31-07-2018

luglio 31, 2018 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VOO – TOUR DE WALLONIE

Il belga Quinten Hermans (Telenet Fidea Lions) si è imposto nella quarta tappa, Malmedy – Herstal, percorrendo 161.4 Km in 3h46′58″ alla media di 42.67 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Manzin e Cardis. Miglior italiano Fabio Aru (UAE-Team Emirates), 17°. Hermans è il nuovo leader della classifica con 3″ sul connazionale Wellens e 7″ sul connazionale Serry. Miglior italiano Aru, 9° a 13″

CIRCUITO DE GETXO “MEMORIAL RICARDO OTXOA”

Lo spagnolo Alexander Aranburu Deba (Caja Rural – Seguros RGA) si è imposto nella corsa spagnola, circuito di Getxo, percorrendo 185 Km in 4h31′40″ alla media di 40.86 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Barbero Cuesta e Aberasturi Izaga. Miglior italiano Iuri Filosi (Delko Marseille Provence KTM), 10° a 12″

TOUR OF QUINGHAI LAKE (Cina)

giorno di riposo

TOUR 2018 – LE PAGELLE

luglio 31, 2018 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Ecco il super pagellone del Tour appena concluso e dominato anche quest’anno dal Team Sky, pur se con un nome diverso al vertice della classifica generale

GLI UOMINI DI CLASSIFICA – I PROMOSSI

Geraint Thomas. Vince, convince e ammutolisce tutti. Si diceva che nella terza settimana sarebbe crollato e invece questo non è successo. Undici giorni con la maglia gialla sulle spalle e due tappe vinte, alla Rosière – dove staccando tutti si prende anche la vetta della classifica generale – e in cimia alla mitica Alpe d’Huez, la vetta regina del Tour per antonomasia. Il corridore trentaduenne resiste agli attacchi (pochi) degli avversari grazie ad una condizione di forma ottimale, ripagando anche la fiducia del Team Sky, che lo assiste alla perfezione. Oltre al solito Wouter Poels (voto: 6,5), il gallese trova anche un Jonathan Castroviejo (voto: 7) in una delle sue migliori performance nei Grandi Giri. Dopo Wiggins e Froome è il terzo britannico in maglia Sky a vincere il Tour de France negli ultimi 8 anni. Scommessa vincente. Voto: 10

Tom Dumoulin. Due Grandi Giri corsi consecutivamente, due secondi posti, doppietta perfetta verrebbe da dire. Corre praticamente da solo, con la Sunweb che non lo ha praticamente mai aiutato. Sfortunato l’olandese a Mûr-de-Bretagne, quando lascia 53” sulla strada a causa di una foratura. Viene battuto solo da Thomas, sia in classifica generale, sia sulle vette dela Rosière e dell’Alpe d’Huez. Da campione del mondo in carica nella specialità qual è, fa sua la cronometro finale con arrivo ad Espelette, battendo Froome per 1”. Non è un fantasista, non è il classico uomo degli attacchi da lontano, non è lo scalatore perfetto che alberga nell’immaginario collettivo, ma c’è sempre. Resta sempre tra i big, sale col suo passo, difficilmente lo si stacca e appena la salita si alleggerisce stacca tutti o quasi. Portentoso. L’Indurain del futuro. Voto: 9

Chris Froome. Poteva decidere di puntare tutto per provare a vincere il suo quinto Tour de France, invece ha voluto provare ad entrare nella legenda del ciclismo con l’attacco alla ”doppietta”. Dopo aver vinto il Giro d’Italia si presentava al via del Tour de France agguerrito. Le fatiche della corsa italica si sono, però, fatte sentire sulle Alpi dove non riesce a fare la differenza. Sui Pirenei barcolla ma non molla. Dice definitivamente addio ai sogni di gloria nella tappina di Saint-Lary-Soulan, ma stringe i denti e si rifà nella cronometro finale dove si prende anche il gradino più basso del podio. Dopo Pantani, è il ciclista che che più di tutti si è avvicinato a vincere Giro d’Italia e Tour de France nello stesso anno. Settimo podio di fila raggiunto negli ultimi sette GT corsi. Mister Sette bellezze. Voto: 9

Primož Roglič.. Una delle sorprese più belle di questa edizione della Grande Boucle, anche se il talento del corridore sloveno era già emerso nelle scorse stagioni. Sull’Alpe d’Huez fa capire a tutti che sarebbe stato uno dei protagonisti. La LottoNL-Jumbo potrebbe sfruttare di più il gioco di squadra con Steven Kruijswijk (Voto: 7), ma contro questa Sky non ci sarebbe stato nulla da fare. Lo sloveno nella tappa con arrivo a Laruns attacca, riattacca e attacca ancora, staccando tutti sul Col d’Aubisque e andando a vincere di potenza. Conquista momentaneamente anche il terzo posto della generale, perso però nella cronometro di Espellette – terreno di gara sul quale, di solito, maggiormente eccelle – dove paga lo sforzo del giorno prima. Sorpresa. Voto: 8,5

Daniel Martin. Il supercombattivo del Tour conclude la corsa all’ottavo posto. Vince sul “muro” di Bretagna, è secondo sul Col de Portet, sempre propositivo e mai a pensare di risparmiare la gamba. Diciamo la verità, qualche suo tentativo di attacco, come quello sul Pic de Nore, è stata un’autentica ”pirazzata”, ma a noi l’irlandese piace così. Voto:7

Vincenzo Nibali. Il suo Tour termina sul più bello, sull’Alpe d’huez, a causa di un tifoso maldestro. I segnali erano stati buoni fino a quel momento, molto difficilmente avrebbe lottato per il titolo, ma sicuramente ci saremmo divertiti di più. Nota di demerito per la Bahrein-Merida che lo “abbandona” nella cronosquadre. Voto: 6

GLI UOMINI DI CLASSIFICA – I BOCCIATI

Romain Bardet. Le forature lo perseguitano nella prima parte del Tour, specie nella tappa di Roubaix. Il transalpino, però, quando la strada sale non ha la pedalata dei giorni migliori. Prova a lasciare il segno cercando una vittoria di tappa, sia sull’Alpe – quando rompe una tregua momentanea – sia nelle ultime tappe pirenaiche, ma non coglie nulla e non riesce ad andare oltre un terzo posto di tappa. Tour mediocre per uno con le sue potenzialità. Voto: 5,5

Nairo Quintana. Come un novello Sisifo cerca di portarsi perennemente in cima alla vetta del Tour, ma per un motivo o per un altro deve sempre rimandare e indietreggiare. Quest’anno se la prende anche con Unzué per la presenza di Mikel Landa (Voto:6) in squadra. Inizia a sentire la pressione e ‘’sbruffa”, cosa rara per lui. Alla fine il basco si metterà con Alejandro Valverde (Voto: 5,5) a disposizione del colombiano, specie nella mini tappa pirenaica dove Nairo taglierà per primo il traguardo. Una caduta nella frazione di Pau gli nega la possibilità di giocarsi le sue chances nella tappa con arrivo a Laruns, ma il suo Tour era già segnato sulle Alpi, dove il colombiano non è mai stato in grado di reggere il ritmo della Sky e di Dumoulin. Termina la competizione al decimo posto. Che la sua carriera agonistica sia già in fase calante? Voto: 5

Jakob Fuglsang. Finalmente tocca a me! Chissà cosa avrà pensato il corridore danese dell’Astana alla partenza di questo Tour de France, finalmente al via coi gradi di capitano. Ma dal 2013, quando arrivò settimo, ad oggi ne è passato di tempo. Non riesce mai a reggere il ritmo dei migliori, galleggiando sempre ai bordi della top ten. Mai incisivo, nessuna azione degna di nota. Chiuderà la Grande Boucle al dodicesimo posto. Voto: 5

Bauke Mollema. Per il trentunenne olandese della Trek una Grande Boucle totalmente anonima. Non riesce mai ad entrare nel vivo della corsa e sulle Alpi, a causa di una giornata no, decide di tirarsi fuori dalla lotta per la classifica generale. Cerca di rifarsi sui Pirenei e nelle frazioni sul Massiccio Centrale entrando nelle fughe di giornata, ma il massimo che riesce a raccogliere è solo il terzo posto nella tappa di Carcassonne. Voto: 4,5

Rafał Majka. Doveva essere l’uomo di classifica della Bora Hansgrohe, doveva. Sulle Alpi non regge il passo dei big e decide così di puntare alla vittoria di tappa. Non riuscirà nemmeno in questo. Voto: 4

