GIRMAY GHERMISCE ALTEA, L’ERITREO PRIMO LEADER DELLA VOLTA VALENCIANA

febbraio 1, 2023 by Redazione  
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Prova di forza in volata per Biniam Girmay dopo essere partito lungo riesce a mettersi tutti alle spalle ed alzare le braccia al cielo per la vittoria nella prima tappa di apertura della Volta a la Comunitat Valenciana 2023. L’eritreo della Intermarché – Circus – Wanty respinge il tentativo di sorpasso di Olav Kooij (Jumbo-Visma) e di Iván García Cortina (Movistar).

Tappa in linea di apertura della Volta a la Comunitat Valenciana 2023 da Orihuela ad Altea per circa 190 Km su di un profilo ondulato ma che lascia comunque presagire uno sprint di massa; la fuga si forma nei primissimi chilometri grazie ad un allungo di Héctor Carretero (Equipo Kern Pharma), Xabier Isasa (Euskaltel – Euskadi), Riccardo Lucca (Green Project – Bardiani CSF – Fazianè), Ander Okamika (Burgos – BH) e Ward Vanhoof (Team Flanders – Baloise). Per la fuga il vantaggio massimo sarà di 3’ al chilometro trenta di gara, Il gruppo è pilotato in particolare da due squadre ovvero la Intermarché-Circus-Wanty e la Jumbo-Visma chiaramente interessate alla vittoria vista l’ottima forma dei propri velocisti. All’imbocco della prima e più difficile salita di giornata il vantaggio dei battistrada si riduce a 2’, qui entra in scena la Astana-Qazaqstan a fare corsa più dura con l’evidente intento di stancare, e perché no, far perdere terreno ai velocisti più puri. Proprio Olav Kooij della Jumbo_Visma paga il ritmo degli Astana-Qazaqstan a cui danno man forte i i Bahrain – Victorious con Damiano Caruso, Mikel Landa e Gino Mader per evitare che i velocisti puri potessero rientrare. Poco prima del GPM la fuga viene inevitabilmente riassorbita dal gruppo dei migliori. Al primo GPM i compagni di Olav Kooij spingono a tutta per far rientrare l’uomo designato per la volata odierna riuscendo a riportarsi sotto prima dell’inizio dell’ultima salita, quella di Bernia al 3,8%, più pedalabile ma nonostante ciò è sempre la Bahrain-Victorious a rifare ancora il ritmo davanti senza avere, questa volta, successo. Troppo facile la salita che consente al gruppo di scollinare compatto lungo la discesa che porta al traguardo. Un ultimo sussulto in testa è portato da Joan Bou un uomo della Euskaltel-Euskadi quando mancano 10 Km all’arrivo, ma è un allungo che non preoccupa nessuno. La Jumbo-Visma fa buona guardia ed ai meno 5 Km si è nuovamente con il gruppo compatto. Non si può più scappare, velocità altissima con i treni di Astana Qazaqsta, Movistar, Intermarché-Circus-Wanty e appunto Jumbo – Visma a cercare di prendere la migliore posizione di testa. Nell’ultimo chilometro riappaiono in testa le casacche rose dei Bahrain – Victorious per lanciare Fred Wright ma il britannico pretende troppo e troppo presto, poco dopo è Biniam Girmay a rilanciare con una volata lunga ma con una velocità pazzesca che gli consente di non essere passato da nessuno. Vince il più forte, il più protetto dalla squadra, chi del resto ha speso meno, secondo infatti è Olav Kooij (Jumbo-Vismache ha pagato gli sforzi per rientrare, terzo Iván García Cortina (Movistar) davari ai suoi compagni Jopsè Joaquìn Rojas e Alex Aramburu. In classifica generale stessa situazione con il forte Biniam Girmay al comando. Domani tappa molto interessante con l’arrivo caratterizzato dallo strappo dell’Alto de Pinos.

