GIRO NOSTRUM – 12a TAPPA: VOLTERRA – MARINA DI PIETRASANTA

giugno 9, 2012 by Redazione  
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Finito il Giro 2012 reale inizia l’edizione 2013 virtuale, tracciata da ilciclismo.it. Non ci siamo lasciati tanto condurre dalle indiscrezioni (ma Napoli sede di partenza è una certezza), ma dalla fantasia e da un interessante anniversario che accadrà il prossimo anno, il 150° di fondazione del CAI.

Alla “tempesta bianca” del giorno prima seguirà una delle frazioni più semplici del Giro Nostrum, la più breve tra quelle in linea. Poche le difficoltà da superare, limitate a qualche collinetta nella prima metà gara. Circuito finale di 12,5 Km, da ripetere una volta, tracciato tra Pietrasanta e il litorale.

Mauro Facoltosi

tabella di marcia 12a tappa

12_planimetria

12_altimetria

ARCHIVI GIRO NOSTRUM 2013

1a tappa: Bagnoli (Città della Scienza) – Napoli (cronosquadre)

2a tappa: Agropoli – Santa Maria del Cedro

3a tappa: Belvedere Marittimo – Gambarie Aspromonte

4a tappa: Laghi di Ganzirri – Messina

5a tappa: Gioia Tauro – Camigliatello Silano

6a tappa: Spezzano – Albanese – Pisticci (Marconia)

7a tappa: Maglie – Capo Santa Maria di Leuca (cronometro)

8a tappa: Otranto – Polignano a Mare

9a tappa: Lucera – Campitello Matese

10a tappa: Civitavecchia “Tolfa’s Circuits”

11a tappa: Tarquinia – Colle di Val d’Elsa “Strade bianche”

08-06-2012

giugno 9, 2012 by Redazione  
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
Il francese Arthur Vichot (FDJ-Big Mat) si è imposto nella quinta tappa, Saint-Trivier-sur-Moignans – Rumilly, percorrendo 186,5 Km in 4h42′17″, alla media di 39,641 Km/h. Ha preceduto di 26″ lo spagnolo Martinez e il kazako Fofonov. Miglior italiano Matteo Carrara (Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team), 26° a 59″. Il britannico Bradley Wiggins (Sky Procycling) ha conservato la testa della classifica, con 38″ sul tedesco Martin e 1′20″ sull’australiano Rogers. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale), 18° a 3′39″.

GIRO CICLISTICO D’ITALIA (GIROBIO)
L’austriaco Matthias Krizek (Marchiol Emisfero Site) si è imposto nella prima tappa, Monte Urano – Tortoreto Lido, percorrendo 144 Km in 3h32′33″, alla media di 40,649 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Matteo Mammini (Team Colpack) e il bielorusso Bazhkou, distanziati di 6″ e 9″ nella prima classifica generale.

TOUR DE SINGKARAK (Indonesia)
L’iraniano Hamid Shirisisan (Uzbekistan Suren Team) si è imposto nella quinta tappa, Padang Panjang – Singkarak, percorrendo 149 Km in 3h46′54″, alla media di 39,400 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Óscar Pujol Muñoz (Azad University Cross Team) e di 1′45″ l’olandese Woestenberg. Pujol Muñoz è il nuovo leader della classifica con 1′08″ sull’australiano Crawford e 1′15″ sul cinese Feng.

TOUR DE SLOVAQUIE
L’italiano Enrico Rossi (Meridiana Kamen Team) si è imposto nella quarta tappa, Dudince – Bratislava, percorrendo 231,8 Km in 5h34′30″, alla media di 41,578 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Kovác e l’ucraino Vasylyuk. Rossi ha conservato la testa della classifica con 53″ sul russo Prishpetniy e 3′30″ sull’italiano Davide Rebellin (Meridiana Kamen Team)

ROMANIAN CYCLING TOUR (gara open)
Lo spagnolo Victor De La Parte (SP Tableware Cycling Team) si è imposto nell’ottava tappa, Ramnicu Valcea – Pasul Urdele, percorrendo 126 Km in 3h31′36″, alla media di 35,728 Km/h. Ha preceduto allo sprint il croato Matija Kvasina (Tusnad Cycling Team) e di 30″ il tedesco Heider. Miglior italiano Enrico Franzoi (Cycling Team Friuli), 14° a 7′16″. Kvasina ha conservato la testa della classifica con 23″ su De La Parte e 2′51″ su Heider. Miglior italiano Franzoi, 9° a 7′50″.

