LE SAMYN, SPUNTA TSATEVICH

febbraio 28, 2013 by Redazione  
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Successo bello quanto inaspettato per il russo Alexey Tsatevich che si è imposto al termine di una corsa emozionante. Alle sue spalle – curiosamente gli stessi di un anno fa – Kris Boeckmans e Adrien Petit. Primo italiano al traguardo Kristian Sbaragli, quinto.

Foto copertina: il successo a sorpresa di Tsatevich (Photopress.be)

Le Samyn molto viva ed emozionante quella corsa ieri in Belgio, con un finale emozionante e a sorpresa. La cronaca inizia con la fuga di giornata, composta da solamente 3 unità, Elias Van Breussegem (Doltcini – Flanders), Luke Rowe (Sky) e Thomas Sprengers (Topsport Vlaanderen – Baloise). I 3 di buon accordo raggiungono un margine ampio sul plotone, 5 minuti a 80 chilometri dall’arrivo. Dietro cominciano allora a far sul serio, in particolare la Cofidis e la FDJ. A 50 km dall’arrivo, quando il gap è sempre di 3 minuti, Rowe parte in solitaria lasciandosi alle spalle i compagni di fuga: la tattica è chiara, non far spendere energie preziose ai compagni di squadra ben coperti nella pancia del gruppo. Tattica che funziona alla perfezione, perché Rowe viene ripreso solo ai -12 dal traguardo: qui partono in contrattacco i suoi capitani Geraint Thomas e Ian Stannard (Sky) seguiti prontamente da Gert Jan Lindeman (Vacansoleil – DCM) e Ignatas Konovalovas (MTN – Qhubeka). Il gruppo e gli addetti ai lavori pensano che ormai l’azione sia quella decisiva: ai 4 dall’arrivo, Thomas tenta un allungo e stacca tutti in testa, sfruttando anche la foratura nelle retrovie di uno dei maggiori favoriti di giornata, Arnaud Démare (FDJ). Proprio quando i giochi sembrano fatti, l’Oro Olimpico su pista in carica viene riassorbito in vista del traguardo di Dour: le squadre dei velocisti provano ad organizzare la volata – in particolare la Lotto Belisol – ma vengono incredibilmente sorprese dall’attacco fulminante di Alexey Tsatevich, che nessuno riesce a rimontare. Piazza d’onore per il belga Kris Boeckmans, mentre il podio è chiuso da Adrien Petit.
E’ una grandissima vittoria per il giovane russo classe ’89, la prima del 2013 e della precoce carriera, per ora arricchita solamente di piazzamenti e di vittorie di tappa in competizioni minori.
Per quanto riguarda i colori italiani, sono due i piazzati nei primi 10, Kristian Sbaragli quinto e Alessandro Bazzana sesto.

Lorenzo Alessandri
Twitter @LorenzoAleLS7

27-02-2013

febbraio 28, 2013 by Redazione  
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LE TOUR DE LANGKAWI (Malesia)

L’italiano Andrea Guardini (Astana Pro Team) si è imposto nella settima tappa, Kuantan – Dungun, percorrendo 149,8 Km in 3h37′17″, alla media di 41,365 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Francesco Chicchi (Vini Fantini – Selle Italia) e il lituano Kruopis. Il colombiano Julián David Arredondo Moreno (Team Nippo – De Rosa) è ancora leader della classifica, con 1′15″ sull’olandese Weening e 2′10″ sullo spagnolo Pardilla Bellón. Miglior italiano Fortunato Baliani (Team Nippo – De Rosa), 7° a 2′49″

LE SAMYN

Il russo Alexey Tsatevich (Katusha Team) si è imposto nella corsa belga, Frameries – Dour, percorrendo 206,3 Km in 5h05′19″, alla media di 40,541 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Boeckmans e il francese Petit. Miglior italiano Kristian Sbaragli (MTN Qhubeka), 5°.

