17-07-2015

luglio 17, 2015 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il belga Greg Van Avermaet (BMC Racing Team) si è imposto nella tredicesima tappa, Muret – Rodez, percorrendo 198.5 Km in 4h43′42″, alla media di 41.981 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Sagan e di 3″ il belga Bakelants. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), 7° a 7″. Il britannico Christopher Froome (Team Sky) è ancora maglia gialla con 2′52″ sullo statunitense Van Garderen e 3′09″ sul colombiano Quintana Rojas. Miglior italiano Nibali, 9° a 7′47″

TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)

Lo sloveno Marko Kump (Adria Mobil) si è imposto nella dodicesima tappa, circuito di Zhongwei, percorrendo 120 Km in 2h33′15″, alla media di 46.982 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Marco Zanotti (Parkhotel Valkenburg CT) e Liam Bertazzo (Southeast). Il croato Radislav Rogina (Adria Mobil) è ancora leader della classifica con 3″ sull’iraniano Alizadeh e 41″ sul colombiano Colorado Hernández. Miglior italiano Matteo Busato (Southeast), 6° a 2′39″

VOLTA O PORTUGAL DO FUTURO / LIBERTY SEGUROS

Lo spagnolo Julen Amezqueta Moreno (Café Baqué-Conservas Campos) si è imposto nella seconda tappa, Alvaiázere – Oliveira do Hospital, percorrendo 135 Km in 3h42′55″, alla media di 36.336 Km/h. Ha preceduto di 19″ i connazionali Trueba Diego e Gonzalez De Campo Garcia. L’ucraino Illya Klepikov (ISD Continental Team) è ancora leader della classifica con lo stesso tempo del russo Zhuravlev e 2″ sullo spagnolo Sanchez Fortuny

GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA MONT BLANC

Il russo Matvei Mamykin (Itera – Katusha) si è imposto nella terza tappa, Gressan – Valtournenche, percorrendo 162.3 Km in 5h23′59″, alla media di 30.057 Km/h. Ha preceduto di 3′24″ l’italiano Giulio Ciccone* (Team Colpack) e di 3′32″ il norvegese Lunke. Mamykin è il nuovo leader della classifica con 11″ sull’australiano Power e 45″ sull’italiano Simone Petilli (Unieuro Wilier Trevigiani)

* dilettante

OBERÖSTERREICH JUNIORENRUNDFAHRT (Austria – juniores)

Il tedesco Georg Zimmermann si è imposto nella prima tappa, Haid bei Ansfelden – Marchtrenk, percorrendo 96.5 Km in 2h23′02″, alla media di 40.480 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Sivakov e il belga Lambrecht.

ALENTOUR DU TOUR… QUI PLATEAU DE BEILLE

luglio 16, 2015 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Rodriguez colpisce ancora. Nibali in gruppo con Froome – La festa di Rodriguez: “Sono come l’Atletico Madrid” – Tour, Purito Rodriguez concede il bis a Plateau de Beille – Ivan Basso torna a casa: “Sto bene, sono felice e ottimista” – Tour, riecco Armstrong. Stavolta è per beneficenza (Gazzetta dello Sport)

Tour de France 2013, la scalata di Chris Froome che ha destato sospetti (Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Purito vuela en los Pirineos y consigue su segunda victoria – Purito: “Soy como el Atlético de Madrid, todo o nada” – Contador: “Estoy mejor, pero no en el punto que me gustaría” – Froome: “No he sentido miedo” – Armstrong: “Tengo la culpa de las sospechas sobre Froome” – Ivan Basso ya tiene el alta: “Todo ha ido bien, estoy feliz” (AS)

¡Otro Purito! – “Soy como el Atleti, o todo o nada” – Armstrong regresa al Tour
por la puerta de atrás – 20 años de la tragedia de Casartelli – El Tour rinde homenaje a Casartelli (Marca)

‘Purito’ gana bajo la tormenta – Purito Rodríguez: “Soy como el Atlético: o todo o nada” – Froome: “Los comentarios de Jalabert y Vasser son – Contador: “Todavía no estoy en mi mejor forma” – Quintana: “Hemos probado a Froome y está fuerte” – Armstrong roba el protagonismo en el Tour (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Armstrong returns to Tour de France route – Rodriguez takes brilliant individual victory – Armstrong: “Why am I not welcome?” (The Independent)

Chris Froome marks rivals on thunderous mountain stage – Shamed Lance Armstrong rides into new storm – Sky facing awkward questions over staff member with Lance Armstrong links – Sky’s defence seals cloudy day for rivals – Chris Froome’s superiority saps spirits and strength – Wrong Man, Wrong Place (The Times)

Froome retains lead as Rodriguez wins stage 12 – Armstrong hogs limelight as press mob Texan on Tour return (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

‘Purito’ ganó la etapa 12; Nairo sigue tercero de la general del Tour – Quintana: “Hemos probado a Froome, está fuerte, pero seguiremos intentándolo” – Gregario de Froome: “Feliz de haber controlado el ataque de Nairo” – “No me he sentido bajo presión”: líder del Tour de Francia – “Soy como el Aleti: o todo o nada”: “Purito” Rodríguez – Los logros de Nairo Quintana en cifras (El Tiempo)

“Purito” Rodríguez consigue doblete en el Tour de Francia – “Froome está fuerte, pero seguiremos intentándolo”: Nairo Quintana(El Espectador)

Francia

Froome allume Jalabert et Vasseur – Le dopage mécanique, rumeur à la mode – Froome, otage du passé – Froome, les raisons du malaise – Bardet «revient de loin» – Rodriguez et la «chance du champion» – Barguil a «limité les dégâts» – «Purito» en solo, Froome en contrôle (L’Equipe)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Vittoria di Rodriguez. Due attacchi di Quintana, ma Froome li recupera entrambi. I migliori tutti assieme al traguardo e con loro c’è Nibali, che oggi ha anche tentato un attacco sulla salita finale, guadagnando fino a 10″. Commenti?

Howling Wolf14: A me Vinokourov non è simpatico, per nulla, ma è inammissibile che un professionista come Nibali abbia bisogno delle bacchettate del “padrone” per dare il meglio di sé. Ieri ha preso la strigliata, oggi s’ spremuto come si deve, come un limone. Se non perde la testa può tentare di arrivare nella Top 5.

Nebe1980: Non ha senso attaccare Froome sulla salita finale… energie sprecate, Froome va attaccato a 50 Km dall’arrivo

in collaborazione con il “Forum dello Scalatore”

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Cigarettes and coffee (Scialpi)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: MURET – RODEZ (198.5 Km)

I Pirenei sono oramai alle spalle, le frazioni alpine cominceranno lunedì prossimo, ma nelle prossime 72 ore non sarà certo vacanza per il gruppo, che vivrà tre difficili giornate sulle strade del Massiccio Centrale, nel quale non albergano grandissime salite ma che spesso ha lasciato il segno al Tour, per tanti fattori, a partire dal grande caldo (domani previsti fino a 33°C), che va a sposarsi a tracciati altimetricamente accidentati e ad asfalti rifatti di fresco ma che, proprio a causa delle alte temperature, tendono a sciogliersi provocando talvolta problemi di tenuta. Fatto sta che, in diverse occasioni, le frazioni che attraversano quest’area geografica hanno causato piccoli o grandi terremoti in classifica. Tra i tanti episodi ne ricordiamo alcuni: l’attacco alla maglia gialla Chiappucci nella tappa di Saint-Étienne nel 1990, che non perderà la leadership quel giorno ma che senza il distacco accusato in quella tappa avrebbe conquistato il Tour a Parigi; l’impresa che riportò nei piani alti della classifica il francese Jalabert nella tappa di Mende del 1995, impegnativo traguardo che sarà riproposto dopodomani; la fuga “bidone” che, nella facilissima tappa di Montélimar del 2006, permise allo spagnolo Oscar Pereiro Sio – giunto, con altri 4 corridori, al traguardo con quasi mezz’ora di vantaggio sul gruppo maglia gialla – di portarsi alla prima piazza della classifica, che perderà sulle Alpi per poi riconquistarla a tavolino mesi dopo, in seguito alla squalifica per doping dell’americano Landis.
Venendo alla giornata di domani, la Muret – Rodez, tolta una fase centrale di una cinquantina di chilometri priva di difficoltà altimetriche, sarà un vero e proprio ottovolante con continui saliscendi che punteggeranno in maniera particolare gli ultimi 70 Km di gara. L’altimetria evidenza una decina di salitelle, tutte pedalabili: l’ultima – quella della Primalube, piazzata ad una decina di chilometri dall’arrivo – è in realtà la penultima, poichè solo il grafico dettagliato degli ultimi chilometri riesce a mostrare la secca Côte de Saint-Pierre, strappo di 600 metri al 9,6% in cima al quale sarà collocato il traguardo. Quali i pretendenti a questo 13° arrivo del Tour 2015? Probabilmente il componente di un tentativo andato via nelle fasi iniziali di questa frazione, che potrebbe aver gioco facile (ma non troppo) nell’andare in porto proprio a causa delle tortuosità del percorso, che favorisce la marcia degli attaccanti rispetto a quella del gruppo inseguitore. Se, invece, la fuga dovesse esaurirsi, allora la rampaccia finale chiamerà alla ribalta i finisseur.

