31-10-2016

ottobre 31, 2016 by Redazione  
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TOUR DU FASO (Burkina Faso)

L’ivoriano Karamoko Bamba si è imposto nella quarta tappa, Kombissiri – Tiébélé, percorrendo 136 Km in 3h25′15″, alla media di 39.756 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’eritreo Haile e di 3″ il polacco Grzegorz Kwiatkowski (Club Défense), nuovo leader della classifica con 47″ sull’algerino Hamza e 1′12″ sull’eritreo Solomon

VUELTA A GUATEMALA

Il guatemalteco Jonnatan De León (Hino Pizza Hut) si è imposto nell’ottava tappa, Chimaltenango – Tecpán, percorrendo 109.1 Km in 2h45′50″, alla media di 39.473 Km/h. Ha preceduto di 56″ i connazionali Ajpacaja e Toc. Il costaricano Roman Villalobos (Canels Specialized) è ancora leader della classifica con 1′36″ sul guatemalteco Rodas Ochoa e 1′57″ sullo spagnolo García Estévez

30-10-2016

ottobre 30, 2016 by Redazione  
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TOUR OF HAINAN (Cina)

Il tedesco Max Walscheid (Team Giant – Alpecin) si è imposto nella nona ed ultima tappa, circuito di Xinglong, percorrendo 88.3 Km in 1h57′14″, alla media di 45.192 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Roberto Ferrari (Lampre – Merida) e il brasiliano De Mattos Andriato. Il kazako Alexey Lutsenko (Astana Pro Team) si impone in classifica con 17″ sul polacco Niemiec e 44″ sullo sloveno Mohorič . Miglior italiano Giuseppe Fonzi (Wilier – Southeast), 16° a 1′13″

TOUR DU FASO (Burkina Faso)

L’eritreo Zemenfes Solomon si è imposto anche nella terza tappa, Gourcy – Ziniaré, percorrendo 171.5 Km in 4h24′19″, alla media di 38.931 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Stauder e l’olandese Hofman. Solomon è il nuovo leader della classifica con 3″ sul polacco Grzegorz Kwiatkowski e 7″ sul burkinese Ilboudo

VUELTA A GUATEMALA

L’ecuadoriano Byron Patricio Guamá De La Cruz (Team Ecuador) si è imposto nella settima tappa, San Cristóbal – Sololá, percorrendo 69.7 Km in 2h29′52″, alla media di 38.714 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Cepeda e lo spagnolo García Estévez. Il costaricano Roman Villalobos (Canels Specialized) è il nuovo leader della classifica con 1′36″ sul guatemalteco Rodas Ochoa e 1′57″ su García Estévez

29-10-2016

ottobre 29, 2016 by Redazione  
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TOUR OF HAINAN (Cina)

Il kazako Alexey Lutsenko (Astana Pro Team) si è imposto nell’ottava tappa, Sanya – Qiongzhong, percorrendo 165.8 Km in 4h13′50″, alla media di 39.191 Km/h. Ha preceduto allo sprint il brasiliano De Mattos Andriato e l’italiano Andrea Pasqualon (Team Roth). Lutsenko è ancora leader della classifica con 17″ sul polacco Niemiec e 44″ sullo sloveno Mohorič . Miglior italiano Giuseppe Fonzi (Wilier – Southeast), 17° a 1′13″

UAE CUP

Il bielorusso Siarhei Papok (Minsk Cycling Club) si è imposto nella corsa emiratese, circuito di Sharjah, percorrendo 97.2 Km in 2h08′51″, alla media di 45.262 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’unico italiano in gara, Andrea Palini (Skydive Dubai Pro Cycling Team – Al Ahli Club), e lo spagnolo Aberasturi Izaga.

