DENNIS STRAPPA L’IRIDE A UN DUMOULIN IN AFFANNO

settembre 26, 2018 by Redazione  
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Rohan Dennis è il nuovo campione del mondo di specialità della corsa contro il tempo su strada. L’australiano ha coperto i 52,5 Km previsti dal tracciato in 1 ora, 3 minuti, 2 secondi e 57 centesimi, infliggendo addirittura un distacco di 1′21″ al campione uscente Tom Dumoulin, che è riuscito per soli 53 centesimi a conquistare la medaglia di argento ai danni di Victor Campenaerts che, nonostante l’eccellente prestazione, si è dovuto accontentare (si fa per dire) della medaglia meno prestigiosa.

Il tracciato sembrava strizzare decisamente l’occhio a Tom Dumoulin (Team Sunweb), soprattutto per via della parte centrale che presentava una ascesa di ben 5 Km con pendenze fino al 14%. Nella mente dell’olandese proprio questa parte dei 52,5 Km del percorso sarebbe stata quella decisiva per prevalere su un Rohan Dennis (BMC Racing Team) che quest’anno si è dimostrato il più forte nelle prove contro il tempo dei grandi giri. Se, infatti, l’olandese vincitore del Giro d’Italia del 2017 non è riuscito quest’anno a prevalere proprio a causa dell’ingombrante presenza dell’australiano, è anche vero che il nuovo campione del mondo di specialità non ha mai avuto particolare feeling con i tratti di strada che puntano verso l’alto. Dumoulin invece, non solo è un signor passista, ma ha anche dimostrato di essere in grado di mantenere in salita un ritmo tale da mettere in croce i più blasonati scalatori, grazie proprio alla regolarità. Come si è visto al Giro d’Italia e al Tour de France staccare Dumoulin in salita è impresa molto difficile e anche quando ci si riesce, il più delle volte, l’olandese riesce a rifarsi sotto.
Forse proprio l’aver disputato le due maggiori corse a tappe ai massimi livelli, cercando la vittoria e centrando due podi, ha inciso sulla brillantezza di Dumoulin che oggi si è dovuto confrontare non solo con un agguerritissimo avversario, ma anche con uno che nei grandi giri ha puntato solo a vincere le cronometro, risparmiandosi nella altre tappe.
Quello che salta all’occhio è il distacco di 1 minuto e 21 secondi inflitto dall’australiano all’olandese e che si traduce anche in un secondo e mezzo al chilometro, che – in una prova contro il tempo come quella che i corridori hanno affrontato oggi e considerate le caratteristiche dei primi due – è un gap decisamente alto.
A conferma della non eccezionale prestazione di Domoulin va registrato il tempo di Victor Campenaerts (Lotto Soudal), che ha mancato l’argento per soli 53 centesimi ed ha quindi viaggiato sugli stessi tempi dell’ex iridato. Campenaerts è certamente un buon passista potente, ma non è certamente paragonabile a Dumoulin, specialmente in prove lunghe ed insidiose come quella di oggi. Tutti sopra i due minuti gli altri favoriti: Michał Kwiatkowski (Sky) ha accusato 2′04″ di ritardo, Nelson Oliveira (Movistar) 2′14″, Jonathan Castroviejo (Sky) 2′17″, Tony Martin (Team Katusha – Alpecin) 2′25″, Patrick Bevin (BMC Racing Team) 2′34″ mentre l’inossidabile trentasettenne Vasil Kiryienka (Sky), che nelle prove contro il tempo a lungo chilometraggio risponde sempre presente, ha concluso in nona posizione a 3′07″ da Dennis.
Tra la prova di oggi e quella di domenica le differenze sono enormi, ma vista la prova di un passista abbastanza allergico alle montagne come Dennis chissà che Sagan non si senta rafforzato nel proposito di tentare il poker iridato.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Rohan Dennis (Australia) 1:03:45.53
2 Tom Dumoulin (Netherlands) 0:01:21.09
3 Victor Campenaerts (Belgium) 0:01:21.62
4 Michal Kwiatkowski (Poland) 0:02:04.58
5 Nelson Oliveira (Portugal) 0:02:14.34
6 Jonathan Castroviejo (Spain) 0:02:17.53
7 Tony Martin (Germany) 0:02:25.23
8 Patrick Bevin (New Zealand) 0:02:34.78
9 Vasil Kiryienka (Belarus) 0:03:07.54
10 Martin Toft Madsen (Denmark) 0:03:23.39
11 Maximilian Schachmann (Germany) 0:03:39.95
12 Stefan Kung (Switzerland) 0:03:44.23
13 Alexey Lutsenko (Kazakhstan) 0:04:07.98
14 Jan Barta (Czech Republic) 0:04:08.15
15 Joseph Rosskopf (United States Of America) 0:04:20.09
16 Wilco Kelderman (Netherlands) 0:04:21.09
17 Maciej Bodnar (Poland) 0:04:22.47
18 Soren Kragh Andersen (Denmark) 0:04:28.86
19 Matthias Brandle (Austria) 0:04:31.20
20 Jos Van Emden (Netherlands) 0:04:33.61
21 Benjamin Thomas (France) 0:04:44.96
22 Tanel Kangert (Estonia) 0:04:45.14
23 Marc Soler (Spain) 0:04:47.78
24 Bob Jungels (Luxembourg) 0:04:47.94
25 Josef Cerny (Czech Republic) 0:04:49.29
26 Hamish Bond (New Zealand) 0:04:50.45
27 Tejay Van Garderen (United States Of America) 0:04:53.58
28 Alessandro De Marchi (Italy) 0:05:05.54
29 Alex Dowsett (Great Britain) 0:05:24.70
30 Fabio Felline (Italy) 0:05:25.71
31 Jan Tratnik (Slovenia) 0:05:38.14
32 Hugo Houle (Canada) 0:05:39.52
33 Pavel Sivakov (Russian Federation) 0:05:49.99
34 Yoann Paillot (France) 0:05:57.58
35 Tao Geoghegan Hart (Great Britain) 0:06:03.37
36 Georg Preidler (Austria) 0:06:12.60
37 Rodrigo Contreras Pinzon (Colombia) 0:06:20.28
38 Andrey Grivko (Ukraine) 0:06:22.11
39 Tsgabu Gebremaryam Grmay (Ethiopia) 0:06:23.36
40 Kristoffer Skjerping (Norway) 0:06:24.48
41 Domingos Goncalves (Portugal) 0:06:29.11
42 Anton Vorobyev (Russian Federation) 0:06:34.19
43 Ignatas Konovalovas (Lithuania) 0:06:47.52
44 Toms Skujins (Latvia) 0:06:47.80
45 Eduardo Sepulveda (Argentina) 0:06:49.23
46 Nicolas Roche (Ireland) 0:07:03.69
47 Silvan Dillier (Switzerland) 0:07:03.85
48 Tobias Ludvigsson (Sweden) 0:07:05.22
49 Ryan Mullen (Ireland) 0:07:17.92
50 Laurens De Plus (Belgium) 0:08:14.20
51 Gediminas Bagdonas (Lithuania) 0:08:16.52
52 Marek Canecky (Slovakia) 0:10:50.19
53 Ahmad Badreddin Wais (Syrian Arab Republic) 0:15:30.45
54 Dealton Nur Arif Prayogo (Indonesia) 0:17:33.55
55 Ho San Chiu (Hong Kong, China) 0:18:05.50
56 Darel Christopher Jr (British Virgin Islands) 0:28:41.30

Rohan Dennis frantuma la concorrenza nella crono iridata di Innsbruck (foto Bettini)

Rohan Dennis frantuma la concorrenza nella crono iridata di Innsbruck (foto Bettini)

EVENEPOEL SENZA RIVALI TRA I JUNIORES, VAN VLEUTEN ORO BIS TRA LE DONNE ÉLITE

settembre 25, 2018 by Redazione  
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Belgio e Olanda fanno la voce grossa in un martedì che anticipa l’attesissima sfida a cronometro Uomini Élite tra Tom Dumoulin e Rohan Dennis. Tra i Juniores, Remco Evenpoel vince in scioltezza rifilando oltre 1 minuto e 20 secondi al secondo piazzato, l’australiano Lucas Plapp. Bellissima soddisfazione per l’italiano Andrea Piccolo che coglie il bronzo mondiale. Nel pomeriggio l’Olanda sfodera una prestazione monstre esibendo un podio mondiale tutto arancione. Annemiek Van Vleuten bissa il successo del 2017 su Anne Van der Breggen ed Ellen Van Dijk.