METEO TOUR

Previsioni meteo della tredicesima tappa, Muret – Rodez

Muret : cielo sereno, 29.3°C (percepiti 32°C), vento debole da E (4-7 Km/h), umidità al 59%
Lavaur (58.5 Km): sole e caldo, 31.9°C (percepiti 33°C), vento debole da SE (6-8 Km/h), umidità al 44%
Laboutarie – sprint (92.5 Km): sole e caldo, 33.1°C (percepiti 34°C), vento debole da SE (6-8 Km/h), umidità al 40%
Rodez : sole e caldo, 30.6°C, vento debole da SSE (8-15 Km/h), umidità al 38%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Pancani: “Si sfiora i 9 minuti”
Martinello “In cima alla nostra postazione si sta annuvolando” (la classica nuvoletta di Fantozzi? Il fumo residuo di Bulbarelli?)
De Stefano a Garzelli: “Lo spagnolo è la tua lingua madre”
Martinello: “Nibali si stava sfilacciando”
Pancani: “A Mende, dove arriverà domani il Tour de France” (la tappa di Mende è dopodomani)
Garzelli: “Le colpe di Vincenzo non si possono imputare tutti a lui”
Garzelli: “Quell’afa che faceva fatica a respirare a Contador, a Vincenzo”
Garzelli: “Ecco la classifica sulla linea che era fino a ieri”
De Stefano: “Il premio del miglior combattivo di giorno”
Garzelli: “Uran è uscito totalmente”
Televideo: “Fuglsang e Bardet staccati” (messo così sembra che si siano staccati dal gruppo maglia gialla, invece sono stati staccati solo dal vincitore di tappa)
Televideo: “Izaguirre” (Izagirre)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della 12a tappa, Lannemezan – Plateau de Beille

1° Davide Cimolai
2° Swein Tuft a 39″
3° Ramunas Navardauskas s.t.
4° Kenneth Vanbilsen s.t.
5° Luke Rowe s.t.

Classifica generale

1° Michael Matthews
2° Swein Tuft a 10′26″
3° Sam Bennett a 12′45″
4° Adam Hansen a 12′50″
5° Sébastien Chavanel a 18′12″
Miglior italiano Davide Cimolai, 7° a 21′23″

IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”

3 LUGLIO 1965 – GIORNO DI RIPOSO

L’ITALIANO GIMONDI, GRANDE RIVELAZIONE DEL TOUR RIPRENDE LA LOTTA CON I RIVALI POULIDOR E MOTTA
Ancora undici giornate di corsa per arrivare a Parigi – Tre ciclisti favoriti per il successo finale – Gli elogi non hanno turbato il primo in classifica
Dopo la sosta di ieri a Barcellona oggi una tappa di 219 chilometri fino a Perpignano – La Maglia gialla ha 3′12″ di vantaggio sul francese e 4′32″ su Motta – Numerosi ritiri hanno caratterizzato la fase iniziale della competizione – Le salite dei Pirenei e delle Alpi daranno un assetto decisivo alla classifica – Gimondi era venuto in Francia per aiutare il suo capitano Adorni e pensando di poter vincere, al massimo, qualche tappa – Ora viene considerato uno dei concorrenti di maggior interesse – Accetta il nuovo ruolo senza darsi delle arie – Tour dell’Avvenire: meritato successo di Mariano Diaz

4 LUGLIO 1965 – 12a TAPPA: BARCELLONA – PERPIGNANO

LOTTA FRA ITALIANI AL TOUR: GIMONDI FORA, MOTTA FUGGE, MA LA MAGLIA GIALLA LO RAGGIUNGE
A 4 chilometri dal traguardo l’episodio più vivace della giornata – L’olandese Janssen vittorioso a Perpignano – Classifica generale: Gimondi ancora primo – Si è accesa una nuova rivalità che può essere utile a Poulidor
La tappa di ieri è stata contraddistinta da numerosi tentativi dei due italiani e di Poulidor – Lo spagnolo Soler, che era solo in testa alla corsa, raggiunto nel finale da sette corridori – Lo sprint decisivo sul vialone di Perpignano – Oggi 164 chilometri di pianura, domani arrivo in salita al Mont Ventoux – Il corridore francese sembra il più fresco ed approfitta della situazione di contrasto fra Motta e Gimondi senza dover prendere iniziative

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Pecore al pascolo sul Plateau de Beille (foto www.vendeeamitie.com)

Pecore al pascolo sul Plateau de Beille (foto www.vendeeamitie.com)

16-07-2015

luglio 16, 2015 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Lo spagnolo Joaquim Rodríguez Oliver (Team Katusha) si è imposto nella dodicesima tappa, Lannemezan – Plateau de Beille, percorrendo 195 Km in 5h40′14″, alla media di 34.388 Km/h. Ha preceduto di 1′12″ il danese Fuglsang e 1′49″ il francese Bardet. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), 16° a 6′47″. Il britannico Christopher Froome (Team Sky) è ancora maglia gialla con 2′52″ sullo statunitense Van Garderen e 3′09″ sul colombiano Quintana Rojas. Miglior italiano Nibali, 9° a 7′47″

TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)

L’italiano Mattia Gavazzi (Amore & Vita – Selle SMP) si è imposto anche nell’undicesima tappa, Tianshui – Pingliang, percorrendo 235 Km in 5h43′52″, alla media 41.004 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Kump e l’italiano Marco Zanotti (Parkhotel Valkenburg CT). Il croato Radislav Rogina (Adria Mobil) è ancora leader della classifica con 3″ sull’iraniano Alizadeh e 41″ sul colombiano Colorado Hernández. Miglior italiano Matteo Busato (Southeast), 6° a 2′39″

VOLTA O PORTUGAL DO FUTURO / LIBERTY SEGUROS

L’ucraino Illya Klepikov (ISD Continental Team) si è imposto nella prima tappa, Pombal – Ansião, percorrendo 137.5 Km in 3h29′36″, alla media 39.361 Km/h. Ha preceduto di 21″ il russo Zhuravlev e il portoghese Martingil.

GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA MONT BLANC

Il norvegese Odd Christian Eiking (Team Joker) si è imposto nella seconda tappa, Courmayeur – Pont-Saint-Martin, percorrendo 151.2 Km in 4h26′10″, alla media di 34.084 Km/h. Ha preceduto di 6″ l’italiano Edward Ravasi* (Team Colpack) e di 8″ l’australiano Haig. L’australiano Robert Power è ancora leader della classifica con 34″ sull’italiano Simone Petilli (Unieuro Wilier Trevigiani) e 42″ sul belga De Plus

* dilettante

PLATEAU DE BEILLE, PIATTUME BRUTTO. TAPPA REGINA? TRENINI & TEATRINI

luglio 16, 2015 by Redazione  
Filed under News

È partito spumeggiante il Tour, col vento di Zeelandia, ma ormai è meteodipendenza. Solo la pioggia sembra poter intaccare il dominio Sky, dato che gli avversari nemmeno ci provano. L’interesse delle tappe si concentra nelle avventure dei fuggitivi della prima ora, con un Purito che sente aria di casa e scappa di buon’ora per mettere le mani sul bottino di giornata.

