VAN AERT, PROVE DI MONDIALE A PLOUAY. SUA LA BRETAGNE CLASSIC
Wout van Aert (Team Jumbo Visma) vince da favorito la Bretagne Classic e manda un chiaro messaggio ai prossimi avversari del Mondiale australiano. Per l’Italia buone prove di Filippo Fiorelli (Team Bardiani CSF) giunto quarto e di Andrea Piccolo (Team EF Education EasyPost), molto attivo nel finale.
Rostervel, Cadoudal, La Scaouët, Bot Coët, Tréorzan, Kerloas, Le Hinguer , Marta, Longeo, Kerlucas, Le Lezot. Ecco i nomi delle cotes nei dintorni di Plouay, alcuni dei quali dovranno essere affrontati due volte, che accoglieranno i ciclisti per l’86° edizione della Bretagne Classic – Ouest France. Una corsa radicata nel calendario francese ed internazionale dove gli organizzatori si sbizzarriscono spesso nel cambiare il percorso, la cui partenza ed arrivo, almeno quelli, restano a Plouay. L’edizione 2022 è lunga quasi 255 e, notizia dell’ultima ora, a causa delle cattive condizioni in cui versano, sono stati annullati i passaggi sui due sterrati negli ultimi 60 km che avrebbero animato ulteriormente la corsa. La lista dei partenti è di alto livello, con un confermatissimo Benoit Cosnefroy (Team AG2R Citroen), vincitore lo scorso anno ai danni di Julian Alaphilippe. La star alla partenza è senza dubbio Wout van Aert (Team Jumbo Visma), che dopo un po’ di riposo dopo il Tour, ha ricominciato a macinare km a partire dalla settimana scorsa sfiorando la vittoria alla Classica di Amburgo. Il belga parte favorito ed ha una squadra tutta al suo servizio. C’è il ritorno alle corse anche da parte di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Lo sloveno non è tra i favoriti. Almeno sulla carta, e nella sua squadra potrebbe fare il gregario di lusso per Matteo Trentin e Diego Ulissi. Se il ritmo degli ultimi km non sarà troppo indiavolato, anche i velocisti presenti avranno le loro chances di vittoria e tra quelli più forti alla partenza citiamo Giacomo Nizzolo (Team Israel Premier Tech), Elia Viviani (Team INEOS), Arnaud Demare (Team Groupama FDJ), Michael Matthews (Team BikeExchange Jayco) ed Arnaud de Lie (Team Lotto Sudal). La fuga di giornata si formava dopo la partenza da Plouay grazie all’azione di sei ciclisti: Luke Rowe (Team INEOS), Pierre Rolland (Team B&B Hotels KTM), Chris Hamilton (Team DSM), Yevgeniy Gidich (Team Astana Qazaqstan), Johan Meens (Team Bingoal Pauwels) e Martin Urianstad (Uno-X Pro Cycling Team). Dopo 110 km, praticamente i più facili altimetricamente con una sola cote affrontata, su un totale di 13, la fuga aveva 3 minuti di vantaggio sul gruppo tirato dal Team Jumbo Visma. A circa 50 km dall’arrivo al gruppo di testa si univano altri nove ciclisti, ovvero Aurelien Paret-Peintre (Team AG2R Citroen), Markus Hoelgaard (Team Trek Segafredo), Kevin Geniets (Team Groupama FDJ), Krists Neilands (Team Israel Premier Tech), Andrea Piccolo (Team EF Education EasyPost), Jan Tratnik (Team Bahrain Victorious), Pavel Bittner (Team DSM), Matteo Trentin e Rui Oliveira (UAE Team Emirates) e Samuele Zoccarato (Team Bardiani CSF). Il primo ciclista della fuga a rialzarsi era Gidich, a 45 km dall’arrivo. Il gruppo principale insegiva a 45 secondi di ritardo. Delle 13 cotes in programma, sei dovevano essere affrontate negli ultimi 25 km. A 20 km dall’arrivo iniziavano gli scatti anche nel gruppo principale. Molto attivi erano David Gaudu (Team Groupama FDJ) e lo stesso Wout van Aert. A 15 km dal termine in testa alla corsa erano rimasti Piccolo, Tratnik e Zoccarato. A fare il forcing nel gruppo inseguitore erano Jumbo Visma e Groupama FDJ. I tre di testa venivano ripresi a 4 dall’arrivo da un gruppo piuttosto frastagliato forte di una ventina di unità. L’ultimo ad arrendersi era Tratnik. Il forcing decisivo lo facevano Lotto Soudal e Intermarchè Wanty Gobert. Van Aert, sempre nelle primissime posizioni, sembrava in controllo sugli scatti di alcuni ciclisti negli ultimi 3 km. Nella volata il belga aveva la meglio su Axel Laurance (Team B&B Hotels KTM) ed Alexander Kamp (Team Trek Segafredo). Chiudevano la top five Arnaud de Lie (Team Lotto Soudal) in quarta posizione e Filippo Fiorelli (Team Bardiani CSF) in quinta posizione. Da segnalare nella top ten anche il decimo posto di Andrea Piccolo. Van Aert ritorna al successo dopo poco più di un mese, visto che la sua ultima vittoria è stata nella cronometro della ventesima tappa del Tour. E tra meno di un mese, al Mondiale in Australia, su un percorso non troppo dissimile da quello di oggi, il belga può a ben vedere essere uno degli uomini da battere.
Giuseppe Scarfone

Wout van Aert vince la Bretagne Classic (foto: Bruno Bade/Getty Images)
28-08-2022
agosto 28, 2022 by Redazione
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VUELTA A ESPAÑA
Il sudafricano Louis Meintjes (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) si è imposto nella nona tappa, Villaviciosa – Les Praeres (Nava), percorrendo 171.4 Km in 4h32′39″, alla media di 37.719 Km/h. Ha preceduto di 1′01″ l’italiano Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team) e di 1′14″ l’italiano Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious). Il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) è ancora maglia rossa con 1′12″ sullo spagnolo Enric Mas (Movistar Team) e 1′53″ sullo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), 22° a 9′49″
BRETAGNE CLASSIC – OUEST-FRANCE
Il belga Wout Van Aert (Jumbo-Visma) si è imposto corsa francese, circuito di Plouay, percorrendo 254.8 Km in 6h04′22″, alla media di 41.958 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Axel Laurance (B&B Hotels-KTM) e il danese Alexander Kamp (Trek-Segafredo). Miglior italiano Filippo Fiorelli (Bardiani CSF Faizanè), 5°.
DEUTSCHLAND TOUR
Lo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain Victorious) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Schiltach – Stoccarda, percorrendo 186.6 Km in 4h11′19″, alla media di 44.549 Km/h. Ha preceduto allo sprint il portoghese Ruben Guerreiro (EF Education-EasyPost) e il tedesco Georg Zimmermann (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux). Miglior italiano Davide Formolo (UAE Team Emirates), 6°. Il britannico Adam Yates (INEOS Grenadiers) si impone in classifica con 22″ su Bilbao e 44″ su Guerreiro. Miglior italiano Formolo, 10° a 1′44″.
RONDE VAN DE ACHTERHOEK
L’olandese Coen Vermeltfoort (VolkerWessels Cycling Team) si è imposto corsa olandese, circuito di Aalten, percorrendo 204.1 Km in 4h31′23″, alla media di 45.124 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Martijn Budding (Riwal Cycling Team) e il britannico Jim Brown (WiV SunGod). Miglior italiano Enrico Zanoncello (Bardiani CSF Faizanè), 6°.
