TOURBILLON A LA ROCHE-SUR-YON
luglio 8, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali
Tour, doppio colpo Sagan: tappa e maglia gialla – Tour, Sagan batte Colbrelli ed è maglia gialla. Gaviria caduto… (Gazzetta dello Sport)
Tour de France: a Sagan la 2ª tappa e la maglia gialla, Colbrelli secondo (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome
Tour de France 2018, stage two: Peter Sagan wins reduced bunch sprint as Geraint Thomas climbs to seventh (The Daily Telegraph)
Tour de France: Peter Sagan holds off late charge to claim stage-two victory (The Independent)
Brailsford attacks UCI president for taking ‘French angle’ in Froome row (The Times)
Colombia – Nairo Quintana
Gaviria se cayó, Sagan ganó la etapa y es el nuevo líder del Tour – ‘El ciclismo es así, no sabes cuándo te puedes caer’: Fernando Gaviria – ‘No va a ser fácil mantener la camisa amarilla’: Peter Sagan – ‘La contrarreloj por equipos, una de las etapas importantes’: Nairo (El Tiempo)
Peter Sagan ganó la segunda etapa y ahora es el líder del Tour de Francia – Gaviria y Sagan, una lucha por ser el más rápido del Tour de Francia 2018 – Gaviria: “Arriesgué para ganar, pero no pude evitar la caída” (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Histoires d’une victoire – Peter Sagan fait coup double – Démare «globalement satisfait» – Silvan Dillier touché à un genou
– Sanchez abandonne – Grmay, premier abandon – Madiot: «On nous prend pour des cons» – Nibali: «Mieux vaut Froome que son ombre» – Froome, danger public – Comment reprendre une échappée – Les 18 Tours de France de Chavanel (L’Equipe)
Sagan, Démare, Gaviria… Ce qu’il faut retenir de la 2e étape du Tour – L’éclatante revanche de Peter Sagan – Chavanel, le panache vendéen – Le chemin de croix de Christopher Froome – Tour de France : Sagan s’impose en costaud et s’empare du maillot jaune (Le Figaro)
Repubblica Slovacca – Peter Sagan
Triumf venoval synovi. Sagan ovládol druhú etapu Tour a oblečie si žltý dres – Ohlasy médií: Tri muchy jednou ranou v podaní Sagana! Frooma opäť vybučali – V žltom, zelenom aj dúhovom. Tourminator na pódiu striedal farby (Pravda)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“Ad un passo da te” (Mina & Adriano Celentano)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Cholet – partenza prima squadra: cielo sereno, 27.2°C (percepiti 28°C), vento moderato da NE (19-22 Km/h), umidità al 43%
Cholet – arrivo ultima squadra cielo sereno, 27.4°C, vento moderato da NE (20-23 Km/h), umidità al 41%
LA TAPPA CHE VERRÀ: CHOLET – CHOLET (cronometro a squadre – 35.5 Km)
Dopo tre anni d’assenza la cronosquadre torna a far parte del programma del Tour, stavolta in una collocazione più tradizionale perchè nel 2015 la prova collettiva contro il tempo fu proposta al termine della prima settimana di gara, dopo che gli organizzatori ebbero ottenuto dall’UCI una speciale deroga al regolamento, che prevede che queste tappe si possano disputare entro i primissimi giorni di gara. È, invece, più conforme alla tradizione la tappa che si affronterà quest’anno lungo un tracciato di 35 Km e mezzo per il quale sono stati previsti, per le formazioni più veloci, all’incirca 40 minuti di percorrenza, pari ad una media che potrebbe rasentare i 55 Km/h. Questa “previsione” potrebbe lasciare intendere che il circuito predisposto attorno a Cholet sia quasi del tutto privo di insidie, ma non sarà così perchè, a fronte di una planimetria effettivamente snella e per nulla tortuosa – si gareggerà su di un percorso mosso da piccole “côtes” che potrebbero anche risultare determinanti. Quella che potrebbe dare più problemi alle squadre è lo strappo di 500 metri al 5% che dovranno superare a 1 Km dalla partenza e sul quale qualche formazione potrebbe disunirsi, nel caso venisse preso troppo velocemente. La salita che, invece, più risalta sull’altimetria è la Côte de la Séguinière, 400 metri al 6,9% che s’incontreranno in corrispondenza del secondo ed ultimo rilevamento dei tempi di gara, quando al traguardo mancheranno 9 Km.
I PRECEDENTI
Cholet, comune di oltre 56000 abitanti situato nel dipartimento del Maine-et-Loire, è un centro conosciuto tra gli appassionati di ciclismo perchè dal 1978 ospita una corsa professionista di un giorno, la “Cholet-Pays de la Loire”, la cui ultima edizione – disputata dopo un anno di stop – è stata conquistata dal corridore transalpino Thomas Boudat. In quanto al Tour de France, la Grande Boucle ha fatto scalo 3 volte in questo centro: nel 1936 si impose il belga Félicien Vervaecke, nel 1998 l’olandese Jeroen Blijlevens e nel 2008 il lussemburghese Kim Kirchen, al quale fu assegnata la vittoria dopo la squalifica per doping del tedesco Stefan Schumacher, in un primo tempo vincitore della frazione, una cronometro individuale lunga poco meno di 30 Km
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Amadio: “Hanno corso bene la squadra”
Pancani: “Sylvain Savanel” (Chavanel)
Martinello: “Le percentuali di quanto tempo è stato percorso negli ultimi chilometri”
Martinello: “È ancora vivo quanto accaduto ieri”
Pancani: “Lo sta prendendo con comodo Kittel”
Martinello: “Tra gli alti il nostro Jacopo Guarnieri”
Martinello: “Richeze, l’algerino” (è argentino)
Pancani: “Siamo a 400 Km dalla conclusione”
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della seconda tappa
1° Lawson Craddock
2° Luke Durbridge s.t.
3° Jonathan Castroviejo s.t.
4° Daryl Impey s.t.
5° Anthony Perez s.t.
Miglior italiano Oliviero Troia, 19° s.t.
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Jonathan Castroviejo a 2″
3° Olivier Le Gac a 1′27″
4° Tobias Ludvigsson s.t.
5° Arnaud Démare a 1′31″
Miglior italiano Damiano Caruso, 22° a 4′48″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
12 LUGLIO 1998 – 1a TAPPA: DUBLINO (186,5 Km)
SUPERMARIO HA FATTO SPLASH
Cipollini cade nel finale, addio sprint; a Dublino il belga Steels brucia il tedesco Zabel
“Peccato, volevo la maglia gialla” – Boardman leader

La Roche-sur-Yon, Place Napoléon (www.campings-online.co.uk)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
TOURBILLON A FONTENAY-LE-COMTE
luglio 7, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali
Gaviria batte Sagan in volata. Froome cade e perde 51” – Quinoa, salmone, carne di cavallo: il menù di Nibali per vincere il Tour (Gazzetta dello Sport)
Tour de France: 1ª tappa e maglia gialla a Gaviria, cade ancora Froome (Corriere della Sera)
Gran Bretagna – Chris Froome
Chris Froome loses time after crash on stage one (The Daily Telegraph)
Froome crashes as Tour de France debutant wins stage one – Froome bids up to defend crown as Grand Départ gets under way – Everything you need to know for the Tour de France 2018 (The Independent)
Colombia – Nairo Quintana
‘Intentaré sostener la camiseta amarilla lo que más podamos’: Gaviria – Soñador y combativo, así es el líder del Tour: ¡Fernando Gaviria! – Así celebró Gaviria la primera victoria del Tour de Francia – ‘Estoy agradecido por no terminar herido’: Froome – ‘No vi a un Froome superior en el Giro’: Valverde – Froome, Nairo y Porte perdieron tiempo en la primera etapa del Tour – ‘De Froome aprendí cómo gestionar esfuerzos’: Mikel Landa (El Tiempo)
Fernando Gaviria ganó la primera etapa y se convirtió en el líder del Tour de Francia 2018 – “Hay que intentar recuperar lo que he perdido”: Nairo Quintana – Fernando Gaviria, a la sombra de la locura – Fernando Gaviria, el segundo colombiano de la historia con la camiseta amarilla en el Tour (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Froome chute, Gaviria s’impose – Froome : «Cela fait partie du jeu» – Quick-Step: «Même le sprint intermédiaire est fou» – Jurdie (AG2R): «Une bonne journée» – Quelles étapes pour les Français? – Voeckler: «J’ai envie de faire du Thomas»(L’Equipe)
Fernando Gaviria, la Colombie sait sprinter – Offredo repart au galop, Ledanois offre un maillot à Fortuneo – Froome et Quintana laissent des plumes d’entrée (Le Figaro)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“Plot Twist” (Sigrid)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Mouilleron-Saint-Germain: cielo sereno, 29.4°C, vento moderato da ENE (14-17 Km/h), umidità al 39%
Les Herbiers (Km 44.5): poco nuvoloso, 23.4°C, 29.8°C, vento moderato da ENE (11-13 Km/h), umidità al 40%
Montaigu (Km 81.5): poco nuvoloso, 30.5°C, vento moderato da NE (11-13 Km/h), umidità al 39%
Beaulieu-sous-la-Roche (Traguardo Volante – Km 132): sole e caldo, 30.9°C, vento moderato da NE (13 Km/h), umidità al 36%
La Roche-sur-Yon: sole e caldo, 30.8°C, vento moderato da NE (13 Km/h), umidità al 37%
LA TAPPA CHE VERRÀ: MOUILLERON-SAINT-GERMAIN – LA ROCHE-SUR-YON (182.5 Km)
Può essere definita la tappa della rivincita la seconda del Tour 2018, in particolar modo quei tutti quei velocisti – Arnaud Démare su tutti – che non sono riusciti a prendere parte allo sprint che ha posto termine alla prima frazione, il cui finale è stato caratterizzato da alcune cadute che hanno tagliato fuori diversi pretendenti al successo ed anche uomini di classifica del calibro di Froome e Quintana. Il percorso è altimetricamente abbastanza simile a quello della tappa di Fontenay-le-Comte, con la differenza che i chilometri iniziali si presentano leggermente più vallonati e prevedono un paio di collinette, la più impegnativa delle quali sarà quella del GPM della Côte de Pouzauges (1 Km al 3,9%). Al contrario, la pianura caratterizza costantemente gli ultimi 130 Km, almeno sino all’imbocco del rettilineo d’arrivo, nel quale – come anche nella frazione d’apertura – la strada tornerà dolcemente a puntare verso l’alto. Stavolta la frazione si disputerà interamente nell’entroterra della Vandea, ben distante dalla costa dell’oceano, ma le previsioni meteo annunciano vento più consistente rispetto a quello incontrato oggi e, dunque, più elevato sarà il rischio d’incappare in ventagli.
I PRECEDENTI
Mouilleron-Saint-Germain, giovane municipio nato due anni fa dalla fusione dei comuni di Saint-Germain-l’Aiguiller e Mouilleron-en-Pareds (quest’ultimo paese natale del famoso politico Georges Clemenceau, che fu primo ministro per due mandati all’inizio del secolo scorso), ospita per la prima volta il Tour de France che, invece, non è una novità per la località d’arrivo, La Roche-sur-Yon. Nel capoluogo della Vandea, però, ben pochi si ricorderanno dell’ultima volta nella quale il Tour aveva fatto tappa a casa loro, portando questo precedente la data dell’8 luglio del 1938, quando a La Roche-sur-Yon si impose il belga Éloi Meulenberg. In precedenza su questo traguardo si erano affermati il francese Roger Lapébie (1937), il belga Marcel Kint (1936) e il francese René le Grèves, autore di una doppietta consecutiva tra il 1934 e il 1935.
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Bramati: “Passaggi per paesi molto stretti”
Pancani: “Ci sono tanti sprint forti”
Pancani: “Riserva nazionale nazionale” (naturale nazionale)
Petacchi: “Manca pochi chilometri”
Pancani: “Rivediamo il traguardo di Gaviria”
De Stefano: “In questo finale di prima frazione”
De Stefano: “A domani, sulla carta, è volata”
Corriere della Sera: “Venerdì al via la corsa in Francia” (oggi è sabato, a dire il vero)
Televideo: “Kakob Fuglsang” (Jakob)
RaiNews24: “Fromme”
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della prima tappa
1° Lawson Craddock
2° Jonathan Castroviejo a 2″
3° Olivier Le Gac a 1′27″
4° Arnaud Démare s.t.
5° Tobias Ludvigsson s.t.
