PLOUAY RIACCENDE MONSIEUR CHAVANEL

agosto 31, 2014 by Redazione  
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Vittoria cercata e trovata quella di Sylvain Chavanel (IAM Cycling) nel Gran Prix di Plouay, unica gara di un giorno bretone del circuito World Tour. Scappato nel finale assieme ad altri sei corridori, ha avuto ragione allo sprint di un sorprendente Andrea Fedi (Neri Sottoli Alè) e dell’ex campione francese Artur Vichot (FDJ).

Non si può definire del tutto una vittoria “in casa” quella conquistata da Chavanel perché tra le sue terre d’origine e la Bretagna ci sono almeno duecento chilometri di distanza. Il peso di questa vittoria è un altro: per l’esperto corridore francese si tratta della prima affermazione stagionale di estremo valore, oltre che per lui, anche per quanto riguarda la sua squadra, la quale ha puntato proprio su Chavanel per alzare i suoi obiettivi standard. Non solo, il portacolori della IAM subito dopo aver tagliato il traguardo ha anche dichiarato, senza nascondersi, che questa è una vittoria funzionale ad una buona prestazione ai prossimi Campionati del Mondo in quei di Ponferrada, in programma tra un mese.
La corsa si è distinta nella sua fase centrale da un tentativo di fuga composto da Jean Marc Bideau (Bretagne – Séché), Michael Koch (Cannondale), Kevin Van Melsen (Topsport Vlaanderen), Stefano Pirazzi (Bardiani-CSF) e Pierre-Henri Lecusinier (FDJ). A sua volta il gruppo, dopo aver tenuto sotto controllo la situazione, è andato a riprendere i battistrada a poco meno di 50 chilometri dalla conclusione, in attesa degli attacchi decisivi.
Dopo vari scatti e contro scatti la corsa si cristallizza attorno ad un’azione composta da Michal Kwiatkowski (Omega Pharma – QuickStep), Kristian Durasek (Lampre – Merida), Lars Peter Nordhaug (Belkin), Ben Hermans (BMC), Angelo Tulik (Europcar), Christophe Juul Jensen (Tinkoff – Saxo) e Tim Wellens (Lotto Belisol), i quali, di buon accordo, riescono a guadagnare anche 30″ sul gruppo inseguitore, che, quindi, decide inizialmente di lasciar sfogare i battistrada.
Durante l’ultimo degli otto giri da affrontare i fuggitivi hanno ancora un vantaggio di 20″ sugli inseguitori, ma il loro atteggiamento, venuto a meno il buon accordo di qualche chilometro prima, facilita ora il ritorno del plotone, che avviene lungo la salita di Ty-Marrec. Lungo l’ascesa, grazie al forte ritmo impresso dagli uomini della BMC, il gruppo prima si allunga e poi si sfilaccia in vari gruppetti. Sullo scollinamento evadono in sette, e saranno coloro che alla fine si giocheranno la corsa: Cyril Gautier (Europcar), Sylvain Chavanel (IAM Cycling), Arthur Vichot (FDJ.fr), Julian Alaphilippe (Omega Pharma – QuickStep), Ben Hermans (BMC), Tim Wellens (Lotto-Belisol) e Andrea Fedi (Neri Sottoli Alè ).
Nonostante il vantaggio sugli inseguitori sia esiguo, questi sette resistono al comando e giungono sul rettilineo finale a giocarsi la vittoria. Chavanel, trovandosi in prima posizione, si sposta lasciando sfogare i connazionali Alaphilippe e Gautier, per poi ripartire e rimontarli negli ultimi 50 metri, tagliando così il traguardo al primo posto davanti a Fedi e Vichot. Dietro di loro terminano nell’ordine Gautier, Alaphilippe, Wellens e Hermans. Il gruppo, in ritardo di una manciata di secondi, viene regolato da Alexander Kristoff (Katusha), che precede Giacomo Nizzolo (Trek) e Jurgen Roelandts (Lotto-Belisol).

Paolo Terzi

ORDINE D’ARRIVO

1 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 5:38:26
2 Andrea Fedi (Ita) Neri Sottoli-Yellow Fluo
3 Arthur Vichot (Fra) FDJ.fr
4 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
5 Julian Alaphilippe (Fra) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
6 Tim Wellens (Bel) Lotto Belisol
7 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team
8 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha 0:00:02
9 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing
10 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Belisol
11 Gianni Meersman (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
12 Borut Bozic (Slo) Astana Pro Team
13 Francesco Gavazzi (Ita) Astana Pro Team
14 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ.fr
15 Reinardt Janse Van Rensburg (Rsa) Team Giant-Shimano
16 Silvan Dillier (Sui) BMC Racing Team
17 Enrique Sanz (Esp) Movistar Team
18 Anthony Delaplace (Fra) Bretagne – Seche Environnement
19 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Shimano
20 Ruslan Tleubayev (Kaz) Astana Pro Team
21 Yohann Gene (Fra) Team Europcar
22 Jérôme Baugnies (Bel) Wanty – Groupe Gobert
23 Jetse Bol (Ned) Belkin Pro Cycling Team
24 Armindo Fonseca (Fra) Bretagne – Seche Environnement
25 Enrico Battaglin (Ita) Bardiani-CSF
26 Stig Broeckx (Bel) Lotto Belisol
27 Sebastian Langeveld (Ned) Garmin Sharp
28 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits
29 Heinrich Haussler (Aus) IAM Cycling
30 Marco Haller (Aut) Team Katusha
31 Elia Viviani (Ita) Cannondale
32 Ben Swift (Gbr) Team Sky
33 Kévin Reza (Fra) Team Europcar
34 Tony Gallopin (Fra) Lotto Belisol
35 Manuele Mori (Ita) Lampre-Merida
36 Yoann Offredo (Fra) FDJ.fr
37 Mirko Selvaggi (Ita) Wanty – Groupe Gobert
38 Romain Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement
39 Dennis Vanendert (Bel) Lotto Belisol
40 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
41 Matti Breschel (Den) Tinkoff-Saxo
42 Matthias Brandle (Aut) IAM Cycling
43 Enrico Gasparotto (Ita) Astana Pro Team
44 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement
45 Jean-Pierre Drucker (Lux) Wanty – Groupe Gobert
46 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar
47 Yukiya Arashiro (Jpn) Team Europcar
48 Marco Marcato (Ita) Cannondale
49 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits
50 Juan Jose Lobato Del Valle (Esp) Movistar Team
51 Simon Gerrans (Aus) Orica Greenedge
52 Matteo Trentin (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
53 Jens Keukeleire (Bel) Orica Greenedge
54 Nicola Boem (Ita) Bardiani-CSF
55 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team
56 Florian Vachon (Fra) Bretagne – Seche Environnement
57 Nelson Filipe Santos Simoes Oliveira (Por) Lampre-Merida
58 Jérôme Pineau (Fra) IAM Cycling
59 Kristijan Koren (Slo) Cannondale
60 Edvald Boasson Hagen (Nor) Team Sky
61 Jay Mccarthy (Aus) Tinkoff-Saxo
62 Julien Berard (Fra) AG2R La Mondiale
63 Arnaud Gerard (Fra) Bretagne – Seche Environnement
64 Michal Golas (Pol) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
65 Pablo Lastras Garcia (Esp) Movistar Team
66 Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli-Yellow Fluo
67 Danilo Hondo (Ger) Trek Factory Racing
68 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
69 Alexandre Pichot (Fra) Team Europcar
70 Cyril Lemoine (Fra) Cofidis, Solutions Credits
71 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Belisol
72 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani-CSF
73 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff-Saxo
74 Pavel Kochetkov (Rus) Team Katusha
75 Aleksei Tcatevich (Rus) Team Katusha
76 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
77 Björn Leukemans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
78 Lars Petter Nordhaug (Nor) Belkin Pro Cycling Team
79 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits
80 Nicki Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo
81 Rein Taaramae (Est) Cofidis, Solutions Credits
82 Martin Kohler (Sui) BMC Racing Team
83 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Belisol
84 Kevin De Weert (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
85 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
86 Pierrick Fedrigo (Fra) FDJ.fr 0:00:11
87 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
88 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team
89 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo
90 Jesus Herrada Lopez (Esp) Movistar Team
91 Sébastien Minard (Fra) AG2R La Mondiale
92 Rui Alberto Faria Da Costa (Por) Lampre-Merida
93 Dylan Van Baarle (Ned) Garmin Sharp
94 Christopher Juul Jensen (Den) Tinkoff-Saxo
95 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin Sharp 0:00:39
96 Tyler Farrar (Usa) Garmin Sharp
97 Christopher Sutton (Aus) Team Sky 0:01:10
98 Laurens De Vreese (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:01:13
99 Perrig Quemeneur (Fra) Team Europcar
100 Fumiyuki Beppu (Jpn) Trek Factory Racing

