ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI RAVENNA
maggio 20, 2011 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: il commento tecnico alle tappe di montagne, dalla voce di un ex corridore di prestigio che scoprirete tra qualche giorno; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la rubrica tricolore di N@po; le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1961. Seguiteci.
Foto copertina: Cavendish brinda al suo secondo ed ultimo successo di tappa (foto De Socio)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
La legge di Cavendish! Ora tre giorni da brividi(Gazzetta dello Sport)
Giro, tappa a Cavendish. Contador resta in rosa (Corriere dello Sport – Stadio)
Cavendish turns attention to Tour after Giro double (The Independent)
Cavendish triumphs at the Giro(The Daily Telegraph)
Cavendish double la mise(L’Equipe)
Contador afronta tres etapones con 14 puertos (AS)
Doblete de Cavendish en la antesala de los Dolomitas(Marca)
Al pie de los Dolomitas (El Mundo Deportivo)
Mark Cavendish quitte le Giro avec deux succès d’étape (Le Soir)
Mark Cavendish quitte le Giro sur un 2e succès(Sud Presse)
Une 2e pour Cavendish (L’Avenir)
Cavendish naar huis met tweede ritzege(De Standaard)
Cavendish gagne, Contador toujours en rose (La Dernière Heure/Les Sports)
Cavendish naar huis met tweede ritzege (Het Nieuwsblad)
Cavendish slaat weer toe (De Telegraaf)
Cavendish Wins Giro Stage(The New York Times)
Mark Cavendish wins again, says he’s leaving Giro (USA Today)
Cavendish wins 12th stage in Italy (Herald Sun)
Cavendish wins 12th stage win in Italy (The Age)
Cavendish signs off with Giro stage win (The Australian)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Howling Wolf14: Giusto fare un Giro che dopo 10 giorni manda a casa i velocisti? O piuttosto non sarebbe meglio creare un percorso che consentisse loro di terminare le tre settimane? E magari studiare anche un criterio per consentire loro di lottare per la classifica a punti sino a Milano? Al Tour, ad esempio, agli arrivi di tappa per velocisti si assegnano punti a partire da 35 (e non da 25) e ci sono più traguardi volanti. Al Giro la classifica a punti finirà per essere una copia della classifica generale finale.
N@po: Premesso che al giro, i velocisti (viste le salite), se la danno a gambe sempre, una tappa per velocisti andava inserita nell’ultima settimana.
Comunque io rimango dell’idea che i premi andrebbero dati così:
2/3 del premio assegnato immediatamente al momento della vittoria
1/3 bonus in caso di arrivo alla fine del giro (senza eccezioni. Se uno cade o si ammala riceve solo i 2/3 iniziali). In questo modo (pensiamo solo ai premi derivanti dalle maglie) si incentiverebbero moltissimo i corridori a concludere la corsa (sopratutto quelli importanti che accumulano un bel montepremi) per poter incrementare il loro bottino (premi che normalmente vanno allo staff) del 50%.
Tutti i bonus non vinti (dai corridori ritiratisi) potrebbero andare ad rimpinguare il bottino del vincitore del giro.
Howling Wolf14: Certo, ne sono convinto. Nella seconda parte del Giro ci sono solo montagne, arrivi in salita, cronoscalate e crono finale. Che ci sta a fare un velocista, qui? Andava quindi inserita almeno una, ma forse meglio due tappe per velocisti.
Al di là di quello, il mio intervento era finalizzato a sottolineare l’opportunità di modificare i criteri per l’assegnazione dei punteggi validi per la classifica a punti. E’ assurdo, ripeto, che se alla fine del Giro la classifica sarà: 1. Contador; 2. Nibali; 3. Menchov, la classifica a punti sia: 1. Contador; 2. Nibali; 3. Menchov. Il Tour c’è già arrivato, il Giro, cme al solito, aspetta che le mele marciscano sulal pianta prima di raccoglierle. Se la classifica a punti è un remake della generale allora tanto vale sopprimerla.
Jack.ciclista: Perfettamente d’accordo
Gibosimoni: Il problema sta venendo fuori adesso, ma anche secondo me è già molto tempo che questo accade. Anche il buon SuperMario dominava la prima settimana e poi ciaociao.
Secondo me però con aver tolto la passerella finale i velocisti sono del tutto demotivati a continuare, almeno con quella avevano l’ultima occasione. Prima i Giri erano adatti a tutti: una prima settimana per loro, poi le fughe e inizio salite e terza settimana da scalatori puri, con cronometro al sabato e passerella finale la domenica. Inevitabilmente inserendo tappe vallonate nella prima parte i velocisti sono tagliati fuori, ma certamente neanche gli uomini di classifica si scoprono troppo. Quindi per me tanto varrebbe rimettere una prima settimana liscia come l’olio e poi con i velocisti ci rivediamo all’ultima.
Pincopallino2005: secondo me non hanno proprio senso invece le tappe per velocisti, tappe piatte, noiose dove non succede niente fino a 10 Km dalla fine (le sostituissero tutte con delle cronometro o giorni di riposo).
Profpivo: La tappa per velocisti nell’ultima settimana andava messa, tipo si poteva fare l’arrivo a San Pelligrino senza il Ganda. E poi come diceva HW la classifica a punti dovrebbe premiare i velocisti come al Tour, assegnando molti più punti nelle tappe pianeggianti che in quelle di montagna.
Pedale Pazzo: Avrei lasciato la passerella finale a Milano con sprint tipo Campi elisi del Tour.
Anche perchè mettere una crono di 30km non ha proprio senso. Detto questo, credo anche che con questa 3 giorni impressionante i vari Chicchi, Ferrari, Cavendish, Belletti, ecc non ce l’avrebbero comunque fatta ad arrivare entro tempo massimo..(mi pare che han preso quasi mezz’ora sull’etna…figuriamoci….)
Salitepuntocià: C’è da dire che i velocisti di adesso fan ridere rispetto a quelli di una volta. Lasciando perdere i Saronni e De Vlaeminck,Jalbert,Kelly che erano quasi completi e che correvano persino per la generale, ricordiamo pero’ anche i Freuler, Sercu’, Zabel a fine giro a lottare per la maglia ciclamino e quindi superare le salite. Insomma in salita i velocisti di oggi son delle ciofeche o scansafatiche, speicalizzati SOLO NELLE VOLATE. Ma per favore…
Sarei d’accordo anche io a aumentare i punti nelle gare in volata, come a Tour… ma a patto che poi terminino il giro, come ha scritto Napo
Howling Wolf14: Chiediamolo agli organizzatori. Volete, voi, organizzatori, che i velocisti rimangano in gara il più possibile al Giro, magari sino alla fine, o preferite che taglino la corda dopo 10 giorni? Quando avremo la loro risposta, potremo fornire loro dei suggerimenti.
Ma al Giro, poi, alla fine ci arrivano. Solo che al Tour inventano, creano e comunque impiegano poco tempo per risolvere i problemi, nonostante la struttura elefantiaca. Al Giro, invece, non ci si accorge dei problemi, si apprendono leggendo forum come questi, perché a parte 5-6 persone la struttura è formata da un mix di burocrati e di incapaci. Vanno quindi guidati, indorizzati, altrimenti dai problemi non ne escono.
Jack.ciclista: Ci candidiamo per un posto nell’organizzazione? Io andrei volentieri con Cassani ad esplorare il percorso…
Salitepuntocià: Daltronde stiamo parlando pur sempre della Gazzetta dell’I***r, scusate dello Sport… Secondo me se L’Equipe organizzasse il Giro e la Gazzettina al TOUR, i primi migliorerebbero il Giro a livello organizzativo e immagine e i secondi chissa che figuracce farebbero fare al Tour
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
BIANCO, ROSSO E VERDE
Rubrica semiseria sul Giro 2011, a cura di N@po che giornalmente assegnerà le maglie secondarie ai protagonisti della corsa rosa.
Maglia Bianca: Appollonio. Non solo va in bianco in quanto non batte Cavendish, ma in diretta lo scambiano pure per un carneade qualunque non nominandolo mai. Insomma un fantasma.
Maglia rossa: Hunter All’ultima curva s’aggroviglia con Modolo e nello
sgrovigliarsi non usa certo modoli urbani….. Inferocito.
Maglia verde: Lui. Gli chiedono a quale tappone alpino ambisce e la risposta
è Zoncolan. Gli chiedono se la discesa del Crostis sia pericolosa e la risposta è sì, molto pericolosa. Nessuno osa chiedergli più nulla; è
evidente che Lui ha deciso che ucciderà il giro in Carnia. Assassino!!
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Spilimbergo – Grossglockner
Castelfidardo: poco nuvoloso, 24,6°C (percepiti 26°C), venti deboli da SSW (6-10 Km/h), umidità al 56%
Arta Terme – T.V. (Km 56,4): nuvole sparse con possibilità di debolissimi e isolati piovaschi (meno di 0,1 mm), 23,5°C (percepiti 25°C), venti deboli da SSW (9-14 Km/h), umidità al 54%,
Oberdrauburg (Km 105,9): piogge deboli (0,5 mm), 18,5°C, venti deboli da SSW (9-13 Km/h), umidità al 66%
Heiligenblut (Km 153,6): temporale con piogge moderate (2,5 mm), 14,8°C (percepiti 26°C), venti deboli da NNE (5 Km/h), umidità al 70%
Grossglockner*: piogge deboli (1,9 mm), 8,7°C, venti deboli da S (4-6 Km/h), umidità al 68%, limite della neve a 2720 metri.
*Previsioni a quota 2369 metri (arrivo a 2137 metri)
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Anche quest’anno spazio agli strafalcioni dei telecronisti
Bartoletti: “Pasqualin ha in mano del vino” (i bicchieri no?)
Debora Caprioglio: “Vi ringrazio per avermi invitato” (cambio di sesso?)
Giancarlo Brocci, patron del GiroBio, a proposito della partenza della prima tappa da Civitella del Tronto: “Partiamo da questo luogo, il più visitato d’Abruzzo” (da quando?)
Plastina: “Stamattina prima di partire su Twitter” (nuova marca di biciclette?)
De Luca: “E’ una trappa tranquillissima” (è proprio vocazione)
Martinello: “C’è un traguardo volante Fancesco, se lo vuoi commentare poi ritorni in regia” (declassato?)
Pancani: “Farnese Neri” (Farnese Vini Neri Sottoli)
De Stefano, passando la linea a Fabrizio Piacente che doveva intervistare Roberto Ferrari: “Roberto, prego”
Domanda stupida della De Stefano a Roberto Ferrari: “Perché i velocisti vanno tutti via?” (guarda la cartina e risponditi da sola)
De Stefano: “Qui a Ravenna è sepolta Anita Garibaldi” (è sepolta a Roma, al Gianicolo)
De Stefano: “Spilimberno” (Spilimbergo)
Martinello: “Beppe Martinelli, general manager dell’Astana” (team manager)
I TITOLI DELL’UNITA’
Ecco come l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del Centenario dell’Unità (1961). Altimetrie e grafice dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
Pambianco sfugge al gruppo nel finale e rosicchia 58″ ad Anquetil Van Looy e Gaul
Mentre giunti vince in volata a Roma su quattro compagni di fuga
Giusti ha battuto nell’ordine Mealli, Conti, Garau e Sartore – Arienti in fuga con i primi è stato fermato da una foratura in prossimità dell’arrivo ed è giunto dopo 32″ – Pambianco, Desmet e Azzini a 1′38″, il gruppo a 2′36″
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa Venaria Reale – Torino
2a tappa Alba – Parma
3a tappa Reggio Emilia – Rapallo
4a tappa Genova Quarto dei Mille – Livorno
5a tappa Piombino – Orvieto
6a tappa Orvieto – Fiuggi
7a tappa Maddaloni – Montevergine di Mercogliano
8a tappa Sapri – Tropea
9a tappa Messina – Etna
10a tappa Termoli – Teramo
11a tappa Tortoreto Lido – Castelfidardo
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI CASTELFIDARDO
maggio 19, 2011 by Redazione
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Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: il commento tecnico alle tappe di montagne, dalla voce di un ex corridore di prestigio che scoprirete tra qualche giorno; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la rubrica tricolore di N@po; le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1961. Seguiteci.
Foto copertina: Bjarne Riis in sala stampa (foto Bettini)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Gadret, scatto imprendibile. Niente trappole per Contador(Gazzetta dello Sport)
A Gadret 11ª tappa. Contador non molla la rosa (Corriere dello Sport – Stadio)
Gadret wins stage 11 of Giro (The Daily Telegraph)
Gadret, dédicace à Weylandt(L’Equipe)
Bronca por el Crostis (AS)
Dani Moreno se queda a 200 metros de la gloria y Contador sigue líder(Marca)
Gadret supera a Moreno en el último tramo y gana (El Mundo Deportivo)
Dernier hommage à Wouter Weylandt – John Gadret remporte la 12e étape du Giro (Le Soir)
Funérailles de Wouter Weylandt: de nombreux supporters pour un dernier hommage – Gadret dédie sa victoire à Wouter Weylandt(Sud Presse)
Beaucoup de monde pour le dernier hommage à Wouter Weylandt – Victoire française, Contador toujours en rose (L’Avenir)
Gent neemt met luid applaus afscheid van Wouter Weylandt – John Gadret wint elfde etappe in Giro(De Standaard)
2500 personnes aux funérailles de Weylandt à Gand – Victoire du Français John Gadret (La Dernière Heure/Les Sports)
Gent neemt met luid applaus afscheid van Wouter Weylandt – Gadret: ‘Ik wilde iets doen om Wouter te eren’ (Het Nieuwsblad)
Mooie overwinning Gadret (De Telegraaf)
France’s Gadret Wins Stage 11 of Giro, Contador Leads(The New York Times)
John Gadret wins Giro stage; Alberto Contador keeps lead (USA Today)
Gadret wins 11th stage in Giro (Herald Sun)
Gadret dedicates Giro victory to Weylandt (The Age)
Gadret wins 11th stage in Giro (The Daily Telegraph – Australia)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Prima della tappa
Mauro Facoltosi: Oggi prevedete una “L’Aquila bis”? E chi potrebbe prendere l’iniziativa?
Hotdogbr: nuova L’Aquila no anche perchè la tappa è molto più breve anche se il percorso si presta ad attacchi, però la Saxo Bank è una squadra forte, tutti avranno paura del trittico micidiale del weekend e alla fine finirà per andare via una fuga, mi aspetto semmai che ci provino uomini di mezza classifica tipo Kiriyenka e Sella che vinse su un percorso simile a Cesena nel 2004
Pedale Pazzo: Avrei puntato su Kiryenka ma a quanto pare non è riuscito ad entrare nella fuga giusta. Ora in fuga c’è Le Mevel che ha solo 1 minuto e spiccioli di ritardo da Contador.
Insomma molta incertezza, impossibile fare un pronostico!
