16-07-2010
luglio 17, 2010 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE FRANCE
Lo spagnolo Joaquin Rodriguez (Team Katusha) si è imposto nella dodicesima tappa, Bourg-de-Peage – Mende, percorrendo 210,5 Km in 4h58′26″, alla media di 42, 321 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Contador e di 4″ il kazako Vinokourov. Miglior italiano Damiano Cunego (Lampre-Farnese Vini), 13° a 31″. Andy Schleck 5° a 10″, Basso 16° a 31″, Armstrong 57° a 3′35″
Il lussemburghese Andy Schleck (Team Saxo Bank) conserva la maglia gialla, con 31″ e 2′45″ sugli spagnoli Contador Velasco e Sánchez Gonzalez. Miglior italiano Ivan Basso (Liquigas-Doimo), 11° a 5′30″.
Armstrong 32° a 21′16″, Cunego 51° a 45′13″.
TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)
Il giorno precedente la partenza ufficiale si è svolto a Huzhu il criterium d’apertura della corsa a tappe cinese. Si è imposto l’ucraino Yuriy Metlushenko (Amore & Vita – Conad), che ha percorso 72 Km in 1h32′18″, alla media di 46,804 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Pier Paolo De Negri (ISD – Neri) e il russo Shpilevskiy. In gara anche Davide Frattini (Team Type 1, giunto 8°) e Salvatore Mancuso (ISD – Neri, giunto 111° a 1′02″)
TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE LA MARTINIQUE
Il giapponese Miyataka Shimizu (Bridgestone Anchor – Japon) si è imposto nella settima tappa, Sainte Marie – Saint Esprit, percorrendo 106 Km in 2h52′38″, alla media di 36,841 Km/h. Ha preceduto allo sprint il martinicano Roseau e di 55″ il francese Betard. Shimizu è il nuovo leader della classifica, con 1′17″ sul francese Michaud e 1′53″ su Roseau
CAMPIONATI EUROPEI U23/JUNIORES
Giornata destinata alle prove a cronometro U23 uomini e Junior donne.
Si sono imposti il britannico Alex Dowsett nella crono U23 uomini (italiani: 7° a 43″ Gianluca Leonardi, 10° a 56″ Matteo Mammini) e l’ucraina Anna Solovey nella crono junior donne (italiane: 5a a 1′31″ Susanna Zorzi, 8a a 1′35″ Rossella Ratto, 9a a 1′52″ Viviana Gatto)
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI MENDE
luglio 17, 2010 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Torna la rubrica giornaliera che ci aveva accompagnato durante il Giro d’Italia, caratterizzata dagli stessi appuntamenti: la rassegna stampa, i pareri dei tifosi, lo spazio umoristico, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti. In aggiunta la presentazione della tappa del giorno dopo e, in occasione delle frazioni di montagna, il commento tecnico di un ex professionista di “lusso”, che proprio sulle strade di Francia ci offrì un successo particolarmente “palpitante”
Foto copertina: panoramica di Mende e dell’altura del Causse sulla sfondo (panoramio)
PROCESSO ALLA TAPPA
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Cosa succederà oggi?
Lancestrong: tappa troppo coplicata per riuscire nel pronostico, questa notte ho però sognato, tra sogni di beghe di lavoro e altro, che la tappa sarebbe andata ad armstrong.
Fuga che parte da lontano con dentro anche BoassonHagen.
Armstrong parte a 20-30 km dal traguado e uno ad uno rissorbe tutti quelli in fuga (sull’ultimo strappo passa anche BH che frustrato dal Texano cerca di fermarlo con un pugno)
Armstrong vincitore che conferma la sua presenza ai mondiali in Australia.
Questo è realmente quello che ho sognato
Hotdogbr: Cunego in fuga, purchè nella fuga ci siano anche Charteau e Pineau altrimenti non viene lasciato andare, alla caccia della vittoria di tappa, dietro Contador e A.Schleck faranno ancora la differenza, S.Sanchez e Rodriguez saranno subito dietro, Basso in teoria dovrebbe perdere altro terreno ma a Xorret de Catì su un finale simile l’anno scorso ha fatto bene, forse Leipheimer pagherà dazio più di altri
Jack.ciclista: Oggi va in porto la fuga da lontano, e i big si danno battaglia negli ultimi 5 km. Distacchi contenuti ma arrivano uno alla volta.
Lancestrong: ho dimenticato un dettaglio che però rende ancora più assurdo il sogno.
Armstrong scatta a 20-30 km dal traguardo sulle rampe del….TERMINILLO!!!
N@po: Vino e Kloden in fuga….
Almeno oggi non è tappa per cammellati come la vergogna della tappa di Gap….
Lancestrong: ho l’impressione che contador non sia ne uomo squadra ne in grado di leggere la corsa.
Scattista: Eh si. Quest’arrivo pare confermarlo.
E’ vero che se vedi il tuo rivale un pò più al gancio di te, ti viene logicamente da staccarlo, ma 10 secondi guadagnati valgono una grossa delusione data a Vinokourov?
Mi sembra che erano più i motivi per star bravo che altro:
1. vinceva Vinokourov
2. Contador poteva stare con Andy Schleck e, magari, fare pure una faccia affaticata per nascondere la sua forza in vista dei Pirenei. Ora infatti, Schleck sarà più cauto e attento.
Poi, se uno ne ha, ne ha; e non credo che il Tour sarà giocato sul filo dei secondi. A maggior ragione, oggi poteva star bravo.
Peccato, a me Contador piace moltissimo come corridore, ma queste lacune tattiche, per un fan della tattica come me, me lo fanno un pò scadere.
Howling Wolf14: Stando con Vinokourov avrebbe corso il rischio da una parte di non vincere ugualmente la tappa (Rodriguez era più vivace, più fresco; Vino era in fuga da tempo) e dall’altra di non dare distacco a Schleck. Comunque è tutta dietrologia. Sta di fatto che, nella sostanza, poco cambia.
Lancestrong: stà di fatto che vino non mi è sembrato felice e visto che chi comanda è lui….
secondo me contador furbissimo non lo è, gran pedalatore sicuramente ma mi sembra abbia la testa di marmo.
capisco perchè in astana stavano tutti con armstrong…
Hotdogbr: all’inizio Contador ha solo risposto a Rodriguez e per qualche decina di secondi gli è stato a ruota, poi quando ha visto Andy Schleck staccato ha accelerato, l’impressione mia è che Rodriguez sarebbe comunque riuscito a riprendere Vinokourov e poi se la sarebbe giocata comunque con Contador. Degli altri bene Menchov, a Morzine-Avoriaz aveva dato una brutta impressione ma sembra che stia crescendo giorno dopo giorno
Lancestrong: non credo che la tappa di oggi faccia testo, credo che sui pirenei cadranno molte teste.
2-3 km di salita, se ti sei preparato per il tour e hai volontà di fare classifica, li fai fuori soglia tenendo duro.
Gibosimoni: Scusate, non ho visto l’arrivo, movimenti nelle prime 10 di generale?
Hotdogbr: Rodriguez passa 8° davanti a L.L.Sanchez mentre Kruziger passa 10° davanti a Basso, questi i distacchi:
Rodriguez e Contador
Vinokourov a 4
Van den Broeck, Schleck A., Sanchez S., Kloeden e Menchov a 10
Gesink e Kreuziger a 15
Leipheimer a 17
Plaza, Cunego, Wiggins, Evans, Basso, Horner, Sastre, Sanchez L.L., Roche e Lovkvist a 31
Kiryienka a 48
Rogers, Hesjedal, Lemevel, Gadret e Gautier a 53
Gibosimoni: Da quello che mi dici traduco un’altra prova incolore/male di Basso.. Speriamo venga fuori alla fine..
OGGETTO: PETACCHI
Howling Wolf14: Ma Petacchi è diventato un pollo? L’altro giorno ha detto di non essersi accorto che Hushovd faceva lo sprint intermedio. Oggi il norvegese è in fuga e con i 4 punti al TV ha pareggiato i conti con lo spezzino. Ma dove corre Petacchi? Ha le lenti giuste? O dormicchia? Praticamente ha solo un avversario nella lotta per la maglia verde e non è capace di marcarlo. Ma che pollo è?
Lancestrong: Credo che Petacchi si sarebbe staccato nei tratti di salita o comunque sarebbe arrivato più stanco di hushovd allo sprint intermedio, cosa che non gli avrebbe permesso di contrastare thor.
Penso quindi che mettere Bole in fuga a rosicchiare punti ai traguardi volanti sia stata la scelta migliore.
E’ giusto anche fare i conti con i propri limiti.
Howling Wolf14: L’altro giorno lo sprint intermedio era in pianura. Hushovd è passato per primo, Petacchi non ha nemmeno fatto la volata. E ha perso 6 punti. Dico 6.
Lancestrong: in quel caso concordo con te.
Jack.ciclista: Forse dimenticate che Petacchi è passato alla Lampre. Magari nemmeno sanno che si assegnano punti nei traguardi intermedi!
Howling Wolf14: Quelli della Lampre non vedono né traguardi volanti né gli stricioni del Gpm. In effetti.
Petacchi m’ha lasciato sconvolto un paio di giorni fa quando ha detto (quasi testualmente), riferendosi alla lotta per la maglia verde: “Mi sembra di essere tornato ai tempi in cui ero ragazzino. Dovrò fare le volate nei traguardi intermedi. E non è da me”.
Non è da me? Ma che cosa non è da te? I traguardi volanti? E perché mai? La maglia verde mica te la regalano con 3-4 volate, te la devi sudare, com’è sempre stato, duellando con i tuoi avversari anche nei traguardi volanti. E quel “non è da me” non mi piace affatto. Io sono sempre stato un estimatore di Petacchi, però non mi è piaciuto quel suo modo di sentirsi “arrivato” e di avere quindi il diritto di lottare per la maglia verde senza fare gli sprint intermedi. E ciò che hanno sempre fatto tutti, da Zabel a McEwen, da Hushovd agli altri. Perché sentir minata la propria dignità? O è solo questione di pigrizia? Boh, spiegatemi un po’.
OGGETTO: ITALIANI AL TOUR 2010
Telesport: Nessun italiano tra i primi 10!
Howling Wolf14: Io sono convinto che Basso nei primi 10 possa arrivare, quest’anno. Solo lui. Al momento attuale lo vedo piazzato tra il 6° e l’8° posto. Ma ho la speranza che alla lunga possano cedere almeno Samu Sanchez. Rodriguez e Gesink. Contador, Schleck e Menchov sul podio. Poi Leipheimer. Van Den Broeck sembra un cagnaccio, difficile da staccare. Kreuziger penso che alla lunga molli. Basso potrebbe essere 6° alla fine. Se Sanchz e Gesink cedono. Sennò è 8°. Non è da buttar via.