I mondiali su strada di Innsbruck hanno visto oggi in mattinata la prova maschile uomini juniores che si è svolta su un percorso di 27.8 km, mentre nel pomeriggio spazio alle donne Élite che hanno gareggiato sul medesimo tracciato, caratterizzato da una prima parte praticamente piatta e dalla seconda metà costellata di saliscendi. Tra i juniores grande prestazione del belga Remco Evenepoel (Acrog-Pauwels Sauzen Juniors), già campione europeo della specialità, che conclude la prova in 33 minuti e 15 secondi. Si è trattato di un tempo veramente eccellente, visto che il secondo, l’australiano Lucas Plapp (Nero KOM Racing), giunge al traguardo con 1 minuto e 23 secondi di ritardo. La notizia buona di giornata per l’Italia è arrivata da Andrea Piccolo (Team LVF), terzo a 1 minuto e 37 secondi da Evenepoel e meritato bronzo, mentre l’altro italiano impegnato, Samuele Manfredi (Work Service Brenta Romagnano) non è andato oltre un più che anonimo trentaduesimo posto con un ritardo di 3 minuti e 46 secondi. Chiudono la top five il tedesco Michel Hessman (Rose Team NRW), quarto a 1 minuto e 47 secondi, e il norvegese Soren Waerenskjold (Ringerike SK), quinto a 1 minuto e 50 secondi. Sono invece 52 le cicliste ai nastri di partenza per quanto riguarda la prova femminile, nella quale brilla l’olandese Annemiek Van Vleuten (Mitchelton-Scott) che difende con successo l’oro vinto nel 2017. La connazionale Anne Van der Breggen (Boels – Dolmans Cycling Team) si deve nuovamente arrendere allo strapotere della Van Vleuten che nel 2019 andrà presumibilmente all’attacco della francese Jeannie Longo, unica ad aver vinto per tre anni di fila l’oro di specilità (1995, 1996 e 1997). Il distacco della bicampionessa del mondo sulla due volte argento è stato di 29 secondi mentre a chiudere un podio tutto “orange” è stata Ellen Van Dijk (Team Sunweb), terza con 1 minuto e 25 secondi di ritardo dalla Van Vleuten. Chiudono la top five la canadese Leah Kirchmann (Team Sunweb), quarta a 1 minuto e 27 secondi di ritardo, e la statunitense Leah Thomas (UnitedHealthcare Pro Cycling Women’s Team), quinta a 1 minuto e 32 secondi di ritardo. Prova opaca per la nazionale italiana che deve accontentarsi del nono posto di Elisa Longo Borghini (Wiggle High5), che conclude la prova iridata con 2 minuti e 17 secondi di ritardo dalla Van Vleuten, mentre fa peggio Elena Pirrone (Astana Womens Team), ventunesima a 3 minuti e 32 secondi di ritardo. Domani spazio agli uomini Élite con il verosimile duello Dumoulin – Dennis. L’Olanda ha ancora molto da dire in questi campionati del mondo, e non solo per quanto riguarda le prove a cronometro.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO CRONOMETRO UOMINI JUNIORES

1 Remco Evenepoel (Belgium) 0:33:15
2 Lucas Plapp (Australia) 0:01:23
3 Andrea Piccolo (Italy) 0:01:37
4 Michel Hessman (Germany) 0:01:47
5 Soren Waerenskjold (Norway) 0:01:50
6 Ilan Van Wilder (Belgium) 0:02:01
7 Manuel Michielsen (Netherlands) 0:02:10
8 Joseph Laverick (Great Britain) 0:02:21
9 Jacob Hindsgaul Madsen (Denmark) 0:02:26
10 Michael Garrison (USA) 0:02:32
11 Lev Gonov (Russia) 0:02:33
12 Alexandre Balmer (Switzerland) 0:02:38
13 Jakob Gessner (Germany) 0:02:45
14 Ben Healy (Ireland) 0:02:49
15 Biniam Girmay Hailu (Eritrea) 0:02:53
16 Kevin Vauquelin (France) 0:03:03
17 Daniil Pronskiy (Kazakhstan) 0:03:11
18 Enzo Leijnse (Netherlands) 0:03:13
19 Riley Sheehan (United States Of America) 0:03:20
20 Gleb Brussenskiy (Kazakhstan) 0:03:23
21 William Blume Levy (Denmark)
22 Carlos Rodriguez Cano (Spain) 0:03:25
23 Yevgeniy Fedorov (Kazakhstan) 0:03:26
24 Valentin Gotzinger (Austria) 0:03:30
25 Conor Martin (Canada) 0:03:35
26 Gleb Karpenko (Estonia) 0:03:37
27 Artjom Mirzojev (Estonia) 0:03:38
28 Ruslan Koshovyi (Ukraine) 0:03:41
29 Guilherme Mota (Portugal)
30 Maximilian Kabas (Austria)
31 Arthur Kluckers (Luxembourg) 0:03:42
32 Samuele Manfredi (Italy) 0:03:46
33 Maksim Bilyi (Ukraine) 0:03:54
34 Petr Kelemen (Czech Republic) 0:03:55
35 Dzianis Mazur (Belarus) 0:03:57
36 Antoine Devanne (France) 0:03:59
37 Daniil Turuk (Belarus) 0:04:09
38 Ben Tulett (Great Britain) 0:04:11
39 Fredrik Gjesteland Finnesand (Norway) 0:04:17
40 Bostjan Murn (Slovenia) 0:04:20
41 Dawid Kuderczak (Poland) 0:04:23
42 Dominik Bieler (Switzerland) 0:04:24
43 Damian Papierski (Poland)
44 Branko Huys (Belgium) 0:04:29
45 Gilles Kirsch (Luxembourg) 0:04:33
46 Aaron Doherty (Ireland) 0:04:38
47 Iakov Gusev (Russian Federation) 0:04:52
48 Afonso Silva (Portugal) 0:04:54
49 Jean Eric Habimana (Rwanda) 0:05:09
50 Erikas Sidlauskas (Lithuania) 0:05:11
51 Ivan Cobo Cayon (Spain)
52 Alekss Krasts (Latvia) 0:05:12
53 Yoel Asmerom Tesfasilasie (Eritrea) 0:05:27
54 Julian Espinoza (Costa Rica) 0:05:30
55 Valentin Vasiloiu (Romania) 0:05:42
56 Adam Foltan (Slovakia) 0:05:46
57 Aristidas Kelmelis (Lithuania) 0:06:04
58 Taisei Hino (Japan) 0:06:05
59 Renus Uhiriwe (Rwanda) 0:06:08
60 Carlo Jurisevic (Croatia) 0:06:21
61 Hiroyuki Umakoshi (Japan) 0:06:29
62 Zani Sylhasi (Kosovo) 0:06:56
63 Lukas Kubis (Slovakia) 0:06:59
64 Qadir Mustafayev (Azerbaijan) 0:07:04
65 Luis Esteban Murillo (Costa Rica) 0:07:09
66 Jeffrey Diaz Rivera (Puerto Rico) 0:07:52
67 Marcel Rodrigo Teneb Schiesewitz (Chile) 0:08:03
68 Mohamed Rayes (Syrian Arab Republic) 0:09:08
69 Blerton Nuha (Kosovo) 0:09:21
70 Briton John (Guyana) 0:09:48

