GUERREIRO FA LA GUERRA SULL’ANGLIRU D’ARABIA. TAPPA E MAGLIA PER IL PORTOGHESE
Ruben Guerreiro (Team Movistar) vince con autorità la tappa regina del Saudi Tour 2023 domando il terribile muro di Harrat Uwayrid che vede invece tramontare le speranze di vittoria finale di Jonathan Milan (Team Bahrain Victorious). Il portoghese è la nuova maglia smeraldo davanti a un buon Davide Formolo (UAE Team Emirates), secondo di tappa.
La Maraya – Skyviews of Harrat Uwayrid di 163.4 km è la tappa clou del Saudi Tour 2023 e Jonathan Milan (Team Bahrain Victorious), da ieri maglia smeraldo, ha la grande occasione di ipotecare la vittoria della breve corsa saudita. Per farlo dovrà superare indenne il terribile muro di Harrat Uwayrid, posto a circa 10 km dalla conclusione e con pendenze costantemente in doppia cifra nell’ultimo km e mezzo. La fuga di giornata riusciva a partire dopo una trentina di km grazie all’azione di quattro ciclisti ovvero Felix Engelhardt (Team Jayco AlUla), Nickolas Zukowsky (Q36.5 Pro Cycling Team), Antonio Barac (Team Corratec) e Muhammad Nur Aiman Mohd Zariff (Terengganu Polygon Cycling Team). Barac si aggiudicava il primo traguardo volante posto al km 42 mentre il gruppo inseguiva a quasi 2 minuti di ritardo. Barak si aggiudicava anche il secondo traguardo volante posto al km 57. A 60 km dall’arrivo la fuga aveva ancora 1 minuto e 45 secondi di vantaggio sul gruppo. Il gruppo inseguitore accelerava vistosamente negli ultimi 30 km e riprendeva Zukowsky, ultimo dei fuggitivi ad essere rimasto in testa, a 12 km dall’arrivo, poco prima dell’inizio del muro di Harrat Uwayrid. Nella parte più difficile del muro si formava un gruppetto di quattro uomini in testa: Davide Formolo e Felix Grossschartner (UAE Team Emirates), Ruben Guerreiro (Team Movistar) e Santiago Buitrago (Team Bahrain Victorious). Era Guerreiro a scollinare in prima posizione prendendosi anche gli abbuoni del traguardo bonus mentre Grossschartner perdeva qualche metro. La maglia smeraldo Milan inseguiva a quasi 2 minuti di ritardo. Nel falsopiano di 7 km che conduceva all’arrivo, il quartetto di testa dopo il rientro dell’austriaco si dava cambi regolari fino alla volata a quattro che vedeva prevalere Guerreiro davanti a Formolo e Buitrago, mentre Grossschartner era quarto a 4 secondi di ritardo. Will Barta (Team Movistar) chiudeva la top five a 22 secondi di ritardo da Guerreiro mentre il gruppetto con Milan giungeva a 28 secondi di ritardo. Guerreiro ottiene la prima vittoria stagionale ed è ora la nuova maglia smeraldo con 8 secondi di vantaggio su Formolo e 9 secondi di vantaggio su Buitrago. Milan scende in quarta posizione a 24 secondi di ritardo da Guerreiro che a meno di clamorose sorprese sembra aver ipotecato la vittoria del Saudi Tour 2023 visto che nell’ultima tappa gli basterà amministrare il vantaggio sugli inseguitori diretti. Domani è in programma la quinta ed ultima tappa da Old Town a Maraya di 143 km. Sarà la passerella finale riservata ai velocisti, ultimo atto della breve corsa saudita. Da segnalare ad una quarantina di km dall’arrivo un tratto di circa 10 km in sterrato.
Antonio Scarfone

Ruben Guerreiro vince a Skyviews of Harrat Uwayrid (foto: Getty Images)
DE LIE PRIMA STELLA DELL’ÉTOILE
Successo del belga De Lie nella prima tappa della Étoile de Bessèges. Seconda piazza per Mads Pedersen, terzo Cosnefroy. Quinto Andrea Piccolo.