Purtroppo non abbiamo corridori forti per le corse a tappe. L’unico è appunto Basso. Il quale, peraltro, ha già corso il Giro d’Italia. Anche Sastre ed Evans hanno già corso il Giro, come lui, ed anche Sastre ed Evans non è che siano brillantissimi. Io credo che ci dobbiamo accontentare. Sperando che l’anno prossimo, magari, Basso, invece di puntare al Giro, giochi tutto sul Tour. E il futuro, purtroppo, non è molto roseo. Dopo Basso non si vede ancora chi possa prendere in mano le redini del ciclismo italiano nelle grandi corse a tappe. Soprattutto al Tour, dove gli italiani non vincono da quasi mezzo secolo, a parte il successo di Pantani in condizioni però un po’ particolari.
Jack.ciclista: Finchè non fermano Contador e Schleck a Basso conviene fare Giro e Vuelta ! Con tutti gli altri se la può giocare, magari preparandosi per il Tour ma correndo ugualmente il Giro
Hotdogbr: mi sembra che quest’anno stiamo andando molto meglio rispetto ad alcuni anni precedenti, Petacchi ha vinto due tappe e potrebbe vincere la maglia verde, Basso comunque nei 10 ci dovrebbe entrare mentre ad esempio nel 2007 abbiamo avuto Bruseghin 41° come miglior italiano, Cunego non so se potrà vincere tappe o la maglia a pois ma comunque ha dimostrato di star bene, considerando che eravamo in 18 e la metà sono al Tour solo per fare i gregari non c’è da lamentarsi
Jack.ciclista: Condivido. Meglio lottare (puliti) per i traguardi secondari che stravincere nel dubbio !
Anche io son contento di come stanno andando gli italiani, e non è ancora finita.
Howling Wolf14: Tutto sommato mi sembra che non sia male. Petacchi ha vinto 2 tappe, lotta per la maglia verde. Basso arriverà sicuramente nei primi 10, e forse anche meglio. Cunego ha fatto un 3° posto, può puntare ad un successo di tappa e, se ci mette un po’ di volontà, può ambire alla maglia a piselli. Più di tanto non si può chiedere. Ma non è pochissimo.
Salitepuntocià: Non vedo perchè sorprendersi. c’era solo Basso per la classifica, e ricordiamo manca NIBALI, che si è sacrificato per lui al giro, mandando a pu… il tour, più adatto a lui che il giro.
Basso può andare nei primi 10 e essere il più forte di quelli che han tentato la doppietta, far meglio di evans e sastre anche al tour .Con questo non dico che contador e schleck se facevano il giro, andavano piano al tour. La doppietta è possibile.
Il disastro semmai è la Francia,che non si capisce se paga la lotta al doping o fa proprio schifo, tenendo conto che la LONGO a 52 vince il titolo a cronometro.
Alefederico: Il problema vero è che gli Italiani a questo Tour sono solo 17. Secondo me quei pochi si stanno facendo vedere e non ci fanno sfigurare. Però bisogna che il movimento si svegli perchè al momento possiamo puntare solo su due squadre grandi e questo è un bel problema.
Scattista: Anch’io sono d’accordo con voi: gli italiani stanno andando benino; e, per come sono partiti, bene.
Aggiungo una considerazione:
Per motivi d’eta’ seguo il ciclismo solo dal 2005, e, se Basso chiudera’ nei 10, sara’ il miglior risultato del vincitore del giro al tour (nello stesso anno) da un po’ di tempo a questa parte.
Non ho i dati sottomano, ma vado a memoria:
2005 Savoldelli fuori classifica (pero’ gregario di lance, vinse pure una tappa)
2006 Basso. Non partecipa
2007 Di luca. Non partecipa? Non me lo ricordo
2008 Contador. Non partecipa
2009 Menchov. Fuori classifica e di molto (non ricordo la posizione)
2010 Basso. Speriamo bene!
Howling Wolf14: Ha ragione Federico. Si buttano tanti soldi in squadrette da due soldi, tipo Flaminia, Miche e compagnia bella. Squadrette che poi magari hanno un leader di medio-basso valore e 15 scalzacani e magari pretendono pure di fare il Giro d’Italia. Meglio concentrare le forze e varare degli squadroni, almeno a livello di Liquigas e Lampre.
Salitepuntocià: bisogna andare a Pantani 98 e Indurain 92-93 per trovare chi fece meglio;
non male Bugno nel 90, mi pare 5°
Telesport: E nel 1991 Bugno sfiorò la vittoria al Tour, ma non è mai riuscito a attacare Indurain….
Salitepuntocià: ma nel 91 vinse Chioccioli il giro, che mi pare non partecipo’ a quel tour
Solo quel Chioccioli poteva FORSE staccare indurain. visto che stacco’ bugno e chiappucci a ripetizione al giro mentre indurain arrivo’ alla pari sulle salite. Gia l’anno dopo pero’ chioccioli torno’ sulla terra. uel chioccioli 91,forse era pure superiore a pS ntani ,poi le cause, non le sapremo mai, magari era stra dopato. oppure no, pero’ come prestazioni era un fenomeno. Vinse la tappa del Mortirolo facendoselo da solo, poi la discesa, il falsopiano di aprica, il pian di gembro, santa cristina, discesa sulla statale e risalita all’aprica……….. sinceramente non ho mai visto piu nessuno fare cose del genere…a parte landis a morzine.
bugno e chiappucci non erano affatto 2 scalatori comunque e non sorprese che non attaccarono il navarro, anche perchè quel tour91 aveva solo 3 tappe da selezione, nella prima indurain e chiappucci attaccarono in discesa, bugno venne fregato. A nulla servi’ che bugno fece 1′ in meno la salita di val louron.
la tappa dell’alpe d’huez, c’era appunto solo l’alpe d’huez
la tappa dopo a morzine,col freddo e pioggia forte, indurain disse che ebbe una piccola crisi ma la maschero’ bene e non lo attaccarono
Gibosimoni: Dati alla mano, completo ciò che ha detto Scattista
2000 Garzelli – non partecipa
2001 Gibo Simoni – non partecipa
2002 Savoldelli – non partecipa
2003 Gibo Simoni (alla Cunego quest’anno, fuori classifica, 84°)
2004 Cunego – non partecipa
2005 Savoldelli – 25°
2006 Basso – Squalifica per l’Operacion Puerto (DIFATTO IL GIRO ANDREBBE ASSEGNATO A GUTIEREZ E NON CAPISCO PERCHE’ QUESTO NON AVVENGA)
2007 Di Luca – non partecipa (poi Squalificato, anche qui il giro DOVREBBE ESSERE ASSEGNATO A SCHLECK)
2008 Contador – non partecipa
2009 Menchov – 51°
2010 primo giro vinto da Basso – attualmente posizioni medio-basse della classifica alta.
Hotdogbr: quello del Giro 2006 a Gutierrez è uno scherzo vero? A parte quello mi sembra che essere competitivi a Giro e Tour sia un po’ più facile rispetto ad anni precedenti anche se non facile in assoluto, abbiamo avuto Menchov 5° al Giro e 3° (o 4° se consideriamo Kohl) al Tour nel 2008, lo stesso Leipheimer se non fosse caduto probabilmente l’anno scorso al Tour si sarebbe giocato il podio
Salitepuntocià: Quoto. Gutierrez che ha fatto prima e dopo quel giro? se c’era un super-dopato,quello era lui. in ogni caso tutti si dopano,io non solo lascio a basso e di luca quei giri,ma ridarei a heras la vuelta 2007
Alefederico: Il Tour del ‘91 poteva davvero essere vinto da Bugno che però non fu abbastanza scaltro per prenderselo. Era forse più forte di Indurain ma commise una riga di ingenuità. La dormita nella discesa del Tourmalet, ma anche la dormita del primo giorno quando poteva avvantaggiarsi con lemond e Breuking. Oppure il mancato accordo di Gap, quando Indurain era già nel sacco. Od ancora il mancato affondo dell’Alpe e la battaglia, del tutto disattesa, sulla Joux Plane. Una miriade di occasioni buttate. C’è da dire che la Banesto era uno squadrone mentre la Gatorade era una armata brancaleone.
Feltrinaccio: Quoto che Chioccioli 91 era forte tale da staccare seppur di poco indurain, tuttavia mai e riuscito a fare le differenze di minuti che faceva Pantani sugli avversari non credo sarebbe andato oltre il podio al tour! Al di la’ di tutti i discorsi sul doping anni 90 sul quale la mia opinione lo gia data ricordiamoci che se e vero che nel 98 le condizioni furono particolari (ma dubito che virenque e company avrebbero rappresentato un problema per il pirata che li ha sempre battuti quando serviva) e’ pure vero che senza campiglio nel 99 Pantani vinceva il tour con una gamba sola e che ha perso un occasione d’ oro nel 96 causa infortunio dove vinse un certo rijs senza contare che pure nel 2000 senza l episodio Campiglio sarebbe risultato competitivo per vincere a mio parere. Ma di Pantani ne nasce mica uno all’ anno ragazzi! Cmq quest’ anno basso va bene e non ce da sputare sopra al suo risultato secondo me ci stupira nei pirenei. A malincuore credo che l’unico personaggio che puo attaccare contador sia Ricco’ nel bene e nel male.
Salitepuntocià: Chioccoli del 91 ho scritto che poteva staccare indurain,non che vinceva il tour,a crono avrebbe preso minuti.
Premesso questo , Chioccioli ha fatto un impresa che neppure patani hai mai fatto… gia maglia rosa,attacco’ da lontano sul morptiroo…… stacco’ di 2′30″ i rivali,poi perse 1′ nel finale,ma riusci a vicnere con oltre 1′ su tutti,che essendo in gruppo,e sul falsopiano dell’aprica,avrebbero dovuto recuperare! forse aveva qualche bomba chioccioli? puo essere,chi lo sa, ma io sto giudicando l’azione,vera o dopata che sia,ha fatto una cosa mai vista,solo landis a morzine e il pirata fece una cosa simile a guzet neige nel 1995
Feltrinaccio: la bomba ce l’hanno e ce l’avevano tutti i big ormai si sa! cmq l’azione in maglia rosa migliore ce la siamo persa il giorno del fermo di campiglio; quel giorno sul mortirolo avrebbe iniziato una cavalcata solitaria fino all’arrivo con distacchi abissali.
Gibosimoni: No ragazzi io sono NETTAMENTE contrario a lasciare i giri ai dopati, non ha senso.. allora io parto, vinco il giro, dopo 1 mese mi squalifico MA INTANTO LA COPPA ME LA TENGO. Non ha senso.