Eccoci qui, quattromila e passa metri di dislivello, un Gpm di prima categoria dietro l’altro: la tappa regina dei Pirenei. Forse, in assoluto, l’unica vera tappa regina – qualcuno direbbe l’unica vera “tappa” di montagna – dato che da qui in poi il Tour rinuncia a coniugare alte quote con lunghezze prossime ai 200 km (le tappe chiave sulle Alpi misureranno 138 e 110 km rispettivamente). Insomma, l’occasione per i fondisti, per i veri uomini da GT, per chi non teme le crisi di fame dovute a scorte lipidiche ai minimi termini. Il bilancio è quello di una clamorosa occasione persa.
Si segue il copione, come spesso, troppo spesso, accade al Tour (quanta nostalgia per il maggio fuori dagli schemi vissuto al Giro!). E dunque viva la fuga, via libera alla gara in miniatura di una ventina di atleti che si giocheranno il traguardo odierno, mentre dietro si rimugina sui massimi sistemi della classifica generale.
L’unico accenno a un possibile legame tra i due mondi paralleli è la presenza di due grossi calibri Astana là davanti, Westra e Fuglsang (c’è pure Gorka Izagirre per la Movistar, ma che la squadra spagnola si dia alla fantasia non lo spera più nessuno). Questo barlume di speranza si tradurrà invece in un’ancora più amara constatazione: come si era già intuito fin dalla tappa numero due di questo Tour, Vincenzo Nibali, di per sé ingabbiato problemi di testa più che di gambe, corre da “isolato”, come si diceva una volta, ai tempi del ciclismo eroico. E forse anche “la testa” da ciò non è propriamente aiutata, come peraltro nemmeno le gambe. Sarà da vedersi se la rottura interna al team kazako si ricomporrà, ma intanto non è uno spettacolo confortante assistere al siciliano che galleggia nel vuoto di una bella progressione solitaria, mentre ben due elementi della sua formazione – già decimata da ritiri pesanti e malanni – si fanno i fatti propri sette minuti più avanti.
Il racconto della fuga si può sbrigare per primo, vista la sua irrilevanza per le dinamiche del grosso del gruppo: bell’allungo di Vanmarcke e Kwiatkowski, i due maggiori corridori da classiche presenti, prima dell’ascesa finale, in caccia di un vantaggio da amministrare. Dei due sopravvive il solo campione del mondo. Dietro l’inseguimento seleziona duramente il drappello, lasciando in prima fila gli scalatori più forti: Purito Rodriguez, Romain Bardet, Fuglsang. Con loro anche il giovane e promettente sudafricano Meintjes, che però si arena presto. Il francesino che tanto si mise in luce al Delfinato è generoso e coraggioso, ma non all’altezza degli altri due, tra i quali il catalano appare particolarmente scalpitante. Dopo una fase di allunghi a rotazione, utili anche a divorare il distacco da Kwiatkowski, partono le prime stilettate. Purito, già vincitore “in casa”, sul Muro di Huy (in casa perché ogni muro è casa di Purito!), sente profumo di bis a pochi km in linea d’aria dalla sua residenza andorrana. Conosce la salita a menadito, e anche se pare che al tragurdo manchi parecchio, 7-8 km, inietta la dose fatale di veleno nelle gambe di Fuglsang, il gregario solitario che si sogna capitano incompreso. Da lì in poi è una cavalcata in fuori sella, nella pioggia battente, col mal di gambe, ma con il sapore della vittoria già in bocca. Purito esulta, e il suo è già un bellissimo Tour. Chissà se arriverà anche la maglia a pois svanita l’altr’anno tra tentennamenti e sofferenze assortite.
Veniamo allora alla lotta tra i favoriti. Lotta che si ridue all’ultima salita, in realtà, perché quanto precede è una stentata transumanza che ben si comprende se diciamo che la fuga, sbrindellata da attacchi interni già prima del finale, accumula quasi dieci minuti di vantaggio. Evidentemente non si riesce a capire che gli ultimi 15km della tappa, anche se sono all’insù, dipendono non poco da come si sono corsi i 185 precedenti, il cui scopo non è meramente decorativo. Si lascia invece che la Sky decida ritmo e agenda a piacimento, senza nemmeno creare un minimo di tensione, che so io, in discesa. È logico che con un percorso come quello odierno, il cui profilo era in realtà “sdentato”, con troppi fondovalle tra un GPM e il successivo, richiedeva dei vari maestri della tattica per creare qualcosa di davvero concreto prima della conclusione – ma non è quello il punto. La corsa va smossa per impedire che si arrivi alla salita finale con tutti i numeri ben incasellati nella tabella del Team della maglia gialla. Macché!
Poi è del tutto inutile, anche se meritorio, mettere i propri uomini a variare il ritmo su quelle ultime rampe, come Movistar l’altro giorno e, con maggior intelligenza, il Team Saxo oggi: se alla Sky si lascia fare, provvederanno a giungere al finale cno il quadro complessivo più favorevole ai propri uomini.
L’unico che recalcitra è, per fortuna, Giove Pluvio, che scarica un paio di belle secchiate in testa al gruppo. Il caldo che tanto favorisce Froome si attenua, i pollini che molestano Contador scorrono via in rivoli, e, soprattutto, il quadro prende una conformazione diversa rispetto a quelle previsioni che parlavano di temperature over 30º anche oggi pur ad alte quote.
Guarda un po’, basta che un tassello del puzzle vada fuori posto e la “macchina perfetta” dello squadrone inglese già sembra ingripparsi. Peccato, appunto, che gli altri non lo abbiano intuito, né prima, né durante… forse dopo? Più tardi si mangia la foglia, tuttavia, meno utile risulterà la “rivelazione”.
Il più coraggioso, tanto per cambiare, è Contador: fa cambiare il ritmo ai propri uomini in modo da scremare la pattuglia Sky, anche a costo di restare isolato. Poi, quando davanti con Froome restano solo i fenomeni Porte (il campioncino della breve durata) e Thomas (il talento del pavé e della pista), lo stesso Alberto prova un’accelerazione e rimane qualche decina di metri davanti al plotoncino, già ridotto a undici unità (tre gli Sky…!). È evidente che lo spagnolo attende manforte, la sparata di qualche altro temerario con cui collaborare: fare una cronoscalata solitaria contro, per lo meno, tre uomini della stessa casacca pronti a darsi cambi o a sacrificarsi non sarebbe ardimento ma istinto suicida. Eppure nulla si muove. Porte va ricucendo senza eccessivo affanno e l’azione si esaurisce.
Arriva poi il turno di Nibali, come anticipato all’inizio di questa cronaca: il copione, tuttavia, è tristemente il medesimo. Viene da chiedersi come mai l’italiano non abbia provato ad aggregarsi all’azione precedente. Nibali pare più convinto che Contador, più incisivo: poco a poco, il suo distacco sembra crescere.
Peccato che da dietro Valverde scelga il tempo e il modo sbagliato per muoversi: non è nemmeno chiaro se il suo intento sia unirsi a Nibali o riportarlo a tiro. Fatto sta che su due delle sue violente accelerazioni, Porte chiude prontamente: e dopo questo teatrino si ricompone il trenino. Tre Sky davanti, gli altri a seguire, i due Movistar, Contador, Nibali, più la coppia francese Rolland e Pinot, a stento in scia, Van Garderen , passivo come non mai, e il più traballante, l’olandese Mollema del team Trek. Ci vuole un attacco di Quintana per spezzare il controllo continuo, prolungato ed efficace espresso da Porte. Ma a quel punto è Geraint Thomas, il passista di oltre un metro e ottanta per più di 70 kg, a chiudere in un lampo sul peso piuma colombiano, senza sforzo apparente. Sembra quasi che della coppia Sky ora sia Froome quel che più stenta.
Torniamo al pur talentuoso Geraint. È logico che con più di 4000 metri di dislivello i margini per mettere alle corde un corridore di quella stazza c’erano. Ma non si è fatto, e la forma assolutamente fuori dall’ordinario del gallese risulta preziosa per la strategia Sky: quando si dice “fuori dall’ordinario” si intende in termini statistici, naturalmente. Mai prima di quest’anno il pur bravo corridore era entrato nei primi quindici di una qualunque tappa del Tour che non fosse per velocisti o di pavé.
Riprova Valverde, riprova Quintana, ma tra Froome e Thomas i rispettivi tentativi dei Movistar vengono domati, anche se non con la brillantezza prevista. Alla fine si raggiunge l’apogeo quando il pistard gallese si mette da solo in testa al gruppetto e impone un’andatura alta e regolare che doma tutti i migliori scalatori di questo Tour – e degli ultimi anni, più in generale. Scatto finale fine a se stesso di Valverde che artiglia un secondino, tallonato da Froome e Quintana.
Dopo una tappa così, il timore è grande: se i “cani sciolti”, meno supportati dal team e con una forma per vari motivi più traballante, come Contador e Nibali, non si alleano tra loro, ma anzi si danno al romanticismo del gesto individuale, andranno poco lontano. Se la Movistar pensa a portare due uomini a podio per salvare la capra di Quintana col cavolo del sogno epocale di Valverde (il podio di Parigi), la maglia gialla, già impervia, diventerà un miraggio irraggiungibile.
La Sky sembra aver trovato la formula magica per scortare il capitano con una coorte di pretoriani all’altezza dei migliori rivali, che solo qualche discrepanza rispetto al previsto e al prevedibile riesce a ridurre al livello altrui: se in tali circostanze gli altri non alzano il livello del conflitto con collaborazioni trasversali e tanta fantasia il Tour, oltre ad essere finito, diventerà noiosissimo e tendenzialmente superfluo, come le prime cinque ore di pedalate odierne. Beffardamente trasmesse in diretta integrale. Ma l’ipotesi peggiore che traspare, dopo aver visto l’accanimento degli scorsi mesi sull’Astana e le pressioni su Tinkov per disfarsi di Riis, è addirittura un’altra: che il conformismo a cui assistiamo non sia altro che l’esecuzione diligente di uno spettacolo di marionette, dove chi alza la testa… rischia di trovarsela a rotolare ai piedi della ghigliottina.

Gabriele Bugada

ORDINE D’ARRIVO

1 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 5:40:14
2 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:01:12
3 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:49
4 Gorka Izagirre (Spa) Movistar Team 0:04:34
5 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 0:04:38
6 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18 0:05:47
7 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:06:03
8 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:28
9 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:06:46
10 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:06:47
11 Nairo Quintana (Col) Movistar Team
12 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr
13 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
14 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo
15 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar
16 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
17 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
18 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:07:44
19 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing
20 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:09:13
21 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:09:46
22 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal
23 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin
24 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling
25 Eduardo Sepulveda (Arg) Bretagne-Séché Environnement
26 Laurens Ten Dam (Ned) Team LottoNL-Jumbo
27 Michal Kwiatkowski (Pol) Etixx – Quick-Step 0:11:35
28 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:11:47
29 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:12:38
30 Sep Vanmarcke (Bel) Team LottoNL-Jumbo
31 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:12:47
32 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka 0:13:35
33 Jonathan Castroviejo (Spa) Movistar Team 0:15:59
34 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling
35 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka 0:17:02
36 Steve Morabito (Swi) FDJ.fr
37 Tiago Machado (Por) Team Katusha
38 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
39 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
40 Nicolas Roche (Irl) Team Sky
41 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
42 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha
43 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal
44 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Alpecin 0:18:16
45 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 0:18:19
46 Jerome Coppel (Fra) IAM Cycling 0:19:38
47 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo
48 Luis Angel Mate (Spa) Cofidis, Solutions Credits
49 Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Argon 18
50 Anthony Delaplace (Fra) Bretagne-Séché Environnement

