SERRANO VINCE UN TOUF OF BRITAIN DIMEZZATO

settembre 11, 2022 by Redazione  
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Si è interrotto dopo la quinta tappa Il Tour of Britain 2022. Alla notizia della scomparsa della Regina Elisabetta II l’organizzazione ha dapprima rilasciato un comunicato annullando la sesta frazione, quindi uno successivo in cui dichiarava chiusa l’intera edizione secondo il protocollo che prevede la sospensione di tutti gli eventi a seguito del lutto reale.

L’albo d’oro avrà quindi il nome di Gonzalo Serrano (Movistar) alla riga del vincitore dell’edizione 2022, lo spagnolo che al termine della quinta tappa comandava con 3” di margine su Tom Pidcock (INEOS) e di 7” sulla coppia Omar Fraile (INEOS)-Benjamin Perry (WiV SunGod) grazie alla vittoria e agli abbuoni ottenuti nella quarta tappa con arrivo a Helmsey, dove lo spagnolo aveva ad un attacco di Pidcock e di Dylan Teuns (Israel – Premier Tech) sulla salita di Newgate Bank. Grazie al lavoro di Pidcock e del compagno di squadra Fraile il drappello riesce a giocarsi la vittoria che, in volata, va al corridore della Movistar seguito da Pidcock e Teuns- Poco staccato termina Fraile e a 13” giunge quel che rimane del gruppo principale, regolato allo sprint da Mathijs Paaschens (Bingoal), con Enrico Battaglin (Bardiani-CSF-Faizanè) ottavo.
Nella prima tappa, con arrivo in salita nella stazione di sport invernali del Glenshee Ski Centre, avevamo assistito alla vittoria di Corbin Strong (Israel) che si era aggiudicato la prima maglia di leader vincendo in volata su Fraile, Anders Halland Johannessen (Uno-X), Serrano e Pidcock, con gli ottimi piazzamenti degli italiani Filippo Fiorelli (7°) e Filippo Zana (10°), entrambi in forze alla Bardiani-CSF-Faizanè.
In volata si è conclusa anche la seconda frazione con Cees Bol (DSM) ad anticipare di un soffio Jake Donaldson (nazionale britannica) e il leader della classifica Strong sul traguardo di Duns. Molto più movimentata si è rivelata la terza tappa, sulla carta per velocisti ma che ha invece visto arrivare per prima la fuga al traguardo di Sunderland, resistendo per pochissimi secondi al ritorno del gruppo. Ad aggiudicarsi la tappa è stato il belga Kamiel Bonneu (Sport Vlaanderen-Baloise) su Perry, il quale scavalca in generale Strong e va a vestire la maglia di leader. Alle loro spalle, con un leggero distacco, si piazzano i compagni di fuga Alexandar Richardson (Sain. Piran) e Paasschensa, mentre il gruppo è regolato dopo 7″ da Jordi Meeus (BORA).
La quarta tappa, come detto, è quella che ha definito la classifica finale a causa della scomparsa della regina Elisabetta II, evento che ha provocato la sospensione e la conseguente cancellazione delle ultime tappe. La quarta frazione è stata caratterizzata da una corsa molto chiusa, con una fuga iniziale ripresa a ben 75 km dal traguardo, molti tentativi e nervosismo sulle successive asperità fino a ritrovare il gruppo principale compatto ai meno 50. Da li in poi sono ben tre i tentativi di Pidcock, che alla fine riesce portare via il gruppetto giusto, ma non riesce ad aggiudicarsi la tappa e, col senno di poi, la gara di casa.
Infine è una volata a chiudere la quinta e ultima frazione, con Meeus ad aggiudicarsi la tappa con arrivo a Mansfield davanti a Stanisław Aniolkoeski (Bingoal) e Pidcock e ben tre italiani nei dieci: Nicolò Parisini (Qhubeka) è sesto, Martin Marcellusi settimo (Bardiani-CSF-Faizanè) e Fiorelli ottavo, mentre Battaglin deve accontentarsi dell’undicesimo posto,
Oltre alla vittoria di Serrano nella classifica generale, la corsa britannica termina con l’affermazione di Pidcock nella classifica della maglia a punti e in quella dei giovani, Passchens in quella dei GPM e l’INEOS in quella riservata alla squadre.

Gonzalo Serrano (foto Bas Czerwinski/Getty Images)

Gonzalo Serrano (foto Bas Czerwinski/Getty Images)

Andrea Mastrangelo

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): LAS ROZAS – MADRID

settembre 11, 2022 by Redazione  
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Ultimo atto della corsa spagnola sulla strade di Madrid. Poi tutto a pensare al mondiale in programma tra due settimane in Australia

Anche per la Vuelta 2022 è arrivato il momento di scrivere il suo ultimo capitolo, un capitolo privo di particolari emozioni perchè nell’ultima tappa difficilmente si sfuggirà al controllo delle squadre dei velocisti, anche se il vento che oggi dovrebbe spazzare le strade di Madrid potrebbe creare qualche grattacapo. L’ultima tappa scatterà da Las Rozas, cittadina situata a una ventina di chilometri dalla capitale conosciuta agli appassionati di calcio spagnolo in quanto sede della Real Federación Española de Fútbol e, quindi, dei ritiri della nazionale spagnola. Da lì si dovranno percorrere 45 Km privi di difficoltà altimetriche prima di giungere al traguardo e affrontare quindi l’altrettanto pianeggiante circuito cittadino di 5.8 Km che dovrà essere ripetuto nove volte. L’anello conclusivo non è del tutto scevro di difficoltà perchè prevede tre inversioni ad U, l’ultima delle quali a 1200 metri dal traguardo, previsto in Plaza de Cibeles, di fronte al municipio di Madrid e al termine di un rettilineo d’arrivo che tende leggerissimamente a salire. Spazio quindi ai festeggiamenti per Evenepoel e ai vincitori della classifiche accessorie per poi proiettarsi verso gli imminenti mondiali che cominceranno tra una settimana per concludersi domenica 25 settembre con la gara più attesa, quella riservata ai professionisti che – come tutte le altre categorie – gareggeranno sul circuito di Wollongong, in Australia. Per ingannare l’attesa di questo importante appuntamento gli appassionati potranno distrarsi con le tre gare in calendario in Italia nei prossimi giorni – il Giro della Toscana del 14 settembre, la Coppa Sabatini del 15 e il Memorial Marco Pantani del 17 – mentre martedì scatterà la penultima corsa a tappe del calendario UCI ProSeries 2022, lo Skoda Tour Luxembourg.

