CHAVES, TAPPA E MAGLIA A CAMINITO DEL REY. NIBALI E POZZOVIVO RALLENTATI DA UNA MAXICADUTA

agosto 23, 2015 by Redazione  
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A Caminito del Rey Esteban Chaves (Orica GreenEDGE) sorprende tutti con una poderosa azione a meno 2 km dall’arrivo che gli consente di ottenere la prima vittoria stagionale. Completano il podio di giornata Tom Dumoulin (Team Giant Alpecin) e Nicolas Roche (Team SKY). Vincenzo Nibali (Team Astana) e Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) restano attardati e, nonostante un faticoso rientro nel gruppo, accusano al traguardo qualche secondo di troppo. Domani terza tappa favorevole ai velocisti.

La seconda tappa della Vuelta 2015, la prima in linea dopo la cronosquadre iniziale ‘taroccata’ di ieri, vedeva finalmente la prima vera battaglia tra i ciclisti, inasprita anche dalle consuete temperature torride del sud iberico. Da Alhaurín de la Torre a Caminito del Rey erano in programma poco meno di 160 km conditi da due GPM di terza categoria, l’ultimo dei quali, in corrispondenza dell’arrivo, avrebbe già messo alla prova gli uomini di classifica ma anche i cacciatori di tappe. La prima fuga di questa Vuelta si formava dopo una ventina di chilometri ed era formata da Nelson Oliveira (Lampre-Merida), Davide Villella (Cannondale-Garmin), Walter Pedraza (Team Colombia), Bert Jan Lindeman (LottoNL-Jumbo), José Goncalves (Caja Rural-Seguros RGA) e Matteo Montaguti (Ag2r La Mondiale). Il sestetto manteneva un vantaggio di circa tre minuti sul gruppo, tirato dagli uomini della Movistar. Purtroppo si segnalava anche il primo ritiro, quello di uno dei velocisti più attesi anche per le ottime cose fatte vedere al recente Giro di Polonia: era Matteo Pelucchi (IAM Cycling) a dover mettere il piede a terra a causa dei postumi di una caduta avvenuta nei primi chilometri della tappa. La tappa proseguiva tranquilla fino a 31 km dall’arrivo quando il gruppo era coinvolto in una maxicaduta che interessava almeno una cinquantina di ciclisti. I più malconci erano David Tanner (IAM Cycling) e Przemyslaw Niemiec (Lampre-Merida), con il primo costretto al ritiro che concludeva così la giornata nera in casa IAM dopo il precedente ritiro di Pelucchi. Altri corridori che si rimettevano in sella a fatica erano Paolo Tiralongo (Team Astana), che presentava una vistosa ferita sanguinante sotto l’arcata sopraccigliare sinistra, e Nacer Bouhanni (Team Cofidis), comunque ben assistito dai compagni di squadra. Dei pesci grossi, invece, rimanevano coinvolti anche Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) e Vincenzo Nibali (Team Astana). Quest’ultimo, in particolare, era costretto a intraprendere un lungo inseguimento, seppur sostenuto dai alcuni compagni di squadra, per rientrare nel gruppo dei migliori. Il siciliano riusciva a riprendere la coda del gruppo principale a meno 10 km dall’arrivo, quando ormai la fuga era stata ripresa e iniziavano le grandi manovre per la vittoria di tappa, che avrebbe consegnato anche la nuova maglia “roja”. Ai meno 3, praticamente all’inizio dello strappo conclusivo, Tom Dumoulin (Giant Alpecin), Nicolas Roche (Team SKY), Nairo Quintana (Team Movistar) e Louis Meintjes (MTN – Qhubeka) si avvantaggiavano di un centinaio di metri sul gruppo. Da dietro Esteban Chaves (Orica GreenEDGE) rientrava prepotentemente a meno di 2 km dall’arrivo e rilanciava l’azione portando con sé Dumoulin e Roche. Il giovane colombiano dava tutto negli ultimi 200 metri, con pendenze anche superiori al 15%, e tagliava per primo il traguardo. Dumoulin era secondo a 1 secondo di ritardo mentre Roche si classificava terzo a 9 secondi. Quintana cedeva nella parte finale e veniva scavalcato anche da Daniel Martin (Cannondale Garmin) e Joaquim Rodriguez (Team Katusha) mentre Chris Froome, Alejandro Valverde, “Dani” Moreno (Team Katusha) e Fabio Aru (Team Astana) chiudevano la top ten. Più dietro si segnalavano Tejay Van Garderen (Team BMC) e Rafal Majka (Team Tinkoff Saxo), rispettivamente con 45 secondi e 1 minuto e 4 secondi di ritardo. Ancora più dietro, in 31° posizione a 1 minuto e 28 secondi da Chaves, si classificava Vincenzo Nibali che, dopo essere rientrato in gruppo a meno 10 km dall’arrivo. aveva fisiologicamente patito lo sforzo. In classifica generale Chaves è primo con 5 secondi su Dumoulin e 15 secondi su Roche, in una graduatoria già abbastanza sgranata nelle prime posizioni. La terza tappa da Mijas a Malaga è anch’essa lunga meno di 160 km e dovrebbe essere riservata ai velocisti, a meno che i ciclisti della fuga non sfruttino i due GPM di prima e terza categoria compresi nella prima metà della tappa per provare a giocarsi la vittoria.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge 3:57:25
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Alpecin 0:00:01
3 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 0:00:09
4 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:14
5 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:00:26
6 Nairo Quintana (Col) Movistar Team
7 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:00:30
8 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:00:31
9 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
10 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:37
11 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:00:41
12 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
13 Romain Sicard (Fra) Team Europcar
14 Songezo Jim (RSA) MTN – Qhubeka 0:00:42
15 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:00:45
16 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:00:54
17 Stéphane Rossetto (Fra) Cofidis, Solutions Credits
18 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
19 Andre Cardoso (Por) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
20 Sergio Luis Henao (Col) Team Sky 0:00:56
21 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal 0:01:04
22 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
23 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team
24 Maxime Bouet (Fra) Etixx – Quick-Step 0:01:12
25 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:01:13
26 Bart De Clercq (Bel) Lotto Soudal
27 George Bennett (NZl) Team LottoNL-Jumbo
28 Daniel Navarro (Spa) Cofidis, Solutions Credits
29 Haimar Zubeldia (Spa) Trek Factory Racing 0:01:21
30 Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team
31 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:01:28
32 Sergio Paulinho (Por) Tinkoff-Saxo 0:01:46
33 Kenny Elissonde (Fra) FDJ.fr 0:01:51
34 Olivier Le Gac (Fra) FDJ.fr 0:01:57
35 Ricardo Vilela (Por) Caja Rural-Seguros RGA 0:01:58
36 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
37 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:02:07
38 Lawson Craddock (USA) Team Giant-Alpecin
39 Riccardo Zoidl (Aut) Trek Factory Racing
40 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo
41 Rodolfo Torres (Col) Colombia 0:02:10
42 Fabrice Jeandesboz (Fra) Team Europcar 0:02:12
43 Miguel Angel Rubiano (Col) Colombia 0:02:26
44 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:02:29
45 Natnael Berhane (Eri) MTN – Qhubeka 0:02:52
46 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:02:54
47 Carlos Verona Quintanilla (Spa) Etixx – Quick-Step
48 David De La Cruz (Spa) Etixx – Quick-Step
49 Andrey Amador (CRc) Movistar Team
50 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha

CLASSIFICA GENERALE

1 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge 3:57:15
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Alpecin 0:00:05
3 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 0:00:15
4 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:24
5 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:00:36
6 Nairo Quintana (Col) Movistar Team
7 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:00:40
8 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:00:41
9 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
10 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:47
11 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:00:51
12 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
13 Romain Sicard (Fra) Team Europcar
14 Songezo Jim (RSA) MTN – Qhubeka 0:00:52
15 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:00:55
16 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:01:04
17 Stéphane Rossetto (Fra) Cofidis, Solutions Credits
18 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
19 Andre Cardoso (Por) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
20 Sergio Luis Henao (Col) Team Sky 0:01:06
21 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal 0:01:14
22 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
23 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team
24 Maxime Bouet (Fra) Etixx – Quick-Step 0:01:22
25 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:01:23
26 Bart De Clercq (Bel) Lotto Soudal
27 George Bennett (NZl) Team LottoNL-Jumbo
28 Daniel Navarro (Spa) Cofidis, Solutions Credits
29 Haimar Zubeldia (Spa) Trek Factory Racing 0:01:31
30 Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team
31 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:01:38
32 Sergio Paulinho (Por) Tinkoff-Saxo 0:01:56
33 Kenny Elissonde (Fra) FDJ.fr 0:02:01
34 Olivier Le Gac (Fra) FDJ.fr 0:02:07
35 Ricardo Vilela (Por) Caja Rural-Seguros RGA 0:02:08
36 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
37 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:02:17
38 Lawson Craddock (USA) Team Giant-Alpecin
39 Riccardo Zoidl (Aut) Trek Factory Racing
40 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo
41 Rodolfo Torres (Col) Colombia 0:02:20
42 Fabrice Jeandesboz (Fra) Team Europcar 0:02:22
43 Miguel Angel Rubiano (Col) Colombia 0:02:36
44 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:02:39
45 Natnael Berhane (Eri) MTN – Qhubeka 0:03:02
46 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:03:04
47 Carlos Verona Quintanilla (Spa) Etixx – Quick-Step
48 David De La Cruz (Spa) Etixx – Quick-Step
49 Andrey Amador (CRc) Movistar Team
50 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha

Il colombiano Chaves si impone sul primo traguardo effettivo della Vuelta 2015 (foto Getty Images Sport)

Il colombiano Chaves si impone sul primo traguardo ''effettivo'' della Vuelta 2015 (foto Getty Images Sport)

23-08-2015

agosto 23, 2015 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Il colombiano Johan Esteban Chaves Rubio (Orica GreenEDGE) si è imposto nella seconda tappa, Alhaurín de la Torre – Caminito del Rey, percorrendo 158.7 Km in 3h57′25″, alla media di 40.107 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’olandese Dumoulin e di 9″ l’irlandese Roche. Miglior italiano Fabio Aru (Astana Pro Team), 10° a 37″. Chaves Rubio è la nuova maglia rossa con 5″ su Dumoulin e 15″ su Roche. Miglior italiano Aru, 10° a 47″.

USA PRO CHALLENGE

Lo statunitense John Murphy (UnitedHealthcare) si è imposto nella settima ed ultima tappa, Golden – Denver, percorrendo 109.7 Km in 2h20′03″, alla media di 46.998 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Phinney e l’argentino Lucas Sebastián Haedo. Miglior italiano Marco Canola (UnitedHealthcare), 13° a 4″. L’australiano Rohan Dennis (BMC Racing Team) si impone in classifica con 40″ sullo statunitense Bookwalter e 1′31″ sul canadese Britton. Miglior italiano Davide Formolo (Team Cannondale – Garmin), 16° a 3′04″.

VATTENFALL CYCLASSICS

Il tedesco Andrè Greipel (Lotto Soudal) si è imposto nella corsa tedesca, Kiel – Amburgo, percorrendo 221.3 Km in 4h57′04″, alla media di 44.697 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Kristoff e l’italiano Giacomo Nizzolo (Trek Factory Racing)

GROTE PRIJS JEF SCHERENS – RONDOM LEUVEN

Il belga Bjorn Leukemans (Wanty – Groupe Gobert) si è imposto nella corsa belga, circuito di Lovanio, percorrendo 183.3 Km in 4h13′21″, alla media di 43.410 Km/h. Ha preceduto di 7″ il connazionale Claeys e il britannico Mcnally. Unico italiano classificato Marco Marcato (Wanty – Groupe Gobert), 5° a 10″.

TOUR DE L’AVENIR

Il tedesco Jonas Koch (Rad-Net Rose Team) si è imposto nella prima tappa, Chablis – Toucy, percorrendo 160.5 Km in 3h57′30″, alla media di 40.547 Km/h. Ha preceduto di 11″ il danese Würtz e di 14″ l’italiano Simone Consonni* (Team Colpack). Il danese Søren Kragh Andersen (Team Trefor – Blue Water) è ancora leader della classifica con 1″ sull’italiano Gianni Moscon* (Zalf Euromobil Désirée Fior) e 4″ sul colombiano Sebastián Henao Gómez.

* dilettante

OMLOOP DER VLAAMSE GEWESTEN (juniores)

L’olandese Bram Welten si è imposto nella corsa belga, circuito di Wuustwezel, percorrendo 127 Km in 2h56′50″, alla media di 42.413 Km/h. Ha preceduto allo sprint i belgi Philipsen e Daniels.

RISCATTO KREUZIGER, BRILLA LEONARDO BASSO

agosto 23, 2015 by Redazione  
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Il 29enne ceco della Tinkoff-Saxo, autore fin qui di una stagione deludente, torna dopo due anni al successo imponendosi, al termine di una fuga a sei, in quel di Fort Collins ma grande protagonista è anche il 21enne trevigiano che corre come stagista alla Trek e chiude sul gradino più basso del podio, preceduto anche da Javier Mejías. Nessun problema per Rohan Dennis che conserva la maglia gialla e si appresta a conquistare l’Usa Pro Cycling Challenge.

La sesta e penultima tappa dell’Usa Pro Cycling Challenge, 165 km da Loveland a Fort Collins, si è snodata lungo un percorso non particolarmente impegnativo, se si eccettua l’ascesa verso Rist Canyon la cui vetta era però posta ai -54 dal traguardo, e ideale per una fuga da lontano, anche alla luce di una classifica generale ormai delineata e dell’assenza nel campo partenti di un atleta nettamente superiore agli altri, se non quel Taylor Phinney già vittorioso in quel di Steamboat Springs ma compagno di squadra del leader della corsa Rohan Dennis. In effetti la Bmc non si è più di tanto dannata l’anima, intervenendo solo quando a provare ad andare in avanscoperta sono stati uomini pericolosi, primo fra tutti Lachlan Morton (Jelly Belly), 5° nella generale a 1′53” dalla maglia gialla. Scatti e controscatti si sono susseguiti per i primi 35 km finchè non sono riusciti ad avvantaggiarsi Roman Kreuziger, Dylan Girdlestone (Drapac), Tom Zirbel (Optum Pro Cycling), Nathan Brown (Cannondale-Garmin), Danny Summerhill (UnitedHealthcare), Javier Mejías (Novo Nordisk) e il 21enne trevigiano Leonardo Basso, non parente di Ivan, che corre in qualità di stagista per la Trek e che già si era messo in evidenza nel recente Tour of Utah, conquistando un 6° posto nell’impegnativa frazione di Salt Lake City. Gli uomini di testa hanno acquisito un vantaggio massimo di poco superiore ai 4′ ma, in assenza di una compagine in grado di condurre con decisione l’inseguimento, la loro azione ha avuto buon gioco con la sola UnitedHealtcare che, dopo che Summerhill (vittima peraltro di una caduta nella successiva discesa) ha perso le ruote dei compagni d’avventura salendo verso Rist Canyon, si è portata al comando per tentare di riacciuffare i fuggitivi e favorire così una possibile volata di Kiel Reijnen, già vittorioso in quel di Aspen, quando però ormai il gap era impossibile da recuperare. Il più attivo tra i battistrada è stato Kreuziger, alle cui accelerate in salita hanno resistito solo Mejías e un brillante Basso ma, ad eccezione del citato Summerhill, tutti gli altri sono successivamente riusciti a rientrare e si è giunti a uno sprint a 6 nel quale il 29enne ceco ha preso la ruota di Mejías, che è stato il primo a lanciarsi, e lo ha saltato negli ultimi metri, andando a cogliere un successo che, anche a causa di problemi con il passaporto biologico che lo hanno condizionato nelle ultime due stagioni, mancava dall’Amstel Gold Race 2013, riscattando un’annata non particolarmente brillante in cui ha ottenuto qualche buon piazzamento nelle classiche di primavera (su tutti il 5° posto alla Liegi) mentre uccessivamente ha disputato sia il Giro d’Italia che il Tour de France senza però togliersi soddisfazioni personali, nè dare un apporto significativo al suo leader Alberto Contador. Molto positivo in ogni caso anche il terzo posto conquistato da Basso alle spalle di Mejías e davanti a Girdlestone, Zirbel e Brown, mentre la volata del gruppo, giunto con 41” di ritardo, è stata vinta da John Murphy (UnitedHealtcare) su Lucas Haedo (Jamis Hagens) e Rejnen, con Dennis che ha completato la giornata senza problemi al 15° posto e, salvo incidenti, succederà al compagno Tejay Van Garderen all’albo d’oro dell’ex Giro del Colorado al termine dell’ultima tappa, 110 km da Golden a Denver con l’ascesa di Lookout Mountain posta nelle fasi iniziali come unica asperità di giornata e un circuito finale pianeggiante da ripetere per 4 volte.

