ALENTOUR DU TOUR… QUI FOUGÈRES

luglio 10, 2015 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Tour, Cavendish vola Froome in maglia gialla – Cav suona la 26esima – “Sprint bellissimo” (Gazzetta dello Sport)

Contador: Spagna

Cavendish bate a Greipel y Sagan en otro día de tregua – Contador: “Espero hacerlo bien en el Muro de Bretaña” – Martin, operado de la clavícula (AS)

Cavendish sobre la bocina (Marca)

Cavendish vence ‘in extremis’ a Greipel – Froome no llevará el maillot amarillo este viernes – Tony Martin: “La clavícula está rota” – Froome niega a Nibali que él causara la caída (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Chris Froome takes the overall lead after Tony Martin crashes out (The Independent)

Cavendish wins Tour stage seven (The Times)

Mark Cavendish roars to victory in stage seven of Tour de France (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

Cavendish ganó la séptima etapa del Tour de Francia (El Tiempo)

Cavendish sumó su vigésimo sexto triunfo en el Tour de Francia – Tony Martin, operado con éxito de la fractura de clavícula (El Espectador)

Francia

Cavendish fait tourner le compteur – L’étonnant anneau de nez de Froome – Tony Martin a été opéré – Démare: «Je me suis fait piéger» (L’Equipe)

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Tutto il resto è noia (Franco Califano)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: RENNES – MÛR-DE-BRETAGNE (181,5 Km)

Si arriva sulle colline della Bretagna e un altro muro si staglia all’orizzonte. Il nome della località d’arrivo già lascia intendere di che “pasta” sia fatto il finale, anche se non dobbiamo aspettarci nè i sesti gradi, nè la selezione del finale di Huy. La “côte” sopra Mûr-de-Bretagne non ha, infatti, le pendenze estreme dell’ascesa belga, ma i suoi numeri sono comunque importanti e vedremo sicuramente “scintille” tra i big affrontando i 2 Km al 6,9% che condurrano all’ottavo traguardo di tappa del Tour 2015, con i primi mille metri – tra l’altro perfettamente rettilinei – al 9,7%, contenenti un picco al 14%. Come ad Huy ci sarà gran bagarre immediatamente prima dell’ascesa finale, ai cui piedi ci si presenterà dopo aver affrontanto un tracciato movimentato ma non troppo, che proporrà il primo colle ufficiale della corsa, il Col du Mont Bel-Air (336 metri), pedalabile GPM di 4a categoria che il gruppo incontrerà a 100 Km dalla partenza e a un’ottantina di chilometri dalla conclusione. La rampa finale, differentemente da quanto era accaduto ad Huy, è una vecchia conoscenza del Tour, che l’ha già scalata in 6 occasioni e l’ultima volta ci fu collocato il traguardo di tappa, come accadrà quest’anno: quel giorno, era il 5 luglio del 2011, arrivò a giocarsi la tappa un gruppetto ristretto di 10 corridori, con successo dell’australiano Cadel Evans che bruciò allo sprint lo spagnolo Contador e il colombiano Uran.

METEO TOUR

Previsioni meteo dell’ottava tappa, Rennes – Mûr-de-Bretagne

Rennes : cielo sereno, 21.1°C (percepiti 18°C), vento moderato da NW (13-19 Km/h), umidità al 61%
Gare de Moncontour – sprint (108.5 Km) : poco nuvoloso, 21.2°C (percepiti 17°C), vento moderato da NW (17-20 Km/h), umidità al 56%
Rohan (145.5 Km) : nuvole sparse, 22.9°C (percepiti 21°C), vento moderato da WNW (10-12 Km/h), umidità al 48%
Mûr-de-Bretagne: cielo sereno, 23°C (percepiti 21°C), vento moderato da WNW (10-13 Km/h), umidità al 48%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Stefano: “Le immagini che hanno accompagnato Tony Martin fino al traguardo”
Martinello: “Passerella finale alle Champs-Élysées”
Lelli: “Mi si intriga la lingua”
Pancani: “Al termine di Parigi”
Martinello: “Avevo le mani basse ma non mi bastarono per raddrizzare quel tornante” (e chi ti credevi di essere? l’Incredibile Hulk?)
De Stefano: “Le immagini diventano bianco e nero, leggermente colorate” (mah.. io ho visto solo bianco e nero in quel filmato d’epoca)
Martinello: “Matteo Bono è l’omo”
Pancani: “Etixx Quick Steck” (Step)
De Stefano: “Per conquistare la vittoria di Mark Cavendish”
Martinello (su Froome): “Se fosse possibile, mi sembra più magro di Utrecht”
De Stefano: “Frullina le pedalate”
De Stefano: “Peter Sagan ha vinto tre maglie verdi da solo” (non certo in multiproprietà)
Televideo: “Thyler Farrar” (Tyler)
Televideo: “Florian Vachin” (Vachon)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della 7a tappa, Livarot – Fougères

1° Nathan Haas
2° Rafal Majka a 4′27″
3° Albert Timmer a 4′34″
4° Rohan Dennis a 4′39″
5° Leopold Konig s.t.
Miglior italiano Manuel Quinziato, 8° a 4′44″

Classifica generale

1° Michael Matthews
2° Alex Dowsett a 3′59″
3° Adam Hansen a 4′07″
4° Nicolas Edet a 4′30″
5° Laurens Ten Dam a 7′43″
Miglior italiano Luca Paolini, 19° a 15′33″

IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”

28 GIUGNO 1965 – 7a TAPPA: LA BAULE – LA ROCHELLE

IL BELGA SELS VINCE A LA ROCHELLE – GIMONDI PERDE LA “MAGLIA GIALLA”
In una giornata di pioggia rivoluzionata la classifica del Giro di Francia
Van De Kerkhove* nuovo «leader» del Tour – Gimondi retrocede al quarto posto e Adorni al settimo – La fuga decisiva dopo cento chilometri di corsa – Complicazioni all’arrivo – Il velodromo è impraticabile causa un temporale – La volata si svolge sul percorso stradale – Polemiche tra gli italiani perché Motta non ha aiutato Gimondi – Oggi arrivo a Bordeaux – Grave caduta di Dalla Bona ieri al Tour dell’Avvenire

*errore di stampa, il cognome esatto del corridore belga è Van De Kerckhove

ARCHIVIO ALMANACCO

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Il castello di Fougères (www.all-free-photos.com)

Il castello di Fougères (www.all-free-photos.com)

ALENTOUR DU TOUR… QUI LE HAVRE

luglio 9, 2015 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Martin, il Tour è già fjnito. Caduta: clavicola fratturata – Cadono Martin e Nibali – “Con Froome ci siamo chiariti” (Gazzetta dello Sport)

Tour de France, cadono Nibali, Froome e la maglia gialla Martin (che si ritira) (Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Stybar gana en un final caótico por la caída de Tony Martin – Contador: “Salvé la caída y la tensión brutal del día” – Tony Martin tiró a Vincenzo Nibali y tiene rota la clavícula – El Orica se queda con 6, pero Matthews con costillas rotas (AS)

Stybar aprovecha el desconcierto – Así fue la caída de Tony Martin, Nibali y Quintana (Marca)

Victoria de Stybar y abandono del líder por lesión – Tony Martin: “La clavícula está rota” – Quintana: “Estoy bien, fue un golpe superficial” – Nibali: “No parece que tenga nada grave”(El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Tony Martin crashes on stage six, taking out defending champion Vincenzo Nibali, but retains yellow jersey (The Independent)

Chaotic Tour claims more victims as Froome escapes unhurt (The Times)

Stybar wins after Martin wipes out (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

Stybar ganó sexta etapa; Nairo se cayó – “Tengo un golpe superficial”: Nairo Quintana (El Tiempo)

“Estoy bien, fue un golpe superficial”: Nairo Quintana – Stylbar ganó la sexta etapa del Tour de Francia (El Espectador)

Francia

Clavicule cassée pour Tony Martin – Stybar opportuniste – Etixx-Quickstep: Bramati sanctionné – Stybar: «C’est dingue ce qui arrive» – Nibali en colère d’avoir chuté – Peeter: «La clavicule de Tony est cassée» – Nibali: «Tout va bien» (L’Equipe)

Tony Martin: Germania

Tour-Aus in Gelb für Tony Martin (Berliner Zeitung)

Schlüsselbeinbruch! Tony Martin stürzt kurz vor Ziel schwer (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Zdenek Stybar: Repubblica Ceca

Česká senzace na Tour de France! Štybar ukázal instinkt zabijáka a ovládl etapu (Právo)

Česká senzace na Tour. Štybar vyhrál po úniku etapu v Le Havru, kterou narušil pád lídra (Lidové noviny)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Doppietta di Greipel, gruppo spaccato in due con tutti i migliori nella prima parte. Commenti?