Dopo la tappa
Pedale Pazzo: Non capisco proprio Scarponi.
Va bene errare, ma perseverare no.
Anche oggi ha fatto tirare la sua squadra negli ultimi 10km. Petacchi, Marzano e il mitico Niemec.
E Scarponi? davanti a prendere aria e nemmeno scatta.
Hotdogbr: considerazioni sparse:
-bella vittoria di Gadret che arriva alle grandi montagne pienamente in classifica e oltre a quelle avrà dalla sua la cronoscalata e la discesa del Crostis, guai agli altri big a lasciargli spazio da ora in avanti
-si arriva dalle parti di Montelupone e Rodriguez torna protagonista e sia lui che Menchov che è arrivato nel primo gruppo non vanno tagliati fuori dalla lotta per il podio
-Visconti sorpresa positiva di giornata, al di là dei campionati italiani vinti non l’avevo mai visto andare così forte anche se già sull’Etna aveva dato buoni segnali
-furbissimo Riis che ha tenuto i fuggitivi a 2′ e non a 4 o 5 non per paura di Lemevel ma per invogliare le altre squadre a tirare nel finale per vincere la tappa cosa che è puntualmente successa, perdere la maglia rosa o mantenerla oggi non faceva differenza visto che domani tireranno le squadre dei velocisti e poi ci sono solo montagne
-non si è capito molto perchè l’Astana ha tirato a lungo nel finale per Jufre visto che non era un arrivo per Kreuziger, per giunta oggi è saltato Kiserlovski che è arrivato a 15′
-che la Lampre tirasse nel finale per vincere la tappa con Scarponi invece ci stava a maggior ragione visto che il marchigiano correva in casa, il punto è che Scarponi non ne aveva ed è il secondo segnale negativo dopo quello dell’Etna
-anche Nibali non ha brillato sull’ultimo strappo ma può consolarsi con una squadra apparsa più competitiva rispetto all’Etna anche se continua a mancare dalle prime posizioni Szmyd
-buonissima l’azione di Moreno, corridore che è stato 8° alla Freccia, nei primi 10 alla Vuelta e che sull’Etna aveva atteso Rodriguez dunque non un carneade, e soprattutto di Konovalovas che dimostra di essere non soltanto un cronoman, e lo stesso Lemevel è arrivato a soli 13” da Gadret al traguardo
MirkoBL: Direi che non c’è nulla da aggiungere all’analisi di Hotdogbr.
Profpivo: Non capisco la Lampre… o punta a vincere il Giro o punta alle tappe. Oggi hanno tirato alla morte, col solo risultato di non far tirare la Saxo e in più di spremere pure Petacchi, che domani si gioca l’ultima volata. Ma Scarponi non si rende conto del suo stato di forma? Nel finale non si è proprio visto, non è nemmeno riuscito a fare la volata. Inconprensibile anche vedere l’Astana in testa, avendo tre uomini ancora in classifica avrebbero dovuto provare a entrare nelle fughe, come ha fatto Le Mevel. Mi pare si sia persa una buona occasione per mettere un po’ in difficoltà Contador, visto che a un certo punto si era trovato con mezza squadra già staccata. Contador può patire più tappe come questa, dove la squadra è fondamentale (e secondo me la Saxo non è poi così forte), che non situazione tipo Zoncolan o Finestre, dove i capitani se la giocheranno faccia a faccia senza gregari.
Radcla: Sì, la penso anche io così.
Soprattutto sull’occasione sprecata, forse era l’ultima perché da venerdì arrivano le montagne dove sarà più difficile staccare Contador.
Pincopallino2005: secondo me dopo la tappa dell’Etna il giro dovrebbe essere terminato per manifesta superiorita` di Contador, dopo la tappa di oggi aggiungiamoci manifesta demenza degli avversari.
Howling Wolf14: E’ veramente inconcepibile che durante una corsa, nel corso di un tentativo di fuga, ci siano corridori che fanno pressione su altri “scomodi” affinché abbandonino la fuga perché “disturbano”. E’ successo l’altro giorno con Lastras, succede oggi con Le Mével. E’ immorale, surreale. Il ciclismo è di tutti, la strada è di tutti. Il diritto di andare in fuga è di tutti. L’altro giorno dito puntato su Lastras. Ma che disturbo volete che potesse essere? Alla fine avrà preso un quarto d’ora. Ora Le Mével. Solo perché è 3° in classifica. Il suo obiettivo forse è conquistare la maglia rosa. Ma a MIlano sarà a 20-30 minuti dal vincitore.
Basta con questa prepotenza, questa arroganza. Secondo me i corridori che vengono pescati a chiedere ad altri di staccarsi dalla fuga andrebbero ammoniti e multati.
Pedale Pazzo: Condivido il tuo pensiero, ognuno è libero di fare la sua corsa.
Certo, posso capire che qualcuno possa infastidirsi, ma non si può così platealmente mandare a quel paese un altro ciclista solo perchè entra in fuga. Secondo me poi i vari Agnoli e company devono anche pensare che oggi la Saxo Bank dovrà fare tanta fatica, perchè il percorso è abbastanza impegnativo e la fuga non può scappare troppo. La Saxo non è un granchè, se in questi 2/3 giorni la fanno tirare come si deve Contador si ritroverà solo nei tapponi e lì sarà più facile per Nibali e compagnia attaccarlo da lontano, nelle discese in particolare.
Radcla: Non vorrei sembrasse che io voglia sempre essere in contraddizione con te, non ne ho alcun motiva e soprattutto intenzione, ma pur capendo e aggiungo condividendo, le ragioni che ti hanno portato a fare questa riflessione, mi viene difficile capire come poter regolamentare una cosa del genere.
Se vado in fuga e con me viene un corridore che non voglio, nessuno mi può obbligare a collaborare con lui e far in modo che la fuga vada avanti. Certo sarebbe stato bello vedere in fuga uomini di classifica, la tappa e il giro stesso avrebbero offerto uno spettacolo diverso (un poco come L’Aquila lo scorso anno), ma chi vuole battere Contador deve lavorare con la propria squadra, al più fare un’unione di intenti con altri. Ci vogliono coraggio e soprattutto gambe.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
BIANCO, ROSSO E VERDE
Rubrica semiseria sul Giro 2011, a cura di N@po che giornalmente assegnerà le maglie secondarie ai protagonisti della corsa rosa.
Maglia Bianca: Visconti. Fa tirare i compagni ma poi confessa di non averci creduto abbastanza. Ed i compagni, dopo aver tirato per Visconti, tirano moccoli contro Visconti
Maglia rossa: Le Mevel. Entra nella fuga giusta ma, essendo in classifica, gli altri fuggitivi lo invitano a rialzarsi. Lui non si rialza e gli altri, platealmente, non apprezzano e lo sommergono di maledizioni. Esorcizzato
Maglia verde: Carlos Betancourt. Nella tappa più dura svoltasi sino ad ora, il pupo colombiano si esalta, entra nella fuga giusta e tenta pure di chiudere in solitaria su Moreno nelle fasi finali. Predestinato.
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Castelfidardo – Ravenna
Castelfidardo: poco nuvoloso, 23,4°C (percepiti 25°C), venti deboli da N (8 Km/h), umidità al 52%
Marotta (Km 50,5): cielo sereno, 23,4°C (percepiti 25°C), venti deboli da N (8 Km/h), umidità al 58%, mare calmo
Cattolica – rifornimento (Km 92,8): cielo sereno, 22,4°C (percepiti 24°C), venti deboli da NE (5 Km/h), umidità al 63%, mare calmo
Cesenatico – T.V. (Km 134,1): poco nuvoloso, 24,7°C (percepiti 26°C), venti deboli da ENE (9 Km/h), umidità al 54%, mare calmo
Ravenna: cielo sereno, 23,7°C (percepiti 25°C), venti moderati da E (10 Km/h), umidità al 57%, mare calmo
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Anche quest’anno spazio agli strafalcioni dei telecronisti
Franco Franchi, ex corridore: “Il Puy de Dome, lo fanno ancora oggi” (sono quasi 25 anni che non lo si fa più in corsa)
De Stefano: “Maestro dell’astrattismo astratto” (che cosaaaa?)
Pancani: “Partenza di stamani” (la trappa partiva alle 13.30)
Piacente a Contador prima della partenza: “Oggi che carrera sarà?” (itañol)
Savoldelli: “Rettilini”
Nibali: “Allergia con gli occhi”
Piacente a Contador dopo l’arrivo: “Otro día in maglia rosa” (ma ha già il formulario pronto per ogni evenienza, da cambiare in base alla nazionalità del corridore? Meno male che Pinotti ha tenuto la maglia rosa un solo giorno, altrimenti dopo l’”Another Day” in maglia rosa” ci saremmo sorbito pure “un oter dì in maglia rosa”, che praticamente si pronuncia allo stesso modo)
Savoldelli: “Provare a vincere sull’arrivo” (perchè? Qualche volta hai provato a vincere sotto lo striscione dell’ultimo chilometro?)
Televideo RAI: “Il più lesto a staccare sulla salita finale” (staccare chi?)
I TITOLI DELL’UNITA’
Ecco come l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del Centenario dell’Unità (1961). Altimetrie e grafice dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
SPRINT DI CHIODINI A TEANO
Il “Giro” avanza vivace ma comincia ad accusare la stanchezza
Il ragazzo della “Molteni” ha battuto in volata 24 compagni di fuga – Il gruppo con Anquetil, Gaul e Van Looy giunto a 2′59″ – Pambianco, Carlesi e Massignan salgono in classifica: il “capitano della Fides” è quarto a 2′16″, il “capitano della Philco” è nono a 4′23″ e quello della Legnano è quattordicesimo a 7′35″ – Balmamion e Bahamontes in ritardo di 20′
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa Venaria Reale – Torino
2a tappa Alba – Parma
3a tappa Reggio Emilia – Rapallo
4a tappa Genova Quarto dei Mille – Livorno
5a tappa Piombino – Orvieto
6a tappa Orvieto – Fiuggi
7a tappa Maddaloni – Montevergine di Mercogliano
8a tappa Sapri – Tropea
9a tappa Messina – Etna
10a tappa Termoli – Teramo
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI TERAMO
maggio 18, 2011 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: il commento tecnico alle tappe di montagne, dalla voce di un ex corridore di prestigio che scoprirete tra qualche giorno; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la rubrica tricolore di N@po; le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1961. Seguiteci.
Foto copertina: ruote ferme sotto la pioggia nel primo giorno di riposo (foto Bettini)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Cavendish urla la sesta. Contador stringe la rosa(Gazzetta dello Sport)
Giro, tappa a Cavendish. Contador in rosa (Corriere dello Sport – Stadio)
Cavendish prevails with ‘perfect’ finish (The Independent)
Cavendish wins stage 10 of Giro (The Daily Telegraph)
Cavendish et les jaloux (L’Equipe)
Cavendish: “Toujours quelqu’un pour dire que je triche” (Le Monde)
Lovkvist: “No comprendo que Contador corra el Giro” (AS)
La ‘vendetta’ de Cavendish(Marca)
Cavendish gana, Contador líder (El Mundo Deportivo)
Cavendish réplique à la polémique » (Le Soir)
Cavendish accusé de tricherie sur les pentes de l’Etna (Sud Presse)
Cavendish gagne au sprint mais scandalise les Italiens du peloton (L’Avenir)
Cavendish pakt eindelijk ritzege in de Giro (De Standaard)
La revanche de Cavendish (La Dernière Heure/Les Sports)
Mark Cavendish pakt eindelijk ritzege in de Giro (Het Nieuwsblad)
Superieure zege Cavendish (De Telegraaf)
Cavendish Wins 10th Stage of Giro in Sprint (The New York Times)
Facing criticism, Mark Cavendish sprints to Giro stage win (USA Today)
Cavendish accused of cheating (Herald Sun)
Cavendish wins stage after cheating claims (The Age)
Cavendish wins stage after cheat claims (The Daily Telegraph – Australia)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Prima della tappa
Mauro Facoltosi: Chi è il vostro favorito per oggi?
MirkoBL: Cavendish su Petacchi, se la Saxo non fa andare la fuga.
Pedale Pazzo: Spero Petacchi, ma credo Cavendish.
MirkoBL: Volata imperiale di Cavendish.
Petacchi è partito un po’ troppo lungoforse, ma è stato lasciato solo troppo presto; comunque oggi non ce n’era per nessuno. Bravo anche Ventoso: su questi arrivi in leggera salita sa sempre farsi valere.
Pedale Pazzo: A Petacchi è mancata molto la tirata finale di Ondo: appena si sono spostati gli Htc mi pare, Ondo non è riuscito a tirare neanche un metro. Petacchi si è un pò fermato, avendo Cavendish a ruota e mancando ancora 300 metri e più. Ha provato ad accodarsi al treno di Ventoso ma ormai era all’aria, ha provato ad anticipare ma praiticamente ha tirato la volta a Cavendish.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
BIANCO, ROSSO E VERDE
Rubrica semiseria sul Giro 2011, a cura di N@po che giornalmente assegnerà le maglie secondarie ai protagonisti della corsa rosa.
Maglia Bianca: Petacchi. Perde la volata e non è un problema, ma poi, intervistato nega di voler aprire una polemica su Cavendish proprio mentre la sta aprendo. Spericolato…
Maglia rossa:Ivan Basso. OK non partecipa al giro, ma nel tentativo di emulare Contador si avventura sull’Etna e finisce in una griglia, Quindici punti di sutura e la faccia come una provola…Grigliato.
Maglia verde: Cavendish. Di solito il velocista, per vincere, sfrutta i treni, lui per sopravvivere ha sfruttato le auto (e qualcuno sospetta pure gli skilift). Impunito.
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Tortoreto Lido – Castelfidardo
Termoli: cielo sereno, 21,9°C (percepiti 23°C), venti moderati da N (15 Km/h), umidità al 51%, mare mosso
Appignano del Tronto (Km 41,9): cielo sereno, 21,8°C (percepiti 23°C), venti moderati da NNE (12-13 Km/h), umidità al 51%
Rapagnano – GPM (Km 91,3): poco nuvoloso, 21,6°C, venti moderati da NNE (11-13 Km/h), umidità al 51%
Recanati – T.V. (Km 129,7): cielo sereno, 20,7°C, venti deboli da NE (9-11 Km/h), umidità al 53%
Castelfidardo: cielo sereno, 21,3°C, venti deboli da N (9-11 Km/h), umidità al 51%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Anche quest’anno spazio agli strafalcioni dei telecronisti
De Luca: “Nervorismo”
Conti, commentando la tappa di Teramo del Giro 1980: “Tappa difficile, con le colline d’Abruzzo” (Valico Monte Serre, 1599 metri; Vado di Sole, 1621 metri; proprio collina non è)
Pancani: “Il traguardo è completamente in un rettilineo” (trovamelo tu un traguardo a cavallo di due rettilinei)
De Luca: “Molto tranquilla la trappa” (seguivi la tappa o prendevi i voti ed entravi in monastero?)