Antonio Scarfone

Beniam Girmay spazza via la concorrenza nella prima tappa della Volta Valenciana (Getty Images)

Beniam Girmay spazza via la concorrenza nella prima tappa della Volta Valenciana (Getty Images)

WAERENSKJOLD FA IL FENOMENO AD ABU RAKAH. MILAN E’ LA NUOVA MAGLIA SMERALDO

febbraio 1, 2023 by Redazione  
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Nell’ultimo km della terza tappa del Saudi Tour, quasi tutto in salita, il gruppo si spezzetta a causa di continui attacchi e contrattacchi e nella volata finale è Søren Waerenskjold (Uno-X Pro Cycling Team) che vince davanti a Jonathan Milan (Team Bahrain Victorious), che conquista la maglia smeraldo.

Il Saudi Tour 2023 giunge al giro di boa presentando una terza tappa con un percorso interessante soprattutto nella seconda parte, dove gli uomini di classifica possono dire la loro. Nei 159 km da Al Manshiyah Train Station ad Abu Rakah ci sono alcuni strappi interessanti, anche se nessuno di essi è categorizzato come gpm ma come traguardi volanti, per cui gli abbuoni potrebbero ingolosire i ciclisti che hanno l’ambizione di vincere la breve corsa saudita. Inoltre l’arrivo è posto sul classico zampellotto, lungo 700 metri e con una pendenza media del 7%. Nelle prime fasi della tappa la fuga di giornata prendeva subito il largo e già al km 30 aveva oltre 6 minuti di vantaggio sul gruppo. I cinque ciclisti che ne facevano parte erano Azzam Alabdulmunim (Nazionale Saudita), Txomin Juaristi (Team Euskaltel Euskadi), Masaki Yamamoto (JCL Team UKYO), Antonio Barac e Giulio Masotto (Team Corratec). Dopo 53 km il vantaggio della fuga era di 7 minuti e 25 secondi. Juaristi vinceva il primo traguardo volante posto al km 74.5. Vento frontale e accelerazione da parte del gruppo diminuivano progressivamente il vantaggio della fuga. A 50 km dalla conclusione il ritardo della fuga era inferiore ai 2 minuti. Il primo dei fuggitivi a rialzarsi era Alabdulmunim, seguito pochi km più tardi da Masotto. L’ultimo due fuggitivi ad arrendersi era Juaristi che veniva ripreso dal gruppo a 34 km dalla conclusione. Lo spagnolo prima di essere ripreso dal gruppo riusciva a transitare in prima posizione al traguardo speciale con abbuoni posto al km 123.5. Juaristi si ripeteva al secondo traguardo volante posto al km 155. Ryan Gibbons (UAE Team Emirates) era vittima di una foratura a 2 km e 700 metri dall’arrivo e doveva così abbandonare le sue chances di successo. La corsa si infiammava negli ultimi due km con scatti e controscatti nelle prime posizioni del gruppo. A giocarsi la volata in costante salita erano una quarantina di ciclisti ad avere la meglio era Søren Waerenskjold (Uno-X Pro Cycling Team) davanti a Jonathan Milan (Team Bahrain Victorious), partito troppo preso e superato da norvegese negli ultimi metri, mentre terzo era Cees Bol (Team Astana Qazaqstan). Chiudevano la top five Ruben Guerreiro (Team Movistar) in quarta posizione e Felix Grossschartner (UAE Team Emirates) in quinta posizione. Da segnalare nella top ten anche il settimo posto di Davide Formolo (UAE Team Emirates) e l’ottavo posto di Alessandro Fedeli (Q36.5 Pro Cycling Team). Waerenskjold ottiene la prima vittoria da professionista mente Milan balza al primo posto in classifica generale con 8 secondi di vantaggio su Cees Bol e 16 secondi di vantaggio su Max Kanter (Team Movistar). Domani è in programma la quarta tappa da Maraya a Skyviews of Harraw Uwayrid di 164 km. Il punto focale della tappa sarà la salita di Harrat Uwayrid, un muro di quasi 3 km, con gli ultimi 2 che hanno una pendenza costantemente superiore al 12% e con tratti vicini al 20%. Dallo scollinamento restano una decina di km all’arrivo quasi completamente pianeggianti. Sarà questa la tappa che determinerà al 95% il vincitore del Saudi Tour 2023, con Milan attualmente in pole position.

