IN LUSSEMBURGO GREIPEL BRUCIA TUTTI

maggio 31, 2012 by Redazione  
Filed under News

E’ André Greipel a vincere la prima tappa (il via ieri con un prologo) con una volata magistrale. Soltanto le briciole per gli altri velocisti, fra cui il nostro Davide Apollonio (secondo) e Samuel Dumolin (terzo). Engoulvent mantiene la maglia di leader per l’assenza di abbuoni

Foto copertina: mega bottiglia per la decima affermazione stagionale di Greipel (foto AFP)

La prima tappa in linea dopo il cronoprologo di ieri si è chiusa con una volata imperiosa di André Greipel che non ha lasciato spazio alle ambizioni di tutti gli altri.
Durante la corsa da segnalare la grande prova dell’esperto Jens Voigt, che è partito in solitudine a 50 Km dal traguardo, mettendo per molto tempo in dubbio l’arrivo a ranghi compatti. Nonostante i 40 anni suonati, il corridore tedesco della RadioShack è stato ripreso soltanto a circa 10 Km dal traguardo, dopo un gran lavoro di collaborazione fra Lotto Belisol, Saur – Sojasun, Sky e Vacansoleil– DCM. A questo punto l’arrivo in volata è divenuto l’unico esito possibile e con un Greipel in questo stato di forma anche il nome del vincitore era già chiaro prima del passaggio sulla linea del traguardo.
Per il velocista tedesco quello odierno è il decimo successo stagionale. Per quanto riguarda i colori italiani, ottima prestazione per Davide Apollonio (Sky), che si è dovuto arrendere solamente ad un Greipel in stato di grazia.

Lorenzo Alessandri
https://twitter.com/#!/LorenzoAleLS7

ENGOULVENT PRIMO RE DEL LUSSEMBURGO

maggio 31, 2012 by Redazione  
Filed under News

Jimmy Engoulvent si impone nel mini cronoprologo (poco meno di 3 Km) del Giro del Lussemburgo precedendo di 3 secondi lo svizzero Gregory Rast e il compagno di squadra e connazionale Jonathan Hivert, il favorito per la vittoria finale secondo i bookmakers. Il corridore transalpino bissa così il successo ottenuto nel 2010.

Foto copertina: Engoulvent si impone sotto l’acqua nel cronoprologo del Giro del Lussemburgo (foto Bettini)

Nel brevissimo cronoprologo del Giro di Lussemburgo Jimmy Engoulvent si conferma ottimo specialista contro il tempo. Il corridore transalpino ha dimostrato anche un’ottima accelerazione fulminea e prolungata, riuscendo a bruciare tutti su un percorso così breve. Per la Saur-Sojasun è già la vittoria numero tredici quest’anno, che si sta dimostrando particolarmente buono per la squadra transalpina. Secondo posto, attardato di 3 secondi, per Gregory Rast (RadioShack-Nissan), terzo il compagno di squadra del vincitore Jonathan Hivert. Dopo i 2 successi alla 4 Jours de Dunkerque, per Engoulvent questa è la terza vittoria stagionale. Già nel 2010 si era imposto nella frazione d’apertura di questa corsa a tappe.

Lorenzo Alessandri
https://twitter.com/#!/LorenzoAleLS7

GIRO NOSTRUM – 3a TAPPA: BELVEDERE MARITTIMO – GAMBARIE Aspromonte

maggio 31, 2012 by Redazione  
Filed under News

Finito il Giro 2012 reale inizia l’edizione 2013 virtuale, tracciata da ilciclismo.it. Non ci siamo lasciati tanto condurre dalle indiscrezioni (ma Napoli sede di partenza è una certezza), ma dalla fantasia e da un interessante anniversario che accadrà il prossimo anno, il 150° di fondazione del CAI.

Subito un arrivo in salita al terzo giorno di gara per il “Giro Nostrum”. Il traguardo sarà posto poco oltre il culmine (il GPM a 700 metri dall’arrivo) di un’ascesa molto lunga, quasi 24 Km, ma per lunghi tratti pedalabile. I numeri sono comunque importanti perchè il dislivello da superare nell’ultima salita è di 1145 metri e, nella prima parte, a tratti s’incontreranno pendenze a doppia cifra.

