GIRO DI TURCHIA: DOMINIO ASTANA ANCHE A SELÇUK, VINCE LOPEZ DAVANTI A POELS. CARBONI QUINTO
Dopo l’annullamento della quinta tappa per maltempo, il Giro di Turchia 2025 è ripartito con la sesta frazione: spettacolo sulla salita della Meryem Ana Evi, dove la XDS Astana ha piazzato una nuova doppietta grazie a Harold Martin Lopez e Wout Poels, sempre più leader della corsa.
La pioggia si è fermata, ma il dominio XDS Astana è ripreso puntuale. La formazione cino-kazaka ha fatto ancora una volta la voce grossa al Giro di Turchia, conquistando la sesta tappa — la Selçuk – Meryem Ana Evi di 156 chilometri — con una nuova doppietta firmata da Harold Martin Lopez e Wout Poels. Dopo aver lasciato il segno pochi giorni fa, il team ha replicato con una prova di forza sulla salita finale verso la Casa della Vergine Mari, sulla quale Lopez ha staccato tutti con un attacco secco negli ultimi chilometri, mentre Poels ha gestito la situazione alle sue spalle per consolidare la leadership in classifica generale.
Terzo posto di giornata per Johannes Kulset (Uno-X Mobility), staccato di undici secondi, che conquista anche la maglia verde della classifica a punti. A ridosso del podio si piazza lo spagnolo Abel Balderstone (Caja Rural), seguito da un ottimo Giovanni Carboni (Unibet Tietema Rockets), quinto dopo aver acceso la corsa con un attacco a due chilometri dalla vetta, inizialmente selettivo ma vanificato dal ritorno dei migliori.
La corsa si era animata già dopo circa 50 chilometri, quando si è formata la fuga di giornata con Baptiste Veistroffer (Lotto), José Luis Faura (Burgos), Tommaso Nencini (Solution Tech Vini Fantini) e Oliver Mattheis (Bike Aid). I fuggitivi sono rimasti in avanscoperta per oltre 80 chilometri, ma sullo strappo di Sirince il gruppo, lanciato dalla Picnic PostNL, ha operato una netta selezione. Da lì in poi solo i migliori sono rimasti in gioco per il successo, ma ancora una volta è stata la XDS Astana a dettare legge
Tra le squadre italiane, da segnalare il decimo posto di German Gomez (Team Polti VisitMalta), mentre Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta) ha perso la maglia verde a favore di Magnus Kulset (Uno-X Mobility), ma avrà modo di rifarsi nel weekend, più adatto alle sue caratteristiche.
Mario Prato

Lopez vince a Selcuk la terzultima tappa del Giro di Turchia (Eurosport)
MICHAEL MATTHEWS VINCE LA ESCHBORN – FRANKFURT 2025
Da un paio d’anni il percorso rinnovato della Eschborn – Frankfurt rende la corsa più incerta tagliando fuori i velocisti puri e Michael Matthews (Team Jayco AlUla) ne approfitta per ottenere la prima vittoria stagionale
Nel calendario ciclistico di maggio la prima corsa è la Classica di Francoforte (in tedesco Eschborn – Frankfurt), che insieme alla Classica di Amburgo di agosto è la corsa di un giorno più importante corsa in territorio tedesco. Le ultime due edizioni hanno visto un deciso cambio di rotta dal punto di vista dello svolgimento della corsa. Se prima la Classica di Francoforte favoriva infatti i velocisti, da due anni a questa parte l’inserimento sul percorso di salite più o meno impegnative ha creato maggiore incertezza nello svolgimento della corsa ed i finisseur hanno preso il sopravvento; le vittorie di Søren Kragh Andersen nel 2023 e Maxim van Gils nel 2024 parlano chiaro. Anche quest’anno la doppia scalata del Feldberg e la tripla scalata del Mammolshain hanno fatto la differenza, con il gruppo già molto selezionato a metà corsa e privo di velocisti puri come Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) e Pascal Ackermann (Team Israel Premier Tech), già vittoriosi a Francoforte quando il percorso era più semplice. A giocarsi la vittoria quest’anno è stato un gruppo di una trentina di unità in cui i nomi più caldi erano quelli di Michael Matthews (Team Jayco ALUla), Magnus Cort Nielsen (Team Uno-X Mobility), Marc Hirschi (Team Tudor Pro Cycling), Alex Aranburu (Team Cofidis) e Simone Velasco (Team XDS Astana), per citarne alcuni. La vittorià è andata proprio a Matthews che migliora col tempo e ottiene la prima vittoria stagionale. Il ciclista australiano ha battuto in volata Cort Nielsen e Jon Barrenetxea (Team Movistar) mentre hanno completato la top five Neilson Powless (Team EF Education EasyPost) in quarta posizione e Frederik Wandahl (Team Redbull BORA Hansgrohe) in quinta posizione. Il primo italiano all’arrivo è stato Stefano Oldani (Team Cofidis) che ha concluso in sesta posizione. La Classica di Francoforte è probabilmente la corsa di un giorno più importante di maggio anche se prima e durante il Giro d’Italia si svolgeranno altre corse minori, sia di un giorno che a tappe, e la Germania tornerà protagonista con la Rund um Koln del prossimo 18 maggio.