TOUR DU FASO (Burkina Faso)

L’eritreo Zemenfes Solomon si è imposto nella seconda tappa, Boussé – Ouahigouya, percorrendo 130 Km in 3h07′21″, alla media di 41.633 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’argentino Saidi e il connazionale Abraham. Il burkinese Mathias Sorgho è ancora leader della classifica con 4″ sul polacco Grzegorz Kwiatkowski e 8″ sul connazionale Ilboudo

VUELTA A GUATEMALA

L’ecuadoriano Cristian David Pita (Team Ecuador) si è imposto nella sesta tappa, circuito di Totonicapan, percorrendo 116 Km in 2h38′09″, alla media di 36.720 Km/h. Ha preceduto allo sprint il guatemalteco Padilla Miranda e di 1″ il messicano Santoyo González. Il guatemalteco Manuel Oseas Rodas Ochoa (Cable DX Decorabaños) è ancora leader della classifica con 43″ sul costaricano Villalobos e 1′50″ sul colombiano Rendón

28-10-2016

ottobre 28, 2016 by Redazione  
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TOUR OF HAINAN (Cina)

Il tedesco Max Walscheid (Team Giant – Alpecin) si è imposto nella settima tappa, Wuzhishan – Sanya, percorrendo 127.4 Km in 2h51′45″, alla media di 44.507 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Jones e il brasiliano De Mattos Andriato. Miglior italiano Roberto Ferrari (Lampre – Merida), 5°. Il kazako Alexey Lutsenko (Astana Pro Team) è ancora leader della classifica con 3″ sullo sloveno Mohorič e 7″ sul polacco Niemiec. Miglior italiano Giuseppe Fonzi (Wilier – Southeast), 18° a 1′03″

SHARJAH INTERNATIONAL CYCLING TOUR (Emirati Arabi Uniti)

Il bielorusso Siarhei Papok (Minsk Cycling Club) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Sharjah, percorrendo 134 Km in 3h08′56″, alla media di 42.555 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’unico italiano in gara, Andrea Palini (Skydive Dubai Pro Cycling Team – Al Ahli Club), e il belga Legley. Il marocchino Adil Jelloul (Skydive Dubai Pro Cycling Team – Al Ahli Club) si impone in classifica con 6″ sullo spagnolo Mancebo Pérez e 25″ su Bazhkou. Palini 45° a 12′44″

TOUR DU FASO (Burkina Faso)

Il burkinese Mathias Sorgho si è imposto nella prima tappa, Ouaga – Koupéla, percorrendo 136.4 Km in 3h07′49″, alla media di 43.574 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Grzegorz Kwiatkowski e di 2″ il connazionale Ilboudo. Sorgho è il primo leader della classifica con 4″ su Kwiatkowski e 8″ su Ilboudo

VUELTA A GUATEMALA

Il costaricano Roman Villalobos (Canels Specialized) si è imposto nella quinta tappa, San Pedro – San Marcos, percorrendo 125.5 Km in 3h25′04″, alla media di 36.720 Km/h. Ha preceduto allo sprint il guatemalteco Torres Yuman e lo spagnolo García Estévez. Il guatemalteco Manuel Oseas Rodas Ochoa (Cable DX Decorabaños) è ancora leader della classifica con 43″ su Villalobos e 1′50″ sul colombiano Rendón

27-10-2016

ottobre 27, 2016 by Redazione  
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TOUR OF HAINAN (Cina)

Lo sloveno Matej Mohorič (Lampre – Merida) si è imposto nella sesta tappa, Changjiang – Wuzhishan, percorrendo 197.2 Km in 5h21′35″, alla media di 36.793 Km/h. Ha preceduto di 1″ il polacco Niemiec e il kazako Alexey Lutsenko (Astana Pro Team). Miglior italiano Giuseppe Fonzi (Wilier – Southeast), 8° a 51″. Lutsenko è il nuovo leader della classifica con 3″ su Mohorič e 7″ su Niemiec. Miglior italiano Fonzi, 18° a 1′03″

SHARJAH INTERNATIONAL CYCLING TOUR (Emirati Arabi Uniti)

