29-08-2022

agosto 29, 2022 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Giorno di riposo

TOUR OF BULGARIA

Il britannico Paul Double (MG.K vis Colors for Peace VPM) si è imposto nella seconda tappa, Plovdiv – Troyan, percorrendo 106.5 Km in 2h37′29″, alla media di 40.576 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Alexis Guérin (Team Vorarlberg) e di 4″ l’elvetico Roland Thalmann (Team Vorarlberg). Miglior italiano Riccardo Perani (Gallina Ecotek Lucchini Colosio), 8° a 1′36″. L’ucraino Kyrylo Tsarenko (Gallina Ecotek Lucchini Colosio) è il nuovo leader della classifica con 25″ sul tedesco Tobias Nolde (P&S Benotti) e 26″ sull’italiano Francesco Di Felice (Gallina Ecotek Lucchini Colosio)

DEUTSCHLAND TOUR: VINCE YATES, MA SORRIDONO IN TANTI

agosto 29, 2022 by Redazione  
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Vittoria del britannico Adasm Yates nella 37a edizione del Giro di Germania, terminata ieri a Stoccarda. Sorrisi anche in casa Italia con la vittoria di Filippo Ganna nel cronoprologo e la conquista della maglia di leder della classifica da parte di Alberto Bettiol al termine della seconda frazione.

Alla fine è Adam Yates (Ineos) a gioire per la vittoria finale al Giro di Germania, dopo essersi aggiudicata la penultima tappa, quella più impegnativa con arrivo in salita a Schauinsland.
La corsa teutonica riporta al successo anche Filippo Ganna (Ineos), vincitore del cronoprologo dopo le delusioni al Tour e agli Europei, Alexander Kristoff (Intermarchè) e Caleb Ewan (Lotto) possono sorridere: il norvegese ottiene il secondo successo mensile dopo un digiuno che durava da maggio mentre l’australiano torna alla vittoria dopo ben quattro mesi dall’ultima affermazione.

Andiamo, però, con ordine. Il prologo, come detto, è appannaggio di Ganna il quale veste anche la maglia di leader con 2” su Bauke Mollema (Trek) e 3” su Nils Politt (Bora). Il corridore italiano riesce a mantenere la leadership anche al termine della seconda tappa, vinta da Ewan allo sprint su Jonathan Milan (Bahrain) e Max Kanter (Movistar), frazione che non vive grossi sussulti con una lunga fuga ripresa dal gruppo che preparava la volata finale.
Finale simile per la seconda frazione con arrivo a Marburgo. Il vincitore in questo caso è Kristoff. che batte sul traguardo Florian Senechal (Quick Step) e Bettiol (EF) con quest’ultimo che si ritrova paritempo al vertice della classifica con lo stesso Kristoff e Ganna. Per questione di centesimi, maturati durante il prologo, la maglia di leader passa quindi sulle spalle del toscano, seguito dal norvegese e infine dal piemontese.
La tappa regina è la terza, 149 km da Friburgo in Brisgovia a Schauinsland con una decina di chilometri di salita prima dell’arrivo. Il grande favorito è Yates che non delude le aspettative e stacca tutti giungendo al traguardo in solitaria con 19” su Pello Bilbao (Bahrain) e 28” su Mauri Vansevenant (Quick Step) che, sommati al vantaggio accumulato nel prologo, lo lanciano in testa alla generale con un margine rassicurante di 30” sullo spagnolo. Al traguardo con Vansevenant giunge appaiato Rubein Guerreiro (EF), poco dietro Georg Zimmermann (Intermarchè). A oltre mezzo minuto tutti gli altri. Davide Formolo (UAE), primo degli italiani, è tredicesimo a 1’20”.
La tappa finale è un mangia e bevi con circuito finale a Stoccarda che prevede la salita di Herdweg, un paio di km al 7%, ottima per animare la corsa ma non sufficiente per poter impensierire il leader della generale. ça frazione animata nelle prime fasi dai tentativi di fuga, abilmente controllati dalla Ineos che in vista dell’arrivo mette Ganna ed Egan Bernal a tirare per gestire la corsa fino ai meno 10, quando i battistrada si ritrovano ad avere circa 30” di vantaggio. Inizia così una lotta nella lotta per aggiudicarsi gli abbuoni, molto interessanti a causa della classifica ristretta. In un gruppetto ormai ridotto a dieci unità, all’ultimo GPM passa primo Guerreiro, seguito da Yates e Vansevenant.
I dieci vanno a giocarsi la vittoria con Bilbao che brucia Guerreiro e Zimmermann- Nei dieci di giornata anche Formolo (6°) e Bettiol (7°) e grazie a questo piazzamento Formolo riesce a entrare nella top ten della classifica, mentre Bettiol si è fermato ai suoi piedi, 11° della generale

Andrea Mastrangelo

La vittoria di Yates nella tappa regina del Giro di Germania (foto Hennes Roth/SprintCyclingAgency)

La vittoria di Yates nella tappa regina del Giro di Germania (foto Hennes Roth/SprintCyclingAgency)

DI VUELTA IN VUELTA. ANALISI DELLA PRIMA SETTIMANA

agosto 29, 2022 by Redazione  
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Promossi e bocciati della prima settimana della corsa spagnola. Il sogno di Evenepoel, i dolori di Roglic, la battaglia per la maglia verde e per la maglia a pois. Le fughe e le volate vincenti.

REMCO EVENEPOEL. Inizia in sordina nella cronosquadre di Utrecht cedendo 14 secondi a Roglic, capitano della Jumbo Visma, e 13 secondi ai vari capitani dell’INEOS. Nella quarta tappa, la prima in Spagna, resiste ancora allo sloveno che sembra volare sullo strappo finale di Laguardia. Inizia a menare per davvero nella sesta tappa, sull’ascesa finale del Pico Jano, dove fa selezione e dà il primo segnale forte ai suoi avversari, vestendosi di rosso. Due giorni dopo sul Collau Fancuaya gli resistono a fatica soltanto Mas e Roglic. E sulle Praeres di Nava, con pendenze che superano il 20%, consolidando il primato in classifica generale. Gli manca ancora la vittoria di tappa, ma dovrebbe rimediare subito domani nella cronometro da Elche ad Alicante. Insomma, il talento belga è stato protagonista di un crescendo rossiniano che lo colloca al vertice dei favoriti per la vittoria della Vuelta. L’ultimo ciclista belga a vincere un GT fu Johan De Muynck, vincitore del Giro d’Italia 1978. Il tabù verrà finalmente spezzato? VOTO: 9

JAY VINE. Con due fughe ben assortite, fa valere le sue doti di scalatore e vince sesta ed ottava tappa, balzando al comando della classifica dei GPM, che a questo punto può fare sua, anche se la strada è ancora lunga. L’australiano dell’Alpecin Deceuninck fa più notizia di Jai Hindley (voto 5.5), altro australiano e vincitore del Giro, per ora abbastanza deludente. VOTO: 8