Antonio Scarfone

Michael Matthews vince la Classica di Francoforte 2025 (foto: Christian Kaspar-Bartke/Getty Images)
JAY VINE, BELLA VITTORIA A COSSONAY. ALEX BAUDIN CONSERVA LA MAGLIA GIALLA
Nella terza tappa con l’insidioso arrivo di Cossonay, Jay Vine (UAE Team Emirates) scatta in salita a circa 1 km dall’arrivo e non viene più ripreso dal gruppo nel quale Lenny Martinez (Team Bahrain Victorious) deve accontentarsi della piazza d’onore. Alex Baudin (Tean EF Education EasyPost) rimane in maglia gialla alla vigilia di una delle tappe più attese della breve corsa svizzera con l’arrivo in salita di Thyon 2000
Prima delle ultime due tappe, decisive per la vittoria finale, il Giro di Romandia propone una frazione complessivamente semplice di 183 km da Cossonay a Cossonay che, pur avendo lungo il percorso quattro gpm, non sembra dover fare catastrofi in classifica generale. L’unico vero momento clou di tutta la tappa potrebbe essere l’arrivo in leggera salita, lungo circa 2 km e con pendenze che arrivano al 5%. Alex Baudin (Team EF Education Easy Post) è la nuova maglia gialla ed al termine di questa tappa ha concrete possibilità di mantenerla. Dopo la partenza si formava subito la fuga di giornata grazie all’azione di quattro ciclisti ovvero Stefan Kung (Team Groupama FDJ), Bauke Mollema (Team Lidl Trek), Huub Artz (Team Intermarchè Wanty) e Tobia Bayer (Team Alpecin Deceuninck). Kung scollinava in prima posizione sul primo gpm di Montcherand posto al km 18.6. Bayer si rialzava e la testa della corsa perdeva così una unità. All’inizio del secondo gpm di Cossonay i tre battistrada avevano 6 minuti di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Era ancora Kung a scollinare in prima posizione sul gpm di Cossonay posto al km 54.5. Kung vinceva il primo traguardo volante di Apples posto al km 92 ed anche il gpm di Cossonay posto al km 107.3. Kung restava da solo in testa sul successivo gpm di Mollendruz che scollinava ancora in prima posizione. Kung vinceva i due traguardi volanti di Montricher e di Apples, posti rispettivamente al km 158.1 e 167.4. Il ciclista svizzero veniva ripreso a 11 km dalla conclusione. Negli ultimi 3 km in costante salita era Jay Vine (UAE Team Emirates XRG) a rompere gli indugi scattando a poco meno di 1 km dalla conclusione. L’australiano era autore di una strepitosa progressione che gli permetteva di guadagnare un vantaggio tale da non essere più ripreso. Vine vinceva praticamente in solitaria con 2 secondi di vantaggio su Lenny Martinez (Team Bahrain Victorious) mentre terzo era il compagno di squadra Joao Almeida. Chiudevano la top five Louis Barré (Team Intermarché Wanty) in quarta posizione ed Alberto Bettiol (Team Astana XDS) in quinta posizione. Per Vine è la terza vittoria stagionale dopo le due tappe vinte alla Settimana Internazionale Coppi & Bartali. In classifica generale resta tutto invariato nelle prime posizioni con Alex Baudin in maglia gialla davanti a Junior Lecerf (Team Soudal Quick Step). Domani è in programma la quarta tappa da Syon a Thyon 2000, di soli 128.3 km ma davvero esplosiva con cinque gpm, l’ultimo dei quali un vero e proprio gigante: la salita verso Thion 2000 è lunga 20.2 km ed ha una pendenza media del 7.7%. Insieme alla cronometro individuale di domenica, sarà in questa tappa che si deciderà davvero tanto sull’esito finale del Giro di Romandia 2025.
