25-04-2021

aprile 25, 2021 by Redazione  
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LIEGI-BASTOGNE-LIEGI

Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates) si è imposto nella classica belga, Liegi – Liegi, percorrendo 259.1 Km in 6h39′26″, alla media di 38.92 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Julian Alaphilippe
(Deceuninck – Quick Step) e David Gaudu (Groupama – FDJ). Miglior italiano Davide Formolo (UAE-Team Emirates), 16° a 9″.

LIEGI-BASTOGNE-LIEGI FEMMINILE

L’olandese Demi Vollering (SD Worx) si è imposta nella classica belga, Bastogne – Liegi, percorrendo 140.9 Km in 3h54′31″, alla media di 36.049 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Annemiek van Vleuten (Movistar Team) e l’italiana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo Women)

BELGRADE – BANJALUKA (Serbia – Bosnia/Erzegovina)

L’estone Mihkel Räim (Mazowsze Serce Polski) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Prijedor – Banja Luka, percorrendo 163.5 Km in 3h32′43″, alla media di 46.118 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Andrea Guardini (Giotti Victoria – Savini Due) e Leonardo Marchiori (Androni Giocattoli – Sidermec). Räim è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo del tedesco Justin Wolf (Bike Aid) e 4″ sul polacco Patryk Stosz (Voster ATS Team). Miglior italiano Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF-Faizanè), 5° a 16″

VUELTA A COLOMBIA

Il colombiano Óscar Adalberto Quiroz Ayala (Colombia Tierra de Atletas – GW Bicicletas) si è imposto nella nona ed ultima tappa, circuito di Bogotà, percorrendo 126 Km in 3h09′25″, alla media di 39.912 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Juan Diego Hoyos Cano (Colnago CM Team) e Diego Antonio Ochoa Camargo (EPM – Scott). Nessun italiano in gara. Il colombiano José Tito Hernández Jaramillo (Team Medellín) si impone in classifica con 2″ sul connazionale Angel Alexander Gil Sánchez (Equipe Continental Orgullo Paisa) e 1′31″ sul connazionale Aristóbulo Cala Cala (Sundark Arawak).

GRAN PREMIO DELLA LIBERAZIONE (U23)

L’italiano Michele Gazzoli (Team Colpack Ballan) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Roma, percorrendo 138 Km in 3h16′43″, alla media di 42.091 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Nicolò Pencedano (Mg.k Vis VPM) e Lorenzo Quartacci (Zalf Euromobil Fior)

24-04-2021

aprile 24, 2021 by Redazione  
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BELGRADE – BANJALUKA (Serbia – Bosnia/Erzegovina)

L’austriaco Daniel Auer (WSA KTM Graz) si è imposto nella terza tappa, Bijeljina – Vlasenica, percorrendo 124.1 Km in 2h37′31″, alla media di 47.231 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Cyrus Monk (EvoPro Racing) e l’estone Mihkel Räim (Mazowsze Serce Polski). Miglior italiano Nicola Venchiarutti (Androni Giocattoli – Sidermec), 5°. Il tedesco Justin Wolf (Bike Aid) è ancora leader della classifica con 4″ sul polacco Patryk Stosz (Voster ATS Team) e 10″ su Räim. Miglior italiano Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF-Faizanè), 6° a 16″

VUELTA A COLOMBIA

Il colombiano John Darwin Atapuma Hurtado (Colombia Tierra de Atletas – GW Bicicletas) si è imposto nell’ottava tappa, Mariquita – Alto del Vino, percorrendo 140.4 Km in 4h18′21″, alla media di 32.607 Km/h. Ha preceduto di 24″ il connazionale Angel Alexander Gil Sánchez (Equipe Continental Orgullo Paisa) e di 46″ il connazionale José Tito Hernández Jaramillo (Team Medellín). Nessun italiano in gara. Hernández Jaramillo è il nuovo leader della classifica con 1″ su Gil Sánchez e 1′30″ sul connazionale Aristóbulo Cala Cala (Sundark Arawak)

23-04-2021

aprile 23, 2021 by Redazione  
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TOUR OF THE ALPS