La prima tappa della Étoile de Bessèges 2023, ha visto il successo in volata, sul traguardo di Belleguarde posto in cima alla Côte de la Tour, del belga Arnaud De Lie (Lotto Dstny) che ha rimontato e superato colui che ha vinto sullo stesso traguardo lo scorso anno, ovvero Mads Pedersen (Trek – Segafredo). Terza piazza per Benoît Cosnefroy (AG2R Citroën Team), accreditato dello stesso tempo del vincitore. Staccato di 3″ Dylan Teuns (Israel – Premier Tech) ha preceduto Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost). Nella TopTen a seguire troviamo Mattias Skjelmose (Trek – Segafredo), Neilson Powless (EF Education-EasyPost) e Aaron Van Poucke (Team Flanders – Baloise), tutti a 5″; a 8” invece hanno chiuso Pau Miquel (Equipo Kern Pharma) e Anders Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team). Questo stesso ordine vale come prima classifica generale, con i distacchi “aggiustati” dagli abbuoni di 10”, 6” e 4” che spettano ai primi tre classificati.
La tappa odierna è stata caratterizzata dalla fuga di Simon Pellaud (Tudor Pro Cycling Team), Ayco Bastiaens (Alpecin Fenix) e Damien Girard (CIC U Nantes Atlantique), che veniva ripresa dal gruppo ai meno 37.
Domani la breve corsa francese, che prevede 4 tappe in linea e una a cronometro, si rimetterà in movimento con la Bagard – Aubais, frazione di 164 km che prevede l’ascesa della Côte de Saint-Côme-et-Maruéjols prima dei due giri del circuito finale di 11 Km, caratterizzato dalla doppia ascesa alla Côte de Clarensac (3 km al 4%) e dall’arrivo posto al termine di uno strappo di 400 metri al 5.4%.
Mario Prato

Arnaud De Lie a segno sul primo traguardo della breve corsa a tappe transalpina (foto Luc Claessen/Getty Images)
GIRMAY GHERMISCE ALTEA, L’ERITREO PRIMO LEADER DELLA VOLTA VALENCIANA
Prova di forza in volata per Biniam Girmay dopo essere partito lungo riesce a mettersi tutti alle spalle ed alzare le braccia al cielo per la vittoria nella prima tappa di apertura della Volta a la Comunitat Valenciana 2023. L’eritreo della Intermarché – Circus – Wanty respinge il tentativo di sorpasso di Olav Kooij (Jumbo-Visma) e di Iván García Cortina (Movistar).
Tappa in linea di apertura della Volta a la Comunitat Valenciana 2023 da Orihuela ad Altea per circa 190 Km su di un profilo ondulato ma che lascia comunque presagire uno sprint di massa; la fuga si forma nei primissimi chilometri grazie ad un allungo di Héctor Carretero (Equipo Kern Pharma), Xabier Isasa (Euskaltel – Euskadi), Riccardo Lucca (Green Project – Bardiani CSF – Fazianè), Ander Okamika (Burgos – BH) e Ward Vanhoof (Team Flanders – Baloise). Per la fuga il vantaggio massimo sarà di 3’ al chilometro trenta di gara, Il gruppo è pilotato in particolare da due squadre ovvero la Intermarché-Circus-Wanty e la Jumbo-Visma chiaramente interessate alla vittoria vista l’ottima forma dei propri velocisti. All’imbocco della prima e più difficile salita di giornata il vantaggio dei battistrada si riduce a 2’, qui entra in scena la Astana-Qazaqstan a fare corsa più dura con l’evidente intento di stancare, e perché no, far perdere terreno ai velocisti più puri. Proprio Olav Kooij della Jumbo_Visma paga il ritmo degli Astana-Qazaqstan a cui danno man forte i i Bahrain – Victorious con Damiano Caruso, Mikel Landa e Gino Mader per evitare che i velocisti puri potessero rientrare. Poco prima del GPM la fuga viene inevitabilmente riassorbita dal gruppo dei migliori. Al primo GPM i compagni di Olav Kooij spingono a tutta per far rientrare l’uomo designato per la volata odierna riuscendo a riportarsi sotto prima dell’inizio dell’ultima salita, quella di Bernia al 3,8%, più pedalabile ma nonostante ciò è sempre la Bahrain-Victorious a rifare ancora il ritmo davanti senza avere, questa volta, successo. Troppo facile la salita che consente al gruppo di scollinare compatto lungo la discesa che porta al traguardo. Un ultimo sussulto in testa è portato da Joan Bou un uomo della Euskaltel-Euskadi quando mancano 