Miglior italiano Damiano Caruso, 18° a 4′48″
Classifica generale
1° Lawson Craddock
2° Jonathan Castroviejo a 2″
3° Olivier Le Gac a 1′27″
4° Arnaud Démare s.t.
5° Tobias Ludvigsson s.t.
Miglior italiano Damiano Caruso, 18° a 4′48″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
11 LUGLIO 1998 – PROLOGO: DUBLINO (5,6 Km)
TOUR, SCANDALO-DOPING AL VIA – PANTANI PARTE CON L’HANDICAP
Prima della crono, arrestato il massaggiatore della Festina con dosi di Epo e anabolizzanti – A Dublino perde 43” da Ullrich in meno di 6 Km
Sostanze proibite sull’ammiraglia di Zülle – Boardman vince il prologo a 54 Km all’ora battendo Olano e Jalabert

Scorcio di Fontenay-le-Comte (foto Panoramio)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
TOURBILLON A NOIRMOUTIER-EN-L’ÎLE
luglio 6, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).
I QUATTRO TENORI
Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno
Italia – Vincenzo Nibali
Froome fischiato alla partenza del Tour – Tour, Nibali è già arrivato. Subito test cronosquadre… – Tour: 30mila agenti per proteggere i corridori… (Gazzetta dello Sport)
Gran Bretagna – Chris Froome
Tour de France 2018: Who are this year’s favourites and can anybody challenge Chris Froome? – Tour de France 2018 prize money: How much will riders and teams earn in cash and WorldTour points? – Tour de France riders ready to fuel up on ketones – the mysterious energy drink developed at Oxford University(The Daily Telegraph)
The five British riders taking on the Tour de France 2018 – Dumoulin criticises world cycling’s handling of Froome case – Froome urges Tour de France fans not to abuse him – Clean and cleared, Froome will inevitably ride the Tour under a cloud – Team Sky release detailed data behind Froome’s spectacular Giro win – Team Sky release detailed data behind Froome’s spectacular Giro win – Everything you need to know about Froome anti-doping verdict – Froome cleared of failed drugs test and can compete in Tour de France (The Independent)
Chris Froome greeted by boos and jeers from French crowd (The Times)
Colombia – Nairo Quintana
¿Por qué le perdonaron la vida a Froome en el Tour? – Vuelve el sueño amarillo: colombianos que nos representarán en el Tour – En las montañas, Nairo busca ganar su primer Tour de Francia – Urán y Egan, a dar el zarpazo en el Tour de Francia – Los grandes favoritos del Tour de Francia 2018 (El Tiempo)
Warren Barguil cree que Egan Bernal será la revelación del Tour de Francia – Froome fue abucheado en la presentación de los equipos del Tour de Francia – Egan Bernal: “Sólo pienso en ayudar a Froome” – ¿El caso Froome es excepcional o una derrota del antidopaje? – “No hay un único favorito claro” para la general, dice Porte – Egan Bernal fue confirmado por el Sky para correr su primer Tour de Francia – Dumoulin lamenta una gestión caótica del caso Froome – El Tour de Francia de 2018, una versión a la antigua – Froome: “Me siento preparado y estoy ansioso por competir” (El Espectador)
Francia – Romain Bardet
Bleus ambitieux – Les bonifs intermédiaires, quèsaco? – Nibali : «Mieux vaut Froome que son ombre» – Froome attire les flèches – Chris Froome et Sky hués – Pourquoi Froome peut perdre – «Il faut respecter Chris Froome» – Contador: «Froome peut faire le doublé» – «Je ne déshonorerai jamais le maillot jaune» – Ces coureurs pris pour cible par le public (L’Equipe)
Christopher Froome cible des sifflets – Le dopage, cette ombre qui plane depuis vingt ans sur le Tour de France – Lappartient au Figaro: «Après le courrier de l’AMA, la relaxe de Froome était devenue logique» – 20 ans après l’affaire, la fille du directeur sportif de Festina raconte son calvaire (Le Figaro)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
“La chanson du départ” (Mireille Mathieu)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Noirmoutier-en-l’Île: cielo sereno, 22.7°C, vento debole da E (7-9 Km/h), umidità al 80%
Saint Jean-de-Monts (Km 30): cielo sereno, 23.4°C, vento debole da ESE (5-9 Km/h), umidità al 72%
Triaize (Km 142.5): cielo sereno, 29°C (percepiti 30°C), vento debole da E (9-12 Km/h), umidità al 47%
Fontenay-le-Comte: poco nuvoloso, 29.8°C, vento debole da ENE (12-13 Km/h), umidità al 44%
LA TAPPA CHE VERRÀ: NOIRMOUTIER-EN-L’ÎLE – FONTENAY-LE-COMTE (201 Km)
Partenza in “linea” per il Tour de France che anche quest’anno, come accaduto in diverse occasioni in questi ultimi anni, rinuncia alla tradizionale cronometro d’apertura per concedere ad un velocista la prestigiosa opportunità d’indossare la prima maglia gialla. La tappa, una delle quattro di questa edizione della Grande Boucle a superare i 200 Km di lunghezza, può tranquillamente definirsi di pianura totale, pur con la presenza di due brevissimi e dolci tratti in ascesa: il primo, a 28 Km dall’arrivo, metterà in palio la prima maglia a pois di leader dei GPM (Côte de Vix, 700 metri al 4,2%) mentre l’ultima sarà quello che impensierirà di più gli sprinter perchè si tratta del lievissimo falsopiano che caratterizza gran parte dell’ultimo chilometro. Le principali inside oggi i corridori potrebbero incontrarle nei primi 120 Km, totalmente disegnati lungo la costa dell’Oceano Atlantico, ma le previsioni meteo sembrano scongiurare la possibilità di vento forte, che avrebbe potuto provocare temuti ventagli
I PRECEDENTI
Noirmoutier-en-l’Île, stazione balnare situata sull’omonima isola, è al suo secondo “Grand départ” avendo già ospitato la prima tappa del Tour nel 2005, quando la corsa francese scattò con una cronometro di 19 Km vinta dallo statunitense David Zabriskie. L’isola è ancor più conosciuta per il Passage du Gois, strada che la collega alla terraferma e che possibile percorrere solo quando la marea è bassa: il Tour l’ha inserita nel suo percorso in 4 occasioni (1993, 1999, 2005 e 2011) mentre il passaggio previsto nei chilometri iniziali della prima tappa di quest’anno è stato cancellato in seguito alla decisione di posticipare di una settimana la partenza del Tour, in una data nella quale il passaggio sul Gois sarebbe stato impossibile a causa della marea.
Fontenay-le-Comte, che fu capoluogo della Vandea fino al 1804 quando le fu preferita la meno decentrata La Roche-sur-Yon (sede d’arrivo della frazione successiva), è invece una meta inedita per la corsa a tappe francese.
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
A partire dalla prima tappa
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Così finì il Tour nel 2017, secondo Gomez Addams
1° Luke Rowe
2° Tom Leezer a 3′31″
3° Rüdiger Selig a 9′09″
4° Robert Wagner a 10′40″
5° Dimitri Claeys a 10′51″
Miglior italiano Fabio Sabatini, 14° a 25′27″
Maglia nera: Chris Froome, 167° a 4h35′52″
1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
RADUNO DI PARTENZA
PANTANI LANCIA LA SFIDA A ULLRICH
Prende il via oggi dall’Irlanda con un cronoprologo l’affascinante corsa a tappe francese
Ma il Tour piatto sembra favorire il tedesco – L’italiano: “Problemi di gambe o di cronometro? No, di testa: devo trovare la convinzione del Giro” – La Maglia gialla del 1997 indica come rivali Rijs, Virenque, Jalabert e Zülle ma ignora il romagnolo

L'isola di Noirmoutier vista dall'aereo (www.tootlafrance.ie)
ARCHIVIO “TOURBILLON”
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
GIUGNO: AROMA DI GIRO, PROFUMO DI TOUR
giugno 2, 2018 by Redazione
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Non è semplicemente il mese di mezzo tra Giro e Tour. I trenta giorni di giugno sono ciclisticamente ancora più intensi di maggio e luglio per le numerose corse che si succedono, talvolta accavallandosi tra di loro, schierando ai nastri di partenza sia i reduci dalla Corsa Rosa, sia i futuri protagonisti della Grande Boucle, anticipandone le sfide. È il caso del Delfinato che scatterà appena una settimana dopo la fine del Giro e che proporrà integralmente uno dei tapponi alpini del Tour 2018. Alla corsa francese seguirà una settimana ad alta “gradazione ciclistica” nella quale si snoderanno in parallelo il Tour de Suisse, il Giro d’Italia Under 23, la Route d’Occitanie e il Giro di Slovenia. Dopo l’inedita l’Adriatica Ionica Race, la nuova corsa a tappe creata da Moreno Argentin, il mese si chiuderà a Boario Terme con il campionato nazionale professionisti.
L’aroma del Giro è ancora nelle narici e sui palati degli appassionati di ciclismo e già comincia a sentirsi il profumo del lontano, ma mica tanto, Tour de France. Appena una settimana dopo la fine della corsa rosa, infatti, prenderà il via il Critérium du Dauphiné, la breve corsa a tappe transalpina che nel 2018 taglierà il traguardo della settantesima edizione e che da quasi una decina d’anni è divenuta una sorta di anteprima di lusso del Tour de France, soprattutto per l’altisonanza di ì starting-list che segnalano ai nastri di partenza diversi dei big che si contenderanno la maglia gialla un mese più tardi. Da quando l’organizzazione è passata dalle mani del quotidiano locale Le Dauphiné libéré ad ASO, lo stesso gruppo che allestisce la “Grande Boucle”, il Delfinato ha assunto ancor più i connotati di finestra aperta sul Tour, andando talvolta a proporre salite o percorsi che si dovranno poi affrontare a luglio. È proprio il caso dell’edizione che si disputerà quest’anno e che vedrà i corridori testare l’intero tracciato della frazione alpina della Rosière, collocata al penultimo giorno di una corsa che, come il solito, servirà i suoi piatti forti nelle ultime quattro tappe d’alta montagna, affiancate da due nervose frazioni di trasferimento e altrettante prove a cronometro, la prima delle quali sarà il classico prologo d’apertura, in programma il 3 giugno sulle pianeggianti strade di Valence. Dalla stessa cittadina si ripartirà l’indomani alla volta di Saint-Just-Saint-Rambert, dove si giungerà dopo aver percorso 179 Km in un contesto collinare e affrontato lievi ma continue difficoltà altimetriche che fanno gola ai “finisseur”, come la Côte du Barrage de Grangent (1,3 Km al 4,5%) che dovrà essere ripetuta due volte nel circuito finale con l’ultimo passaggio collocato a soli 4 Km dalla linea d’arrivo. Ascese che sull’altimetria paiono più sensibili proporrà la successiva Montbrison – Belleville di 181 Km, ma una volta superati i quattro GPM (due dei quali di 2a categoria) che s’incontreranno tra l’87° e il 150° Km di gara, si pedalerà senza più ulteriori difficoltà nei rimanenti 30 Km che potrebbero anche consentire ai velocisti di andare a disputarsi l’unico traguardo adatto alle loro potenzialità. A partire dalla terza tappa ci sarà spazio solo per chi punterà alla vittoria finale, la cui prima fetta sarà assegnata al termine della cronometro a squadre disegnata per 35 Km sulle filanti strade che collegano Pont-de-Vaux a Louhans-Châteaurenaud, pianeggianti e movimentate da rarissime curve. Quasi certamente la squadra vincitrice farà registrare una media superiore ai 53-54 Km/h, così com’è certo che a essere determinanti per la classifica saranno, però, le salite che debutteranno il giorno successivo sulle strade del Delfinato. In un crescendo di difficoltà, la quarta frazione sarà la meno impegnativa tra quelle che costituiscono il gran finale della corsa, con l’arrivo in salita di 2a categoria di Lans-en-Vercors (4,8 Km al 7,5%) preceduto dal Col du Mont Noir, ascesa “hors catégorie” lunga oltre 17 Km e caratterizzata da una pendenza media del 6,9%. Stessa classificazione per l’arrivo alla stazione invernale di Valmorel (12,7 Km al 7%), che ospiterà il traguardo della frazione del giorno dopo, a sua volta collocata alla vigilia della tappa più attesa. Sabato 9 giugno, infatti, si partirà da Frontenex alla volta de La Rosière, ripercorrendo per filo e per segno le rotte dell’undicesima tappa del Tour de France 2018: cambierà solo la sede di partenza (il 18 luglio si partirà dalla vicina Albertville), ma identica sarà la successione delle quattro salite da superare nel breve volgere di 110 Km, introdotte subito dopo il via dalla difficile Montée de Bisanne (12,4 Km all’8,1%), alla quale seguiranno il Col du Pré (12,6 Km al 7,6%) e i quasi 2000 metri del Cormet de Roselend (5,7 Km al 6,4%) ad anticipare l’ascesa finale di 17,6 Km al 5,8%, che corrisponde alla prima parte della salita che conduce al celebre Passo del Piccolo San Bernardo. Ventiquattrore più tardi il “Dauphiné” si concluderà con l’arrivo in salita a Saint-Gervais Mont Blanc, dove, dopo esser nuovamente saliti sul Roselend, sarà riproposto il finale della 19a tappa del Tour de France 2016 vinta da Romain Bardet e che, a sua volta, era già stato testato l’anno prima proprio al Delfinato in occasione di una frazione conquistata da Chris Froome: come allora il traguardo sarà collocato in cima alla Montée du Bettex (7 Km al 7,7%), anche stavolta preceduta di una manciata di chilometri dal “muro” della Côte des Amerands (2,7 km all’11,2%).