TOUR OF BULGARIA
Il tedesco Tobias Nolde (P&S Benotti) si è imposto nella prima tappa, Sofia – Plovdiv, percorrendo 164 Km in 3h34′00″, alla media di 45.981 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Francesco Di Felice (Gallina Ecotek Lucchini Colosio) e di 6″ l’ucraino Kyrylo Tsarenko (Gallina Ecotek Lucchini Colosio). Nolde è il nuovo leader della cclassifica con 3″ su Di Felice e 15″ su Tsarenko
TOUR OF SAKARYA (Turchia)
L’ucraino Mykhaylo Kononenko (Sakarya BB Pro Team) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Sakarya, percorrendo 154.9 Km in 3h35′06″, alla media di 43.208 Km/h. Ha preceduto di 1′41″ il connazionale Vitaliy Buts (Sakarya BB Pro Team) e il kazako Igor Chzhan (Almaty Cycling Team). Nessun italiano in gara. Kononenko si impone in classifica con 11″ sul mongolo Jambaljamats Sainbayar (Terengganu Polygon Cycling Team) e 13″ su Chzhan
TOUR DE L’AVENIR (Under23)
L’italiano Lorenzo Milesi si è imposto nella nona ed ultima tappa, Bessans – Villaroger, percorrendo 134.1 Km in 3h23′59″, alla media di 39.444 Km/h. Ha preceduto di 37″ il belga Alec Segaert e di 39″ il francese Ewen Costiou. Il belga Cian Uijtdebroeks si impone in classifica con 1′23″ sul norvegese Johannes Staune-Mittet e 2′00″ sul tedesco Michel Heßmann. Miglior italiano Davide Piganzoli, 5° a 3′17″.
PREMONDIALE GIRO TOSCANA INTERNAZIONALE FEMMINILE – MEMORIAL MICHELA FANINI
La polacca Dominika Wlodarczyk (ATOM Deweloper Posciellux.pl Wroclaw) si è imposta nella terza ed ultima tappa, Lucca – Montecatini Terme, percorrendo 125.2 Km in 3h19′37″, alla media di 37.632 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraina Olga Shekel (nazionale ucraina) e la connazionale Agnieszka Skalniak-Sójka (ATOM Deweloper Posciellux.pl Wroclaw). Miglior italiana Alessia Vigilia (Top Girls Fassa Bortolo), 7° a 28″. La Skalniak-Sójka si impone in classifica con 7″ sulla Wlodarczyk e 23″ sulla Shekel. Miglior italiana la Vigilia, 9° a 1′16″
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): VILLAVICIOSA – LES PRAERES
agosto 28, 2022 by Redazione
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La Vuelta torna sulla breve ma ripidissima salita di Les Praeres, dove nel 2018 conquistò la maglia rossa, che poi indosserà fino al traguardo finale di Madrid, il britannico Simon Yates. Cosa succederà stavolta?
Non la si può certo definire d’alta montagna la nona tappa della Vuelta, a causa del suo costante mantenersi sotto gli 800 metri di quota, ma gli scalatori si sono già circolettati di rosso il nome della località d’arrivo, memori di quanto successo quattro anni fa. Les Praers, infatti, è già stata sede d’arrivo nell’edizione del 2018, vinta dal britannico Simon Yates, che conquistò la maglia rossa proprio su questo traguardo, togliendola dalle spalle dello spagnolo Jesús Herrada, per poi mantendola sino all’approdo finale di Madrid, strada facendo incrementando il suo vantaggio fino a portarlo al minuto e 46 secondi che lo separerà dal secondo classificato, lo spagnolo Enric Mas. Tornando alla tappa di Les Praeres lo scatto decisivo Yates lo piazzò a soli 500 metri dal traguardo, percorsa una salita che, di fatto, è un muro moltiplicato per quattro: è lunga soli 3800 metri ma – tranne due brevi tratti – presenta costantemente pendenze in doppia cifra, che oscillano tra una media del 13% e un picco massimo del 24% che si trova proprio nei pressi del punto dove scattò Yates. Per quanto riguarda il resto del percorso, la marcia d’avvicinamento alla rampa finale non proporrà difficoltà altimetriche nei primi 50 Km, poi si entrerà nell’ottovolante di giornata, che vedrà i corridori affrontare quattro salite intermedie non particolarmente difficili, nemmeno quando si tratterà di raggiungere il Mirador del Fito, colle considerato di prima categoria ma che presenta chilometraggio e pendenze da seconda (10 Km al 5.5%).

La località di Les Praeres e l’altimetria della nona tappa (www.elcomercio.es)
METEO VUELTA
Villaviciosa : cielo sereno, 25.5°C (percepiti 27°C), vento moderato da E (13 km/h), umidità al 71%
Ribadesella (Km 36): cielo sereno, 26.1°C (percepiti 28°C), vento moderato da E (17 km/h), umidità al 69%
Arriondas – inizio salita Mirador del Fito (Km 83): cielo sereno, 26.5°C (percepiti 28°C), vento moderato da ENE (17 km/h), umidità al 68%
Villaviciosa (traguardo volante – Km 138) : cielo sereno, 26.9°C (percepiti 29°C), vento moderato da ENE (17 km/h), umidità al 68%
Les Praeres (Nava) : previsioni non disponibili
GLI ORARI DELLA VUELTA
12.35: inizio diretta su Eurosport
12.53: partenza da Villaviciosa
14.20-14.30: GPM dell’Alto del Torno
15.15-15.30: GPM del Mirador del Fito
15.50-16.15: GPM dell’Alto de la Llama
16.25-16.50: traguardo volante di Villaviciosa
16.40-17.10: GPM de La Campa
17.10-17.40: inizio salita finale
17.15-17.50: arrivo a Les Praeres
RASSEGNA STAMPA
Vuelta: Vine regala il bis in salita. Evenepoel resta leader
Gazzetta dello Sport – Italia
Roglič brez težav sledil Evenepoelu in napredoval na 3. mesto
Delo – Slovenia
Le bon Vine
L’Équipe – Francia
Enric Mas es una lapa
AS – Spagna
Desta vez, Jay Vine apareceu no meio do nevoeiro
Público – Portogallo
Jay Vine wins another Vuelta stage while Remco Evenepoel maintains lead
The Guardian – Regno Unito
Daar is nummer twee! Jay Vine pakt tweede bergetappe in de Vuelta, sterke Remco Evenepoel blijft in het rood
Het Nieuwsblad – Belgio
‘Online-fietser’ Vine doet het nog een keer in Vuelta, Evenepoel behoudt rood
De Telegraaf – Paesi Bassi
Ny Vuelta-triumf til australier: Mads Pedersen brillerer i bjergene og erobrer pointtrøjen
Politiken – Danimarca
Vine feiert zweiten Tagessieg – Evenepoel bleibt vorn
Kicker – Germania
Jay Vine vuelve a ganar en la Vuelta a España, se coronó en la octava etapa
El Espectador – Colombia
Richard Carapaz y una polémica acción en la octava etapa de la Vuelta a España
El Universo – Ecuador
Vine goes again! Wins another stage in Spain
The Daily Telegraph – Australia
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo dell’ottava tappa, Pola de Laviana – Colláu Fancuaya
1° Mike Teunissen
2° Ivo Oliveira a 19″
3° Sebastian Molano a 22″
4° Miles Scotson a 38″
5° Danny van Poppel s.t.