RONDE DE L’OISE
L’estone Gert Jõeäär si è imposto nella seconda tappa, Longueil Ste Marie – Ribécourt, percorrendo 171,8 Km in 4h15′05″, alla media di 40,410 Km/h. Ha preceduto di 6″ l’italiano Matteo Pelucchi (Team Europcar) e il francese Drujon. Il russo Vyacheslav Kuznetsov (Itera – Katusha) ha conservato la testa della classifica, con 1″ sul tunisino Chtioui e 6″ sullo spagnolo Camaño Ortuzar. Pelucchi, unico italiano in gara, 85° a 14′19″.

KRIZEK PRIMA ROSA DEL GIROBIO

giugno 9, 2012 by Redazione  
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Matthias Krizek vince la tappa inaugurale del GiroBio (il Giro d’Italia dedicato agli U23) e conquista la prima maglia rosa della gara. Tappa più selettiva del previsto, i big sono a 22”.

Foto copertina: l’arrivo vittorioso di Krizek (www.girobio.com)

Si tinge di austriaco la prima tappa del GiroBio (l’edizione della Corsa Rosa dedicata agli Under 23), partito oggi da Monte Urano e in programma per 10 tappe fino alla conclusione di Asiago il 17 Giugno. A vincere sul traguardo di Tortoreto Lido è stato l’austriaco Matthias Krizek (Team Marchiol Emisfero Site) che indossa così anche la prima Maglia Rosa della competizione.
Nonostante sulla carta fosse stata designata come una tappa per velocisti, i 3 GPM previsti negli ultimi 60 km hanno selezionato più del previsto il plotone. Così solo 8 corridori giungono insieme al finale. All’ultimo chilometro Matteo Mammini prova l’allungo, ma si porta dietro a ruota Krizek che riesce poi a bruciarlo in volata, portandosi a casa tappa e maglia. Il gruppo, giunto a 9”, viene regolato in volata da Bani. Nella generale, Krizek è leader con 6” su Mammini mentre i big, capitanati da Aru, sono a 22”.
Domani giornata strutturata in due semitappe, al mattino una frazione in linea di 75 Km, da Colonnella ad Alba Adriatica, al pomeriggio una cronometro individuale di 12 Km da Giulianova ad Alba Adriatica.
Al termine della giornata di domani quindi potremo già delineare le prime gerarchie in classifica generale.

Lorenzo Alessandri
Twitter @LorenzoAleLS7

COLPO VICHOT, RISCOSSA EVANS E NIBALI

giugno 8, 2012 by Redazione  
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Il 23enne francese si aggiudica la combattutissima tappa di Rumilly distanziando nel finale i sette compagni di fuga mentre l’australiano e il messinese dopo la sconfitta subita a cronometro vanno all’attacco nella discesa del Grand Colombier ma la loro azione viene annullata in prima persona da Wiggins che mantiene saldamente la maglia gialla.

Foto copertina: l’arrivo di Vichot a Rumilly (foto AP)