Soprattutto è un assurdità il discorso “Tutti si dopano” Sono questi i pensieri che mandano al collasso il ciclismo. Allora che vol dire, tanto si dopano tutti, è inutile corre, vince che ne prende di più, Tanto si dopano tutti. Se aveva vinto uno straniero sono sicuro che sareste stati favorevoli al rimozione del giro.
MirkoBL: Basso, fino a prova contraria, NON è stato trovato dopato al Giro 2006, così come Gutierrez (il cui risultato è più sospetto). In fine dei conti, si è preso la squalifica per tentato doping.
Poi si può discutere sulla veridicità delle prove, ma i regolamenti sono chiari.
In fondo Riis risulta ancora essere il vincitore del Tour 1996.
Intanto sarebbe la Vuelta 2005, nella quale Heras E’ STATO trovato positivo, e quindi giustamente squalificato.
Gibosimoni: Si, ma è stato trovato positivo (come Gutierrez) nei giorni precedenti al Tour (15 giorni dopo la fine del giro) poichè aveva dato la sacche del sangue a Fuente, che però stava già operando da tempo. Io credo comunque che le regole andrebbero cambiate.
Gnaldi: La crisi si fa sempre più nera.
Il primo degli italiani (Basso) è ventisettesimo (27mo)…
Lancestrong: solo lui poteva far classifica ed è stato anche un pò sfortunato, anche se al massimo poteva puntare ad un 10° posto.
Ci rifaremo l’anno prossimo con Riccò.
Howling Wolf14: Per vincere il Tour bisogna saltare il Giro. E’ vero che l’ultimo italiano a vincere un Tour normale (1965) aveva partecipato anche al Giro (ottimo 3°), ma è altrettanto vero che erano altri tempi. Ora non si può più correre ad alti livelli entrambe le gare. Basso è stato ammirevole, ma paga la sua scelta. Evans, Sastre e Cunego, che uscivano pure loro dal Giro, non stanno facendo molto meglio: Evans si trascina da giorni, Sastre corre nel più avvilente anonimato, Cunego ci mette l’anima, è fuori classifica e prova a fare qualcosa d’importante ma le gambe non rispondono. Difficile venirne fuori.
Feltrinaccio: Pero’ sinceramente Howling se e vero che Festina nel 98′ rappresentava una bella squadra, e’ pur vero che il vero avversario di Pantani sarebbe stato cmq Ullrich e non certo i festina alla fin fine quindi il tour agonisticamente lo considererei normale in ogni caso poi lo scandalo festina fu clamoroso ok ma alla fin fine fino a 3 tappe dalla fine quando ci fu il ritiro di altre squadre mi pare non sarebbe cambiato cosi tanto da non considerarlo regolare. Anzi, potrebbe essere che i rabbocchi di epo da circa meta’ tour si fossero ridotti drasticamente data la paura dei controlli (al tempo i rabbocchi servivano non c era ancora il cera)ma non ci metteri la mano sul fuoco cmq.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
TOUR DE FRANCE, TOUR DU MONDE
Tour, show di Contador. Ma la tappa è di Rodriguez (Gazzetta dello Sport)
Rodriguez vince la 12ª tappa, Schleck in giallo(Corriere dello Sport – Stadio)
Andy Schleck schwächelt – Alberto Contador verkürzt (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Contador schickt Warnung in Richtung Schleck(Tageblatt)
Alberto Contador saves Tour from possible embarrassment (The Times)
Contador’s burst heaps pressure on Schleck (The Independent)
Rodriguez edges out Contador
(The Daily Telegraph)
Schleck : «Il a pris sa revanche» (L’Equipe)
Rodriguez gagne à Mende, Contador teste Schleck(Le Monde)
Primera de ‘Purito’ Rodríguez(AS)
Contador recorta 10 segundos a Schleck(Marca)
Triunfo de ‘Purito’ Rodríguez (El Mundo Deportivo)
Rodriguez s’impose, Contador reprend dix secondes(Le Soir)
Contador: “Andy n’était pas très bien”(La Dernière Heure/Les Sports)
Rodriguez wint twaalfde rit in de Tour (De Standaard)
Rodriguez s’impose, Contador grapille (actu24.be)
Andy Schleck: “Le meilleur pour moi reste à venir”(Sud Presse)
Rodriguez wint twaalfde rit in de Tour (Het Nieuwsblad)
American Sprinter Drops Out With Broken Wrist (The New York Times)
Rodriguez wins Tour de France Stage 12; Schleck still in control (USA Today)
Contador sends Schleck a warning as Tour heads towards Pyrenees (The Age)
Contador challenges Schleck on Tour (Herald Sun)
The Australian (The Australian)
Evans is still on course in France (The Daily Telegraph – Australia)
LA TAPPA CHE VERRA’
Torniamo a parlare del Tour del 1995. L’indomani della tappa di Mende, proprio come quest’anno il Tour propose l’arrivo a Revel, al capolinea di un’altra tappaccia frastagliata, caratterizzata da continui saliscendi e ben 6 traguardi della montagna. La giornata ebbe come protagonisti l’ucraino Outschakov, vincitore della tappa e reduce dal successo nella frazione di Gressoney al Giro d’Italia, ed un giovanissimo Lance Armstrong, all’epoca 24enne e finora principalmente noto nell’ambiente solo per la vittoria conseguita due anni prima nella prova professionisti dei mondiali di ciclismo di Oslo. Revel, d’altronde, non è una località da ordini d’arrivi banali: sfogliando l’albo d’oro del Tour incontriamo anche i successi di Merckx nel ’69 (ma era una cronometro), del francese Mottet nel 1990, dell’olandese Dekker nel 2000 e di Paolo Savoldelli nel 2005. A questo prestigioso elenco di nomi, però, quest’anno potrebbe affiancarsi quello di un velocista, perché stavolta la frazione di Revel proporrà un profilo meno “beccheggiato” rispetto al solito. Arrivare tutti assieme sul traguardo non sarà comunque esercizio facile poiché le squadre, dopo essere rientrate sulle fughe di giornata, nelle battute conclusive dovranno fare i conti col classico epilogo “revelois”, una sorta di circuito di una dozzina di chilometri, caratterizzato dall’ascesa ai 397 metri della Côte de Saint-Ferréol, il più ripido (sono quasi 2 Km al 6%) dei cinque GPM giornalieri.
RADUNO DI PARTENZA: Avenue Victor Hugo (partenza ore 12.35)
VIA VOLANTE: ore 12.45, D.62 (Le Monastère)
MEDIE PREVISTE: 41 – 45 Km orari
SPRINT: Saint-Jean-Delnous (Km 47), tra le 13.48 e le 13.54; Caraman (Km 158), tra le 16.16 e le 16.36
ZONA RIFORNIMENTO: Lombers, attorno al 93° Km
GPM: Côte de Mergals (637m – 4a cat. – 3,7 Km al 3,8% – Km 24) tra le 13.17 e le 13.20; Côte de Bégon (698m – 4a cat. – 3,1 Km al 4,5% – Km 31,5) tra le 13.31 e le 13.27; Côte d’Ambialet (474m – 3a cat. – 5,2 Km al 4,6% – Km 72) tra le 14.21 e le 14.30; Côte de Puylaurens (368m – 4a cat. – 4,3 Km al 3,9% – Km 125) tra le 15.32 e le 15.48; Côte de Saint-Ferréol (397m – 3a cat. – 1,9 Km al 6% – Km 188,5) tra le 16.56 e le 17.21
ARRIVO: a Revel, in Boulevard Jean Jaurès, tra le 17.06 e le 17.32
Siti dedicati: www.mairie-revel.fr/Acces-direct/Toute-l-actualite/Le-Tour-de-France-2010-a-Revel
METEO TOUR
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Rodez – Revel
Rodez: poco nuvoloso, temperatura 22,3°C, venti moderati da NW (20-28 Km/h), umidità al 57%
GPM Côte d’Ambialet (Km 72): nuvole sparse, temperatura 24,2°C, venti moderati da NW (17-23 Km/h), umidità al 54%
Revel: nuvole sparse, temperatura 24,5°C, venti moderati da NW (16-23 Km/h), umidità al 5%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
“La giuria dei commissari ha visto il film quattro volte” (da Premio Oscar?)
Cassani (sulla Sei Giorni delle Rose): “Una delle poche sei giorni che si svolgono in estate a Firenzuola” (a Firenzuola se ne tiene soltanto una)
Pancani: “Ai 5′42″ da Andy Schleck”
Basso rispondendo ad una domanda della De Stefano nel dopotappa: “Sinceramente non ho seguito bene il finale di corsa” (Bella forza, è arrivato a 30″ dai primi in sella alla sua bici, mica seguiva la tappa dal video!!!)
Elenco partenti ufficiale del Tour: “Joaquin Rodriguez” (Joaquim)
Televideo RAI: “Andy Schleck, giunto suinto”
Televideo RAI: “Joaquim Rodriguez” (Joaquin)
TV Sorrisi e Canzoni, presentazione tappa di Revel: “inedito arrivo di Revel” (sette tappe, tra le quali una vinta da Merckx e una da Savoldelli)
ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour 2010″ nel menù “Reparto Corse” (in home, sopra la copertina)
A TUTTO TOURBO
luglio 16, 2010 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Giuseppe Guerini, l’eroe dell’Alpe d’Huez al Tour del 1999 (ricordiamo ancora con palpitazione il suo successo, conseguito a dispetto di una caduta in vista dell’arrivo), ci illustra la tappa della corsa francese terminata quest’oggi a Mende, traguardo che lui conobbe “dal vivo” nell’edizione 2005, il giorno precedente la sua seconda vittoria di tappa colta sulle strade della Grande Boucle (tappa Issoire – Le Puy en Velay)
a cura di Andrea Mastrangelo
Foto copertina: Giuseppe Guerini festeggia, sul traguardo di Le Puy-en-Velay, il secondo successo in carriera al Tour de France (foto Robert Laberge/Getty Images Sport)
Sembrerebbe scontato dire che il migliore oggi è stato Contador, ma il colpo psicologico, più che la manciata di secondi, inflitti al diretto avversario potrebbe essere l’arma in più dello spagnolo nelle prossime tappe. Lo spagnolo nonostante il ritardo in classifica credo sia il favorito per vestire il giallo sui Campi Elisi, è abituato alla pressione, a cronometro ha qualcosa in più del diretto avversario e, come detto, il morale credo possa essere superiore a quello del lussemburghese.