Marco Salonna

ORDINE D’ARRIVO

1 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 3:50:35
2 Javier Mejías Leal (Spa) Team Novo Nordisk
3 Leonardo Basso (Ita) Trek Factory Racing
4 Dylan Girdlestone (RSA) Drapac Professional Cycling
5 Tom Zirbel (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:00:04
6 Nathan Brown (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:41
7 John Murphy (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
8 Lucas Sebastian Haedo (Arg) Jamis – Hagens Berman
9 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
10 Logan Owen (USA) Axeon Cycling Team
11 Jure Kocjan (Slo) Team SmartStop
12 Ryan Anderson (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
13 Joseph Lewis (Aus) Hincapie Racing Team 0:00:44
14 Travis Mccabe (USA) Team SmartStop
15 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team
16 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
17 Alexandr Braico (Mda) Jelly Belly p/b Maxxis
18 Adam Phelan (Aus) Drapac Professional Cycling
19 Taylor Phinney (USA) BMC Racing Team
20 Kristoffer Skjerping (Nor) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
21 Lachlan Norris (Aus) Drapac Professional Cycling
22 Gavin Mannion (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
23 Julien Bernard (Fra) Trek Factory Racing
24 Bruno Pires (Por) Tinkoff-Saxo
25 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
26 Timothy Roe (Aus) Drapac Professional Cycling
27 Brodie Talbot (Aus) Team Budget Forklifts
28 Jaime Roson (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
29 Samuel Spokes (Aus) Drapac Professional Cycling
30 Daniel Turek (Cze) Cycling Academy Team
31 Brendan Canty (Aus) Team Budget Forklifts
32 Felix Grossschartner (Aut) Tinkoff-Saxo
33 Ruben Zepuntke (Ger) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
34 Robbie Squire (USA) Hincapie Racing Team
35 Dion Smith (NZl) Hincapie Racing Team
36 Tao Geoghegan Hart (GBr) Axeon Cycling Team
37 Hugh Carthy (GBr) Caja Rural-Seguros RGA
38 Rob Britton (Can) Team SmartStop
39 Fabricio Ferrari Barcelo (Uru) Caja Rural-Seguros RGA
40 Toms Skujins (Lat) Hincapie Racing Team
41 Tanner Putt (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
42 Janez Brajkovic (Slo) UnitedHealthcare Pro Cycling
43 Antonio Molina (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
44 Flavio De Luna (Mex) Team SmartStop
45 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo
46 Edward King (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
47 Daniel Alexander Jaramillo Diez (Col) Jamis – Hagens Berman
48 Andzs Flaksis (Lat) Hincapie Racing Team
49 Jonathan Clarke (Aus) UnitedHealthcare Pro Cycling
50 Laurent Didier (Lux) Trek Factory Racing

CLASSIFICA GENERALE

1 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 21:33:33
2 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:00:44
3 Rob Britton (Can) Team SmartStop 0:01:31
4 Gavin Mannion (USA) Jelly Belly p/b Maxxis 0:01:49
5 Lachlan David Morton (Aus) Jelly Belly p/b Maxxis 0:01:53
6 Tao Geoghegan Hart (GBr) Axeon Cycling Team 0:01:58
7 Lachlan Norris (Aus) Drapac Professional Cycling 0:02:02
8 Toms Skujins (Lat) Hincapie Racing Team 0:02:08
9 Hugh Carthy (GBr) Caja Rural-Seguros RGA 0:02:13
10 Julien Bernard (Fra) Trek Factory Racing 0:02:14
11 Janez Brajkovic (Slo) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:02:32
12 Jaime Roson (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:02:33
13 Bruno Pires (Por) Tinkoff-Saxo 0:02:38
14 Jonathan Clarke (Aus) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:02:43
15 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:02:52
16 Robbie Squire (USA) Hincapie Racing Team 0:03:08
17 Dion Smith (NZl) Hincapie Racing Team 0:03:11
18 Ruben Zepuntke (Ger) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:03:48
19 Alexandr Braico (Mda) Jelly Belly p/b Maxxis 0:03:55
20 Ryan Anderson (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:08:22
21 Flavio De Luna (Mex) Team SmartStop 0:09:10
22 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:10:03
23 Daniel Eaton (USA) Axeon Cycling Team 0:10:05
24 Logan Owen (USA) Axeon Cycling Team 0:10:08
25 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 0:10:14
26 Taylor Phinney (USA) BMC Racing Team 0:10:41
27 Timothy Roe (Aus) Drapac Professional Cycling 0:10:52
28 Felix Grossschartner (Aut) Tinkoff-Saxo 0:11:51
29 Marco Canola (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:12:07
30 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:14:23
31 Travis Mccabe (USA) Team SmartStop 0:15:09
32 Janier Alexis Acevedo Colle (Col) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:16:45
33 Dylan Girdlestone (RSA) Drapac Professional Cycling 0:17:37
34 Nathan Brown (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:17:39
35 Fabricio Ferrari Barcelo (Uru) Caja Rural-Seguros RGA 0:19:37
36 Leonardo Basso (Ita) Trek Factory Racing 0:20:10
37 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:20:22
38 Jure Kocjan (Slo) Team SmartStop 0:21:09
39 Matthew Busche (USA) Trek Factory Racing 0:21:26
40 Daniel Alexander Jaramillo Diez (Col) Jamis – Hagens Berman 0:21:31
41 Evan Huffman (USA) Team SmartStop 0:22:21
42 Tom Zirbel (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:22:26
43 Julian Arredondo Moreno (Col) Trek Factory Racing 0:22:47
44 Guillaume Boivin (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:23:02
45 Michael Torckler (NZl) Team Budget Forklifts 0:23:32
46 Laurent Didier (Lux) Trek Factory Racing 0:24:03
47 Andzs Flaksis (Lat) Hincapie Racing Team 0:24:21
48 Calvin Watson (Aus) Trek Factory Racing 0:25:57
49 Taylor Shelden (USA) Jelly Belly p/b Maxxis 0:26:52
50 Nicolae Tanovitchii (Mda) Jelly Belly p/b Maxxis 0:27:06

Dopo un lungo digiuno Kreuziger torna al successo nella penultima tappa dellUSA Pro Challenge (Jonathan Devich/epicimages.us)

Dopo un lungo digiuno Kreuziger torna al successo nella penultima tappa dell'USA Pro Challenge (Jonathan Devich/epicimages.us)

ALLA BMC LA PSEUDOCRONO INIZIALE DELLA VUELTA 2015. PETER VELITS PRIMA MAGLIA ROJA.

agosto 23, 2015 by Redazione  
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Peter Velits è la prima maglia roja della Vuelta 2015, grazie alla vittoria della cronosquadre d’apertura, sebbene ‘virtuale’ a causa del percorso ritenuto pericoloso e che ha costretto gli organizzatori ad un ripensamento, neutralizzando ai fini della classifica. Domani con la seconda tappa inizia la vera battaglia sulle infuocate strade spagnole.