Miglior italiano Davide Cimolai, 10° a 1′19″
Classifica generale
1° Floris De Tier
2° Gerben Thijssen a 8′49″
3° Boy van Poppel a 8′52″
4° Henri Vandenabeele a 12′08″
5° Lluis Mas a 14′01″
Miglior italiano Davide Cimolai, 10° a 15′13″
LA VUELTA DI MAERTENS ACCHIAPPATUTTO
Nel 1977 il belga Freddy Maertens prese il via alla Vuelta con la maglia iridata sulle spalle ma sin dalla prima tappa la sostituì con quella amarillo di leader della classifica generale. Alla fine si imporrà nel suo unico GT della carriera con quasi 3 minuti sul corridore di casa Miguel María Lasa e soprattutto un cospicuo bottino di tappe vinte: ben 13 sulle 21 a disposizione. Nel 45° anniversario di quella scorpacciata riviviamo quella Vuelta attraverso i titoli del quotidiano sportivo spagnolo “Mundo Deportivo”
4 MAGGIO 1977 – 8a TAPPA: ALCALÀ DE XIVERT – TORTOSA (141 Km)
TRAS UNA ETAPA SOPORIFERA, MAERTENS SE IMPUSO POR SEPTIMA VEZ
Ningún español entre los once primeros en Tortosa
La significativa mirada atras – Maertens: “Mañana igualo el record de Van Looy y pasado lo supero” – Nazabal: “No se puede correr asfixiandote” – Rendir pleitesia al amo
27-08-2022
agosto 27, 2022 by Redazione
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VUELTA A ESPAÑA
L’australiano Jay Vine (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nell’ottava tappa, La Pola Llaviana / Pola de Laviana – Colláu Fancuaya (Yernes y Tameza), percorrendo 153.4 Km in 4h05′25″, alla media di 37.504 Km/h. Ha preceduto di 43″ lo spagnolo Marc Soler (UAE Team Emirates) e l’estone Rein Taaramäe (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), 30° a 3′37″. Il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) è ancora maglia rossa con 28″ sullo spagnolo Enric Mas (Movistar Team) e 1′01″ sullo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), 23° a 6′16″
DEUTSCHLAND TOUR
Il britannico Adam Yates (INEOS Grenadiers) si è imposto nella terza tappa, Friburgo in Brisgovia – Schauinsland, percorrendo 148.9 Km in 3h41′19″, alla media di 40.367 Km/h. Ha preceduto di 19″ lo spagnolo Pello Bilbao (Bahrain Victorious) e di 28″ il belga Mauri Vansevenant (Quick-Step Alpha Vinyl Team). Miglior italiano Davide Formolo (UAE Team Emirates), 13° a 1′20″. Yates è il nuovo leader della classifica con 30″ su Bilbao e 49″ su Vansevenant. Miglior italiano Formolo, 13° a 1′42″.
TOUR OF BULGARIA
Il polacco Marceli Boguslawski (HRE Mazowsze Serce Polski) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro di Sofia, percorrendo 1 Km in 1′12″, alla media di 50.000 Km/h. Ha preceduto di 2″ il ceco Matyas Kopecky (Team Novo Nordisk) e di 3″ il connazionale Adrian Banaszek (HRE Mazowsze Serce Polski). Miglior italiano Francesco Carollo (MG.K vis Colors for Peace VPM), 7° a 4″. Boguslawski è il primo leader della cclassifica con 2″ su Kopecky e 3″ su Banaszek. Miglior italiano Carollo, 7° a 4″.
TOUR OF SAKARYA (Turchia)
Il sudafricano Gustav Basson (ProTouch) si è imposto nella terza tappa, circuito di Sakarya, percorrendo 152 Km in 3h25′01″, alla media di 44.484 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraino Vitaliy Buts (Sakarya BB Pro Team) e l’algerino Yacine Hamza (nazionale algerina). Nessun italiano in gara. Il mongolo Jambaljamats Sainbayar (Terengganu Polygon Cycling Team) è ancora leader della classifica con 4″ sul turco Burak Abay (Spor Toto Cycling Team) e 6″ sul kazako Igor Chzhan (Almaty Cycling Team).
TOUR DE L’AVENIR (Under23)
Il belga Cian Uijtdebroeks si è imposto anche nell’ottava tappa, Ugine – La Toussuire, percorrendo 100.2 Km in 2h45′17″, alla media di 36.374 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’irlandese Archie Ryan e di 23″ il norvegese Johannes Staune-Mittet. Miglior italiano Davide Piganzoli, 4° a 1′21″. Uijtdebroeks è la nuova maglia gialla con 1′23″ su Staune-Mittet e 2′00″ sul tedesco Michel Heßmann. Miglior italiano Piganzoli, 4° a 2′30″.
CLASSIC LORIENT AGGLOMÉRATION – TROPHÉE CERATIZIT (Donne)
La spagnola Margarita Victoria García (UAE Team ADQ) si è imposta nella corsa francese, circuito di Plouay, percorrendo 158.4 Km in 4h02′16″, alla media di 39.229 Km/h. Ha preceduto allo sprjnt l’olandese Amber Kraak (Team Jumbo-Visma) e di 5″ l’australiana Grace Brown (FDJ-SUEZ-Futuroscope). Miglior italiana Ilaria Sanguineti (Valcar-Travel & Service), 4° a 5″.
PREMONDIALE GIRO TOSCANA INTERNAZIONALE FEMMINILE – MEMORIAL MICHELA FANINI
La polacca Karolina Kumiega (Valcar-Travel & Service) si è imposta nella seconda tappa, circuito di Segromigno in Piano (Capannori), percorrendo 116.8 Km in 2h56′38″, alla media di 39.675 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Agnieszka Skalniak-Sójka (ATOM Deweloper Posciellux.pl Wroclaw) e la lituana Rasa Leleivyte (Aromitalia Basso Bikes Vaiano). Miglior italiana Asia Zontone (Isolmant-Premac-Vittoria), 8° a 9″. La Skalniak-Sójka è la tornata leader della classifica con 15″ sull’ucraina Valeriya Kononenko (nazionale ucraina) e sulla connazionale Dominika Wlodarczyk (ATOM Deweloper Posciellux.pl Wroclaw). Miglior italiana Alessia Vigilia (Top Girls Fassa Bortolo), 10° a 44″
VINE CONCEDE IL BIS A COLLAU FANCUAYA. EVENEPOEL RAFFORZA LA LEADERSHIP.
E’ ancora prematuro dire che è nata una stella, ma di sicuro il Jay Vine visto nelle ultime 48 ore lascia pensare che l’australiano nei prossimi anni potrebbe essere uno degli uomini da tenere più in considerazione nelle tappe di montagna. L’australiano, campione del mondo di E-Cycling, ha colto oggi il bis vincendo l’8a tappa della Vuelta, La Pola Llaviana-Collàu Fancuaya appena 2 giorni dopo la sua prima vittoria in assoluto in una corsa World Tour. Il corridore dell’Alpecin-Deceuninck è andato in fuga insieme ad altri 9 corridori, tra cui Thibaut Pinot (Groupam-FDJ) e Marc Soler (UAE Team Emirates) per poi staccarli inesorabilmente lungo la salita finale. Alle sue spalle, secondo posto per Marc Soler (a 43″) davanti a Rein Taaramae (Intermarchè-Wanty-Gobert Materiaux) giunto a 47″ insieme a Pinot. Bene Remco Evenepoel (Quick Step Alpha Vinyl) che ha forzato nel finale consolidando la sua leadership nella classifica generale. Il fiammingo ora guida con 28″ su Enric Mas (Movistar Team) e 1′01″ sul campione uscente Primoz Roglic (Jumbo-Visma).