Fatico a capire le critiche piovute addosso al ragazzo dell’Astana per aver staccato Vinokourov. Intanto lui ha seguito J.Rodriguez e non ha attaccato in prima persona, inoltre si sta giocando il Tour e quando il tuo avversario più importante non ti segue non puoi fermarti: il Tour quest’anno si può giocare sul filo dei secondi. Io mi sarei comportato ugualmente, mi dispiace per il mio caro amico Vinokourov con cui ho corso per parecchi anni e avrei voluto vederlo vincere oggi, ma è un ragazzo intelligente e capirà che Contador non l’ha fatto per puro egoismo, è normale che al momento sia prevalsa la rabbia, ma da domani sono convinto sarà disposto a lavorare ancora per il suo capitano senza risentimenti. In queste occasioni ci vuole fortuna e oggi il kazako non ne ha avuta, era partito per vincere, non ci sia aspettava che tra i primi finisse così, inoltre gli sarebbero bastati 5” in più di vantaggio per scollinare assieme a Contador e allora nessuno gli avrebbe tolto la vittoria, ma purtroppo non è andata così. Ad ogni modo sa di lavorare per una squadra seria e sarà ricompensato per questo lavoro. Anche a me è capitato di dovermi fermare per aspettare qualche compagno mentre ero in fuga, è normale, è il lavoro del gregario, ma se sei professionale lo fai senza problemi.
Dopo la debacle di Evans il Tour è un gioco a due, ma per il terzo posto ci sono ancora parecchi pretendenti: Sanchez, Menchov, van den Broek, Leipheimer e Gesink sono racchiusi in meno di 2’. Lo spagnolo è il mio favorito, non solo perché è in vantaggio sugli altri in termini cronometrici, ma anche perchè è quello tecnicamente più completo, non il migliore su ogni campo, ma quello che se la cava complessivamente meglio, inoltre lui è spagnolo come la sua squadra e i Pirenei sono la sua terra, io quindi me li giocherei così: Contador, Schleck e Sanchez.
Giuseppe Guerini
CONTADOR STACCA SCHLECK NEL GIORNO DI JRO
Lo spagnolo della Katusha ha battuto quello della Astana in uno sprint a due sul traguardo di Mende, cogliendo la prima vittoria di tappa in carriera al Tour. Contador si consola con i 10’’ guadagnati in classifica su Andy Schleck, in difficoltà sulla Croix-Neuve. 3° posto per Vinokourov, giunto a 4’’ dalla coppia iberica, reduce della fuga della prima ora, riagguantato a meno di 2 km dal termine. Buona difesa di Samuel Sanchez, Menchov e Van den Broeck, poco più indietro Leipheimer. Male Basso e Sastre, che lasciano per strada 31’’.
Foto copertina: Joaquin Rodriguez brucia Contador nello sprint a due che gli è valso il primo successo in carriera al Tour de France (foto AFP)
Alla fine ha avuto ragione Andy Schleck, anche se siamo certi che ne avrebbe fatto volentieri a meno. Ieri ci eravamo infatti detti sorpresi della poca fiducia mostrata da Andy Schleck nei confronti del finale odierno, che ci pareva invece adattissimo ad un corridore che annovera nel suo palmarès una Liegi – Bastogne – Liegi vinta con un’azione sulle tremende rampe della Roche-aux-Faucons. Non possiamo sapere se le parole del capoclassifica derivassero anche da sensazioni peggiori rispetto a quelle delle giornate alpine, ma certamente le sue previsioni si sono rivelate quanto mai azzeccate: quella che pensavamo potesse essere una buona occasione per incrementare il divario nei confronti di Alberto Contador si è infatti tramutata nella riscossa dello spagnolo, in difficoltà ad Avoriaz, sulla difensiva a Saint-Jean-de-Maurienne, all’attacco – con successo – sulle rampe della Croix-Neuve. Certo, scossoni non ce ne sono stati, e non saranno probabilmente i 10’’ incamerati dal vincitore della passata edizione con l’accelerazione prodotta a 3 km scarsi dal traguardo a decidere il Tour de France. Ciò che è però realmente significativo è il cambio di rotta rispetto ai precedenti confronti in salita: da un primo round favorevole a Schleck, si è passati ad una giornata pro-Contador, passando per la sostanziale parità di valori e condizione sulla Madeleine.
Abbiamo già detto, nei giorni scorsi, di quanto Schleck rischi di rimpiangere, a fine Tour, i secondi non guadagnati ad Avoriaz. Il fatto è ora però ancora più chiaro: a Contador è bastato 1 km di salita, un istante di appannamento di Schleck, peraltro brillantemente superato già prima della vetta della Croix-Neuve, per recuperare interamente quanto concesso in occasione del primo arrivo in quota di questa Grande Boucle. Tutto da rifare, dunque, per un Andy che a questo punto dovrà tassativamente attaccare sui Pirenei sin da domenica, forse già sulle rampe del Pailhères, dal momento che, anche alla luce della crescente condizione di Contador, il lussemburghese dovrà presentarsi all’ultima cronometro con non meno di 3 minuti vantaggio per poter partire da Bordeaux con la concreta speranza di vestirsi di giallo a Parigi. Tutto questo malgrado si stia facendo sempre più concreto il rischio (per il leader Saxo) di assistere ad una fedele riproduzione del duello di dodici mesi fa: Andy che attacca ad ogni pendenza, e Contador che non gli concede un metro. Tanto più che, lo scorso anno, di Schleck ce n’erano due.
Il Tour 2010 non è comunque solamente Schleck contro Contador. È per esempio anche il coraggio e il carattere, la spavalderia e la follia di Alexander Vinokourov, che, in virtù della scarsa marcatura in classifica generale, sta tornando libero, in questa Grande Boucle, di dare libero sfogo al suo spirito battagliero, interpretando la corsa con l’aggressività e la spregiudicatezza che hanno fatto innamorare di lui gli appassionati di mezzo mondo, e rende qualsiasi spettatore più incline all’indulgenza in merito a parte del suo passato, non sempre all’insegna del ciclismo pulito. Dopo essersi mosso già a Les Rousses ed averci provato sin dalle battute iniziali della frazione di Saint-Jean-de-Maurienne, per poi muoversi per primo (fra i big) sulla Madeleine, il kazako, stamane 14° a 6’ e mezzo dalla maglia gialla, è riuscito ad inserirsi nella fuga faticosamente sganciatasi dopo una cinquantina di chilometri, al termine di una prima ora condotta ad oltre 49 km/h di media, malgrado un GPM di 3a categoria. Con lui altri 17 corridori, fra cui spiccavano Kloden, 20° in classifica a poco più di 9’, e Hesjedal, il meglio piazzato in classifica generale, 12° a 5’42’’, oltre ad un Thor Hushovd che, grazie ai 10 punti accumulati in due traguardi volanti, ha ripreso possesso della maglia verde, sfilandola nuovamente ad Alessandro Petacchi.
Il gruppo non ha giustamente concesso spazio ai diciotto, rimasti al di sotto dei 3’ di vantaggio fino a 50 km circa dal traguardo, quando Vinokourov, Hesjedal, Kloden e Kiryienka hanno ritenuto di poter fare a meno degli altri quattordici attaccanti. Complici dei rilevamenti errati forniti al gruppo da radiocorsa, il plotone ha allora concesso fino a 4’ ai battistrada, prima che l’azione di Saxo Bank, Liquigas e Cervélo riportasse il margine sotto la barriera del minuto ai piedi dell’erta finale. Kiryienka e Vino hanno preso il largo nei confronti del tedesco e del canadese non appena la strada si è impennata, prima che il vincitore dell’ultima Liegi tentasse l’assolo a 2 km dalla vetta. Un tentativo in solitaria che pareva destinato al successo, finché, neutralizzato il tentativo di Gadret, evaso dal plotone per poche centinaia di metri, la fucilata di Joaquin Rodriguez, la pronta replica di Van den Broeck, e soprattutto la più tardiva ma assai incisiva risposta di Contador hanno fatto definitivamente esplodere il drappello dei migliori. Il leader Astana ha riagganciato JRo, riagguantando in sua compagnia Vino in vista del GPM, per poi distanziarlo poco dopo, al termine di un’ultima generosissima tirata dell’ex battistrada. Schleck, colto di sorpresa dalla sparata dell’iberico, dopo aver vanamente tentato di guadagnarne la ruota, ha vissuto qualche centinaio di metri di evidente difficoltà, venendo quasi staccato da Van den Broeck e ripreso da Samuel Sanchez e Menchov, salvo poi reagire d’orgoglio, non concedendo neppure un secondo alla coppia iberica negli ultimi 1500 metri.
Dopo la netta affermazione di Rodriguez su Contador nello sprint per il successo parziale, e il transito sul traguardo di Vinokourov, con 4’’ di ritardo, è stato il momento di quantificare in termini cronometrici i danni prodotti dalla Croix-Neuve: Sanchez, Menchov e Van den Broeck, assieme a Schleck, sempre in giallo con 31’’ di margine, hanno lasciato per strada 10’’, confermando l’impressione di essere i principali pretendenti al gradino più basso del podio, suffragata dalla classifica generale (l’olimpionico è 3° a 2’45’’, il russo 4° a 2’58’’, il belga 5° a 3’31’’); Kreuziger e Gesink hanno accusato 15’’ di distacco, confermandosi stabilmente fra i 10; Leipheimer, ora 6° a 4’06’’, ha limitato i danni a 17’’ su un’ascesa lontanissima dalle sue preferenze; Basso e Sastre, fuori dalla top 10 in graduatoria, e Luis Leon Sanchez, sulla carta molto adatto ad un finale come quello odierno, hanno pagato 31’’, rispetto ai quali appare comunque più grave la difficoltà mostrata al momento dell’azione dei migliori.
Sono stati dunque verdetti significativi quelli emessi dal Massiccio Centrale, e ancor di più lo saranno quelli che i Pirenei produrranno a partire da domenica. Nell’attesa, il Tour proporrà domani 196 km nervosi – ma nulla più – da Rodez a Revel. L’unico vero ostacolo tra i velocisti, fra i quali non sarà Tyler Farrar, ritiratosi durante la frazione di oggi, e un nuovo sprint a ranghi compatti, fughe permettendo, sarà lo strappo di Saint-Ferréol, poco meno di 2 km al 6% di media, con vetta a meno di 8 km dal termine. Certo, saremmo decisamente sorpresi di vedere qualche big muoversi (ad eccezione, ovviamente, di Vinokourov, del quale non è mai lecito meravigliarsi), ma è prevedibile che qualcuno provi a sventare la volata di gruppo, che resta comunque la soluzione più probabile.