Mentre in Francia si starà disputando la tappa della Rosière nella vicina Confederazione Elvetica prenderà il via l’82a edizione del Tour de Suisse, corsa che nell’ultimo decennio ha perso molto dell’appeal di un tempo a causa della crescita esponenziale del Delfinato e del contemporaneo impoverimento del tracciato. La differenza tra le due corse sarà ancora più evidente nel 2018 perché quest’anno non ci sarà il durissimo arrivo in salita ai Ghiacciai di Sölden, presenza fissa nelle ultime tre edizioni, e le due tappe d’alta montagna inserite nel tracciato non paiono particolarmente difficili. Un peso non indifferente l’avranno così i 50 Km delle sfide contro il tempo, i primi 18 dei quali si dovranno affrontare nella cronosquadre che aprirà la corsa il 9 giugno a Frauenfeld. Il giorno successivo la capitale del Canton Turgovia ospiterà anche partenza e arrivo della prima tappa in linea, costituita da un nervoso circuito di una quarantina da ripetere tre volte, comprensivo della breve ma ripida ascesa di Herden (1,8 Km al 7,6%), da superare a circa metà dell’anello. Largo ai finisseur l’indomani sul traguardo della Oberstammheim – Gansingen, tappa movimentata negli ultimi 70 Km da cinque GPM di 3a categoria, con la salita di Hagenfirst (3,9 Km al 4,9%) a rappresentare l’ultima opportunità per una “sparata” a 6,5 km dal traguardo. Il giorno dopo si farà scalo a Gstaad, una delle più rinomate ed elitarie stazioni di sport invernali della Svizzera, ma non aspettatevi un percorso d’alta montagna perché il massimo della giornata sarà rappresentato dalla pedalabile salita al Passo Saanenmöser (1283 metri, 7,2 Km al 4,6%), dalla cui cima mancheranno poco meno di 10 Km al traguardo. Il primo “rendez-vous” con gli scalatori sarà così rimandato alla successiva frazione di Leukerbad, dove l’ascesa alla rinomata località termale del Canton Vallese (1364 metri, 14 Km al 4,5%) sarà preceduta dal GPM di Montana Village (13,5 Km al 5,8%). La sesta frazione proporrà la “Cima Coppi” del Tour de Suisse 2018 (Passo della Furka, 2433 metri, 16,3 Km al 6,5%) e subito dopo un altro passo sul quale si sfiorano i 2000 metri di quota (Klausenpass, 1948 metri, 23,3 Km al 6,2%), ma poi il tracciato di “sgonfierà” letteralmente negli ultimi 70 Km verso Gommiswald, totalmente privi di difficoltà sino ai piedi della facile rampetta di 3 Km al 5,2% che condurrà al traguardo. A questo punto a chi punta alla classifica finale facendo conto delle sue doti di scalatore rimarrà solo la terzultima frazione, che si concluderà con l’interminabile ascesa di Arosa (1740 metri), 28 Km apparentemente facili (la media è del 4,1%) che presentano i tratti più esigenti nei primi 6 Km (media dell’8,1%) e negli ultimi 3000 metri al 9%, al termine dei quali in passato si sono imposti campioni del calibro di Gino Bartali e Tony Rominger. Sarà quindi Bellinzona ad accogliere le ultime due giornate di gara ospitando l’arrivo della forse unica frazione destinata ai velocisti e poi quella della pianeggiante cronometro conclusiva di 34 Km.
In parallelo con il Tour de Suisse si correrà il Giro Ciclistico d’Italia, ovvero la corsa rosa destinata agli Under 23 (quelli che un tempo si chiamavano “dilettanti”), ritornata a far parte del calendario lo scorso anno dopo un breve periodo di pausa e il cui tracciato avrà fatto spiccare un vero e proprio “salto sulla sedia” a molti corridori. In previsione dei durissimi mondiali di Innsbruck e su indicazione del commissario tecnico Davide Cassani, l’organizzatore Marco Selleri ha, infatti, allestito un percorso notevolmente infarcito di salite e che si strutturerà su undici frazioni, cinque delle quali di montagna. Si pensi che il tracciato dell’edizione 2017 presentava una sola grande ascesa, quella verso il Gran Sasso d’Italia dove terminò la tappa conclusiva, mentre quest’anno si dovranno affrontare cinque colli di 1a categoria, altrettantidi 2a ed anche un “hors catégorie”! L’atto inaugurale sarà un tradizionale cronoprologo di circa 4 Km che si effettuerà giovedì 7 giugno a Forlì, sede d’arrivo anche della prima frazione in linea, una delle meno impegnative con 138 Km da percorrere partendo da Riccione e due colline di terza categoria da affrontare tra i – 45 e i – 20 Km all’arrivo. Prime montagne un po’ più consistenti s’incontreranno già al terzo giorno di gara, lungo i 138 Km che da Nonantola condurranno a Sestola, traguardo in quota preceduto di una decina di chilometri dallo scollinamento della salita di Montecreto (4 Km al 7,3%). Dopo la facilissima frazione da Rio Saliceto a Mornico al Serio – 164 Km e neanche un cavalcavia – si affronteranno le prime due tappe alpine, cominciando con quella che terminerà ai 1744 metri del Passo Maniva, percorsa un’ascesa finale lunga 10 Km e caratterizzata da una pendenza media dell’8,3%, già nota agli appassionati per aver ospitato negli scorsi anni diversi arrivi di tappa del Brixia Tour, corsa che non è più organizzata dal 2011 e nel cui albo d’oro spiccano i successivi ottenuti nelle ultime due edizioni da Domenico Pozzovivo nella tappe che si concludevano al Maniva. Ancor più impegnativa sarà la tappa che si disputerà l’indomani da Boario Terme a Folgarida, con l’ascesa al Tonale a precedere l’impegnativo arrivo in salita alla Malga di Dimaro (12,2 Km al 7,2%), che ha preso il posto dell’approdo originariamente previsto dall’organizzazione a Malghet Aut e che avrebbe proposto ai professionisti del futuro un ripidissimo troncone finale sullo sterrato. Dopo la frazione interlocutoria da Dimaro a Pergine Valsugana, occasione d’oro per le fughe ma che potrebbe anche fare la gioia dei velocisti, si affronteranno le ultime due tappe alpine, la prima con l’arrivo in salita al Pian delle Fugazze (7,9 Km all’8,7%) e la seconda con la fedele “riproduzione” degli ultimi 97 Km del percorso del tappone di Asiago del Giro d’Italia dello scorso anno, vinto dal francese Thibaut Pinot e che prevedeva il Monte Grappa (24,1 Km al 5,3%, è l’ascesa “hors catégorie”) e la salita di Foza (14,1 Km al 6,5%). L’indomani la corsa si concluderà con un doppio impegno, al mattino una semitappa di una settantina di chilometri destinata ai velocisti, con arrivo a Valdobbiadene, e al pomeriggio una cronometro individuale di 22.4 Km che terminerà in vetta all’arcigno muro di Cà del Poggio (1,2 Km al 12,2%) e che sarà affrontata secondo una modalità inedita, che prevede partenze distanzate non da tempi fissi per tutti ma che corrisponderanno ai reali distacchi di classifica.
Sarà un momento particolarmente pregno d’appuntamenti per gli appassionati di ciclismo quello che si vivrà attorno alla metà del mese perché, contemporaneamente a Tour de Suisse e “Giro Baby”, si disputerà anche la Route d’Occitanie, breve corsa a tappe inedita con questa denominazione – fino al 2017 era nota come “Route du Sud” – e che negli ultimi anni è stata spesso scelta come tappa d’avvicinamento al Tour de France da diversi big che ne hanno approfittato anche per portarsi a casa la vittoria finale (Contador nel 2015, Quintana nel 2016). Il percorso dell’edizione 2018, quattro tappe in tutto, proporrà le frazioni più interessanti per ultime mentre la prima (Cap-Découverte – Ségala Carmaux) sarà “affaire” per velocisti e la seconda (Saint-Gaudens – Masseube) presenterà parecchie colline ideali per l’azione di un finisseur. A decidere la 42a edizione della corsa francese sarà il tappone pirenaico di sabato 16 giugno, poco meno di 200 Km infarciti di colli tra Prat-Bonrepaux e la stazione di sport invernali di Les Monts d’Olmes, dove si giungerà dopo aver affrontato cinque salite, tre delle quali di 1a categoria: nell’ordine, il Port de Lers (10,3 Km al 6,6%), il Col du Chioula (9,7 Km al 7,3%) e l’ascesa che condurrà al traguardo (14,1 Km al 4,8%). L’interesse sull’ultima tappa riguarderà solamente i primi 91 Km della conclusiva Mirepoix – Cazouls-lès-Béziers, di 193 Km complessivi: è al termine di quel tratto che si scollineranno i 1200 metri del Pic de Nore, ascesa di 17 Km al 5,7% che il mese successivo sarà affrontata anche al Tour de France nel corso della frazione che giungerà a Carcassonne.
“Non c’è due senza il tre, e il quattro vien da sé” recita un vecchio proverbio e vale anche per la fase centrale del mese di giugno che, accanto alle tre corse sopra citate, vedrà svolgersi anche il Giro di Slovenia con al via via uno dei corridori che potrebbero essere protagonisti al Tour, lo scalatore polacco Rafał Majka, vincitore dell’edizione disputata lo scorso anno, l’ultima strutturata in quattro frazioni poichè a partire dal 2018 gli organizzatori sono riusciti ad ottenere un giorno di gara in più. Per il corridore della Bora-Hansgrohe sarà, però, difficile ripetersi perchè la tappa “inedita” sarà una cronometro individuale lunga quasi 22 Km – terreno sul quale Majka ha sempre sofferto – mentre è stata tolta la tappa di montagna che aveva sempre caratterizzato il percorso delle ultime edizioni e che dodici mesi fa gli consentì di issarsi al vertice della classifica generale, sostituendola con due frazioni di media montagna decisamente meno adatte agli scalatori.