Antonio Scarfone

Wærenskjold vince la terza tappa della corsa araba (Getty Images)

Wærenskjold vince la terza tappa della corsa araba (Getty Images)

MILAN, VOLATA DA CAMPIONE ALLE SHALAL SIJLYAT ROCK. GROENEWEGEN MANTIENE IL PRIMATO

gennaio 31, 2023 by Redazione  
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Nella seconda tappa del Saudi Tour 2023 Jonathan Milan (Team Bahrain Victorious) è protagonista di una volata strepitosa che gli consente di battere la maglia smeraldo Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) e di salire al secondo posto in classifica generale, proprio alle spalle dell’olandese.

La seconda tappa da Winter Park alle Shalal Sijlyat Rocks è la più lunga della breve corsa saudita, visto che misura 184 km. Saranno ancora i velocisti a giocarsi la vittoria, non essendovi particolari difficoltà altimetriche. Vedremo se il vento e la sabbia del deserto daranno grattacapi al gruppo anche se ci aspettiamo grosso modo lo stesso copione della prima tappa, con una fuga di comprimari ripresa prima della volata finale. Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) ha la possibilità di incrementare il suo vantaggio in classifica generale e, perché no, provare anche a resistere nelle due successive tappe che presentano arrivi un po’ più difficili ma non impossibili per velocisti resistenti. Dopo la partenza da Winter Park si formava la fuga di giornata grazie all’azione di Enekoitz Azparren (Team Euskaltel Euskadi) e Manabu Ishibashi ((JCL Team UKYO). Muhamad Nur Aiman Mohd Zariff (Terengganu Polygon Cycling Team) con un attacco tardivo cercava di raggiungere i due uomini di testa e per diverso tempo restava a bagnomaria tra loro ed il gruppo maglia smeraldo, fino a rialzarsi e venire ripreso dal gruppo dopo circa 40 km. Il gruppo non dava troppo spazio ai due ciclisti di testa e li riprendeva ad un’ottantina di km dall’arrivo, anche perché facevano gola gli abbuoni del traguardo volante posto al km 124. Era Max Walscheid (Team Covidis) a transitare in prima posizione e ad assicurarsi i 3 secondi di abbuono. Le squadre dei velocisti riprendevano a controllare la corsa negli ultimi 60 km ed in testa al gruppo si alternavano uomini del Team Jayco AlUla, del Team Bahrain Victorious, dell’Uno-X Pro Cycling Team e del Team Cofidis. La velocità non era altissima a causa del forte vento contrario che obbligava i ciclisti ad occupare tutta la sede stradale. Un’ampia curva verso sinistra a circa 30 km dall’arrivo portava il vento a soffiare di traverso ed a creare qualche ventaglio. A 20 km dall’arrivo il gruppo maglia diamante era composto da una cinquantina di ciclisti. Walscheid si aggiudicava anche il secondo traguardo volante posto al km 160. A 7 km dall’arrivo Mathias Norsgaard (Team Movistar) provava l’azione personale ma nonostante gli sforzi veniva ripreso dal gruppo a poco meno di 2 km dall’arrivo. Nella volata conclusiva Jonathan Milan (Team Bahrain Victorious) aveva la meglio su Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) e Cees Bol (Team Astana Qazaqstan). Chiudevano la top five Erlend Blikra (Uno-X Pro Cycling Team) in quarta posizione e Max Kanter (Team Movistar) in quinta posizione. Nella top ten finale si segnalava anche il nono posto di Simone Consonni (Team Cofidis). Per Milan è la prima vittoria stagionale mentre Groenewegen resta in maglia smeraldo con 6 secondi di vantaggio proprio su Milan mentre terzo è Max Walscheid a 12 secondi di ritardo. Domani è in programma la terza tappa da Al Manshiyah Train Station ad Abu Rakah, che presenta qualche saliscendi ed il cui km finale potrebbe riservare qualche attacco decisivo anche in ottica classifica generale, visto che gli ultimi 700 metri sono in costante pendenza. Questa volta i velocisti dovranno impegnarsi per provare a tenere le ruote dei migliori e giocarsi nuovamente la vittoria.