10 Km all’arrivo, ma è un allungo che non preoccupa nessuno. La Jumbo-Visma fa buona guardia ed ai meno 5 Km si è nuovamente con il gruppo compatto. Non si può più scappare, velocità altissima con i treni di Astana Qazaqsta, Movistar, Intermarché-Circus-Wanty e appunto Jumbo – Visma a cercare di prendere la migliore posizione di testa. Nell’ultimo chilometro riappaiono in testa le casacche rose dei Bahrain – Victorious per lanciare Fred Wright ma il britannico pretende troppo e troppo presto, poco dopo è Biniam Girmay a rilanciare con una volata lunga ma con una velocità pazzesca che gli consente di non essere passato da nessuno. Vince il più forte, il più protetto dalla squadra, chi del resto ha speso meno, secondo infatti è Olav Kooij (Jumbo-Vismache ha pagato gli sforzi per rientrare, terzo Iván García Cortina (Movistar) davari ai suoi compagni Jopsè Joaquìn Rojas e Alex Aramburu. In classifica generale stessa situazione con il forte Biniam Girmay al comando. Domani tappa molto interessante con l’arrivo caratterizzato dallo strappo dell’Alto de Pinos.
Antonio Scarfone

Beniam Girmay spazza via la concorrenza nella prima tappa della Volta Valenciana (Getty Images)
01-02-2023
febbraio 1, 2023 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
SAUDI TOUR (Arabia Saudita)
Il norvegese Søren Wærenskjold (Uno-X Pro Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, Al Manshiyah Train Station – Abu Rakah, percorrendo 159.2 Km in 4h23′18″, alla media di 36.278 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Jonathan Milan (Bahrain Victorious) e l’olandese Cees Bol (Astana Qazaqstan Team). Milan è il nuovo leader della classifica con 8″ su Bol e 16″ sul tedesco Max Walscheid (Cofidis)
VOLTA A LA COMUNITAT VALENCIANA
L’eritreo Biniam Girmay (Intermarché-Circus-Wanty) si è imposto nella prima tappa, Orihuela – Altea, percorrendo 189.4 Km in 4h38′11″, alla media di 40.851 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Olav Kooij (Jumbo-Visma) e lo spagnolo Iván García (Movistar Team). Miglior italiano Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), 7°. Girmay è il primo leader della classifica con 4″ su Kooij e 6″ su García. Miglior italiano Battistella, 7° a 10″
ÉTOILE DE BESSÈGES – TOUR DU GARD
Il belga Arnaud De Lie (Lotto Dstny) si è imposto nella prima tappa, circuito di Bellegarde, percorrendo 160.7 Km in 3h30′35″, alla media di 45.787 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e il francese Benoît Cosnefroy (AG2R Citroën Team). Miglior italiano Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost), 5° a 3″. De Lie è il primo leader della classifica con 4″ su Pedersen e 6″ su Cosnefroy. Miglior italiano Piccolo, 5° a 13″
TOUR DU SAHEL (Mauritania)
Il marocchino Adil El Arbaoui (nazionale marocchina) si è imposto nella prima tappa, Berjeimatt – Akjoujt, percorrendo 110 Km in 2h26′02″, alla media di 45.195 Km/h. Ha preceduto di 2″ i connazionali Youssef Bdadou (nazionale marocchina) e Achraf Ed Doghmy (nazionale marocchina). Nessun italiano in gara. El Arbaoui è il primo leader della classifica con 2″ su Bdadou ed Ed Doghmy
VUELTA DEL PORVENIR SAN LUIS (Argentina)
Il cileno Hector Exequiel Quintana (nazionale cilena) si è imposto nella prima tappa, Tilisarao – Juana Koslay, percorrendo 149.7 Km in 3h07′47″, alla media di 47.832 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli argentini Mauro Abel Richeze (Chimbas te Quiero) e Leonardo Cobarrubia (Sindicato de Empleados Públicos of San Juan). Nessun italiano in gara. Quintana è il primo leader della classifica con 4″ su Richeze e 5″ su Cobarrubia
WAERENSKJOLD FA IL FENOMENO AD ABU RAKAH. MILAN E’ LA NUOVA MAGLIA SMERALDO
Nell’ultimo km della terza tappa del Saudi Tour, quasi tutto in salita, il gruppo si spezzetta a causa di continui attacchi e contrattacchi e nella volata finale è Søren Waerenskjold (Uno-X Pro Cycling Team) che vince davanti a Jonathan Milan (Team Bahrain Victorious), che conquista la maglia smeraldo.
