11-05-2014
maggio 11, 2014 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
GIRO D’ITALIA
Il tedesco Marcel Kittel (Team Giant – Shimano) si è imposto anche nella terza tappa, Armagh – Dublino, percorrendo 187 Km in 4h28′43″, alla media di 41,754 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Swift e l’italiano Elia Viviani (Cannondale Pro Cycling Team). L’australiano Michael Matthews (Orica – GreenEDGE) è ancora maglia rosa, con 8″ sull’italiano Alessandro Petacchi (Omega Pharma – Quick Step) e 10″ sull’italiano Daniel Oss (BMC Racing Team)
AMGEN TOUR OF CALIFORNIA
Il britannico Mark Cavendish (Omega Pharma – Quick Step) si è imposto nella prima tappa, circuito di Sacramento, percorrendo 193,1 Km in 4h44′17″, alla media di 40,755 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Degenkolb e l’olandese Hofland. Miglior italiano Fabio Sabatini (Cannondale Pro Cycling Team), 31°. Cavendish è il primo leader della classifica, con 4″ su Degenkolb e 6″ su Hofland. Miglior italiano Sabatini, 32° a 10″
4 JOURS DE DUNKERQUE – TOUR DU NORD-PAS-DE-CALAIS
Il francese Jimmy Engoulvent (Team Europcar) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Saint-Pol-sur-Mer – Dunkerque, percorrendo 177,1 Km in 4h12′27″, alla media di 42,091 Km/h. Ha preceduto di 7″ il belga Zingl e di 9″ il lituano Bagdonas. Miglior italiano Matteo Pelucchi (IAM Cycling), 6° a 12″. Il francese Arnaud Démare si impone in classifica, con 6″ sul francese Sylvain Chavanel e sul danese Valgren Andersen. Miglior italiano Cesare Benedetti (Team NetApp – Endura), 56° a 31′13″.
CIRCUIT DE WALLONIE – VILLE DE FLEURUS
L’olandese Maurits Lammertink (Cyclingteam Jo Piels) si è imposto nella corsa belga, circuito di Fleurus (Lambusart), percorrendo 176,5 Km in 4h06′26″, alla media di 42,973 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Claeys e di 17″ il belga De Tier. Unico italiano in gara Corrado Lampa (Team Differdange – Losch), 61° a 4′44″
RINGERIKE GP
Il danese Magnus Cort Nielsen (Cult Energy Vital Water) si è imposto nella corsa norvegese, circuito di Hønefoss, percorrendo 173,9 Km in 4h13′37″, alla media di 41,140 Km/h. Ha preceduto allo sprint i norvegesi Bystrøm e Skjerping.
SZLAKIEM GRODÒW PIASTOWSKICH (Polonia)
Il tedesco Stefan Schumacher (Christina Watches – KUMA powered by DANA) si è imposto nella terza ed ultima tappa, circuito a cronometro di Polkowice, percorrendo 30,2 Km in 38′31″, alla media di 47,045 Km/h. Ha preceduto di 3″ il polacco Mateusz Taciak (CCC Polsat Polkowice) e di 11″ il tedesco Politt. Miglior italiano Alessandro Mazzi (Utensilnord Ora24.eu), 16° a 1′23″. Taciak si impone in classifica, con 23″ sul connazionale Rutkiewicz e 35″ sul tedesco Herklotz. Miglior italiano Davide Rebellin (CCC Polsat Polkowice), 5° a 1′34″
TOUR D’AZERBAÏDJAN
Il francese Justin Jules (La Pomme Marseille) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Baku, percorrendo 201,6 Km in 4h41′07″, alla media di 43,028 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’algerino Reguigui e il polacco Honkisz. Miglior italiano Nicola Testi (Androni Giocattoli – Venezuela), 9°. Il russo Ilnur Zakarin (RusVelo) si impone in classifica con 1′52″ sull’ucraino Buts e 1′57″ sull’australiano Lapthorne. Miglior italiano Francesco Failli (Neri Sottoli), 17° a 5′40″.
TROFEO MATTEOTTI DILETTANTI
L’italiano Alessandro Tonelli (Zalf Euromobil Désirée Fior) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Marcialla, percorrendo 150 Km in 3h42′00″, alla media di 40,540 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Luca Sterbini (Team Pala Fenice) e Daniele Cavasin (Zalf Euromobil Désirée Fior)
CAMPIONATI PANAMERICANI DI CICLISMO – STRADA UOMINI
L’ecuadoriano Byron Patricio Guama De la Cruz (Team Ecuador) si è imposto nella corsa su strada, circuito di Puebla (Messico), percorrendo 177,6 Km in 4h33′42″, alla media di 38,933 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Rosskopf e il colombiano Suarez Suarez.
ENGOUL…VENT IN POPPA A DUNKERQUE! A DÉMARE LA “QUATTRO GIORNI”
La tappa conclusiva della Quattro Giorni di Dunkerque vede la vittoria del francese Jimmy Engoulvent dell’Europcar, bravo a concretizzare un attacco nel finale, sul quale il gruppo è incapace di chiudere. Secondo si piazza Zingle della Cofidis, mentre Bagdonas (AG2R) finisce terzo. Pelucchi, sesto, è il primo italiano, preceduto da Démare che si aggiudica per la seconda volta consecutiva la breve corsa francese.
Jimmy Engoulvent dimostra di avere un buon feeling con la Quattro Giorni di Dunkerque, visto che dopo averla vinta nel 2012, si aggiudica oggi per la terza volta una tappa della breve corsa francese. Infatti, già vincitore della seconda tappa nel 2009 e della terza nel 2012, il ciclista di Le Mans ottiene la sua terza affermazione nell’ultima tappa dell’edizione 2014. Partito in contrattacco insieme a Zingle (Cofidis), Bagdonas (AG2R) e Mol (Veranclassic), ha saputo resistere al veemente ritorno del gruppo, tirato da FDJ.fr e Giant-Shimano. Anzi, proprio un suo allungo nel finale gli ha consentito di tagliare il traguardo di Dunkerque con 7 secondi di vantaggio su Zingle e 9 su Bagdonas e Mol, mentre dopo 12 secondi, quel che rimaneva del gruppo principale (44 corridori in tutto) veniva regolato da Arnaud Démare, che anticipava in quinta posizione l’italiano Matteo Pelucchi. E’ stata una tappa conclusiva che si è svolta senza troppe sorprese, nella quale la FDJ.fr ha protetto il suo capitano Démare evitandogli rischi di sorta. Il corridore francese si aggiudica così per il secondo anno consecutivo la Quattro Giorni di Dunkerque, in particolare grazie ai suoi exploit nelle prime due tappe. Sicuramente un buon viatico verso il Tour de France, che lo vedrà come uno dei ciclisti più attesi, soprattutto negli arrivi in volata. Secondo si piazza Sylvain Chavanel, che ottiene un buon risultato dopo l’estenuante campagna del Nord di Marzo e Aprile, mentre è giustamente da segnalare il terzo posto conclusivo di Michael Valgren Andersen, interessante 22enne danese della Tinkoff – Saxo.
Giuseppe Scarfone
ORDINE D’ARRIVO
1 Jimmy Engoulvent (Fra) Team Europcar 4:12:27
2 Romain Zingle (Bel) Cofidis, Solutions Credits 0:00:07
3 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale 0:00:09
4 Wouter Mol (Ned) Veranclassic – Doltcini
5 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr 0:00:12
6 Matteo Pelucchi (Ita) IAM Cycling
7 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Shimano
8 Ralf Matzka (Ger) Team NetApp-Endura
9 Andreas Stauff (Ger) MTN – Qhubeka
10 Timothy Dupont (Bel) Roubaix Lille Metropole
11 Antoine Demoitie (Bel) Wallonie – Bruxelles
12 Tom Van Asbroeck (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise
13 Martin Reimer (Ger) MTN – Qhubeka
14 Yannick Martinez (Fra) Team Europcar
15 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits
16 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
17 Maxime Vantomme (Bel) Roubaix Lille Metropole
18 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
19 Stéphane Poulhies (Fra) Cofidis, Solutions Credits
20 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling
21 Michael Valgren Andersen (Den) Tinkoff-Saxo
22 Laurens De Vreese (Bel) Wanty-Groupe Gobert
23 Jonas Rickaert (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise
24 Pieter Jacobs (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise
25 Jan Ghyselinck (Bel) Wanty-Groupe Gobert
26 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale
27 Gorik Gardeyn (Bel) Veranclassic – Doltcini
28 Sébastien Delfosse (Bel) Wallonie – Bruxelles
29 Steven Tronet (Fra) BigMat – Auber 93
30 Sébastien Minard (Fra) AG2R La Mondiale
31 Pierre Luc Perichon (Fra) Bretagne Séché Environnement
32 Jean-Pierre Drucker (Lux) Wanty-Groupe Gobert
33 Tim Declercq (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise
34 Mickaël Delage (Fra) FDJ.fr
35 Yoann Paillot (Fra) Team La Pomme Marseille 13
36 Edwig Cammaerts (Bel) Cofidis, Solutions Credits
37 Blaz Jarc (Slo) Team NetApp-Endura
38 Frédéric Amorison (Bel) Wallonie – Bruxelles
39 Alexandre Pichot (Fra) Team Europcar
40 Pierrick Fédrigo (Fra) FDJ.fr
41 Yoann Offredo (Fra) FDJ.fr
42 Stéphane Rossetto (Fra) BigMat – Auber 93
43 Clement Saint Martin (Fra) Team La Pomme Marseille 13
44 Vincent Jerome (Fra) Team Europcar 0:00:12
45 David Boucher (Bel) FDJ.fr
46 Yohann Gené (Fra) Team Europcar
47 Nico Sijmens (Bel) Wanty-Groupe Gobert
48 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits
49 Thierry Hupond (Fra) Team Giant-Shimano 0:00:25
50 Julien Fouchard (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:31
CLASSIFICA GENERALE
1 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr 22:14:25
2 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:00:06
3 Michael Valgren Andersen (Den) Tinkoff-Saxo
4 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:22
5 Sébastien Delfosse (Bel) Wallonie – Bruxelles
6 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:29
7 Pieter Jacobs (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise 0:00:46
8 Yannick Martinez (Fra) Team Europcar 0:00:50
9 Steven Tronet (Fra) BigMat – Auber 93 0:00:52
10 Jan Ghyselinck (Bel) Wanty-Groupe Gobert
11 Maxime Vantomme (Bel) Roubaix Lille Metropole 0:00:54
12 Sébastien Minard (Fra) AG2R La Mondiale
13 Tim Declercq (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise 0:01:00
14 Pierre Luc Perichon (Fra) Bretagne Séché Environnement 0:01:03
15 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Shimano 0:01:49
16 Pierrick Fédrigo (Fra) FDJ.fr 0:02:27
17 Frédéric Amorison (Bel) Wallonie – Bruxelles 0:05:11
18 Laurens De Vreese (Bel) Wanty-Groupe Gobert 0:05:58
19 Romain Zingle (Bel) Cofidis, Solutions Credits 0:06:03
20 Alexandre Pichot (Fra) Team Europcar 0:09:18
21 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale 0:09:29
22 Tom Van Asbroeck (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise 0:09:48
23 Julien Duval (Fra) Roubaix Lille Metropole 0:10:21
24 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:10:23
25 Yoann Offredo (Fra) FDJ.fr 0:10:43
26 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale 0:11:55
27 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ.fr 0:13:14
28 Thierry Hupond (Fra) Team Giant-Shimano 0:13:56
29 Michael Morkov (Den) Tinkoff-Saxo 0:15:15
30 Timothy Dupont (Bel) Roubaix Lille Metropole 0:15:18
31 Wouter Mol (Ned) Veranclassic – Doltcini 0:15:58
32 Gustav Larsson (Swe) IAM Cycling 0:16:24
33 José Goncalves (Por) Team La Pomme Marseille 13 0:16:31
34 Frederik Veuchelen (Bel) Wanty-Groupe Gobert 0:16:34
35 Jean-Marc Bideau (Fra) Bretagne Séché Environnement 0:16:49
36 Brian Bulgac (Ned) Team Giant-Shimano 0:18:33
37 Johannes Fröhlinger (Ger) Team Giant-Shimano 0:19:03
38 Clement Saint Martin (Fra) Team La Pomme Marseille 13 0:19:41
39 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling 0:20:06
40 Jimmy Turgis (Fra) Roubaix Lille Metropole 0:20:44
41 Alo Jakin (Est) BigMat – Auber 93 0:21:42
42 Vincent Jerome (Fra) Team Europcar 0:22:54
43 Jonas Rickaert (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise 0:23:08
44 Antoine Demoitie (Bel) Wallonie – Bruxelles 0:23:28
45 Jean-Pierre Drucker (Lux) Wanty-Groupe Gobert 0:23:40
46 David Boucher (Bel) FDJ.fr 0:23:41
47 Edwig Cammaerts (Bel) Cofidis, Solutions Credits 0:24:10
48 Stéphane Poulhies (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:26:17
49 Marcel Aregger (Swi) IAM Cycling 0:26:36
50 Dominic Klemme (Ger) IAM Cycling 0:27:12

