01-09-2012

settembre 2, 2012 by Redazione  
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VUELTA A ESPANA

Lo spagnolo Joaquim Rodríguez Oliver (Katusha Team) si è imposto nella quattordicesima tappa, Palas de Rei – Puerto de Ancares, percorrendo 149,2 Km in 4h10′28″, alla media di 35,741 Km/h. Ha preceduto di 5″ e 13″ i connazionali Contador Velasco e Valverde Belmonte. Miglior italiano Paolo Tiralongo (Astana Pro Team), 18° a 2′19″. Rodríguez Oliver (Katusha Team) ha conservato la testa della classifica, con 22″ su Contador Velasco e 1′41″ sul britannico Froome. Miglior italiano Eros Capecchi (Liquigas – Cannondale), 13° a 9′18″.

TOUR DE L’AVENIR

Il russo Sergey Pomoshnikov (Itera – Katusha) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, Beaufort – Le Grand Bornand, percorrendo 82,8 Km in 2h23′53″, alla media di 34,528 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Warren Barguil (Argos – Shimano) e l’austriaco Konrad. Miglior italiano Mattia Cattaneo (Trevigiani Dynamon Bottoli), 10°. In classifica si impone Barguil (Argos – Shimano) con 1″ sul colombiano Chamorro e 9″ su Cattaneo.

WORLD PORTS CLASSIC
L’olandese Theo Bos (Rabobank Cycling Team) si è imposto nella seconda ed ultima tappa, Anversa – Rotterdam, percorrendo 163 Km in 3h30′06″, alla media di 46,549 Km/h. Ha preceduto di allo sprint il tedesco Greipel e il belga Tom Boonen (Omega Pharma – Quick Step). Miglior italiano Alessandro Bazzana (Team Type 1 – Sanofi), 7°. In classifica si impone Boonen con 1″ su Greipel e 11″ sul norvegese Kristoff. Miglior italiano Matteo Trentin (Omega Pharma – Quick Step), 37° a 1′38″

TOUR DO RIO (Brasile)

Lo sloveno Aldo Ino Ilesic (Team Type 1 – Sanofi) si è imposto nella quarta tappa, Teresópolis – Rio das Ostras, percorrendo 190 Km in 4h42′44″, alla media di 40,320 Km/h. Ha preceduto allo sprint i brasiliani Kléber Da Silva Ramos (Real Cycling Team) e Duarte Nardin. Miglior italiano Davide Gomirato (Petroli Firenze), 4°. Da Silva Ramos ha conservato la testa della generale, con 15″ sul connazionale Correia Diniz e 20″ sull’ecuadoriano Guama de la Cruz. Miglior italiano Mario Sgrinzato (Petroli Firenze), 8° a 49″.

TOUR OF EAST JAVA (Indonesia)

Il malaysiano Mohammed Zamri Salleh (Terengganu Cycling Team) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Mojokerto – Gresik, percorrendo 155 Km in 3h08′00″, alla media di 49,468 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Mohamed Hariff Salleh e l’iraniano Nateghi. In classifica si impone il kazako Ivan Tsissaruk (Track Team Astana) con 7″ sul britannico Rodgers e 12″ sull’indonesiano Hidayat.

COME IL GATTO CON IL TOPO: PURITO INFILZA ANCORA CONTADOR

settembre 1, 2012 by Redazione  
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Prima vera tappa di montagna della Vuelta ma il copione è simile a quello dei giorni precedenti con Rodriguez che lascia sfogare il madrileno sulla salita finale di Puerto de Ancares per poi saltarlo negli ultimi metri e conquistare il suo terzo successo di tappa, portando a 22” il vantaggio in classifica sul rivale. Tiene botta Valverde che chiude alle spalle dei connazionali e aggancia Froome al terzo posto della generale.