L’8a tappa della Vuelta 2022 era lunga appena 153,4 km ma era piena zeppa di salite. La prima asperità, l’Alto della Colladona (7 km al 6,3%, 2a cat.) iniziava ad appena un manciata di km dal via. Dopo la successiva discesa ed un tratto di fondovalle, iniziava la seconda salita, l’Alto de la Mozqueta (7,2 km al 6%, 2 cat.) la cui vetta era posta al km 49. Il tratto successivo prevedeva altri tre gpm, questa volta di 3a categoria: l’Alto de Santo Emiliano (5,8 km al 5,3%) al km 67, il Puerto de Tenebredo (5,9 km al 5,5%) al km 99 e il Puerto de Perlavia (3,8 km al 7,9%) al km 115. Un ultimo tratto di fondovalle in leggera salita, anticipava l’ascesa finale che portava i corridori a Collàu Fancuaya (10,2 km al 7,9%), banco di prova decisamente interessante per il leader Evenepoel e per tutti gli aspiranti alla vittoria finale. Una tappa destinata a cambiare ulteriormente la fisionomia della classifica generale.
Pronti via e Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team) ha subito provato ad evadere dal gruppo. Alle sue spalle si è immediatamente scatenata la bagarre con un Brandon McNulty (UAE Team Emirates) particolarmente attivo. Ai piedi della prima salita di giornata si è così formato un gruppetto di 7 uomini che comprendeva, oltre al Kazako e allo Statunitense, anche la coppia australiana dell’Alpecin-Deceuninck formata Jay Vine e Robert Stannard e poi Davide Villella (Cofidis), Elie Gesbert (Arkea-Samsic) e Mark Padun (EF Education-EasyPost). Di lì a poco dal gruppo, che non era troppo distante, è partito Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) a cui si sono immediatamente accodati Oscar Cabedo (Burgos-BH) e Rein Taaramae (Intermarchè-Wanty-Gobert Materiaux). Il terzetto è rientrato sul gruppo di testa nel giro qualche centinaia di metri, andando a formare un drappello di 10 corridori. Il ritmo del gruppo principale però non voleva calare, poichè molte squadre erano rimaste fuori dall’azione e così diversi altri corridori, tra cui Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) ed Alejandro Valverde (Movistar Team) sono man mano rientrati sulla testa della corsa. L’azione, diventata troppo numerosa e pericolosa per la maglia roja di Remco Evenepoel, ha scatenato la reazione della Quick Step Alpha Vinyl che ha provato a chiudere. Contemporaneamente, i battistrada avevano ulteriormente aumentato il ritmo per non farsi riprendere dal plotone. Ciò ha contribuito a selezionare sia il drappello di testa che il gruppo principale dal quale si erano staccati molti corridori. Vine e Soler hanno scollinato in testa allungando in discesa, mentre gli ex-compagni di fuga sono stati riassorbiti man mano dal gruppo. La bagarre è continuata senza tregua e i vari tentativi di rientrare su Soler e Vine si sono sprecati finchè, intorno al km 25, un gruppetto di 6 uomini formato da Mikel Landa (Bahrain-Victorius), Lucas Hamilton (Team BikeExchange-Jayco), Mads Pedersen (Trek-Segafredo), Bruno Armirail (Groupama-FDJ), Rein Taaramae e Alexey Lutsenko non è riuscito ad ottenere il ‘via libera’ dal plotone, rientrando sulla coppia di testa. Poco dopo dal gruppo principale sono evasi altri due corridori della Groupama col chiaro intento di rientrare sui battistrada: Thibaut Pinot e Sebastien Reichenbach. Al km 30 gli otto di testa avevano circa 50″ sul duo della Groupama ed 1′30″ sul gruppo principale che si era dato una calmata, pur non rialzandosi.
Nel tratto di fondovalle, Armirail si è volontariamete staccato dal gruppo di testa per aspettare i compagni di squadra e guidare l’inseguimento ai 7 battistrada. Il ricongiungimento si è consumato intorno al km 40, dando vita ad un plotoncino di testa formato da 10 corridori mentre il gruppo, sempre tirato dagli uomini di Evenepoel, si trovava già ad oltre 2 minuti di ritardo. A questo punto, la corsa ha decisamente cambiato volto. Dopo un avvio a dir poco scoppiettante, le acque si sono calmate: i fuggitivi hanno iniziato a procedere di comune accordo mentre il plotone continuava lentamente a perdere qualche secondo transitando ai -100 con circa 3′50″ di ritardo. Nei chilometri successivi è successo veramente poco: il gap si è stabilizzato intorno ai 4′10″/4′20″ mentre Jay Vine ha continuato a fare incetta di punti validi per la classifica della maglia a pois transitando per primo su tutti i gpm. Proprio ai fini della classifica dei gpm, da segnalare il ritiro di Victor Langellotti (Burgos-BH). Il monegasco, in testa alla graduatoria stamane, ha dovuto abbandonare a causa di una caduta.
Una volta entrati negli ultimi 30 km, il gruppo ha iniziato leggermente ad accelerare e difatti il gap ha iniziato la sua discesa, seppur molto lenta approcciando la salita finale con un distacco di 3′30″.
La corsa si è riaccesa proprio lungo l’ascesa finale. Il gruppo ha approcciato la salita guidato dagli uomini di Ineos e soprattutto Quick Step (molto attivo il campione del mondo Julien Alaphilippe), recuperando a vista d’occhio sul gruppetto di testa, dal quale avevano iniziato a perdere contatto i primi corridori: il gap ai -7 era sceso già a 2′30″. A quel punto davanti hanno capito che dovevano muoversi. Il primo a farlo è stato Lutsenko quando mancavano 6300 metri al traguardo. Il kazako così facendo ha però scatenato la reazione di Jay Vine che in contropiede è partito tutto solo. Alle sue spalle sono rimasti Soler, Pinot e Taaramae, ma ben presto l’australiano è riuscito a mettere tra se e i primi inseguitori un rassicurante margine di 30″ secondi. Dietro nel frattempo era salito in cattedra proprio Remco Evenepoel. Il belga ha impostato il suo ’solito’ ritmo facendo staccare man mano buona parte degli uomini di classifica. Alla sua ruota sono rimasti man mano solo Enric Mas (Movistar Team) e Primoz Roglic (Jumbo-Visma).
Vine ha tagliato il traguardo in solitaria con ben 43″ su Soler, 47″ sulla coppia Taaramae-Pinot. Quinto posto per Evenepoel (ad 1′20″) che ha regolato Mas e Roglic. Seguono Simon Yates (Team BikeExchange-Jayco) e Carlos Rodriguez (Ineos-Grenadiers) ad 1′33″ e Sebastien Reichebach ad 1′42″. Più indietro LA coppia UAE formata da Jose Almeida e Juan Ayuso (2′10″).
La nuova classifica generale vede in testa sempre Evenepoel con 28″ su Mas e 1′01 su Roglic, salito dalla quarta alla terza posizione. Quindi troviamo Carlos Rodriguez ad 1′47″, Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers) ad 1′54″, Juan Ayuso a 2′02″ e Simon Yates a 2′05″. Chiudono la top ten provvisonria Almeida a 2′44″, Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) a 2′51″ e Ben O’Connor (Ag2r Citroen Team) a 2′59″.