Antonio Scarfone

Jay Vine vince a Cossonay (foto: Getty Images)
FORTUNATO VINCE A LA GRANDE BEROCHE, BAUDIN NUOVA MAGLIA GIALLA
Prima l’attacco a circa 30 km dall’arrivo con altri quattro coraggiosi, poi l’allungo vincente a poco più di un km dall’arrivo. Lorenzo Fortunato (Team XDS Astana) vince con merito ed astuzia la seconda tappa del Giro di Romandia. Alex Baudin (Team EF Education EasyPost) è la nuova maglia gialla
La seconda tappa del Giro di Romandia ha come sede di partenza e di arrivo La Grande Béroche e misura complessivamente 157 km. La tappa è caratterizzata da quattro gpm, i primi due posti nei primi 40 km mentre gli ultimi due inaspriranno la parte centrale della tappa. Gli ultimi 35 km sono completamente pianeggianti e vedremo se i velocisti presenti in gruppo saranno capaci di giocarsi la vittoria, come successo ieri con lo strepitoso acuto di Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike) che è anche la nuova maglia gialla. Dopo la partenza da La Grande Béroche il ritmo era subito frizzante complice la salita verso il Col de la Tourne, primo gpm in programma posto al km 14.2. Tra i ciclisti più attivi si segnalavano Hugh Carthy (Team EF Education EasyPost) e Ben Zwiehoff (Team Redbull BORA Hansgrohe) che prendevano un leggero vantaggio sugli altri attaccanti e sul gruppo maglia verde sulle prime rampe del suddetto gpm Zwiehof scollinava in prima posizione. La coppia di testa veniva raggiunta da Julien Bernard (Team Lidl Trek), Welay Hagos Behre (Team Jayco AlUla) e Raul Garcia Pierna (Team Arkéa B&B Hotels). Zwiehoff scollinava in prima posizione anche sul secondo gpm di Mauborget posto al km 42.2. Era soprattutto il Team Soudal Quick Step ad impegnarsi in testa al gruppo maglia gialla all’inseguimento dei cinque battistrada. Sul successivo gpm di Les Grattes Bernard e Carthy si avvantaggiavano sul resto della fuga. Bernard scollinava in prima posizione sul gpm di Les Grattes posto al km 88.5 e vinceva anche il traguardo volante di Coffrane posto al km 93.5. Carthy rimaneva da solo in testa sul gpm di Chaumont ed era l’ultimo componente della fuga ad essere ripreso dal gruppo ormai ridotto all’osso e senza più la maglia gialla Brennan. A questo lunto iniziavano attacchi e contrattacchi e si segnalavano quelli, tra gli altri, di Jay Vine (UAE Team Emirates XRG), Juan Pedro Lopez (Team Lidl Trek), Alex Baudin (Team EF Education EasyPost). Erano lo spagnolo ed il francese che ci credevano più di tutti e venivano raggiunto in testa da Junior Lecerf (Team Soudal Quick Step), Lennert van Eetvelt (Team Lotto) e Lorenzo Fortunato (Team XDS Astana). Lecerf vinceva il traguardo volante di Cornaux posto al km 129.3 mentre Lopez vinceva il successivo traguardo volante di St-Blaise posto al km 133. Il quintetto di testa aumentava progressivamente il vantaggio sul primo gruppo inseguitore ed in vista dell’ultimo km Fortunato lasciava sul posto i compagni di fuga. Il ciclista italiano dava tutto andando a vincere meritatamente con 2 secondi di vantaggio su Baudin e Lecerf mentre chiudevano la top five Van Eetvelt in quarta posizione e Lopez in quinta posizione. Il drappello degli inseguitori veniva regolato da Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) per la sesta posizione a 56 secondi di ritardo fa Fortunato. Per il ciclista bolognese è la prima vittoria stagionale dopo un 2024 senza acuto in cui ha vinto soltanto la classifica del miglior scalatore al Giro del Delfinato. In classifica generale Alex Baudin è la nuova maglia gialla con 5 secondi di vantaggio su Lecerf e 6 secondi di vantaggio su Van Eetvelt. Domani è in programma la terza tappa da Cossonay a Cossonay di 183.1 km in cui sono presenti quattro gpm, uno di seconda categoria e tre di terza categoria che non dovrebbero impensierire più di tanto i velocisti, che comunque dovranno fare i conti con gli ultimi due km costantemente in ascesa prima del traguardo di Cossonay.