Dopo la lunga crono di Bourg-en-Bresse che ha dato una fisionomia ben precisa alla classifica generale il Giro del Delfinato propone le prime vere montagne nella quinta tappa, 186,5 km da Saint-Trivier-sur-Moignans a Rumilly, con la Côte de Corlier in avvio e soprattutto il temuto Col du Grand Colombier, che verrà affrontato per la prima volta nella storia anche nel prossimo Tour de France, a 68 km dall’arrivo seguito da una discesa tecnica inframezzata dal pedalabile Col de Richemond ma anche, a differenza di quanto accadrà nella Grande Boucle in cui il traguardo sarà posto poco oltre il termine della picchiata in località Bellegarde-sur-Valserine, da 30 km conclusivi in pianura che sulla carta avrebbero impedito che ci fosse battaglia tra gli uomini di classifica. Malgrado la pioggia caduta nel primo pomeriggio lungo il percorso i corridori sono partiti a spron battuto con innumerevoli tentativi di fuga per finchè al km 69 finalmente non sono riusciti ad andarsene Fofonov (Astana), Sarmiento (Liquigas), Di Gregorio (Cofidis), Martinez (Euskaltel), Vichot (Fdj), Losada (Katusha), Jeandesboz e Mederel (Saur-Sojasun), Reza (Europcar) e Navarro (Saxo Bank), tenuti sotto controllo dal Team Sky della maglia Wiggins che ha concesso loro un margine massimo di 6′ dal momento che lo spagnolo fedelissimo di Contador era distanziato di soli 4′07” dal britannico in classifica generale.
Il Col du Grand Colombier, malgrado i suoi 17 km di lunghezza con pendenza media del 7,2% e punte oltre il 12, è stato affrontato a un ritmo blando sia dai fuggitivi, con il solo Reza che ha perso contatto, che dal gruppo ma l’andatura è stata comunque troppo sostenuta non solo per Andy Schleck (RadioShack) e Samuel Sanchez (Euskaltel), già usciti di classifica nei giorni scorsi ed entrambi alle prese con vari acciacchi, ma anche per Taaramae (Cofidis), Vanendert (Lotto-Belisol), il 4° della generale Chavanel (Omega-QuickStep) e l’enigmatico Cobo (Movistar) che ha addirittura abbandonato la corsa e non vanta nessun risultato di rilievo in stagione dopo l’inatteso trionfo alla Vuelta del settembre scorso: hanno provato invece ad avvantaggiarsi rispetto al plotone diversi corridori tra cui il nostro Marzano (Lampre) ma gli unici a scollinare con un certo margine sul gruppo, ridotto a una sessantina di unità, sono stati Kern (Europcar) e Brice Feillu (Saur-Sojasun). Sembrava che non sarebbe più accaduto nulla di rilevante con i fuggitivi a giocarsi il successo ma la discesa la Bmc approfittando dell’asfalto bagnato ha attaccato in forze con il leader Evans, Schaer, Hincapie e Van Garderen cui si sono accodati prontamente Nibali, Nerz e Paterski (Liquigas), Bouet e Cherel (Ag2r), Malacarne (Europcar) e Kashechkin (Astana) che hanno riassorbito Kern e Feillu e sono riusciti a guadagnare oltre 1′ sul gruppo maglia gialla ma, malgrado l’impegno dei Bmc e dei Liquigas, sul Col de Richemond Boasson Hagen e Porte hanno svolto un lavoro strepitoso in funzione di Wiggins che in vista dello scollinamento ha dato a sua volta una grande dimostrazione di forza con uno scatto che gli ha consentito di riportarsi in solitudine sul plotoncino di Evans, seguito successivamente da Van den Broeck (Lotto-Belisol) e dal resto del gruppo dei migliori.
La grande bagarre ha fatto sì che il vantaggio dei fuggitivi si riducesse a meno di 1′ e che si riaccendesse dunque la lotta per il successo parziale con l’attacco di Moinard (Bmc), Machado (RadioShack), Paterski (Liquigas), Mate (Cofidis), Cherel e Kadri (Ag2r), Luis Leon Sanchez (RAB) e degli attivissimi Kern e Kashechkin che si sono portati fino a 20” dagli uomini di testa, rimasti in 8 per il cedimento di Jeandesboz, che però hanno ripreso a spingere allontanando gli inseguitori che sono stati riassorbiti dal gruppo; davanti ha tentato l’azione solitaria Navarro ma quella vincente è stata di Vichot, che a 7 km dall’arrivo si è riportato sullo spagnolo e ha contrattaccato tirando dritto fino a Rumilly dove è giunto a braccia alzate con 26” su Martinez, Fofonov, Di Gregorio, Sarmiento, Losada, Navarro e Mederel mentre Gallopin (RadioShack), in grande evidenza in tutto il Giro del Delfinato, ha regolato il gruppo dei big che ha chiuso con un distacco di 59”.
Se si eccettua il crollo di Chavanel la classifica generale non muta con Wiggins che precede di 38” Martin, di 1′20” Rogers, di 1′44” Evans, di 1′45” Kelderman e di 1′48” Froome con Nibali 18° a 3′39” ma il terribile Col de Joux Plane, che sarà affrontato nel finale della tappa di 167,5 km che da Saint-Alban-Leysse porta a Morzine e che prevede anche la scalata del Col de Plainpalais in partenza e del Col de la Colombière dopo 102 km, ha sempre fatto selezione sia al Critérium du Dauphiné che al Tour de France e costituisce l’ultima vera occasione per chi avrà gambe di spodestare un Wiggins che però ha un margine piuttosto cospicuo da poter gestire e pare inattaccabile.

