ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI MONTECOPIOLO

maggio 18, 2014
Categoria: Approfondimenti

Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsione del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1964, l’ultimo dei due Giri vinti da Anquetil).

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Ulissi bissa a Montecopiolo ed Evans è in rosa (Gazzetta dello Sport)

Giro d’Italia, Ulissi concede il bis. Evans nuova maglia rosa (Corriere della Sera)

Regno Unito

Cadel Evans in pink jersey as Diego Ulissi secures second stage win in Giro (The Times)

Irlanda

Nicholas Roche: ‘Chris Jensen is a hardman from Wicklow and said he was grand after his crash’ (Irish Independent)

Francia

Ulissi souffle la victoire à Rolland (L’Equipe)

Spagna

Triunfo de Diego Ulissi en el primer asalto en la montaña (AS)

Ulissi emociona y Evans, de rosa (Marca)

Evans de rosa y segunda para Ulissi (El Mundo Deportivo)

Belgio

Giro: Cadel Evans s’empare du maillot rose de leader (Le Soir)

Ulissi pakt tweede dagzege, Evans nieuwe leider in Giro (De Standaard)

Giro: Ulissi vainqueur, Evans nouveau leader (L’Avenir)

Ulissi fait coup double au Giro (La Dernière Heure/Les Sports)

Diego Ulissi remporte la première étape de montagne, Evans en rose (Sudinfo.be)

Paesi Bassi

Kelderman sterk bergop (De Telegraaf)

Lussemburgo

Evans nun in Rosa, Gedenken an Pantani (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Radprofi Ulissi jubelt zum zweiten Mal (Tageblatt)

Canada

Cadel Evans moves into overall Giro d’Italia lead (The Globe and Mail)

USA

Ulissi Wins Stage and Evans Takes Lead at Giro d’Italia (The New York Times)

Colombia

Urán, segundo y Nairo, octavo en el Giro; Arredondo, líder de montaña (El Tiempo)

Rigoberto Urán es segundo en la general del Giro de Italia (El Espectador)

Australia

Cadel Evans takes Giro lead (The Age)

Evans takes Giro lead (The Australian)

Evans takes Giro d’Italia lead from Matthews (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Dove si muoveranno i big oggi? Chi si muoverà per primo? E chi vincerà, secondo voi?

Howling Wolf14: Il Giro di quest’anno si gioca negli arrivi in salita. Un big che si muove prima della salita finale è un folle, un suicida. Oppure uno che “non ne ha” e cerca il colpo gobbo. Chi parte da lontano si brucia. Se uno “ne ha” tiene le cartucce per il finale, non le spreca prima. Una strategia anticipata la può adottare un team che ha più punte. Ma le squadre che hanno un capitano designato penseranno solo a tener cucita la corsa sino alla fine.

Nebe1980: la penso così anche io però mi piacerebbe essere smentito da un bell’attacco sul carpegna. Comunque penso che sul Carpegna qualcuno potrebbe far fare un ritmo indiavolato per affaticare gli avversari e farki arrivare stanchi ai piedi dell’ultima ascesa

Salitepuntocià: il primo arrivo in salita Penso, al netto di fughe di comprimari, arrivino i “big” in un gruppetto… il giro è lungo,massacrante, un Quintana potrebbe se vuole far la differenza, ma rischia poi di essere in riserva la terza settimana, ricordiamo che persino Merckx,Hinault,Contador, han dovuto sudarseli alcuni giri… quindi prevedo nulla di particolare, ma cmq grande tappa di mezza montagna

Mauro Facoltosi: Bis di Ulissi, maglia rosa ad Evans. Saltato Scarponi. Commenti?

nisky: una volta si attaccava a 50km poi sull ultima salita!poi lo scattino dell ultimo km e adesso……………lo scattino ino ino ino dei 300mt!a sto punto tappe di montagna non servono più!che tristezza! e una tappa buttata via

Nebe1980: Troppo attendismo. Quintana ha 1 e 47 da Evans e poi c’è una tappa a cronometro per specialisti. Oggi doveva cercare di recuperare qualcosa al limite anche tentando solo negli ultimi 2 Km. Uran ci può stare che aspetti ma Quintana secondo me doveva provare almeno una stoccata

nisky: Mi vien da rimpiangere puritone…..lui in pratica attaccava da lontano…..