Démare in rosa, un colore di moda anche in Francia (www.lequipe.fr)
ARMAGH – DUBLINO: CIAO IRLANDA, UN SALUTO DI VOLATA
Il Giro lascia l’Irlanda con un’altra tappa destinata ai velocisti, ben più comoda rispetto a quella disputata il giorno prima. Lontane dall’arrivo le difficoltà altimetriche, i principali disagi giornalieri arriveranno ancora dal vento, anche se i tratti rivieraschi saranno più brevi rispetto a quelli incontrati nel circuito di Belfast. Più scontato l’arrivo allo sprint, dunque, anche se questa sarà ancora una volata resa incerta dalle intemperanze di Eolo.
Sarà un arrivederci veloce quello che il Giro tributerà all’Irlanda alla vigilia del lungo trasferimento verso l’Italia. Il giorno prima sarà quasi certamente volata “piena” – ventagli permettendo – e oggi pomeriggio si replicherà, aiutati stavolta da un tracciato più agevole, con meno tratti esposti e le poche e poco rilevanti insidie altimetriche “ghettizzate” nei chilometri iniziali di una tappa che si disputerà a cavallo di due nazioni, il Regno Unito e l’Éire vero e proprio, toponimo d’origine gaelica che contraddistingue anche l’intera isola e che deriva da quello di Ériu, la divinità che avrebbe aiutato i gaelici a conquistare questa terra. Il filo conduttore di questa giornata dovrebbe essere quello della fuga nascente sulle alture dei primi chilometri, destinata poi a esaurirsi sotto l’incalzare del gruppo entro gli ultimi 100 Km che, a parte due lievi falsipiani, si presenteranno totalmente pianeggianti. Probabile anche, visti la bassa entità dei distacchi fin qui accumulati, un avvicendamento al vertice della classifica e dunque una maglia rosa diversa rispetto a quella vista al raduno di partenza. Questo verrà allestito in quel di Armagh, cittadina considerata la capitale religiosa dell’intera isola, sia per i fedeli di culto cristiano, sia per gli anglicani, poiché considerata fondata da San Patrizio, il monaco d’origine scozzese che nel 431 fu inviato da Papa Celestino I a evangelizzare le isole britanniche. A proposito di pontefici, Armagh è anche la città natale di San Malachia, l’abate vissuto nel XII secolo che è erroneamente conosciuto come l’autore del celebre elenco di profezie sui papi, molto probabilmente un “falso” redatto nel Cinquecento.
Serpeggiando tra i verdi spazi della contea di Armagh, con un andamento sostanzialmente pianeggiante il gruppo si porterà verso le due collinette che oggi metteranno in palio i punti del gran premio della montagna. La prima di queste ascese avrà inizio subito dopo aver attraversato Markethill, villaggio nei cui pressi si trova il castello di Gosford, realizzato nell’800 da Thomas Hopper, uno dei principali architetti londinesi del XIX secolo, e che è il più grande edificio dell’Irlanda del Nord iscritto tra i “Listed Building” (letteralmente “monumento classificato”), l’elenco delle costruzioni del Regno Unito che sono riconosciute e protette per il loro valore storico, architetturale o culturale e che per questo motivo non possono essere alterate, anche quando queste sono ancora in possesso ai proprietari originari. Il GPM sarà collocato a 232 metri di quota, superati 2 Km di strada inclinati al 3,7% (massima del 7%) e i primi 32 Km del tracciato; una ventina di chilometri più avanti s’incontrerà la successiva asperità (2,1 Km al 4,5%, massima dell’8%) quando il gruppo attraverserà per un breve tratto il territorio della Fews Forest, piccola area protetta nella quale si toccherà la “Cima Coppi” della trasferta irlandese, salendo sino a 315 metri. Sfogate le velleità di chi punta alla maglia azzurra in questi primi giorni di Giro, il gruppo prenderà ora a puntare con decisione verso la pianura, sulla quale si giungerà circa 30 Km più avanti, affrontato un tratto a modesti saliscendi che precederà prima il passaggio dal villaggio di Forkhill e poi dal confine di stato. Entrati nell’Éire, il primo grande centro della nazione toccato dai “girini” sarà Dundalk, il capoluogo della contea del Louth, conosciuto agli appassionatissimi di calcio internazionale perché casa del Dundalk Football Club, il secondo club irlandese per numero di vittorie dopo lo Shamrock Rovers Football Club di Dublino.
Incontrato il primo, breve tratto rivierasco di questa tappa, giusto una manciata di chilometri, il percorso tornerà a internarsi per raggiungere la cittadina di Dunleer, passata la quale ci si porterà a Drogheda, dopo essersi messo alle spalle il primo tratto di falsopiano. Importante centro portuale sul Boyne, Drogheda è campo base per interessanti escursioni nei dintorni, dirette all’antico sito monastico di Monasterboice e, soprattutto, al Brú na Bóinne, importante area archeologica iscritta nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO e costituita da tre necropoli costruite tra il 3200 e il 2700 a.C.
Riguadagnata la pianura e ritrovate le coste del Canale del Nord, dopo una trentina di chilometri filanti il tracciato tornerà a virare verso l’interno e il cambio di rotta sarà accompagnato dall’ultima difficoltà altimetrica, un altro tratto di strada connotato da pendenze ridicole che inizierà nella località marittima di Skerries. Poi la pianura tornerà a essere unica protagonista di un tracciato che nei rimanenti 36 Km inizialmente peregrinerà ancora sulle strade dell’entroterra, alle spalle del tratto di mare dal quale emerge la verde isola di Lambay, oggi di proprietà privata e sulla quale furono trovate tombe risalenti all’età del bronzo e all’epoca della denominazione romana, quando si chiamava Limni. Basterà poi riavvicinarsi al regno del dio Nettuno per ritrovarsi a combattere con le intemperanze di Eolo, che sovente sferza con forza la penisola di Howth, lembo di terra che il gruppo sfiorerà alla base e sulla quale si trova una delle più antiche dimore della nazione, un castello che fu originariamente innalzato dai normanni e che fu certamente visitato da James Joyce, che ne fece menzione in Finnegans Wake, l’ultima novella del celebre scrittore irlandese, pubblicata due anni prima della sua morte, nel 1939.
Il vento accompagnerà la marcia dei corridori sin sul traguardo, previsto all’ombra della neoclassica Dogana di Berlino (edificio oggi sede ministeriale) poiché anche dopo aver lasciato il mare si pedalerà con le acque a far da sponda, essendo tutto il rettilineo d’arrivo tracciato lungo la riva del fiume Liffey.
Un saluto di volata, dunque… ma bisognerà sudarselo fino all’ultimo per far ciao a piene mani!
Mauro Facoltosi
FOTOGALLERY
Cattedrale di Armagh (www.lookaroundireland.com)