Il bielorusso Stanislau Bazhkou (Minsk Cycling Club) si è imposto nella terza tappa, Sharjah – Wadi Al Hilo Ladies Club, percorrendo 156 Km in 4h12′33″, alla media di 37.062 Km/h. Ha preceduto allo sprint il marocchino Adil Jelloul (Skydive Dubai Pro Cycling Team – Al Ahli Club) e l’eritreo Okubamariam. Unico italiano in gara Andrea Palini (Skydive Dubai Pro Cycling Team – Al Ahli Club), 86° a 12′52″. Jelloul è tornato leader della classifica con 6″ sullo spagnolo Mancebo Pérez e 25″ su Bazhkou. Palini 50° a 12′50″

VUELTA A GUATEMALA

Il guatemalteco Manuel Oseas Rodas Ochoa (Cable DX Decorabaños) si è imposto nella quarta tappa, cronometro Puerto Camperico – Retalhuleu, percorrendo 37.8 Km in 48′38″, alla media di 46.635 Km/h. Ha preceduto di 1′12″ il costaricano Villalobos e di 1′50″ il colombiano Rendón. Rodas Ochoa è il nuovo leader della classifica con 1′13″ su Villalobos e 1′50″ su Rendón

26-10-2016

ottobre 27, 2016 by Redazione  
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TOUR OF HAINAN (Cina)

Il tedesco Max Walscheid (Team Giant – Alpecin) si è imposto anche nella quinta tappa, Danzhou – Changjiang, percorrendo 184.9 Km in 4h29′52″, alla media di 41.109 Km/h. Ha preceduto allo sprint il brasiliano De Mattos Andriato e l’italiano Roberto Ferrari (Lampre – Merida). Walscheid è ancora leader della classifica con 18″ su Ferrari e 20″ su De Mattos Andriato

SHARJAH INTERNATIONAL CYCLING TOUR (Emirati Arabi Uniti)

Il bielorusso Siarhei Papok (Minsk Cycling Club) si è imposto nella seconda tappa, Hamriyah Cultural And Sports Club – Al Malaiha, percorrendo 172.6 Km in 4h32′21″, alla media di 38.025 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’unico italiano in gara, Andrea Palini (Skydive Dubai Pro Cycling Team – Al Ahli Club), e l’emiratese Mirza. Palini è il nuovo leader della classifica con 7″ sull’ucraino Zmorka e 8″ sul marocchino Jelloul

VUELTA A GUATEMALA

Il guatemalteco Dorian Monterroso (Cable DX Decorabaños) si è imposto nella terza tappa, Puerto San José – Mazatenango, percorrendo 174 Km in 4h14′23″, alla media di 41.040 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo García Estévez e il connazionale Padilla Miranda. Il guatemalteco Alder Torres Yuman (Hino-Pizza Hut) è ancora leader della classifica con lo stesso tempo del costaricano Vega Solano e 9″ sul connazionale Jiatz

25-10-2016

ottobre 25, 2016 by Redazione  
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TOUR OF HAINAN (Cina)

Il tedesco Max Walscheid (Team Giant – Alpecin) si è imposto anche nella quarta tappa, Chengmai – Danzhou, percorrendo 159.4 Km in 3h45′04″, alla media di 42.494 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Roberto Ferrari (Lampre – Merida) e il polacco Kurek. Walscheid è ancora leader della classifica con 12″ su Ferrari e 16″ sul brasiliano De Mattos Andriato

SHARJAH INTERNATIONAL CYCLING TOUR (Emirati Arabi Uniti)

Il team emiratese Skydive Dubai Pro Cycling Team – Al Ahli Club si è imposto nella prima tappa, cronometro a squadre di Sharjah, percorrendo 16.6 Km in 19′10″, alla media di 51.965 Km/h. Ha preceduto di 31″ il team bielorusso Minsk Cycling Club e di 1′00″ il team emiratese NASR-DUBAI. Il marocchino Adil Jelloul (Skydive Dubai Pro Cycling Team – Al Ahli Club) è il primo leader della classifica con lo stesso tempo dell’ucraino Zmorka e dell’unico italiano in gara, Andrea Palini (Skydive Dubai Pro Cycling Team – Al Ahli Club),