Pierpaolo Gnisci

Bis di Vine alla Vuelta (fonte: Sprint Cycling Agency)
La nuova clas
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): POLA DE LAVIANA – COLLÁU FANCUAYA
agosto 27, 2022 by Redazione
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Secondo arrivo in salita per la Vuelta 2022, stavolta con pendenze molto più impegnative rispetto a quelle affrontate due giorni fa sul Pico Jano. Sui 10 Km al 8.5% del Colláu Fancuaya ci si giocherà una bella fetta della vittoria finale
La Vuelta si appresta a tornare in montagna e anche stavolta per andare a scoprire una meta inedita, com’era stata quella del Pico Jano l’altroieri. Con una sostanziale differenza: sul piano delle pendenze l’ascesa che ha visto balzare in testa alla classifica il belga Evenepoel quasi scompare al confronto con i difficili 10 Km che si dovranno percorrere per raggiungere il traguardo, fissato ai 1134 metri del Colláu Fancuaya. Il nome sembra un’insulto, le sue inclinanzioni non sono invece insulse perchè si viaggerà tra una pendenza media del 8.1% e un picco massimo del 19%. Sarà questo il gran finale dell’immancabile tappa d’alta montagna disegnata sulle strade del Principato delle Asturie, che quest’anno scatterà da Pola de Laviana e prima di quella conclusiva proporrà altre cinque salite intermedie, la prima delle quali si dovrà affrontare subito dopo la partenza. Nessuna presenterà pendenze simile a quelle del Fancuaya, ma le energie che inevitabilmente si dovranno spendere per giungere ai suoi piedi lasceranno il segno al momento d’affrontarne le rampe più micidiali.

La strada che conduce al Colláu Fancuaya e l’altimetria dell’ottava tappa (asturiasparaisociclista.com)
METEO VUELTA
La Pola Llaviana / Pola de Laviana: cielo sereno, 21.5°C, vento debole da E (9 km/h), umidità al 76%
Figareo (Km 33.2): cielo sereno, 24.6°C, vento moderato da ENE (18 km/h), umidità al 63%
Mieres del Camín (Km 73.4): cielo sereno, 25.4°C (percepiti 27°C),, vento moderato da ENE (19 km/h), umidità al 59%
Trubia (Km 109.8): cielo sereno, 25.4°C (percepiti 27°C), vento moderato da ENE (19 km/h), umidità al 63%
Colláu Fancuaya (Yernes y Tameza) : previsioni non disponibili
GLI ORARI DELLA VUELTA
13.00: inizio diretta su Eurosport
13.10: partenza da Pola de Laviana
13.40-13.45: GPM dell’Alto de La Colladona
14.40-14.50: GPM dell’Alto de La Mozqueta
15.10-15.20: GPM dell’Alto de Santo Emiliano
15.55-16.10: GPM del Puerto de Tenebreo
16.20-16.40: GPM del Puerto de Perlavia
16.36-17.00: traguardo volante di Grado
17.00-17.25: inizio salita finale
17.20-17.45: arrivo sul Colláu Fancuaya
RASSEGNA STAMPA
Vuelta: settima tappa a Herrada, beffato Battistella
Gazzetta dello Sport – Italia
Pred Rogličem tri ključne preizkušnje
Delo – Slovenia
Herrada roi des échappés
L’Équipe – Francia
Herrada marca la transición – Herrada, roto entre lágrimas: “No me lo creo, sin palabras”
AS – Spagna
Mais uma desilusão para Fred Wright em grandes palcos de ciclismo
Público – Portogallo
Jesús Herrada sprints to Vuelta stage seven win as Wright denied again
The Guardian – Regno Unito
Jesús Herrada rondt lange vlucht in Vuelta af, leiderstrui Remco Evenepoel komt niet in gevaar – Remco Evenepoel voelt zich klaar voor loodzwaar weekend in de Vuelta: “Het proberen aanpakken zoals Vingegaard in de Tour”
Het Nieuwsblad – Belgio
Dagsucces in Vuelta voor Herrada, Evenepoel houdt leiderstrui – Zet wonderkind Evenepoel rivalen in Vuelta verder op achterstand? – Evenepoel denkt na veroveren rode trui terug aan zuur moment in Giro
De Telegraaf – Paesi Bassi
Mads P. efter dristig taktik: Jeg er glad for, at vi prøvede, selv om det ikke lykkedes
Politiken – Danimarca
Herrada gewinnt Sprint der Ausreißer – Evenepoel bleibt vorn
Kicker – Germania
Jesús Herrada le dio a España la segunda victoria en la Vuelta 2022
El Espectador – Colombia
Richard Carapaz, en el pelotón de la etapa 7 de la Vuelta a España, con triunfo parcial de Jesús Herrada
El Universo – Ecuador
Spaniard pips Sweeny to stage 7 of Vuelta
The Daily Telegraph – Australia
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della settima tappa, Camargo – Cistierna
1° Lionel Taminiaux
2° Gerben Thijssen s.t.
3° Julius Johansen s.t.
4° Floris De Tier s.t.
5° Tim Merlier s.t.
Miglior italiano Dario Cataldo, 12° a 1′24″
Classifica generale
1° Floris De Tier
2° Henri Vandenabeele a 8′52″
3° Itamar Einhorn a 9′01″
4° Gerben Thijssen a 9′34″
5° Boy Van Poppel a 9′37″
Miglior italiano Davide Cimolai, 7° a 15′40″
LA VUELTA DI MAERTENS ACCHIAPPATUTTO
Nel 1977 il belga Freddy Maertens prese il via alla Vuelta con la maglia iridata sulle spalle ma sin dalla prima tappa la sostituì con quella amarillo di leader della classifica generale. Alla fine si imporrà nel suo unico GT della carriera con quasi 3 minuti sul corridore di casa Miguel María Lasa e soprattutto un cospicuo bottino di tappe vinte: ben 13 sulle 21 a disposizione. Nel 45° anniversario di quella scorpacciata riviviamo quella Vuelta attraverso i titoli del quotidiano sportivo spagnolo “Mundo Deportivo”
2 MAGGIO 1977* – 6a TAPPA: VALENCIA – TERUEL (170 Km)
3 MAGGIO 1977 – 7a TAPPA: TERUEL – ALCALÀ DE XIVERT (204 Km)
* Il 3 maggio il quotidiano non uscì
LUIS OCAÑA PERDIO MAS DE UN CUARTO DE HORA
En una tapa infernal, Maertens se apuntò su sexta victoria
El lunes venciò tambien Maertens y comenzò la criba – Conformismo o falta de fuerzas? – Maertens: “Esto es un entrenamiento” – Perurena: “Viejo es nuestro unico capitan” – Tirar pedras contra el propio tejado – Abundantes caidas
HERRADA VINCE E SI COMMUOVE. I FUGGITIVI BEFFANO IL GRUPPO. EVENEPOEL RESTA LEADER
Il giorno dopo il piccolo terremoto che ha lanciato Evenepoel in testa alla classifica generale, la Vuelta ha vissuto una tappa piuttosto tranquilla che ha premiato l’astuzia e l’esperienza di Jesus Herrada (Cofidis). Lo Spagnolo ha regolato allo sprint i quattro compagni di fuga superstiti, relegando Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team) ad un amaro secondo posto e il frettoloso Fred Wright (Bahrain-Victorius) al gradino più basso del podio. Beffati i velocisti che, almeno nelle previsioni della viglia, avrebbero dovuto giocarsi la vittoria di tappa. Remco Evenepoel (Quick Step Alpha Vinyl) resta comodamente in testa alla classifica conservando 21″ di vantaggio su Rudy Molard (Groupama-FDJ) e 28″ su Enric Mas (Movistar Team).