GUARDINI, FINALMENTE!

febbraio 27, 2013 by Redazione  
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Lo sprinter veronese dell’Astana pone termine alla lunga serie di piazzamenti che aveva caratterizzato il suo avvio di stagione imponendosi in quel di Dungun davanti al lucchese della Vini Fantini Francesco Chicchi e al lituano Aidis Kruopis. Giornata tranquilla per Julian Arredondo che si avvia a conquistare il Tour de Langkawi.

Foto copertina: esplode Guardini sul traguardo di Dungun (foto Bettini)

La settima tappa del Tour de Langkawi, 149,8 km da Kuantan a Dungun con tre gpm di 4a categoria piuttosto lontani dal traguardo, si presentava come l’ennesima frazione adatta agli sprint di una corsa malese che da sempre è stata terreno fertile per le ruote veloci, le cui formazioni a partire dall’Astana di Andrea Guardini e dalla Vini Fantini di Francesco Chicchi, grandi favoriti dopo l’abbandono di Theo Bos, a differenza di quanto accaduto nella tappa precedente in cui erano stati sorpresi dalla fuga culminata con la vittoria di Thomas Leezer (Blanco) non si sono lasciati sfuggire l’opportunità, dando via libera nelle fasi iniziali ai soli Travis Meyer (Orica-GreenEdge), che per il terzo giorno consecutivo si lancia in avanscoperta, e Cyril Gautier (Europcar), ai quali solo per qualche km si era accodato Yasuharu Nakajima (Aisan Racing Team) prima di perdere contatto e lasciarsi riassorbire dal plotone, che sono arrivati ad avere fino a 7′ di vantaggio senza però mai avere effettive chances di resistere al ritorno del gruppo, nel quale ci sono state scaramucce in occasione degli sprint intermedi con Anuar Manan (Synergy-Baku), in lotta con Guardini per la maglia azzurra della classifica a punti, e Peeter Weening (Orica-GreenEdge), che ha conquistato un piccolo secondo di abbuono riducendo a 1′15” il distacco nella generale dalla maglia gialla Julian Arredondo (Nippo-De Rosa), che sono transitati davanti al plotone a caccia dei rispettivi obiettivi.
Anche l’Omega-QuickStep di Andrew Fenn ha fatto la sua parte nell’inseguimento e, una volta avvenuto il ricongiungimento con Meyer e Gautier a 32 km dal traguardo, sono iniziate le grandi manovre per la volata in cui la formazione belga e l’Orica GreenEdge di Aidis Kruopis e Allan Davis hanno preso il comando delle operazioni ma nulla hanno potuto contro Guardini che, a differenza delle tappe di Kulim e Kuala Kangsar in cui aveva iniziato lo sprint in posizione arretrata venendo battuto da Bos e di quella di Kapar in cui era partito troppo in anticipo subendo la rimonta di Chicchi, si è lanciato nel momento giusto ben supportato dai compagni Assan Bazayev e Ruslan Tleubayev e ha centrato finalmente, dopo innumerevoli piazzamenti arrivati già al Giro del Qatar, la sua prima vittoria stagionale nonchè la dodicesima nell’arco di tre anni al Tour de Langkawi: il velocista di Tregnago si è preso così la rivincita proprio su Chicchi, giunto 2° davanti a Kruopis e Davis, che hanno disputato due volate distinte senza che uno dei due si sacrificasse per l’altro, Fenn, Steele Von Hoff (Garmin) e Graeme Brown (Blanco): le prossime tre tappe, a iniziare dall’8a che da Kuala Terengganu porta dopo 164,8 km a Tanah Merah, potrebbero vedere nuovi duelli tra i due italiani mentre Arredondo prosegue a grandi passi verso il successo finale di questo Tour de Langkawi.

Marco Salonna

BOS OUT? CI PENSA LEEZER

febbraio 27, 2013 by Redazione  
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Il vincitore delle prime due tappe del Tour de Langkawi è costretto al ritiro ma la Blanco conquista comunque il terzo successo grazie al 27enne olandese, che attacca in compagnia di altri 15 corridori e trionfa per distacco in quel di Kuantan davanti a Ji Min Mung e Michal Golas. Nuova occasione persa per Andrea Guardini che chiude 6° aggiudicandosi la volata del gruppo.