Sylvain Chavanel si impone nella classica francese (foto Tim de Waele/TDW Sport)

Sylvain Chavanel si impone nella classica francese (foto Tim de Waele/TDW Sport)

31-08-2014

agosto 31, 2014 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Il colombiano Winner Anacona Gomez (Lampre – Merida) si è imposto nella nona tappa, Carboneras de Guadazaón – Aramón Valdelinares, percorrendo 185 Km in 4h34′14” alla media di 40,476 Km/h. Ha preceduto di 45” il kazako Lutsenko e di 50” l’italiano Damiano Cunego (Lampre – Merida). Il colombiano Nairo Alexander Quintana Rojas (Movistar Team) è la nuova maglia “roja” con 3″ sullo spagnolo Contador Velasco e 8” sullo spagnolo Valverde Belmonte. Miglior italiano Fabio Aru (Astana Pro Team), 7° a 1′06″.

GP OUEST FRANCE – PLOUAY

Il francese Sylvain Chavanel (IAM Cycling) si è imposto nella corsa francese, circuito di Plouay, percorrendo 229,1 Km in 5h38′26″ alla media di 40,616 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Andrea Fedi (Neri Sottoli – Yellow Fluo) e il francese Vichot.

RONDE VAN MIDDEN-NEDERLAND

L’olandese Wim Stroetinga (Koga Cycling Team) si è imposto nella corsa olandese, circuito di Utrecht, percorrendo 197,6 Km in 4h26′50″ alla media di 44,432 Km/h. Ha preceduto allo sprint il rumeno Grosu e l’olandese Looij. Miglior italiano Pier Paolo De Negri (Vini Fantini Nippo), 31°.

TOUR OF CHINA I

L’italiano Mattia Gavazzi (Amore & Vita – Selle SMP) si è imposto nella seconda tappa, Chenggu – Hanzhong, percorrendo 137 Km in 2h43′46″ alla media di 50,193 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Shpilevsky e il kazako Galeyev. Il polacco Pawel Bernas (BDC – Marcpol Team) è ancora leader della classifica con 6″ sull’ucraino Polivoda e Shpilevsky. Miglior italiano Marco Benfatto (Continental Team Astana), 17° a 14″

TOUR DO RIO

Il brasiliano Rafael Andriato de Mattas (Neri Sottoli – Yellow Fluo) si è imposto anche nella sesta ed ultima tappa, Rio das Ostras – Rio de Janeiro, percorrendo 180,7 Km in 3h37′22″ alla media di 49,879 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Fernández García e l’argentino Clavero. Miglior italiano Giuseppe Fonzi (Neri Sottoli – Yellow Fluo), 39° a 11”. Lo spagnolo Oscar Sevilla Ribera (EPM-UNE-Área Metropolitana) si impone in classifica con 10″ sul connazionale César Veloso e 1′21″ sul brasiliano Da Silva Ramos. Miglior italiano Mirko Tedeschi (Neri Sottoli – Yellow Fluo), 25° a 14′29″

CROATIA – SLOVENIA

Lo sloveno Primoz Roglic (Adria Mobil) si è imposto nella corsa croato-slovena, Zagabria – Novo Mesto, percorrendo 177,8 Km in 4h12′26″ alla media di 42,261 Km/h. Ha preceduto di 24” l’austriaco Wöhrer e di 1′17” lo sloveno Marin. Miglior italiano Riccardo Bolzan* (Cycling Team Friuli), 9° a 4′40”

*dilettante

“PUGILE” BOUHANNI MANDA KO VENTO E AVVERSARI

agosto 31, 2014 by Redazione  
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Doveva essere una tappa d’ordinaria amministrazione, ma il vento ha complicato i piani di tutti e non solo alle squadre chiamata a tessere la “regia” del copione giornaliero, che prevedeva il “the end” al termine di un volatone. A trovarsi a penare nelle retrovie per colpa dei ventagli ci sono trovati, infatti, anche due elementi di spicco del plotone, il nostro Fabio Aru e il favoritissimo per la vittoria finale Nairo Quintana, entrambi fortunatamente riusciti a colmare il gap. Dietro rimaneva anche il numero 1 delle volate di questi primi giorni di Vuelta, il tedesco Degenkolb, che pure recuperava ma affrontava lo sprint dopo aver dilapidato energie preziose e finiva la tappa preceduto dal francese Bouhanni, dall’australiano Matthews e dallo slovacco Sagan, ancora alla caccia della prima vittoria stagionale

In questa Vuelta 2014, al momento incerta e un po’ imprevedibile, ogni giornata e’ buona per sorprendere gli avversari. Non ha fatto eccezione l’ottava tappa, da Baeza ad Albacete, 207 chilometri caratterizzati dall’assenza di GPM e dalle modeste difficolta’ altimetriche. Ma, dove non arriva l’altimetria, riesce la lunghezza (una delle pochissime frazioni over 200 di una Vuelta caratterizzata da tappe dai chilometraggi “sprint”) e soprattutto il vento, da sempre un nemico (o un amico, se sfruttato col piglio giusto) in questa regione.
La fuga di giornata e’ partita subito, con Elia Favilli (Lampre) e Javier Aramendia (Caja Rural) che hanno cercato la gloria, ma nella giornata sbagliata. I due volenterosi corridori verranno ripresi addirittura a 40 chilometri dall’arrivo, su impulso di FDJ e Giant-Shimano, formazioni evidentemente interessate a rendere questa tappa quello che era sulla carta, una giornata per velocisti. Ma quando mancano ancora tanti chilometri all’arrivo si affrontano strade battute dal vento, il gruppo è pieno di galletti ancora in classifica e risulta chiaro che il solito copione subira’ qualche imprevisto. In gruppo, infatti, c’è nervosismo, tensione agonistica, come dimostrano Tinkoff-Saxo e Sky impegnate a pizzicarsi per il misero secondo di abbuono ad uno sprint intermedio. E se all’equazione aggiungiamo anche squadre come l’Omega Pharma di Boonen e la Trek di Cancellara, interessate a vivacizzare la corsa, il risultato e’ che avremo delle fratture in gruppo. Molte fratture, e quindi più gruppetti invece del classico “peloton” principale.
All’ultimo di questi ventagli, a circa 10 km dall’arrivo, troviamo staccati anche nomi di spessore per la classifica generale, su tutti Fabio Aru e Nairo Quintana. I Movistar sono tutti dietro, ma Valverde è davanti, in una situazione che ricorda un po’ quella occorsa a Contador e all’allora suo compagno di squadra Armstrong al Tour 2009. Ma Quintana e’ glaciale: se è nervoso, affannato o preoccupato dalla situazione non lo lascia mai intravedere. Per sua fortuna anche la Giant-Shimano è interessata a chiudere il buco (Barguil e Degenkolb sono dietro) e quindi la situazione verrà riazzerata prima dell’arrivo senza cambiamenti nell’alta classifica. Solo qualche brivido per qualcuno e un pò di spettacolo in più per gli appassionati.
Dunque e’ finalmente volata, con Nacer Bouhanni che prende in contropiede l’Omega, in procinto di lanciare Tom Boonen, e con un pò di mestiere va a vincere la sua seconda tappa alla Vuelta (quinta in un GT quest’anno) davanti a Matthews e Sagan. Lo slovacco è la prima volta che si fa vedere davanti in questa Vuelta, in quella che crediamo essere una lunga preparazione per il Mondiale. A proposito di Ponferrada, lo stesso Bouhanni si è auto-promosso tra i candidati alla maglia iridata ed ora dovrà convincere il ct Bernard Bourreau, in visita alla Vuelta nei prossimi giorni. Sempre a proposito di Mondiale, questa volta sul fronte azzurro, come non notare la prestazione maiuscola di Daniele Bennati, sia nel tirare per aprire i ventagli che nel proteggere il capitano Albertp Contador. Il “Pistolero” all’arrivo oggi si e’ coccolato la sua “locomotiva”, ma domani sulla salita di Aramon Valdelinares dovrebbe essere giornata in cui i favoriti della Vuelta metteranno “da parte” i gregari e si tireranno qualche schiaffo a viso aperto. Per loro fortuna il pugile Bouhanni sara’ lontano a lottare contro il tempo massimo.