CLASSIFICA GENERALE

1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 46:50:32
2 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:02:52
3 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:03:09
4 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:03:58
5 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:04:03
6 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:04:04
7 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:05:32
8 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal 0:07:32
9 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:07:47
10 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:08:02
11 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:09:43
12 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:12:25
13 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:12:53
14 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:13:33
15 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:13:45
16 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:13:57
17 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:17:05
18 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:19:32
19 Gorka Izagirre (Spa) Movistar Team 0:26:57
20 Eduardo Sepulveda (Arg) Bretagne-Séché Environnement 0:28:19
21 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:28:36
22 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:33:00
23 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:33:19
24 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:34:41
25 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:34:48
26 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka 0:36:32
27 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling 0:37:11
28 Steve Morabito (Swi) FDJ.fr 0:37:42
29 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:40:33
30 Jean-Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:42:10
31 Jonathan Castroviejo (Spa) Movistar Team 0:44:18
32 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 0:44:28
33 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 0:44:31
34 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:46:06
35 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 0:48:02
36 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 0:48:19
37 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:49:35
38 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:52:32
39 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18 0:53:40
40 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:54:51
41 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:55:47
42 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 0:57:58
43 Haimar Zubeldia (Spa) Trek Factory Racing 0:58:57
44 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:59:12
45 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Alpecin 0:59:17
46 Bram Tankink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:59:26
47 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 1:00:14
48 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 1:02:14
49 Sep Vanmarcke (Bel) Team LottoNL-Jumbo 1:03:40
50 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 1:04:30

Quintana e Froome al traguardo di Plateau de Beille (Getty Images Sport)

Quintana e Froome al traguardo di Plateau de Beille (Getty Images Sport)

ALENTOUR DU TOUR… QUI CAUTERETS

luglio 15, 2015 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Sui Pirenei svetta Majka. Nibali cede altri 50″ – Basso, operazione ok – Tour, Majka: “Dedico la vittoria a Basso e Bennati” – In discesa dal Tourmalet mucche contro Barguil – Armstrong: “Froome e Sky troppo forti per essere puliti?” (Gazzetta dello Sport)

Nibali, che succede? 6 ipotesi sul crollo al Tour de France – Tour de France, mandria di mucche invade la strada. Paura a 80 km all’ora – Ivan Basso, intervento riuscito: «Tutto bene». E fa un selfie con la moglie (Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Rafal Majka devuelve la alegría al equipo de Contador – Contador: “Los Pirineos van a ser duros, pienso en los Alpes” – Tuvo que esquivar un rebaño de vacas… ¡En pleno descenso! – Froome: test independientes para probar su “limpieza” – Ivan Basso es operado con éxito del tumor en el testículo (AS)

Sin gas en el Tourmalet – Se le cruza un rebaño de vacas en pleno descenso del Tourmalet – Ivan Basso, operado de un tumor testicular (Marca)

Majka gana el día después – Purito Rodríguez se olvida de la general y anuncia su renovación – Ivan Basso, operado con éxito – Contador prefiere pensar en los Alpes – Quintana: “No me voy a entregar mientras haya montaña” – Froome, dispuesto a hacerse pruebas para desmentir un dopaje (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Chris Froome retains yellow jersey as Rafal Majka wins stage 11 (The Independent)

Tour leader tells his doubters: I’m no doping cheat – Froome retains Tour de France advantage (The Times)

Majka escapes to stage win as Froome retains lead (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

Majka ganó la etapa 11; Nairo mantiene el tercer lugar en la general – ¿Dopaje de Froome o complot contra el líder del Tour? – Ivan Basso, operado con éxito del tumor en testículo (El Tiempo)

Nairo Quintana se mantuvo tercero en la general del Tour – Ivan Basso fue operado con éxito del cáncer de testículo – Armstrong sobre el Sky y Froome: “¿Demasiado fuertes para estar limpios?” – Nairo Quintana no renuncia al sueño amarillo (El Espectador)

Francia

Froome «pas obsédé» par les chiffres – Que penser de sa fréquence cardiaque? – Froome n’a pas semé la méfiance – Voeckler: «J’ai perdu mon sang-froid» – Gallopin, ça devient sérieux! – Comme une rafale! – (L’Equipe)

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Mazurek Dąbrowskiego (Inno nazionale polacco)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: LANNEMEZAN – PLATEAU DE BEILLE (195 Km)

E’ l’unico vero “tappone” del Tour 2015, per distanza che sfiora i 200 Km e per come è stato confezionato il tracciato, che proporrà 4 salite sparse lungo tutto l’asse della tappa, che si concluderà con l’ascesa al Plateau de Beille, scoperta relativamente recente del Tour ma che, “trainata” anche dalla stupenda vittoria di Pantani in occasione della prima scalata (1998), in questi ultimi 17 anni è stata inserita altre 6 volte, contando anche questa 12a frazione del Tour 2015. Delle quattro è la salita più appetitosa, in virtù dei suoi numeri che parlando di 16 Km d’ascesa, quasi 1230 metri di dislivello ed una pendenza media del 7,9%. Difficilmente vedremo i “big” in azioni sui tre colli precedenti, prevelentemente per il fatto che sono collocati ben distanti l’uno dall’altro e, a loro volta, dall’ascesa finale, il cui punto d’attacco sarà raggiunto 34,5 Km dopo aver scollinato il penultimo dei GPM di “passaggio”, il Port de Lers. Di certo, soprattutto se la tappa partirà ad alta velocità – com’è stato nel caso della frazione di Cauterets – queste tre ascese potrebbero chiedere il conto al momento di salire verso il Plateau de Beille, raggiunto al termine di una giornata che, per tornare a ragionar in termine di numeri, offrirà ai partecipanti al Tour 47 Km di salita complessiva e 2550 metri di dislivello totali.

METEO TOUR

Previsioni meteo della dodicesima tappa, Lannemezan – Plateau de Beille

Lannemezan: cielo sereno, 28.4°C, vento debole da SE (3-9 Km/h), umidità al 49%
Tarascon-sur-Ariège (169 Km): sole e caldo, 34.8°C (percepiti 34°C), vento moderato da ESE (17 Km/h), umidità al 33%
Plateau de Beille: previsioni non disponibili

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Severini: “Stanno per portare l’attacco al mitico Tourmalet”
Martinello: “In due occasioni si è giunti sul Tourmalet, nella prima vinse Basso” (ci fu solo un arrivo in cima al passo, nel 2010, e vinse Andy Schleck; Basso vinse la tappa che si concludeva a La Mongie nel 2004)
Pancani: “Al suo compagno di strada”
Garzelli: “Si è staccato dal gruppetto del gruppo della maglia gialla”
De Stefano: “Rafał Majka vince un’altra tappa sul Tourmalet” (è la prima volta che vince una tappa con il Tourmalet)
De Stefano: “Andiamo già domani”
Garzelli: “Domani c’è terza tappa pirenaica e settimana prossima i Pirenei”
De Stefano: “Andiamo ad ascoltare la maglia gialla sulle spalle di Chris Froome”

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della 11a tappa, Pau – Caurerets

1° Zakkari Dempster
2° Sébastien Chavanel a 10′32″
3° Alex Dowsett a 11′52″
4° Thomas Leezer a 13′13″
5° Ramunas Navardauskas s.t.
Miglior italiano Matteo Trentin, 6° a 13′13″

Classifica generale

1° Michael Matthews
2° Alex Dowsett a 35″
3° Adam Hansen a 9′30″
4° Svein Tuft a 10′26″
5° Sam Bennett a 12′45″
Miglior italiano Davide Cimolai, 13° a 22′02″

IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”

2 LUGLIO 1965 – 11a TAPPA: AX-LES-THERMES – BARCELLONA

PEREZ FRANCES PRIMO A BARCELLONA GIMONDI RESTA «MAGLIA GIALLA»
L’undicesima tappa ha portato il Tour dalla Francia alla Spagna – La tattica del capo della classifica
Il vincitore è spagnolo, ha 28 anni e corre da sei anni – Entrando in Barcellona è passato davanti al suo bar – Gimondi, Motta, Poulidor, Van Looy e il gruppo giungono con un ritardo di 4 minuti e 48″ – La graduatoria generale rimane immutata – Oggi i ciclisti riposano – Gimondi sta sempre alla testa della gara per evitare sorprese – Il sistema è efficace, ma molto affaticante

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Cascata a Cauterets (www.cauterets.com)

Cascata a Cauterets (www.cauterets.com)

MAJKA TORNA A VOLARE, NIBALI ILLUDE MA SI SPEGNE

luglio 15, 2015 by Redazione  
Filed under News

Il polacco della Tinkoff-Saxo, autore fin qui di una stagione decisamente in ombra, si aggiudica per distacco la frazione pirenaica di Cauterets davanti agli ex compagni di fuga Daniel Martin ed Emanuel Buchmann mentre lo “Squalo”, dopo aver fatto tirare a fondo la squadra sul Tourmalet, cede lungo l’ascesa finale lasciando altri 50” ai diretti rivali che giungono assieme al traguardo, con Chris Froome sempre saldamente in giallo.