Il Puerto de Navacerrada e l’altimetria della ventesima tappa (www.puertos-en-bici.com)

Il Puerto de Navacerrada e l’altimetria della ventesima tappa (www.puertos-en-bici.com)

METEO VUELTA

Las Rozas: sole e caldo, 33.6°C (percepiti 32°C), vento moderato da SSW (18-21 km/h), umidità al 23%
Madrid – 1° passaggio (44.5 Km): sole e caldo, 33.9°C (percepiti 32°C), vento moderato da SSW (18-23 km/h), umidità al 22%
Madrid – arrivo: poco nuvoloso, 31.7°C (percepiti 30°C), vento moderato da SSW (17-28 km/h), umidità al 24%

GLI ORARI DELLA VUELTA

17.00: inizio diretta su Eurosport
17.26: partenza da Las Rozas
18.30-18.40: primo passaggio dal traguardo di Madrid
18.40-18.50: traguardo volante al secondo passaggio dal traguardo di Madrid
19.50-20.10: arrivo a Madrid

RASSEGNA STAMPA

Vuelta, che tris di Carapaz. Evenepoel, lacrime di gioia: riporta il Belgio sul trono

Gazzetta dello Sport – Italia

Carapazu še tretja etapa, Evenepoelu prva Vuelta

Delo – Slovenia

Troisième succès pour Carapaz

L’Équipe – Francia

Evenepoel se hace grande

AS – Spagna

Carapaz vence no adeus às montanhas e Evenepoel aguarda consagração em Madrid

Público – Portogallo

Evenepoel poised for glory after holding off rivals on stage 20

The Guardian – Regno Unito

Carapaz soleert naar derde etappezege in Vuelta, Evenepoel doorstaat aanval van Mas

Het Nieuwsblad – Belgio

Evenepoel zo goed als zeker van historische eindwinst in Vuelta

De Telegraaf – Paesi Bassi

Remco Evenepoel på sikker vinderkurs, og Mads Pedersen har planer om det sidste store kup

Politiken – Danimarca

Rotes Trikot verteidigt: Evenepoel dicht vor Vuelta-Sieg

Kicker – Germania

López finalizó cuarto; Evenepoel, consagrado: así quedó la general de la Vuelta

El Espectador – Colombia

Richard Carapaz gana la etapa 20 de La Vuelta y se erige como ‘rey de la montaña’

El Universo – Ecuador

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della ventesima tappa, Moralzarzal – Puerto de Navacerrada

1° Michael Hepburn
2° Juan Pedro Lopez s.t.
3° Sebastian Molano s.t.
4° Kaden Groves s.t.
5° Julien Bernard s.t.

Miglior italiano Antonio Tiberi, 16° (s.t.)

Classifica generale

1° Davide Cimolai
2° Lluis Mas a 4′37″
3° Ivo Oliveira a 11′31″
4° Tim Merlier a 12′06″
5° Julius van den Berg a 15′43″

I MONDIALI DI MAERTENS

Terminato il racconto della Vuelta del 1977 vi narreremo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa” le due vittorie mondiali di Freddy Maertens, conseguite ad Ostuni nel 1976 e a Praga nel 1981

30 AGOSTO 1981 – PRAGA

IL BELGA MAERTENS, 5 ANNI DOPO HA BEFFATO ANCORA GLI AZZURRI
Da Praga (ciclomondiale), Zandvoort (Formula 1) e Donnington (moto) doccia fredda per lo sport italiano
Sul circuito di Strahov ha «bruciato» allo sprint Saronni, come fece con Moser nel 1976 ad Ostuni – Il neo-campione nel ‘77 cadde durante una volata del Giro d’Italia, si ruppe un polso e fu sottoposto a cinque operazioni – Sembrava irrecuperabile, ma adesso è «resuscitato».

TRIS DI CARAPAZ A NAVACERRADA. L’ECUADORIANO VINCE ANCORA, SUA ANCHE LA MAGLIA A POIS. EVENEPOEL CONTROLLA, LA VUELTA E’ SUA.

settembre 10, 2022 by Redazione  
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Nel giorno che consacra ufficiosamente Remco Evenepoel (Quick Step Alpha Vynil) quale vincitore della Vuelta a Espana 2022, Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) coglie la terza vittoria di tappa, chiudendo in bellezza una corsa che nella prima metà gli aveva riservato ben poche soddisfazioni. Carapaz ha staccato nel finale i compagni di fuga, resistendo al ritorno del gruppo dei migliori giunto a pochi secondi dal Campione Olimpico. Alle spalle dell’Ecuadoriano Thymen Arensman (Team DSM) 2° a 8″ seguito dal terzetto formato da Juan Ayuso (UAE Team Emirates), Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) ed Enric Mas (Movistar Team) a 13″. Remco Evenepoel chiude 6° a 15″ e ipoteca la vittoria finale alla viglia della passerella finale di Madrid. Il belga ,che può vantare 2′05″ su Mas e oltre 5′ su Juan Ayuso, dopo l’arrivo si è lasciato andare in un pianto liberatorio che ha tradito tutte le sue emozioni.

La 20sima frazione della Vuelta, 181 km da Moralzarzal al Puerto de Navacerrada, rappresentava il classico giro dei colli di Madrid. Pronti via e già dopo pochi km i corridori erano attesi da un primo passaggio sul Puerto de Navacerrada (10 km al 6,8%) posto al km 34. Subito dopo la successiva discesa iniziava un tratto pianeggiante lungo una quarantina di chilometri e che terminava all’imbocco del secondo gpm, il Puerto de Navafrìa (10 km al 5,5%) la cui cima era posta al km 93. Dopo un’altra discesa e un tratto di flasopiano iniziava la sequenza finale composta dal Puerto de Canencia (7,3 km al 4,8%) ai -52, il Puerto de la Morcuera (9,2 km al 6,8%) ai -38 e infine il Puerto des Cotos (10,5 km al 5,6%). Dalla cima dell’ultima salita mancavano circa 7 km sostanzialmente piatti verso il traguardo del Puerto de Navacerrada. Una frazione ricca di salite (ben 47 km totali) ma priva di pendenze dure.

La fuga di giornata ha iniziato a prendere forma lungo il tratto di strada in leggera salita che anticipava il primo passaggio al Puerto de Navacerrada. Ad avvantaggiarsi è stato un drappello di 7 uomini: Clement Champoussin (AG2R Citroen Team), Ruben Fernández (Cofidis), Xandro Meurisse e Robert Stannard (Alpecin-Deceuninck), Daniel Navarro (Burgos-BH), Joan Bou (Euskaltel-Euskadi) e Simon Guglielmi (Team Arkea Samsic). Il gruppetto di battistrada, inseguito da Julien Bernard (Trek-Segafredo) e Jonathan Caicedo (EF Education-EasyPost), ha raggiunto 3 minuti di vantaggio sul gruppo ma poi, proprio ai piedi del Puerto de Navacerrada, la bagarre è nuovamente scoppiata grazie al ruolo giocato dagli uomini della Movistar, evidentemente intenzionati ad entrare in fuga col fine aiutare Enric Mas nel finale. Di conseguenza il vantaggio dei fuggitivi, da cui nel frattempo s’era staccato Joan Bou, è lettarlmente crollato, mentre dietro Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers), malconcio dopo la brutta caduta degli scorsi giorni, perdeva contatto dal gruppo tirato dai corridori della Quick Step. Il gruppetto di testa, diventato quintetto poichè Champoussin aveva perso contatto a circa 1 km dalla vetta, ha scollinato con pochi secondi sullo stesso Champoussin e Marc Soler (UAE Team Emirates). Poco dietro di loro una ventina di altri uomini venuti via di forza lungo la salita. Il gruppo maglia roja è invece transitato con circa 1′ di ritardo, mentre Carlos Rodriguez era già staccato di 2′20″.

