COMMENTOUR DE FRANCE: ITALIANI AL TOP, CONTADOR E’ FLOP
luglio 14, 2011 by Redazione
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Il primo tappone pirenaico da enormi soddisfazioni al ciclismo italiano con le ottime prestazioni di Ivan Basso e di Damiano Cunego che entrano prepotentemente in classifica generale. Buoni segnali dai fratelli Schleck che attuano un vero gioco di squadra “in famiglia”, mentre i continui attacchi dei big mettono in seria difficoltà Alberto Contador. E la maglia gialla di Voeckler ha dimostrato di reggere molto bene sul Tourmalet e a Luz Ardiden.
Foto copertina: Ivan Basso durante la scalata a Luz Ardiden (foto Bettini)
Ivan Basso e Damiano Cunego sono le vere note liete della prima tappa di alta montagna al Tour. I due azzurri, in particolare il varesino, sono stati capaci di resistere agli attacchi dei loro avversari e nel finale i loro sforzi sono serviti a lasciarsi alle spalle Alberto Contador. Il vincitore del Giro d’Italia, quasi sicuramente per le cadute in cui è rimasto coinvolto, è parso in forte affanno, mollando quando mancava poco meno di un chilometro all’arrivo di Luz Ardiden. Il ritardo di un minuto e mezzo dello spagnolo da Cadel Evans pare difficile da recuperare, vista la evidente differenza dello stato di forma che stanno avendo i due.
Interessante e decisivo oggi è stato il gioco di squadra dei fratelli Schleck, che con quegli scatti hanno smosso una tappa che prima aveva detto molto poco, a parte i coraggiosi tentativi di fuga di Kreuziger e Thomas andati via sul Tourmalet. E poco ci mancava che Franck avesse riuscito a raggiungere Vanendert e Sanchez e giocarsi la vittoria di tappa, andata meritatamente al campione olimpico.
Sarà stata la giornata di festa nazionale francese, però vanno fatti i complimenti a Thomas Voeckler, ancora una volta un osso duro offrendo una splendida prestazione difendendosi con forte orgoglio e con la maglia gialla ancora sulle sue spalle. L’impresa però sarà quella di tenerla alla fine di questa dura tre giorni pirenaica, in particolare dopodomani salendo a Plateau de Beille, dove chi ha vinto nelle passate occasioni, arrivava in giallo a Parigi.
Andrea Giorgini
COLPO SANCHEZ A LUZ ARDIDEN, EROICO VOECKLER
Il campione olimpico si impone nella prima tappa pirenaica del Tour bruciando il belga Vanendert, insieme al quale aveva attaccato nella discesa del Tourmalet. I due resistono al ritorno di Frank Schleck, capace di staccare gli altri uomini di classifica e 3° al traguardo. Contador cede 13’’ a Basso, Evans e Andy Schleck, e 8’’ a Cunego. Strepitosa la difesa di Thomas Voeckler, che chiude ad una manciata di secondi dai big e conserva 1’49’’ in classifica su Frank Schleck.
Foto copertina: Samuel Sanchez alza le braccia sul traguardo in quota di Luz Ardiden (foto AFP)
Era probabilmente lecito attendersi qualcosa di più dal punto di vista dello spettacolo, ma la prima frazione pirenaica del Tour de France ha offerto molte e significative indicazioni su chi potrà e chi non potrà vincere la Grande Boucle 2011. Di certo la griglia dei favoriti esce pesantemente modificata dalla prima vera giornata di montagna della corsa, a cominciare dal prepotente rientro nel lotto dei pretendenti al podio di Samuel Sanchez, penalizzato dalla caduta della prima tappa e da una pessima cronosquadre, e oggi unico grande nome capace di trovare il coraggio di anticipare la salita finale, sfruttando le sue doti di discesista nella picchiata dal Tourmalet per avvantaggiarsi in compagnia di Jelle Vanendert. Riassorbiti i fuggitivi della prima ora (Thomas, Roy, Mangel, Gutierrez, Perez Moreno e Kadri), Kreuziger, uscito dal gruppo sull’Hourquette d’Ancizan, e altri atleti evasi qua e là tra gli ultimi chilometri dell’ascesa ai 2115 metri della salita più scalata della storia del Tour e la seguente discesa (Ten Dam, Trofimov, Riblon e Gilbert), l’asturiano e il belga hanno proseguito con collaborazione pressoché perfetta fino agli ultimi 1000 metri, dove una fase di studio ha quasi permesso il rientro di Frank Schleck, respinto dal successivo ulteriore cambio di passo dell’olimpionico. L’iberico, supportato dalla consueta abbondanza di tifosi baschi sui Pirenei, ha rifilato nel finale 7’’ a Vanendert, lasciando a 10’’ il più vecchio dei fratelli lussemburghesi, a sua volta evaso a 3 km circa dalla conclusione dal plotoncino dei favoriti.
