ALTRA SALITA, ALTRA FUGA. A LES PRAERES ESULTA MEINTJIES. EVENEPOEL ATTACCA E CONSOLIDA IL PRIMATO.

agosto 28, 2022
Categoria: News

L’ennesimo arrivo in salita di questa prima settimana di Vuelta premia ancora una volta il coraggio dei fuggitivi di giornata. In cima alla breve ma durissima ascesa di Les Praeres ad alzare le braccia al cielo è stato il sudafricano Louis Meintjes (Intermarchè-Wanty-Gobert Materiaux) finalmente vittorioso in una frazione di un Grande Giro. Il trentenne di Pretoria ha staccato tutti i compagni di fuga negli 3 durissimi chilometri finali, giungendo al traguardo con 1′01″ su Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), ultimo ad arrendersi al sudafricano, e 1′14″ sul giovane Edoardo Zambanini (Bahrain-Victorius). Quarta posizione per un Remco Evenepoel (Quick Step Alpha Vinyl) che ha ancora una volta attaccato staccando tutti i rivali di classifica. Il giovane fenomeno belga ha rafforzato la sua leadership nella generale ed ora guida con 1′12″ su Enric Mas (Movistar Team) e 1′53″ su Primoz Roglic (Jumbo-Visma).

La 9a tappa della Vuelta, la seconda in territorio Asturiano, prevedeva la partenza da Villaviciosa e l’arrivo dopo 172 km in cima alla breve ma acigna salita di Les Praeres (3,8 km al 13 % di pendenza media con punte che sfioravano il 20%). I pimi 47 km erano quasi del tutto piatti, poi iniziava una sequenza di 4 salite che anticipavano l’erta finale. La prima asperità, l’Alto del Torno (2a cat, 8,3 km al 5,7%) posta al km 55, rappresentava un ideale trampolino di lancio nel caso in cui i precedenti 50 km non avessero già partorito la fuga di giornata. Quindi al km 94 vi era un gpm di prima categoria, il Mirador del Fito (10 km al 5,5%), seguita dall’Alto de la Llama (km 118) e da La Campa (km 149). Un tratto di falsopiano precedeva la dura erta finale già affrontata nella Vuelta del 2018 (a vincere in quel caso fu Simon Yates).

Così come successo già ieri, l’avvio di tappa è stato scoppiettante. Sin dal chilometro zero sono stati infatti in tanti i corridori che hanno provato a muoversi. Tra questi, i ’soliti’ Jay Vine (Alpecin-Deceuninck) e Marc Soler (UAE Team Emirates) oltre a Richard Carapaz (Ineos Grenadiers). La bagarre è andata avanti a lungo, terminando soltanto verso il km 40, quando un gruppo di ben 10 corridori è riuscito ad avvantaggiarsi: Thymen Arensman (Team DSM), Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), Filippo Conca (Lotto-Soudal), Jimmy Janssens e Robert Stannard (Alpecin-Deceuninck), Louis Meintjes (Intermarchè-Wanty-Gobert Materiaux), Dylan Van Baarle (Ineos grenadiers) Edoardo Zambanini (Bahrain-Victorius), Jose Manuel Diaz (Burgos-BH) e Simon Gugliemi (Arkea-Samsic). La battaglia ha però continuato ad infuriare grazie alla verve di Vine e Soler che, in compagnia di Santiago Buitrago (Bahrain-Victorius) hanno provato invano a rientrare sulla testa della corsa. Nel frattempo Thymen Arensman, 11° in classifica a 3′11″ da Remco, ha perso contatto dagli altri battistrada, riducendo a 9 il numero dei fuggitivi. A questo punto le acque si sono calmate e i fuggivi hanno ottenuto il via libera dal plotone.

I nove battistrada hanno scollinato sul primo gpm di giornata con un margine di circa 3′30″ sul gruppo principale sempre guidato dalla Quick Step. Il gap è cresciuto ulteriormente nei chilometri successivi arrivando a 4′45″ ai -100. Da quel momento in poi la Quick Step ha iniziato ad amministrare il distacco che è sostanzialmente sostanzialmente invariato (5′08 ai -50) fino al penultimo gpm, posto a 33 chilometri dall’arrivo. A quel punto davanti sono iniziati gli scatti con Conca, Janssen e Battistella in grande spolvero. Proprio gli ultimi due sono riusciti ad avvantaggiarsi nel tratto di falsopiano che precedeva la rampa finale che hanno approcciato con un margine di mezzo minuto sui 6 inseguitori e 3′30″ sul gruppo principale tirato da un Julien Alaphilippe sempre più calato nei panni del gregario.

Lungo la salita finale Meintjes ha lasciato la compagnia degli altri 5 inseguitori riprendendo Battistella e Janssens intorno ai -3. Il sudafricano si è così ritrovato in testa tutto solo, involato verso una vittoria tanto agognata quanto meritata. Dietro invece, una caduta (coinvolto Tao Geoghegan Hart) ha letteralmente spezzato in due il gruppo degli uomini di classifica tirato sempre dal bravissimo Alaphilippe. Sempre intorno ai -3 è arrivato il primo scatto ad opera del giovane Juan Ayuso (UAE Team Emirates) ormai capitano unico della formazione Emiratina. A lui si sono man mano accodati Remco Evenepoel (Quick Step Alpha Vinyl), Enric Mas (Movistar Team), Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma) mentre tutti gli altri, a partire da Simon Yates (Team BikeExchange-Jayco) hanno da subito dimostrare di non poter reggere quell’andatura. Poco dopo però è stato Evenepoel ad aumentare il ritmo e questa volta nessuno ha saputo resistere. Gli ultimi a staccarsi dal fenomenale fiammingo sono stati Roglic e Mas, con lo sloveno che è sembrato in evidente difficoltà. Una volta rimasto tutto solo, Remco ha forzato ulteriormente col fine di incrementare il margine in classifica generale.

Meintjes ha tagliato il traguardo con 1′01″ su Battistella, ancora secondo dopo venerdì, ed 1′14″ sul sorprendente Zambanini. Evenepoel ha chiuso la sua ennesima prestazione da incorniciare ad 1′34″, davanti a Conca (1′58″). Ayuso, che nelle ultime centinaia di metri si era sbarazzato di Mas e Rodriguez, è giunto in 6a posizione a 2′08″ in compagnia di Guglielmi. Seguono Mas (8° a 2′18), Rodriguez (9° a 2′20″) e Roglic, 10° a 2′26″ e bravo a difendersi nel finale nonostante l’evidente difficoltà.

Evenepoel ora guida con 1′12″ su Enric Mas e 1′53″ su Primoz Roglic. Seguono i due giovanissimi talenti iberici: 4° è Carlos Rodriguez a 2′33″ appena davanti a Juan Ayuso (5° a 2′36″). Simon Yates è sesto a 3′08″, davanti a Jose Almeida (UAE Team Emirates), 7° a 4′32″, e Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan Team), ottavo a 5′03″. Chiudono la top ten provvisoria il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) nono a 5′36″ e Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers), 10° a 5′59″. Per Remco un’altra giornata positiva, mentre da Roglic sono arrivati sengali non proprio ottimistici.
Domani la corsa iberica osserverà il secondo giorno di riposo, alla vigilia dell’attesa cronometro di Alicante che offrirà ad Evenepoel una comcreta possibilità di incrementare ulteriormente il vantaggio sui diretti rivali.

Pierpaolo Gnisci

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