Nisky: che Tour noioso…..alla vecchia! Quello dell’altro anno era più vario e mosso! Qua o cade qualcuno o non c è nessuno spunto….. e domani se possibile va ancora peggio! Niente auditel domani per il Tour! Sto anno è veramente penoso! Si ci sono due arrivi sullo strappetto ma poca roba considerando che la tappa senza nessuna collina rende piatto e noioso il tema! Poi giù a dire che la corsa è piena di trabocchetti ed è divertente! Sarà… .ma a me sembra che se non cade qualcuno non ci si diverte poi molto

Cronoman82: a prescindere dal percorso, il tour è il tour. D’accordo che lo scorso anno era più movimentato, innegabile, ma la corsa la fanno i corridori. Personalmente non trovo neanche giusta l’assenza di cronometro, ci va un giusto compromesso, né troppo né niente.. comunque forza Vincenzo

Nebe1980: Sono d’accordo sul fatto che ci sia troppo poco cronometro individuale
Però io la frase “il tour è il tour” non la posso sentire, se una corsa è noiosa può essere il giro della campagna beneventana o il Tour de France ma rimane noiosa. Prendiamo i Tour di Indurain e quelli di Armostrong… una noia mortale con i primi 10 giorni di piattume infinito. Altro che grande corsa. La prima settimana di giro è stata bella ed avvincente, molto meglio di quella del Tour anche se questo tour rispetto a qualche anno fa è migliorato quanto a prima settimana

Nisky: onestamente non lo vedo migliorato!l Altro anno è quello partito dalla Corsica, erano impostati bene! Quest’anno è noioso…. non c’è un tema decente, non c’è uno straccio di percorso per inscenar una trama, al massimo arrivo su rampa di un km che significa noia mortale fino all’ultimo km! Il giro era forse esagerato in un senso, ma qui in una settimana abbondante avremo un prologo lungo, due arrivi sullo strappo e una cronosquadre! Poco!!!! Il Tour è il Tour? Vero ci sono tutti i migliori…. ma se dormono nella pancia del gruppo. Manca una tappa più movimentata! Si ok…. il nord della Francia è il nord…. e questo c’è! Allora forse fermarsi 9 tappe è un pò troppo e quantomeno la tappa vallone poteva essere più movimentata! Là cotes più robustine le hanno

in collaborazione con il “Forum dello Scalatore”

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

E’ caduta una stella (Luca Carboni)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: LIVAROT – FOUGÈRES (190,5 Km)

Siamo appena alla settima tappa ma quella che si disputerà domani sarà già una delle ultimissime occasioni per i velocisti che, dopo questo di Fougères avranno a disposizione soli due altri traguardi, quello di Valence, previsto il 19 luglio, e quindi la passerella finale parigina. Sono occasioni alle quali molti degli sprinter in gruppo potrebbero non riuscire ad arrivare, mandati a casa dal tempo massimo dai tapponi pirenaici prima o da quelli alpini poi. Con questa prospettiva c’è da giurare che oggi le loro squadre adotteranno un vero e proprio catenaccio, permettendo sì le fughe da lontano, ma tenendola ad una distanza di sicurezza tale che consenta loro di andare a riprenderle agevolmente. Li aiuterà in questo lavoro un tracciato movimentato altimetricamente ma non assillante, con colline dolci e ben distanti le une delle altre. Anche domani l’arrivo sarà posto al termine di un tratto in pendenza, molto più breve e meno impegnativo rispetto di Le Havre ma che potrebbe comunque risultare indigesto per qualche velocista

METEO TOUR

Previsioni meteo della settima tappa, Livarot – Fougères

Livarot : cielo sereno, 22.3°C (percepiti 19°C), vento moderato da ESE (15-19 Km/h), umidità al 49%
Argentan – sprint (65,5 Km) : cielo sereno, 22.7°C (percepiti 19°C), vento moderato da ESE (16-21 Km/h), umidità al 45%
Ambrières-les-Vallées (139 Km) : cielo sereno, 24.8°C (percepiti 21°C), vento moderato da ESE (18-22 Km/h), umidità al 41%
Fougères : cielo sereno, 25.1°C (percepiti 23°C), vento moderato da SE (14-19 Km/h), umidità al 45%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Stefano: “Nella tappa di Zélande non si sono fatti trovare impreparati gli Astana” (non proprio, visto che hanno lasciato per strada un minuto e mezzo)
De Luca: “Molti si domandano che potrebbe pagare gli sforzi del Giro”
Martinello: “Tappa di Carpentras che prevedeva nel finale la scalata del Tourmalet” (il Tourmalet è sui Pirenei, Carpentras è ai piedi delle Alpi)
Pancani: “Il pericolo dello spartitraffico che i corridori si trovano davanti di continuo” (è sempre lo stesso, che spostano lungo il percorso?)
Pancani: “Rimontare in gruppo”
Pancani: “Il cambio ruola”
El Espectador (quotidiano colombiano): “Stylbar” (Stybar)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della 6a tappa, Abbeville – Le Havre

1° Michele Scarponi
(2° Marco Haller) (distacco abbuonato)
2° Nathan Haas a 22″
3° Louis Meintjes a 1′17″
4° Thomas De Gendt s.t.
5° Ryder Hesjedal s.t.

Classifica generale

1° Michael Matthews
2° Alex Dowsett a 3′59″
3° Adam Hansen a 4′07″
4° Nicolas Edet a 4′30″
5° Laurens Ten Dam a 7′43″
Miglior italiano Luca Paolini, 20° a 15′13″

IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”

27 GIUGNO 1965 – 6a TAPPA: QUIMPER – LA BAULE

GIMONDI SI CONFERMA UN ASSO DEL TOUR – IL BELGA REYBROECK* VINCE A LA BAULE – UNA CADUTA DI MOTTA VICINO AL TRAGUARDO
Superiore alle previsioni il comportamento del giovane corridore bergamasco
Anche nella sesta tappa l’italiano resiste ad una serie di attacchi portati da Poulidor e Yan Looy e conserva la Maglia gialla – Per Adorni immutato il piazzamento in classifica al terzo posto – Durante quarto ieri, nella volata del gruppo – Oggi 219 Km in pianura fino a La Rochelle – Una caduta di Motta vicino al traguardo – Mentre era nelle prime posizioni – Per fortuna, l’italiano non si è fatto male – De Rosso aspetta le montagne – Il francese Nedelec si è ritirato – Primo successo francese al Tour dell’Avvenire – Guyot ha battuto nove compagni di fuga – Lo svizzero Zollinger si frattura tre vertebre

*errore di stampa, il cognome esatto del corridore belga è Reybrouck

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Il porto di Le Havre (flickr)

Il porto di Le Havre (flickr)

ALENTOUR DU TOUR… QUI AMIENS

luglio 8, 2015 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Tour, Greipel concede il bis. Beffati Sagan e Cavendish – L’ottava di Greipel – Vento e pioggia al Tour (Gazzetta dello Sport)

Tour, la dura vita dei gregari: sudore, spinte e ora anche lo zaino portaborracce – Un’altra maxi caduta, si ritira Bouhanni (Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Andre Greipel repite al sprint en la primera etapa tranquila – Bouhanni abandona tras otra caída, pero no tiene fracturas (AS)

Greipel, el más rápido en Amiens (Marca)

Segunda victoria de Greipel – Contador: “Me hubiera gustado estar en la general más cerca de Froome” – Froome: “Sin el amarillo el equipo podrá descansar unos días” – Valverde:”Podía haber ganado, pero solo no me la podía jugar” (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Agony for Cavendish at the Tour (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

Segundo triunfo para Andrei Greipel en el Tour de Francia (El Tiempo)

Greipel ganó su segunda etapa en el Tour; Nairo y Rigo se mantienen (El Espectador)

Francia

Greipel double la mise – Bouhanni chute et abandonne – Démare: «J’y ai cru» – Coquard: «Une chute à la con» – Sanquer «Bouhanni va rebondir» (L’Equipe)

Tony Martin: Germania

André Greipel gewinnt fünfte Etappe – Tony Martin verteidigt Gelb(Berliner Zeitung)

Tour in deutscher Hand: Martin behält Gelb – Zweiter Greipel-Sieg (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Doppietta di Greipel, gruppo spaccato in due con tutti i migliori nella prima parte. Commenti?