ORDINE D’ARRIVO CRONOMETRO DONNE ÉLITE

1 Annemiek Van Vleuten (Netherlands) 0:34:25
2 Anna Van Der Breggen (Netherlands) 0:00:29
3 Ellen Van Dijk (Netherlands) 0:01:25
4 Leah Kirchmann (Canada) 0:01:27
5 Leah Thomas (United States Of America) 0:01:32
6 Lucinda Brand (Netherlands) 0:01:43
7 Amber Leone Neben (United States Of America) 0:01:48
8 Karol-Ann Canuel (Canada) 0:02:16
9 Elisa Longo Borghini (Italy) 0:02:17
10 Tayler Wiles (United States Of America) 0:02:31
11 Georgia Williams (New Zealand) 0:02:33
12 Pernille Mathiesen (Denmark) 0:02:35
13 Juliette Labous (France) 0:02:40
14 Lisa Brennauer (Germany) 0:02:49
15 Trixi Worrack (Germany) 0:03:02
16 Emilia Fahlin (Sweden) 0:03:09
17 Marlen Reusser (Switzerland) 0:03:11
18 Cecilie Uttrup Ludwig (Denmark) 0:03:17
19 Audrey Cordon Ragot (France) 0:03:17
20 Alena Amialiusik (Belarus) 0:03:20
21 Elena Pirrone (Italy) 0:03:32
22 Alice Barnes (Great Britain) 0:03:42
23 Hayley Simmonds (Great Britain) 0:03:47
24 Vita Heine (Norway) 0:03:48
25 Martina Ritter (Austria) 0:03:51
26 Lotta Pauliina Lepisto (Finland) 0:03:56
27 Omer Shapira (Israel) 0:03:59
28 Ann-Sophie Duyck (Belgium) 0:04:00
29 Eri Yonamine (Japan) 0:04:00
30 Margarita Victo Garcia Canellas (Spain) 0:04:09
31 Olga Shekel (Ukraine) 0:04:09
32 Anastasiia Iakovenko (Russian Federation) 0:04:10
33 Kelly Murphy (Ireland) 0:04:19
34 Fernanda Yapura (Argentina) 0:04:21
35 Antri Christoforou (Cyprus) 0:04:31
36 Valeriya Kononenko (Ukraine) 0:04:34
37 Barbara Mayer (Austria) 0:04:41
38 Tereza Korvasova (Czech Republic) 0:05:01
39 Mia Radotic (Croatia) 0:05:04
40 Rotem Gafinovitz (Israel) 0:05:09
41 Eileen Burns (Ireland) 0:05:11
42 Maria Novolodskaya (Russian Federation) 0:05:26
43 Natalya Saifutdinova (Kazakhstan) 0:05:47
44 Varvara Fasoi (Greece) 0:06:09
45 Faina Potapova (Kazakhstan) 0:06:30
46 Eyeru Tesfoam Gebru (Ethiopia) 0:06:34
47 Agua Marina Espinola (Paraguay) 0:06:46
48 Tatiana Jasekova (Slovakia) 0:06:49
49 Teniel Campbell (Trinidad & Tabago) 0:07:19
50 Mosana Debesay (Eritrea) 0:07:32
51 Yixian Pu (People’s Republic of China) 0:07:37

Andrea Piccolo vola verso la medaglia di bronzo nella cronometro indivuduale riservata agli juniores (foto Tim de Waele/Getty Images Sport)

Andrea Piccolo vola verso la medaglia di bronzo nella cronometro indivuduale riservata agli juniores (foto Tim de Waele/Getty Images Sport)

INNSBRUCK 2018, AL VIA LE PROVE A CRONOMETRO INDIVIDUALI CON L’ARGENTO DELLA ALESSIO

settembre 25, 2018 by Redazione  
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Nel ricco calendario della rassegna mondiale di Innsbruck ha preso il via la sequenza dedicata alle prove a cronometro individuali. Questa prima giornata di gare ha visto il successo olandese tra le ragazze juniores e della Danimarca tra gli under23. Per i colori italiani una medaglia d’argento con Camilla Alessio. Per gli attesi Edoardo Affini e Vittoria Guazzini un quarto e sesto posto.

“Una splendida giornata…” cantava Vasco Rossi e oggi a Innsbruck c’erano tutti i presupposti perché per i colori azzurri lo fosse veramente. Nella prova del mattino il novero delle favorite comprendeva a pieno diritto la campionessa europea di specialità Vittoria Guazzini (Zhiraf Guerciotti-Selle Italia). Lo stesso dicasi per gli Under23 impegnati nel pomeriggio, dove era in gara Edoardo Affini (SEG Racing Academy). I due campioni continentali sono stati autori di una buona prova ma hanno trovato sulla loro strada avversari che ne hanno avuto ragione di loro: così La Guazzini ha chiuso sesta, mentre per Affini è arrivata la “delusione” della medaglia di legno, quella del quarto posto.
L’onor patrio è, comunque, salvo grazie alla prova di Camilla Alessio (Team Lady Zuliani) che ha conquistato la medaglia d’argento con soli 7″ di ritardo nella prova riservata alle donne juniores, mentre la vittoria è andata all’olandese Rozemarijn Ammerlaan (CC Pavé 76-APB), con la britannica Elynor Backsted (Grande-Bretagne Juniors), figlia di quel Magnus Backsted che nel 2004 vinse la Parigi-Roubaix, che ha conquistato il bronzo. La terza italiana presente, Giorgia Bariani (Wilier Breganze), ha invece chiuso ventunesima.
La medaglia di Camilla Alessio va così ad allungare la striscia di successi del commissario tecnico più medagliato d’Italia, Dino Salvoldi, che ha così commentato questo nuovo risultato: “Un risultato così prestigioso di Camilla,forse è una sorpresa. Ma per come l’abbiamo vista crescere nelle ultime settimane di preparazione e nelle ultime gare prima di questo appuntamento ci aspettavamo una grande prestazione anche da lei. Camilla è cresciuta molto di condizione nelle ultime 3 settimane. Ci aspettavamo una prestazione di alto livello, peccato abbia trovato bagnato in partenza, ma siamo tutti molto contenti per il risultato finale”.
Ovviamente entusiasmo trapela anche dalle parole di una felicissima Camilla Alessio: “Sono partita tranquilla, com’è nelle mie abitudini. Poi pian piano ho preso il ritmo e grazie a Paolo Sangalli che dall’ammiraglia mi ha consigliato come disegnare e anticipare le curve sono riuscita a fare un buon tempo. Nel finale, poi, ho staccato la testa e lasciato andare le gambe. Una medaglia inaspettata! Non ero nemmeno sicura di fare questa crono mondiale. E’ la mia seconda crono e è la seconda volta che uso questa bici. Ringrazio Paolo Sangalli per i consigli, ringrazio la squadra per il sostegno, ringrazio la mia famiglia ed anche i mie compagni di scuola.”
Di tutt’altro tenore sono state le parole della Guazzini, che si aspettava di più da questa prova: “Pensavo di stare bene, invece nel primo strappo mi sono accorta che la gamba non andava come volevo. Non è andata come pensavo e speravo, ma comunque ho dato tutto quello che avevo. Sono molto contenta per Camilla, se lo merita.”
Sulla prova della campionessa d’Europa il CT ha così commentato: “Vittoria ha subìto il primo tratto di salita e poi non ha più recuperato. Le aspettative su di lei sono sempre molto alte ma in realtà ha fatto comunque una buonissima prestazione”.
Tra gli under23 si è riconfermato il danese Mikkel Bjerg (Hagens Berman Axeon), che ha bissato il successo ottenuto a Bergen lo scorso anno. Piazze d’onore per il belga Brent van Moer (Lotto Soudal), secondo a 33″, e per un altro danese, Mathias Norsgaard Jorgensen (Riwal CeramicSpeed Cycling Team), terzo a 38″. Edoardo Affini (SEG Racing Academy), fresco di contratto con la Mitchelton-Scott per la prossima stagione, ha chiuso al quarto posto con 44″ di ritardo. Nella topten troviamo anche un altro azzurro, il piemontese Matteo Sobrero ( Dimension Data for Qhubeka), nono. Alexander Konychev (Hopplà Petroli Firenze-Maserati), figlio dell’ex professionista Dmitri e terzo azzurro al via, ha chiuso in trentaseiesima posizione.
Dopo la prova davanti ai microfoni il vincitore ha detto: “E’ tutto l’anno che penso a questo appuntamento. Sono venuto qui ad Innsbruck la scorsa settimana e ho ripetuto la corsa ogni giorno. Le sensazioni, durante la gara, sono sempre state eccezionali. Adesso non mi resta che migliorare anche nelle gare in linea.”
Questo è stato quindi il commento di Affini: “Ci sono giornate come quella degli Europei, e giornate come oggi che non riesci a fare quello che volevi. Avevamo previsto un cambio di ritmo nella parte finale della gara, invece proprio lì ho perso il podio. Siamo ad un campionato del mondo e il quarto posto ci può stare, soprattutto al cospetto di questi avversari. Ad un mondiale un quarto posto non può considerarsi una delusione, ho la consapevolezza di aver dato tutto. E’ stata comunque una grande stagione.”
La chiusura di questa giornata la lasciamo a Marino Amadori, CT della Nazionale Under23: “Il quarto posto non fa felice nessuno, ma terminiamo questo mondiale con la consapevolezza che Edoardo è uno dei più forti cronoman al mondo. Quest’anno ha vinto l’Europeo, i Giochi del Mediterraneo e il Prologo del Giro d’Italia. Se a questi aggiungiamo il quarto posto mondiale allora effettivamente tutto assume un’altra luce. Non credo che ci siano molti altri specialisti forti come lui in circolazione. Devo fargli i complimenti, come anche a Matteo Sobrero, autore di una prova eccellente, ed Alexander Konychev, che si è espresso come nelle aspettative. Questi piazzamenti ci indicano che il lavoro che stiamo svolgendo in collaborazione con il Centro Studi FCI sulla cronometro è fondamentale e di buon auspicio per il futuro.”