Francesco Bertone

ORDINE D’ARRIVO

1 Nacer Bouhanni (Fra) FDJ.fr 4:29:00
2 Michael Matthews (Aus) Orica GreenEdge
3 Peter Sagan (Svk) Cannondale
4 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano
5 Gregory Henderson (NZl) Lotto Belisol
6 Robert Wagner (Ger) Belkin Pro Cycling Team
7 Kristian Sbaragli (Ita) MTN – Qhubeka
8 Roberto Ferrari (Ita) Lampre-Merida
9 Tom Boonen (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
10 Jasper Stuyven (Bel) Trek Factory Racing
11 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team
12 Sébastien Hinault (Fra) IAM Cycling
13 Damiano Caruso (Ita) Cannondale
14 Michael Valgren Andersen (Den) Tinkoff-Saxo
15 Geoffrey Soupe (Fra) FDJ.fr
16 Gerald Ciolek (Ger) MTN – Qhubeka
17 Christopher Froome (GBr) Team Sky
18 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha
19 Samuel Sánchez Gonzalez (Spa) BMC Racing Team
20 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
21 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team
22 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team
23 Rigoberto Urán (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
24 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff-Saxo
25 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
26 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo
27 Nikolas Maes (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
28 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
29 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team
30 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha
31 Koen de Kort (Ned) Team Giant-Shimano
32 Johan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge
33 Simon Clarke (Aus) Orica GreenEdge
34 Joaquím Rodríguez Oliver (Spa) Team Katusha
35 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
36 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky
37 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp
38 Andre Fernando S Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp
39 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
40 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
41 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing
42 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team
43 Guillaume Boivin (Can) Cannondale
44 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano
45 Laurens ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team
46 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
47 Philip Deignan (Irl) Team Sky
48 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
49 Luis León Sánchez Gil (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
50 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team

CLASSIFICA GENERALE

1 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 31:21:20
2 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 0:00:15
3 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 0:00:18
4 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:00:20
5 Johan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge 0:00:41
6 Joaquím Rodríguez Oliver (Spa) Team Katusha 0:00:45
7 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:00:55
8 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:58
9 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:01:02
10 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:01:06
11 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:01:09
12 Samuel Sánchez Gonzalez (Spa) BMC Racing Team 0:01:11
13 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:01:12
14 Rigoberto Urán (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:01:18
15 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:01:34
16 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:02:12
17 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:02:19
18 Laurens ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:02:25
19 Andre Fernando S Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp 0:02:30
20 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:02:46
21 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:02:50
22 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:02:59
23 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team 0:03:10
24 Haimar Zubeldia Aguirre (Spa) Trek Factory Racing 0:03:28
25 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:03:37
26 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo 0:03:45
27 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:03:47
28 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:04:10
29 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 0:04:47
30 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:04:52
31 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:05:48
32 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:06:56
33 Natnael Berhane (Eri) Team Europcar 0:07:03
34 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:08:01
35 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:08:19
36 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 0:08:22
37 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
38 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 0:08:38
39 Kenny Elissonde (Fra) FDJ.fr 0:08:59
40 Andrey Amador Bikkazakova (Crc) Movistar Team 0:09:01
41 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale 0:09:02
42 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale 0:09:05
43 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:09:15
44 Chris Anker Sørensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:10:10
45 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:10:13
46 Gorka Izagirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:11:10
47 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha 0:12:40
48 Michael Matthews (Aus) Orica GreenEdge 0:12:52
49 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 0:14:28
50 Paul Martens (Ger) Belkin Pro Cycling Team 0:14:45

Bouhanni piazza due poderosi pugni sul muso a tutti (foto Bettini)

Bouhanni piazza due poderosi pugni sul muso a tutti (foto Bettini)

30-08-2014

agosto 30, 2014 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Il francese Nacer Bouhanni (FDJ.fr) si è imposto nell’ottava tappa, Baeza – Albacete, percorrendo 207 Km in 4h29′alla media di 46,171 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Matthews e lo slovacco Sagan. Miglior italiano Kristian Sbaragli (MTN – Qhubeka), 7°. Lo spagnolo Alejandro Valverde Belmonte (Movistar Team) è ancora in maglia “roja” con 15″ sul colombiano Quintana Rojas e 18″ sullo spagnolo Contador Velasco. Miglior italiano Fabio Aru (Astana Pro Team), 8° a 58″.

TOUR OF CHINA I

Il polacco Pawel Bernas (BDC – Marcpol Team) si è imposto nella prima tappa, circuito di Xi’An, percorrendo 93,6 Km in 2h02′34″ alla media di 45,820 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraino Polivoda e l’australiano Van der Ploeg. Miglior italiano Marco Benfatto (Continental Team Astana), 7°. Bernas è il primo leader della classifica con 6″ su Polivoda e 9″ su Van der Ploeg. Miglior italiano Benfatto, 11° a 14″

TOUR DE L’AVENIR

Il belga Louis Vervaeke (Lotto Belisol) si è imposto nella settima ed ultima tappa, St-Michel-de-Maurienne – La Toussuire, percorrendo 95,1 Km in 3h05′44″ alla media di 30,721 Km/h. Ha preceduto di 34″ i russi Foliforov e Rybalkin. Miglior italiano Davide Martinelli (Team Sky), 73° a 24′38″. Il colombiano Miguel Ángel López si impone in classifica con 30″ sull’australiano Power e 44″ su Rybalkin. Miglior italiano Federico Zurlo (UnitedHealthcare), 44° a 45′42″

TOP COMPÉTITION

Il belga Oliver Naesen (Cibel) si è imposto nella corsa belga, circuito di Templeuve, percorrendo 179,2 Km in 4h14′22″ alla media di 42,270 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Wisniowski e il belga Bille.

TOUR DO RIO

Il brasiliano Rafael Andriato de Mattas (Neri Sottoli – Yellow Fluo) si è imposto nella quinta tappa, Teresópolis – Rio das Ostras, percorrendo 196,3 Km in 4h30′34″ alla media di 43,531 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’argentino Clavero e il brasiliano Da Silva Ramos. Miglior italiano Mirko Tedeschi (Neri Sottoli – Yellow Fluo), 33°. Lo spagnolo Oscar Sevilla Ribera (EPM-UNE-Área Metropolitana) è ancora leader della classifica con 5″ sul connazionale César Veloso e 1′20″ sul brasiliano Da Silva Ramos. Miglior italiano Tedeschi, 24° a 12′45″

GP INDUSTRIA COMMERCIO ARTIGIANATO CARNAGHESE

L’italiano Marco Tizza* (M.I. Impianti – Remer – Guerciotti) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Carnago, percorrendo 164,8 Km in 3h55′32″ alla media di 41,981 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Simone Bettinelli* (Team Colpack) e Andrea Vaccher (Marchiol – Emisfero)

*dilettante

VUELTA A ESPAÑA 2014 – LA “SEGUNDA SEMANA”

agosto 29, 2014 by Redazione  
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Sono un crescendo di difficoltà le tre settimane della Vuelta 2014. Archiviati i primi sette giorni di “studio”, culminati con l’arrivo in salità di giovedì all’Alto Cumbres Verdes, la seconda settimana proporrà tre appuntamenti segnati in rosso sui “roadbooks” di ciascuna formazione. Si comincerà domenica 31 agosto con l’arrivo in salita ad Aramón Valdelinares al quale seguiranno a ruota, affrontata anche la prima giornata di riposo, la tappa a cronometro di Borja e quindi l’inedito traguardo al santuario di San Miguel de Aralar, posto al termine di una ripida ascesa dal fondo cementato.