Mauro Facoltosi

3a

3a_planimetria

3a_altimetria

ARCHIVI GIRO NOSTRUM 2013

1a tappa: Bagnoli (Città della Scienza) – Napoli (cronosquadre)

2a tappa: Agropoli – Santa Maria del Cedro

30-05-2012

maggio 31, 2012 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

SKODA – TOUR DE LUXEMBOURG

Il francese Jimmy Engoulvent (Saur – Sojasun) si è imposto nel prologo, circuito di Lussemburgo, percorrendo 2,6 Km in 3′43″, alla media di 41,973 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’elvetico Rast e il francese Hivert. Due italiani in gara: Salvatore Puccio (Sky Procycling) 52° a 19″, Davide Appollonio (Sky Procycling), 53° a 20″.

TOUR OF ERITREA

L’eritreo Jani Tewelde Weldegaber Eritrea (MTN Qhubeka) si è imposto nella prima tappa, Mendefera – Dekemhare, percorrendo 89 Km in 2h25′42″, alla media di 36,650 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Mekseb Debesay Abrha e Yemane.

GIRO NOSTRUM – 2a TAPPA: AGROPOLI – SANTA MARIA DEL CEDRO

maggio 30, 2012 by Redazione  
Filed under News

Finito il Giro 2012 reale inizia l’edizione 2013 virtuale, tracciata da ilciclismo.it. Non ci siamo lasciati tanto condurre dalle indiscrezioni (ma Napoli sede di partenza è una certezza), ma dalla fantasia e da un interessante anniversario che accadrà il prossimo anno, il 150° di fondazione del CAI.

La prima tappa in linea del Giro 2013 porta il gruppo a Santa Maria del Cedro, sullo stesso traguardo sul quale primeggiò McEwen nel 2005. Rispetto a questo precedente il tracciato è un pelo più movimentato, ma la volata rimane la soluzione più probabile. Ciascuna delle tappe al sud (cronosquadre esclusa) presenterà un traguardo volante “Trofeo del Sud”, che più avanti lascerà il posto ai corrispettivi del “Centro” e del “Nord”. Ce ne sarà anche uno straordinario in ricordo di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica assassinato nel 2010. Inoltre, nel punto più elevato di ciascuna frazione sarà messo in palio anche il “Trofeo C.A.I.”

Mauro Facoltosi

Tabella di marcia 2a tappa

2a_planimetria

2a_altimetria

ARCHIVI GIRO NOSTRUM 2013

1a tappa: Bagnoli (Città della Scienza) – Napoli (cronosquadre)

LO SCONTATO EPILOGO DI UN GIRO DI TRANSIZIONE

maggio 29, 2012 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

La 95ª edizione della corsa rosa ha visto trionfare, contro ogni possibile previsione della vigilia, il nordamericano Ryder Hesjedal, primo canadese a conquistare la gara in oltre cento anni di storia. Deludono le aspettative Basso e Scarponi, non riuscendo nemmeno a salire sul podio, mentre tanti giovani, da Rabottini a Felline, da Guardini a Caruso, ci fanno ben sperare per il futuro.

Foto copertina: il podio del Giro 2012 (foto Bettini)

I PROMOSSI

Ryder Hesjedal: classe 1980, si regala a quasi 32 anni il successo in una delle corse più prestigiose al mondo. Quasi sconosciuto alla partenza dalla Danimarca (una vittoria di tappa al Giro di Spagna e un sesto posto in classifica generale al Tour de France i risultati più prestigiosi ottenuti in tutta la sua carriera), strada facendo si è accorto di non fare troppa fatica a seguire i grandi favoriti della vigilia in salita e che, addirittura, era capace di levarseli di ruota nelle frazioni più impegnative. Ricorda molto il Rijs del 1996, quello del famoso Tour. Entrambi dotati di un’altezza superiore alla media e accomunati da una magrezza esasperata, scheletrica, sia il canadese che il danese sono stati capaci di stupire il mondo intero con le loro mirabolanti prestazioni ben oltre i trent’anni di età. Tutti e due hanno segnato la fine di un’epoca, quella di Indurain nel caso di Rijs e quella dei Basso e Scarponi nel caso di Hesjedal. Entrambi hanno saputo sfruttare il periodo di transizione che inevitabilmente si ha nel passaggio da una generazione di atleti ad un’altra. Voto: 10