SAM BENNETT.. Il velocista irlandese ritrova lo smalto di un tempo e si lascia definitivamente alle spalle l’infortunio al ginocchio che lo ha condizionato per buona parte del 2021 e per i primi mesi del 2022. Vince in volata la seconda e la terza tappa, entrambe in Olanda, e veste la maglia verde per una settimana, prima di cederla nell’ottava tappa a Mads Pedersen. VOTO: 7.5

MADS PEDERSEN. Sfiora la vittoria di tappa con tre secondi posti nella seconda, terza e quarta tappa, e grazie ai piazzamenti nei traguardi intermedi delle tappe successive riesce a scalzare dal primo posto della classifica a punti Sam Bennett. La lotta per la maglia verde sembra ormai una questione tra loro due, con l’ex iridato favorito grazie alla sua resistenza su arrivi in salita. VOTO: 7.5

ENRIC MAS. Il suo stile in bici non è il massimo e sembra più volte cedere alla distanza, ma riesce sempre a restare aggrappato al gruppo di testa negli arrivi in salita. La buona notizia è che è secondo in classifica generale. La cattiva notizia è che lo precede Evenepoel, distante 1 minuto e 12 secondi. E domani nella cronometro della decima tappa perderà altro terreno. VOTO: 7

LOUIS MEINTJES.. Vince la nona tappa sulle Praeres di Nava, senz’altro l’arrivo più duro della prima settimana. Il sudafricano, vincitore quest’anno del Giro dell’Appennino e secondo sull’Alpe d’Huez nella dodicesima tappa del Tour de France, ogni tanto sa trovare la giornata giusta dove farsi notare. VOTO: 7

JUAN AYUSO. Co-capitano dell’UAE Team Emirates, scalza dalla graduatoria interna Joao Almeida e con Mas è lo spagnolo che può puntare alla top five finale. VOTO: 7

MARC SOLER. Dopo oltre un anno di astinenza, coglie la vittoria nella quinta tappa a Bilbao concretizzando la fuga. Ci riprova sul Collau Fancuaya ma è soltanto secondo dietro Vine. Fino adesso uno degli spagnoli più attivi della Vuelta VOTO: 6.5

CARLOS RODRIGUEZ. Dei vari capitani dell’INEOS, una volta perso Carapaz, cerca di tenere alta la bandiera dello squadrone inglese visto che anche Geoghegan Hart e Sivakov(entrambi voto 5.5) non sembrano in palla. VOTO: 6.5

PRIMOZ ROGLIC. Conquista la vittoria nella cronosquadre iniziale e nella quarta di Laguardia, vestendo la maglia rossa che tiene fino all’arrivo del ciclone Evenepoel. Fa quel che può sugli arrivi più duri della prima settimana ma la quarta vittoria consecutiva della Vuelta, almeno finora, sembra davvero un miraggio. VOTO: 6

SIMON YATES. Tappa dopo tappa e compitino dopo compitino, il britannico prova a restare a galla. Realisticamente il suo obiettivo è la top five, ma per ora lo vediamo fuori dal podio. VOTO: 6

JULIAN ALAPHILIPPE. Dopo aver saltato Giro e Tour a causa dell’infortunio subito nella Liegi-Bastogne-Liegi, va in Spagna per migliorare la condizione in vista dei Mondiali e fa il gregario di lusso per Evenepoel. VOTO: 6

JAI HINDLEY.. Il vincitore del Giro d’Italia soffre le salite brevi e ripide, tipiche della Vuelta, e non sembra in grado di tenere testa, almeno finora, a coloro che lo precedono. Per adesso in classifica generale resta al nono posto, ad oltre 5 minuti di ritardo da Evenepoel, e non si vedono segnali di ripresa. VOTO: 5

RICHARD CARAPAZ. Il campione olimpico, secondo al Giro 2022, delude le aspettative uscendo di classifica molto presto, non dando mai l’impressione di poter competere per la vittoria di tappa ma anche per un buon piazzamento parziale. Gli restano, per questa Vuelta, compiti di gregariato e la possibilità di inserirsi in una fuga. VOTO: 4

Luigi Giglio

ALTRA SALITA, ALTRA FUGA. A LES PRAERES ESULTA MEINTJIES. EVENEPOEL ATTACCA E CONSOLIDA IL PRIMATO.

agosto 28, 2022 by Redazione  
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L’ennesimo arrivo in salita di questa prima settimana di Vuelta premia ancora una volta il coraggio dei fuggitivi di giornata. In cima alla breve ma durissima ascesa di Les Praeres ad alzare le braccia al cielo è stato il sudafricano Louis Meintjes (Intermarchè-Wanty-Gobert Materiaux) finalmente vittorioso in una frazione di un Grande Giro. Il trentenne di Pretoria ha staccato tutti i compagni di fuga negli 3 durissimi chilometri finali, giungendo al traguardo con 1′01″ su Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), ultimo ad arrendersi al sudafricano, e 1′14″ sul giovane Edoardo Zambanini (Bahrain-Victorius). Quarta posizione per un Remco Evenepoel (Quick Step Alpha Vinyl) che ha ancora una volta attaccato staccando tutti i rivali di classifica. Il giovane fenomeno belga ha rafforzato la sua leadership nella generale ed ora guida con 1′12″ su Enric Mas (Movistar Team) e 1′53″ su Primoz Roglic (Jumbo-Visma).

La 9a tappa della Vuelta, la seconda in territorio Asturiano, prevedeva la partenza da Villaviciosa e l’arrivo dopo 172 km in cima alla breve ma acigna salita di Les Praeres (3,8 km al 13 % di pendenza media con punte che sfioravano il 20%). I pimi 47 km erano quasi del tutto piatti, poi iniziava una sequenza di 4 salite che anticipavano l’erta finale. La prima asperità, l’Alto del Torno (2a cat, 8,3 km al 5,7%) posta al km 55, rappresentava un ideale trampolino di lancio nel caso in cui i precedenti 50 km non avessero già partorito la fuga di giornata. Quindi al km 94 vi era un gpm di prima categoria, il Mirador del Fito (10 km al 5,5%), seguita dall’Alto de la Llama (km 118) e da La Campa (km 149). Un tratto di falsopiano precedeva la dura erta finale già affrontata nella Vuelta del 2018 (a vincere in quel caso fu Simon Yates).