Il 20 giugno sarà il giorno di un “fiocco rosa” perché in quella data prenderà il via una nuova corsa a tappe, l’Adriatica Ionica Race, fortemente voluta da Moreno Argentin il cui progetto è quello di dare vita ad una gara che colleghi l’Italia alla Grecia attraversando la penisola balcanica. L’edizione del debutto si disputerà, però, interamente sul suolo italiano e si annuncia particolarmente interessante in ottica Tour perché sarà la seconda tappa (la prima era il Delfinato) dell’itinerario d’avvicinamento di Vincenzo Nibali alla Grande Boucle, oltre a proporre un percorso reso spettacolare dalla presenza di un tappone dolomitico che non sfigurerebbe nel tracciato di un Giro d’Italia. A tenere a “battesimo” questa corsa sarà proprio la cittadina natale di Argentin, San Donà di Piave, dalla quale scatterà la prima frazione, una cronometro a squadre che si concluderà a Lido di Jesolo dopo aver percorso 23 Km completamente pianeggianti ma nei quali si potrebbe fare i conti con il vento, sovente contrario rispetto alla direzione di marcia. S’intuisce la mano del quattro volte vincitore della Liegi nel disegno della seconda tappa da San Donà a Maser (152 Km), il cui grafico ricorda nel finale l’andamento altimetrico della “Doyenne”: a decidere le sorti della tappa dovrebbe essere la doppia ascesa ad Asolo nel finale, da approcciare da due versanti differenti, con l’ultimo scollinamento piazzato a circa 7 Km dal traguardo. L’indomani scatterà da Mussolente la frazione dolomitica, che si concluderà dopo 158 Km ai 2233 metri del Passo Giau, affrontato dal versante meridionale, il più impegnativo tra i due possibili, che presenta una pendenza media del 9,2% distribuita in poco meno di 10 Km d’ascesa. Non sarà l’unica difficoltà in programma poiché strada facendo dovranno esser superati altri due celebri valichi dei “Monti Pallidi”, il Rolle (20,6 Km al 5,9%) e il Valles (6,6 Km al 7,1%). Apparentemente innocua può apparire la successiva tappa di 229 Km da San Vito di Cadore a Grado per la totale pianura che caratterizza gli ultimi 136 Km mentre prima si dovrà affrontare la sola salita del Passo Crosetta, di 2a categoria. Invece, i problemi maggiori questa frazione potrebbe presentarli proprio in pianura perché a una ventina di chilometri dalla conclusione si dovranno percorrere due lunghi tratti sterrati (il primo di 3,7 Km e il secondo di 2,4 Km), che entrambi debutteranno con una secca curva a sinistra e con un sensibile restringimento della carreggiata: a rendere ancora più intenso questo finale di gara ci sarà il fatto che nel bel mezzo del tratto d’asfalto che separa i due settori bianchi ci sarà il traguardo volante di Aquileia. Domenica 24 giugno la neonata corse a tappe chiuderà i battenti con una frazione di circa 125 Km che si concluderà a Trieste affrontando un circuito cittadino di 6,5 Km movimentato da una breve salitella che non dovrebbe essere troppo d’impiccio ai velocisti, se si pensa che si tratta di un anello molto simile a quello della tappa finale del Giro d’Italia del 2014, terminato nel capoluogo del Friuli-Venezia Giulia con il successo allo sprint dello sloveno Luka Mezgec.
E sempre un velocista, infine, potrebbe essere il corridore che si fascerà quest’anno del Tricolore. La federazione ha, infatti, assegnato l’organizzione del campionato nazionale professionisti per il 2018 all’Associazione Sportiva Boario, che già li aveva allestiti due anni fa, quando a Boario Terme s’impose Giacomo Nizzolo. Il percorso sul quale si gareggerà sabato 30 giugno non sarà esattamente lo stesso del 2016, poiché è stata totalmente esclusa dal tracciato la risalita della Valcamonica fino a Ponte di Legno, mentre è confermato il circuito finale attorno a Boario Terme con il breve ma ripidissimo muro di Cornaleto (250 metri al 17%) da ripetere più volte. Quando vinse Nizzolo, però, il muro era collocato a 5 Km dall’arrivo e dove essere scalato cinque volte, mentre quest’anno le scalate complessive sono state portate a otto, avvicinando ancora di più l’ascesa della cima dal traguardo: i velocisti, se vorranno ancora essere protagonisti e aver l’onore di vestire la maglia tricolore, stavolta dovranno sudarselo il rettilineo d’arrivo.
Mauro Facoltosi
I SITI DELLE CORSE
Critérium du Dauphiné
www.criterium-du-dauphine.fr/en
Tour de Suisse
www.tourdesuisse.ch/de
Giro Ciclistico d’Italia
www.giroditaliau23.it
La Route d’Occitanie
www.laroutedoccitanie.fr
Tour de Slovénie
https://tourofslovenia.si/en
Adriatica Ionica Race
www.adriaticaionicarace.com
Campionati nazionali
http://campionati-italiani-ciclismo.it

Spettacolare immagine del Passo Giau, sede d'arrivo del tappone dell'Adriatica Ionica Race, la corsa creata da Moreno Argentin (www.dolomiti.it)
GIRO D’ITALIA 2018: PROMOSSI E BOCCIATI
maggio 29, 2018 by Redazione
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Dal 1998, anno in cui Marco Pantani riuscì a strappare la Maglia Rosa ad un Alex Zulle che appariva inattaccabile, non si era più assistito ad una Corsa Rosa così imprevedibile e ricca di colpi di scena come quella appena conclusasi. Tante altre analogie con il Giro di venti anni fa emergeranno mano a mano che si procederà ad analizzare le prestazioni che i singoli atleti hanno offerto in una gara che ha visto, oltretutto, definitivamente consacrare Elia Viviani come Re dei velocisti italiani.
Christopher Froome: a differenza dei quattro Giri di Francia (nonché del Giro di Spagna) vinti in carriera, fino alle ultime tappe di questo Giro d’Italia appare imballato. Persino a cronometro soffre terribilmente, lui che più volte è salito sul podio della specialità ad Olimpiadi e Mondiali, oltre ad aver vinto svariate prove contro il tempo al Tour e alla Vuelta. Così, invece di infliggere come al solito pesanti distacchi ai diretti avversari in classifica generale, è costretto per la prima volta in carriera a perdere terreno. Anche i suoi fedeli e robotici gregari non si rivelano quelli di sempre: incredibilmente non li si trova in testa al gruppo a condurre un ritmo insostenibile ma in fondo al plotone ad arrancare. Solo nella tappa dello Zoncolan, vinta a fatica su un Simon Yates in forte rimonta, si intravede la vecchia, solita Sky e il vecchio, solito Chris. Ma le successive tappe di Sappada, la crono di Trento e l’arrivo in quota a Pratonevoso sembrano confermare l’impressione che il trionfo sullo Zoncolan sia stato più che altro un ultimo canto del cigno. Fino a che… fino a che la fragile armata britannica di questo Giro non si ritrasforma nella dominatrice dei Grandi Giri dell’ultimo decennio, decidendo di far saltare tutto nella 19ª frazione e dimostrando, a quelli che l’avevano data per spacciata troppo presto (me compreso), che dal ciclismo bisogna attendersi di tutto. La cavalcata solitaria di 80 km di Froome, infine, lascia tutti senza fiato; tutti tranne il keniano bianco che notoriamente è asmatico. Impresa che, in aggiunta alla classifica generale, è valsa al campione britannico pure la classifica di miglior scalatore, esattamente a vent’anni di distanza dall’ultima accoppiata Generale-Montagna messa a segno da Pantani nel già ricordato Giro d’Italia del 1998. E chissà che a Froome non riesca pure l’altra accoppiata, ben più prestigiosa, realizzata dal Pirata. Voto: 10 e lode.
Tom Dumoulin: il vincitore uscente si dimostra anche in questa edizione uno dei più forti “schiacciasassi” del gruppo. In salita, quando si stacca, non va mai alla deriva e spesso distanzia a sua volta ciclisti sulla carta ben più scalatori di lui. Il Campione del Mondo nelle prove contro il tempo corre in modo perfetto ma il bis nella Corsa Rosa gli sfugge in due precisi momenti. Il primo quando, a causa della stanchezza, non riesce ad esprimersi al meglio nella a lui favorevolissima cronometro di Trento. Il secondo quando, confidando erroneamente nel successivo sostegno dei compagni di fuga durante la discesa dal Colle delle Finestre, non chiude il prima possibile il distacco di 40 secondi da Froome. Si consola con la Maglia Rosa conquistata nel prologo di Gerusalemme e con un secondo posto che conferma le sue ottime qualità di corridore da Grandi Giri. Lo rivedremo al Tour de France di nuovo contro Froome? Voto: 9.
Miguel Ángel López: il giovane scalatore colombiano capitano dell’Astana, dopo aver favorevolmente impressionato al Tour of the Alps, mostra anche al Giro di possedere doti da scalatore non comuni. Il suo duello con Carapaz per la classifica di miglior giovane ha contribuito ulteriormente a movimentare una corsa comunque mai banale. Gli è sfuggita una vittoria in una tappa di montagna ma, stante l’anagrafe, il successo è unicamente rimandato e, forse, non solo per un successo parziale dato che ad appena 24 anni ha già trionfato in due tappe montagnose della Vuelta, in una Milano-Torino e in un Giro di Svizzera. Terzo posto finale e Maglia Bianca meritatissimi. Voto: 8.
Richard Carapaz: la vera sorpresa di questo Giro D’Italia. Al suo debutto nella Corsa Rosa, al suo secondo Grande Giro in assoluto, stupisce tutti andando a vincere l’arrivo in salita di Montevergine. Regge sempre il ritmo dei più forti in montagna e battaglia con López per il terzo gradino del podio che, in questo caso, valeva anche la classifica di miglior giovane. Nonostante un Giro percorso ad altissima andatura, lo conclude in crescendo ma deve “accontentarsi” del quarto posto finale. A differenza del colombiano López che lo ha preceduto, tuttavia, questo giovane ecuadoregno classe 1993 che tanto assomiglia a Claudio Chiappucci (in tutti i sensi), poteva vantare molta meno esperienza nelle corse a tappe di tre settimane. Si può star certi ad ogni buon conto che la rivincita tra i due sia questione di tempo. Voto: 8.
Domenico Pozzovivo: il quasi trentaseienne capitano della Bahrain Merida riesce a bissare il suo miglior risultato al Giro, cogliendo il quinto posto nella classifica finale. Mai come quest’anno, tuttavia, non aver agguantato finalmente un meritato podio lascia l’amaro in bocca. Il valente scalatore lucano, infatti, riesce per tutta la gara a dare filo da torcere in salita a ciclisti più quotati e più giovani di lui, andando in crisi solamente nella tappa della resurrezione di Froome. Forse la presenza dello sfortunatissimo Sivtsov, infortunatosi prima di prendere il via da Gerusalemme, lo avrebbe aiutato a raggiungere l’agognato podio. Voto: 7.
Pello Bilbao: gregario di López, nonostante il ruolo assegnatogli riesce a conquistare un inatteso sesto posto finale, prima volta in carriera tra i migliori dieci in graduatoria di un Grande Giro Voto: 7.
Patrick Konrad: anche grazie alle disfatte più o meno indecifrabili di ciclisti ben più blasonati (Aru, Pinot, Meintjes; voto: N.V.) coglie il suo primo piazzamento, settimo posto, nella classifica finale di una grande gara a tappe. Voto: 7.
George Bennett: dopo il decimo posto nella classifica finale del Giro di Spagna 2016, conquista anche l’ottava piazza nella Corsa Rosa. Ciclista completo, non sembra però in grado di competere con i migliori. né in salita né a cronometro. Voto: 6.
Sam Oomen: giovanissimo (compirà in agosto 23 anni), si dimostra il gregario più forte di Dumoulin, il quale, nell’ultima frazione di montagna, dopo aver provato invano a staccare Froome, si è messo a disposizione del brillante connazionale per permettergli di conservare il nono posto finale. In futuro ci farà divertire. Voto: 7,5.
Davide Formolo: stesso discorso svolto per Bennett. Forse sarebbe il caso di dedicarsi alle corse di un giorno o alle brevi corse a tappe perché questo decimo posto non convince. Voto: 6.
Simon Yates: come lo Zulle del Giro 1998 sembrava invulnerabile poi, in una sola tappa, è saltato. Presumibilmente più che le gambe non ha risposto la testa, nonostante dalle interviste rilasciate ostentasse sicurezza. Questo piccolo scalatore con un glorioso passato da pistard può comunque dirsi soddisfatto per essere stato il padrone indiscusso della corsa fin quasi alla fine, oltretutto con tre vittorie parziali all’attivo. Voto: 6,5.
Esteban Chaves: dopo aver assistito al trionfo sull’Etna ci si aspettava di rivedere il ciclista che duellò con Nibali per la Maglia Rosa nel 2016. Invece, frenato a suo dire dall’allergia, è andato alla deriva. Voto: 5,5.
Rohan Dennis: come al solito fortissimo a cronometro, dopo aver caparbiamente cercato e ottenuto la Maglia Rosa nella seconda frazione conquista l’unica prova contro il tempo di questa edizione. Purtroppo conferma anche tutti i suoi limiti di recupero e la scarsa affinità con la montagna, finendo lontano dai primi dieci. Voto: 5.
Carlos Alberto Betancur: in più di un’occasione durante i primi dieci giorni di gara è sembrato di ritrovare un Betancur pimpante, ma il colombiano si è subito preoccupato di soffocare ogni speranza. Partito da capitano della Movistar, ha concluso il Giro da gregario di Carapaz: la parabola di una carriera. Voto: 4,5.