L’austriaco Felix Großschartner (Bora – Hansgrohe) si è imposto nella quiinta ed ultima tappa, Valle del Chiese (Idroland) – Riva del Garda, percorrendo 120.9 Km in 3h03′38″, alla media di 39.503 Km/h. Ha preceduto di 34″ l’irlandese Nicolas Roche (Team DSM) e l’italiano Alessandro De Marchi (Israel Start-Up Nation). Il britannico Simon Yates (Team BikeExchange) si impone in classifica con 58″ sullo spagnolo Pello Bilbao López de Armentia (Bahrain – Victorious) e 1′06″ sul russo Aleksandr Vlasov (Astana – Premier Tech). Miglior italiano Matteo Fabbro (Bora – Hansgrohe), 12° a 3′59″

BELGRADE – BANJALUKA (Serbia – Bosnia/Erzegovina)

Il polacco Patryk Stosz (Voster ATS Team) si è imposto nella seconda tappa, Obrenovac – Bijeljina, percorrendo 122 Km in 2h37′39″, alla media di 46.432 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’estone Mihkel Räim
(Mazowsze Serce Polski) e l’italiano Andrea Guardini (Giotti Victoria – Savini Due Wolf). Il tedesco Justin Wolf (Bike Aid) è ancora leader della classifica con 4″ su Stosz e 14″ su Räim. Miglior italiano Guardini, 4° a 16″

VUELTA A COLOMBIA

Il colombiano Robinson Eduardo Chalapud Gómez (Team Medellín) si è imposto nella settima tappa, Manizales – Mariquita, percorrendo 118.8 Km in 3h05′37″, alla media di 38.402 Km/h. Ha preceduto di 2′47″ il connazionale George Brandon Tibaquirá Alvarado (EBSA-Empresa de Energía de Boyacá) e di 2′53″ il connazionale Camilo Castro (UAE Team Colombia). Nessun italiano in gara. Il colombiano Juan Pablo Suárez Suárez (EPM – Scott) è ancora leader della classifica con lo stesso tempo del connazionale José Tito Hernández Jaramillo (Team Medellín) e 9″ sul connazionale Yesid Albeiro Pira (Liro Alcaldía la Vega)

GROSSSCHARTNER SI IMPONE A RIVA DEL GARDA. SIMON YATES VINCE IL TOTA 2021

aprile 23, 2021 by Redazione  
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Felix Grossschartner (Team Bora Hansgrohe) vince a Riva del Garda dopo una fuga che comprendeva 16 ciclisti. L’austriaco saluta tutti sulla seconda ascesa di Lago di Tenno e va a vincere in solitaria. Simon Yates (Team Bikeexchange) vince il Tour of The Alps 2021.