Così come successo già ieri, l’avvio di tappa è stato scoppiettante. Sin dal chilometro zero sono stati infatti in tanti i corridori che hanno provato a muoversi. Tra questi, i ’soliti’ Jay Vine (Alpecin-Deceuninck) e Marc Soler (UAE Team Emirates) oltre a Richard Carapaz (Ineos Grenadiers). La bagarre è andata avanti a lungo, terminando soltanto verso il km 40, quando un gruppo di ben 10 corridori è riuscito ad avvantaggiarsi: Thymen Arensman (Team DSM), Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), Filippo Conca (Lotto-Soudal), Jimmy Janssens e Robert Stannard (Alpecin-Deceuninck), Louis Meintjes (Intermarchè-Wanty-Gobert Materiaux), Dylan Van Baarle (Ineos grenadiers) Edoardo Zambanini (Bahrain-Victorius), Jose Manuel Diaz (Burgos-BH) e Simon Gugliemi (Arkea-Samsic). La battaglia ha però continuato ad infuriare grazie alla verve di Vine e Soler che, in compagnia di Santiago Buitrago (Bahrain-Victorius) hanno provato invano a rientrare sulla testa della corsa. Nel frattempo Thymen Arensman, 11° in classifica a 3′11″ da Remco, ha perso contatto dagli altri battistrada, riducendo a 9 il numero dei fuggitivi. A questo punto le acque si sono calmate e i fuggivi hanno ottenuto il via libera dal plotone.

I nove battistrada hanno scollinato sul primo gpm di giornata con un margine di circa 3′30″ sul gruppo principale sempre guidato dalla Quick Step. Il gap è cresciuto ulteriormente nei chilometri successivi arrivando a 4′45″ ai -100. Da quel momento in poi la Quick Step ha iniziato ad amministrare il distacco che è sostanzialmente sostanzialmente invariato (5′08 ai -50) fino al penultimo gpm, posto a 33 chilometri dall’arrivo. A quel punto davanti sono iniziati gli scatti con Conca, Janssen e Battistella in grande spolvero. Proprio gli ultimi due sono riusciti ad avvantaggiarsi nel tratto di falsopiano che precedeva la rampa finale che hanno approcciato con un margine di mezzo minuto sui 6 inseguitori e 3′30″ sul gruppo principale tirato da un Julien Alaphilippe sempre più calato nei panni del gregario.

Lungo la salita finale Meintjes ha lasciato la compagnia degli altri 5 inseguitori riprendendo Battistella e Janssens intorno ai -3. Il sudafricano si è così ritrovato in testa tutto solo, involato verso una vittoria tanto agognata quanto meritata. Dietro invece, una caduta (coinvolto Tao Geoghegan Hart) ha letteralmente spezzato in due il gruppo degli uomini di classifica tirato sempre dal bravissimo Alaphilippe. Sempre intorno ai -3 è arrivato il primo scatto ad opera del giovane Juan Ayuso (UAE Team Emirates) ormai capitano unico della formazione Emiratina. A lui si sono man mano accodati Remco Evenepoel (Quick Step Alpha Vinyl), Enric Mas (Movistar Team), Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma) mentre tutti gli altri, a partire da Simon Yates (Team BikeExchange-Jayco) hanno da subito dimostrare di non poter reggere quell’andatura. Poco dopo però è stato Evenepoel ad aumentare il ritmo e questa volta nessuno ha saputo resistere. Gli ultimi a staccarsi dal fenomenale fiammingo sono stati Roglic e Mas, con lo sloveno che è sembrato in evidente difficoltà. Una volta rimasto tutto solo, Remco ha forzato ulteriormente col fine di incrementare il margine in classifica generale.

Meintjes ha tagliato il traguardo con 1′01″ su Battistella, ancora secondo dopo venerdì, ed 1′14″ sul sorprendente Zambanini. Evenepoel ha chiuso la sua ennesima prestazione da incorniciare ad 1′34″, davanti a Conca (1′58″). Ayuso, che nelle ultime centinaia di metri si era sbarazzato di Mas e Rodriguez, è giunto in 6a posizione a 2′08″ in compagnia di Guglielmi. Seguono Mas (8° a 2′18), Rodriguez (9° a 2′20″) e Roglic, 10° a 2′26″ e bravo a difendersi nel finale nonostante l’evidente difficoltà.

Evenepoel ora guida con 1′12″ su Enric Mas e 1′53″ su Primoz Roglic. Seguono i due giovanissimi talenti iberici: 4° è Carlos Rodriguez a 2′33″ appena davanti a Juan Ayuso (5° a 2′36″). Simon Yates è sesto a 3′08″, davanti a Jose Almeida (UAE Team Emirates), 7° a 4′32″, e Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan Team), ottavo a 5′03″. Chiudono la top ten provvisoria il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) nono a 5′36″ e Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers), 10° a 5′59″. Per Remco un’altra giornata positiva, mentre da Roglic sono arrivati sengali non proprio ottimistici.
Domani la corsa iberica osserverà il secondo giorno di riposo, alla vigilia dell’attesa cronometro di Alicante che offrirà ad Evenepoel una comcreta possibilità di incrementare ulteriormente il vantaggio sui diretti rivali.

Pierpaolo Gnisci

VAN AERT, PROVE DI MONDIALE A PLOUAY. SUA LA BRETAGNE CLASSIC

agosto 28, 2022 by Redazione  
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Wout van Aert (Team Jumbo Visma) vince da favorito la Bretagne Classic e manda un chiaro messaggio ai prossimi avversari del Mondiale australiano. Per l’Italia buone prove di Filippo Fiorelli (Team Bardiani CSF) giunto quarto e di Andrea Piccolo (Team EF Education EasyPost), molto attivo nel finale.

