NON SOLO NIBALI: VALVERDE, SAGAN E RUI COSTA AL TOUR DA CAMPIONI NAZIONALI

giugno 30, 2015 by Redazione  
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Oltre al siciliano, vincitore a Superga, altri paesi vedranno i loro colori esibiti da nomi eccellenti al prossimo Tour de France: Valverde batte tutti a Caceres, Sagan vince per il quinto anno consecutivo, Rui Costa per la prima volta. Mancherà tuttavia il tricolore di casa, conquistato da Steven Tronet della Auber 93, non invitata alla Grande Boucle. Assenti anche i campioni di Belgio, Olanda, Russia e Germania.

A pochi giorni dal via del Tour de France, è stata ovviamente la vittoria di Vincenzo Nibali a Superga a fare più rumore nel week-end dedicato ai campionati nazionali, rilanciando – qualora ce ne fosse bisogno – le quotazioni del campione uscente. Il siciliano sarà il solo dei Fab 4 a presentarsi ad Utrecht in maglia di campione del suo paese, in un déja-vu di dodici mesi fa: la tenuta giallo-blu-rosso colombiana, detenuta da Chalapud, non sarà al via, mentre Froome e Contador vedranno i colori di Gran Bretagna e Spagna addosso a Kennaugh e Valverde, rispettivamente.
Oltre la Manica, a nulla sono valsi i fermi tentativi del Team Sky di compiere un clamoroso harakiri, con Rowe, Stannard e lo stesso Kennaugh apparentemente più interessati a scongiurare la vittoria di un compagno che quella di Cavendish, partito senza compagni. Il tre contro uno si è ridotto così ad un pericoloso testa a testa tra Kennaugh e Cannonball, con il primo che soltanto sull’ultima asperità a disposizione sul tracciato di Lincoln è riuscito a scongiurare uno sprint dall’esito scontato.
In Spagna, a Caceres, Valverde ha invece conquistato per la seconda volta il titolo spagnolo, gentilmente concesso dodici mesi fa al compagno ed amico Izagirre. Un successo, arrivato 7 anni dopo quello su Sevilla e Pereiro nel 2008, che rimpingua il già eccezionale palmares del murciano in questo 2015, con la perla della Liegi ad impreziosire un bottino forte anche di Freccia Vallone, Challenge de Mallorca e tre tappe al Catalunya. Potremmo considerare proprio Valverde come il più autorevole pretendente alla maglia gialla tra i campioni nazionali dopo Nibali, non fosse per la presenza in squadra di Nairo Quintana, per il quale l’ex Embatido potrebbe rappresentare una formidabile spalla o una pesantissima zavorra, a seconda degli scenari di corsa.
Supponendo che la prima settimana fili liscia – cosa tutt’altro che scontata – e che il colombiano possa così dedicarsi all’attacco alla maglia gialla sin dai Pirenei, con annessa assunzione del ruolo di gregario di lusso di o seconda punta da parte di Valverde, più temibile in ottica classifica appare così Alberto Rui Costa, laureatosi per la prima volta campione portoghese. Piegato un anno fa da Nelson Oliveira, l’iridato di Firenze ha spezzato una maledizione quasi inspiegabile, dando prova di una condizione in crescita evidenziata già al Delfinato. La maglia gialla sembra questione per altri, ma chi punta ad un piazzamento nei 5 o poco lontano dovrà probabilmente fare i conti con il lusitano, che potrebbe anche andare in caccia della maglia gialla nella nervosissima prima settimana di Tour.
Se il successo di Rui Costa poteva essere considerato prevedibile, con quello di Peter Sagan in Slovacchia si entra nel campo dello scontato. Per il fuoriclasse di Zilina si tratta del sesto successo in fila, nonché il primo con il fratello Juraj in veste di primo dei battuti, nel ruolo che per due volte era stato di Peter Velits.
Colori che invece mancheranno del tutto al via saranno quelli dei padroni di casa, il cui campionato nazionale ha visto la sorprendente affermazione di Steven Tronet, alfiere della Auber 93, non invitata al Tour. In chiave Grande Boucle, peserà senz’altro di più l’infortunio di Nacer Bouhanni, anche se – dopo l’iniziale spavento che aveva indotto il neo-acquisto Cofidis a preannunciare il forfait – la sua partecipazione appare sempre più probabile, sia pur in condizioni non ottimali.
Altra maglia storica che mancherà nel prossimo luglio sarà quella di campione belga, sfuggita a tutti i grossi calibri e conquistata da Preben Van Hecke, 22enne della Topsport, altra compagine non invitata da Prudhomme e compagni. Sarà invece rappresentata la Germania, dove il giovanissimo Emanuel Buchmann della Bora-Argon ha beffato i più quotati Arndt e Burghardt. Mancheranno invece per scelta tecnica degli staff Katusha ed Etixx la divisa di campione russo, sulle spalle di Trofimov, lasciato a casa dopo un Giro brillante per le prime due settimane, e Terpstra, escluso malgrado il pavé della quarta tappa, sul quale si sarebbe presentato tra i favoriti.
Se per quanto riguarda le prove in linea le sorprese non sono mancate, ben più prevedibile è stato – come quasi sempre accade – il responso delle prove a cronometro. Il solo verdetto davvero inatteso è giunto infatti dall’Olanda, dove Dumoulin, evidentemente provato dalle fatiche del Giro di Svizzera, non è andato oltre il quarto posto nella gara vinta da Wilco Kelderman. In ottica Tour, l’indicazione più interessante – in negativo – è giunta dalla Francia, dove Jean-Christophe Péraud, secondo un anno fa, si è fermato a metà percorso, dopo rilevamenti intermedi ben al di sotto delle attese. Certo, le prove contro il tempo non saranno il fulcro della prossima Grande Boucle, ma il segnale, se confrontato con quelli arrivati da Nibali, Contador, Froome e Pinot nelle ultime settimane, non è delle più confortanti.
Senza voler annoiare con un elenco completo dei vincitori di ogni campionato nazionale del week-end, è tuttavia doveroso segnalare quanto accaduto nella prova bielorussa. O, per meglio dire, al termine della prova stessa, allorché Andrei Krasilnikau, fresco vincitore, anziché ricevere i complimenti del boss del Team Minsk, si è visto licenziare in tronco. Il boss in questione, infatti, non è altri che Alieksandr Kuchynski, transitato anche dalla Liquigas e ora leader e manager della neonata formazione bielorussa. La sconfitta per mano di un dipendente non è piaciuta all’ex gregario di Nibali e Basso, che ha cacciato su due piedi Krasilnikau, già messosi (via twitter) in cerca di un nuovo ingaggio.