Ilnur Zakarin. Aveva messo il Tour de France al centro della sua stagione ciclistica, ma il risultato è alquanto deludente. Solo un nono posto finale nella classifica generale, senza nessun acuto. Anonimo. Voto: 5

Adam Yates. Esce prestissimo di classifica, cerca di rimediare provando a vincere una tappa, ma non è il suo anno. Voto: rimandato

Rigoberto Urán: Cade nella tappa del pavé, da lì in poi sarà un calvario per lui, fin quando sarà costretto al ritiro. Voto: rimandato

I VELOCISTI – I PROMOSSI

Peter Sagan. Chiamarlo velocista è riduttivo. Sesta volta che conquista la classifica a punti del Tour de France, settima se non ci fosse stata l’espulsione dalla corsa lo scorso anno. Vince tre tappe: due classici piattoni e a Quimper, in leggera salita. Quattro podi di giornata, tante fughe e un quarto posto sulla dura salita di Mende. Unica pecca, la tappa di Roubaix quando perde le ruote di Van Avermaet nell’azione decisiva di giornata. Gioca con gli avversari in occasione degli sprint volanti, superiorità schiacciante. Cade nella diciassettesima tappa, si fa male, soffre, si rialza e porta la maglia verde a Parigi. Extraterrestre! Voto: 9,5

Dylan Groenewegen. Il venticinquenne olandese ci mette un po’ per entrare nel vivo della corsa. Osserva Dylan, osserva e impara andando a vincere due tappe consecutive: a Chartres e ad Amiens. L’anno scorso vinse a Parigi nella tappa finale, quando la maggior parte dei velocisti aveva abbandonato. Quest’anno, invece, batte i migliori entrando di diritto nell’élite della categoria. Voto: 8

Fernando Gaviria. Il colombiano vince di forza nel prologo e nella quarta tappa che andava da La Baule a Sarzeau. Il velocista della Quick-Step Floors ha a disposizione un discreto trenino, anche se non si vede il miglior Ariel Richeze (Voto:5,5), e cerca di sfruttarlo nel migliore dei modi. Uno dei velocisti più forti del panorama mondiale. Si ritira quando la carovana arriva sulle Alpi. Voto: 7,5

John Degenkolb. Non è un velocista puro, ma non si tira mai indietro quando c’è una volata da fare. Trionfa sul pavé, dove dimostra di esser tornato se stesso dopo aver subito due anni fa il terribile incidente mentre si allenava in terra spagnola. Sfiora il bis sui Campi Elisi. Risorto come la fenice. Da segnalare anche il terzo posto di Amiens. Ritrovato. Voto: 7

Alexander Kristoff. Lotta sempre il norvegese, lotta e sbraita, ma i risultati latitano. Il corridore della UAE Team Emirates sembrerebbe un perennemente piazzato in questo Tour, dove non vinceva dal 2014. Invece trova l’acuto vincente nella vetrina più importante, a Parigi sugli Champs-Elysées. Voto: 6,5

I VELOCISTI – I BOCCIATI

Arnaud Démare. Dopo la Milano-Sanremo del 2016, anche al Tour de France viene nuovamente accusato di traino dai colleghi. Dopo un avvio difficile, dove non si avvicina neanche minimamente alla vittoria, deve aspettare solo la diciottesima tappa per poter alzare le braccia al cielo, vittoria frutto anche dello splendido lavoro di Jacopo Guarnieri (Voto:6). Lo aspettavano tutti sui Campi Elisi, ma delude. Da rivedere. Voto: 5,5

Christophe Laporte. Ha dalla sua la giovane età, anche se a 25 anni tanto giovane non è. Secondo nella tappa di Pau, ma il velocista che ha preso il posto di Nacer Bouhanni nelle gerarchie della Cofidis deve essere più spregiudicato e aggressivo nelle volate. Voto: 5,5

André Greipel. Ultimo Tour de France corso con la maglia della Lotto Soudal. Il gorilla tedesco, però, non fa nulla in questa edizione per farsi rimpiangere. Si ritira quando arrivano le Alpi. Miglior piazzamento un terzo posto a Sarzeau. Voto: 5

Marcel Kittel. Il terzo posto nella prima tappa di Fontenay-le-Comte fa ben sperare, invece sarà solamente un fuoco di paglia. Correrà tappe in cui non disputerà nemmeno la volata, altre dove non si avvicinerà nemmeno lontanamente al gradino più basso del podio di giornata. Irriconoscibile. Voto: 4,5

Mark Cavendish. Si presenta sulle strade francesi fuori condizione. L’ombra di se stesso. Voto: 4

GLI ALTRI PROTAGONISTI – I PROMOSSI

Lawson Craddock È la maglia nera della 105° edizione del Tour de France avendo il corridore della Team EF Education First-Drapac chiuso la corsa in 145a ed ultima posizione, con un distacco di quasi 4 ore e mezza da Geraint Thomas. Il corridore texano merita, però, il massimo dei voti per aver disputato l’intero Tour con una microfrattura alla spalla, rimediata in una caduta nel finale della prima tappa. Inoltre ha volutamente donato 100 dollari in beneficenza per ogni tappa portata a termine, coinvolgendo nella raccolta anche i tifosi al punto che, a Tour concluso, sono stati raccolti oltre 225 mila dollari, che saranno utilizzati per la ricostruzione dell’Alkel Velodrome di Houston, danneggiato lo scorso anno dall’Uragano Harvey. Se fossimo stati al Giro avrebbe meritato a pieno titolo il “Trofeo Bonacossa”, con il quale la Gazzetta dello Sport premia il corridore autore delle più bella impresa alla corsa rosa. Voto: 10 e lode

Julian Alaphilippe. Miglior scalatore di questo Tour de France, dove raccoglie punti importanti entrando nelle fughe di giornata. Scalpita il transalpino, andando a vincere anche due tappe. Trionfi di classe, potenza e velocità, dove attacca in salita e blinda il successo in discesa. Uno dei più combattivi e propositivi del gruppo. Peperino. Voto: 8

Edgar Bernal. Prima volta che correva lungo le strade della Grande Boucle, il colombiano si è dimostrato una pedina fondamentale nello scacchiere anglosassone del Team Sky. Prezioso sull’Alpe, determinante per non far naufragare Froome nella mina tappa pirenaica. Voto: 7,5

Omar Fraile e Magnus Cort Nielsen. I due corridori dell’Astana riescono a centrare il bottino pieno entrando nella fuga di giornata, il primo a Mende, il secondo a Carcassonne. Voto: 6,5

Pierre-Roger Latour. Lo scalatore francese vince la classifica destinata ai giovani. Solo Daniel Martin gli nega la vittoria di tappa a Mûr-de-Bretagne. Nelle tappe alpine non regge il passo dei big, finisce 13° a 22 minuti circa da Thomas. In futuro farà grandi cose. Voto: 6,5

Damiano Caruso. Il ciclista siciliano è sempre affidabile e ligio al dovere. Vederlo partire al via coi gradi di gregario per Porte e soprattutto Tejay Van Garderen, due “re dei contrattempi”, fa male al cuore. Dopo il ritiro del tasmaniano e la débâcle dello statunitense prova a vincere senza fortuna una tappa del Tour entrando in quasi tutte le fughe di giornata. Voto: 6

Ion Izagirre. Sempre all’attacco i fratelli Izagirre, se non è Ion ad entrare nella fuga di giornata ci pensa Gorka (voto:5,5). Troppo forte Alaphilippe a Bagnéres de Luchon, più scaltro Cort Nielsen a Carcassonne, per Ion Izagirre solo secondi posti. Voto:6

Greg Van Avermaet. Conquista la maglia gialla nella cronosquadre di Cholet, la tiene fino all’undicesima tappa, quando iniziano le Alpi. Solo un grande Degenkolb lo batte a Roubaix. Voto: 6,5

GLI ALTRI PROTAGONISTI – I BOCCIATI

Franco Pellizotti. Purtroppo l’età per il Delfino di Bibione inizia a farsi sentire. Quando il suo capitano Vincenzo Nibali è in corsa non riesce a supportarlo adeguatamente. Dopo il ritiro del messinese prova a fare corsa per se, ma si arrende subito. Voto:4,5

Andrey Amador. Da un ciclista come lui si ci aspettava molto di più. Poco utile alla causa Movistar come gregario, lontanissimo dal cogliere un piazzamento importante quando va in fuga. Voto: 4,5

Warren Barguil. Non cura la classifica, prova a vincere quella per la maglia a pois, ma decide di lasciar perdere dopo aver visto un Alaphilippe indomito. Ci aspettavamo di vederlo lottare per portare a casa almeno una tappa, ma nulla. Anonimo. Voto:4,5