Il Saudi Tour 2023 giunge al giro di boa presentando una terza tappa con un percorso interessante soprattutto nella seconda parte, dove gli uomini di classifica possono dire la loro. Nei 159 km da Al Manshiyah Train Station ad Abu Rakah ci sono alcuni strappi interessanti, anche se nessuno di essi è categorizzato come gpm ma come traguardi volanti, per cui gli abbuoni potrebbero ingolosire i ciclisti che hanno l’ambizione di vincere la breve corsa saudita. Inoltre l’arrivo è posto sul classico zampellotto, lungo 700 metri e con una pendenza media del 7%. Nelle prime fasi della tappa la fuga di giornata prendeva subito il largo e già al km 30 aveva oltre 6 minuti di vantaggio sul gruppo. I cinque ciclisti che ne facevano parte erano Azzam Alabdulmunim (Nazionale Saudita), Txomin Juaristi (Team Euskaltel Euskadi), Masaki Yamamoto (JCL Team UKYO), Antonio Barac e Giulio Masotto (Team Corratec). Dopo 53 km il vantaggio della fuga era di 7 minuti e 25 secondi. Juaristi vinceva il primo traguardo volante posto al km 74.5. Vento frontale e accelerazione da parte del gruppo diminuivano progressivamente il vantaggio della fuga. A 50 km dalla conclusione il ritardo della fuga era inferiore ai 2 minuti. Il primo dei fuggitivi a rialzarsi era Alabdulmunim, seguito pochi km più tardi da Masotto. L’ultimo due fuggitivi ad arrendersi era Juaristi che veniva ripreso dal gruppo a 34 km dalla conclusione. Lo spagnolo prima di essere ripreso dal gruppo riusciva a transitare in prima posizione al traguardo speciale con abbuoni posto al km 123.5. Juaristi si ripeteva al secondo traguardo volante posto al km 155. Ryan Gibbons (UAE Team Emirates) era vittima di una foratura a 2 km e 700 metri dall’arrivo e doveva così abbandonare le sue chances di successo. La corsa si infiammava negli ultimi due km con scatti e controscatti nelle prime posizioni del gruppo. A giocarsi la volata in costante salita erano una quarantina di ciclisti ad avere la meglio era Søren Waerenskjold (Uno-X Pro Cycling Team) davanti a Jonathan Milan (Team Bahrain Victorious), partito troppo preso e superato da norvegese negli ultimi metri, mentre terzo era Cees Bol (Team Astana Qazaqstan). Chiudevano la top five Ruben Guerreiro (Team Movistar) in quarta posizione e Felix Grossschartner (UAE Team Emirates) in quinta posizione. Da segnalare nella top ten anche il settimo posto di Davide Formolo (UAE Team Emirates) e l’ottavo posto di Alessandro Fedeli (Q36.5 Pro Cycling Team). Waerenskjold ottiene la prima vittoria da professionista mente Milan balza al primo posto in classifica generale con 8 secondi di vantaggio su Cees Bol e 16 secondi di vantaggio su Max Kanter (Team Movistar). Domani è in programma la quarta tappa da Maraya a Skyviews of Harraw Uwayrid di 164 km. Il punto focale della tappa sarà la salita di Harrat Uwayrid, un muro di quasi 3 km, con gli ultimi 2 che hanno una pendenza costantemente superiore al 12% e con tratti vicini al 20%. Dallo scollinamento restano una decina di km all’arrivo quasi completamente pianeggianti. Sarà questa la tappa che determinerà al 95% il vincitore del Saudi Tour 2023, con Milan attualmente in pole position.
Antonio Scarfone

Wærenskjold vince la terza tappa della corsa araba (Getty Images)