Lungo la discesa Soler è riuscito a raggiungere i 5 battistrada, mentre Champoussin era stato ripreso dagli altri 20 inseguitori (a 30″): Nicolas Prodhomme (Ag2r Citroen Team), David De la Cruz e Vincenzo Nibali (Astana), Gino Mäder (Bahrain – Victorious), Sergio Higuita (BORA – hansgrohe), Jesús Herrada (Cofidis), Hugh Carthy (EF), Thibaut Pinot e Sebastién Reichenbach (Groupama – FDJ), Richard Carapaz (INEOS), Louis Meintjes (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), Rohan Dennis e Robert Gesink (Jumbo-Visma), Alejandro Valverde e Gregor Mühlberger (Movistar Team), Jan Polanc (UAE Team Emirates), Urko Berrade e Raúl García Pierna (Equipo Kern Pharma), Mikel Bizkarra e Joan Bou (Euskaltel – Euskadi). La situzione è rimasta sostanzialmente inalterata lungo il successivo fondovalle, con i 6 battistrada che potevano vantare circa 40-50 secondi sui 21 inseguitori e ben 6′30″ sul gruppo in cui nel frattempo era rientrato il 5° della generale, Carlos Rodriguez. L’equilibrio si è rotto intorno al km 70 quando Soler e Stannard hanno allungato sugli altri 4 battistrada che di li a poco sono stati ripresi dai contrattaccanti. Dietro erano invece gli uomini della Bora-Hansgrohe a fare il ritmo poichè il 10° posto di Jai Hindley era messo in pericolo dai fuggitivi. All’imbocco del Puerto de Navafrìa (km 83) Stannard e Soler avevano guadagnato un margine di 1′30″ sugli inseguitori e 5 minuti sul gruppo.
I contrattaccanti si sono risvegliati quando il vantaggio di Soler e Stannard aveva superato i 2′. Ad approfittare della rinnovata bagarre sono stati Pinot, Mader e Muhlberger che sono riusciti ad avvantaggiarsi sugli altri 22 inseguitori. In cima al Puerto de Navafrìa il terzetto inseguiva con 55 secondi di ritardo da Soler e Stannard, mentre il drappello di contrattaccanti era ancora segnalato a 2′. Il gruppo maglia roja, sempre tirato dalla Bora, continuava a viaggiare con circa 5 di ritardo. Il rincogiungimento tra i due gruppetti di testa è avvenuto ai 70. A quel punto il nuovo quintetto di battistrada aveva un margine di circa 1′10″ sul drappello dei 22 e i ’soliti’ 5 minuti sul gruppo principale. Gli inseguitori hanno continuato a recuperare nel tratto successivo finchè sono riusciti a rientrare sui 5 battistrada proprio in cima al terzo gpm, il semplice Puerto de Canencia (-55). Il gruppo, sempre tirato dalla Bora, si era avvicinato transitando con 3′30″ di ritardo.

Una volta iniziato il Puerto de la Morcuera, è tornata la bagarre nel gruppo di testa. Il primo a muoversi è stato Guglielmi. Quindi è stato il turno di Meintjes ed Higuita a cui si è poi aggiunto Carapaz. Dietro invece era la Movistar a prendere l’iniziativa aumentando il ritmo del gruppo. Il primo a farne le spese è stato il malconcio Rodriguez che ha nuovamente e definitiamente perso contatto dai migliori. Una volta esaurito il lavoro di Carlos Verona (il ritardo del gruppo era sceso a 2′30″) è partito immediatamente Enric Mas. Il capitano della Movistar ha messo in difficoltà Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan Team), Thymen Arensman (Team DSM) e Joao Almeida (UAE Team Emirates) ma non il leader Evenepoel. Mas non ha avuto la forza di insistere e così c’hanno provato lo stesso Arensman e Juan Ayuso (UAE Team Emirates), ma il belga non aveva intenzione di lasciarli andare e il tutto si è rapidamente sgonfiato. Davanti invece, dietro al terzetto di testa s’era formato un altro drappello compostao da Valverde, Nibali, Gesink, Carthy, Champoussin, Mader e Reichenbach. Carapaz è transitato primo sul gpm del Puerto de la Morcuera, garantendosi la vittoria nella classifica dedicata agli scalatori. Il gruppo Evenepoel è transitato con 1′ di ritardo, ormai pericolosamente vicino ai battistada, mentre Rodriguez a quel punto perdeva già 1′ dai migliori.

Carapaz, Higuita e Meintjes hanno approcciato la salita finale con 30″ sul gruppo di Nibali e Valverde e oltre due minuti sul drappello dei big di classifica che si era rialzato dopo il gpm. Carapaz ha subito piazzato il suo scatto, lasciando sul posto Meintjes mentre Higuita è riuscito inizialmente a restargli a ruota. Dietro di loro erano rimasti all’inseguimento solo Mader e Gesink mentre dietro Polanc e Soler provavano a ridurre il gap del secondo gruppo inseguitore. Nel gruppo Evenepoel, il primo a muoversi è stato invece Lopez, seguito poi da Ayuso, Mas ed Evenepoel. Il distacco dalla coppia di testa a quel punto era sceso ad appena 30″ e così buona parte dei fuggitivi, compreso Meintjes, eran stati ripresi. Gli unici a resistere al ritorno dei big erano i due sudamericani: Higuita ha provato a sbarazzarsi di Carapaz ai -9, ma l’Ecuadoriano ha resistito ed è partito in contropiede lasciando sul posto il Colombiano. Dietro continuavano le scaramucce, ma senza produrre nessun effetto particolare. Carapaz è transistato per primo all’ultimo gpm davanti a Higuita e al gruppetto dei big, con Evenepoel in testa. Il corridore della Ineos è riuscito a resistere al ritorno del drappello di Evenepoel e ha così trovato la sua terza vittoria di una Vuelta che ne ha confermato le grandi qualita altetiche e tattiche. Alle sue spalle Arensman ha anticipato gli altri uomini di classifica tagliando il traguardo ad appen 8″ da Carapaz. Seguono Juan Ayuso, Jai Hindley ed Enric Mas a 13″ e quindi Evenepoel a 15″ insieme a Meintjes e Lopez. Quindi troviamo Joao Almeida a 17″ e Sergio Higuita a 32″.

In classifica generale Evenepoel mantiene 2′05″ di vantaggio su Enric Mas e 5′08″ sul giovanissimo Juan Ayuso, andando a comporre un podio formato per 2/3 da corridori iberici, evento che non accadeva da 8 anni. Per il Belgio si interrompe un digiuno nei grandi giri durato ben 44 anni (dal Giro d’Italia del 78 vinto da Johan de Muynck). Si ferma invece ai piedi del podio la Vuelta di Miguel Angel Lopez che chiude 4° a 5′56″ dal fenomeno belga. Guadagnano una posizione sia Joao Almeida che Thymen Arensman, rispettivamente 5° a 7′16″ e 6° a 7′56″, grazie alle difficoltà dell’altro giovane spagnolo Carlos Rodriguez, scivolato in 7a piazza (appena un secondo peggio di Arensman) a causa dei postumi della caduta subita pochi giorni fa. Chiudono la top ten Ben O’Connor (Ag2r Citroen Team), 8° a 10′30″, Rigoberto Uran (EF Education-EasyPost), 9° a 11′04″, e il vincitore del Giro d’Italia Jai Hindley (Bora-Hansgrohe), 10° 12′01″.