Joaquim Rodriguez: non è stato in grado di sfruttare al massimo la miglior condizione di forma della carriera. Con ogni probabilità, se solo avesse rotto prima gli indugi sullo Stelvio, avrebbe guadagnato quei pochi secondi in più che gli sarebbero valsi il suo primo Grande Giro. Ma così non è stato, e lo spagnolo si deve accontentare di due vittorie di tappa e della classifica a punti. Vale il discorso espresso sopra: in un Giro con poche luci e con tante ombre anche una lucciola può brillare come una stella. Purito è stato considerato un “big” semplicemente perché quelli attesi hanno offerto prestazioni mediocri, cioè sono diventati un po’ più “small”. In ogni caso, al termine di questa corsa, non lo si potrà più considerare meramente un ciclista “da muri” ma lo si dovrà vedere inserito in questa nuova prospettiva di corridore completo in grado di resistere, se non proprio di primeggiare, anche su salite lunghe come quelle alpine. Voto: 9

Thomas De Gendt: se già aveva dimostrato al Giro di Svizzera e alla Parigi – Nizza di possedere indubbie doti da fondista, la conquista del gradino più basso del podio al Giro d’Italia rappresenta l’ennesima grande sorpresa che ci ha riservato questa edizione della corsa rosa. Fortissimo a cronometro, ci siamo accorti della sua presenza solo nella penultima tappa in cui ha letteralmente dominato sullo Stelvio, anche grazie al supporto di Matteo Carrara (voto: 8). Data la giovane età, classe 1986, potrà sicuramente far suo un Grande Giro. In particolare, considerata la sua attitudine per le prove contro il tempo, sembra più adatto per trionfare al Tour. Voto: 8

Matteo Rabottini: questo giovane ragazzo abruzzese ci regala l’impresa più entusiasmante del Giro, grazie ad una fuga “alla Chiappucci” di oltre 180 km che gli è valsa la conquista della classifica di miglior scalatore e la vittoria di tappa. Ha dimostrato fondo, recupero, intelligenza tattica e capacità nel sapersi gestire, anche grazie alla guida del saggio Scinto (voto: 10). In futuro potrà ambire alla vittoria in una grande gara a tappe. Voto: 10

Damiano Cunego: dei favoriti della vigilia è stato l’unico che ha provato a movimentare un po’ le acque del Giro, svolgendo al meglio il ruolo di battitore libero in appoggio al compagno Scarponi. Il risultato finale non premia certo il suo coraggio e la sua tenacia ma, a differenza di altri, può concludere la corsa con la consapevolezza di averci almeno provato. Voto: 7

Michele Scarponi: solare e allegro come pochi, dispiace dirlo e ribadirlo per l’ennesima volta, ma questo ciclista non è, non è mai stato e, data la carta di identità, mai sarà, un atleta da gare a tappe. Ha sempre concluso i Grandi Giri cui ha partecipato in calando di condizione, in montagna non è mai stato in grado di fare la differenza e a cronometro si è sempre dovuto difendere. Ovviamente questa edizione della corsa rosa non ha fatto eccezione e, purtroppo, il marchigiano non è riuscito a difendere nemmeno il terzo gradino del podio nella cronometro finale. Fossi in lui, per l’anno a venire, mi concentrerei sulla conquista di qualche prestigiosa vittoria parziale e su qualche classica impegnativa come la Liegi, lasciando perdere la classifica generale. Voto: 6

Mark Cavendish: scorbutico e antipatico come pochi, si conferma il più vincente tra i velocisti partecipanti alla gara. Il più vincente, sì, forse non il più forte, almeno a giudicare dall’ultimo sprint in cui è stato impietosamente sverniciato dal ciclista cui è dedicato il prossimo giudizio che leggerete. Più che i tre successi di tappa ottenuti, va reso onore al merito del ciclista britannico di aver voluto a tutti i costi concludere la gara, giungendo a Milano e lottando fino all’ultimo per la conquista della classifica a punti, sfuggitagli di un solo punto per opera di Rodriguez. Voto: 9

Andrea Guardini: non ha battuto Cavendish, come accennavo sopra, perché è stato abile ad anticiparlo, come qualche commentatore ha scritto, ma piuttosto perché è dotato della potenza fisica che manca al campione del mondo in carica. Il suo idolo è Cipollini, ma per caratteristiche somiglia a McEwen. Il fatto poi che la tappa vinta sia stata la numero 18 testimonia le indubbie doti di recupero del ciclista, caratteristica che non deve mai mancare ad un buon velocista se vuole trionfare in più frazioni nel corso di una gara tappe. Voto: 8