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO CRONOMETRO DONNE JUNIORES

1 Rozemarijn Ammerlaan (Netherlands) 0:27:02.95
2 Camilla Alessio (Italy) 0:00:06.80
3 Elynor Backstedt (Great Britain) 0:00:17.94
4 Pfeiffer Georgi (Great Britain) 0:00:21.89
5 Simone Boilard (Canada) 0:00:24.11
6 Vittoria Guazzini (Italy) 0:00:24.64
7 Aigul Gareeva (Russia) 0:00:24.66
8 Marie Le Net (France) 0:00:25.69
9 Marta Jaskulska (Poland) 0:00:28.24
10 Hannah Ludwig (Germany) 0:00:28.93
11 Britt Knaven (Netherlands) 0:00:36.97
12 Olha Kulynych (Ukraine) 0:00:49.35
13 Mie Saabye (Denmark) 0:00:52.40
14 Catalina Anais Soto Campos (Chile) 0:01:00.41
15 Sarah Gigante (Australia) 0:01:04.50
16 Anya Louw (Australia) 0:01:07.88
17 Jade Wiel (France) 0:01:09.65
18 Shari Bossuyt (Belgium) 0:01:10.42
19 Lara Gillespie (Ireland) 0:01:12.46
20 Tetyana Yaschenko (Ukraine) 0:01:21.22
21 Giorgia Bariani (Italy) 0:01:21.78
22 Dorothea Heitzmann (Germany) 0:01:24.74
23 Martine Gjos (Norway) 0:01:28.28
24 Akvile Gedraityte (Lithuania) 0:01:30.77
25 Abigail Youngwerth (United States Of America) 0:01:31.20
26 Alina Abramenko (Belarus) 0:01:31.91
27 Svetlana Pachshenko (Kazakhstan) 0:01:35.39
28 Desiet Tekeste (Eritrea) 0:01:36.46
29 Marketa Hajkova (Czech Republic) 0:01:46.92
30 Mette Egtoft Jensen (Denmark) 0:01:51.14
31 Noemi Ruegg (Switzerland) 0:01:57.71
32 Vita Movrin (Slovenia) 0:02:09.18
33 Anastasiya Kolesava (Belarus) 0:02:10.37
34 Anzhela Solovyeva (Kazakhstan) 0:02:14.46
35 Silje Mathisen (Norway) 0:02:21.96
36 Lina Svarinska (Latvia) 0:02:25.20
37 Nika Jancic (Slovenia) 0:02:31.24
38 Marina Kurnossova (Kazakhstan) 0:02:44.16
39 Lorena De La Fuente Alcalde (Spain) 0:02:45.01
40 Veronika Jandova (Czech Republic) 0:02:47.30
41 Jasmine Soh (United States Of America) 0:02:51.40
42 Petra Machalkova (Slovakia) 0:02:51.57
43 Ariana Gilabert Vilaplana (Spain) 0:02:57.64
44 Radka Paulechova (Slovakia) 0:03:04.54
45 Daniela Leitane (Latvia) 0:03:06.68
46 Magdeleine Vallieres Mill (Canada) 0:03:10.09

ORDINE D’ARRIVO CRONOMETRO UOMINI U23

1 Mikkel Bjerg (Denmark) 0:32:31
2 Brent Van Moer (Belgium) 0:00:33
3 Mathias Norsgaard Jorgensen (Denmark) 0:00:38
4 Edoardo Affini (Italy) 0:00:44
5 Ethan Hayter (Great Britain) 0:00:46
6 Tobias S Foss (Norway) 0:00:51
7 Brandon Mcnulty (United States Of America) 0:00:53
8 Stefan De Bod (South Africa) 0:00:59
9 Matteo Sobrero (Italy) 0:01:01
10 Callum Scotson (Australia) 0:01:02
11 Stefan Bissegger (Switzerland) 0:01:02
12 Patrick Gamper (Austria) 0:01:04
13 Andreas Leknessund (Norway) 0:01:04
14 Lennard Kamna (Germany) 0:01:05
15 Max Kanter (Germany) 0:01:05
16 Pascal Eenkhoorn (Netherlands) 0:01:06
17 Mark Padun (Ukraine) 0:01:07
18 Alexys Brunel (France) 0:01:08
19 Jakub Otruba (Czech Republic) 0:01:12
20 Senne Leysen (Belgium) 0:01:19
21 Nickolas Zukowsky (Canada) 0:01:20
22 Filip Maciejuk (Poland) 0:01:22
23 Gage Hecht (United States Of America) 0:01:23
24 Julius Van Den Berg (Netherlands) 0:01:24
25 Michael O’loughlin (Ireland) 0:01:28
26 Tom Wirtgen (Luxembourg) 0:01:31
27 Charlie Tanfield (Great Britain) 0:01:32
28 Ivo Oliveira (Portugal) 0:01:35
29 Jaime Castrillo Zapater (Spain) 0:01:38
30 Joao Almeida (Portugal) 0:01:40
31 Johan Price-Pejtersen (Denmark) 0:01:41
32 Nikolai Cherkasov (Russian Federation) 0:01:43
33 Barnabas Peak (Hungary) 0:01:45
34 Markus Wildauer (Austria) 0:01:45
35 Thibault Guernalec (France) 0:01:49
36 Alexander Konychev (Italy) 0:01:53
37 Kent Main (South Africa) 0:02:00
38 Conn Mcdunphy (Ireland) 0:02:06
39 Marc Hirschi (Switzerland) 0:02:07
40 Adam Roberge (Canada) 0:02:09
41 Jaka Primozic (Slovenia) 0:02:33
42 Norman Vahtra (Estonia) 0:02:37
43 Diego Agustin Ferreyra Geldrez (Chile) 0:02:50
44 Sergio Tu (Chinese Taipei) 0:02:54
45 Veljko Stojnic (Serbia) 0:02:56
46 Andreas Miltiadis (Cyprus) 0:02:57

La premiazione di Camilla Alessio (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

La premiazione di Camilla Alessio (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

TOUR DE L’EUROMÉTROPOLE , PEDERSEN BRUCIA TUTTI

settembre 24, 2018 by Redazione  
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Alla classica belga Mads Pedersen vince in volata davanti a Drucker e Naesen

Dopo una iniziale fase turbolenta di corsa, caratterizzata da alcune cadute, evadono dal gruppo Nathan van Hooydonck (BMC) e Maarten Kooistra (SEG Racing), ai quali poco dopo si aggiungono Danilo Wyss (BMC), Karl Patrick Lauk (Fortuneo Samsic), Michael Rice (Hagens Berman Axeon) e Lionel Taminiaux (AGO-Aqua Service).
Il gruppo lascia fare e il vantaggio massimo arriva fino ai 7 minuti. Nella seconda parte di gara il ritmo si alza, nonostante la pioggia battente, situazione che agevola la sortita di 4 contrattaccanti dal gruppo principale: Rudy Barbier, Quentin Jauregui (Ag2r La Mondiale), Preben Van Hecke (SportVlaanderen-Baloise) e Michel Dernies (Roubaix-Lille Métropole).
All’imbocco del circuito finale di 14 km la testa della corsa conta 3’15” sui primi inseguitori e 5 minuti sul grosso del plotone. Il vantaggio inizia inesorabilmente a sgretolarsi fino alla tornata conclusiva, all’inizio della quale si assiste dal gruppo ad un’interessante iniziativa promossa da Jasper Stuyen (Trek-Segafredo), sulla cui ruota si portano Oliver Naesen (Ag2R La Mondiale), Alex Kirsch (WB Aqua Protect Veranclassic), Jean Pierre Drucker (BMC), Tiesj Benoot (Lotto Soudal) e Arnaud Démare (Groupama-FDJ), ma che non riesce mai a prendere il largo. Riassorbito il gruppetto di inseguitori e con la testa della corsa a soli 20”, dal plotone parte l’azione che risulterà decisiva: Mads Pedersen (Trek – Segafredo) piazza all’improvviso la sparata e grazie all’aiuto del compagno di squadra Jasper Stuyven raggiunge il drappello al comando. Il gruppo non riesce più a rientrare, la volata per la vittoria è a ranghi ristretti e il più veloce di tutti è proprio Pedersen. Alle sue spalle si piazzano Drucker, che si vede leggermente chiudere la traiettoria in modo astuto dal 22enne della Trek, e Naesen.