Matteo Novarini

Peter Kennaugh si conferma campione britannico

Peter Kennaugh si conferma campione britannico

28-06-2015

giugno 28, 2015 by Redazione  
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CAMPIONATI NAZIONALI STRANIERI

Regno Unito: Peter Kennaugh (Team Sky)
Canada: Guillaume Boivin (Optum p/b Kelly Benefit Strategies)
Belgio: Preben Van Hecke (Topsport Vlaanderen – Baloise)
Germania: Emanuel Buchmann (Bora-Argon 18)
Spagna: Alejandro Valverde Belmonte (Movistar Team)
Francia: Steven Tronet (Auber 93)
Norvegia: Edvald Boasson Hagen (MTN – Qhubeka)
Paesi Bassi: Niki Terpstra (Etixx – Quick Step)
Svizzera: Danilo Wyss (BMC Racing Team)
Irlanda: Damien Shaw (Team ASEA)
Slovenia: Luka Pibernik (Lampre – Merida)
Ucraina: Mykhaylo Kononenko (Kolss BDC Team)
Lituania: Aidis Kruopis (An Post – Chain Reaction)
Bielorussia: Andrei Krasilnikau (Minsk Cycling Club)
Grecia: Polychronis Tzortzakis (CC Villeneuve Saint-Germain)
Danimarca: Anker Sørensen Chris (Tinkoff – Saxo)
Israele: Gay Sagiv
Romania: Serghei Tvetcov (Androni Giocattoli – Sidermec)
Repubblica Slovacca: Peter Sagan (Tinkoff – Saxo)
Repubblica Ceca: Petr Vakoc (Etixx – Quick Step)
Lussemburgo: Bob Jungels (Trek Factory Racing)
Russia: Yuri Trofimov (Team Katusha)
Polonia: Tomasz Marczynski (Torku Şekerspor)
Portogallo: Rui Alberto Faria da Costa (Lampre – Merida)
Austria: Marco Haller (Team Katusha)
Svezia: Alexander Gingsjö (Team Tre Berg-Bianchi)
Etiopia: Tsgabu Grmay (Lampre – Merida)
Lettonia: Aleksejs Saramotins (IAM Cycling)
Kazakistan: Oleg Zemlyakov (Vino 4ever)
Estonia: Gert Jõeäär (Cofidis, Solutions Crédits)
Serbia: Ivan Stevic (Nankang – Dynatek)
Finlandia: Samuel Pökälä (V.C.Pays de Loudéac)
Ruanda: Joseph Biziyaremye
Eritrea: Natnael Berhane (MTN – Qhubeka)
Giappone: Kazushige Kuboki (Team UKYO)
Brasile: Everson De Assis Camilo (Avaí/FME Flarianópolis/APGF)
Repubblica Dominicana: Norlandis Taveras (Finauto-Campagna-Ciclon Bike)
Georgia: Giorgi Nareklishvili
Messico: Ignacio Sarabia Díaz (Inteja – MMR Dominican Cycling Team)
Venezuela: Juan Engelberth Murillo Ortíz (Lotería del Táchira)
Croazia: Emanuel Kiserlovski (Meridiana Kamen Team)
Ungheria: István Molnár
Bulgaria: Nikolay Mihaylov (CCC Sprandi Polkowice)
Hong Kong: Ko Siu Wai (HKSI Pro Cycling Team)
El Salvador: Francisco De León (Bicimanía)
Panama: Jorge Castelblanco
Albania: Redi Halilaj (Amore & Vita – Selle SMP)
Costa Rica: Bryan Villalobos (Coopenae Extralum Economy)
Puerto Rico: Edgardo Richiez Matos (Papas Cycling Shop)
Montenegro: Goran Cerovic

27-06-2015

giugno 28, 2015 by Redazione  
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CAMPIONATI NAZIONALI ITALIANI – STRADA

Vincenzo Nibali (Movistar Team) si è imposto nella gara su strada, Legnano – Superga, percorrendo 36.3 Km in 4h57′38″, alla media di 44.148 Km/h. Ha preceduto di 13″ Francesco Reda (Team Idea 2010 ASD) e di 29″ Diego Ulissi (Lampre – Merida)

NIBALI, BIS TRICOLORE A SUPERGA NELLA SPERANZA DI UN’ALTRA DOPPIETTA AL TOUR

giugno 27, 2015 by Redazione  
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Vincenzo Nibali bissa il successo del 2014 vestendo nuovamente la maglia tricolore di Campione Italiano su Strada sul Colle di Superga. Corsa appassionante che dopo la fuga iniziale di cinque ciclisti ha visto l’Astana prendere in mano le redini nel finale. Nibali è stato artefice di numerosi attacchi, sia in salita che in discesa, che hanno dimostrato la freschezza e la buona condizione atletica anche in vista del Tour. Ottimo secondo Francesco Reda (Team Idea) mentre chiude il podio Diego Ulissi (Lampre Merida), deluso al traguardo, che ha peccato di una condizione calante dopo il Giro.

I Campionati Italiani di Ciclismo 2015, piuttosto al ribasso dopo i soli 14 partenti della prova a cronometro, prevedevano oggi il gran finale con la prova su strada maschile. Anche qui, la partecipazione di soli 108 ciclisti non colpiva certamente l’occhio, ma considerando le grandi manovre in vista del Tour de France potevamo almeno consolarci con la presenza di Vincenzo Nibali, campione uscente e tra i grandi favoriti della prova odierna. Il percorso, un totale di 219 km con partenza da Legnano, ricalcava per grandi linee la Milano-Torino, consueta classica autunnale, con la doppia scalata finale del Colle di Superga che aspettava i ciclisti più adatti a questo tipo di percorso e per questo il siciliano partiva con i favori del pronostico.
Già dalle prime fasi di corsa si segnalavano diversi attacchi per portare via la fuga. I primi a provarci erano Giorgio Cecchinel (Team Southeast), Riccardo Stacchiotti (Nippo-Fantini), Adriano Brogi (D’Amico-Bottecchia), Davide Viganò (Team Idea) e Manuele Boaro (Tinkoff-Saxo), che venivano ripresi quasi subito dal gruppo lanciato. Dopo continui scatti e controscatti, intorno al 30° km si sganciava finalmente la fuga buona grazie all’azione di Luca Sterbini (Bardiani – CSF), Antonio Nibali (Nippo – Fantini), Filippo Fortin (GM Cycling Team), Giorgio Cecchinel (Team Southeast) e Marco Frapporti (Androni-Sidermec). La fuga, però, non impensieriva più di tanto il gruppo, che manteneva su di essa un controllo costante, non consentendole di superare i tre minuti di vantaggio. La corsa si manteneva così piuttosto statica per i primi tre quarti del percorso, tutti in pianura, prima dell’ultima parte caratterizzata dalla doppia salita verso il colle di Superga. Il vantaggio della fuga calava lentamente ma inesorabilmente sotto l’azione in testa al gruppo delle squadre più attese, l’Astana di Nibali e la Lampre Merida di Ulissi. Ai meno 8° il vantaggio del quintetto in fuga era ormai di solo un minuto. Nel frattempo si formava un gruppetto di tre contrattaccanti che evadeva dal gruppo principale, formato da Alessandro Tonelli (Bardiani – CSF), Alesandro Petitti (Team Idea 2010) e Alessandro Bazzana (Team UnitedHealthcare). Il gruppo, però, non dava il permesso a questo nuovo contrattacco, bloccandolo quasi sul nascere. Una caduta senza troppe conseguenze coinvolgeva Andrea Manfredi (Bardiani CSF) e Rino Zampilli (Amore & Vita). Il gruppo incalzava ormai i cinque fuggitivi, che venivano ripresi poco prima dell’inizio della prima scalata verso Superga. Ricominciavano così gli scatti e i controscatti, con Sonny Colbrelli (Bardiani – CSF) che partiva a tutta ma che veniva ripreso quasi subito dal gruppo, tirato sempre da Lampre e Astana. Iniziava così la prima ascesa verso Superga, con Valerio Agnoli e Dario Cataldo (Team Astana) che si mettevano davanti a imprimere un ritmo piuttosto elevato. Il gruppo si sfaldava rapidamente con Nibali che provava un attacco poco prima dello scollinamento, che vedeva solamente una decina di ciclisti in testa, con gli attesi protagonisti tutti presenti. Nibali riprovava ad allungare in discesa, con Francesco Reda (Team Idea) e Diego Ulissi (Lampre Merida) che ricucivano prontamente sul siciliano, che rilanciava continuamente provando a giocarsi la vittoria in discesa. Il siciliano iniziava da solo la seconda e ultima ascesa verso Superga, con una decina di secondi di vantaggio sulla coppia Reda-Ulissi. Ulissi provava tutto solo a riportarsi sull’uomo dell’Astana e riusciva a prendergli la ruota a circa meno tre chilometri dall’arrivo. Anche Reda riusciva a riportarsi sulla coppia di testa. Nibali portava l’attacco decisivo a meno di 2 km dall’arrivo e con uno scatto fulmineo metteva tra sé e gli altri due una decina di secondi. L’ultimo chilometro era un’apoteosi tra due ali di folla per il campione siciliano, che tagliava il traguardo a braccia alzate e bissava la vittoria dello scorso anno. In seconda posizione Francesco Reda precedeva Diego Ulissi, mentre chiudevano la top five Gianfranco Zilioli (Androni Giocattoli) in quarta posizione e Davide Rebellin in quinta. Adesso Nibali vestirà di nuovo la maglia tricolore al Tour de France, dove lo aspettiamo con fiducia.