Pancani: “Celebrazione del ricordo della scomparsa”
Bulbarelli: “Grazie al direttore della Liquigas” (l’ex telecronista si stava congedando da Paolo Slongo, direttore sportivo della formazione)
Pancani: “La Astana”
Savoldelli: “Vento a favore per il gruppo, che spira dal lato destro”
Savoldelli: “Il gruppo occupa tutto la strada”
Savoldelli: “Bjarn Riis”
Televideo RAI: “A Teramo Cavendish brucia Veloso” (Ventoso)
Televideo RAI: “Krivstov” (Krivtsov)
I TITOLI DELL’UNITA’
Ecco come l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del Centenario dell’Unità (1961). Altimetrie e grafice dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
JACQUES ANQUETIL E’ MAGLIA ROSA
Guizzo di Taccone – Terza vittoria italiana a Potenza
Il vincitore ha staccato il compagno di fuga Junkermann di tre macchine – Van Tongerloo, ferito, in ritardo di oltre cinque minuti – Oggi la Potenza – Teano
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa Venaria Reale – Torino
2a tappa Alba – Parma
3a tappa Reggio Emilia – Rapallo
4a tappa Genova Quarto dei Mille – Livorno
5a tappa Piombino – Orvieto
6a tappa Orvieto – Fiuggi
7a tappa Maddaloni – Montevergine di Mercogliano
8a tappa Sapri – Tropea
9a tappa Messina – Etna
IL GIRO VIEN DI NOTTE – LE STORIE MAGGIOLINE DEL GIRO E DELL’ITALIA – 1a parte
maggio 17, 2011 by Redazione
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Da più di cent’anni il Giro accompagna l’Italia in un viaggio costellato di avvenimenti, ora lieti, ora più tristi. Vi illustriamo il racconto di quest’avventura a due iniziata nella notte del 13 maggio 1909 e passata attraverso gli anni del fascismo e lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, che non fermerà la fame di Giro e cambierà l’assetto dello stato.
Foto copertina: il dirigibile Italia del volo di Umberto Nobile sul polo nord
“Abbiamo fatto l’Italia. Ora si tratta di fare gli Italiani” Chissà se, dopo aver pronunciato questa storica frase, Massimo d’Azeglio avrebbe mai immaginato che un deciso aiuto alla “cementificazione” dei rapporti tra i sudditi del neonato stato sarebbe arrivato dall’allora ancora elitario mondo dello sport, da quel ciclismo che compirà la sua prima gara ufficiale solo 7 anni dopo l’Unità (31 maggio 1868, circuito del parco di Saint Cloud, vittoria dell’inglese James Moore) e che vedrà nascere il Giro quasi di nascosto, quando mancheranno pochi minuti alle 3 di notte del 13 maggio 1909. Nonostante il buio e l’ora tarda, tantissima gente si era radunata nella zona di Piazzale Loreto a Milano e non meno strabocchevole sarà la folla che accoglierà la corsa rosa nei successivi otto traguardi. Quel che con fatica cercarono di ricucire i primi governi postunitari riuscirà in meno di un mese al “triumvirato” Costamagna-Cougnet-Morgagni: gli italiani uniti dalla passione sportiva, impietositi da quei “forzati del pedale” che si contorcevano sui loro cavalli d’acciaio affrontando strade al limite della percorrenza. Un tifo che unisce e non divide, come invece avveniva nel mondo del calcio, dove le rivalità erano e sono più sentite e contrapposte.
Scoccò così il classico colpo di fulmine e subito si convolò a nozze, quelle tra l’Italia e il Giro: un matrimonio che ancora funziona a cent’anni di distanza, sempre assieme e sempre uniti, nella gioia e nella malattia, con la corsa rosa che accompagnerà l’Italia attraverso le vicende del XX secolo, nel passaggio dalla monarchia alla repubblica, nelle ore liete e in quelle più gravi.
Con la stessa forza d’un uragano il Giro arriverà a scardinare un mese, quello di maggio, che fino a quel momento era ancora permeato da un che di soporifero, con il lento passaggio dai primi tepori primaverili e dai colpi di coda della stagione invernale al caldo dell’estate. È ancora il mese dei fiori, il mese della Madonna, con le famiglie che si radunano alla sera nei cortili per recitare il rosario, deponendo rose ai piedi delle effigi della Vergine Maria. Ben presto, a dare una frustata generale, è colta la rosa più splendente, quella del Giro, e gli effetti si vedranno subito. A differenza di quanto capitava in Francia, dove per anni il Tour propose sempre le medesime località, al Giro bastarono poche edizioni per sgretolare il roccione granitico dei grandi capoluoghi di provincia e cominciare a fare gola anche alle municipalità secondarie. Già nel 1910, alla seconda edizione, nel programma figurava un arrivo a Mondovì, gratificata dal fatto di trovarsi ad un tiro di schioppo da San Michele, il paese natale dell’allora direttore della Gazzetta Eugenio Camillo Costamagna. Poi, alla chetichella, si aggiunsero altri comuni: Oneglia (non ancora Imperia) e Sulmona nel 1911, Lugo nel 1914, Merano nel 1921 (dopo l’annessione dell’Alto Adige all’Italia, avvenuta nel 1919), l’allora italiana Portorose (oggi in Slovenia) e Santa Margherita Ligure nel 1922, e così via. Nel 1928 poi, tra la nomenclatura della 16a edizione del Giro spunterà anche il nome di Predappio, il paese di Benito Mussolini.
Il fascismo era nato il 23 marzo del 1919 a Milano e aveva ufficialmente preso il potere il 31 ottobre del 1922 quando re Vittorio Emanuele III nominerà Mussolini a capo di un governo che, nel volgere di quattro anni, sarà trasformato dalle “leggi fascistissime” in una dittatura.
Anche il Giro finirà per appoggiarsi al nuovo regime e non solo per continuare a vivere, ma anche per una sorta di rispetto verso la figura di Tullo Morgagni, scomparso in un tragico incidente aereo nel 1919. Costui, uno dei tre artefici della nascita del Giro, era fratello di Manlio Morgagni, fedelissimo collaboratore del duce e amministratore delegato de “Il Popolo d’Italia”, organo ufficiale del Partito Nazionale Fascista. Inoltre il nuovo regime esaltava l’attività sportiva, come testimoniano la nascita del quotidiano di fondazione fascista “Il Corriere dello Sport” (poi divenuto “Il Littoriale” ed oggi “Il Corriere dello Sport-Stadio”) e le numerose foto di Mussolini intento a praticare sport, come quelle dove lo si vedeva sciare sulle nevi del Terminillo, la stazione di sport invernali voluta dal regime e pubblicizzata proprio grazie alla corsa rosa che, per quattro edizioni consecutive, dal 1936 al 1939, ne propose la cronoscalata, prima prova del genere affrontata nel mondo del ciclismo.
Nel frattempo, altri importanti avvenimenti sportivi con protagonista l’Italia avevano rubato un po’ di spazio al Giro sulle pagine dei quotidiani. Il 25 maggio del 1928, mentre il Giro con Binda capoclassifica osservava un giorno di riposo nella capitale, a migliaia di chilometri di distanza si concludeva tragicamente la spedizione al polo nord di Umberto Nobile, con lo schianto sul ghiaccio del dirigibile “Italia”, che causò sette vittime, conto al quale va aggiunto anche il celebre esploratore norvegese Amundsen, scomparso durante le operazioni di soccorso.
Più lieto l’evento del 10 giugno 1934, quando Giuseppe Olmo tagliò per primo il traguardo della conclusiva tappa meneghina accolto da un boato, ma non si trattava di un’esclamazione di esultanza diretta nei confronti del corridore savonese: proprio in quel momento, infatti, era stata diffusa dagli altoparlanti la notizia del goal di Angelo Schiavio, rete che permise all’Italia di imporsi ai supplementari nella finale del Campionato Mondiale di calcio, disputata allo Stadio del Partito Nazionale Fascista di Roma (demolito nel 1953, ha lasciato posto all’odierno Flaminio)
Negli anni successivi gli eventi sportivi dovrannò però cedere il testimone a più infausti atti bellici, con venti di guerra che prenderanno a soffiare sempre più insistenti sul continente europeo e sulla nostra nazione.
Nel 1936 il regime aveva stretto un’allenza con il nazismo, il famoso asse Roma-Berlino, legamo suggellato anche dalla visita compiuta da Hitler in Italia due anni più tardi, proprio nei giorni della partenza da Milano della 26a edizione del Giro, la prima delle due vinte consecutivamente dal piemontese Giovanni Valetti. Quando, il 1° settembre del 1939, l’invasione della Polonia da parte della Germania costituì la scintilla scatenante la Seconda Guerra Mondiale, l’Italia decise però di rimanerne fuori, invocando la neutralità a causa dell’inadeguatezza dell’esercito, e questo consentì al Giro di continuare a “correre” per ancora un’edizione. Fu la prima delle cinque edizioni vinte da Fausto Coppi, terminata a Milano giusto in tempo, meno di ventiquattore prima dello storico discorso di Piazza Venezia, col quale – era il 10 giugno del 1940 – Mussolini annunciò l’ingresso in guerra accanto alla Germania econtro Inghilterra e Francia.
In Europa di ciclismo non se ne parlerà più per un bel pezzo, soprattutto di Tour perché la Francia già da un mese non esisteva più come nazione unitaria, lentamente spezzata in due dall’invasione nazista.
In Italia la situazione meno drammatica permise alle corse in linea di continuare a disputarsi, anche se la partecipazione sarebbe stata per causa di forze maggiore limitata ai soli corridori di casa. Per questo stesso motivo – all’ultimo Giro avevano partecipato solo tre formazioni straniere – in Gazzetta si pensò di sospendere la corsa rosa fino alla fine del conflitto ma l’astinenza da Giro non tardò a farsi sentire e così si arrivò all’istituzione, dopo un anno di digiuno, del cosiddetto “Giro di Guerra”. Non si trattava di una vera corsa a tappe bensì di una challenge la cui classifica finale, ovviamente a punti e non a tempi, era stilata in base agli ordini d’arrivo di otto classiche del calendario italiano, le più prestigiose: si cominciava dalla Sanremo e si finiva con il Lombardia dopo aver affrontato i giri di Lazio, Toscana, Emilia, Veneto, Piemonte e Campania. Quel giro si decise proprio nell’ultima prova, terminata la quale la maglia rosa fu assegnata a Gino Bartali, che precedette di 2 punti Pierino Favalli e di 7 Aldolfo Leoni. Acquistato il consenso popolare e quello del mondo sportivo, si decise di ripetere l’esperienza anche nel 1943, ma il precipitare degli eventi bellici costrinse gli organizzatori a chiudere baracca dopo l’effettuazione delle prime quattro prove (la Sanremo, il Trofeo Moschini, il Giro della Toscana e il Gran Premio Roma) e a decretare vincitore il corridore che si trovava in quel momento in testa alla classifica, il romagnolo Glauco Servadei.
I boati dei bombardamenti misero la sordina al fruscio delle due ruote. Ora era davvero finita.
Mauro Facoltosi
1-continua
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI ETNA
maggio 16, 2011 by Redazione
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Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: il commento tecnico alle tappe di montagne, dalla voce di un ex corridore di prestigio che scoprirete tra qualche giorno; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la rubrica tricolore di N@po; le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1961. Seguiteci.
Foto copertina: i tifosi di Nibali col loro beniamino al raduno di Messina (foto Bettini)
IL COMMENTO SULLA TAPPA DI MASSIMILIANO LELLI
Ve l’avevamo promesso, un grande campione del passato avrebbe commentato per noi le tappe di montagna del Giro 2011 a poche ore dala conclusione: sarà Massimiliano Lelli, professionista dal 1989 al 2004, vincitore della maglia bianca di miglior giovane al Giro del 1991, da lui concluso al 3° posto dopo aver conquistato due tappe.
GIGANTE CONTADOR
Mi sembra doveroso aprire il mio commento del dopo tappa facendo i miei complimenti a Contador, un grandissimo corridore, ma soprattutto un grandissimo professionista. Nonostante le vicende che lo hanno coinvolto, e tutt’ora pendono sulla sua testa, lui è concentrato solo sulla corsa. Per quanto riguarda i suoi problemi giudiziari, credo che si debbano risolvere immediatamente certi “problemi” e non a distanza di mesi, anzi quasi un anno: se lo lasci correre non lo puoi giudicare dopo per fatti precedenti alla corsa.
Tornando al ciclismo pedalato, posso dirmi davvero contento per la tappa di oggi, mi sono divertito molto perchè i big hanno infiammato subito la corsa dando spettacolo, il tutto a vantaggio dei tifosi, che ne avevano bisogno dopo i primi giorni neri di questa corsa rosa.
L’unica nota dolente è che forse il Giro è già chiuso, nei prossimi giorni probabilmente Contador lascerà andare un fuga per non appesantire la sua squadra con troppi giorni in rosa, ma quando la strada tornerà a salire, negli ultimi giorni, lo spagnolo lascerà tutti al palo come ha fatto oggi.
Quello che più mi ha impressionato è la semplicità con cui ha staccato tutti, su una salita veloce e con tanto vento contro. In genere su queste salite non si riesce a fare questa differenza: lui ci è riuscito e salvo imprevisti, il Giro è suo.
Per le altre due piazze del podio vedo la corsa molto aperta, mi sento però di escludere Scarponi, avevo già detto nei giorni scorsi che avrebbe dovuto pensare prima ai successi parziali, poi alla classifica. Ora rischia di aver compromesso tutto, difficilmente con un minuto di distacco avrà via libera per una fuga e nelle tappe decisive abbiamo già visto chi comanda. Purtroppo ora deve decidere, perdere mezz’ora e andare in fuga da lontano o puntare a una posizione di rincalzo nella generale, rischiando di non conquistare nessuna tappa. Io opterei per la prima soluzione, dopo la mazzata di oggi sarà davvero difficile per lui. Purtroppo, posso dire di saperne qualcosa con quel 12° posto nel Giro del ‘92: partivo con buone ambizioni e una situazione simile mi bloccò psicologicamente.
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Massimiliano Lelli
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Tremendo Contador. Trionfa ed è rosa(Gazzetta dello Sport)
Giro d’Italia, a Contador tappa e maglia rosa (Corriere dello Sport – Stadio)
Contador takes the lead on Mount Etna (The Independent)
Contador triumphs on Mount Etna(The Daily Telegraph)
«Une belle démonstration» (L’Equipe)
Contador s’impose en solitaire sur l’Etna (Le Monde)
Contador fue el volcán (AS)
Contador entra en erupción en el Etna (Marca)
‘Volcano’ Contador (El Mundo Deportivo)
Contador prend les commandes du Giro « au bon moment » (Le Soir)
Contador explose sur l’Etna et prend le rose (Sud Presse)
Contador met le feu au Giro (L’Avenir)
Contador oppermachtig op de Etna (De Standaard)
Contador, en pleine éruption!(La Dernière Heure/Les Sports)
Contador barst uit op de Etna (Het Nieuwsblad)
Contador neemt roze Weening over (De Telegraaf)
Contador Captures Stage and Overall Lead in Giro (The New York Times)
Alberto Contador takes pink jersey, wins Giro stage (USA Today)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Prima della tappa
Mauro Facoltosi: Oggi che succede? Contador, Nibali, Scarponi o chi altro?