‘I tempi che ciascuna formazione accuseranno al traguardo varranno esclusivamente per la classifica a squadre e non per la classifica generale di ciascun corridore.’ Potevamo presentare la Vuelta a Espana 2015 in termini più pomposi ed entusiastici, ma lo scarno comunicato dell’organizzazione che a 24 ore dalla partenza modificava in modo sostanziale la cronosquadre d’apertura tra Puerto Banus e Marbella ci ha fatto cadere le braccia. Una Vuelta 2015 che presenta ai nastri di partenza i primi quattro ciclisti classificati al Tour 2015 e due terzi del podio del Giro 2015 ma che vede così sminuita la tappa iniziale, dopo le polemiche scoppiate a causa del manto stradale, un coacervo di tratti in cemento, in legname e addirittura in sabbia che, uniti alle insidie del vento, avrebbero potuto rendere la prima tappa un vero inferno, non molto dissimile, al confronto, con il famigerato Passage du Gois del Tour 1999. Giusto neutralizzare i tempi ma restiamo perplessi per la tempistica e le modalità, anche perché non c’è stata la pur minima traccia di un piano B. E così eccoci quindi a dar conto di una cronosquadre che poteva essere e praticamente non è stata; per dovere di cronaca, diciamo che le squadre dei principali favoriti (Astana, SKY e Movistar), partite per ultime, non si sono spremute più di tanto e la lotta, per così dire, per la conquista della prima tappa si è comunque decisa in un secondo e poco più. Vince la BMC con il tempo di 8 minuti e 10 secondi. A un solo secondo si posiziona la Tinkoff Saxo mentre per una questione di centesimi chiude il podio l’Orica GreenEDGE. Peter Velits indossa la prima maglia “roja” che nell’insidiosa tappa di domenica tra Alhaurín de la Torre e Caminito del Rey (poco meno di 160 km) non dovrebbe riuscire a conservare, considerando che l’arrivo è su un durissimo strappo in salita di circa 3 km con pendenze in doppia cifra. Da domani finalmente si farà sul serio.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 BMC Racing Team 0:08:10
2 Tinkoff-Saxo 0:00:01
3 Orica GreenEdge
4 Team LottoNL-Jumbo 0:00:08
5 Etixx – Quick-Step 0:00:10
6 Trek Factory Racing 0:00:11
7 Lotto-Soudal 0:00:18
8 Caja Rural-Seguros RGA
9 Movistar 0:00:24
10 Cofidis, Solutions Credits 0:00:27
11 IAM Cycling
12 Lampre-Merida
13 Astana 0:00:30
14 MTN – Qhubeka
15 Team Colombia 0:00:33
16 FDJ.fr 0:00:44
17 Katusha 0:00:54
18 AG2R La Mondiale 0:01:00
19 Team Giant-Alpecin 0:01:07
20 Team Sky 0:01:11
21 Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:01:20
22 Team Europcar 0:02:15

La BMC vince tra nuvole di sabbia e di polemiche la cronosquadre di benvenuto della Vuelta a España 2015 (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

La BMC vince tra nuvole di sabbia e di polemiche la cronosquadre di ''benvenuto'' della Vuelta a España 2015 (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

22-08-2015

agosto 23, 2015 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VUELTA A ESPAÑA

Il team statunitense BMC Racing Team si è imposto nella prima tappa, cronometro a squadre Puerto Banús – Marbella, percorrendo 7.4 Km in 8′10″, alla media di 54.367 Km/h. Ha preceduto di 1″ il team statunitense Tinkoff – Saxo e il team statunitense Orica GreenEDGE. Unica formazione italiana in gara la Lampre – Merida, 12° a 28″. La tappa non è stata considerata valida dalla giuria ai fini della classifica generale in seguito alle proteste dei corridori sulla pericolosità del tracciato. Lo slovacco Peter Velits (BMC Racing Team) è la prima maglia rossa.

USA PRO CHALLENGE

Il ceco Roman Kreuziger (Tinkoff – Saxo) si è imposto nella sesta tappa, Loveland – Fort Collins, percorrendo 164.5 Km in 3h50′35″, alla media di 42.804 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Mejías Leal e l’italiano Leonardo Basso (Trek Factory Racing). L’australiano Rohan Dennis (BMC Racing Team) è ancora leader della classifica con 44″ sullo statunitense Bookwalter e 1′31″ sul canadese Britton. Miglior italiano Davide Formolo (Team Cannondale – Garmin), 15° a 2′52″.

TOUR DE L’AVENIR

Il danese Søren Kragh Andersen (Team Trefor – Blue Water) si è imposto nel prologo, circuito di Tonnerre, percorrendo 3.5 Km in 4′53″, alla media di 43.003 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’italiano Gianni Moscon* (Zalf Euromobil Désirée Fior) e di 4″ il colombiano Sebastián Henao Gómez.

* dilettante

PUCHAR MINISTRA OBRONY NARODOWEJ

Lo slovacco Erik Baška (AWT-GreenWay) si è imposto nella corsa polacca, Pisz – Orzysz, percorrendo 176 Km in 3h45′26″, alla media di 46.843 Km/h. Ha preceduto allo sprint i polacchi Stepniak e Dabkowski

IN COLORADO E’ SEMPRE DENNIS-TIME

agosto 22, 2015 by Redazione  
Filed under News

La località di Breckenridge continua a sorridere all’australiano della BMC che vi coglie il secondo successo consecutivo dominando la tappa a cronometro con 27” sul sorprendente Rob Britton e 31” su Brent Bookwalter, che a parti invertite occupano anche le piazze d’onore della classifica generale, e assicurandosi salvo improbabili imprevisti il successo finale dell’USA Pro Cycling Challenge. Giornata da dimenticare per Davide Formolo che non va oltre il 52° posto a 2′04” ed esce dalla top ten.

Come è avvenuto fin qui in tutte le edizioni della breve storia dell’USA Pro Cycling Challenge, nel percorso è stata inserita anche una tappa a cronometro, 14 km con partenza e arrivo a Breckenridge su di un tracciato sostanzialmente per specialisti se si eccettua. tra i -6 e i -4 dal traguardo, lo strappo di Moonstone, lungo le cui rampe Rohan Dennis (Bmc) aveva fatto la differenza nella quarta frazione. Alla luce della straripante condizione dimostrata fin qui e delle sue doti contro il tempo l’australiano in maglia gialla era di gran lunga l’uomo da battere e non ha tradito le attese, completando il percorso in 18′11” a oltre 46 km/h di media, infliggendo pesanti distacchi a tutti gli avversari e mettendo un’ipoteca pressochè definitiva sul successo finale. Il secondo posto, con un ritardo di 27”, è stata conquistato un po’ a sorpresa da Rob Britton (Team SmartStop), atleta comunque sempre molto competitivo nelle brevi corse a tappe nordamericane pur essendo poco conosciuto in Europa, che ha fatto meglio di un Brent Bookwalter (Bmc) che ha chiuso distanziato di 31” dal compagno di squadra e che, dal canto suo, è salito per la quarta volta in cinque giorni sul podio di tappa, rafforzando la piazza d’onore nella generale. Ci si poteva attendere addirittura una tripletta della Bmc con Taylor Phinney ma il giovane atleta di casa, evidentemente non ancora al top della condizione dopo il lungo periodo di inattività al di là del successo di Steamboat Springs, non è andato oltre il 6° posto a 39”, preceduto anche da Daniel Eaton (Axeon Cycling Team), 4° a 38” e da Gavin Mannion (Jelly Belly), 5° a 39”, e seguito dal talentuoso britannico Tao Gheoghegan Hart (Axeon Cycling Team), 7° a 47”, da Lachlan Norris (Drapac) e Jack Bobridge (Team Budget Forklifts), 8° e 9° a 48”, e da Nathan Brown (Cannondale Garmin), 10° a 1′07”. Tra i grandi sconfitti di giornata annoveriamo invece alcuni atleti che erano in lotta per il podio finale tra cui Hugh Carthy (Caja Rural), 42° a 1′46”, Jonathan Clarke (UnitedHealtcare), 65° a 2′16”, Rob Squire (Hincapie Racing), addirittura 82° a 2′42”, malgrado fosse stato brillantissimo nella tappa precedente, e purtroppo anche Davide Formolo (Cannondale-Garmin), che ancora una volta ha palesato i suoi limiti nell’esercizio del tic tac non andando oltre il 53° posto a 2′04” da Dennis e uscendo dalla top ten della generale che ora vede l’australiano condurre con 44” su Bookwalter, 1′31” su Britton, 1′49” su Mannion, 1′53” su Morton e 1′58” su Geoghegan Hart alla vigilia della sesta e penultima tappa, 165 km da Loveland a Fort Collins con l’ascesa di Rist Canyon, la cui vetta è però posta a ben 54 km dal traguardo, come unica asperità rilevante di giornata.