Proprio la grande prestazione di Frank rappresenta un altro degli elementi che obbligano a rivedere le gerarchie nella schiera dei pretendenti alla maglia gialla. Dopo un buon lavoro di squadra della Leopard Trek sul Tourmalet, dovuto soprattutto ad una prova mostruosa di Jens Voigt, capace di compensare le defezioni anzitempo di Fuglsang e Gerdemann, gli Schleck hanno esitato nell’accendere la miccia, autorizzando a temere una sciagurata tattica attendista che non avrebbe sorpreso più di tanto, alla luce della notoriamente non eccelsa perizia tattica dei due. Rispetto a quanto avvenuto dodici mesi fa ad Avoriaz, Andy Schleck ha però rotto gli indugi con tre chilometri di anticipo, tentando un primo affondo ai -4 circa dal termine. A quella prima, timida accelerazione ha fatto seguito una serie di scaramucce con protagonisti i soliti fratelli e Ivan Basso, autore di un paio di allunghi non particolarmente convinti. È stato alla fine il terzo scatto di Frank Schleck a risultare vincente, con Evans & co. che hanno preferito controllare Andy e Contador, e questi ultimi due intenti a marcarsi a vicenda. Schleck senior ne ha approfittato per scavare un divario di una ventina di secondi in poche centinaia di metri, che è poi riuscito a mantenere sin sul traguardo, anche a fronte della secca accelerazione prodotta da Basso ed Evans nell’ultimo chilometro e mezzo di gara.
Un’accelerazione che, se non ha permesso di ricucire il gap dal lussemburghese, ha però messo in difficoltà tutti gli altri aspiranti al successo finale, incluso un Alberto Contador che, come lo scorso anno, non ha affatto convinto nel primo arrivo in quota del Tour. Lo spagnolo ha lasciato per strada 13’’ in meno di un chilometro rispetto al varesino, all’australiano e ad Andy Schleck, meno brillante rispetto al fratello, come già alcuni avevano preconizzato dopo le prime tappe, e apparentemente il meno pimpante del terzetto. Meglio di Contador ha fatto anche Damiano Cunego, ottimo 7° a 35’’ dal vincitore, a 5’’ dal drappello Basso, mentre appena dietro il campione uscente ha tagliato il traguardo lo strepitoso duo Europcar Voeckler – Rolland, con l’alsaziano capace di conservare quasi intonso il tesoretto di 2’ abbondanti accumulato con la fuga di Saint-Flour.
Il margine di Voeckler in classifica è ora infatti di 1’49’’ su Frank Schleck, ora 2°, e di 2’06’’ su Cadel Evans. Andy Schleck, 4° a 2’17’’, dovrà adesso fare i conti con la concorrenza scomoda e forse inattesa del fratellone, con il quale potrebbe comunque imbastire le più disparate strategie di squadra ora che nessuno potrà curare solo il più giovane dei due. 1’ circa più indietro, a 3’16’’ e 3’22’’ rispettivamente dalla maglia gialla, Ivan Basso e Damiano Cunego risalgono fino al 5° e 6° posto, non senza forse un po’ di rammarico per il varesino, che ha dato l’impressione di non aver osato quanto avrebbe potuto (discorso che, ad onor del vero, si potrebbe fare probabilmente anche per Evans). Contador è a 4’ esatti, con Sanchez che scala undici posizioni e si colloca al 9° posto di una top ten completata da Nicholas Roche.
Con la sensazione che la lotta per il successo finale sia sostanzialmente ridotta ai sette corridori che occupano le posizioni dalla seconda all’ottava in graduatoria ci si prepara dunque alla seconda frazione pirenaica, la meno impegnativa delle tre, con la sola scalata del Col d’Aubisque ad una quarantina di chilometri dal traguardo di Lourdes. L’impressione è che si vada verso una giornata di relativa calma tra i big (un’altra, potrebbe aggiungere qualche maligno, dati i ritmi piuttosto contenuti tenuti oggi, almeno fino all’avvento in testa al gruppo di Szmyd, ad una decina di chilometri dal termine), che dovrebbe consentire a Voeckler di mantenere con relativo agio il primato. Il tutto a meno che Contador non dia altri segni di debolezza; in tal caso, graziarlo di nuovo, specie pensando all’anno passato, potrebbe essere fatale.
