FIANDRE, LA VENDETTA DI GILBERT
aprile 2, 2017 by Redazione
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Dopo il secondo posto nella E3 Harelbeke e nella “A travers la Flandre”, Philippe Gilbert, che vicino allo scoccar delle trentacinque primavere sembra tornato quello di un tempo, conquista la classica monumento che apre la stagione delle classiche del nord con un’impresa memorabile con tutti i crismi, compreso l’arrivo solitario ed il traguardo superato con la bici alzata verso il cielo.
Era nell’aria un successo di Philppe Gilbert, un campione che aveva fatto incetta di classiche fino a qualche anno fa, senza mai però centrare il successo in questa importante corsa. In questa stagione sinora aveva vinto solo la prima tappa della Tre giorni di La Panne, vittoria che gli aveva anche permesso di conquistare la classifica generale.
Tuttavia, le corse più importanti gli erano sfuggite di un soffio: la E3 Harelbeke persa in volata con Van Avermaet e la corsa che fa da preludio al Giro delle Fiandre, “A travers la Flandre”, vinta da Lampaert.
Queste due corse, nelle quali Gilbert ha conquistato la piazza d’onore, sono quelle che maggiormente si avvicinano al Giro della Fiandre, vuoi per le zone attraversate, vuoi per le caratteristiche del percorso. Era perciò presumibile, come si diceva in apertura, che Gilbert oggi avrebbe tentato il tutto per tutto per centrare la vittoria della più prestigiosa di queste tre gare.
La concorrenza era agguerrita, nomi come Van Avermaet e, soprattutto, Sagan non erano certo tranquillizzanti per il campione nazionale belga, che ha però confezionato un’impresa da ricordare.
Per quel che riguarda la cronaca della corsa, va segnalato che la fuga di giornata è partita in concomitanza con l’abbassarsi della bandiera del via ufficiale.
Salutano il gruppo Julien Duval (AG2R-La Mondiale), Oliviero Troia (UAE Team Emirates), Marc McNally (Wanty-Groupe Gobert), Stef Van Zummeren, Michael Goolaerts (Vérandas Willems–Crelan) e Julien Morice (Direct Énergie). A costoro si aggregano, dopo alcuni chilometri, anche Edward Planckaert (Sport Vlaanderen-Baloise) e André Looij (Roompot-Nederlandse Loterij). Il gruppo non sembra particolarmente preoccupato del tentativo di questi uomini che, infatti, riescono a mettere oltre 11 minuti tra loro ed il gruppo.
A quel punto alcune formazione, prima tra tutte la BMC, cercano di alzare l’andatura per ridurre il gap che ai piedi del primo muro è di circa 10 minuti.
Sull’Oude Kwaremont l’armonia in gruppo si spezza e vari corridori provano a scattare ed a formare tentativi, ma nessuno di questi riesce ad avere fortuna, mentre l’andatura, che comincia a salire progressivamente, apre una fase piuttosto confusa della corsa con moltissime cadute in gruppo. Tra i corridori coinvolti ci sono il nostro Niccolò Bonifazio (Bahrain Merida) e lo sfortunato taiwanese Chun Kai Feng, pure in forza al team arabo, che, dopo essere finito per ben due volte a terra, è costretto ad allontanarsi dalla corsa a bordo di un’autoambulanza.
La chiave della corsa odierna è stato il ritrovato Muro di Grammont, reintrodotto nel tracciato dopo esser stato affrontato l’ultima volta nel 2011, sul quale entrano in azione in prima persona Gilbert e Boonen: i due attesi campione della Quick-Step Floors riescono a sorprendere due grossi favoriti come il campione del mondo Sagan (Bora – Hansgrohe) e l’olimpionico Van Avermaet (BMC Racing Team), mentre restano a ruota Maciej Bodnar (Bora – Hansgrohe), Matteo Trentin (Quick-Step Floors), Gianni Moscon, Luke Rowe (Team Sky), Bryan Coquard, Sylvain Chavanel (Direct Énergie), Sacha Modolo (UAE Team Emirates), Sep Vanmarcke (Cannondale – Drapac), Jasper Stuyven (Trek – Segafredo), Alexander Kristoff (Katusha – Alpecin), Pieter Vanspeybrouck (Wanty – Groupe Gobert) e Arnaud Démare (FDJ).
Con due personaggi come Sagan e Van Avermaet indietro, il drappello dei contrattaccanti cerca un buon accordo per evitare il rientro dei pericolosi titolati e il loro vantaggio ondeggia tra i 40 secondi ed il minuto, mentre dietro faticano a trovare la quadra con BMC e Bora tra le più attive, mentre Lotto-Soudal e Astana contribuiscono all’inseguimento in modo meno incisivo.
La fuga del mattino viene quindi raggiunta dai contrattaccanti quando mancano ancora 65 Km alla conclusione, segno del fatto che il gruppo è esploso ben prima delle fasi finali.
Gilbert inizia a confezionare il proprio capolavoro al secondo passaggio sull’Oude Kwaremont, staccando tutti con un azione di forza quando mancano ancora 55 Km alla conclusione. Intanto, i suoi compagni di squadra Boonen e Trentin tentano di interpretare al meglio il ruolo di stopper.
Le operazioni per il tentativo di ricongiungimento vengono prese in mano da Sep Vanmarcke della Cannondale, anch’esso favorito dal correre in casa e dalle sue caratteristiche di uomo da classiche: purtroppo il suo tentativo si infrange sull’asfalto, come era toccato in precedenza a molti altri uomini.
Sul Paterberg Sagan e Van Avermaet rientrano sui più immediati inseguitori di Gilbert, che tenta di mantenere un buon ritmo senza sfinirsi e riesce ad incrementare il vantaggio sugli inseguitori sino a portarlo ad assestarsi intorno al minuto.
Sul Taaienberg, mentre Boonen è costretto a fermarsi per un problema meccanico, si forma un quintetto grazie all’accelerazione di Sagan che si porta dietro Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale), Greg Van Avermaet, Matteo Trentin e Yoann Offredo (Wanty – Groupe Gobert). In cinque riescono agevolmente e riportarsi su Felline (Trek – Segafredo) e Van Baarle (Cannondale-Drapac), che si erano portati in avanscoperta dopo il Paterberg, mentre appare molto più complicato raggiungere la testa della corsa, dato che il battistrada riesce a gestirsi egregiamente anche nei tratti pianeggianti.
