MAJKA TORNA A VOLARE, NIBALI ILLUDE MA SI SPEGNE

luglio 15, 2015
Categoria: News

Il polacco della Tinkoff-Saxo, autore fin qui di una stagione decisamente in ombra, si aggiudica per distacco la frazione pirenaica di Cauterets davanti agli ex compagni di fuga Daniel Martin ed Emanuel Buchmann mentre lo “Squalo”, dopo aver fatto tirare a fondo la squadra sul Tourmalet, cede lungo l’ascesa finale lasciando altri 50” ai diretti rivali che giungono assieme al traguardo, con Chris Froome sempre saldamente in giallo.

Dopo l’arrivo in salita di La Pierre-Saint-Martin, che ha dato un’impronta già decisamente importante al Tour de France con il dominio di Chris Froome e del Team Sky, la tre giorni pirenaica è proseguita con la Pau-Cauterets, frazione caratterizzata dalle mitiche scalate dell’Aspin e soprattutto del Tourmalet, seguita quest’ultima da una lunga picchiata, da una dozzina di km ancora in leggera discesa e infine dalla pedalabile ascesa finale in cima alla quale il Tour de France era arrivato per l’ultima volta nel 1995, con il successo di Richard Virenque nel giorno della tragica scomparsa di Fabio Casartelli, caduto nella discesa del Col du Portet d’Aspet. Con una classifica generale già decisamente allungata e un percorso vallonato ma alla portata di tutti, nei primi 105 km era lecito attendersi diversi tentativi di fuga e in effetti così è stato: una delle azioni più significative è stata portata avanti da Lieuwe Westra (Astana), Bob Jungels (Trek), Edvald Boasson Hagen (MTN-Qhubeka) e dall’iridato Michal Kwiatkowski (Etixx-QuickStep), annullata dagli uomini di una Cannondale-Garmin a caccia di riscatto dopo la débâcle del giorno prima, quando sia Andrew Talansky che Daniel Martin hanno chiuso con un forte ritardo. Successivamente ci hanno provato anche altri due uomini usciti con le ossa rotte dalla giornata di ieri come Thibaut Pinot (Fdj) e Romain Bardet (Ag2r), ma l’azione decisiva è nata al km 76 a opera di Rafal Majka (Tinkoff-Saxo), già lontanissimo in classifica generale dopo aver stazionato costantemente in coda al gruppo nella prima settimana, e Thomas Voeckler (Europcar), a sua volta già molto attivo in precedenza, poi raggiunti da Steve Morabito e Arnaud Démare (Fdj), Julien Simon (Cofidis) e dal giovane e talentuoso campione tedesco Emmanuel Buchmann (Bora-Argon).
Ci si attendeva che potesse essere ancora la Cannondale-Garmin a tenere chiusa la corsa e, invece, è stato il Team Sky a portarsi in testa al gruppo, tenendo però un ritmo molto blando e consentendo ai battistrada di acquisire rapidamente un vantaggio intorno ai 4′. A quel punto Daniel Martin, avendo perso l’attimo in precedenza, si è deciso a pochi chilomrri dall’inizio del Col d’Aspin a muoversi in prima persona in compagnia di Andriy Grivko (Astana) e, complice anche il fatto che il gruppetto di testa teneva a sua volta un’andatura regolare (tanto che a tirare per larghi tratti è stato un velocista come Démare in funzione del compagno Morabito), l’irlandese è riuscito con un grande sforzo a riportarsi sulla testa della corsa poco prima dello scollinamento, mentre Grivko rimbalzava indietro venendo recuperato da un plotone ancora molto nutrito. La situazione è rimasta pressochè la stessa sulle prime rampe del Tourmalet finchè, intorno a metà dell’ascesa, finalmente non ha rotto gli indugi l’Astana di un Vincenzo Nibali voglioso di dare un senso al suo Tour dopo il crollo avvenuto a La Pierre-Saint-Martin. Sotto la spinta dapprima di Michele Scarponi, ancora non al meglio dopo i problemi fisici dei giorni scorsi, e poi soprattutto di Tanel Kangert, uno dei pochi a essere competitivi anche in Francia tra coloro che hanno portato a termine il Giro d’Italia, hanno ceduto nell’ordine, tra gli altri Pinot, Jean-Christophe Péraud (Ag2r), Bardet, Joaquim Rodriguez (Katusha), Rigoberto Urán (Etixx-QuickStep) e, piuttosto stranamente, anche Jacob Fuglsang, che sembrava potesse divenire l’uomo di punta della formazione kazaka per la classifica generale. Accanto a Kangert, Nibali e un Froome supportato dagli immancabili Richie Porte e Geraint Thomas sono rimasti i soli Nairo Quintana e Alejandro Valverde (Movistar), Tejay Van Garderen e Samuel Sánchez (Bmc), Alberto Contador (Tinkoff-Saxo), Robert Gesink (Lotto-Jumbo), Bauke Mollema (Trek), Pierre Rolland (Europcar) e il sempre più sorprendente Tony Gallopin (Lotto-Soudal) mentre davanti Majka, intuendo il pericolo di un ritorno di questi uomini, ha rotto gli indugi involandosi in solitudine con Pauwels al suo inseguimento mentre Martin, complici le tantissime energie spese in precedenza per rientrare, non è riuscito a replicare rimanendo in compagnia di Voeckler e Buchmann. In prossimità della vetta il Team Sky ha ripreso in mano la situazione e l’andatura è rallentata consentendo a Majka di tornare a guadagnare e scollinare con oltre 5′ di margine e a Talansky, Mathias Frank (Iam Cycling), Michael Rogers (Tinkoff-Saxo) e Laurens Ten Dam (Lotto-Jumbo) di riportarsi nel gruppo maglia gialla, cosa riuscita anche a Warren Barguil (Giant-Alpecin) nella successiva discesa, nella quale ci si poteva attendere un attacco di Nibali piuttosto che di Valverde. I successivi chilometri di falsopiano prima dell’ascesa finale hanno, però, dissuaso tutti dal tentare di muoversi e il plotoncino dei migliori è stato costantemente condotto da Porte con a ruota un Thomas – che, dal canto suo, non ha mai messo il naso avanti, anche perchè tuttora in lizza per un posto sul podio di Parigi – seguito da Froome e dal resto della compagnia.
Facendo valere le sue doti di passista Pauwels è riuscito a ridurre a meno di 1′ il suo distacco da Majka ma, nel momento in cui la strada è tornata a salire verso Cauterets, il polacco ha nuovamente fatto la differenza involandosi verso il successo e riscattando un’annata che fin qui lo aveva visto ben lontano dai livelli del 2014. Per il 25enne che vanta trascorsi dilettantistici in Italia si profila dunque un Tour sulla falsariga di quello di un anno fa, in cui si era aggiudicato le due tappe di montagna di Risoul e Saint-Lary-Soulan e con esse la maglia a pois (rimasta per il momento saldamente sulle spalle di Froome). Pauwels, invece, esaurisce la benzina venendo raggiunto e superato dapprima da Martin e successivamente anche da Buchmann, che hanno chiuso 2° e 3° con distacchi rispettivamente di 1′ e di 1′23”, con il belga 4° a 2′08”, Voeckler e Simon 5° e 6° a 3′34”. La corsa dei favoriti è stata, invece, vinta da un Mollema molto più brillante rispetto a La Pierre-Saint-Martin, che ha approfittato del marcamento tra gli altri big per prendere un leggero margine e chiudere 7° a 5′11”, mentre Valverde si è piazzato 8° a 5′19” con una volata finale che gli ha consentito di guadagnare 2” su Froome, su un Contador apparso a sua volta in ripresa, Quintana e il resto del gruppetto dei migliori, del quale non faceva, però, più parte Nibali., Lo “Squalo”, infatti, ha improvvisamente mollato a 4 km dal traguardo, chiudendo 23° a 6′11” a ruota del fido Kangert; si sono staccati nel finale anche Talansky e Barguil, rispettivamente 20° e 21° a 5′53”, mentre sono ormai completamente fuori dai giochi Bardet, che ha chiuso a 13′50”, Rodriguez, Fuglsang e Urán (tutti e tre a 15′54”) e Péraud e Pinot, ambedue a 21′44”; per non parlare dell’ex campione del mondo Rui Costa (Lampre-Merida) costretto al ritiro a causa dei problemi al ginocchio sinistro battuto nella caduta avvenuta nella tappa di Huy.
La classifica generale rimane dunque sostanzialmente invariata con Froome al comando con 2′52” su Van Garderen, 3′09” su Quintana, 3′59” su Valverde, 4′03” su Thomas e 4′04” su Contador mentre Nibali è scivolato all’11° posto a 7′47”. Vi sarà senz’altro terreno più fertile per fare la differenza nella terza e ultima tappa pirenaica, 195 km da Lannemezan a Plateau de Beille in cui verranno scalati il Col de Portet d’Aspet, il Col de la Core e il Port de Lers, anche se, alla luce della durezza della salita finale – affrontata per la sesta volta al Tour de France dopo i successi di Marco Pantani nel 1998, di Lance Armstrong nel 2002 e nel 2004, di Contador nel 2007 e della meteora Jelle Vanendert nel 2011 – e dei lunghi tratti di fondovalle presenti tra una salita e l’altra, vi è il rischio che la bagarre si scateni solo negli ultimi chilometri.