Laurens Ten Dam. Doveva essere l’ultimo uomo di Tom Dumoulin nelle tappe montane, doveva esserlo…. Voto: 4

Tejay Van Garderen. Fa la sua parte nella cronosquadre, per il resto molto negativo. Esce di classifica dopo il ritiro di Richie Porte. Prova ad essere protagonista nel prosieguo del Tour ma niente. Un’altra edizione della Grande Boucle da cancellare per lui. Voto:4

Domenico Pozzovivo. Finché lo squalo è in corsa, il lucano sembra risentire le fatiche del Giro d’Italia nelle gambe. Nibali esce di scena e “Mimmo” sale di condizione, ma senza risultati di rilievo. Voto:5

Luigi Giglio

È la maglia nera Lawson Craddock ad ottenere il voto più alto nel pagellone del Tour 2018 firmato ilciclismo.it (foto Bettini)

È la maglia nera Lawson Craddock ad ottenere il voto più alto nel pagellone del Tour 2018 firmato ilciclismo.it (foto Bettini)

TRA FATTI E MISFATTI ARU C’È, MA VINCE EIKING

luglio 31, 2018 by Redazione  
Filed under News

In una tappa dove anche un’ammiraglia ha “speronato” gli uomini in fuga, la vittoria è andata al norvegese della Wanty-Groupe Gobert. Ancora in luce Fabio Aru.

La Chimay – La Roche-en-Ardenne, terza tappa del Tor de Wallonie 2018, rischia di passare agli annali più per fatti extrasportivi che per la vittoria del norvegese della Wanty-Groupe Gobert, Odd Christian Eiking, autore di un’azione da finisseur nelle ultimissime fasi di gara.
Non può passare inosservato e destare un po’ di scalpore quanto accaduto a Alex Kirsch (WB Aqua Protect Veranclassic) ed Edward Planckaert (Sport Vlaanderen-Baloise), autori della fuga nata al km 25 insieme a Lionel Taminiaux (AGO-Aqua Service). Dopo aver staccato quest’ultimo i due sono stati impossibilitati a proseguire la loro azione perché urtati dall’ammiraglia della squadra di Planckaert che, ironia della sorte, è stato il più rapido a risalire in sella e a proseguire l’azione mentre il suo compagno di fuga ha faticato non poco a riprendere il via. Con questi presupposti la loro azione si è così esaurita, aprendo di fatto una nuova fase di gara, il cui momento clou avviene sulla Côte du Pied Mont.
Su questa salita, poco meno di 3 Km al 6,8%, la Quick-Steep forza l’andatura favorendo la nascita di un gruppetto con James Knox (Quick-Step Floors), Viacheslav Kuznetsov (Katusha – Alpecin), Jhonatan Narváez (Quick-Step Floors), Pieter Serry (Quick-Step Floors) e il leader della classifica Tim Wellens (Lotto Soudal). Sui cinque si riportano altrettanti elementi fra i quali Fabio Aru (UAE-Team Emirates) Proprio il sardo ha provato in due di occasioni l’azione solitaria, senza però riuscire ad incidere. Meglio va al norvegese Odd Christian Eiking (Wanty – Groupe Gobert) che riesce a rendersi irraggiungibile a circa 4 km dall’arrivo e va a conquistare la tappa in solitaria, con una manciata di secondi su Quinten Hermans (Telenet Fidea Lions) che ha regolato Lorrenzo Manzin (Vital Concept Cycling Club), Joeri Adams (Pauwels Sauzen-Vastgoedservice) e Narváez. Wellens, ottavo, continua a indossare la maglia gialla con 4″ secondi su Serry e 6″ sul francese Quentin Pacher (Vital Concept Cycling Club). Da segnalare che è stato proprio il leader della classifica a rintuzzare gli attacchi di Aru, oggi salito di una posizione e attualmente ottavo a 10″ dal leader della corsa belga.

Mario Prato

Eiking ha più fortuna di Aru e si impone nella terza tappa del Tour de Wallonie (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Eiking ha più fortuna di Aru e si impone nella terza tappa del Tour de Wallonie (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

30-07-2018

luglio 30, 2018 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VOO – TOUR DE WALLONIE

Il norvegese Odd Christian Eiking (Wanty – Groupe Gobert) si è imposto nella terza tappa, Chimay – La Roche-en-Ardenne, percorrendo 169.2 Km in 3h54′44″ alla media di 43.25 Km/h. Ha preceduto di 6″ il belga Quentin Hermans e il francese Manzin. Miglior italiano Fabio Aru (UAE-Team Emirates), 23° a 6″. Il belga Tim Wellens (Lotto Soudal) è ancora leader della classifica con 4″ sul connazionale Serry e 6″ sul francese Pacher. Miglior italiano Aru, 8° a 10″

KREIZ BREIZH ELITES (Francia)

Il britannico Alistair Slater (JLT Condor) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Guingamp – Rostrenen, percorrendo 171.8 Km in 4h23′20″ alla media di 39.14 Km/h. Ha preceduto di 2″ i francesi Champoussin e Guglielmi. L’unico italiano in gara, Giacomo Ballabio (IAM Excelsior), non ha terminato la corsa. Il francese Damien Touzé (St Michel-Auber 93) si impone in classifica con lo stesso tempo del britannico Swift e 2″ sul belga Teugels.

TOUR OF QUINGHAI LAKE (Cina)

Il turco Onur Balkan (Torku Şekerspor) si è imposto nella nona tappa, Jinchang – Wuwei, percorrendo 175 Km in 3h55′50″ alla media di 44.52 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Luca Pacioni (Wilier Triestina – Selle Italia) e l’australiano Jones. Il colombiano Hernán Ricardo Aguirre Calpa (Manzana Postobón) è ancora leader della classifica con 1′05″ sul connazionale Bohórquez Sánchez e 2′35″ sul croato Rogina. Miglior italiano Antonio Santoro (Monkey Town Continental Team), 4° a 3′01″

AD ACKERMANN LA PRUDENTIAL RIDELONDON, BATTUTI VIVIANI E NIZZOLO

luglio 30, 2018 by Redazione  
Filed under News

Nel giorno conclusivo del Tour de France, è tornato in scena il World Tour con la Prudential RideLondon-Surrey Classic. La corsa londinese ha visto il successo di Pascal Ackermann sulla coppia italiana Viviani-Nizzolo.

Sutto un’incessante piaggia, tipica del clima british, si è disputata a Londra la Prudential RideLondon-Surrey Classic, corsa inserita dallo scorso anno nel calendario del World Tour. La volata finale ha visto primeggiare il velocista tedesco della Bora-Hansgrohe Pascal Ackermann, capace di distanziare di più di una bicicletta il suo più immediato inseguitore, il campione italiano Elia Viviani (Quick-Step Floors). A completare il podio ancora un italiano ecco un Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo) in chiaro credito con la fortuna e forse giunto al momento di riscuotere.
Il vincitore di giornata è al quarto successo stagionale, essendo già andato a segno al Romandia, al Delfinato e al campionato nazionale tedesco.
Oltre ai già citati tre saliti sul podio completano la “top ten” Iván García Cortina (Bahrain Merida), Simone Consonni (UAE Team Emirates), Phil Bauhaus (Team Sunweb), Jean-Pierre Drucker (BMC Racing Team), André Greipel (Lotto Soudal), Jonas Koch (CCC Sprandi Polkowice) e Rudy Barbier (AG2R La Mondiale).
Ancora una gara da dimenticare per Mark Cavendish (Dimension Data), piazzatosi solo dodicesimo e presentatosi al via dopo aver abbandonato un incolore, Tour de France. Per CannonBall, questo 2018 sembra non voler regalare soddisfazioni, avendo il velocista dell’Isola di Man in questa stagione raccolto solo un successo a Fujairah, nella terza tappa del Dubai Tour, eguagliando, per ora, la sua peggior stagione, il 2017, quando si impose solamente nella prima tappa dell’Abu Dhabi Tour.