Matteo Novarini
TOUR NOSTRUM – 10a TAPPA: GUILLESTRE – ORANGE
Dopo il “Giro Nostrum” abbiamo provato a metterci nei panni anche di Christian Prudhomme e a tracciare un ipotetico percorso del Tour de France. L’unico filo conduttore è stato, come per la corsa rosa, il quarantennale dell’adozione della Convenzione sul Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO. Non ci siamo basati sulle candidature ufficiali, con l’esclusione di Liegi e della tappa pirenaica della Pierre-Saint-Martin. Seguiteci
10a TAPPA: GUILLESTRE – ORANGE
Le frazioni alpine non sono ancora finite ma, per adesso, il gruppo di prenderà una giornata di “stacco” affrontando una tappa di trasferimento adatta alle caratteristiche dei velocisti, ma anche aperta alle “intemperanze” dei cacciatori di tappe. Possibità di tentare una fuga ce ne saranno parecchie lungo la strada per Orange, in particolar modo in prossimità dei cinque GPM previsti, sui quali spicca il Col de Perty (1296 metri), classificato di 2a categoria. L’assoluta mancanza di asperità negli ultimi 40 Km dovrebbe, però, agevolare il rientro del gruppo.
Siti UNESCO del giorno
Mont-Dauphin: Fortificazioni di Vauban
Orange: Teatro Romano e dintorni, “arco” di Orange
Giornalmente scoprirete il percorso…. Vi ricordiamo che NON si tratta del percorso ufficiale del Tour de France 2012 ma solo di un tracciato da noi costruito.
Mauro Facoltosi
Di seguito, tabella di marcia, altimetria (in due parti) e planimetria
ARCHIVIO TOUR NOSTRUM
1a tappa: Liegi (cronosquadre)
2a tappa: Tongres / Tongeren – Longwy
3a tappa: Longwy – Nancy
4a tappa: Nancy – Troyes
5a tappa: Troyes – Vézelay
6a tappa: Avallon – Arc-et-Senans
7a tappa: Lons-le-Saunier – Chambery
8a tappa: Albertville 1992 – Sestriere 2006
9a tappa: Bardonecchia – Station de Vars
COMMENTOUR DE FRANCE: CAVENDISH – GREIPEL, IL DUELLO CONTINUA
luglio 14, 2011 by Redazione
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Nuovo testa a testa tra i due sprinter ex compagni di squadra sul traguardo di Lavaur. Una battaglia tra due ciclisti amici prima e separati in casa HTC poi, costringendo il tedesco a cambiare aria ed accasarsi alla Omega Pharma – Lotto. E adesso tocca ai big, domani iniziano i Pirenei.
Foto copertina: Gli ex compagni Cavendish e Greipel si abbracciano dopo il traguardo (foto Bettini)
Alla vigilia delle prime grandi salite sui Pirenei si è consumato a Lavaur un ennesimo duello tra Mark Cavendish e Andrè Greipel, andato allo sprinter dell’Isola di Man per la terza volta in questa edizione. Si può ritenere un testa a testa tra i più interessanti del Tour, non per la classifica generale ovviamente, bensì per la storia e l’avventura che i due in questione hanno passato negli anni trascorsi insieme nella HTC – Highroad (in precedenza Columbia). Amici nel 2008, quando Cannonball aiutò Greipel a vincere la tappa di Locarno al Giro d’Italia, lentamente i rapporti tra i due si sono incrinati fino alla definitiva separazione di inizio 2011 quando il tedesco è passato alla Omega Pharma – Lotto. La causa della divisione tra i due stava nel fatto che in occasione del Tour veniva sempre preferito Cavendish al velocista di Rostock. Adesso in Omega Pharma è arrivata per Greipel la grande chance di partecipare per la prima volta al Tour de France, dando vita all’emozionante duello visto in questi giorni. Un tete-a-tete che rivedremo di certo una volta passati i Pirenei, sui quali i grandi big della generale daranno quello spettacolo che solamente le grandi salite sanno dare. Montagne vere, come Tourmalet e Luz Ardiden, dove la carovana passerà domani per il primo durissimo arrivo in quota, in un giorno particolare come il 14 luglio, la festa nazionale francese. La situazione è molto più incerta, con le cadute degli ultimi giorni e i ritiri di diversi big a causa dei brutti infortuni. Diverse squadre, come Astana, Team Sky e Omega Pharma – dovranno utilizzare tattiche diverse, essendo orfane dei loro capitani Vinokourov, Wiggins e Van den Broeck. Farà una cosa simile anche la Radioshack per il ritiro di Brajkovic ed Horner, ma anche gli stessi Leipheimer e Klöden non sembrano in condizione brillante per le cadute in cui sono stati coinvolti. Ed inoltre staremo a vedere cosa fará Contador, scopriremo sulle rampe di Tourmalet e di Luz Ardiden se lo spagnolo avrá problemi fisici come é stato detto nelle ultime ore. Sta di fatto che lo spettacolo non mancherá, con uno scenario epico: da Tour de France.