Domani è in programma la passeralla finale, con partenza da Las Rozas e arrivo in quel di Madrid dopo appena 96,7 km quasi completamente piatti. I corridori subito dopo la partenza dovranno percorrere un giro di un circuito ricavato attorno alla cittadina posta nord-ovest della capitale spagnola. Quindi, al km 36, giungeranno proprio a Madrid dove poco dopo entreranno nel circuito finale, lungo 5,5 km, che dovranno percorrere per ben 9 volte.

Pierpaolo Gnisci

Carapaz triz a Navacerrada (fonte:Getty Images)

Carapaz triz a Navacerrada (fonte:Getty Images)

10-09-2022

settembre 10, 2022 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

L’ecuadoriano Richard Carapaz (INEOS Grenadiers) si è imposto nella ventesima tappa, Moralzarzal – Puerto de Navacerrada, percorrendo 181 Km in 4h41′34″, alla media di 38.57 Km/h. Ha preceduto di 8″ l’olandese Thymen Arensman (Team DSM) e di 13″ lo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates). Miglior italiano Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan Team), 33° a 8′01″. Il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) è ancora maglia rossa con 2′05″ sullo spagnolo Enric Mas (Movistar Team) e 5′08″ su Ayuso. Miglior italiano Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious), 36° a 1h31′51″

OKOLO JIŽNÍCH ČECH / TOUR OF SOUTH BOHEMIA

L’olandese Maikel Zijlaard (VolkerWessels Cycling Team) si è imposto anche nella terza tappa, Studená – Protivín, percorrendo 157 Km in 3h41′47″, alla media di 42.474 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa Cycling Team) e il belga Gianluca Pollefliet (Lotto – Soudal U23). Zijlaard è il nuovo leader della classifica con 8″ sul danese Rasmus Bøgh Wallin (Restaurant Suri-Carl Ras) e 18″ su Albanese

ORLEN NATIONS GRAND PRIX (Polonia – Under 23)

Il tedesco Ole Theiler (nazionale tedesca) si è imposto nella seconda ed ultima tappa, Białystok – Augustów, percorrendo 135 Km in 3h01′19″, alla media di 44.673 Km/h. Ha preceduto di 19″ i connazionali Leslie Lührs (nazionale tedesca) e Tim Torn Teutenberg (nazionale tedesca). Miglior italiano Lorenzo Masciarelli (nazionale italiana), 21° a 19″. Il danese Morten Aalling Nørtoft (nazionale danese) si impone in classifica con 30″ su Lührs e 38″ sull’estone Gleb Karpenko (nazionale estone). Miglior italiano Masciarelli, 15° a 5′25″.

TURUL ROMANIEI (Giro di Romania)

Il ceco Jakub Otruba (Elkov-Kasper) si è imposto nella quarta tappa, Cristian – Curtea de Argeș, percorrendo 208 Km in 5h06′55″, alla media di 40.663 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Mark Stewart (Bolton Equities Black Spoke Pro Cycling) e il rumeno Cristian Raileanu (nazionale rumena). Miglior italiano Lorenzo Ginestra (Work Service-Vitalcare-Dynatek), 6° a 1′02″. Stewart è il nuovo leader della classifica con 13″ su Raileanu e 14″ su Otruba. Miglior italiano Nicolas Dalla Valle (Giotti Victoria Savini Due), 9° a 1′15″

TOUR DE HOKKAIDO (Giappone)

Il giapponese Junsei Tani (Nasu Blasen) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Kutchan, percorrendo 186 Km in 4h35′29″, alla media di 40.511 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Yusuke Kadota (EF Education-NIPPO Development Team) e di 5″ il francese Thomas Lebas (KINAN Racing Team). Nessun italiano in gara. Kadota è il nuovo leader della classifica con 5″ su Lebas e 29″ sul connazionale Shoi Matsuda (Team Bridgestone Cycling)

TOUR CYCLISTE FÉMININ INTERNATIONAL DE L’ARDÈCHE

La tedesca Antonia Niedermaier (CANYON//SRAM Generation) si è imposta anche nella quinta tappa, Florac – Mont Lozère, percorrendo 109.4 Km in 3h26′15″, alla media di 31.825 Km/h. Ha preceduto di 32″ la britannica Claire Steels (Sopela Women’s Team) e di 45″ l’italiana Silvia Zanardi (BePink). La Niedermaier è ancora leader della classifica con 1′22″ sull’olandese Loes Adegeest (IBCT) e 1′53″ sulla Zanardi

À TRAVERS LES HAUTS-DE-FRANCE (Donne)

L’olandese Mischa Bredewold (Parkhotel Valkenburg) si è imposta nella corsa francese, Épinoy (Base Logistique d’E-Valley) – Roisel, percorrendo 120 Km in 2h59′04″, alla media di 40.208 Km/h. Ha preceduto di 8″ la francese Marie-Morgane Le Deunff (Arkéa Pro Cycling Team) e l’ucraina Yuliia Biriukova (Arkéa Pro Cycling Team). Miglior italiana Alessia Vigilia (Top Girls Fassa Bortolo), 7° a 8″.

CERATIZIT CHALLENGE BY LA VUELTA

L’italiana Silvia Persico (Valcar-Travel & Service) si è imposta nella quarta tappa, Palencia – Segovia, percorrendo 160.4 Km in 4h11′01″, alla media di 38.34 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Demi Vollering (Team SD Worx) e l’italiana Elisa Longo Borghini (Trek – Segafredo). L’olandese Annemiek van Vleuten (Movistar Team) è ancora maglia rossa con 1′51″ sulla Longo Borghini e 2′18″ sulla Vollering

09-09-2022

settembre 10, 2022 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo) si è imposto nella diciannovesima tappa, circuito di Talavera de la Reina, percorrendo 138.3 Km in 3h19′11″, alla media di 41.66 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Fred Wright (Bahrain Victorious) e il belga Gianni Vermeersch (Alpecin-Deceuninck). Miglior italiano Davide Villella (Cofidis), 15°. Il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) è ancora maglia rossa con 2′07″ sullo spagnolo Enric Mas (Movistar Team) e 5′14″ sullo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates). Miglior italiano Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious), 33° a 1h19′50″

GRAND PRIX CYCLISTE DE QUÉBEC

Il francese Benoît Cosnefroy (AG2R Citroën Team) si è imposto nella corsa canadese, circuito di Québec City, percorrendo 201.6 Km in 4h46′56″, alla media di 42.156 Km/h. Ha preceduto di 4″ l’australiano Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco) e l’eritreo Biniam Girmay (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux). Miglior italiano Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost), 8° a 4″.

TOUR OF BRITAIN

In seguito alla scomparsa della regina Elisabetta II la corsa è stata sospesa e non saranno effettuate le ultime tre tappe (Tewkesbury – Gloucester di 171 Km, West Bay – Ferndown di 176 Km e Ryde – The Needles di 149 Km). Lo spagnolo Gonzalo Serrano (Movistar Team) si impone così in classifica con 3″ sul britannico Thomas Pidcock (INEOS Grenadiers) e 7″ sul connazionale Omar Fraile (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Alessandro Iacchi (Team Qhubeka), 9° a 24″.