Da Valle del Chiese a Riva del Garda sono poco più di 120 km, ma la quinta ed ultima tappa del TOTA 2021 presenta poca pianura, se si eccettua la parte pianeggiante dei primi 18 km, dopodiché sarà un continuo saliscendi tra le montagne trentine fino al traguardo. In particolare la doppia scalata verso il Lago di Tenno negli ultimi 35 km potrà dare il la a qualche azione interessante, anche perché abbiamo visto una certa tendenza ad attaccare in tutte le salite finali di questo Tour of the Alps. Simon Yates (Team Bikeexchange) ha la vittoria praticamente in pugno ma dovrà comunque tenere gli occhi bene aperti. Da segnalare, prima della partenza da Valle di Chiese, l’annuncio del forfait di Jai Hindley (Team DSM), caduto nella tappa di ieri. Gli attacchi iniziavano immediatamente e si firmava un nutrito drappello di fuggitivi composto da Thibaut Pinot (Team Groupama FDJ), Vadim Pronskiy (Team Astana), Matteo Fabbro e Felix Grossschartner (Team Bora Hansgrohe), Tejay Van Garderen (Team EF Education Nippo), Alessandro de Marchi e Daniel Martin (Team Israel StartUp Nation), Tony Gallopin (Team AG2R Citroen), Nicolas Roche e Michael Storer (Team DSM). Sul primo gruppo rientravano prima dell’inizio della scalata verso Passo Duron Ivan Ramiro Sosa (Team INEOS Grenadiers), Nick Schultz (Team Bikeexchange), Hermann Pernsteiner (Team Bahrain Victorious), Julen Amezqueta (Team Caja Rural), Francois Bidard (Team AG2R Citroen) e Georg Steinhauser (Tirol KTM Cycling Team). Sul Passo Duron De Marchi scollinava per primo e nella successiva discesa si avvantaggiava insieme a Steinhauser, Roche, Amezqueta, Grossschartner e Pinot. De Marchi faceva suo anche il successivo traguardo intermedio di Fiavè. All’inizio della prima ascesa verso il Lago di Tenno i sette uomini di testa avevano pochi secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore mentre il gruppo maglia verde, tirato dai compagni di squadra di Simon Yates, inseguiva a 2 minuti di ritardo. Steinhauser scollinava in prima posizione. Nella discesa il gruppo maglia gialla aumentava il ritmo. In particolare Aleksandr Vlasov (Team Astana) provava a scompaginare le carte accelerando insieme al compagno Luis Leon Sanchez. Ma il gruppo maglia verde non si faceva sorprendere e si compattava all’inseguimento dei fuggitivi. A 20 km dall’arrivo i sette di testa avevano 57 secondi di vantaggio sul gruppo maglia verde. Storer rientrava sulla testa della corsa proprio quando iniziavano gli scatti lì davanti. Era Grossschartner ad andarsene tutto solo. Una caduta nel gruppo rallentava alcuni uomini come Domenico Pozzovivo (Team Qhubeka ASSOS) e Gianluca Brambilla (Team Trek Segafredo). Grossschartner aumentava il vantaggio su De Marchi e Roche, diretti inseguitori, mentre il gruppo maglia verde era poco più dietro. L’austriaco non veniva più ripreso ed andava a vincere in solitaria sul traguardo di Riva del Garda. A 34 secondi di ritardo Roche aveva la meglio su De Marchi nello sprint per la seconda posizione, mentre il gruppo maglia verde era regolato da Gianni Moscon (Team INEOS Grenadiers) a 40 secondi di ritardo. Grossschartner ottiene la prima vittoria stagionale mentre Simon Yates vince con merito il Tour of the Alps 2021 davanti a Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious) e Aleksander Vlasov (Team Astana). Per quanto riguarda le altre classifiche Alessandro De Marchi si aggiudica quella dei GPM e Cepeda quella dei giovani. Infine l’INEOS Grenadiers si porta a casa il titolo di squadra migliore. Il Tour of the Alps è stata come al solito un’ottima preparazione in vista del Giro d’Italia ed ha già fatto capire i ciclisti che potranno dire la loro nella corsa rosa. A questi dovremo aggiungere coloro che non hanno partecipato alla corsa trentina come Egan Bernal, Vincenzo Nibali o Mikel Landa. Insomma, tra due settimane e per tutto il mese di Maggio dalla partenza di Torino fino alla conclusione di Milano ne vedremo delle belle.

Giuseppe Scarfone

Felix Grossschartner vince a Riva del Garda (foto: Getty Images Sport)

Felix Grossschartner vince a Riva del Garda (foto: Getty Images Sport)

22-04-2021

aprile 22, 2021 by Redazione  
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TOUR OF THE ALPS

Lo spagnolo Pello Bilbao López de Armentia (Bahrain – Victorious) si è imposto nella quarta tappa, Naturno – Valle del Chiese (Pieve di Bono), percorrendo 168.6 Km in 4h39′42″, alla media di 36.167 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Aleksandr Vlasov (Astana – Premier Tech) e il britannico Simon Yates (Team BikeExchange). Miglior italiano Gianluca Brambilla (Trek – Segafredo), 9° a 1′16″. Yates è ancora leader della classifica con 58″ su Bilbao López de Armentia e 1′06″ su Vlasov. Miglior italiano Matteo Fabbro (Bora – Hansgrohe), 13° a 3′59″

BELGRADE – BANJALUKA (Serbia – Bosnia/Erzegovina)

Il tedesco Justin Wolf (Bike Aid) si è imposto nella prima tappa, Belgrado – Šabac, percorrendo 96 Km in 1h52′54″, alla media di 51.094 Km/h. Ha preceduto di 10″ il polacco Patryk Stosz (Voster ATS Team) e l’italiano Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF-Faizanè). Wolf è il primo leader della classifica con 14″ su Stosz e 16″ su Fiorelli