Andrea Giorgini
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI LAVAUR
luglio 14, 2011 by Redazione
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Anche durante il Tour ilciclismo.it vi accompagnerà con l’oramai consueta rubrica-contenitore. Troverete i commenti dei tifosi, le previsioni del tempo, la rassegna stampa, le previsioni del tempo, la presentazione della tappa che verrà e i titoli con il ricordo del Tour 1991, rivisto attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”
Foto copertina: la cattedrale di Lavaur (www.fond-ecran-image.fr)
TOUR DE FRANCE, TOUR DE MONDE
Tour, rivincita Cavendish. Da domani i Pirenei(Gazzetta dello Sport)
Cavendish siegt vor Greipel (Süddeutsche Zeitung)
Cavendish slo tilbake (Aftenposten)
Cavendish vant (Adresseavisen)
Cavendish claims Green Jersey with stage victory (The Independent)
Cavendish wins Stage 11 to claim green jersey (The Daily Telegraph)
Cavendish bounces back to grab green (The Times)
Cavendish prend sa revanche (L’Equipe)
Cavendish s’impose au sprint à Lavaur (Le Monde)
Mark Cavendish gewinnt 11. Etappe (Tageblatt)
Cavendish revanchiert sich an Greipel (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Cavendish gana la etapa(AS)
Cavendish consuma la ‘vendetta’ (Marca)
Cavendish suma su tercera etapa al sprint (El Mundo Deportivo)
Cavendish prend le vert à Gilbert (Le Soir)
Cavendish remporte l’étape et reprend le maillot vert à Philippe Gilbert (Sud Presse)
Cavendish pakt rit én groen (De Standaard)
Le Cav’ remet les pendules à l’heure (La Dernière Heure/Les Sports)
Cavendish fait la passe de trois et prend le vert à Gilbert (L’Avenir)
Cavendish pakt derde ritzege en groen (Het Nieuwsblad)
Gesink: Je ziet bijna niets (De Telegraaf)
Cavendish Goes Green Before Mountain Climb (The New York Times)
Mark Cavendish wins 11th stage of Tour de France (USA Today)
Cavendish gets his revenge (Herald Sun)
Cavendish wins stage to take green jersey (The Age)
Revenge a sweet taste for Cavendish (The Australian)
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
De Luca: “Gran premio di montagna”
Conti: “Questo è un paesino medioevale francese bellissimo” (e io che mi credevo che fossero in Spagna)
Pancani: “In disceso”
Conti: “Palmarè” (palmares)
De Luca: “Cerchiamo di rispondere a quanti possibile”
Pancani: “Il nucleo originale di questa squadra” (originario)
De Luca: “Noi torneremo qua allo studio di Milano” (eravate al bar?)
Pancani: “Nella finale, all’ultimo chilometro”
TelevideoRAI: “Boasson Hage” (Boasson Hagen),
LA TAPPA CHE VERRA’
Tourmalet, Luz Ardiden. Bastano questi due nomi per far capire che, da oggi, la musica cambierà. Non saranno più le rapsodie delle volate e (si spera) le note stonate delle cadute a rieccheggiare dalle cronache di un Tour che, muri e Massiccio Centrale a parte, fin qui è stato piuttosto scarno altimetricamente. Per far le cose per bene, poi, Prudhomme è andato a scovare tra gli anfratti pirenaici un colle inedito, la Hourquette d’Ancizan, 10 Km d’ascesa al 7,5%, lungo una strada parallela a quella del glorioso Aspin, che andranno a comporre un trittico finale d’alta montagna in grado di far saltare per aria il Tour, caratterizzato da 40 Km di salita compresi negli ultimi 80 di gara, da 3083 metri di dislivello complessivi e da una pendenza media globale del 7,6%. L’unico neo è costituito dal fatto che questa frazione s’inserirà all’inizio di un’ulteriore trilogia di tappe montane (domani traguardo a Lourdes con l’Aubisque, sabato l’arrivo in salita sul Plateau de Beille) e questa concentrazione di difficoltà potrebbe frenare gli ardori agonistici dei corridori impegnati nella lotta per la maglia gialla.