8a TAPPA: BAEZA – ALBACETE (207 Km)

Siamo solo all’ottava tappa, quattordici ne mancano alla conclusione ma questa sarà già la terzultima occasione per i velocisti, categoria non molto apprezzata dagli organizzatori della Vuelta, per la quale, dopo di questo, ci saranno a disposizione solo i traguardi di Logroño e della Coruña. Anche per questo motivo s’è pensato di non caricare eccessivamente di difficoltà altimetriche queste tre rimanenti frazioni e, oggi, percorrendo i 207 Km verso Albacete, nella tappa più lunga dell’edizione 2014, s’incontreranno al massimo dislivelli talmente modesti che anche il termine di “zampellotti“ appare esagerato. Gli ultimi 70 Km, poi, saranno tutti un’interminabile e dolcissima planata verso Albacete, il centro capoluogo dell’omonima provincia, dove all’ombra della gotico-rinascimentale cattedrale di San Giovanni Battista per la ventesima volta nella storia si concluderà una tappa della Vuelta, un elenco inaugurato dallo spagnolo Julián Berrendero nella prima tappa dell’edizione del 1942 e per ora chiuso dal suo connazionale Isidro Nozal nel 2003, passando per le affermazioni di Stefano Allocchio nel 1989 e di Alessandro Petacchi nel 2003. Dal canto suo Baeza, centro iscritto tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO per la sua struttura urbanistica rinascimentale ottimamente conservata, debutterà quest’anno come sede di tappa.

9a TAPPA: CARBONERAS DE GUADAZAÓN – ARAMÓN VALDELINARES (185 Km)

Dopo la tappa della Zubia si tornerà a parlare di montagna nella giornata che proporrà la Cima Fernández, ovvero la salita più elevata della Vuelta, intitolata alla memoria dello scalatore spagnolo Alberto Fernández, deceduto in un incidente stradale nel 1984, all’età di 29 anni, e che in carriera aveva conquistato una tappa alla Vuelta (a Castellar de Nuch nel 1983) e due al Giro (a Campitello Matese e a Colli San Fermo, sempre nel 1983). Quest’anno lo speciale riconoscimento sarà attribuito al vincitore della tappa poiché i 1975 metri del traguardo saranno il punto più elevato toccato dai corridori, al termine di un’ascesa di 8 Km al 6,6% di pendenza media, che presenta i tratti più impegnativi nel finale (2 Km all’8,5% prima del chilometro conclusivo facilissimo). Molto probabilmente i big attenderanno la salita finale, tentando al massimo una prima accelerata per sfoltire il gruppo sul colle immediatamente precedente, l’Alto de San Rafael (11,5 Km al 4,2%), il cui scollinamento è posizionato a 5,5 Km dall’attacco dell’ultima difficoltà di giornata. Carboneras de Guadazaón, comune della comunità autonoma della Castiglia-La Mancia, accoglierà per la prima volta il Giro di Spagna, mentre la stazione invernale di Aramón Valdelinares è stata sede di tappa nel 2005, al termine di una frazione vinta dallo spagnolo Roberto Heras, che poi s’imporrà anche nella classifica finale, successo annullato in seguito ad una positività all’EPO e restituitogli solo nel 2012.

LUNEDÌ 1 SETTEMBRE – GIORNO DI RIPOSO

10a TAPPA: REAL MONASTERIO DE SANTA MARÍA DE VERUELA – BORJA (cronometro individuale – 36,7 Km)

È l’unica occasione che avranno a disposizione i passisti in questa edizione della Vuelta per metter più minuti possibili tra di loro e gli scalatori, naturali favoriti per il successo finale, poiché la crono dell’ultimo giorno a Santiago di Compostela misurerà appena 10 Km e, probabilmente, non sarà utile nemmeno per definire i gradini più bassi del podio. Bisognerà, dunque, dare tutto nei quasi 37 Km di questa frazione contro il tempo che, tra l’altro, non sarà per loro del tutto agevole perché nei primi 11 Km si dovrà pedalare in salita per passare dai 655 metri della partenza, prevista presso l’abbazia cistercense di Santa María de Veruela (neofita della Vuelta così come il traguardo di Borja), ai 1000 metri spaccati dell’Alto del Moncayo che presenterà salita vera – anche se non impossibile – solamente negli ultimi 2,2 Km, caratterizzati da una pendenza media del 5,5%. La musica cambierà diametralmente nei rimanenti 25,4 Km che, pur essendo la discesa vera e propria limitata a un breve tratto immediatamente successivo allo scollinamento, avranno la fisionomia di una costante planata, fin sul traguardo di Borja, nel paese d’origine del famoso casato dei Borgia, e consentiranno ai cronoman di recuperare il tempo eventualmente perduto nella prima parte.

11a TAPPA: PAMPLONA – SANTUARIO DE SAN MIGUEL DE ARALAR (153,4 Km)

Ci sarà una sola tappa pirenaica nell’edizione 2014 della Vuelta ma quasi sicuramente lascerà il segno la doppiamente inedita scalata al santuario romanico di San Miguel de Aralar. I suoi 10 Km saranno affrontati per la prima volta nella storia e, altra novità, saranno quasi tutti pavimentati in cemento, con l’asfalto che, salutato a inizio ascesa, tornerà a far capolino sotto le ruote solamente negli ultimi 300 metri. Nel recente passato della Vuelta ci sono già state salite dal finale cementato (Cuitu Negru, Bola del Mundo), ma si era trattato di tronconi non così lunghi. Non si raggiungeranno le punte di pendenza estreme di quei traguardi, ma il particolare fondo – unito ai non trascurabili numeri di questa salita, che presenta una pendenza media del 7,5% e un picco del 14%, raggiunto a circa 1,5 Km dal traguardo – farà di questa una delle frazioni più importanti dell’edizione 2014 della corsa a tappe iberica. Prima di questo finale il tracciato proporrà un’altra salita, ma il Puerto de Lizarraga è troppo pedalabile e lontano dal traguardo e, dunque, la gara si accenderà esclusivamente lungo l’ascesa finale o in prossimità di essa. Inedito, come detto, l’arrivo al santuario di San Miguel de Aralar, Pamplona è, invece, una vecchia conoscenza della Vuelta con 23 tappe disputate tra il 1947 e il 2012, quando la corsa spagnola si aprì proprio nel capoluogo della Navarra con una cronometro a squadre vinta dalla Movistar. Mai nessun italiano si è imposto su questo traguardo che nel 1996 fu proposto anche al Tour de France (successo di Laurent Dufaux) e che era stato previsto anche durante la Vuelta del 1968 (sarebbe stata la 24a volta), quando la tappa fu sospesa e annullata a causa dello scoppio di una bomba lungo la discesa dal Puerto de Urbasa.

12a TAPPA: CIRCUITO DI LOGROÑO (166,4 Km)

Dopo 48 ore prevedibilmente intense sul piano agonistico, la Vueltà proporrà una sorta di giorno di riposo in corsa. La dodicesima frazione sarà, infatti, la più facile tra le 18 tappe in linea previste quest’anno. Il tracciato si annuncia semplicissimo, sotto tutti gli aspetti, a partire da quello planimetrico poiché si gareggerà in un circuito semicittadino di una ventina di chilometri, che dovrà essere ripetuto otto volte. Il grafico altimetrico sarà movimentato solo da una lievissima increspatura, collocata quasi a metà dell’anello, che non farà né gola, né paura a nessuno: l’esito più probabile per questa giornata sarà l’arrivo allo sprint, come quello vinto dal tedesco Degenkolb a Logroño nel 2012, quando la quinta tappa della Vuelta si disputò proprio su questo stesso circuito. Fu l’ultimo dei 15 traguardi finora disputati nel capoluogo della comunità autonoma della Rioja, dal 2012 insignita anche del titolo di capitale gastronomica della nazione spagnola. In precedenza qui si erano imposti, tra gli altri, gli italiani Ernesto Bono nel 1962 e Nicola Minali nel 1995, mentre il primo fu lo spagnolo Delio Rodríguez nel 1941.