Alefederico: Oggi succede che Kreuziger mette tutti in fila e piazza una bella ipoteca sul Giro
Pedale Pazzo: ma dici sul serio?
Hotdogbr: oggi DEVE succedere qualcosa, la scusa di risparmiarsi per lo Zoncolan o il Gardeccia non esiste in primo luogo perchè c’è il giorno di riposo e in secondo perchè se attacchi spendi energie ma devono spenderle anche gli altri per inseguirti, e non vale neppure la scusa per cui la salita è pedalabile perchè nel 1989 malgrado essa fosse di 8 km più corta i distacchi ci sono stati, il primo che deve attaccare è Scarponi e poi tutti quei corridori non di primissimo piano ma molto forti in salita vedi Anton e Pozzovivo per citarne alcuni
Pedale Pazzo: Ho guardato bene le 2 altimetrie e mi sembra che non sono salite dove i big potranno fare la differenza tra loro. Il primo versante è molto leggero e non succederà nulla, nel secondo c’è un pezzo buono per scattare al 12° chilometro: lì chi ha qualcosa in più può scattare e prendere qualche secondo di vantaggio e vincere la tappa. Per aumentare le probabilità di buona riuscita dell’attacco è bene che chi ha intenzione di attaccare faccia lavorare bene la squadra sulla prima scalata, per farla a ritmo alto e stancare chi magari è meno in condizione. In ogni caso oggi non si deciderà nulla, i distacchi secondo me saranno molto contenuti tra i vari big, nell’ordine di un minuto compreso di abbuoni vari. Per mettere eventuali ipoteche su questo giro c’è da aspettare di arrivare a Gardeccia……. Ultima cosa: come favorito tra i big vedo Scarponi, che sembra quello più in forma (per ora) e anche quello avvantaggiato dal finale più leggero e da “rapportoni”.
Garda Bike: sulla discesa verso Zafferana Nibali potrebbe tentare un allungo?
Salitepuntocià: Attenzione che nel 1989 non facevano le medie di adesso nelle salite… mi pare che fignon sull alpe d’huez 89 fu il migliore, ci mise 6′ piu del pirata 95, diciamo che era l’era del doping fai da te e non ancora epo-scientifico… i tempi in cui la crono del vassiviere si faceva 4′ in piu di qualche anno dopo… ci son ancora le immagini nostalgiche di un duello figno-parra a la plagne che si alzavano sui pedali, quando dagli anni 90 quella salita la si fa praticamente seduti sulla sella e rapporto altino. I primi anni 90 fino al 97 in salita si andava fortissimo, con treni pazzeschi, e logicamente facevano meno selezione, era come se un 6% medio fosse diventao un 4% , un 8% diventato un 6%… dopo con il limite ematocrito si è tornati su livelli piu umani, ma cmq sempre piu alti che gli anni 80, anche se si è tornati a fare selezione su salite non troppo dure anche al tour… i record dell’alpe d’huez e mrtirolo sono del 1995 e 1996 !!!!!!!!!! Io penso che se ci sara’ lotta, la selezione verra’ cmq fuori, e che fra il primo e il decimo dei big, ci sara almeno 1′e mezzo, perche la salita è lunga e mi pare esposta al sole
Dopo la tappa
Garda Bike: Contador è il più in forma. Continuando così non c’è già più storia, anche se mancano ancora 2 settimane, niente da dire che (salvo motivazioni giudiziarie) lo spagnolo è ciclisticamente un fuoriclasse. Scarponi in piena crisi, Nibali sufficiente, benissimo Rujano, sono felicissimo per il venezuelano.
Salitepuntocià: Ha fatto ancor meno selezione, mi pare 1′10″ fra il primo e il decimo, a dimostrazione che non è vero che salita lunga uguale maggiori distacchi… lo zoncolan 4′ fra il primo e il decimo. Ruijano mi ha sorpreso, alla pari con Contador praticamente. e non era la salita di ruijano, bisgona vedere se è solo una grandissima girnata di ruijano, o un fuoco di paglia. Perchè se no il giro è gia finito. il prossimo week end si decide il giro, col trittico grsossglockner, zoncolan, vajolet.
Trautman: Se Scarponi Nibali Kreuziger e Menchov e gli altri sono quelli di oggi, come possono attaccare sulle Alpi? Mi sa che tante salite saranno sprecate causa eccessiva superiorita’ di Contador.
Hotdogbr: -il Giro è finito? Al 99% sì anche se ci saranno tappe talmente dure che potrà succedere di tutto, di sicuro come scatta Contador non lo faceva neppure Pantani o il miglior Armstrong, ad esempio quello dell’Alpe d’Huez 2001, anche se poi globalmente in salita mi prendo ancora il Pirata
-Rujano in classifica è a 6′ o giù di lì ma non è affatto tagliato fuori per il podio, l’unica incognita è la resistenza che gli potrebbe mancare dopo tanti anni lontano dal ciclismo di alto livello ma nel 2005 quella resistenza l’aveva
-Garzelli dice di non puntare alla classifica ma al posto suo ci punterei, non è detto che avrà una giornata storta come negli ultimi due anni e nel 2009 questa è arrivata all’inizio del Giro all’Alpe di Siusi
-Nibali e Kreuziger sembrano alla luce di oggi i più accreditati per il podio, in particolare il siciliano dovrebbe essere in crescita anche se gli è mancata drammaticamente la squadra, dopo di lui il miglior Liquigas al traguardo è stato Salerno 62°
-Arroyo va più forte dell’anno scorso, purtroppo non ha i 12′ di bonus che aveva avuto all’Aquila
-Siutsou è un regolarista e tende a crescere nella terza settimana, se va così forte già adesso attenzione a lui per un posto nei 5
-Anton non brillantissimo ma non era una salita per lui, anche lui si può giocare il podio
-se non avesse seguito Contador allora Scarponi sarebbe arrivato insieme a Nibali ma questo vuol dire comunque che non era in giornata, vedremo se si è trattato appunto di una giornata storta oppure se semplicemente il marchigiano ha dei limiti e di fronte a corridori che l’anno scorso non c’erano come lo spagnolo che vanno più forte come Nibali è destinato a stare fuori dal podio, in casa Lampre c’è Niemec che va fortissimo e ribadisco che sarebbe bello vederlo capitano altrove
-sorpresa di giornata Carrara, lui se lascia perdere la classifica può vincere una bella tappa di montagna andando in fuga
-debacle per Menchov ma sia lui che la Geox avevano dato segnali negativi già a Montevergine se non addirittura nella cronosquadre, evidentemente i problemi fisici avuti al Giro di Catalogna hanno lasciato il segno
-più sorprendente il crollo di Rodriguez, forse ha pagato più di altri la lunghezza della salita e la difficoltà di respirazione in cima per la scarsa vegetazione, o forse semplicemente è arrivato al Giro scarico dopo una prima parte di stagione difficile e poi le Ardenne da protagonista
-esce di classifica anche Pozzovivo, anche a lui non resta che puntare a una tappa
-i distacchi ci sono stati eccome, già il 20° è arrivato a oltre 2′ e su una salita di questo tipo che qualcuno definiva uguale a Montevergine sono tanti
Pedale Pazzo: Bell’attacco di Contador e grande dimostrazione di forza. Alla faccia di chi diceva che ieri era scattato per fare un pò di Bluff.. Distacco di 50 secondi che su una salita del genere vale molto, ma molto.
Vuol dire che è 2 spanne sopra agli altri. Nibali non ha risposto all’attacco ma secondo me è quello che crescerà di più nell’ultima settimana, anche se arrivare ai livelli di Contador sarà dura.
Scarponi ha fatto un fuori giri e lo ha pagato, un pò ridimensionato anche perchè lui andrà in calando di condizione (secondo me).
Giro finito? per me deve ancora iniziare! E’ un Giro troppo immenso, non voglio pensare che si sia già deciso tutto..staremo a vedere!
Howlin Wolf14: Quelli della Lampre hanno tirato tutto il giorno. Soprattutto Righi e Niemiec. Ma alla Lampre prima di mettersi a tirare non s’informano sulle condizioni del capitano. Hanno una strategia, oppure fanno come il pugile che si mette in guardia anche quando suona il campanello di casa?
Jack.ciclista: Contador formidabile: Nibali se avesse avuto un poco di esperienza in più avrebbe potuto far fuori prima Scarponi obbligandolo ad un dustacco ancora più pesante. Sono convinto anche io che Nibali crescerà sempre più, sono più dubbioso su un possibile calo di Contador, soprattutto perchè d’ora in poi gli basterà solo difendersi.
MirkoBL: Contador impressionante. È scattato sull’unico punto duro ed ha fatto una grossa differenza su pendenze medie e con vento contrario per buoni tratti.
Scarponi pivello: come puoi andare dietro a Contador andando a 40 pedalate al minuto?
Nibali molto intelligente, ha pensato bene di salire col suo passo; è, al momento, il maggiore rivale per lo spagnolo. Peccato che la Liquigas mi sia sembrata piuttosto debole oggi.
Astana gran bella squadra, molto solida; potrebbe fare saltare il banco assieme all’Androni. Benissimo Rujano su una salita inadatta a lui. Spero che si mantenga sui livelli del 2005, perché così, con le pendenze della prossima settimana, diventa un serio candidato al podio. Igor Anton, nonostante quello che continua a dire in giro, alla classifica ci pensa eccome. Deludentissimi Menchov e la Geox in generale.
Howling Wolf14: E’ vero, Menchov è stato deludentissimo. E anche Sastre non ha brillato. Il bello è che, appunto, le squadre che tirano di più alla fine sono quelle che hanno bilanci fallimentari o quasi. La Lampre ha tirato per il Re di Prussia. La Geox pure. Io mi chiedo se chi le dirige ha in mente una tattica o no. Se Scarponi non va, se Menchov non va, e Sastre nemmeno, per che cosa andate a tirare il gruppo?
Pedale Pazzo: La squadra tira se il capitano dice di tirare.
E il capitano dice di tirare se si sente bene.
Scarponi si sentiva bene e credo fosse convinto di essere almeno e dico almeno alla pari con Contador (lo si è capito nelle dichirazioni di questi giorni, quando addirittura ha più volte snobbato Nibali non includendolo nei 3 possibili vincitori di questo Giro, includendo invece se stesso). Probabilmente si è sopravvalutato (e lo si è capito ance quando ha fatto la tirata col rapportone per andare a prendere Contador, ma che pensava di fare?!?). In ogni caso la Lampre secondo me dovrebbe fare un pensiero su Niemec: è fortissimo, con uno Scarponi che non dà garanzie lo libererei dai compiti di gregario e gli fare farei il suo Giro..sai mai che ti arriva davanti al capitano sfruttando anche l’effetto sorpresa.
Profpivo: Scarponi arrogante nel seguire Contador, doveva starsene buonino con gli altri. Gli è andata bene che ha perso ancora poco, era evidentemente bollito nel finale. Contador comunque è una spalla sopra gli altri, non vedo come possa perdere il Giro a meno di cadute o altri imprevisti. Tra gli altri quelli con più gamba mi sembrano Nibali e Kreuziger, sorprendente Garzelli, mentre la grande delusione è Rodriguez.
Gibosimoni: Contador un gradino sopra tutti (speriamo senza bistecche). Scarponi ha messo la squadra ha tirare perchè si sentiva in forma, e in forma lo erano anche Nibali e Kreuziger.
Il problema è un altro: che oggi Contador non lo avrebbe battuto neanche il più in forma degli Armstrong tempi d’oro. A mio parere Nibali è stato più intelligente di Scarponi: quando ha visto partire Contador, non è andato fuori ritmo per stare con lui ma è salito del suo ben consapevole dei propri limiti, mentre Scarponi per stargli dietro ha fatto un fuori giri pazzesco che poi gli è costato quei 15″ in più all’arrivo. Se non fosse partito per cercare la ruota dello Spagnolo sarebbe arrivato col Siciliano.
Comunque, finalmente anche le prime salite, quelle dove “non si decide chi vince il giro ma chi non può vincerlo” (ormai mi esce dalle orecchie questa frase) danno spettacolo.
Nibali lo vedo in crescendo di forma, potrebbe tentare qualcosa in discesa dal Crostis o dal Fedaia. Scarponi è in ottima forma, ma forse calerà nell’ultima settimana. Bene anche Kreuziger e il “vecchietto” Garzelli, che si tira sempre fuori da essere un big ma sta dimostrando di esserlo, delusione Menchov, Pozzovivo, Sastre e Rodriguez.
Ma Betancour?
E Contador – aspetto conferma a Luglio dal Tas – è un vero fuoriclasse, un campione.
Speriamo non abbia mangiato bistecche ieri sera.
N@po: Betancourt grande delusione. Oggi non ha lavorato per Garzelli come nei giorni scorsi. Grande Rujano che sente odore di Finestre. E Niemec al suo primo grande giro va più forte di molti capitani.
Antares86: Speriamo che tornando al nord torni a Contador anche la presunta allergia… altrimenti al netto di cadute/impreviste c’è poco da fare… Non vorrei sparare cavolate ma dovrebbe aver fatto gli ultimi 7km di salita ad oltre 1700 m/h, con vento e pendenze facili…
Però forse manca un po’ di livello negli avversari…
Salitepuntocià: io non ho scritto che è uguale a montevergine CHE NON E’UNA SALITA. Ho scritto che mi aspettavo almeno 1′30″ fra il primo e il decimo, perche non ritengo le salite lunghe al 6% capaci di fare grossi distacchi , infatti fra il primo e il decimo solo 1′07″, lo zoncolan fece quasi 4′ per fare un paragone. E non è che son andati piano. per i gorssi distacchi aspettiamo lo zoncolan, anche senza il crostis li fara’.
Hotdogbr: non dicevo a te, mi riferivo ad altri su altri forum, comunque sul Terminillo l’anno scorso, complice la scarsa battaglia tra i corridori, i distacchi furono molto minori
MirkoBL: Sulla discesa del Crostis sì, su quella del Fedaia direi di no, è facile.
Howling Wolf14: Questo Scarponi è stato montato. Sono i media che lo hanno dipinto come un possibile vincitore. Lui mi sembra un po’ svampito. Ma forse varrebbe la pena di parlare più del Giro che di Scarponi. E invitare ad alzare la mano coloro che l’hanno indicato come il secondo rivale di Contador, dopo Nibali. Ma tra Nibali e Scarponi c’è un abisso.