Antonio Scarfone

Lorenzo Fortunato vince a La Grande Béroche (foto: Getty Images)
POELS DOMINA A KIRAN: DOPPIETTA XDS-ASTANA NELLA QUARTA TAPPA DEL GIRO DI TURCHIA 2025
L’olandese Wout Poels conquista con autorità la frazione regina del Giro di Turchia, trionfando sull’arrivo in salita di Kiran e vestendo la maglia di leader. Alle sue spalle il compagno di squadra Harold Lopez per una doppietta targata XDS-Astana. Sconfitto il campione uscente Van den Broek, solo quarto. In top ten l’italiano Giovanni Carboni.
La quarta tappa del Giro di Turchia 2025, la più impegnativa dal punto di vista altimetrico, ha emesso un primo verdetto importante in ottica classifica generale. A imporsi con uno scatto deciso è stato l’esperto scalatore olandese Wout Poels (XDS-Astana), che ha attaccato a 2,5 km dall’arrivo sull’ascesa di Kiran, lasciando sul posto i rivali e tagliando il traguardo in solitaria. Con questa vittoria, Poels conquista anche la maglia di leader della corsa.
Secondo posto per il compagno di squadra Harold Martin Lopez, autore di un’ottima prova in salita. L’ecuadoriano ha staccato nei metri finali Guillermo Martinez (Picnic-PostNL), che chiude terzo. Solo quarto il vincitore della scorsa edizione, Frank van den Broek (Picnic-PostNL), che non è riuscito a rispondere all’attacco di Poels ed è stato costretto a difendersi per limitare i danni. Ottima anche la prestazione dell’italiano Giovanni Carboni (Unibet Tietema Rockets), decimo sul traguardo.
Il gruppo si era infiammato già nella prima parte di gara con una lunga fuga animata da ben quindici corridori, tra i quali diversi atleti di squadre continental. Dopo una fase centrale movimentata, la corsa ha vissuto momenti di tensione per alcune cadute in discesa che hanno costretto al ritiro tre atleti, tra cui Christophersen (Unibet Tietema Rockets) e Schiffer (BIKE AID).
Nella salita finale verso Kiran, lunga 9,1 e caratterizzata da una pendenza media del 9,7%, è entrata in azione la XDS-Astana, che ha impresso un ritmo severo riducendo rapidamente il gruppo di testa. A 6,2 km dall’arrivo è partito il primo attacco di Poels, seguito da Martinez. A questi si sono poi aggiunti Lopez e Van den Broek. La svolta definitiva è arrivata a 2,5 km dalla fine, quando Poels ha affondato l’attacco decisivo, facendo il vuoto.
Grazie al successo odierno e agli abbuoni Poels comanda ora la classifica generale con 23″ su Lopez, 28″ su Martinez e 39″ su Van den Broek. La corsa però è tutt’altro che chiusa: i distacchi contenuti promettono nuove battaglie nelle tappe a venire. Domani è prevista un’altra frazione mossa, che potrebbe però favorire i velocisti più resistenti: partenza ancora da Marmaris, arrivo fissato ad Aydın dopo 151 Km.
