LA PRIMA VOLTA DI ISAICHEV

giugno 13, 2012 by Redazione  
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Intimorito dallo spauracchio Sagan il gruppo lascia fare e il 26enne russo coglie il primo successo tra i pro battendo allo sprint Perez Moreno e il siciliano Puccio al termine di una fuga a 7 che comprendeva anche il trentino Oss 6° al traguardo, mentre Viviani da buoni segnali aggiudicandosi la volata del plotone.

Foto copertina: Isaichev taglia vittorioso il traguardo di Gansingen (www.grahamwatson.com)

La quinta tappa del Giro di Svizzera, 192,7 km da Olten/Trimbach a Gansingen con sei gpm tutti di 3a categoria ultimo dei quali quello di Kaistenberg a 15 km dal traguardo, è stata nuovamente contrassegnata dalle avverse condizioni atmosferiche lungo gran parte del percorso ed è vissuta sulla fuga partita al km 8 di Perez Moreno (Euskaltel), Minard (Ag2r), Kroon (Saxo Bank), Lodewyck (Bmc), Isaichev (Katusha) e dei nostri Puccio (Sky), 23enne neoprofessionista siciliano già in discreta evidenza alle classiche del Nord e al recente Giro del Lussemburgo chiuso all’11° posto, e Oss (Liquigas), 25enne trentino che in questa stagione si è specializzato nel ruolo di apripista per le volate di Sagan: proprio lo slovacco, dopo i tre successi nelle prime quattro tappe e in considerazione di un tracciato che avrebbe potuto tagliare fuori i velocisti puri, era il grande favorito del giorno e ciò ha fatto sì che nessuna squadra si incaricasse dell’inseguimento, incluse la Movistar della maglia gialla Rui Costa che si è limitata a controllare dal momento che i battistrada erano tutti lontani nella generale e ovviamente la Liquigas data la presenza di Oss in fuga, ed è ben presto apparso evidente che sarebbero stati i sette uomini di testa a giocarsi il successo.
Il primo a scatenare la bagarre tra i fuggitivi è stato Lodewyck (Bmc) che sentendosi inferiore agli altri in salita ha tentato di avvantaggiarsi prima del Kaistenberg dove però è stato raggiunto e staccato; lungo la comunque breve e pedalabile ascesa ci ha provato Isaichev, quindi è stata la volta di Perez Moreno ai -10, di Kroon ai -7 e di Minard ai -4, con Isaichev e Oss molto attivi nel chiudere sui vari tentativi e Puccio che ha tentato invece di risparmiarsi il più possibile. Ai -2 è scattato nuovamente Minard sul quale dopo un attimo di esitazione si sono portati Oss e Perez Moreno che hanno guadagnato una cinquantina di metri sui compagni di fuga; sembrava essere l’azione decisiva ma gli altri tre si sono riportati sotto rendendo inevitabile la volata, in cui Isaichev è partito ai 300 metri e agevolato da una strada in lieve ascesa al 2-3% ha resistito fino al traguardo con il solo Perez Moreno che ha tentato invano di contrastarlo, mentre Puccio ha beffato Kroon nella lotta per il 3° posto con Minard 5°, un Oss che sulla carta poteva anche essere il più veloce ma rimasto senza benzina 6° a 5” e Lodewyck 7° a 1′50”: oltre 11 minuti invece il ritardo del gruppo regolato dal nostro Viviani (Liquigas) che dopo le difficoltà delle prime giornate di gara ha mostrato una buona potenza che gli ha consentito di precedere Boeckmans (Vacansoleil) e l’altro azzurro Bazzana (Team Type 1) anche se va detto che gli sprinter più quotati non hanno preso parte alla volata. Per Isaichev, 26enne russo campione europeo dell’inseguimento a squadre a livello junior nel 2003 che nelle sue cinque stagioni da professionista aveva dato il meglio di sè nelle prove a cronometro, si tratta del primo successo in carriera.
La classifica generale resta invariata con Rui Costa leader con 8” su Frank Schleck, 15” su Kreuziger, 19” su Pinot e 21” su Roche e Lovkvist e non dovrebbe mutare neppure al termine della Wittnau-Bischofzell, ultima frazione di transizione prima della cronometro di Gossau e delle due tappe di montagna conclusive che decideranno il Tour de Suisse: alla luce del percorso con un gpm di 4a categoria a 6 km dal traguardo e di un ultimo km tutto all’insù è difficile immaginare alternative diverse da un successo allo sprint di Sagan oppure da una nuova fuga da lontano.