Rostervel, Cadoudal, La Scaouët, Bot Coët, Tréorzan, Kerloas, Le Hinguer , Marta, Longeo, Kerlucas, Le Lezot. Ecco i nomi delle cotes nei dintorni di Plouay, alcuni dei quali dovranno essere affrontati due volte, che accoglieranno i ciclisti per l’86° edizione della Bretagne Classic – Ouest France. Una corsa radicata nel calendario francese ed internazionale dove gli organizzatori si sbizzarriscono spesso nel cambiare il percorso, la cui partenza ed arrivo, almeno quelli, restano a Plouay. L’edizione 2022 è lunga quasi 255 e, notizia dell’ultima ora, a causa delle cattive condizioni in cui versano, sono stati annullati i passaggi sui due sterrati negli ultimi 60 km che avrebbero animato ulteriormente la corsa. La lista dei partenti è di alto livello, con un confermatissimo Benoit Cosnefroy (Team AG2R Citroen), vincitore lo scorso anno ai danni di Julian Alaphilippe. La star alla partenza è senza dubbio Wout van Aert (Team Jumbo Visma), che dopo un po’ di riposo dopo il Tour, ha ricominciato a macinare km a partire dalla settimana scorsa sfiorando la vittoria alla Classica di Amburgo. Il belga parte favorito ed ha una squadra tutta al suo servizio. C’è il ritorno alle corse anche da parte di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Lo sloveno non è tra i favoriti. Almeno sulla carta, e nella sua squadra potrebbe fare il gregario di lusso per Matteo Trentin e Diego Ulissi. Se il ritmo degli ultimi km non sarà troppo indiavolato, anche i velocisti presenti avranno le loro chances di vittoria e tra quelli più forti alla partenza citiamo Giacomo Nizzolo (Team Israel Premier Tech), Elia Viviani (Team INEOS), Arnaud Demare (Team Groupama FDJ), Michael Matthews (Team BikeExchange Jayco) ed Arnaud de Lie (Team Lotto Sudal). La fuga di giornata si formava dopo la partenza da Plouay grazie all’azione di sei ciclisti: Luke Rowe (Team INEOS), Pierre Rolland (Team B&B Hotels KTM), Chris Hamilton (Team DSM), Yevgeniy Gidich (Team Astana Qazaqstan), Johan Meens (Team Bingoal Pauwels) e Martin Urianstad (Uno-X Pro Cycling Team). Dopo 110 km, praticamente i più facili altimetricamente con una sola cote affrontata, su un totale di 13, la fuga aveva 3 minuti di vantaggio sul gruppo tirato dal Team Jumbo Visma. A circa 50 km dall’arrivo al gruppo di testa si univano altri nove ciclisti, ovvero Aurelien Paret-Peintre (Team AG2R Citroen), Markus Hoelgaard (Team Trek Segafredo), Kevin Geniets (Team Groupama FDJ), Krists Neilands (Team Israel Premier Tech), Andrea Piccolo (Team EF Education EasyPost), Jan Tratnik (Team Bahrain Victorious), Pavel Bittner (Team DSM), Matteo Trentin e Rui Oliveira (UAE Team Emirates) e Samuele Zoccarato (Team Bardiani CSF). Il primo ciclista della fuga a rialzarsi era Gidich, a 45 km dall’arrivo. Il gruppo principale insegiva a 45 secondi di ritardo. Delle 13 cotes in programma, sei dovevano essere affrontate negli ultimi 25 km. A 20 km dall’arrivo iniziavano gli scatti anche nel gruppo principale. Molto attivi erano David Gaudu (Team Groupama FDJ) e lo stesso Wout van Aert. A 15 km dal termine in testa alla corsa erano rimasti Piccolo, Tratnik e Zoccarato. A fare il forcing nel gruppo inseguitore erano Jumbo Visma e Groupama FDJ. I tre di testa venivano ripresi a 4 dall’arrivo da un gruppo piuttosto frastagliato forte di una ventina di unità. L’ultimo ad arrendersi era Tratnik. Il forcing decisivo lo facevano Lotto Soudal e Intermarchè Wanty Gobert. Van Aert, sempre nelle primissime posizioni, sembrava in controllo sugli scatti di alcuni ciclisti negli ultimi 3 km. Nella volata il belga aveva la meglio su Axel Laurance (Team B&B Hotels KTM) ed Alexander Kamp (Team Trek Segafredo). Chiudevano la top five Arnaud de Lie (Team Lotto Soudal) in quarta posizione e Filippo Fiorelli (Team Bardiani CSF) in quinta posizione. Da segnalare nella top ten anche il decimo posto di Andrea Piccolo. Van Aert ritorna al successo dopo poco più di un mese, visto che la sua ultima vittoria è stata nella cronometro della ventesima tappa del Tour. E tra meno di un mese, al Mondiale in Australia, su un percorso non troppo dissimile da quello di oggi, il belga può a ben vedere essere uno degli uomini da battere.

Giuseppe Scarfone

Wout van Aert vince la Bretagne Classic (foto: Bruno Bade/Getty Images)

Wout van Aert vince la Bretagne Classic (foto: Bruno Bade/Getty Images)

28-08-2022

agosto 28, 2022 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Il sudafricano Louis Meintjes (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) si è imposto nella nona tappa, Villaviciosa – Les Praeres (Nava), percorrendo 171.4 Km in 4h32′39″, alla media di 37.719 Km/h. Ha preceduto di 1′01″ l’italiano Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team) e di 1′14″ l’italiano Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious). Il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) è ancora maglia rossa con 1′12″ sullo spagnolo Enric Mas (Movistar Team) e 1′53″ sullo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), 22° a 9′49″

BRETAGNE CLASSIC – OUEST-FRANCE

Il belga Wout Van Aert (Jumbo-Visma) si è imposto corsa francese, circuito di Plouay, percorrendo 254.8 Km in 6h04′22″, alla media di 41.958 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Axel Laurance (B&B Hotels-KTM) e il danese Alexander Kamp (Trek-Segafredo). Miglior italiano Filippo Fiorelli (Bardiani CSF Faizanè), 5°.

DEUTSCHLAND TOUR

Lo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain Victorious) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Schiltach – Stoccarda, percorrendo 186.6 Km in 4h11′19″, alla media di 44.549 Km/h. Ha preceduto allo sprint il portoghese Ruben Guerreiro (EF Education-EasyPost) e il tedesco Georg Zimmermann (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux). Miglior italiano Davide Formolo (UAE Team Emirates), 6°. Il britannico Adam Yates (INEOS Grenadiers) si impone in classifica con 22″ su Bilbao e 44″ su Guerreiro. Miglior italiano Formolo, 10° a 1′44″.

RONDE VAN DE ACHTERHOEK

L’olandese Coen Vermeltfoort (VolkerWessels Cycling Team) si è imposto corsa olandese, circuito di Aalten, percorrendo 204.1 Km in 4h31′23″, alla media di 45.124 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Martijn Budding (Riwal Cycling Team) e il britannico Jim Brown (WiV SunGod). Miglior italiano Enrico Zanoncello (Bardiani CSF Faizanè), 6°.

TOUR OF BULGARIA

Il tedesco Tobias Nolde (P&S Benotti) si è imposto nella prima tappa, Sofia – Plovdiv, percorrendo 164 Km in 3h34′00″, alla media di 45.981 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Francesco Di Felice (Gallina Ecotek Lucchini Colosio) e di 6″ l’ucraino Kyrylo Tsarenko (Gallina Ecotek Lucchini Colosio). Nolde è il nuovo leader della cclassifica con 3″ su Di Felice e 15″ su Tsarenko

TOUR OF SAKARYA (Turchia)

L’ucraino Mykhaylo Kononenko (Sakarya BB Pro Team) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Sakarya, percorrendo 154.9 Km in 3h35′06″, alla media di 43.208 Km/h. Ha preceduto di 1′41″ il connazionale Vitaliy Buts (Sakarya BB Pro Team) e il kazako Igor Chzhan (Almaty Cycling Team). Nessun italiano in gara. Kononenko si impone in classifica con 11″ sul mongolo Jambaljamats Sainbayar (Terengganu Polygon Cycling Team) e 13″ su Chzhan

TOUR DE L’AVENIR (Under23)

L’italiano Lorenzo Milesi si è imposto nella nona ed ultima tappa, Bessans – Villaroger, percorrendo 134.1 Km in 3h23′59″, alla media di 39.444 Km/h. Ha preceduto di 37″ il belga Alec Segaert e di 39″ il francese Ewen Costiou. Il belga Cian Uijtdebroeks si impone in classifica con 1′23″ sul norvegese Johannes Staune-Mittet e 2′00″ sul tedesco Michel Heßmann. Miglior italiano Davide Piganzoli, 5° a 3′17″.