Marco Salonna

ARGOVIA, FUGA VINCENTE PER LAGUTIN

giugno 8, 2012 by Redazione  
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Nella corsa svizzera che, tra gli altri, presentava al via un grande nome come Cancellara, si è decisa in uno sprint a tre a conclusione di una lunga fuga. A strappare la vittoria è l’uzbeko Lagutin bruciando sull’arrivo Gusev e Preidler.

Foto copertina: Lagutin si impone a Gippingen (foto Keystone)

Nonostante il declassamento da 1.HC a 1.1, la corsa svizzera ha comunque offerto al via nomi di grande prestigio: Cancellara, Albasini, Petacchi, Davis, Marcato.
Nonostante questi fossero, ovviamente, i più attesi la corsa ha avuto ben altro sviluppo con una lunga fuga animata da Gusev (Katusha), Lagutin (Vacansoleil) e Preidler (Type1 – Sanofi) i quali hanno resistito fino alla fine al ritorno del gruppo, così la vittoria è andata all’uzbeko della Vacansoleil che ha preceduto nella volata ristretta Gusev e Preidler.
Il gruppo è stato poi regolato dal campione uscente Albasini che ha preceduto sulla linea d’arrivo Dupont.
Niente da fare né per Petacchi uscito in crescendo dalle ultime corse, né per Cancellara che correva con la maglia della selezione svizzera interamente costruita attorno a lui, per il campione elvetico l’appuntamento è rimandato al prossimo Giro della Svizzera.

Andrea Mastrangelo

GIRO NOSTRUM – 11a TAPPA: TARQUINIA – COLLE DI VAL D’ELSA “Strade Bianche”

giugno 8, 2012 by Redazione  
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Finito il Giro 2012 reale inizia l’edizione 2013 virtuale, tracciata da ilciclismo.it. Non ci siamo lasciati tanto condurre dalle indiscrezioni (ma Napoli sede di partenza è una certezza), ma dalla fantasia e da un interessante anniversario che accadrà il prossimo anno, il 150° di fondazione del CAI.

E’ la prima della tappe “monstre” di questo Giro, anche se a guardar l’altimetria non su direbbe. I problemi, è proprio il caso di dirlo, arriveranno dalla strada che proporrà qualcosa come quasi 50 Km di sterrati, suddivisi in 11 tratti, il 19% dell’intero tracciato. Il primo tratto lo si incontrerà a 77 Km dal via e sarà il più impegnativo altimetricamente, essendo costituito dalla salita verso Radicofani. Pendenze più elevate, però, presenterà la Strada del Poggiolo, con 900 metri bianchi al 10,4% di pendenza media. Della “Strade bianche” vera veranno affrontati solo due tratti e nemmeno dei più difficili, uno dei quali sarà imboccato contromano rispetto al solito. Usciti dall’ultimo tratto sterrato mancheranno 7,5 Km al traguardo, posto in cima ad un’ascesa di 1,8 Km (pendenza media 4,8%)

Mauro Facoltosi

tabella di marcia 11a tappa

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11_altimetria

ARCHIVI GIRO NOSTRUM 2013

1a tappa: Bagnoli (Città della Scienza) – Napoli (cronosquadre)

2a tappa: Agropoli – Santa Maria del Cedro

3a tappa: Belvedere Marittimo – Gambarie Aspromonte

4a tappa: Laghi di Ganzirri – Messina

5a tappa: Gioia Tauro – Camigliatello Silano

6a tappa: Spezzano – Albanese – Pisticci (Marconia)

7a tappa: Maglie – Capo Santa Maria di Leuca (cronometro)

8a tappa: Otranto – Polignano a Mare

9a tappa: Lucera – Campitello Matese

10a tappa: Civitavecchia “Tolfa’s Circuits”

07-06-2012

giugno 8, 2012 by Redazione  
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
Il britannico Bradley Wiggins (Sky Procycling) si è imposto nella quarta tappa, cronometro Villié-Morgon – Bourg-en-Bresse, percorrendo 53 Km in 1h03′12″, alla media di 50,316 Km/h. Ha preceduto di 34″ il tedesco Martin e di 1′11″ l’australiano Rogers. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale), 31° a 3′31″. Wiggins ha conservato la testa della classifica, con 36″ su Martin e 1′20″ su Rogers. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale), 29° a 2′47″.

GP DU CANTON D’ARGOVIE
L’uzbeko Sergey Lagutin (Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team) si è imposto nella corsa elvetica, circuito di Gippingen, percorrendo 181,5 Km in 4h26′10″, alla media di 40,914 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Gusev e l’austriaco Preidler. Miglior italiano Riccardo Chiarini (Androni Giocattoli), 7° a 31″.