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO

1 Pascal Ackermann (Ger) Bora-Hansgrohe 4:20:10
2 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors
3 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek-Segafredo
4 Ivan Garcia (Spa) Bahrain-Merida
5 Simone Consonni (Ita) UAE Team Emirates
6 Phil Bauhaus (Ger) Team Sunweb
7 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
8 André Greipel (Ger) Lotto Soudal
9 Jonas Koch (Ger) CCC Sprandi Polkowice
10 Rudy Barbier (Fra) AG2R La Mondiale
11 Luka Mezgec (Slo) Mitchelton-Scott
12 Mark Cavendish (GBr) Dimension Data
13 Hugo Houle (Can) Astana Pro Team
14 Christopher Lawless (GBr) Team Sky
15 Jonas Rickaert (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
16 Ramunas Navardauskas (Ltu) Bahrain-Merida
17 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin
18 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale
19 Nathan Van Hooydonck (Bel) BMC Racing Team
20 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo
21 Kenneth Van Rooy (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
22 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team
23 Matteo Trentin (Ita) Mitchelton-Scott
24 Nathan Haas (Aus) Katusha-Alpecin
25 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates
26 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF
27 Jan Tratnik (Slo) CCC Sprandi Polkowice
28 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale
29 Rüdiger Selig (Ger) Bora-Hansgrohe
30 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin
31 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb
32 Sven Erik Bystrøm (Nor) UAE Team Emirates
33 Milan Menten (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
34 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo
35 Amaro Antunes (Por) CCC Sprandi Polkowice
36 Maarten Wynants (Bel) LottoNL-Jumbo
37 Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team
38 Reto Hollenstein (Swi) Katusha-Alpecin
39 Alex Edmondson (Aus) Mitchelton-Scott
40 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe
41 Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo
42 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
43 Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb
44 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
45 Simon Spilak (Slo) Katusha-Alpecin 0:00:12
46 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team
47 Daan Olivier (Ned) LottoNL-Jumbo
48 Michal Schlegel (Cze) CCC Sprandi Polkowice
49 Tao Geoghegan Hart (GBr) Team Sky
50 Jay Mc Carthy (Aus) Bora-Hansgrohe
51 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal 0:00:16
52 Miles Scotson (Aus) BMC Racing Team
53 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe 0:00:19
54 Aaron Verwilst (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
55 Rui Costa (Por) UAE Team Emirates
56 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates
57 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors
58 Lars Bak (Den) Lotto Soudal
59 Ian Stannard (GBr) Team Sky
60 Bjorg Lambrecht (Bel) Lotto Soudal
61 Nikolas Maes (Bel) Lotto Soudal
62 Benoit Cosnefroy (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:31
63 Oscar Gatto (Ita) Astana Pro Team 0:00:33
64 Michael Matthews (Aus) Team Sunweb
65 Lukasz Wisniowski (Pol) Team Sky 0:00:40
66 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo
67 Alberto Bettiol (Ita) BMC Racing Team 0:00:43
68 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 0:00:47
69 Jaco Venter (RSA) Dimension Data
70 Sebastian Langeveld (Ned) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
71 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors
72 Valerio Agnoli (Ita) Bahrain-Merida 0:00:55
73 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:00:57
74 Davide Martinelli (Ita) Quick-Step Floors 0:01:02
75 Stijn Vandenbergh (Bel) AG2R La Mondiale 0:01:08
76 Martijn Tusveld (Ned) Team Sunweb 0:01:17
77 Max Walscheid (Ger) Team Sunweb
78 Dries Devenyns (Bel) Quick-Step Floors 0:02:06
79 Owain Doull (GBr) Team Sky 0:02:57
80 Scott Davies (GBr) Dimension Data
81 Peter Kennaugh (GBr) Bora-Hansgrohe
82 Maxime Farazijn (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
83 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott
84 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF 0:07:41
85 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida 0:08:37
86 Matthias Brändle (Aut) Trek-Segafredo 0:11:33
87 Kristoffer Halvorsen (Nor) Team Sky
88 Pawel Cieslik (Pol) CCC Sprandi Polkowice
89 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors
90 Fabio Jakobsen (Ned) Quick-Step Floors
91 Alexis Gougeard (Fra) AG2R La Mondiale
92 Svein Tuft (Can) Mitchelton-Scott
93 Lorenzo Rota (Ita) Bardiani CSF 0:11:56
94 Scott Thwaites (GBr) Dimension Data 0:14:29
95 Charles Planet (Fra) Team Novo Nordisk
96 Yevgeniy Gidich (Kaz) Astana Pro Team
97 Mathias Van Gompel (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
98 Johann Van Zyl (RSA) Dimension Data
99 Kim Magnusson (Swe) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
100 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF
101 Mark Renshaw (Aus) Dimension Data
102 Andrea Peron (Ita) Team Novo Nordisk
103 Grega Bole (Slo) Bahrain-Merida
104 James Shaw (GBr) Lotto Soudal
105 Moreno Hofland (Ned) Lotto Soudal
106 Moreno Moser (Ita) Astana Pro Team
107 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo
108 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team
109 Michael Albasini (Swi) Mitchelton-Scott
110 Frantisek Sisr (Cze) CCC Sprandi Polkowice
111 Christophe Noppe (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
112 Filippo Ganna (Ita) UAE Team Emirates
113 Ben Swift (GBr) UAE Team Emirates

Ackermann si impone a Londra davanti ai nostri Viviani e Nizzolo (foto Bettini)

Ackermann si impone a Londra davanti ai nostri Viviani e Nizzolo (foto Bettini)

TOUR DE WALLONIE: ARU SI FA VEDERE, WELLENS VINCE

luglio 30, 2018 by Redazione  
Filed under News

Vittoria per Tim Wellens nella seconda tappa del Tour de Wallonie. Il belga riesce ad imporsi sul gruppetto di attaccanti nonostante la presenza in forza di ben 5 portacolori della Quick-Step Floors. Nel gruppetto anche un Fabio Aru in gran spolvero.

La Villers-la-Ville – Namur, seconda tappa del Tour de Wallonie, ha visto il più che meritato successo di Tim Wellens (Lotto Soudal). La tappa si è accesa sulla penultima “côte” di giornata, quando proprio il belga, risultato poi vincitore, ha sferrato l’attacco decisivo. La sua azione ha visto l’immediata risposta di un nutrito numero di attaccanti: Amanuel Ghebreigzabhier (Dimension Data), Johnathan Narvaez, James Knox, Enric Mas e Pieter Serry (Quick Step), Tiago Machado e Vyatcheslav Kuznetsov (Katusha), Quentin Pacher (Vital Concept), Odd-Christian Eiking e Frederik Bakaert (Wanty-GroupeGobert), Kevin Deltombe (Sport Vlaanderen-Baloise) e Fabio Aru (UAE Team Emirates). Ai tredici si è successivamente accodato anche Remi Cavagna, altro portacolori della Quick-Step. L’azione, nata ai meno 19, ha avuto il suo momento clou sull’ultima salita di giornata, quella che portava alla “Cittadella” di Namur. È proprio stato su quest’ultima ascesa, quando mancavano solo 4 km al termine, che Aru ha provato senza risultato di scrollarsi di dosso i compagni di viaggio. Dopo questo infruttuoso tentativo, la questione sembrava quindi appannaggio dei cinque uomini della Quick-Step, ma Il ciclismo non è scienza esatta e così la vittoria è andata a Wellens davanti a Serry, Pacher, Narvaez, Eiking e tutti gli altri. Ottava piazza per lo scalatore sardo, mentre il gruppo inseguitore, arrivato dopo 10”, è stato regolato da Lorrenzo Manzin (Vital Concept). Grazie al distacco e all’abbuono per il successo Tim Wellens è anche la nuova maglia gialla con 4″ di vantaggio su Serry e 6″ su Pacher. Fabio Aru è ora nono nella generale, con 10″ di distacco e subito dietro al vincitore di ieri Romain Cardis (Direct Énergie).

Mario Prato

Tappa e maglia per Tim Wellens a Namur (foto Belga)

Tappa e maglia per Tim Wellens a Namur (foto Belga)

TOURBILLON A PARIGI

luglio 29, 2018 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Tour rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Tour passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1998 a vent’anni dall’indimenticata doppietta firmata da Marco Pantani).