PREMONDIALE GIRO TOSCANA INTERNAZIONALE FEMMINILE – MEMORIAL MICHELA FANINI

La polacca Dominika Wlodarczyk (ATOM Deweloper Posciellux.pl Wroclaw) si è imposta nella terza ed ultima tappa, Lucca – Montecatini Terme, percorrendo 125.2 Km in 3h19′37″, alla media di 37.632 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraina Olga Shekel (nazionale ucraina) e la connazionale Agnieszka Skalniak-Sójka (ATOM Deweloper Posciellux.pl Wroclaw). Miglior italiana Alessia Vigilia (Top Girls Fassa Bortolo), 7° a 28″. La Skalniak-Sójka si impone in classifica con 7″ sulla Wlodarczyk e 23″ sulla Shekel. Miglior italiana la Vigilia, 9° a 1′16″

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): VILLAVICIOSA – LES PRAERES

agosto 28, 2022 by Redazione  
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La Vuelta torna sulla breve ma ripidissima salita di Les Praeres, dove nel 2018 conquistò la maglia rossa, che poi indosserà fino al traguardo finale di Madrid, il britannico Simon Yates. Cosa succederà stavolta?

Non la si può certo definire d’alta montagna la nona tappa della Vuelta, a causa del suo costante mantenersi sotto gli 800 metri di quota, ma gli scalatori si sono già circolettati di rosso il nome della località d’arrivo, memori di quanto successo quattro anni fa. Les Praers, infatti, è già stata sede d’arrivo nell’edizione del 2018, vinta dal britannico Simon Yates, che conquistò la maglia rossa proprio su questo traguardo, togliendola dalle spalle dello spagnolo Jesús Herrada, per poi mantendola sino all’approdo finale di Madrid, strada facendo incrementando il suo vantaggio fino a portarlo al minuto e 46 secondi che lo separerà dal secondo classificato, lo spagnolo Enric Mas. Tornando alla tappa di Les Praeres lo scatto decisivo Yates lo piazzò a soli 500 metri dal traguardo, percorsa una salita che, di fatto, è un muro moltiplicato per quattro: è lunga soli 3800 metri ma – tranne due brevi tratti – presenta costantemente pendenze in doppia cifra, che oscillano tra una media del 13% e un picco massimo del 24% che si trova proprio nei pressi del punto dove scattò Yates. Per quanto riguarda il resto del percorso, la marcia d’avvicinamento alla rampa finale non proporrà difficoltà altimetriche nei primi 50 Km, poi si entrerà nell’ottovolante di giornata, che vedrà i corridori affrontare quattro salite intermedie non particolarmente difficili, nemmeno quando si tratterà di raggiungere il Mirador del Fito, colle considerato di prima categoria ma che presenta chilometraggio e pendenze da seconda (10 Km al 5.5%).

La località di Les Praeres e l’altimetria della nona tappa (www.elcomercio.es)

La località di Les Praeres e l’altimetria della nona tappa (www.elcomercio.es)

METEO VUELTA

Villaviciosa : cielo sereno, 25.5°C (percepiti 27°C), vento moderato da E (13 km/h), umidità al 71%
Ribadesella (Km 36): cielo sereno, 26.1°C (percepiti 28°C), vento moderato da E (17 km/h), umidità al 69%
Arriondas – inizio salita Mirador del Fito (Km 83): cielo sereno, 26.5°C (percepiti 28°C), vento moderato da ENE (17 km/h), umidità al 68%
Villaviciosa (traguardo volante – Km 138) : cielo sereno, 26.9°C (percepiti 29°C), vento moderato da ENE (17 km/h), umidità al 68%
Les Praeres (Nava) : previsioni non disponibili

GLI ORARI DELLA VUELTA

12.35: inizio diretta su Eurosport
12.53: partenza da Villaviciosa
14.20-14.30: GPM dell’Alto del Torno
15.15-15.30: GPM del Mirador del Fito
15.50-16.15: GPM dell’Alto de la Llama
16.25-16.50: traguardo volante di Villaviciosa
16.40-17.10: GPM de La Campa
17.10-17.40: inizio salita finale
17.15-17.50: arrivo a Les Praeres

RASSEGNA STAMPA

Vuelta: Vine regala il bis in salita. Evenepoel resta leader

Gazzetta dello Sport – Italia

Roglič brez težav sledil Evenepoelu in napredoval na 3. mesto

Delo – Slovenia

Le bon Vine

L’Équipe – Francia

Enric Mas es una lapa

AS – Spagna

Desta vez, Jay Vine apareceu no meio do nevoeiro

Público – Portogallo

Jay Vine wins another Vuelta stage while Remco Evenepoel maintains lead

The Guardian – Regno Unito

Daar is nummer twee! Jay Vine pakt tweede bergetappe in de Vuelta, sterke Remco Evenepoel blijft in het rood

Het Nieuwsblad – Belgio

‘Online-fietser’ Vine doet het nog een keer in Vuelta, Evenepoel behoudt rood

De Telegraaf – Paesi Bassi

Ny Vuelta-triumf til australier: Mads Pedersen brillerer i bjergene og erobrer pointtrøjen

Politiken – Danimarca

Vine feiert zweiten Tagessieg – Evenepoel bleibt vorn

Kicker – Germania

Jay Vine vuelve a ganar en la Vuelta a España, se coronó en la octava etapa

El Espectador – Colombia

Richard Carapaz y una polémica acción en la octava etapa de la Vuelta a España

El Universo – Ecuador

Vine goes again! Wins another stage in Spain

The Daily Telegraph – Australia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo dell’ottava tappa, Pola de Laviana – Colláu Fancuaya

1° Mike Teunissen
2° Ivo Oliveira a 19″
3° Sebastian Molano a 22″
4° Miles Scotson a 38″
5° Danny van Poppel s.t.

Miglior italiano Davide Cimolai, 10° a 1′19″

Classifica generale

1° Floris De Tier
2° Gerben Thijssen a 8′49″
3° Boy van Poppel a 8′52″
4° Henri Vandenabeele a 12′08″
5° Lluis Mas a 14′01″

Miglior italiano Davide Cimolai, 10° a 15′13″

LA VUELTA DI MAERTENS ACCHIAPPATUTTO

Nel 1977 il belga Freddy Maertens prese il via alla Vuelta con la maglia iridata sulle spalle ma sin dalla prima tappa la sostituì con quella amarillo di leader della classifica generale. Alla fine si imporrà nel suo unico GT della carriera con quasi 3 minuti sul corridore di casa Miguel María Lasa e soprattutto un cospicuo bottino di tappe vinte: ben 13 sulle 21 a disposizione. Nel 45° anniversario di quella scorpacciata riviviamo quella Vuelta attraverso i titoli del quotidiano sportivo spagnolo “Mundo Deportivo”