Castello di Gosford (winteriscoming.net)

Uno scorcio della Fews Forest (www.geograph.org.uk)

Monasterboice, la Muiredach's High Cross (www.bluffton.edu)

Una delle tombe del Brú na Bóinne (tumblr.com)

Isola di Lambay (www.atlasobscura.com)

Castello di Howth (newinireland.com)

La Dogana di Dublino e, in trasparenza, l'altimetria della terza tappa
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/20/CustomHouseDublin.JPG
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI BELFAST (seconda tappa)
maggio 11, 2014 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsione del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1964, l’ultimo dei due Giri vinti da Anquetil).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Fulmine Kittel a Belfast. Matthews nuova maglia rosa (Gazzetta dello Sport)
Giro: Matthew è maglia rosa (Corriere della Sera)
Regno Unito
Comfortable win for Kittel (The Belfast Telegraph)
Marcel Kittel triumphs in perfectly controlled sprint finish to clinch Stage 2 in Belfast (The Independent)
Kittel warms up for Cavendish showdown at Giro (The Times)
Irlanda
Dublin says ‘Ciao!’ to elite cyclists as Giro d’Italia races past – Kittel eases to stage victory as fans brave downpour (Irish Independent)
Francia
Kittel : «Vraiment heureux» (L’Equipe)
Spagna
Kittel no tiene rival en Belfast y Matthews se viste de rosa (AS)
Kittel inicia su cuenta al esprint (Marca)
Etapa para Kittel y Matthews nuevo líder (El Mundo Deportivo)
Belgio
Giro: Kittel vainqueur au sprint, Matthews en rose (Le Soir)
Kittel zet meteen puntjes op de i in eerste Giro-sprint (De Standaard)
Kittel vainqueur au sprint de la 2e étape, la première de sa carrière au Giro
(L’Avenir)
Kittel vainqueur au sprint, Matthews en rose (La Dernière Heure/Les Sports)
Kittel vainqueur au sprint, Matthews en rose (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Tjallingii pakt eerste bergtrui in Giro (De Telegraaf)
Lussemburgo
Giro d’Italia: Kittel gewinnt zweite Etappe (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Zweite Etappe gehnt an Marcel Kittel (Tageblatt)
Germania
Kittel gewinnt erstmals Giro-Etappe (Berliner Zeitung)
Canada
Kittel takes second stage of Giro d’Italia (The Globe and Mail)
USA
Kittel Wins and Matthews Leads in Giro (The New York Times)
Colombia
Alejandro Valverde le dice a Nairo Quintana cómo ganar el Giro –
Urán subió al séptimo puesto en la general del Giro de Italia – (El Tiempo)
Rigoberto Urán es séptimo y australiano Michael Matthews líder en Giro de Italia (El Espectador)
Australia
Aussie Matthews takes lead in Giro (The Age)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Cosa prevedete per questa tappa?
Nebe1980: Le temperature semi invernali e la pioggia che, a quanto pare, accompagnerà la carovana lungo tutto il tracciato potrebbero giocare il loro ruolo, bisognerà tenere gli occhi aperti per evitare le cadute, i big dovranno correre abbastanza davanti. Il probabile epilogo è la volata: speriamo che il buon Sonny Colbrelli riesca a disputarla in buona posizione.
Mauro Facoltosi: Vittoria di Kittel, che sembrava spacciato. Commenti?
Howling Wolf14: Bello sprint. Spettacolare. Kittel fortissimo, ma anche i piazzati meritano un plauso. Voglio sottolineare che siamo fortunatamente tornati alle volate com’erano una volta. Uno contro uno. Uno contro tutti. I trenini sono serviti sino a un chilometro e mezzo dalla fine, poi le carte si sono rimescolate e alla fine ognuno s’è dovuto arrangiare solo con la propria forza muscolare. A parte Kittel e Bouhanni, poi, dal 3° all’8° sono finiti quasi tutti sulla stessa linea. Una bella volata.
n@po: In volata non ce ne è per nessuno!! PS: A naso sarebbe lo stesso anche coi velocisti mancanti (vedi tour 2013)
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Flash (Queen), dedicata a Kittel
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Armagh – Dublino
Armagh : pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 10,3°C (percepiti 3°C), vento moderato da W (21-28 Km/h), umidità al 85%
Dundalk – T.V. (Km 84,5): pioggia debole (0,4 mm), 11,8°C (percepiti 4°C), vento moderato da W (27-35 Km/h), umidità al 89%
Skerries (Km 143,5): pioggia debole (0,3 mm), 10,1°C (percepiti 1°C), vento forte da W (30-42 Km/h), umidità al 87%
Dublino : pioggia debole (0,3 mm), 10,8°C (percepiti 2°C), vento moderato da W (29-39 Km/h), umidità al 85%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Pancani: “Il leader della classifica Orica GreenEdge”
Pancani: “Ha rispettato alla regola il regolamento”
Pancani: “Chissà che risultati potrebbero risultare”
Pancani: “Ufficializzata anche in grafica i passaggi”
Martinello: “I punti sono assegnati in maniera diversa rispetto all’Italia” (rispetto alle scorse edizioni del Giro d’Italia)
Pancani: “Eccezionale le gambe di Kittel”
De Stefano: “La grafica internazionale conferma che…”
De Stefano: “270 metri lungo il rettilineo” (commentando la volata di Kittel)
De Stefano: “Non sarà facile far scalfire il cuore”
Garzelli: “E’ adatto ad arrivi di 2-3 Km”
Garzelli: “Arrivo molto pericoleso”
Televideo: “Sander Armee” (Armée)
Televideo: “Romero Corridor” (Corredor)
Televideo: “fugitivo”
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della seconda tappa, Belfast – Belfast
1° Emanuele Sella
2° Ramon Carretero a 3″
3° Michael Epburn a 35″
4° Tom Stamsnijder s.t.
5° Jonathan Castroviejo a 1′01″
Classifica generale
1° Ramon Carretero
2° Tom Stamsnijder a 2′34″
3° Nathan Ass a 3′44″
4° André Fernando Cardoso s.t.
5° Michael Epburns a 3′49″
Miglior italiano: Giampaolo Caruso, 9° a 4′26″
L’ULTIMO GIRO DI ANQUETIL
Tuffo nella storia del Giro del 1964, il secondo e ultimo conquistato dall’asso francese Jacques Anquetil. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it
2a TAPPA: RIVA DEL GARDA – BRESCIA (146 Km)
DANCELLI, PRIMO A BRESCIA, CONQUISTA LA MAGLIA ROSA
Una fuga di cinque corridori dopo 100 Km. ha deciso la seconda tappa del Giro d’Italia
Il giovane vincitore ha staccato nel finale i compagni d’avventura – Il toscano Vitali al secondo posto, Chiappano al terzo , quarto Moser e quinto Brugnami – Un tentativo di Anquetil, in compagnia di Zilioli, De Rosso, Baldini, Altig e altri, stroncato dal gruppo che è arrivato con oltre un minuto di ritardo – Oggi si corre la Brescia – S. Pellegrino Terme di 170 chilometri
Nota sulla planimetria: Al momento di andare in stampa Torriani non aveva ancora stabilito il finale del Giro. Per questo motivo la planimetria propone i due progetti aperti in quel momento.
ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
1a tappa: Belfast (cronosquadre)