Marco Salonna

GIRO NOSTRUM – 16a TAPPA: BERGAMO – CHIESA IN VALMALENCO (San Giuseppe)

giugno 13, 2012 by Redazione  
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Finito il Giro 2012 reale inizia l’edizione 2013 virtuale, tracciata da ilciclismo.it. Non ci siamo lasciati tanto condurre dalle indiscrezioni (ma Napoli sede di partenza è una certezza), ma dalla fantasia e da un interessante anniversario che accadrà il prossimo anno, il 150° di fondazione del CAI.

Dopo la seconda ed ultima giornata di riposo il Giro riparte dalla città natale di Walter Bonatti per approdare a Chiesa in Valmalenco, traguardo consacrato al ricordo di Alberto e Cesare Bonacossa. In mezzo appena 135 Km, ma abbastanza per creare ancora scompiglio in classifica, anche se questa frazione si presenta meno impegnativa rispetto alle due precedenti. In pratica si ricalcherà quasi fedelmente il tracciato della tappa vinta da Rominger nel 1988, con l’aggiunta dello strappo di Stabello subito dopo il via e del Valico di Triangia a ridosso dell’ascesa finale. Questa sarà più impegnativa rispetto all’88 perchè non ci si fermerà in centro ma si arriverà fino alla frazione di San Giuseppe, a 1500 metri di quota.

Mauro Facoltosi

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ARCHIVI GIRO NOSTRUM 2013

1a tappa: Bagnoli (Città della Scienza) – Napoli (cronosquadre)

2a tappa: Agropoli – Santa Maria del Cedro

3a tappa: Belvedere Marittimo – Gambarie Aspromonte

4a tappa: Laghi di Ganzirri – Messina

5a tappa: Gioia Tauro – Camigliatello Silano

6a tappa: Spezzano – Albanese – Pisticci (Marconia)

7a tappa: Maglie – Capo Santa Maria di Leuca (cronometro)

8a tappa: Otranto – Polignano a Mare

9a tappa: Lucera – Campitello Matese

10a tappa: Civitavecchia “Tolfa’s Circuits”

11a tappa: Tarquinia – Colle di Val d’Elsa “Strade bianche”

12a tappa: Volterra – Marina di Pietrasanta

13a tappa: Levanto – Millesimo

14a tappa: Verzuolo – Colle del Nivolet

15a tappa: Valle Mosso – Courmayeur

ZAKARIN VOLA SULLE STRADE BIANCHE

giugno 13, 2012 by Redazione  
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Ilnur Zakarin è il re delle strade bianche di questo GiroBio 2012: vince in solitaria l’arrivo di Gaiole in Chianti e conquista anche la maglia eosa. Secondo Enrico Barbin, Dombrowski paga pesantemente lo sforzo di ieri sul Terminillo.

Foto copertina: l’arrivo di Zakarin a Gaiole in Chianti (foto Scanferla)