Howling Wolf14: Al Tour bisogna avere palle, fegato. Bisogna correre davanti. I lazzaroni vanno a casa. Oggi un tremacoda come Saronni avrebbe preso un quarto d’ora di distacco. Bravo Cocquard. Nonostante 2 cadute, è riuscito ad arrivare 8°. E Pozzato? Qualcuno l’ha visto?

Nebe1980: Al Tour? E allora al giro con gi ultimi a 3 ore dopo due tappe?

in collaborazione con il “Forum dello Scalatore”

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Gorilla (Bruno Mars)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: ABBEVILLE – LE HAVRE (191,5 Km)

Secondo atto della tre giorni della volata messa a far da spartiacque tra le prime insidiose 4 frazioni e il non meno problematico week end bretone, la tappa che terminerà nella celebre città portuale di Le Havre sarà una delle più impegnative tra le sei che gli organizzatori hanno destinato agli sprinter. Il problema principale sarà il disegno del finale, che taglierà fuori dai giochi i velocisti meno resistenti a causa della breve ma ripida Côte d’Ingouville, strappo che inizierà quando mancheranno 1,3 Km all’arrivo e terminerà a 500 metri dal traguardo, anche se la strada – superati questi 850 metri al 7% medio – continuerà dolcemente a “tirare” fin sotto lo striscione. Favoriti gli sprinter alla Degenkolb, che potrebbero trovarsi a sgomitare con corridori avvezzi ad altri tipi di traguardo, sempre che sullo strappo non riesca ad involarsi un “finisseur”. Non sarà questa l’unica insidia di una giornata che sarà caratterizzata anche da diversi saliscendi, poco appariscenti sul grafico altimetrico ma che alla lunga potrebbe pesare, e dal rischio di ventagli poichè gli ultimi 125 Km si snoderanno prevalentemente lungo la ventosa costa della Manica

METEO TOUR

Previsioni meteo della sesta tappa, Abbeville – Le Havre

Abbeville : cielo sereno, 18.6°C (percepiti 14°C), vento moderato da NW (20-22 Km/h), umidità al 50%
Saint-Ouen-sous-Bailly (50 Km) : cielo sereno, 17°C (percepiti 14.5°C), vento moderato da NW (13-19 Km/h), umidità al 61%
Saint Valery-en-Caux (102.5 Km) : cielo sereno, 19.2°C (percepiti 16°C), vento moderato da NW (15-17 Km/h), umidità al 52%
Saint-Léonard – sprint (145.5 Km) : poco nuvoloso, 16.7°C, vento debole da NW (9-14 Km/h), umidità al 62%
Le Havre: cielo sereno, 17.4°C (percepiti 16°C), vento debole da N (9-15 Km/h), umidità al 60%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Martinello: “La prima parte di chi è caduto è rientrato”
Lelli: “La squadra spesso si perdono”
Novelli: “Giro d’Idalia”
Televideo: “Bohuanni” (Bouhanni)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della 5a tappa, Arras – Amiens

1° Sebastian Langeveld
2° Ryder Hesjedal s.t.
3° Alex Dowsett s.t.
4° Stephen Cummings s.t.
5° Angelo Tulik s.t.
Miglior italiano Matteo Bono, 17° s.t.

Classifica generale

1° Michael Matthews
2° Adam Hansen a 3′53″
3° Nicolas Edet a 4′16″
4° Alex Dowsett a 5′16″
5° Laurens Ten Dam a 7′30″
Miglior italiano Luca Paolini, 15° a 11′55″

IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”

26 GIUGNO 1965 – 5a TAPPA / 1a SEMITAPPA: SAINT-BRIEUC – CHÂTEAULIN
5a TAPPA / 2a SEMITAPPA: CIRCUITO DI CHÂTEAULIN (cronometro individuale)

AL TOUR POULIDOR ATTACCA, MA GIMONDI DIFENDE IL PRIMATO – CALCIO: OGGI UNGHERIA-ITALIA DIFFICILE ESAME PER GLI AZZURRI
Il Giro ciclistico di Francia e la partita di Budapest al centro dell’interesse – Tre nostri corridori si sono piazzati nei primi cinque posti – La “cronometro” favorevole agli italiani
Poulidor vince la tappa, ma Gimondi, giunto dopo il francese, perde solo 7 secondi e conserva la maglia gialla – Motta terzo e Adorni quinto – Il vincitore del Giro d’Italia migliora nettamente in classifica generale – Successo dell’olandese Van Espen nella semitappa del mattino – Per la prima volta al Tour il controllo «antidoping»

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

La cattedrale di Amiens (wikipedia)

La cattedrale di Amiens (wikipedia)

ALENTOUR DU TOUR…. QUI CAMBRAI

luglio 7, 2015 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Tour, colpo doppio Martin. Si prende tappa e maglia(Gazzetta dello Sport)

Tour, per Martin vittoria (sul pavé) e maglia gialla. Nibali attacca, i big resistono(Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Tony Martin se viste de líder y Contador sobrevivió al pavés – Contador: “Salvé el día a pesar de una avería a 25 km de meta” – Froome: “Estoy muy feliz por superar el adoquín” – El Movistar celebra San Fermín (AS)

Combate nulo entre los ‘gallos’ – Así quedó la rueda de Contador – (Marca)

Etapa y liderato para Tony Martin – ‘Purito’ Rodriguez:”He pasado bien el pavés, eso es porque estoy en forma” – Valverde: ”Podía haber ganado, pero solo no me la podía jugar” – (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Chris Froome tames Cambrai’s cobbles to stay in control – Fabian Cancellara forced to withdraw after cycling 50km to finish line with a broken back following horror crash (The Independent)

Tony Martin’s late charge built on teamwork – Tony Martin’s victory plays perfectly into hands of Chris Froome (The Times)

Brilliant Martin takes Froome’s yellow jersey (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

Martin gana y es líder; Nairo y Urán salvan el pavé – Urán y su herida de ‘guerra’ tras la cuarta etapa del Tour de Francia (El Tiempo)

Nairo y Rigo, sin inconvenientes en el pavé – Tony Martin, amarillo de fe (El Espectador)

Francia

La sensation Barguil – Martin en jaune, Pinot dans le rouge – Pinot va «déterminer de nouveaux objectifs» – Martin: «J’étais à la limite» – «Un grand soulagement» pour Froome – Contador a pris un risque – Bouhanni: «J’étais au taquet» (L’Equipe)

Tony Martin: Germania

Tony Martin gewinnt Etappe und fährt in Gelb(Berliner Zeitung)

Martin am Ziel seiner Träume: Mit Solosieg ins Gelbe Trikot (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Nibali il più aggressivo sul pavè, ma stavolta Froome, Contador e Quintana non si staccano. Tentativo nel finale (dopo la fine del pavè) di Tony Martin, che conquista tappa e maglia. Commenti?