Marco Salonna

ORDINE D’ARRIVO

1 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 5:02:01
2 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:01:00
3 Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Argon 18 0:01:23
4 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka 0:02:08
5 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 0:03:34
6 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits
7 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:05:11
8 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:05:19
9 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:05:21
10 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo
11 Nairo Quintana (Col) Movistar Team
12 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
13 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
14 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
15 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo
16 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar
17 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal
18 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling
19 Jonathan Castroviejo (Spa) Movistar Team 0:05:43
20 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:05:53
21 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin
22 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:06:11
23 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
24 Steve Morabito (Swi) FDJ.fr
25 Laurens Ten Dam (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:07:13
26 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka
27 José Herrada (Spa) Movistar Team 0:07:50
28 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
29 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:09:14
30 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:13:50
31 Eduardo Sepulveda (Arg) Bretagne-Séché Environnement
32 Merhawi Kudus Ghebremedhin (Eri) MTN – Qhubeka
33 Winner Anacona (Col) Movistar Team
34 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling
35 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:15:11
36 Stef Clement (Ned) IAM Cycling 0:15:54
37 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
38 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
39 Haimar Zubeldia (Spa) Trek Factory Racing
40 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
41 Bartosz Huzarski (Pol) Bora-Argon 18
42 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18
43 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha
44 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha
45 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale
46 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
47 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal
48 Bram Tankink (Ned) Team LottoNL-Jumbo
49 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling
50 Wilco Kelderman (Ned) Team LottoNL-Jumbo

CLASSIFICA GENERALE

1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 41:03:31
2 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:02:52
3 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:03:09
4 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:03:59
5 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:04:03
6 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:04:04
7 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal 0:04:33
8 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:04:35
9 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:06:44
10 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:07:05
11 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:07:47
12 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:09:26
13 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:10:27
14 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:13:57
15 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:16:33
16 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:16:38
17 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 0:17:55
18 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:19:14
19 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:20:42
20 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:22:07
21 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:23:04
22 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:23:36
23 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:24:33
24 Eduardo Sepulveda (Arg) Bretagne-Séché Environnement 0:25:20
25 Jean-Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:25:41
26 Steve Morabito (Swi) FDJ.fr 0:27:27
27 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling 0:27:59
28 Gorka Izagirre (Spa) Movistar Team 0:29:10
29 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka 0:29:44
30 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 0:30:31
31 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 0:31:11
32 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 0:32:07
33 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:32:46
34 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 0:34:13
35 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:34:41
36 Jonathan Castroviejo (Spa) Movistar Team 0:35:06
37 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:36:44
38 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:37:43
39 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 0:38:04
40 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:40:52
41 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:41:58
42 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo 0:42:46
43 Paul Voss (Ger) Bora-Argon 18 0:43:56
44 Haimar Zubeldia (Spa) Trek Factory Racing 0:44:57
45 Bram Tankink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:45:26
46 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:45:32
47 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:45:50
48 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:46:21
49 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Alpecin 0:47:48
50 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team 0:48:03

Nibali taglia il traguardo di Cauterets 50 secondi dopo larrivo di Froome e degli altri big della classifica (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Nibali taglia il traguardo di Cauterets 50 secondi dopo l'arrivo di Froome e degli altri big della classifica (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

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