4 MAGGIO 1977 – 8a TAPPA: ALCALÀ DE XIVERT – TORTOSA (141 Km)

TRAS UNA ETAPA SOPORIFERA, MAERTENS SE IMPUSO POR SEPTIMA VEZ
Ningún español entre los once primeros en Tortosa
La significativa mirada atras – Maertens: “Mañana igualo el record de Van Looy y pasado lo supero” – Nazabal: “No se puede correr asfixiandote” – Rendir pleitesia al amo

27-08-2022

agosto 27, 2022 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VUELTA A ESPAÑA

L’australiano Jay Vine (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nell’ottava tappa, La Pola Llaviana / Pola de Laviana – Colláu Fancuaya (Yernes y Tameza), percorrendo 153.4 Km in 4h05′25″, alla media di 37.504 Km/h. Ha preceduto di 43″ lo spagnolo Marc Soler (UAE Team Emirates) e l’estone Rein Taaramäe (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), 30° a 3′37″. Il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) è ancora maglia rossa con 28″ sullo spagnolo Enric Mas (Movistar Team) e 1′01″ sullo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), 23° a 6′16″

DEUTSCHLAND TOUR

Il britannico Adam Yates (INEOS Grenadiers) si è imposto nella terza tappa, Friburgo in Brisgovia – Schauinsland, percorrendo 148.9 Km in 3h41′19″, alla media di 40.367 Km/h. Ha preceduto di 19″ lo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain Victorious) e di 28″ il belga Mauri Vansevenant (Quick-Step Alpha Vinyl Team). Miglior italiano Davide Formolo (UAE Team Emirates), 13° a 1′20″. Yates è il nuovo leader della classifica con 30″ su Bilbao e 49″ su Vansevenant. Miglior italiano Formolo, 13° a 1′42″.

TOUR OF BULGARIA

Il polacco Marceli Boguslawski (HRE Mazowsze Serce Polski) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro di Sofia, percorrendo 1 Km in 1′12″, alla media di 50.000 Km/h. Ha preceduto di 2″ il ceco Matyas Kopecky (Team Novo Nordisk) e di 3″ il connazionale Adrian Banaszek (HRE Mazowsze Serce Polski). Miglior italiano Francesco Carollo (MG.K vis Colors for Peace VPM), 7° a 4″. Boguslawski è il primo leader della cclassifica con 2″ su Kopecky e 3″ su Banaszek. Miglior italiano Carollo, 7° a 4″.

TOUR OF SAKARYA (Turchia)

Il sudafricano Gustav Basson (ProTouch) si è imposto nella terza tappa, circuito di Sakarya, percorrendo 152 Km in 3h25′01″, alla media di 44.484 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraino Vitaliy Buts (Sakarya BB Pro Team) e l’algerino Yacine Hamza (nazionale algerina). Nessun italiano in gara. Il mongolo Jambaljamats Sainbayar (Terengganu Polygon Cycling Team) è ancora leader della classifica con 4″ sul turco Burak Abay (Spor Toto Cycling Team) e 6″ sul kazako Igor Chzhan (Almaty Cycling Team).

TOUR DE L’AVENIR (Under23)

Il belga Cian Uijtdebroeks si è imposto anche nell’ottava tappa, Ugine – La Toussuire, percorrendo 100.2 Km in 2h45′17″, alla media di 36.374 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’irlandese Archie Ryan e di 23″ il norvegese Johannes Staune-Mittet. Miglior italiano Davide Piganzoli, 4° a 1′21″. Uijtdebroeks è la nuova maglia gialla con 1′23″ su Staune-Mittet e 2′00″ sul tedesco Michel Heßmann. Miglior italiano Piganzoli, 4° a 2′30″.

CLASSIC LORIENT AGGLOMÉRATION – TROPHÉE CERATIZIT (Donne)

La spagnola Margarita Victoria García (UAE Team ADQ) si è imposta nella corsa francese, circuito di Plouay, percorrendo 158.4 Km in 4h02′16″, alla media di 39.229 Km/h. Ha preceduto allo sprjnt l’olandese Amber Kraak (Team Jumbo-Visma) e di 5″ l’australiana Grace Brown (FDJ-SUEZ-Futuroscope). Miglior italiana Ilaria Sanguineti (Valcar-Travel & Service), 4° a 5″.

PREMONDIALE GIRO TOSCANA INTERNAZIONALE FEMMINILE – MEMORIAL MICHELA FANINI

La polacca Karolina Kumiega (Valcar-Travel & Service) si è imposta nella seconda tappa, circuito di Segromigno in Piano (Capannori), percorrendo 116.8 Km in 2h56′38″, alla media di 39.675 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Agnieszka Skalniak-Sójka (ATOM Deweloper Posciellux.pl Wroclaw) e la lituana Rasa Leleivyte (Aromitalia Basso Bikes Vaiano). Miglior italiana Asia Zontone (Isolmant-Premac-Vittoria), 8° a 9″. La Skalniak-Sójka è la tornata leader della classifica con 15″ sull’ucraina Valeriya Kononenko (nazionale ucraina) e sulla connazionale Dominika Wlodarczyk (ATOM Deweloper Posciellux.pl Wroclaw). Miglior italiana Alessia Vigilia (Top Girls Fassa Bortolo), 10° a 44″

VINE CONCEDE IL BIS A COLLAU FANCUAYA. EVENEPOEL RAFFORZA LA LEADERSHIP.

agosto 27, 2022 by Redazione  
Filed under News

E’ ancora prematuro dire che è nata una stella, ma di sicuro il Jay Vine visto nelle ultime 48 ore lascia pensare che l’australiano nei prossimi anni potrebbe essere uno degli uomini da tenere più in considerazione nelle tappe di montagna. L’australiano, campione del mondo di E-Cycling, ha colto oggi il bis vincendo l’8a tappa della Vuelta, La Pola Llaviana-Collàu Fancuaya appena 2 giorni dopo la sua prima vittoria in assoluto in una corsa World Tour. Il corridore dell’Alpecin-Deceuninck è andato in fuga insieme ad altri 9 corridori, tra cui Thibaut Pinot (Groupam-FDJ) e Marc Soler (UAE Team Emirates) per poi staccarli inesorabilmente lungo la salita finale. Alle sue spalle, secondo posto per Marc Soler (a 43″) davanti a Rein Taaramae (Intermarchè-Wanty-Gobert Materiaux) giunto a 47″ insieme a Pinot. Bene Remco Evenepoel (Quick Step Alpha Vinyl) che ha forzato nel finale consolidando la sua leadership nella classifica generale. Il fiammingo ora guida con 28″ su Enric Mas (Movistar Team) e 1′01″ sul campione uscente Primoz Roglic (Jumbo-Visma).