Giuseppe Scarfone

Nibali, splendido tris tricolore allombra della basilica di Superga (foto Bettini)

Nibali, splendido tris tricolore all'ombra della basilica di Superga (foto Bettini)

HALLE-INGOOIGEM 2015, VINCE BOUHANNI

giugno 25, 2015 by Redazione  
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Nacer Bouhanni ha già raggiunto la forma ideale per l’imminente Tour de France, dove sarà uno degli uomini da battere nelle volate. Lo ha dimostrato alla corsa belga Halle-Ingooigem dove, a due settimane dalla partenza della Grande Boucle, il velocista transalpino con passato da boxeur le ha ‘’suonate” ai corridori di casa Boeckmans e Theuns

Pronti via ed è un quintetto ben assortito a prendere il largo. Al comando vi sono Xandro Meurisse (An Post-ChainRaction), Sam Lennertz (Vastgoedservice-Golden Palace), David Boucher (FDJ), Paulius Siskevicius (An Post-ChainReaction) e Dieter Vanthourenhout (Sunweb-Napoleon Games), ai quali il plotone lascia ampio margine. Ai 150 km dal traguardo si registra il vantaggio massimo dei battistrada, 9 minuti, e da questo punto in poi anche le squadre dei big di giornata iniziano a far sul serio, su tutte la Cofidis e la Etixx-Quick Step, rispettivamente per Bouhanni e Boonen.
Il ritmo serrato del gruppo non lascia scampo ai fuggitivi da lontano, ma il ricongiungimento a 10 km dal traguardo apre le porte ad un tentativo da finisseurs di un gruppetto agguerrito composto da Jelle Wallays (Topsport Vlaandere), Sep Vanmarcke (Lotto NL-Jumbo), George Soupe (Cofidis), Kenny Dehaes (Lotto Soudal) e Nikolas Maes (Etixx-QuickStep), ultimo a mollare sotto il triangolo rosso dell’ultimo chilometri. Giunti negli ultimi metri la volata diventa a ranghi ridotti a causa di una brutta caduta che taglia fuori alcuni dei protagonisti, fra i quali l’azzurro Eugenio Alafaci della Trek. Anche per questo, è gioco facile per Bouhanni tagliare il traguardo davanti a tutti, alla ricerca della migliore condizione in vista dell’imminente Tour de France.