TOUR DE SINGKARAK (Indonesia)
Il danese John Ebsen (CCN Cycling Team) si è imposto nella quarta tappa, Sicincin Anai Golf – Bukittinggi, percorrendo 157 Km in 4h14′30″, alla media di 37,013 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Pujol Muñoz e di 4″ il malaysiano Mat Senan. L’australiano Jai Crawford (Genesys Wealth Advisers) è il nuovo leader della classifica con 8″ sul cinese Feng e 18″ sull’indonesiano Suradi.

TOUR DE SLOVAQUIE
L’austriaco Werner Riebenbauer (RC Arbö Gourmetfein Wels) si è imposto nella terza tappa, Liptovský Hrádok – Veľký Krtíš, percorrendo 184,6 Km in 4h36′11″, alla media di 40,103 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Edmüller e di 1″ il russo Rudaskov. L’italiano Enrico Rossi (Meridiana Kamen Team) ha conservato la testa della classifica con 43″ sul russo Prishpetniy e 3′20″ sull’italiano Davide Rebellin (Meridiana Kamen Team)

ROMANIAN CYCLING TOUR (gara open)
Il greco Ioannis Tamouridis (SP Tableware Cycling Team) si è imposto nella settima tappa, Agnita – Ramnicu Valcea, percorrendo 156 Km in 3h34′30″, alla media di 43,636 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Riccardo Bolzan (Cycling Team Friuli) e il tedesco Tiedtke. Il croato Matija Kvasina (Tusnad Cycling Team) ha conservato la testa della classifica con 2″ sul rumeno Nechita e 19″ sull’ucraino Vasilyev. Miglior italiano Enrico Franzoi (Cycling Team Friuli), 5° a 28″.

RONDE DE L’OISE
Il russo Vyacheslav Kuznetsov (Itera – Katusha) si è imposto nella prima tappa, Breuil le Sec – Montataire, percorrendo 138 Km in 3h08′33″, alla media di 43,914 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tunisino Chtioui e lo spagnolo Camaño Ortuzar. Unico italiano Matteo Pelucchi (Team Europcar), 105° a 14′15″. Kuznetsov è il primo leader della classifica, con 4″ su Chtioui e 6″ su Camaño Ortuzar. Pelucchi 105° a 14′25″.

WIGGINS NUOVO RE DEL TIC TAC, SCHIAFFI A MARTIN, EVANS E NIBALI

giugno 7, 2012 by Redazione  
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Il britannico sempre più maglia gialla del Giro del Delfinato si conferma imbattuto in stagione nelle lunghe prove contro il tempo infliggendo nella crono di Bourg-en-Bresse 34” al tedesco campione del mondo di specialità, 1′43” all’australiano che si salva per poco dal sorpasso del rivale e addirittura 3′31” al siciliano in giornata no. Il Team Sky domina con Rogers 3° e il redivivo Froome 6°, cade Andy Schleck.

Foto copertina: Wiggins in azione nella crono di Bourg-en-Bresse (foto Bettini)