Jackciclista: Lo penso anche io, e lo dimostra la gestione tattica di ieri.
Pincopallino2005: Una tappa significativa come quella di ieri Nibali la doveva vincere, invece ha fatto uno scatto all’ultimo Km che sembrava lo scatto della pieta` (manco davanti a Garzelli e` riuscito ad andare…), quest’anno sec me manco tra i primi 5 arriva (ciclista molto sopravvalutato come fu con Cunego).
Ceemo: Di certo Scarponi è stato un pò montato dai media, come si è soliti fare in Italia. Lo si è messo tra i principali favoriti senza considerare che non ha mai centrato un podio in un GT e solo lo scorso anno ha fatto una buona classifica. Però adesso non lo si deve neppure demonizzare. Non ho visto la tappa ma ieri mi pare abbia solo pagato un fuorigiri su un Contador molto forte, e ci può stare. Non ha perso minuti su minuti e penso che il podio o quantomeno un posto fra i 5 sia ancora alla sua portata. Non diamolo per corridore bollito.
Lelli sbaglia nel paragone con se stesso, Scarponi ha molto più possibilità di fare una buona classifca di quante ne aveva lui e il 2010 è li a dimostrarlo. Delusione molto grossa invece per tutta la Geox. Spero ora che loro o l’Astana provino a inventarsi qualcosa per far saltare il banco. Se si porta Contador all’ultima salita senza provare azioni da lontano lo spagnolo è praticamente imbattibile. Penso che invece se lo si attaccasse già sul Crostis o su Giau qualcosa cambierebbe.
Certo che ci voglio gambe, voglia e fantasia.
Pedale Pazzo: Beh a inizio giro era dato a 7, assieme a Nibali, secondi solo a Contador. E quelli delle scommesse spesso c’azzeccano, anche perchè coi soldi non si scherza.
Aveva fatto vedere delle ottime cose l’anno scorso e anche quest’anno. Io ho sempre detto che è arrivato a questo Giro troppo in condizione e che probabilmente sarebbe andato in calando. Ieri se non avesse fatto il fuori giri sarebbe arrivato abbastanza tranquillamente con Nibali, Kreuziger e compagnia.Sta certamente dimostrando scarsezza tattica, anche perchè ha fatto altri 2 scatti totalemnte inutili nelle tappe precedenti (e sono scatti che prima o poi si pagano in un Giro). A Gardeccia tireremo le somme e capiremo meglio il suo livello (anche per i futuri Giri).
Salitepuntocià: Ma Ruijano E’ TRASPARENTE? In tv ( ma anche Lelli) , si parla di un contador che come una macchina HA STACCATO TUTTI E AZIONE DI UN ALTRA CATEGORIA, ma RUIJANO NON E’STATO STACCATO , o è cosi trasparente che non lo vedono? Boh.. Quindi o Ruijano anche lui ieri ERA DI UN ALTRA CATEGORIA, o Contador non ha fatto nulla di eccezionale, o appunto, RUIJANO lo abbiamo visto solo noi e fuori dal forum ,nessuno lo ha visto e ha preso 10′ da contador
Pedale Pazzo: No dai, Cassani in diretta ha sottolineato più volte il grande ritorno di Ruijano, pronosticando anche di vederlo in possibili fughe sulle salite più dura. In effetti Ruijano ha fatto una mezza impresa sull’etna, anche perchè non era certo una salita per lui: poca pendenza, vento contro. Peccato solo che in classifica abbia già 6 minuti e rotti di ritardo (mi pare che ne ha presi 5 nella tappa dello sterrato).
MirkoBL: Oddio, viste le proporzioni tra lui e la sua bicicletta, in effetti Rujano è quasi trasparente. Sembra un bambino che ha rubato la bici al padre.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
BIANCO, ROSSO E VERDE
Rubrica semiseria sul Giro 2011, a cura di N@po che giornalmente assegnerà le maglie secondarie ai protagonisti della corsa rosa.
Maglia Bianca: Rujano. Evita la fucilata di Contador anticipandola con la sua modesta schioppettatina ma poi finisce impallinato su un tornante a favore di vento. Disarmato
Maglia rossa:Garzelli. Ormai nel gruppo lo odiano. Il Garzo si da del vecchio, dell’inadeguato, dello sfortunato, del disinteressato ed intanto gli altri si staccano, schiattano, collassano e lo stramaledicono perchè lui è sempre lì pimpante a fare pure le volate per gli abbuoni…Intollerabile.
Maglia verde: Contador. Oggi si stava bene a ruota, pendenze facili e controvento. Lui
è scattato e nessuno l’ha più visto. L’unico modo per farlo fuori è costringerlo a scendere dal Crostis senza freni….. Zomegnan ci faccia un
pensierino….
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Termoli – Teramo
Termoli: piogge deboli (meno di 0,1 mm), 15,9°C (percepiti 14°C), venti forti da NNW (36-43 Km/h), umidità al 72%, mare molto mosso
Vasto – GPM (Km 30,9): piogge deboli (0,7 mm), 16,3°C (percepiti 14,5°C), venti forte da NNW (35-40 Km/h), umidità al 68%, mare molto mosso
Pescara – T.V. (Km 97,9): nuvole sparse, 18,3°C, venti moderati da NNW (27-33 Km/h), umidità al 59%, mare mosso
Teramo: poco nuvoloso con possibilità di debolissimi ed isolati piovaschi, 19,3°C, venti moderati da NNW (23-26 Km/h), umidità al 46%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Anche quest’anno spazio agli strafalcioni dei telecronisti
Bartoletti: “Il mio Mò Ventoux”
Bartoletti: “Vini Farnese” (Farnese Vini)
Bartoletti: “Caro Salvatore, cara Giovanni” (Giovanna, la mamma di Nibali)
Dalla lavagna di Sgarbozza: “Contdor”, “Scarpon” (di nuovo!), “Kreugir”, “Menchv”
De Stefano: “La vicenda tra Contador e Shrek al Tour 2010″
De Stefano: “Andiamo da Francesco Popovych per parlare della foratura di Pancani”
De Stefano: “Un paesaggio unico quello che offre la Sardegna” (infatti, eravamo in Sicilia)
Pancani: “Questo è il paesaggio che si vede sul versante sud dell’Etna, quello di Linguaglossa” (che è a nord)
Cassani: “Nel 1989 si arrivò a 8 Km da dove oggi è posto il traguardo” (no, erano 10 Km)
Savoldelli: “Hurràck” (Horrach)
Grafica RAI: “-43,3 Km al traguardo” (e in quel momento la testa della corsa transitava sotto il cartello dei -45 Km)
Pancani, commentando le immagini girate presso il monumento in ricordo di Santisteban: “Immagini in diretta da Aci San Filippo” (santo sbagliato, è Aci Sant’Antonio)
Savoldelli: “Non ha scattato”
Savoldelli: “Un paesaggio lunare: la lava, la neve, il mare” (tutte cose che sulla luna trovi dietro l’angolo)
I TITOLI DELL’UNITA’
Ecco come l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del Centenario dell’Unità (1961). Altimetrie e grafice dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
TRIONFA ANQUETIL
Pronostico rispettato nella Castellana Grotte – Bari a cronometro – Van Tongerloo sempre maglia rosa (con 1′52″ su Jacques)
Van Tongerloo e Suares secondi “ex-aequo” a 2′52″ – Van Looy giunto a 3′36″, Battistini a 3′33″, Balmamion e Defilippis a 3′53″, Poblet a 4′01″, Pambianco a 4′31″, Trapè a 4′58″ e Gaul a 5′34″
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa Venaria Reale – Torino
2a tappa Alba – Parma
3a tappa Reggio Emilia – Rapallo
4a tappa Genova Quarto dei Mille – Livorno
5a tappa Piombino – Orvieto
6a tappa Orvieto – Fiuggi
7a tappa Maddaloni – Montevergine di Mercogliano
8a tappa Sapri – Tropea
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI TROPEA
maggio 15, 2011 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: il commento tecnico alle tappe di montagne, dalla voce di un ex corridore di prestigio che scoprirete tra qualche giorno; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la rubrica tricolore di N@po; le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1961. Seguiteci.
Foto copertina: Paolo Belli e il “Trofeo senza fine”, la coppa destinata al vincitore del Giro 2011 (foto Bettini)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Giro, zampata di Gatto. Contador è secondo(Gazzetta dello Sport)
Giro d’Italia, tappa a Gatto. Weening resta maglia rosa (Corriere dello Sport – Stadio)
Gatto wins stage eight of Giro(The Daily Telegraph)
Gatto plus fort qu’Alberto (L’Equipe)
Gatto : “Gagner contre Contador est un plus” (Le Monde)
Contador llega al Etna con un bocado de 17 segundos (AS)
Contador acaba segundo una etapa en la que Gatto se puso las botas (Marca)
La octava etapa para Gatto y Weening conserva la ‘maglia’ rosa (El Mundo Deportivo)
Contador se montre (Le Soir)
Gatto décroche l’étape, Contador grappille des secondes précieuses (Sud Presse)
La 8e étape du Giro pour Gatto devant Contador (L’Avenir)
Gatto en Contador verrassen sprintersploegen (De Standaard)
Contador allume la mèche(La Dernière Heure/Les Sports)
Giro-peloton moet over spuwende Etna (Het Nieuwsblad)
Stapel truien Weening groeit (De Telegraaf)
Alberto Contador falls short in eighth stage of Giro(USA Today)
Gatto takes Giro eighth stage (Herald Sun)
Gatto edges Contador to take Giro stage (The Age)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Volata o sorpresa?
Pedale Pazzo: Spero Petacchi, ma lo strappetto si presta ad attacchi a sorpresa, basta guadagnare una quindicina di secondi e si arriva al traguardo con le braccia alzate.
Una fuga da lontano invece non ha speranze in una tappa così piatta, a meno di una mega fuga bidone da 20 corridori..ma abbiamo capito che in questo giro gli attaccanti sono pochi e svogliati..
Gibosimoni: Penso fuori dai giochi Cavendish, se qualcuno si mettesse a tirare sullo strappetto Cannonball perderebbe la gamba buona magari anche senza staccarsi. Un Garzelli o un Di Luca magari potrebbero tentare qualcosa, manca solo poco più di un Km dalla “vetta” e quasi 700 metri al 7 % sono una bella rampa di lancio.
Vediamo!!
Hotdogbr: Gatto l’avevo messo tra i primi 3 però in volata e non attaccando prima della fine, l’azione di Contador invece mi sembra dettata dalla paura di non essere al top e non poter fare la differenza in montagna, ma domani sull’Etna non si bluffa
Mauro Facoltosi:
Secondo voi è vero quanto detto da Beppe Conti in telecronaca? Secondo il giornalista torinese Conti avrebbe capito di non essere al top (dopo il mezzo passo falso di ieri a Montevergine) ma per tentare di tenere nascoste le sue reali condizioni ha cercato di intimorire gli avversari oggi, con questo attacco a sorpresa.
MirkoBL: Potrebbe anche essere così. Ieri nella volata finale non mi ha convinto, ma oggi ha comunque fatto un bel numero e adesso tocca agli altri inseguire. Potrebbe avere anche un senso la questione allergia, come ha detto Savoldelli.
Pedale Pazzo: Per me più semplicemente si è trovato davanti nel momento topico, proprio nelle prime posizioni..si è guardato qua e la e ha visto che non era marcato stretto, poi ha visto partire Gatto e l’istinto dello scalatore ha fatto il resto. Insomma una cosa non studiata, ma casuale. Non credo molto alla teoria di Conti: primo perchè secondo me nella tappa di ieri non ha mostrato nessun cedimento particolare, non era una salita per lui, era un lungo falsopiano, e ha fatto niente di meno e niente di più di quel che doveva. Secondo perchè in questo Giro questi giochetti non si possono fare, non si può nascondere proprio nulla.. Merita tanti complimenti Gatto, era difficile prevedere un attacco in salita da parte sua..ha avuto coraggio e ha vinto alla grande. Speriamo continui così perchè gente con queste caratteristiche ormai in Italia non ne abbiamo più molta!
Jack.ciclista: Senza faticare troppo si è portato a casa secondi importanti. Sull’Etna saranno altri a dover inventare dei numeri.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
BIANCO, ROSSO E VERDE
Rubrica semiseria sul Giro 2011, a cura di N@po che giornalmente assegnerà le maglie secondarie ai protagonisti della corsa rosa.
Maglia Bianca: ai critici di Contador, a quelli che gli danno del ragioniere dimenticando che questi, se partecipa ad un grande giro, lo vince da svariati anni. Oggi li umilia (i critici) attaccando in una tappa anomala e regalando, pure, al vincitore, la più bella foto possibile. Impareggiabile.
Maglia rossa:a Garzelli. Nel finale lui fora, i compagni lo aspettano e lui li stacca tutti mettendosi a ruota di una macchina. Non si contano i moccoli dei poveri gregari inutilmente rallentati e televisivamente umiliati dal
capitano. Indemoniato.
Maglia verde: Oscar Gatto. Detto SuperTeleGattone per quella sigla
televisiva che diceva ’se vi piace chiamatemi Oscar’. Oggi ha sverniciato pure il primo della classe in mondovisione e quindi.. un telegatto non glielo nega nessuno. Imprendibile
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Messina – Etna (svolgimento anticipato di mezz’ora rispetto alle tabelle di marcia)
Messina: poco nuvoloso, 22,4°C (percepiti 24°C), venti deboli da SE (3-4 Km/h), umidità al 45%, mare quasi calmo
Taormina (Km 45,2): poco nuvoloso, 23°C (percepiti 24°C), venti deboli da S (8-17 Km/h), umidità al 50%, mare quasi calmo
Zafferana Etnea – rifornimento (Km 109,6): nuvole sparse, 20°C (percepiti 21°C), venti moderati da WSW (11-23 Km/h), umidità al 56%
Acireale – T.V. (Km 122,7): nuvole sparse, 23,2°C, venti deboli da SSE (9-17 Km/h), umidità al 50%, mare quasi calmo
Nicolosi (Km 149) : nuvole sparse, 22,6°C, venti moderati da W (20-28 Km/h), umidità al 35%
Etna* : nuvole sparse, 3,7°C (percepiti -0,5°C causa vento), venti moderati da W (19-22 Km/h), umidità al 44%
* previsioni a quota 3290 metri (arrivo a 1892 metri)
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Anche quest’anno spazio agli strafalcioni dei telecronisti
Bartoletti: “Pieter Vegan” (Weening)
Bartoletti: “Pronoba la grafica” (che stavi a ddì?)