Matteo Novarini
15-07-2010
luglio 16, 2010 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE FRANCE
Il britannico Mark Cavendish (Team HTC – Columbia) si è imposto nell’undicesima tappa, Sisteron – Bourg-les-Valence, percorrendo 184,5 Km in 4h42′29″, alla media di 39,188 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Alessandro Petacchi (Lampre-Farnese Vini) e lo statunitense Farrar. Contador 40°, Andy Schleck 65°, Cunego 72°, Basso 96°, Armstrong 114° a 29″
Il lussemburghese Andy Schleck (Team Saxo Bank) conserva la maglia gialla, con 41″ e 2′45″ sugli spagnoli Contador Velasco e Sánchez Gonzalez. Miglior italiano Ivan Basso (Liquigas-Doimo), 10° a 5′09″.
Armstrong 32° a 17′51″, Cunego 51° a 44′52″.
TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE LA MARTINIQUE
Il martinicano Olivier Ragot (CCT / ASCCV / CCM) si è imposto nella sesta tappa, Trois Ilets – Sainte Marie, percorrendo 108 Km in 2h59′15″, alla media di 36,150 Km/h. Ha preceduto di 43″ il venezuelano Chacon Colmenares e il giapponese Shimizu. Il francese Boris Carène (Sélection Guadeloupe) conserva la testa della classifica, con 39″ su Shimizu e 56″ sul francese Michaud
CAMPIONATI EUROPEI U23/JUNIORES
Si sono aperti ad Ankara (Turchia) i campionati europei destinati alla categorie U23 e Juniores
Nella prima giornata si sono disputate le prove a cronometro,vinte dalla russa Alexandra Burchenkova (U23 Donne) e dal russo Kirill Yatsevich (junior uomini)
Nella crono junior uomini erano in gara anche gli italiani Luca Sterbini e Nicola Rossi, rispettivamente 13° (a 1′38″) e 17° (a 1′52″)
SBOCCIATA L’EDIZIONE 2010 DELLA SEI GIORNI DELLE ROSE
luglio 16, 2010 by Redazione
Filed under Giro di pista, News
A Fiorenzuola d’Arda si è svolta ieri sera la prima giornata della “Sei giorni delle Rose”, uno dei principali appuntamenti italiani del calendario della pista. Le prime gare hanno già permesso di stilare l’identikit dei probabili vincitori della 13a edizione della prestigiosa competizione, che si concluderà martedì 20 luglio: si tratta della coppia costituita dallo svizzero Franco Marvulli e dall’argentino Walter Perez, medaglia d’oro nell’americana alle olimpiadi di Pechino.
Foto copertina: il podio della prima sera (www.piacenzasera.it)
Si è sciolta l’attesa durante la prima giornata di competizioni della Sei Giorni delle Rose . Dal Velodromo Attilio Pavesi di Fiorenzuola è uscito un primo identikit che porta alla scoperta del vincitore di quest’anno.
Ed è la coppia Marvulli-Perez che veste la maglia bianca di leader della Sei Giorni e li proietta nelle prossime serate come principali favoriti alla vittoria finale, anche se gli altri protagonisti non vorranno farsi sfuggire la possibilità di aggiudicarsi questo importante evento, in primis la coppia Morkov-Rasmussen ma senza dimenticarci di Guarnieri-Stam, Ciccone-Buttazzoni, Hacecky-Dostal, Ermeti-Montaguti, e Blaha-Hochmann
Dopo l’omnium per le categorie esordienti e allieve si è svolta la prima manche della corsa a punti disputata con i dorsali neri. Il primo traguardo se lo aggiudica il danese Morkov, il secondo è vinto da Dostal mentre l’ultimo della prima manche è preda di Myron Simpson. Nelle seconda manche, dopo il passaggio ai dorsali rossi i tre traguardi sono vinti nell’ordine da Marvulli, Guarnieri ed Hester. Però, fatta la somma, la corsa a punti va a Marvulli-Perez mentre salgono sul podio, nell’ordine, Morkov-Rasmussen e Hester-Madsen.
Nello scratch a numeri neri la vittoria va al campione olimpico Walter Perez davanti a Alex Buttazzoni e Jiri Hochmann, mentre il vincitore dell’eliminazione a numeri rossi è Matteo Montaguti che batte Angelo Ciccone.
L’evento successivo è la serie di sprint a coppie, con i punti dei singoli traguardi che vanno ad influire sullaclassifica generale. Nella serie a numeri neri vincono Giairo Ermeti, Micheal Morkov, Jan Dostal e Jiri Hochmann mentre nella serie a numeri rossi agguantano la vittoria Alex Rasmussen, Dario Colla, Franco Marvulli e Jacopo Guarnieri. Ma è la coppia Ermeti-Montaguti che si aggiudica alla fine la serie di sprint.
L’atteso giro lanciato è vinto dall’esplosivo Alex Rasmussen che, lanciato dal compagno Micheal Morkov, ferma le lancette sul tempo di 22.92, 2 centesimi di secondo meglio di Dario Colla (fermo a 22.94).
Il programma prevedeva anche l’Americana, valida però per la seconda giornata.
Paolo Terzi
LE CLASSIFICHE
CORSA A PUNTI A COPPIE
1. Franco Marvulli – Walter Perez (Rossetti); 2. Alex Rasmussen – Michael Morkov (Acef); 3.Mark Hester -Jens-Erik Madsen (Bussandri);4. Vojtech Hacecky – Jan Dostal (Ferri); 5. Jacopo Guarnieri – Danny Stam (Pulinet); 6. Dario Colla -Fernando Antogna (La Rocca); 7. Jacky Simes -Myron Simpson (Arda Natura);8.Matteo Montaguti – Giairo Ermeti (Garbi); 9. Jesper Morkov -Philip Nielsen (Macro);10. Martin Ercila -Guy East( Rosti);
SCRATCH NUMERI NERI
1. Walter Perez (Rossetti); 2. Alex Buttazzoni (Pinarello); 3. Jiri Hocmann (Conad); 4. Andrea Pinos (Mori Onofrio); 5. Myron Simpson (Arda Natura); 6. Guy East (Rosti)
ELIMINAZIONE NUMERI ROSSI
1. Matteo Montaguti (Garbi) 2. Angelo Ciccone (Pinarello); 3. Martin Blaha (Conad); 4. Alex Rasmussen (Acef); 5. Vojtek Hacecky (Ferri); 6. Fabio Masotti (Pavinord)
SERIE SPRINT A COPPIE 40 GIRI (20+20)
1. Matteo Montaguti – Giairo Ermeti (Garbi); 2. Vojtech Hacecky – Jan Dostal (Ferri); 3. Alex Rasmussen – Michael Morkov (Acef); 4. Martin Blaha – Jiri Hochmann (Conad); 5. Franco Marvulli – Walter Perez(Rossetti); 6. Fabio Masotti – Dean Edwards (Pavinord).
GIRO LANCIATO
1. Alex Rasmussen – Michael Morkov (Acef) 22.92; 2. Dario Colla – Fernando Antogna (La Rocca) 22.94; 3. Jacopo Guarnieri – Danny Stam (Pulinet) 22.02; 4. Fabio Masotti – Dean Edwards (Pavinord), 22.19; 5. Mark Hester – Jens-Erik Madesen (Bussandri) 22.88; 6. Franco Marvulli – Walter Perez (Rossetti) 22.95
CLASSIFICA GENERALE DOPO LA PRIMA TAPPA
1. Franco Marvulli – Walter Perez (Rossetti) 40 punti; 2. Alex Rasmussen -Michael Morkov (Acef) 36; 3. Matteo Montaguti – Giairo Ermeti (Garbi) 22; 4.Vojtech Hacecky -Jan Dostal (Ferri) 22; 5. Blaha -Jiri Hochmann (Conad) 20; 6. Jacopo Guarnieri -Danny Stam (Pulinet) 19; 7. Dario Colla -Fernando Antogna (La Rocca) 16; 8. Mark Hester -Jens-Erik Madsen (Bussandri) 16; 9. Fabio Masotti -Dean Edwards (Pavinord)14; 10. Angelo Ciccone -Alex Buttazzoni (Pinarello) 14; 11. Martin Ercila -Guy East (Rosti) 7; 12. Alessandro De Marchi -Andrea Pinos (Mori Onofrio) 4; 13. Jacky Simes -Myron Simpson (Arda Natura) 3; 14. Alois Kankovsky -Geert-Jan Jonkman (Cmo) 2; 15. Jesper Morkov -Philip Nielsen (Macro) 2; 16. Milan Kadlec -Joseph Zabka (Alu Tecno) 1; 17. Ryan Sabga -Ryan Luttrel (Padana Impianti) 0
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI BOURG LES VALENCE
luglio 16, 2010 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Torna la rubrica giornaliera che ci aveva accompagnato durante il Giro d’Italia, caratterizzata dagli stessi appuntamenti: la rassegna stampa, i pareri dei tifosi, lo spazio umoristico, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti. In aggiunta la presentazione della tappa del giorno dopo e, in occasione delle frazioni di montagna, il commento tecnico di un ex professionista di “lusso”, che proprio sulle strade di Francia ci offrì un successo particolarmente “palpitante”
Foto copertina: Bourg-lès-Valence, Château des Chanalets (panoramio)
PROCESSO ALLA TAPPA
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Fuga o volata? Quale velocista sarà uscito meglio dalle Alpi?
Gibosimoni: I velocisti credo possano pagare lo sforzo immane delle Alpi, credo più in una fuga.
Soprattutto conteranno i gregari: la squadra dei velocisti che sarà riuscita di più a non far faticare troppo i suoi uomini potrebbe dare una bella mano alla rincorsa dei fuggitivi. Se invece tutti saranno in riserva, allora toccherà alla Saxo (naturalmente con uomini da classifica virtuale in fuga, altrimenti vedremo un arrivo a gruppo ridotto). Altrimenti si cercherà di imitare la fuga del colombiano Chepe Gonzalez che nel Tour ‘96 vinse proprio a Bourg-les-Valence con un attacco da lontano.
Ricordo poi un fattore importante:
ai velocisti che arrivano FUORI TEMPO MASSIMO, vengono sottratti ben 25 punti in classifica maglia verde, e ciò può influire molto sulla volata di oggi dato che i vari Cavendish Hushovd e Petacchi non sono potuti andare proprio ad andatura turistica nelle tappe Alpine.
Quindi anche per questo mi aspetto una fuga di outsiders fuori classifica che vengono tenuti lì a 10 minuti dalla Saxo, o altrimenti squadroni dei velocisti a cercare di ricucire per poi arrivare ad un arrivo di gruppo.
Mauro Facoltosi: La tappa vinta da Gonzalez arrivava a Valence (Bourg les Valence è un comune confinante) ma soprattutto era decisamente più impegnativa come profilo
Scattista: Ma come?!?!
