti a viso aperto e Nibali ha speso molto per vincere ed infatti al Tour specie nella prima parte era in sordina.

Nebe1980 (sul crollo di Aru): Pantani nel 95 andò in crisi nella tristissima giornata in cui Casartelli cadde nella discesa del Portet d’Aspet e prese 18 minuti. A Parigi arrivò tredicesimo, aveva 25 anni. Aru è tredicesimo, speriamo sia un auspicio ma Aru deve migliorare nel fondo anche se comunque ha fatto passi avanti perchè nella terza settimana apparte oggi non è andato male

Howling Wolf14: Al Tour alla terza settimana arrivano tutti stremati. Forse Aru ha pagato gli scatti della tappa di ieri. Ha molta grinta, ma per arrivare bene sino all’ultimo giorno dell’ultima settimana deve imparare a stare un po’ più sulle ruote. Chiha attaccato, in questo Tour, ha raccolto ben poco. In fondo l’unico ad aver concretizzato i propri sforzi, a parte Froome, è stato Bardet. Che con un solo attacco, ma deciso e cattivo, è riuscito a piazzarsi al 2° posto. Gli altri attaccanti, da Porte ad Aru, da Dan Martin a Mollema, ecc. alla fine hanno pagato dazio. O sono arrivati staccati, o sono addirittura scoppiati, oppure sono rimasti attaccati con lo sputo ai migliori. Molto meglio Quintana o Mentjes, che zitti zitti, senza spendere più di tanto, alla fine hanno ottenuto un ottimo piazzamento. Gli scatti si pagano, le cartucce sono limitate, le energie vanno tenute in serbo. Altro che spettacolo ciclistico. Qui lo spettacolo è nella resistenza. Smettiamola di chiedere lo spettacolo degli scatti. Quello va bene per i pistard, per gli stradisti conta il fondo, l’endurance.

Mauro Facoltosi: Nibali ha dichiarato che in discesa oggi ha avuto una sorta di blocco, forse a causa del ruzzolone in discesa di ieri.

Nisky: blocco….non può semplicemente aver trovato due più forti e magari più lucidi e con più fame di lui? Savoldelli era un discesista super! Gli altri se la giocano. Rio tra 15 giorni, tappe già vinte e rivinte, pioggia e bagnato, Izagirre e Pantano mica han vinto un Tour. Avevano più fame e stop

In collaborazione con il Forum dello Scalatore

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

“Non c’è più niente da fare” (Bobby Solo)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’ – 21a TAPPA: CHANTILLY – PARIGI (113 Km)

Una pura formalità. Con i giochi per la classifica definitivamente chiusi sulle ultime salite, può essere semplicemente liquidata in questi termini la tappa conclusiva di un grande giro, che si svolgerà secondo il solito copione: i primi chilometri percorsi al rallentatore da un gruppo tutto sorrisi, mentre si fanno i complimenti alla maglia gialla, poi il lento crescere della velocità con l’approssimarsi alla sede d’arrivo e al circuito finale. L’ultima tappa del Tour 2016 prenderà le mosse da Chantilly e giungerà nella capitale francese dopo un tratto in linea di una sessantina di chilometri movimentato da un paio di collinette, sulle quali spicca la breve ma secca Côte de l’Ermitage, il cui chilometro scarso al 7% metterà in palio l’ultimo dei 58 GPM previsti quest’anno. Entrati nella “Ville Lumière” la corsa attraverserà il Bois de Boulogne prima di giungere sul tradizione circuito degli Champs-Élysées, 7 Km che dovranno essere inanellati 8 volte prima del prestigioso sprint che metterà i sigilli alla 103a edizione della Grande Boucle

ANTEPRIMA TOUR

L’abbiamo già vista un milione di volte: brindisi, sorrisi e andatura turistica fino all’imbocco del circuito dei Campi Elisi; quindi una sessantina di chilometri di gara vera, con qualche tentativo di fuga, che ad un certo punto sembrerà poter avere successo ma che verrà inesorabilmente raggiunto all’ultimo giro, lasciando spazio alla volata.

Ci piacerebbe assistere ad un finale diverso, ad un colpo di mano, ma purtroppo Vinokourov si è ritirato da un pezzo.

