07-03-2020

marzo 8, 2020 by Redazione  
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INTERNATIONAL TOUR OF RHODES (Grecia)

Il norvegese Erlend Jordbrekk Blikra (Uno-X Norwegian Development Team) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Rodi, percorrendo 156.1 Km in 3h28′40″ alla media di 44.88 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Alan Banaszek (Mazowsze Serce Polski) e il connazionale Søren Wærenskjold (Joker Fuel of Norway). Due italiani in gara: Davide Orrico (Team Vorarlberg Santic) 65° a 9″, Umberto Poli (Team Novo Nordisk), 101° a 9″. Wærenskjold è ancora leader della classifica con 10″ su Banaszek e sul tedesco Christian Koch (Team Lotto – Kern Haus). Orrico 50° a 16″, Poli 77° a 53″

06-03-2020

marzo 7, 2020 by Redazione  
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INTERNATIONAL TOUR OF RHODES (Grecia)

Il norvegese Søren Wærenskjold (Joker Fuel of Norway) si è imposto nella prima tappa, Rodi – Maritsa, percorrendo 149.7 Km in 3h49′44″ alla media di 39.10 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Christian Koch (Team Lotto – Kern Haus) e il connazionale Fridtjof Røinås (Joker Fuel of Norway). Due italiani in gara: Davide Orrico (Team Vorarlberg Santic) 50° con lo stesso tempo dei primi, Umberto Poli (Team Novo Nordisk), 79° a 37″. Wærenskjold è il primo leader della classifica con 4″ su Koch e sullo slovacco Patrik Tybor (Dukla Banská Bystrica). Orrico 50° a 10″, Poli 81° a 47″

05-03-2020

marzo 7, 2020 by Redazione  
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TOUR DE TAIWAN

Lo statunitense Eric Young (Elevate – Webiplex Pro Cycling) si è imposto anche nella quinta ed ultima tappa, circuito di Kaohsiung City, percorrendo 128.5 Km in 2h45′33″ alla media di 46.56 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Nicholas White (Team BridgeLane) e il taiwanese Yuan Tang Peng (nazionale taiwanese). White si impone in classifica con 4″ sul connazionale Ryan Cavanagh (St George Continental Cycling Team) e 14″ sul connazionale Marcus Culey (Team Sapura Cycling). Nessun italiano in gara

04-03-2020

marzo 4, 2020 by Redazione  
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TROFEJ UMAG – UMAG TROPHY (Croazia)

L’olandese Olav Kooij (Jumbo-Visma Development Team) si è imposto nella corsa croata, circuito di Umago, percorrendo 154 Km in 3h33′32″ alla media di 43.27 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Marko Kump (Adria Mobil) e il tedesco Niklas Märkl (Development Team Sunweb). Miglior italiano Marco Benfatto (Bardiani-CSF-Faizanè), 5°.

TOUR DE TAIWAN

Lo statunitense Eric Young (Elevate – Webiplex Pro Cycling) si è imposto nella quarta tappa, Pingtung City – Dapeng Bay National Scenic Area, percorrendo 174.3 Km in 3h44′59″ alla media di 46.48 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’algerino Youcef Reguigui (Terengganu Inc. TSG Cycling Team) e l’australiano Nicholas White (Team BridgeLane). L’australiano Ryan Cavanagh (St George Continental Cycling Team) è ancora leader della classifica con 2″ su White e 11″ sul taiwanese Chun Kai Feng (nazionale taiwanese). Nessun italiano in gara

LE SAMYN, HOFSTETTER È IL PIÙ VELOCE

marzo 3, 2020 by Redazione  
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Hugo Hofstetter vince la classica belga regolando in volata Aimé De Gendt e David Dekker. Sesto Giacomo Nizzolo