Dopo l’arrivo in salita di La Pierre-Saint-Martin, che ha dato un’impronta già decisamente importante al Tour de France con il dominio di Chris Froome e del Team Sky, la tre giorni pirenaica è proseguita con la Pau-Cauterets, frazione caratterizzata dalle mitiche scalate dell’Aspin e soprattutto del Tourmalet, seguita quest’ultima da una lunga picchiata, da una dozzina di km ancora in leggera discesa e infine dalla pedalabile ascesa finale in cima alla quale il Tour de France era arrivato per l’ultima volta nel 1995, con il successo di Richard Virenque nel giorno della tragica scomparsa di Fabio Casartelli, caduto nella discesa del Col du Portet d’Aspet. Con una classifica generale già decisamente allungata e un percorso vallonato ma alla portata di tutti, nei primi 105 km era lecito attendersi diversi tentativi di fuga e in effetti così è stato: una delle azioni più significative è stata portata avanti da Lieuwe Westra (Astana), Bob Jungels (Trek), Edvald Boasson Hagen (MTN-Qhubeka) e dall’iridato Michal Kwiatkowski (Etixx-QuickStep), annullata dagli uomini di una Cannondale-Garmin a caccia di riscatto dopo la débâcle del giorno prima, quando sia Andrew Talansky che Daniel Martin hanno chiuso con un forte ritardo. Successivamente ci hanno provato anche altri due uomini usciti con le ossa rotte dalla giornata di ieri come Thibaut Pinot (Fdj) e Romain Bardet (Ag2r), ma l’azione decisiva è nata al km 76 a opera di Rafal Majka (Tinkoff-Saxo), già lontanissimo in classifica generale dopo aver stazionato costantemente in coda al gruppo nella prima settimana, e Thomas Voeckler (Europcar), a sua volta già molto attivo in precedenza, poi raggiunti da Steve Morabito e Arnaud Démare (Fdj), Julien Simon (Cofidis) e dal giovane e talentuoso campione tedesco Emmanuel Buchmann (Bora-Argon).
Ci si attendeva che potesse essere ancora la Cannondale-Garmin a tenere chiusa la corsa e, invece, è stato il Team Sky a portarsi in testa al gruppo, tenendo però un ritmo molto blando e consentendo ai battistrada di acquisire rapidamente un vantaggio intorno ai 4′. A quel punto Daniel Martin, avendo perso l’attimo in precedenza, si è deciso a pochi chilomrri dall’inizio del Col d’Aspin a muoversi in prima persona in compagnia di Andriy Grivko (Astana) e, complice anche il fatto che il gruppetto di testa teneva a sua volta un’andatura regolare (tanto che a tirare per larghi tratti è stato un velocista come Démare in funzione del compagno Morabito), l’irlandese è riuscito con un grande sforzo a riportarsi sulla testa della corsa poco prima dello scollinamento, mentre Grivko rimbalzava indietro venendo recuperato da un plotone ancora molto nutrito. La situazione è rimasta pressochè la stessa sulle prime rampe del Tourmalet finchè, intorno a metà dell’ascesa, finalmente non ha rotto gli indugi l’Astana di un Vincenzo Nibali voglioso di dare un senso al suo Tour dopo il crollo avvenuto a La Pierre-Saint-Martin. Sotto la spinta dapprima di Michele Scarponi, ancora non al meglio dopo i problemi fisici dei giorni scorsi, e poi soprattutto di Tanel Kangert, uno dei pochi a essere competitivi anche in Francia tra coloro che hanno portato a termine il Giro d’Italia, hanno ceduto nell’ordine, tra gli altri Pinot, Jean-Christophe Péraud (Ag2r), Bardet, Joaquim Rodriguez (Katusha), Rigoberto Urán (Etixx-QuickStep) e, piuttosto stranamente, anche Jacob Fuglsang, che sembrava potesse divenire l’uomo di punta della formazione kazaka per la classifica generale. Accanto a Kangert, Nibali e un Froome supportato dagli immancabili Richie Porte e Geraint Thomas sono rimasti i soli Nairo Quintana e Alejandro Valverde (Movistar), Tejay Van Garderen e Samuel Sánchez (Bmc), Alberto Contador (Tinkoff-Saxo), Robert Gesink (Lotto-Jumbo), Bauke Mollema (Trek), Pierre Rolland (Europcar) e il sempre più sorprendente Tony Gallopin (Lotto-Soudal) mentre davanti Majka, intuendo il pericolo di un ritorno di questi uomini, ha rotto gli indugi involandosi in solitudine con Pauwels al suo inseguimento mentre Martin, complici le tantissime energie spese in precedenza per rientrare, non è riuscito a replicare rimanendo in compagnia di Voeckler e Buchmann. In prossimità della vetta il Team Sky ha ripreso in mano la situazione e l’andatura è rallentata consentendo a Majka di tornare a guadagnare e scollinare con oltre 5′ di margine e a Talansky, Mathias Frank (Iam Cycling), Michael Rogers (Tinkoff-Saxo) e Laurens Ten Dam (Lotto-Jumbo) di riportarsi nel gruppo maglia gialla, cosa riuscita anche a Warren Barguil (Giant-Alpecin) nella successiva discesa, nella quale ci si poteva attendere un attacco di Nibali piuttosto che di Valverde. I successivi chilometri di falsopiano prima dell’ascesa finale hanno, però, dissuaso tutti dal tentare di muoversi e il plotoncino dei migliori è stato costantemente condotto da Porte con a ruota un Thomas – che, dal canto suo, non ha mai messo il naso avanti, anche perchè tuttora in lizza per un posto sul podio di Parigi – seguito da Froome e dal resto della compagnia.
Facendo valere le sue doti di passista Pauwels è riuscito a ridurre a meno di 1′ il suo distacco da Majka ma, nel momento in cui la strada è tornata a salire verso Cauterets, il polacco ha nuovamente fatto la differenza involandosi verso il successo e riscattando un’annata che fin qui lo aveva visto ben lontano dai livelli del 2014. Per il 25enne che vanta trascorsi dilettantistici in Italia si profila dunque un Tour sulla falsariga di quello di un anno fa, in cui si era aggiudicato le due tappe di montagna di Risoul e Saint-Lary-Soulan e con esse la maglia a pois (rimasta per il momento saldamente sulle spalle di Froome). Pauwels, invece, esaurisce la benzina venendo raggiunto e superato dapprima da Martin e successivamente anche da Buchmann, che hanno chiuso 2° e 3° con distacchi rispettivamente di 1′ e di 1′23”, con il belga 4° a 2′08”, Voeckler e Simon 5° e 6° a 3′34”. La corsa dei favoriti è stata, invece, vinta da un Mollema molto più brillante rispetto a La Pierre-Saint-Martin, che ha approfittato del marcamento tra gli altri big per prendere un leggero margine e chiudere 7° a 5′11”, mentre Valverde si è piazzato 8° a 5′19” con una volata finale che gli ha consentito di guadagnare 2” su Froome, su un Contador apparso a sua volta in ripresa, Quintana e il resto del gruppetto dei migliori, del quale non faceva, però, più parte Nibali., Lo “Squalo”, infatti, ha improvvisamente mollato a 4 km dal traguardo, chiudendo 23° a 6′11” a ruota del fido Kangert; si sono staccati nel finale anche Talansky e Barguil, rispettivamente 20° e 21° a 5′53”, mentre sono ormai completamente fuori dai giochi Bardet, che ha chiuso a 13′50”, Rodriguez, Fuglsang e Urán (tutti e tre a 15′54”) e Péraud e Pinot, ambedue a 21′44”; per non parlare dell’ex campione del mondo Rui Costa (Lampre-Merida) costretto al ritiro a causa dei problemi al ginocchio sinistro battuto nella caduta avvenuta nella tappa di Huy.
La classifica generale rimane dunque sostanzialmente invariata con Froome al comando con 2′52” su Van Garderen, 3′09” su Quintana, 3′59” su Valverde, 4′03” su Thomas e 4′04” su Contador mentre Nibali è scivolato all’11° posto a 7′47”. Vi sarà senz’altro terreno più fertile per fare la differenza nella terza e ultima tappa pirenaica, 195 km da Lannemezan a Plateau de Beille in cui verranno scalati il Col de Portet d’Aspet, il Col de la Core e il Port de Lers, anche se, alla luce della durezza della salita finale – affrontata per la sesta volta al Tour de France dopo i successi di Marco Pantani nel 1998, di Lance Armstrong nel 2002 e nel 2004, di Contador nel 2007 e della meteora Jelle Vanendert nel 2011 – e dei lunghi tratti di fondovalle presenti tra una salita e l’altra, vi è il rischio che la bagarre si scateni solo negli ultimi chilometri.