Antonio Scarfone

Jonathan Milan ad un passo dalla vittoria nella seconda tappa del Giro dellArabia (Getty Images)

Jonathan Milan ad un passo dalla vittoria nella seconda tappa del Giro dell'Arabia (Getty Images)

GROENEWEGEN, RUGGITO NEL DESERTO. TAPPA E MAGLIA PER L’OLANDESE

gennaio 30, 2023 by Redazione  
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Nella prima tappa del Saudi Tour 2023, Dylan Groenewegn (Team Jayco AlUla) vince con autorità a Khayba davanti a Dusan Rajovic (Team Bahrain Victorious) e Max Walscheid (Team Cofidis). Il ciclista olandese indossa la prima maglia smeraldo

Il Saudi Tour 2023 parte oggi con la prima delle cinque tappe in linea da AIUIa International Airport a Khayba per un totale di 180.5 km. Il percorso della prima tappa non presenta particolari difficoltà, essendo privo di gpm, anche se il vento sempre presente da quelle parti potrebbe creare qualche grattacapo al gruppo. Delle sedici squadre presenti ai nastri di partenza, sette sono di categoria WT. La prima tappa è stata caratterizzata dalla fuga di sei ciclisti formata da Marcus Sander Hansen (Uno-X Pro Cycling Team), Peio Goikoetxea (Team Euskaltel Euskadi), Muhamad Nur Aiman Mohd Zariff (Terengganu Polygon Cycling Team), Aaron van der Beken (Team Bingoal WB), Alessandro Iacchi (Team Corratec) e Kosuke Takeyama (JCL Team UKYO) che avevano già quasi 3 minuti di vantaggio dopo 10 km. Il gruppo lasciava fare e la fuga arrivava ad avere un vantaggio superiore ai 5 minuti dopo una sessantina di km. A 60 km dal termine restavano in testa Sander Hansen e Goikoetxea. Quest’ultimo si rialzava a circa 30 km dall’arrivo e Sander Hansen tentava l’azione solitaria. Il gruppo, tirato soprattutto dalle squadre dei velocisti, si avvicinava sempre di più al ciclista norvegese, che alla fine veniva ripreso a poco più di 13 km dall’arrivo. Il gruppo si apprestava così a lanciarsi nella volata conclusiva anche se si spezzettava negli ultimi 2 km a causa di una caduta e nonostante i buchi creatisi i tempi al traguardo sarebbero perciò stati neutralizzati. Il Team Jayco AlUla lavorava alla perfezione per Dylan Groenewegen che nonostante due forature rimediate durante il corso della tappa era protagonista di una volata perfetta che gli permetteva di vincere con autorità davanti a Dusan Rajovic (Team Bahrain Victorious) e Max Walscheid (Team Cofidis). Chiudevano la top five Søren Waerenskjold (Uno-X Pro Cycling Team) in quarta posizione e Max Kanter (Team Movistar). Nella top ten si segnalava la presenza in nona posizione di Marco Tizza (Team Bingoal WB). Groenewegen ottiene la prima vittoria stagionale e veste la maglia di leader della classifica generale con 4 secondi di vantaggio su Rajovic e 6 secondi di vantaggio su Walscheid. Domani è in programma la seconda tappa da Winter Park – Shalal Sijlyat Rocks. I velocisti avranno una nuova possibilità per mettersi in mostra visto che come oggi non ci saranno insidie altimetriche di rilievo e Groenewegen potrebbe anche aumentare il suo vantaggio in classifica generale nel caso in cui riesca a conquistare abbuoni sul traguardo.

Antonio Scarfone

Dylan Groenewegen vince a Khayba (foto: Sprint Cycling Agency)

Dylan Groenewegen vince a Khayba (foto: Sprint Cycling Agency)

VUELTA A SAN JUAN: SUCCESSO FINALE DI LÓPEZ SU GANNA E HIGUITA

gennaio 30, 2023 by Redazione  
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Il ritorno in calendario della corsa argentina dopo la pausa dovuta al Covid19, ha visto il successo di Miguel Ángel López, davanti a Filippo Ganna e Sergio Higuita. Ultima tappa a Sam Welsford su Jakobsen e Nizzolo.