Tutti pazzi per il Giro in Irlanda.... proprio tutti (foto Bo Davidson)
10-05-2014
maggio 10, 2014 by Redazione
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GIRO D’ITALIA
Il tedesco Marcel Kittel (Team Giant – Shimano) si è imposto nella secpnda tappa, circuito di Belfast, percorrendo 219 Km in 5h13′12″, alla media di 41,954 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Bouhanni e l’italiano Giacomo Nizzolo (Trek Factory Team). L’australiano Michael Matthews (Orica – GreenEDGE) è la nuova maglia rosa, con 3″ sul connazionale Durbridge e l’italiano Ivan Santaromita (Orica – GreenEDGE).
4 JOURS DE DUNKERQUE – TOUR DU NORD-PAS-DE-CALAIS
Il francese Thierry Hupond (Team Giant – Shimano) si è imposto nella quarta tappa, Ardres – Licques, percorrendo 188,7 Km in 5h12′24″, alla media di 36,242 Km/h. Ha preceduto di 9″ il tedesco Arndt e di 11″ il francese Pichot. Miglior italiano Cesare Benedetti (Team NetApp – Endura), 30° a 41″. Il francese Arnaud Démare è ancora leader della classifica, con 6″ sul francese Sylvain Chavanel e sul danese Valgren Andersen. Miglior italiano Benedetti, 60° a 25′35″.
BERNER RUNDFAHRT – TOUR DE BERNE
L’austriaco Matthias Brändle (IAM Cycling) si è imposto nella corsa elvetica, circuito di Lyss, percorrendo 169,7 Km in 4h02′35″, alla media di 41,973 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’elvetico Zahner e di 21″ l’elvetico Lang. Miglior italiano Luca Chirico (Mg.Kvis – Trevigiani – Wilier – Norda), 5° a 21″.
SCANDINAVIAN RACE IN UPPSALA
Il danese Jonas Aaen Jorgensen (Riwal Cycling Team) si è imposto nella corsa svedese, circuito di Uppsala, percorrendo 193,5 Km in 4h24′23″, alla media di 43,913 Km/h. Ha preceduto di 10″ lo svedese Svensson e di 12″ l’olandese Janssen.
HADELAND GP
Il danese Rasmus Guldhammer (Team Trefor – Blue Water) si è imposto nella corsa norvegese, Brandbu – Lynnebakka, percorrendo 173,3 Km in 4h17′14″, alla media di 40,244 Km/h. Ha preceduto di 23″ il connazionale Bochmann-Larsen e di 31″ lo svedese Olsson.
SZLAKIEM GRODÒW PIASTOWSKICH (Polonia)
Il danese Asbjørn Kragh Andersen (Christina Watches – Kuma) si è imposto nella seconda tappa, Zlotoryja – Polkowice, percorrendo 161,7 Km in 3h46′32″, alla media di 42,828 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Laton e il tedesco Bauhaus. Miglior italiano Enrico Rossi (Christina Watches – Kuma), 6°. Lo sloveno Grega Bole (Vini Fantini Nippo) è ancora leader della classifica, con 4″ sull’italiano Davide Rebellin (CCC Polsat Polkowice) e 10″ sul ceco Hirt.
TOUR D’AZERBAÏDJAN
Il tedesco Linus Gerdemann (MTN Qhubeka) si è imposto nella quarta tappa, Qabala – Pirqulu Tedris Merkezi, percorrendo 115,3 Km in 2h59′04″, alla media di 38,633 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Ilnur Zakarin (RusVelo) e di 1′55″ l’ucraino Buts. Miglior italiano Alessio Taliani (Androni Giocattoli – Venezuela), 10° a 2′11″. Zakarin è il nuovo leader della classifica con 1′52″ su Buts e 1′55″ sullo spagnolo Mas Bonet. Miglior italiano Francesco Failli (Neri Sottoli), 22° a 5′32″.
CHALLENGE DU PRINCE – TROPHÉE DE L’ANNIVERSAIRE
Il marocchino Mouhcine Lahsaini si è imposto nella corsa marocchina, Tangeri – Tétouan, percorrendo 92 Km in 2h33′45″, alla media di 35,902 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Chaoufi e Abelouache. Unico italiano classificato Damien Tarantola, 28° a 6′25″
CAMPIONATI PANAMERICANI DI CICLISMO – STRADA DONNE
La cubana Arlenis Sierra Cañadilla si è imposta nella corsa su strada, circuito di Puebla (Messico), percorrendo 88,8 Km in 2h16′52″, alla media di 38,928 Km/h. Ha preceduto allo sprint la statunitense Guarnier e la colombiana Lozano Ramirez.
A BELFAST ESULTA SUBITO KITTEL
Il favoritissimo tedesco straccia la concorrenza nella seconda tappa, malgrado una posizione non ottimale all’imbocco del rettilineo finale. Alle sue spalle, Bouhanni e un ottimo Nizzolo. Quarto Viviani, il più accreditato fra gli azzurri. Matthews, ottavo, sfila la maglia rosa a Tuft.
Finisce secondo pronostico la seconda tappa del Giro 2014, con la prima affermazione in carriera alla Corsa Rosa di Marcel Kittel; una vittoria annunciata, ma non preventivabile nelle modalità, che hanno evidenziato una supremazia ancor più netta di quella che il forfait di Mark Cavendish autorizzava a prevedere. Nel finale, il tedesco e la sua Giant-Shimano, infatti, avevano fatto tutto quanto in loro potere per compromettere la volata: il treno, entrato in azione a poco più di due chilometri dalla conclusione, subentrando ad una Cannondale fin troppo generosa, si è disgregato poco dopo il triangolo rosso, consegnando le chiavi della volata alla Orica-GreenEDGE; Kittel, dal canto suo, si è presentato attorno alla decima posizione all’imbocco dell’ultima curva, con un rettilineo di appena 270 metri a disposizione per recuperare su Bouhanni e tutti gli altri.
Costretto così agli straordinari, il teutonico ha lanciato lo sprint appena entrato sulla retta finale, rimanendo al vento in contemporanea al francese della FDJ, che cominciava la propria progressione molti metri più avanti, dalla terza posizione. La facilità con la quale Kittel ha passato la concorrenza, permettendosi anche il lusso di mettere una bicicletta abbondante tra sé e Bouhanni, secondo, è parsa quasi imbarazzante, e riesce difficile pensare che, se questo è stato l’esito di uno sprint cominciato dal tedesco sotto i peggiori auspici, i risultati possano differire in altri contesti. Una prospettiva che, in termini di mera immagine, potrebbe peraltro non nuocere ad un Giro che, alla luce delle tante assenze, è alla ricerca di volti da copertina, quale potrebbe essere quello del ragazzo della Turingia, che in Irlanda fa registrare indici di gradimento stellari soprattutto presso il pubblico femminile.
Ben lontano dai primi due, Nizzolo ha piantato la prima bandiera italiana sul podio di questo Giro, lasciandosi alle spalle un Viviani più accreditato e forse più brillante, ma fossilizzatosi troppo a lungo sull’idea di conservare la ruota dell’uomo da battere, nonché reo di aver dispiegato con troppo anticipo le forze della sua Cannondale.
Proprio gli uomini guidati da Roberto Amadio si sono infatti incaricati di ricucire definitivamente il divario da Maarten Tjallingii, Jeffry Romero, Sander Armée e Andrea Fedi, evasi dopo una manciata di chilometri, e capaci di conservare un margine superiore al minuto ancora in vista dei 10 km al traguardo. La Cannondale è in effetti riuscita ad invertire un trend favorevole agli attaccanti, con distacco quasi congelato per una quindicina di chilometri, ma lo sforzo profuso fra i -12 e i -3, quando anche Tjallingii, per ultimo, si è dovuto arrendere, ha portato al disgregamento del treno bianco-verde nel momento cruciale, contribuendo in misura decisiva alla posizione sfavorevole nella quale Viviani ha approcciato la volata.
Fino ad allora, a controllare la fuga del mattino avevano provveduto perlopiù Orica-GreenEDGE e Giant-Shimano, entrambe ripagate, invece, dai verdetti dell’arrivo. Detto della vittoria di Kittel, la formazione australiana si è garantita un’altra giornata in maglia rosa, sia pur con un passaggio di consegne interno: da Svein Tuft, capoclassifica al via, a Michael Matthews, che, rispetto a Tuft, vanta un’età ben più verde (23 anni contro 37), e, soprattutto, uno spunto veloce valsogli due successi di tappa all’ultima Vuelta e un’ottava piazza al traguardo oggi, alle spalle anche di Ferrari, Belletti e Swift. Un risultato probabilmente al di sotto delle attese, ma sufficiente a scavalcare il compagno per il computo dei piazzamenti. A fugare qualsiasi dubbio circa la paternità della maglia rosa, e a rafforzarne le possibilità di difesa nei prossimi giorni, ha peraltro provveduto un buco di 3’’ registrato oltre la ventesima posizione, utile anche a Kelderman per rosicchiare qualche spicciolo sugli altri uomini di classifica.
La tre-giorni di trasferta in Ulster e Irlanda si concluderà domani, quando la carovana si muoverà da Armagh a Dublino lungo 187 km quasi del tutto pianeggianti, ma minacciati dall’incognita del vento. Un fattore temuto ma schivato quest’oggi, quando la sola pioggia ha provato a scompigliare i piani delle squadre dei velocisti, ma atteso in dosi più massicce domani, con la prospettiva del primo giorno di riposo di lunedì a rendere magari più audaci eventuali squadre interessate a ventagli. Se anche domani, al contrario, il meteo sarà clemente con la Corsa Rosa, sembra logico attendersi una rivincita dello sprint di oggi, con un Kittel che obbligherà gli avversari a qualcosa di eccezionale per provare a scongiurarne la doppietta.
Matteo Novarini
ORDINE D’ARRIVO
1 Marcel Kittel (Ger) Team Giant-Shimano 5:13:12
2 Nacer Bouhanni (Fra) FDJ.fr
3 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing
4 Elia Viviani (Ita) Cannondale
5 Roberto Ferrari (Ita) Lampre-Merida
6 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli
7 Ben Swift (GBr) Team Sky
8 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge
9 Davide Appollonio (Ita) AG2R La Mondiale
10 Tyler Farrar (USA) Garmin Sharp
11 Jetse Bol (Ned) Belkin Pro Cycling Team
12 Francesco Chicchi (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo
13 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Belisol
14 Leonardo Fabio Duque (Col) Colombia
15 Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani-CSF
16 Tony Hurel (Fra) Team Europcar
17 Edwin Alcibiades Avila Vanegas (Col) Colombia
18 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani-CSF
19 Edvald Boasson Hagen (Nor) Team Sky
20 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
21 Eugenio Alafaci (Ita) Trek Factory Racing 0:00:03
22 Boy Van Poppel (Ned) Trek Factory Racing
23 Mitchell Docker (Aus) Orica Greenedge
24 Bjorn Thurau (Ger) Team Europcar
25 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo
26 Laurent Pichon (Fra) FDJ.fr
27 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Shimano
28 Borut Bozic (Slo) Astana Pro Team
29 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team
30 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team
31 Damiano Cunego (Ita) Lampre-Merida
32 Francisco José Ventoso Alberdi (Spa) Movistar Team
33 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
34 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo
35 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
36 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
37 Dennis Vanendert (Bel) Lotto Belisol
38 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Shimano
39 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
40 Adriano Malori (Ita) Movistar Team
41 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Shimano
42 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
43 Jarlinson Pantano (Col) Colombia
44 Alessandro Petacchi (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
45 Fumiyuki Beppu (Jpn) Trek Factory Racing
46 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
47 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani-CSF
48 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing
49 Yukiya Arashiro (Jpn) Team Europcar
50 Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo
CLASSIFICA GENERALE
1 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge 5:37:54
2 Luke Durbridge (Aus) Orica Greenedge 0:00:03
3 Ivan Santaromita (Ita) Orica Greenedge
4 Svein Tuft (Can) Orica Greenedge
5 Pieter Weening (Ned) Orica Greenedge
6 Cameron Meyer (Aus) Orica Greenedge
7 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:08
8 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
9 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
10 Alessandro Petacchi (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
11 Serge Pauwels (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
12 Julien Vermote (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
13 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team 0:00:10
14 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
15 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
16 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team
17 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
18 Yannick Eijssen (Bel) BMC Racing Team 0:00:12
19 Brett Lancaster (Aus) Orica Greenedge 0:00:25
20 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
21 Thomas De Gendt (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
22 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo 0:00:26
23 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo
24 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
25 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
26 Jay Mccarthy (Aus) Tinkoff-Saxo
27 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff-Saxo
28 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo
29 Christopher Juul Jensen (Den) Tinkoff-Saxo
30 Ben Swift (GBr) Team Sky 0:00:35
31 Edvald Boasson Hagen (Nor) Team Sky
32 Dario Cataldo (Ita) Team Sky 0:00:38
33 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
34 Sebastian Henao Gomez (Col) Team Sky
35 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
36 Philip Deignan (Irl) Team Sky
37 Borut Bozic (Slo) Astana Pro Team 0:00:41
38 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team
39 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
40 Enrico Gasparotto (Ita) Astana Pro Team
41 Janez Brajkovic (Slo) Astana Pro Team
42 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
43 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team
44 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
45 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team
46 Iljo Keisse (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:44
47 Marcel Kittel (Ger) Team Giant-Shimano 0:00:46
48 Elia Viviani (Ita) Cannondale 0:00:53
49 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team 0:00:55
50 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing 0:00:56