Marco Salonna

ORDINE D’ARRIVO

1 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 5:02:01
2 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:01:00
3 Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Argon 18 0:01:23
4 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka 0:02:08
5 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 0:03:34
6 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits
7 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:05:11
8 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:05:19
9 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:05:21
10 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo
11 Nairo Quintana (Col) Movistar Team
12 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
13 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
14 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
15 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo
16 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar
17 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal
18 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling
19 Jonathan Castroviejo (Spa) Movistar Team 0:05:43
20 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:05:53
21 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin
22 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:06:11
23 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
24 Steve Morabito (Swi) FDJ.fr
25 Laurens Ten Dam (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:07:13
26 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka
27 José Herrada (Spa) Movistar Team 0:07:50
28 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
29 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:09:14
30 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:13:50
31 Eduardo Sepulveda (Arg) Bretagne-Séché Environnement
32 Merhawi Kudus Ghebremedhin (Eri) MTN – Qhubeka
33 Winner Anacona (Col) Movistar Team
34 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling
35 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:15:11
36 Stef Clement (Ned) IAM Cycling 0:15:54
37 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
38 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
39 Haimar Zubeldia (Spa) Trek Factory Racing
40 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
41 Bartosz Huzarski (Pol) Bora-Argon 18
42 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18
43 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha
44 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha
45 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale
46 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
47 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal
48 Bram Tankink (Ned) Team LottoNL-Jumbo
49 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling
50 Wilco Kelderman (Ned) Team LottoNL-Jumbo

CLASSIFICA GENERALE

1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 41:03:31
2 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:02:52
3 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:03:09
4 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:03:59
5 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:04:03
6 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:04:04
7 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal 0:04:33
8 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:04:35
9 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:06:44
10 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:07:05
11 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:07:47
12 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:09:26
13 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:10:27
14 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:13:57
15 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:16:33
16 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:16:38
17 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 0:17:55
18 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:19:14
19 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:20:42
20 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:22:07
21 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:23:04
22 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:23:36
23 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:24:33
24 Eduardo Sepulveda (Arg) Bretagne-Séché Environnement 0:25:20
25 Jean-Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:25:41
26 Steve Morabito (Swi) FDJ.fr 0:27:27
27 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling 0:27:59
28 Gorka Izagirre (Spa) Movistar Team 0:29:10
29 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka 0:29:44
30 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 0:30:31
31 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 0:31:11
32 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 0:32:07
33 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:32:46
34 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 0:34:13
35 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:34:41
36 Jonathan Castroviejo (Spa) Movistar Team 0:35:06
37 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:36:44
38 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:37:43
39 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 0:38:04
40 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:40:52
41 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:41:58
42 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo 0:42:46
43 Paul Voss (Ger) Bora-Argon 18 0:43:56
44 Haimar Zubeldia (Spa) Trek Factory Racing 0:44:57
45 Bram Tankink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:45:26
46 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:45:32
47 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:45:50
48 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:46:21
49 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Alpecin 0:47:48
50 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team 0:48:03

Nibali taglia il traguardo di Cauterets 50 secondi dopo larrivo di Froome e degli altri big della classifica (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Nibali taglia il traguardo di Cauterets 50 secondi dopo l'arrivo di Froome e degli altri big della classifica (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

15-07-2014

luglio 15, 2015 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il polacco Rafał Majka (Tinkoff – Saxo) si è imposto nell’undicesima tappa, Pau – Cauterets, percorrendo 188 Km in 5h02′01″, alla media di 37.349 Km/h. Ha preceduto di 1′04″ l’irlandese Martin e 1′23″ il tedesco Buchmann. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), 23° a 6′11″. Il britannico Christopher Froome (Team Sky) è ancora maglia gialla con 2′52″ sullo statunitense Van Garderen e 3′09″ sul colombiano Quintana Rojas. Miglior italiano Nibali, 11° a 7′47″

TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)

L’italiano Mattia Gavazzi (Amore & Vita – Selle SMP) si è imposto nella decima tappa, circuito di Tianshui, percorrendo 100 Km in 1h58′11″, alla media 50.769 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Shpilevsky e lo sloveno Kump. Il croato Radislav Rogina (Adria Mobil) è il nuovo leader della classifica con 2″ sull’iraniano Alizadeh e 40″ sul colombiano Colorado Hernández. Miglior italiano Matteo Busato (Southeast), 6° a 2′38″

GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA MONT BLANC

Il belga Laurens De Plus (Lotto-Soudal U23) si è imposto nella prima tappa, Morillon – Les Esserts, percorrendo 151.3 Km in 4h29′42″, alla media di 33.660 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Robert Power e di 3″ l’italiano Simone Petilli (Unieuro Wilier Trevigiani). Power è ancora leader della classifica con 34″ su Petilli e 42″ su De Plus

14-07-2015

luglio 14, 2015 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il Il britannico Christopher Froome (Team Sky) si è imposto nella decima tappa, Tarbes – La Pierre-Saint-Martin, percorrendo 167 Km in 4h22′07″, alla media di 38.227 Km/h. Ha preceduto di 59″ l’australiano Porte e di 1′04″ il colombiano Quintana Rojas. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), 21° a 4′25″. Froome è ancora maglia gialla con 2′52″ sullo statunitense Van Garderen e 3′09″ su Quintana Rojas. Miglior italiano Nibali, 10° a 6′57″

TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)

Giorno di riposo

GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA MONT BLANC

L’australiano Robert Power si è imposto nel prologo, cronoscalata Morillon – Les Esserts, percorrendo 5.4 Km in 13′26″, alla media di 24.119 Km/h. Ha preceduto di 18″ il tedesco Kamna e di 31″ l’italiano Simone Petilli (Unieuro Wilier Trevigiani)

AIN’TERNATIONAL-RHÔNE ALPES-VALROMEY TOUR (Francia – juniores)

Il francese Fabien Rondeau (UC Nantes Atlantique Junior) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Artemare – Hauteville Lompnes, percorrendo 106.5 Km in 3h05′13″, alla media di 34.500 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Souton e Navarro. Miglior italiano Nicolò Mattalia (Vigor Cycling Team), 25° a 4′17″. Il sudafricano Keagan Girdlestone si impone in classifica con 46″ sull’olandese Inkelaar e 1′41″ sul belga Jaspers. Miglior italiano Stefano Ciardo (Vigor Cycling Team), 8° a 3′57″

ALENTOUR DU TOUR… QUI LA PIERRE-SAINT-MARTIN

luglio 14, 2015 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Nibali e Contador, che crollo: Froome ha le mani sul Tour – Nibali alza bandiera bianca: “Non sembro neppure io” – Dramma Basso al Tour de France; “Ho un tumore, mi opero” (Gazzetta dello Sport)

Tour: Nibali crolla sui Pirenei Froome vince e polemizza «Io? Sono pulito» – Ivan Basso: «Ho un tumore al testicolo, lascio il Tour» – Dalla squalifica al riscatto(Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Froome arrasa en el primer gran puerto de los Pirineos – Contador: “He tenido unas sensaciones pésimas, no podía respirar” – Froome: “Debo responder sobre dopaje, defiendo el ciclismo limpio” – Nibali: “No soy el mismo Nibali que hace un año” – Nairo Quintana: “Froome ha sido superior a mí” – Ivan Basso tiene un tumor en el testículo izquierdo: deja el Tour (AS)

‘Big’ Froome – El brutal ataque de Froome que casi sentencia el Tour – Contador: “No encontré buenas piernas” – El curioso retuit de Richie Porte – Basso abandona el Tour por un cáncer de testículo (Marca)

Froome destroza a sus rivales en los Pirineos – Froome: “Es una jornada histórica” – Contador: “No tenía piernas y Froome ha subido lanzado” – Quintana: “Froome ha sido superior, más fuerte” – Nibali: “Me sentía sin fuerzas” – Van Garderen se da por satisfecho con su segunda plaza – Ivan Basso descubre que tiene cáncer en el Tour (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Froome builds Yellow Jersey lead with brilliant mountain win – Ivan Basso diagnosed with testicular cancer (The Independent)

Froome blitzes rivals in powerful climb – Ivan Basso has testicular cancer diagnosed (The Times)

Chris Froome insists he is clean after extraordinary Tour de France victory – Basso reveals testicular cancer and quits Tour (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

Nairo, tercero en la general del Tour, pero perdió tiempo con Froome – Quintana: “Mis opciones se han agotado un poco, pero aún sueño con el amarillo” – “Confiamos en Nairo”: Valverde – “No me gustaría estar en la piel de mis rivales”: Froome – “No vamos a correr para ser segundos”: Unzúe – “Froome nos ha pegado un buen golpe”: Nibali – Basso abandonó el Tour: tiene cáncer en un testículo (El Tiempo)

Nairo Quintana fue tercero en la décima etapa del Tour de Francia – “Tengo buenas sensaciones y sigo con opciones”: Nairo Quintana – Ivan Basso abandona el Tour por cáncer de testículo (El Espectador)

Francia

Froome laisse sans voix – Froome: «Un scénario de rêve» – AG2R «incapable de suivre» – Gallopin: «Je me surprends» – Pinot (FDJ): «On n’est pas à notre niveau» – Barguil: «Je me suis accroché» – «Froome est trois tons au-dessus» – Nibali dans la galère – Astana: Boom abandonne – Barguil a chuté – Les données de Froome piratées?- Basso souffre d’un cancer (L’Equipe)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

PRIMA DELLA CORSA

Mauro Facoltosi: Previsioni sulla tappa?

Howling Wolf14: Van Garderen farà il possibile per vestire almeno un giorno il maillot jaune. Poi magari mollerà il colpo. Si attende la rivincita dei tanto attesi francesi, che nei giorni scorsi han preso solo batoste. Soprattutto Pinot, Bardet e Rolland. Non è da escludere un nuovo exploit di Vuillermoz. Non m’attendo invece sparate da Péraud, che è ancora in classifica e quindi più curato. Potrebbe provare Barguil, tanto alla lunga uscirà poi pure lui dai vertici della classifica. Fondamentale banco di prova per Nibali: imperativo, non perdere altro terreno da Froome & co. Perlomeno.