METEOTOUR
Cugnaux : nuvole sparse con possibilità di isolati e debolissimi piovaschi, 18,7°C, venti moderati da W (13-16 Km/h), umidità al 74%
Luz Ardiden: parzialmente nuvoloso, 10°C (percepiti 9°C), venti moderati da NE (10 Km/h), limite della neve a 3100 m
IL PRIMO INDURAIN
Ecco come il quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo” nel 1991 annunciava ai suoi lettori il primo Tour conquistato da Miguel Indurain
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
11a TAPPA: QUIMPER – SAINT-HERBLAIN (246 Km)
INDURAIN YA ES TERCERO
Breukink se cae con todo el equipo
PDM: la película de los hechos – La historia negra de PDM – Opiniones para todos los gustos – Mottet destapó su tarro de esencias – Sin el PDM, la carrera queda coja
GIORNO DI RIPOSO
EMPIEZA LO FUERTE
La batalla de los Pirineos, a punto
Zimmermann, expulsado de carrera – De vuelta a España tras 14 años
ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
13-07-2011
luglio 14, 2011 by Redazione
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TOUR DE FRANCE
Il britannico Mark Cavendish (HTC-Highroad) si è imposto nell’undicesima tappa, Blaye-les-Mines – Lavaur, percorrendo 168 Km in 3h46′07″, alla media di 44,578 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Greipel e lo statunitense Farrar. Miglior italiano Marco Marcato (Vacansoleil-DCM Pro Cycling Team), 27°. Il francese Thomas Voeckler (Team Europcar) ha conservato la maglia gialla, con 1′49″ sullo spagnolo Sanchez Gil e 2′26″ sull’australiano Evans. Miglior italiano Ivan Basso (Liquigas-Cannondale), 11° a 3′36″. Damiano Cunego (Lampre – ISD) 12° a 3′37″, Alberto Contador Velasco (Saxo Bank Sungard) 16° a 4′07″.
TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE MARTINIQUE
Il martinicano Marc Flavien (Sélection Martinique) si è imposto nella quinta tappa, Macouba – Sainte Marie, percorrendo 105 Km in 3h03′41” , alla media di 34,298 Km/h. Ha preceduto di 2″ il guadalupano Carène e il polacco Olejnik. Il francese Guillaume Malle (Veranda Rideau Sarthe) ha conservato la testa della classifica, con 1′35″ su Flavien e 3′22″ su Carène.
VUELTA CICLISTA A VENEZUELA
Il venezuelanoHonorio Machado (Alcaldia De Valencia) si è imposto nella prima tappa, circuito di Temblador, percorrendo 78 Km in 1h40′05″, alla media di 46,761 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Garcia e Linares, distanziati di 4″ e 6″ nella prima classifica generale.
CAVENDISH, VITTORIA COLOR VERDE
Dopo lo smacco di Carmaux il britannico dell’HTC si prende immediatamente la rivincita su Greipel trionfando a Lavaur e conquistando per la prima volta dall’inizio del Tour il primato nella classifica a punti mentre Voeckler conserva la maglia gialla in attesa dei Pirenei.
Foto copertina: Mark Cavendish trionfa sotto la pioggia nell’ultima volata prima dei Pirenei (foto AFP)
L’undicesima tappa del Tour de France, 167,5 km da Blaye-Les-Mines a Lavaur, è stata per lunghi tratti la fotocopia di quella che l’ha preceduta, con 6 uomini andati in avanscoperta dopo pochi km e il gruppo guidato dall’HTC di Cavendish che non ha concesso loro più di 4′30”: rispetto alla frazione di Carmaux però i fuggitivi, vale a dire Boom (Rabobank), Engoulvent (Saur), Grivko (Astana), Dèlage (Fdj), Valentin (Cofidis) e Perez Moreno (Euskaltel) erano di un livello mediamente superiore e inoltre il percorso, sia pur vallonato, non consentiva attacchi come quello dell’Omega Pharma che ha portato al successo di Greipel; il risultato è stato che l’HTC ha dovuto spremere tutti i suoi uomini e se non fosse stato per l’aiuto nel finale della Lampre, con Malori in grande evidenza, i battistrada sarebbero forse riusciti a raggiungere il traguardo, mentre grazie soprattutto all’azione del parmense Boom, che aveva nel frattempo staccato gli altri, ha dovuto arrendersi a 2 km dalla conclusione.