Howling Wolf14: I grandi favoriti sono rimasti tutti insieme, addirittura anche Purito, ma qualche vittima il pavé l’ha fatta: Pinot, Keldermann, Daniel Martin e Rolland definitivamente fuori classifica.

in collaborazione con il “Forum dello Scalatore”

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Pietre (Antoine)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: ARRAS – AMIENS (189,5 Km)

Sulla carta quella che verrà sarà una delle tappe più semplici del Tour 2015, prima di tre frazioni consecutive destinate ai velocisti che traghetteranno il gruppo in Bretagna, teatro del secondo week di gara, quello che riserverà l’attesissima cronometro a squadre. Lungo i 189,5 Km che condurranno i corridori da Arras ad Amiens non s’incontreranno gran premio della montagna, anche se il profilo altimetrico non sarà certo un “piattone” poichè oggi s’incontreranno per la prima volta i caratteristici “mangia e bevi” della strana pianura francese, che veramente pianeggiante lo è solo in rari casi. Gli unici “brividi” di giornata – eventualità di corsa a parte – li forniranno il traguardo volante ad abbuoni di Rancourt, in programma poco prima di metà tappa, e le concitate fasi che porterranno alla volata, dove s’incontrerà un falsopiano in lievissima ascesa a cavallo dello striscione dell’ultimo chilometro, tratto che potrebbe risultare fatale per i velocisti più affaticati.
Abbiamo detto, però, di tappa facile sulla carta, poichè nella realtà potrebbe rivelarsi molto più dispendiosa, stando alle previsioni meteo che, se da una parte annunciano un gradito abbassamento delle temperature e qualche goccia d’acqua, dall’altra prospettano un’altra giornata caratterizzata da vento forte, con tutti i rischi connessi alla formazione di ventagli

METEO TOUR

Previsioni meteo della quinta tappa, Arras – Amiens

Arras : pioggia debole (0,2 mm), 16.1°C (percepiti 9°C), vento forte da WSW (31-43 Km/h), umidità al 80%
Héninel (50 Km) : pioggia debole (0,2 mm), 15.9°C (percepiti 9°C), vento moderato da WSW (30-43 Km/h), umidità al 84%
Rancourt – sprint (89,5 Km) : pioggia debole (0,1 mm), 17°C (percepiti 11°C), vento moderato da WSW (27-38 Km/h), umidità al 77%
Albert (145.5 Km) : nuvole sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 16.9°C (percepiti 11°C), vento moderato da W (27-39 Km/h), umidità al 80%
Amiens : cielo sereno, 19.3°C (percepiti 14°C), vento moderato da W (30-41 Km/h), umidità al 62%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Stefano: “La maglia gialla di Cancellara si è dovuta ritirare”
Martinello: “Per fortuna potrebbe diventare un inferno” (se ti sentono i corridori!!!)
Pancani: “Sta rimontando la posizione di Peter Sagan”
De Stefano: “Le televisioni di ogni mondo”
De Stefano: “Tappa interamente concepita in Belgio”
Martinello: “Uno speciale artricolo”
Martinello: “La velocità non ha mai calato”
Martinello: “Sarebbe un record, quattro giorni e quattro maglie gialle cambiate” (dovranno lavarle tra una tappa e l’altra)
Pancani: “Tony Martin non ha più nessuno alle sue spalle” (ritirati tutti e vittoria finale a Martin?)
Tosatto: “Il settore pavè”
De Stefano: “Vediamo la premiazione della maglia verde sulle spalle di Greipel” (ben accomodata!)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della 4a tappa, Seraing – Cambrai

1° Alex Dowsett
2° Michael Matthews a 9′11″
3° Pieter Weening s.t.
4° Adam Hansen s.t.
5° Greg Henderson s.t.
Miglior italiano Damiano Caruso (BMC Racing Team), 15° a 9′11″

Classifica generale

1° Michael Matthews
2° Adam Hansen a 3′53″
3° Nicolas Edet a 4′16″
4° Alex Dowsett a 5′16″
5° Laurent Didier a 7′30″
Miglior italiano Davide Cimolai, 11° a 9′17″

IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”

25 GIUGNO 1965 – 4a TAPPA: CAEN – SAINT-BRIEUC

SORGELOOS PRIMO A SAINT-BRIEUC – GIMONDI RIMANE “MAGLIA GIALLA”
Il belga si è imposto in volata – Lunga e sfortunata fuga di Timmermans – Nessun mutamento in classifica generale – Oggi il Giro ciclistico di Francia presenta due semitappe: 147 chilometri in linea con arrivo a Châteaulin e 27 chilometri a cronometro individuale – Nel Tour dell’Avvenire vince il polacco Blabzin

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Il secondo dei sette tratti di pavè affrontati nel corso della tappa di Cambrai (Google Street View)

Il secondo dei sette tratti di pavè affrontati nel corso della tappa di Cambrai (Google Street View)

ALENTOUR DU TOUR… QUI HUY

luglio 7, 2015 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Tour, Froome in giallo. Vince Purito, maxi-caduta(Gazzetta dello Sport)

Paurosa caduta. E al Tour entra la safety car. E Froome stacca tutti a Huy(Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Purito toma Huy, Contador cede tiempo y Froome es líder – Contador, en Huy: “Las piernas me iban bastante duras” – Froome: “Me encanta volver a verme con el maillot amarillo” – Purito: “Ha sido más duro por el ritmo y por los golpes” – Una tremenda caída neutralizó la etapa y forzó 4 abandonos (AS)

Purito, el guardián del Muro – Así fue la caída que paró el Tour de Francia – Kreuziger se sale en plena curva cuando los Tinkoff preparaban la subida al muro de Huy (Marca)

‘Purito’ reina en el Muro de Huy en una jornada caótica – Froome: “No me siento más fuerte que el resto” – ‘Purito’: “Ganar en Huy es algo muy especial” – Contador: “He perdido un tiempo muy bueno” (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Froome takes yellow jersey amid crash chaos (The Independent)

Froome seizes lead after crash hits peloton (The Times)

Froome takes yellow jersey as enormous crash mars Tour de France (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

Fuerte caída en la etapa 3 del Tour de Francia – Joaquim Rodríguez ganó en el Muro de Huy; Quintana fue noveno (El Tiempo)

La fuerte caída en la tercera etapa del Tour que originó los primeros abandonos – Nairo Quintana, noveno en la tercera etapa del Tour – Rigoberto Urán estuvo dentro de la caída de la tercera etapa del Tour – La pistola que disparó a Nairo (El Espectador)

Francia

Rodriguez a fait le mur – Vertèbre cassée pour Bonnet – Froome: «Il est bien trop tôt» – Grosse chute dans le peloton – Rodriguez: «Je suis comme le bon vin» – Le peloton en souffrance – Prudhomme: «Il n’y avait plus d’ambulance» – Contador «pas inquiet» – Gallopin: «Aux 500m, j’y croyais» (L’Equipe)

Fabian Cancellara: Svizzera

Brutta caduta per Cancellara (Corriere del Ticino)

Cancellera perd son maillot jaune après une chute collective (24 Heures)

Cancellara nach Sturz chancenlos – Froome neuer Leader (Neue Zürcher Zeitung)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Previsioni sulla tappa?

Howling Wolf14: Io mi aspetto una sparata di Geraint Thomas sul Muro di Huy. Obiettivo maglia gialla. Purito Rodriguez ha le gambe legnose. Nessuno è più adatto di lui ad un arrivo di questo tipo, ma dubito che potrà essere competitivo. C’è il rischio, anzi, che perda ancora. L’impulso dovrebbe portare Nibali, Quintana, Pinot e Valverde a cercare di recuperare subito almeno una parte del tempo perduto ieri nei confronti di Contador e Froome, ma su una salita così breve possono guadagnare solo briciole. La ragione prevarrà sull’impulso, i big battuti ieri giocheranno qualcosa solo negli ultimi 300 metri. Forse fa eccezione il solo Valverde, che tanto è subalterno a Quintana in casa Movistar e può quindi anche rischiare di bruciarsi ulteriormente senza compromettere le ambizioni del team, imperniato attorno al colombiano.

Nebe1980: Io spero che prevalga l’istinto, il ciclismo da ragionieri non mi piace

Mauro Facoltosi: Brutta caduta nel gruppo lanciato ad alta velocità a 50 Km dall’arrivo. A terra, tra gli altri, Dumoulin (costretto al ritiro) e la maglia gialla Cancellara. Tutte le ambulanze sono impegnate nel luogo della caduta e per questo motivo la direzione del Tour ha fermato la corsa (con qualche protesta da parte di alcuni corridori)

Howling Wolf14: E’ stata una brutta caduta, che ha coinvolto più di 20 corridori, ma mi pare – e spero di non sbagliare – che non vi fossero feriti in gravissime condizioni, tali da giustificare la neutralizzazione della corsa. Noi da fuori non ne possiamo sapere tan to quanto quelli che sono là, ma per quel che s’è visto la corsa, secondo me, poteva andare avanti. Non è la prima volta che cadono 20 corridori insieme. Mi auguro che il peggior contuso abbia solo fratture.