Bartoletti: “Sentiamo cosa ha detto alla partenza Fabrizio Piacente” (l’oggetto era Di Luca, intervistato da Piacente)
Pancani: “Andiamo sul podio del Processo alla Tappa”
De Luca, intervistando il ds di Ventoso: “Come sta Vicioso?” (che corre pure in un’altra squadra)
Pancani, ricordando il successo di Bettini a Tropea: “Arrivo del 9 maggio 2005″ (era l’8 maggio)
Pancani: “La tappa degli sterrati, quella di Orvieti” (se c’era un solo tratto sterrato, allora si arrivava ad Orvieto)
Savoldelli: “Cartello del quindici chilometri all’arrivo”
De Stefano: “Ciclonews” (Cyclingnews)
Conti: “Andy Slech” (oramai è un vizio congenito)
Martinello: “Senza gravi consuguenze”
Cassani: “Una salita che, passando per Linguaglossa, si arriva a 1600 metri”
I TITOLI DELL’UNITA’
Ecco come l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del Centenario dell’Unità (1961). Altimetrie e grafice dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
VAN TONGERLOO IN ROSA – VAN EAST “BRUCIA” STABLINSKI E BONO A TARANTO – PAMBIANCO CADE SI FERISCE E PERDE 10 MINUTI
Pieno trionfo della tattica e dei gregari di Van Looy – Dei nostri i soli Balmamion e Conterno resistono nelle prime posizioni della classifica
Per il capitano della Fides si sospetta la frattura della cresta iliaca – Oggi la Castellana Grotte – Bari a cronometro (Km 53): il pronostico è per Anquetil
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ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI MONTEVERGINE
maggio 14, 2011 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: il commento tecnico alle tappe di montagne, dalla voce di un ex corridore di prestigio che scoprirete tra qualche giorno; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la rubrica tricolore di N@po; le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1961. Seguiteci.
Foto copertina: un’istantanea del Processo alla Tappa (foto Bettini)
IL COMMENTO SULLA TAPPA DI MASSIMILIANO LELLI
Ve l’avevamo promesso, un grande campione del passato avrebbe commentato per noi le tappe di montagna del Giro 2011 a poche ore dala conclusione: sarà Massimiliano Lelli, professionista dal 1989 al 2004, vincitore della maglia bianca di miglior giovane al Giro del 1991, da lui concluso al 3° posto dopo aver conquistato due tappe.
DE CLERCQ, CHAPEAU!
L’impresa di oggi da parte del giovane corridore belga merita un elogio enorme. E’ doveroso applaudirlo per il successo ottenuto sulla salita di Montevergine, ed è la prima cosa da fare. C’è rammarico per la rimonta mancata di pochissimo da Scarponi che poteva coronare a pieno il lavoro svolto oggi dalla Lampre per portare alla vittoria il proprio capitano. A Michele consiglierei che pensasse di più a puntare a qualche vittoria di tappa, e successivamente tentare l’assalto alla Maglia Rosa. Nella volata finale Scarponi era nettamente il più forte, con Garzelli che non è riuscito nemmeno ad affiancarlo. Bisogna dire però che il marchigiano è in un meraviglioso stato di forma, e che avrà a disposizione in questo durissimo Giro molte tappe da poter vincere.
Parlando invece della frazione sullo sterrato, non sono d’accordo sull’aver affrontato tratti in discesa su un fondo stradale simile data la enorme difficoltà a mantenere stabile la bicicletta. Il giorno della tappa ho pedalato con un gruppo di persone in quei tratti ed era davvero dura restare in piedi, poi notavo che le dimensioni dei pneumatici usati dai corridori in gara erano molto più sottili di quelli che andavano usati, cioè almeno da 24 mm.
Massimiliano Lelli
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
De Clercq batte Scarponi. Weening tiene la rosa(Gazzetta dello Sport)
Tappa a De Clercq. Weening resta in rosa (Corriere dello Sport – Stadio)
De Clercq quick to dedicate win to Weylandt (The Independent)
De Clercq wins Giro stage(The Daily Telegraph)
De Clercq d’un boyau (L’Equipe)
De Clerq gana con el aliento de los gallos en el cogote (AS)
El belga De Clercq alcanza la gloria en el Santuario di Montevergine (Marca)
Etapa para el belga De Clercq y Weening sigue líder del Giro (El Mundo Deportivo)
Bart de Clercq vainqueur surprise (Le Soir)
Bart De Clercq vainqueur sur le Giro “pour Wouter Weylandt” (Sud Presse)
Bart De Clercq surprend les gros bras (L’Avenir)
‘Voor Wouter, die ik zo goed kende’ (De Standaard)
Le Belge Bart De Clerck remporte la 7e étape(La Dernière Heure/Les Sports)
Ouders Bart de Clercq: ‘Uit respect bannen we de euforie’ (Het Nieuwsblad)
Weening houdt roze(De Telegraaf)
De Clercq Hangs On for First Career Victory(The New York Times)
Bart De Clercq pulls away to win 7th stage of Giro d’Italia(USA Today)
De Clercq wins Giro seventh stage (Herald Sun)
De Clercq wins Giro seventh stage (The Age)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Prima della tappa
HOTDOGBR: di solito quando c’è il primo arrivo in salita si dice ”non si capirà chi vincerà il Giro ma si capirà chi non lo vincerà”, in questo caso è vero in parte nel senso che nessuno dei big si staccherà però qualcosa lo si capirà eccome, i vincitori del Giro 2001, 2004 e 2007 a Montevergine non a caso sono arrivati 2° (Simoni), 1° (Cunego) e 1° (Di Luca)
Scattista: Oggi, secondo me, arriverà la fuga.
La salita non credo farà selezione, e nemmeno farà capire le gerarchie tra i “big”. Ricordiamo che l’anno scorso il primo “big” a Montevergine fu Cunego. Il primo dei “big” oggi potrebbe essere Di Luca o uno scattista simile, visto che ci sarà da fare volata. Vista la performance alla prima tappa in salita del Giro 2009 (non mi ricordo qual’era) da parte di Menchov, occhio anche a lui oggi, ma forse questa salita è più facile.
Ceemo: La prima tappa in salita al Giro 2009 era l’arrivo al’alpe di Siusi, decisamente più impegnativa. Oggi arrivano in 20 con stoccata di Contador negli ultimi 500 metri.
Garda Bike: Il giorno prima però sono arrivati a San Martino di Castrozza. Oggi io vedo un gruppetto ristretto con i primi 20-30 della generale a giocarsi la tappa in volata a Montevergine.
Pedra85: 10, 15 al massimo, è pedalabile ma è pur sempre una signora salita!
Pedale Pazzo: Salita da 25 km/h e forse più.
Si sta bene a ruota e i big non faranno la differenza tra loro. Probabile arrivo di un gruppo attorno ai 20 corridori. Per la volata finale (sempre che non arrivi una fuga) vedo bene il vecchio Garzelli e anche Di Luca che ieri ha fatto un pò le prove generali. Anche Rodriguez potrebbe dire la sua. E perchè no pure Menchov. Vabbeh ne ho detti 4, spero di aver imbroccato il vincitore!
Dopo la tappa
HOTDOGBR: considerazioni sparse:
-tappa deludente, forse per la brevità, forse perchè non c’è stata un’andatura sostenuta, forse semplicemente perchè il livello della corsa è altissimo ma c’è stata molta meno selezione rispetto al passato a Montevergine
-è nata una stella? Non lo so, qualcuno aveva già parlato bene di De Clercq, fino a 2 km dall’arrivo era stato impressionante, potrebbe fare il Van den Broeck del 2008
-non so se Scarponi calerà nella terza settimana, cosa che gli è accaduta in passato diciamo prima della squalifica ma non l’anno scorso, ma sta di fatto che adesso vola e insieme a lui vola anche Niemec che sarebbe bello vedere capitano in un’altra squadra
-Contador qualche segno di cedimento l’ha dato ma non era la sua salita, su quelle vere sarà un’altra storia, diciamo che potrebbe non fare la differenza come in passato almeno sull’Etna
-molto bene invece Kreuziger, che sembra anche avere la squadra globalmente più forte in salita fino a questo momento, e Nibali, gli altri big erano comunque davanti
-Rujano ha perso 5′ a Orvieto ma non era proprio la sua tappa però è in forma e sulle salite vere lo vedremo
-anche oggi una bella prova di Cataldo che già l’anno scorso era in grande crescita nella terza settimana prima di ritirarsi e potrebbe finire almeno nei 10 a Milano
-Weening ha mantenuto la maglia rosa ma non è una sorpresa soprattutto se come detto l’andatura non è stata sostenutissima
-non sono una sorpresa neppure i 21” di Sastre, lo sono di più di 31 di Machado che o soffre per la caduta oppure non è ancora pronto per una grande corsa come il Giro, quello di Di Luca di ieri invece è stato un fuoco fatuo
-Duarte che era uno dei favoriti del giorno a 15′, è giovane e ci può stare, penso che abbia avuto dei problemi fisici però
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
BIANCO, ROSSO E VERDE
Rubrica semiseria sul Giro 2011, a cura di N@po che giornalmente assegnerà le maglie secondarie ai protagonisti della corsa rosa.
Maglia Bianca: Garzelli. Fa lavorare la squadra per cento chilometri e nel finale va più forte il vincitore rispetto ai suoi gregari stremati… azzerato!
Maglia rossa: Johnny Hoogerland. Dopo 20km di inseguimento sanguinoso, raggiunge i fuggitivi che rallentano per aspettarlo ed invece di accodarsi sfinito, prova a staccarli immediatamente…. smoccolamento generale degli altri fuggitivi che s’incupiscono e non collaborano più… salvo poi scoprire che l’olandese, probabilmente, aveva un appuntamento con una miss per festeggiare il proprio compleanno, e voleva solo arrivare il prima possibile al dopotappa… auguri!
Maglia verde: Bart De Clercq. Ha incominciato a correre solo tre anni fa e già sa mettersi gli Scarponi nel sacco….. Promettente!!
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Sapri – Tropea
Sapri: cielo sereno, 21,3°C, venti deboli da W (8-10 Km/h), umidità al 60%
Diamante (Km 56,9): cielo sereno, 23,4°C (percepiti 25°C causa vento), venti deboli da W (6-12 Km/h), umidità al 51%, mare quasi calmo
Paola – rifornimento (Km 98,6): cielo sereno, 22,2°C (percepiti 23,5°C causa vento), venti deboli da WNW (6-9 Km/h), umidità al 58%, mare poco mosso
Sant’Eufemia-Lamezia (Km 157,6): cielo sereno, 23,2°C (percepiti 25°C causa vento), venti deboli da NW (7-11 Km/h), umidità al 50%, mare quasi calmo
Vibo Valentia Marina – T.V. (Km 192): poco nuvoloso, 20,3°C (percepiti 22°C causa vento), venti deboli da N (3-9 Km/h), umidità al 68%, mare poco mosso
Tropea: poco nuvoloso, 20,7°C (percepiti 22°C causa vento), venti deboli da NNE (4 Km/h), umidità al 62%, mare poco mosso
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Anche quest’anno spazio agli strafalcioni dei telecronisti
Sgarbozza (sulla lavagna): Scarpon
Pasqualin: “A Maddaloni il giro è arrivato 6 volte prima di oggi. E nell’83 vinse Petacchi davanti a McEwen” (a Maddaloni ci sono state 4 partenza di tappa e 3 arrivi, la prima volta nel 1985. Nel 1983 Petacchi e McEwen avevano rispettivamente 9 e 11 anni)
Sgarbozza: “sei – settanni”
Pasqualin: “cicliamatori”
Piacente intervistando Pozzovivo: “Un arrivo in salita ideale per le tue caratteristiche”
Pozzovivo rispondendo a Piacente: “NON E’ un arrivo in salita ideale per le mie caratteristiche”
Bartoletti: “Sarà una saluta dura”
Bartoletti: “250 tonnellate di cenere da sparare” (boicottaqgio!!)
Sgarbozza: “Salita di Montenero” (Montevergine)
Bartoletti: “Pinotti, secondo in classifica” (è terzo)
De Stefano “A Gand parte la Omloop Het Nieuwsblad” (e la Gand-Wevelgem dove la mettiamo?)
De Stefano: “Team Leipord”
Savoldelli: “Sono crollati per primo”
Pancani: “Ogni momento può essere buona”
Pancani: “Secondi di abbuoni”
I TITOLI DELL’UNITA’
Ecco come l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del Centenario dell’Unità (1961). Altimetrie e grafice dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
SUAREZ NUOVA MAGLIA ROSA
Vincitore per distacco sul traguardo di Cosenza
Generosa fuga di Trapè e Delberghe che, dopo aver conquistato un vantaggio di 8′20″, sono stati raggiunti sul Passo dell’Acquabona – Poblet a 4′50″ – Ritirato Venturelli – Fuori tempo massimo Vito Favero – Oggi la Cosenza – Taranto
ARCHIVIO ALMANACCO
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1a tappa Venaria Reale – Torino
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3a tappa Reggio Emilia – Rapallo
4a tappa Genova Quarto dei Mille – Livorno
5a tappa Piombino – Orvieto
6a tappa Orvieto – Fiuggi
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI FIUGGI
maggio 13, 2011 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: il commento tecnico alle tappe di montagne, dalla voce di un ex corridore di prestigio che scoprirete tra qualche giorno; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la rubrica tricolore di N@po; le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1961. Seguiteci.
Foto copertina: Scarponi scherza poco prima della partenza della tappa (foto Bettini)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Giro, Ventoso batte Petacchi. Weening conserva la rosa(Gazzetta dello Sport)
Giro, tappa a Ventoso. Weening resta maglia rosa (Corriere dello Sport – Stadio)
Race to go on despite Mount Etna eruption(The Daily Telegraph)
Ventoso au sprint (L’Equipe)
La erupción del volcán pone en riesgo la etapa del Etna (AS)
Bravísimo Fran Ventoso(Marca)
Ventoso gana la sexta etapa (El Mundo Deportivo)
Weening offre son maillot rose à la famille de Weylandt (Le Soir)
Ventoso devance Petacchi (Sud Presse)
L’activité de l’Etna menace la 9e étape du Giro (L’Avenir)
Giro-leider Weening geeft roze trui aan familie Weylandt (De Standaard)
6e étape: victoire de Ventoso, Weening reste en rose(La Dernière Heure/Les Sports)
Giro-leider Weening geeft roze trui aan familie Weylandt (Het Nieuwsblad)
Etna levert Giro nieuwe problemen op (De Telegraaf)
Ventoso Shades Petacchi to Claim Giro Stage (The New York Times)
Francisco Ventoso wins stage in sprint finish (USA Today)
Tour go-ahead despite eruption (Herald Sun)
Ventoso breaks through for stage win (The Australian)
Volcanic threat erupts but Giro rolls on (The Daily Telegraph – Australia)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Prima della tappa
Hotdogbr: l’arrivo è ideale per Petacchi però se ci sarà solo la Lampre a tirare in gruppo arriverà la fuga anche se ci sono Androni e Farnese che lavoreranno a loro volta per Vicioso e Noè e anche se questo è uno dei pochissimi arrivi per velocisti, o quantomeno per alcuni di essi, del Giro dopo che è saltato per i noti motivi quello di Livorno, di sicuro non è un arrivo per corridori come Cavendish
Pedale Pazzo: La fuga potrebbe arrivare, perchè la Lampre non credo si voglia dannare l’anima per Petacchi, considerando che dovrà lavorare molto per Scarponi nei prossimi giorni. Quindi se trova collaborazione bene, altrimenti la fuga potrebbe arrivare.