Marcel Kittel festeggia il successo nella seconda tappa (foto Roberto Bettini)
E’ IL GIORNO DELLA GIANT. HUPOND RISPONDE A KITTEL MENTRE DÉMARE VEDE LA VITTORIA FINALE
Giornata da ricordare per la Giant-Shimano, che dopo il trionfo di Marcel Kittel nella seconda tappa del Giro, conquista un’altra vittoria nella penultima tappa della Quattro Giorni di Dunkerque grazie ad un assolo finale di Thierry Hupond. Arndt, un altro uomo della Giant, si piazza in seconda posizione a sigillare l’exploit odierno della squadra olandese. Alla vigilia dell’ultima tappa, Démare rosicchia 4 secondi in classifica a Sylvain Chavanel, oggi in ombra, e si appresta a bissare il successo dello scorso anno.
La bella giornata della Giant si divide tra Giro d’Italia e Quattro Giorni di Dunkerque. Se nella seconda tappa in linea di Belfast Marcel Kittel ha dato una dimostrazione della sua potenza negli sprint, qualche migliaio di chilometri più a sud, nella quarta e penultima tappa della Quattro Giorni di Dunkerque, Thierry Hupond ha conquistato una bella vittoria con un allungo nel finale. Si correva oggi tra Ardres e Licques, con un circuito finale che prevedeva sei passaggi sul GPM di Vigneau de Licques. La tappa è stata animata da una fuga di nove ciclisti, che rispondevano ai nomi di Alexandre Pichot (Team Europcar), Marko Kump (Tinkoff – Saxo), Frederik Veuchelen (Wanty), Frédéric Amorison (Wallonie Bruxelles), Rudy Kowalski (Roubaix Lille Metropole), Adrien Petit (Cofidis), Stéphane Rossetto (Big Mat), Cesare Benedetti (NetApp) e Hugo Houle (AG2R). Il loro vantaggio superava anche i 10 minuti ai meno 90 km dal traguardo, che via via si sono ridotti sotto la pressione di IAM Cycling e FDJ.fr, le squadre più interessate alla classifica generale. La tappa sostanzialmente ha avuto lo stesso svolgimento di quella passata, se si escludono le condizioni meteo che ieri erano piuttosto avverse, con pioggia e vento forte. Oggi un timido sole ha fatto capolino e il gruppo ha potuto pedalare tranquillamente si correva all’asciutto, anche se le raffiche di vento erano sempre presenti. La fuga si è spezzettata nel finale e i soli Pichot (poi terzo all’arrivo), Veuchelen, Houle, Kovalski e Rossetto hanno stretto i denti fino alla fine per cercare di aggiudicarsi la tappa. Ma non avevano fatto i conti con Thierry Hupond, che partiva al contrattacco quando mancavano meno di 5 km all’arrivo, con un’azione incisiva che prendeva in contropiede l’avanguardia del gruppo, le cui squadre principali (in particolare Tinkoff – Saxo, IAM Cycling e FDJ.fr) badavano a proteggere i propri capitani. In questo modo Hupond riusciva a raggiungere lo stremato quintetto sopracitato, fino a superarlo e procedere per la sua strada verso la vittoria a braccia a alzate sul traguardo di Licques. Al secondo posto, quasi a protezione di Hupond, si piazzava Nikias Arndt, ciclista tedesco della Giant dotato di un buono spunto veloce. Una doppietta, quindi, per la squadra olandese, che si ricorderà a lungo di questo giorno. In classifica generale Arnaud Démare guadagna quattro secondi su uno Chavanel oggi piuttosto in ombra e adesso sono sei i secondi che li separano in classifica. Nell’ultima tappa di domani, tra Saint-Pol-Sur-Mer e Dunkerque (177 km), sarà quasi una formalità per Démare bissare il successo dello scorso anno, visto che la volata di gruppo sembra essere la soluzione più pronosticabile.
Giuseppe Scarfone
ORDINE D’ARRIVO
1 Thierry Hupond (Fra) Team Giant-Shimano 5:12:24
2 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Shimano 0:00:09
3 Alexandre Pichot (Fra) Team Europcar 0:00:11
4 Frederik Veuchelen (Bel) Wanty-Groupe Gobert
5 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale 0:00:12
6 Rudy Kowalski (Fra) Roubaix Lille Metropole 0:00:18
7 Stéphane Rossetto (Fra) BigMat – Auber 93 0:00:22
8 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr 0:00:31
9 Michael Valgren Andersen (Den) Tinkoff-Saxo 0:00:32
10 Steven Tronet (Fra) BigMat – Auber 93
11 Adrien Petit (Fra) Cofidis, Solutions Credits
12 Yannick Martinez (Fra) Team Europcar
13 Laurens De Vreese (Bel) Wanty-Groupe Gobert
14 Sébastien Delfosse (Bel) Wallonie – Bruxelles
15 Jan Ghyselinck (Bel) Wanty-Groupe Gobert
16 Pieter Jacobs (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise
17 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
18 Maxime Vantomme (Bel) Roubaix Lille Metropole
19 Julien El Fares (Fra) Team La Pomme Marseille 13
20 Sébastien Minard (Fra) AG2R La Mondiale
21 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:35
22 Jimmy Turgis (Fra) Roubaix Lille Metropole
23 Jean-Marc Bideau (Fra) Bretagne Séché Environnement
24 Brian Bulgac (Ned) Team Giant-Shimano
25 Quentin Jauregui (Fra) Roubaix Lille Metropole
26 Pierre Luc Perichon (Fra) Bretagne Séché Environnement
27 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
28 Tim Declercq (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise
29 Francis De Greef (Bel) Wanty-Groupe Gobert
30 Cesare Benedetti (Ita) Team NetApp-Endura 0:00:41
31 Flavien Dassonville (Fra) BigMat – Auber 93 0:00:49
32 Pierrick Fédrigo (Fra) FDJ.fr 0:01:07
33 Frédéric Amorison (Bel) Wallonie – Bruxelles 0:03:13
34 Romain Zingle (Bel) Cofidis, Solutions Credits 0:04:18
35 Jérôme Pineau (Fra) IAM Cycling
36 Johannes Fröhlinger (Ger) Team Giant-Shimano
37 Anthony Geslin (Fra) FDJ.fr 0:05:04
38 Marko Kump (Slo) Tinkoff-Saxo 0:08:26
39 Yoann Offredo (Fra) FDJ.fr 0:08:43
40 Timothy Dupont (Bel) Roubaix Lille Metropole
41 Jonas Rickaert (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise
42 David Boucher (Bel) FDJ.fr
43 Michael Schwarzmann (Ger) Team NetApp-Endura
44 Wouter Mol (Ned) Veranclassic – Doltcini
45 Jean-Pierre Drucker (Lux) Wanty-Groupe Gobert
46 Yoann Paillot (Fra) Team La Pomme Marseille 13
47 Tom Van Asbroeck (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise
48 Clement Saint Martin (Fra) Team La Pomme Marseille 13
49 Edwig Cammaerts (Bel) Cofidis, Solutions Credits 0:08:43
50 Jim Songezo (RSA) MTN – Qhubeka
CLASSIFICA GENERALE
1 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr 18:01:46
2 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:00:06
3 Michael Valgren Andersen (Den) Tinkoff-Saxo
4 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:22
5 Sébastien Delfosse (Bel) Wallonie – Bruxelles
6 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:29
7 Pieter Jacobs (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise 0:00:46
8 Yannick Martinez (Fra) Team Europcar 0:00:50
9 Steven Tronet (Fra) BigMat – Auber 93 0:00:52
10 Jan Ghyselinck (Bel) Wanty-Groupe Gobert
11 Maxime Vantomme (Bel) Roubaix Lille Metropole 0:00:54
12 Sébastien Minard (Fra) AG2R La Mondiale
13 Tim Declercq (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise 0:01:00
14 Pierre Luc Perichon (Fra) Bretagne Séché Environnement 0:01:03
15 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Shimano 0:01:49
16 Pierrick Fédrigo (Fra) FDJ.fr 0:02:27
17 Jérôme Pineau (Fra) IAM Cycling 0:04:40
18 Frédéric Amorison (Bel) Wallonie – Bruxelles 0:05:11
19 Laurens De Vreese (Bel) Wanty-Groupe Gobert 0:05:58
20 Romain Zingle (Bel) Cofidis, Solutions Credits 0:06:16
21 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale 0:06:17
22 Adrien Petit (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:06:35
23 Julien Duval (Fra) Roubaix Lille Metropole 0:09:11
24 Alexandre Pichot (Fra) Team Europcar 0:09:18
25 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale 0:09:29
26 Tom Van Asbroeck (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise 0:09:48
27 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:10:23
28 Yoann Offredo (Fra) FDJ.fr 0:10:43
29 Flavien Dassonville (Fra) BigMat – Auber 93 0:10:45
30 Jean-Marc Bideau (Fra) Bretagne Séché Environnement 0:11:09
31 José Goncalves (Por) Team La Pomme Marseille 13 0:12:02
32 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ.fr 0:12:04
33 Quentin Jauregui (Fra) Roubaix Lille Metropole 0:12:12
34 Anthony Geslin (Fra) FDJ.fr 0:13:33
35 Alo Jakin (Est) BigMat – Auber 93 0:13:38
36 Thierry Hupond (Fra) Team Giant-Shimano 0:13:43
37 Gustav Larsson (Swe) IAM Cycling 0:13:46
38 Frederik Veuchelen (Bel) Wanty-Groupe Gobert 0:14:21
39 Michael Morkov (Den) Tinkoff-Saxo 0:14:55
40 Timothy Dupont (Bel) Roubaix Lille Metropole 0:15:18
41 Brian Bulgac (Ned) Team Giant-Shimano 0:15:30
42 Wouter Mol (Ned) Veranclassic – Doltcini 0:16:04
43 Jimmy Turgis (Fra) Roubaix Lille Metropole 0:16:15
44 Gerald Ciolek (Ger) MTN – Qhubeka 0:17:52
45 Johannes Fröhlinger (Ger) Team Giant-Shimano 0:18:29
46 Clement Saint Martin (Fra) Team La Pomme Marseille 13 0:19:41
47 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling 0:20:06
48 Marcel Aregger (Swi) IAM Cycling 0:20:56
49 Benjamin Giraud (Fra) Team La Pomme Marseille 13 0:21:14
50 Dominic Klemme (Ger) IAM Cycling 0:21:32