13a TAPPA: BELORADO – OBREGÓN (PARQUE DE CABÁRCENO) (188,7 Km)

La seconda settima di Vuelta si chiuderà con una frazione di media montagna che pare la fotocopia di quella disputata, al terzo giorno di gara, viaggiando verso Arcos de la Frontera. Come in quella tappa si uscirà dalla fase altimetricamente più rilevante (tre GPM consecutivi, due di 3a e uno di 2a categoria) a una quarantina di chilometri dall’arrivo, in vista del quale si dovrà superare uno strappo che, a differenza di quello affrontato nel finale di Arcos, è più ripido e non coinciderà con l’arrivo ma culminerà quando mancheranno circa 1700 metri alla conclusione. Quella tappa era terminata con una volata di 45 corridori (contando anche quelli arrivati distaccati di 7″), mentre stavolta ci saranno più chanches per i fuggitivi, anche perché le squadre probabilmente punteranno a risparmiare energie in vista delle tre impegnative frazioni di montagna previste nei giorni successivi. Belorado, piccolo comune della comunità autonoma della Castiglia e León, ospiterà per la prima volta sulle sue strade la Vuelta, mentre all’interno del Parco della Natura di Cabárceno – conosciuto soprattutto per la sua fauna, che vi vive in regime di semilibertà – si è già conclusa una tappa nel 1996, vinta dopo una lunga fuga dall’italiano Biagio Conte, oggi ancora in gruppo essendo uno dei direttori sportivi della Cannondale Pro Cycling.

Mauro Facoltosi

Il santuario di Santuario di San Miguel de Aralar, traguardo dellundicesima tappa della Vuelta 2014 (www.ojodigital.com)

Il santuario di Santuario di San Miguel de Aralar, traguardo dell'undicesima tappa della Vuelta 2014 (www.ojodigital.com)

DE MARCHI SI CONSACRA ANCHE ALLA VUELTA

agosto 29, 2014 by Redazione  
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Il friulano aggiunge un altro sigillo prestigioso alla sua grandissima stagione, arrivando in solitaria ad Alcaudete dopo una fuga a quattro e un’azione personale negli ultimi chilometri. Momenti di paura per Froome, che è caduto a inizio tappa ma sembra non aver riportato gravi conseguenze.

La settima tappa della Vuelta a España, da Alhendín ad Alcaudete per 169 Km, nonostante la presenza di soli due GPM ufficiali è stata un continuo saliscendi, culminante con circa 6 Km di ininterrotta salita – pur leggera – fin sul traguardo. Non sono stati, però, i grandi capitani a giocarsi la vittoria di giornata, bensì una fuga lasciata scappare con troppa sufficienza dal gruppo.
Dopo una prima ora di continui tentativi di fuga, anche di gruppi piuttosto numerosi, falliti grazie soprattutto al controllo della Cannondale, lungo l’Alto de Illora (3a cat.) riescono ad avvantaggiarsi quattro uomini di qualità: Ryder Hesjedal (Garmin Sharp), Johann Tschopp (IAM Cycling), Hubert Dupont (AG2R La Mondiale) e Alessandro De Marchi (Cannondale). Nel frattempo nel gruppo il team Sky vive attimi di panico: Christopher Froome cade, riesce a rientrare quasi subito ma perde terreno in salita, anche perché costretto a richiedere l’intervento del medico. Fortunatamente per il team britannico tutto rientra sotto controllo, anche se Mikel Nieve (11° nella generale prima di questa tappa) riesce a rientrare solo a 30 Km dal traguardo, dopo un lungo inseguimento.
Mentre il quartetto riesce a guadagnare un margine importante sul gruppo (fino a 7’), altre cadute costringono tre atleti al ritiro, Ivan Santaromita (Orica GreenEdge), Bryan Nauleau (Europcar) e Aleksejs Saramotins (IAM Cycling). Le squadre più attive all’inseguimento sono la Trek e la Lampre Merida, stimolata da dichiarazioni importanti alla partenza di Filippo Pozzato, ma allo scollinamento dell’Alto Ahillo (2a cat., Km 121) i fuggitivi possono contare ancora su oltre 5’ di vantaggio, facendo apparire come tardivo il grande lavoro del gruppo, colpevole di aver sottovalutato sia la qualità degli attaccanti, sia la difficoltà del percorso.
La corsa si decide in un tratto in discesa a poco più di 15 Km dal traguardo quando, dopo che Dupont ha perso terreno dai compagni di fuga, in una curva a sinistra Hesjedal scivola e finisce a terra. Restano così davanti in modo un po’ fortuito De Marchi e Tschopp e, dopo un po’ di indecisione, visto che il canadese tardava a rientrare, il friulano allunga di forza su una salitella, deciso a giocarsi il tutto per tutto in un’azione solitaria di 13,5 Km. Il terreno sale a tratti con una certa decisione e De Marchi, già grande protagonista nell’ultimo Tour de France, si invola verso la vittoria, anche perché il gruppo, resosi conto di aver perso il treno di giornata, desiste dall’inseguimento. La pedalata dell’atleta della Cannondale è nettamente più efficace rispetto agli ex-compagni di fatica e riesce a scavare un margine di tutta sicurezza.
Arriva così la prima vittoria italiana in questa Vuelta grazie a un De Marchi contentissimo, che festeggia già a 1,5 Km dall’arrivo e che, dopo il successo al Giro del Delfinato e il numero rosso finale conquistato al Tour, sembra aver preso consapevolezza della sua nuova dimensione di valore. Alle sue spalle arriva a 1’35” Hesjedal, che regola facilmente Dupont e Tschopp. Nel gruppo c’è lo scatto a sorpresa negli ultimi metri di Daniel Martin (Garmin Sharp), a cui reagiscono Philippe Gilbert (BMC) e un Froome brillante nonostante la caduta: questi tre uomini chiudono a 2’17” e guadagnano 3” sul resto del gruppo, classificato a 2’20” e capeggiato da un ottimo Gianluca Brambilla (OmegaPharma QuickStep). Da segnalare la caduta nella concitazione finale del giovane scalatore Warren Barguil (Giant Shimano), che taglia il traguardo spingendo a mano la bicicletta.
La classifica generale resta guidata da Valverde (Movistar) con 15” su Quintana, 18” su Contador e 19” su Froome. Tutto invariato anche nelle altre classifiche, con l’austriaco Tschopp che, con gli 8 punti conquistati oggi, potrebbe dedicarsi al tentativo di conquista della maglia a pois.
La giornata di domani potrebbe concedere un po’ di tregua almeno per i protagonisti della classifica generale: l’ottava tappa della Vuelta, da Baeza ad Albacete, pur misurando 207 Km presenta, infatti, un profilo altimetrico pressoché pianeggiante. Ci attendiamo una rivincita tra il nervoso Bouhanni e Degenkolb.

Giorgio Vedovati

ORDINE D’ARRIVO

1 Alessandro De Marchi (Ita) Cannondale 4:01:52
2 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:01:34
3 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:35
4 Johann Tschopp (Swi) IAM Cycling
5 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 0:02:17
6 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp
7 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:02:18
8 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:02:20
9 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team
10 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo
11 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team
12 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team
13 Damiano Caruso (Ita) Cannondale
14 Joaquím Rodríguez Oliver (Spa) Team Katusha
15 Michael Matthews (Aus) Orica GreenEdge
16 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
17 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka
18 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
19 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
20 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale
21 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo
22 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida
23 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha
24 Rigoberto Urán (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
25 Johan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge
26 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
27 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits
28 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
29 Haimar Zubeldia Aguirre (Spa) Trek Factory Racing
30 Andre Fernando S Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp
31 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
32 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits
33 Natnael Berhane (Eri) Team Europcar
34 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
35 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida
36 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Belisol
37 Laurens ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team
38 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
39 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team
40 Kenny Elissonde (Fra) FDJ.fr
41 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
42 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale
43 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo
44 Andrey Amador Bikkazakova (Crc) Movistar Team
45 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
46 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team
47 Chris Anker Sørensen (Den) Tinkoff-Saxo
48 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky
49 Sergio Miguel Moreira Paulinho (Por) Tinkoff-Saxo
50 Guillaume Levarlet (Fra) Cofidis, Solutions Credits