MirkoBL: Gatto ieri è arrivato quinto. Adesso la sua squadra sta tirando, potrebbe essere uno dei favoriti.
Ceemo: Stranissima la volata di petacchi. Sarà anche stato distrutto, ma era in netta rimonta e sarebbero bastate due pedalate.
Complimenti comunque a Ventoso che ha tirato una gran volata.
Pedale Pazzo: Eh.. a volte anche due pedalate sono impossibili. Petacchi ha smesso di pedalare pochi metri dopo essere uscito dalla scia di Ventoso, quando le gambe si riempiono di acido lattico ti pianti e basta, c’è poco da fare.
Cmq Petacchi mi è piaciuto, sta bene, ha tenuto alla grande sulla salita. Peccato che in questo giro ci sono pochissimi arrivi da volatona, sarebbe stato bello vedere più spesso il duello con Cavendish.
Nemmeno oggi c’è stata una grossa fuga, mi aspettavo molto di più dagli attaccanti in una tappa così..almeno una decina di corridori in fuga ci volevano per avere speranza di arrivare fino in fondo.
MirkoBL: Sono arrivati entrambi finiti: Ventoso è crollato a terra, Petacchi ha ripreso fiato dopo mezz’ora. Lo spezzino sembrava avercela fatta, ma evidentemente è andato in riserva immediatamente. Ha pagato il fatto di aver dovuto chiudere su Di Luca (bravo anche lui, ci ha provato, se avesse avuto la gamba giusta avrebbe vinto).
Hotdogbr: tutto secondo previsione, l’arrivo era duro e Ventoso era comunque tra i favoriti, mi ha stupito in positivo Di Luca e chissà mai che non potrà lottare per la vittoria anche domani
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
BIANCO, ROSSO E VERDE
Rubrica semiseria sul Giro 2011, a cura di N@po che giornalmente assegnerà le maglie secondarie ai protagonisti della corsa rosa.
Maglia Bianca: Petacchi. A trenta metri dall’arrivo salta l’avversario ma poi si pente e smette di pedalare…. masochista…
Maglia rossa: sempre Petacchi. Ha sulle spalle quella della classifica a punti ma qui merita quella per il miglior coitus interruptus di tutti i tempi…..
Maglia verde: Agnoli si ‘fidanza’ in diretta e non c’è dubbio che questo è il miglior gesto di un giovane per questa tappa. Congratulazioni e figli maschi.
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Orvieto – Fiuggi
Maddaloni: cielo sereno, 23,7°C (percepiti 25°C causa vento), venti moderati da SW (17-18 Km/h), umidità al 58%
Montesarchio (Km 32,3): poco nuvoloso, 23,4°C, venti moderati da WSW (18 Km/h), umidità al 58%
Avellino – T.V. (Km 89): nuvole sparse con possibilità di debolissimi ed isolati piovaschi, 21,8°C, venti moderati da WSW (17-18 Km/h), umidità al 63%
Ospedaletto d’Alpinolo (Km 99,1): nuvole sparse con qualche goccia di pioggia, 20,5°C, venti moderati da WSW (14-15 Km/h), umidità al 65%
Montevergine: previsioni non disponibili
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Anche quest’anno spazio agli strafalcioni dei telecronisti
Antonio Concina (sindaco di Orvieto), citando alcuni campioni del passato: “Corriero” (Corrieri)
Bartoletti: “Rupa di tufo”
Agnoli: “Venendo dalla salita, l’ultima finale”
Bartoletti: “Giro di Francia del 1095″
Bartoletti, parlando del successo di Armstrong a Limoges nel Tour del 1995, alcuni giorni dopo la morte di Casartelli: “A Limoges, due anni dopo”
Bartoletti, proseguendo il discorso sopra iniziato: “Di lì a due anni, vincere 7 Tour de France consecutivi” (dal 95 al 99 ci sono 4 anni)
Pasqualin: “Tony Schiavo” (Tony Lo Schiavo, vice direttore di Bicisport)
Bartoletti: “Tappa di riposo di Palermo” (correvano tra due guanciali?)
Trapè: “Ragazzi italiani che possono dire la sua”
Conti: “Tappa attesissima da Nibali Visconti” (e di nome cosa fa, Frankenstein?)
Martinello: “Gettare il la”
Pancani: “La finale di questa tappa”
Cassani: “Come abbiamo visto nella finale”
Pancani: “Per fortuna senza grandissime condizioni”
Pirazzi: “Il Giro comincerà tra due settimane”
Conti: “E’ vero che vuoi essere el primo corredor al mundo a gagnar Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta España” (itañol)
De Stefano: “Ieri ci sono state caranta cadute”
Plastina: “Quale salita preferiresti vincere?” (Se vinco lo Stelvio dove lo metto? Nel salotto non mi ci sta!)
Piacente: “Another day in maglia rosa” (bocciato, sPiacente)
Televideo RAI: Soriano del Cimino (nel Cimino), Pablo Garcia Lastras (Lastras Garcia)
I TITOLI DELL’UNITA’
Ecco come l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del Centenario dell’Unità (1961). Altimetrie e grafice dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
Primo giorno di riposo
IL “GIRO” RIPRENDE LA CORSA – SOLO ANQUETIL E GAUL POSSONO VINCERE A MILANO?
Dopo la prima giornata di riposo effettuata ieri a Palermo
Le stranezze di Van Looy e le mattate di Bahamontes agevolano il compito di Jacques che aspetta la tappa a cronometro e di Charly le montagne – Per i nostri è “notte alta” – Oggi la Palermo – Milano di Km 220
Palermo – Milazzo
DEFILIPPIS “SFRECCIA” A MILAZZO
In Sicilia seconda vittoria italiana al Giro d’Italia
Nella volata finale il “Cit” ha preceduto Desmet, Vannitsen, Pizzoglio, Van Looy, Bruni e Fontana – Il gruppo con Poblet (che conserva la maglia rosa), Anquetil e gli altri corridori di maggior spicco classificato con lo stesso tempo di Defilippis – Oggi il “Giro” torna sulla penisola con la Reggio Calabria – Cosenza
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa Venaria Reale – Torino
2a tappa Alba – Parma
3a tappa Reggio Emilia – Rapallo
4a tappa Genova Quarto dei Mille – Livorno
5a tappa Piombino – Orvieto
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI ORVIETO
maggio 12, 2011 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: il commento tecnico alle tappe di montagne, dalla voce di un ex corridore di prestigio che scoprirete tra qualche giorno; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la rubrica tricolore di N@po; le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1961. Seguiteci.
Foto copertina: lo sterrato della tappa di Orvieto (foto Giuseppe De Socio)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Sudore, polvere, paura. Tutto rosa per Weening”(Gazzetta dello Sport)
Giro, altra brutta caduta. Di Luca: «Non è ciclismo» (Corriere dello Sport – Stadio)
Weening wins to take lead in Giro (The Independent)
UCI president Pat McQuaid to investigate technology following death of Wouter Weyland (The Daily Telegraph)
«Mon Giro est déjà réussi» (L’Equipe)
Coup double pour Weening 11/05 (Le Monde)
Contador: “Me dedico al ciclismo, no al ciclocross” (AS)
Weening gana la etapa del ’sterrato’ (Marca)
Weening (Rabobank) se impone en la quinta etapa y se sitúa nuevo líder (El Mundo Deportivo)
Pieter Weening endosse le maillot rose (Le Soir)
Coup double pour Pieter Weening sur le Tour d’Italie (Sud Presse)
Pieter Weening endosse le maillot rose (L’Avenir)
Weening bezorgt Nederland eerste Giro-rit in 12 jaar (De Standaard)
Coup double pour Weening(La Dernière Heure/Les Sports)
Nooit meer rugnummer ‘108′ in de Giro (Het Nieuwsblad)
Dubbelslag Weening (De Telegraaf)
Weening Leads Giro, Slagter Fractures Jaw (The New York Times)
Pieter Weening wins fifth stage to take Giro lead (USA Today)
Millar loses Giro lead to Weening (Herald Sun)
Weylandt’s devastated team pulls out of race(The Age)
Pieter Weening attacks to take stage and pink (The Australian)
Crashes mar return to racing (The Daily Telegraph – Australia)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Prima della corsa
Hotdogbr: non sarà una nuova Montalcino, ci sarà bel tempo e le salite sono meno dure, piuttosto negli ultimi 3 km inizieremo a capire chi sta bene e chi no come nel 2002 quando vinse Aitor Gonzalez su Casagrande e Simoni, peraltro l’arrivo è leggermente più duro di 9 anni fa
N@po: Però ci sono discese sterrate e 20km sterrati in due settori. 200 corridori si selezionano inevitabilmente su strade del genere. Metà degli scalatori oggi salteranno se i passisti decidono di fare la corsa vera.
Ceemo: Io mi aspetto una tappa avvicente, non come Montalcino ma sicuramente diversa dal solito.
Penso però che i favoriti non attaccheranno in prima persona.
Dopo la corsa
Mauro Facoltosi: Di Luca si è lamentato del percorso. Siete d’accordo?
Pedale Pazzo: Gran bel polverone.
Sinceramente non sono un fan di queste tappe in un grande giro, anche se ovviamente ne esce sempre una corsa movimentata.
Oggi a dire il vero non è successo un granchè, mi aspettavo una fuga ma non di certo solitaria del comunque coraggiosto Kholer. Il percorso non mi è sembrato particolarmente pericoloso, ha causato più problemi a moto e macchine che alle bici (qualche foratura a parte, ma neanche tante). Sullo strappetto finale verso Orvieto non ci si poteva aspettare nulla di più, 600 metri non bastano per fare la differenza anche se Scarponi ci ha provato.
Hotdogbr: è innegabile che il percorso fosse pericoloso al di là del fatto che la caduta di Slagter è avvenuta sull’asfalto, ed è per questa ragione che i vincitori morali della tappa sono Anton, Pozzovivo e Sastre che erano più a rischio di altri ma sono arrivati con i migliori o hanno limitato i danni, in particolare il basco ha dimostrato di essere qui per la classifica e non solo per le tappe, alla fin fine tutti i big erano davanti e hanno perso terreno solo Machado giunto a 3′03” e, se lo consideriamo tale, Rujano giunto a 5′16”. Weening non è una sorpresa, è arrivato 6° al Romandia ed è adatto a questi percorsi, va riconosciuto alla Rabobank che si presenta al Giro con squadre deboli ma ben preparate, vedi il successo di Menchov nel 2009 e i 4 uomini nei primi 24 della generale nel 2010. Bravissimo Gatto, unico dei non uomini di classifica a essere arrivato nel primo gruppo
Gnaldi: Mah, a mio parere è meno pericoloso lo sterrato che l’asfalto. Di Luca non mi piace particolarmente, men che meno quando tira acqua al suo mulino.
Howling Wolf14: A me Di Luca non è mai piaciuto, non mi è mai stato simpatico, ma quando qualcuno dice la verità non posso che essere con lui. Lo sterrato di oggi era un’esagerazione. Non è possibile inserire sterrati a iosa in una corsa a tappe. Chi fora deve perdere 2-3 minuti per ritrovare una ruota. Senza contare i rischi. Stanno bene gli sterrati in salita, ma in discesa sono una bestemmia.
Le corse su sterrato, o almeno con lunghi tronconi sterrati, vanno lasciati alle categorie cicloturistiche, dove non hai da guadagnare la pagnotta e puoi anche scendere a 30 all’ora, oppure devono essere rigorosamente in linea. In una corsa a tappe non vanno bene. Può esserci l’eccezione di un anno, o magari di un breve sterrato di pochi chilometri, ma non deve passare questa moda. Se si organizza la corsa “strade bianche” va benissimo, si invitano gli specialisti o comunque chi si appassiona a questo genere di corse e finisce lì. Se uno fora o cade ha perso soltanto quella giornata e… morta lì. Una corsa a tappe, invece, corre il rischio di essere falsata. Che sarebbe successo se oggi avesse forato Nibali oppure Contador oppure Menchov e non fosse riuscito a rientrare per aver dovuto aspettare 2 minuti l’ammiraglia. Non si può lasciare che una corsa a tappe venga decisa dal caso. Non è possibile che un corridore si prepari per un anno e che poi tutti i suoi sforzi vengano vanificati dalla ghiaia. Va bene lo spettacolo, ma la corsa non va falsata.
Bene una tappa con qualche tratto sterrato. Ma una. E lo sterrato non deve comprendere discese. Come quelle di oggi. Un cicloturista che trova uno sterrato in discesa tira i freni e scende a 20 all’ora, un professionista se vuol guadagnare qualcosa deve scendere a 60 all’ora. Vale la pena correre questi rischi e correre il rischio di falsare la classifica solo per vedere lo spettacolo della polvere? Vale la pena?
Howling Wolf14: Scusa Naldi, Di Luca non piace neanche a me. Però non capisco una cosa: qual è il mulino di Di Luca?
Gnaldi: Intendevo dire che vorrebbe le tappe come piacciono a lui…
Sono d’accordo solo in parte. Lasciando da parte il fatto che un gran numero di giri è stato corso su salite e strade sterrate, sono ancora convinto che si rischia meno su uno sterrato che sull’asfalto, non fosse per altro che necessariamente uno deve limitare la velocità.
Riguardo alle forature, beh, non vedo cosa ci sia di male se dovesse rimanere una componente di
imponderabilità nelle corse.
N@po: Straquoto e mi auguro di vedere sempre una tappa come questa fatta di vero ciclismo (cioè di corridori sparpagliati e di polvere) e certamente meno pericolosa (in relazione a rischi di incidenti gravi) delle tappe normali. Complimenti ai corridori (voto 10) che l’hanno interpretata con il giusto agonismo e a Zomegnan (voto 10 e lode) per averla inserita.
Paolo Vitale: Sarò anche polemico, ma guardando la tappa di oggi, mi è sembrato il minimo dar raggione alle dichiarazioni di Danilo Di Luca, loro sono ciclisti da strada e non vale la pena fargli correre rischi inutili solo per variare una tappa. Io sono contro lo sterrato sembrava una gara di MTB fatta con mezzi non idonei
N@po: I rischi oggi li han corsi sull’asfalto con 16 corridori caduti prima degli sterri, in una tranquilla fase di trasferimento, più uno nel finale causa impatto con massaggiatore. Sullo sterrato, proprio per la minore sicurezza, i corridori hanno aumentato il proprio margine di errore abbassando la velocità e le cadute sono state poche, malgrado un tratto in discesa decisamente estremo e la bagarre dovuta al finale di corsa.