In un finale caratterizzato ancora una volta dalla pioggia, che per fortuna questa volta non ha causato cadute, sono stati gli uomini della Garmin e quelli della Sky a prendere in mano la situazione ma sul rettilineo finale Renshaw (HTC) ha preso la testa e ha lanciato perfettamente Cavendish, che è partito piuttosto lungo ma questa volta non ha lasciato scampo a Greipel conquistando il suo 18° successo al Tour de France con due biciclette di vantaggio sul tedesco che negli ultimi metri ha salvato il 2° posto dalla rimonta di Farrar (Garmin); grazie ai 45 punti raccolti all’arrivo e agli altri 9 presi allo sprint intermedio il britannico ha anche strappato la maglia verde a Gilbert (Omega Pharma) che non ha disputato la volata. Ai piedi del podio è giunto Galimzyanov (Katusha) davanti a Boasson Hagen (Sky), Romain Feillu (Vacansoleil) e Rojas (Movistar) mentre come già accaduto in tappe precedenti Petacchi (Lampre), dopo essersi portato in ottima posizione, si è rialzato nel finale terminando solo 28°.
La classifica generale rimane invariata con Voeckler maglia gialla con 1′49” su Luis Leon Sanchez, 2′26” su Evans, 2′29” su Frank Schleck, 2′37” su Andy Schleck, 2′38” su Martin e Velits e 2′43” su Kloeden: per quanto riguarda gli altri uomini di classifica Basso è staccato di 3′36”, Cunego di 3′37”, Roche di 3′45”, Gesink di 4′01”, Contador di 4′07”, Danielson di 4′22” e Samuel Sanchez di 5′01”. Per tutti loro è arrivato ora il momento di far vedere quanto realmente valgono sulle grandi montagne: la 12a tappa, 211 km da Cugnaux a Luz Ardinen, è infatti la frazione forse più impegnativa di tutta la Grande Boucle, sia per la distanza sia per il micidale trittico Hourquette d’Ancizan-Tourmalet-Luz Ardinen che caratterizzerà gli ultimi 85 km, con pochissimo spazio per recuperare tra una salita e l’altra. Nel 2001 e nel 2003 queste strade sono state teatro di grandi duelli tra Armstrong e Ullrich; memorabile in particolare quello di 8 anni fa quando il texano, dopo aver risposto all’attacco del rivale sul Tourmalet, cadde nelle prime rampe verso Luz Ardinen, fu atteso dal tedesco e una volta rientrato attaccò staccandolo al traguardo di 40”, decisivi per la conquista del suo quinto Tour de France.
Marco Salonna
COMMENTOUR DE FRANCE: OMEGA PHARMA -LOTTO, CHE GIORNATA!
luglio 13, 2011 by Redazione
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Lasciato il Massiccio Centrale, il Tour si dirige verso i Pirenei nel segno di Gilbert e compagni. Il campione belga dimostra la sua ottima condizione ma è un capolavoro tattico di squadra che ha portato alla vittoria Andrè Greipel, che si toglie la soddisfazione di battere allo sprint il suo ex compagno e rivale Mark Cavendish. Ma Voeckler dimostra di voler tenere la Maglia Gialla a lungo.
Foto copertina: Marco Marcato all’attacco per il compagno di squadra Hoogerland (foto Bettini)
Il Tour è ripartito e subito è andato in contro all’ennesima caduta di una prima settimana da tregenda (a terra dopo 11 Km, tra gli altri, Cancellara, Gesink e Leipheimer). Superato il primo ostacolo del Massiccio Centrale ci si dirige verso i Pirenei con due frazioni abbastanza interlocutorie, entrambe da fughe: la prima, è stata annullata solamente grazie alla forte spinta della Omega Pharma – Lotto, con Gilbert nuovamente grande attaccante e Greipel nel suo vincente sprint. Per la squadra belga oggi è stata la migliore prestazione di squadra in questo Tour, nonostante il ritiro di tre uomini tra cui Jürgen Van den Broeck, che fino a due giorni fa era il capitano. Ed ora il capitano sarà per forza di cose Gilbert, che tenterà l’assalto alla classifica generale, ma con l’obiettivo principale di mantenere la maglia verde fino a Parigi.
La maggiore soddisfazione del giorno se l’è tolta di sicuro Andrè Greipel: prima di quest’anno non aveva mai partecipato al Tour a causa della presenza in squadra di Mark Cavendish, e oggi lo ha battuto in una splendida volata nella corsa a tappe più prestigiosa, levandosi qualche sassolino dagli scarpini nei confronti di Cannonball.