I QUATTRO TENORI

Rassegna stampa “breve” dedicata ai tre grandi favoriti del Tour 2018 (Nibali, Froome e Quintana) e al corridore di casa più atteso, il francese Bardet. In aggiunta i quotidiani della nazione dei vincitore di tappa e delle maglie gialle di turno

Italia – Vincenzo Nibali – RITIRATO

Thomas, è il tuo giorno. Kristoff vince sui Campi Elisi (Gazzetta dello Sport)

Tour de France, vittoria di Thomas: per Sky arriva il 6° titolo in cinque anni (Corriere della Sera)

Gran Bretagna – Chris Froome – Geraint Thomas

Geraint Thomas completes overall victory in Paris – How Geraint Thomas won the Tour de France – How track star Geraint Thomas became a Tour de France champion – by the coach who got him there (The Daily Telegraph)

Geraint Thomas wins Tour de France to clinch first yellow jersey – The story of Thomas’s Tour de France triumph in 80 photos – How Thomas battled his way to a first Tour de France title (The Independent)

How Team Sky’s domestiques helped steer Geraint Thomas to Tour de France victory (The Times)

Colombia – Nairo Quintana

Geraint Thomas, ganador del Tour de Francia 2018 – Las razones del fallido Tour de Francia de Nairo Quintana (El Tiempo)

Geraint Thomas es el nuevo campeón del Tour de Francia (El Espectador)

Francia – Romain Bardet

Le triomphe de Thomas – Thomas: «Habitué à me battre sous la pression» – Comment Thomas a-t-il gagné? – L’édition 2018 en chiffres – Thomas: «Que du bonheur» – Laporte a lancé «un peu tôt» – Démare: «J’ai loupé ma chance» – Le tableau d’honneur du Tour 2018 – Le spectacle au bord de la route – Chavanel annonce sa retraite – Champs de bataille – Le règne sans fin – Sans partage – Froome à l’orgueil – Thomas, la revanche du fêtard-poissard (L’Equipe)

Heureux qui comme Thomas a joué un sacré Tour – Le Norvégien Kristoff s’impose sur les Champs-Elysées – Sky, la machine infernale – Thomas: «C’est l’équipe Sky qui a gagné le Tour, pas moi» (Le Figaro)

Norvegia – Alexander Kristoff

Kristoffs stikk etter seieren: Deilig å slippe maset – Hyller dette Kristoff-trekket: Helt genialt – Tre år siden Tour de France-lederens mareritt: Når du mislykkes med den bløffen, er det et helvete(Aftenposten)

Kristoff vant pa Champs-Élysées: Hemningsløst bra – Tour de France-lederen: Vi jobber utrolig hardt (Adresseavisen)

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

“Hen Wlad Fy Nhadau” (Inno del Galles)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRÀ: TOUR DE FRANCE 2019

L’edizione 2019 del Tour de France sarà presentata ad ottobre ma già sono note le prime due frazioni della corsa a tappe, che l’anno prossimo scatterà il 6 luglio dal Belgio per celebrare il 50° anniversario della prima vittoria di Eddy Merckx. Entrambe le tappe si concluderanno nella capitale Bruxelles e la prima di queste, come avvenuto quest’anno, sarà destinata ai velocisti. Per loro le principali insidie saranno rappresentate dalla presenza di un tratto di pavè, comunque piazzato lontano dal traguardo, e dall’arrivo che tenderà leggermente a salire, mentre non dovrebbe costituire un grosso problema la salita al celebre Muro di Grammont, collocata com’è nelle battute iniziali della frazione. L’indomani, con partenza dal Palazzo Reale e all’arrivo presso l’Atomium, si disputerà una cronometro a squadre di 28 Km che sancirà i primi, importanti verdetti del 106° Tour de France

L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO

Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Martinello: “Sono sempre accaduto”
Pancani: “La vittoria ottenuto sui Pirenei”
Petacchi: “L’arrivo sul ciottolato dei Campi Elisi” (dove li hai mai visti i ciottoli sugli Champs-Élysées?)
Martinello: “La presunta positività di Froome è stata sciolta poche ore prima della partenza del Tour”
Martinello: “Le due frazioni sulle alpe”
Pancani: “Abbiamo visto una quantità impressionanti di bandiere del Galles”
Martinello: “Questa clip è dedicata 50 anni fa”
Martinello: “Se non riescono a diventare professionisti, passano nella categoria elite, che non si sa cosa sia” (elite e professionisti sono sinomini)
Martinello: “Mario Vegni” (Mauro Vegni)
Martinello: “Devi supportare le fatiche del Giro d’Italia” (sopportare)
Martinello: “Al passaggio sotto la linea del traguardo”
Martinello: “Micrafrattura alla scapola”
Pancani: “I momenti chiavi di questo Tour de France”

e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…

dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)

Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”

IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della ventunesima tappa

1° Damien Gaudin
2° Silvan Dillier s.t.
3° Lukas Pöstlberger a 26″
4° Gregor Mühlberger s.t.
5° Anthony Perez a 33″

Miglior italiano Olivero Troia, 14° a 2′37″

Classifica generale

1° Lawson Craddock
2° Jacopo Guarnieri a 21′50″
3° Jay Robert Thomson a 24′30″
4° Jasper De Buyst a 25′25″
5° Arnaud Démare a 26′01″

Maglia nera Geraint Thomas, 145° a 4h34′19″

1998: PANTANI, VENT’ANNI FA
Sembrano storie dell’altro ieri, ma sono già trascorsi vent’anni dal fantastico Tour di Marco Pantani. Riviviamolo attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

2 AGOSTO 1998 – 21a TAPPA: MELUN – PARIGI (147.5 Km)

LE ROI PANTANI
Trentatrè anni dopo Gimondi, un altro italiano conquista a Parigi il mitico Tour
“Un buon esempio per tutti – E alla fine lacrime di pirata – Gimondi: “Marco ci ha fatto tornare al ciclismo dei Grandi” – Il vincitore: “Sentivo una voce dentro di me, scatta un clic vado all’attacco” – Cesenatico: gli amici hanno dipinto la sua casa di giallo – Giro più Tour: un campione che emozione come Coppi e Merckx”

PANTANI, TRIONFO D’ALTRI TEMPI
Il Pirata conquista i Campi Elisi, centra la grande accoppiata Giro-Tour e dimostra così che soltanto le sfide sulle montagne entusiasmano davvero i tifosi
Con le sue imprese si è ribellato al ciclismo da ragionieri – Steels batte Zanini allo sprint – Lui, non un fortunato qualsiasi: Gimondi gioisce, ha un erede dopo 33 anni – Futuro da re – Motta: altri quattro anni straordinari – Con Coppi, nel club Grandi Emozioni – Come Fausto, Merckx e Hinault, capace di appassionare – Elogi dai politici – Prodi: “Il segreto? La piadina”

Geraint Thomas sfreccia in maglia gialla ai piedi dellArco di Trionfo parigino (Getty Images)

Geraint Thomas sfreccia in maglia gialla ai piedi dell'Arco di Trionfo parigino (Getty Images)

ARCHIVIO “TOURBILLON”

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

PARIGI, A KRISTOFF L’ULTIMO SPRINT

luglio 29, 2018 by Redazione  
Filed under News

Il norvegese brucia Degenkolb e Démare sugli Champs-Elysées. Lampaert sfiora il colpo di mano, ma viene raggiunto a 300 metri dal traguardo. Nessuna sorpresa in classifica generale: Thomas conquista il Tour davanti a Dumoulin e Froome.

È l’esultanza di Alexander Kristoff, in maglia di campione europeo, l’ultima istantanea del Tour de France 2018. La passerella finale sugli Champs-Elysées si è conclusa con la canonica volata, ed è stato il norvegese ad anticipare il ristretto manipolo di sprinter sopravvissuti ad Alpi e Pirenei. Alle sue spalle John Degenkolb, che non ha approfittato fino in fondo del perfetto lancio di Jasper Stuyven. Terzo il favorito dei bookmaker, Arnaud Démare, che a 50 metri dal termine, quando ha scartato sulla destra della strada per saltare Degenkolb, sembrava avviato a rispettare il pronostico; ma al primo sbuffo di vento in faccia, la sua rimonta si è arrestata. Non è andato al di là dell’ottavo posto Peter Sagan, segno che la caduta sui Pirenei è stata smaltita soltanto in parte.
È mancato poco perché lo scontatissimo sprint venisse scongiurato. A due chilometri dal termine, Daniel Oss ha accelerato per neutralizzare un tentativo di Marco Marcato. L’azione, pur raggiungendo l’obiettivo, ha prodotto una frattura in gruppo, e ha lasciato lo stesso Oss e Yves Lampaert con un vantaggio di una cinquantina di metri sugli inseguitori. L’italiano si è rialzato, ma il belga ha rilanciato e ha dato per diverse centinaia di metri l’impressione di poter resistere. Soltanto dopo l’ultima curva, a 300 metri dal termine, il plotone lo ha inghiottito.
Una quindicina di secondi dopo l’arrivo di Kristoff ha tagliato il traguardo a braccia alzate, affiancato da Chris Froome, il trionfatore della Grande Boucle, Geraint Thomas. Un vincitore che ha entusiasmato pochi ma convinto tutti, mai scalfito dagli attacchi (non numerosi e mai troppo coraggiosi, per la verità) degli avversari diretti. Invariata la classifica generale, e non hanno cambiato padrone nemmeno le altre maglie: la bianca di Latour, la verde di Sagan e quella a pois di Alaphilippe. Il francese della Quick-Step Floors veniva dato per favorito anche per il premio di supercombattivo, ma la “giuria di qualità”, per usare una locuzione sanremese, gli ha preferito Daniel Martin. Un riconoscimento all’uomo di classifica che più di ogni altro ha colto ogni occasione per provare, e un piccolo risarcimento per la sfortuna che gli ha impedito di lottare per un piazzamento più nobile dell’ottavo.
Nella volata di Parigi, Sonny Colbrelli, settimo, non è riuscito a salvare il magro bilancio italiano. Nessuna vittoria di tappa, e la diciottesima piazza di Domenico Pozzovivo come miglior risultato nella classifica generale. Un sunto che solo in parte può essere giustificato dall’assenza di Aru (che, del resto, ben poco avrebbe potuto aggiungere, nel formato irriconoscibile visto al Giro d’Italia) e dalla sfortuna che ha eliminato Nibali da una corsa in cui nessun obiettivo gli era precluso.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO

1 Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates 2:46:36
2 John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo
3 Arnaud Demare (Fra) Groupama-FDJ
4 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data
5 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits
6 Maximiliano Richeze (Arg) Quick-Step Floors
7 Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida
8 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
9 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty-Groupe Gobert
10 Jasper De Buyst (Bel) Lotto Soudal
11 Timothy Dupont (Bel) Wanty-Groupe Gobert
12 Thomas Boudat (Fra) Direct Energie
13 Sep Vanmarcke (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
14 Magnus Cort (Den) Astana Pro Team
15 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale
16 Daniele Bennati (Ita) Movistar Team
17 Nikias Arndt (Ger) Team Sunweb
18 Edward Theuns (Bel) Team Sunweb
19 Mathew Hayman (Aus) Mitchelton-Scott
20 Timo Roosen (Ned) LottoNL-Jumbo
21 Daryl Impey (RSA) Mitchelton-Scott
22 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team
23 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
24 Dion Smith (NZl) Wanty-Groupe Gobert
25 Jerome Cousin (Fra) Direct Energie
26 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
27 Laurent Pichon (Fra) Fortuneo-Samsic
28 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida
29 Primoz Roglic (Slo) LottoNL-Jumbo
30 Yves Lampaert (Bel) Quick-Step Floors
31 Pierre Latour (Fra) AG2R La Mondiale
32 Marco Minnaard (Ned) Wanty-Groupe Gobert
33 Guillaume Martin (Fra) Wanty-Groupe Gobert
34 Søren Kragh Andersen (Den) Team Sunweb
35 Yoann Offredo (Fra) Wanty-Groupe Gobert
36 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
37 Stefan Küng (Swi) BMC Racing Team
38 Lilian Calmejane (Fra) Direct Energie
39 Pavel Kochetkov (Rus) Katusha-Alpecin
40 Steven Kruijswijk (Ned) LottoNL-Jumbo
41 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin
42 Chad Haga (USA) Team Sunweb
43 Andrey Amador (CRc) Movistar Team
44 Jack Bauer (NZl) Mitchelton-Scott
45 Mikel Landa (Spa) Movistar Team
46 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo
47 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits
48 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
49 Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott
50 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe
51 Warren Barguil (Fra) Fortuneo-Samsic
52 Nairo Quintana (Col) Movistar Team
53 Imanol Erviti (Spa) Movistar Team
54 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
55 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott
56 Antwan Tolhoek (Ned) LottoNL-Jumbo
57 Simon Gerrans (Aus) BMC Racing Team
58 Rudy Molard (Fra) Groupama-FDJ
59 Jonathan Castroviejo (Spa) Team Sky
60 Julien Vermote (Bel) Dimension Data
61 Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors
62 Roberto Ferrari (Ita) UAE Team Emirates
63 Kristijan Durasek (Cro) UAE Team Emirates
64 Jacopo Guarnieri (Ita) Groupama-FDJ
65 Egan Bernal (Col) Team Sky
66 Anthony Turgis (Fra) Cofidis, Solutions Credits
67 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
68 Daniel Martin (Irl) UAE Team Emirates
69 Chris Froome (GBr) Team Sky
70 Marcus Burghardt (Ger) Bora-Hansgrohe
71 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:00:24
72 Maxime Bouet (Fra) Fortuneo-Samsic
73 Marc Soler (Spa) Movistar Team
74 Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal
75 Thomas Degand (Bel) Wanty-Groupe Gobert
76 Heinrich Haussler (Aus) Bahrain-Merida
77 Tom-Jelte Slagter (Ned) Dimension Data
78 Tomasz Marczynski (Pol) Lotto Soudal
79 Luke Rowe (GBr) Team Sky
80 Wout Poels (Ned) Team Sky
81 Paul Martens (Ger) LottoNL-Jumbo
82 Daniel Martinez (Col) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
83 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits
84 Fabien Grellier (Fra) Direct Energie
85 Tobias Ludvigsson (Swe) Groupama-FDJ 0:00:30
86 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
87 Mathias Frank (Swi) AG2R La Mondiale
88 David Gaudu (Fra) Groupama-FDJ
89 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
90 Kevin Ledanois (Fra) Fortuneo-Samsic
91 Pierre Rolland (Fra) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
92 Kristijan Koren (Slo) Bahrain-Merida
93 Pawel Poljanski (Pol) Bora-Hansgrohe
94 Simon Clarke (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
95 Jesper Hansen (Den) Astana Pro Team
96 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team
97 Koen de Kort (Ned) Trek-Segafredo
98 Ian Boswell (USA) Katusha-Alpecin
99 Adam Yates (GBr) Mitchelton-Scott
100 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits
101 Ramon Sinkeldam (Ned) Groupama-FDJ
102 Simon Geschke (Ger) Team Sunweb
103 Jay Thomson (RSA) Dimension Data
104 Amund Grøndahl Jansen (Nor) LottoNL-Jumbo
105 Julian Alaphilippe (Fra) Quick-Step Floors
106 Sylvain Chavanel (Fra) Direct Energie
107 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb
108 Gorka Izagirre (Spa) Bahrain-Merida 0:00:38
109 Niki Terpstra (Ned) Quick-Step Floors 0:00:39
110 Rafal Majka (Pol) Bora-Hansgrohe
111 Elie Gesbert (Fra) Fortuneo-Samsic 0:00:42
112 Florian Vachon (Fra) Fortuneo-Samsic
113 Michael Valgren (Den) Astana Pro Team
114 Olivier Le Gac (Fra) Groupama-FDJ 0:00:55
115 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates
116 Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott 0:00:59
117 Tom Scully (NZl) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:01:01
118 Romain Hardy (Fra) Fortuneo-Samsic
119 Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe 0:01:03
120 Romain Sicard (Fra) Direct Energie 0:01:07
121 Arthur Vichot (Fra) Groupama-FDJ 0:01:11
122 Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida
123 Michael Gogl (Aut) Trek-Segafredo 0:01:15
124 Omar Fraile (Spa) Astana Pro Team
125 Jesus Herrada (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:01:22
126 Dimitri Claeys (Bel) Cofidis, Solutions Credits
127 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates 0:01:28
128 Rory Sutherland (Aus) UAE Team Emirates
129 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo 0:01:34
130 Toms Skujins (Lat) Trek-Segafredo
131 Ion Izagirre (Spa) Bahrain-Merida 0:01:45
132 Oliviero Troia (Ita) UAE Team Emirates 0:02:07
133 Julien Bernard (Fra) Trek-Segafredo 0:02:16
134 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin 0:03:19
135 Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky 0:03:21
136 Lawson Craddock (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:03:23
137 Guillaume Van Keirsbulck (Bel) Wanty-Groupe Gobert 0:04:04
138 Amael Moinard (Fra) Fortuneo-Samsic 0:04:06
139 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 0:04:08
140 Taylor Phinney (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:04:10
141 Anthony Perez (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:04:11
142 Gregor Mühlberger (Aut) Bora-Hansgrohe 0:04:18
143 Lukas Pöstlberger (Aut) Bora-Hansgrohe
144 Silvan Dillier (Swi) AG2R La Mondiale 0:04:44
145 Damien Gaudin (Fra) Direct Energie