Siamo giunti alla 50esima edizione di Le Samyn, corsa in linea che si disputa il mercoledì successivo alla più prestigiosa Omloop Het Nieuwsblad nella provincia vallone dell’Hainaut, in Belgio.
Sfruttando i tratti in pavé previsti già nelle fasi iniziali la corsa esplode con tentativi a ripetizione, che vengono però tutti rintuzzati dalla magistrale conduzione di gara della Deceuninck-QuickStep, a tratti coadiuvata dalla NTT Pro Cycling.
La pioggia scende battente sul gruppo, ma senza limitare lo spettacolo: è proprio Davide Ballerini, in forze alla citata corazzata belga quest’oggi padrone della gara, a tentare una sortita quando al traguardo mancano circa 50 km.
Il talento di Cantù riesce a portarsi dietro un manipolo di attaccanti, ma vede ben presto esaurirsi il proprio tentativo con un nulla di fatto. È così il turno del suo compagno di squadra Florian Sénéchal, che in contropiede cerca di portare via il tentativo giusto per arrivare fin sul traguardo, ma anche questa volta il plotone ricuce. Ai -15 si frattura nuovamente la testa della corsa e restano al comando una dozzina di corridori con una ventina di secondi di vantaggio sulla seconda parte del gruppo, nel quale la collaborazione sembra cessare in modo irrecuperabile.
Si giunge così alla volata a ranghi ristretti: è Hugo Hofstetter (Israel Start-Up Nation) il più veloce di tutti grazie ad una tattica conservativa sui tratti di pavé che hanno preceduto il triangolo rosso dell’ultimo chilometro. Alle sue spalle Aimé De Gendt (Circus-Wanty Gobert) e David Dekker (SEG Racing Academy) si spartiscono le posizioni di rincalzo del podio.
Buona prova di Giacomo Nizzolo (NTT Pro Cycling), sesto alla bandiera a scacchi.

Lorenzo Alessandri

Hugo Hofstetter si impone nella corsa belga (Getty Images)

Hugo Hofstetter si impone nella corsa belga (Getty Images)

03-03-2020

marzo 3, 2020 by Redazione  
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LE SAMYN (Belgio)

Il francese Hugo Hofstetter (Israel Start-Up Nation) si è imposto nella corsa belga, Quaregnon – Dour, percorrendo 201.9 Km in 4h42′02″ alla media di 42.95 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Aimé De Gendt (Circus – Wanty Gobert) e l’olandese David Dekker (SEG Racing Academy). Miglior italiano Giacomo Nizzolo (NTT Pro Cycling), 6°.

TOUR DE TAIWAN

L’australiano Nicholas White (Team BridgeLane) si è imposto nella terza tappa, Hsinchu – Shigang, percorrendo 156.5 Km in 3h40′59″ alla media di 42.49 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Eric Young (Elevate – Webiplex Pro Cycling) e lo spagnolo Jaume Sureda Morey (Burgos-BH). L’australiano Ryan Cavanagh (St George Continental Cycling Team) è ancora leader della classifica con 11″ sul taiwanese Chun Kai Feng (nazionale taiwanese) e 12″ su White. Nessun italiano in gara

02-03-2020

marzo 2, 2020 by Redazione  
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TOUR DE TAIWAN

L’australiano Ryan Cavanagh (St George Continental Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, Taoyuan – Jiaobanshan Park, percorrendo 118.9 Km in 2h50′26″ alla media di 41.85 Km/h. Ha preceduto di 7″ il taiwanese Chun Kai Feng (nazionale taiwanese) e il giapponese Hideto Nakane (NIPPO DELKO One Provence). Cavanagh è il nuovo leader della classifica con 11″ su Feng e 13″ su Nakane. Nessun italiano in gara

ASGREEN, NUMERO D’ALTA SCUOLA A KUURNE

marzo 1, 2020 by Redazione  
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Così come nel 2019, anche quest’anno la Kuurne-Bruxelles-Kuurne termina con un numero d’alta scuola di un corridore della Deceuninck-Quick Step. Nel 2019 fu Bob Jungels a mettere la firma sulla semiclassica fiamminga con un’azione in solitaria nel finale. Stavolta tocca al danese Kasper Asgreen vincere la corsa con un’altra azione altamente spettacolare, nata ai -30 e conclusa a braccie alzate davanti al gruppo in rimonta.