Sull’ultimo passaggio sull’Oude Kwaremont Sagan, che non dà mai per vinto, ci riprova e Van Avermaet e Naesen sono gli unici a tenere il ritmo dello slovacco; ma quasi in vetta al muro il campione del mondo sbanda, forse nel tentativo di stare a bordo strada per evitare il pavè, e cade facendo finire a terra anche Naesen e Van Avermaet. Per lo slovacco e per Naesen è la fine della corsa, mentre Van Avermaet riesce a ripartire dopo essere stato superato da Van Baarle, che era rimasto vittima dello scatto di Sagan.
A questo punto la situazione è, quindi, la seguente: davanti a tutti Gilbert seguito da Van Baarle e, più indietro, Offredo, Felline, Trentin, Van Avermaet e Terpstra (Quick-Step Floors).
Nell’ultima ascesa verso il Paterberg Van Avermaet e Terpstra si riportano su Van Baarle poi negli ultimi chilometri pianeggianti il peso della lunghissima azione solitaria ed il vento contrario mettono a dura prova il campione belga, che riesce comunque a mantenere un vantaggio tale da permettergli di scendere dalla bicicletta sulla linea d’arrivo e festeggiare la vittoria come aveva fatto l’anno Diego Rosa nella quinta tappa del Giro dei Paesi Baschi, anche il quel caso al termine di una lunghissima azione solitaria.
Come sappiamo, Gilbert ha un particolare feeling con l’Amstel Gold Race e, quindi, con uno stato di forma simile c’è da giurare che il belga tenterà di festeggiare la giornata di Pasqua con un’altra vittoria.
Benedetto Ciccarone
ORDINE D’ARRIVO
1 Philippe Gilbert (Bel) Quick-Step Floors 6:23:45
2 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:00:29
3 Niki Terpstra (Ned) Quick-Step Floors
4 Dylan Van Baarle (Ned) Cannondale-Drapac
5 Alexander Kristoff (Nor) Katusha-Alpecin 0:00:53
6 Sacha Modolo (Ita) Team UAE Emirates
7 John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo
8 Filippo Pozzato (Ita) Wilier Triestina
9 Sylvain Chavanel (Fra) Direct Energie
10 Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida
11 Michael Valgren Andersen (Den) Astana Pro Team
12 Luke Durbridge (Aus) Orica-Scott
13 Matteo Trentin (Ita) Quick-Step Floors
14 Yoann Offredo (Fra) Wanty – Groupe Gobert
15 Gianni Moscon (Ita) Team Sky
16 Scott Thwaites (GBr) Dimension Data
17 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal
18 Nelson Oliveira (Por) Movistar Team
19 Fabio Felline (Ita) Trek-Segafredo 0:01:01
20 André Greipel (Ger) Lotto Soudal 0:02:29
21 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin
22 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data
23 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale 0:02:32
24 Alberto Bettiol (Ita) Cannondale-Drapac
25 Alexander Edmonson (Aus) Orica-Scott 0:03:30
26 Adrien Petit (Fra) Direct Energie
27 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
28 Nikias Arndt (Ger) Team Sunweb
29 Pim Ligthart (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
30 Magnus Cort Nielsen (Den) Orica-Scott
31 Julien Duval (Fra) AG2R La Mondiale
32 Matti Breschel (Den) Astana Pro Team
33 Marco Marcato (Ita) Team UAE Emirates
34 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ
35 Julien Vermote (Bel) Quick-Step Floors
36 Yves Lampaert (Bel) Quick-Step Floors
37 Tom Boonen (Bel) Quick-Step Floors
38 Boy Van Poppel (Ned) Trek-Segafredo
39 Frederik Backaert (Bel) Wanty – Groupe Gobert
40 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits
41 Stefan Küng (Swi) BMC Racing Team
42 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin
43 Luka Pibernik (Slo) Bahrain-Merida
44 Preben Van Hecke (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
45 Stijn Vandenbergh (Bel) AG2R La Mondiale
46 Thomas Sprengers (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
47 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team
48 Guillaume Van Keirsbulck (Bel) Wanty – Groupe Gobert
49 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
50 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina
51 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
52 Tom Van Asbroeck (Bel) Cannondale-Drapac
53 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty – Groupe Gobert
54 Huub Duyn (Ned) Veranda’s Willems Crelan
55 Marcus Burghardt (Ger) Bora-Hansgrohe
56 Arnaud Demare (Fra) FDJ
57 Edward Theuns (Bel) Trek-Segafredo
58 Bram Tankink (Ned) Team LottoNl-Jumbo
59 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
60 Reto Hollenstein (Swi) Katusha-Alpecin
61 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
62 Gaetan Bille (Bel) Veranda’s Willems Crelan 0:03:35
63 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina
64 Ian Stannard (GBr) Team Sky 0:03:36
65 Bryan Coquard (Fra) Direct Energie
66 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe
67 Zdenek Štybar (Cze) Quick-Step Floors
68 Ivan Garcia Cortina (Spa) Bahrain-Merida 0:04:15
69 Sam Bewley (NZl) Orica-Scott 0:04:32
70 Olivier Le Gac (Fra) FDJ 0:06:59
71 Mark Mcnally (GBr) Wanty – Groupe Gobert
72 Sebastian Langeveld (Ned) Cannondale-Drapac
73 Michael Morkov (Den) Katusha-Alpecin
74 Søren Kragh Andersen (Den) Team Sunweb 0:08:02
75 Koen De Kort (Ned) Trek-Segafredo
76 Pieter Vanspeybrouck (Bel) Wanty – Groupe Gobert
77 Federico Zurlo (Ita) Team UAE Emirates 0:08:35
78 Ramon Sinkeldam (Ned) Team Sunweb
79 Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team
80 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe
81 Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb
82 Ryan Mullen (Irl) Cannondale-Drapac
83 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors
84 Dries Van Gestel (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
85 Antoine Duchesne (Can) Direct Energie
86 Andrey Grivko (Ukr) Astana Pro Team
87 Imanol Erviti (Spa) Movistar Team
88 Dion Smith (NZl) Wanty – Groupe Gobert
89 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team
90 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb
91 Mathew Hayman (Aus) Orica-Scott
92 Mitch Docker (Aus) Orica-Scott
93 Wesley Kreder (Ned) Wanty – Groupe Gobert
94 Jonas Rickaert (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
95 Julien Morice (Fra) Direct Energie
96 Mickael Delage (Fra) FDJ
97 Lars Boom (Ned) Team LottoNl-Jumbo
98 Dimitri Claeys (Bel) Cofidis, Solutions Credits