Foto copertina: la terza di Rodriguez in cima all’Ancares (foto mundodeportivo.com)

Malgrado le cinque frazioni con arrivo in salita già affrontate in precedenza le prime vere montagne della Vuelta sono arrivate nella 14a tappa, 149,2 km da Palas de Rei al Puerto de Ancares con cinque gpm tra cui l’Alto Folgueiras de Aigas di 1a categoria la cui vetta a 24 km dal traguardo e l’ascesa conclusiva, affrontata anche un anno fa nella tappa di Ponferrada vinta da Albasini davanti al nostro Capecchi, di 9,1 km con una pendenza media dell’8,5% e i tratti più impegnativi negli ultimi 5 km: uno scenario dunque differente rispetto a quello delle giornate precedenti in cui la maglia rossa Rodriguez (Katusha) aveva potuto far valere le sue qualità di scattista e fin dalle prime fasi la Saxo Bank-Tinkoff di Contador, staccato nella generale di 13” da Purito e ancora a secco di successi parziali, ha preso il comando delle operazioni andando a chiudere su diversi tentativi di fuga e non concedendo mai un vantaggio superiore ai 3′ ai 17 atleti che si sono avvantaggiati dopo 19 km ovvero Javier Moreno (Movistar), Gastauer e Kadri (Ag2r), Palomares (Andalucia), Moncoutiè e Molard (Cofidis), Txurruka (Euskaltel), Losada (Katusha), Paterski (Liquigas), Cataldo e Pauwels (Omega-QuickStep), Clarke (Orica-GreenEdge), Garate (Rabobank), Bakelandts e Didier (RadioShack) e Ballan (Bmc), che insieme a Cunego (Lampre) è al centro della notizia del giorno in quanto, stando alle parole del presidente della Fci Renato Di Rocco, entrambi sarebbero esclusi dalla nazionale italiana di Valkenburg in quanto implicati nell’inchiesta di Mantova riguardo un presunto doping di squadra alla Lampre nelle stagioni 2008 e 2009: in ogni caso, malgrado la presenza in fuga di ottimi corridori tra cui Moncoutiè, a caccia della quinta maglia a pois consecutiva alla Vuelta, e Clarke, che a fine tappa ha conquistato il primato nella classifica degli scalatori dopo essersi già aggiudicato la frazione di Valdezcaray, gli atleti della Saxo Bank-Tinkoff, che peraltro avevano risparmiato molte energie nei giorni scorsi proprio per dare il maggior apporto possibile a Contador lungo i percorsi più impegnativi, si sono dimostrati all’altezza della situazione e ai piedi dell’ascesa finale tutti i battistrada sono stati uno dopo l’altro ripresi ad eccezione di Losada, che con un’azione apparsa finalizzata più al successo di tappa che a un eventuale aiuto al suo capitano Rodriguez si è avvantaggiato sui compagni d’avventura immediatamente dopo l’Alto Folgueiras de Aigas, iniziando la salita finale con un vantaggio ancora prossimo ai 2′ sul plotone che nel frattempo si era ridotto a una cinquantina di unità.
Sulle prime rampe del Puerto de Ancares sono entrati in azione Navarro, Hernandez e soprattutto il bravissimo Majka sul cui forcing hanno immediatamente ceduto il 10° della generale Mollema (Rabobank), il 12° Anacona (Lampre) e poco dopo anche Capecchi (Liquigas), il meglio piazzato dei nostri al 13° posto, e soprattutto il 5° Gesink (Rabobank), finchè alla ruota del polacco e di Contador non sono rimasti i soli Rodriguez e Daniel Moreno (Katusha), Valverde (Movistar), Froome, Uran ed Henao (Sky), Anton e Verdugo (Euskaltel), Roche (Ag2r), Talansky (Garmin), Marczynski (Vacansoleil) e Ten Dam (Rabobank) che hanno proseguito assieme fino a 3,5 km dal traguardo quando, con l’esausto Losada ormai sul punto di essere ripreso, Contador ha operato una prima accelerazione cui hanno replicato immediatamente Valverde, Rodriguez e Moreno con un sorprendente Talansky uscito al loro inseguimento mentre Froome è rimasto sui pedali ma grazie al supporto di Uran ed Henao si è mantenuto a pochi secondi dai diretti rivali, anche perchè davanti prima Valverde e poi ancora Contador hanno accennato nuovi scatti senza però proseguire nell’azione con un Moreno come sempre fondamentale che si è portato al comando scandendo un ritmo ideale per Rodriguez.
A 2 km dal traguardo Froome è sembrato ritrovare improvvisamente nuove energie e si è riportato in solitudine sul gruppetto dei migliori ma proprio in quel momento Contador è scattato in maniera molto più incisiva che in precedenza facendo il vuoto dietro di sè con il leader del Team Sky che ha tentato di replicare ma ben presto ha finito la benzina, a differenza di Rodriguez che ha staccato anche Valverde, ha recuperato la decina di secondi che lo divideva da Contador e lo ha saltato con irrisoria facilità negli ultimi 150 metri, andando a cogliere il suo terzo successo di tappa con 5” sul madrileno, 13” su Valverde, 35” su Moreno, 38” su un Froome crollato completamente nell’ultimo km, 44” su Talansky e 56” su Anton mentre Gesink ha in qualche modo limitato i danni chiudendo 14° a 1′56” così come Capecchi 20° a 2′19” in un gruppetto comprendente anche Tiralongo (Astana).
In classifica generale Purito ha portato il suo vantaggio su Contador a 22” ma soprattutto ha dimostrato di poter tenere testa al rivale anche in tappe apparentemente più favorevoli al fuoriclasse della Saxo-Bank Tinkoff; alle loro spalle Valverde ha appaiato Froome al terzo posto a 1′41” con Moreno 5° a 4′16”, Gesink 6° a 5′07” e Capecchi 13° a 9′18” e primo degli italiani: i corridori sono ora attesi da altri due arrivi in salita consecutivi primo dei quali quello tradizionale dei Lagos de Covadonga, affrontato al termine di una tappa di 186,5 km con partenza da La Robla che prevede anche la scalata dell’Alto Mirador del Fito a 40 km dal traguardo.