Nella tappa forse più affascinante di questa edizione del GiroBio 2012, è il russo Ilnur Zakarin a trionfare dopo una splendida azione sulle antiche strade bianche senesi.
La tappa nelle prime fasi si presenta tranquilla, quasi come fosse la quiete prima della tempesta: quando i primi settori di sterrato arrivano, comincia una gran bagarre per le prime posizioni.
Ed è già nel secondo tratto di strade bianche che parte il tentativo che a fine gara risulterà vincente: vanno via dal plotone ben 8 corridori, Abreu, Barbin, Coledan, Di Serafino, Novak, Sgrinzato, Tleubayev e il terzo della generale Zakarin. Il gruppo maglia eosa sembra controllare senza molte difficoltà, ma nel momento topico della tappa una foratura colpisce lo sfortunato leader Dombrowski, costringendolo quindi a tentare soltanto di limitare i danni. Se la foratura tarpa le ali al capoclassifica, al contrario spalanca la strada per la gloria a Zakarin, che sentendo il profumo di rosa a 2 Km dall’arrivo piazza l’attacco vincente andando a tagliare il traguardo di Gaiole in Chianti in solitaria. Soltanto la piazza d’onore per un ottimo Enrico Barbin, mentre terzo giunge un altro italiano, Pierre Paolo Penasa.
Accusa invece un pesante ritardo la Maglia Rosa Joe Dombrowski che taglia il traguardo soltanto ben 3′10″ dopo il vincitore.
Questa splendida tappa rivoluziona per l’ennesima volta la classifica generale: adesso a comandare è proprio il vincitore di tappa odierno Ilnur Zakarin mentre alle sue spalle si posiziona lo stesso secondo classificato di oggi, l’Italiano Penasa. A chiudere il podio un altro italiano, Matteo Di Serafino. Dopo il ritardo di oggi, Dombrowski scivola al settimo posto con un passivo di 3’03”.
Domani prevista la giornata di riposo, i corridori ricominceranno a pedalare Giovedì nella tappa che va da Greve in Chianti a Perignano di Lari, in una frazione non eccessivamente difficile ma insidiosa.

Lorenzo Alessandri
Twitter @LorenzoAleLS7

12-06-2012

giugno 13, 2012 by Redazione  
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TOUR DE SUISSE
Lo slovacco Peter Sagan (Liquigas-Cannondale) si è imposto anche nella quarta tappa, Aarberg – Trimbach/Olten, percorrendo 188,8 Km in 4h36′55″, alla media di 40,907 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Rojas Gil e l’elvetico Albasini. Miglior italiano Francesco Gavazzi (Pro Team Astana), 5°. Il portoghese Rui Alberto Faria Da Costa (Movistar Team) ha conservato la testa della classifica con 8″ sul lussemburghese Frank Schleck e 15″ sul ceco Kreuziger. Miglior italiano Giampaolo Caruso (Katusha Team), 15° a 41″.

GIRO CICLISTICO D’ITALIA (GIROBIO)
Il ruzzo Ilnur Zakarin (nazionale Russia) si è imposto nella quinta tappa, Perugia – Gaiole in Chianti, percorrendo 156 Km in 3h56′55″, alla media di 39,507 Km/h. Ha preceduto di 16″ e 18″ gli italiani Enrico Barbin (U.C. Trevigiani Dynamon Bottoli) e Pierre Paolo Penasa (Zalf Euromobil Desiree Fior). Zakarin è il nuovo leader della classifica con 43″ e 2′12″ sugli italiani Penasa e Matteo Di Serafino (Vega Pref. Montappone)

INTERNATIONALE THÜRINGEN-RUNDFAHRT U23
Il tedesco Jan Dieteren (Raiko-Stölting Ruhr Radt) si è imposto nella terza tappa, circuito di Bad Blankenburg, percorrendo 147,2 Km in 3h19′46″, alla media di 44.211 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Bosmans e il kazako Lutsenko. L’olandese Moreno Hofland (Rabobank Continental Team) ha conservato la testa della classifica, con lo stesso tempo dei connazionali Olivier e Goos.

TOUR DE BEAUCE (Canada)
Lo spagnolo Francisco Mancebo (Competitive Cyclist Racing Team) si è imposto nella prima tappa, circuito di Lac-Etchemin, percorrendo 162 Km in 4h15′01″, alla media di 38,115 Km/h. Ha preceduto allo sprint il canadese Roth e il tedesco Friedemann. Miglior italiano Daniele Callegarin (Team Type 1 Sanofi), 26° a 28″. La prima classifica vede Mancebo in testa con 4″ su Roth e 6″ su Friedemann. Miglior italiano Callegarin, 31° a 38″.

TOUR DE SERBIE
L’argentino Maximiliano Richeze (Team Nippo) si è imposto nella prima tappa, circuito di Nis, percorrendo 52,4 Km in 1h08′06″, alla media di 46,167 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Marin e il serbo Stevic. Miglior italiano Enrico Rossi (Meridiana Kamen Team), 4°. La prima classifica vede Richeze in testa con 3″ su Stevic e 4″ su Marin. Miglior italiano Rossi, 9° a 10″.