Hupond completa la grande giornata dei Giant-Shimano sul traguardo di Licques (foto AFP)
BELFAST 2: THE IRISH SANREMO
Sembra quasi una Milano – Sanremo il tracciato della prima tappa in linea del Giro 2014. Tanto mare, tanta costa, tanto vento e un’infinita processione di microscopici capi renderanno la corsa di difficile gestione e problematica interpretazione, proprio come la “classicissima”. La volata rimane la soluzione più probabile, ma non sarà facile arrivarci tutti assieme… e non perché ci si sarà distratti ad ammirare i bei panorami offerti da una delle strade costiere più belle del pianeta.
Può apparire dissacrante paragonare la Milano – Sanremo al percorso della prima tappa in linea del Giro 2014, una frazione disegnata pensando allo spettacolo e, al contempo, alla volata, prevista al termine di una giornata che non proporrà nulla di lontanamente simile alla Cipressa, al Poggio e alla “neonata” Pompeiana. I due percorsi, invece, sono identici sul lato tecnico e paesaggistico, con un identico finale costiero, esposto da un lato al vento che spira dal Canale del Nord e dall’altro alla natura geografica tipica di questi tratti, con una serie infinita di capini e capetti, talvolta microscopici al punto da non comparire nemmeno sull’altimetria ma che, messi assieme, potrebbero incidere non poco sulla condotta di una gara che, molto probabilmente, sarà caratterizzata dai ventagli. A chi masticasse poco ciclismo spieghiamo che con questo termine s’intendono le fratture alle quali è spesso soggetto il gruppo in queste evenienze, sbriciolato in tre – quattro plotoncini distanziati anche di un minuto l’uno dall’altro. Sono occasioni nelle quali, è proprio il caso di dirlo, si rischia di gettare al vento il successo finale in una corsa, perché può capitare di non riuscire a recuperare o di riuscire nell’intento spendendo però energie che sarebbero state utili in altri frangenti. La storia del ciclismo è piena di corse condizionate dai ventagli e, per non andare troppo indietro nel tempo, basta tornare con la memoria alla tappa di Saint-Amand-Montrond dell’ultimo Tour de France, quando in una frazione altimetricamente insignificante Froome perse 1’09” da Contador mentre Valverde lascerà per strada quasi 10 minuti. Quel giorno vinse Cavendish e dovrebbe essere un suo collega a imporsi in quel di Belfast, sempre che la corsa non “impazzisca” in un finale dove gli organizzatori hanno piazzato di seguito, a una ventina di chilometri dall’epilogo, un GPM e un traguardo volante, un concentrato di punti che aumenterà una bagarre già accesa dall’approssimarsi della meta. La possibilità di vestire la maglia azzurra prima che entrino in scena i grandi scalatori e gli abbuoni in palio al successivo sprint faranno gola e ci sarà senza dubbio un’accelerazione che potrebbe rivelarsi fatale per quei corridori che non erano ancora riusciti a rientrare nel gruppo e anche qualche velocista potrebbe pagare. Ecco dunque la vera similitudine con la Sanremo, quella di un tracciato facile e al contempo difficilissimo da gestire, quella di una gara dagli esiti probabili ma non scontati.
Il via di questa tappa sarà dato a Belfast, nella quale si tornerà dopo circa cinque ore e aver percorso 218 Km, la prima metà dei quali abbastanza tranquilli, disegnati sulle pianeggianti strade dell’entroterra e, dunque, lontano dalle rive del mare e, forse, dal vento. Lasciato il raduno di partenza, il gruppo aggirerà a settentrione la catena collinare del Divis – un’area che fu a lungo utilizzata per gli addestramenti dei militari appartenenti alle forze armate britanniche – per poi puntare sulla cittadina di Antrim, fino al 1973 capoluogo storico dell’omonima contea, situata presso le rive del Lough Neagh, il più vasto lago dell’arcipelago britannico, la cui superficie corrisponde al 3% dell’intera Irlanda del Nord. Toccati i centri di Ballymena e Ballymoney il gruppo giungerà quindi a Bushmills, centro che gli appassionati di bevute non posso fare a meno di inserire nei loro giri turistici in zona per la presenza delle più antiche distillerie legalizzate del mondo, fondate nel 1608. È proprio in questo centro che, a una novantina di chilometri dal via, inizierà la classicissima in salsa “irish”, introdotta da una serie di “mangia e bevi” che ricordano i primi movimentati tratti sull’Aurelia e che accompagnano il tratto più spettacolare di questa tappa, disegnato lungo il cosiddetto “selciato del gigante”, formazione costituita da blocchi rocciosi frutto di un’antica attività eruttiva e che agli abitanti di queste terre ricordavano i resti di una strada ciclopica, costruita secondo la leggenda dal gigante Finn McCool per raggiungere senza bagnarsi i piedi la Scozia, dove avrebbe sfidato il “collega” Benandonner.
All’uscita da questo “ottovolante” si attraverserà la cittadina di Ballycastle, nella quale è possibile ammirare un monumento a Guglielmo Marconi (nel 1898 il celebre inventore salì fin quassù e da qui eseguì la sua prima trasmissione senza fili sul mare, diretta all’isola di Rathlin, distante una decina di chilometri) subito prima d’infilarsi sulla principale salita del tracciato, lungo la pedalabile Cushendall Road, 8000 metri inclinati al 2,6% e un picco del 7,4% per arrivare fino a 261 metri di quota. Superato il primo GPM del Giro 2014, una veloce discesa di 5 Km ricondurrà il gruppo sulle rive del Canale del Nord che saranno costanti compagne di viaggio nei rimanenti 80 Km di gara, sulla carta apparentemente “glabri” ma in realtà resi irsuti da continui “micro-strappetti”, al momento impercettibili ma che alla lunga peseranno, complice anche una sede stradale non stretta ma nemmeno larghissima. Avendo nuovamente Belfast come meta, i corridori sfrecceranno sulla sinuosa Antrim Coastroad, che segue uno dei tratti di costa più scenografici dell’isola gaelica, nel quale confluiscono nove piccole vallette dette “glens”. Sarà un succedersi di piccoli villaggi costieri, come Carnlough dove si trova un piccolo alberghetto costruito nel ‘800 e che per qualche tempo appartenne a Winston Churchill.
Sfiorata al piede la piccola Isola Magee (in realtà una penisola, sulla quale si trova il dolmen funerario di Ballylumford), si attaccherà l’ultima asperità di giornata, la facilissima ascesa di Knocknagulliagh, poco più dura d’un cavalcavia e che, come anticipato, si troverà collocata in un punto particolarmente febbrile della tappa, appena 2 Km prima del traguardo volante che disputerà a Carrickfergus, all’ombra di uno dei più bei castelli normanni dell’Irlanda del Nord, la cui importanza è tale che il titolo di “barone di Carrickfergus” è uno dei tre dei quali si fregia il principe William del Galles, secondo nella linea di successione al trono del Regno Unito dopo il padre Carlo. Una spolverata di nobiltà per un finale regale che mezz’ora più tardi incoronerà il primo pretendente allo scettro di miglior velocista dell’edizione 2014.
Mauro Facoltosi
FOTO GALLERY

Lough Neagh

Le storiche distillerie di Bushmills (cushenduncottages.co.uk)

Ballycastle, il monumento a Marconi (www.geograph.org.uk)

Il centro di Carnlough (www-mailorderplants4me.com)

Il dolmen di Ballylumford (tripadvisor.com)

Il castello di Carrickfergus (www.cwuni.org.uk)