Francesco Gandolfi (gandolfi.francesco@libero.it)
LA CLASSIFICA FINALE DEL GIRO D’ITALIA 2018
CLASSIFICA GENERALE
1 Chris Froome (GBr) Team Sky 89:02:39
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 0:00:46
3 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team 0:04:57
4 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team 0:05:44
5 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida 0:08:03
6 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team 0:11:50
7 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe 0:13:01
8 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo 0:13:17
9 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb 0:14:18
10 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe 0:15:16
11 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale 0:17:30
12 Wout Poels (Ned) Team Sky 0:17:40
13 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:29:41
14 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin 0:34:29
15 Carlos Betancur (Col) Movistar Team 0:41:48
16 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 0:56:07
17 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott 0:58:16
18 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo 1:00:30
19 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:01:24
20 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 1:03:54
21 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott 1:15:11
22 Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ 1:15:18
23 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo 1:19:49
24 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates 1:23:04
25 Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team 1:23:11
26 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 1:26:13
27 Felix Grossschartner (Aut) Bora-Hansgrohe 1:28:47
28 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates 1:31:28
29 Georg Preidler (Aut) Groupama-FDJ 1:33:24
30 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida 1:40:18
31 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors 1:41:36
32 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates 1:58:09
33 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:00:17
34 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo 2:02:15
35 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb 2:02:53
36 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott 2:03:06
37 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale 2:06:25
38 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida 2:07:32
39 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team 2:08:19
40 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 2:08:55
41 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin 2:10:27
42 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 2:17:10
43 Kilian Frankiny (Swi) BMC Racing Team 2:20:10
44 Benjamin King (USA) Dimension Data 2:24:26
45 Ben Hermans (Bel) Israel Cycling Academy 2:25:01
46 Jan Hirt (Cze) Astana Pro Team 2:26:47
47 Ruben Plaza (Spa) Israel Cycling Academy 2:27:57
48 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale 2:29:16
49 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors 2:42:24
50 Koen Bouwmam (Ned) LottoNL-Jumbo 2:42:38
51 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky 2:42:39
52 Nathan Brown (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
53 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:45:41
54 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo 2:48:11
55 Roman Kreuziger (Cze) Mitchelton-Scott 2:51:50
56 David De La Cruz (Spa) Team Sky 2:52:42
57 Sander Armee (Bel) Lotto Fix All 2:53:44
58 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe 2:56:01
59 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli-Sidermec 2:58:56
60 Adam Hansen (Aus) Lotto Fix All 3:00:57
61 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates 3:04:46
62 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale 3:06:03
63 Joe Dombrowski (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:09:17
64 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky 3:10:40
65 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 3:11:06
66 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates 3:12:32
67 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 3:13:51
68 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 3:14:02
69 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates 3:19:46
70 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team 3:19:53
71 Chad Haga (USA) Team Sunweb 3:20:46
72 Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott 3:21:31
73 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy 3:28:13
74 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott 3:28:31
75 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida 3:30:05
76 Anthony Roux (Fra) Groupama-FDJ 3:39:48
77 Hugh Carthy (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:43:25
78 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 3:43:35
79 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ 3:45:10
80 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors 3:50:40
81 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin 3:53:07
82 Dayer Quintana (Col) Movistar Team 3:54:32
83 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data 3:54:37
84 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data 3:58:31
85 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team 3:59:36
86 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 4:02:56
87 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 4:04:11
88 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 4:05:44
89 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team 4:06:01
90 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 4:06:38
91 Christian Knees (Ger) Team Sky 4:07:02
92 Antonio Pedrero (Spa) Movistar Team 4:07:15
93 Niklas Eg (Den) Trek-Segafredo 4:08:20
94 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF 4:08:34
95 Jaco Venter (RSA) Dimension Data 4:10:02
96 Eduardo Sepulveda (Arg) Movistar Team 4:10:17
97 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo 4:11:05
98 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 4:11:21
99 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo 4:14:22
100 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida 4:14:30
101 Domen Novak (Slo) Bahrain-Merida 4:15:24
102 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates 4:17:23
103 Christopher Hamilton (Aus) Team Sunweb 4:19:34
104 Clement Venturini (Fra) AG2R La Mondiale 4:20:56
105 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin 4:21:56
106 Lars Bak (Den) Lotto Fix All 4:22:00
107 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors 4:22:56
108 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe 4:23:41
109 Jérémy Roy (Fra) Groupama-FDJ 4:24:39
110 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin 4:27:59
111 Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy 4:28:29
112 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe 4:32:23
113 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida 4:34:24
114 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo 4:36:23
115 Rémi Cavagna (Fra) Quick-Step Floors 4:36:25
116 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin 4:39:44
117 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy 4:40:13
118 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team 4:40:19
119 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 4:41:35
120 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin 4:41:53
121 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo 4:43:41
122 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNL-Jumbo 4:44:25
123 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 4:45:51
124 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team 4:45:53
125 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF 4:46:51
126 Zakkari Dempster (Aus) Israel Cycling Academy 4:49:40
127 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin 4:51:09
128 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb 4:55:00
129 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors 4:55:09
130 Sam Bewley (NZl) Mitchelton-Scott 4:55:48
131 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 4:56:30
132 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors 4:57:04
133 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 4:57:56
134 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo 4:59:12
135 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors 4:59:31
136 Jens Debusschere (Bel) Lotto Fix All 5:03:59
137 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo 5:05:39
138 Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo 5:08:12
139 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe 5:08:33
140 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo 5:09:34
141 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy 5:15:42
142 Frederik Frison (Bel) Lotto Fix All 5:15:59
143 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 5:18:15
144 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb 5:18:53
145 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF 5:25:31
146 Marco Coledan (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 5:32:07
147 Svein Tuft (Can) Mitchelton-Scott 5:32:52
148 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Selle Italia 5:34:14
149 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 5:48:37

Era inevitabile che fosse Froome il "capoclassifica" anche della pagella "firmata" ilciclismo.it (foto Tim de Waele/TDWSport.com)
LA CARICA DEL 101° A ROMA
maggio 27, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” al ricordo di un Giro passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1974, partita da un’altra terra “santa”, quella della Città del Vaticano).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Froome, trionfo Capitale. “Non c’è nulla di più grande” – Roma incorona Froome. L’ultimo sprint è di Bennett – Chris finisce in trionfo: l’arrivo con la squadra schierata – Il Giro chiude in bellezza: che passerella ai Fori Imperiali – Froome, l’abbraccio di Contador e quello dei tifosi a Roma (Gazzetta dello Sport)
Giro a Froome, ultima tappa (accorciata per le buche) in volata a Bennett (Corriere della Sera)
Gran Bretagna
Froome wins Giro d’Italia to complete set of Grand Tour victories (The Independent)
Chris Froome wins the Giro d’Italia to claim ‘Tiger Slam’ of cycling in one of sport’s most sensational fightbacks (The Daily Telegraph)
Irlanda
Ireland’s Sam Bennett wins final stage of Giro D’Italia in dramatic fashion as Chris Froome secures overall prize (Irish Independent)
Francia
La parade de Froome – La der pour Bennett – Dumoulin: «Froome a été meilleur» (L’Equipe)
Le retour de Froome, les victoires de Simon Yates, les malheurs de Pinot… Ce qu’il faut retenir du Giro – Christopher Froome remporte la 101e édition du Giro – Dumoulin: «Froome a été plus fort que moi» (Le Figaro)
Spagna
Sam Bennett firma el triplete en Roma y Froome gana el Giro – Froome, en el grupo selecto: ganador de Tour, Giro y Vuelta – Contador, con Froome y Viviani antes de la última etapa (AS)
El renacentista Chris Froome – Froome, a la altura de Merckx e Hinault (Marca)
Polémica en la última etapa tras las protestas de Froome – Hat-trick de Sam Bennett en el paseo triunfal de Chris Froome en Roma – Bennett: “No sé cómo he ganado a Viviani” – El ecuatoriano Richard Carapaz, la revelación del Giro de Italia (El Mundo Deportivo)
Belgio
Bennett klopt Viviani en pakt derde ritzege tijdens chaotische slotetappe, Froome eindwinnaar – Dit was een knotsgekke Giro met sterke Britten, bleke Belgen en één moedige Nederlander – (Het Nieuwsblad)
Chris Froome remporte le Tour d’Italie, Bennett l’ultime étape (La Dernière Heure/Les Sports)
Paesi Bassi
Froome voltooit ’treble’, Dumoulin weer op podium – Dumoulin: ’Ontzettend trots op mezelf’ – Dumoulin geniet van stuk pizza – Froome: ‘Dit is zo geweldig’ – Bennett snelste in straten Rome (De Telegraaf)
Froome wint ook de Giro, Dumoulin tweede, slotrit voor Sam Bennett (Algemeen Dagblad)
De vrees van de Giro-organisatie is waarheid geworden: Chris Froome wint en nestelt zich tussen wielerlegendes (de Volkskrant)
Germania
Froome gewinnt Giro – Dritter Rundfahrtsieg in Serie (Berliner Zeitung)
Svizzera
Chris Froome auf den Spuren von Merckx und Hinault – Der Radsport macht schizophren (Neue Zürcher Zeitung)
Froome vainqueur final du Giro (24 Heures)
Slovenia
Giro: Froome na rimsko parado šampionov v rožnatem (Delo)
Stati Uniti
Froome Joins Elite Club With Historic Giro Triumph – Froome Wins Giro for 3rd Straight Grand Tour Victory (The New York Times)
Colombia
¡Chris Froome lo logró!: conquistó el Giro de Italia – ‘Supermán’ López, el héroe colombiano del Giro 2018 – López, el cuarto título colombiano de mejor joven en el Giro – ‘Ganar las tres grandes es algo increíble’: Chris Froome – ‘Mi gran sueño es ganar las tres grandes’: López – Froome jugaba con escorpiones, ahora colecciona títulos de ciclismo – ‘Estoy contento por el segundo lugar’: Tom Dumoulin – Sexto podio de Colombia en la historia del Giro de Italia (El Tiempo)
Chris Froome es el nuevo campeón del Giro de Italia – Miguel Ángel López se subió al podio en su primer Giro de Italia – Miguel Ángel López, podio en el Giro de Italia 2018. Chris Froome, el campeón – La dinastía ciclística de los López – Froome: “Este Giro es brutal” (El Espectador)
Ecuador
Richard Carapaz termina cuarto en la clasificación general del Giro 101 de Italia (El Universo)
Australia
Grand slam! Froome rides into cycling history – Froome claims maiden Giro (Herald Sun)
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
“Arrivederci Roma” (Claudio Villa)
a cura di DJ Jorgens
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Garzelli: “Tre successi di tappa, abbiamo isolato una, Gran Sasso”
Fabretti: “Ha pagato lo sforzo e la brillantezza”
Garzelli: “Sempre sotto contrello”
Martinello: “Interviste alla flash”
Saligari: “L’ammiraglia stavano parlando, addirittura anche le ammiraglie”
De Stefano: “Froome è andato a parlare nella macchina della giuria”
Martinello: “La maglia rosa di Chris Froome si mantiene nelle prime posizioni”
Saligari: “Modolo ha una bici freni a disco”
Pancani: “Viale dei Corsi Imperiali” (Fori Imperiali)
Pancani: “Il tradizionale circuito degli Champs-Élysées alla conclusione del Giro d’Italia”
Pancani: “Bennett bravo a difendere con i denti la ruota di Viviani” (al massimo avrebbe voluto azzannarla)
Televideo: “Roma accoglie il Giro per la 4a volta nella storia” (quella di quest’anno era la 4a conclusione del Giro, le tappe arrivate a Roma sono in tutto 42)
Televideo: “La tappa finisce nei pedali di Sam Bennett”
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della ventunesima tappa, circuito di Roma
1° Johan Esteban Chaves
2° Sergio Luis Henao s.t.
3° Kenny Elissonde s.t.
4° Wout Poels s.t.
5° Christopher Froome s.t.