Il percorso della semiclassica che chiude il primo weekend fiammingo – 202 km con partenza ed arrivo a Kuurne – presentava una parte centrale caratterizzata da alcuni muri, gli ultimi dei quali erano il Kruisberg-Hotond (km 125), l’Oude Kwaremont (km 143) e il Kluisberg (km 150). Gli ultimi 50 km, che presentavano un circuito finale di 15 km da percorrere una sola volta, erano invece completamente piatti e quindi favorevoli ai ricongiungimenti e ad una probabile volata.
La fuga di giornata parte dopo circa 40 km ed è composta dal canadese Hugo Houle (Astana), dal danese Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates), dal norvegese Jonas Abrahamsen (Uno-X Norwegian Development Team) e dai belgi Roy Jans (Alpecin-Fenix) e Boris Vallée (Bingoal-Wallonie Bruxelles).
Ai -65 il danese è costretto a perdere contatto dagli altri quattro a causa di una foratura. Poco dopo nel gruppo avviene una caduta che coinvolge direttamente una decina di corridori e costringe molti altri a rallentare. Il gruppo si spezza in due tronconi principali e in altri più piccoli che cercano di rientrare.
Tra i corridori caduti, alcuni dei quali finiti dentro un fosso, c’è anche Gianni Moscon (Ineos) che, evidentemente innervosito, lancia una bici colpendo in pieno un corridore della NTT Pro Cycling: l”intervento della giuria ne sancirà la squalifica – l’ennesima per il trentino – per condotta violenta.
All’imbocco del Oude Kwaremont, i 4 fuggitivi possono vantare ancora 4′20” di vantaggio su un gruppo che man mano va ricomponendosi e che nel frattempo ha già riassorbito Bjerg.
A prendere la testa del gruppo sul muro è l’EF Pro Cycling, ma è la successiva azione di Matteo Trentin (CCC) a produrre una decisa selezione del gruppo, che si riduce ad una ventina di unità e scollina con uno svantaggio di circa 3′40”. La corsa si accende anche sull’ultimo muro di giornata, il Kluisberg, con la formazione di un gruppo di contrattaccanti nel quale, oltre al già citato Trentin sono presenti tra gli altri Greg Van Avermaet (CCC), Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale), Heinrich Haussler e Sonny Colbrelli della Bahrain-Merida, Tim Merlier (Alpecin-Fenix), Cees Bol e Tiesj Benoot della Sunweb, Zdeněk Štybar (Deceuninck-Quick Step), Jens Keukeleire (EF Pro Cycling), Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), Luke Rowe (Team Ineos) e Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), fresco vincitore della Omloop Het Nieuwsblad .
Dopo l’ultimo muro i fuggitivi conservano solo 2′30” sul gruppo dei venti contrattaccanti, a loro volta inseguiti da un secondo drappello, formato da una dozzina di corridori, tra i quali si segnala Mads Pedersen (Trek-Segafredo). L’aggancio però non riesce e il gruppetto del campione del mondo viene riassorbito dal gruppo principale guidato dalla Israel Start-Up Nation.
Ai -40 i contrattaccanti hanno ridotto lo svantaggio dalla testa della corsa ad 1′30” e viaggiano con circa 30 secondi sul gruppo, in testa al quale è nel frattempo arrivata la Deceuninck-Quick Step, evidentemente intenzionata a ricucire sia sui fuggitivi, sia sui contrattaccanti. Il ricongiungimento, figlio anche della scarsa collaborazione nel gruppetto davanti, avviene ai -35.
Nonostante siano finiti i muri, la bagarre continua grazie ad una sequenza di attacchi che vedono protagonisti, tra gli altri, Stuyven, Van Avermaet, Štybar e Bob Jungels (Deceuninck – Quick Step).
Ai -30 è Kasper Asgreen (Deceuninck – Quick Step) a provarci. Il danese riesce ad andare via tutto solo e riprende i fuggitivi, due dei quali, ce Jans, gli restano incollati a ruota. Abrahamsen e Houle vengono invece ripresi dal gruppo che, a causa della fase di corsa convulsa, si è prima spezzato e poi ricomposto.
I tre fuggitivi guadagnano rapidamente una ventina di secondi, mentre il gruppo prova ad organizzare l’inseguimento. Poco prima dei -25 Julien Vermote (Cofidis) si muove a caccia del terzetto di testa che continua a guadagnare sul gruppo principale fino ad avere 44” ai -23. A quel punto è il Team Ineos, col barbuto Ian Stannard, ad alzare l’andatura del plotone. Di lì a poco, oltre alla Ineos, inizierà a tirare anche la Sunweb, presente con tanti uomini nel gruppo, composto da una quarantina di corridori.
Ai -20 Vermote viene ripreso da un gruppo, adesso tirato anche dagli uomini della Lotto-Soudal, che ha ridotto lo svantaggio dalla testa della corsa a circa 30”.
Asgreen capisce che è il momento di aumentare l’andatura e con una poderosa accelerazione riesce a staccare Jans, mentre Vallée riesce a fatica a rimanergli a ruota.
Si arriva così al primo passaggio sulla linea d’arrivo (-15km) con il duo di testa che viaggia con 35” di vantaggio sul primo gruppo inseguitore, tirato da Sunweb ed Ineos. Sono principalmente gli uomini della formazione tedesca a fare l’andatura, grazie ad uno straordinario Tiesj Benoot. Il vantaggio scende a circa 17” quando mancano ancora 10 km al traguardo.
A questo punto Asgreen si esibisce in una nuova accelerazione che stavolta fa fuori Vallée e riporta il vantaggio a 20”. Asgreen inizia a perdere qualche secondo ma, complice anche lo sfaldamento degli inseguitori, riesce a mantenere un margine ancora rassicurante: ai -2 sono ancora 12 i secondi che lo separano dal gruppo.
Il danese riesce a gestire il vantaggio negli ultimi due chilometri, chiudendo a braccia alzate in un finale fotocopia del 2019; dopo tre secondi piomba sulla linea d’arrivo il gruppo, regolato da un Giacomo Nizzolo (NTT Pro Cycling) particolarmente arrabbiato che batte di poco Alexander Kristoff (UAE Team Emirates). Quarta piazza per Fabio Jakobsen (Deceuninck-Quick Step) davanti a Stuyven e Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida), 6°. Chiudono la top ten nell’ordine Ben Swift (Ineos), Jurgen Roelandts (Movistar), Kristoffer Halvorsen (EF Pro Cycling) e Fabian Lienhard (Groupama-FDJ).
Per Asgreen, già 2° all’ultimo Giro delle Fiandre (alla sua prima partecipazione), è la prima vittoria in una corsa fiamminga. Considerato quanto già messo in mostra nei primi due anni di professionismo, c’è da immaginare che non sarà l’ultima e che già nell’immediato futuro il danese potrà essere protagonista nelle classiche del nord.
La Deceuninck-Quick Step ha interpretato la corsa imponendo la sua supremazia tecnica e tattica, preludio di una primavera in cui continuerà ad essere la squadra di riferimento in tutte le classiche del pavè.