Nebe1980: già concordo in pieno

Howling Wolf14: La tappa ha avuto un andamento prevedibile. Ritmi blandi sulle salite, tanto da consentire di rimanere nel gruppo Evans&Quintana a gente come Ulissi, Poels, Sioutsiou, Mourey e Morabito. Era prevedibile che Scarponi saltasse, così come Cunego e come Roche (che per la verità, poi, era già saltato), come Santaromita e Niemiec. Mi ha sorpreso invece la resa di Cataldo, arrivato con un distacco di quasi 22 minuti. Deludenti anche Anton, De Gendt e Zoidl: mai visti. Bravissimo Aru. Non molla mai. Forse lascia qualcosa sullo scatto, ma è una perdita marginale. Abilissimo Ulissi. Ha giocato tutto sulla giornata di oggi. S’è mimetizzato nel gruppo dei vip e, come nella scorsa occasione, al momento buono ha dato la zampata. La tappa non interessava ai grandi favoriti, s’è dovuto confrontare solo con i comprimari (Rolland, Moreno e Kiserlowski). Dieci e lode per la tattica

nisky: e’ in queste tappe che si vede la differenza col tour!non credo howling che la tappa non interessava ai vip!le tappe a 500mt dall arrivo interessano a tutti!la verità è che al tour de france le squadre son squadroni!quando tirano in salita restano in 10 e tutti i comprimari vari e i scattisti dei 200mt spariscono!Qua al giro anche se ci sono uomini di punta o comunque molto buoni son circondati spesso da comprimari che lasciano più di qualche dubbio!cosi i ritmi sono quel che sono e se i big non attaccano seriamente si arriva in salita con 30 corridori!cioè pensiamo un attimo:kiserlowski è un gregario!se qua fa il capitano……e anche in maniera decente per carità, i gregari son ulteriormente più deboli!è qui che c’è la differenza col tour dove se proprio si arriva in gruppetto ci son i 5\6 capitani!non si arriva in 30!e non perchè froome è più forte di evans, ma perchè porte è più forte di morabito

Howling Wolf14: Hai colto nel segno. Il Tour è corsa per uomini di fondo, di resistenza, la selezione avviene alla distanza; al Giro il livello agonistico è più basso, quindi sono più bassi i ritmi, quindi la selezione tarda a prodursi.
Ho sempre posto l’accento sulla bassa qualità dei comprimari, delle seconde schiere che partecipano al Giro. Meno male che oggi ci siamo salvati con Rolland e in parte con Keldermann, ma il livello è modesto. Condivido al cento per cento l’ultima tua osservazione: “Non c’è selezione al Giro. Al Tour invece c’è perchè porte è più forte di morabito”. Verissimo. Al Tour uno come Morabito in una tappa come quella di oggi sarebbe arrivato con un ritardo di un quarto d’ora. Ma al Giro basta. E avanza.

Thiago Motta 89: Corridori di secondo piano comunque di maggiore qualità rispetto all’anno scorso senza dimenticare di gente persa per strada come Dani Martin o mai partita per vari motivi come Horner. Chiaro che il Tour è al primo posto poi viene il Giro.

Nebe 1980: Non sono d’accordo nel senso che al tour le tappe di montagna sono poche e quindi se non attacchi in quelle non attacchi mai e conseguentemente si produce la selezione. Non bisogna però dimenticare che al Tour (forse quest’anno è un po’ diverso) l’ottava tappa generalmente è l’ottava tappa completamente pianeggiante mentre al giro abbiamo avuto viggiano, montecassino e oggi e domani due tappe discrete.
E neppure sono d’accordo sul livello dei comprimari, ci sono uomini più da giro e uomini più da tour. i regolaristi ad esempio trovano nel tour una corsa più adatta alle loro caratteristiche. Evans ha una marea di piazzamenti al giro senza averlo vinto mentre il tour lo ha vinto pur con una concorrenza superiore e con uno Schleck al top della condizione che ha attaccato a 100 Km dall’arrivo vincendo la tappa. Si faceva il discorso di Wiggins e del giro che avrebbe un terreno inospitale… certamente è meno adatto alle sue caratteristiche di quello del tour. Wiggins ha vinto senza troppe difficoltà il tour del 2012 mentre al giro non ha mai brillato più di tanto. Non è che il tour sia qualitativamente superiore: è semplicemente diverso, ha una maggiore partecipazione di campioni ma ad esempio è molto ma molto inferiore al giro sul piano dei percorsi e se è vero che le corse le fanno i corridori è anche vero che percorsi noiosi producono tour noiosi, sono anni che assistiamo a tour che si svolgono secondo un copione già scritto. Il giro poi è pieno di imprevisti, insidie e trabocchetti che incidono sulla corsa. Martinello oggi faceva una osservazio e molto acuta, diceva che la Sky è una formazione che vince solo se le cose vanno esattamente secondo i programmi, mentre in caso contrario perde la bussola. Ha ragione ed infatti la sky ha mandato al giro una formazione di seconde punte proprio perchè il giro non è corsa per loro perchè è pieno di trabocchetti, la preparazione del giro non può essere tipo quella del tour al quale ti prepari in stile robot. diciamo che il tour è più tecnologico e il giro è più casereccio, ma pensando allo spirito che anima questo sport direi che preferisco di gran lunga una corsa casereccia