Uno scorcio del Selciato del Gigante e, in trasparenza, l’altimetria della seconda tappa (www.sfumaturevarie.it)
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI BELFAST (cronosquadre)
maggio 10, 2014 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsione del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1964, l’ultimo dei due Giri vinti da Anquetil).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Cronosquadre alla Orica. Tuft è la prima maglia rosa (Gazzetta dello Sport)
Giro «irlandese»: al canadese Tuft la prima maglia rosa(Corriere della Sera)
Regno Unito
Giro d’Italia: Thousands line streets of Belfast for day one of race – Veteran Tuft claims Giro opener(The Belfast Telegraph)
Laura Trott vows to race on after crash but Dan Martin’s Giro d’Italia is brutally cut short (The Independent)
Tuft leads Giro as Martin crashes out (The Times)
Martin suffers heartbreak (The Daily Telegraph)
Irlanda
Dublin tickled pink as Giro rolls into town – Dan Martin’s Pink jersey dream over after horror crash (Irish Independent)
Francia
Le chrono pour Orica-GreenEdge (L’Equipe)
Spagna
La contrarreloj lastra a Purito y hace de Tuft el primer líder(AS)
El Orica se lleva la crono y Purito y Nairo pierden tiempo (Marca)
Espectacular caída en el Giro de Italia – Orica GreenEdge vence la crono; Tuft, primer líder (El Mundo Deportivo)
Belgio
Orica GreenEdge maakt favorietenrol waar (De Standaard)
Giro: victoire d’Orica GreenEdge à Belfast, Svein Tuft maillot rose(L’Avenir)
Svein Tuft premier leader du Giro (La Dernière Heure/Les Sports)
Giro (1ère étape): victoire d’Orica GreenEdge à Belfast, le Canadien Svein Tuft maillot rose (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Weening wint tijdrit met Orica (De Telegraaf)
Lussemburgo
Giro d’Italia: Kanadier Tuft schlüpft ins Rosa Trikot (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Germania
Team Orica-GreenEdge gewinnt Auftakt-Zeitfahren (Berliner Zeitung)
Canada
Canadian Svein Tuft powers Orica to victory in team time trial at Giro d’Italia (The Globe and Mail)
USA
Canadian Takes Lead in Giro d’Italia (The New York Times)
Colombia
Urán es noveno y Nairo, 56 en la general del Giro de Italia (El Tiempo)
Omega Pharma, con Rigoberto Urán, terminó segundo en la contrarreloj (El Espectador)
Australia
Orica-GreenEDGE wins Giro first stage (The Age)
GreenEDGE takes opening Giro stage (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Chi vincerà la crono?
Howling Wolf14: Cronosquadre con le curve? Geniale! Ma il superbrain che l’ha partorita è italiano o irlandese? Complimenti!
Howling Wolf14: La più attrezzata mi sembra la Orica-GreenEdge. Poi, nell’ordine, vedrei BMC, Giant-Shimano, Belkin, Cannondale, Trek, Garmin e Omega.
Mauro Facoltosi: Le curve non posso mica spianarle o creare apposta dei rettilinei. Comunque, il percorso dal punto di vista planimetrico appare decisamente filante
Howling Wolf14: Se non ci sono soluzioni alternative (e ne dubito) allora si fa un cronoprologo. O ha prescritto qualcuno una cronosquadre a tutti i costi?
Mauro Facoltosi: Io avrei fatto il prologo a Belfast e la cronosquadre l’avrei messa in notturna a Bari, su di un tracciato di una decina di chilometri. Così i corridori avevano il giorno di riposo e tutto il pomeriggio prima della cronosquadre per smaltire la fatica del trasferimento.
Nebe1980: Io avrei fatto um prologo di 6 o 7 Km a Belfast e avrei lasciato perdere la cronometro a squadre che rischia di falsare le corse. Comunque le curve almeno ravvivano un po’ la questione
Nebe1980: Si corre alle 8 di sera? Un altra assurdità! Ma non trovano nulla di meglio da fare che copiare le scelte più strane del Tour?
Howling Wolf14: Ho fatto anch’io questa riflessione. Oggi a Belfast il tramonto è alle 21.12. Ad una certa ora, già prima del crepuscolo, la visibilità diventa un po’ precaria, perché le ombre si allungano. E’ vero che ci saranno le luci artificiali, ma non è la stessa cosa. I team che partiranno per primi saranno paradossalmente favoriti. E la cosa non è giusta. Se proprio si doveva scegliere il tardo pomeriggio, si poteva optare per la prima partenza alle 6 a.n. E’ vero, al Giro, talmente accecati dalla foga di copiare il Tour, non hanno nemmeno la capacità di valutare quali sono, del Tour, le scelte giuste e le scelte sbagliate o strane.
Pedra85: Lo dici spesso anche tu, il Giro è un business di una società quotata in borsa, e la tappa iniziale all’ ora di cena è la scelta più redditizia
Howling Wolf14: Hai ragione, è una chiave di lettura molto realistica. Andrebbe però sempre rispettata la regolarità tecnica, però. Su quello dovrebbe vigilare l’UCI.
Nebe1980: Io sulle squadre sono abbastanza scarso, comunque simpatizzando per Quintana, spero che Malori che ultimamente è sembrato pimpante (Tirreno Adriatico) riesca a dare alla Movistar il giusto passo in questa cronometro a squadre che essendo di ben 21 Km farà registrare già distacchi tra gli uomini di classifica che potrebbero anche essere di entità tutt’altro che risibile
Howling Wolf14: La Movistar non è attrezzata per vincere la cronosquadre. Ci sono team che sono al Giro quali solo per cercare di vincere la tappa di oggi. A partire dall’Orica. Alla squadra di Quintana, d’altronde, non interessa nemmeno vincere la cronosquadre. Metterebbe il team in imbarazzo. A Quintana & Co. interessa contenere il distacco. E contenere il distacco non certo dall’Orica, che non ha uomini di classifica, ma da BMC (Evans), Katusha (Rodriguez), Garmin (Martin), Saxo (Roche), Astana (Scarponi), Cannondale (Basso). Nella Movistar, oltre a Malori, è stato inserito un altro ottimo cronoman, Castroviejo. Poi c’è gente come Capecchi, Ventoso e Amador che in pianura può dare una buona mano. Senza contare che Quintana sul passo non è fermo. Il team non può però competere con squadroni di passisti che si sono preparati appositamente per la cronosquadre di questa sera. Su 21 km non ci potranno essere grandi distacchi. Almeno tra gli uomini di classifica. E comunque saranno come un bicchiere d’acqua in un oceano alla luce di salite, salitelle e salitone che attendono quest’anno il Giro.
Nebe1980: ma su internet c’è il garibaldi del giro? avete il link?
Howling Wolf14: http://www.gazzetta.it/Giroditalia/2014/download/Garibaldi%202014%20LOW.pdf
Mauro Facoltosi: La partenza della prima formazione è prevista alle 17.50 ora irlandese.
Nebe1980: Si beh non intendevo certo dire che la Movistar possa/voglia vincere oggi. Intendevo dire che visto che Quintana mi sta simpatico spero che anche con l’aiuto di un ottimo passista come Malori la Movistar riesca a contenere i distacchi da gente appunto come Evans che per quel che ha fatto vedere al Trentino è in ottima forma nonostante l’anagrafe
Nebe1980: Si beh non intendevo certo dire che la Movistar possa/voglia vincere oggi. Intendevo dire che visto che Quintana mi sta simpatico spero che anche con l’aiuto di un ottimo passista come Malori la Movistar riesca a contenere i distacchi da gente appunto come Evans che per quel che ha fatto vedere al Trentino è in ottima forma nonostante l’anagrafe
Mauro Facoltosi: Vittoria dell’Orica – GreenEDGE, disastro per la Garmin (3′26″ di ritardo). Commenti?
Howling Wolf14: La vera nota negativa sta nell’aver perso un possibile protagonista della corsa fin dal primo giorno. Daniel Martin avrebbe potuto movimentare molte tappe. Un vero peccato. L’unico sconfitto della prima giornata, stando ai tempi, è Joaquin Rodriguez. Il distacco accumulato nei confronti di Quintana, Evans e Uran è pesante. Ma non è nulla se confrontato a quanto potrà recuperare, sulla carta, nelle tappe di montagna che verranno. Per tutti gli altri i divari sono minimi, da Scarponi a Roche, da Basso a Pozzovivo, da Aru a Majka. Qualcosa di più hanno beccato i vari Rolland, Cunego, Keldermann, Monfort e Pellizotti, ma non sono uomini che possono puntare né alla vittoria finale né al podio.
Nebe1980: Come volevasi dimostrare distacchi importanti tra gli uomini di classifica. Ora Purito ha un minuto e mezzo da Uran che è pure uno scalatore. Il risultato dimostra che la cronosquadre pesa enormemente sul giro andando a discapito di uomini forti ma con squadra senza passistoni. 21 Km sono decisamente troppi
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Pedala (Frankie hi-nrg MC), sigla ufficiale del Giro d’Italia
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa di Belfast
Belfast – partenza : pioggia moderata (0,7 mm), 10,7°C (percepiti 6°C), vento moderato da S (15-22 Km/h), umidità al 89%
Ballymena (Km 40,1): pioggia moderata (0,7 mm), 11,5°C (percepiti 7,5°C), vento moderato da S (14-18 Km/h), umidità al 89%
Ballycastle (Km 114,6): pioggia debole (0,5 mm), 10,3°C (percepiti 9°C), vento debole da SE (8 Km/h), umidità al 89%
Larne (Km 179,1): pioggia debole (0,4 mm), 9,7°C (percepiti 8°C), vento moderato da SSW (13-17 Km/h), umidità al 91%
Belfast – arrivo : pioggia moderata (0,8 mm), 11°C (percepiti 9°C), vento debole da SSW (9-15 Km/h), umidità al 88%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
De Luca: “Damiano Cunego dovrà uscire in bicicletta con quella passerella” (hanno trovato la maniera di smontare le strutture del Giro e di riportarle in Italia?)
Martinello: “Grosce chances di vittoria”
Pancani: “Una volta sbarcati di nuovo in Italia”
Martinello: “Nicolas Roc” (Roche)
Pancani: “Leggera ascesa al 15%”
Martinello: “Ottimo l’allenamento” (allineamento)
Pancani: “Manca solo una squadra al traguardo della Neri Sottoli”
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della prima tappa, cronosquadre di Belfast
1° Garmin Sharp
2° Team Europcar a 1′38″
3° Lotto Belisol a 1′52″
4° Team Katusha a 1′53″
5° Colombia a 2′03″
Migliore formazione italiana: Lampre Merida, 6° a 2′06″
Classifica generale
1° Ramon Carretero
2° André Fernando Cardoso a 5″
3° Nathan Ass s.t.
4° Kenny De Haes a 30″
5° Gert Docks a 37″
Miglior italiano: Giampaolo Caruso, 7° a 47″
L’ULTIMO GIRO DI ANQUETIL