Marco Salonna

ORDINE D’ARRIVO

1 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 0:18:11
2 Rob Britton (Can) Team SmartStop 0:00:27
3 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:00:31
4 Daniel Eaton (USA) Axeon Cycling Team 0:00:38
5 Gavin Mannion (USA) Jelly Belly p/b Maxxis 0:00:39
6 Taylor Phinney (USA) BMC Racing Team
7 Tao Geoghegan Hart (GBr) Axeon Cycling Team 0:00:47
8 Lachlan Norris (Aus) Drapac Professional Cycling 0:00:48
9 Jack Bobridge (Aus) Team Budget Forklifts
10 Nathan Brown (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:01
11 Toms Skujins (Lat) Hincapie Racing Team
12 Lachlan David Morton (Aus) Jelly Belly p/b Maxxis 0:01:11
13 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
14 Taylor Shelden (USA) Jelly Belly p/b Maxxis 0:01:13
15 Felix Grossschartner (Aut) Tinkoff-Saxo 0:01:14
16 Timothy Roe (Aus) Drapac Professional Cycling 0:01:15
17 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 0:01:16
18 Evan Huffman (USA) Team SmartStop 0:01:18
19 Ruben Zepuntke (Ger) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
20 Julien Bernard (Fra) Trek Factory Racing 0:01:19
21 Janez Brajkovic (Slo) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:01:21
22 Janier Alexis Acevedo Colle (Col) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:01:22
23 Bartosz Warchol (Pol) Cycling Academy Team
24 Bruno Pires (Por) Tinkoff-Saxo
25 David Williams (USA) Jamis – Hagens Berman 0:01:23
26 Samuel Spokes (Aus) Drapac Professional Cycling 0:01:24
27 Gregory Daniel (USA) Axeon Cycling Team
28 Dylan Girdlestone (RSA) Drapac Professional Cycling 0:01:28
29 Phillip Gaimon (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
30 Tom Zirbel (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:01:30
31 Dion Smith (NZl) Hincapie Racing Team 0:01:32
32 James Oram (NZl) Axeon Cycling Team 0:01:35
33 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:01:37
34 Marco Canola (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling
35 Robin Carpenter (USA) Hincapie Racing Team 0:01:40
36 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo
37 Oscar Clark (USA) Hincapie Racing Team 0:01:41
38 Angus Morton (Aus) Jelly Belly p/b Maxxis 0:01:42
39 Christopher Jones (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
40 Kristoffer Skjerping (Nor) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:01:43
41 Kyle Murphy (USA) Caja Rural-Seguros RGA 0:01:44
42 Hugh Carthy (GBr) Caja Rural-Seguros RGA 0:01:46
43 Travis Mccabe (USA) Team SmartStop 0:01:47
44 Jaime Roson (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:01:49
45 Chad Young (USA) Axeon Cycling Team 0:01:50
46 Wojciech Migdal (Pol) Cycling Academy Team
47 Adam Phelan (Aus) Drapac Professional Cycling
48 Joseph Lewis (Aus) Hincapie Racing Team
49 Jasper Bovenhuis (Ned) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:02:00
50 Matthew Busche (USA) Trek Factory Racing

CLASSIFICA GENERALE

1 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 17:42:14
2 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:00:44
3 Rob Britton (Can) Team SmartStop 0:01:31
4 Gavin Mannion (USA) Jelly Belly p/b Maxxis 0:01:49
5 Lachlan David Morton (Aus) Jelly Belly p/b Maxxis 0:01:53
6 Tao Geoghegan Hart (GBr) Axeon Cycling Team 0:01:58
7 Lachlan Norris (Aus) Drapac Professional Cycling 0:02:02
8 Toms Skujins (Lat) Hincapie Racing Team 0:02:08
9 Hugh Carthy (GBr) Caja Rural-Seguros RGA 0:02:13
10 Julien Bernard (Fra) Trek Factory Racing 0:02:14
11 Janez Brajkovic (Slo) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:02:32
12 Jaime Roson (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:02:33
13 Bruno Pires (Por) Tinkoff-Saxo 0:02:38
14 Jonathan Clarke (Aus) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:02:43
15 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:02:52
16 Robbie Squire (USA) Hincapie Racing Team 0:03:08
17 Dion Smith (NZl) Hincapie Racing Team 0:03:11
18 Ruben Zepuntke (Ger) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:03:48
19 Alexandr Braico (Mda) Jelly Belly p/b Maxxis 0:03:55
20 Ryan Anderson (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:08:25
21 Flavio De Luna (Mex) Team SmartStop 0:09:10
22 Daniel Eaton (USA) Axeon Cycling Team 0:10:05
23 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:10:06
24 Logan Owen (USA) Axeon Cycling Team 0:10:11
25 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 0:10:14
26 Marco Canola (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:10:41
27 Taylor Phinney (USA) BMC Racing Team
28 Timothy Roe (Aus) Drapac Professional Cycling 0:10:52
29 Julian Arredondo Moreno (Col) Trek Factory Racing 0:11:40
30 Felix Grossschartner (Aut) Tinkoff-Saxo 0:11:51
31 Evan Huffman (USA) Team SmartStop 0:13:03
32 Calvin Watson (Aus) Trek Factory Racing 0:14:50
33 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:15:07
34 Travis Mccabe (USA) Team SmartStop 0:15:09
35 Jack Bobridge (Aus) Team Budget Forklifts 0:15:46
36 Nicolae Tanovitchii (Mda) Jelly Belly p/b Maxxis 0:15:59
37 Janier Alexis Acevedo Colle (Col) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:16:27
38 Miguel Angel Benito Diez (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:17:05
39 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo 0:17:56
40 Nathan Brown (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:18:19
41 Dylan Girdlestone (RSA) Drapac Professional Cycling 0:18:21
42 Fabricio Ferrari Barcelo (Uru) Caja Rural-Seguros RGA 0:19:37
43 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:20:22
44 Leonardo Basso (Ita) Trek Factory Racing 0:20:54
45 Jure Kocjan (Slo) Team SmartStop 0:21:12
46 Matthew Busche (USA) Trek Factory Racing 0:21:26
47 Daniel Alexander Jaramillo Diez (Col) Jamis – Hagens Berman 0:21:31
48 Guillaume Boivin (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:23:02
49 Tom Zirbel (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:23:10
50 Michael Torckler (NZl) Team Budget Forklifts 0:23:32

Rohan Dennis domina anche nella tappa a cronometro di Breckenridge (foto Getty Images Sport)

Rohan Dennis domina anche nella tappa a cronometro di Breckenridge (foto Getty Images Sport)

21-08-2015

agosto 22, 2015 by Redazione  
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USA PRO CHALLENGE

L’australiano Rohan Dennis (BMC Racing Team) si è imposto anche nella quinta tappa, circuito a cronometro di Breckenridge, percorrendo 14 Km in 18′11″, alla media di 46.196 Km/h. Ha preceduto di 27″ il canadese Britton e di 31″ lo statunitense Bookwalter. Miglior italiano Marco Canola (UnitedHealthcare), 34° a 1′37″. Dennis è ancora leader della classifica con 44″ su Bookwalter e 1′31″ su Britton. Miglior italiano Davide Formolo (Team Cannondale – Garmin), 15° a 2′52″.

TOUR DU LIMOUSIN

L’olandese Maurits Lammertink (Team Roompot Oranje Peloton) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Aixe-sur-Vienne – Limoges, percorrendo 164.7 Km in 4h01′56″, alla media di 40.846 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Sonny Colbrelli (Bardiani – CSF Pro Team) e il belga Sprengers. Colbrelli si impone in classifica con lo stesso tempo dello spagnolo Herrada López e 2″ sul francese Molard.

ARNHEM-VEENENDAAL CLASSIC

L’olandese Dylan Groenewegen (Team Roompot Oranje Peloton) si è imposto nella corsa olandese, Arnhem – Veenendaal, percorrendo 195.7 Km in 4h26′26″, alla media di 44.071 Km/h. Ha preceduto allo sprint il bielorusso Hutarovich e il russo Maikin. Miglior italiano Alberto Cecchin (Roth Skoda), 12°.

VUELTA A ESPAÑA 2015 – LA “PRIMERA SEMANA”

agosto 21, 2015 by Redazione  
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Salpa dalle spiaggie di Marbella l’edizione n° 70 della Vuelta a España, con un campo partenti notevolmente luccicante di stelle e che, di fatto, sarà una riproposizione del “cartellone” dell’ultimo Tour de France. Ai nastri di partenza si schiereranno, infatti, oltre a Fabio Aru (che alla Grande Boucle non c’era), Froome, Quintana, Valverde, Nibali, Rodríguez e Valverde, chiamati a sfidarsi su un tracciato che anche quest’anno strizzerà l’occhio agli scalatori. Dopo l’insidiosa cronosquadre d’avvio, degli otto arrivi in salita in programma tre saranno già proposti nella prima settimana di gara, pur senza incontrare, per adesso, grandissime pendenze.