99 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
100 Stijn Steels (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
101 Dries De Bondt (Bel) Veranda’s Willems Crelan
102 Christian Knees (Ger) Team Sky 0:11:31
103 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale
104 Bernhard Eisel (Aut) Dimension Data
105 Twan Castelijns (Ned) Team LottoNl-Jumbo
106 Lukasz Wisniowski (Pol) Team Sky
107 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo
108 Owain Doull (GBr) Team Sky
109 Stijn Devolder (Bel) Veranda’s Willems Crelan
110 Tom Scully (NZl) Cannondale-Drapac
111 Rudy Barbier (Fra) AG2R La Mondiale
112 Juraj Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
113 Rafael Andriato (Bra) Wilier Triestina
114 Bert Van Lerberghe (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
115 Gijs Van Hoecke (Bel) Team LottoNl-Jumbo
116 Amund Grondahl Jansen (Nor) Team LottoNl-Jumbo
117 Yohann Gene (Fra) Direct Energie
118 Alexandre Pichot (Fra) Direct Energie
119 Gregory Rast (Swi) Trek-Segafredo
120 Luke Rowe (GBr) Team Sky
121 Tyler Farrar (USA) Dimension Data

Gilbert confeziona sulle strade delle Fiandre una delle più splendide imprese della sua carriera (Tim de Waele/TDWSport.com
CLASSICHE E PAESI BASCHI: APERTE LE ROTTE VERSO IL GIRO
aprile 2, 2017 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Si avvicina a piccoli passi il Giro d’Italia e, a un mese dalla partenza da Alghero, è giunta l’ora di fare il tagliando ai motori dei pretendenti al successo nella 100a edizione della corsa rosa. Il mese di aprile proporrà diversi appuntamenti per prepararsi al meglio a quest’appuntamento e il primo di questi sarà il Giro dei Paesi Baschi, quest’anno meno incline del solito agli scalatori, che comunque avranno dalla loro parte il tradizionale arrivo in salita al santuario di Arrate e l’ascesa di Karabieta da affrontare nel corso dell’insidiosa cronometro dell’ultimo giorno. Poi l’attenzione tornerà a puntare verso le terre delle grandi classiche con la “Settimana Santa” del ciclismo che vedrà i corridori in azione prima alla Parigi-Roubaix e poi all’Amstel Gold Race.
Aprile è il mese delle grandi classiche del nord, ma non solo. Sono, questi, i trenta giorni nei quali cominciano ad aprirsi con più decisione le rotte verso il Giro d’Italia con una serie di brevi ma intense corse a tappe che consentono di affinare la gamba a chi punta a presentarsi al via della corsa rosa al top della condizione e mai come quest’anno sarà necessario, con l’arrivo sull’Etna già al quarto giorno di gara. La fase più intensa si vivrà nella seconda metà del mese quando il calendario proporrà nel volgere di 15 giorni ben quattro corse a tappe – prima il Tour of the Alps (l’ex Giro del Trentino) e il Giro di Croazia, che vedranno rispettivamente al via Aru e Nibali, poi il Tour de Romandie ed infine il Tour de Yorkshire, corsa organizzata dal Tour de France che, giunta alla sua terza edizione, quest’anno dovrebbe avere al via uno dei grandi protagonisti dell’ultima edizione della corsa rosa, l’olandese Kruijswijk. Più scarno, invece, è il programma offerto nella prima parte del mese, nella quale alle grandi classiche si affiancherà una sola corsa a tappe di rilievo, il Giro dei Paesi Baschi, che scatterà lunedì 3 aprile, poche ore dopo la conclusione del Giro delle Fiandre. Sarà un’edizione, la 57a della corsa spagnola, che non andrà molto a genio agli scalatori per la scelta degli organizzatori di raddopiare la lunghezza della tradizionale cronometro dell’ultimo giorno e di addolcire il percorso per quanto riguarda le frazioni in linea. Il paragone con le edizioni più recenti è lampante: se negli scorsi anni le tappe apparivano come vere e proprie “grandinate” di salite – tante, brevi e talvolta molto impegnative – e alla fine si affrontavano una quarantina d’ascese per volta, quest’anno il percorso si presenta decisamente più “glabro” con il numero delle salite da superare che è stato dimezzato. Il risultato finale, però, potrebbe non cambiare perché il favorito n°1 per il successo finale sarà ancora Alberto Contador, che dodici mesi fa s’impose in classifica prendendo le insegne del primato proprio nella frazione contro il tempo dell’ultimo giorno, strappandole per appena 12” al colombiano Sergio Luis Henao, che le aveva conquistate poche ore prima nel tappone con arrivo in salita al santuario di Arrate, che anche nel 2017, per il nono anno consecutivo, ospiterà il traguardo della frazione più impegnativa. A gioire per il nuovo corso adottato alla “Euskal Herriko Itzulia”, come questa gara è chiamata dai baschi, saranno i velocisti che l’anno passato non ebbero a disposizione nemmeno un traguardo e nel 2017 troveranno pane per i loro denti in almeno un paio d’occasioni, se non tre. La frazione d’apertura sarà una di queste poiché lungo i 153 Km che da Pamplona condurranno a Sarriguren s’incontreranno tre salite nella fase centrale e nessun’altra difficoltà altimetriche negli ultimi 60 Km di gara. Un pelo più impegnativo sarà il finale della successiva tappa che, partendo sempre da Pamplona, terminerà dopo 173 Km a Elciego, dove si percorrerà un mosso circuito di circa 25 Km le cui ondulazioni potrebbero tagliar fuori dai giochi i velocisti meno resistenti. La prima delle frazioni da classifica sarà la terza, che da Vitoria-Gasteiz, il capoluogo della comunità dei Paesi Baschi, porterà il gruppo a San Sebastián superando lungo i 160 Km in programma complessivamente sei ascese, sulle quali spicca l’Alto de Santa Águeda per quota (701 metri) e categoria (8 Km al 6,6%) mentre la più vicina al traguardo sarà l’Alto de Mendizorrotz (4 Km al 5,7%), da superare quando mancheranno poco più di 10 Km alla linea d’arrivo: delle sei frazioni previste è quella che più incarna le caratteristiche delle tappe “tipo” di questa corsa, anche se – purtroppo – qualche giorno dopo la presentazione ufficiale del tracciato gli organizzatori hanno deciso di modificare il percorso e levare la settima ascesa, che sarebbe stata sicuramente la più spettacolare di tutte, l’aspro muro di Aia, un chilometro al 12,7% in cima al quale terminò una frazione della corsa iberica nel 2015, vinta dallo spagnolo Mikel Landa.