OKOLO JIŽNÍCH ČECH / TOUR OF SOUTH BOHEMIA

L’olandese Maikel Zijlaard (VolkerWessels Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, Třeboň – Nová Bystřice, percorrendo 143 Km in 3h18′53″, alla media di 43.141 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Sean Flynn (Tudor Pro Cycling Team) e l’italiano Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa Cycling Team). Il danese Rasmus Bøgh Wallin (Restaurant Suri-Carl Ras) è ancora leader della classifica con 4″ su Zijlaard e 19″ su Albanese

ORLEN NATIONS GRAND PRIX (Polonia – Under 23)

Il danese Morten Aalling Nørtoft (nazionale danese) si è imposto nella prima tappa, Supraśl – Białystok, percorrendo 156.9 Km in 3h27′13″, alla media di 45.431 Km/h. Ha preceduto di 32″ il tedesco Leslie Lührs (nazionale tedesca) e l’estone Gleb Karpenko (nazionale estone). Miglior italiano Lorenzo Masciarelli (nazionale italiana), 21° a 5′15″. Nørtoft è il primo leader della classifica con 36″ su Lührs e 38″ su Karpenko. Miglior italiano Masciarelli, 21° a 5′25″.

TURUL ROMANIEI (Giro di Romania)

Il rumeno Eduard Michael Grosu (Drone Hopper-Androni Giocattoli) si è imposto nella terza tappa, Târgu Mureș – Făgăraș Cetate, percorrendo 154 Km in 3h30′15″, alla media di 43.948 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Brendan Rhim (Wildlife Generation Pro Cycling) e il polacco Alan Banaszek (HRE Mazowsze Serce Polski). Miglior italiano Nicolas Dalla Valle (Giotti Victoria Savini Due), 8°. Grosu è tornato leader della classifica con 17″ su Dalla Valle e 21″ su Rhim

TOUR DE HOKKAIDO (Giappone)

Il giapponese Shunsuke Imamura (Team Bridgestone Cycling) si è imposto nella prima tappa, Sapporo – Kyowa, percorrendo 171 Km in 4h01′08″, alla media di 42.549 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Nariyuki Masuda (Utsunomiya Blitzen) e Masaki Yamamoto (KINAN Racing Team). Nessun italiano in gara. Imamura è il primo leader della classifica con 3″ su Masuda e Yamamoto

TOUR CYCLISTE FÉMININ INTERNATIONAL DE L’ARDÈCHE

La tedesca Antonia Niedermaier (CANYON//SRAM Generation) si è imposta nella quarta tappa, Beauchastel – Sarras, percorrendo 105.2 Km in 2h45′33″, alla media di 38.127 Km/h. Ha preceduto di 1′11″ la spagnola Sheyla Gutierrez (Movistar Team) e l’italiana Silvia Zanardi (BePink). La Niedermaier è la nuova leader della classifica con 37″ sull’olandese Loes Adegeest (IBCT) e 1′06″ sulla canadese Simone Boilard (St Michel-Auber 93). Miglior italiana la Zanardi, 4° a 1′08″

CERATIZIT CHALLENGE BY LA VUELTA

L’australiana Grace Brown (FDJ-SUEZ-Futuroscope) si è imposta nella terza tappa, Camargo – Aguilar de Campoo, percorrendo 96.4 Km in 2h28′37″, alla media di 38.91 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’elvetica Elise Chabbey (CANYON//SRAM Racing) e di 8″ l’italiana Elisa Balsamo (Trek-Segafredo). L’olandese Annemiek van Vleuten (Movistar Team) è ancora maglia rossa con 1′55″ sull’italiana Elisa Longo Borghini (Trek – Segafredo) e 2′24″ sulla connazionale Demi Vollering (Team SD Worx)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): MORALZARZAL – PUERTO DE NAVACERRADA

settembre 10, 2022 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Evenepoel dall’alto dei 2 minuti di vantaggio si sentirà nella classica “botte di ferro”, ma non dovrà assolutamente crogiolarsi sugli allori: il tracciato dell’ultima tappa di montagna ricalca in parte quello della tappa che fu fatale a Tom Dumoulin nel 2015

Dopo la vittoria dell’altro giorno sull’Alto de Piornal e dall’alto dei due minuti di vantaggio che vanta sullo spagnolo Enric Mas il belga Remco Evenepoel potrebbe sentirsi al sicuro. Invece, non dovrebbe assolutamente considerarsi come tale alla luce della doppia défaillance subita lo scorso week end sulle lunghe e difficili salite andaluse e del fatto che l’ultima tappa di montagna si disputerà su di un percorso non molto dissimile da quello che alla penultima tappa della Vuelta del 2015 fu fatale a Tom Dumoulin, crollato sotto i “colpi” di Fabio Aru che tra Morcuera e Cotos lo staccò di quasi 4 minuti portandogli definitivamente via la maglia rossa. E la tappa di quest’anno sarà ancora più adatta agli scalatori rispetto a quella del 2015 perchè quel giorno si dovevano percorrere quasi 20 Km per andare al traguardo dopo aver superato la cima dell’ultima salita, stavolta distante appena 6 Km e 700 metri dalla verra del Puerto de Cotos. Un certo peso lo avranno anche i numeri odierni, che annunciano quasi 4000 metri di dislivello da superare in 47 Km di salita complessiva, pur se non caratterizzati da pendenze particolarmente difficili, numeri leggermente superiori (almeno per quanto riguarda i dati del dislivello). Nell’ordine di affronteranno i 10 Km al 6.8% del Puerto de Navacerrada ad una trentina di chilometri dal via, successivamente i 10 Km al 5.5% del Puerto de Navafría e quindi i 7.3 Km al 4.8% del Puerto de Canencia prima di arrivare alle due ascese più attese di questa tappa, le stesse che provocarono la pesante crisi di Dumoulin sette anni fa. La Morcuera è la più difficile – 9.2 Km al 6.8% con un picco massimo del 12% – mentre il Cotos è decisamente più pedalabile – 10 Km al 5.6% – ma questa accoppiata potrebbe far parecchi danni se qualche a corridore dovesse improvvisamente spegnersi la luce, come successe il 12 settembre del 2015 alla “Farfalla di Maastricht”

Il Puerto de Navacerrada e l’altimetria della ventesima tappa (www.puertos-en-bici.com)

Il Puerto de Navacerrada e l’altimetria della ventesima tappa (www.puertos-en-bici.com)

METEO VUELTA

Previsioni non disponibili per la tappa

GLI ORARI DELLA VUELTA

12.15: inizio diretta su Eurosport
12.45: partenza da Moralzarzal
13.35-13.40: GPM del Puerto de Navacerrada
15.05-15-20: GPM del Puerto de Navafría
15.55-16.15: GPM del Puerto de Canencia
16.05-16.30: inizio salita Puerto de La Morcuera
16.20-16.45: GPM del Puerto de La Morcuera
16.40-17.10: traguardo volante di Rascafría
16.50-17-20: inizio salita Puerto de Cotos
17.05-17.35: GPM del Puerto de Cotos
17.15-17.45: arrivo al Puerto de Navacerrada

RASSEGNA STAMPA

Vuelta, Pedersen cala il tris ed Evenepoel resta leader

Gazzetta dello Sport – Italia

Pedersen spet najhitrejši, Roglič jezen na Wrighta

Delo – Slovenia

La troisième pour Pedersen

L’Équipe – Francia

Mads Pedersen: “Tres victorias es más de lo que esperaba”