Sarà una delle edizioni più “succulente” degli ultimi anni quella della Vuelta che scatterà sabato 22 agosto da Marbella, in virtù di un campo partenti a dir poco eccezionale, che vedrà sfidarsi – escluso Contador che, stremato da Giro e Tour, ha già deciso di porre termine alla sua stagione – gli stessi grandi protagonisti del recente Tour de France, da Froome a Quintana, da Nibali a Van Garderen, da Valverde a Rodríguez, con l’aggiunta di Aru e Landa, reduci dal Giro. Il percorso avrà il solito taglio che anche quest’anno strizzerà gli occhi agli scalatori, grazie a otto arrivi in salita – tutti inediti – e a soli 46 Km da percorrere contro il tempo (comunque sempre più della “miseria” dell’ultima edizione della Tour), ai quali si aggiungeranno altre tre tappe di montagna senza l’arrivo in quota e più adatte ai corridori dotati di fondo. Le “briciole” spetteranno ai velocisti, che avranno a loro disposizione appena cinque frazioni, tra l’altro quasi tutte movimentate altimetricamente. L’ultima sarà quella conclusiva di Madrid, il 13 settembre, dopo che ci si saranno lasciati alle spalle 3358 Km suddivisi in 21 frazioni, 4 delle quali si svolgeranno su di una distanza superiore ai 200 Km, parecchie rispetto agli standard degli ultimi anni. Passiamo ora a esaminare i primi sette giorni di una gara impegnativa fin dall’inizio, che proporrà nella settimana d’apertura ben tre degli otto arrivi in salita, oltre alla breve cronosquadre d’avvio.

1a TAPPA: PUERTO BANÚS – MARBELLA (cronometro a squadre – 7,4 Km)

Per il sesto anno consecutivo la Vuelta si metterà in marcia con una cronometro a squadre, la più breve tra quelle affrontate nel recente passato ma non certo una delle più facili, a dispetto di un tracciato pianeggiante e quasi completamente sgombro di curve. Due fattori incideranno non poco sull’esito della gara, è il primo di questi è la totale esposizione al vento poiché la crono si snoderà costantemente lungo la costa del Mar Mediterraneo. Il vero problema, però, sarà costituito dal fondo stradale, che è stato oggetto di critiche da alcuni corridori, Froome su tutti. Infatti, di asfalto non se ne incontrerà praticamente mai e, in sua vece, i corridori si troveranno a pedalare sul cemento nel tratto iniziale della crono – disegnato sullo stretto Molo di Levante di Puerto Banús, che costringerà le squadre ad assumare fin da subito una formazione a fila indiana – per poi passare al poco scorrevole fondo sabbioso della passeggiata a mare, spezzato di tanto in tanto da non meno veloci passerelle di legno, come quella appositamente allestita nel bel mezzo della spiaggia di Marbella in occasione della Vuelta e che accoglierà il rettilineo d’arrivo.

2a TAPPA: ALHAURÍN DE LA TORRE – CAMINITO DEL REY (158,7 Km)

È già ora di prendere l’ascensore perché, subito al secondo giorno di gara, ci sarà da fare i conti con il primo degli otto arrivi in salita. Va detto che il finale non riserverà nulla di particolarmente trascendentale poiché l’ascesa all’Alto de la Mesa, ai cui 560 metri di quota sarà collocato il traguardo, non è impegnativa né per pendenze (la media è del 6,6%, condita da un paio di strappi al 15%), né per chilometraggio (4,7 Km) e al massimo potrebbe far più selezione la sede stradale non larghissima, in particolar modo nei chilometri finali, i più pendenti (la media negli ultimi mille metri è del 7%), contraddistinti anche da una maggior ruvidezza dell’asfalto. Una quarantina di chilometri prima di questo finale, si dovrà superare anche l’Alto de Ardales (5 Km al 4,4%), primo dei 45 GPM previsti dal tracciato della Vuelta 2015.

3a TAPPA: MIJAS – MÁLAGA (158,4 Km)

Scendono per la prima volta in campo i velocisti che avranno a disposizione in questo tracciato della Vuelta cinque occasioni per esprimere le loro potenzialità. Si tratterà di giornate in cui la vittoria dovranno sudarsela perché gli organizzatori non sono stati magnanimi nei loro confronti e, con l’esclusione della passerella conclusiva di Madrid, le hanno infarcite di difficoltà che daranno loro parecchio filo da torcere. Oggi, per esempio, si dovrà affrontare la prima salita di 1a categoria di questa edizione, il Puerto del León, che svetta sull’altimetria a 82 Km dal traguardo, una distanza che poco potrebbe impensierire i velocisti. L’ascesa al León non è dura ma è dotata di un considerevole chilometraggio (sono 16,3 Km al 5,6%) e potrebbe per questo rimanere nelle gambe, poiché siamo oramai nella fase terminale della stagione, momento al quale molti corridori giungono provati da diversi mesi trascorsi sulla strada, tra allenamenti e competizioni. E così i morbidi saliscendi che s’incontreranno a una quindicina di chilometri da Málaga potrebbero “azzoppare” le speranze di quei velocisti che avevano superato apparentemente indetti il GPM del Puerto del León e che invece gli ha atossicato le gambe. Segnaliamo che nella “stesura” originale di questa frazione, il tracciato era più accondiscendente verso gli sprinter, poiché al posto del colle di 1a categoria erano previste due pedalabili collinette di terza a centro tappa e un finale decisamente più snello.

4a TAPPA: ESTEPONA – VEJER DE LA FRONTERA (209,6 Km)

Dopo la crono d’avvio, il primo arrivo in salita e la frazione nella quale hanno debuttato i velocisti, in questa tappa saranno i finisseur i mattatori in scena alla Vuelta 2015, corridori alla “Purito” Rodríguez e alla Sagan, entrambi ai nastri di partenza ed entrambi motivatissimi, il primo per aggiungere altre perle a una stagione che l’ha visto trionfare nelle tappe di Huy e di Plateau de Beille al recente Tour, il secondo alla ricerca di una vittoria parziale in un grande giro che gli manca dal 2013, quando s’impose nella frazione di Albi della Grande Boucle. Il finale di Vejer calza a pennello per le loro caratteristiche, forse più per quelle dello slovacco rispetto a quelle del corridore spagnolo, al quale si addicono particolarmente i primi 2,2 Km dell’ascesa finale, che salgono al 7,9% con un picco al 18,4%. Nei rimanenti 2 Km verso il traguardo, invece, la strada diventa più benevola e favorevole al corridore slovacco, con la salita che si “sgonfia”, spezzata da un paio di falsopiani e da una consistente discesa di quasi 500 metri che s’incontrerà all’imbocco dell’ultimo chilometro; così chi si sarà avvantaggiato nella parte più impegnativa potrebbe veder vanificati i propri sforzi se non sarà riuscito a scavare un margine di sicurezza. Da segnalare che questa sarà la prima frazione nella quale si supereranno i 200 Km e la seconda per distanza da percorrere, superata solo dalla tappa, decisamente più impegnativa, che si concluderà in salita all’Alto Campoo e che misurerà 215 Km.

5a TAPPA: ROTA – ALCALÁ DE GUADAÍRA (167,3 Km)

A guardar l’altimetria della tappa numero 5 verrebbe automatico, di primo acchitto, “archiviare” questa frazione tra le più facili di questa edizione, pronti ad assistere a uno dei più classici volatoni, senza particolari emozioni. Ma poi, se si strizzano gli occhi a focalizzare i particolari, ecco spuntare una sorpresina proprio in fondo al grafico, sotto la forma di un tratto che s’impenna e che diventa più evidente nel dettaglio degli ultimi 5 Km. Così, transitati sotto il triangolo rosso dell’ultimo chilometro, la strada – fin lì piatta e movimentata al massimo ma morbidissime ondulazioni – prenderà costantemente ad ascendere e lo farà sin sulla linea d’arrivo. Detto questo, saranno sempre gli sprinter i naturali favoriti per il successo poiché le pendenze saranno sempre modeste, buone al massimo per respingere ancora una volta i velocisti più pesanti e meno resistenti. Per fare qualche nome, questo sarebbe un traguardo ideale per corridori come il francese Bouhanni e il tedesco Degenkolb, che riescono a rimanere a “galla” nei finali più impegnativi ed anche ad andare a segno (come il tedesco ha dimostrato nell’arcigno arrivo ad Hatta, al Dubai Tour). Ci sarà comunque spazio per i finisseur, anche se lo spazio di “manovra” oggi per loro sarà limitato al rettilineo d’arrivo: rispetto alla tappa precedente, un uomo come Rodríguez non avrà nessuna possibilità mentre Sagan potrebbe tentare il “goal” anche in quest’occasione.