“Ambiguo” può essere definito il tracciato della tappa n°4 che terminerà a Bilbao ricalcando il solito finale che tradizionalmente si compie giungendo in questa cittadina, con la scalata all’Alto del Vivero al 160° dei 174 Km previsti. Ambiguo perché la salita promette bene con i suoi 4,5 Km al 7,8%, ma sull’esito di questa frazione penderà come una spada di Damocle la voglia di belligerare che ci sarà in gruppo e non bisognerà dunque stupirsi se sul traguardo si presenterà un gruppo piuttosto folto e a tagliarlo per primo sarà un velocista: è proprio quello che è successo al Giro di Spagna dell’anno scorso quando, arrivando a Bilbao con il Vivero da scalare non una ma due volte, a giocarsi la tappa furono in 42, con il successo andato al belga Jens Keukeleire.
Per ultimi si disputeranno i due momenti forti di quest’edizione del Giro dei Paesi Baschi e così venerdì 7 aprile ci sarà il consueto arrivo al santuario di Arrate, meta di una frazione breve ma “concentrata” che proporrà in 140 Km sei ascese e in particolare si affronteranno la doppia scalata all’Alto de Ixua (4,5 Km al 6,4%) e infine l’Alto de Usartza, 4 durissimi chilometri all’11,2% che costituiscono di fatto un arrivo in salita essendo lo scollinamento collocato a soli due chilometri dal traguardo che lo scorso anno aveva visto vincitore Diego Rosa.
Come nel 2016 sarà il centro di Eibar a ospitare l’ultimo giorno di gara, quando andrà in scena una frazione a cronometro individuale di quasi 28 Km, una decina in più rispetto a quella con la quale Contador vinse la scorsa edizione, lungo un percorso scorrevole nella seconda parte mentre in partenza dovrà essere superata la salita dell’Alto de Karabieta, 6 Km al 6,6% che potrebbero avere un peso non indifferente sull’esito della corsa.
Nel frattempo continuerà la “Campagna del Nord” che il 5 aprile avrà in calendario lo Scheldeprijs, la più anziana tra le corse fiamminghe – la prima edizione si corse nel 1907, lo stesso anno nel quale fu proposta per la prima volta la Milano-Sanremo – e una delle più facili poiché i 200 Km che si dovranno percorrere tra Mol e Schoten non presenteranno nemmeno una salita e saranno al massimo “insaporiti” da qualche tratto in pavè: inevitabilmente l’uomo da battere sarà un velocista e quel velocista risponde al nome di Marcel Kittel, detentore del record di successi in questa gara che lo scorso anno ha vinto per la quarta volta in carriera.
Il 9 aprile cadrà quest’anno la Domenica della Palme ma per i corridori quello sarà eccezionalmente il giorno della Via Crucis, quella rappresentata dai 257 Km della 115a Parigi-Roubaix. Sulla carta si dovrà percorrere mezzo chilometro in meno rispetto alla scorsa edizione, ma in realtà il percorso sarà complessivamente più impegnativo per l’aggiunta di due tratti di pavè che non venivano affrontati dal lontano 1986. Aumenteranno, dunque, i chilometri da percorrere sulle pietre, 55 in totale, mentre saranno confermati i settori storici dell’”Inferno del Nord”, come quello che taglia nel mezzo la Foresta dell’Arenberg e quelli di Mons-en-Pévèle e del Carrefour de l’Arbre, l’ultimo tra i tre classificati a cinque stelle di difficoltà, dal quale si uscirà quando mancheranno altri tre più facili settori di pavè e una quindicina di chilometri al traguardo, come sempre fissato sulla pista del velodromo di Roubaix.
Lo stesso giorno della “corsa delle pietre” in Liguria si correrà uno storico appuntamento del calendario italiano, il Giro dell’Appennino che anche nel 2017 terminerà a Chiavari, dove si era arrivati per la prima volta l’anno scorso, quando si era imposto il russo Sergej Firsanov. Il percorso – che dopo tanti anni rinuncerà alla storica ascesa al Passo della Bocchetta – proporrà la partenza dal Retail Park di Serravalle Scrivia e riserverà le fasi più interessanti negli ultimi 50 dei 199 Km in programma, quando dovranno essere affrontate le salite di Monte Domenico (6 Km al 6,2%, max 19%) e di Leivi (5,4 Km al 4,8%, max 14%), quest’ultima collocata a 9 Km dall’arrivo.
Il giovedì santo la stagione delle classiche continuerà con la Freccia del Brabante, gara che non vinciamo dal 2004, quando s’impone Luca Paolini, e che si disputerà sui 205 Km predisposti dagli organizzatori tra la storica città di Lovanio e Overijse, dove si giungerà dopo aver superato ben 26 “helling”, brevi salitelle sull’ultima delle quali si scollinerà ad appena 200 metri dal traguardo dove lo scorso anno s’impose il ceco Petr Vakoč.
Il giorno di Pasqua, infine, sarà festeggiato in sella dai partecipanti all’unica grande classica prevista sul suolo olandese, l’Amstel Gold Race. Giunta alla 52a edizione, la corsa che a fu lungo stregata per gli italiani (prima edizione nel 1966, prima vittoria azzura nel 1996) quest’anno presenterà un finale meno impegnativo rispetto a quello delle ultime edizioni per la scelta degli organizzatori di togliere l’ultima delle quattro scalate al Cauberg (1,5 Km al 7%), piazzata a 2,6 Km dal traguardo. La salita simbolo della corsa olandese verrà, dunque, affrontata per la terza e ultima volta a 16 Km dal tradizionale arrivo di Valkenburg mentre il ruolo di ultima difficoltà altimetrica – in complesso saranno 35 – toccherà al più pedalabile Bemelerberg (1,2 Km al 4,4%), situato a poco più di 5 Km dalla linea d’arrivo.