Chi arriva fuori tempo massimo non esce dalla corsa? Gli vengono solo sottratti 25 punti?! conviene a chi non è interessato alla maglia verde, allora. Non credo sia così il regolamento, dai.
Gibosimoni: guarda, io non ne sono certo e non ci metto la mano sul fuoco, ma ti riporto testuali parole della guida al Tour (gli Speciali Tutto Bici, 3-25 Luglio 2010 97° Ed Tour de France) di “TuttoBici”:
<< Questo Tour è il primo con il nuovo regolamento della penalizzazione di 25 punti nella classifica per la maglia verde per i corridori ripescati* in caso di gruppo arrivato fuori tempo massimo: vuol dire che chi lotta per la classifica a punti [...] non possono più andare piano piano in montagna con la sicurezza di non essere penalizzati. >>
* Questo “ripescati” va capito meglio
Comunque, qui dice così, infatti pare strano, però c’è questo ripescaggio che va inteso. Io credo che sia valida solo per quelli che partecipano alla classifica della Maglia Verde, ma non lo so.
Jack.ciclista: Ipotizzo : solitamente chi è fuori tempo massimo viene escluso dalla corsa, ma nel caso fuori tempo massimo finisca un gruppo molto grosso di atlti la giuria decide di “ripescarli” e tenerli in corsa. E’ il caso di fughe bidone (qualche anno fa Vocklear prese la maglia con una fuga bidone ben peggiore di quella del giro di quest’anno) o tapponi tiratissimi (può succedere che i velocisti arrivino dopo 1 ora rispetto agli scalatori)
Gibosimoni:
E’ possibile però è un po’ ambiguo, bisognerebbe specializzare, così è opinabile.
Comunque anche la rivista doveva specificare di più, ci lascia un po’ lì lì senza conoscere bene la cosa, altrimenti come dice Scattista io farei una tappa fantastica, prenderei tipo la Maglia Verde e poi in una tappa come quella della Madeleine arriverei dopo 2 o 3 ore, tanto sarei comunque in corsa.
Gibosimoni: Per la tappa, vedendo ciò che sta accadendo, con soltanto 3 fuggitivi e le squadre dei corridori in forma medio-buona, ritiro ciò che ho detto, e opto per la volatona di gruppo e emozioni per la conquista della Maglia Verde fra Petacchi Hushovd e Cavendish (che si giocano con Farrar, Freire, McEwen e gli altri anche la vittoria di tappa).
MirkoBl: La questione dei 25 punti è proprio così: i corridori finiti fuori tempo massimo e poi riammessi vengono penalizzati così.
Questa regola è già stata applicata al Giro nella tappa de L’Aquila.
Lancestrong: mark renshaw espulso dal tour?
a questo punto però dovrebbero penalizzare anche cav che ha tratto giovamento dalle scorrettezze del compagno di squadra.
Petacchi non avrebbe sicuramente vinto ma Farrar avrebbe potuto fare una volata sicuramente diversa
MirkoBl: Oddio, per una volta che Cavendish non c’entra… L’espulsione può essere anche giusta, c’è stata la somma di 3 testate e dell’avre stretto Farrar sulle transenne.
Segnalo anche che Armstrong ha perso 29″.
Hotdogbr: ineccepibile l’espulsione di Renshaw mentre Armstrong ormai è fuori classifica e dunque sta in coda al gruppo, altri come ad esempio Monfort hanno perso 7′41”
Gibosimoni (sulla regola dei 25 punti): Come idea è buona ma è difficilmente applicabile, perchè come già detto i maligni potrebbero approfittarne.
Secondo me si potrebbero mettere dei traguardi volanti con cospiqua quantità di punti ad inizio e metà delle tappe facili ed intermedie Alpine e Pirenaiche, in modo da spronare i corridori a tenere duro e a lottare (quantomeno i primi 60/70 Km) così che poi si lascino sfilare senza perdere troppo tempo. Comunque generalizzando, aggiungere punti ai traguardi volanti, così altri meno ruote-veloci potrebbero ambire alla maglia verde – rossa e i velocisti sarebbero costretti a partecipare attivamente.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
TOUR DE FRANCE, TOUR DU MONDE
Cavendish dopo le testate. Petacchi è in maglia verde (Gazzetta dello Sport)
Testate a rivale, Renshaw espulso (Corriere dello Sport – Stadio)
Andy: “Druck ist für mich ein positives Gefühl” (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Andy vs. Alberto: “Akt 2“ im Anstieg nach Mende(Tageblatt)
Mark Cavendish’s team-mate thrown out for head-butt in fight to finish (The Times)
Cavendish’s lead-out man thrown out for headbutt in latest win (The Independent)
Cavendish left exposed (The Daily Telegraph)
Renshaw : «Pas le choix (L’Equipe)
Exclu du Tour pour coups de tête, Mark Renshaw se défend de mauvaise conduite (Le Monde)
Andy Schleck toca el Saxo(AS)
Renshaw, fuera por sus cabezazos(Marca)
Un sprint a cabezazo limpio (El Mundo Deportivo)
Cavendish gagne le sprint et perd son lanceur(Le Soir)
Tyler Farrar: “Je veux gagner, mais je ne veux pas tomber !”(La Dernière Heure/Les Sports)
Cavendish wint zijn derde rit (De Standaard)
Renshaw exclu du Tour pour ses coups de boule sur Dean (actu24.be)
Renshaw exclu “Il le mérite”, dit Tom Steels(Sud Presse)
Mark Renshaw meteen uit Tour gezet: drie kopstoten in volle spurt (Het Nieuwsblad)
Rider Ejected for Head-Butting Rival (The New York Times)
Cavendish wins 11th stage of Tour; Schleck in yellow jersey (USA Today)
No ifs and butts . . . Renshaw kicked off Tour (The Age)
Aussie out of Tour for head-butting (Herald Sun)
Sorry but I did nothing wrong: Renshaw (The Australian)
Aussie out of Tour for headbutting (The Daily Telegraph – Australia)
LA TAPPA CHE VERRA’
Fossimo al Giro d’Italia questa tappa finirebbe inquadrata nel novero delle semplici frazioni di media montagna, quelle che vengono inserite giusto per fare un po’ di colore, senza troppe pretese di classifica: ci sono diversi su e giù mai impegnativi anche se continuati ed un finale aspro, sul quale i big potrebbero arrivare a battagliare dopo aver trascorso ampi tratti di questa tappa nell’anonimato del gruppo, sorprese stile L’Aquila a parte. Al Tour no, mai nessuna tappa va data in partenza per scontata ed in particolar modo quelle tracciate, come questa, sulle strade del Massiccio Centrale. È il cuore geografico della Francia, dove non s’incontrano grandissime ascese, ma il mix tra temperature canicolari (oggi comunque non estreme, essendo previsti al massimo 27°C a Mende) e fondi stradali a volte granulosi, a volte letteralmente “collosi”, possono costituire micidiali cocktail in grado di far penare oltre il temuto la maglia gialla di turno. Al proposito ne sanno qualcosa Claudio Chiappucci e Floyd Landis. Il primo, al Tour del 1990 vestiva la maglia gialla all’uscita dalle Alpi e fu attaccato dal vincitore uscente Lemond in un tratto pianeggiante della tappa Villard-de-Lans-Saint-Étienne, decisamente più facile rispetto a quella odierna: il tentativo sorprese il “Diablo” che lasciò per strada quasi 5 minuti, un gap che risulterà decisivo a fine Tour, perso dal varesino per 2’16”. Più recente il ricordo del Tour 2006, che vide lo spagnolo Oscar Pereiro Sio andare in giallo al termine di una lunga fuga “bidone”, nell’ancor più pedalabile frazione Béziers – Montélimar, pensata per i velocisti: la maglia gialla del mattino Floys Landis riuscirà a poi a riconquistarla nella crono di Montceau-les-Mines, ma la scoperta della sua posività al testosterone riconsegnerà le insegne del primato allo spagnolo. E poi c’è un altro precedente ad avvalorare la potenzialità della tappa di Mende, la storica vittoria di Jalabert in questa località al Tour del 1995, un successo conseguito al termine di una lunga galoppata che gli permise di risalire al 3° posto della classifica, dopo due pessime prestazione nei tapponi alpini, nel corso dei quali avevano accusato quasi 6’30” da Indurain. Oggi come allora il finale sarà il medesimo, con il traguardo situato 2 Km oltre la cima della ripida salita della Croix-Neuve, 3000 metri d’ascesa al 10,1% medio. Per gli scalatori non si tratta comunque di un finale troppo allettante, poiché la brevità dello strappo non consentirà loro di guadagnare moltissimo: tornando al 1995 Pantani tentò di sfruttare la Croix Neuve ma non riuscì nemmeno a sgrannocchiare un centesimo di secondo a Indurain e neppure nella tappa giunta sul Causse de Mende nel 2005, vinta dallo spagnolo Marcos Serrano, Basso e Ullrich riuscirono a staccare Armstrong.
PARTENZA: ore 11.45
VIA VOLANTE: ore 12.15, D 532
MEDIE PREVISTE: 39 – 43 Km orari
SPRINT: Mariac (Km 74,5), tra le 13.46 e le 13.48; Langogne (Km 158,5), tra le 15.43 e le 16.05
ZONA RIFORNIMENTO: Lachamp-Raphaël, attorno al 97° Km
GPM: Côte de Saint-Barthélémy-le-Plain (489m – 3a cat. – 10,7 Km al 3,1% – Km 31) tra le 12.40 e le 12.45; Col des Nonières (671m – 3a cat. – 5,7 Km al 3,8% – Km 59) tra le 13.16 e le 13.25; Suc de Montivernoux (1315m – 2a cat. – 13,7 Km al 4,4% – Km 96) tra le 14.23 e le 14.36; Côte de la Mouline (1085m – 3a cat. – 3,9 Km al 5% – Km 133) tra le 15.10 e le 15.28; Côte de la Croix-Neuve / Montée Laurent Jalabert (1047m – 2a cat. – 3,1 Km al 10,1% – Km 208,5) tra le 16.51 e le 17.21
ARRIVO: a Mende, Aérodrome de Mende-Brenoux, tra le 17.01 e le 17.25
Siti dedicati: www.lozere-tourisme.com/tour-de-france-2010-mende-ville-etape.html,
www.mende.fr/page.php?cp=68&id=367&cat=3&langue=1,
www.mende.fr/page.php?cp=68&id=383&cat=5&langue=1 (La nuit du Tour)
METEO TOUR
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Bourg de Peage – Mende
Bourg de Peage: cielo sereno, temperatura 26,2°C (percepiti 28°C), assenza di vento, umidità al 61%
Langogne (Km 158,5): poco nuvoloso, temperatura 27,4°C, venti deboli da WSW (9 – 19 Km/h), umidità al 49%
Mende (centro, Km 204): cielo sereno, temperatura 26,3°C, venti moderati da SSW (14-19 Km/h), umidità al 49%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Pancani: “L’unico difficoltà di questa tappa”
Pancani: “Cunego va a prendere i punti per il traguardo della gran premio della montagna” (per la classifica, semmai)
Pancani: “Freire è stato l’ultimo a vincere una tappa del Tour in maglia iridata, a Sarrebruck, in Germania, dove arrivava il Tour” (e certo, non era mica il Giro!)