Lorenzo Alessandri

Il danese Pedersen fa suo il Tour de lEurométropole, corsa belga iscritta nel calendario H.C. (foto Bettini)

Il danese Pedersen fa suo il Tour de l'Eurométropole, corsa belga iscritta nel calendario H.C. (foto Bettini)

CANYON E QUICK-STEP INAUGURANO I MONDIALI TIROLESI

settembre 23, 2018 by Redazione  
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Si sono aperti oggi i Mondiali su strada di Innsbruck con l’ultima edizione della corsa iridata a cronometro dedicata alle squadre. Dalla prossima edizione questa prova è stata, infatti, cancellata. Ad iscrivere il loro nome sull’ultima casella dell’albo sono state la Canyon-Sram per la categoria femminile e la Quick-Step per gli uomini.

Nella prova femminile c’è di che gioire anche per l’Italia vista la presenza nell’organico della Canyon della nostra Elena Cecchini. La squadra diretta da Ronny Lauke ha dominato queste sette edizioni della gara vincendo altre quattro volte. La formazione composta dalla Cecchini, dalle sorelle Alice ed Hannah Barnes, da Lisa Klein, da Trixi Worrack e Alena Amialiusik ha percorso i 54 km del tracciato in 1h1’46” superando la Boels-Dolmans, al quarto podio di fila, per 22”. Bronzo per le campionesse uscenti del Team Sunweb, che pagavano già un abbondante distacco al primo intermedio e non sono riuscite a cambiare passo nella parte finale, terminando la prova con un passivo di 29”. Tre piazzamenti nella top ten per l’Italia con Valcar-PBM, BePink e Alè Cipollini che sono giunte rispettivamente in 8°, 9° e 10° posizione.

Nel pomeriggio si è disputata anche la prova maschile che ha incoronato la Quick Step, al suo primo successo da main sponsor dopo aver già trionfato come co-sponsor nelle edizioni 2012, 2013 e 2016, con l’intermezzo della BMC e la vittoria dello scorso anno della Sunweb. Prima del 2012 l’ultima edizione della cronosquadre risaliva al 1994 ed era ancora disputata per nazionali. Quindi per gli amanti del genere potrebbe esserci ancora speranza di rivederla in futuro ai mondiali.
La prova odierna presentava un tracciato molto impegnativo, con 62,8 km da percorrere, diversi dentelli e una salita importante a tre quarti tracciato, con pendenze quasi al 6% di media. In cima alla salita il miglior tempo era dei campioni uscenti della Sunweb, che lo scorso anno avevano fatto la doppietta in questa specialità. Il vantaggio sulla Quick-Step era, però, inferiore al secondo e poco maggiore di 3” rispetto alla BMC. Nella parte finale la formazione composta da Bob Jungels, Kasper Asgreen, Laurens De Plus, Yves Lampaert, Maximilian Schachmann e Niki Terpstra ha alzato decisamente il ritmo chiudendo in 1h07’25” e rifilando 19” alla Sunweb e 20” alla BMC, che completano così il podio. Sky, Mitchelon-Scott, Movistar, Trek-Segafredo, Bora-Hansgroe, CCC Sprandi Polkowice (unica Professional) e Astana hanno completato la top ten.
Tra le squadre Continental la migliore è stata la Elvok-Author, 12° ad oltre 3’, mentre l’unica formazione italiana in gara, la Sangemini – MG.Kvis, ha concluso quartultima pagando quasi 7 minuti di ritardo.

Andrea Mastrangelo

ORDINE D’ARRIVO CRONOSQUADRE DONNE

1 Canyon-SRAM 1:01:46.60
2 Boels Dolmans 0:00:21.90
3 Team Sunweb 0:00:28.67
4 Wiggle-High5 0:00:57.38
5 Mitchelton-Scott 0:01:29.77
6 Team Virtu Cycling 0:02:06.23
7 BTC City Ljubljana 0:03:08.44
8 Valcar PBM 0:03:35.36
9 BePink 0:03:36.10
10 Ale Cipollini 0:03:53.54
11 Cogeas-Mettler Pro Cycling 0:03:56.69
12 Parkhotel Valkenburg 0:04:10.83

ORDINE D’ARRIVO CRONOSQUADRE UOMINI

1 Quick – Step Floors 1:07:25
2 Team Sunweb 0:00:19
3 BMC Racing Team 0:00:20
4 Team Sky 0:00:45
5 Mitchelton – Scott 0:00:57
6 Movistar Team 0:01:32
7 Trek – Segafredo 0:02:04
8 Bora – Hansgrohe 0:02:08
9 CCC Sprandi Polkowice 0:02:38
10 Astana Pro Team 0:02:54
11 Team Katusha Alpecin 0:02:56
12 Elkov – Author 0:03:18
13 Team LottoNL – Jumbo 0:03:28
14 Team Vorarlberg Santic 0:04:47
15 AG2R La Mondiale 0:05:19
16 Team Felbermayr Simplon Wels 0:05:40
17 Tirol Cycling Team 0:06:25
18 Hrinkow Advarics Cycleang 0:07:03
19 Sangemini – Mg. K Vis – Vega 0:07:06
20 Team Lotto – Kern Haus 0:07:34
21 Dukla Banska Bystrica 0:08:10
22 WSA Pushbikers 0:08:40

La Canyon-SRAM tiene a battesimo ledizione 2018 dei campionati del mondo imponendosi nella prima prova del cartellone, la cronometro a squadre femminile (foto Bettini)

La Canyon-SRAM tiene a battesimo l'edizione 2018 dei campionati del mondo imponendosi nella prima prova del "cartellone", la cronometro a squadre femminile (foto Bettini)

TROFEO MATTEOTTI: DAVIDE BALLERINI SI IMPONE ANCHE A PESCARA

settembre 23, 2018 by Redazione  
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Davide Ballerini non si ferma più. Dopo il successo a Cesenatico arriva un’altra vittoria in riva al Mar Adriatico. Suo anche il pescarese Trofeo Matteotti

Pur essendo in procinto di accasarsi all’Astana, Davide Ballerini (Androni Giocattoli – Sidermec) onora nel migliore dei modi il team che lo ha fatto approdare al mondo del professionismo. Dopo aver gustato ieri il sapore della vittoria al Memorial Pantani, il canturino ha fatto subito il bis regolando con autorità il gruppetto che si è presentato con lui sul traguardo del 71° Trofeo Matteotti. Piazze d’onore per Giovanni Visconti, in gara con la maglia azzurra della nazionale, e per Marco Tizza (Nippo-Vini Fantini-Europa Ovini), che lo hanno seguito nell’ordine sotto lo striscione d’arrivo.
Trattandosi di una corsa interamente in circuito la giuria, ad un certo punto, è dovuta intervenire per fermare il nutrito gruppo inseguitore, che navigava a più di sette minuti dal gruppo di testa, forte di 35 unità.
Sono stati quindi questi trentacinque uomini a fare la corsa, nonostante un continuo susseguirsi di scatti, ricongiungimenti e contrattacchi, nessuno è riuscito a fare la differenza e si è quindi arrivati a giocarsi la gara in volata.
Lo sprint, senza storia, ha visto, oggi come ieri, lo strapotere del giovane portacolori dell’Androni.
Un weekend veramente speciale per la squadra di Gianni Savio, che commenta così l’operato dei suoi ragazzi. «Sono orgoglioso di dirigere dei corridori come i nostri, che si dimostrano dei veri professionisti. Davvero bravi».
La gara odierna annovera tra i protagonisti anche Dayer Quintana (Movistar), fratello del più celebre Nairo e autore di una caduta che lo ha visto letteralmente volare fuori strada dopo aver impattato con il guard-raill, all’uscita da una curva in discesa.
Intanto la squadra bianco-rossa continua la sua personalissima incetta di punti in chiave Ciclismo Cup, il cui prossimo appuntamento sarà un’altra classica del calendario italiano, il Giro dell’Emilia in programma il 6 ottobre. La corsa emiliana, che riporterà il grande ciclismo in Italia dopo la parentesi iridata, precederà il Trofeo Beghelli del 7, la Tre Valli Varesine del 9, la Milano-Torino del 10 e il Gran Piemonte dell’11.