CLASSIFICA GENERALE

1 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 83:17:13
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 0:01:51
3 Chris Froome (GBr) Team Sky 0:02:24
4 Primoz Roglic (Slo) LottoNL-Jumbo 0:03:22
5 Steven Kruijswijk (Ned) LottoNL-Jumbo 0:06:08
6 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:57
7 Mikel Landa (Spa) Movistar Team 0:07:37
8 Daniel Martin (Irl) UAE Team Emirates 0:09:05
9 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin 0:12:37
10 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:14:18
11 Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors 0:16:32
12 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:19:46
13 Pierre Latour (Fra) AG2R La Mondiale 0:22:13
14 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:27:26
15 Egan Bernal (Col) Team Sky 0:27:52
16 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:34:52
17 Warren Barguil (Fra) Fortuneo-Samsic 0:37:06
18 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida 0:39:08
19 Rafal Majka (Pol) Bora-Hansgrohe 0:39:57
20 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:42:31
21 Guillaume Martin (Fra) Wanty-Groupe Gobert 0:44:18
22 Ion Izagirre (Spa) Bahrain-Merida 0:46:36
23 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott 0:49:19
24 Gorka Izagirre (Spa) Bahrain-Merida 0:50:02
25 Simon Geschke (Ger) Team Sunweb 0:50:15
26 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo 1:06:33
27 Pierre Rolland (Fra) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:09:09
28 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 1:10:14
29 Adam Yates (GBr) Mitchelton-Scott 1:17:35
30 Lilian Calmejane (Fra) Direct Energie 1:18:09
31 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo 1:21:13
32 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team 1:23:05
33 Julian Alaphilippe (Fra) Quick-Step Floors 1:28:08
34 David Gaudu (Fra) Groupama-FDJ 1:30:01
35 Julien Bernard (Fra) Trek-Segafredo 1:34:12
36 Daniel Martinez (Col) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:38:38
37 Antwan Tolhoek (Ned) LottoNL-Jumbo 1:39:01
38 Rudy Molard (Fra) Groupama-FDJ 1:47:36
39 Sylvain Chavanel (Fra) Direct Energie 1:47:47
40 Kristijan Durasek (Cro) UAE Team Emirates 1:48:06
41 Arthur Vichot (Fra) Groupama-FDJ 1:51:19
42 Maxime Bouet (Fra) Fortuneo-Samsic 1:58:08
43 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits 1:58:54
44 Michael Valgren (Den) Astana Pro Team 1:59:20
45 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 2:00:32
46 Daryl Impey (RSA) Mitchelton-Scott 2:00:53
47 Jesus Herrada (Spa) Cofidis, Solutions Credits 2:01:52
48 Amael Moinard (Fra) Fortuneo-Samsic 2:03:20
49 Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky 2:05:29
50 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 2:05:38
51 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb 2:06:22
52 Søren Kragh Andersen (Den) Team Sunweb 2:06:23
53 Stefan Küng (Swi) BMC Racing Team 2:07:14
54 Thomas Degand (Bel) Wanty-Groupe Gobert 2:09:54
55 Mathias Frank (Swi) AG2R La Mondiale 2:10:29
56 Jesper Hansen (Den) Astana Pro Team 2:10:33
57 Omar Fraile (Spa) Astana Pro Team 2:10:59
58 Wout Poels (Ned) Team Sky 2:13:23
59 Tom-Jelte Slagter (Ned) Dimension Data 2:13:58
60 Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida 2:17:32
61 Pavel Kochetkov (Rus) Katusha-Alpecin 2:17:52
62 Marc Soler (Spa) Movistar Team 2:18:51
63 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo 2:20:24
64 Marco Minnaard (Ned) Wanty-Groupe Gobert 2:20:31
65 Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal 2:24:41
66 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale 2:29:36
67 Nikias Arndt (Ger) Team Sunweb 2:32:02
68 Magnus Cort (Den) Astana Pro Team 2:32:26
69 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates 2:35:47
70 Jonathan Castroviejo (Spa) Team Sky 2:36:06
71 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe 2:38:08
72 Chad Haga (USA) Team Sunweb 2:39:40
73 Romain Sicard (Fra) Direct Energie 2:42:53
74 Tobias Ludvigsson (Swe) Groupama-FDJ 2:45:40
75 Julien Vermote (Bel) Dimension Data 2:45:57
76 Gregor Mühlberger (Aut) Bora-Hansgrohe 2:46:13
77 Imanol Erviti (Spa) Movistar Team 2:47:46
78 Koen de Kort (Ned) Trek-Segafredo 2:48:29
79 Ian Boswell (USA) Katusha-Alpecin 2:51:47
80 Yves Lampaert (Bel) Quick-Step Floors 2:52:37
81 Paul Martens (Ger) LottoNL-Jumbo 2:52:46
82 Toms Skujins (Lat) Trek-Segafredo 2:53:41
83 Silvan Dillier (Swi) AG2R La Mondiale 2:55:15
84 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data 2:57:00
85 Anthony Perez (Fra) Cofidis, Solutions Credits 2:58:56
86 Elie Gesbert (Fra) Fortuneo-Samsic 3:00:48
87 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin 3:00:54
88 Edward Theuns (Bel) Team Sunweb 3:02:15
89 Thomas Boudat (Fra) Direct Energie 3:04:07
90 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 3:04:14
91 Yoann Offredo (Fra) Wanty-Groupe Gobert 3:04:27
92 Marcus Burghardt (Ger) Bora-Hansgrohe 3:04:48
93 Jerome Cousin (Fra) Direct Energie 3:05:34
94 Pawel Poljanski (Pol) Bora-Hansgrohe 3:07:14
95 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty-Groupe Gobert 3:09:34
96 Kevin Ledanois (Fra) Fortuneo-Samsic 3:11:55
97 Dion Smith (NZl) Wanty-Groupe Gobert 3:12:24
98 Laurent Pichon (Fra) Fortuneo-Samsic 3:12:46
99 Florian Vachon (Fra) Fortuneo-Samsic 3:13:47
100 Simon Clarke (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:15:40
101 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:15:55
102 Kristijan Koren (Slo) Bahrain-Merida 3:16:54
103 Tomasz Marczynski (Pol) Lotto Soudal 3:19:10
104 Daniele Bennati (Ita) Movistar Team 3:19:22
105 Romain Hardy (Fra) Fortuneo-Samsic 3:19:49
106 Rory Sutherland (Aus) UAE Team Emirates 3:21:22
107 Simon Gerrans (Aus) BMC Racing Team 3:21:37
108 Mathew Hayman (Aus) Mitchelton-Scott 3:21:55
109 Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida
110 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 3:24:25
111 John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo 3:26:35
112 Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe 3:32:29
113 Michael Gogl (Aut) Trek-Segafredo 3:32:54
114 Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates 3:33:33
115 Sep Vanmarcke (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:34:17
116 Anthony Turgis (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:36:11
117 Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott 3:36:30
118 Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott 3:37:21
119 Niki Terpstra (Ned) Quick-Step Floors 3:37:31
120 Fabien Grellier (Fra) Direct Energie 3:37:56
121 Jack Bauer (NZl) Mitchelton-Scott 3:39:02
122 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe 3:39:20
123 Guillaume Van Keirsbulck (Bel) Wanty-Groupe Gobert 3:40:30
124 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:41:55
125 Heinrich Haussler (Aus) Bahrain-Merida 3:42:24
126 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates 3:42:54
127 Olivier Le Gac (Fra) Groupama-FDJ 3:49:03
128 Luke Rowe (GBr) Team Sky 3:50:55
129 Tom Scully (NZl) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:50:59
130 Dimitri Claeys (Bel) Cofidis, Solutions Credits 3:51:15
131 Timothy Dupont (Bel) Wanty-Groupe Gobert 3:51:16
132 Lukas Pöstlberger (Aut) Bora-Hansgrohe 3:56:53
133 Oliviero Troia (Ita) UAE Team Emirates 3:57:02
134 Ramon Sinkeldam (Ned) Groupama-FDJ 3:58:01
135 Maximiliano Richeze (Arg) Quick-Step Floors 3:58:58
136 Taylor Phinney (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:59:07
137 Timo Roosen (Ned) LottoNL-Jumbo 4:01:05
138 Roberto Ferrari (Ita) UAE Team Emirates 4:01:34
139 Amund Grøndahl Jansen (Nor) LottoNL-Jumbo 4:02:04
140 Damien Gaudin (Fra) Direct Energie 4:02:07
141 Arnaud Demare (Fra) Groupama-FDJ 4:08:18
142 Jasper De Buyst (Bel) Lotto Soudal 4:08:54
143 Jay Thomson (RSA) Dimension Data 4:09:49
144 Jacopo Guarnieri (Ita) Groupama-FDJ 4:12:29
145 Lawson Craddock (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 4:34:19