Mario Prato

Poels domina la salita di Kiran e vince la tappa regina del Giro di Turchia (www.antalyahurses.com)
BRENNAN, TAPPA E MAGLIA A FRIBURGO. IL TALENTINO BRITANNICO PROMETTE GRANDI COSE
Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike) procede spedito nel suo percorso di crescita ottenendo la quarta vittoria stagionale nella seconda tappa del Giro di Romandia. In un finale complicato anticipa la volata e vince con autorità sul traguardo di Friburgo. Il britannico balza anche al comando della classifica generale
Dopo un cronoprologo che ha già dato interessanti indicazioni per il prosieguo della corsa, la prima tappa del Giro di Romandia 2025 potrà a sua volta mantenere alta l’attenzione tra i ciclisti che dovranno fare i conti con difficoltà altimetriche concentrate complessivamente nella parte centrale del percorso e che potrebbero rendere questa tappa davvero spumeggiante. Si parte da Münchenstein e si arriva a Friburgo dopo 194.3 km. I tre gpm ravvicinati di Mont-Crosin al km 92, Col des Pontins al km 102.2 e Chaumont al km 118.5 potrebbero come detto scatenare la battaglia in gruppo, specialmente tra gli scalatori che ieri hanno pagato dazio a cronometro. Sono da considerare anche i tre traguardi volanti che danno abbuoni di tempo e che chi vuole ambire ai primi posti della classifica generale prenderà in seria considerazione. Samuel Watson (Team INEOS Grenadiers) parte da Münchenstein in maglia gialla ma non è detto che il ciclista britannico la conservi al termine di questa tappa. La fuga di giornata si formava intorno al km 10 grazie all’azione di Amanuel Ghebreigzabhier (Team Lidl Trek), Enzo Paleni (Team Groupama FDJ), Silvan Dillier (Team Alpecin Deceuninck), Ben Zwiehoff (Team Redbull BORA Hansgrohe) e Gerben Kuypers (Team Intermarchè Wanty). Kuypers scollinava in prima posizione sul gpm di Grindel posto al km 28.2. Dopo 50 km il vantaggio della fuga sul gruppo maglia gialla era di 4 minuti. Dillier vinceva il primo traguardo volante di Sorvilier posto al km 67.2. Kuypers scollinava in prima posizione sul successivo gpm di Mont-Crosin posto al km 92. Zwiehoff era invece il primo a transitare sul gpm di Col de Pontins posto al km 102.2 e sul gpm di Chaumont posto al km 118.5. In testa alla corsa restavano Kuypers e Zwiehoff. Il belga si aggiudicava il secondo traguardo volante di Salavaux posto al km 155.3 ed anche il terzo traguardo volante di Burg posto al km 169.2. La fuga veniva ripresa a 24 km dall’arrivo. Era in particolare il Team INEOS Grenadiers a condurre l’andatura con il gruppo che si presentava sotto lo striscione dell’ultimo km a ranghi complessivamente compatti. Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike) anticipava la volata partendo a circa 200 metri dalla linea del traguardo, non venendo più ripreso e potendo così vincere con autorità davanti ad Aurélien Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale) ed Artem Shmidt (Team INEOS Grenadiers). Completavano la top five Huub Hartz (Team Intermarchè Wanty) in quarta posizione e Clément Venturini (Team Arkéa B&B Hotels) in quinta posizione. Per Brennan, a 20 anni ancora da compiere, è la quarta vittoria stagionale tra i pro e dati alla mano si avvia ad avere un futuro davvero sfavillante anche se non ci azzardiamo con scomodi paragoni. In classifica generale Brennan è la nuova maglia gialla con 3 secondi di vantaggio su Samuel Watson (Team INEOS Grenadiers) ed Ivo Oliveira (UAE Team Emirates XRG). Domani è in programma la seconda tappa da La Grande Béroche a La Grande Béroche di 157km. Anche se la distanza è inferiore a quella della tappa di oggi, le difficoltà non mancano con la presenza di quattro gpm, l’ultimo dei quali, quello di Chaumont posto al km 109.3, davvero impegnativo visto che in poco più di 3 km di salita i ciclisti dovranno fare i conti con pendenze quasi sempre in doppia cifra. Dallo scollinamento mancheranno quasi 50 km all’arrivo e ci sono buone probabilità che la classifica generale venga ulteriormente scremata.
Antonio Scarfone

Matthew Brennan vince a Friburgo (foto: Getty Images)
GONOV BRUCIA LONARDI ALLO SPRINT E CONQUISTA LA VITTORIA A MARMARIS. DEL GROSSO ANCORA LEADER
Colpo a sorpresa di Lev Gonov nella terza tappa del Giro di Turchia 2025. Il 25enne russo della XDS Astana ha vinto sul traguardo di Marmaris al termine di una giornata impegnativa, beffando Giovanni Lonardi negli ultimi 50 metri di una volata a ranghi compatti. Lander Loockx (Unibet Tietema Rockets) e Tibor Del Grosso (Alpecin-Deceuninck) completano il podio, con quest’ultimo che conserva la maglia di leader della classifica generale.
Partenza da Fethiye e arrivo a Marmaris dopo 176 km e 2.388 metri di dislivello: la terza frazione presentava un profilo altimetricamente variegato, con quattro salite totali, tra cui due GPM di terza categoria negli ultimi 60 chilometri. Un terreno difficile per i velocisti puri, ma non abbastanza selettivo da impedire un arrivo in volata.