Favoriti: Kittel, Greipel, Cavendish

(A cura di Matteo Novarini)

METEO TOUR

Previsioni meteo della ventunesima tappa tappa, Chantilly – Parigi (113 Km)

Chantilly : cielo coperto, 24.1°C, vento moderato da W (10-14 Km/h), umidità al 53%
Côte de l’Ermitage – GPM (Km 32.5): nubi sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 24.2°C, vento moderato da WNW (10-13 Km/h), umidità al 55%
Parigi – 1° passaggio (Km 58.5): cielo coperto, 24.9°C, vento moderato da WNW (10-14 Km/h), umidità al 50%
Parigi – arrivo: cielo coperto, 24.5°C, vento debole da WNW (8-12 Km/h), umidità al 52%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Pancani: “Sulla pioggia è arrivata la corsa”
Garzelli: “Speriamo che nessun corridora”
Martinello: “Credo che Froome non abbia sbanderato la sua condizione”
Pancani: “Chissà che Giro sarebbe stato con Contador”
Pancani: “Christopher Poels” (Christopher Froome e Wouter Poels)
Martinello: “Pantani scattò sul Joux Plane che transitò al GPM”
Martinello: “Le multe vengono commissionate in franchi svizzeri”
Pancani: “Uomini di classìca” (classifica)
De Stefano: “Il cielo non promette niente di nuovo”
Garzelli: “Manca davvero molto tanto”
De Stefano: “La caduta di ieri di Stefano” (Froome)
Pancani (commentando l’azione di Nibali sul Joux Plane): “Queste sono azioni che ci danno grande coraggio in vista delle Olimpiadi”
Televideo: “Izaguirre” (Izagirre)
Sportal.it: “… nella Grande Boucle, che sabato si concluderà sul tradizionale circuito dei Campi Elisi” (sabato è oggi)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo 20a tappa, Megève – Morzine

1° Tony Martin
2° Geoffrey Soupe a 51″
3° Adrien Petit s.t.
4° Maciej Bodnar a 1′19″
5° Edvald Boasson Hagen s.t.

Miglior italiano: Davide Cimolai, 36° a 2′11″

Classifica generale

1° Sam Bennett
2° Lars Ytting Bak a 15′56″
3° Leigh Howard a 22′01″
4° Bernhard Eisel a 26′07″
5° Daniel Mclay a 27′00″

Miglior italiano: Davide Cimolai, 7° a 37′37″

ALL’ASSALTO DEL VENTOUX

Una delle tappe più temute di questa edizione sarà la 12a, quella che – il 14 luglio, giorno della festa nazionale francese – si arrampicherà sul temuto Mont Ventoux. E’ una frazione che giunge nel 65° anniversario della prima scalata al “Gigante della Provenza” ed è proprio a quell’edizione del Tour, disputata nel 1951 e vinta dall’elvetico Hugo Koblet, che ci ricondurranno i i titoli del quotidiano “La Stampa” per il nostro tradizionale appuntamento con il ricordo di un Tour passato

27 LUGLIO 1951 – 22a TAPPA: AIX-LES-BAINS – GINEVRA (cronometro, 98 Km)

KOBLET NELLA TAPPA A CRONOMETRO SI CONFERMA II PIÙ FORTE DEL TOUR
Le trionfali di Ginevra all’asso elvetico, vincitore con quasi 5 minuti di vantaggio sul belga Decock – Generosa gara di Magni che si classifica al 4°posto – Coppi è 6° e Bartali 7° – La grande impresa – Bobet in ritardo – Disappunto di Fausto

28 LUGLIO 1951 – 23a TAPPA: GINEVRA – DIGIONE (197 Km)

IL TOUR SI CONCLUDE OGGI CON UNA TAPPA DI 320 CHILOMETRI
Primo a Digione il belga Derijcke* – Bartali ha vinto sul Col de la Faucille l’ultimo traguardo per il Premio della Montagna – Tregua fra gli assi – Biciclette “perdute”

*errore di stampa del quotidiano (si scrive Derycke)

ARCHIVIO ALMANACCO

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Il Col du Jpux Plane, ultima grande salite del Tour 2016 (foto Google Street View)

Il Col du Jpux Plane, ultima grande salite del Tour 2016 (foto Google Street View)

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