CLASSIFICA GENERALE

1 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 26:52:20
2 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 0:00:15
3 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 0:00:18
4 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:00:20
5 Johan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge 0:00:41
6 Joaquím Rodríguez Oliver (Spa) Team Katusha 0:00:45
7 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:00:55
8 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:58
9 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:01:02
10 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:01:06
11 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:01:09
12 Samuel Sánchez Gonzalez (Spa) BMC Racing Team 0:01:11
13 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:01:12
14 Rigoberto Urán (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:01:18
15 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:01:19
16 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:01:26
17 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:01:34
18 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:01:47
19 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:01:57
20 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:02:06
21 Laurens ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:02:25
22 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:02:29
23 Andre Fernando S Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp 0:02:30
24 Haimar Zubeldia Aguirre (Spa) Trek Factory Racing 0:02:35
25 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:02:44
26 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:02:46
27 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo 0:02:52
28 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team 0:03:10
29 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:03:47
30 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 0:04:47
31 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:05:48
32 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:06:03
33 Natnael Berhane (Eri) Team Europcar 0:06:10
34 Kenny Elissonde (Fra) FDJ.fr 0:06:36
35 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:42
36 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:07:08
37 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:07:13
38 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:07:29
39 Chris Anker Sørensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:07:47
40 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale 0:08:09
41 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:08:19
42 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 0:08:22
43 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team
44 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 0:08:38
45 Gorka Izagirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:08:47
46 Andrey Amador Bikkazakova (Crc) Movistar Team 0:09:01
47 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo 0:11:42
48 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha 0:12:40
49 Michael Matthews (Aus) Orica GreenEdge 0:12:58
50 Sergio Miguel Moreira Paulinho (Por) Tinkoff-Saxo 0:13:19

Con Alessandro De Marchi, primo trionfo italiano sulle strade della Vuelta 2014 (foto Bettini)

Con Alessandro De Marchi, primo trionfo italiano sulle strade della Vuelta 2014 (foto Bettini)

29-08-2014

agosto 29, 2014 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

L’italiano Alessandro De Marchi (Cannondale) si è imposto nella settima tappa, Alhendín – Alcaudete, percorrendo 169 Km in 4h01′52″ alla media di 41,924 Km/h. Ha preceduto di 1′35″ il canadese Hesjedal e il francese Dupont. Lo spagnolo Alejandro Valverde Belmonte (Movistar Team) è ancora in maglia “roja” con 15″ sul colombiano Quintana Rojas e 18″ su Contador Velasco. Miglior italiano Fabio Aru (Astana Pro Team), 8° a 58″.

TOUR DE L’AVENIR

Il colombiano Miguel Ángel López si è imposto nella sesta tappa, St-Gervais-les-Bains – La Rosière-Montvalezan, percorrendo 108,4 Km in 3h18′05″ alla media di 32,835 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Power e di 3″ il russo Rybalkin. Miglior italiano Giulio Ciccone* (Team Colpack), 6° a 51″. Ángel López è ancora leader della classifica con 27″ su Power e 44″ su Rybalkin. Miglior italiano Ciccone*, 6° a 1′38″

*dilettante

TOUR DE POUITOU-CHARENTES

Lo spagnolo Jesús Herrada (Movistar Team) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Lezay – Poitiers, percorrendo 191,9 Km in 4h28′32″ alla media di 42,877 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Bakelants e l’italiano Nicola Ruffoni (Bardiani – CSF). Il francese Sylvain Chavanel (IAM Cycling) si impone in classifica con 47″ sul canadese Tuft e 1′01″ sul francese Lemoine. Miglior italiano Mauro Finetto (Neri Sottoli – Yellow Fluo), 15° a 2′13″

TOUR DO RIO

Il brasiliano José Eriberto Silva Medeiros Rodrigues (Ironage-Colner) si è imposto nella quarta tappa, Três Rios – Teresópolis, percorrendo 120,3 Km in 2h58′54″ alla media di 40,346 Km/h. Ha preceduto di 5′31″ l’argentino Clavero e di 5′35″ il brasiliano Panizo. Miglior italiano Mirko Tedeschi (Neri Sottoli – Yellow Fluo), 10° a 7′01″. Lo spagnolo Oscar Sevilla Ribera (EPM-UNE-Área Metropolitana) è ancora leader della classifica con 5″ sul connazionale César Veloso e 1′20″ sul brasiliano Da Silva Ramos. Miglior italiano Tedeschi, 25° a 11′20″

CIME VERDI INEVITABILMENTE A VALVERDE: MA CON CHE ESIBIZIONE!

agosto 28, 2014 by Redazione  
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Sull’alto de Cumbres Verdes bastano tre km per sparpagliare il gruppo e mettere in fila, in tutti i sensi, i migliori. La sorpresa è che tanto la selezione quanto il colpo di fioretto finale portano la firma di uno stesso atleta: il “gregario” Valverde. I reduci del Tour Froome e Contador gli stanno addosso, più opachi “Purito” e Quintana. Bene Aru.

Tappa riduzionista: una sola salita di rilievo nel finale, e pure corta. Una fuga minimalista, a due, che prende il largo: protagonisti ne sono una coppia di cocciuti dell’evasione come Mas Bonet della Caja Rural, pure a caccia di punti per la maglia a pois blu di miglior scalatore, e Pim Ligthart della Lotto. Applausi a entrambi per aver avuto l’ardire di scappare soli nell’ardente campagna andalusa, e specialmente all’olandese, capace di resistere, seppur illusoriamente, all’arrembaggio del gruppo nel primo km dell’ultima salita.
Bravi nell’accumulare il più ampio vantaggio mai raggranellato fin qui da una fuga durante questa Vuelta, però la montagna di minuti verrà sminuzzata in un pulviscolo di secondi da un gruppo che nel finale appare travolgente, sotto la spinta di Garmin prima – per Daniel Martin – e Katusha poi, ovviamente per “Purito”, con la collaborazione dell’Orica che fa pure un pensierino a Chaves. Risultato: un vero tornado, come la tromba di sabbia che saluta il passaggio del gruppo (“in un vortice di polvere gli altri vedevan siccità”…, da “Il Suonatore Jones” di Fabrizio De Andrè). Tendenti all’insignificante anche i primi allunghi dalla testa del gruppo una volta imboccata la salita finale, di Le Mevel prima e Bennett poi.
Veniamo al dunque, allora, e “il dunque” ha nome e cognome: Alejandro Valverde. Il murciano si mette in testa al gruppo e comincia a scandire un ritmo satanico. Diavolo verde! L’azione, intensa e regolare, ricorda quella del Giro dei Paesi Baschi, conclusasi allora con il contropiede beffardo subìto da parte di Contador.
Il gruppo, fino a quel punto piuttosto corposo, inizia a sfaldarsi, a sgretolarsi, a ridursi ai minimi termini. L’opera di gregariato per Quintana appare chiara, ma le centinaia di metri trascorrono, duramente, e non ci sono attacchi. Certo, i crolli non mancano: il lavoro della Garmin (Talansky – pure lui ormai fuori classifica – incluso), svanisce nel nulla di un Daniel Martin in difficoltà su un arrivo in teoria a lui adatto, fino a chiudere con un minuto di distacco… accumulato in un paio di km! Dietro Martin arriva Urán, lontano come tutto il suo team dai fasti del Giro. Evans fa un altro passo verso il ritiro, la grinta nulla può contro l’anagrafe. Van den Broeck allo sbando.
Limiteranno i danni Gesink, Barguil, Pardilla… Ma di fatto alla flamme rouge ci arrivano in testa solo nove atleti: oltre a Balaverde ci sono i quattro massimi pretendenti alla Vuelta, ovvero i due fenomeni convalescenti Contador e Froome, Quintana voglioso di conferme e Joaquim Rodriguez affamato di rivincita. Poi un Dani Navarro anch’egli respinto con violenza dal Tour (sarà una formula vincente per la Vuelta, questa di lasciare il Tour a metà?), e i promettentissimi gioiellini Aru e Chaves.
Una selezione devastante.
Froome che si aggirava a fondo gruppetto mette il naso avanti, ma senza convinzione, Contador sembra titubante, Quintana fermo come una sfinge, ai -700 metri non poteva che partire “Purito”. L’accelerazione è secca, ma non abbastanza: Valverde, proprio lui, chiude. La ruggine tra i due è troppa perché il catalano possa decidere di portarsi al traino il suo passato capitano per poi regalargli tappa e maglia e l’azione sfuma, mentre da dietro si riporta sotto Froome.
Rimangono solo “i magnifici cinque” (Chaves e Aru, nell’ordine, hanno comprensibilmente ceduto alla serie di fiammate) ma Quintana appare, a sorpresa, in difficoltà.
La meta si avvicina, e con essa la sensazione, in tutti, che Valverde sprizzi forza da tutti i pori. Dalla testa del gruppetto, da un posto “da gregario”, lancia ai -200 metri una lunghissima progressione che smonta ogni resistenza. Froome prova a riportarsi sotto da dietro, Contador gli morde la ruota a denti stretti, in un’immagine che ricorda il Delfinato, ma Valverde ha tempo perfino di esultare, concedendo alla coppia di avversari di tagliare il traguardo con il suo stesso tempo.
“Purito” a nemmeno dieci secondi (ma su una cima che sarebbe stata perfetta per lui), Quintana a dodici, Valverde in rosso. Strepitoso.
Vero è che su pendenze siffatte l’effetto della scia è ridotto se non perfino nullo (si saliva a tratti intorno ai 15km/h), il che riduce l’essenza del lavoro di “gregariato” svolto, ma vedere il medesimo corridore fare una selezione secca, chiudere su uno scatto a tutta, riportarsi in testa e prendersi d’autorità la tappa è stato uno spettacolo.
Tappa minima, ma quanta azione in soli tremila metri. E siamo solo all’inizio.