Dopo la pausa dovuta alla Pandemia di Covid19, si è ritornato a correre la Vuelta a San Juan, corsa argentina che negli ultimi anni ha avuto sempre più appeal nei Top Team del circuito mondiale. Prova ne è anche la presenza ai nastri di partenza di sette Team WT con la “perla” del campione del mondo Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step).
Il percorso, sviluppato su 7 tappe, strizzava l’occhio ai velocisti mentre sola la quinta frazione aveva le caratteristiche giuste per chiamare alla ribalta chi ha ambizioni di classifica.
È stata infatti, come era facile ipotizzare, proprio la Plaza de Chimbas – Alto del Colorado ad aver disegnato la classifica generale finale. Il successo è andato a Miguel Ángel López, emigrato al Team Medellin EPM. In seconda posizione si è piazzato Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) che ha preceduto Sergio Higuita (BORA – hansgrohe).
Come già detto sei delle sette tappe in programma favorivano i velocisti e non sono sfuggite alla legge delle ruote veloci. I successi parziali sono così andati a Sam Bennett (BORA – hansgrohe), Fabio Jakobsen (Soudal – Quick Step), Quinn Simmons (Trek – Segafredo), Fernando Gaviria (Movistar Team) e a Sam Welsford (Team DSM), che si è imposto nelle ultime due tappe.
Fa piacere notare il ritorno al successo di Fernando Gaviria, nella quarta tappa davanti a Peter Sagan (TotalEnergies) e a Filippo Ganna, autore di un’azione da finisseur e non completamente inghiottito dal plotone sopraggiungente.
Proprio all’indomani del piazzamento alle spalle di Gaviria Peter Sagan ha approfittato del giorno di riposo per annunciare che questa sarà la sua ultima stagione su strada. Lo slovacco, infatti, non ha nessuna intenzione di smettere di faticare pedalando e trasferirà la sua attività alla mountain bike.
Per quanto riguarda gli italiani presento alla corsa argentina è mancato il successo di tappa, ma non i piazzamenti di rilievo. Del Ganna salito sul podio in tre occasioni abbiamo già detto. Alla lista possiamo aggiungere senza apparire per forza troppo generosi con i corridori di casa nostra Giacomo Nizzolo (Israel – Premier Tech), che ha raccolto in terra argentina due terzi posti, un quinto e un sesto; Elia Viviani (INEOS Grenadiers) due volte ottavo e una volta sesto; Enrico Zanoncello (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), due volte nono e una volta decimo; Attilio Viviani (Team Corratec) con in carniere un quinto, un sesto e un decimo posto; Daniel Oss, piazzatosi nono nel giorno del secondo posto di Peter Sagan; Giovanni Lonardi (EOLO-Kometa), che ha chiuso settimo nell’ultima tappa e Mattia Pinazzi, che difendeva i colori della Nazionale Italiana e si è piazzato una volta decimo.

Mario Prato

Lopez taglia vittorioso il traguardo della tappa regina (foto Maximiliano Blanco/Getty Images)

Lopez taglia vittorioso il traguardo della tappa regina (foto Maximiliano Blanco/Getty Images)

POWLESS RICOMINCIA COME AVEVA FINITO: PRIMO AL GP LA MARSEILLAISE

gennaio 29, 2023 by Redazione  
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Vincitore di una delle ultime corse del calendario 2022, la Japan Cup, lo statunitense Neilson Powless inizia la stagione 2023 con un altra vittoria, imponendosi nel GP La Marseillaise, gara d’apertura del calendario francese

Aveva chiuso il 2022 con la vittoria alla Japan Cup, riapre la stagione 2023 cogliendo il successo in solitaria al GP La Marseillaise. Neilson Powless (EF) coglie tutti di sorpresa sul Col de la Gineste, nono e ultimo colle lungo i 168 km del percorso. Lo statunitense riesce dapprima ad avvantaggiarsi di qualche metro sul gruppo, quindi finisce per fare il vuoto sulla discesa finale, complice anche la poca collaborazione tra gli inseguitori.
La corsa era stata caratterizzata da un fuga a quattro con Florian Rapiteau (St.Michel-Mavic-Auber93), Maël Guegan (CIC U Nantes Atlantique), Petr Kelemen (Tudor) ed Enzo Paleni (Groupama-FDJ) che arriva a sfiorare i 5 minuyi. Il vantaggio comincia poi a scemare a causa anche del vento che rende difficile la corsa ai battistrada. Paleni e Guegan rimangono da soli ai meno 50 e vengono poi raggiunti da un gruppetto di altri dieci atleti, andando a formare il drappello che si giocherà la corsa sulle ultime tre “côtes” di giornata.
Decisiva si rivelerà l’ultima quando Powless abbandona la compagnia e si invola in solitaria verso il traguardo, dove giungerà con 1’15” sul drappello regolato da Valentin Ferron (Total Energies) su Brent Van Moer (Lotto), Jenno Berckmoes (Flanders-Baloise) e Krists Neilands (Israel). Il primo italiano, ben lontano dalle posizioni di vertice, sarà Thomas Pesenti (Beltrami – Tre Colli) che giungerà con il gruppo principale a quasi 2’ dal vincitore.