AS – Spagna

Dia calmo na Vuelta deu para a terceira de Pedersen

Público – Portogallo

Mads Pedersen denies Wright to complete stage hat-trick

The Guardian – Regno Unito

Mads Pedersen snelt in uitgedund peloton opnieuw naar ritwinst in de Vuelta, leider Evenepoel kent een rustige dag

Het Nieuwsblad – Belgio

Rode trui niet in gevaar, Pedersen wint voor derde keer

De Telegraaf – Paesi Bassi

Mads Pedersen laver Vuelta-hattrick med ny sejr

Politiken – Danimarca

Dritter Vuelta-Etappensieg: Pedersen baut Führung aus

Kicker – Germania

Mads Pedersen, otra vez: el danés ganó la etapa 19 de la Vuelta a España 2022

El Espectador – Colombia

Richard Carapaz suma puntos en la montaña; Mads Pedersen el ganador de la etapa 19 en La Vuelta

El Universo – Ecuador

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della diciannovesima tappa, circuito di Talavera de la Reina

1° Lionel Taminiaux
2° Tim Merlier s.t.
3° Jimmy Janssens s.t.
4° Daniel McLay s.t.
5° Xabier Azparren s.t.

Miglior italiano Davide Cimolai, 7° (s.t.)

Classifica generale

1° Davide Cimolai
2° Lluis Mas a 50″
3° Ivo Oliveira a 11′31″
4° Tim Merlier a 12′06″
5° Julius van den Berg a 15′43″

I MONDIALI DI MAERTENS

Terminato il racconto della Vuelta del 1977 vi narreremo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa” le due vittorie mondiali di Freddy Maertens, conseguite ad Ostuni nel 1976 e a Praga nel 1981

5 SETTEMBRE 1976 – OSTUNI

MAERTENS MONDIALE “GRAZIE” AD EDDY
Sprint a due ad Ostuni: il velocista belga batte il campione d’Italia
Un grande Moser, ma non basta – Quando Moser, a poco più di venti chilometri dall’arrivo, è scattato in compagnia di Zoetemelk, è stato Eddy a salvare il suo giovane erede dalla disfatta – Al terzo posto un altro azzurro, Tino Conti – Felice Gimondi in settima posizione – Martini spiega la sconfitta: “Degli azzurri siamo fieri”

BENOIT COSNEFROY CONQUISTA QUEBEC CITY

settembre 9, 2022 by Redazione  
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Benoit Cosnefroy (AG2R Citroën Team) ha vinto il Grand Prix Cycliste de Québec grazie ad un attacco solitario avvenuto negli ultimi due chilometri. Al secondo posto si è classificato Michael Matthews (Team BikeExchange – Jayco) avendo la meglio in volata di Biniam Girmay (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) e Wout Van Aert (Jumbo-Visma). Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) è stato il migliore degli italiani classificandosi ottavo.

L’undicesima edizione del Grand Prix Cycliste de Québec, al ritorno dopo uno stop di 2 anni a causa del covid presentava il solito percorso composto da un circuito di 13 chilometri con una sequenza di strappi nel finale che dopo 204 chilometri portavano all’arrivo nella città alta di Quebec.
Diversi erano gli atleti di calibro quali Michael Matthews (Team BikeExchange – Jayco), Wout Van Aert e Christophe Laporte (Jumbo-Visma), Adam Yates, Geraint Thomas e Daniel Felipe Martinez (INEOS Grenadiers), Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), Biniam Girmay (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), Matej Mohoric (Bahrain – Victorious), David Gaudu (Groupama – FDJ), Guillaume Martin e Ion Izagirre (Cofidis), Greg Van Avermaet e Benoit Cosnefroy (AG2R Citroën Team), Jasper Stuyven (Trek – Segafredo), Alex Aranburu (Movistar Team), Jakob Fuglsang e Giacomo Nizzolo (Israel – Premier Tech), Romain Bardet (Team DSM), Magnus Cort Nielsen e Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost), Warren Barguil (Team Arkéa Samsic), Pierre Latour e Peter Sagan (TotalEnergies). Tra i partenti sia Matthews sia Sagan avevano già due edizioni nel palmares, mentre nessun altro atleta al via aveva mai vinto questa corsa.
La fuga si generava subito con un azione di Damiano Caruso (Bahrain – Victorious), insieme a Stan Van Tricht (Quick-Step Alpha Vinyl Team), Hugo Toumire (Cofidis), Sebastien Grignard (Lotto Soudal) e Carson Miles (Nazionale Canadese). Quest’ultimo perdeva contatto ai -68, mentre il distacco massimo di tre minuti e mezzo precipitava una volta entrati negli ultimi 60 chilometri. Ai -40 un forte spunto di Quinn Simmons (Trek – Segafredo) portava via un tentativo insieme a Pascal Eenkhoorn (Jumbo-Visma), Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost), Simon Clarke (Israel Premier Tech) e Jan Tratnik (Bahrain – Victorious). Il gruppo si fermava completamente facendo risalire il vantaggio dei fuggitivi. Erano poi Movistar e Team BikeExchange – Jayco ad aumentare il passo nel gruppo che passava con 1’25” di ritardo sotto il traguardo quando mancavano tre giri alla conclusione con i quattro fuggitivi ancora al comando con 35” sul gruppo inseguitore.

Ai -28 avveniva il ricompattamento dei due gruppi di fuggitivi che mantenevano un vantaggio di quasi trenta secondi, i quali transitavano al passaggio dell’arrivo ai -2 con il gruppo ormai nelle loro code a causa di un forte ritmo nel tratto impegnativo finale con Team UAE – Emirates tra le squadre più attive che garantivano il ricompattamento ai -23.
Gaudu attaccava sul penultimo passaggio della Cote de Montagne, riuscendo ad avvantaggiarsi, mentre Bardet si lanciava al suo inseguimento. Venivano raggiunti prima da Mauro Schmid (Jumbo-Visma) e poi da Tratnik.
Il gruppo si allungava quindi notevolmente con un gruppo di circa quindici atleti che si avvantaggiava. Bettiol provava ad allungare ulteriormente in compagnia di Schmid e Cosnefroy che transitavano alla campana dell’ultimo giro con un piccolo margine, mentre il gruppo principale era più attardato. Una volta ricompattati gli atleti di testa, il marcamento permetteva di rientrare a diversi atleti con Piccolo a tentare un attacco, il quale veniva seguito da Michael Storer (Groupama – FDJ) a sua volta chiuso da Nathan Van Hooydonck (Jumbo-Visma). Questi due atleti si avvantaggiavano con Neilson Powless (EF Education-EasyPost) e Mikkel Honore (Quick-Step Alpha Vinyl Team), mentre la Movistar si incaricava dell’inseguimento. Ai -7 Storer provava ad andarsene in solitaria, mentre gli altri attaccanti venivano ripresi da un gruppo di una cinquantina di atleti. Una autentica volata delle varie formazioni per prendere la prima cote del finale permetteva di riprendere l’atleta australiano senza problemi. Tosh Van der Sande (Jumbo-Visma) con incredibile lavoro sulla Cote de Montagne non permetteva a nessun di attaccare, il suo lavoro terminava ai -2200, quando Cosnefroy scattava secco, mentre Laporte e Andrea Bagioli (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si trovavano al suo immediato inseguimento, 3 atleti si riunivano a loro, tra i quali nuovamente Honore che tentava l’inseguimento in solitaria, ma l’azione di Cosnefroy era molto solida e gli permetteva di conquistare il successo, mentre dietro di lui era Matthews a vincere la volata del gruppo davanti a Girmay, Van Aert e Ivan Garcia Cortina (Movistar Team), mentre Bettiol chiudeva all’ottavo posto come migliore degli italiani.