DOPO LA TAPPA

Nisky: Commenti? Si fa presto a dir commenti! C’è poco da commentare! Froome ha una marcia in più di Quintana, due in più di Contador e 4 in più di Nibali! Insomma, che Nibali l’altro anno avesse vinto il tTur con una concorrenza non proprio di prima qualità lo si sapeva, ma si sperava che siccome ha buttato via una stagione nel tentativo di far bene in Francia almeno tenesse alla pari di un Thomas, di un Valverde! Ad un certo punto si è formato il gruppetto Giro con Vincenzo, Puritone e Rigoberto Uran e ho pensato subito a Howling. Anche se in quel gruppetto c’era anche il mitico Mollema, che viste le sue continue botte prese per i denti al Tour non mi meraviglierei di vederlo al Giro nel 2016! Per quel che riguarda Contador avevo già l’impressione da un po’ che non fosse più l’uomo capace di stravincere il Tour! Il corridore che nel 2011 al Giro ha sbranato tutti e tutto oggi non avrebbe perso nemmeno un minuto. Ma quello era un altro Contador e con tanti anni di meno! Dal suo ritorno dopo la squalifica ha vinto le altre corse più con fantasia che con forza e infatti il Tour s’è dimostrato un po duro per lui! Aver fatto il Giro è una buona attenuante, ma il Contador 2010/11 non è nemmeno quello del Giro di sto anno! Comunque campioni ci sono e terreno per imboscate ce n’è; quindi vediamo un po’ cosa e chi combinerá qualcosa per contrastare Froome che sulla strada è il più forte!

Vittorio P: Bah! La Sky mi ricorda molto la US Postal e non aggiungo altro

Nebe1980: Froome è attaccabile solo da lontano perchè sull’ultima salita ti fa fuori.
Quintana ha già 3 minuti quindi domani deve attaccare sul Tourmalet cercando di far saltare i piani degli Sky che vogliono arrivare in forze sull’ultima ascesa

Nisky: L’ultima ascesa è un falsopiano mi pare. Froome secondo me è attaccabile, soprattutto alla lunga! Nel senso, anche nel 2013 pareva una bestia affamata invincibile e invece nelle ultime tappe ha pagato dazio e non poca roba! Si è salvato più perché gli altri non pensavano a un suo crollo che per meriti propri. Se qualcuno sui Pirenei resta vicino sulle Alpi può provare a fare saltare il banco! Quintana mi sembra l’unico che può provare a mangiargli tre minuti….. ma deve cambiare rotta

Howling Wolf14: Prima di attaccare bisogna sempre guardare in faccia l’avversario diretto e fare un assaggio. Se non sei forte come lui, ti bruci. Quintana deve solo sperare che Froome si cuocia nel tempo. Magari le cose potrebbero cambiare sulla Alpi. Al momento il keniano non non è attaccabile. Solo un pazzo lo attaccherebbe sul Tourmalet. Tantomeno Quintana che non ha la sua pedalata. Il gioco della Movistar è soltanto uno: mandare all’attacco Valverde e far lavorare la Sky, Thomas non terrà di sicuro per tutto il TdF, Porte potrebbe calare. Comunque, alla fine, come vedete, sulle salite la squadra non conta. E’ uno contro uno. Nibali non teneva nemmeno il passo di Fuglsang. Si dice che la squadra ti salvi. Ma dove? Non c’è nessuno che pedala per te. E se le gambe non girano, sei fermo.

Howling Wolf14 (a Nisky): Esatto. E’ come sostengo io. Froome si può sperare di attaccarlo solo allunga. Non domani. Né dopodomani. Bisogna aspettare che cali. Sperare che cali. Quintana non lo potrà attaccare sinché l’africano non calerà. Sarebbe folle. Non dipende tanto da Quintana. Dipende da Froome.

in collaborazione con il “Forum dello Scalatore”

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

2 The Night (Ottmar Liebert, colonna sonora del film “Il ciclone”)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: PAU – CAUTERETS (188 Km)

Sono stati progettati in un crescendo di difficoltà – sia altimetrico, sia in termine di chilometraggio – i tre atti pirenaici del Tour 2015. Tra la tappa della Pierre-Saint-Martin, quella del debutto delle salite vere in questa edizione della Grande Boucle, e la frazione regina del “trittico”, in programma dopodomani al Plateau de Beille, si colloca la mediana giornata di montagna che il gruppo trascorrerà tra la “solita” Pau e la località turistica di Cauterets, un’altra fertile occasione per chi punta alla maglia gialla nonostante la distanza che separerà la cima del Tourmalet (2115 metri) dal traguardo. Il secondo colle per altezza del Tour 2015 dopo l’Allos (2250 metri, in programma nella tappa alpina di Pra Loup) sarà approcciato quando mancheranno 58 Km all’arrivo e dopo aver scavalcati un altro storico valico del Tour, l’Aspin (12 Km al 6,5%). Si salirà dal versante di Sainte-Marie-de-Campan e, superati 1268 metri di dislivello in 17 Km (la pendenza media è del 7,3%) e messo in palio lo speciale traguardo intitolato all’ex direttore del Tour Jacques Goddet, gli ultimi 40 Km di gara proporanno un’interminabile planata che deporrà i corridori ai piedi della morbida ascesa finale, lunga una decina di chilometri e paragonabile a quella dell’Aprica. Come nelle tappe del Giro che prevedono l’abbinamento di questa ascesa al Mortirolo, pure salendo verso Cauterets potrebbero dilatarsi i distacchi accusati sul Tourmalet, comunque assolutamente meno esigente del passo valtellinese: tutto dipenderà dalla qualità e dal numero degli attacchi che saranno apportati alla maglia gialla e da come questa risponderà.

METEO TOUR

Previsioni meteo dell’undicesima tappa, Pau – Cauterets

Pau : poco nuvoloso, 25.1°C (percepiti 27°C), vento debole da NE (7-12 Km/h), umidità al 76%
Pouzac – sprint (56.5 Km): poco nuvoloso, 26.3°C, vento debole da ENE (8 Km/h), umidità al 56%
Col du Tourmalet – GPM* (147 Km): cielo sereno, 17.6°C, vento debole da W (5 Km/h), umidità al 19%
Cauterets : cielo sereno, 26.7°C, vento debole da ENE (10 Km/h), umidità al 47%

* previsioni ai 2865 metri del Pic du Midi de Bigorre, sovrastante il passo (2115 metri)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Garzelli: “Mangiare un’alimentazione”
Garzelli: “Quello che parleranno saranno le gambe”
Martinello: “Non si preoccupa la Movistar dello stacco di Gesink”
Pancani: “E’ partito Richie Froome”
Garzelli: “Grein Thomas” (Geraint Thomas)
De Stefano (traducendo Froome): “Cosa potrebbe accadere sul podio” (al massimo qualcuno che inciampa salendo alla premiazione)
Severini: “La linea torna definitivamente alla RAI” (perchè? avete trasmesso la corsa su Mediaset?)
Televideo: “Vangarderen” (Van Garderen)
Televideo: “Fulsang” (Fuglsang)
Televideo: “Joaquin Rodriguez” (Joaquim)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della 10a tappa, Tarbes – La Pierre-Saint-Martin

1° Sébastien Chavanel
2° Michael Matthews a 2′48″
3° Arnaud Démare s.t.
4° Davide Cimolai a 5′40″
5° Johan Van Summeren s.t

Classifica generale

1° Michael Matthews
2° Alex Dowsett a 8′25″
3° Adam Hansen a 14′03″
4° Svein Tuft a 14′59″
5° Johan Van Summeren a 17′25″
Miglior italiano Matteo Bono, 10° a 25′51″

IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”

1 LUGLIO 1965 – 10a TAPPA: BAGNÈRES-DE-BIGORRE – AX-LES-THERMES

GIMONDI AL TOUR CONSERVA LA MAGLIA GIALLA
Classifica generale senza novità dopo la 2° tappa dei Pirenei
Van Looy battuto da Reybroeck* sul traguardo di Ax-les-Thermes – Anche Motta resiste bene alle fatiche della corsa – Mentre crollano alcuni famosi ciclisti – Inchiesta sul “doping” al Tour dell’Avvenire

*errore di stampa, il cognome esatto del corridore belga è Reybrouck

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Il valico sovrastande lomonima località di sport invernali sede darrivo della 10a tappa del Tour 2015 (www.cyclevlog.com)

Il valico sovrastande l'omonima località di sport invernali sede d'arrivo della 10a tappa del Tour 2015 (www.cyclevlog.com)

ATTACCO DELLA MAGLIA GIALLA ALLA PRIMA SALITA: SKY ALLA RIBALTA

luglio 14, 2015 by Redazione  
Filed under News

La tappa di oggi era attesissima per verificare i valori in campo e lo stato dell’arte dei vari campioni. Il segnale è arrivato chiarissimo ed ha confermato le impressioni che fin qui si erano avute. Froome è quello con la condizione di gran lunga migliore, Quintana si difende dignitosamente, mentre Nibali non è in stato di grazia. Contador non sembra aver recuperato la forma mostrata al Giro nella crono e sul Mortirolo ed assomigliava più al Contador del Colle delle Finestre. Porte, invece, non è neppure lontano parente di quello che abbiamo visto naufragare al Giro.