Gabriele Bugada

ORDINE D’ARRIVO

1 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 4:35:27
2 Christopher Froome (GBr) Team Sky
3 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo
4 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha 0:00:08
5 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 0:00:12
6 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:18
7 Jhoan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica Greenedge 0:00:25
8 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits
9 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:00:32
10 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:00:33
11 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano
12 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:00:40
13 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:00:44
14 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
15 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:00:47
16 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:00:56
17 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:00:59
18 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp
19 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:01:04
20 Adam Yates (GBr) Orica Greenedge 0:01:07
21 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
22 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:01:15
23 Kenny Elissonde (Fra) FDJ.fr 0:01:19
24 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:01:23
25 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:01:25
26 Jerome Coppel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:01:31
27 André Cardoso (Por) Garmin Sharp 0:01:39
28 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:01:43
29 George Bennett (NZl) Cannondale
30 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:01:48
31 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
32 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:01:53
33 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:01:54
34 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:57
35 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo 0:02:12
36 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:02:16
37 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team
38 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
39 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 0:02:20
40 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:02:23
41 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:02:30
42 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:03:10
43 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:03:13
44 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:03:44
45 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:03:55
46 Stef Clement (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:04:17
47 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha
48 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:04:29
49 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Belisol 0:04:47
50 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka

CLASSIFICA GENERALE

1 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 22:48:08
2 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 0:00:15
3 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 0:00:18
4 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:00:22
5 Jhoan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica Greenedge 0:00:41
6 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha 0:00:45
7 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:00:55
8 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:58
9 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:01:02
10 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:01:06
11 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:01:09
12 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:01:11
13 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:01:12
14 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:01:18
15 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:01:19
16 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:01:26
17 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:01:37
18 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:01:47
19 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:01:57
20 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:02:06
21 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:02:25
22 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:02:29
23 André Cardoso (Por) Garmin Sharp 0:02:30
24 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:02:35
25 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 0:02:40
26 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:02:44
27 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:02:46
28 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo 0:02:52
29 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team 0:03:10
30 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:03:47
31 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 0:04:47
32 George Bennett (NZl) Cannondale 0:05:16
33 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:05:48
34 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:06:03
35 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
36 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:06:10
37 Romain Sicard (Fra) Team Europcar
38 Kenny Elissonde (Fra) FDJ.fr 0:06:36
39 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:42
40 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:07:10
41 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:07:29
42 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:07:47
43 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:07:49
44 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale 0:08:09
45 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:08:19
46 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 0:08:22
47 Andrey Amador Bakkazakova (CRc) Movistar Team 0:09:01
48 Andrew Talansky (USA) Garmin Sharp 0:09:29
49 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:09:56
50 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha 0:10:27

Valvede trionfa nel primo traguardo di montagna della Vuelta 2014 (foto Bettini)

Valvede trionfa nel primo traguardo di montagna della Vuelta 2014 (foto Bettini)

28-08-2014

agosto 28, 2014 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Lo spagnolo Alejandro Valverde Belmonte (Movistar Team) si è imposto nella sesta tappa, Benalmádena – La Zubia (Alto Cumbres Verdes), percorrendo 167,1 Km in 4h35′27″ alla media di 36,399 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Froome e lo spagnolo Contador Velasco. Miglior italiano Fabio Aru (Astana Pro Team), 6° a 18″. Valverde Belmonte è tornato in maglia “roja” con 15″ sul colombiano Quintana Rojas e 18″ su Contador Velasco. Miglior italiano Miglior italiano Aru, 8° a 58″.

TOUR DE L’AVENIR

Il belga Dylan Teuns (BMC Racing Team) si è imposto nella quinta tappa, Bons-en-Chablais – Les Carroz-d’Arâches, percorrendo 101,6 Km in 2h21′09″ alla media di 43,188 Km/h. Ha preceduto di 8″ il russo Foliforov e il norvegese Eiking. Miglior italiano Giulio Ciccone* (Team Colpack), 7° a 8″. Il colombiano Miguel Ángel López è ancora leader della classifica con 12″ sull’olandese Oomen e 27″ sull’australiano Power. Miglior italiano Ciccone*, 7° a 47″

*dilettante

TOUR DE POUITOU-CHARENTES

Due tappe disputate nel terzo giorno di gara.
Al mattino, l’italiano Nicola Ruffoni (Bardiani Valvole – CSF Inox) si è imposto nella terza tappa, Montmorillon – L’Isle Jourdain, percorrendo 111 Km in 2h30′43″ alla media di 44,189 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Jans e il britannico Mark Cavendish (Omega Pharma – Quick-Step), ancora leader della classifica con 14″ su Jans e 16″ sul francese Daniel. Miglior italiano Ruffoni, 4° a 16″
Nel pomeriggio, il francese Sylvain Chavanel (IAM Cycling) si è imposto nella quarta tappa, cronometro individuale Availles Limouzine – L’Isle Jourdain, percorrendo 24,3 Km in 29′04″ alla media di 50,160 Km/h. Ha preceduto di 44″ il canadese Tuft e di 58″ il francese Lemoine. Miglior italiano Stefano Pirazzi (Bardiani Valvole – CSF Inox), 18° a 2′07″. Chavanel è il nuovo leader della classifica con 47″ su Tuft e 1′01″ su Lemoine. Miglior italiano Mauro Finetto (Neri Sottoli – Yellow Fluo), 15° a 2′13″

TOUR DO RIO

L’argentino Cristian Clavero (Ironage-Colner) si è imposto nella terza tappa, Volta Redonda – Três Rios, percorrendo 167,2 Km in 4h03′40″ alla media di 41,171 Km/h. Ha preceduto allo sprint il brasiliano Andriato e il venezuelano Monsalve Pertsinidis. Miglior italiano Mirko Tedeschi (Neri Sottoli – Yellow Fluo), 27° a 33″. Lo spagnolo Oscar Sevilla Ribera (EPM-UNE-Área Metropolitana) è ancora leader della classifica con 5″ sul connazionale César Veloso e 1′14″ su Andriato. Miglior italiano Tedeschi, 30° a 9′56″

DEGENKOLB FA IL BIS A RONDA, MATTHEWS TIENE LA “ROJA“

agosto 27, 2014 by Redazione  
Filed under News

Il tedesco vince per il secondo giorno consecutivo precedendo un Bouhanni che ha protestato a lungo per un’inesistente irregolarità. Prime schermaglie tra i big della classifica generale, con Froome che ha conquistato alcuni secondi di abbuono e la Tinkoff-Saxo che ha attaccato nel vento mettendo fuori gioco Talansky.