La fuga del giorno ha preso vita al chilometro 30 e ha visto protagonisti sette corridori: Vadim Pronskiy (Terengganu Cycling Team), Konrad Czabok (Mazowsze Serce Polski), Willie Smit (China Glory – Mentech Continental Cycling Team, di nuovo all’attacco dopo la seconda tappa), Even Yemane (Istanbul Büyükșehir Belediye Spor Türkiye), Burak Abay (Konya Büyükşehir Belediye Spor), Doğukan Arikan (Spor Toto Cycling Team) e Mustafa Tekin (Spor Toto Cycling Team). Il vantaggio massimo di tre minuti è stato progressivamente ridotto dal lavoro dellìAlpecin-Deceuninck e della Flanders-Baloise, con il gruppo che ha neutralizzato i battistrada a circa 50 km dal traguardo.
Dopo la ricompattazione, diversi tentativi di attacco si sono susseguiti senza successo. Hanno provato ad allungare anche Jonas Geens (Team Flanders – Baloise) e Victor Vaneeckhoutte (Lotto), ma sono stati tenuti sotto controllo da un gruppo che non ha mai smesso di vigilare. Il russo Leo Gonov (XDS Astana Team), il corridore che diversi minuti più tardi vincerà la tappa, ha tentato un’accelerazione sull’ultima salita, ma è stato ripreso insieme a Giovanni Carboni (Unibet Tietema Rockets), autore di un forcing interessante in discesa.
Nel tratto conclusivo si è formato un gruppo allungato ma compatto, con i treni lanciati per lo sprint. La Polti-VisitMalta ha lavorato per Giovanni Lonardi, che ha preso la testa a 200 metri dall’arrivo, ma il russo Gonov – ottimamente pilotato da Nicolas Vinokurov – ha trovato lo spunto vincente negli ultimi metri. Lander Loockx (Unibet Tietema Rockets) e Tibor Del Grosso (Alpecin – Deceuninck) hanno rimontato nel finale, ma senza riuscire a superare Gonov, che si è così aggiudicato la sua seconda vittoria in carriera e ha regalato il settimo successo stagionale alla XDS Astana.
A fine gara, Gonov ha commentato: “Ad essere onesti, non mi aspettavo di vincere oggi. Il mio ruolo era aiutare i leader della squadra, ma mi sentivo bene e ho deciso di attaccare sull’ultima salita per testare il gruppo. Quando mi hanno ripreso, ho recuperato in discesa, poi a un chilometro dall’arrivo ho trovato la ruota di Vinokurov: gli ho gridato di andare e lui mi ha lanciato perfettamente. Ho dato tutto e ha funzionato. È una sensazione incredibile.”
Grazie alla vittoria di tappa, Gonov sale al secondo posto in classifica, sempre guidata da Del Grosso. Giovanni Lonardi, quarto sul traguardo, si consola con il primato nella classifica a punti. Tra i migliori di giornata anche Giovanni Carboni (8°) e Filippo Ridolfo (Team Novo Nordisk, 10°).
Domani si correrà la tappa regina che, dopo la partenza da Marmaris prevede l’arrivo a Kıran al termine di una salita di 9 Km al 9.7% che non sfigurerebbe nel percorso di Giro e Tour e che sarà preceduta da un colle di 1a categoria di 9.2 Km al 6.7%
Mario Prato

Il momento nel quale la ruota della bici di Leo Gonov taglia per prima il traguardo di Marmaris (Eurosport)
A WATSON IL CRONOPROLOGO DI SAINT-IMIER E LA PRIMA MAGLIA GIALLA DEL GIRO DI ROMANDIA 2025
Samuel Watson (Team INEOS Grenadiers) vince a sorpresa il cronoprologo di Saint-Imier, facendo meglio dei favoriti della vigilia, su tutti e Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) e Joao Almeida (UAE Team Emirates). Il britannico è la prima maglia gialla