Lorenzo Alessandri
Twitter @LorenzoAleLS7

ORDINE D’ARRIVO

1 Nacer Bouhanni (Fra) Cofidis, Solutions Credits 4:47:17
2 Kris Boeckmans (Bel) Lotto Soudal
3 Edward Theuns (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
4 Tom Van Asbroeck (Bel) Team LottoNL-Jumbo
5 Aidis Kruopis (Ltu) An Post – Chainreaction
6 Justin Jules (Fra) Veranclassic – Ekoi
7 Antoine Demoitie (Bel) Wallonie – Bruxelles
8 Jonas Vangenechten (Bel) IAM Cycling
9 Timothy Dupont (Bel) Roubaix Lille Metropole
10 Pieter Vanspeybrouck (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
11 Tom Boonen (Bel) Etixx – Quick-Step
12 Jens Adams (Bel) Vastgoedservice – Golden Palace Continental Team
13 Roy Jans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
14 Joeri Stallaert (Bel) Cibel
15 Tim Merlier (Bel) Vastgoedservice – Golden Palace Continental Team
16 Lorenzo Manzin (Fra) FDJ.fr
17 Gianni Vermeersch (Bel) Sunweb – Napoleon Games Cycling Team
18 Jan Ghyselinck (Bel) Wanty – Groupe Gobert
19 Jens Keukeleire (Bel) Orica GreenEdge
20 Robin Stenuit (Bel) Veranclassic – Ekoi 0:00:03
21 Thomas Degand (Bel) IAM Cycling
22 Oliver Naesen (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:04
23 Jelle Donders (Bel) Colba – Superano Ham
24 Benjamin Verraes (Bel) Cibel
25 Joeri Calleeuw (Bel) Verandas Willems Cycling Team
26 Gianni Meersman (Bel) Etixx – Quick-Step 0:00:07
27 Daan Myngheer (Bel) Verandas Willems Cycling Team
28 Aaron Gate (NZl) An Post – Chainreaction
29 Dries Devenyns (Bel) IAM Cycling 0:00:10
30 Stijn Vandenbergh (Bel) Etixx – Quick-Step
31 Rob Ruijgh (Ned) Vastgoedservice – Golden Palace Continental Team
32 Dieter Bouvry (Bel) Roubaix Lille Metropole
33 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Soudal
34 Zico Waeytens (Bel) Team Giant-Alpecin
35 Reinier Honig (Ned) Team Roompot Oranje Peloton
36 Jens Vandenbogaerde (Bel) An Post – Chainreaction
37 Kevin Seeldraeyers (Bel) Torku Sekerspor
38 Mike Terpstra (Ned) Team Roompot Oranje Peloton
39 Johnny Hoogerland (Ned) Team Roompot Oranje Peloton
40 Dario Rapps (Ger) Team Kuota-Lotto
41 James Spragg (GBr) CCT p/b Champion System
42 Maarten Wynants (Bel) Team LottoNL-Jumbo
43 Xandro Meurisse (Bel) An Post – Chainreaction
44 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits
45 Stijn Devolder (Bel) Trek Factory Racing
46 Egidijus Juodvalkis (Ltu) Colba – Superano Ham 0:00:14
47 Baptiste Plackaert (Bel) Roubaix Lille Metropole 0:00:16
48 Zdenek Stybar (Cze) Etixx – Quick-Step
49 Floris De Tier (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:18
50 Kobe Goossens (Bel) Telenet – Fidea Cycling Team
51 Maxime Vantomme (Bel) Roubaix Lille Metropole 0:00:22
52 Tim Declercq (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:24
53 Björn Leukemans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
54 Jasper De Buyst (Bel) Lotto Soudal
55 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal
56 Francis Mourey (Fra) FDJ.fr 0:00:30
57 Kévin Reza (Fra) FDJ.fr
58 Laurent Pichon (Fra) FDJ.fr 0:00:33
59 Pim Ligthart (Ned) Lotto Soudal 0:00:40
60 Nikolas Maes (Bel) Etixx – Quick-Step
61 Geoffrey Soupe (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:44
62 Jelle Wallays (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:55
63 Gregory Habeaux (Bel) Wallonie – Bruxelles 0:01:04
64 Frederik Veuchelen (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:01:09
65 Niki Terpstra (Ned) Etixx – Quick-Step 0:01:15
66 Bram Tankink (Ned) Team LottoNL-Jumbo
67 Dennis Vanendert (Bel) Lotto Soudal
68 Kenny De Haes (Bel) Lotto Soudal
69 Kenneth Van Bilsen (Bel) Cofidis, Solutions Credits 0:01:28
70 Marco Coledan (Ita) Trek Factory Racing
71 Sep Vanmarcke (Bel) Team LottoNL-Jumbo 0:01:58
72 Kevin Pauwels (Bel) Sunweb – Napoleon Games Cycling Team 0:02:01
73 Paulius Siskevicius (Ltu) An Post – Chainreaction
74 Dennis Van Winden (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:02:59
75 Kevin Panhuyzen (Bel) Team 3M 0:04:21
76 Kevin Suarez Martinez (Bel) Colba – Superano Ham 0:04:39
77 Joeri Adams (Bel) Vastgoedservice – Golden Palace Continental Team
78 Brecht Dhaene (Bel) Action Cycling Team 0:05:17
79 Adrien Petit (Fra) Cofidis, Solutions Credits
80 Geert Van Der Weijst (Ned) Team 3M 0:07:26
81 Dirk Finders (Ger) Veranclassic – Ekoi
82 Sten Van Gucht (Bel) Verandas Willems Cycling Team
83 Niels Van Dorsselaer (Bel) Cibel
84 André Looij (Ned) Team Roompot Oranje Peloton
85 Etienne Van Empel (Ned) Team Roompot Oranje Peloton
86 Jeremy Leveau (Fra) Roubaix Lille Metropole
87 Eoin Mccarthy (Irl) An Post – Chainreaction
88 Thomas Ongena (Bel) Cibel
89 Gaëtan Pons (Bel) Wallonie – Bruxelles
90 Ivar Slik (Ned) Team Roompot Oranje Peloton
91 Ludwig De Winter (Bel) Wallonie – Bruxelles
92 Yoann Offredo (Fra) FDJ.fr
93 Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team
94 Melvin Van Zijl (Ned) Team 3M
95 Emiel Wastyn (Bel) Verandas Willems Cycling Team
96 Mickael Delage (Fra) FDJ.fr
97 Michael Vingerling (Ned) Team 3M
98 Tim Van Speybroeck (Bel) Team 3M
99 Tom Devriendt (Bel) Wanty – Groupe Gobert
100 Tobias Knaup (Ger) Team Kuota-Lotto
101 Niels Wubben (Ned) Telenet – Fidea Cycling Team
102 Mathew Zenovich (NZl) CCT p/b Champion System
103 Angelo De Clercq (Bel) Sunweb – Napoleon Games Cycling Team
104 Barry Markus (Ned) Team LottoNL-Jumbo
105 Corne Van Kessel (Ned) Telenet – Fidea Cycling Team
106 Niels De Rooze (Bel) Veranclassic – Ekoi
107 Alexander Maes (Bel) An Post – Chainreaction
108 Marinus Cornelis Minnaard (Ned) Wanty – Groupe Gobert
109 Klaas Vantornout (Bel) Sunweb – Napoleon Games Cycling Team
110 Sam Lennertz (Bel) Vastgoedservice – Golden Palace Continental Team
111 Michael Van Staeyen (Bel) Cofidis, Solutions Credits
112 Tom Meeusen (Bel) Telenet – Fidea Cycling Team
113 Iljo Keisse (Bel) Etixx – Quick-Step
114 Cyril Lemoine (Fra) Cofidis, Solutions Credits
115 Gert Steegmans (Bel) Trek Factory Racing
116 Boy Van Poppel (Ned) Trek Factory Racing
117 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal
118 Loic Pestiaux (Bel) Wallonie – Bruxelles
119 Michael Vanthourenhout (Bel) Sunweb – Napoleon Games Cycling Team
120 Nicolas Cleppe (Bel) Telenet – Fidea Cycling Team
121 Quinten Hermans (Bel) Telenet – Fidea Cycling Team
122 Felix Drumm (Ger) Team Kuota-Lotto
123 Marcel Meisen (Ger) Team Kuota-Lotto

Bouhanni perfeziona con la vittoria nella Halle-Ingooigem la propria macchina in vista del Tour de France (foto AFP)

Bouhanni perfeziona con la vittoria nella Halle-Ingooigem la propria ''macchina'' in vista del Tour de France (foto AFP)

24-06-2015

giugno 24, 2015 by Redazione  
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CAMPIONATI NAZIONALI ITALIANI – CRONOMETRO

Adriano Malori (Movistar Team) si è imposto nella gara a cronometro, circuito di Bogogno, percorrendo 36.3 Km in 44′13″, alla media di 49.257 Km/h. Ha preceduto di 1′01″ Moreno Moser (Team Cannondale – Garmin) e di 1′13″ Daniele Bennati (Tinkoff – Saxo)

HALLE-INGOOIGEM

Il francese Nacer Bouhanni (Cofidis, Solutions Crédits) si è imposto nella corsa belga, Halle – Ingooigem, percorrendo 198.8 Km in 4h17′17″, alla media di 41.520 Km/h. Ha preceduto allo sprint i belgi Boeckmans e Theuns. Unico italiano ad aver concluso la prova è Marco Coledan (Trek Factory Racing), 70° a 1′28″.

INTERNATIONALE WIELERTROFEE JONG MAAR MOEDIG I.W.T.

Il belga Dimitri Claeys (Verandas Willems Cycling Team) si è imposto nella corsa belga, circuito di Oetingen, percorrendo 174 Km in 4h07′00″, alla media di 42.267 Km/h. Ha preceduto di 4″ l’olandese Gerts e di 6″ il belga De Troyer.

MALORI (FACILE) TRICOLORE

giugno 24, 2015 by Redazione  
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Adriano Malori ha vinto per la terza volta in carriera il campionato nazionale a cronometro. Ma per lui la vera sfida sarà sulle strade del Tour De France. Secondo un ritrovato Moreno Moser e terzo un buon Daniele Bennati.