Appuntamento a domenica per il Grand Prix Cycliste de Montréal, che prevederà un percorso più impegnativo.

Carlo Toniatti.

Il successo di Cosnefroy a Quebec. (foto: Getty Images)

Il successo di Cosnefroy a Quebec. (foto: Getty Images)

PEDERSEN, TRIS A TALAVERA DE LA REINA. EVENEPOER SEMPRE PRIMO

settembre 9, 2022 by Redazione  
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A Talavera de la Reina, al termine della tappa probabilmente disegnata peggio della Vuelta 2022, vince in volata Mads Pedersen (Team Trek Segafredo), che ha praticamente gioco facile essendo il gruppo di una sessantina di ciclisti all’arrivo privo di altri velocisti, che si erano staccati sui due GPM precedenti. Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) conserva la maglia rossa.

Non si può certo dire che l’altimetria della diciannovesima tappa della Vuelta 2022, da Talavera de la Reina a Talavera de la Reina, rapisca gli occhi di un appassionato di ciclismo. La doppia scalata del Puerto del Piélago, al km 30 ed al km 96, è irrimediabilmente resa vana dagli ultimi 40 km tra discesa e pianura. Ma e perché. Le perplessità aumentano considerando che questa è la terzultima tappa di un GT e si poteva fare di più per garantire maggior spettacolo. Invece, Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl), che ieri ha praticamente chiuso il discorso maglia rossa andando a vincere sull’Alto de Piornal, oggi può amministrare a suo piacimento il primato in classifica generale in una tappa dove probabilmente saranno protagonisti i fuggitivi ma in cui non possiamo neanche escludere l’arrivo in volata, più o meno ristrett. Alla partenza da Talavera de la Reina si osservava un minuto di silenzio per la scomparsa della Regina Elisabetta con tutto il Team INEOS schierato in prima linea. La fuga di giornata si concretizzava sulle prime rampe del Puerto del Piélago. Erano Jonathan Cicedo (Team EF Education EasyPost), Brandon McNulty (UAE Team Emirates) ed Ander Okamika (Team Burgos BH) ad evadere dal gruppo maglia rossa. Dopo 23 km il vantaggio dei tre di testa era di quasi 3 minuti sul gruppo maglia rossa. McNulty scollinava in prima posizione sul primo GPM del Puerto del Piélago posto al km 30.3. Lawson Craddock (Team BikeExchange Jayco), che era stato per oltre 30 km a bagnomaria, si rialzava e veniva ripreso dal gruppo maglia rossa a 80 km dall’arrivo. Il Team Trek Segafredo controllava la fuga e per il momento Mads Pedersen sembrava avere le carte in regola per puntare alla terza vittoria consecutiva alla Vuelta 2022. Okamika si aggiudicava il traguardo volante di Hinojosa de San Vicente posto al km 81.7, mentre il gruppo aveva ridotto il proprio ritardo dal gruppo, che era di 1 minuto e 30 secondi a 55 km dall’arrivo. A 50 km dalla conclusione il vantaggio del terzetto di testa era di soli 35 secondi. Dopo 1 km la fuga veniva annullata dal gruppo. A questo punto era il Team Bahrain Victorious a imprimere un ritmo più elevato in vista degli ultimi 5 km della salita, i più costanti e difficili, con pendenze intorno al 6%. Richard Carapaz (Team Ineos) vinceva il secondo GPM del Puerto de Piélago posto al km 96.1. La successiva veloce discesa verso l’arrivo non forniva ulteriori note di cronaca ed a disputarsi la volata finale era un gruppo forte di una sessantina di unità. Era Mads Pedersen (Team Trek Segafredo) a vincere con autorità davanti a Fred Wright (Team Bahrain Victorious) ed a Gianni Vermeersch(Team Alpecin Deceuninck). Chiudevano la top five Ben Turner (Team INEOS) in quarta posizione e Mike Teunissen (Team Jumbo Visma) in quinta posizione. L’ex campione del mondo ottiene la terza vittoria di tappa alla Vuelta 2022 e dimostra di essere uno dei ciclisti più forti quando i percorsi sono movimentati e presentano salite non difficilissime da scalare. In classifica generale Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) resta saldamente in maglia rossa davanti ad Enric Mas (Team Movistar) e Juan Ayuso. Domani è in programma la ventesima e penultima tappa da Moralzarzal al Puerto de Navacerrada di 182 km. Saranno cinque i GPM da affrontare e sui quali potremo assistere alle ultime schermaglie in ottica classifica generale. Ad Evenepoel basterà controllare soprattutto Mas ed Ayuso, i ciclisti più ‘temibili’ alle sue spalle. Non escludiamo una nuova vittoria per un ciclista presente nella fuga di giornata.

Antonio Scarfone

Mads Pedersen vince a Talavera de la Reina (foto: Getty Images)

Mads Pedersen vince a Talavera de la Reina (foto: Getty Images)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): TALAVERA DE LA REINA – TALAVERA DE LA REINA

settembre 9, 2022 by Redazione  
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Il percorso della terzultima tappa dice fuga, ma non va esclusa a priori la possibilità di un arrivo in volata a Talavera de la Reina

La Vuelta è giunta alla sua terzultima giornata, dopo la quale rimarranno da affrontare solo il tappone della Sierra de Guadarrama e la passerella conclusiva di Madrid, che sarà “affaire” per i velocisti. Oggi la corsa spagnola si fermerà a Talavera de la Reina, attorno alla quale è stata disegnata una frazione di trasferimento di difficile interpretazione. La lunga ma facile ascesa al Puerto de Pielago (ufficialmente 9 Km al 5.9%, in realtà quasi 20 Km) sembrerebbe un ostacolo troppo impegnativo per i velocisti, anche per il fatto che dovrà essere ripetuta due volte, ma dopo l’ultimo scollinamento dovranno esser percorsi 42 Km per andare al traguardo. Inevitabile che vada via la tradizionale fuga di giornata – magari lungo la prima delle due ascese, che s’incomincerà a una dozzina di chilometri dal via – ma se il tentativo non dovesse accumulare un vantaggio incolmabile il tratto finale privo di difficoltà potrebbe vedere l’inesorabile rimonta del gruppo, a sfavore del quale potrebbero pesare le fatiche accumulate in tre settimane di corsa. Si potrebbe anche verificare una situazione simile a quella vista nella tappa di Cistierna, altimetricamente simile a quella odierna anche se presenteva una sola lunga salita che terminava a 64 Km dal traguardo, dove la fuga riuscì a prevalere per poco meno di mezzo minuto sul gruppo.