Andrea Mastrangelo

Powless si impone a Marsiglia nella prima corsa del calendario francese (foto Sprint Cycling Agency)

Powless si impone a Marsiglia nella prima corsa del calendario francese (foto Sprint Cycling Agency)

IL TROFEO PALMA VA AD ETHAN VERNON

gennaio 29, 2023 by Redazione  
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E’ del velocista britannico della Soudal – Quickstep l’ultima prova del Challenge Mallorca 2023, che sul traguardo nel cuore del capoluogo delle Isole Baleari ha regolato in volata Biniam Girmay (Intermarché – Circus – Wanty) ed il giovane belga Jarne Van de Paar (Lotto Dstny), tutti e tre nati nell’anno 2000.

Quattro uomini hanno composto la fuga odierna e tre erano iberici – Ivan Cobo (Equipo Kern Pharma), Xabier Berasategi (Euskaltel – Euskadi) e Marc Terrasa (Nazionale Spagna) – a cui si era aggiunto il fiammingo Vincent Van Hemelen (Team Flanders – Baloise). Inizialmente faceva parte di questo gruppetto anche il portacolori della Burgos – BH Alejandro Franco, il quale è stato il primo ad arrendersi. Il gruppo è riuscito a raggiungerli prima di entrare nel circuito finale a Palma di Maiorca, un anello pianeggiante di circa quattro chilometri nel quale Intermarchè, UAE e Movistar hanno cercato di imporre il loro ritmo. Ma negli ultimi chilometri è arrivata anche la Soudal – Quickstep, trainata da corridori del calibro di Florian Sénéchal, Davide Ballerini e Rémi Cavagna: i due transalpini e il brianzolo hanno sfoderato le loro doti di grandi passisti lanciando Ethan Vernon nel modo migliore, garantendo al britannico la quarta vittoria in carriera da professionista (nel 2022 aveva vinto una tappa alla Volta a Catalunya ed altre due al Giro di Slovacchia). A nulla è valsa la rimonta di Biniam Girmay, secondo a pochi centimetri dal successo.

Andrea Giorgini

Ethan Vernon vince la prova conclusa della Challenge di Maiorca (Getty Images)

Ethan Vernon vince la prova conclusa della Challenge di Maiorca (Getty Images)

CADEL EVANS GREAT OCEAN ROAD, PRIMA VITTORIA ASSOLUTA PER IL 22ENNE MARIUS MAYRHOFER (DSM)

gennaio 29, 2023 by Redazione  
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La corsa voluta dall’ex professionista Cadel Evans termina con la vittoria di un giovane corridore che nessuno aveva inserito nei pronostici della vigilia. E’ il tedesco Marius Mayrhofer, che sul traguardo di Geelong brucia allo sprint il francese Hugo Page e il corridore di casa Simon Clarke

Corsa australiana diventata ormai una classica della prima parte di stagione ciclistica. Gara che come natura non presenta molte soluzioni diverse dall’arrivo in volata e come tradizione anche quest’anno solo gli ultimi chilometri di corsa sono stati particolarmente emozionanti e movimentati. La prima azione degna di nota avveniva sull’ultima ascesa a Challambra dove ha provato ad allungare lo svizzero Marc Hirschi (UAE Team Emirates). Poco dopo è stato Sven Erik Bystrøm, norvegese in maglia Intermarché – Circus – Wanty, a fuggire venedo raggiunto da Mauro Schmid (Soudal – Quick Step) e formando così un tandem che sembrava poter giocarsi la vittoria finale.