Il Giro di Romandia 2025 inizia con un cronoprologo di 3 km e 440 metri con partenza e arrivo a Saint-Imier. Il percorso è complessivamente pianeggiante ma in alcuni tratti la strada è stretta e sono presenti diverse curve che potrebbero rallentare la marcia dei ciclisti. Sarà una sorta di riscaldamento per le tappe vere e proprie in cui si segnalano la penultima, con l’impegnativo arrivo in salita di Thyon 2000 e l’ultima, una cronometro di 17 km tra le strade di Ginevra. A vincere il cronoprologo è stato Samuel Watson (Team INEOS Grenadiers) con il tempo di 4 minuti e 33 secondi. Seconso, per una questione di decimi, è invece Ivo Oliveira (UAE Team Emirates XRG). In terza posizione Ivan Romeo (Team Movistar) a 3 secondi di ritardo da Watson. Chiudono la top five Stefan Bissegger (Decathlon AG2R La Mondiale) in quarta posizione e Maikel Zijlaard (Team Tudor Pro Cycling), entrambi a 3 secondi di ritardo da Watson. Un po’ di delusione per i favoriti della vigilia e soprattutto della vittoria finale Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) e Joao Almeida (UAE Team Emirates) che non vanno oltre l’ottava e l’undicesima posizione a 4 e 5 secondi di ritardo da Watson. Watson raccoglie la prima vittoria stagionale ed è la prima maglia gialla davati ad Oliveira ed a Romeo. Domani è in programma la prima tappa da Münchenstein a Friburgo di 194.3 km caratterizzata da tre gpm ravvicinati nella parte centrale della tappa – Mont-Crosin al km 91.9, Col des Pontins al km 103 e Chaumont al km 118.5 – ma con gli ultimi 60 km complessivamente pianeggianti nei quali i velocisti potranno giocarsi la vittoria, a meno che riescano a superare indenni i gpm citati.
Antonio Scarfone

Samuel Watson vince il cronoprologo di Saint-Imier (foto: Getty Images)
DEL GROSSO RIMONTA E TRIONFA A KALKAN. LONARDI 2°, CARBONI 9°
Ancora una vittoria per la Alpecin-Deceuninck al Presidential Cycling Tour of Türkiye 2025. Dopo Dehairs nella tappa inaugurale, è il giovane talento Tibor Del Grosso a imporsi nella seconda frazione con arrivo a Kalkan, centrando il suo primo successo tra i professionisti. L’olandese ha superato in rimonta un ottimo Giovanni Lonardi, mentre Giovanni Carboni chiude nella top ten.
Tibor Del Grosso conquista la sua prima vittoria da professionista nella seconda tappa del Presidential Cycling Tour of Türkiye 2025, da Kemer a Kalkan per 167 Km. Il campione del mondo Under 23 di ciclocross, al suo primo anno tra i pro’ con la Alpecin-Deceuninck, sfodera tutta la sua potenza sulla rampa finale e beffa allo sprint Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta), che aveva accarezzato il successo fino a pochi metri dal traguardo. Terzo posto per il belga Lander Loockx (Unibet Tietema Rockets), mentre Giovanni Carboni (Unibet Tietema Rockets) chiude nono.
La frazione è stata caratterizzata da un profilo più movimentato rispetto alla prima giornata, con due Gran Premi della Montagna: il primo, di terza categoria, affrontato dopo circa 20 chilometri, e il secondo, più impegnativo (10,3 km al 5%), a 50 km dall’arrivo. Subito dopo il via si forma la fuga di giornata con Mateusz Gajdulewicz (Mazowsze Serce Polski), Vinzent Dorn e Antoine Berlin (Bike Aid), Willie Smit (China Glory) e Ahmet Örken (Spor Toto), ripresi a 50 km dal traguardo grazie al forcing della Unibet Tietema Rockets, che ha scremato il gruppo eliminando diversi velocisti puri come Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) ed Elia Viviani (Lotto).
Nel finale il tentativo di Mario Aparicio (Burgos Burpellet BH) a 4 km dall’arrivo viene annullato sotto lo striscione l’ultimo chilometro. In volata Lonardi parte deciso e sembra poter reggere, ma viene saltato da uno scatenato Del Grosso negli ultimi 50 metri. La vittoria permette al giovane olandese, classe 2003, di indossare anche la maglia di leader della classifica generale, mantenendo il simbolo del primato in casa Alpecin-Deceuninck dopo il successo di Simon Dehairs nella prima tappa, oggi piazzatosi ultimo a pochi secondi dal tempo massimo.
Nella classifica a punti guida ora Jon Aberasturi (Euskaltel-Euskadi), grazie a due quarti posti consecutivi. Domani il Giro di Turchia propone una terza tappa insidiosa, da Fethiye a Marmaris per 163 km con un nuovo arrivo adatto agli scattisti: decisivo sarà lo strappo di 3,1 km al 6,6% che terminerà a 8 chilometri dal traguardo.