VUELTA A COLOMBIA
Il colombiano Fabio Duarte (Colombia Coldeportes) si è imposto nel prologo, circuito di Puerto Gaitan, percorrendo 3,7 Km in 4′33″, alla media di 48,791 Km/h. Ha preceduto i connazionali Cardenas Ravelo (stesso tempo) e Perez Arango (di 1″). Miglior italiano Fabio Piscopiello (Utensilnord Named Italia), 96° a 26″.

SAGAN, SEMPRE LUI

giugno 12, 2012 by Redazione  
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Trimbach lo slovacco della Liquigas conquista l’undicesima vittoria stagionale, dimostrandosi ancora una volta imbattibile in volata in questo Giro di Svizzera

Foto copertina: Sagan III di Svizzera (www.grahamwatson.com)

La quarta tappa del Giro di Svizzera 2012, 189 Km da Aarberg a Trimbach/Olten, si annunciava come di trasferimento per i big della classifica, ma lo spettacolo non è mancato. Il percorso presentava l’impegnativo Scheltenpass (cat. 1 dopo 81,5 Km) e le due facili salite di UnterHauenstein (cat. 3 al Km 153,5) e di Salhöhe (cat. 2 al Km 171), ma è stata soprattutto la pioggia e una successione continua di saliscendi, con strappi anche molto ripidi, a movimentare la corsa.
Nei primi 70 Km di gara, molto mossi pur senza essere contrassegnati da GPM, ci sono stati svariati tentativi di fuga, con il nostro Francesco Gavazzi tra i più attivi assieme a Michael Albasini, e il gruppo ad un certo punto si è trovato frazionato in tre tronconi, ricomposti a fatica ai piedi dello Scheltenpass. Durante questa salita, lunga 8,2 Km al 6% medio ma con gli ultimi 3,5 Km sempre superiori al 7,5% e con tratti oltre il 10%, ha preso il largo una fuga di nove uomini: Martin Kohler, Grégory Rast, Ruben Perez, Sébastien Minar, Sergio Paulinho, Javier Megias, Brian Vandborg Bach, Dario Cataldo e MathewHayman. I fuggitivi hanno guadagnato subito terreno e allo scollinamento, dove Vandborg Bach si è imposto su Hayman e Minard, avevano tre minuti di vantaggio sul gruppo.
Nel successivo tratto di fondovalle il gruppo maglia gialla, trainato dalla Movistar di Faria Da Costa, ha recuperato parte dello svantaggio, ma la fuga, composta da ottimi pedalatori, ha resistito bene, mantenendo oltre due minuti all’attacco dei 4,4 Km al 5,2% dell’UnterHaunstein, affrontato sotto il diluvio. Mentre il gruppo recuperava sotto la spinta di Astana e Orica Greenedge, la fuga si fraziona sugli attacchi di Kohler e Paulinho, ma è ancora una volta Vandborg Bach a conquistare il GPM di terza categoria.
Dopo la discesa si muovono dal gruppo principale, tiratissimo, gli svizzeri Frank e Albasini e su alcuni strappi sono i capitani in prima persona a muoversi per ricucire i vari buchi. La corsa, complice la strada stretta e tortuosa e la pioggia, resta estremamente incerta. Ai meno 30 Km dal traguardo i fuggitivi vengono raggiunti su uno strappo al 15% di pendenza, in cui prova a resistere Dario Cataldo. Non c’è un attimo di tregua né un metro di pianura e nel seguente tratto di salita più dolce scatta dal gruppo Lars-Petter Nordhaug, che con una grande azione si porta solo al comando. Appena prima dell’ultima salita ufficiale di giornata, i 3,1 Km al 7% del Salhöhe, escono dal gruppo anche Martin Elmiger e Greg Van Avermaet, che scollinano pochi secondi dopo il norvegese. Alle loro spalle il gruppo maglia gialla s’è assottigliato fino a trenta unità, con Sagan e Freire pronti in caso di volata, ma la discesa bagnata sembra lasciare ai fuggitivi uno spazio sufficiente per arrivare al traguardo, anche perché non ci sono squadre organizzate. Invece, dopo qualche chilometro di stallo, ci pensa soprattutto Moreno Moser, unico compagno rimasto a Sagan, ad incaricarsi dell’inseguimento, ottenendo collaborazione dalla Kathusha e dimostrando ancora una volta tutto il suo valore.
A 6 Km dall’arrivo Nordhaug si fa riprendere dai due inseguitori, ma il gruppo è poco dietro e rientra quando i chilometri rimanenti sono tre. Ci provano prima Vladimir Gusev e poi Johnny Hoogerland e Jakob Fuglsang, ma sarà la volata a decidere il vincitore di questa quarta tappa. È Moser a tirare il gruppo nelle ultime curve, in cui Sagan è abile a fare il buco e a mettersi coperto in quarta ruota. Lancia lunghissimo la volata Burghardt, ma il talento slovacco risale facilmente in modo imperioso, senza che né Rojas (2°) né Albasini (3°) riescano ad uscire dalla sua ruota, e taglia il traguardo a braccia alzate. Può avere qualche rammarico Oscar Freire, chiuso involontariamente da Haussler (4°) e costretto a rinunciare alla volata, ma non avrebbe comunque impensierito questo Sagan. Buona la volata del nostro Francesco Gavazzi (5°).
Non cambia nullanelle prime posizioni della classifica generale, ancora guidata da Rui Alberto Faria Da Costa davanti a Frank Schleck e Roman Kreuziger. In attesa dei tre ultimi giorni che determineranno il vincitore del Giro di Svizzera 2012, la tappa di domani da Olten/Trimbach a Gansingen di 193 Km e con sei GPM tutti di terza categoria ha, manco a dirlo, un unico grande favorito: Peter Sagan.