VUELTA A COLOMBIA

Il colombiano Brayan Sánchez Vergara (Team Medellín) si è imposto nella sesta tappa, cronoscalata Cenicafé (Chinchiná) – Mirador Chipre (Manizales), percorrendo 19.8 Km in 41′45″, alla media di 28.455 Km/h. Ha preceduto di 6″ lo spagnolo Óscar Miguel Sevilla Ribera (Team Medellín) e di 8″ il colombiano Aldemar Reyes Ortega (EPM – Scott). Nessun italiano in gara. Il colombiano Juan Pablo Suárez Suárez (EPM – Scott) è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo del connazionale José Tito Hernández Jaramillo (Team Medellín) e 9″ sul connazionale Yesid Albeiro Pira (Liro Alcaldía la Vega)

CHE PELLO! BILBAO VINCE A PIEVE DI BONO, YATES RESTA IN MAGLIA VERDE

aprile 22, 2021 by Redazione  
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Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious) si aggiudica la terza tappa del Tour of the Alps imponendosi in una volata a tre davanti ad Aleksandr Vlasov (Team Astana) e Simon Yates (Team Bikeexchange). Lo spagnolo è ora secondo in classifica generale alle spalle di Yates mentre Pavel Sivakov (Team INEOS Grenadiers) crolla sull’ultimo GPM di Boniprati.

La quarta tappa del Tour of the Alps 2021 parte da Naturno e termina a Pieve di Bono dopo 168.6 km. Anche se non è classificata come GPM, la prima salita che i ciclisti dovranno affrontare potrebbe già dire molto sullo svolgimento della tappa; infatti dopo 25 km si inizia a salire verso Passo Castrin, la cui vetta è dopo altri 25 km. Successivamente i ciclisti dovranno affrontare i due GPM di Passo Campo Carlo Magno e di Boniprati. Quest’ultimo si conclude a 8 km dall’arrivo, tutti in discesa. Gli uomini di classifica si sfideranno sicuramente e Simon Yates (Team Bikeexchange) dovrà difendere la maglia verde. Dopo i primi attacchi risultati infruttuosi, proprio sulle rampe del Passo Castrin, intorno al km 40, si formava la fuga di giornata ad oprera di nove ciclisti: Chris Froome (Team Israel StartUp Nation), Attila Valter (Team Groupama FDJ), Amanuel Ghebreigzabhier (Team Trek Segafredo), Luis Leon Sanchez (Team Astana), Felix Grosssschartner (Team Bora Hansgrohe), Hermann Pernsteiner (Team Bahrain Victorious), Nichilas Prodhomme (Team AG2R Citroen), Nicolas Roche (Team DSM) e Marton Dina (Team Eolo Kometa). A 100 km dalla conclusione il vantaggio della fuga era di 2 minuti sul gruppo maglia verde. Sanchez si aggiudicava il traguardo volante di Dimaro dopodiché iniziava la scalata verso il Passo Campo Carlo Magno, primo GPM in programma. Il gruppo maglia verde tirato dal Team Bikeexchange manteneva un ritmo costante ed il ritardo sulla fuga si manteneva intorno ai 2 minuti anche durante l’ascesa del Passo Campo Carlo Magno. Era Dina a scollinare in prima posizione. A 40 km dall’arrivo il vantaggio della fuga sul gruppo era di 1 minuto e 30 secondi. Il gruppo annullava la fuga a 18 km dal termine, all’inizio dell’ultimo GPM di Boniprati. Sulle prime rampe del GPM erano gli uomini dell’INEOS Grenadiers e dell’Arkea Samsic a dettare il ritmo nelle prime posizioni. Il primo attacco lo postava Hugh Carthy (Team EF Education Nippo) a 4 km e mezzo dalla vetta. Simon Yates rispondeva senza scomporsi più di tanto all’attacco del ciclista statunitense, mentre tra i grandi nomi perdeva contatto Pavel Sivakov (Team INEOS Grenadiers). Al comando della corsa si portavano Aleksandr Vlasov (Team Astana) e Simon Yates. Il russo scollinava per primo, mentre alle loro spalle inseguivano ad una decina di secondi Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious) e Daniel Martin (Team Israel StartUp Nation). Quest’ultimo cadeva due volte in discesa e diceva addio alla top five generale. Bilbao raggiungeva la coppia di testa a 2 km dall’arrivo e si imponeva nella volata a tre davanti a Vlasov e Yates. Al quarto posto si piazzava Quintana a 58 secondi mentre quinto era Jefferson Cepeda a 1 mintuto e 6 secondi di ritardo da Bilbao. In classifica generale Yates, ad una tappa dalla conclusione, ha 58 secondi di vantaggio su Bilbao e 1 minuto e 6 secondi di vantaggio su Vlasov. Domani è in programma la quinta ed ultima tappa del TOTA 2021. Sono soltanto 121 i km da percorrere ma non c’è praticamente un metro di pianura, se si eccettuano i primi 18 km. Passo Duron e Lago di Tenno – quest’ultima da percorrere due volte nel finale – sono due salite pedalabili ma chi vuole provare a far saltare il banco dovrà attaccare per mettere in difficoltà Yates ma per quanto visto finora il britannico sembra aver ipotecato la vittoria finale.