La vittoria di Adriano Malori al campionato nazionale italiano a cronometro, probabilmente nemmeno quotata nelle tabelle dei bookmakers, è arrivata puntuale come un orologio oggi, nei 36 km della prova di Bogogno (Novara). Il forte cronoman italiano (l’unico, in attesa di futuri campioni) in forza alla spagnola Movistar si è imposto in scioltezza, senza nemmeno strapazzare troppo i pochissimi (13 in tutto) avversari, affinando la condizione verso il grande obiettivo di questa parte centrale di stagione, il Tour de France, dove cercherà gloria nella prima tappa a cronometro e sarà validissima locomotiva per Nairo Quintana nella conometro a squadre.
Nonostante la delusione di un misero campo partenti (i pochissimi corridori italiani adatti alla cronometro sono in gran parte in un momento “off” della stagione, oppure, come Vincenzo Nibali, non possono permettersi di scoprire le carte prima del Tour), gli appassionati della penisola si consoleranno con la presenza della maglia tricolore sulle strade di Francia a Luglio. Solo quelle percorse a cronometro, però, perchè per tutte le altre dovremo attendere la prova in linea del campionato nazionale, per la quale uno dei maggiori indiziati di vittoria è proprio lo “Squalo dello Stretto”.
Un solco di più di un minuto separa il vincitore Malori dal migliore degli avversari, ma in questo caso si tratta di una lieta sorpresa: qui ritroviamo, infatti, un Moreno Moser con una gamba discreta e buoni propositi per il futuro. Speriamo che per l’ormai ex giovane promessa del ciclismo italiano possa arrivare un posto in extremis nel roster del Tour della Garmin-Cannondale.
Ha completato il podio (a 1′13″ di distacco) un bravo Daniele Bennati (ormai affidabilissimo gregario della Tinkoff-Saxo) le cui attitudini alle prove contro l’orologio si sono ormai palesate da tempo e che, a nostro parere, se si fosse concentrato su questa specialità da giovane, anziché inseguire un’improbabile carriera da sprinter, avrebbe potuto diventare molto forte.
Dietro ad Alan Marangoni (giunto quarto a 1′44″) c’è da segnalare il quinto posto del giovane neo-pro Manuel Senni: 1′ 45″ di distacco per il romagnolo classe ‘92, che sarà anche l’unico corridore a difendere i colori della Bmc nella prova in linea. La quale, si spera, sarà più combattuta e partecipata.

Francesco Bertone

Il podio della prova professionisti della cronometro tricolore 2015 (foto Spazio Ciclismo / Matteo Caimi)

Il podio della prova professionisti della cronometro tricolore 2015 (foto Spazio Ciclismo / Matteo Caimi)

MA IL VISCO È SEMPRE PIÙ BLU!!!

giugno 23, 2015 by Redazione  
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Un Giro tutto all’arrembaggio, corso con il coraggio e la fantasia dei grandi del ciclismo quello che ha interpretato il nostro Giovanni ‘Visco’ Visconti.
Scatti, controscatti, lunghe fughe, inseguimenti hanno caratterizzato le tre settimane di Corsa Rosa del ragazzo italiano, che ha saputo così infiammare i cuori e riaccendere le emozioni degli appassionati, oramai purtroppo costretti a sorbirsi il ciclismo robotico importato da oltre oceano.
Azioni grintose e da fondista di rango grazie alle quali Giovanni ha conquistato la prestigiosa Maglia Blu, che premia il miglior scalatore del Giro d’Italia.
Dopo essermi entusiasmato come tanti spettatori davanti al televisore durante i pomeriggi di maggio, ho deciso di mettermi d’accordo con Visco per parlare della sua carriera, del Giro appena concluso e dei prossimi obiettivi stagionali.
Ecco cosa mi ha raccontato.

L’ultimo Giro d’Italia ci ha dato la conferma che sei un ciclista eclettico, veloce ma con il fondo per andare forte anche nelle tappe più dure dei grandi giri. Oggi ti senti più un corridore competitivo per questi tipi di traguardi o per le corse di un giorno?

Certamente con il passare degli anni la muscolatura è cambiata, mi sento meno esplosivo e meno adatto a percorsi nervosi come l’Amstel, ma più competitivo nelle tappe lunghe e difficili di montagna o nelle classiche dure come Liegi, Lombardia e San Sebastian.

Molte persone si domandano se, a conti fatti, sia stato un errore essere rimasto per due settimane in classifica al Giro e avere avuto così meno “spazio” per le fughe. Cosa ne pensi?

Non penso assolutamente che sia stato un errore, anche perchè l’Astana tirava indipendentemente dal fatto che io fossi in fuga, per provare a vincere le tappe. Inoltre ho centrato fughe che sono arrivate, ma in una ho trovato un super Formolo (4° tappa, n.d.r) e nella seconda tappa vinta da Gilbert (18° tappa, n.d.r) non sono riuscito ad agganciarmi per un pelo al gruppo dei fuggitivi che è giunto all’arrivo.

Visti i risultati nelle difficili tappe tipo il Galibier del 2013, al Tour dello scorso anno e al Giro, come riesci a coniugare le tue legittime aspirazioni con i vincoli di squadra? Non pensi che per certi traguardi (penso ad es. alla Liegi e al Lombardia) il ruolo da gregario ti stia un po’ stretto?

No, perchè mi sento ancora fisicamente integro e in forte crescita e penso che le soddisfazioni più importanti per me debbano ancora venire. E’ inoltre un grande privilegio e onore essere l’ultimo uomo di un campione come Valverde che ha vinto corse che si adattano anche alle mie caratteristiche; oltretutto stare al suo fianco negli ultimi chilometri può permettermi di giocare le mie opportunità sfruttando eventualmente il gioco di squadra.

Alcuni tifosi, difatti, rimpiangono i tempi in cui correvi per Luca Scinto. Una squadra più piccola ma che ti garantiva il ruolo di capitano. Correre senza i gradi di leader ti produce sicuramente meno stress. Di contro, tuttavia, questo può precluderti certi obiettivi alla tua portata. Con questa scelta ritieni di aver raggiunto un tuo equilibrio?

Sì, è una squadra Pro Tour che mi offre la possibilità di crescere. Come ti ho detto, sono convinto di avere ancora diverse stagioni davanti per migliorare e la Movistar è la squadra adatta. Entrarvi è stata una mia scelta che non rimpiango sicuramente.

Ti avevo già detto che il Mondiale di Richmond, con strappi in lastricato e strade tortuose che non permettono il recupero, è adatto alle tue caratteristiche, dato che hai già vinto un Giro delle Fiandre under 23. Cosa ne pensi?

Come accennavo in precedenza le mie caratteristiche sono cambiate ma farò di tutto per arrivare al cento per cento della condizione perché quando le gambe girano, tutti i tracciati sembrano adatti.

Ti vedremo al Tour anche quest’anno o pensi di concentrarti sul finale di stagione correndo la Vuelta ?

No, giugno e luglio saranno mesi di stacco e di riposo, da dedicare anche alla famiglia dopo tanti impegni. Certamente ho in programma di partecipare alla Vuelta per affinare la forma.