Domenico Pozzovivo: tante speranze italiane di vedere sovvertita la classifica generale del Giro nel corso delle lunghe tappe di montagna sono state affidate a questo esile scalatore che, però, non è riuscito ad esprimersi ad alto livello proprio nelle frazioni conclusive quelle a lui, sulla carta, più congeniali. La condizione in calando può essere spiegata come conseguenza di un troppo anticipato picco di forma (vedi la vittoria al Giro del Trentino), o come derivante da una scarsa tenuta alla distanza, ipotesi questa ultima da verificare nella prossima stagione in quanto quella appena conclusa è di fatto la prima edizione della corsa ad essere stata completata dal ciclista nella sua carriera. Voto: 7,5

Rigoberto Uran: ottenere un posto tra i primi dieci della classifica alla seconda partecipazione al Giro è senz’altro un risultato lusinghiero. Sempre coi più forti nelle frazioni impegnative, poteva gestire meglio l’ottima posizione in classifica del giovane compagno di squadra Henao (voto: 7), magari inserendolo nel tentativo che ha visto protagonisti Cunego e De Gendt prima della scalata allo Stelvio. Voto: 7

I BOCCIATI

Ivan Basso: dopo il periodo di squalifica non è più stato lo stesso. Oltre ad aver perso le sue qualità di cronoman, anche le famose progressioni in salita che lo hanno reso vincente sembrano non avere più né l’intensità e neppure la continuità di un tempo. Solo sul Passo Giau si è intravisto il Basso che noi tutti conoscevamo e attendevamo con fiducia per le dure tappe finali. Coadiuvato da una squadra formidabile che ha saputo rispondere a tutte le richieste del suo capitano (Agnoli sugli scudi!) , non ha avuto le energie per concretizzare quanto di buono svolto dai compagni. D’altronde, se avesse vinto il Giro, sarebbe stato il più vecchio vincitore della Corsa Rosa, e questo dato statistico non è da sottovalutare. Voto: 4,5

Roman Kreuziger: capitano in pectore dell’Astana, anche quest’anno è incappato nella sua “giornata no” che lo ha messo fuori classifica. Si è riscattato parzialmente con la vittoria sull’Alpe di Pampeago, ottenuta con caparbietà sotto lo sguardo severo di Vinokourov, ma questo successo non può di certo riscattare del tutto le aspettative del corridore alla vigilia della gara, dato che aveva dichiarato esplicitamente di puntare al podio. Voto: 5,5

John Gadret: solo timidi allunghi in salita, niente di più da segnalare per lo scalatore francese che corre nel ricordo di Pantani. Voto: 4

Josè Rujano: pensavamo che sotto la guida esperta di Gianni Savio potesse ottenere quei grandi risultati che sono alla sua portata. Evidentemente vive ancora della rendita della passata stagione. Voto: 2

Frank Schleck: convocato di malavoglia per il Giro, non sappiamo se si sia ritirato per un effettivo malanno fisico o come forma di rivalsa nei confronti del suo direttore sportivo. Di sicuro, stante le caratteristiche del tracciato e l’interpretazione che ne è stata data dai corridori, il lussemburghese avrebbe potuto dire la sua senza troppi patemi: l’ennesima, e forse l’ultima, occasione sprecata da parte del ciclista per nobilitare un palmares che attualmente lo ha visto primeggiare solo come corridore per gare in linea di particolari caratteristiche. Voto: 2

Francesco Gandolfi

28-05-2012

maggio 29, 2012 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE GIRONDE

L’olandsese Geert Van Der Weijst (Cyclingteam Jo Piels) si è imposto nella terza ed ultima tappa, St-Pierre d’Aurillac – Villenave d’Ornon, percorrendo 171,9 Km in 4h00′17″, alla media di 42,221 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’elvetico Dillier e il sudafricano Janse Van Rensburg. In classifica si impone l’olandese Nicky Van Der Lijke (Rabobank Continental Team), con 7″ sul connazionale Olivier e 21″ sul francese Fraissignes

CAMPIONATI NAZIONALI USA
Timothy Duggan (Liquigas-Cannondale) si è imposto nella prova su strada, circuito di Greenville, percorrendo 185 Km in 4h17′40″, alla media di 43,079 Km/h. Ha preceduto di 26″ Pipp e Reijnen.