L’8a tappa della Vuelta 2022 era lunga appena 153,4 km ma era piena zeppa di salite. La prima asperità, l’Alto della Colladona (7 km al 6,3%, 2a cat.) iniziava ad appena un manciata di km dal via. Dopo la successiva discesa ed un tratto di fondovalle, iniziava la seconda salita, l’Alto de la Mozqueta (7,2 km al 6%, 2 cat.) la cui vetta era posta al km 49. Il tratto successivo prevedeva altri tre gpm, questa volta di 3a categoria: l’Alto de Santo Emiliano (5,8 km al 5,3%) al km 67, il Puerto de Tenebredo (5,9 km al 5,5%) al km 99 e il Puerto de Perlavia (3,8 km al 7,9%) al km 115. Un ultimo tratto di fondovalle in leggera salita, anticipava l’ascesa finale che portava i corridori a Collàu Fancuaya (10,2 km al 7,9%), banco di prova decisamente interessante per il leader Evenepoel e per tutti gli aspiranti alla vittoria finale. Una tappa destinata a cambiare ulteriormente la fisionomia della classifica generale.

Pronti via e Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team) ha subito provato ad evadere dal gruppo. Alle sue spalle si è immediatamente scatenata la bagarre con un Brandon McNulty (UAE Team Emirates) particolarmente attivo. Ai piedi della prima salita di giornata si è così formato un gruppetto di 7 uomini che comprendeva, oltre al Kazako e allo Statunitense, anche la coppia australiana dell’Alpecin-Deceuninck formata Jay Vine e Robert Stannard e poi Davide Villella (Cofidis), Elie Gesbert (Arkea-Samsic) e Mark Padun (EF Education-EasyPost). Di lì a poco dal gruppo, che non era troppo distante, è partito Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) a cui si sono immediatamente accodati Oscar Cabedo (Burgos-BH) e Rein Taaramae (Intermarchè-Wanty-Gobert Materiaux). Il terzetto è rientrato sul gruppo di testa nel giro qualche centinaia di metri, andando a formare un drappello di 10 corridori. Il ritmo del gruppo principale però non voleva calare, poichè molte squadre erano rimaste fuori dall’azione e così diversi altri corridori, tra cui Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) ed Alejandro Valverde (Movistar Team) sono man mano rientrati sulla testa della corsa. L’azione, diventata troppo numerosa e pericolosa per la maglia roja di Remco Evenepoel, ha scatenato la reazione della Quick Step Alpha Vinyl che ha provato a chiudere. Contemporaneamente, i battistrada avevano ulteriormente aumentato il ritmo per non farsi riprendere dal plotone. Ciò ha contribuito a selezionare sia il drappello di testa che il gruppo principale dal quale si erano staccati molti corridori. Vine e Soler hanno scollinato in testa allungando in discesa, mentre gli ex-compagni di fuga sono stati riassorbiti man mano dal gruppo. La bagarre è continuata senza tregua e i vari tentativi di rientrare su Soler e Vine si sono sprecati finchè, intorno al km 25, un gruppetto di 6 uomini formato da Mikel Landa (Bahrain-Victorius), Lucas Hamilton (Team BikeExchange-Jayco), Mads Pedersen (Trek-Segafredo), Bruno Armirail (Groupama-FDJ), Rein Taaramae e Alexey Lutsenko non è riuscito ad ottenere il ‘via libera’ dal plotone, rientrando sulla coppia di testa. Poco dopo dal gruppo principale sono evasi altri due corridori della Groupama col chiaro intento di rientrare sui battistrada: Thibaut Pinot e Sebastien Reichenbach. Al km 30 gli otto di testa avevano circa 50″ sul duo della Groupama ed 1′30″ sul gruppo principale che si era dato una calmata, pur non rialzandosi.

Nel tratto di fondovalle, Armirail si è volontariamete staccato dal gruppo di testa per aspettare i compagni di squadra e guidare l’inseguimento ai 7 battistrada. Il ricongiungimento si è consumato intorno al km 40, dando vita ad un plotoncino di testa formato da 10 corridori mentre il gruppo, sempre tirato dagli uomini di Evenepoel, si trovava già ad oltre 2 minuti di ritardo. A questo punto, la corsa ha decisamente cambiato volto. Dopo un avvio a dir poco scoppiettante, le acque si sono calmate: i fuggitivi hanno iniziato a procedere di comune accordo mentre il plotone continuava lentamente a perdere qualche secondo transitando ai -100 con circa 3′50″ di ritardo. Nei chilometri successivi è successo veramente poco: il gap si è stabilizzato intorno ai 4′10″/4′20″ mentre Jay Vine ha continuato a fare incetta di punti validi per la classifica della maglia a pois transitando per primo su tutti i gpm. Proprio ai fini della classifica dei gpm, da segnalare il ritiro di Victor Langellotti (Burgos-BH). Il monegasco, in testa alla graduatoria stamane, ha dovuto abbandonare a causa di una caduta.
Una volta entrati negli ultimi 30 km, il gruppo ha iniziato leggermente ad accelerare e difatti il gap ha iniziato la sua discesa, seppur molto lenta approcciando la salita finale con un distacco di 3′30″.

La corsa si è riaccesa proprio lungo l’ascesa finale. Il gruppo ha approcciato la salita guidato dagli uomini di Ineos e soprattutto Quick Step (molto attivo il campione del mondo Julien Alaphilippe), recuperando a vista d’occhio sul gruppetto di testa, dal quale avevano iniziato a perdere contatto i primi corridori: il gap ai -7 era sceso già a 2′30″. A quel punto davanti hanno capito che dovevano muoversi. Il primo a farlo è stato Lutsenko quando mancavano 6300 metri al traguardo. Il kazako così facendo ha però scatenato la reazione di Jay Vine che in contropiede è partito tutto solo. Alle sue spalle sono rimasti Soler, Pinot e Taaramae, ma ben presto l’australiano è riuscito a mettere tra se e i primi inseguitori un rassicurante margine di 30″ secondi. Dietro nel frattempo era salito in cattedra proprio Remco Evenepoel. Il belga ha impostato il suo ’solito’ ritmo facendo staccare man mano buona parte degli uomini di classifica. Alla sua ruota sono rimasti man mano solo Enric Mas (Movistar Team) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma).
Vine ha tagliato il traguardo in solitaria con ben 43″ su Soler, 47″ sulla coppia Taaramae-Pinot. Quinto posto per Evenepoel (ad 1′20″) che ha regolato Mas e Roglic. Seguono Simon Yates (Team BikeExchange-Jayco) e Carlos Rodriguez (Ineos-Grenadiers) ad 1′33″ e Sebastien Reichebach ad 1′42″. Più indietro LA coppia UAE formata da Jose Almeida e Juan Ayuso (2′10″).

La nuova classifica generale vede in testa sempre Evenepoel con 28″ su Mas e 1′01 su Roglic, salito dalla quarta alla terza posizione. Quindi troviamo Carlos Rodriguez ad 1′47″, Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers) ad 1′54″, Juan Ayuso a 2′02″ e Simon Yates a 2′05″. Chiudono la top ten provvisonria Almeida a 2′44″, Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) a 2′51″ e Ben O’Connor (Ag2r Citroen Team) a 2′59″.