In ogni caso quali sono i tuoi prossimi obbiettivi?

Non parteciperò al Campionato Italiano che non reputo adatto alle mie caratteristiche poiché non si corre in circuito, inoltre la preparazione mi impegnerebbe troppo sia mentalmente che fisicamente. Ritornerò in corse minori spagnole come il Circuito de Getxo (già vinto nel 2012, in calendario il 31 luglio 2015 n.d.r) per riprendere il ritmo di gara, poi correrò il Giro di Polonia, la Vuelta e mi concentrerò sul finale di stagione.

Francesco Gandolfi

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Visconti in maglia azzurra allultimo Giro dItalia (@giovisco Twitter)

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SPILAK, 5 SECONDI DI FELICITA’

giugno 22, 2015 by Redazione  
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Il 28enne sloveno della Katusha, grazie a una grande prova nella crono di Berna, chiusa al 2° posto a 18” da Tom Dumoulin, si aggiudica un po’ a sorpresa il Giro di Svizzera con soli 5” su Geraint Thomas, che ha visto sfumare il successo proprio negli ultimi chilometri, e 19” sull’olandese della Giant-Alpecin. Nulla da fare per Fabian Cancellara, che sulle strade di casa non va oltre il 3° posto di tappa davanti ad Adriano Malori, e per Thibaut Pinot che perde la maglia gialla e scivola ai piedi del podio, precedendo Domenico Pozzovivo.

E’ stata una crono di 38,4 km con partenza e arrivo a Berna, disputata sullo stesso tracciato che ha caratterizzato il circuito della frazione precedente vinta da Alexey Lutsenko (Astana), a chiudere la 79a edizione di un combattuto Giro di Svizzera, che alla vigilia presentava ancora 4 uomini in lizza per il successo finale, in virtù di una classifica generale che vedeva Thibaut Pinot (Fdj) al comando con 34” su Geraint Thomas (Team Sky) e 47” su Simon Spilak (Katusha), nonchè 1′24” su Tom Dumoulin (Giant-Alpecin), grande specialista del tic-tac che occupava la 6a posizione alle spalle anche di Domenico Pozzovivo (Ag2r) e Miguel Ángel López (Astana). Sulla carta sembrava che Thomas e Dumoulin fossero i due atleti maggiormente accreditati per succedere a Rui Costa, che dopo essersi imposto nelle ultime tre edizioni ha preferito in questa stagione gareggiare al Giro del Delfinato, e invece ad avere la meglio è stato uno strepitoso Spilak che, dopo essere transitato con il miglior tempo agli intertempi del km 15,5 e del km 21, ha concluso al secondo posto con 18” di ritardo da Dumoulin, che è venuto prepotentemente fuori alla distanza cogliendo il successo parziale e con esso il terzo posto in classifica generale a discapito di Pinot, autore di una prova dignitosa chiusa al 14° posto a 1′50” dall’olandese, ma non sufficiente per conservare quantomeno un piazzamento sul podio. Il vero duello è stato quello tra Spilak e Thomas, che è rimasto sui tempi dello sloveno fino al km 15,5 ma ha succesivamente iniziato a perdere terreno e al traguardo ha chiuso 5° a 36”, superato negli ultimi chilometri anche dall’idolo di casa Fabian Cancellara (Trek) – che non è riuscito a ripetere l’impresa del 2009 in cui, oltre a dominare la crono conclusiva di Berna, si era imposto anche nella classifica generale – 3° a 19” e dal nostro Adriano Malori (Movistar), 4° a 34”. A seguire si sono piazzati ilsempre più convincente Bob Jungels (Trek, 6° a 41”), gli specialisti Jerome Coppel (Iam Cycling, 7° a 44”) e Cameron Meyer (Orica-GreenEdge, 8° a 1′07”), un brillante Rafal Majka (Tinkoff-Saxo, 9° a 1′26”) e il regolarista Robert Gesink (Lotto-Jumbo, 10° a 1′32”). Proprio nelle battute finali Thomas, in attesa di vedere se riuscirà a completare la trasformazione che ha condotto i connazionali Bradley Wiggins e Chris Froome ad aggiudicarsi il Tour de France, che ha dimostrato di essere ormai uno dei big nelle corse a tappe di una settimana o poco più, ha visto sfumare per soli 5” il successo finale in questo Giro di Svizzera mentre Spilak, altro corridore che non è mai riuscito fin qui a essere competitivo nei grandi Giri, conferma il grande feeling con il territorio rossocrociato dal momento che il suo successo più importante finora era stato quello al Tour de Romandie nel 2010. 3° a 19” si è piazzato Dumoulin, che ha pagato il terreno perso, malgrado una tenace difesa, nel durissimo arrivo in salita di Sölden, 4° a 45” un Pinot che ha dominato salendo verso il Rettenbach ma è stato penalizzato da un percorso nel complesso poco impegnativo e 5° a 2′21” un Pozzovivo che ha pagato pesantemente dazio nella crono, chiusa al 32° posto a 2′36” da Dumoulin, con lo smacco del sorpasso subito poco oltre metà percorso da Spilak, partito alle sue spalle. Il corridore lucano può comunque ritenersi soddisfatto se si considera che era al rientro dopo la brutta caduta nella tappa di Sestri Levante che l’ha costretto ad abbandonare il Giro d’Italia. Continuando a scorrere la classifica finale del 79° Tour de Suisse, 6° a 2′58” si è piazzato Jungels, 7° a 3′06” López Moreno, che come prevedibile ha a sua volta perso molto nella prova contro il tempo ma a soli 21 anni si è dimostrato tra i migliori in salita, 8° a 3′17” Steve Morabito (Fdj) che è stato il primo degli elvetici oltre a essere preziosa spalla per Pinot, 9° a 3′19” Gesink e 10° a 3′20” Majka, mentre Peter Sagan (Cannondale) ha portato a casa la classifica a punti oltre a due successi parziali e Stefan Denifl (Iam Cycling) si è aggiudicato la maglia di miglior scalatore. L’attenzione si sposta ora sui campionati nazionali, che per quanto riguarda l’Italia avranno luogo a Torino, e soprattutto sul Tour de France che scatterà da Utrecht, in Olanda, il prossimo 4 luglio.