VUELTA A GUATEMALA

Il guatemalteco Alfredo Esteban Ajpacajá Pax (Cable DX Decorabaños) si è imposto nella seconda tappa, Jutiapa – Chiquimulilla, percorrendo 112.5 Km in 2h46′08″, alla media di 40.630 Km/h. Ha preceduto di 23″ l’ecuadoriano Cepeda e di 38″ lo spagnolo García Estévez. Il guatemalteco Alder Torres Yuman (Hino-Pizza Hut) è ancora leader della classifica con lo stessso tempo del costaricano .Vega Solano e 9″ sul connazionale Jiatz

GIRO 2017: BUON INIZIO, MA IL FINALE NON CONVINCE

ottobre 25, 2016 by Redazione  
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Molto impegnativa la prima settimana, con arrivi in quota su Etna e Blockhaus. Più soft la seconda, prima di una terza con tante tappe di montagna, ma dal disegno poco ispirato. Cima Coppi lo Stelvio, scalato dal versante meno nobile di Bormio nella frazione regina, dopo il Mortirolo e prima dell’Umbrail.

Una settimana dopo la presentazione di un Tour de France macchiato da un finale annacquato, nemmeno il percorso del Giro d’Italia riesce ad entusiasmare. Dopo un avvio più impegnativo del solito, è la fase decisiva della corsa, quella dedicata all’arco alpino, a lasciare perplessi: cinque tappe di montagna, che sembrano però – ad eccezione della frazione regina di Bormio – le versioni edulcorate di ciò cui il Giro ci ha abituati.
Le tre tappe sarde – due probabili sprint a Olbia e Cagliari, inframezzati da una giornata di saliscendi verso Tortolì – sono state confermate; fatto scontato ma non troppo, considerato il precedente ligure. La prima sorpresa (per chi non aveva già scoperto ieri i dettagli delle tappe, filtrati nel pomeriggio) arriva con la quarta frazione, da Cefalù all’Etna: si salirà da uno dei versanti di Nicolosi e non da quello più impegnativo di Zafferana, ma si tratterà in ogni caso di un arrivo in quota ben più impegnativo di quelli di norma proposti nei primi quattro giorni di gara.
La fase isolana del Giro si esaurirà l’indomani, con una quasi scontata volata di gruppo a Messina. Il ritorno sul continente proporrà invece un percorso più accidentato, con traguardo in cima alla breve salita verso Terme Luigiane. Ancora uno sprint ad Alberobello prima del secondo week-end, molto più aspro del primo: frazione accidentata fino a Peschici il sabato, ancora con arrivo in vetta ad uno strappo, quindi una domenica dedicata al Blockhaus. La linea bianca sarà tracciata a 1674 metri d’altitudine: non si giungerà dunque fino in cima, ma verrà affrontato tutto il tratto più impegnativo della scalata da Roccamorice.
Dopo il secondo riposo, l’Umbria accoglierà la prima delle due cronometro, su un tracciato vallonato tra Foligno e Montefalco. La distanza sarà di poco inferiore ai 40 km, confermando purtroppo come le faziose proteste del 2015 abbiano dissuaso Mauro Vegni e i suoi dal riproporre una cronometro fiume come quella di Valdobbiadene.
L’undicesima tappa introduce quello che sarà il leitmotiv della seconda metà di Giro: un percorso impegnativo, ma non all’altezza delle aspettative e delle possibilità offerte dal territorio. Pedalando verso Bagno di Romagna, infatti, si incontreranno quattro asperità, ma quale ultimo scoglio è stato scelto il Monte Fumaiolo, selettivo soltanto negli ultimi 3 km.
Reggio Emilia e Tortona ospiteranno quindi due traguardi pressoché impossibili da sottrarre alle grinfie dei velocisti, per poi lasciare spazio ad uno dei week-end alpini più insipidi della storia recente. Si comincerà con un arrivo in salita a Oropa, prima del quale ogni asperità è stata evitata con cura; si proseguirà con la Valdengo – Bergamo, che riproporrà il finale del Giro di Lombardia 2016, ma soltanto dall’ascesa di Miragolo San Salvatore in poi. Niente Valcava e niente Sant’Antonio Abbandonato, dunque, per una frazione che, in questa veste, poco potrà dire in chiave classifica generale.
Il terzo ed ultimo riposo precederà l’indiscussa frazione regina della corsa, che il 23 maggio porterà il gruppo da Rovetta a Bormio. Si scalerà dapprima il Mortirolo dal versante di Monno, utile soprattutto a poter includere il nome dell’ascesa nel percorso (non si affronterà nemmeno la variante della Recta Contador). Quindi sarà la volta dello Stelvio, affrontato dal versante meno nobile di Bormio. Terminata la discesa, una deviazione verso la Svizzera consentirà di approcciare l’Umbrailpass, al termine del quale ci si ricongiungerà alla strada dello Stelvio per la picchiata su Bormio. Una frazione che si giocherà probabilmente più sull’usura che su grandi offensive; e proprio in quest’ottica sarebbe forse stato preferibile scollinare all’Umbrail salendo da Bormio, per poi affrontare la Cima Coppi dal lato storico.
Una perplessità minore, in ogni caso, rispetto a quelle che è necessario sollevare di fronte alle quattro tappe successive. Si comincerà con una lunga frazione interlocutoria alla volta di Canazei, nel cuore delle Dolomiti, senza GPM negli ultimi 80 km. Quindi toccherà ai Monti Pallidi, le cui rampe più arcigne saranno però evitate lungo la strada per Ortisei: si affronteranno infatti Pordoi, Valparola, Gardena e Pinei prima di salire fino al traguardo (il GPM è collocato a Pontives, pochi chilometri prima), senza la pronosticata ascesa al durissimo Passo delle Erbe.
Ancora meno intrigante la tappa dell’indomani, da San Candido a Piancavallo, con la sola Sella Chianzutan, poco dopo metà percorso, ad impedire una sostanziale replica del canovaccio di Oropa. Alla vigilia di Milano, nella giornata di solito dedicata all’ultimo tappone, ecco un altro frutto della politica del risparmio, nei 190 km tra Pordenone e Asiago. All’Altopiano si accederà tramite la non proibitiva ascesa di Foza, preceduta dal Monte Grappa. Per quest’ultimo, fra le miriadi di versanti a disposizione, è stato scelto quello di Caupo, vale a dire uno dei meno ardui. Pur sempre una signora salita, ma non sarebbe stata una barbarie gratuita optare per una via più impervia, specie considerando l’assenza di altre ascese nel tracciato.
Dopo alcuni anni di passerelle, si tornerà alla chiusura a cronometro, di nuovo a Milano dopo il finale a Torino dell’anno passato. I 28 km renderanno l’ultimo atto più di una semplice formalità.
Forse proprio l’aver annacquato molte delle frazioni alpine ha permesso al percorso di guadagnare in equilibrio. Se la preoccupazione era quella di non sbilanciare troppo il Giro a favore degli scalatori, tuttavia, sarebbe stato forse preferibile limitare il numero delle tappe di montagna, anziché impoverirne la maggior parte.