Il giorno dopo si tornerà a respirar aria di Giro con il Tour of the Alps, ma di questa corsa e delle successive del mese di aprile vi parleremo più avanti.
Mauro Facoltosi
I SITI DELLE CORSE
Qui trovate i siti internet delle corse citate nell’articolo
VUELTA CICLISTA AL PAÍS VASCO
www.itzulia.eus/en/2017
SCHELDEPRIJS
www.scheldeprijs.be/nl/sp/elite-mannen
GIRO DELL’APPENNINO
www.uspontedecimo.it/giro-dell-appennino/edizione-2017
PARIGI-ROUBAIX
www.letour.fr/paris-roubaix
FRECCIA DEL BRABANTE
www.debrabantsepijl.be/nl/dbp/elite-mannen
AMSTEL GOLD RACE
www.amstel.nl/agecheck

Un suggestivo scorcio del Carrefour de l'Arbre, l'ultimo tra i più impegnativi tratti di pavè della Parigi-Roubaix (Panoramio)
02-04-2017
aprile 2, 2017 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
GIRO DELLE FIANDRE
Il belga Philippe Gilbert (Quick-Step Floors) si è imposto nella classica belga, Anversa – Oudenaarde, percorrendo 260 Km in 6h23′45″ alla media di 40.651 Km/h. Ha preceduto di 28″ il connazionale Van Avermaet e l’olandese Terpstra. Miglior italiano Sacha Modolo (UAE Team Emirates), 6° a 52″.
VUELTA CICLISTA A LA RIOJA
L’australiano Rory Sutherland (Movistar Team) si è imposto nella corsa spagnola, Villamediana de Iregua – Logroño, percorrendo 150.5 Km in 3h25′07″ alla media di 44.024 Km/h. Ha preceduto di 20″ l’elvetico Albasini e lo spagnolo Rojas Gil. Unico italiano in gara Davide Rebellin (Kuwait – Cartucho.es), 27° a 1′09″.
LA ROUE TOURANGELLE RÉGION CENTRE VAL DE LOIRE – TROPHÉE HARMONIE MUTUELLE
Il francese Flavien Dassonville (HP BTP – Auber93) si è imposto nella corsa francese, Sainte-Maure-de-Touraine – Tours, percorrendo 200 Km in 4h47′15″ alla media di 41.775 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Grellier e Delaplace. Miglior italiano Davide Cimolai (FDJ), 5° a 25″
LE TRIPTYQUE DES MONTS ET CHÂTEAUX (Belgio)
Terza ed ultima tappa strutturata in due semitappe.
Il mattino lo statunitense Neilson Powless (Axeon Hagens Berman) si è imposto nella prima semitappa, circuito a cronometro di Chièvres, percorrendo 10.3 Km in 12′55″ alla media di 47.845 Km/h. Ha preceduto di pochi centesimi l’irlandese Dunbar e di 1″ il lussemburghese Wirtgen. Due italiani in gara: Edoardo Affini (SEG Racing Academy) 8° a 6″, Leonardo Fedrigo (Team Wiggins) 88° a 1′32″. Il belga Jasper Philipsen (BMC Development Team) è il nuovo leader della classifica con 13″ su Powless e Dunbar. Fedrigo 71° a 2′43″, Affini 83° a 4′47″.
Il pomeriggio l’estone Aksel Nömmela (Leopard Pro Cycling) si è imposto nella seconda semitappa, Ath – Chièvres, percorrendo 97.7 Km in 2h13′22″ alla media di 43.954 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Rohde e il britannico Lawless. Ritirati sia Affini, sia Fedrigo. Philipsen si impone in classifica con 11″ su Dunbar e 13″ su Powless
GP ADRIA MOBIL
L’italiano Antonino Parrinello (GM Europa Ovini) si è imposto nella corsa slovena, circuito di Novo Mesto, percorrendo 184.3 Km in 4h16′01″ alla media di 43.193 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Nicola Gaffurini (Sangemini – MG.Kvis) e il bielorusso Bazhkou
TOUR DE TOCHIGI (Giappone)
Lo spagnolo Egoitz Fernández Ayarzagüena (Team UKYO) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Yaita – Utsunomiya, percorrendo 103.7 Km in 2h19′34″ alla media di 44.581 Km/h. Ha preceduto allo sprint il giapponese Hatanaka e l’australiano Benjamin Hill (Attaque Team Gusto), che si impone in classifica con 14″ sul connazionale Crawford e 19″ sul giapponese Suzuki.
THE PRINCESS MAHA CHACKRI SIRINDHORN’S CUP – TOUR OF THAILAND
Il thailandese Thanawut Sanikwathi (Thailand Continental Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, Chainat – Phitsanulok, percorrendo 190 Km in 4h19′29″ alla media di 43.933 Km/h. Ha preceduto allo sprint il vietnamita Nguyen e lo spagnolo Aberasturi Izaga. Unico italiano in gara Alan Marangoni (Nippo – Vini Fantini), 21° con lo stesso tempo dei primi. Il kazako Yevgeniy Gidich (Vino – Astana Motors) è ancora leader della classifica con 5″ sul cinese Ma e su Marangoni
JOE MARTIN STAGE RACE (USA)
Lo statunitense Robin Carpenter (Holowesko-Citadel Racing Team) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, criterium di Fayetteville. Ha preceduto di 4″ il connazionale Marcotte e di 5″ il canadese Cowan. Carpenter si impone in classifica con 16″ sul canadese De Vos e 24″ sul connazionale Mannion.
TROFEO PIVA
L’ucraino Mark Padun (Team Colpack) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Col San Martino, percorrendo 179.8 Km in 4h24′27″ alla media di 40.794 Km/h. Ha preceduto di 24″ l’italiano Seid Lizde (Seid Lizde) e di 37″ il bielorusso Riabushenko
CANOLA, SPLENDIDA VITTORIA IN LIMBURGO
Non la vincevamo dal 2009, l’anno del successo di Mauro Finetto nella Volta Limburg Classic, semiclassica olandese corsa oggi a Eijsden, nella provincia del Limburgo. Il successo stavolta ha arriso al vicentino Marco Canola, scattato a 60 Km dal traguardo e ben presto seguito da altri tre corridori con i quali si è involato. Sul rettilineo d’arrivo il corridore in forze alla Nippo – Vini Fantini ha avuto la meglio allo sprint sul belga Meurisse mentre poco più distanziato è giunto l’olandese Van der Lijke.