Mauro Facoltosi: La neutralizzazione è stata decisa perchè tutte le ambulanze al seguito erano state dirottate sul luogo della caduta. Nel caso di un’ulteriore incidente più avanti non ci sarebbe stata la possibilità di garantire una rapida assistenza medica agli infortunati.

Mauro Facoltosi: In un’intervista pubblicata su l’Equipe il direttore del Tour Prudhomme ha confermato che la tappa è stata fermata perchè tutte le ambulanze (4 per la precisione, più 2 auto) erano state fermate sul luogo dell’incidente. Per fare un paragone con il Giro, al Tour hanno 4 ambulanze e 2 auto dei medici, al Giro – stando a quando comunicato da Vegni durante il dopotappa di oggi pomeriggio – alle due auto si affiancano 5 ambulanze, ma c’è uno stretto contatto con il 118. In caso di caduta di massa le 5 ambulanze vengono riservati ai feriti più gravi, per gli altri vengono allertati i mezzi locali del 118

Nebe1980: o mi aspetto un grande attaccdo di Nairo Quintana da lontano sulle montagne. Nibali potrebbe tentare già da domani ma l’anno scorso è stata una situazione particolare. Froome ha la sparata alla Purito ma è forte anche sulle grandi salite però è troppo robotico, se qualcosa non va secondo i piani lui va in tilt quindi Quintana e Contador se ritrova la condizione possono inscenando azioni imprevedibili e da lontano mandarlo in tilt Comunque buono il fatto di aver evitato la prima settimana stile Leblanc con 10 giorni lungo le desolate pianure francesi ma 13 Km a cronometro individuale sono davvero troppo pochi, è bastata una tappa di pianura per annullarne completamente gli effetti. Comunque io se fossi Froome mi preoccuperei perchè a quanto pare la maglia gialla in questo tour non porta bene

in collaborazione con il “Forum dello Scalatore”

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Stop! (Sam Brown)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: SERAING – CAMBRAI (223,5 Km)

Sono due le tappe “spauracchio” del Tour 2015 e in nessun caso si tratta di frazioni di montagna. Quelle sono attese per natura, queste due stanno da tempo togliendo il sonno a chi punta a vestirsi di giallo sugli Champs-Élysées: una è la cronosquadre di domenica prossima, l’altra è la frazione che domani introdurrà il gruppo in Francia, viaggiando per 223,5 Km dalla cittadina belga di Seraing a Cambrai. E’ la tappa più lunga di questa edizione, la prima delle due nelle quali si supereranno i 200 Km, ma non è questo il problema. E non lo è nemmeno l’altimetria, che proporrà di rilevante solamente la facilissima salitella della cittadella di Namur, da superare ad una cinquantina di chilometri dalla partenza. Dopo le ventose dighe olandesi, il muro di Huy e il non prevedibile capitombolo in mezzo al gruppo che ha spedito a casa Dumoulin, il “pepe” alla corsa lo daranno le pietrose strade dell’”Inferno del Nord”, riproposte dopo il successo della tappa dell’Arenberg del Tour dell’anno scorso. In tutto si dovranno affrontare 13,3 Km di pavè, suddivisi in 7 tratti, sei dei quali concentrati negli ultimi 46 Km di gara, con i più impegnativi piazzati per ultimi. Il terzultimo, lungo 1500 metri, debutterà con un sensibile restringimento della sede stradale, che si accompagnerà ad un tratto in salita che metterà ancor più in fila il gruppo, selezionandolo naturalmente. Il penultimo è il più lungo e a circa metà dei suoi 3,7 Km si affronterà un’insidiosa curva a 45°, mentre l’ultimo misurerà 2,3 Km e terminerà quando mancheranno 11 Km al traguardo e, dunque, ci sarà più asfalto per tentare di recuperare rispetto all’anno scorso, quando c’erano appena 5 Km di strada nuovamente liscia verso la foresta dell’Arenberg

METEO TOUR

Previsioni meteo della quarta tappa, Seraing – Cambrai

Seraing : nuvole sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 29°C (percepiti 27°C), vento moderato da SW (15-20 Km/h), umidità al 43%
Côte de la Citadelle de Namûr (GPM – 53 Km) : nuvole sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 29,1°C (percepiti 27°C), vento moderato da SW (18-22 Km/h), umidità al 45%
Pont-à-Celles – 1° settore di pavè (103,5 Km) : nuvole sparse, 28,7°C (percepiti 25.5°C), vento moderato da WSW (22-26 Km/h), umidità al 50%
Famars – 2° settore di pavè (177.5 Km) : nuvole sparse, 25,6°C (percepiti 21°C), vento moderato da WSW (23-28 Km/h), umidità al 51%
Cambrai : nuvole sparse, 25,5°C (percepiti 21°C), vento moderato da W (23-31 Km/h), umidità al 51%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Pancani: “Conclusione in cima al fascino del muro di Huy”
Martinello: “Ha picchiato diverse escoriazioni”
Pancani: “Gran premio della montagno”
Pancani: “Si stacca ancora la maglia gialla di Fabian Cancellara” (è rimasto nudo in corsa?)
De Stefano: “La compagno di squadra”
De Stefano: “Il nostro video si sdoppia in due per il viso di Vincenzo Nibali” (troppo gonfio?)
De Stefano: “La grafica della tappa di domani è tutta un programma” (è la tappa del pavè, ma altimetricamente è quasi completamente piatta)
Televideo: “Tejai Van Garderen” (Tejay)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della 3a tappa, Anversa – Huy

1° Michael Matthews
2° Greg Henderson a 7′25″
3° Laurens Ten Dam a 8′00″
4° Marco Haller a 9′51″
5° Alexander Kristoff s.t.
Miglior italiano Davide Cimolai, 9° a 10′02″

Classifica generale

1° Michael Matthews
2° Adam Hansen a 3′53″
3° Markel Irizar s.t.
4° Nicolas Edet a 4′16″
5° Stijn Devolder a 4′21″
Miglior italiano Davide Cimolai, 11° a 9′17″

IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”

24 GIUGNO 1965 – 3a TAPPA: ROUBAIX – ROUEN

GIMONDI VINCE A ROUEN E CONQUISTA LA MAGLIA GIALLA
Nella terza tappa del Giro di Francia affermazione di un nostro ciclista
Il corridore bergamasco ha tagliato il traguardo con un lieve vantaggio su Wright e su altri otto compagni di fuga – L’episodio decisivo a poca distanza dall’arrivo – Il gruppo con Yan De Kerkhove, Yan Looy, Adorni e Poulidor giunge staccato di 32″ – Grave incidente a Georges Groussard: il francese cade e si frattura il femore – Oggi la Caen-Saint-Brieuc di 227 km – Anni 1°, Capodivento 2° nel Tour dell’Avvenire

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Primissimo piano sul ripido muro di Huy, grande vedette della 3a tappa del Tour de France (seagate29er.wordpress.com)

Primissimo piano sul ripido muro di Huy, grande ''vedette'' della 3a tappa del Tour de France (seagate29er.wordpress.com)

ALENTOUR DU TOUR… QUI ZÉLANDE

luglio 5, 2015 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Vincenzo Nibali, il Tour parte in salita. “Solo questione di sfortuna”. – Tour: Greipel re dello sprint. Cancellara si mette il giallo. Nibali perde 1′28″ da Froome (Gazzetta dello Sport)

Tour de France, Nibali fora e perde un minuto e mezzo rispetto ai favoriti (Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Froome y Contador meten 1:28 y 1:24 a Quintana y Nibali – Contador: “Las diferencias son buenas para una etapa llana” – Chris Froome: “Teníamos que vigilar a Contador” (AS)

Hachazo de Contador (Marca)

Greipel al sprint, Cancellara de amarillo – Quintana: “Evitamos que la diferencia fuese mayor” – Contador: “Las diferencias son buenas” (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Mark Cavendish blames team-mates after failing to win stage two (The Independent)

Greipel the sprint king as Cavendish fades (The Times)

Curse of Cav strikes again as Griepel wins sprint (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

Nairo cedió terreno en la segunda etapa del Tour de Francia (El Tiempo)

Nairo Quintana cedió terreno en la segunda etapa del Tour de Francia (El Espectador)

Francia

C’est déjà le grand écart! – Etixx-Quickstep a raté son coup – Pinot: «C’était la panique» (L’Equipe)

Andrè Greipel: Germania

Andre Greipel gewinnt zweite Tour-Etappe (Berliner Zeitung)