Tuffo nella storia del Giro del 1964, il secondo e ultimo conquistato dall’asso francese Jacques Anquetil. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it
1a TAPPA: BOLZANO – RIVA DEL GARDA (173 Km)
ADORNI FUGGE E A RIVA DEL GARDA VINCE LA PRIMA TAPPA DEL “GIRO”
Oggi seconda giornata di corsa, con traguardo a Brescia
La Maglia rosa si era affermata anche l’anno scorso nella giornata di apertura – L’emiliano ha sorpreso tutti negli ultimi due chilometri presentandosi all’arrivo con 2 secondi di vantaggio sul plotone – Un tentativo di Zilioli in salita sventato dal gruppo
Nota sulla planimetria: Al momento di andare in stampa Torriani non aveva ancora stabilito il finale del Giro. Per questo motivo la planimetria propone i due progetti aperti in quel momento.
ARCHIVIO ALMANACCO
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La partenza della Colombia dal museo del Titanic (foto Bettini)
ORICA E PIOGGIA LANCIANO TUFT IN ROSA
Nel giorno del suo 37esimo compleanno, il canadese veste la prima maglia rosa del Giro 2014, tagliando per primo il traguardo fra gli uomini della Orica – GreenEDGE, vincitrice della cronosquadre d’apertura. Piegate Omega Pharma – Quick Step e BMC, seconda e terza a 5’’ e 7’’ rispettivamente. Tra i big, sorridono Uran ed Evans. Molto indietro Rodriguez e Hesjedal.
Due anni dopo Ryder Hesjedal, Svein Tuft diventa il secondo canadese nella storia del Giro d’Italia a vestire la maglia rosa, ricevendo dai compagni della Orica – GreenEDGE il più bel regalo immaginabile per il suo 37esimo compleanno. Impossibile, per il veterano di Langley, British Columbia, bissare l’exploit del connazionale, che, dopo aver preso e ceduto due volte le insegne del primato, le riconquistò definitivamente nella cronometro conclusiva di Milano; di certo, però, si accontenterà anche di ventiquattro ore in rosa un atleta affacciatosi al grande ciclismo solo alle soglie dei trentadue anni.
Decisive, nel successo Orica, le condizioni meteorologiche, come si conviene ad una terra il cui cielo bizzoso ha ispirato artisti anche al di qua del Mare Celtico: scattata per seconda dai cantieri nei quali fu assemblato il Titanic, dopo un Team Colombia non esattamente ridondante di specialisti, la compagine australiana ha potuto godere di strada asciutta per oltre un terzo del tracciato, prima che cominciasse a cadere una pioggia destinata a flagellare le prove di larga parte delle contendenti. Tagliato il traguardo abbassando di 1’22’’ il riferimento fissato da Duarte e compagni, Tuft e gli altri si sono così accomodati nell’angolo dei leader, vedendo il maltempo neutralizzare via via minacce del calibro di Sky e Movistar, azzoppate dagli abnormi distacchi accumulati nel tratto iniziale. Soltanto nelle battute finali il ritorno all’asciutto ha esposto la maglia rosa virtuale agli attacchi di Omega Pharma – Quick Step e BMC, capaci di limitare i danni nel primo settore e di rosicchiare qualcosa nel secondo e nel terzo, senza però ridurre il gap a meno di 5’’ e 7’’ rispettivamente.
La sconfitta di misura, in apparenza bruciante per dimensioni e modalità, potrebbe tuttavia non dispiacere ai capitani delle due formazioni, Uran ed Evans, atterrati a Belfast con ambizioni di classifica generale più che di successo parziale. Probabile, anzi, che entrambi guardino con favore alla prospettiva di risparmiare uomini ed energie nelle tappe irlandesi e nordirlandesi, senza l’onere di controllare la corsa e difendere il primato.
Per due favoriti partiti al meglio, almeno altrettanti vedono invece già in salita la strada verso il podio di Trieste: Joaquim Rodriguez, penalizzato forse più di tutti dalla pioggia con la sua Katusha, ha lasciato 1’33’’ ai vincitori e 1’28’’ al primo dei big; molto peggio è andata addirittura a Ryder Hesjedal, attardato di 3’26’’ a causa di una caduta che, abbattendo quattro compagni quando uno aveva già perso contatto, lo ha lasciato con tre soli gregari, trasformando in agrodolce una giornata che sarebbe potuta diventare trionfale per i colori canadesi. Ad aggravare ulteriormente il bilancio della Caporetto Garmin ha infine provveduto il ritiro immediato di Daniel Martin, il più sfortunato del quartetto coinvolto nel capitombolo, a suggellare due settimane di sventure cominciate con la scivolata all’ultima curva di una Liegi quasi vinta.
Domenica, quando il Giro farà tappa a Dublino, l’Irlanda dovrà così rinunciare ad abbracciare il suo corridore di punta, dirottando tutto il calore del suo tifo su Nicolas Roche, fortunatamente partito con un ottimo quarto posto, staccato di 23’’, davanti alla Sky di Cataldo (+35’’).
Dal sesto posto della Astana in poi, inframezzati dalla Giant-Shimano di Kittel (nona a 56’’), l’ordine d’arrivo presenta altri cinque papabili vincitori o uomini da podio: Scarponi e Aru hanno pagato 38’’, facendo meglio della Cannondale di Basso (+53’’), della Movistar di Quintana (+55’’) e della Ag2r di Pozzovivo (+58). Prestazioni più che soddisfacenti per gli azzurri, mentre il colombiano, pur non vedendo intaccato il ruolo di primo favorito, rischia di aver lasciato almeno mezzo minuto più del previsto a causa di una finestra di partenza infelice.
Poco distanti anche la Trek di Kiserlovski (+1’) e la Belkin di Kelderman e Kruijswijk (+1’01’’), mentre pagano qualcosa di più la Androni di Pellizotti (+1’14’’), la Lampre di Niemec e Cunego (+1’20’’), e soprattutto la Europcar di Rolland, penultima a 1’48’’.
Alla vigilia di due tappe che solo eventuali capricci del vento sembrano poter sottrarre alle grinfie dei velocisti, è probabile che la maglia rosa rimanga questione fra corridori della Orica fino al rientro in Italia di mercoledì, anche se gli appena 5’’ di distacco e gli abbuoni a disposizione potrebbero stuzzicare la fantasia di Alessandro Petacchi.
A margine di una giornata obiettivamente poco significativa da un punto di vista tecnico, al di là delle usuali disquisizioni sul significato di una prova a squadre all’interno di una corsa che dovrebbe premiare il singolo, ci pare tassativo sottolineare l’eccezionale affluenza di pubblico che ha contrassegnato la tappa, raramente eguagliata da quella che popola le strade italiane al passaggio dei girini. Il dato, unito alla folla presentatasi ad un evento di solito disertato dal pubblico italiano, quale la presentazione delle squadre, dovrebbe forse indurre a riconsiderare il valore delle tanto vituperate partenze straniere del Giro, perlomeno se assegnate a terre desiderose di abbracciarlo come l’Irlanda del Nord. Soltanto quando su tante strade nostrane si tornerà a vedere un entusiasmo come quello ostentato dalla gente di Belfast potranno apparire meno demagogiche le parole di molti critici.
Matteo Novarini
ORDINE D’ARRIVO
1 Orica Greenedge 0:24:42
2 Omega Pharma-QuickStep 0:00:05
3 BMC 0:00:07
4 Tinkoff-Saxo 0:00:23
5 Team Sky 0:00:35
6 Astana 0:00:38
7 Cannondale 0:00:53
8 Movistar Team 0:00:55
9 Giant-Shimano 0:00:56
10 Ag2r-La Mondiale 0:00:58
11 Trek Factory Racing 0:01:00
12 Belkin 0:01:01
13 Neri Sottoli
14 Bardiani-CSF 0:01:07
15 Androni Giocattoli 0:01:14
16 FDJ.fr 0:01:18
17 Lampre-Merida 0:01:20
18 Colombia 0:01:22
19 Katusha 0:01:33
20 Lotto Belisol 0:01:34
21 Europcar 0:01:48
22 Garmin-Sharp 0:03:26
CLASSIFICA GENERALE
1 Svein Tuft (Can) Orica Greenedge 0:24:42
2 Luke Durbridge (Aus) Orica Greenedge
3 Pieter Weening (Ned) Orica Greenedge
4 Cameron Meyer (Aus) Orica Greenedge
5 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge
6 Ivan Santaromita (Ita) Orica Greenedge
7 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:05
8 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
9 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
10 Serge Pauwels (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
11 Julien Vermote (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
12 Alessandro Petacchi (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
13 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team 0:00:07
14 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team
15 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
16 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team
17 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
18 Yannick Eijssen (Bel) BMC Racing Team 0:00:09
19 Brett Lancaster (Aus) Orica Greenedge 0:00:22
20 Thomas De Gendt (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
21 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
22 Christopher Juul Jensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:00:23
23 Jay Mccarthy (Aus) Tinkoff-Saxo
24 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
25 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff-Saxo
26 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo
27 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo
28 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
29 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo
30 Ben Swift (GBr) Team Sky 0:00:35
31 Dario Cataldo (Ita) Team Sky
32 Philip Deignan (Irl) Team Sky
33 Edvald Boasson Hagen (Nor) Team Sky
34 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
35 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
36 Sebastian Henao Gomez (Col) Team Sky
37 Valerio Agnoli (Ita) Astana Pro Team 0:00:38
38 Janez Brajkovic (Slo) Astana Pro Team
39 Enrico Gasparotto (Ita) Astana Pro Team
40 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team
41 Borut Bozic (Slo) Astana Pro Team
42 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
43 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team
44 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
45 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
46 Iljo Keisse (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:41
47 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team 0:00:52
48 Elia Viviani (Ita) Cannondale 0:00:53
49 Michel Koch (Ger) Cannondale
50 Ivan Basso (Ita) Cannondale

Svein Tuft festeggia la maglia rosa conquistata a Belfast (foto Bettini)