Il gruppo si ricompattava a meno di un chilometro dalla linea d’arrivo. Tutto era pronto per la volata finale che veniva lanciata dal giovane Marius Mayrhofer, che nel 2018, da juniores, aveva vinto il Memorial Merelli a Vertova. Il corridore tedesco tagliando il traguardo della Cadel Evans Great Ocean Road Race, a soli 22 anni, scoppiava a ridere e a piangere di gioia allo stesso tempo non credendo a ciò che aveva fatto. Prima vittoria in carriera per Mayrhofer che batteva in volata Hugo Page (Intermarché – Circus – Wanty) e Simon Clarke (Israel – Premier Tech).

Luigi Giglio

La volata vincente di Mayrhofer (Getty Images Sport)

La volata vincente di Mayrhofer (Getty Images Sport)

KO-BIS: UNO-DUE DI GOOSSENS ALLA CHALLENGE MALLORCA

gennaio 28, 2023 by Redazione  
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Ci ha preso gusto il belga della Intermarché, che tra ieri ed oggi ha ottenuto i suoi primi due successi della carriera da professionista con due numeri di alta scuola. Se ieri è stato in fuga per circa 70 chilometri, oggi gli è bastato uno scatto quasi da finisseur per regolare il piccolo gruppetto di avversari che erano con lui fino ai 2 km dal traguardo.

E pensare che il Trofeo Serra de Tramuntana è stato letteralmente modificato nel suo tracciato a causa della neve che è caduta sopra i 600 metri di altitudine. Il freddo non vuole andarsene dalle Isole Baleari e dunque la gara odierna viene accorciata e passa a circa 123 km effettivi di gara, senza la salita classica al Puig Mayor, la cui vetta sfiora quota 900 metri. In pratica si è fatto un circuito con la doppia scalata al Coll de Femenies (7 km al 5.4% medio) e l’arrivo a Lloseta al termine della lunga discesa. Per quanto riguarda i colori italiani i fari erano puntati sul duo valtellinese composto da Andrea Bagioli (Soudal – Quickstep) e Alessio Martinelli (Green Project – Bardiani CSF – Faizanè).

Le fasi decisive avvengono sulla seconda salita, dove si avvantaggio un plotoncino nel quale, oltre i due Azzurri, sono presenti Lilian Calmejane e Kobe Goossens (Intermarché – Circus – Wanty), Hugh Carthy (EF Education-Easypost), Brandon McNulty (UAE Team Emirates), Harry Sweeney e Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny), ai quali si aggiungono in seguito Alessandro Tonelli (Green Project – Bardiani CSF – Faizané), Cian Uijtdebroeks (Bora – Hansgrohe), Joao Almeida (UAE Team Emirates), Odd Kristian Eiking (EF Education – Easypost) e Ilan Van Wilder (Soudal – Quickstep). La discesa viene affrontata con la massima cautela a causa del freddo, della pioggia e delle condizioni del manto stradale molto viscido, ma proprio alla fine di essa la sfortuna colpisce Bagioli, vittima di una foratura. Alcuni corridori perdono contatto e ai -3 dall’arrivo ci prova Tonelli, il quale viene raggiunto in contropiede da Goossens che, galvanizzato dalla vittoria di ieri, riesce ad acciuffare un incredibile bis tenendo un gap sufficiente per arrivare ancora da solo. Il podio è completato da Van Eetvelt e Van Wilder, dunque tutto fiammingo, mentre Martinelli e Tonelli terminano settimo e ottavo.

Domani il Trofeo Palma chiude la rassegna del Challenge Mallorca come quinta ed ultima prova.