La Volta Limburg Classic, disputata in Olanda, non vedeva una vittoria italiana da ben sette anni, malgrado i vari tentativi di vittoria da parte di Sonny Corbrelli, che si è dovuto accontentare per ben tre volte del secondo posto. La corsa, disegnata su di un tracciato di 198,6 chilometri, prevedeva diversi muri e un ultimo tratto in pavè.
Ai meno 60 km, quando il gruppo recupera i fuggitivi della prima ora, è proprio un italiano a scattare, un corridore della Nippo – Vini Fantini, Marco Canola. Il vicentino viene seguito da Meurisse, Van der Lijke e Tusveld, che cercano invano di staccarlo. Iuri Filosi, nel frattempo, svolge un bellissimo compito da gregario per Canola, cercando di stoppare tutti gli attacchi
del gruppo. L’ultimo tratto viene dominato dal capitano della Nippo che va a concludere, con le braccia alzate, la quarantaquattresima edizione della corsa olandese, regalando una splendida vittoria al suo team.
Giada Gambino
ORDINE D’ARRIVO
1 Marco Canola (Ita) Nippo – Vini Fantini 4:45:26
2 Xandro Meurisse (Bel) Wanty – Groupe Gobert
3 Nick Van Der Lijke (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij 0:00:04
4 Antoine Warnier (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect 0:00:51
5 Paul Martens (Ger) Team LottoNl-Jumbo 0:00:59
6 Jeroen Meijers (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
7 Dimitri Peyskens (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect
8 Jérôme Baugnies (Bel) Wanty – Groupe Gobert
9 Loïc Vliegen (Bel) BMC Racing Team
10 Rob Ruijgh (Ned) Tarteletto – Isorex
11 Iuri Filosi (Ita) Nippo – Vini Fantini
12 Jan Tratnik (Slo) CCC Sprandi Polkowice
13 Lorenzo Rota (Ita) Bardiani CSF
14 Krister Hagen (Nor) Team Coop
15 Jasper De Laat (Ned) Metec – TKH Continental Cyclingteam p/b Mantel
16 Joseph Rosskopf (USA) BMC Racing Team 0:01:09
17 Dylan Groenewegen (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:01:46
18 Justin Jules (Fra) WB Veranclassic Aqua Protect
19 Rasmus Poulsen (Den) Team Veloconcept
20 Chris Anker Sörensen (Den) Riwal Platform Cycling Team 0:01:48
21 Martijn Tusveld (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij 0:01:50
22 Timo Roosen (Ned) Team LottoNl-Jumbo
23 Dennis Bakker (Ned) Delta Cycling Rotterdam
24 Andrei Solomennikov (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:03:58
25 Maciej Paterski (Pol) CCC Sprandi Polkowice 0:04:00
26 Arjen Livyns (Bel) Pauwels Sauzen – Vastgoedservice Continental Team
27 Tijmen Eising (Ned) Metec – TKH Continental Cyclingteam p/b Mantel
28 Julius Van Den Berg (Ned) SEG Racing Academy
29 Gregory Habeaux (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect
30 Ivan Savitskiy (Rus) Gazprom – Rusvelo
31 August Jensen (Nor) Team Coop
32 Maxime Farazijn (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
33 Sébastien Delfosse (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect
34 Simone Ponzi (Ita) CCC Sprandi Polkowice
35 Jasper Ockeloen (Ned) Monkey Town Continental Team
36 Raffael Freienstein (Ger) Team Lotto – Kern Haus
37 Floris Gerfs (Ned) BMC Racing Team
38 Mads Baadsgaard Rahbek (Den) Team Veloconcept
39 Adriaan Janssen (Ned) SEG Racing Academy
40 Robbert De Greef (Ned) Baby – Dump Cyclingteam
41 Michal Paluta (Pol) CCC Sprandi Polkowice
42 Øyvind Lukkedal (Nor) Team Coop
43 Evgeny Shalunov (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:04:03
44 Kilian Frankiny (Swi) BMC Racing Team
45 Riccardo Stacchiotti (Ita) Nippo – Vini Fantini
46 Miles Scotson (Aus) BMC Racing Team
47 Rick Ottema (Ned) Baby – Dump Cyclingteam
48 Ludovic Robeet (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect
49 Guillaume Levarlet (Fra) Wanty – Groupe Gobert
50 Jens Wallays (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
51 Jonas Gregaard Wilsly (Den) Riwal Platform Cycling Team
52 František Sisr (Cze) CCC Sprandi Polkowice
53 Sjoerd Kouwenhoven (Ned) Metec – TKH Continental Cyclingteam p/b Mantel
54 Frederik Veuchelen (Bel) Wanty – Groupe Gobert
55 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF
56 Pier Paolo De Negri (Ita) Nippo – Vini Fantini
57 Nicola Bagioli (Ita) Nippo – Vini Fantini
58 Marcin Mrozek (Pol) CCC Sprandi Polkowice
59 Eliot Lietaer (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
60 Manuel Senni (Ita) BMC Racing Team
61 Vincenzo Albanese (Ita) Bardiani CSF 0:04:11
62 Ike Groen (Ned) Delta Cycling Rotterdam
63 Stef Krul (Ned) Metec – TKH Continental Cyclingteam p/b Mantel
64 Raymond Kreder (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
65 Martijn Keizer (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:04:13
66 Oscar Riesebeek (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
67 Robert Thomas Wagner (Ger) Team LottoNl-Jumbo
68 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team
69 Martijn Budding (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
70 Christophe Masson (Fra) WB Veranclassic Aqua Protect 0:08:21
71 Jasper Hamelink (Ned) Metec – TKH Continental Cyclingteam p/b Mantel

Dopo Mauro Finetto, Marco Canola è il secondo italiano a vincere la Volta Limburg Classic (foto Bettini)
A SIMON YATES IL GRAN PREMIO MIGUEL INDURAIN
Grazie all’imminente Giro dei Paesi Baschi, la corsa dedicata al grande campione navarro può vantare una starting list e un vincitore di tutto rispetto, pur essendo “solo” una corsa classificata 1.1. La vittoria è andata a Simon Yates, già in fuga e autore dell’attacco buono sull’ultimo GPM di giornata.