Martin fährt wieder an Gelb vorbei – Etappensieg für Greipel (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Fabian Cancellara: Svizzera

Cancellara in maglia gialla (Corriere del Ticino)

Fabian Cancellara s’empare du maillot jaune! (24 Heures)

Tour de France: Cancellara schlüpft ins Maillot Jaune (Neue Zürcher Zeitung)

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

E’ arrivata la bufera (Renato Rascel)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: ANVERSA – HUY (159,5 Km)

Sbarcato in Belgio, il Tour incontrerà la tappa altimetricamente più impegnativa della prima settimana di gara. Non si potrà certo parlare di montagne, salendo al massimo sino ai 258 metri della Côte d’Ereffe, ma ci aspetta un finale ad altissima gradazione alcoolica e non soltanto per l’arrivo sul tremendo muro di Huy, ma anche per la situazione venutasi a creare in classifica dopo la tappa delle dighe olandesi. Molti tra i pretendenti alla maglia gialla parigina e al podio finale, su tutti Vincenzo Nibali e Nairo Quintana, si ritrovano già con un sensibile fardello sul gruppone e certamente cercheranno di sfruttare le difficoltà offerte dagli ultimi 50 Km per tentare di cominciare a sgretolare il distacco accusato da Contador e Froome. Il tracciato proporrà i primi quattro gran premi della montagna del Tour 2015 e, oltre alle lotte di classifica, ci sarà gran bagarre anche da coloro che puntano, invece, ad indossare la maglia a pois di miglior scalatore. Le polveri potrebbe accendersi in qualsiasi punto di questo finale, probabilmente in vista della penultima “côte”, quella corta ma già impegnativa di Cherave (1,3 Km al 8,1%), che sarà attaccata 5 Km prima di giungere ai piedi della temuta verticale finale, dal 1983 luogo dell’arrivo della Freccia Vallone ma che finora mia era stata affrontata al Tour de France. A renderla selettiva non sono soltando le sue tremende inclinazioni (9,6% la pendenza massima su 1,3 Km, 26% quella massima) ma anche una carreggiata notevolmente ristretta, per la quale avrà grandissima importanza anche la posizione nel gruppo con la quale ci si presenterà all’appuntamento con il primo arrivo in salita del Tour 2015

METEO TOUR

Previsioni meteo della terza tappa, Anversa – Huy

Anversa : cielo sereno, 24°C (percepiti 21°C), vento moderato da WSW (15-19 Km/h), umidità al 37%
Glabbeek (50.5 Km) : cielo sereno, 23.4°C (percepiti 20°C), vento moderato da WSW (15-17 Km/h), umidità al 39%
Andenne (105 Km) : cielo sereno, 24.4°C (percepiti 23°C), vento moderato da WSW (11-13 Km/h), umidità al 44%
Huy : cielo sereno, 23.5°C (percepiti 22°C), vento moderato da WSW (11-12 Km/h), umidità al 41%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Martinello: “Un’ottava piazza che ha affettivamente colto”
Novelli: “Questa mattina sono partiti cauti” (infatti nella prima ora sono stati percorsi 46 Km)
Novelli: “Rischio di forte vento dall’Oceano” (deve essere ben forte per arrivare dall’Oceano fino in Olanda)
Novelli: “C’è un’ondata di nuvole basse che arrivano dall’Atlantico”
Novelli: “Dovranno infilarsi all’interno di questo imbuto di maltempo”
Pancani: “Prima caduta del Tour” (era la terza di giornata)
Pancani: “Un abbuono senza abbuoni”
De Stefano: “Grazie agli abbuoni, che sono tornati nel 2008 al Tour de France” (erano stati aboliti nel 2008 e sono stati ripristinati quest’anno)
Pancani: “Assolutamente meritata questa maglia gialla di Greipel” (Greipel ha vinto la tappa, la maglia l’ha presa Cancellara)
Pancani: “Froome ha un minuto su Contador” (è di soli 12 secondi il distacco in classifica tra i due)
De Stefano: “Bisogna accettare anche queste domande” (ripetendo quello che aveva appena detto Nibali… ma Vincenzo aveva detto “giornate”)
Televideo: “Zalande” “Zelande” (Zélande)
Televideo: “Il messinese paga dazio arrivando con 1′28″ di ritardo da Froome e 1′24″ da Contador” (è il contrario)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della 2a tappa, Utrecht – Zélande

1° Adam Hansen
2° Thomas Voeckler s.t.
3° Nicolas Edet s.t.
4° Brice Feillu s.t.
5° Laurent Didier s.t.
Miglior italiano Giampaolo Caruso, 42° a 6′02″

Classifica generale

1° Brice Feillu
2° Laurent Didier a 41″
3° Adam Hansen s.t.
4° Nicolas Edet a 1′04″
5° Thomas Voeckler s.t.
Miglior italiano Giampaolo Caruso, 10° a 6′06″

IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”

23 GIUGNO 1965 – 2a TAPPA: LIEGI – ROUBAIX

GIMONDI PASSA AL SECONDO POSTO NELLA CLASSIFICA GENERALE DEL TOUR
La tappa di ieri, a Roubaix, vinta da Van de Kerkhove* davanti all’italiano – Il belga ha conquistato anche la maglia gialla – Adorni ottavo in graduatoria a 1′37″ – Oggi arrivo a Rouen – Il Tour dell’Avvenire: Antonio Albonetti secondo sul traguardo di Roubaix.

*errore di stampa, il cognome esatto del corridore belga è Van De Kerckhove

ARCHIVIO ALMANACCO

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La diga che ha ospitato lepilogo della prima tappa in linea del Tour 2015 (wikipedia)

La diga che ha ospitato l'epilogo della prima tappa in linea del Tour 2015 (wikipedia)

ALENTOUR DU TOUR… QUI UTRECHT

luglio 4, 2015 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Tour, Dennis da record. Nibali è il più veloce tra i big (Gazzetta dello Sport)

Tour de France, maglia gialla a Dennis. Nibali il migliore tra i big (Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Dennis es el primer líder y Pinot da un aviso al ‘Big Four’ – Quintana: “Di el máximo en una crono muy exigente” – Dennis, el contrarrelojista más rápido de la historia: 55,4 km/h (AS)

Primer mordisco de Nibali – Dennis ‘vuela’ y hace historia (Marca)

Rohan Dennis, primer maillot amarillo – Quintana: “Me he encontrado bien” – Movistar, campeón en su clase (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Rohan Dennis claims yellow jersey after winning Dutch stage one ‘Super happy’ Cavendish aims to climb stage ladder (The Independent)

Tour de France: Dennis powers into yellow jersey (The Times)

Dennis takes yellow jersey in Tour opener (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

“Es una contrarreloj muy exigente; me encuentro bien”: Nairo Quintana(El Tiempo)

Rigoberto Urán, el mejor colombiano en la primera CRI del Tour – Pinot: “Los 20 segundos que le saco a Nairo Quintana son una anécdota” Un Tour con aroma a café – Nairo Quintana: “Ha sido una contrarreloj muy exigente, pero me sentí bien” (El Espectador)

Francia

Le premier bouquet pour Dennis – 55,446 – Pinot: «Je suis dans les temps» (L’Equipe)

Rohan Dennis: Australia

Aussie Rohan Dennis wins opening stage of Tour de France 2015 (The Age)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Previsioni sul Tour 2015? Chi prevarrà tra i 4 grandi favoriti (Nibali, Contador, Quintana, Froome?