Andrea Giorgini

Alla Challenge Mallorca la tramontana spira tutta per Goossens (Getty Images)

Alla Challenge Mallorca la tramontana spira tutta per Goossens (Getty Images)

GOOSSENS, AZIONE DA CAMPIONE A MAIORCA. SUO IL TROFEO ANDRATX – MIRADOR D’ES COLOMER

gennaio 27, 2023 by Redazione  
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Kobe Goossens (Team Intermarchè – Circus – Wanty) sorprende tutti nella terza prova del Challenge Mallorca e grazie ad un doppio attacco – prima sul Coll de Puig Major e poi in discesa – va a vincere meritatamente il Trofeo Andratx – Mirador D’es Colomer

Il Trofeo Andratx – Mirador D’es Colomer è la terza prova del Challenge Mallorca 2023. I quasi 171 km da Andratx al Coll de la Creueta, al di là della salita finale lunga 3 km al 6% e sulla quale è posta la linea d’arrivo, presentano altre tre salite categorizzate come gpm. Le prime due sono il Coll de Sa Gramola ed il Coll de Claret, poste rispettivamente al km 44.5 e 74, ma è la terza di queste, il Coll de Puig Major, che con i suoi 14 km ed oltre di lunghezza ed una pendenza del 6.1% ha tutti i crismi di una salita alpina. Difficilmente vedremo un arrivo in volata come ieri nel Trofeo Ses Salines Alcudia. Dopo diversi attacchi nei quali la fuga non riusciva a partire, erano gli stessi uomini più attesi oggi, tra cui Julian Alaphilippe (Team Soudal Quick Step), Tim Wellens (UAE Team Emirates) e Hugh Carthy (Team EF Education EasyPost) a prendere l’iniziativa ed a spezzare il gruppo. Dopo una sessantina di km, poco prima di affrontare il Coll de Claret, il gruppo di testa formato da una trentina di ciclisti e tirato dall’UAE Team Emirates, aveva poco più di 20 secondi di vantaggio sul gruppo inseguitore. L’azione decisiva della corsa avveniva lungo la salita del Coll de Puig Major, quando erano in sette ad evadere dal gruppo di testa: Asier Etxeberría (Team Euskaltel Euskadi), Cian Uijtdebroeks (Team BORA Hansgrohe), Julen Amezketa (Team Caja Rural – Seguros RGA), Kobe Goossens (Team Intermarchè – Circus – Wanty), Mattia Bais (Team EOLO-Kometa), Alessio Nieri (Team Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Mathijs Paasschens (Team Lotto Dstny) e Michel Ries (Team Arkéa Samsic). Dopo lo scollinamento sul Coll de Puig Major, Uijtdebroeks e Goossens se ne andavano in discesa ed allungavano sia sul primo che sul secondo gruppo inseguitore. Addirittura Goossens staccava Uijtdebroeks a circa 10 km dall’arrivo e si involava verso la prima vittoria stagionale. Il belga manteneva infatti un ritmo tale da non essere più ripreso e dava tutto nell’ultimo strappo di tre km che lo conduceva tutto solo sul traguardo del Coll de la Creueta. Goossens vinceva nettamente con 39 secondi di vantaggio su Pelayo Sanchez (Team Burgos BH) e con 40 secondi di vantaggio su Lennert van Eetvelt (Team Lotto Dstny). Chiudevano la top five Alessio Martinelli (Team Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) in quarta posizione e Roger Adrià (Team Kern Pharma) in quinta posizione, anche loro a 40 secondi di ritardo da Goossens. Da sottolineare come l’Intermarchè – Circus – Wanty abbia iniziato col botto la stagione europea visto che nelle tre prove del Challenge Mallorca finora disputate ha raccolto due primi ed un terzo posto. Domani è in programma la quarta prova del Challenge Mallorca, ovvero il Trofeo Serra de Tramuntana. Si parte da Loseta e si arriva a Loseta dopo 155.5 km. Le alture a nord di Palma di Maiorca saranno ancora protagoniste e ci sarà una nuova scalata verso il Coll de Puig Major. Dallo scollinamento, ci saranno 27 km prevalentemente in discesa e non escludiamo che lo spartito della corsa possa ricalcare per sommi capi quello di oggi, con gli attacchi principali e forse decisivi che verranno portati sul Coll de Puig Major.

Antonio Scarfone

Kobe Goossens vince il Trofeo Trofeo Andratx - Mirador Des Colomer (foto: Dario Belingheri/Getty Images)

Kobe Goossens vince il Trofeo Trofeo Andratx - Mirador D'es Colomer (foto: Dario Belingheri/Getty Images)

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