Classifica generale
1° Giuseppe Fonzi
2° Eugert Zhupa a 14′23″
3° Svein Tuft a 15′45″
4° Marco Coledan a 16′30″
5° Paolo Simion a 23′06″
1974: QUANDO LA CORSA ROSA PARTÌ DAL VATICANO
Ricordiamo quest’anno, attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”, il Giro del 1974 la cui partenza dalla Città del Vaticano quasi rivaleggia in “peso” con quella da Gerusalemme
8 GIUGNO 1974 – 22a TAPPA: BASSANO DEL GRAPPA – MILANO (257 Km)
MERCKX RESTA IL PIÙ FORTE
Ha vinto il suo quinto Giro come Merckx e Coppi
Fuente impazza ma vince Basso – Eddy ha minacciato di ritirarsi perché i rivali erano pigri – Durante gli attacchi di Fuente che voleva punire Gimondi – I reduci della corsa nel Giro di Milano
9 GIUGNO 1974 – GIRO DI MILANO (94 Km)
MERCKX HA VINTO, MA SOLTANTO SU “RIGORE” – “GIBÌ”, CORAGGIO E SAGGEZZA – BATTAGLIN-MOSER, GIRO DEI RIMPIANTI
Baronchelli, un esordiente già diventato super – Due sconfitti, con tanta amarezza
Qualcuno gli rimprovera di non aver attaccato Merckx nell’ultima tappa – Ma un tentativo disperato gli sarebbe servito soltando ad inimicarsi Eddy: non gli sarebbe convenuto, e lo sapeva – L’epilogo del Giro: Motta ha vinto la corsa d’addio

Il direttore del Giro d'Italia Mauro Vegni si congratula con Chris Froome (foto Bettini)
ARCHIVIO
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Raduno di partenza Gerusalemme
1a tappa: Gerusalemme (cronometro indivuduale)
2a tappa: Haifa – Tel Aviv
3a tappa: Be’er Sheva – Eilat
4a tappa: Catania – Caltagirone
5a tappa: Agringento – Santa Ninfa (Valle del Belice)
6a tappa: Caltanissetta – Etna (Osservatorio Astronomico)
7a tappa: Pizzo – Praia a Mare
8a tappa: Praia a Mare – Montevergine
9a tappa: Pesco Sannita – Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore)
10a tappa: Penne – Gualdo Tadino
11a tappa: Assisi – Osimo
12a tappa: Osimo – Imola
13a tappa: Ferrara – Nervesa della Battaglia
14a tappa: San Vito al Tagliamento – Monte Zoncolan
15a tappa: Tolmezzo – Sappada
16a tappa: Trento – Rovereto (cronometro individuale)
17a tappa: Riva del Garda – Iseo
18a tappa: Abbiategrasso – Prato Nevoso
19a tappa: Venaria Reale – Bardonecchia (Jafferau)
20a tappa: Susa – Cervinia
LA CARICA DEL 101° A CERVINIA
maggio 26, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” al ricordo di un Giro passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1974, partita da un’altra terra “santa”, quella della Città del Vaticano).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
L’ultimo attacco di Dumoulin, ma re Froome non cede – La gioia di Froome: “La battaglia più dura della mia vita” – Pinot, crisi drammatica. Arriva a 45′ e vomita al traguardo – Dumoulin, battuto solo da un fenomeno: “Ho dato proprio tutto – Il Giro è di super Froome. Dumoulin non fa il miracolo. Domani passerella a Roma (Gazzetta dello Sport)
Giro, a Cervinia vince Nieve Froome controlla Dumoulin e resta saldamente in Rosa – «Pozzo», unico italiano in un Giro bellissimo – Giro d’Italia nella Capitale: tutte le toppe della tappa romana (Corriere della Sera)
Gran Bretagna
Froome set to become first Briton to win Giro d’Italia after extraordinary comeback (The Independent)
Froome closes on Giro d’Italia. Geraint Thomas: “Simon Yates will be stronger for this experience” – “Battle of my career”: Chris Froome on verge of victory at Giro d’Italia to seal one of the most amazing comebacks in cycling history (The Daily Telegraph)
Francia
Froome jubile, Pinot dévisse – Froome: «La plus grande bataille de ma vie» – Dumoulin : «J’ai donné tout ce que j’avais» – Pinot, la déconvenue – Pinot en grande difficulté (L’Equipe)
Froome tout près de la victoire finale, Pinot perd tout – L’émouvant message de soutien de ses équipiers à Pinot – Geniez désormais 1er Français – Froome «optimiste» en vue du Tour de France (Le Figaro)
Spagna
Froome sentencia el Giro y Nieve se exhibe por la etapa (AS)
Mikel Nieve estrena el casillero español y Froome, virtual campeón – El repugnante escupitajo de un aficionado a Froome (Marca)
Mikel Nieve logra la primera victoria española en Cervinia – Nieve: “Hemos hecho un gran Giro ganando cinco etapas” (El Mundo Deportivo)
Belgio
Froome plaatst zich met Giro-eindzege tussen de allergrootsten (en lonkt naar ultiem record Merckx) – “Dankbare” Dumoulin bewijst ultieme eer aan ploegmaat, Froome spreekt van “brutale Giro” – Froome weerstaat aanvallen Dumoulin en is zeker van Giro-eindzege, Nieve wint de rit (Het Nieuwsblad)
Chris Froome à une formalité de signer le triplé Tour-Vuelta-Giro (La Dernière Heure/Les Sports)
Paesi Bassi
Pinot naar ziekenhuis afgevoerd, totaal uitgeput – Lekker toetje Robert Gesink ondanks lekke band (De Telegraaf)
‘Deze Giro-zege blijft staan’ – Pinot opgenomen in ziekenhuis met uitdrogingsverschijnselen – Thomas Dekker: Dit jaar een betere Dumoulin gezien – Dappere Dumoulin buigt voor Froome na ultiem duel – Dumoulin toont in laatste bergrit zijn grote hart – Poels: Dumoulin was de grootste concurrent – Dumoulin: Ik was zo moe en naar de klote – Gesink: Ik heb gevochten voor wat ik waard was – Dumoulin na tweede plek: Kan mezelf niks verwijten – Dumoulin na tweede plek: Kan mezelf niks verwijten – Froome: Ik wist dat ik Tom moest volgen – Oomen: Trots op mezelf, het team en Tom – Gesink tweede in laatste bergrit: Ben blijven knokken – Dekker bij ‘In Het Wiel’: Froome had hier nooit mogen starten(Algemeen Dagblad)
Op elke aanval van Dumoulin heeft Froome een antwoord (de Volkskrant)
Germania
Giro-Sieg vor Augen: Froome verteidigt souverän Rosa Trikot (Berliner Zeitung)
Svizzera
Chris Froome steht vor Giro-Gesamtsieg (Neue Zürcher Zeitung)
Tour d’Italie: Froome toujours en tête (24 Heures)
Froome mette le mani sul Giro (Corriere del Ticino)
Slovenia
Giro: Froome na rimsko parado šampionov v rožnatem (Delo)
Stati Uniti
Froome Effectively Seals Giro Title in Penultimate Stage (The New York Times)
Colombia
Miguel Ángel López es podio del Giro; Froome, a 115 km del título – ‘Siento mucha felicidad’: Miguel Ángel López tras lograr podio en el Giro de Italia (El Tiempo)
Miguel Ángel López, podio en el Giro de Italia 2018. Chris Froome, el campeón (El Espectador)
Ecuador
Richard Carapaz es cuarto en la general del Giro de Italia tras terminar 10º en penúltima etapa (El Universo)
Australia
Froome on cusp of rare Grand Tour treble – Awe or anger? Froome divides cycling (Herald Sun)
Froome poised for historic Giro victory (The Sydney Morning Herald)
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Ieri dedicata a Froome, oggi dedicata alla sua squadra
We Are The Champions (Queen)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Roma – partenza: nubi sparse, 27.8°C (percepiti 29°C), vento moderato da SW (14-15 Km/h), umidità al 52%
Roma – inizio 5° giro (TV – Km 46): nubi sparse, 27.3°C (percepiti 28°C), vento moderato da SW (13-15 Km/h), umidità al 52%
Roma – inizio 7° giro (TV – Km 69): poco nuvoloso, 26.5°C (percepiti 28°C), vento moderato da SW (13-14 Km/h), umidità al 53%
Roma – arrivo: poco nuvoloso, 25.4°C (percepiti 27°C), vento moderato da SW (10-12 Km/h), umidità al 57%
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Martinello: “Angelo Ciccone” (Giulio)
Garzelli: “È impossibile scalzare Froome dalla maglia rosa”
Pancani: “Arrivo in salita di Cervino”
Garzelli: “Garzelli e Del Signore squalificati dalla moto”
Saligari: “Ha fatto la prima parte di discesa un po’ sulle ruote”
Saligari: “La nostra moto fa 27 gradi”
Pancani: “Tanta stanghezza nelle gambe”
Garzelli: “Ha fatto il capalavoro”
Saligari: “Sto aspettando il gruppo per darvi la situazione il gruppo”
Saligari: “C’è Roux che cerca di sconfortarlo”
Garzelli: “Non è una salita dura, c’è tanti tornanti”
Martinello: “Il traguardo che si è consumato a Prato Nevoso”
Pancani: “È una salita molto molto pedalata”
Martinello: “Nei serbatoi di tutti è rimasto gran poco”
Pancani: “Si sta lottando nei quartieri alti della classifica generale al Tour de France”
Garzelli: “Non è un corridore da corse a tappe di classifica”
De Stefano: “Questa 102a edizione del Giro d’Italia”
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della ventesima tappa, Susa – Cervinia
1° Sam Bennett
2° Paolo Simion a 27″
3° Niccolò Bonifazio a 36″
4° Giuseppe Fonzi a 39″
5° Sacha Modolo a 1′27″
Classifica generale
1° Giuseppe Fonzi
2° Eugert Zhupa a 14′23″
3° Svein Tuft a 15′45″
4° Marco Coledan a 16′30″
5° Paolo Simion a 23′06″
1974: QUANDO LA CORSA ROSA PARTÌ DAL VATICANO
Ricordiamo quest’anno, attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”, il Giro del 1974 la cui partenza dalla Città del Vaticano quasi rivaleggia in “peso” con quella da Gerusalemme
7 GIUGNO 1974 – 21a TAPPA: MISURINA – BASSANO DEL GRAPPA (194 Km)
MERCKX VERSO IL SUO QUINTO SUCCESSO
Fuente: “Bravo Eddy ma troppe le spinte” – La maglia rosa controlla il tappone e vince in volata a Bassano
Polemico verso gli italiani lo scalatore spagnolo – Gli elogi del campionissimo belga per il giovane Baronchelli e per Gimondi – Il gioco è fatto – Nonostante il minimo vantaggio

La faccia stanca e non certo felice di Tom Dumoulin al traguardo di Cervinia: per soli 46 secondi ha perso un giro che pensava di vincere con una gamba sola (Getty Images)
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Raduno di partenza Gerusalemme
1a tappa: Gerusalemme (cronometro indivuduale)
2a tappa: Haifa – Tel Aviv
3a tappa: Be’er Sheva – Eilat
4a tappa: Catania – Caltagirone
5a tappa: Agringento – Santa Ninfa (Valle del Belice)
6a tappa: Caltanissetta – Etna (Osservatorio Astronomico)
7a tappa: Pizzo – Praia a Mare
8a tappa: Praia a Mare – Montevergine
9a tappa: Pesco Sannita – Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore)
10a tappa: Penne – Gualdo Tadino
11a tappa: Assisi – Osimo
12a tappa: Osimo – Imola
13a tappa: Ferrara – Nervesa della Battaglia
14a tappa: San Vito al Tagliamento – Monte Zoncolan
15a tappa: Tolmezzo – Sappada
16a tappa: Trento – Rovereto (cronometro individuale)
17a tappa: Riva del Garda – Iseo
18a tappa: Abbiategrasso – Prato Nevoso
19a tappa: Venaria Reale – Bardonecchia (Jafferau)
LA CARICA DEL 101° SULLO JAFFERAU
maggio 25, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” al ricordo di un Giro passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1974, partita da un’altra terra “santa”, quella della Città del Vaticano).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Epico Froome, ribalta il Giro! Yates affonda, Dumoulin a 3’21”: è 2° a 40” – Aru, addio al Giro sul Lys: “Vissuto qualcosa di anomalo” – Froome, un ostacolo in più: moto a terra nel tunnel e lui… – Nell’inferno delle Finestre, dove Yates ha perso il Giro – Froome: “Ho fatto il Pantani. Attaccato senza calcoli… Italiani tifosi unici: grazie” – Attacco sullo sterrato e via. Così Froome scrive la storia – Froome, campione sgraziato. Il robot ora vince col cuore (Gazzetta dello Sport)
Impresa Froome: fuga di 83 km, nuova maglia rosa. Crolla Yates – Giro, l’impresa di Froome per immagini: fuga, arrivo
in solitaria e poi maglia rosa (Corriere della Sera)
Gran Bretagna
Chris Froome on brink of miracle Giro d’Italia victory after stunning solo attack seals remarkable turnaround (The Independent)
Chris Froome seizes Giro d’Italia lead in phenomenal fashion on disastrous day for Simon Yates (The Daily Telegraph)
Froome leads Giro after 80-kilometre attack to destroy Yates (The Times)
Francia
Froome explose tout – Yates arrive avec 38 minutes de retard – Aru abandonne – Les doutes de Calmejane sur Froome – Dumoulin et «la vieille grand-mère» – Froome: «Journée incroyable» – Pinot: «On a écrit une page de l’histoire du Giro» (L’Equipe)
Froome prend le pouvoir, Pinot remonte sur le podium (Le Figaro)
Spagna
Froome revienta el Giro: triunfo y líder en un etapón histórico – Dos aficionados persiguen a Froome con un inhalador gigante – El secreto de Chris Froome para Finestre y el ataque del Giro – Froome atacó ‘a lo Contador’ y tiene el Giro en su mano – El #Giro de Italia buscaba un valiente y lo encontró: Froome (AS)