La collocazione in calendario a pochi giorni dalla partenza del Giro dei Paesi Baschi, che scatterà lunedì da Pamplona, favorisce sicuramente la partecipazione al GP Indurain di squadre e nomi di spicco del panorama ciclistico mondiale. Il nome del vincitore dell’edizione 2017 della corsa dedicata al cinque volte vincitore del Tour de France non poteva essere da meno. La corsa è andata, infatti, al portacolori della Orica-Scott Simon Yates, Il britannico, membro attivo del gruppetto che ha animato la fug, ha approfittato dell’ultimo GPM, l‘Alto de Erául a 10 km dal traguardo, per abbandonare la compagnia ed involarsi in totale solitudine verso il traguardo.
Gli inseguitori si sono presentati sul traguardo, fissatto presso la Basilica di Nuestra Señora del Puy ad Estella, dopo 22” e sono stati regolati da Michael Woods (Cannondale) mentre la terza piazza è andata a Sergio Luis Henao (Sky), recente vincitore della Parigi-Nizza.
Mario Prato
ORDINE D’ARRIVO
1 Simon Yates (GBr) Orica-Scott 4:34:01
2 Michael Woods (Can) Cannondale-Drapac 0:00:23
3 Sergio Henao (Col) Team Sky
4 Carlos Verona (Spa) Orica-Scott 0:00:28
5 Marc Soler (Spa) Movistar Team
6 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky 0:00:58
7 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team 0:01:44
8 Gorka Izzagirre (Spa) Movistar
9 Damien Howson (Aus) Orica-Scott 0:02:56
10 Toms Skujins (Lat) Cannondale-Drapac 0:03:50

Yates si impone nella corsa intitolata al grande Miguel Indurain (Tim de Waele/TDWSport.com)
01-04-2017
aprile 1, 2017 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VOLTA LIMBURG CLASSIC
L’italiano Marco Canola (Nippo – Vini Fantini) si è imposto nella corsa olandese, circuito di Eijsden, percorrendo 198.6 Km in 4h45′26″ alla media di 41.747 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Meurisse e l’olandese Van Der Lijke.
GRAN PREMIO MIGUEL INDURAIN
Il britannico Simon Yates (ORICA-Scott) si è imposto nella corsa spagnola, Estella – Basílica de Nuestra Señora del Puy, percorrendo 186 Km in 4h34′01″ alla media di 40.727 Km/h. Ha preceduto di 23″ il canadese Woods e il colombiano Henao Montoya. Unico italiano in gara Davide Rebellin (Kuwait – Cartucho.es), 69° a 21′08″
LE TRIPTYQUE DES MONTS ET CHÂTEAUX (Belgio)
Il belga Jasper Philipsen (BMC Development Team) si è imposto nella seconda tappa, Frasnes-lez-Anvaing – Péronnes-lez-Antoing, percorrendo 148.9 Km in 3h28′44″ alla media di 42.801 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Menten e l’olandese Van Trijp. Due italiani in gara: Leonardo Fedrigo (Team Wiggins) 12° con lo stesso tempo dei primi, Edoardo Affini (SEG Racing Academy) 115° a 4′28″. Il britannico Christopher Lawless (Axeon Hagens Berman) è ancora leader della classifica con 2″ su Philipsen e 12″ su Menten. Fedrigo 72° a 1′16″, Affini 88° a 4′46″.
TOUR DE TOCHIGI (Giappone)
Il mongolo Maral-Erdene Batmunkh (Terengganu Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, Motegi – Nasu, percorrendo 102.3 Km in 2h23′43″ alla media di 42.709 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli australiani Benjamin Hill (Attaque Team Gusto) e Crawford. Hill è il nuovo leader della classifica con 12″ su Crawford e 18″ sul giapponese Suzuki.
THE PRINCESS MAHA CHACKRI SIRINDHORN’S CUP – TOUR OF THAILAND
Il kazako Yevgeniy Gidich (Vino – Astana Motors) si è imposto nella prima tappa, Bangkok – Chainat, percorrendo 193.4 Km in 4h09′55″ alla media di 46.431 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Alan Marangoni (Nippo – Vini Fantini), unico azzurro in gara, e il cinese Ma. Gidich è il primo leader della classifica con 5″ su Marangoni e su Ma.
JOE MARTIN STAGE RACE (USA)
Lo statunitense Eric Young (Rally Cycling) si è imposto nella terza tappa, circuito di Fayetteville, percorrendo 181.4 Km in 4h23′29″ alla media di 41.308 Km/h. Ha preceduto allo sprint il portoghese Alves Oliveira e l’argentino Lucas Sebastián Haedo. Il canadese Adam De Vos (Rally Cycling) è ancora leader della classifica con 3″ sullo statunitense Mannion e sul connazionale Britton
PICHON MATTATORE DI PRIMAVERA, SUA ANCHE LA ROUTE ADÉLIE DE VITRÉ
Terzo successo nel giro di 20 giorni per Laurent Pichon che si aggiudica anche la Route Adélie de Vitré. Primi fra gli sconfitti i connazionali Cyril Gautier e Julien Simon
Molto turbolenta, specie nelle fasi iniziali, la 22esima edizione della corsa in linea bretone. Dopo un iniziale tentativo di fuga di un terzetto composto da Andrea Palini (Androni), Gatis Smukulis (Delko) e Joeri Calleeuw (Roubaix Lille Métropole) rientrato a 70 km dal traguardo, si susseguono tante azioni e contrattacchi che finiscono in un nulla di fatto. La mossa che deciderà la corsa arriva soltanto a 12 km dalla bandiera a scacchi, quando un drappello di 5 corridori si avvantaggia sul resto del gruppo. Fra loro ci sono Laurent Pichon (Fortuneo), David Gaudu (FDJ), Julien Simon (Cofidis), Cyril Gautier (AG2R) e Alo Jakin (HP BTP – Auber93), sui quali in seconda battuta si accoda anche Artem Nych (Gazprom). Il loro vantaggio non arriva mai ad una soglia di tranquillità, ma il gruppo è incapace di organizzare una rincorsa e i cinque attaccanti col passare dei chilometri prendono coscienza che saranno loro a giocarsi la vittoria. Sul traguardo di Vitré è Laurent Pichon, francese di Quimper, a prevalere su tutti. Alle sue spalle completano il podio i connazionali Cyril Gautier e Julien Simon. Per Pichon è il terzo successo nel giro di 20 giorni, dopo quelli conseguiti alla Classic Loire-Atlantique e alla prima tappa della Settimana Coppi e Bartali, affermazioni che lo lanciano anche in testa alla classifica della Coppa di Francia.