GIRO NOSTRUM – 1a TAPPA: BAGNOLI (Città della Scienza) – NAPOLI

maggio 29, 2012 by Redazione  
Filed under News

Finito il Giro 2012 reale inizia l’edizione 2013 virtuale, tracciata da ilciclismo.it. Non ci siamo lasciati tanto condurre dalle indiscrezioni (ma Napoli sede di partenza è una certezza), ma dalla fantasia e da un interessante anniversario che accadrà il prossimo anno, il 150° di fondazione del CAI.

Dopo il cronoprologo torna la cronosquadre come atto d’apertura. Poco più di 23 i Km da percorrere per andare dalla Città della Scienza, nel quartiere di Bagnoli, alla centralissima Piazza Plebiscito. In mezzo un tracciato impegnativo per la presenza di una salita discontinua di 3,8 Km (media del 2,3% con i primi 300 metri al 9,3%) e l’attraverso del centro storico di Napoli, talvolta su tratti di strada stretta e lastricata. Il tracciato tocca il Vomero, poi lo “Spaccanapoli”, il Duomo, il Rettifilo, il Maschio Angioino, Castel dell’Ovo e la Riviera di Chiaia prima dell’approdo in Piazza Plebiscito.

Giornalmente scoprirete il percorso…. Vi ricordiamo che NON si tratta del percorso ufficiale del Giro d’Italia 2013 ma solo di un tracciato da noi costruito.

Mauro Facoltosi

Tabella di marcia 1a tappa

planimetria1atappa

altimetria1atappa

TONY MARTIN VINCE IL GIRO DEL BELGIO

maggio 28, 2012 by Redazione  
Filed under News

Aveva ipotecato il successo con una fantastica crono e ha gestito il vantaggio nell’ultima tappa il tedesco della Omega Pharma – Quickstep, che porta a casa il successo finale con 43” sull’olandese Lieuwe Westra (Vacansoleil) e 1’02” su Carlos Barredo (Rabobank). L’ultima tappa (Clavier – Engis, 212 km) è stata vinta dal colombiano dell’Acqua & Sapone Carlos Betancur, che ha battuto il belga Kevin Pauwels (Sunweb – Revor) e il russo Serguei Firsanov (Rusvelo), mentre c’è il quarto posto di tappa di Philippe Gilbert, a 5” dal vincitore.

Andrea Giorgini

www.bikeshowtv.com

bikeshowtv

Il podio del Giro del Belgio (Photopress.be)

Il podio del Giro del Belgio (Photopress.be)

Il successo di Betancur nellultima tappa (Photopress.be)

Il successo di Betancur nell'ultima tappa (Photopress.be)

27-05-2012

maggio 28, 2012 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

GIRO D’ITALIA
L’italiano Marco Pinotti (BMC Racing Team) si è imposto nella ventunesima ed ultima tappa, circuito a cronometro di Milano, percorrendo 28,2 Km in 33”06″, alla media di 51,118 Km/h. Ha preceduto di 39″ il britannico Thomas e di 53″ il neozelandese Sergent. La maglia rosa finale è il canadese Ryder Hesjedal (Garmin – Barracuda) con 16″ sullo spagnolo Rodriguez Oliver e 1′39″ sul belga De Gendt. Miglior italiano Michele Scarponi (Lampre – ISD), 4° a 2′05″.

TOUR OF BELGIUM
Il colombiano Carlos Alberto Betancur Gomez (Acqua & Sapone) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Clavier – Engis, percorrendo 208,5 Km in 5h04′18″, alla media di 41,110 Km/h. Ha preceduto di 2″ il belga Pauwels e il russo Firsanov. Miglior italiano Francesco Reda (Acqua & Sapone), 15° a 19″. In classifica si impone il tedesco Tony Martin (Omega Pharma-Quickstep), con 43″ sull’olandese Westra e 1′02″ sullo spagnolo Barredo Llamazales. Miglior italiano Reda, 6° a 1′38″.

BAYERN RUNDFAHRT
L’italiano Alessandro Petacchi (Lampre – ISD) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Feuchtwangen – Bamberg, percorrendo 167,8 Km in 3h48′06″, alla media di 44,138 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Davis e il tedesco Schulze. In classifica si impone l’australiano Michael Rogers (Sky Procycling) con 25″ sul francese Coppel e 30″ sul russo Gusev. Miglior italiano Petacchi, 42° a 3′21″.