Giuseppe Scarfone

Lavittoria di Pello Bilbao a Pieve di Bono (foto: Getty Images)

Lavittoria di Pello Bilbao a Pieve di Bono (foto: Getty Images)

IL DIARIO DI FANCELLU – APRILE

aprile 22, 2021 by Redazione  
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Continuano i racconti dalla Spagna di Alessandro Fancellu, che nei prossimi giorni tornerà in Italia per disputare il Tour of The Alps

17-04-2021

Buongiorno a tutti, vi aggiorno un po’ sulle ultime novità visto che non mi sono fatto sentire per un po’ di tempo. Ho appena concluso un ritiro in altura a Sierra Nevada di 18 giorni, è stato duro ma devo dire che mi sono anche divertito molto. A me piace tantissimo la montagna, mi trasmette tranquillità, e quindi allenarmi in montagna lo trovo stupendo, ancor di più se mi trovo in buona compagnia. Infatti, devo dire che durante questo ritiro abbiamo legato molto tra compagni, soprattutto il gruppo italiano, e per questo non mi è pesato affatto questo ritiro. Avevamo la nostra routine: sveglia alle 8.30, allenamento dalle 11 alle 16 più o meno in base anche ai giorni, pranzo e riposo fino alle 17.30-18, dopodiché trovavamo sempre qualcosa da fare per tirare l’orario di cena, di solito una passeggiata o una partita a carte; dopo cena parlavamo un po’ tra di noi fino a che ci veniva sonno e si andava a letto.
Per me questa è stata una delle prime esperienze in altura, per questo ho faticato un po’ i primi giorni per abituarmi ai 2100 metri di Sierra Nevada, ma dopo mi sono trovato bene e con buone sensazioni. Adesso sono curioso di vedere come reagirà il mio corpo a questo nuovo stimolo. Mi hanno detto che alcuni hanno un riscontro positivo fin dai primi giorni e altri invece impiegano anche qualche settimana prima di aver benefici, dipende da persona a persona. Adesso giusto un veloce saluto a casa (infatti farò meno di due giorni dai miei) e poi si parte per il Tour of the Alpes in programma dal 19 al 23 aprile. Non vedo l’ora di potermi confrontare con gli scalatori più forti al mondo in una gara così importante…. anche se so già che si farà molta ma molta fatica, ahaha, ma sono pronto a farla!

21-04-2021

Ciao a tutti, siamo al “giro di boa” di questo Tour of the Alps. Purtroppo sta andando decisamente male, sia per quanto riguarda le sensazioni, che per quanto riguarda il risultato. Le gambe non girano, le sento sempre affaticate e faccio davvero tanta fatica per non ottenere nulla di buono. Secondo la mia opinione questo è il resoconto del carico di lavoro fatto a Sierra Nevada, ho forse un po’ esagerato con gli allenamenti in quota e senza un adeguato recupero. Alla fine tirerò le somme e valuterò la situazione. I primi giorni anche dal punto di vista climatico non sono stati semplicissimi, tanto freddo e qualche fiocco di neve ci hanno accompagnato per le prime due tappe. Oltre a ciò devo dire che sono rimasto impressionato dai posti, non ero mai stato in Trentino e in Alto Adige e mi sto davvero innamorando di questi posti, sono davvero un paradiso… soprattutto per chi come me ama la montagna. È davvero bello pedalare in luoghi così, che fino ad ora avevo visto solo in foto, e anche se la forma non è quella dei giorni migliori devo dire che mi piace questa corsa! Ciao a tutti e a presto!