Lorenzo Alessandri
Twitter LorenzoAleLS7
ORDINE D’ARRIVO
1 Laurent Pichon (Fra) Fortuneo – Vital Concept 4:50:12
2 Cyril Gautier (Fra) AG2R La Mondiale
3 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits
4 David Gaudu (Fra) FDJ
5 Alo Jakin (Est) HP BTP – Auber 93 0:00:02
6 Jonas Van Genechten (Bel) Cofidis, Solutions Credits 0:00:05
7 Yannis Yssaad (Fra) Armee de Terre
8 Thomas Boudat (Fra) Direct Energie
9 Armindo Fonseca (Fra) Fortuneo – Vital Concept
10 Clement Venturini (Fra) Cofidis, Solutions Credits
11 Matteo Malucelli (Ita) Androni Giocattoli
12 Patrick Jäger (Aut) Team Vorarlberg
13 Fabien Touze (Fra) HP BTP – Auber 93
14 Fabian Lienhard (Swi) Team Vorarlberg
15 David Menut (Fra) HP BTP – Auber 93
16 Romain Hardy (Fra) Fortuneo – Vital Concept
17 Marco Benfatto (Ita) Androni Giocattoli
18 Roman Maikin (Rus) Gazprom – Rusvelo
19 Marc Fournier (Fra) FDJ
20 Roland Thalmann (Swi) Roth – Akros
21 Félix Pouilly (Fra) Roubaix – Lille Metropole
22 Kevin Le Cunff (Fra) HP BTP – Auber 93
23 Quentin Pacher (Fra) Delko Marseille Provence KTM
24 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
25 Jérémy Leveau (Fra) Roubaix – Lille Metropole
26 Jetse Bol (Ned) Manzana Postobon
27 Yannick Martinez (Fra) Delko Marseille Provence KTM
28 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
29 Ildar Arslanov (Rus) Gazprom – Rusvelo
30 Morgan Kneisky (Fra) Armee de Terre
31 Charles Planet (Fra) Team Novo Nordisk
32 Benjamin Thomas (Fra) Armee de Terre
33 Florian Vachon (Fra) Fortuneo – Vital Concept
34 Joeri Calleeuw (Bel) Roubaix – Lille Metropole
35 Zolt Der (Hun) Team Vorarlberg
36 Wilmar Andres Paredes Zapata (Col) Manzana Postobon
37 Matteo Spreafico (Ita) Androni Giocattoli
38 Mattia Frapporti (Ita) Androni Giocattoli
39 Dorian Godon (Fra) Cofidis, Solutions Credits
40 Daniel Hoelgaard (Nor) FDJ
41 Lorrenzo Manzin (Fra) FDJ 0:00:15
42 Bernardo Albeiro Suaza Arango (Col) Manzana Postobon 0:00:16
43 Artem Nych (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:00:18
44 Anthony Delaplace (Fra) Fortuneo – Vital Concept 0:00:19
45 Flavien Dassonville (Fra) HP BTP – Auber 93
46 Cedric Pineau (Fra) FDJ 0:00:23
47 Jérémy Maison (Fra) FDJ
48 Nicolas Baldo (Fra) HP BTP – Auber 93
49 Benoit Jarrier (Fra) Fortuneo – Vital Concept
50 Elie Gesbert (Fra) Fortuneo – Vital Concept
51 Reinier Honig (Ned) Team Vorarlberg
52 Patrick Schelling (Swi) Team Vorarlberg
53 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli
54 Francis Mourey (Fra) Fortuneo – Vital Concept 0:00:37
55 Thibault Ferasse (Fra) Armee de Terre
56 Jimmy Turgis (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:47
57 Colin Chris Stüssi (Swi) Roth – Akros
58 Jerome Cousin (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:01:09
59 Paul Ourselin (Fra) Direct Energie 0:02:02
60 Julien Berard (Fra) AG2R La Mondiale
61 Sergey Nikolaev (Rus) Gazprom – Rusvelo
62 Arnaud Courteille (Fra) FDJ
63 Clement Chevrier (Fra) AG2R La Mondiale
64 Romain Guillemois (Fra) Direct Energie 0:02:48
65 Dmitriy Kozontchuk (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:03:44
66 Damien Gaudin (Fra) Armee de Terre 0:04:15
67 Yecid Arturo Sierra Sanchez (Col) Manzana Postobon
68 Anthony Maldonado (Fra) HP BTP – Auber 93 0:04:21
69 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale 0:04:32
70 Brian Nauleau (Fra) Direct Energie 0:05:16
71 Perrig Quemeneur (Fra) Direct Energie
72 Rayane Bouhanni (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:05:32
73 Luca Pacioni (Ita) Androni Giocattoli
74 Valentin Baillifard (Swi) Roth – Akros
75 Jeremy Cornu (Fra) Direct Energie
76 Kevin Reza (Fra) FDJ 0:05:38
77 Christophe Riblon (Fra) AG2R La Mondiale 0:05:41
78 Lander Seynaeve (Bel) Roubaix – Lille Metropole
79 Thomas Voeckler (Fra) Direct Energie
80 Fernando Orjuela Gutierrez (Col) Manzana Postobon 0:06:58
81 Anton Vorobyev (Rus) Gazprom – Rusvelo 0:07:03
82 Evaldas Siskevicius (Ltu) Delko Marseille Provence KTM
83 Gian Friesecke (Swi) Team Vorarlberg 0:10:14
84 Gatis Smukulis (Lat) Delko Marseille Provence KTM
85 Lukas Jaun (Swi) Roth – Akros
86 Sondre Holst Enger (Nor) AG2R La Mondiale
L'arrivo della 22a edizione della Route Adélie de Vitré (Le Journal de Vitré)