Giorgio Vedovati

GIRO NOSTRUM – 15a TAPPA: VALLE MOSSO – COURMAYEUR

giugno 12, 2012 by Redazione  
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Finito il Giro 2012 reale inizia l’edizione 2013 virtuale, tracciata da ilciclismo.it. Non ci siamo lasciati tanto condurre dalle indiscrezioni (ma Napoli sede di partenza è una certezza), ma dalla fantasia e da un interessante anniversario che accadrà il prossimo anno, il 150° di fondazione del CAI.

Seconda giornata alpina ancora tracciata nell’ottica del centocinquantenario del CAI, con approdo ai piedi del Bianco dopo esser partiti da Valle Mosso, centro del biellese situato ad un tiro di schioppo da Valle Superiore Mosso, paese natale di Quintino Sella, fondatore del club.
Priva di particolari difficoltà per 100 Km, la tappa si accenderà ad Aosta con l’inedita e a tratti impegnativa salita verso il Valico di Verrogne. A seguire il duro Colle San Carlo e, infine, la breve salitella verso Verrand, anticamera del traguardo situato 2500 metri oltre la cima dell’ultimo GPM.

Mauro Facoltosi

tabella di marcia 15a tappa

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ARCHIVI GIRO NOSTRUM 2013

1a tappa: Bagnoli (Città della Scienza) – Napoli (cronosquadre)

2a tappa: Agropoli – Santa Maria del Cedro

3a tappa: Belvedere Marittimo – Gambarie Aspromonte

4a tappa: Laghi di Ganzirri – Messina

5a tappa: Gioia Tauro – Camigliatello Silano

6a tappa: Spezzano – Albanese – Pisticci (Marconia)

7a tappa: Maglie – Capo Santa Maria di Leuca (cronometro)

8a tappa: Otranto – Polignano a Mare

9a tappa: Lucera – Campitello Matese

10a tappa: Civitavecchia “Tolfa’s Circuits”

11a tappa: Tarquinia – Colle di Val d’Elsa “Strade bianche”

12a tappa: Volterra – Marina di Pietrasanta

13a tappa: Levanto – Millesimo

14a tappa: Verzuolo – Colle del Nivolet

11-06-2012

giugno 12, 2012 by Redazione  
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TOUR DE SUISSE
Lo slovacco Peter Sagan (Liquigas-Cannondale) si è imposto nella terza tappa, Martigny – Aarberg, percorrendo 194,7 Km in 4h35′32″, alla media di 42,397 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Cooke e il britannico Swift. Miglior italiano Jacopo Guarnieri (Pro Team Astana), 4° a 3″. Il portoghese Rui Alberto Faria Da Costa (Movistar Team) ha conservato la testa della classifica con 8″ sul lussemburghese Frank Schleck e 15″ sul ceco Kreuziger. Miglior italiano Giampaolo Caruso (Katusha Team), 15° a 41″.