Il Parque de la Alameda a Talavera de la Reina e l’altimetria della diciannovesima tappa (wikipedia)

Il Parque de la Alameda a Talavera de la Reina e l’altimetria della diciannovesima tappa (wikipedia)

METEO VUELTA

Talavera de la Reina – partenza: cielo sereno, 28.7°C, vento debole da W (5-8 km/h), umidità al 47%
Talavera de la Reina (62.9 Km): sole e caldo, 30°C, vento debole da W (7-10 km/h), umidità al 42%
Talavera de la Reina – arrivo: sole e caldo, 31.4°C, vento debole da W (9-13 km/h), umidità al 36%

GLI ORARI DELLA VUELTA

14.03: partenza da Talavera de la Reina
14.15: inizio diretta su Eurosport
14.45-14.50: GPM del Puerto del Piélago
16.00-16.15: traguardo volante di Hinojosa de San Vicente
16.20-16.35: GPM del Puerto del Piélago
17.20-17.40: arrivo a Talavera de la Reina

RASSEGNA STAMPA

Vuelta: in salita il sigillo di Evenepoel, sempre più leader

Gazzetta dello Sport – Italia

Remco Evenepoel je zmagal in potrdil, kdo je letošnji kralj Vuelte

Delo – Slovenia

Evenepoel toujours le plus fort

L’Équipe – Francia

Evenepoel no tiene piedad

AS – Spagna

João Almeida arrisca, mas não petisca

Público – Portogallo

‘Still not done’: Evenepoel tightens grip on Vuelta with stage 18 victory

The Guardian – Regno Unito

Wat een demonstratie! Remco Evenepoel wint etappe na beresterke slotklim en loopt uit op rivaal Enric Mas

Het Nieuwsblad – Belgio

Remco Evenepoel snoept ritzege in Vuelta af van Robert Gesink

De Telegraaf – Paesi Bassi

Vuelta-kongen efter ny supermands-opvisning: Den mest perfekte dag i mit liv. At vinde en bjergetape i førertrøjen er helt specielt

Politiken – Danimarca

Evenepoel baut mit Etappensieg Führung bei der Vuelta aus

Kicker – Germania

Evenepoel, sin margen de error: victoria de etapa y más líder que nunca

El Espectador – Colombia

Richard Carapaz es nuevo líder de montaña en La Vuelta; Remco Evenepoel se queda con la etapa 18

El Universo – Ecuador

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della diciottesima tappa, Trujillo – Alto de Piornal

1° Ivo Oliveira
2° Mads Pedersen a 31″
3° Alex Kirsch s.t.
4° Davide Cimolai a 2′17″
5° Kenny Elissonde a 2′24″

Classifica generale

1° Davide Cimolai
2° Lluis Mas a 50″
3° Julius Johansen a 7′30″
4° Ivo Oliveira a 11′31″
5° Tim Merlier a 12′06″

LA VUELTA DI MAERTENS ACCHIAPPATUTTO

Nel 1977 il belga Freddy Maertens prese il via alla Vuelta con la maglia iridata sulle spalle ma sin dalla prima tappa la sostituì con quella amarillo di leader della classifica generale. Alla fine si imporrà nel suo unico GT della carriera con quasi 3 minuti sul corridore di casa Miguel María Lasa e soprattutto un cospicuo bottino di tappe vinte: ben 13 sulle 21 a disposizione. Nel 45° anniversario di quella scorpacciata riviviamo quella Vuelta attraverso i titoli del quotidiano sportivo spagnolo “Mundo Deportivo”

15 MAGGIO 1977 – 19a TAPPA: URKIOLA – MIRANDA DE EBRO (104 Km)

LIDER DEL PRINCIPIO AL FIN
Maertens gano tambien la ultima etapa y establecio un record
Una Vuelta venida a menos – Maertens: “¿Que ha sido facil? Pregunte a mi equipo” – “Teka” supero a “Kas” – Barrutia y Sanemeterio a la hora del balance – Maertens llego al medio millon de pesetas

08-09-2022

settembre 8, 2022 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VUELTA A ESPAÑA

Il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si è imposto nella diciottesima tappa, Trujillo – Alto de Piornal, percorrendo 192 Km in 4h45′17″, alla media di 40.381 Km/h. Ha preceduto di 2″ lo spagnolo Enric Mas (Movistar Team) e l’olandese Robert Gesink (Jumbo-Visma). Miglior italiano Davide Villella (Cofidis), 36° a 6′53″. Evenepoel è ancora maglia rossa con 2′07″ su Mas e 5′14″ sullo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates). Miglior italiano Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious), 32° a 1h12′00″

TOUR OF BRITAIN

Il belga Jordi Meeus (BORA-hansgrohe) si è imposto nella quinta tappa, West Bridgford – Mansfield, percorrendo 186.8 Km in 4h21′46″, alla media di 42.817 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Stanislaw Aniolkowski (Bingoal Pauwels Sauces WB) e il britannico Thomas Pidcock (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Nicolò Parisini (Team Qhubeka), 6°. Lo spagnolo Gonzalo Serrano (Movistar Team) è ancora leader della classifica con 3″ su Pidcock e 7″ sul connazionale Omar Fraile (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Alessandro Iacchi (Team Qhubeka), 9° a 24″.

OKOLO JIŽNÍCH ČECH / TOUR OF SOUTH BOHEMIA

Il danese Rasmus Bøgh Wallin (Restaurant Suri-Carl Ras) si è imposto nella prima tappa, circuito a cronometro di Kaplice, percorrendo 7 Km in 9′38″, alla media di 43.599 Km/h. Ha preceduto di 14″ l’olandese Maikel Zijlaard (VolkerWessels Cycling Team) e di 23″ l’italiano Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa Cycling Team). Wallin è il primo leader della classifica con 14″ su Zijlaard e 23″ su Albanese

TURUL ROMANIEI (Giro di Romania)

Il ceco Daniel Babor (Elkov-Kasper) si è imposto nella seconda tappa, Bistrița – Târgu Mureș, percorrendo 166.4 Km in 3h49′50″, alla media di 43.44 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Joren Bloem (À Bloc CT) e l’italiano Nicolas Dalla Valle (Giotti Victoria Savini Due). Babor è il nuovo leader della classifica con 2″ sul rumeno Eduard Michael Grosu (Drone Hopper-Androni Giocattoli) e 6″ su Dalla Valle

TOUR CYCLISTE FÉMININ INTERNATIONAL DE L’ARDÈCHE

L’olandese Loes Adegeest (IBCT) si è imposta nella terza tappa, Avignone – Pernes-les-Fontaines, percorrendo 103.6 Km in 2h33′35″, alla media di 40.473 Km/h. Ha preceduto allo sprint la tedesca Ricarda Bauernfeind (CANYON//SRAM Generation) e la statunitense Emma Langley (nazionale statunitense). Miglior italiana Silvia Zanardi (BePink), 5° a 31″. La Adegeest è la nuova leader della classifica con 3″ sulla Bauernfeind e sulla Langley. Miglior italiana la Zanardi, 6° a 31″

CERATIZIT CHALLENGE BY LA VUELTA

L’olandese Annemiek van Vleuten (Movistar Team) si è imposta nella seconda tappa, circuito di Colindres, percorrendo 105.9 Km in 2h56′30″, alla media di 36 Km/h. Ha preceduto di 2′16″ l’italiana Elisa Longo Borghini (Trek – Segafredo) e la tedesca Liane Lippert (Team DSM). La Van Vleuten è la nuova maglia rossa con 1′55″ sulla Longo Borghini e 2′24″ sulla connazionale Demi Vollering (Team SD Worx)

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