Marco Salonna

ORDINE D’ARRIVO

1 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Alpecin 0:48:37
2 Simon Spilak (Slo) Team Katusha 0:00:18
3 Fabian Cancellara (Swi) Trek Factory Racing 0:00:19
4 Adriano Malori (Ita) Movistar Team 0:00:34
5 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:00:36
6 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing 0:00:41
7 Jerome Coppel (Fra) IAM Cycling 0:00:44
8 Cameron Meyer (Aus) Orica GreenEdge 0:01:07
9 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:01:26
10 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:01:32
11 Danny Pate (USA) Team Sky 0:01:36
12 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team 0:01:43
13 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling 0:01:50
14 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr
15 Winner Anacona (Col) Movistar Team 0:01:52
16 Steve Morabito (Swi) FDJ.fr 0:01:53
17 Benjamin King (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
18 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 0:01:56
19 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin 0:02:00
20 Sergio Luis Henao (Col) Team Sky 0:02:01
21 Dries Devenyns (Bel) IAM Cycling 0:02:05
22 Damien Gaudin (Fra) AG2R La Mondiale 0:02:10
23 Michael Valgren Andersen (Den) Tinkoff-Saxo 0:02:15
24 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo 0:02:19
25 Michal Kwiatkowski (Pol) Etixx – Quick-Step 0:02:24
26 Daryl Impey (RSA) Orica GreenEdge
27 Christian Knees (Ger) Team Sky 0:02:26
28 Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal 0:02:29
29 Daniil Fominykh (Kaz) Astana Pro Team 0:02:31
30 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge 0:02:33
31 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:02:34
32 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:02:36
33 Michael Albasini (Swi) Orica GreenEdge
34 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:02:38
35 Simon Clarke (Aus) Orica GreenEdge 0:02:40
36 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:02:41
37 Matthias Brandle (Aut) IAM Cycling 0:02:47
38 Zdenek Stybar (Cze) Etixx – Quick-Step 0:02:48
39 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling 0:02:49
40 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team 0:02:50
41 Larry Warbasse (USA) IAM Cycling
42 Sep Vanmarcke (Bel) Team LottoNL-Jumbo 0:02:51
43 Francis De Greef (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:02:52
44 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ.fr 0:02:53
45 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:02:57
46 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team
47 Marek Rutkiewicz (Pol) CCC Sprandi Polkowice 0:03:04
48 Svein Tuft (Can) Orica GreenEdge 0:03:11
49 Kristijan Durasek (Cro) Lampre-Merida 0:03:12
50 Marco Haller (Aut) Team Katusha 0:03:13

CLASSIFICA GENERALE

1 Simon Spilak (Slo) Team Katusha 30:15:09
2 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:00:05
3 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Alpecin 0:00:19
4 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:00:45
5 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:02:21
6 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing 0:02:58
7 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team 0:03:06
8 Steve Morabito (Swi) FDJ.fr 0:03:17
9 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:03:19
10 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:03:20
11 Sergio Luis Henao (Col) Team Sky 0:03:42
12 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:04:24
13 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling 0:04:27
14 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge 0:04:40
15 Kristijan Durasek (Cro) Lampre-Merida 0:05:35
16 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:05:59
17 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team 0:06:19
18 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 0:06:52
19 Winner Anacona (Col) Movistar Team 0:07:09
20 Laurens Ten Dam (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:07:16
21 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:07:49
22 Francis De Greef (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:09:56
23 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:11:09
24 Joseph Lloyd Dombrowski (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:14:27
25 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 0:15:05
26 Davide Rebellin (Ita) CCC Sprandi Polkowice 0:16:52
27 Larry Warbasse (USA) IAM Cycling 0:19:23
28 Marco Minnaard (Ned) Wanty – Groupe Gobert 0:19:57
29 Darwin Atapuma Hurtado (Col) BMC Racing Team 0:22:35
30 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo 0:24:29
31 Jan Hirt (Cze) CCC Sprandi Polkowice 0:24:49
32 Jerome Coppel (Fra) IAM Cycling 0:25:40
33 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:25:54
34 Julian Arredondo (Col) Trek Factory Racing 0:26:16
35 Jose Joaquin Rojas (Spa) Movistar Team 0:26:22
36 Andre Cardoso (Por) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:26:39
37 Michael Albasini (Swi) Orica GreenEdge 0:28:44
38 Jonathan Fumeaux (Swi) IAM Cycling 0:30:03
39 Christian Knees (Ger) Team Sky 0:30:26
40 Luka Pibernik (Slo) Lampre-Merida 0:30:43
41 Daryl Impey (RSA) Orica GreenEdge 0:33:33
42 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team 0:34:29
43 Thomas Danielson (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:34:34
44 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling 0:36:06
45 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team 0:36:21
46 Michal Golas (Pol) Etixx – Quick-Step 0:41:48
47 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr 0:44:00
48 Benjamin King (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:44:11
49 Paul Martens (Ger) Team LottoNL-Jumbo 0:45:10
50 Stefan Denifl (Aut) IAM Cycling 0:45:29

 Simon Spilak in azione nella determinate cronometro di Berna (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Simon Spilak in azione nella determinate cronometro di Berna (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

UN’ADRIA MOBIL ESPLOSIVA CHIUDE IL GIRO DI SLOVENIA

giugno 21, 2015 by Redazione  
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E’ stata la grande protagonista delle ultime due frazioni del Giro di Slovenia. Stiamo parlando dell’Adria Mobil, la formazione che si è messa in cascina la corsa di casa vincendo il “tappone” di Trije Kraiji con Primož Roglič e poi ha festeggiato il successo in classifica brindando con la vittoria di un altro suo corridore, Mario Kump, nella conclusiva frazione di Novo Mesto.

Ci eravamo lasciati due giorni fa con la maglia di leader sulle spalle di Ovechkin, vincitore della cronometro d’apertura e il sestetto italiano nella seconda tappa.
Le terza e penultima tappa si presentava come la frazione regina della corsa con l’arrivo in salita a Trije Kraiji dopo aver scalato le ascese di Zgornje Prebukovje, per due volte, e dii Veliko Tinje. La tappa non ha tradito le attese con l’Adria Mobil sugli scudi nel tentativo di portare a casa tappa e maglia. Fin dai primi chilometri la squadra di casa ha cercato di non farsi trovare impreparata mandando in avanscoperta Stimulak assieme a Canola (UnitedHealthcare), Ramírez Chacón (Colombia), Vergare (Topsport Vlaanderen) e Belkov (Katusha). Ripresi a ben cinquanta chilometri dal traguardo è il turno di Fast, che va a chiudere sul tentativo di Gavazzi (Southeast): la loro sortita, però, è finita sulle prime rampe della salita finale quando Polanc (Lampre), il vincitore della tappa dell’Abetone all’ultimo Giro d’Italia, si è messo a fare ritmo per il capitano Ulissi.
Ad una manciata di chilometri dal traguardo è, però, lo scatto di Kvasina (Felbemayr) a creare scompiglio. Il più lesto è Roglič a riportarsi sotto e a contrattaccare; il corridore dell’Adria Mobil viene, però, ripreso da Nieve e dal compagno Rogina, ma il lavoro di squadra ha pagato e Nieve, stretto nella morsa, ha dovuto accontentarsi della seconda piazza dietro proprio a Roglič.
Poco più dietro si piazza Finetto (Southeast), mentre nei dieci sono giunti anche Ulissi (6°, Lampre) e Bongiorno (7°, Bardiani).
La tappa conclusiva, 165,5 Km da Rogaška Slatina a Novo Mesto, dopo la lunga fuga di Vorganov (Katusha), Malaguti (Nippo – Fantini), Valencia González (Colombia), Jacobs (Topsport), Fedi (Southeast), Zilioli (Androni) e Jones (UnitedHealthcare), ha offerto una nuova volata ed è stata anche questa volta l’Adria Mobil ad imporsi con il suo uomo di punta Marko Kump. Alle sue spalle Richeze della Lampre, squadra sempre sugli scudi ma senza l’acuto in questo Giro di Slovenia. Sul podio è salito poi Sutton (Sky) sopravanzando Appollonio (Androni), che deve accontentarsi ancora di un piazzamento. Piechele (6°, Bardiani), Favilli (9°, Southeast), De Negri (10°, Nippo – Fantini) e Zurlo (11°, UnitedHealthcare) concludono i piazzamenti italiani della corsa balcanica.
Nella generale nessun cambiamento con Roglič (Adria Mobil) in cima alla classifica con 5” su Nieve (Sky), 8” su Golcer (Gourmetfein-Simplon Wels) e Finetto (Southeast); quinto, invece, Ulissi (Lampre) a 14”.