GIRO CICLISTICO D’ITALIA (GIROBIO)
Lo statunitense Joseph Dombrowski (nazionale USA) si è imposto nella quarta tappa, Avezzano – Monte Terminillo, percorrendo 168,4 Km in 4h34′20″, alla media di 36,831 Km/h. Ha preceduto di 50″ l’italiano Fabio Aru (Team Palazzago) e di 55″ il russo Zakarin. Dombrowski è il nuovo leader della classifica, con 6″ sull’italiano Davide Villella (Team Colpack) e 17″ su Zakarin.

INTERNATIONALE THÜRINGEN-RUNDFAHRT U23
Il francese Johan Le Bon (nazionale francese) si è imposto nella seconda tappa, Schönbrunn – Steinbach-Langenbach, percorrendo 139,5 Km in 4h04′41″, alla media di 41,686 Km/h. Ha preceduto di 8″ il tedesco Vogt e il ceco Petrus. L’olandese Moreno Hofland (Rabobank Continental Team) è il nuovo leader della classifica, con lo stesso tempo dei connazionali Olivier e Goos.

DOMBROWSKI, BRACCIE LEVATE ALLA NEBBIA

giugno 12, 2012 by Redazione  
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Nell’attesissimo arrivo (quasi) in salita sul Terminillo è lo statunitense Joseph Dombrowski a trionfare in solitaria con un grandioso attacco in salita, che gli permette di conquistare anche la maglia rosa. Secondo al traguardo Aru con 50” di ritardo, Zakarin completa il podio a 57”.

Foto copertina: l’arrivo solitario di Dombrowski al Terminillo (www.girobio.com)

Il Terminillo si tinge a stelle e strisce: il primo a raggiungerne la vetta è Joseph Dombrowski, che sicuramente segnerà la giornata di oggi come una di quelle da ricordare per molto tempo. Oggi con una grande impresa ha alzato le braccia al cielo nella nebbia del Terminillo.
Durante il percorso della tappa molte sono state le schermaglie ma nessun tentativo di fuga è riuscito veramente a prendere il largo. Il gruppo è giunto così pressoché a ranghi compatti ai piedi dell’ascesa della salita laziale. I primi km, i più semplici, scorrono senza attacchi degni di nota, ma quando la strada sotto le ruote dei corridori comincia a farsi più dura, a circa 10 Km dal traguardo, sotto dei nuvoloni neri minacciosi Bongiorno e Dombrowski rompono gli indugi e scattano, seguiti anche da Aru e dal russo Zakarin mentre il leader Villella non riesce a reggere il ritmo e perde contatto. Tornante dopo tornante però si capisce subito come oggi non ci sia niente da fare contro l’atleta statunitense: lo yankee, pedalata dopo pedalata, si lascia tutti i compagni di fuga alle spalle e raggiunge subito un margine vicino al minuto sui più vicini inseguitori e più di 2 su Villella.
E’ una passerella trionfale per Dombrowski che raggiunge così l’arrivo di Campoforogna in solitaria e a braccia levate al cielo, o meglio alla nebbia.
Dietro l’ultimo ad arrendersi è Aru, che con un ottimo finale riesce a limitare i danni arrivando con 50” di ritardo, mentre terzo è il russo Zakarin, giunto a 57”. Una piccola crisi nei chilometri conclusivi costa a Bongiorno un passivo finale di 1’14”, mentre Villella giunge al traguardo distanziato di 2’24”.
Con questa splendida azione il corridore statunitense diviene anche il nuovo leader della classifica generale: per una manciata di secondi, 6”, strappa la maglia rosa dalle spalle di Villella, che però si trova sempre in ottima posizione in generale grazie al vantaggio accumulato nella fuga di ieri.
Terzo Zakarin a 17”, mentre Aru e Bongiorno sono distanziati rispettivamente di 40” e 1’23”.
Domani in programma l’ormai tradizionale tappa da Perugia a Gaiole in Chianti con 4 tratti di strade bianche da percorrere.