La seconda squadra grande protagonista oggi è stata la Vacansoleil grazie a due suoi uomini: il primo è l’italiano Marco Marcato, capace di vincere su tre dei quattro GPM previsti oggi, compiendo un gesto di grande cavalleria nei confronti del secondo, Johnny Hoogerland, maglia a pois conquistata a Saint Flour nel giorno di quel drammatico volo sul filo spinato. E l’olandese ha terminato la tappa, 160 chilometri con 33 punti di sutura sulle gambe, segno di quanto è eroico il ciclismo e chi lo pratica nonostante fatica, sudore ed in questo caso ferite.
Verso i Pirenei si ha a che fare anche con un Thomas Voeckler che ha intenzione di tenersi la maglia gialla per un po’. Il Tourmalet ed il primo vero arrivo in quota a Luz Ardiden ne daranno un responso ben definito. Ma ci tocca attendere altri due lunghi giorni per riceverlo.
Andrea Giorgini
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI CARMAUX
luglio 13, 2011 by Redazione
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Anche durante il Tour ilciclismo.it vi accompagnerà con l’oramai consueta rubrica-contenitore. Troverete i commenti dei tifosi, le previsioni del tempo, la rassegna stampa, le previsioni del tempo, la presentazione della tappa che verrà e i titoli con il ricordo del Tour 1991, rivisto attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”
Foto copertina: panorama di Carmaux (wikipedia)
TOUR DE FRANCE, TOUR DE MONDE
Greipel castiga Cavendish. Voeckler ancora in giallo(Gazzetta dello Sport)
Rache trieb Greipel zum Sieg (Bild)
Greipel gewinnt zehnte Tour-Etappe im Zielsprint (Süddeutsche Zeitung)
Greipel gewinnt die zehnte Tour-Etappe (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)
Slik får Andy Schleck i seg 9000 kalorier
(Aftenposten)
Greipel slo Cavendish i spurten (Adresseavisen)
Cavendish left stunned after sprint defeat by old nemesis (The Independent)
Cavendish eyes stage win number 18 (The Daily Telegraph)
Greipel mate Cavendish (L’Equipe)
Greipel surprend Cavendish (Le Monde)
Greipel gewinnt zehnte Etappe (Tageblatt)
Voigt: “Alle sind wohlauf” (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Greipel ganó a Mozart(AS)
Alberto Contador desmiente que se vaya a retirar del Tour de Francia (Marca)
Greipel y Cavendish, los enemigos del sprint (El Mundo Deportivo)
Greipel plus véloce que Cavendish (Le Soir)
Jurgen Van den Broeck hospitalisé à Herentals depuis mercredi matin (Sud Presse)
Greipel klopt Cavendish (De Standaard)
Van Impe: “Gilbert avec les meilleurs ? Il doit essayer!” (La Dernière Heure/Les Sports)
Gilbert pense toujours pouvoir finir le Tour en vert (L’Avenir)
Hoogerland: belletje premier, eigen gebak en liedje (Het Nieuwsblad)
Gesink valt toch niet (De Telegraaf)
Lessons Learned From a Master Sprinter (The New York Times)
Andre Greipel wins 10th stage of Tour de France (USA Today)
Greipel wins, Evans still third (Herald Sun)
Greipel outsprints Cavendish at Tour (The Age)
Greipel wins sprint battle (The Australian)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Hotdogbr: dovrebbe essere tappa da fuga però l’HTC è al completo e la Garmin ha perso Zabriskie ma ha trovato Hesjedal e Millar che ora che sono fuori classifica tireranno, dunque sarà volata
Hotdogbr: complimenti agli uomini dell’Omega Pharma non per il successo di Greipel che poteva anche non arrivare ma per la tattica, fossi stato il loro direttore sportivo avrei ordinato ai miei di fare esattamente la stessa cosa ovvero il forcing sull’ultima salita per staccare Cavendish, ma nella realtà raramente si vedono azioni del genere; credo peraltro che l’azione di Gilbert non fosse in programma ma ormai la squadra si era sfaldata e a quel punto doveva andare dietro a Gallopin e ad altri che eventualmente sarebbero scattati
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Presentazione tappa di Carmaux su TV Sorrisi e Canzoni: “Passati i Pirenei”, “Al côte de Mirandol-Bourgnounac” (côte è femminile)
Conti: “ultima côte a 25 Km dal traguardo” (era ai -15)
De Luca: “Maglia gialla di Thor Hushovd” (è Voeckler)
Pancani: “Ginocchio battuto” (ha vinto il piede o la coscia?)