Howling Wolf14: Froome dà 6″ a Contador, 8″ a Valverde, 13″ a Nibali e Quintana, 24″ a Purito

Mauro Facoltosi: Mi riferivo alla classifica finale

Nebe1980: E’ ancora presto per dare un giudizio su Contador, lui ha avuto il picco di forma nella seconda settimana di giro e quindi secondo me farà questa settimana in crescendo cercando di difendersi e sarà al meglio quando inizieranno le montagne. Nibali invece deve cercare di avvantaggiarsi sugli altri in questa prima settimana che presenta tappe insidiose ma deve stare attento a non arrivare in debito nella terza settimana altrimenti sarebbero dolori

in collaborazione con il “Forum dello Scalatore”

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Dedicata alla crono record di Dennis

Speedy Gonzales (Peppino di Capri)

Dedicata all’unica cronometro individuale del Tour

Il tempo se ne va (Adriano Celentano)


a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: UTRECHT – ZÉLANDE (166 Km)

L’altimetria completamente pianeggiante e il chilometraggio relativamente basso non devono trarre in inganno: la prima frazione in linea sarà una delle più insidiose dell’intero Tour 2015. Tutta “colpa” degli ultimi 50 Km di gara, caratterizzati da tre tratti in cui si gareggerà praticamente in “mare aperto”, percorrendo 5 lunghe dighe artificiali, costruite per separare le acque del Mare del Nord da quelle più interne dei “polder”. Vien facile intuire che, in questo contesto ambientale, l’insidia maggiore sarà quella del vento, che potrebbe provocare fratture nel gruppo, con diversi corridori – magari anche di punta – costretti ad un surplus di lavori per rientrare in un gruppo che, nei chilometri conclusivi di una frazione, normalmente viaggia a ritmi elevati. Il vento potrebbe risultare decisivo anche per l’esito della volata, poichè gli ultimi 2,5 Km si svolgeranno interamente su una diga, con il traguardo collocato appena si sarà tornati sulla terraferma, sull’isola artificiale di Neeltje Jans

METEO TOUR

Previsioni meteo della prima tappa, Utrecht – Zélande

Utrecht: pioggia debole (0,3 mm) e schiarite, 25.8°C (percepiti 27°C), vento debole da ENE (3-4 Km/h), umidità al 66%
Rotterdam – Sprint (80.5 Km) : pioggia debole (0,5 mm) e schiarite, 24.8°C, vento debole da W (8-9 Km/h), umidità al 66%
Hellevoetsluis (114.5 Km) : pioggia debole (0,4 mm) e schiarite, 21.7°C (percepiti 18°C), vento moderato da WNW (16-19 Km/h), umidità al 78%
Zélande : previsioni non disponibili

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Davide Novelli: “E’ un disegno ricavato all’interno del centro storico di Utrecht”
Davide Novelli: “Questo Trou” (Tour, detto così significa “buco”)
Lelli: “L’asfalto si squama”
Pancani: “Il Tour de Frank”
Pancani: “Cronometro di Bergerac, dove ha ufficialmente vinto il Giro d’Italia Vnicenzo Nibali, ovviamente al Tour”
De Stefano: “Il termometro si è fatto sentire parecchio”
Televideo: “Kiedermann” (Kelderman)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della 1a tappa, circuito a cronometro di Utrecht, e prima classifica generale

1° Mikael Cherel
2° Brice Feillu a 1′08″
3° Armindo Fonseca a 1′11″
4° Giampaolo Caruso a 1′12″
5° Perrig Quéméneur s.t.

IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”

22 GIUGNO 1965 – 1a TAPPA / 1a SEMITAPPA: COLONIA – LIEGI
2a TAPPA / 2a SEMITAPPA: LIEGI – LIEGI (CRONOMETRO A SQUADRE)

IL BELGA VAN LOOY CONQUISTA LA PRIMA MAGLIA GIALLA DEL TOUR
Nel Giro ciclistico di Francia un avvio senza sorprese
L’ex campione del mondo guida la classifica grazie al successo in volata sul traguardo di Liegi – Alla Ford-Gitane la semitappa a cronometro a squadre, che è costata a Motta un ritardo di oltre tre minuti – Adorni a 1′23″ dall’asso fiammingo – Oggi duecento chilometri con arrivo a Roubaix. Nel Tour dell’Avvenire: Monti vince a Liegi

ARCHIVIO ALMANACCO

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La torre campanaria del duomo di Utrecht (www.domtoren.nl)

La torre campanaria del duomo di Utrecht (www.domtoren.nl)

ALENTOUR DU TOUR… RADUNO DI PARTENZA

luglio 3, 2015 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

IL POKER D’ASSI

Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Il Tour dà i numeri: 1 Nibali, 31 Froome, 41 Contador, 51 Quintana (Gazzetta dello Sport)

Tour de France, una maglia per 4. Ecco i grandi favoriti del 2015 – Tour de France 2015, sabato il via. Ecco le 10 tappe decisive (Corriere della Sera)

Contador: Spagna

Valverde y Nairo Quintana: “Venimos a ganar el Tour” – Froome: “La decepción de 2014 supone ahora un aliciente” – Nibali: “Estoy casi igual de forma que el año pasado” – Nairo Quintana debutará a las 15:00; Contador, a las 17:13 – Tom Dumoulin: máximo favorito al primer amarillo (AS)

Alberto Contador, a las 17:13 – Valverde confía en ayudar a su líder: “Este Tour favorece a Quintana”(Marca)

Froome: “Yo ya he ganado el Tour, tengo menos presión” – Nairo Quintana:”Para mí, los favoritos son Nibali y Contador” (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Twins Simon and Adam Yates have a mountain to climb during Tour of duty – Alberto Contador’s Giro d’Italia efforts have raised ‘more doubts’ about his – Can Chris Froome secure the yellow jersey for Team Sky again? (The Independent)

Contador hopes to be fit for Tour (The Time)

“Road to redemption starts in Pyrenees – if I get there” – Three British cities vie for 2017 Grand Depart – Who can win the Tour de France? – Contador: Only making history keeps me going – MTN-Qhubeka carry hopes of Africa (The Daily Telegraph)

Quintana: Colombia

Nairo se quita presión: “para mí, los favoritos son Nibali y Contador” (El Tiempo)

“Venimos con un objetivo claro: ganar el Tour con Nairo”: Alejandro Valverde (El Espectador)

Francia

Le contre-la-montre est-il ringard? – La recette d’une semaine sexy – Bouhanni: «Je suis prêt mentalement à aller sprinter» – Nibali: «C’était prévu d’être à ce niveau» – Gallopin «vise les étapes» – Voeckler peste contre les bonifs – Quintana ne se cachait pas – Mais où en est Péraud? (L’Equipe)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

a partire dalla seconda puntata

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Pronti, partenza, via! (Fabri Fibra)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: CIRCUITO DI UTRECHT (13,8 Km)

Sarà l’edizione più atipica degli ultimi 80 anni quella che scatterà domani da Utrecht, ventunesima partenza del Tour de France fuori dai confini nazionali. Da quando sono state introdotte le cronometro alla Grande Boucle (correva l’anno 1935), infatti, non s’era mai vista una penuria di chilometri da percorre contro il tempo come quest’anno: ce ne saranno appena 41,8 Km, suddivisi tra i 28 della a sua volta atipica cronosquadre di Plumelec e i 13,8 Km della frazione che darà il via al 102° Tour de France. Con la prospettiva sia d’indossare la maglia gialla, sia dell’unica occasione nella quale far più male possibile agli scalatori, i passisti vivranno “alla morte” i 14000 metri scarsi del tracciato disegnato dagli organizzatori sulle strade di Utrecht, che si annuncia velocissimo a causa della morfologia totalmente pianeggiante del terreno di gara: previsti circa 15 minuti di gara per i corridori più veloci, ad una media che potrebbe “sfondare” il tetto dei 55 Km/h. Sarà anche l’atto d’apertura di una prima settimana poco impegnativa sul piano altimetrico, ma che il quotidiano sportivo francese “L’Equipe” ha osato definito “sexy”: dopo questa crono d’avvio, nelle prime 96 ore i corridori dovranno sciropparsi i forti venti che spirano dal Mare del Nord, poi il tremendo Muro di Huy e, per finire, i sette settori di pavè che s’incontreranno sulla strada per Cambrai. Il tutto con l’incubo dei ritiri, che potrebbero penalizzare le formazioni alla luce della particolare collocazione della cronometro a squadre, in programma dopo nove giorni di gara, agli albori della seconda settimana di Tour.