Mario Prato

Strepitoso bis in riva allAdriatico per Davide Ballerini: dopo il Memorial Pantani a Cesenatico suo anche il Trofeo Matteotti a Pescara (foto © Trofeo Matteotti)

Strepitoso bis in riva all'Adriatico per Davide Ballerini: dopo il Memorial Pantani a Cesenatico suo anche il Trofeo Matteotti a Pescara (foto © Trofeo Matteotti)

MEMORIAL PANTANI: NIBALI L’ACCENDE, BALLERINI LA VINCE

settembre 22, 2018 by Redazione  
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Si è corsa oggi, nella sua Cesenatico, il Memorial Marco Pantani, un’edizione che si è disputata nel ventennale della storica doppietta Giro-Toure che è stata onorata con grande intensità da parte dei migliori atleti al via, nomi che vedremo probabilmente protagonisti ai prossimi Mondiali di Innsbruck.

A trionfare è stato il portacolori dell’Androni Davide Ballerini che si è imposto in volata su David Gaudu (Groupama – FDJ) e il compagno di squadra Francesco Gavazzi, ma, non ce ne voglia il 23enne di Cantù, ad infiammare i tifosi sono state sicuramente le sparate di Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida). Il primo attacco del messinese arriva al terzo passaggio dalla salita di Montevecchio, quando davanti rimangono Franco Pellizzotti e Domenico Pozzovivo, suoi compagni di formazione, Nairo Quintana (Movistar), Gaudu, Ben Hermans (Israel Cycling Academy), Eddie Dunbar (Sky), Serge Pauwels (Dimension Data), Ballerini, Gavazzi, Mattia Cattaneo e Fausto Masnada (Androni Giocattoli – Sidermec), Warren Barguil (Fortuneo-Samsic), Ivan Santaromita e Marco Tizza (Nippo – Vini Fantini – Europa Ovini), Guillaume Martin e Xandro Meurisse (Wanty – Groupe Gobert), Gianluca Brambilla e Dario Cataldo (nazionale italiana), che però ha alzato dopo poco bandiera bianca.
Successivamente ci hanno provato, con poca fortuna, Quintana e Gaudu, poi, entrati negli ultimi chilometri di gara, a provarci è stato ancora il capitano designato per l’Italia al mondiale, Nibali. Il siciliano ha dovuto, peròm scontrarsi con la superiorità degli Androni che hanno richiuso il gap e hanno portato il loro capitano nella miglior posizione per la volata.
A completare la top ten segnaliamo il 4° posto di Meurisse, seguito da Brambilla, Pellizotti, Quintana, Dunbar, Tizza e Barguil.

Andrea Mastrangelo

ORDINE D’ARRIVO

1 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli – Sidermec 5:03:07
2 David Gaudu (Fra) Groupama – Fdj
3 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli – Sidermec
4 Xandro Meurisse (Bel) Wanty – Groupe Gobert
5 Gianluca Brambilla (Ita) Italy
6 Franco Pellizotti (Ita) Bahrain – Merida
7 Nairo Quintana (Col) Movistar Team
8 Edward Dunbar (Irl) Team Sky
9 Marco Tizza (Ita) Nippo – Vini Fantini – Europa Ovini
10 Warren Barguil (Fra) Team Fortuneo – Samsic
11 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain – Merida
12 Ivan Santaromita (Ita) Nippo – Vini Fantini – Europa Ovini
13 Serge Pauwels (Bel) Team Dimension Data
14 Ben Hermans (Bel) Israel Cycling Academy
15 Guillaume Martin (Fra) Wanty – Groupe Gobert 0:00:03
16 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli – Sidermec
17 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli – Sidermec 0:00:24
18 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain – Merida 0:00:40
19 Marco Canola (Ita) Nippo – Vini Fantini – Europa Ovini 0:03:46
20 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty – Groupe Gobert
21 Simone Velasco (Ita) Wilier Triestina – Selle Italia
22 Matteo Montaguti (Ita) Italy
23 Ivan Rovny (Rus) Gazprom – Rusvelo
24 Simone Ravanelli (Ita) Biesse Carrera Gavardo
25 Mark Donovan (GBr) Team Wiggins
26 José Rojas (Spa) Movistar Team
27 Dimitri Peyskens (Bel) Wb Aqua Protect Veranclassic
28 Pierpaolo Ficara (Ita) Amore & Vita – Prodir
29 Danilo Celano (Ita) Caja Rural – Seguros Rga
30 Lorenzo Rota (Ita) Bardiani Csf
31 Manuel Senni (Ita) Bardiani Csf
32 Ildar Arslanov (Rus) Gazprom – Rusvelo
33 Dayer Quintana (Col) Movistar Team
34 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team
35 Jon Irisarri Rincon (Spa) Caja Rural – Seguros Rga 0:03:49
36 Aleksandr Vlasov (Rus) Gazprom – Rusvelo
37 Ivan Martinelli (Ita) D’amico Utensilnord
38 Ettore Carlini (Ita) D’amico Utensilnord
39 Diego Rosa (Ita) Team Sky 0:03:50
40 Simone Andreetta (Ita) Bardiani Csf
41 Steve Morabito (Swi) Groupama – Fdj
42 Ben O’connor (Aus) Team Dimension Data 0:03:51
43 Dion Smith (NZl) Wanty – Groupe Gobert
44 Michal Golas (Pol) Team Sky
45 Sebastian Schönberger (Aut) Wilier Triestina – Selle Italia
46 Jérémy Maison (Fra) Team Fortuneo – Samsic
47 Dario Cataldo (Ita) Italy
48 Sebastian Henao Gomez (Col) Team Sky
49 Joaquim Silva (Por) Caja Rural – Seguros Rga
50 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli – Sidermec
51 Edoardo Zardini (Ita) Wilier Triestina – Selle Italia 0:03:53
52 Matej Mohoric (Slo) Bahrain – Merida
53 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain – Merida 0:03:57
54 Fabio Aru (Ita) Italy 0:04:04
55 Davide Formolo (Ita) Italy

Davide Ballerini vince ledizione 2018 della corsa dedicata allindimenticato Marco Pantani (foto Bettini)

Davide Ballerini vince l'edizione 2018 della corsa dedicata all'indimenticato Marco Pantani (foto Bettini)

COPPA SABATINI, LOBATO TORNA AL SUCCESSO

settembre 20, 2018 by Redazione  
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Juan José Lobato (Nippo Vini Fantini) ha vinto la Coppa Sabatini anticipando lo sprint finale di Sonny Colbrelli (Bahrain Merida) e di Gianni Moscon (Team Sky).