Pierpaolo Gnisci

Asgreen in azione verso Kuurne (Getty Images)

Asgreen in azione verso Kuurne (Getty Images)

DRÔME CLASSIC, ACUTO DI SIMON CLARKE

marzo 1, 2020 by Redazione  
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Simon Clarke vince la classica francese battendo in volata Warren Barguil ed un ottimo Vincenzo Nibali

Continua ad imperversare il maltempo in Francia, così anche oggi si corre su strade viscide e bagnate che aumentano il coefficiente di difficoltà del tracciato della Drôme Classic, giovane gara giunta quest’anno alla 7a edizione.
Il ritmo non sembra risentire del maltempo e nelle fasi iniziali è veramente forsennato, impendendo ai vari tentativi da lontano di prendere il largo. Si deve attendere il km 20 perché un terzetto – Julen Irizar (Fundación-Orbea), Franck Bonnamour (Arkéa-Samsic) e Pier-André Côté (Rally Cycling) – riesca a prendere il largo, raggiungendo ben presto il considerevole margine di 8 minuti.
Dietro le squadre dei big controllano attentamente sotto la spinta di Ag2r e Cofidis, che riportano i battistrada a 1’45” di distacco quando mancano 35 km al traguardo. Inizia ora la fase più calda ed emozionante della corsa, con scatti e controscatti a ripetizione in testa al plotone.
I fuggitivi vengono raggiunti ai -25, in concomitanza con il tentativo in contropiede di Sean Bennett (EF Pro Cycling), sulla cui ruota si porta subito un brillante Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo). Il messinese riesce addirittura a fare il vuoto e a scollinare da solo al comando sulla Côte de Roberts, ai -20 dall’arrivo. Ripreso nel tratto di pianura successivo, il capitano della Trek ci riprova nuovamente prendendo di petto la Côte de Grane, inseguito da Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep). Nibali scollina con un piccolo margine che viene ben presto cucito dal gruppetto inseguitore, tirato da Nicolas Edet (Cofidis). Il campione siciliano quest’oggi sembra avere una gamba decisamente buona, tanto che ci riprova ancora sull’ultima salita di giornata, il Mur d’Allex, a dieci chilometri dal traguardo. Questo è il tentativo giusto, prontamente colto da Warren Barguil (Arkéa-Samsic) e Simon Clarke (EF Pro Cycling).
Nibali tenta di fare il vuoto nella scivolosa picchiata verso il traguardo, ma senza successo. La vittoria è così assegnata in volata, con Clarke che regola abbastanza facilmente i due compagni di fuga, nell’ordine Barguil e Nibali, che chiudono così il podio odierno.