Alessandro

L’ALA IRIDATA SPIANA ROGLIC E IL MURO DI HUY

aprile 21, 2021 by Redazione  
Filed under 6) FRECCIA VALLONE, News

Vittoria di Julian Alaphilippe in uno sprint a due con Primoz Roglic. Per il Campione del Mondo si tratta della terza Freccia Vallone vinta in carriera. Terzo posto per un eterno Alejandro Valverde, male i pochi italiani presenti.

Un superbo Julian Alaphilippe (Deceunicnk-QuickStep) vinceva in volata la Freccia Vallone, la Classica delle Ardenne che come ogni anno anticipa di qualche giorno la Liegi-Bastogne-Liegi. Il corridore transalpino trionfava sull’arrivo della ripida salita di Huy, il simbolo della Freccia Vallone, battendo gli atri favoriti di giornata come Primoz Roglic (Team Jumbo-Visma) e Alejandro Valverde (Movistar Team). Partenza della corsa che avveniva a Charleroi, cittadina belga che tornava ad ospitare il via della gara dopo 9 anni, infatti tradizione vuole che ogni anno la sede di partenza cambi per dare lustro così a diverse città della Vallonia. Percorso odierno che si presentava più corto di 8,4 km rispetto allo scorso anno per un totale di 193,6 chilometri. Il gruppo, di cui non facevano parte i corridori l’UAE Team Emirates a causa di due positività riscontrate il giorno prima all’interno della squadra, affrontava come prima asperità di giornata a 142,7 km dal traguardo con la Côte d’Yvoir che aveva preso il posto della Côte de Trasenster. Chi passava per primo sulla Côte d’Yvoir era il gruppo dei fuggitivi che si era avvantaggiato dopo alcuni chilometri dalla partenza, fuggitivi che erano Diego Rosa (Arkéa-Samsic), Louis Vervaeke (Alpecin-Fenix), Simone Velasco (Gazprom-Rusvelo),Alex Howes (EF Education-Nippo), Sylvain Moniquet (Lotto-Soudal), Sander Armée (Team Qhubeka Assos), Maurits Lammertink (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) e Julian Mertens (Sport Vlaanderen-Baloise).
Il gruppo dei fuggitivi toccava a 82 km dal traguardo i 4′20″ di vantaggio dal gruppo che veniva progressivamente perso a causa del gran lavoro della Movistar, segno che Alejandro Valverde voleva provare a tutti i costi a vincere la sua sesta Freccia Vallone in carriera. Si entrava nel circuito finale con il primo passaggio sul muro di Huy, con un ritardo del gruppo di 2′40”. Il percorso della Freccia Vallone 2021 presentava infatti un circuito locale dove i corridori dovevano affrontare per ben due volte la Côte d’Ereffe e la Côte de Chemin des Gueuses, mentre il famigerato Muro di Huy tre volte. Muro di Huy che avrebbe segnato anche il destino della corsa con la sua pendenza media di 10,2% in soli 1,3 chilometri, un’asperità sulla carta ideale per Primoz Roglic.
Con il passare dei chilometri la situazione nel gruppo diventava sempre più incandescente, si assisteva ad una lotta per prendere le prime posizioni in testa, mentre i fuggitivi vedendo il loro vantaggio diminuire si rialzavano, l’ultimo era Maurits Lammertink che resisteva stoicamente fino a 1,5 chilomentri dalla linea d’arrivo. Gran lavoro nell’inseguimento lo aveva fatto la Deceuninck QuickStep di Alaphilippe con James Knox, per l’inglese una prestazione notevole nella sua qualità di gregario. Il Campione del Mondo in carica sembrava aver scacciato le nubi che era apparse all’Amstel quando era apparso in difficoltà sul Cauberg, e ne primi due passaggi sul Muro di Huy mostrava una freschezza atletica che faceva ben sperare.
Negli ultimissimi chilometri i big iniziavano a farsi la guerra, Michel Kwiatkowski (Ineo Grenadiers), Primoz Roglic (Jumbo-Visma) provavano ad allungare ma nulla, si arrivava compatti fino alla parte centrale del Muro quando ai meno 500 metri partiva nuovamente Roglic. Lo sloveno scattava e sembrava che potesse fare il vuoto, invece alle sue spalle rinveniva uno straordinario Alaphilippe che con un numero incredibile lo riprendeva e addirittura rimontava andando a vincere per la terza volta in carriera la Freccia Vallone. Un arrivo bellissimo dove Roglic sembrava nettamente favorito, ma un Alaphilippe in grande spolvero ribaltava la situazione con una rimonta di assoluta bellezza. Terzo posto per l’eterno Alejandro Valverde che precedeva Michael Woods (Israel Start – Up Nation) e Warren Barguil (Team Arkea Samsic). Miglior italiano di giornata, come domenica all’Amstel Gold Race, Kristian Sbaragli (Alpecin – Fenix) 25° a 0′36” dal vincitore Alaphilippe.