La 7a tappa del Giro di Spagna, 190 km da Camargo a Cistierna, incarnava per molti veri il classico caso della quiete dopo la tempesta. I primi 110 km erano sostanzialmente pianeggianti, dopodichè i corridori dovevano affrontare l’unica salita di giornata, il Puerto de San Glorio (19,3 km al 5,9% di pendenza media) la cui cima era posta a circa 65 km dal traguardo. Una volta scollinato e superata la successiva discesa, la strada ritornava ad essere nuovamente pianeggiante favorendo il rientro di chi aveva eventualmente perso terreno lungo la precedente ascesa. Una frazione che, almeno sulla carta, sembrava destinata a sorridere nuovamente agli sprinter, già protagonisi della 2a e della 3a tappa in terra d’Olanda.
Da segnalare la non-partenza di Andrea Vendrame e Jakko Hanninen. Il duo dell’Ag2r Citroen Team ha dovuto alzare bandiera bianca a causa della positività al covid.
Il primo tentativo di fuga è arrivato al km 4 grazie all’azione di Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team) a cui un paio di chilometri dopo s’è aggiunto l’olandese Julius Van der Berg (EF Education-EasyPost). La coppia non ha però avuto molta fortuna e si è dovuta arrendere al ritorno del plotone nel giro di pochissime pedalate. Subito dopo è partita l’azione che ha poi caratterizzato l’intera frazione. Ad animarla 6 corridori: Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), Omer Goldstein (Israel-PremierTech), Jesus Herrad (Cofidis), Jimmy Janssens (Alpecin-Deceuninck), Harry Sweeny (Lotto-Soudal) e Fred Wright (Bahrain Victorius). Il gruppo, tirato da Burgos-BH ed Euskaltel-Euskadi, ha provato a tenere vicino il sestetto con l’intento di rientrare sui battistrada, ma ha poi man mano mollato visto che i fuggitivi non avevano nessuna intenzione di rallentare. Ai -150 dall’arrivo il gap era già di 3 minuti e ha poi continuato a crescere fino a superare i 4′. Nel frattempo in testa al plotone erano arrivati gli uomini della Trek-Segafredo di Mads Pedersen e quelli del Team BikeExchange-Jayco per Kaden Groves. Il gap ha così iniziato lentamente a scendere, arrivando a circa 3′30″ quando i fuggitivi erano giunti ai piedi del Puerto de San Glorio.
Lungo l’ascesa, l’Israeliano Goldstein ha perso irrimediabilmente contatto dagli altri cinque fuggitivi, venendo poi ripreso dal gruppo sempre tirato dagli uomini della Trek. In questa fase il ritmo imposto dalla squadra americana ha fatto ulteriormente scendere il gap dai battistrada e contemporaneamente è riuscito a far perdere contatto ai principali velocisti: prima Tim Merlier (Alpecin-Deceuninck) e Pascal Ackermann (UAE Team Emirates) e successivamente anche Sam Bennett (Bora-Hansgrohe), Daniel McLay (Team Arkea-Samsic) e Kaden Groves. Allo scollinamento ai 5 fuggiviti restavano appena 2′40″ su un gruppo che sembrava destinato a riprendere i battistrada senza troppi patemi. La Trek ha continuato a tirare finchè da dietro non sono rientati tutte le ruote veloci precedentemente staccate. La ricomposizione del gruppo invece che accelerarne l’andatura, ha dato vita ad una fase di studio che ha consentito ai fuggitivi di mantenere il vantaggio praticamente inalterato: ai -40 il gap era ancora di 2′40″. Nei chilometri successivi è stata la Bora a prendere in mano le redini dell’inseguimento, ma evidentemente le energie rimaste nelle gambe dei corridori non erano tante e così il plotone ha sì guadagnato sui fuggitivi, ma non abbastanza da poterli mettere nel mirino: ai -15 il distacco era ancora superiore al minuto; ai -10 era appen inferiore (55″).
A quel punto i fuggitivi hanno capito che le possibilità di giungere al traguardo erano piuttosto alte e di conseguenza non hanno rallentato. Nel finale è stato soprattutto l’Inglese Wright a tenere alto il ritmo evitando che qualcuno degli altri fuggitivi potesse scappare via. Wright ha imboccato gli utimi 500 metri in testa al drappello, intenzionato a fare volata di testa. Alle sue spalle è però spuntato con grande furbizia Jesus Herrada che ha agilmente superato il britannico tenendo a bada anche Samuele Battistella partito colpevolmente in ritardo dalla 5a posizione. Per l’iberico è così giunta la seconda vittoria di tappa alla Vuelta (la prima nel 2019) della sua carriera. Una vittoria che lo ha particolarmente emozionato a giudicare dalla quantità di lacrime versate dopo aver tagliato per primo il traguardo. Battistella e Wright si sono dovuti accontentare dei gradini più bassi del podio dopo aver sbagliato entrambi la volata: il primo è partito troppo tardi, il secondo ha invece avuto il demerito d’aver anticipato troppo. Janssen e Sweeny si sono invece piazzati rispettivamente in quarta e quinta posizione. Alle loro spalle il gruppo (giunto a 29″) è stato regolato da Sam Bennett che ha battuto Jake Stewart (Groupama-FDJ), Kaden Groves, Mads Pedersen e Daniel McLay.
La classifica generale resta intatta, con Evenepoel (Quick Step Alpha Vinyl) che guida sempre con 21″ su Rudy Molard (Groupama-FDJ), 28″ su Enric Mas (Movistar Team), 1′01″ su Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e 1′12″ su Juan Ayuso (UAE Team Emirates). Seguono tre corridori dell’Ineos: Pavel Sivakov e Tao Geoghegan Hart (entrambi ad 1′27″) e Carlos Rodriguez ad 1′34″. Chiudono la top ten provvisoria Simon Yates (Team BikeExchange-Jayco) 9° ad 1′52″ e Joao Almeida a 1′54″
Domani è in programma l’8a tappa che prevede un nuovo arrivo in salita. La frazione, che porterà i corridori da La Pola Llaviana a Collàu Fancuaya dopo 153 km, prevede ben 5 gpm prima della salita finale (10,2 km al 7,9 %), un’ascesa che potrebbe nuovamente portare i big della generale alla ribalta.