6a TAPPA: CÓRDOBA – SIERRA DE CAZORLA (200,3 Km)

Un altro arrivo in salita si staglia all’orizzonte ed anche stavolta la musica non dovrebbe distanziarsi molto da quella suonata quattro giorni prima a Caminito del Rey, nonostante un percorso che sulla carta pare più impegnativo. Di fatto, però, non s’incontrerà nulla di veramente impegnativo fino ai piedi dell’ascesa finale, ancor più breve rispetto a quella dell’Alto de la Mesa, ma che sarà preceduta da un lungo tratto in falsopiano che ricorda il versante di Edolo dell’Aprica e che potrà rilevarsi interessante solo se il gruppo lo affronterà a tutta. Vera salita s’incontrerà negli ultimi 3,3 Km, nel corso dei quali si viaggerà tra una pendenza media del 6,3% e un picco massimo del 13%. Nulla di particolare, dunque, e i distacchi dovrebbero prevalentemente essere causati da selezione naturale o, al massimo, da piccoli buchi tra gli uomini di classifica ed eventualmente dagli abbuoni.

7a TAPPA: JÓDAR – LA ALPUJARRA (191,1 Km)

La settimana introduttiva della Vuelta 2015 si concluderà con la prima, vera tappa di montagna, servita dopo gli assaggini di salita offerti nei finali di Caminito del Rey e di Cazorla. Premettiamo che anche oggi non s’incontreranno grandissime pendenze ma l’ascesa che caratterizzerà il finale, verso la località di Capileira, piccolo comune situato nella regione dell’Alpujarra, è certamente la più “monumentale” di quest’edizione sotto l’aspetto del chilometraggio. Risalendo il versante sud occidentale della Sierra Nevada, i suoi 18,7 Km proporanno una pendenza media del 5%, mitigata da un lungo tratto pianeggiante di quasi 3 Km che la spezzerà in due parti distinte, la prima più pedalabile della seconda, che misura quasi 10 Km e presenta un’inclinazione media del 6.5% e un picco al 16%, raggiunto a poco meno di 2 Km dal traguardo. In pratica, si tratta di una tipica salita da prima settimana di un grande giro, paragonabile a quelle del Santuario di Montevergine e dell’Abetone, ideale per dare una prima scremata al gruppo ma senza troppe pretese di selezione. Va ancora ricordato, però, che siamo oramai entrati nell’ultima fase della stagione e la stanchezza fin qui accumulata potrebbe farla diventare più impegnativa del previsto, per qualcuno. A pesare, se si partirà da Jódar a passo di carica (come spesso accade da qualche anno a questa parte), potrebbe essere anche la natura frastagliata dell’altimetria nella marcia d’avvicinamento al finale, che proporrà diversi su e giù, tra i quali spicca – anche se non certo per chilometraggio e durezza – il GPM di terza categoria del Puerto de Los Blancares (9 Km al 3,3%.)

Mauro Facoltosi

Lo spettacolare Caminito del Rey, non lontano dal quale si concluderà la prima tappa di montagna della Vuelta 2015 (www.caminitodelrey.info)

Lo spettacolare Caminito del Rey, non lontano dal quale si concluderà la prima tappa di montagna della Vuelta 2015 (www.caminitodelrey.info)

DENNIS, SIMPLY THE BEST

agosto 21, 2015 by Redazione  
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Dopo aver già dato dimostrazione di una forma strepitosa nei giorni scorsi il 25enne australiano domina la tappa di Breckendridge e conquista la maglia gialla facendo il vuoto sullo strappo di Moonstone e imponendosi con 19” sul compagno ex leader Brent Bookwalter e su Robbie Squire, che aveva tentato di fare la differenza, mentre Davide Formolo chiude 18° a 23” insieme agli altri uomini di classifica.

La quarta tappa dell’USA Pro Cycling Challenge, 203 km da Aspen a Breckenridge, si presentava come una frazione insidiosa non tanto per via dell’interminabile ascesa dell’Independence Pass nella fase iniziale, in cui si ripercorrevano a ritroso i chilometri conclusivi della tappa precedente, quanto per un finale caratterizzato dalla salita di Hoosier Pass e soprattutto da quella di Moonstone, uno strappo breve ma con pendenze anche in doppia cifra in alcuni tratti e la vetta posta a soli 4 km da un traguardo già visitato più volte in questa corsa, con i successi di Elia Viviani nel 2011, di Mathias Frank nel 2013 e di Laurent Didier nel 2014. Proprio il lussemburghese della Trek, già in evidenza nei giorni scorsi, è stato insieme a Javier Acevedo (Cannondale-Garmin) l’iniziatore della fuga di giornata che ha visto in un primo momento protagonisti anche Roman Kreuziger (Tinkoff-Saxo), ormai uscito dalle zone alte della classifica generale, Phil Gaimon (Optum Pro Cycling), Kyle Murphy (Caja Rural), Oscar Clark e Toms Skujins (Hincapie Racing), Michael Torckler (Budget Forklifts) e un Damiano Caruso (Bmc) chiaramente in funzione di stopper per i capitani Brent Bookwalter e Rohan Dennis. Lungo le rampe dell’Independence Pass il gruppo di testa si è selezionato e davanti sono rimasti il siciliano, Murphy, Kreuziger, Gaimon e Clark, mentre gli altri sono stati riassorbiti da un plotone che non ha mai lasciato troppo spazio, sotto l’impulso dapprima della Cannondale-Garmin – che si è portata davanti in previsione di un possibile attacco di Davide Formolo nel finale ma anche per tentare, approfittando del leggero vento laterale,di spezzare un gruppo che comunque si è sempre mantenuto compatto – e successivamente anche della Jelly Belly di Lachlan Morton e del Team SmartStop di Rob Britton, entrambi discretamente piazzati nella generale. Così ai piedi della salita di Hoosier Pass l’avventura dei battistrada è terminata.
Lungo la penultima ascesa di giornata, peraltro piuttosto pedalabile, è accaduto poco o nulla con Taylor Phinney e il romagnolo Manuel Senni che hanno ripreso in mano la situazione per la Bmc e tutto si è deciso sullo strappo di Moonstone, nel quale Dennis è stato semplicemente impressionante. Il 25enne di Adelaide si è, infatti, dapprima portato in testa al gruppo e, pur dando l’impressione di non forzare più di tanto, ha messo in difficoltà tutti, compreso il compagno Bookwalter in maglia gialla di leader, comunque tra gli ultimi a cedere al pari di Formolo, tanto da essere costretto a rallentare per tenerlo con sè. Di questa situazione ha tentato di approfittare Robbie Squire (Hincapie Racing) per guadagnare qualche decina di metri, ma a quel punto Dennis ha avuto il via libera dall’ammiraglia, si è riportato con una facilità estrema sullo statunitense e si è involato in solitudine verso il traguardo, andando a cogliere il quarto successo stagionale dopo una tappa e la classifica generale del Tour Down Under e il prologo di Utrecht al Tour de France. L’australiano ha chiuso con 19” su Bookwalter, che ha comunque reagito nel finale tanto da riportarsi su Squire e precederlo in volata, suggellando l’ennesimo dominio della Bmc in questo Usa Pro Cycling Challenge, mentre 4° a 23” si è piazzato Jonathan Clarke (UnitedHealtcare) che ha regolato il gruppetto comprendente gli altri big tra cui Formolo che ha chiuso 18°. Il veronese ha mantenuto l’8° posto nella generale ed è ora distanziato di 48” da un Dennis che ha conquistato la leadership con 13” su Bookwalter, 26” su Squire e 27” su Clarke e su Hugh Carthy (Caja Rural) e avrà la ghiotta opportunità di incrementare il margine nella quinta tappa, una crono di 14 km con partenza e arrivo a Breckendridge e che riproporrà la salita di Moonstone.