Foto copertina: impresa sotto l’acqua per l’olandese Leezer (foto Bettini)

La sesta tappa del Tour de Langkawi, 217,5 km da Mentakab a Kuantan, era sulla carta fatta su misura per i velocisti malgrado la presenza di tre gpm di 4a categoria e altri saliscendi di minore entità, ma fin dai primi km è apparso chiaro che il copione dei giorni scorsi, con pochi corridori generalmente asiatici in fuga dalle fasi iniziali per poi essere inevitabilmente ripresi dal gruppo, non sarebbe stato rispettato, vuoi per il chilometraggio elevato, vuoi per la pioggia battente presente lungo tutto il percorso e vuoi perchè uno dei grandi favoriti, l’olandese Theo Bos (Blanco) già vincitore delle frazioni di Kulim e Lagoa, non ha preso il via a causa di un’influenza. La bagarre è stata continua a tal punto che la media al traguardo sarà superiore ai 45 km/h e solo dopo 75 km sono riusciti a prendere il largo Steele Van Hoff (Garmin), Ruslan Tleubayev (Astana), Wesley Sulzberger (Orica-GreenEdge), Jetse Bol e Tom Leezer (Blanco), Andrew Fenn (Omega-QuickStep), John Murphy (UnitedHealtCare), Yukiya Arashiro (Europcar), Jani Tewelde (Mtn Qhubeka), Dan Craven (Synergy Baku), il padovano Omar Bertazzo (Androni) e il vincitore del Tour de Langkawi 2011 Yonathan Monsalve (Vini Fantini), non brillantissimo in quest’edizione ma comunque 12° in classifica generale a 3′31” dal leader Julian Arredondo, la cui Nippo-De Rosa non ha pertanto lasciato spazio e in compagnia della Champion System di Craig Lewis ha annullato il gap al km 133 malgrado Arashiro, già autore di un’azione analoga nella tappa di Kapar, avesse tentato di proseguire in solitudine dopo aver distanziato i compagni d’avventura.
Una nuova azione è stata promossa dal neocampione australiano Luke Durbridge (Orica-GreenEdge) su cui si sono portati altri corridori tra cui il 7° della generale Amir Kolahdozhagh (Tabriz) ma ancora una volta il gruppo ha annullato il tentativo con la Mtn Qhubeka di Sergio Pardilla in prima linea; nulla però ha più potuto il plotone quando a 50 km dal traguardo si sono avvantaggiati Travis Meyer, Michal Golas, Serge Pauwels e Pieter Serry (Omega Pharma – Quick-Step), Chad Beyer (Champion System), Cyrille Gautie e Pierre Rolland (Europcar), Jackson Rodriguez (Androni Giocatolli), Connor McConvey (Synergy – Baku), Ji Min Jung (Kspo) e ancora una volta Van Hoff, Sulzberger e Leezer che sono riusciti a guadagnare intorno a 1′ e resistere fino al traguardo malgrado l’inseguimento condotto dalla Vini Fantini di Francesco Chicchi. Ai -10 Rolland, 15° nella generale a 4′03” da Arredondo, è rimasto tagliato fuori a causa di una foratura e ai -7 Meyer ha tentato l’azione solitaria seguito da Jung, Golas, Rodriguez e Leezer, il cui contrattacco si è rivelato quello vincente; il 27enne olandese ha tirato dritto fino al traguardo conquistando il suo primo successo da professionista con 27” sul sorprendente Jung e 35” su Golas, Rodriguez e Meyer mentre Andrea Guardini (Astana), già tre volte sul podio in altrettante volate nelle prime tappe, ha dovuto accontentarsi di aggiudicarsi lo sprint del gruppo chiudendo 6° a 40” da Allan Davis (Orica-GreenEdge), Jacob Keough (UnitedHealtCare), Saleh Mohd Harrif (Terengganu) e Anuar Manan (Synergy-Baku): il 23enne di Tregnago avrà comunque una nuova occasione nella 7a tappa, 149,8 km da Kuantan a Dungun, mentre la classifica generale è rimasta invariata con Arredondo in maglia gialla con 1′16” su Pieter Weening (Orica-GreenEdge), 2′10” su Pardilla e 2′32” su Peter Stetina (Garmin).