Froome revienta el Giro y agarra la maglia en una etapa histórica – Froome, perseguido… ¡por un inhalador gigante (Marca)
Froome dinamita la carrera y Yates se hunde en la clasificación – ¡Dos aficionados persiguen a Froome disfrazados de salbutamol! – “Chris Froome ha atacado a lo Alberto Contador” – Simon Yates, protagonista de una de las mayores debacles de la historia del ciclismo “Froome me ha recordado a Coppi, Merckx y Luis Ocaña” – Pello Bilbao, a las puertas de confirmar su mejor resultado en una grande (El Mundo Deportivo)
Belgio
Froome pleegt coup in de Giro: ritwinst en roze na onwaarschijnlijke solo van meer dan 80 km – Froome verdient nu even beter dan gif en gal, een eresaluut lijkt beter op zijn plaats (Het Nieuwsblad)
Giro: Froome s’impose en solitaire après une offensive de 80 kilomètres et prend le maillot rose! – Giro: Chris Froome, “trop fort” pour Dumoulin, “devait faire quelque chose de spécial” – Giro: des spectateurs tendent un puff géant à Froome en pleine ascension (La Dernière Heure/Les Sports)
Paesi Bassi
Froome grist roze trui weg voor neus Dumoulin – Dumoulin hekelt ’oude oma’: ’Moest ik elke keer op wachten’ – ’Dumoulin beging fout in afdaling’ – Merckxiaanse kaakslag voor Dumoulin – Dumoulin hekelt ‘oude oma’ – Oomen in top-10: ‘Een groot gekkenhuis’(De Telegraaf)
Froome pakt roze na fabelachtige solo, Dumoulin blijft tweede – Dumoulin: Ik kan niet anders dan tevreden zijn (Algemeen Dagblad)
Froome grijpt macht; Dumoulin blijft tweede (de Volkskrant)
Germania
Denkwürdige Froome-Attacke – Brite fährt ins Rosa Trikot (Berliner Zeitung)
Svizzera
Froome fährt zwei Tage vor Schluss in die Maglia rosa (Neue Zürcher Zeitung)
Le fantastique numéro de Chris Froome (24 Heures)
Slovenia
Za rožnato majico je Froome vstal kot feniks iz pepela (Delo)
Stati Uniti
Cycling-Froome Roars Into Giro Lead With Stunning Stage 19 Win (The New York Times)
Colombia
¡Hazaña de Froome! Se fugó 80 kilómetros, ganó y es líder del Giro – Froome ganó la etapa y es líder del Giro; López, cuarto en la general (El Tiempo)
Se fundió Simon Yates y Chris Froome es el nuevo líder del Giro de Italia – Froome: “Mis piernas estarán cada vez mejor” – Fabio Aru tira la toalla y abandona en la etapa 19 del Giro (El Espectador)
Ecuador
Carapaz llegó segundo en etapa 19 del Giro de Italia y ahora es 5º en la general (El Universo)
Australia
Froome masterclass earns Giro d’Italia lead – Awe or anger? Froome divides cycling (Herald Sun)
Yates has ‘no regrets’ after dropping from first to 18th in Giro stage (The Sydney Morning Herald)
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Dedicata all’impresa di Yates
“All alone” (Joe Satriani)
Dedicata a Yates che si è vista sfuggire la maglia rosa sin dall’inizio del Colle delle Finestre
“Ciao ciao bambina” (Domenico Modugno)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Susa : poco nuvoloso, 22.8°C, vento debole da SSE (5-7 Km/h), umidità al 79%
Ciriè (Km 58.4): poco nuvoloso, 22.7°C, vento debole da E (5 Km/h), umidità al 78%
Samone (TV – Km 96.3): poco nuvoloso, 23.4°C, vento debole da E (5 Km/h), umidità al 75%
Verrès (TV – Km 129.9): cielo sereno, 24.3°C, vento debole da SSE (6 Km/h), umidità al 65%
Saint-Vincent (Km 162): cielo sereno, 25.7°C (percepiti 27°C), vento debole da S (8-9 Km/h), umidità al 56%
Torgnon (Km 189):temporale con pioggia modesta (0.5 mm), 19.2°C, vento moderato da S (11 Km/h), umidità al 55%
Cervinia:temporale con pioggia consistente (1 mm), 14.1°C (percepiti 15°C), vento debole da S (9 Km/h), umidità al 64%
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Saligari: “Jaffuà” (Jafferau)
Massaggiatore di Viviani: “Nel borsone c’è il materiale per cambiare Elia”
Pancani: “Pratogelato” (Pragelato)
De Luca: “Siamo dietro la macchina giuria”
Martinello: “È riuscito a riportarsi sulle code dell’ultimo corridore del gruppo”
Pancani: “I 2758 metri del Colle delle Finestre” (quella è l’altezza dello Stelvio; il Finestre è alto 2178 metri)
Martinello: “Gli sforzi, le energie che i corridori stanno approfondendo”
Pancani: “Se sarà un’impresa alla Pantani lo vedremo tra 56 secondi” (mancavano 56 Km all’arrivo)
Saligari: “Valle del Chidone” (Valle del Chisone)
De Stefano: “I corridori dimenticari” (ritardatari)
Televideo: “Froome sferra l’attacco, Dumoulin prova a star dietro” (a restar davanti… semmai)
Televideo: “Pelle Bilbao Lopez” (Pello)
Televideo: “Goerge Bennett” (George)
Gazzetta.it: “Vissuo qualcosa di anomalo”
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della diciannovesima tappa, Venaria Reale – Bardonecchia (Jafferau)
1° Maxim Belkov
2° Frederik Frison a 17″
3° Mads Pedersen a 19″
4° Jens Debusschere a 23″
5° Laurent Didier a 23″
Classifica generale
1° Giuseppe Fonzi
2° Eugert Zhupa a 13′14″
3° Svein Tuft a 14′36″
4° Marco Coledan a 15′21″
5° Paolo Simion a 23′18″
1974: QUANDO LA CORSA ROSA PARTÌ DAL VATICANO
Ricordiamo quest’anno, attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”, il Giro del 1974 la cui partenza dalla Città del Vaticano quasi rivaleggia in “peso” con quella da Gerusalemme
6 GIUGNO 1974 – 20a TAPPA: PORDENONE – TRE CIME DI LAVAREDO (163 Km)
FUENTE HA FATTO POKERISSIMO – GIBÌ AD UN SOFFIO DA MERCKX
Il Giro si decide oggi sui quattro colli dolomitici
Sulle Tre Cime di Lavaredo quarto successo di tappa dello spagnolo – Baronchelli è secondo (a 1’18”) precedendo Conti (a 1’41”), Merckx e Gimondi (a 1’47”) – Il belga conserva la maglia di leader per soli 12” secondi sul giovane italiano della Scic – Gibì commenta con stupore: “Aspettavo Eddy, non è giunto” – Oggi sul Falzarego, Valles, Rolle e Grappa – Dall’ultima vetta all’arrivo ci sono 24 Km di discesa – Partenza alle 8,10

L'altra faccia del tappone di Bardonecchia è la maglia rosa Simon Yates che arranca sullo sterrato del Colle delle Finestre (foto Tim de Waele/TDWSport.com)
ARCHIVIO
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Raduno di partenza Gerusalemme
1a tappa: Gerusalemme (cronometro indivuduale)
2a tappa: Haifa – Tel Aviv
3a tappa: Be’er Sheva – Eilat
4a tappa: Catania – Caltagirone
5a tappa: Agringento – Santa Ninfa (Valle del Belice)
6a tappa: Caltanissetta – Etna (Osservatorio Astronomico)
7a tappa: Pizzo – Praia a Mare
8a tappa: Praia a Mare – Montevergine
9a tappa: Pesco Sannita – Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore)
10a tappa: Penne – Gualdo Tadino
11a tappa: Assisi – Osimo
12a tappa: Osimo – Imola
13a tappa: Ferrara – Nervesa della Battaglia
14a tappa: San Vito al Tagliamento – Monte Zoncolan
15a tappa: Tolmezzo – Sappada
16a tappa: Trento – Rovereto (cronometro individuale)
17a tappa: Riva del Garda – Iseo
18a tappa: Abbiategrasso – Prato Nevoso
LA CARICA DEL 101° A PRATO NEVOSO
maggio 24, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” al ricordo di un Giro passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1974, partita da un’altra terra “santa”, quella della Città del Vaticano).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Yates perde 28”: Dumoulin ora è più vicino. La tappa a Schachmann – Yates: “Sono solo stanco”. Froome: “Tutti all’attacco” – Finestre, Sestriere e Bardonecchia. Il Giro si decide qui? – Le lacrime di Cattaneo – Yates tranquillo (Gazzetta dello Sport)
Giro d’Italia: a Shachmann la tappa, Yates perde terreno attaccato da Domoulin (Corriere della Sera)
Gran Bretagna
Yates’ Giro lead cut after stage 18 struggles as Dumoulin closes in (The Independent)
Simon Yates’ lead cut in half as he cracks on final climb (The Times)
Francia
Mauvaise journée pour Yates… – Cyclisme – Pinot: «J’espère ne pas tout perdre» – Sénéchal: «Schachmann est très fort» (L’Equipe)
Schachmann remporte la 18e étape, Dumoulin grapille, Pinot craque – Pinot: «J’espère que je ne perdrais pas tout dans les deux prochains jours» – Dumoulin: «J’attendais le bon moment»(Le Figaro)
Spagna
Yates flojea, Dumoulin le quita 28″ y deja el Giro muy abierto – Poels se equivocó de trazada y protagoniza la imagen del día (AS)
¡Hay Giro!: Dumoulin pone contra las cuerdas a Yates (Marca)
Yates se tambalea y cede tiempo respecto a Froome y Dumoulin – Rubén Plaza se queda a las puertas de un triunfo histórico, Pello Bilbao resiste entre los mejores – “Hay gente importante que está muy tocada en el Giro” (El Mundo Deportivo)
Belgio
Yates toont eerste teken van zwakte, Dumoulin maakt bijna halve minuut goed op roze trui – Tom Dumoulin: “Ik had eerst niet door dat Yates niet kon volgen” – Drie aankomsten bergop na mekaar in de Giro, maar waarvoor dient het nog? – Wanneer niemand het verwacht, hebben we eindelijk weer koers. De Giro is nog niet afgelopen – Zo dood als een pier: Poels rijdt verkeerd op steile slotklim (en neemt Froome bijna mee) (Het Nieuwsblad)
Giro: Schachmann remporte la 18e étape, Yates perd du terrain (La Dernière Heure/Les Sports)
Paesi Bassi
Dumoulin deelt Yates opnieuw klap uit – Ontboezeming ploegleider Yates – Ploegleider Dumoulin: “Bij de les zijn” (De Telegraaf)
Dumoulin halveert achterstand op kwetsbare Yates (Algemeen Dagblad)
Germania
Schachmann feiert Etappensieg beim Giro d’Italia (Berliner Zeitung)
Svizzera
Simon Yates zeigt in den Alpen Schwächen – Der stille Giro-Held aus dem Wallis (Neue Zürcher Zeitung)
Schachmann s’adjuge la 18e étape du Giro (24 Heures)
Slovenia
Simon Yates prvič zašel v težave, Dumoulin je zelo blizu! (Delo)
Stati Uniti
Yates’ Giro Lead Cut in Half as Dumoulin Gains on Stage 18t (The New York Times)
Colombia
¡El Giro está abierto! Dumoulin quedó a solo 28 segundos de Yates (El Tiempo)
Miguel Ángel López se acerca al top-5 de la general del Giro (El Espectador)
Ecuador
Carapaz se acerca al 8° puesto del Giro de Italia (El Universo)
Australia
Yates finally cracks – Yates on course for Giro history despite set-back (Herald Sun)
Exhausted Yates has Giro lead slashed in half (The Sydney Morning Herald)
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Dedicata alla fuga
“Finchè la barca va (Il grillo e la formica” (Orietta Berti)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Venaria Reale: cielo sereno, 24.6°C, vento debole da SE (2 Km/h), umidità al 63%
Rubiana (Km 58.9): cielo sereno, 24.5°C, vento debole da ESE (5 Km/h), umidità al 56%
Sant’Antonino di Susa (TV – Km 74.6): cielo sereno, 26.3°C, vento debole da ESE (5 Km/h), umidità al 56%
Colle delle Finestre (GPM – Km 110.7): cielo sereno, 16.4°C, vento debole da WNW (6 Km/h), umidità al 43%
Sestriere (GPM – Km 138.4): poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 16.4°C, vento debole da NW (9 Km/h), umidità al 47%
Bardonecchia (Jafferau) : pioggia modesta e schiarite (0.2 mm), 19.3°C, vento moderato da NW (11 Km/h), umidità al 50%
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Garzelli: “Tappa per 198 Km di pianura”
Garzelli: “Da domani ci saranno tappe che non avranno mai affrontato”
Pancani: “Tappa che ha consegnato la vittoria per Elia Viviani”
Fabretti: “Il tornante dedicato al vincitore dell’ultimo vincitore”
Garzelli: “Ritmo altimo in salita”
Fabretti: “Sarà un argomento che il Processo alla Tappa tratteranno”
Rizzato: “La marchesia Giulia Falletti” (marchesa)
Pancani: “Ammiraglia della Trek Segafredo in fuga”
Saligari: “I compagni di fuga della testa”
Martinello: “Tra poco arriveranno ai meno 5000 al traguardo”
Pancani: “Prato Nervoso”
Pancani: “La vittoria n°5 di Maximilian Schachmann” (è la quinta vittoria in questo Giro per la sua squadra)
Pancani: “La salita di Europa” (Oropa)
Martinello: “Hanno sbagliato strada Wout Poels”
Martinello: “Le prossime tappe che lo attendono domani”
Televideo: “Cristoph Pfingsten” (Christoph Pfingsten)
Corriere della Sera: “Domoulin” (Dumoulin)
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della diciottesima tappa, Abbiategrasso – Prato Nevoso
1° Sam Bennett
2° Svein Tuft s.t.