TOUR OF JAPAN
Il giapponese Taiji Nishitani (Aisan Racing Team) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, circuito di Tokyo, percorrendo 112,7 Km in 2h23′21″, alla media di 47,171 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’argentino Maximiliano Ariel Richeze e l’ucraino Averin. Due italiani in gara: Marino Palandri (Amore & Vita) 20°, Fortunato Baliani (Team Nippo) 27″. In classifica si impone Baliani con 22″ sul colombiano Arredondo Moreno e 3′23″ sul polacco Dabrowski. Palandri 14° a 12′58″.

AN POST RÁS (Irlanda)
Il lituano Gediminas Bagdonas (An Post – Sean Kelly) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, Cootehill – Skerries, percorrendo 139,3 Km in 3h15′56″, alla media di 42,657 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’irlandese Bennett e il polacco Bialoblock. In classifica si impone il francese Nicolas Baldo (Atlas Personal – Jakroo) ha conservato la testa della classifica, con 13″ sul connazionale Rostollan e 17″ sul ceco Hunal.

GIRO DELLE PESCHE NETTARINE (dilettanti)
L’italiano Davide Villella (Team Colpack) si è imposto anche nella quarta ed ultima tappa, Imola – Faenza, percorrendo 138,8 Km in 3h41′34″, alla media di 37,586 Km/h. Ha preceduto di 2″ e 5″ gli italiani Alessio Taliani (Futura Team Matricardi) e Gianfranco Zilioli (Team Colpack). In classifica si impone l’italiano Davide Formolo (Petroli Firenze) con 3″ sull’italiano Pierre Paolo Penasa (Zalf Désirée Fior) e 1′12″ sul venezuelano Abreu.

GP INDUSTRIA E COMMERCIO CITTA’ DI SAN VENDEMIANO (dilettanti)
L’italiano Enrico Barbin (Trevigiani Dynamon Bottoli) si è imposto nella corsa italiana, circuito di San Vendemiano, percorrendo 171 Km in 4h15′03″, alla media di 40,227 Km/h. Ha preceduto di 1′28″ l’italiano Daniele Dall’Oste (Trevigiani Dynamon Bottoli) e il ceco Novak.

PARIS – ROUBAIX ESPOIRS (dilettanti)
Il lussemburghese Bob Jungels (Leopard Trek Continental Team) si è imposto nella versione per dilettanti della classica francese, Péronne – Roubaix, percorrendo 179 Km in 4h27′26″, alla media di 40,159 Km/h. Ha preceduto di 2′49″ il belga Lampaert e il neozelandese Scully.

TOUR OF TRAKYA (Turchia)
L’ucraino Yuri Metlushenko (Konya Torku Seker Spor) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Edirne, percorrendo 104 Km in 1h44′50″, alla media di 59,523 Km/h. Ha preceduto allo sprint i turchi Tanriverdi e Akdylek. In classifica si impone Metlushenko con 16″ su Tanriverdi e 20″ sul rumeno Grosu.

RACE HORIZON PARK
L’ucraino Vitaliy Popkov (ISD – Lampre Continental) si è imposto nella corsa ucraina, circuito di Kiev, percorrendo 150 Km in 3h34′32″, alla media di 41,951 Km/h. Ha preceduto di 1′39″ il connazionale Martynenko e di 1′41″ il kazako Umerbekov.

BOUCLE DES L’AULNE
Il francese Sébastien Hinault (AG2R La Mondiale) si è imposto nella corsa francese, circuito di Chateaulin, percorrendo 168 Km in 4h01′05″, alla media di 41,811 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Pichon e Feillu. Unico italiano Marcello Pavarin (Vacansoleil Pro Cycling Team), 23°.

TOUR DE GIRONDE
Il francese Sylvain Pandele si è imposto nella seconda tappa, Saint-Loubes – Braud-et-St-Louis, percorrendo 181,8 Km in 4h14′01″, alla media di 42,942 Km/h. Ha preceduto allo sprint il sudafricano Janse Van Rensburg e l’elvetico Zahner. L’olandese Nicky Van Der Lijke (Rabobank Continental Team) ha conservato la testa della classifica, con 7″ sul connazionale Olivier e 21″ sul francese Fraissignes.

Pagina successiva »