Marco Salonna

26-02-2013

febbraio 27, 2013 by Redazione  
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LE TOUR DE LANGKAWI (Malesia)

L’olandese Tom Leezer (Blanco Pro Cycling Team) si è imposto nella sesta tappa, Mentakab – Kuantan, percorrendo 217,5 Km in 4h33′42″, alla media di 47,680 Km/h. Ha preceduto di 27″ il sudcoreano Jung e di 35″ il polacco Golas. Miglior italiano Andrea Guardini (Astana Pro Team), 6° a 40″. Il colombiano Julián David Arredondo Moreno (Team Nippo – De Rosa) è ancora leader della classifica, con 1′16″ sull’olandese Weening e 2′10″ sullo spagnolo Pardilla Bellón. Miglior italiano Fortunato Baliani (Team Nippo – De Rosa), 7° a 2′49″

CONTRO ARREDONDO GLI ALTRI SI ARRENDONO

febbraio 25, 2013 by Redazione  
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Il colombiano del Team Nippo-De Rosa già brillante nei giorni scorsi fa il vuoto negli ultimi 5 km della dura ascesa di Genting Highlands tagliando il traguardo con 26” su Pieter Weening e 44” su Victor Niño e strappando la maglia gialla al cinese Meiyng Wang che chiude ad oltre 5′. Buona prova di Fortunato Baliani preziosa spalla per il vincitore e 8° di tappa e della classifica generale.

Foto copertina: Arrendondo domina sul traguardo delle Genting Highlands (foto Bettini)