La 66esima edizione della Coppa Sabatini – Gran Premio Città di Peccioli presentava un percorso classico di 196 chilometri con una sequenza di circuiti che prevedeva inizialmente un lungo anello di quasi 60 km, seguito da un circuito intermedio di 22 km da ripetere tre volte e nel finale un circuito di 12 km da ripetere sei volte, contenente lo strappo in vetta al quale era previsto l’arrivo. Il campione uscente era Andrea Pasqualon (Wanty – Groupe Gobert) ed era presente alla partenza dopo un’ottima stagione che lo ha visto piazzarsi più volte anche al Tour de France. Il favorito d’obbligo era, però, Sonny Colbrelli (Bahrain Merida), coadiuvato da Enrico Gasparotto, mentre i principali outsiders potevano essere Gianni Moscon (Team Sky), Edvald Boasson Hagen (Dimension Data) e Diego Ulissi (UAE Emirates Team).
La fuga di giornata era formata da Fausto Masnada (Androni Giocattoli – Sidermec), Eduard Michael Grosu (Nippo Vini Fantini), Emmanuel Morin (Cofidis, Solutions Credits), Nikolay Cherkasov (Gazprom-Rusvelo), Edoardo Zardini e Sebastian Schönberger (Wilier Triestina – Selle Italia). Il vantaggio massimo di questi sei fuggitivi raggiungeva quasi immediatamente i sei minuti; dopo tre quarti di corsa riuscivano a mantenere ancora un paio di minuti quando, su uno dei passaggi sullo strappo finale, Zardini provava ad accelerare: gli resistevano i soli Cherkasov e Masnada, formando un terzetto in testa alla corsa. Una decina di chilometri più tardi era Masnada a liberarsi di tutti i compagni di avventura, per poi essere ripreso a 22 chilometri dalla conclusione. In quel momento dal gruppo iniziavano a partire diversi tentativi d’attacco con l’AG2R tra le squadre più attive. Solo Giuseppe Fonzi (Wilier Triestina – Selle Italia) riusciva ad avvantaggiarsi seriamente, resistendo al ritorno del gruppo fino agli ultimi 13 chilometri, quando sotto il forcing ancora della AG2R il gruppo si allungava; non appena si transitava per la penultima volta sulla linea d’arrivo era Romain Bardet (AG2R) ad attaccare e dopo il suo tentativo riuscivano a riportarsi sotto Sebastián Henao (Team Sky), Xandro Meurisse (Wanty – Groupe Gobert) e Giovanni Visconti (Bahrain Merida), quando al traguardo mancavano 10 chilometri. Il Team Dimension Data chiudeva sui fuggitivi un paio di chilometri più avanti e provava a controllare i chilometri conclusivi per prendere al meglio lo strappo finale, ma veniva scavalcato dal Team Sky e dalla UAE Emirates Team negli ultimi 3 km. Non appena iniziava l’ultimo chilometro in salita era Vincenzo Albanese (Bardiani – CSF) ad attaccare e riusciva subito a guadagnare qualche metro, senza però incrementare maggiormente il gap, anche perchè a 500 metri dalla conclusione finiva a terra in un tornante, gettando al vento le proprie chances. In quel momento la testa del gruppo provava a riorganizzarsi e Juan José Lobato (Nippo Vini Fantini) sfruttava il momento d’indecisione per partire con un’azione di potenza sulla quale non riuscivano a chiudere immediatamente gli uomini della Bahrain-Merida, con Colbrelli che provava a prendere in mano la situazione. Il corridore spagnolo era, però, ormai troppo lontano e riusciva così ad imporsi sul traguardo di Peccioli. Colbrelli si classicava al secondo posto battendo in volata Moscon e Marco Canola, compagno di squadra di Lobato. Si tratta della quindicesima vittoria in carriera per Lobato, che mancava dal gradino più alto del podio da più di un anno.

Carlo Toniatti

Lo spagnolo Lobato spezza un digiuno lungo un anno sul traguardo della Coppa Sabatini (foto Bettini)

Lo spagnolo Lobato spezza un digiuno lungo un anno sul traguardo della Coppa Sabatini (foto Bettini)

GIRO DELLA TOSCANA, MOSCON IN FORMA MONDIALE

settembre 19, 2018 by Redazione  
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Gianni Moscon (Team Sky) ha conquistato il Giro della Toscana battendo in volata Romain Bardet (AG2R) e Domenico Pozzovivo (Bahrain Merida) dimostrando al CT della nazionale Davide Cassani di poter esser lui la carta giusta per l’Italia ai prossimi mondiali di Innsbruck.

La 90esima edizione del Giro della Toscana – Memorial Alfredo Martini ritornava da quest’anno ad essere una corsa di un giorno e in questa occasione gli organizzatori hanno studiato un percorso che potesse permettere ai corridori di prepararsi al meglio per i mondiali di Innsbruck, caratterizzati da un tracciato favorevole agli scalatori. Per questo motivo la corsa prevedeva la triplice ascesa al Monte Serra, 9 chilometri con una pendenza media del 6,8% e massime oltre al 10%, che rendeva la corsa favorevole agli scalatori; l’ultimo transito sul Serra avveniva a 30 chilometri dal traguardo di Pontedera mentre i chilometri complessivi di gara erano 205. Alla partenza era presente il vincitore della scorsa edizione Guillaume Martin (Wanty – Groupe Gobert), mentre i suoi principali avversari erano Matej Mohorič e Domenico Pozzovivo (Bahrain – Merida), Romain Bardet e Alexis Vuillermoz (AG2R La Mondiale), Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), David Gaudu (FDJ), Mikel Landa (Movistar), Gianni Moscon (Team Sky), Diego Ulissi (UAE Team Emirates), Ivàn Ramiro Sosa (Androni Giocattoli – Sidermec), Giulio Ciccone (Bardiani – CSF) e Warren Barguil (Team Fortuneo – Samsic).
La fuga di giornata era promossa da Daniel Teklehaimanot (Cofidis, Solutions Crédits), Iuri Filosi e Alessandro Fedeli (Delko Marseille Provence KTM), Michele Gazzara (Sangemini – MG.KVis) ed Ettore Carlini (D’Amico – Utensilnord); questi corridori riuscivano a raggiungere un vantaggio massimo di circa sette minuti sul gruppo al termine del primo passaggio sul Monte Serra. Durante il secondo giro la situazione cambiava notevolmente con tutti i fuggitivi che venivano ripresi dal gruppo, con l’eccezione di Filosi che scollinava in testa al secondo passaggio del Serra in compagnia di Danilo Celano e Jon Irisarri (Caja Rural – Seguros RGA), nel frattempo evasi dal gruppo. Questi corridori venivano ripresi a loro volta alla base dell’ultimo passaggio sulla salita, dove l’AG2R prendeva l’iniziativa, velocemente scavalcata dal Team Sky non appena Delio Fernàndez (Delko Marseille Provence KTM) provava un accelerazione che durava per quasi un chilometro. A 32 km dalla conclusione Mathias Frank (AG2R) attaccava, ma veniva immediatamente ripreso da Eddie Dunbar (Team Sky); a quel punto Vuillermoz decideva di imporre il proprio ritmo in testa al gruppo, che a sua volta veniva incrementato dallo stesso Dunbar riuscendo a selezionare pesantemente il gruppo con i soli Moscon, Bardet e Pozzovivo a tenere il ritmo scatenato dell’irlandese, che veniva interrotto dall’attacco del transalpino a 29,6 km dalla conclusione, non riuscendosi però a liberare della coppia di italiani. Poco dopo era Moscon ad attaccare col solo Bardet in grado di resistere al suo allungo; lungo la discesa Pozzovivo riusciva a rientrare, mentre Mohorič, sfruttando le sue incredibili doti, era riuscito ad evadere dal gruppo inseguitore con Mauro Finetto (Delko Marseille Provence KTM) e a rientrare su Dunbar: una volta tornati in pianura era il solo corridore italiano a collaborare, in quanto i suoi compagni d’avventura avevano il loro capitano al comando, e così si arrendeva lasciandosi riprendere dal gruppo inseguitore. Il trio procedeva in pieno accordo fino agli ultimi 1500 metri perché, grazie al grande margine accumulato, potevano iniziare a controllarsi. Pozzovivo provava ad allungare sotto lo striscione dell’ultimo chilometro, ma Moscon riusciva a chiudere su di lui e il corridore lucano sembrava a quel punto arrendersi lanciando la volata al connazionale, che riusciva a battere Bardet nonostante uno sprint molto lungo. Il francese doveva così accontentarsi del secondo posto alle spalle dell’italiano, che conquistava la seconda vittoria in appena 5 giorni dal rientro alle corse, al termine della sospensione per l’incidente avvenuto allo scorso Tour de France. Pozzovivo concludeva al terzo posto, mentre Giovanni Visconti (Bahrain Merida) regolava lo sprint del gruppo inseguitore, giunto al traguardo con 1′22″ di ritardo.

Carlo Toniatti

Moscon vince ancora e dopo la Coppa Agostoni fa suo anche il Giro della Toscana (foto Bettini)

Moscon vince ancora e dopo la Coppa Agostoni fa suo anche il Giro della Toscana (foto Bettini)

PRIMUS CLASSIC, VINCE VAN DER HOORN

settembre 17, 2018 by Redazione  
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Il giovane olandese vince la classica del Brabante con una fuga di 45 km. Alle sue spalle completano il podio Huub Dujin e Frederik Frison.

Novembre 2017, Taco Van Der Hoorn vede messa seriamente a rischio la propria carriera professionistica per un brutto incidente in allenamento. Fortunatamente in questo 2018 il corridore della Roompot – Nederlandse Loterij è tornato alla grande e, dopo la vittoria di tappa all’Eneco Tour, ecco il sigillo d’autore nella corsa in linea intitolata agli ex ciclisti Raymond Impanis e Peter Van Petegem. La vittoria arriva dopo una fuga di caparbietà di 45 km, condotta con Rubén Guerrero (Trek-Segafredo), Frederik Frison (Lotto Soudal) e Aimé De Gendt (Sport Vlaanderen – Baloise). A questi si è accoda anche Huub Duijn (Vérandas Willems) proprio sull’ultima asperità di giornata, l’Hulstbergstraat. Nonostante il plotone abbia costantemente tenuto i battistrada entro i 30” non riesce nella rimonta finale, dovendosi accontentare della volata per la sesta posizione, vinta da Timothy Dupont (Wanty – Groupe Gobert). Davanti, invece, va in scena lo show di Van Der Hoorn, un’azione da finisseur nell’ultimo chilometro a cui nessuno può resistere. Secondo posto per Duijn, terzo alle sue spalle Frison.