Dopo le scaramucce delle prime quattro giornate di gara il Giro del Delfinato è entrato nella sua fase decisiva con la maxi-crono di 53,5 km da Villié-Morgon a Bourg-En-Bresse, la più lunga in assoluto nella storia della corsa del sud-est francese nel nuovo millennio, lungo un percorso in leggera discesa nel primo terzo di gara e sostanzialmente pianeggiante di lì fino al traguardo; la prova è stata contrassegnata dal bel tempo e da un vento laterale/favorevole che è cresciuto con il passare delle ore avvantaggiando gli uomini di classifica partiti per ultimi.
Ci si attendeva un duello sul filo dei secondi tra la maglia gialla Wiggins (Sky) e il campione del mondo a cronometro Tony Martin (Omega-QuickStep) ma il britannico ha dominato la prova facendo la differenza tra i km 18 e 40, là dove erano posti i due rilevamenti intermedi, infliggendo 34” al tedesco che lo aveva beffato un anno fa in quel di Grenoble e mantenendo l’imbattibilità stagionale nelle lunghe cronometro il tempo dopo aver vinto quella della Parigi-Nizza e quella del Giro di Romandia. Martin è stato in ogni caso l’unico a contenere il distacco sotto il minuto con Rogers (Sky) 3° a 1′11”, la rivelazione Kelderman (Rabobank), considerato l’astro nascente del ciclismo olandese, 4° a 1′26” e Chavanel (Omega-QuickStep) e Froome (Sky), che per la prima volta nel 2012 si vede nelle zone alte dopo aver sfiorato il successo alla Vuelta della passata stagione, 5° e 6° a 1′35” con due condotte di gara completamente differenti: il francese era addirittura in testa al km 18 ed è calato strada facendo mentre il britannico di origini keniane solo 27° a quel rilevamento è stato il più veloce in assoluto dopo Wiggins nei restanti due terzi di gara, completando così il trionfo della corazzata di Scott Sunderland. 7° e 8° rispettivamente a 1′37” e 1′43” sono giunti i due australiani Durbridge (Orica-GreenEdge), che pur penalizzato dal fatto di partire tra i primi si è dimostrato competitivo anche su una lunga distanza dopo aver vinto il prologo di Grenoble, ed Evans (Bmc), che dopo una buona partenza ha ceduto parecchio nella parte centrale, probabilmente per aver perso la borraccia dopo pochi km di gara, rischiando di essere raggiunto da Wiggins che partiva 2′ dopo di lui, ma ha avuto una reazione d’orgoglio nel finale e la sua prova seppur non esaltante è stata comunque in linea con quella della crono del Critérium du Dauphiné della passata stagione culminata con il successo al Tour de France; chiudono la top ten Millar (Garmin) 9° a 1′51” e Luis Leon Sanchez (Rabobank) 10° a 1′53” che hanno preceduto un ottimo Van den Broeck (Lotto-Belisol) che ha lasciato qualche secondo di troppo negli ultimi 13 km ma nel complesso può essere più che soddisfatto per il distacco di 2′12” da Wiggins e per aver confermato i progressi contro il tic-tac già evidenziati nella prima parte di stagione.
Tra le delusioni di giornata bisogna annoverare il nostro Nibali (Liquigas), che ci si poteva attendere sui livelli di Van den Broeck ma che, dopo una buona difesa tratto iniziale più tecnico a lui favorevole, si è spento strada facendo non andando oltre il 31° posto a 3′31”; male anche Brajkovic (Astana) 16° a 2′33”, Coppel (Saur-Sojasun), da cui era lecito aspettarsi ben altra prestazione dopo essere apparso molto pimpante nei primi giorni, 19° a 2′49”, Porte (Sky), unico della formazione britannica a essere stato al di sotto dei suoi standard, 30° a 3′27”, mentre può essere considerato tutto sommato soddisfacente alla luce delle precedenti uscite il 24° posto a 3′12” di Menchov (Katusha), che procede a fari spenti nel suo avvicinamento al Tour de France; dal canto loro non hanno potuto fare altro che difendersi in quale modo i non specialisti come Moreno (Katusha), Cobo (Movistar), Rolland e Voeckler (Europcar) che hanno accusato distacchi tra i 4 e i 6 minuti. Ancora una volta va fatto un discorso a parte per Andy Schleck (RadioShack), che si sarebbe peraltro presentato a questo Giro del Delfinato con dei problemi a un ginocchio, che si è fermato al 164° posto su 171 corridori al via con un ritardo vicino agli 11′ ma il lussemburghese è arrivato al traguardo con i pantaloncini a brandelli per via di una caduta e questo spiega in parte il suo ritardo.
La classifica generale dopo la crono e prima delle tre consecutive frazioni di montagna vede Wiggins saldamente leader con 38” su Martin, 1′20” su Rogers, 1′38” su Chavanel, 1′44” su Evans e 1′45” su Kelderman con Nibali scivolato al 24° posto a 3′39”. Il percorso della quinta tappa, 186,5 km da Saint-Trivier-sur-Moignans a Rumilly, ricalca in gran parte quello della frazione del Tour de France che arriverà a Bellegarde-sur-Valserine con lo spauracchio del Col du Grand Colombier, salita di 17,4 km al 7,2% di pendenza media; dalla vetta mancheranno però ancora 68 km al traguardo e soprattutto gli ultimi 30 sono completamente pianeggianti il che, unito alla forza formidabile del Team Sky, potrebbe suggerire agli avversari diretti di Wiggins di rimandare gli attacchi alle prossime giornate e lasciare che a giocarsi il successo parziale siano i componenti di una fuga da lontano cui il gruppo lascerà via libera.