La quinta tappa del Tour de Langkawi, 110,3 km da Proton a Genting Highlands, si presentava come la frazione clou della corsa malese con una salita finale di 20 km e pendenze costantemente intorno al 10% negli ultimi 10 che nelle passate stagioni ha sempre deciso la classifica generale, con i vari Josè Rujano, Yonathan Monsalve e per ultimo Josè Serpa che hanno trionfato su queste rampe e conquistato la maglia gialla per poi mantenerla fino al termine della gara. Per la prima volta in queste giornate la pioggia ha fatto la sua comparsa lungo il percorso ma questo non ha inciso in negativo sulla combattività dei corridori almeno nei primi 20 km in cui in diversi hanno tentato di andare in avanscoperta; il gruppo guidato dall’Hengxiang Cycling Team della maglia gialla Meiyng Wang ha però dato via libera solo Travis Meyer (Orica-GreenEdge), fratello e compagno di squadra del più noto Cameron, che ha potuto guadagnare inizialmente fino a 9′ ma sotto la spinta dell’Europcar di Pierre Rolland, che appare già in discrete condizioni di forma a differenza del 2012 in cui iniziò a fornire prestazioni di alto livello solo nel mese di aprile, il vantaggio dell’australiano si è ridotto drasticamente e sulla salita finale nulla ha potuto di fronte al ritorno degli inseguitori.
Fin dalle prime rampe la selezione è stata inesorabile finchè nel gruppo dei migliori sono rimasti i soli Nathan Haas e Peter Stetina (Garmin Sharp), Pieter Weening (Orica GreenEdge), Serge Pauwels (Omega-QuickStep), Jonathan Monsalve (Vini Fantini), Lucas Euser (UnitedHealthCare), Tomas Gil (Androni), Sergio Pardilla, Tsgabu Grmay e Jacques Van Rensburg (MTN Qhubeka), John Ebsen (Synergy–Baku), Amir Kolahdozhagh (Tabriz Petrochemical Team), Victor Niño Corredor (RTS Racing Team), Pierre Rolland e il duo del Team Nippo De Rosa composto da Fortunato Baliani, unico azzurro a reggere il ritmo, e Julian Arredondo, secondo in classifica generale a 2′44” da Meiyng Wang che, rimasto anche privo di compagni di squadra, ha perso presto terreno ma ha resistito per diversi km mantenendo a lungo un distacco intorno ai 30” prima di cedere di schianto quando le pendenze si sono fatte più arcigne.
Successivamente si è portato al comando Van Rensburg per preparare un possibile attacco di Pardilla ma il primo a muoversi a 4 km alla conclusione è stato Peeter Weening (OricaGreenEdge), già maglia rosa per diversi giorni al Giro 2011 grazie al successo della tappa di Orvieto e molto migliorato in salita nelle ultime stagioni, che però nulla ha potuto di fronte al contrattacco di Arredondo che, dopo aver già fornito una dimostrazione di forza nella ben più pedalabile ascesa di Cameron Highlands su cui si è conclusa la terza tappa, si è confermato l’atleta più in forma di questo Tour de Langkawi andando a riprendere e staccare il 31enne olandese e tagliando in solitario al traguardo. Weening ha chiuso con un ritardo di 26” con Niño, già protagonista su questa salita nel 2012, 3° a 44”, Pardilla 4° a 1′05”, Stetina 5° a 1′28”, le rivelazioni Amir Kolahdozhagh e Grmay 6° e 7° a 1′40” e 1′43” e un ottimo Baliani 8° a 1′47”, mentre Monsalve non è andato oltre l’11° posto a 2′29”, Rolland ha chiuso 14° a 2′45” e Wang malgrado la sua strenua difesa ha accusato un distacco di 5′13”, scivolando in classifica generale al quinto posto a 2′40” da Arredondo: il colombiano conduce ora saldamente con 1′22” su Weening, 2′10” su Pardilla e 2′33” su Stetina con Baliani 8° a 2′49” e salvo imprevisti porterà a casa la maglia gialla fino al termine, alla luce dei percorsi delle prossime tappe che non presentano particolari asperità a cominciare dalla sesta frazione, 212,8 km da Mentakab a Kuantan in cui i vari a darsi battaglia per il successo dovrebbero essere i vari Theo Bos, Andrea Guardini e Francesco Chicchi già protagonisti nelle prime giornate.

Marco Salonna

REN”SHOW” AD ALMERIA

febbraio 25, 2013 by Redazione  
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Una delle corse che oggi non ha risentito dei problemi climatici occorsi in altre zone è stata vinta in volata dall’australiano Mark Renshaw (Blanco). Salgono, invece, sul podio il sudafricano Van Rensburg (Argos-Shimano) e l’italiano Lasca (Caja Rural).

Foto copertina: Renshaw domina la volata della Clásica de Almería (foto EFE)