Alexander Kristoff mette i sigilli al Tour de France 2018 sul prestigioso traguardo degli Champs-Élysées (Getty Images)

Alexander Kristoff mette i sigilli al Tour de France 2018 sul prestigioso traguardo degli Champs-Élysées (Getty Images)

29-07-2018

luglio 29, 2018 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il norvegese Alexander Kristoff (UAE-Team Emirates) si è imposto nella ventunesima ed ultima tappa, Houilles – Parigi, percorrendo 116 Km in 2h46′36″ alla media di 41.78 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Degenkolb e il francese Démare. Miglior italiano Sonny Colbrelli ( Bahrain Merida Pro Cycling Team), 7°. Il britannico Geraint Thomas (Team Sky) si impone in classifica con 1′51″ sull’olandese Dumoulin e 2′24″ sul connazionale Froome. Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Bahrain Merida Pro Cycling Team), 18° a 39′08″

PRUDENTIAL RIDELONDON-SURREY CLASSIC

Il tedesco Pascal Ackermann (Bora – Hansgrohe) si è imposto nella corsa britannica, circuito di Londra, percorrendo 187 Km in 4h20′10″ alla media di 43.13 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Elia Viviani (Quick-Step Floors) e Giacomo Nizzolo (Trek – Segafredo)

VOO – TOUR DE WALLONIE

Il belga Tim Wellens (Lotto Soudal) si è imposto nella seconda tappa, Villers-La-Ville – Namur, percorrendo 167.2 Km in 4h06′56″ alla media di 40.63 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Serry e il francese Pacher. Miglior italiano Fabio Aru (UAE-Team Emirates), 8°. Wellens è il nuovo leader della classifica con 4″ su Serry e 6″ su Pacher. Miglior italiano Aru, 9° a 10″

KREIZ BREIZH ELITES (Francia)

Due tappe disputate nel secondo giorno di gara.

Il tedesco Jannik Steimle (Team Vorarlberg Santic) si è imposto nella seconda tappa, Ploërdut – Callac, percorrendo 93 Km in 2h10′31″ alla media di 42.75 Km/h. Ha preceduto di 6″ il francese Cam e di 19″ il francese Riou. Unico italiano in gara Giacomo Ballabio (IAM Excelsior), 130° a 8′06″. Il francese Damien Touzé (St Michel-Auber 93) è ancora leader della classifica con lo stesso tempo del britannico Swift e del belga Teugels. Ballabio 123° a 10′50″

Il belga Jimmy Janssens (Cibel – Cebon) si è imposto nella terza tappa, circuito di Carhaix-Plouguer, percorrendo 91.8 Km in 2h24′11″ alla media di 38.20 Km/h. Ha preceduto di 1′16″ il britannico Scott e di 1′24″ l’olandese Van Dalen. Ballabio 84° a 16′19″. Touzé è ancora leader della classifica con lo stesso tempo di Swift e Teugels. Ballabio 98° a 25′45″

GP KRANJ

L’austriaco Daniel Auer (WSA Pushbikers) si è imposto nella corsa slovena, circuito di Kranj, percorrendo 157.3 Km in 3h27′59″ alla media di 45.38 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Alessandro Pessot (Cycling Team Friuli) e l’argentino Germán Nicolás Tivani Pérez

TOUR OF QUINGHAI LAKE (Cina)

Il rumeno Eduard Michael Grosu (Nippo – Vini Fantini – Europa Ovini) si è imposto anche nell’ottava tappa, Qingshizui – Zhangye, percorrendo 237 Km in 4h49′45″ alla media di 49.08 Km/h. Ha preceduto allo sprint il bielorusso Papok e l’olandese Tim Ariesen. Miglior italiano Luca Pacioni (Wilier Triestina – Selle Italia), 5°. Il colombiano Hernán Ricardo Aguirre Calpa (Manzana Postobón) è ancora leader della classifica con 1′05″ sul connazionale Bohórquez Sánchez e 2′35″ sul croato Rogina. Miglior italiano Antonio Santoro (Monkey Town Continental Team), 4° a 3′01″

ROMAIN CARDIS APRE IL TOUR DE WALLONIE

luglio 29, 2018 by Redazione  
Filed under News

Conclusione in volata per la piccola corsa a tappe che vede il ritorno alle corse di Fabio Aru, vittima anche di una caduta. Lo sprint vincente è stato quello di Romain Cardis, alla sua prima vittoria da pro.

Lontano dagli accecanti riflettori dei Grandi Giri, il Tour de Wallonie è stata scelto da Fabio Aru per il ritorno alle competizioni dopo l’opaco e neanche portato a termine Giro d’Italia. Il portacolori dell’UAE Team Emirates nei giorni scorsi aveva così commentato il suo ritorno alle gare dopo due mesi: “Sono contento di tornare ad attaccare il numero di gara sulla schiena, ho voglia di essere di nuovo in gruppo. Assieme alla squadra abbiamo scelto di aggiungere il Tour de Wallonie al mio programma, correrò su percorsi simili a quelli delle Classiche delle Ardenne, affrontando ogni giorno strappi, côte e salite brevi ma che richiedono intensità: sono sicuro di andare a svolgere un bel lavoro, che sarà utile per affrontare al meglio questa seconda parte di stagione”.
Alle ottimistiche parole della vigilia del sardo ha fatto da contraltare lo svolgimento della corsa, che lo ha visto protagonista di una caduta senza conseguenze, avvenuta quando al termine mancavano una cinquantina di chilometri al termine della prima frazione, 193 Km da percorrere tra La Louvière e Les Bons Villers, privi di particolari insidie altimetriche. Il portacolori del team arabo ha comunque chiuso la tappa nella pancia del gruppo principale, in quarantaduesima posizione, accreditato con lo stesso tempo del vincitore
Per quanto riguarda l’aspetto agonistico, la prima tappa della corsa belga si è svolta in tre fasi ben distinte. Nella prima sono stati protagonisti gli autori della fuga di giornata mentre nella seconda c’è stato spazio per un tentativo tutt’altro che velleitario portato da tre coraggiosi attaccanti negli ultimi dieci 10 Km. Infine, nella terza e ultima fase sono entrate in scena le squadre dei velocisti, che hanno monopolizzato il finale di gara dove ha primeggiato il venticinquenne della Direct Énergie Romain Cardis.
Lo sprinter francese ha preceduto i belgi Michael Van Staeyen (Cofidis, Solutions Crédits) ed Edward Planckaert (Sport Vlaanderen-Baloise), il russo Viacheslav Kuznetsov (Team Katusha-Alpecin) e un altro corridore di casa, Jonas Van Genechten (Vital Concept Cycling Club).
Come già detto prima dell’entrata in scena degli sprinter e dei relativi team la gara ha visto protagonisti Michael Boros (Pauwels Sauzen-Vastgoedservice), Martijn Budding (Roompot-Nederlandse Loterij), Conor Dunne (Aqua Blue Sport), Quinten Hermans (Telenet Fidea Lions), Ben O’Connor (Team Dimension Data), Lionel Taminiaux (AGO-Aqua Service) e Steven Tronet (Roubaix Lille Métropole), autori della fuga nata nelle primissime fasi di gara. Al loro inseguimento il gruppo è stato pilotato da Lotto Soudal e Quick Step Floors che, dopo aver concesso un vantaggio di poco superiore ai sei minuti, lo hanno progressivamente ridotto fino al congiungimento avvenuto quando mancavano 12 km al termine. Immediatamente dopo Edward Dunbar (Aqua Blue Sport), Clément Russo (Team Fortuneo-Samsic) e Pieter Serry (Quick Step Floors) hanno approfittato di un tratto di pavè nel tentativo di far saltare il banco, ma anche la loro azione è stata tenuta sotto controllo fino ad esaurirsi ai meno tre.
Oggi seconda da Villers-La-Ville a Namur per complessivi 167.2 Km e con un finale adatto ai finisseur per la presenza dell’ascesa della Côte de la Citadelle (2 Km al 5,2%) a poco più di 6 Km dall’arrivo

Mario Prato

Romain Cardis vince la tappa dapertura del Tour de Wallonie (foto Marc Van Hecke)

Romain Cardis vince la tappa d'apertura del Tour de Wallonie (foto Marc Van Hecke)

Pagina successiva »