Lorenzo Alessandri
Twitter@LorenzoAleLS7

CHI FERMERA’ SUPER-SAGAN?

giugno 11, 2012 by Redazione  
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In una tappa resa emozionante da un passaggio a livello chiuso che ha frenato la rincorsa del gruppo ai fuggitivi Bonnafond e Morkov ripresi a 1 km dal traguardo il fuoriclasse slovacco, malgrado un inconveniente all’ultima curva, supera a doppia velocità Cooke sul rettilineo di Aarberg conquistando il decimo successo stagionale e il settimo nelle ultime 11 gare disputate. Giornata tranquilla per Lastras che conserva la maglia gialla.

Foto copertina: il secondo successo di Sagan sulle strade del Tour de Suisse 2012 (foto Deutsche Presse-Agentur GmbH)

La terza tappa del Giro di Svizzera, 194,7 km da Martigny ad Aarberg, malgrado la presenza dell’insidioso strappo di Frienisberg a 25 km dal traguardo e del ben più abbordabile Innerberg a 10, era considerata per velocisti e come tale è stata interpretata dai corridori, anche perchè la pioggia battente caduta nella prima parte di gara non ha incentivato la combattività, con Bonnafond (Ag2r), Vangenechten (Lotto-Belisol) e l’ex campione mondiale dell’inseguimento a squadre Morkov (Saxo Bank) che hanno preso il largo dopo 5 km acquisendo un vantaggio massimo vicino agli ultimi 11′ e il gruppo che intorno a metà percorso ha iniziato l’inseguimento con gli uomini della Liquigas di Sagan che hanno iniziato a tirare insieme ai Movistar della maglia gialla Rui Costa. Tutto sembrava dovesse svolgersi secondo copione con il plotone a giocare al gatto con il topo con i battistrada per poi andarli a riprendere nel momento più opportuno ma tutto è cambiato a 55 km dal traguardo quando i primi 20 corridori del gruppo tra cui il leader hanno incontrato un passaggio a livello sul punto di chiudersi ma sono ugualmente passati, mentre tutti gli altri sono stati costretto ad arrestarsi: la giuria ha fermato il plotoncino di Rui Costa fino al rientro del grosso ma con una decisione piuttosto discutibile non ha fatto lo stesso con i fuggitivi, che da questa situazione hanno guadagnato oltre 2′ ritrovandosi con ancora ben 8′30” di margine quando mancavano 45 km.
Gli inseguitori non si sono comunque persi d’animo e accanto alla Liquigas e alla Movistar, che malgrado i tre battistrada non fossero pericolosi per la generale ha continuato a tirare avendo in Rojas un potenziale vincitore, sono arrivati il Team Sky di Swift, l’Orica-GreenEdge di Davis e Cooke e la Lampre di Petacchi che hanno iniziato a recuperare rapidamente terreno portando il ritardo a meno di 3′ all’imbocco della salita di Frienisberg; qui Vangenechten non ha retto il ritmo di Morkov e Bonnafond e dietro hanno perso contatto tra gli altri un Viviani (Liquigas) ancora in ritardo di condizione, Bole (Lampre), Bonnet (Fdj) e Paolini (Katusha) nonchè molti degli atleti che avevano tirato in precedenza, ma Sky e Liquigas, con Moreno Moser attivissimo pur essendo messo ancora piuttosto bene in classifica generale, hanno avuto ancora sufficienti energie per inseguire e, malgrado l’asfalto bagnato e il tracciato piuttosto tortuoso di lì al traguardo favorissero i fuggitivi, il loro sogno si è spento poco oltre lo striscione dell’ultimo km.
Nel finale caratterizzato anch’esso da diverse curve l’Orica-GreenEdge ha preso il comando con Davis a tirare la volata a Cooke ma qui è iniziato il capolavoro di Sagan che ai 300 metri si è portato a ruota del veterano australiano con una staccata da motociclista ai danni di Van Avermaet (Bmc) e, malgrado nell’ultima curva gli si fosse sganciato il piede dal pedale costringendolo a perdere qualche metro, si è prodotto in un’accelerazione devastante sul breve rettileo conclusivo che gli ha consentito di recuperare il gap e bruciare lo stesso Cooke con Swift (Sky) 3° davanti al cremonese Guarnieri (Astana), a Davis, a Hutarovich (Fdj) e a Mondory (Ag2r). Per Sagan si tratta del decimo successo stagionale ma soprattutto del settimo, dopo il prologo di Lugano e le cinque tappe del Giro di California, nelle ultime 11 gare disputate, dato già incredibile di suo ma che diventa fantascientifico se si pensa che le quattro che non ha vinto erano due frazioni di montagna e una lunga crono non adatte alle sue caratteristiche e nella rimanente era arrivato 2° vincendo la volata del gruppo preceduto dal fuggitivo Georges.
Nulla cambia nella classifica generale guidata da Rui Costa con 8” su Frank Schleck, 15” su Kreuziger, 19” su Pinot, 21” su Roche e Lovkvist e 23” su Valverde; la quarta tappa, 188,8 km da Aarberg a Trimbach/Often, presenta a metà percorso la scalata allo Scheltespass e soprattutto nel finale le ascese di Unter Hauenstein e Salhöhe, gpm di 2a categoria posto a 18 km dal traguardo che potrebbe tagliare fuori gli sprinter puri e rendere ancora una volta Sagan più che mai l’uomo da battere.