MirkoBL: Pozzovivo che dice che la salita finale non era adatta a lui non si può sentire. Quindi ha messo davanti la squadra a tirare per far cosa? Almeno avrebbe vinto Rolland che si sarebbe meritato la tappa per il coraggio. Quintana, contrariamente a quanto pensavo, ha una squadra imbarazzante. Basso pure.
Però, finché si mettono tutte le salite nell’ultima settimana, non si può nemmeno pretendere che i big attacchino alla morte già nella prima tappa di montagna (che era disegnata bene, tra l’altro). E mi sembra che non ci siano molte energie, al momento.

Nebe1980: E’ vero, però un attacchino ci stava non tanto per il gusto di attaccare ma perchè molti hanno perso 50 secondi a Montecassino da Evans che è uomo che può vincere. Se i distacchi fossero stati nell’ordine dei trebta quaranta secondi ci poteva stare non attaccare ma quando hai due minuti devi cercare almeno di recuperare un po’, anche quidici secondi a tappa, magari ci esce anche l’abbuono e un quarantacinque secondi li recuperi, uno come Quintana si ritroverebbe ad un minuto da Evans e sarebbe ben diverso

Nebe1980: Dimenticavo nel precedente post di dire che ho sempre apprezzato una affermazione di Castellano che per quanto possa sembrare strano si è rivelata profetica. Il buon carmine disse: “il giro non sarà mai come il tour che presenta una settimana tutta piatta” questo è non solo sacrosanto ma è stato anche profetico perchè adesso il tour tende un po’ a seguire la falsariga del giro nei pecorsi, si sta un po’ avvicinando e comunque meglio tardi che mai, cominciano a capire anche loro. La prima settimana sia al 2013 che quest’anno è più vivace, l’anno scorso con la corsica quest’anno con gli strappetti in inghilterra, quest’anno per la prima volta cinque arrivi in salita anche se molti di essi lasciano piuttosto a desiderare (vedi l’orripilante tappa di hautacam). Anche nel chilometraggio dellle crono l’hanno finalmente capita, l’anno scorso due crono sui 30 Km una di montagna e una di pianura, quest’anno una sola tappa a cronometro anche se piuttosto lunga (forse era meglio l’anno scorso ma sempre meglio così che le due crono da 60 Km degli anni 90) Anche per quel che riguarda le super pendenze il tour sta cercando di scovare salite con pendenze forti, hanno addirittura fatto l’arrivo sulla pista da sci della planches des belles filles per trovare super pendenze. Insomma hanno capito che per i percorsi hanno tutto da imparare dal giro

Salitepuntocià: Vedo che avete fatto finta di non leggere: è tutto scritto qua, molto prima che finiva la tappa. Il Giro non è una scampagnata, han fatto bene i big e anche i gregari a non andare a tutta dall’inizio. Non siamo al tour, ove si è costretti ad attaccare anche sui cavalcavia, ci son tante montagne molto piu dure avanti, non bisogna sprecare le energie. P.S.: è normale che la Sky faccia fatica al Giro, non è il tour non è il loro percorso, che ci siano wiggin’s porte o cataldo cambia poco vediamo… forse l’unico che potrebbe fare qualcosa è Froome al giro

nisky: nebe e puntocià…..voi volete a tutti i costi vedere una cosa che non esiste!Al tour non ci sono poche montagne e i protagonisti attaccano perchè quando si resta in 5\6 è molto più facile attaccare!uno ne è invogliato!e per arrivare in 5/6 significa che gli ultimi gregari han fatto un ottimo ritmo roba che al giro non esiste!anche perchè i gregari del tour sono i capitani del giro!è chiaro che se a far il ritmo ci sono kreuzinger porte wiggins scarponi ci sara più selezione che se a fare il ritmo c è dupont morabito!cioè non vedo come non si riesca a capir sta roba?percorsi non c entrano!guarda contador in pianura!Aiutano ma non sono fondamentali!Però se poi continuate a dirmi che dupont è meglio di porte e morabito meglio di wiggins allora non perdo più tempo a rispondervi!bisogna adattarsi alla dimensione del giro!e cioè allo scattino di 200mt

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

Ulysses (Franz Ferdinand)