Marco Salonna

ORDINE D’ARRIVO

1 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 5:10:55
2 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:00:19
3 Robbie Squire (USA) Hincapie Racing Team
4 Jonathan Clarke (Aus) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:00:23
5 Bruno Pires (Por) Tinkoff-Saxo
6 Gavin Mannion (USA) Jelly Belly p/b Maxxis
7 Toms Skujins (Lat) Hincapie Racing Team
8 Dion Smith (NZl) Hincapie Racing Team
9 Tao Geoghegan Hart (GBr) Axeon Cycling Team
10 Lachlan David Morton (Aus) Jelly Belly p/b Maxxis
11 Hugh Carthy (GBr) Caja Rural-Seguros RGA
12 Lachlan Norris (Aus) Drapac Professional Cycling
13 Julien Bernard (Fra) Trek Factory Racing
14 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
15 Daniel Eaton (USA) Axeon Cycling Team
16 Jure Kocjan (Slo) Team SmartStop
17 Rob Britton (Can) Team SmartStop
18 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
19 Jaime Roson (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
20 Janez Brajkovic (Slo) UnitedHealthcare Pro Cycling
21 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:00:40
22 Dylan Girdlestone (RSA) Drapac Professional Cycling
23 Alexandr Braico (Mda) Jelly Belly p/b Maxxis 0:00:42
24 Ruben Zepuntke (Ger) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:47
25 Travis Mccabe (USA) Team SmartStop 0:00:51
26 Logan Owen (USA) Axeon Cycling Team
27 Timothy Roe (Aus) Drapac Professional Cycling 0:01:02
28 Felix Grossschartner (Aut) Tinkoff-Saxo 0:01:04
29 Marco Canola (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:01:15
30 Flavio De Luna (Mex) Team SmartStop 0:01:25
31 Daniel Turek (Cze) Cycling Academy Team 0:01:28
32 Guillaume Boivin (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:01:41
33 Ryan Anderson (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
34 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo
35 Fabricio Ferrari Barcelo (Uru) Caja Rural-Seguros RGA
36 Taylor Phinney (USA) BMC Racing Team
37 Nicolae Tanovitchii (Mda) Jelly Belly p/b Maxxis
38 Nathan Brown (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
39 Stephen Leece (USA) Jamis – Hagens Berman 0:02:11
40 Calvin Watson (Aus) Trek Factory Racing
41 Janier Alexis Acevedo Colle (Col) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
42 Matthew Busche (USA) Trek Factory Racing 0:02:53
43 Tom Zirbel (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies
44 Christopher Jones (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
45 Andzs Flaksis (Lat) Hincapie Racing Team 0:02:56
46 Lucas Sebastian Haedo (Arg) Jamis – Hagens Berman
47 Gregory Daniel (USA) Axeon Cycling Team 0:03:27
48 Jack Bobridge (Aus) Team Budget Forklifts
49 Miguel Angel Benito Diez (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
50 Tanner Putt (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:04:16

CLASSIFICA GENERALE

1 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 17:24:03
2 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:00:13
3 Robbie Squire (USA) Hincapie Racing Team 0:00:26
4 Jonathan Clarke (Aus) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:00:27
5 Hugh Carthy (GBr) Caja Rural-Seguros RGA
6 Lachlan David Morton (Aus) Jelly Belly p/b Maxxis 0:00:42
7 Jaime Roson (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:00:44
8 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:48
9 Julien Bernard (Fra) Trek Factory Racing 0:00:55
10 Toms Skujins (Lat) Hincapie Racing Team 0:01:01
11 Rob Britton (Can) Team SmartStop 0:01:04
12 Gavin Mannion (USA) Jelly Belly p/b Maxxis 0:01:10
13 Tao Geoghegan Hart (GBr) Axeon Cycling Team 0:01:11
14 Janez Brajkovic (Slo) UnitedHealthcare Pro Cycling
15 Lachlan Norris (Aus) Drapac Professional Cycling 0:01:14
16 Bruno Pires (Por) Tinkoff-Saxo 0:01:16
17 Alexandr Braico (Mda) Jelly Belly p/b Maxxis 0:01:33
18 Dion Smith (NZl) Hincapie Racing Team 0:01:39
19 Ruben Zepuntke (Ger) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:02:30
20 Ryan Anderson (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:05:18
21 Flavio De Luna (Mex) Team SmartStop 0:06:01
22 Logan Owen (USA) Axeon Cycling Team 0:07:59
23 Kiel Reijnen (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:08:29
24 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 0:08:58
25 Marco Canola (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:09:04
26 Julian Arredondo Moreno (Col) Trek Factory Racing 0:09:17
27 Daniel Eaton (USA) Axeon Cycling Team 0:09:27
28 Timothy Roe (Aus) Drapac Professional Cycling 0:09:37
29 Taylor Phinney (USA) BMC Racing Team 0:10:02
30 Felix Grossschartner (Aut) Tinkoff-Saxo 0:10:37
31 Evan Huffman (USA) Team SmartStop 0:11:45
32 Calvin Watson (Aus) Trek Factory Racing 0:12:14
33 Travis Mccabe (USA) Team SmartStop 0:13:22
34 Nicolae Tanovitchii (Mda) Jelly Belly p/b Maxxis 0:13:48
35 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:13:56
36 Miguel Angel Benito Diez (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:14:57
37 Jack Bobridge (Aus) Team Budget Forklifts 0:14:58
38 Janier Alexis Acevedo Colle (Col) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:15:05
39 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo 0:15:45
40 Dylan Girdlestone (RSA) Drapac Professional Cycling 0:16:53
41 Nathan Brown (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:17:12
42 Fabricio Ferrari Barcelo (Uru) Caja Rural-Seguros RGA 0:17:19
43 Jure Kocjan (Slo) Team SmartStop 0:17:52
44 Leonardo Basso (Ita) Trek Factory Racing 0:17:58
45 Daniel Alexander Jaramillo Diez (Col) Jamis – Hagens Berman 0:17:59
46 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:18:42
47 Matthew Busche (USA) Trek Factory Racing 0:19:26
48 Guillaume Boivin (Can) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:20:35
49 Michael Torckler (NZl) Team Budget Forklifts 0:21:00
50 Tom Zirbel (USA) Optum p/b Kelly Benefit Strategies 0:21:40

Rohan Dennis vince la tappa di Breckenridge mettendo una prima ipoteca sul successo finale (fotoonathan Devich epicimages.us)

Rohan Dennis vince la tappa di Breckenridge mettendo una prima ipoteca sul successo finale (fotoonathan Devich epicimages.us)

20-08-2015

agosto 20, 2015 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

USA PRO CHALLENGE

L’australiano Rohan Dennis (BMC Racing Team) si è imposto nella quarta tappa, Aspen – Breckenridge , percorrendo 203 Km in 5h10′55″, alla media di 39.174 Km/h. Ha preceduto di 19″ gli statunitensi Bookwalter e Squire. Miglior italiano Davide Formolo (Team Cannondale – Garmin), 18° a 23″. Dennis è il nuovo leader della classifica con 13″ su Bookwalter e 26″ su Squire. Miglior italiano Formolo, 8° a 48″.

TOUR DU LIMOUSIN

Il francese Rudy Molard (Cofidis, Solutions Crédits) si è imposto nella terza tappa, Saint-Dizier-Leyrenne – Aigurande, percorrendo 185.9 Km in 4h24′51″, alla media di 42.114 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Vachon e Antomarchi. Miglior italiano Giacomo Berlato (Nippo – Vini Fantini), 6°. Lo spagnolo Jesús Herrada López (Movistar Team) è ancora leader della corsa con 1″ su Molard e 5″ su Vachon. Miglior italiano Sonny Colbrelli (Bardiani – CSF Pro Team), 4° a 7″

BALTIC CHAIN TOUR (Estonia)

Lo svedese Alexander Gingsjö (Team Tre Berg-Bianchi) si è imposto nella terza ed ultima tappa, circuito di Varga, percorrendo 180 Km in 4h10′32″, alla media di 43.108 Km/h. Ha preceduto di 15″ il tedesco Reinhardt e di 17″ il neozelandese Zenovich. L’ucraino Andriy Kulyk (Kolss BDC Team) si impone in classifica con 6″ sul finlandese Manninen e 10″ sullo svedese Höög

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