Cassani: “Questi lunghi falsopiano”
Pancani: “Frazione di Lavaur” (pronunciato così come era scritto; si legge Lavor)
De Luca: “Nessuna conseguenza per nessuno” (praticamente una strage…. o era caduto solo Ulisse?)
Pancani: “Gran Premio Volante” (beh certo… lo striscione è “campato per aria”)
Cassani: “Quello strappo è rimasto con una gamba su e una gamba giù”
Cassani: “Sul Mur des Alouettes, sulla Côte des Alouettes, la montagna delle allodole” (l’unica giusta è l’ultima, la traduzione letterale di Mont des Alouettes)
Cassani: Osch (ovvero la strana coppia Oss-Cavendish)
De Luca, commentando la premiazione di Hoogerland: “E’ qua alle nostre spalle” (lo schermo degli studi di Milano, non Hoogerland che stava a Carmaux)
De Luca: “capriola mortale sul filo spinato” (se era stata mortale, chi stavano premiando? Il clone di Hoogerland?)
Presentazione tappa di Lavaur su gazzetta.it: “pirenei”
TelevideoRAI: “Sebastian Hinault” (Sébastien), “Williams Bonnet” (William). Inoltre… clic sulla pagina della classifica generale e si apre la classifica dei piloti della Formula 1
LA TAPPA CHE VERRA’
La tappa è per velocisti, ma anche oggi ci sarà da smaltire la classica sbornia da pianura francese, ovvero tutta una teoria di “côtes” che movimentano non poco il grafico altimetrico. Rispetto alla frazione di Carmaux, però, sarà meno problematico gestire la corsa per i “treni”, grazie ad un tracciato meno accidentato, in particolar modo negli ultimi 32 Km, la distanza che separerà la cima del GPM di Puylaurens dal traguardo di Lavaur. Questo sarà l’ultimo prima dei Pirenei e il terzultimo da qui a Parigi: per questo motivo molti sprinter, come spesso accade, potrebbero optare per tornarsene a casa dopo questa frazione e, di conseguenza, il controllo delle loro formazioni oggi sarà ancora più serrato.
METEOTOUR
Blaye-les-Mines:piogge moderate (0,7 mm), 18,3°C, venti moderati da W (20-24 Km/h), umidità al 89%
Lavaur : piogge moderate (0,8 mm), 19°C, venti moderati da W (24-31 Km/h), umidità al 85%
IL PRIMO INDURAIN
Ecco come il quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo” nel 1991 annunciava ai suoi lettori il primo Tour conquistato da Miguel Indurain
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
10a TAPPA: RENNES – QUIMPER (207,5 Km)
FIEBRE EN EL TOUR
Los PDM, barridos por un virus
Un extraño virus diezma al PDM – Anderson, más listo que Emonds – Lo que tiene que hacer Echavarri – Carrera táctica y guerra de nervios
ARCHIVIO ALMANACCO
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12-07-2011
luglio 13, 2011 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE FRANCE
Il tedesco André Greipel (Omega Pharma-Lotto) si è imposto nella decima tappa, Aurillac – Carmaux, percorrendo 161 Km in 3h31′21″, alla media di 45,706 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Cavendish e lo spagnolo Rojas Gil. Miglior italiano Daniel Oss (Liquigas-Cannondale), 6°. Il francese Thomas Voeckler (Team Europcar) ha conservato la maglia gialla, con 1′49″ sullo spagnolo Sanchez Gil e 2′26″ sull’australiano Evans. Miglior italiano Ivan Basso (Liquigas-Cannondale), 11° a 3′36″. Damiano Cunego (Lampre – ISD) 12° a 3′37″, Alberto Contador Velasco (Saxo Bank Sungard) 16° a 4′07″.
TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE MARTINIQUE
Il martinicano Willy Roseau (Sélection Martinique) si è imposto nella quarta tappa, Trinitè – Macouba, percorrendo 90 Km in 2h33′40” , alla media di 35,141 Km/h. Ha preceduto allo sprint il guadalupano Carène e di 4″ il colombiano Roa Guerrero. Il francese Guillaume Malle (Veranda Rideau Sarthe) ha conservato la testa della classifica, con 3′15″ sul martinicano Flavien e 3′23″ sul francese Louvel.
GP DE PONT A MARCQ – LA RONDE PEVELOISE (disputata il 10-07)
Il francese Arnaud Demare (CC Nogent-sur-Oise) si è imposto nella corsa francese. Ha preceduto allo sprint il bielorusso Hutarovich e il francese Flahaut.