De Luca: “Dalla partenza di Sisteron Mont Ventoux”
Pancani: “Valence, siamo vicini al Mont Ventoux” (150 Km circa)
Conti, parlando della vittoria di Bernard sul Ventoux nel 1987: “Mont Ventoux inedito, cronoscalata al Mont Ventoux” (una crono l’avevano fatta anche nel ‘58)
Pancani, commentando il servizio della RAI trasmesso il giorno della vittoria di Pantani sul Ventoux nel 2000: “Siamo rimasti esterrefatti” (vuol dire inorriditi, senza parole)
Pancani: “La astana”
Pancani: “42 Km a corsa”
Cassani: “nel 1905 fu inventata la bandierina rossa” (nel 1906)
Televideo RAI: “Oggi Bourg de Peage – Mend” (Mende)
Televideo RAI: “Josè J. Rosas” (Rojas)
Televideo RAI: “Harashiro” (Arashiro)
Televideo RAI: “Lloid Mondory” (Lloyd)
Televideo RAI: “Juergen Roelandts” (Jurgen)
Televideo RAI: “Gerald Ciolek” (Gerard)
TV Sorrisi e Canzoni, presentazione tappa di Mende: “finale in leggera salita” (vedi il grafico sopra)
ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour 2010″ nel menù “Reparto Corse” (in home, sopra la copertina)
CAVENTRIS
Terzo sprint vincente di fila per Mark Cavendish sul traguardo di Bourg-lès-Valence. Il britannico ha anticipato nettamente Alessandro Petacchi, che si consola con la maglia verde, sfilata a Thor Hushovd, e Tyler Farrar, danneggiato deliberatamente da Mark Renshaw nei 100 metri conclusivi. Finale animato anche da un tentativo di ventaglio orchestrato dalla Saxo Bank ad una ventina di chilometri dal traguardo, che non ha però mietuto vittime eccellenti.
Foto copertina: Mark Cavendish celebra il terzo successo parziale in questo Tour de France (foto Roberto Bettini)
Mark Cavendish non si ferma più. Dopo due volate sostanzialmente non disputate, una causa caduta, l’altra per via di scarsa prontezza e di un lavoro non all’altezza da parte del treno HTC, Cannonball ha infilato oggi, sull’arrivo di Bourg-lès-Valence, la terza volata vincente consecutiva, precedendo di una bicicletta piena quell’Alessandro Petacchi che, nei primi giorni, ci aveva e si era illuso di poter recitare il ruolo di re degli sprinter di questa Grande Boucle. Il britannico ha saputo destreggiarsi meglio di chiunque altro, forte delle migliori gambe del lotto, in un’altra volata piuttosto caotica, con HTC, Lampre e Garmin impegnate in un testa a testa per pilotare nella posizione migliore le proprie ruote veloci e una curva all’ultimo chilometro a rimescolare le posizioni. A pagare questa situazione è stato ancora una volta, come un po’ troppo spesso accade in epiloghi convulsi, Alessandro Petacchi, comunque prontamente riportato avanti da uno splendido Danilo Hondo. Il tedesco ha anzi approfittato del testa a testa (e questa volta il termine è da intendersi letteralmente) tra Renshaw e Dean per piazzare lo spezzino nella situazione ideale, ma un inusuale attimo di titubanza di Alejet ha consentito a Cavendish di bruciarlo sul tempo, vanificando il disperato tentativo di rimonta finale del nostro portacolori. A neutralizzare il recupero di Tyler Farrar e a relegarlo al 3° posto ha invece pensato l’apripista di Cannonball, che, avvistatolo con la coda dell’occhio, lo ha deliberatamente chiuso lungo le transenne; una manovra certamente scorretta, ma che dovrebbe portare al declassamento del solo Renshaw, per il più che probabile (e legittimo) disinteresse del Team HTC.
Petacchi, ancora una volta battuto, ma anche questa volta lasciando quanto meno l’impressione di potersela giocare con Cannonball se tutti i tasselli dovessero incastrarsi alla perfezione – anche se, come minimo bisognerebbe riuscire a partire davanti o alla ruota del britannico, evitando di perdere posizioni nel finale, vedendosi poi costretti a rimonte al limite dell’impossibile -, potrà consolarsi con la conquista della maglia verde, finalmente ripresa dalle spalle di Thor Hushovd. Anche oggi, infatti, il norvegese ha dimostrato di avere perso lo smalto dei giorni migliori, e di non essere più una seria minaccia in uno sprint di gruppo canonico, esaurendo alla fine il vantaggio avuto in dote dalla frazione del pavé nella classifica a punti. Dote comparabile a quella che Petacchi può ancora gestire nei confronti di Cavendish, staccato di 29 lunghezze (161 a 132), frutto dell’avvio in sordina del britannico. Un margine che, con ancora solo tre frazioni per velocisti rimaste (Revel, Bordeaux e Parigi), fughe permettendo, garantirebbe allo spezzino la maglia verde finale anche piazzandosi sempre 2° alle spalle di Cannonball.
Battaglie fra sprinter a parte, la frazione odierna non ha avuto molto altro da dire, con la tradizionale fuga della prima ora, inscenata quest’oggi da Geslin, Augé e Benitez, ai quali il plotone non ha mai concesso più di 4’ abbondanti, neutralizzandone l’azione ad oltre 20 km dal traguardo. Poco dopo, sono stati gli uomini Saxo Bank ad offrire l’unico vero sussulto di giornata, con uno spettacolare ma piuttosto gratuito e infruttuoso tentativo di ventaglio, che ha distanziato solamente una sessantina di atleti senza pretese di classifica. Dopo un’effimera sfuriata di Chavanel e Popovych ai -8, i treni dei velocisti sono entrati in scena, prima che gli sprinter dessero vita all’acceso finale di cui abbiamo detto in apertura.
Per cercare la rivincita, Petacchi, Farrar e le altre ruote veloci dovranno attendere 48 ore, visto che, fra 24, il palcoscenico spetterà agli attori protagonisti di questo Tour de France, capeggiati ovviamente da Andy Schleck e Alberto Contador. I due, sempre separati da 41’’ in una classifica generale che non ha visto quest’oggi variazioni significative, avranno a disposizione la Cote de la Croix-Neuve per riprendere il loro duello dal punto in cui lo avevano interrotto a 6 km dalla vetta della Madeleine, al momento della decisione di collaborare per mettere fuori gioco tutti gli altri aspiranti al successo finale. Certo, Pailhères, Balès e Tourmalet, solo per citare tre dei dodici colli pirenaici in programma fra domenica e giovedì prossimo, sono ben altra cosa, ma i 3100 metri al 10% di pendenza media in programma 2 km prima del traguardo di Mende saranno un giudice ben poco indulgente con chi avrà scarse gambe, e potrebbero fare danni non troppo distanti da quelli di una tappa di alta montagna. Checché ne dica il lussemburghese, che ha dichiarato in questi giorni di aspettare i Pirenei e di non apprezzare per nulla le caratteristiche del finale di domani (cosa abbastanza strana per uno che ha vinto una Liegi facendo il vuoto sulla Roche-aux-Faucons), in attesa dell’abbuffata di salite sui monti franco-spagnoli, un piccolo pezzo di Tour potrebbe decidersi già domani, sulle torride strade del Massiccio Centrale.
Matteo Novarini
14-07-2010
luglio 15, 2010 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE FRANCE
Il portoghese Sergio Paulinho (Team Radioshack) si è imposto nella decima tappa, Chambery – Gap, percorrendo 179 Km in 5h10′56″, alla media di 34,541 Km/h. Ha preceduto allo sprint il bielorusso Kiryienka e di 1′29″ il belga Devenyns. Miglior italiano Alessandro Petacchi (Lampre-Farnese Vini), 10° a 14′19″. Andy Schleck 21°, Contador 25°, Basso 34°, Cunego 57°. Armstrong 130° a 15′47″
Il lussemburghese Andy Schleck (Team Saxo Bank) conserva la maglia gialla, con 41″ e 2′45″ sugli spagnoli Contador Velasco e Sánchez Gonzalez. Miglior italiano Ivan Basso (Liquigas-Doimo), 10° a 5′09″.
Armstrong 31° a 17′22″, Cunego 58° a 44′52″.
TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE LA MARTINIQUE
Il francese Olivier Curier (Sélection Guadeloupe) si è imposto nella quinta tappa, Macouba – Trois Ilets, percorrendo 103 Km in 2h49′53″, alla media di 36,378 Km/h. Ha preceduto allo sprint il giapponese Shimizu e l’olandese Nederlof. Il francese Boris Carène (Sélection Guadeloupe) si porta in testa alla classifica, con 39″ su Shimizu e 56″ sul francese Michaud
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI GAP
luglio 15, 2010 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Torna la rubrica giornaliera che ci aveva accompagnato durante il Giro d’Italia, caratterizzata dagli stessi appuntamenti: la rassegna stampa, i pareri dei tifosi, lo spazio umoristico, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti. In aggiunta la presentazione della tappa del giorno dopo e, in occasione delle frazioni di montagna, il commento tecnico di un ex professionista di “lusso”, che proprio sulle strade di Francia ci offrì un successo particolarmente “palpitante”
Foto copertina: la “ville” di Gap (panoramio)
PROCESSO ALLA TAPPA
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Oggi va la fuga….. e se ci provasse ancora Cunego?
Vedo23: Mauro, ma il dente finale senza GPM è “serio” o è come la salitella quasi inesistente di ieri negli ultimi Km? Perchè così ad occhio dall’altimetria sembrerebbero almeno 5 Km attorno al 4-5%… Sarebbe un ulteriore bel trampolino per attaccanti e contrattaccanti dopo il colle di seconda categoria!