Matteo Novarini

24-10-2016

ottobre 24, 2016 by Redazione  
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TOUR OF HAINAN (Cina)

Il tedesco Max Walscheid (Team Giant – Alpecin) si è imposto nella terza tappa, Haikou – Chengmai, percorrendo 208 Km in 5h09′08″, alla media di 40.371 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Andrea Pasqualon (Team Roth) e il connazionale Thömel. Walscheid è il nuovo leader della classifica con 6″ sul brasiliano De Mattos Andriato e sul kazako Tleubayev. Miglior italiano Roberto Ferrari (Lampre – Merida), 5° a 8″.

VUELTA A GUATEMALA

Il guatemalteco Alder Torres Yuman (Hino-Pizza Hut) si è imposto nella prima tappa, Guatemala – Jutiapa, percorrendo 130 Km in 3h14′55″, alla media di 40.017 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Escobar López e il costaricano Vega Solano. Torres Yuman è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Escobar López e Vega Solano

CAVENDISH, UNA VOLATA FORMULA 1

ottobre 23, 2016 by Redazione  
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Mark Cavendish (Team Dimension Data) si aggiudica la scontata volata dell’ultima tappa dell’Abu Dhabi Tour 2016 imponendosi sul circuito di Yas Marina davanti Giacomo Nizzolo (Team Trek Factory) ed Elia Viviani (Team SKY). A Tanel Kangert la generale.