Pierpaolo Gnisci
26-08-2022
agosto 26, 2022 by Redazione
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VUELTA A ESPAÑA
Lo spagnolo Jesus Herrada (Cofidis) si è imposto nella settima tappa, Camargo – Cistierna, percorrendo 190 Km in 4h30′58″, alla media di 42.072 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team) e il britannico Fred Wright (Bahrain Victorious). Il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) è ancora maglia rossa con 21″ sul francese Rudy Molard (Groupama-FDJ) e 28″ sullo spagnolo Enric Mas (Movistar Team). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), 26° a 3′59″
DEUTSCHLAND TOUR
Il norvegese Alexander Kristoff (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) si è imposto nella seconda tappa, Meiningen – Marburg, percorrendo 200.7 Km in 4h57′37″, alla media di 40.461 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Florian Sénéchal (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e l’italiano Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost). Bettiol è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Kristoff e dell’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers)
TOUR POITOU-CHARENTES EN NOUVELLE AQUITAINE
Il francese Lorrenzo Manzin (TotalEnergies) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Mansl – Poitiers, percorrendo 185.1 Km in 4h11′33″, alla media di 44.15 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Benjamin Thomas (Cofidis) e Marc Sarreau (AG2R Citroën Team). Miglior italiano Filippo Fiorelli (Bardiani CSF Faizanè), 8°. L’elvetico Stefan Küng (Groupama-FDJ) si impone in classifica con 21″ sul francese Kévin Vauquelin (Team Arkéa-Samsic) e 29″ sul francese Pierre-Roger Latour (TotalEnergies). Miglior italiano Filippo Baroncini (Trek-Segafredo), 7° a 1′02″
TOUR OF SAKARYA (Turchia)
Il francese Kylian Senicourt (Premier Tech U23 Cycling Project) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Sakarya, percorrendo 152.3 Km in 3h56′47″, alla media di 38.592 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraino Mykhaylo Kononenko (Sakarya BB Pro Team) e il connazionale Valentin Midey (Roojai Cycling Team). Nessun italiano in gara. Il mongolo Jambaljamats Sainbayar (Terengganu Polygon Cycling Team) è ancora leader della classifica con 4″ sul turco Burak Abay (Spor Toto Cycling Team) e 6″ sul kazako Igor Chzhan (Almaty Cycling Team).
TOUR DE L’AVENIR (Under23)
Il belga Cian Uijtdebroeks si è imposto nella settima tappa, Thonon-les-Bains – Saint-François-Longchamp, percorrendo 175.4 Km in 4h27′28″, alla media di 39.347 Km/h. Ha preceduto di 1′16″ l’italiano Davide Piganzoli e di 1′25″ il tedesco Michel Heßmann. Heßmann è ancora in maglia gialla con 11″ su Uijtdebroeks e 1′11″ sul norvegese Johannes Staune-Mittet . Miglior italiano Piganzoli, 4° a 1′20″.
PREMONDIALE GIRO TOSCANA INTERNAZIONALE FEMMINILE – MEMORIAL MICHELA FANINI
L’italiana Martina Fidanza (Ceratizit-WNT Pro Cycling) si è imposta nella prima tappa, circuito di Campi Bisenzio, percorrendo 117.8 Km in 2h51′39″, alla media di 41.177 Km/h. Ha preceduto allo sprjnt le polacche Katarzyna Wilkos (ATOM Deweloper Posciellux.pl Wroclaw) e Agnieszka Skalniak-Sójka (ATOM Deweloper Posciellux.pl Wroclaw). La Fidanza è la nuova leader della classifica con 5″ sulla Skalniak-Sójka e 14″ sull’ucraina Valeriya Kononenko (nazionale ucraina)
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): CAMARGO – CISTIERNA
agosto 26, 2022 by Redazione
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Non tragga in inganno l’interminabile ascesa verso il Puerto de San Glorio, lunga oltre 20 Km. Quella odierna non sarà una tappa da classifica, ma una classica frazione di trasferimento nella quale i big della Vuelta 2022 si concederanno un riposo vigile in attesa delle prossime montagne. Favorito l’approdo di una fuga, molto più difficile l’ipotesi di un arrivo in volata.
22 Km e 400 metri di salita, quasi 1200 metri di dislivello e 1603 metri di quota. I numeri del Puerto de San Glorio, unica salita ufficiale della settima tappa, avrebbero potuto incutere un po’ di timore, anche perchè stiamo parlando della terza salita più lunga della Vuelta 2022, preceduta soltanto dalle ascese delle “Peñas Blancas” e della Sierra Nevada, entrambi arrivi di tappa programmati nella prossima settimana. Non sarà, però, il caso del passo di San Glorio per via della collocazione nel tracciato che lo posiziona a ben 64 Km dal traguardo di Cistierna. In concreto nulla succederà tra i big della classifica lungo la salita e non solo per la distanza che poi si dovrà percorrere (con un tracciato, tra l’altro, che favorisce i recuperi), ma anche per la mancanza di pendenze realmente incisive, con la media che si attesta al 5.5% e il tratto più impegnativo – lungo circa 2 Km – nel quale l’inclinazione media arriva a sfiorare l’8%. Con un percorso del genere i soli a soffrirne dovrebbero essere i velocisti e, con le loro squadre a “riposo”, ottime probabilità di riuscita avrà la fuga di giornata. Ma se quest’ultima dovesse in qualche modo andare a “spegnersi” e il gruppo principale non dovesse affrontare il San Glorio ad alta velocità, si andrà incontro alla possibilità di assistere ad un arrivo allo sprint a ranghi ridotti, con i velocisti più resistenti a contendersi la vittoria.

Cistierna vista dall’aereo e l’altimetria della settima tappa (www.verpueblos.com)
METEO VUELTA
Camargo : nubi sparse, 21.1°C, vento debole da NNE (6 km/h), umidità al 80%
Panes (Km 71.2): pioggia debole (0.2 mm), 23.1°C, vento debole da NE (9-13 km/h), umidità al 96%
Potes (inizio salita Puerto de San Glorio – Km 99): pioggia debole (0.1 mm), 17.9°C, vento debole da ENE (8 km/h), umidità al 99%
Riaño (Km 154): cielo sereno, 25°C (percepiti 26°C), vento debole da SE (8 km/h), umidità al 37%
Cistierna : cielo sereno, 25.3°C, vento debole da SE (7 km/h), umidità al 37%
GLI ORARI DELLA VUELTA
12.30: partenza da Camargo
14.15: inizio diretta su Eurosport
15.35-16.00: GPM del Puerto de San Glorio
16.40-17.10: traguardo volante di Las Salas
17.15-17.45: arrivo a Cistierna
RASSEGNA STAMPA
Nebbia e pioggia sulla Vuelta: si impone Vine. Solo Mas resta con Evenepoel
Gazzetta dello Sport – Italia
Evenepoel je zatresel Rogličevo prevlado
Delo – Slovenia
Première victoire pour Vine, Evenepoel nouveau leader
L’Équipe – Francia
Evenepoel inicia la revolución
AS – Spagna
A Vuelta trouxe um infeliz déjà-vu a João Almeida
Público – Portogallo
Jay Vine braves deluge to win Vuelta stage six as Evenepoel grabs red jersey
The Guardian – Regno Unito
Imponerende Evenepoel lost alle favorieten op lastige slotklim in Vuelta en neemt leiderstrui over, Australiër Vine soleert naar winst
Het Nieuwsblad – Belgio
Evenepoel neemt rode trui over
De Telegraaf – Paesi Bassi
Australier forbløffer og fænomenet Evenepoel erobrer førertrøjen i Vueltaens første klatrefinale.
Politiken – Danimarca
Vine gewinnt erste Bergankunft – Evenepoel übernimmt Rot
Kicker – Germania
Vine ganó en el Pico Jano, Roglic sufrió y Evenepoel es nuevo líder de La Vuelta
El Espectador – Colombia
Mal día para Richard Carapaz en la etapa 6 de la Vuelta a España, con triunfo parcial de Jay Vine
El Universo – Ecuador
Qld’s Jay Vine wins first ever stage in Spain’s La Vuelta in horror conditions
The Australian – Australia
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della sesta tappa, Bilbao – Pico Jano
1° Itamar Einhorn
2° Ethan Hayter a 2′12″
3° Henri Vandenabeele a 2′22″
4° Jasha Sütterlin s.t.
5° Boy Van Poppel s.t.