Volata doveva essere e volata è stata, ma c’è da dire che i tentativi di chi voleva evitarla non sono stati parecchi, e purtroppo per loro le squadre interessate per un finale allo sprint sono state troppo forti cosicché la volata è stata l’epilogo finale più scontato.
Il percorso di questa Clasica de Almeria edizione numero ventotto, è risultato essere invariato, con la presenza di 3 salite, tutte quante lontane dal traguardo (con l’ultima che si affrontava ai meno trenta chilometri).
Nelle fasi iniziali parte come da copione la fuga che contraddistinguerà l’andamento della gara; i corridori che tentano la sorte sono: David de la Cruz (NetApp-Endura), Mikel Bikerra (Euskadi) e Pablo Urtasun (Euskaltel Euskadi). Il quintetto, partito dopo 25 chilometri di corsa, riuscirà a guadagnare un vantaggio massimo di oltre cinque minuti. Ma dietro di loro c’è un intero gruppo al loro inseguimento e grazie al lavoro di varie squadre, tra cui Movistar, Blanco, Argos-Shimano, i fuggitivi verranno ripresi quando all’arrivo di Almeria mancano ancora 58 chilometri.
Nonostante la distanza ancora ampia dal traguardo e la forte pericolosità di un possibile ulteriore tentativo di fuga, il gruppo viaggia comunque ad alta velocità, complice il vento a favore che soffia direttamente dal mare, e per questo ancora più forte.
Si arriva con questa situazione bloccata di gruppo compatto fino agli ultimi chilometri, quando cominciano i preparativi per la volata. La squadra più attrezzata è la Blanco, con David Tanner che conduce il suo capitano Mark Renshaw verso la fase decisiva: quando parte lo sprint dell’australiano nessuno è in condizione di seguirlo, e così, con apparente facilità vince per la prima volta in stagione.
Renshaw lascia dietro di sé il sudafricano Janse Van Rensburg (Argos-Shimano) ed un Francesco Lasca (Caja Rural) che si conferma ancora costantemente ai piani alti degli ultimi ordini d’arrivo.
Completano la Top Ten: Lobato (quarto), Poulhies (quinto), Ventoso (deludente sesto lo spagnolo, che assieme al connazionale e compagno di squadra Rojas, non era in gran giornata), Matyshiak (settimo), Dennis Vanendert (ottavo), Schmidt (nono) e Lightart (decimo).

Paolo Terzi

25-02-2013

febbraio 25, 2013 by Redazione  
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LE TOUR DE LANGKAWI (Malesia)

Il colombiano Julián David Arredondo Moreno (Team Nippo – De Rosa) si è imposto nella quinta tappa, Proton, Shah Alam – Genting Highlands, percorrendo 110,3 Km in 3h11′41″, alla media di 34,525 Km/h. Ha preceduto di 26″ l’olandese Weening e di 44″ il colombiano Niño Corredor. Miglior italiano Fortunato Baliani (Team Nippo – De Rosa), 8° a 1′47″. Arredondo Moreno è il nuovo leader della classifica, con 1′22″ su Weening e 2′10″ sullo spagnolo Pardilla Bellón. Miglior italiano Baliani, 8° a 2′49″

CHICCHI ROMPE IL GHIACCIO, GUARDINI NUOVA BEFFA

febbraio 25, 2013 by Redazione  
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Con il dominatore dei primi due sprint Theo Bos fuori dai ghiochi è duello tutto azzurro in quel di Kapar con l’aretino della Fantini Vini che conquista il primo successo stagionale rimontando negli ultimi metri il veronese dell’Astana, partito un po’ troppo lungo e al terzo piazzamento da podio in altrettante volate senza riuscire a vincere. Wang conserva la maglia gialla in vista del temuto arrivo in quota di Genting Highlands.

Foto copertina: volata tutta italiana al Tour de Langkawi (foto Bettini)