Marco Salonna

31-08-2012

settembre 1, 2012 by Redazione  
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VUELTA A ESPANA

Il britannico Stephen Cummings (BMC Racing Team) si è imposto nella tredicesima tappa, Santiago de Compostela – Ferrol, percorrendo 172,8 Km in 4h05′02″, alla media di 42,312 Km/h. Ha preceduto allo sprint di 4″ l’australiano Meyer e lo spagnolo Flecha Giannoni. Miglior italiano Davide Cimolai (Lampre – ISD), 11° a 40″. Lo spagnolo Joaquim Rodríguez Oliver (Katusha Team) ha conservato la testa della classifica, con 13″ sullo spagnolo Contador Velasco e 51″ sul britannico Froome. Miglior italiano Eros Capecchi (Liquigas – Cannondale), 13° a 6′47″.

TOUR DE L’AVENIR

Il kazako Alexey Lutsenko (Continental Team Astana) si è imposto nella quinta tappa, Rognaix – Les-Saisies*, percorrendo 44,1 Km in 1h18′38″, alla media di 33,650 Km/h. Ha preceduto di 3″ lo statunitense Boswell e di 26″ l’italiano Mattia Cattaneo (Trevigiani Dynamon Bottoli). Il francese Warren Barguil (Argos – Shimano) ha conservato la testa della classifica, con 1″ sul colombiano Chamorro e 9″ su Cattaneo.
* Partenza spostata da Valloire a Rognaix e annullamento della scalata al Col de la Madeleine per neve. Percorso originario di 130,5 Km

WORLD PORTS CLASSIC
Il belga Tom Boonen (Omega Pharma – Quick Step) si è imposto nella prima tappa, Rotterdam – Anversa, percorrendo 201 Km in 3h56′57″, alla media di 50,896 Km/h. Ha preceduto di allo sprint il tedesco Greipel e il norvegese Kristoff. Miglior italiano Matteo Trentin (Omega Pharma-Quickstep), 46° a 1′05″. Boonen è il primo leader della classifica, con 4″ su Greipel e 6″ su Kristoff. Miglior italiano Trentin, 46° a 1′15″

TOUR DO RIO (Brasile)

Il brasiliano Kléber Da Silva Ramos (Real Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, Três Rios – Teresópolis, percorrendo 118,1 Km in 2h57′01”, alla media di 40,03 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Correia Diniz e l’ecuadoriano Guama de la Cruz. Miglior italiano Mario Sgrinzato (Petroli Firenze), 7° a 25″. Da Silva Ramos è il nuovo leader della generale, con 12″ su Correia Diniz e 14″ su Guama de la Cruz. Miglior italiano Sgrinzato, 8° a 43″.