Miglior italiano Davide Cimolai, 17° a 5′25″
Classifica generale
1° Floris De Tier
2° Henri Vandenabeele a 5′07″
3° Itamar Einhorn a 9′01″
4° Gerben Thijssen a 9′34″
5° Boy Van Poppel a 9′37!
Miglior italiano Davide Cimolai, 9° a 14′16″
LA VUELTA DI MAERTENS ACCHIAPPATUTTO
Nel 1977 il belga Freddy Maertens prese il via alla Vuelta con la maglia iridata sulle spalle ma sin dalla prima tappa la sostituì con quella amarillo di leader della classifica generale. Alla fine si imporrà nel suo unico GT della carriera con quasi 3 minuti sul corridore di casa Miguel María Lasa e soprattutto un cospicuo bottino di tappe vinte: ben 13 sulle 21 a disposizione. Nel 45° anniversario di quella scorpacciata riviviamo quella Vuelta attraverso i titoli del quotidiano sportivo spagnolo “Mundo Deportivo”
1 MAGGIO 1977 – 5a TAPPA: BENIDORM – EL SALER (Valencia, 159 Km)
SU CUARTA VICTORIA LE AFIRMA COMO EL MEJOR CORRIDOR
El lider contraatacò furiosamente en Alcira
Ocaña: “Sere español hasta que lo permitan mis negocios – Freddy Maertens, 71.500 pesetas – Maertens: «Eliminamos algunos rivales” – La “confraternidad” entre los “grandes” españoles – Resisten los mas fuertes
VENI, VINE, VICI. SHOW DELL’AUSSIE SUL PICO JANO. EVENEPOEL NUOVA MAGLIA ROSSA
I ‘puertos’ cantabrici sono protagonisti della sesta tappa che vede la vittoria, dopo l’ultima scalata sul Pico Jano, di Jay Vine (Team Alpecin Deceunimck) che attacca sull’ultima salita e va a vincere in solitaria. Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) è secondo a 15 secondi di ritardo da Vine ed è la nuova maglia rossa.
La sesta tappa della Vuelta 2022 lascia i Paesi Baschi e si inerpica sulle colline più lunghe ma ancora ripide della Cantabria dove gli scalatori e in generale i big di classifica troveranno pane per i loro denti. Sono poco più di 181 i km da Bilbao a San Miguel de Aguayo con tre GPM esigenti che daranno molto probabilmente una nuova fisionomia alla classifica generale, dopo il blitz dei fugaioli nella tappa di ieri. Rudy Molard (Team Groupama FDJ) parte da Bilbao con la maglia rossa e vedremo se riuscirà a mantenerla alla fine della tappa. Alla partenza si segnalava il forfait di Jan Hirt (Team Intermarchè Wanty Gobert), trovato positivo al covid. La fuga di giornata partiva dopo una decina di km grazie all’azione di dieci ciclisti: Kaden Groves (Team BikeExchange Jayco), Ruben Fernandez (Team Cofidis), Jan Bakelants (Team Intermarchè Wanty Gobert), Mark Padun (Team EF Education EasyPost), Nelson Oliveira (Team Movistar), Marco Brenner (Team DSM), Xabier Azparren (Team Euskaltel Euskadi), Fausto Masnada (Team Quick Step Alpha Vinyl), Dario Cataldo (Team Trek Segafredo) e Xandro Meurisse (Team Alpecin Deceuninck). Il gruppo maglia rossa lasciava fare, anche perché il più pericoloso in classifica generale era Bakelants, a 5 minuti e 2 secondi di ritardo da Molard. Il Team Groupama FDJ manteneva per il momento un ritmo regolare in testa al gruppo. Dopo 35 km il vantaggio della fuga era di circa 4 minuti. Fernandez transitava in prima posizione sul primo GPM di giornata, il Puerto de Alisas, posto al km 77.7. Verso metà tappa qualche problema meccanico affligeva quasi contemporaneamente Molard, Tao Geoghegan Hart (Team INEOS) e Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) ma il pronto intervento delle ammiraglie non faceva perdere troppo tempo ai tre ciclisti che rientravano in gruppo. La fuga iniziava la scalata verso la Collada de Brenes, secondo GPM della tappa con le pendenze più dure, con 1 minuto e 50 secondi di vantaggio sul gruppo maglia rossa, in testa al quale erano arrivati gli uomini del Team INEOS ad aumentare l’andatura. Anche Julian Alaphilippe (Team Quick Step Alpha Vinyl) si faceva notare nelle prime posizioni, a completa disposizione di Evenepoel. Nel frattempo Padun staccava i compagni di fuga e provava l’allungo sotto una pioggia battente. All’inseguimento del ciclista ucraino si portavano Masnada e Fernandez. Molard restava costantemente in coda al gruppo, staccandosi infine a circa 1 km dallo scollinamento. Padun scollinava tutto solo in cima alla Collada de Brenes mentre la pioggia si faceva sempre più fitta. Padus si aggiudicava il traguardo volante di Santa Cruz de Iguna posto al km 162. Molard nel frattempo era riuscito a rientrare nel gruppo principale, alla testa del quale tiravano sempre Quick Step Alpha Vinyl e INEOS. Padun iniziava l’ultima scalata del Pico Jano, verso il traguardo di San Miguel de Aguayo, con 55 secondi di vantaggio sul gruppo maglia rossa. La salita, lunga 12 km e 600 metri, presentava le pendenze più impegnative nei primi 7 km. Jay Vine (Team Alpecin Deceuninck) raggiungeva Padun a poco meno di 7 km dall’arrivo mentre il gruppo principale era scoppiato sotto i colpi di un devastante Evenepoel a cui resisteva per il momento il solo Enric Mas (Team Movistar). Vine staccava Padun che veniva ripreso da Evenepoel e da Mas. L’australiano manteneva il suo vantaggio nei confronti della coppia al suo inseguimento di circa 20 secondi e andava a trionfare in solitaria. Evenepoel era secondo a 15 secondi di ritardo dall’australiano mentre Mas chiudeva in terza posizione a 16 secondi di ritardo da Vine. La top five era completata da Juan Ayuso (UAE Team Emirates) quarto a 55 secondi di ritardo e Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) quinto ad 1 minuto e 37 secondi di ritardo. Lo sloveno regolava un drappello di 11 ciclisti mentre usciva praticamente di classifica Richard Carapaz (Team INEOS), addirittura 25mo a quasi 3 minuti di ritardo da Vine. L’australiano ottiene la prima vittoria stagionale mentre la classifica generale è rivoluzionata, con Evenepoel nuova maglia rossa davanti a Rudy Molard ed Enric Mas, staccati rispettivamente di 21 e di 28 secondi. Domani, a chiusura della prima settimana della Vuelta 2022, è in programma la settima tappa da Camargo a Cistierna, lunga 180 km e impegnativa solamente a metà, quanto verrà scalato l’unico GPM di prima categoria del Puert de San Glorio. La salita è lunga oltre venti km ed è piuttosto regolare, con tratti tra il 6 ed il 7%. La fuga ha le sue buone possibilità di riuscita anche se non è totalmente da scartare un arrivo in volata, visto che dallo scollinamento del GPM all’arrivo di Cistierna mancheranno circa 65 km e qualche velocista non troppo attardato potrebbe riuscire con la propria squadra a riprendere la coda del gruppo.
Giuseppe Scarfone

Jay Vine in azione sulla prima salita vera della Vuelta 2022 (foto Sprint Cycling Agency)