Marco Salonna

GIRO NOSTRUM – 14a TAPPA: VERZUOLO – COLLE DEL NIVOLET (Parco Nazionale del Gran Paradiso)

giugno 11, 2012 by Redazione  
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Finito il Giro 2012 reale inizia l’edizione 2013 virtuale, tracciata da ilciclismo.it. Non ci siamo lasciati tanto condurre dalle indiscrezioni (ma Napoli sede di partenza è una certezza), ma dalla fantasia e da un interessante anniversario che accadrà il prossimo anno, il 150° di fondazione del CAI.

Primo grande tappone alpino, con il quale si apriranno anche le celebrazioni al Giro del 150° di fondazione del CAI, nato ufficialmente al castello del Valentino di Torino il 23 ottobre del 1863 e ufficiosamente qualche mese prima a Verzuolo, il centro della provincia di Cuneo dalla quale scatterà questa frazione. Il “clou” sarà rappresentato dall’interminabile ed impegnativa ascesa finale agli oltre 2600 metri del Colle del Nivolet, valico inedito che sarà solo traguardo GPM poichè l’arrivo sarà collocato presso il Rifugio Savoia, un chilometro oltre. La marcia d’avvicinamento al Nivolet non sarà una passeggiata poichè tra il 70° e il 100° Km di gara dovranno essere superate altre tre difficili primizie, i colli del Lis, della Dieta e della Croce (questi ultimi due asfaltati da non molti anni).

Mauro Facoltosi

tabella di marcia 14a tappa

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ARCHIVI GIRO NOSTRUM 2013

1a tappa: Bagnoli (Città della Scienza) – Napoli (cronosquadre)

2a tappa: Agropoli – Santa Maria del Cedro

3a tappa: Belvedere Marittimo – Gambarie Aspromonte

4a tappa: Laghi di Ganzirri – Messina

5a tappa: Gioia Tauro – Camigliatello Silano

6a tappa: Spezzano – Albanese – Pisticci (Marconia)

7a tappa: Maglie – Capo Santa Maria di Leuca (cronometro)

8a tappa: Otranto – Polignano a Mare

9a tappa: Lucera – Campitello Matese

10a tappa: Civitavecchia “Tolfa’s Circuits”

11a tappa: Tarquinia – Colle di Val d’Elsa “Strade bianche”

12a tappa: Volterra – Marina di Pietrasanta

13a tappa: Levanto – Millesimo

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