La prima salita di un grande giro, specialmente dopo un giorno di riposo, è spesso foriera di scherzetti, anche per gli uomini di alta classifica. Quelle come la frazione della Pierre-Saint-Martin sono, generalmente, le tappe che fanno capire non chi può vincere la corsa ma chi può perderla. Oggi, la prima tappa pirenaica, in versione soft con una sola salita nel finale, ha emesso verdetti e distacci degni un tappone, complice una Sky davvero in grande spolvero ed un Froome che ha imposto un ritmo indiavolato, che in 7 chilometri ha messo in croce tutti gli avversari.
Quintana è stato l’unico a non staccarsi sotto le trenate di Richie Porte che, poco più di un mese fa, arrancava al Giro staccandosi da corridori molto meno blasonati di quelli che oggi si è messo alle spalle. Il colombiano è stato l’unico a difendersi dignitosamente, nel senso che ha constatato subito l’impossibilità di seguire il keniano bianco ed ha proseguito del proprio passo, cercando di tenere un ritmo elevato. Con questa tattica è riuscito ad infliggere distacchi a tutti gli altri. Ha pagato un po’ nel finale, tanto che Porte è riuscito non solo a riportarsi su di lui, ma anche a staccarlo di qualche secondo con una accelerata negli ultimi 300 metri.
Nibali è stato il primo a naufragare già a 10 Km dall’arrivo, quando il drappello della maglia gialla era ancora abbastanza nutrito: si conferma, quindi, l’impressione avuta a Mûr-de-Bretagnedi un Nibali non al meglio, nella condizione peggiore tra i quattro grandi. Vincenzo giungerà al traguardo con un pesante passivo ed ora è decimo in generale, con oltre sei minuti di ritardo dal capoclassifica.
Abbiamo poi rivisto un Contador in affanno che ha accusato un enorme distacco; anche se non è sembrato del tutto piantato come sul Colle delle Finestre, non è stato comunque ai livelli visti sul Mortirolo e nella lunghissima tappa a cronometro della corsa rosa.
Anche il primo degli outsiders di lusso, Van Garderen, è giunto al traguardo con un passivo pesantissimo di 2 minuti e 30, riuscendo comunque a mantenere la seconda posizione.
Ottimo quarto Gesink che è stato il primo ad attaccare sulla salita ed è riuscito a contenere il distacco da Froome in un minuto e mezzo. Valverde, Thomas, Yates e Rolland sono giunti insieme a 2 minuti da Froome. Proprio Valverde aveva proposto due accelerazioni senza seguito poco prima dell’attacco di Froome, dando l’impressione di voler fare da apripista a Quintana.
Froome è stato implacabile, non ha proposto le solite frullate ma un cambio di ritmo deciso ed una frequenza comunque elevata che gli hanno permesso di guadagnare costantemente su tutti, senza il minimo segno di cedimento.
La frazione, che prevedeva una lunga marcia di avvicinamento all’erta finale, ha visto una lunga fuga animata da Pierrick Fédrigo (Bretagne – Séché Environnement), raggiunto successivamente da Kenneth Vanbilsen (Cofidis). I due riescono a guadagnare moltissimo ed arrivano ad ottenere un vantaggio massimo di ben 15 minuti. Sono i Movistar che, ai – 90, si portano in testa a dirigere l’inseguimento, segno che Nairo Quintata sta bene e vuole provare a giocare le proprie carte. Da segnalare che, al secondo traguardo volante, Sagan perde la maglia verde in favore di Greipel.
Ai piedi della salita, i fuggitivi hanno soltanto due minuti sul gruppo. Sulle prime rampe perdono contatto Rui Costa (Lampre – Merida), Michal Kwiatkowski (Etixx – QuickStep), Wilco Kedlerman (Lotto NL – Jumbo) e Simon Yates (Orica GreenEDGE); stessa sorte toccherà poco dopo anche a Andrew Talansky (Cannondale – Garmin), Romain Bardet (AG2R La Mondiale) Thibaut Pinot (FDJ) e Jean-Christophe Péraud (AG2R La Mondiale).
A questo punto il primo ad attaccare è Gesink, raggiunto dopo poco da Rafal Valls (Lampre – Merida). Nel frattempo, in coda al gruppo, cominciano a perdere contatto anche Bauke Mollema (Trek) Rigoberto Uran (Etixx – QuickStep), Joaquim Rodriguez e, purtroppo, anche Nibali.
Dopo un paio di accelerazioni di Valverde, prontamente rintuzzate dagli Sky, nel gruppo maglia gialla restano lo spagnolo, Thomas, Richie Porte (Sky), Chris Froome (Sky), Tejay Van Garderen (BMC), Adam Yates (Orica GreenEDGE), Pierre Rolland (Europcar), Nairo Quintana (Movistar), Valls, Tony Gallopin (Lotto Soudal) e Alberto Contador (Tinkoff – Saxo).
Dopo il lavoro di Thomas tocca a Porte dare la mazzata finale, con il solo Nairo Quintana che riesce a restare con Porte e Froome ma, quando il keniano bianco impone il suo cambio di ritmo, anche il colombiano è costretto ad alzare bandiera bianca. Froome non abbassa il ritmo e guadagna costantemente su un Quintana, che comunque riesce ad organizzare una buona difesa, mentre gli altri perdono terreno ad un ritmo vertiginoso.
Nel finale Quintana accusa un po’ la fatica e viene raggiunto e staccato da Richie Porte. Pesanti i passivi con il compagno di Froome che è l’unico a stare sotto il minuto, mentre Quintana accusa 1′04″, l’ottimo Gesink 1′30″, Valverde, Thomas, Yates e Rolland 2′04″, Galoppin 2′22”, Van Gardereen 2′30”, Contador 2′51”. Ancor più indietro Nibali, che prende oltre 4 minuti, meglio di Uran e Rodriguez che viaggiano sui 6.
Froome ha impressionato per la superiorità assoluta dimostrata e per la capacità di reggere un ritmo infernale per 7 chilometri. Molti pensano che il Tour sia già chiuso ma non bisogna dimenticare che, nel 2013, Froome accusò non poco la terza settimana, mentre Quintana è un diesel e nella terza settimana riesce a dare il meglio di sé. Già domani, comunque, c’è lo spazio per attaccare perchè Froome è specialista dei cambi di ritmo infernali negli ultimi 5 chilometri, ma non è solidissimo psicologicamente e potrebbe accusare un attacco da lontano. Se Quintana o Valverde provassero già sul Tourmalet, Froome potrebbe trovarsi in difficoltà, più a livello tattico che a livello fisico. Sicuramente il keniano bianco è ora il più in forma ma il Tour è ancora aperto.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 4:22:07
2 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:00:59
3 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:01:04
4 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:01:33
5 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:02:01
6 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
7 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 0:02:04
8 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar
9 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal 0:02:22
10 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:02:30
11 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:02:51
12 Rafael Valls Ferri (Spa) Lampre-Merida 0:03:09
13 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
14 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka 0:03:19
15 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin
16 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:04:00
17 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:04:09
18 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka
19 Eduardo Sepulveda (Arg) Bretagne-Séché Environnement 0:04:16
20 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:04:25
21 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
22 Laurens Ten Dam (Ned) Team LottoNL-Jumbo
23 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:04:44
24 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 0:05:38
25 Jean-Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale
26 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar
27 Jerome Coppel (Fra) IAM Cycling 0:05:46
28 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 0:05:54
29 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:05:57
30 Gorka Izagirre (Spa) Movistar Team
31 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:04
32 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo
33 Wouter Poels (Ned) Team Sky
34 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:06:07
35 Haimar Zubeldia (Spa) Trek Factory Racing 0:06:15
36 Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Argon 18 0:06:28
37 Dominik Nerz (Ger) Bora-Argon 18
38 Bartosz Huzarski (Pol) Bora-Argon 18 0:06:47
39 Brice Feillu (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:08:00
40 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling
41 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:08:11
42 Geoffrey Soupe (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:08:20
43 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 0:08:50
44 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
45 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
46 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
47 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:09:15
48 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:09:52
49 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:10:03
50 Steve Morabito (Swi) FDJ.fr

CLASSIFICA GENERALE

1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 35:56:09
2 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:02:52
3 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:03:09
4 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:04:01
5 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:04:03
6 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:04:04
7 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal 0:04:33
8 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:04:35
9 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:06:12
10 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:06:57
11 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:07:15
12 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 0:07:22
13 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:08:41
14 Jean-Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:09:18
15 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:09:26
16 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:10:09
17 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:10:27
18 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:12:31
19 Gorka Izagirre (Spa) Movistar Team 0:12:47
20 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:13:03
21 Dominik Nerz (Ger) Bora-Argon 18 0:13:06
22 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:13:38
23 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:13:57
24 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 0:14:08
25 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:16:01
26 Eduardo Sepulveda (Arg) Bretagne-Séché Environnement 0:16:51
27 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:18:18
28 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling 0:19:30
29 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 0:19:59
30 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:21:05
31 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:21:20
32 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:22:04
33 Rui Costa (Por) Lampre-Merida 0:22:10
34 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo 0:23:27
35 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 0:23:40
36 Kristijan Koren (Slo) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:25:25
37 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:25:35
38 Zdenek Stybar (Cze) Etixx – Quick-Step 0:25:50
39 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:26:11
40 Steve Morabito (Swi) FDJ.fr 0:26:37
41 Edvald Boasson Hagen (Nor) MTN – Qhubeka 0:27:04
42 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 0:27:31
43 Paul Voss (Ger) Bora-Argon 18 0:27:33
44 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 0:29:55
45 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:30:19
46 Geoffrey Soupe (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:30:55
47 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Alpecin 0:31:25
48 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team 0:31:40
49 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:31:56
50 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka 0:32:57

Froome ha voltato le spalle a tutti nella prima frazione di montagna del Tour 2015 (foto Getty Images Sport)

Froome ha voltato le spalle a tutti nella prima frazione di montagna del Tour 2015 (foto Getty Images Sport)

« Pagina precedentePagina successiva »