La quarta tappa del Tour de Langkawi, 168 km da Tapah a Kapar, interamente pianeggiante se si eccettua nel finale lo strappo di Kuala Selangor che si è rivelato comunque non sufficientemente impegnativo per impensierire gli sprinter, ha avuto un andamento analogo a quello delle frazioni precedenti con temperature molto elevate, in controtendenza con quanto avviene in Europa dove la neve ha costretto gli organizzatori a cancellare il Gp di Lugano, e una lunga fuga iniziale di corridori asiatici, sebbene in quest’occasione accanto ai carneadi Taji Nishitani (Aisan Racing Team) e Phucong Sai-Udomsil (Ocbc) si sia mosso un atleta di ben altro spessore come Yukiya Arashiro (Europcar), non nuovo a piazzamenti di prestigio nelle grandi corse tra cui il terzo posto nella tappa di Novi Ligure al Giro 2010 anch’esso al termine di una lunga fuga e il nono nel Mondiale di Melbourne dello stesso anno: i tre hanno guadagnato fino a 6′20” ma la cinese Xengxiang Cycling Team della maglia gialla Wang si è dimostrata all’altezza della situazione e dopo metà gara sono entrate in azione la Blanco di Theo Bos, fin qui imbattuto in volata al Tour de Langkawi, l’Astana di Andrea Guardini e l’Omega-QuickStep di Andrew Fenn, che non hanno lasciato scampo ai battistrada sebbene Arashiro abbia tentato di proseguire in solitudine e si sia arreso solo a 10 km dal traguardo.
Seguendo un copione già visto nelle tappe di Kulim e Kuala Kangsar la Blanco ha preso decisamente l’iniziativa nelle battute finali, rintuzzando un velleitario tentativo di Lutfi Fauzan (Nazionale malese) ma questa volta qualcosa nell’ingranaggio della formazione olandese si è inceppato e Bos si è ritrovato fuori dalle prime posizioni. E’ stata dunque l’Astana a prendere il comando sul rettilineo che portava al traguardo con Ruslan Tleubayev a lanciare un Guardini che sembrava in posizione ideale per cogliere il suo 12° successo in carriera in questa corsa, specie in considerazione del fatto che nelle precedenti volate si era ritrovato non nelle primissime posizioni: il compagno di squadra kazako si è però fatto da parte ai 300 metri dal traguardo e il veronese è stato costretto a partire molto lungo, facendo la differenza rispetto a tutti gli altri corridori ma non rispetto a Francesco Chicchi (Vini Fantini), che si è lanciato sulla sinistra e ha passato il rivale negli ultimi 50 metri, conquistando il primo successo stagionale e riscattando le prove opache delle prime due giornate in cui non era andato oltre un 6° e 8° posto. Il terzo gradino del podio è stato occupato da Aidis Kruopis (Orica GreenEdge) davanti a Raymond Kreder (Garmin), Fenn e al sorprendente sloveno Aldo Ino Ilesic (UnitedHealtCare) mentre la classifica generale resta immutata con Wang al comando con 2′43” su Julian Arredondo (Nippo-De Rosa), 3′29” su Nathan Haas (Garmin), 3′33” su Wesley Sulzberger (Orica GreenEdge) e 3′35” su Dennis Van Kiekerk (Mtn Qhubeka) e altri 6 corridori tra cui l’umbro Fortunato Baliani (Nippo De Rosa) e Yonathan Monsalve (Vini Fantini): proprio il venezuelano potrebbe essere l’uomo che farà saltare il banco, come avvenuto nel 2011 in cui si aggiudicò la tappa e prese la maglia gialla che conservò fino al termine del Tour de Langkawi, nel temuto arrivo in quota di Genting Highlands su cui si concluderà la quinta frazione, 110,3 km con partenza da Proton, mentre nella passata stagione a imporsi sulla salita simbolo di questa corsa è stato Josè Serpa.

Marco Salonna

DRUJON CONQUISTA LA CLASSIC SUD ARDÈCHE

febbraio 25, 2013 by Redazione  
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Podio tutto francese per la semiclassica corsa in 197,8 km fra Bourg St. Andéol e Ruoms. Mathieu Drujon vince davanti ai connazionali Pauriol e Bardet

Foto copertina: traguardo tutto francese per la corsa transalpina (foto Vélofotopro)

Parte subito forte la corsa, con la prima fuga che prende corpo già dopo 18 km. I corridori, perlopiù seconde linee francesi in cerca di gloria in territorio nazionale, procedono di comune accordo ma nulla possono al rientro del plotone a 33 Km dall’arrivo, già all’interno del circuito finale. Sul primo dei tre passaggi sulla Côte de la Vignasse dunque tentano l’attacco Fabrice Jeandesboz e Pauriol (Sojasun) e Thomas Voeckler (Europcar): è solo il primo di una lunga serie di attacchi e contrattacchi mai decisivi in termini di vantaggio. Dalla situazione di esplosiva confusione che ne nasce, si avvantaggiano sugli altri ai -10 Pauriol, Bardet, Georges e Drujons e giungono insieme fino al traguardo. Ad imporsi nella volata ristretta è il 30enne velocista di Troyes, davanti a Pauriol e Bardet.

Lorenzo Alessandri
Twitter @LorenzoAleLS7

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