Andrea Mastrangelo

ORDINE D’ARRIVO 3a TAPPA

1 Primoz Roglic (Slo) Adria Mobil 5:04:39
2 Mikel Nieve (Spa) Team Sky
3 Radoslav Rogina (Cro) Adria Mobil
4 Mauro Finetto (Ita) Southeast Pro Cycling 5:04:53
5 Jure Golcer (Slo) Team Felbermayr Simplon Wels
6 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida 5:05:04
7 Francesco Bongiorno (Ita) Bardiani CSF 5:05:16
8 Egor Silin (Rus) Team Katusha 5:05:24
9 Alexander Foliforov (Rus) RusVelo
10 Matija Kvasina (Cro) Team Felbermayr Simplon Wels
11 Jan Polanc (Slo) Lampre-Merida
12 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
13 Simone Stortoni (Ita) Androni Giocattoli
14 Domen Novak (Slo) Adria Mobil 5:05:46
15 Alessio Taliani (Ita) Androni Giocattoli 5:05:53
16 Nathan Earle (Aus) Team Sky 5:06:13
17 Sergey Firsanov (Rus) RusVelo 5:06:29
18 Thomas Sprengers (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 5:06:35
19 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli 5:06:38
20 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF
21 Paolo Ciavatta (Ita) d’Amico Bottecchia 5:06:55
22 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo – Vini Fantini 5:07:00
23 Carlos Quintero (Col) Colombia 5:09:32
24 Simone Ponzi (Ita) Southeast Pro Cycling 5:09:42
25 Enea Cambianica (Swi) Meridiana Kamen Team

ORDINE D’ARRIVO 4a TAPPA

1 Marko Kump (Slo) Adria Mobil 3:47:10
2 Maximiliano Richeze (Arg) Lampre-Merida
3 Christopher Sutton (Aus) Team Sky
4 Davide Appollonio (Ita) Androni Giocattoli
5 Jarl Salomein (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
6 Andrea Piechele (Ita) Bardiani CSF
7 Robert Forster (Ger) UnitedHealthcare Pro Cycling
8 Rafael Andriato (Bra) Southeast Pro Cycling
9 Elia Favilli (Ita) Southeast Pro Cycling
10 Pier Paolo De Negri (Ita) Nippo – Vini Fantini
11 Federico Zurlo (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling
12 Sven Erik Bystrøm (Nor) Team Katusha
13 Antonio Parrinello (Ita) d’Amico Bottecchia
14 Martin Otonicar (Slo) Radenska Ljubljana
15 Mikel Nieve (Spa) Team Sky
16 Roberto Ferrari (Ita) Lampre-Merida
17 Gasper Katrasnik (Slo) Slovenia National Team
18 Alessandro Bazzana (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling
19 Matija Kvasina (Cro) Team Felbermayr Simplon Wels
20 Jure Miskulin (Slo) Radenska Ljubljana
21 Jef Van Meirhaeghe (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
22 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha
23 Roman Maikin (Rus) RusVelo
24 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
25 Matic Veber (Slo) Slovenia National Team

CLASSIFICA GENERALE

1 Primoz Roglic (Slo) Adria Mobil 13:42:16
2 Mikel Nieve (Spa) Team Sky 0:00:05
3 Jure Golcer (Slo) Team Felbermayr Simplon Wels 0:00:08
4 Mauro Finetto (Ita) Southeast Pro Cycling
5 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida 0:00:14
6 Radoslav Rogina (Cro) Adria Mobil 0:00:15
7 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky 0:00:32
8 Jan Polanc (Slo) Lampre-Merida 0:00:44
9 Simone Stortoni (Ita) Androni Giocattoli 0:00:51
10 Alexander Foliforov (Rus) RusVelo 0:00:53
11 Matija Kvasina (Cro) Team Felbermayr Simplon Wels
12 Egor Silin (Rus) Team Katusha 0:00:56
13 Francesco Bongiorno (Ita) Bardiani CSF 0:01:08
14 Alessio Taliani (Ita) Androni Giocattoli 0:01:22
15 Nathan Earle (Aus) Team Sky 0:01:30
16 Domen Novak (Slo) Adria Mobil 0:01:40
17 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli 0:02:03
18 Sergey Firsanov (Rus) RusVelo
19 Edoardo Zardini (Ita) Bardiani CSF 0:02:04
20 Thomas Sprengers (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:02:06
21 Alessandro Bisolti (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:02:38
22 Paolo Ciavatta (Ita) d’Amico Bottecchia 0:02:49
23 Preben Van Hecke (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:05:01
24 Carlos Quintero (Col) Colombia 0:05:09
25 Enea Cambianica (Swi) Meridiana Kamen Team 0:05:20
26 Simone Ponzi (Ita) Southeast Pro Cycling 0:05:30
27 Artem Nych (Rus) RusVelo 0:05:39
28 Giorgio Cecchinel (Ita) Southeast Pro Cycling 0:06:56
29 Kristjan Fajt (Slo) Adria Mobil 0:07:34
30 Ildar Arslanov (Rus) RusVelo 0:08:11
31 Alex Cano (Col) Colombia 0:09:01
32 Marko Pavlic (Slo) Radenska Ljubljana 0:09:26
33 Davide Appollonio (Ita) Androni Giocattoli 0:12:58
34 Elia Favilli (Ita) Southeast Pro Cycling 0:13:12
35 Manuele Mori (Ita) Lampre-Merida 0:13:13
36 Francesco Gavazzi (Ita) Southeast Pro Cycling 0:13:16
37 Didier Alonso Chaparro Lopez (Col) Nippo – Vini Fantini 0:13:36
38 Giacomo Berlato (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:14:55
39 Ziga Groselj (Slo) Slovenia National Team 0:18:16
40 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli 0:18:36
41 Fabio Taborre (Ita) Androni Giocattoli 0:20:51
42 Artem Ovechkin (Rus) RusVelo 0:20:54
43 Sven Erik Bystr¯m (Nor) Team Katusha 0:21:01
44 Matthias Krizek (Aut) Team Felbermayr Simplon Wels 0:21:08
45 Gianfranco Zilioli (Ita) Androni Giocattoli 0:21:15
46 Janez Brajkovic (Slo) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:21:17
47 Alessandro Tonelli (Ita) Bardiani CSF 0:21:18
48 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha 0:21:23
49 Iuri Filosi (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:21:25
50 Christopher Jones (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:22:18

Primož Roglič si impone nella frazione che ha deciso la sorte del 22° Giro di Slovenia (www.siol.net)

Primož Roglič si impone nella frazione che ha deciso la sorte del 22° Giro di Slovenia (www.siol.net)

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