Luigi Giglio

Il momento nel quale Alaphilippe asfalta Roglic (Getty Images Sport)

Il momento nel quale Alaphilippe "asfalta" Roglic (Getty Images Sport)

21-04-2021

aprile 21, 2021 by Redazione  
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FRECCIA VALLONE

Il francese Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) si è imposto nella classica belga, Charleroi – Muro di Huy, percorrendo 193.6 Km in 4h36′25″, alla media di 42.024 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Primož Roglič (Team Jumbo-Visma) e di 6″ lo spagnolo Alejandro Valverde Belmonte (Movistar Team). Miglior italiano Kristian Sbaragli (Alpecin-Fenix), 25° a 36″

FRECCIA VALLONE FEMMINILE

L’olandese Anna van der Breggen (SD Work) si è imposta nella classica belga, Huy – Muro di Huy, percorrendo 130.2 Km in 3h28′27″, alla media di 37.477 Km/h. Ha preceduto di 2″ la polacca Katarzyna Niewiadoma (Canyon SRAM Racing) e di 6″ l’italiana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo Women)

TOUR OF THE ALPS

L’italiano Gianni Moscon (INEOS Grenadiers) si è imposto nella terza tappa, Imst – Naturno, percorrendo 162 Km in 4h04′25″, alla media di 39.768 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’austriaco Felix Großschartner (Bora – Hansgrohe) e di 1″ l’australiano Michael Storer (Team DSM). Il britannico Simon Yates (Team BikeExchange) è ancora leader della classifica con 45″ sul russo Pavel Sivakov (INEOS Grenadiers) e 1′04″ sullo spagnolo Pello Bilbao López de Armentia (Bahrain – Victorious). Miglior italiano Moscon, 15° a 2′12″

VUELTA A COLOMBIA

Il colombiano Aldemar Reyes Ortega (EPM – Scott) si è imposto nella quinta tappa, Armenia – Belalcázar, percorrendo 146 Km in 3h10′38″, alla media di 45.952 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale José Tito Hernández Jaramillo (Team Medellín) e di 5″ il connazionale Angel Alexander Gil Sánchez (Equipe Continental Orgullo Paisa). Nessun italiano in gara. Il colombiano Yesid Albeiro Pira (Liro Alcaldía la Vega) è ancora leader della classifica con 21″ su Hernández Jaramillo e 27″ su Gil Sánchez.

MOSCON CI PRENDE GUSTO, BIS A NATURNO

aprile 21, 2021 by Redazione  
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Gianni Moscon (Team INEOS Grenadiers) ottiene la vittoria nella terza tappa del Tour of the Alps 2021 da Imst a Naturns, andando in fuga insieme ad una decina di ciclisti. Il trentino anticipa la volata e batte nettamente Felix Grossschartner (Team Bora Hansgrohe). Simon Yates (Team Bikeexchange) resta in maglia verde.