TOUR OF EAST JAVA (Indonesia)
Il cinese Burr Ho si è imposto nella terza tappa, Tulungagung – Mojosari, percorrendo 135 Km in 2h54′46″, alla media di 46,347 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’iraniano Jannat e l’australiano McCallum. Il kazako Ivan Tsissaruk (Track Team Astana) è il nuovo leader della classifica con 7″ sul britannico Rodgers e 12″ sull’indonesiano Hidayat.

IMPRENDIBILE LUTSENKO….. UNA VITTORIA COL FREDDO!

settembre 1, 2012 by Redazione  
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Il kazako Alexey Lutsenko, forse abituato al clima rigido della steppa, vince la tappa con arrivo in salita a Les Saisies. Tappa accorciata e cominciata a 44 chilometri dal traguardo per il maltempo, è stata privata dalla sua salita regina, il Col de la Madeleine. Dietro il primo classificato si scatena la lotta tra i big della generale, ma il gruppetto buono continua ad essere composto da 5 unità, arrivati allo stesso tempo anche oggi. Molto bene Mattia Cattaneo che arriva terzo sia sul traguardo che in classifica generale.

Foto copertina: Lutsenko “riscalda” la tappa più fredda dell’Avenir (foto Agence Zoom)

Siamo ad agosto, ma oggi sembrava di essere a Novembre sulle Alpi francesi con pioggia (c’era addirittura neve ai 2000 metri della Madeleine) e temperature che si aggiravano sui 13°. Di conseguenza ecco spiegata la scelta operata dall’ASO di cancellare una salita (e soprattutto la discesa) della Madeleine che in quella sua posizione centrale nella tappa odierna avrebbe potuto fare da trampolino per qualche impresa.
La sicurezza dei corridori è comunque prima di tutto e così gli scatti si sono potuti vedere solo negli ultimi 13 chilometri di salita al 6,3 %. Il primo tentativo degno di nota avviene a 10 chilometri dal traguardo ad opera di 3 corridori, due dei quali veri e propri habitués delle fughe da lontano: Villella (Italia), Lutsenko (Kazakhstan) e Rivera (Colombia). Gli inseguitori non cedono niente, anzi, e dopo 2 chilometri i fuggitivi sono raggiunto da un gruppo che si è già ridotto fortemente; “ Tutto da rifare” vien da dire, citando il grande Gino Bartali.
Tempo di sentire pronunciare dallo speaker che il gruppo è compatto ecco che riparte di nuovo come una scheggia ancora lui, Alexey Lutsenko. Un chilometro dopo gli faranno compagnia in testa alla corsa anche due ottimi corridori come l’americano Boswell, il belga Wellens e il colombiano Rivera (anche lui al secondo tentativo) e al traguardo mancano ancora cinque chilometri di salita regolare, ed essendo un trio ben assortito le possibilità sono decisamente alte.
Dopo due chilometri davanti rimangono in due perché sia Rivera che Wellens sono in acido lattico già da troppo tempo e decidono così di proseguire col proprio ritmo.
All’ultimo chilometro il vantaggio è oltre i 30 secondi e Lutsenko e Boswell sono consci che la tappa se la giocheranno solo loro. Lo sprint se lo aggiudica nettamente il più rapido Lutsenko, anticipando a Les Saisies di 3” l’americano Boswell. La volata per il terzo posto va al nostro Mattia Cattaneo, il quale dimostra di avere ancora forza e voglia di fare qualcosa domani a Le Grand Bornand e intanto è a 9 secondi dal leader, che è ancora il francese Barguil giunto assieme a Cattaneo e a Chamorro (attenzione al colombiano domani!) a 26 secondi dal vincitore kazako. Come già detto, domani si arriverà ancora in salita e con un percorso favorevole agli attaccanti: la lunghezza della tappa è di 80 chilometri, con il Col des Avaris a fare da trampolino e nel finale di nuovo salita per giungere a Le Grand Bornand, colle di 2a categoria. La prima analogia è sicuramente da fare con la tappa dell’Alpe d’Huez dello scorso Tour de France, con un Contador che sembrava un diavolo scatenato già dalla partenza e non è detto che domani non possa accadere, ma chi farà la parte dello spagnolo?

Paolo Terzi

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