Mario Prato

Tibor Del Grosso vince la seconda tappa del Giro di Turchia (www.mygazete.com)
SIMON DEHAIRS VINCE LA PRIMA TAPPA DEL GIRO DI TURCHIA, MALUCELLI SECONDO
Una lotta incerta fino all’ultimo metro ha caratterizzato la prima tappa del 60° Presidential Cycling Tour of Turkiye. Con una prestazione impeccabile il giovane belga Simon Dehairs (Alpecin-Deceuninck) ha conquistato la vittoria precedendo Matteo Malucelli (XDS Astana Team) in uno sprint serrato. La giornata ha visto anche ottimi piazzamenti italiani, con quattro azzurri nella top 10.
La prima tappa del Presidential Cycling Tour of Turkiye, corsa che si svolge ogni anno tra scenari mozzafiato, ha regalato emozioni sin dai primi chilometri. I 132 chilometri che separavano il via dall’arrivo hanno visto una fuga a otto, composta dall’italiano Filippo Ridolfo (Team Novo Nordisk), da Aiman Zariff (Terengganu), da Konrad Czabok (Mazowsze Serce Polski), da Willie Smit (China Glory), da Vinzent Dorn (Bike Aid), da Arda Tekirdag (Istanbul Belediye Spor), da Ahmet Orken (Spor Toto) e da Yunus Yilmaz (Konya Buyuksehir). La fuga ha tenuto viva la gara, ma il gruppo principale, spinto dall’intensa attività di squadre come Picnic PostNL e Lotto, non ha mai perso il contatto.
A 20 chilometri dall’arrivo Dorn e Ridolfo, hanno tentato una sortita solitaria, ma il gruppo ha reagito prontamente riprendendoli poco dopo. Questo ha portato il plotone a lanciarsi verso un finale incandescente, reso ancora più incerto da una caduta avvenuta negli ultimi 1000 metri che ha ridotto il lotto dei pretendenti p alla vittoria.
Sul traguardo di Adalia in una volata da brividi è stato Simon Dehairs (Alpecin – Deceuninck) a prevalere, conquistando la sua prima vittoria professionistica. Il belga di 23 anni, che ha chiuso con una velocità straordinaria, ha mostrato il suo valore, ma non ha dimentica il lavoro di squadra che lo ha portato al successo: «Avere Jonas Rickaert come apripista ha sicuramente fatto la differenza. Lui e Tibor Del Grosso hanno fatto un lavoro perfetto per mantenermi in testa. Lavorare con loro è stato decisivo. Sono molto felice di questa vittoria, la mia prima da professionista, e spero di poter fare bene anche nelle prossime tappe», ha aggiunto il belga.
Alle spalle di Dehairs, Matteo Malucelli (XDS Astana Team) ha sfiorato il successo dopo aver lottato fino all’ultimo: «Ho provato a seguire la sua ruota e a superarlo negli ultimi metri, ma il loro treno è stato davvero impeccabile». Il terzo gradino del podio è andato a Jules Hesters (Team Flanders – Baloise), che ha evidenziato la solidità della sua preparazione e il supporto della squadra: «Siamo rimasti in testa per tutta la tappa, facendo un lavoro perfetto. Il risultato finale è merito della squadra, e sono felice di questo inizio di stagione»,
Anche l’Italia ha avuto la sua rappresentanza nella top ten perchè, oltre a Malucelli, anche Davide Persico (Wagner Bazin WB), Jakub Mareczko (Mazowsze Serce Polski) e Andrea Peron (Team Novo Nordisk) sono giunti a ridosso dei primi – piazzandosi rispettivamente al settimo posto, al nono e al decimo posto -dimostrando così la competitività del ciclismo azzurro anche in una gara internazionale di questa portata. Per un soffio, invece, è rimasto fuori dalla TopTen Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta), dodicesimo.
Oggi il Giro di Turchia proseguirà con la seconda tappa, decisamente più movimentata rispetto alla pianeggiante frazione d’apertura perchè lungo i 167 Km che si dovranno percorrere tra Kemer e Kalkan si andranno a superare due colli di 2a categoria, mentre l’arrivo sarà posto al termine di uno strappo di 800 metri al 5.3% di pendenza media.
Mario Prato

E' stato necessario il fotofinish per decretare il vincitore della prima tappa del Giro di Turchia (Eurosport)