La terza tappa del Tour of the Alps 2021 offre un percorso che strizza l’occhio agli attaccanti, visto che dopo la partenza da Imst si sale subito verso il Piller Sottler, già grande protagonista nella tappa di ieri e pur non essendo valido come GPM dovrebbe consentire alla fuga di avvantaggiarsi sul gruppo maglia verde. Fuga che poi potrebbe avere buone possibilità di riuscita visto che bisognerà affrontare Passo Resia e Maso Albergad, prima di arrivare al traguardo di Naturno dopo 162 km. Simon Yates (Team Bikeexchange) sembra ormai proiettato versa la vittoria finale e prepara l’assalto al Giro. Alla partenza da Imst non si presentava l’Uno-X Pro Cycling Team, che restava a casa essendo emerso un caso di positività al coronavirus all’interno della squadra e condividendo così la stessa sorte dell’UAE Team Emirates alla Freccia Vallone. I primi a provare l’attacco erano Matteo Fabbro (Team Bora Hansgrohe) ed Alessandro De Marchi (Team Israel StartUp Nation), ma il loro tentativo veniva annullato dal gruppo. Reuben Thompson (Team Goupama FDJ), Gianni Moscon (Team INEOS Grenadiers), Antonio Nibali (Team Trek Segafredo), Luis Leon Sanchez e Harold Tejada (Team Astana), Matteo Fabbro e Felix Grossschartner (Team Bora Hansgrohe), Tejay Van Garderen (Team EF Education First), Alessandro De Marchi, Hermann Pernsteiner (Team Bahrain Victorious), Francois Bidard e Tony Gallopin (Team AG2R Citroen), Michael Storer (Team DSM), Edward Ravasi e Christian Mark (Team Eolo Kometa). Moscon si aggiudicava il traguardo intermedio di Pfunds posto al km 54. All’inizio dell’ascesa di Passo Resia il gruppo di testa aveva 3 minuti di vantaggio sul gruppo maglia verde. De Marchi scollinava in prima posizione, rafforzando il primato nella classifica di specialità. Ravasi, Gallopin e Ravasi faticavano a reggere il ritmo dei compagni di fuga e si staccavano. Sul successivo GPM di Tarsch attaccavano Fabbro, Storer, Moscon e Grossschartner. Il quartetto pedalava compatto verso la cima della salita, sulla quale Fabbro transitava in prima posizione. Alle loro spalle cercavano di rientrare Sanchez, Bilbao, Pernsteiner, Nibali, De Marchi e Bidard. Nel primo gruppo inseguitore riusciva a entrare anche Pello Bilbao (Team Bahrai Victorious) dopo un attacco veemente sulla salita di Tarsch. A 9 km dall’arrivo i quattro di testa avevano 25 secondi di vantaggio sul secondo gruppetto inseguitore e 50 secondi di vantaggio sul gruppo maglia verde. Nonostante l’inseguimento a pancia a terra del secondo gruppo inseguitore, in particolare con Sanchez e Bilbao, i quattro di testa riuscivano a giocarsi la vittoria di tappa. Moscon partiva lungo a circa 300 m dall’arrivo riusciva ad avere la meglio su Grossschartner. A 1 secondo, in terza posizione, giungeva Storer. Chiudevano la top five Fabbro in quarta posizione e De Marchi in quinta posizione. Il gruppo maglia verde veniva regolato da Nicolas Roche (Team DSM) a 49 secondi di ritardo. Moscon ottiene la seconda vittoria al Tour of the Alps e a questo punto sarà da valutare molto attentamente in ottica Liegi-Bastogne-Liegi. In classifica generale Simon Yates (Team Bikeexchange) resta in maglia verde con 45 secondi di vantaggio su Pavel Sivakov (Team INEOS Grenadiers), vittima oggi di una scivolata senza conseguenze nella discesa di Tarsch, e 1 minuto e 4 secondi di vantaggio su Pello Bilbao, che grazie alla buona prova odierna entra prepotentemente nella top five. Domani la quarta e penultima tappa parte da Naturns e termina a Pieve di Bono dopo 168.8 km. Due GPM impegnativi nella seconda parte del tracciato attendono i ciclisti, anche se il Passo Castrin, non classificato come GPM, è una salita di tutto rispetto e inizia dopo 25 km dalla partenza. Una tappa da seguire con attenzione perché specialmente sull’ultima salita di Boniprati, a 8 km dall’arrivo, gli uomini di classifica si muoveranno senz’altro.

Giuseppe Scarfone

La vittoria di Gianni Moscon a Imst (Foto: Getty Images)

La vittoria di Gianni Moscon a Imst (Foto: Getty Images)

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