Marco Salonna

GIRO NOSTRUM – 10a TAPPA: CIVITAVECCHIA “Tolfa’s Circuits”

giugno 7, 2012 by Redazione  
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Finito il Giro 2012 reale inizia l’edizione 2013 virtuale, tracciata da ilciclismo.it. Non ci siamo lasciati tanto condurre dalle indiscrezioni (ma Napoli sede di partenza è una certezza), ma dalla fantasia e da un interessante anniversario che accadrà il prossimo anno, il 150° di fondazione del CAI.

Dopo il giorno di riposo la corsa rosa “made in Ilciclismo.it” riparte da Civitavecchia con una frazione che, a livello difficoltà, ricorda quella di Messina. Il tracciato è articolato attorno a tre circuiti che attraverseranno l’area dei Monti della Tolfa. Il primo, il più ampio (circa 90 Km), presenterà l’impegnativa ascesa del Sasso di Cerveteri e di Allumiere, prevista anche nell’anello centrale più breve (56 Km), lo stesso che venne affrontato anche nelle tappe della Tirreno-Adriatico, quando questa partì dalla cittadina laziale. Finale con un circuito cittadino pianeggiante di 5 Km da ripetere due volte e mezza. Favoriti ancora i velocisti.
A partire da questa tappa il traguardo volante “Trofeo del Sud” lascia il posto al “Trofeo del Centro”.

Mauro Facoltosi
tabella di marcia 10a tappa

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ARCHIVI GIRO NOSTRUM 2013

1a tappa: Bagnoli (Città della Scienza) – Napoli (cronosquadre)

2a tappa: Agropoli – Santa Maria del Cedro

3a tappa: Belvedere Marittimo – Gambarie Aspromonte

4a tappa: Laghi di Ganzirri – Messina

5a tappa: Gioia Tauro – Camigliatello Silano

6a tappa: Spezzano – Albanese – Pisticci (Marconia)

7a tappa: Maglie – Capo Santa Maria di Leuca (cronometro)

8a tappa: Otranto – Polignano a Mare

9a tappa: Lucera – Campitello Matese

06-06-2012

giugno 7, 2012 by Redazione  
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
Il norvegese Edvald Boasson Hagen (Sky Procycling) si è imposto nella terza tappa, Givors – La Clayette, percorrendo 167 Km in 4h22′13″, alla media di 38,212 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Ciolek e lo sloveno Bozic. Miglior italiano Davide Cimolai (Lampre – ISD), 7°. Il britannico Bradley Wiggins (Sky Procycling) ha conservato la testa della classifica, con 1″ sull’australiano Evans e 2″ sull’ucraino Grivko. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale), 15° a 9″.

TOUR DE SINGKARAK (Indonesia)
Lo spagnolo Pujol Munoz Oscar (Azad University Cross Team) si è imposto nella terza tappa, Payakumbuh – Istano Basa, percorrendo 102 Km in 2h37′40″, alla media di 38,816 Km/h. Ha preceduto di 8″ l’australiano Pearson e il malaysiano Mat Senan. Il giapponese Masakazu Ito (Aisan Racing Team) ha conservato la testa della classifica con 6″ sull’australiano Crawford e 14″ sul cinese Feng.

TOUR DE SLOVAQUIE
L’italiano Davide Rebellin (Meridiana Kamen Team) si è imposto nella seconda tappa, Liptovský Mikuláš – Čierny Váh, percorrendo 153,7 Km in 3h47′56″, alla media di 40,459 Km/h. Ha preceduto di 14″ il russo Rudaskov e il ceco Hirt. L’italiano Enrico Rossi (Meridiana Kamen Team) ha conservato la testa della classifica con 43″ sul russo Prishpetniy e 3′22″ su Rebellin.

ROMANIAN CYCLING TOUR (gara open)
L’ucraino Andriy Kulyk si è imposto nella sesta tappa, Poiana Largului – Târgu Mureș, percorrendo 168 Km in 4h03′43″, alla media di 41,359 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Sobrino Martínez e l’ungherese Lovassy. Miglior italiano Christian Grazian (Cycling Team Friuli), 8°. Il croato Matija Kvasina (Tusnad Cycling Team) ha conservato la testa della classifica con 2″ sul rumeno Nechita e 19″ sull’ucraino Vasilyev. Miglior italiano Enrico Franzoi (Cycling Team Friuli), 5° a 28″.

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