Inoltre sullo sterrato la minore velocità e l’intrinseca scivolosità della superficie azzerano il rischio di ribaltamenti e quindi di cadute veramente pericolose.
Inoltre la velocità ridotta aumenta i margini di reazione dei corridori abituati a reagire su velocità maggiori (e quindi in spazi minori) con ulteriore riduzione del rischio di cadute non controllate.
E’ naturale che i corridori si sentano meno sicuri sullo sterrato (non lo praticano normalmente e l’effetto di assenza di grip non è piacevole) e che percepiscano un maggiore rischio dovuto ad una sensazione di minor equilibrio, ma appunto, il loro timore e la forzata velocità ridotta fanno dello sterrato un fondo decisamente meno pericoloso dell’asfalto.
E le due tappe con sterrato degli ultimi due giri sono li’ a dimostrarlo statisticamente senza possibilità di discussione (tante cadute su asfalto poche sullo sterrato in entrambi i casi).
Salitepuntocià: Hai ragione, io l’ho già scritto sulla Roubaix questo concetto. Il pavè e lo sterrato son ALTRE SPECIALITA’ DEL CICLISMO, piu parenti colla MTB, o IL CICLOCROSS , non vanno inserite nelle gare a TAPPE di ciclismo su strada. Hai ragione a dire che si puo fare la strade bianche, corsa di un giorno, cosi come la roubaix, appunto per specialisti, ma non devono essere inseriti in un G T
Di questo passo magari il prossimo anno faranno al posto de prologo, un AMERICANA SU PISTA DI 50KM con 200 in pista…
Howling Wolf14: Io penso, anzi spero che sia una moda. Lasciamo questa sbornia, poi credo che nel giro di qualche anno le cose torneranno alla normalità. Forse non sono stato abbastanza chiaro, o magari non ho trascritto correttamente il mio pensiero, ma al di là dei rischi che possono esserci stati la cosa che più m’infastidisce è che qualcuno corra il pericolo di buttar via una corsa solo perché non può usufruire di un tempestivo cambio di ruota. Non è giusto, secondo me, creare le condizioni affinché la componente della fortuna diventi preponderante, o addirittura decisiva, rispetto a quella tecnica. In nome di che cosa? Di qualche chilo di polvere? Non ci potrebbe bastare quello della “Strade bianche”? Vogliamo che da oggi in poi tutte le corse professionistiche si svolgano in parte su sterrato? Non so, chiedo, tanto per aver chiara la situazione?
N@po:
Il cambioruota si può fare in moto, tipo Zoncolan, senza nessun problema. Lo sterrato è un fattore tecnico della corsa come le salite, le discese, gli asfalti sciolti dei pirenei, il pavè e quantaltro. Sterrato che risulta essere meno pericoloso dell’asfalto e che esalta lo spettacolo sia dal punto di vista tecnico (in quanto rallentando la velocità, e con la polvere, si riduce l’effetto scia e si crea la selezione per chi resta intruppato nel gruppo) con lo sparpaglio classico dei corridori su questi tratti, sia da quello paesaggistico\televisivo che risulta essere enormemente superiore.
Una volta evitate discese esagerate (che richiedono\richiederebbero un allenamento specifico che molti colpevolmente non hanno) lo sterrato non mi pare che abbia controindicazioni anzi: E’ CERTAMENTE MOOOLTO più sicuro di una discesa tecnica di un normale tour o giro.
Jack.ciclista: Un grande giro deve avere difficoltà di tutti i tipi, qui mi trovi d’accordo, l’importante è non esagerare ma bilanciale in manera del peso che possono avere sulla corsa.
Quanto alla discesa su sterrato, quelle che ho fatto all’Eroica ti garantisco che mi hanno impegnato parecchio! Fatte con una mtb o anche con una city bike sarebbero state normali, ma la bici da corsa, pur con ruote da 25, ti garantisco che a velocità appena sostenuta va dove vuole lei.
Patavium82: Ieri sentivo qualcuno al Processo dire: “Le discese sterrate risultavano pericolose anche perchè molti avevano le ruote ad alto profilo perchè sarebbe stato troppo svantaggioso usare ruote diverse nella parte di percorso precedente”.
Ma benedetto ragazzo, va bene tutto, ma davvero per percorrere un centinaio di km di pianura-vallonato, quasi sempre coperto o a ruota, hai bisogno assoluto dell’alto profilo in carbonio ultrarigido? Ecco, io credo che i corridori abbiano preso sottogamba la tappa di ieri anche da questo punto di vista.
Sono d’accordo, comunque, nel limitare lo sterrato per quanto possibile a tratti di salita e pianura, evitando discese impegnative.
N@po: Infatti io eviterei discese pronunciate. Il mio raffronto è tra lo sterrato in pianura o al più leggera discesa e le normali discese su asfalto. Il rischio di una normale discesa su asfalto è molto maggiore di un tratto sterrato pianeggiante. Quindi o si discutono le discese, oppure si evita di veicolare l’idea generica dello sterrato pericoloso.
Howling Wolf14: Secondo me, le questione tecniche vanno valutate e decise in maniera estremamente razionale, dopo lunghe riflessioni, rodaggi. E bisogna porsi anche un quesito sulle finalità che ci si pone. La valutazioni sulla spettacolarità sono sempre emotive e poco approfondite. E, in ogni caso, la spettacolarità non deve mai andare a inficiare con l’aspetto tecnico.
Gli eccessi a me non sono mai piaciuti. Secondo me la tappa su sterrato dello scorso anno è stata bellissima. Ma è stata bellissima perché era un’una tantum.
Se lo scopo finale è fare in modo che si creino distacchi di altri tempi allora credo che basterebbe essere più decisi e meno ipocriti e fare un ritorno al passato completo, integrale, se si vuole riassaporare il gusto dell’epopea del ciclismo. Niente cambio di bicicletta con i gregari, niente ammiraglie, niente cambio-ruote, ciclisti con la pompa e con i tubolari sulle spalle. Se proprio dobbiamo lasciare le cose al caso, non ci resta che tornare al passato più pieno. Sennò facciamo le cose a metà. Perché no, allora?
Gibosimoni: A mio parere ha ragione Nibali: lo sterrato era rischioso e difficile, ma le tappe sono state create ormai mesi fa, il tempo per le revisioni c’era. Se uno sceglie di fare il ciclista e di correre un giro, deve mettere in conto anche questo.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
BIANCO, ROSSO E VERDE
Rubrica semiseria sul Giro 2011, a cura di N@po che giornalmente assegnerà le maglie secondarie ai protagonisti della corsa rosa.
Maglia Bianca: Di Luca arriva attardato e senza sella e si lamenta di
brutto. Informato del fatto, il “Salbaneo” replica: “non potevo mica aspettarlo!”
Maglia rossa: Millar e Vicioso: incontri ravvicinati di un certo tipo… meglio evitarli…..
Maglia verde: sterri, polvere, ghiaia, forature e fossati (che spettacolo! Zomegnan voto 10) e dunque ti aspetti i passistoni ed invece guardi l’ordine di arrivo ed ecco secondo Duarte e terzo Serpa… que viva Colombia!!!
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Orvieto – Fiuggi
Orvieto: cielo sereno, 23,4°C (percepiti 25°C causa vento), venti deboli da NNE (5 Km/h), umidità al 39%
Soriano nel Cimino – GPM (Km 41,7): cielo sereno, 24,5°C (percepiti 26°C causa vento), venti deboli da N (5 Km/h), umidità al 35%
Fiano Romano – rifornimento (Km 96,5): cielo sereno, 26,8°C (percepiti 29°C causa vento), venti deboli da WSW (8 Km/h), umidità al 33%
Cave – T.V. (Km 159,8): poco nuvoloso, 23,7°C (percepiti 25°C causa vento), venti moderati da W (10-15 Km/h), umidità al 40%
Fiuggi: poco nuvoloso, 21,5°C, venti moderati da NW (12 – 13 Km/h), umidità al 40%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Anche quest’anno spazio agli strafalcioni dei telecronisti
Gli strafalcioni di lunedì (prima della caduta)
Bartoletti: “Tifosi estemporaneizzati dal bianco e nero”
Martinello: “Alla fine della discesa mancano 13 Km all’arrivo” (erano sul Bocco, ne mancavano quasi 25)
Frase sentita al TG che interrompe la diretta: “matematicamente per assurdo”
De Stefano: “Torniamo da Rapallo” (dove stai andando Alessandra?)
Pancani: “Ricci Bicci” (Ricci Bitti)
Savoldelli: “Ricci Britti” (sto povero ragazzo comincia a soffrire di crisi d’identità)
Savoldelli: “A detto del suo direttore sportivo”
Savoldelli: “Corre in biciclette” (quattro gambe?)
Pancani: “Via di stamani a Reggio Emilia” (partivano alle 12.55)
De Luca: “Dall’Antona” (Dall’Antonia)
Piacente: “Ce l’abbiamo messa tetta”
Pancani, dando la linea a De Luca: “Vai, Luca”
Televideo RAI: Declercq (De Clercq), Angel Arcos Viciosos (Viciosos Arcos), Javier Moreno Bazan (Daniel Moreno Fernandez), Davide Vigano (Viganò), Mickael Cherel (Mikael)
Gli strafalcioni di oggi
Savoldelli: “La saliva di Saragiolo”
De Luca: “Abrasioni sulla gamba destra, il lato con cui ha battuto la gamba sull’asfalto” (lato di cosa?)
Pancani: “Premazioni”
Savoldelli: “Siamo nel caos dietro al gruppo” (come ci sei entrato?)
Cassani: “Grandi capacità di guide”
Pancani, a proposito della tappa di Montalcino 2010: “Quella che l’anno scorso era sta presentata come una novità” (e il Finestre, il Catria e le due cronoscalate al Plan dove le metti?)
De Luca: “Le prime salite che portano allo sterrato” (ce ne era una sola)
Pancani: “Dario Cataldi” (Cataldo)
Pancani: “Due uomini che vedete adesso inquadrato”
De Stefano: “Pietro Plastina del mondo di web” (il Mondo di Web, nuova testata di informatica applicata al ciclismo?)
Televideo: “Peter Weening” (Pieter), “Joaquin Rodríguez” (Joaquim), “Kruijwijk” (Kruijswijk).
I TITOLI DELL’UNITA’
Ecco come l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del Centenario dell’Unità (1961). Altimetrie e grafice dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibili selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
A PALERMO VINCE PROST
Riprende il dominio straniero nel “Giro d’Italia”
La lunga, vittoriosa fuga dei sette (tra i quali tre uomini di Van Looy) – Poblet ha superato una crisi – Un’attacco di Battistini sventato – Oggi riposo
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa Venaria Reale – Torino
2a tappa Alba – Parma
3a tappa Reggio Emilia – Rapallo
4a tappa Genova Quarto dei Mille – Livorno
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI LIVORNO
maggio 11, 2011 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: il commento tecnico alle tappe di montagne, dalla voce di un ex corridore di prestigio che scoprirete tra qualche giorno; la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la rubrica tricolore di N@po; le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1961. Seguiteci.
Foto copertina: la Leopard schierata alla partenza da Genova (foto Alessandro Trovati)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Il Giro in processione. Un silenzioso “Ciao Wouter”(Gazzetta dello Sport)
Il Giro piange Weylandt. La Leopard lascia la corsa (Corriere dello Sport – Stadio)
Death in the mountains has peloton questioning dangerous descents (The Independent)
Tragic Weylandt honoured (The Daily Telegraph)
Leopard quitte la course (L’Equipe)
A la suite de la mort de Weylandt, l’équipe Leopard annonce son retrait (Le Monde)
El Leopard y Farrar no tomarán hoy la salida (AS)
El Leopard abandona el Giro de Italia (Marca)
“El Giro es peligroso” (El Mundo Deportivo)
L’équipe de Weylandt, les Leopard Trek, quitte le Giro (Le Soir)
Wouter Weylandt: le coureur est mort sur le coup (Sud Presse)
Wouter Weylandt : Départ de la 4e étape du Giro après une minute de silence (L’Avenir)
Leopard Trek stapt uit de Giro (De Standaard)
La Dernière Heure/Les Sports(La Dernière Heure/Les Sports)
‘Dag zoon, dag Wouter, dag Woutje’ (Het Nieuwsblad)
Leopard-Trek stapt uit Giro (De Telegraaf)
Somber Stage at Giro d’Italia (The New York Times)
Cyclists ride together on day of mourning at Giro (USA Today)
Weylandt tragedy: O’Grady team quit Giro d’Italia over death (Herald Sun)
Belgian rider’s death casts pall (The Age)
Tour of Italy cyclists honour fallen rider (The Australian)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Ieri è stato il giorno del dolore e anche i nostri amici del forum sono rimasti in rispettoso silenzio, col pensiero rivolto a Weylandt e ai suoi cari.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
BIANCO, ROSSO E VERDE
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
In queste tristi ore non ce la sentiamo di “scherzare” col Giro. Siamo in lutto come tutto il movimento ciclistico e piangiamo la scomparsa di un amico, prima che di un corridore.
Le nostre due rubriche leggere torneranno tra qualche giorno.
La redazione
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Piombino – Orvieto
Piombino: poco nuvoloso, 21,2°C, venti moderati da NW (14 Km/h), umidità al 52%, mare calmo
Roccastrada (Km 61,6): nuvole sparse, 22,8°C (percepiti 24° C causa vento), venti deboli da NNW (9-11 Km/h), umidità al 34%
Arcidosso – T.V. (Km 106,6): nuvole sparse, 21,9°C (percepiti 23° C causa vento), venti deboli da NNW (9-12 Km/h), umidità al 35%
Croce di Fighine – GPM (Km 154): nuvole sparse, 22,9°C (percepiti 24°C causa vento), venti deboli da N (10-13 Km/h), umidità al 36%
Orvieto: poco nuvoloso, 23,3°C (percepiti 24,5°C causa vento), venti moderati da N (12 – 15 Km/h), umidità al 36%
I TITOLI DELL’UNITA’
Ecco come l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Giro del Centenario dell’Unità (1961). Altimetrie e grafice dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessi selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
A CAGLIARI GRAZIE A ORESTE MAGNI IL “GIRO” HA PARLATO ITALIANO
Oggi i “mille” sbarcheranno a Marsala
Ad un attacco di Sorgeloos, il gruppo si spezza e rimangono staccati Anquetil, Bahamontes, Gaul, Massignan e Defilippis, ma grazie alla confusione creata dalle auto, l’azione non ha esito – Oggi la tappa Marsala – Palermo di 144 Km
ARCHIVIO ALMANACCO
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1a tappa Venaria Reale – Torino
2a tappa Alba – Parma
3a tappa Reggio Emilia – Rapallo