Pierpaolo Gnisci

Bis di Vine alla Vuelta (fonte: Sprint Cycling Agency)

Bis di Vine alla Vuelta (fonte: Sprint Cycling Agency)

La nuova clas

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): POLA DE LAVIANA – COLLÁU FANCUAYA

agosto 27, 2022 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Secondo arrivo in salita per la Vuelta 2022, stavolta con pendenze molto più impegnative rispetto a quelle affrontate due giorni fa sul Pico Jano. Sui 10 Km al 8.5% del Colláu Fancuaya ci si giocherà una bella fetta della vittoria finale

La Vuelta si appresta a tornare in montagna e anche stavolta per andare a scoprire una meta inedita, com’era stata quella del Pico Jano l’altroieri. Con una sostanziale differenza: sul piano delle pendenze l’ascesa che ha visto balzare in testa alla classifica il belga Evenepoel quasi scompare al confronto con i difficili 10 Km che si dovranno percorrere per raggiungere il traguardo, fissato ai 1134 metri del Colláu Fancuaya. Il nome sembra un’insulto, le sue inclinanzioni non sono invece insulse perchè si viaggerà tra una pendenza media del 8.1% e un picco massimo del 19%. Sarà questo il gran finale dell’immancabile tappa d’alta montagna disegnata sulle strade del Principato delle Asturie, che quest’anno scatterà da Pola de Laviana e prima di quella conclusiva proporrà altre cinque salite intermedie, la prima delle quali si dovrà affrontare subito dopo la partenza. Nessuna presenterà pendenze simile a quelle del Fancuaya, ma le energie che inevitabilmente si dovranno spendere per giungere ai suoi piedi lasceranno il segno al momento d’affrontarne le rampe più micidiali.

La strada che conduce al Colláu Fancuaya e l’altimetria dell’ottava tappa (asturiasparaisociclista.com)

La strada che conduce al Colláu Fancuaya e l’altimetria dell’ottava tappa (asturiasparaisociclista.com)

METEO VUELTA

La Pola Llaviana / Pola de Laviana: cielo sereno, 21.5°C, vento debole da E (9 km/h), umidità al 76%
Figareo (Km 33.2): cielo sereno, 24.6°C, vento moderato da ENE (18 km/h), umidità al 63%
Mieres del Camín (Km 73.4): cielo sereno, 25.4°C (percepiti 27°C),, vento moderato da ENE (19 km/h), umidità al 59%
Trubia (Km 109.8): cielo sereno, 25.4°C (percepiti 27°C), vento moderato da ENE (19 km/h), umidità al 63%
Colláu Fancuaya (Yernes y Tameza) : previsioni non disponibili

GLI ORARI DELLA VUELTA

13.00: inizio diretta su Eurosport
13.10: partenza da Pola de Laviana
13.40-13.45: GPM dell’Alto de La Colladona
14.40-14.50: GPM dell’Alto de La Mozqueta
15.10-15.20: GPM dell’Alto de Santo Emiliano
15.55-16.10: GPM del Puerto de Tenebreo
16.20-16.40: GPM del Puerto de Perlavia
16.36-17.00: traguardo volante di Grado
17.00-17.25: inizio salita finale
17.20-17.45: arrivo sul Colláu Fancuaya

RASSEGNA STAMPA

Vuelta: settima tappa a Herrada, beffato Battistella

Gazzetta dello Sport – Italia

Pred Rogličem tri ključne preizkušnje

Delo – Slovenia

Herrada roi des échappés

L’Équipe – Francia

Herrada marca la transición – Herrada, roto entre lágrimas: “No me lo creo, sin palabras”

AS – Spagna

Mais uma desilusão para Fred Wright em grandes palcos de ciclismo

Público – Portogallo

Jesús Herrada sprints to Vuelta stage seven win as Wright denied again

The Guardian – Regno Unito

Jesús Herrada rondt lange vlucht in Vuelta af, leiderstrui Remco Evenepoel komt niet in gevaar – Remco Evenepoel voelt zich klaar voor loodzwaar weekend in de Vuelta: “Het proberen aanpakken zoals Vingegaard in de Tour”

Het Nieuwsblad – Belgio

Dagsucces in Vuelta voor Herrada, Evenepoel houdt leiderstrui – Zet wonderkind Evenepoel rivalen in Vuelta verder op achterstand? – Evenepoel denkt na veroveren rode trui terug aan zuur moment in Giro

De Telegraaf – Paesi Bassi

Mads P. efter dristig taktik: Jeg er glad for, at vi prøvede, selv om det ikke lykkedes

Politiken – Danimarca

Herrada gewinnt Sprint der Ausreißer – Evenepoel bleibt vorn

Kicker – Germania

Jesús Herrada le dio a España la segunda victoria en la Vuelta 2022

El Espectador – Colombia

Richard Carapaz, en el pelotón de la etapa 7 de la Vuelta a España, con triunfo parcial de Jesús Herrada

El Universo – Ecuador

Spaniard pips Sweeny to stage 7 of Vuelta

The Daily Telegraph – Australia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della settima tappa, Camargo – Cistierna

1° Lionel Taminiaux
2° Gerben Thijssen s.t.
3° Julius Johansen s.t.
4° Floris De Tier s.t.
5° Tim Merlier s.t.

Miglior italiano Dario Cataldo, 12° a 1′24″

Classifica generale

1° Floris De Tier
2° Henri Vandenabeele a 8′52″
3° Itamar Einhorn a 9′01″
4° Gerben Thijssen a 9′34″
5° Boy Van Poppel a 9′37″

Miglior italiano Davide Cimolai, 7° a 15′40″

LA VUELTA DI MAERTENS ACCHIAPPATUTTO

Nel 1977 il belga Freddy Maertens prese il via alla Vuelta con la maglia iridata sulle spalle ma sin dalla prima tappa la sostituì con quella amarillo di leader della classifica generale. Alla fine si imporrà nel suo unico GT della carriera con quasi 3 minuti sul corridore di casa Miguel María Lasa e soprattutto un cospicuo bottino di tappe vinte: ben 13 sulle 21 a disposizione. Nel 45° anniversario di quella scorpacciata riviviamo quella Vuelta attraverso i titoli del quotidiano sportivo spagnolo “Mundo Deportivo”

2 MAGGIO 1977* – 6a TAPPA: VALENCIA – TERUEL (170 Km)
3 MAGGIO 1977 – 7a TAPPA: TERUEL – ALCALÀ DE XIVERT (204 Km)

* Il 3 maggio il quotidiano non uscì

LUIS OCAÑA PERDIO MAS DE UN CUARTO DE HORA
En una tapa infernal, Maertens se apuntò su sexta victoria
El lunes venciò tambien Maertens y comenzò la criba – Conformismo o falta de fuerzas? – Maertens: “Esto es un entrenamiento” – Perurena: “Viejo es nuestro unico capitan” – Tirar pedras contra el propio tejado – Abundantes caidas

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