Lorenzo Alessandri

ORDINE D’ARRIVO

1 Taco Van Der Hoorn (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij 4:27:24
2 Huub Duijn (Ned) Veranda’s Willems Crelan
3 Frederik Frison (Bel) Lotto Soudal
4 Aime De Gendt (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
5 Rúben Guerreiro (Por) Trek-Segafredo 0:00:03
6 Timothy Dupont (Bel) Wanty-Groupe Gobert 0:00:06
7 Lorrenzo Manzin (Fra) Vital Concept Club
8 Jasper Philipsen (Bel) Hagens Berman Axeon
9 Rui Oliveira (Por) Hagens Berman Axeon
10 August Jensen (Nor) Israel Cycling Academy
11 Jan Willem Van Schip (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij
12 Martijn Budding (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij
13 Jonas Van Genechten (Bel) Vital Concept Club
14 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
15 Kevyn Ista (Bel) WB Aqua Protect Veranclassic
16 Dries Van Gestel (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
17 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNl-Jumbo
18 Frederik Backaert (Bel) Wanty-Groupe Gobert
19 Jasper De Buyst (Bel) Lotto Soudal
20 Bram Welten (Ned) Fortuneo-Samsic
21 Guillaume Van Keirsbulck (Bel) Wanty-Groupe Gobert
22 Dylan Groenewegen (Ned) LottoNl-Jumbo
23 Thomas Boudat (Fra) Direct Energie
24 Jens Debusschere (Bel) Lotto Soudal
25 Enzo Wouters (Bel) Lotto Soudal
26 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Soudal
27 Wouter Wippert (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij
28 Nathan Haas (Aus) Katusha-Alpecin
29 Romain Cardis (Fra) Direct Energie
30 Tom Van Vuchelen (Bel) AGO-Aqua Service
31 Ross Lamb (GBr) T.Palm-Pôle Continental Wallon
32 Mathias Van Gompel (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
33 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
34 Stijn Steels (Bel) Veranda’s Willems Crelan
35 Wesley Kreder (Ned) Wanty-Groupe Gobert
36 Tom Bohli (Swi) BMC Racing Team
37 Maxime Farazijn (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
38 Julien Stassen (Bel) WB Aqua Protect Veranclassic
39 Maxime Vantomme (Bel) WB Aqua Protect Veranclassic
40 Ylber Sefa (Alb) Tarteletto-Isorex 0:00:11
41 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team
42 Guillaume Seye (Bel) Veranda’s Willems Crelan
43 Stan Dewulf (Bel) Lotto Soudal
44 Ian Garrison (USA) Hagens Berman Axeon
45 Coen Vermeltfoort (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij
46 Jens Keukeleire (Bel) Lotto Soudal
47 Loïc Vliegen (Bel) BMC Racing Team
48 Jenthe Biermans (Bel) Katusha-Alpecin
49 Wim Reynaerts (Bel) Cibel-Cebon
50 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team
51 Adam Lewis (GBr) T.Palm-Pôle Continental Wallon
52 Niels De Rooze (Bel) Tarteletto-Isorex
53 Jelle Cant (Bel) Tarteletto-Isorex
54 Michiel Dieleman (Bel) Cibel-Cebon
55 Eugenio Alafaci (Ita) Trek-Segafredo
56 Elias Van Breussegem (Bel) Veranda’s Willems Crelan
57 Hamish Schreurs (NZl) Israel Cycling Academy
58 Maikel Zijlaard (Ned) Hagens Berman Axeon
59 Kristian Aasvold (Nor) Team Coop
60 Brian Van Goethem (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij
61 Nathan Van Hooydonck (Bel) BMC Racing Team 0:00:21
62 Edward Walsh (Can) T.Palm-Pôle Continental Wallon
63 Bryan Nauleau (Fra) Direct Energie
64 Jerome Cousin (Fra) Direct Energie
65 Benjamin Declercq (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
66 Jérémy Lecroq (Fra) Vital Concept Club
67 Pieter Vanspeybrouck (Bel) Wanty-Groupe Gobert 0:00:24
68 João Almeida (Por) Hagens Berman Axeon 0:00:31
69 Stijn Devolder (Bel) Veranda’s Willems Crelan
70 Ludovic Robeet (Bel) WB Aqua Protect Veranclassic
71 Arnaud Gerard (Fra) Fortuneo-Samsic
72 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy
73 Lennert Teugels (Bel) Cibel-Cebon 0:00:34
74 Bert De Backer (Bel) Vital Concept Club 0:00:40
75 Jos Van Emden (Ned) LottoNl-Jumbo 0:00:45
76 Karl Patrick Lauk (Est) Fortuneo-Samsic
77 Clément Carisey (Fra) Israel Cycling Academy
78 Jonathan Brown (USA) Hagens Berman Axeon
79 John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo 0:01:10
80 Sergio Torres Jorro (Spa) Tarteletto-Isorex 0:01:19
81 Paul Martens (Ger) LottoNl-Jumbo
82 Tomas Petit (Bel) T.Palm-Pôle Continental Wallon
83 Louis Bendixen (Den) Team Coop
84 Antwan Tolhoek (Ned) LottoNl-Jumbo
85 Øivind Lukkedal (Nor) Team Coop
86 Kevin Reza (Fra) Vital Concept Club 0:01:23
87 Dmitrii Strakhov (Rus) Lokosphinx 0:01:58
88 Vincent De Sy (Bel) T.Palm-Pôle Continental Wallon
89 Maxime Daniel (Fra) Fortuneo-Samsic
90 Clement Russo (Fra) Fortuneo-Samsic
91 Robby Cobbaert (Bel) Cibel-Cebon
92 Toms Skujins (Lat) Trek-Segafredo 0:02:27
93 Ludwig De Winter (Bel) WB Aqua Protect Veranclassic 0:02:40
94 Gordon De Winter (Bel) AGO-Aqua Service
95 Félix Dopchie (Bel) AGO-Aqua Service
96 Yann Pestiaux (Bel) AGO-Aqua Service
97 Sébastien Delfosse (Bel) WB Aqua Protect Veranclassic
98 Senne Leysen (Bel) Veranda’s Willems Crelan
99 Julien Morice (Fra) Vital Concept Club
100 Jimmy Janssens (Bel) Cibel-Cebon
101 Gaillard Marlon (Fra) Direct Energie 0:03:14
102 Jeremy Cornu (Fra) Direct Energie
103 Alex Kirsch (Lux) WB Aqua Protect Veranclassic
104 Benoit Jarrier (Fra) Fortuneo-Samsic
105 Florian Vachon (Fra) Fortuneo-Samsic
106 Edward Planckaert (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise 0:03:28
107 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin
108 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty-Groupe Gobert 0:04:16
109 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo 0:05:09
110 Bram Tankink (Ned) LottoNl-Jumbo
111 Willie Smit (RSA) Katusha-Alpecin 0:07:15
112 Trond Håkon Trondsen (Nor) Team Coop
113 Arne De Groote (Bel) Tarteletto-Isorex 0:07:54
114 David Boucher (Bel) Tarteletto-Isorex
115 Bohdan Musiienko (Ukr) Lviv Cycling Team
116 Niklas Eg (Den) Trek-Segafredo
117 Robert Wagner (Ger) LottoNl-Jumbo
118 Olav Hjemsæter (Nor) Team Coop
119 Kenny De Ketele (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
120 Charlie Arimont (Bel) AGO-Aqua Service
121 Kenny Nijssen (Ned) Katusha-Alpecin
122 Gil D’Heygere (Bel) Veranda’s Willems Crelan
123 Michael Rice (Aus) Hagens Berman Axeon
124 Kevin De Jonghe (Bel) Tarteletto-Isorex
125 Marvin Tasset (Bel) AGO-Aqua Service 0:07:58
126 Sondre Enger (Nor) Israel Cycling Academy
127 Adrien Petit (Fra) Direct Energie
128 Sjoerd Van Ginneken (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij

Taco van der Hoorn taglia vittorioso il traguardo di Haacht  (foto Bettini)

Taco van der Hoorn taglia vittorioso il traguardo di Haacht (foto Bettini)

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