3° Sam Bewley s.t.
4° Sacha Modolo a 3′51″
5° Jacques Janse van Rensburg a 5′05″
Classifica generale
1° Giuseppe Fonzi
2° Eugert Zhupa a 11′49″
3° Svein Tuft a 13′11″
4° Marco Coledan a 15′21″
5° Paolo Simion a 22′15″
1974: QUANDO LA CORSA ROSA PARTÌ DAL VATICANO
Ricordiamo quest’anno, attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”, il Giro del 1974 la cui partenza dalla Città del Vaticano quasi rivaleggia in “peso” con quella da Gerusalemme
4 GIUGNO 1974 – 18a TAPPA: ISEO – SELLA VALSUGANA (190 Km)
IL TERZO SPRINT DI BITOSSI
Battuti in volata Merckx e Gimondi in Valsugana
La tappa si è rivelata meno impegnativa nel finale di quanto indicasse la planimetria – Solo De Vlaeminck in ritardo fra i migliori – Domani sulle Cime di Lavaredo le scalate decisive? – Felice Gimondi accusa il vincitore: “Ha usato di più i gomiti che non spinto i pedali”
5 GIUGNO 1974 – 19a TAPPA: BORGO VALSUGANA – PORDENONE (146 Km)
Titoli non presenti in quanto la “Stampa” non uscì in edicola il 6 giugno
La tappa fu conquistata da Enrico Paolini che precedette allo sprint il norvegese Knut Knudsen e Marino Basso. Merckx conservò la maglia rosa

La quiete del passaggio del gruppo tra le risaie della Lomellina prima della tempesta degli ultimi 2 Km di Pratonevoso (foto Bettini)
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Raduno di partenza Gerusalemme
1a tappa: Gerusalemme (cronometro indivuduale)
2a tappa: Haifa – Tel Aviv
3a tappa: Be’er Sheva – Eilat
4a tappa: Catania – Caltagirone
5a tappa: Agringento – Santa Ninfa (Valle del Belice)
6a tappa: Caltanissetta – Etna (Osservatorio Astronomico)
7a tappa: Pizzo – Praia a Mare
8a tappa: Praia a Mare – Montevergine
9a tappa: Pesco Sannita – Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore)
10a tappa: Penne – Gualdo Tadino
11a tappa: Assisi – Osimo
12a tappa: Osimo – Imola
13a tappa: Ferrara – Nervesa della Battaglia
14a tappa: San Vito al Tagliamento – Monte Zoncolan
15a tappa: Tolmezzo – Sappada
16a tappa: Trento – Rovereto (cronometro individuale)
17a tappa: Riva del Garda – Iseo
LA CARICA DEL 101° IN FRANCIACORTA
maggio 23, 2018 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” al ricordo di un Giro passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1974, partita da un’altra terra “santa”, quella della Città del Vaticano).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Viviani re delle volate! Poker bagnato a Iseo – Aru “Non volevo barare” – Lappartient: “I corridori non possono più ingannare” – Elia, oltre le gambe c’è di più: “Sprint vinto con la tattica” – Viviani dopo il poker: “Il cambio di bici era programmato” – Viviani, vittoria per Claudia Cretti, ciclista uscita dal coma (Gazzetta dello Sport)
Giro d’Italia, Viviani cala il poker: sprint vincente anche a Iseo. Yates sempre in rosa (Corriere della Sera)
Gran Bretagna
Viviani sprints to victory in stage 17 as Yates maintains lead (The Independent)
Yates maintains lead as Viviani claims fourth stage win (The Times)
Francia
Viviani, encore lui – Froome: «Une course de juniors!» – Une décision avant le Tour pour Froome? (L’Equipe)
Giro: Viviani à la fête avant les Alpes(Le Figaro)
Spagna
Viviani consigue su póquer en la previa de Prato Nevoso – Nieve: “Yates está capacitado para conquistar este Giro” – Viviani: “Podía ser una etapa muy dura y lo hicimos perfecto” – Los españoles en el Giro: Luis León peleó hasta el final – Viviani vence al sprint final tras una rápida etapa (AS)
Viviani logra el poker (Marca)
Póquer de Elia Viviani bajo el diluvio en el Giro de Italia – “Luis León Sánchez está siendo el más combativo del Giro” – ¡Froome podría disputar el Tour! – Froome promete guerra: “Voy a darlo todo en las tres próximas etapas” (El Mundo Deportivo)
Belgio
Nummer vier voor Quick Step: Viviani sprint alweer naar ritwinst in de Giro – Campenaerts stapt uit Giro na ontgoochelende tijdrit (Het Nieuwsblad)
Giro: Viviani puissance 4 (La Dernière Heure/Les Sports)
Paesi Bassi
Viviani pakt vierde ritzege Giro d’Italia (De Telegraaf)
Nummer vier voor sprintkoning Viviani, vlucht haalt het wéér niet – Van Poppel: “Viviani is gewoon beter” – Asscher en Klaver ‘feliciteren’ Yates met Giro-overwinning – Dumoulin: Rust kennen ze niet in de Giro (Algemeen Dagblad)
Germania
Viviani feiert vierten Tagessieg beim Giro d’Italia (Berliner Zeitung)
Svizzera
Vierter Etappensieg am Giro für Viviani (Neue Zürcher Zeitung)
Giro: un 4e succès pour Viviani (24 Heures)
Slovenia
Giro: Viviani s četrto zmago potrdil vijolično majico (Delo)
Stati Uniti
Viviani Takes Fourth Giro Stage Win as Yates Stays in Front (The New York Times)
Colombia
Viviani volvió a ganar: se llevó el triunfo de la etapa 17 del Giro (El Tiempo)
Elia Viviani conquistó su cuarta etapa en el Giro de Italia (El Espectador)
Australia
Tired Yates keeps hold of Giro lead (The Sydney Morning Herald)
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
“Vino bianco vino nero” (Franco Califano)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo
Abbiategrasso : cielo sereno, 23.3°C, vento debole da WSW (3 Km/h), umidità al 65%
Casale Monferrato (Km 51.3): cielo sereno, 24.4°C, assenza di vento, umidità al 59%
Asti (Km 95): poco nuvoloso, 24.9°C, assenza di vento, umidità al 56%
Grinzane Cavour (TV – Km 130.7): poco nuvoloso, 25.1°C (percepiti 26°C), assenza di vento, umidità al 57%
Mondovì (TV – Km 169.9): nubi sparse, 23.1°C (percepiti 24°C), vento debole da ESE (5 Km/h), umidità al 63%
Prato Nevoso: poco nuvoloso, 16.7°C, vento debole da SSW (6 Km/h), umidità al 58%
L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Martinello: “Non ci sono immagini da irradiare”
Martinello: “Questa immagine dall’altro”
Pancani: “Lago di origine graciale”
Garzelli: “Domenico Pozzeovivo”
Garzelli: “La cronometro di iera”
Garzelli: “Ieri Dumoulin non ha fatto la sua cronometro”
De Luca: “È una tappa che non ha ancora conosciuto un momento di pausa”
Pancani: “Formolo è in testa al gruppio”
De Luca: “È uno dei più famosi meccanichi del gruppo”
De Luca: “Stiamo passando da Rodengo-Saiano” (frase detta quando De Luca e il gruppo si trovavano a 10 Km da questo centro)
De Luca: “Le due ammiraglie si sono affiancate, Davide Bramati sul finestrino di destra”
Pancani: “Come organizzarsi per organizzare il finale”
Pancani: “Tenere un’andatura regolata”
Pancani: “Mauritz Lammertink” (Maurits)
Martinello: “La Quick-Step è in un organico limitato in questo finale”
Pancani: “Domani cominciano le grandi montagne” (e lo Zoncolan cos’era?)
Cassani: “Elia Viviani nella ruota di Bennett”
Pancani: “Nella scia di Peter Bennett” (Sam)
Petacchi: “Sono stati veramente bravi a prendere la testa in questo momento”
De Stefano: “Può diventare un corridore a tappe Rohan Dennis?”
Cassani: “Vittoria in Belgio di Nicola Minali” (a vincere è stato suo figlio Riccardo Minali)
Televideo: “Il percordo della 17a frazione”
De Stefano: “Il commissario papo della polizia di stato”
e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…
dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)
Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della diciassettesima tappa, Riva del Garda – Iseo
1° Frederik Frison
2° Manuele Boaro s.t.
3° Liam Bertazzo a 3′52″
4° Vasil Kiryienka s.t.
5° Mads Pedersen s.t
Classifica generale
1° Giuseppe Fonzi
2° Eugert Zhupa a 10′57″
3° Marco Coledan a 17′00″
4° Svein Tuft a 20′10″
5° Paolo Simion a 23′54″
1974: QUANDO LA CORSA ROSA PARTÌ DAL VATICANO
Ricordiamo quest’anno, attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”, il Giro del 1974 la cui partenza dalla Città del Vaticano quasi rivaleggia in “peso” con quella da Gerusalemme
3 GIUGNO 1974 – 17a TAPPA: COMO – ISEO (125 Km)
FUENTE SI SDEBITA CON LAZCANO
Nulla di mutato nel Giro al vertice della graduatoria – Eddy si è ripreso, Felice si risparmia
Lo spagnolo ha lasciato che il suo fedelissimo gregario vincesse la tappa – I due hanno guadagnato pochi secondi su Merckx e Gimondi – Oggi altre montagne con arrivo a Sella Valsugana – Il belga ha superato la crisi – L’italiano ammette di aver fatto il “succhiaruote”

La tribuna dalla quale i giornalisti della TV commentano le fasi saliente delle tappe del Giro: questa è quella allestista sul rettilineo d'arrivo di Iseo (www.ilgiorno.it)
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Raduno di partenza Gerusalemme
1a tappa: Gerusalemme (cronometro indivuduale)
2a tappa: Haifa – Tel Aviv
3a tappa: Be’er Sheva – Eilat
4a tappa: Catania – Caltagirone
5a tappa: Agringento – Santa Ninfa (Valle del Belice)
6a tappa: Caltanissetta – Etna (Osservatorio Astronomico)
7a tappa: Pizzo – Praia a Mare
8a tappa: Praia a Mare – Montevergine
9a tappa: Pesco Sannita – Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore)
10a tappa: Penne – Gualdo Tadino
11a tappa: Assisi – Osimo
12a tappa: Osimo – Imola
13a tappa: Ferrara – Nervesa della Battaglia
14a tappa: San Vito al Tagliamento – Monte Zoncolan
15a tappa: Tolmezzo – Sappada
16a tappa: Trento – Rovereto (cronometro individuale)