Se da un lato la quarta ed ultima tappa dell’Abu Dhabi Tour 2016 non poteva preoccupare più di tanto Tanel Kangert, ciclista estone del Team Astana che aveva ipotecato la vittoria finale nella frazione di ieri, d’altra parte vi era ancora grande incertezza sulla vittoria della maglia verde, con Giacomo Nizzolo (Trek Factory Racing) e Mark Cavendish (Team Dimension Data), vittoriosi rispettivamente nella prima e nella seconda tappa, pronti a sfidarsi all’ultimo colpo di pedale sul circuito automobilistico di Yas Marina, da percorrere 26 volte per un totale di 143 km. La fuga del giorno, anzi della notte visto che la tappa è stata corsa nella serata di Abu Dhabi, era composta da Frederik Frison (Team Lotto Soudal), Sergej Firsanov (Gazprom Rusvelo), Kristian House (Team One Pro Cycling), Michal Paluta (CCC Sprandi) e Yauhen Sobal (Minsk Cycling Club). Il loro vantaggio non andava mai al di sopra dei 2 minuti, anche in considerazione della velocità con cui la corsa si svolgeva. In testa al gruppo dettavano il ritmo la Trek, la Dimension Data ma anche la Wilier Southeast, che aveva un’ottima cartuccia da sparare con Jakub Mareczko. Firsanov e Sobal si staccavano dalla fuga a circa meno 30 km dall’arrivo, poi il tentativo veniva del tutto annullato ai meno 4. La Dimension Data era la squadra più presente numericamente in testa al gruppo e lavorava alla perfezione per Cavendish. Il britannico impostava così una volata superlativa e nulla potevano Nizzolo e Viviani, giunti rispettivamente in seconda e terza posizione. Da segnalare anche l’ottava posizione di Sacha Modolo (Team Lampre Merida), terzo italiano a chiudere nella top ten. Cavendish si aggiudica quindi la maglia verde a punti mentre Kangert vince l’Abu Dhabi Tour 2016; meritata la vittoria dell’estone, che come gregario di Fabio Aru o Vincenzo Nibali all’Astana ha quasi sempre dovuto sacrificarsi per la squadra. Il podio finale è completato in seconda posizione da Nicholas Roche (Team SKY) ed in terza posizione da Diego Ulissi (Team Lampre Merida). Per quanto riguarda Cavendish, il britannico conclude più che discretamente una stagione che lo ha già visto medaglia d’argento ai mondiali su strada, mentre Giacomo Nizzolo ed Elia Viviani si confermano tra i velocisti italiani più in palla.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Mark Cavendish (GBr) Dimension Data 3:07:44
2 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek-Segafredo
3 Elia Viviani (Ita) Team Sky
4 Magnus Cort Nielsen (Den) Orica-BikeExchange
5 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
6 Ramon Sinkeldam (Ned) Team Giant-Alpecin
7 Michael Matthews (Aus) Orica-BikeExchange
8 Sacha Modolo (Ita) Lampre – Merida
9 Mark Renshaw (Aus) Dimension Data
10 Michal Kolár (Svk) Tinkoff Team

CLASSIFICA GENERALE

1 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 12:27:34
2 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 0:00:21
3 Diego Ulissi (Ita) Lampre – Merida 0:00:43
4 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:01:00
5 Alberto Contador (Spa) Tinkoff Team
6 Julien Berard (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:02
7 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team 0:01:29
8 Martijn Tusveld (Ned) Team Giant-Alpecin 0:01:38
9 Winner Anacona (Col) Movistar Team
10 Jesper Hansen (Den) Tinkoff Team

Cavendish chiude in bellezza la seconda edizione del Tour of Abu Dhabi (Getty Images Sport)

Cavendish chiude in bellezza la seconda edizione del Tour of Abu Dhabi (Getty Images Sport)

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