Lorenzo Alessandri

La vittoria di Simon Clarke nella corsa francese (foto Bettini)

La vittoria di Simon Clarke nella corsa francese (foto Bettini)

01-03-2020

marzo 1, 2020 by Redazione  
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KUURNE-BRUXELLES-KUURNE (Belgio)

Il danese Kasper Asgreen (Deceuninck – Quick Step) si è imposto nella corsa belga, circuito di Kuurne, percorrendo 201 Km in 4h47′18″ alla media di 41.98 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’italiano Giacomo Nizzolo (NTT Pro Cycling) e il norvegese Alexander Kristoff (UAE-Team Emirates)

ROYAL BERNARD DRÔME CLASSIC (Francia)

L’australiano Simon Clarke (EF Pro Cycling) si è imposto nella corsa francese, circuito di Livron-sur-Drôme, percorrendo 203 Km in 5h17′11″ alla media di 38.40 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Warren Barguil (Team Arkéa Samsic) e di 2″ l’italiano Vincenzo Nibali (Trek – Segafredo)

INTERNATIONAL RHODE GRAND PRIX (Grecia)

Il norvegese Erlend Jordbrekk Blikra (Uno-X Norwegian Development Team) si è imposto nella corsa greca, circuito di Rodi, percorrendo 186.3 Km in 4h41′45″ alla media di 39.67 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Herman Dahl (Joker Fuel of Norway) e il tedesco Joshua Huppertz (Team Lotto – Kern Haus). Due italiani in gara: Umberto Poli (Team Novo Nordisk) 9°, Davide Orrico (Team Vorarlberg Santic) 44°.

GRAND PRIX MANAVGAT – SIDE (Turchia)

in aggiornamento

TOUR OF RWANDA

Lo spagnolo José Manuel Díaz Gallego (NIPPO DELKO One Provence) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, circuito di Kigali, percorrendo 89.3 Km in 2h33′24″ alla media di 34.93 Km/h. Ha preceduto di 3″ il ruandese Moïse Mugisha (SKOL Adrien Niyonshuti Academy) e di 7″ il sudafricano Kent Warwick Main (Pro Touch). Miglior italiano Simone Ravanelli (Androni Giocattoli – Sidermec), 4° a 11″. L’eritreo Natnael Tesfatsion Ocbit (nazionale eritrea) si impone in classifica con 54″ su Mugisha e 1′32″ sull’elvetico Patrick Schelling (Israel Start-Up Nation). Miglior italiano Ravanelli, 5° a 2′03″

TOUR DE TAIWAN

Lo statunitense Eric Young (Elevate – Webiplex Pro Cycling) si è imposto nella prima tappa, circuito di Taipei, percorrendo 83.2 Km in 1h37′58″ alla media di 50.96 Km/h. Ha preceduto di 1″ il rumeno Eduard-Michael Grosu (NIPPO DELKO One Provence) e lo spagnolo Manuel Peñalver Aniorte (Burgos-BH). Young è il primo leader della classifica con 4″ sul connazionale Sam Bassetti (Elevate – Webiplex Pro Cycling) e 5″ su Grosu. Nessun italiano in gara

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