Potrebbe provarci anche Vino, se non andasse troppo via una fuga (come credo)…
Mauro Facoltosi: non conosco le caratteristiche di quel dente….. ma se non hanno messo il GPM qualcosa vorrà dire, considerato che li piazzano in vetta a certe salite impresentabili come tali. Posso dirti, invece, che la strada che si farà in discesa è la stessa della caduta di Beloki nel 2003 (la salita era stata presa da un’altro versante)
Hotdogbr: nel 2003 ci fu grande selezione sulla Rochette e rimasero davanti in 7-8, la differenza è che allora si facevano Lautaret e Izoard e anche la Cote de St.Apollinaire nel finale che non era durissima ma dove ci fu l’attacco di Vinokourov
Lancestrong: per me oggi ci lascia le penne qualche altro big. Penso a Menchov, Van de Broeck, i due Sanchez, Hejsedal. Forse oggi la Radioshack dovrebbe occuparsi di fare l’andatura sull’ultimo colle perchè non credo che andy e contador abbiano intenzioni bellicose per questa tappa.
Si potrebbe scalare l’ultimo colle con un buon passo ma costante e per questo vedo favoriti rispetto agli altri Basso e Armstrong
Gigilasegaperenn3: Guardando la planimetria, sembra che quel dente sia il Col de Manse dal lato di Pont du Frappe. Su un sito francese “concorrente” dà 6 km al 3,5% di media, pendenza massima 5,5%.
Gibosimoni: No, non esageriamo.. Oggi i big se ne stanno buoni dopo lo sforzo di ieri. Piuttosto Lance potrebbe tentare qualcosa, e come lui Rogers o gli altri saltati, come Sastre (ma quest’ultimo lo vedo peggio).
Salitepuntocià: tappa per Casar, Cunego, Chavanel. Attenzione alla discesa. Per me Contador non è superiore a Schleck.
Vedo23: Ma se fanno un passo regolare come fanno a vincere Basso e Armstrong? O attaccano o niente… Tra l’altro con poi la discesa dubito fortissimamente che Basso attacchi; inoltre sarebbe inseguito subito.. Quanto a Lance è ancora presto forse: le botte sono sicuro le sente ancora e potrebbe proseguire tranquillo, per puntare a qualcosa sui Pirenei.
Vedo23: Non poi malaccio! Cioè, almeno un colle di quarta categoria potevano metterlo (anche come ulteriore sprono ad infiammare la corsa)! Grazie per la ricerca!
Lancestrong: con questo caldo anche un passo costante ma sostenuto può fare selezione e basso armstrong sono tra quelli che si trovano meglio con questo ritmo di corsa.
Sono capaci anche loro di scattare, non a ripetizione che andy e contador, ma possono comunque piazzare una bella botta magari in prossimità del traguardo (anche in pianura)
Gibosimoni: Basso stacca per ritmo (vd Zoncolan 2010, o Aprica 2006 – o Bondone – dove rintuzzò ogni attacco di Gibo sul Mortirolo e “impose” il suo ritmo sull’Aprica, ma quello grazie ad un certo Dottor Fuente che aveva già provveduto con le sacche di sangue).
E’ difficile che possano competere (lui ed Armstrong) con scattisti in forma come Contador e Schleck, dovrebbero trovarli in giornata no: così farebbero un ritmo veloce e costante, e loro ne risentirebbero, ma ripeto, solo se si trovassero in giornata NO.
Lancestrong: vero, però non credo che contador e andy si dannerebbero l’anima per seguire armstrong (a 17 minuti nella generale), anzi andy credo che favorirebbe la vittoria di tappa del texano vista l’amicizia che li lega.
contador non godrebbe molto ma non avrebbe nessun interesse ad andarlo a riprendere.
forse effettivamente non lascerebbero andare basso.
Comunqe bella vittoria di Sergio!!
Gibosimoni: Per questo ti dico che lui pensa di non rientrare in classifica, perchè se fosse a 4/5 minuti Contador avrebbe una “scusa” buona per non lasciarlo andare, visto l’odio che li contraddistingue.
Invece se rimane così, può tentare qualcosa sapendo di avere abbastanza spazio, il suo problema è che c’è un gruppo che lotta per la maglia e va bene, ma c’è anche un gruppo che come lui vuole una vittoria di tappa, fra i quali c’è anche il nostro Cunego, voglioso di alzare le braccia al cielo.
Stiamo a vedere, questo Tour (apparte l’organizzazione del percorso Pirenaico) mi pare proprio un Tour avvincente e spettacolare!
Lancestrong: è vero! Infatti con i messaggi precedenti non volevo dire che armstromg avrebbe tentato un rientro in classifica ma piuttosto che la sua regolarità l’avrebbe portato, a fine tour, nei 10.
è difficile che armstrong possa vincere una tappa a meno che non decida di attaccare da lontano (opzione che difficilmente si avvererà), credo che otterà solo dei piazzamenti e meno che il gruppo non voglia fargli qualche regalo.
Certo che se prende 2 minuti in una tappa come quella di ieri…
Gibosimoni: Eh ma sai, classifica alla mano (in questo forum, sezione pronostici, Tour de France 2010), ha un ritardo troppo consistente anche da Basso decimo e davanti a corridori che sì, perderanno qualcosa ma non tutto il tempo che hanno di vantaggio nei suoi confronti.
Io spero per lui che possa fare bene in una tappa, e che il gruppo vedendo il boom mediatico e di affluenza che porta e ricordandosi del suo passato glorioso, non gli faccia grande battaglia vista la sua posizione di classifica (certo in tappe adatte, non da velocisti – secondo me una tappa molto adatta è quella di Ax 3 dove può acellerare con i compagni sul Port de Pailheres, farli lavorare nella ripida discesa e chiudere in gloria su Ax 3).
Per il resto i 2 minuti di ieri sono il classico di chi ormai è fuori classifica e vuole concentrare le forze su una tappa specifica.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
TOUR DE FRANCE, TOUR DU MONDE
Il Tour sui social network. Inno a Paulinho e ai gregari (Gazzetta dello Sport)
Tour, la decima a Paulinho. Schleck rimane in rosa (Corriere dello Sport – Stadio)
Sérgio Paulinho ganha etapa no Tour (Publico)
Sérgio Paulinho ganhou etapa da Volta a França (Jornal de Noticias)
Sérgio Paulinho ganha 10.ª etapa, 21 anos após último triunfo luso (Diário de Notícias)
Paulinho gewinnt zehnte Etappe – Andy Schleck bleibt in Gelb (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Andys ruhiger “Jour de gloire“(Tageblatt)
Bastille Day joy for Paulinho (The Times)
Paulinho sneaks home to spoil French holiday (The Independent)
Cavendish needs stage win (The Daily Telegraph)
La mise au vert(L’Equipe)
Paulinho offre sa première victoire à RadioSchack (Le Monde)
Portugal existe, gana Paulinho(AS)
Paulinho gana ‘in extremis’ en Gap(Marca)
Schleck, rival por vía genética (El Mundo Deportivo)
La chance des sprinteurs(Le Soir)
Une belle occasion manquée…(La Dernière Heure/Les Sports)
Lance Armstrong is nog altijd The Boss (De Standaard)
Victoire du Portugais Paulinho au Tour(actu24.be)
Schleck: “je dois prendre des risques pour gagner ”(Sud Presse)
Knieoperatie voor Boonen? (Het Nieuwsblad)
Armstrong Distances Himself From Doping Inquiry (The New York Times)
Paulinho wins Tour de France’s 10th stage; Schleck retains first(USA Today)
X-rays set to determine Evans’s race(The Age)
Time catches up with Cadel (Herald Sun)
Armstrong finally has something to cheer (The Australian)
LA TAPPA CHE VERRA’
Con la mente oramai proiettata ai Pirenei (e un angolino del cervello sintonizzato sull’insidiosa tappa di domani), il Tour volgerà con decisione le spalle alla catena alpina. Geograficamente, infatti, ci si discosterà dalla catena alpina puntando con decisione in direzione del Massicio Centrale, sul quale si disputeranno le due frazioni a venire. Oggi, invece, la pianura tornerà a farla da padrone, almeno per quel che riguarda i primi 50 Km e gli ultimi 130. L’unica eccezione sarà rappresentata dalla facile ascesa ai 1180 metri del Col de Cabre, in vetta al quale si sprinterà per i punti del GPM. Sarà quasi impossibile sfuggire alla legge dei treni anche perché, dopo cinque giorni passati in fondo al gruppo con la museruola, gli sprinter avranno una volta matta di tornare a misurarsi su traguardi a loro congeniali. Per molti di loro, tra l’altro, saranno aumentate le possibilità di vittoria perché, tra le decimazioni provocate dallw prime salite, saranno diversi i loro colleghi che potrebbero aver già preso la strada di casa. Per il gruppo dei big sarà una giornata di relativo riposo, in vista dell’aspro finale di Mende e della resa dei conti sui picchi pirenaici.
RADUNO DI PARTENZA: ore 11.35, place de la République (partenza ore 12.45)
VIA VOLANTE: ore 12.55, D 948
MEDIE PREVISTE: 41 – 45 Km orari
SPRINT: Montlaur-en-Diois (Km 83,5), tra le 14.46 e le 14.57; Mirabel-et-Blacons (Km 130), tra le 15.48 e le 16.05
ZONA RIFORNIMENTO: Die, attorno al 101° Km
GPM: Col de Cabre (1180m – 3a cat. – 5 Km al 5,9% – Km 56,5) tra le 14.10 e le 14.18
ARRIVO: a Bourg-lès-Valence, in Avenue de Lyon, tra le 17.01 e le 17.25
Siti dedicati: http://letourdefrance.sisteron.fr,
www.bourg-les-valence.fr/Tour-de-France,
METEO TOUR
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della frazione Sisteron- Bourg-lès-Valence
Sisteron: cielo sereno, temperatura 30,6°C, venti deboli da SSW (9 Km/h), umidità al 38%
Serres (Km 32): cielo sereno, temperatura 27,1°C, venti deboli da SSW (7 – 10 Km/h), umidità al 42%
Die (Km 98): cielo sereno, temperatura 29°C, venti deboli da NNW (4 Km/h), umidità al 48%
Crest (Km 135,5): cielo sereno, temperatura 27°C, venti moderati da NNW (14 Km/h), umidità al 47%
Valence*: cielo sereno, temperatura 23,8°C, venti deboli da SE (5 Km/h), umidità al 50%
*Fuori percorso, a 2 Km da Bourg-lès-Valence
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Cassani: “il chiaro delle uova”
Cassani: “Vedete Vogondy e vedete Ag2r”
De Luca & Conti: “Andy Sleck”
Pancani: “Un vantaggio di 9 minuti e 38 minuti”
Cassani: “Mantenere più fresco la sede stradale”
De Stefano: “L’asfalto misura tra i 50 e i 55 gradi”
Televideo RAI: “Tappa tranquilla, vince Paolinho”* (Maldini?)
Televideo RAI: “Andy Schleck controlla la situazione e controlla la situazione”
*errore ora corretto
ARCHIVIO ALMANACCO
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