La quinta tappa della Vuelta a España, da Priego de Córdoba a Ronda per 180 Km, prevedeva un percorso leggermente vallonato prima di un finale incerto con una salita, non durissima ma piuttosto lunga, collocata a 15 Km dal traguardo.
Come ieri, anche oggi la fuga di giornata è partita fin dal via ufficiale della corsa, quando Tony Martin (OmegaPharma QuickStep) e Pim Ligthart (Lotto Belisol) hanno subito guadagnato un buon margine sul gruppo. Tuttavia la FDJ e la Giant, sperando di poter portare in volata i propri campioni Bouhanni e Degenkolb, hanno mantenuto sotto controllo il vantaggio della coppia, non facendole mai superare i 3’ e temendo soprattutto che il campione del mondo a cronometro potesse inscenare una delle sue portentose azioni di resistenza alla rimonta del gruppo. In realtà, già attorno al Km 100 Martin, visto l’esiguo margine accumulato e le scarsissime possibilità di successo, ha preferito rialzarsi e farsi riassorbire dal gruppo, lasciando da solo al vento e al caldo l’olandese Ligthart. La giornata è trascorsa perlopiù in grande tranquillità: a un’andatura mai esagerata, anche per colpa delle temperature sempre sopra i 35°C, l’intento principale dei corridori è stato dissetarsi e rinfrescarsi. A sorpresa, però, poco prima dello sprint intermedio di Campillos (Km 121,5), il team Sky ha attaccato e Christopher Froome, aiutato da Christian Knees, ha conquistato 2 secondi di abbuono: un bottino molto magro, ma anche un forte segnale psicologico dato ai rivali. Le sorprese non erano ancora finite e a circa 40 Km dalla conclusione la Tinkoff-Saxo di Alberto Contador ha accelerato notevolmente l’andatura con l’obiettivo di spezzare il gruppo, sfruttando il vento e i molti cambi di direzione. L’operazione ha diviso in diversi tronconi il plotone, lasciando davanti solo una settantina di corridori – con quasi tutti i migliori – e andando a recuperare in poco tempo Ligthart. Sono, invece, rimasti attardati, tra gli altri, Andrew Talansky (Garmin Sharp) e Julian Arredondo (Trek), giunti al traguardo rispettivamente con 3’51” e addirittura 13’32” di ritardo.
L’unico GPM di giornata, il Puerto El Saltillo (3a cat.), è iniziato così con grande concitazione. La gran parte dei 12,5 Km di salita erano molto pedalabili e il ritmo regolare della Tinkoff-Saxo non è riuscito a scremare ulteriormente il gruppo. Ormai in prossimità dello scollinamento la Caja Rural Seguros ha mosso due uomini per difendere la maglia a pois di Lluis Más Bonet, ma, rimasto questo senza gambe, è stato il compagno Amets Txurruca a transitare per primo, incalzato da Sergio Pardilla (MTN Qhubeka).
Senza una vera e propria discesa, la tappa è rimasta in quota fin verso l’arrivo di Ronda, con solo delle lievi pendenze favorevoli ad allungare le fila del gruppo. Da segnalare un nuovo attacco azzardato di Alejandro Valverde (Movistar), durato però pochissimi metri. In breve si è arrivati così alla volata tra un plotone ristretto ma comunque con la presenza delle tre ruote sulla carta più veloci, Nacer Bouhanni (FDJ), John Degenkolb (Giant Shimano) e Michael Matthews (Orica GreenEdge), tutti già vincitori in questa Vuelta. Entrati a grandissima velocità nell’ultimo chilometro, è stata la BMC a lanciare la volata in favore di Philippe Gilbert (finito 7°), stimolato dalla strada che tendeva leggermente a salire. L’azione decisiva è arrivata, però, da John Degenkolb, partito piuttosto lungo ma capace di guadagnare il terreno sufficiente per contenere la rimonta di Bouhanni alle transenne e di bissare la vittoria di ieri. Esecrabile il comportamento dello sprinter francese, che, non trovando spazio, si è lamentato platealmente alzando un braccio già durante la volata e maledicendo il tedesco, in realtà assolutamente innocente in quanto ha mantenuto perfettamente la propria traiettoria. Terzo posto per il giovane Moreno Hofland (Belkin), che ha tenuto fede ai propositi con cui voleva essere protagonista di questa tappa, davanti a Jasper Stuyven (Trek) e Paul Martens (Belkin). Per gli italiani registriamo il nono e il decimo posto di Kristian Sbaragli (MTN Qhubeka) e di Roberto Ferrari (Lampre Merida), mentre Matthew è finito solo 11°. Nonostante i primi tredici atleti sul traguardo abbiano approfittato di un buco di 5” sul resto del gruppo, nella classifica generale è rimasto praticamente tutto invariato, al di là dei distacchi rimediati a causa del vento.
Domani la sesta tappa presenterà il primo vero arrivo in salita di questa Vuelta. I 167 Km da Benalmádena a La Zubia si concluderanno infatti con l’Alto Cumbres Verdes (1a cat.), dopo altre due salite meno impegnative da affrontare nella parte centrale del percorso. Assisteremo sicuramente a una grande battaglia tra i contendenti per il successo finale e potremo valutare le reali condizioni fisiche dei tanti pretendenti arrivati in corsa dopo gravi infortuni o un lungo periodo lontano dalle gare.

Giorgio Vedovati

ORDINE D’ARRIVO

1 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano 4:41:47
2 Nacer Bouhanni (Fra) FDJ.fr
3 Moreno Hofland (Ned) Belkin Pro Cycling Team
4 Jasper Stuyven (Bel) Trek Factory Racing
5 Paul Martens (Ger) Belkin Pro Cycling Team
6 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale
7 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
8 Vicente Reynes Mimo (Spa) IAM Cycling
9 Kristian Sbaragli (Ita) MTN – Qhubeka
10 Roberto Ferrari (Ita) Lampre-Merida
11 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge
12 Jens Debusschere (Bel) Lotto Belisol
13 Yauheni Hutarovich (Blr) AG2R La Mondiale
14 Romain Hardy (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:05
15 Christopher Froome (GBr) Team Sky
16 Peter Kennaugh (GBr) Team Sky
17 Damiano Caruso (Ita) Cannondale
18 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team
19 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
20 André Cardoso (Por) Garmin Sharp
21 Nikolas Maes (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
22 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
23 Maximiliano Ariel Richeze (Arg) Lampre-Merida
24 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
25 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
26 Koen De Kort (Ned) Team Giant-Shimano
27 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team
28 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team
29 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
30 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka
31 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano
32 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky
33 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha
34 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
35 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo
36 Jhoan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica Greenedge
37 Jerome Coppel (Fra) Cofidis, Solutions Credits
38 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
39 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
40 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp
41 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team
42 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
43 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
44 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
45 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha
46 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
47 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team
48 Andrey Amador Bakkazakova (CRc) Movistar Team
49 Johan Le Bon (Fra) FDJ.fr
50 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits

CLASSIFICA GENERALE

1 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge 18:12:31
2 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 0:00:13
3 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:00:20
4 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:24
5 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:00:26
6 Jhoan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica Greenedge
7 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:00:29
8 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:00:32
9 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo
10 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team
11 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:00:34
12 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
13 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:00:38
14 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:00:39
15 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:41
16 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:00:45
17 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha 0:00:47
18 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky
19 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:00:48
20 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:00:49
21 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:50
22 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
23 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
24 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo
25 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:00:51
26 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:54
27 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano 0:01:01
28 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
29 André Cardoso (Por) Garmin Sharp
30 Andrey Amador Bakkazakova (CRc) Movistar Team
31 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team 0:01:04
32 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:01:08
33 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:01:11
34 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:01:13
35 Vicente Reynes Mimo (Spa) IAM Cycling 0:01:15
36 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:01:27
37 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 0:01:39
38 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:01:51
39 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:02:08
40 Elia Favilli (Ita) Lampre-Merida 0:02:22
41 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 0:02:37
42 Sergio Miguel Moreira Paulinho (Por) Tinkoff-Saxo 0:02:50
43 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:03:28
44 George Bennett (NZl) Cannondale 0:03:43
45 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha 0:03:44
46 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:04:15
47 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:04:25
48 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
49 Valerio Conti (Ita) Lampre-Merida 0:04:32
50 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team 0:04:46

Degenkolb riassapora il gusto del successo sul traguardo di Córdoba: era dal 30 marzo, giorno della Gand-Wevelgem, che non vinceva (foto Bettini)

Degenkolb riassapora il gusto del successo sul traguardo di Córdoba: era dal 30 marzo, giorno della Gand-Wevelgem, che non vinceva (foto Bettini)

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