E mi alzo sui pedali (Stadio)

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Lugo – Sestola

Lugo: cielo sereno, 22,9°C, vento debole da SE (6-11 Km/h), umidità al 38%
Bologna (Km 66,8): poco nuvoloso, 23°C (percepiti 22°C), vento debole da SW (6-12 Km/h), umidità al 42%
Vignola (Km 98,6): poco nuvoloso, 22,8°C, vento debole da WSW (4-13 Km/h), umidità al 42%
Pavullo nel Frignano – T.V. (Km 128,1) : poco nuvoloso, 18,5°C (percepiti 16°C), vento moderato da SW (13-22 Km/h), umidità al 44%
Passo del Lupo – traguardo : cielo sereno, 11,9°C (percepiti 8°C), vento moderato da SW (13-23 Km/h), umidità al 43%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Conti: “Bisogna fare molta attenzione a vivere questo finale”
Ferretti: “Sono venuto a fare un saluto a questi amici da tanto tempo”
Ferretti: “Il Giro d’Italia è stato piene di sorprese”
De Stefano: “A proposito di orario da pasto” (erano le 14.30, non proprio ora di pranzo)
De Stefano: “La botta presa a caldo non fa male”
De Stefano: “100 anni dell’anniversario di Gino Bartali” (100 anni dalla nascita di Bartali)
Cassani: “Chi sta accusando per colpa delle troppe cadute”
De Luca: “Salita del Monte Copiolo”
Pancani: “Qui non ci saranno immagini, più o meno, del GPS”
Martinello: “Sta arrivando nel ritratto più in basso Stefano Pirazzi” (riquadro)
Pancani: “Ivan Basso, che pochi vedono come possibilità di arrivare sul podio”
Pancani: “E’ definitivamente fuori classifica Michele Scarponi” (non proprio, visto che era ancora in corsa)
Martinello: “La Tusserì” (La Toussuire)
Martinello: “Immagine del retrovie”
Bramati: “Corradori”
Lelli: “Tutti i sportivi”
Garzelli: “Dove preparava il Carpegna”
De Stefano: “Sfortunatissimo Michele Scarponi con Piergiorgio Severini” (gli ha dato il microfono nei denti per intervistarlo?)
De Stefano: “Mi può arrivare qualcosa dalla parte destra del cervello”

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo dell’ottava tappa, Foligno – Montecopiolo

1° Nicola Ruffoni
2° Michael Hepburn a 15″
3° Davide Appollonio a 43″
4° Daniel Oss a 1′25″
5° Yannick Eijssen s.t.

Classifica generale

1° Jetse Bol
2° Svein Tuft a 1′33″
3° Kenny Dehaes a 3′32″
4° Arnaud Courteille a 3′38″
5° Michael Hepburn a 6′00″
Miglior italiano: Nicola Ruffoni, 7° a 11′07″

L’ULTIMO GIRO DI ANQUETIL
Tuffo nella storia del Giro del 1964, il secondo e ultimo conquistato dall’asso francese Jacques Anquetil. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

8a TAPPA: LAVARONE – PEDAVENA (168 Km)

MUGNAINI PRECEDE ZILIOLI A PEDAVENA IN UNA TAPPA DRAMMATICA PER LE FORATURE
Una giornata ricca di emozioni al Giro ciclistico d’Italia
Le condizioni del fondo stradale nella discesa dalla Croce d’Aune all’arrivo hanno praticamente deciso la corsa – Il torinese era al comando quando ha “bucato” per la quarta volta ed è stato superato da Mugnaini – Zilioli ha comunque strappato 18” secondi alla Maglia rosa Anquetil, classificatosi quinto – Anche il campione francese ha forato più volte, come Taccone (che pure è caduto) ed altri – Anche la macchina di Anquetil ha “bucato” – Un meccanico in bicicleta ha “inseguito” il francese! – Buona prova per il chierese Galbo, il più giovane dei corridori in gara – Oggi 260 Km di pianura fino a Ravenna

Nota sulla planimetria: Al momento di andare in stampa Torriani non aveva ancora stabilito il finale del Giro. Per questo motivo la planimetria propone i due progetti aperti in quel momento.


ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza

1a tappa: Belfast (cronosquadre)

2a tappa: Belfast (seconda tappa)

3a tappa: Armagh – Dublino

4a tappa: Giovinazzo – Bari

5a tappa: Taranto – Viggiano

6a tappa: Sassano – Montecassino

7a tappa: Frosinone – Foligno

Leffigie di Pantani sulla cima del Carpegna (www.pu24.it)

L'effigie di Pantani sulla cima del Carpegna (www.pu24.it)

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