METEO TOUR

Previsioni meteo della prima tappa, circuito di Utrecht (cronometro individuale)

Utrecht – partenza primo corridore : poco nuvoloso con possibilità di deboli ed isolate precipitazioni, 32.8°C (percepiti 37°C), vento moderato da W (17-20 Km/h), umidità al 53%
Utrecht – arrivo ultimo corridore: nuvole sparse, 29°C (percepiti 26°C), vento moderato da WNW (19-24 Km/h), umidità al 62%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Televideo: “Tabres” (Tarbes)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Così finì il Tour nel 2014, secondo Gomez Addams

1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Davide Cimolai (Lampre – Merida) a 50′26″
3° Elia Viviani (Cannondale) a 51′44″
4° Marcel Kittel (Team Giant-Shimano) a 55′57″
5° Jean Marc Marino (Cannondale) a 58′38″

IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”

21 GIUGNO 1965 – RADUNO DI PARTENZA A COLONIA

IL TOUR PARTE OGGI DA COLONIA. ADORNI E MOTTA TRA I FAVORITI
Dalla Germania al Belgio la prima tappa del Giro di Francia
De Rosso completa il terzetto delle «speranze» italiane – Poulidor, in assenza di Anquetil, promette una grande corsa, ma gli stessi tecnici francesi non credono in lui – Van Looy e Wolfshohl costretti a rinunciare alla doppia posizione di ciclisti e giornalisti: faranno soltanto i corridori – Una breve tappa in linea e una «cronometro» a squadre nella giornata iniziale. Tour dell’Avvenire: Diaz vince ad Eupen

ARCHIVIO ALMANACCO

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Panorama di Utrecht (www.sportstoursinternational.co.uk)

Panorama di Utrecht (www.sportstoursinternational.co.uk)

TOUR 2014 VS TOUR 2015 – LE SQUADRE AL VIA

luglio 3, 2015 by Redazione  
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Sarà più che mai un Tour de France stellare quello che prenderà il via da Utrecht e, rispetto ai big che prenderanno il via, si fa prima a dire chi invece non è presente e su tutti spicca il nome di Marcel Kittel insieme a quelli di Philippe Gilbert, Greg Van Avermaet e, in chiave classifica generale, di Fabio Aru e Mikel Landa, che comunque sarebbero stati al debutto nella Grande Boucle. Gli altri big, a partire da Alberto Contador, Chris Froome, Vincenzo Nibali e Nairo Quintana – citando in rigoroso ordine alfabetico i nomi di coloro che si giocheranno il successo finale – ci sono tutti e di seguito analizziamo come di consueto il roster di ciascuna delle 22 formazioni in gara, confrontandolo con quello di un anno fa. Si potrà facilmente notare come il livello medio sia decisamente cresciuto

ASTANA 2014: Vincenzo Nibali, Jakob Fuglsang, Andriy Grivko, Dmitriy Gruzdev, Maxim Iglinskiy, Tanel Kangert, Michele Scarponi, Alessandro Vanotti, Lieuwe Westra
ASTANA 2015: Vincenzo Nibali, Lars Boom, Jakob Fuglsang, Andriy Grivko, Dmitriy Gruzdev, Tanel Kangert, Michele Scarponi, Rein Taaramäe, Lieuwe Westra

Così come nel 2014 il capitano unico sarà Nibali, con la differenza che allora era considerato il numero 3 dopo Contador e Froome mentre ora si presenta da campione uscente e, quantomeno, con pari chances rispetto allo spagnolo, al britannico e a Quintana; oltre ai riconfermati Fuglsang, Kangert e Scarponi, anche Taaramae potrà dare un apporto in montagna superiore a quello di Iglinskiy, così come Boom nella cronosquadre e nella tappa del pavè in particolare potrà dare un apporto ben più consistente rispetto a Vanotti. Dunque, la formazione attuale è superiore

AG2R 2014: Jean-Christophe Péraud, Romain Bardet, Mikael Cherel, Samuel Dumoulin, Ben Gastauer, Blel Kadri, Sébastien Minard, Matteo Montaguti, Christophe Riblon
AG2R 2015: Jean-Christophe Péraud, Jan Bakelants, Romain Bardet, Mikael Cherel, Ben Gastauer, Damien Gaudin, Christophe Riblon, Johan Vansummeren, Alexis Vuillermoz

Saranno ancora una volta Péraud e Bardet i due leader per quanto riguarda la classifica generale, ma stavolta su entrambi le aspettative sono cresciute anche se l’ex biker è apparso in ritardo di condizione nelle ultime uscite. Per il resto Vuillermoz e Bakelants sono sulla carta superiori a Kadri e Montaguti in montagna così come non vi era nella formazione di un anno fa un uomo da pavè come Vansummeren; da verificare se Riblon tornerà ai livelli del 2013 e se Gastauer confermerà quanto di buono fatto un anno fa. mentre manca nella compagine attuale un velocista in grado di raccogliere piazzamenti come era Dumoulin. Ciò non toglie che il roster del 2015 si lasci nettamente preferire

FDJ 2014: Arnaud Démare, William Bonnet, Mickaël Delage, Arnold Jeannesson, Matthieu Ladagnous, Cédric Pineau, Thibaut Pinot, Jérémy Roy, Arthur Vichot
FDJ 2015: Thibaut Pinot, William Bonnet, Sébastien Chavanel, Arnaud Démare, Alexandre Geniez, Matthieu Ladagnous, Steve Morabito, Jérémy Roy, Benoit Vaugrenard

Così come un anno fa la formazone transalpina è incentrata su Démare per le volate e su Pinot, che si cimenterà nella difficile impresa di tentare di salire nuovamente sul podio e in montagna, oltre a Geniez che può essere messo sullo stesso piano di Jeannesson, avrà al fianco anche Morabito. Dal momento che i supporting cast per le volate di Démare all’incirca si equivalgono è la presenza dello svizzero che fa sì che la formazione attuale abbia qualcosina in più

TEAM SKY 2014: Christopher Froome, Bernhard Eisel, Vasil Kiryienka, David Lopez, Mikel Nieve, Danny Pate, Richie Porte, Geraint Thomas, Xabier Zandio
TEAM SKY 2015: Christopher Froome, Peter Kennaugh, Leopold Koenig, Wout Poels, Richie Porte, Nicolas Roche, Luke Rowe, Ian Stannard, Geraint Thomas

Per il terzo anno di fila Froome, reduce dal vittorioso Delfinato, sarà il leader unico di quella che con Koenig, Poels, Roche e Kennaugh, oltre ai riconfermati Porte e Thomas (che, peraltro dovrebbero andare più forte di un anno fa, al di là di un Giro da dimenticare per l’australiano), è una vera e propria corazzata in montagna. Tutto sommato, anche nelle frazioni meno impegnative Rowe e soprattutto Stannard sono in grado di non far rimpiangere Pate e Kiriyenka: pertanto è netta la superiorità del roster del 2015

TINKOFF-SAXO 2014: Alberto Contador, Daniele Bennati, Jesús Hernández, Rafal Majka, Michael Mørkøv, Sérgio Paulinho, Nicolas Roche, Michael Rogers, Matteo Tosatto
TINKOFF-SAXO 2015: Alberto Contador, Ivan Basso, Daniele Bennati, Roman Kreuziger, Rafal Majka, Michael Rogers, Peter Sagan, Matteo Tosatto, Michael Valgren

Nel 2014 Contador si è presentato al Tour reduce da un Delfinato in cui era stato dominante, al di là del successo andato a Talansky, mentre ora è reduce da un Giro vinto senza mai dare un’impressione di strapotere e potrebbe, almeno in parte, pagare gli sforzi della corsa rosa. Invece, Kreuziger e Basso dovrebbero essere più competitivi che sulle strade italiane e pertanto in grado, quantomeno, di non far rimpiangere Roche ed Hernández e di supportare un Rogers che sembra meno forte di un anno fa; chiaramente a essere determinante in montagna sarà Majka, che arriva al Tour con aspettative molto maggiori che nel 2014, quando fu convocato all’ultimo momento. Ma è, soprattutto, la presenza di un atleta vincente come Sagan che fa sì che la preferenza vada con buon margine alla formazione attuale

MOVISTAR 2014: Alejandro Valverde, Imanol Erviti, John Gadret, Jesús Herrada, Beñat Intxausti, Ion Izagirre, Rubén Plaza, José Joaquín Rojas, Giovanni Visconti
MOVISTAR 2015: Nairo Quintana, Winner Anacona, Jonathan Castroviejo, Alex Dowsett, Imanol Erviti, José Herrada, Gorka Izagirre, Adriano Malori, Alejandro Valverde

Un anno fa Valverde era il leader della compagine iberica per la classifica generale mentre adesso, malgrado una primavera da incorniciare e il recente successo ai campionati nazionali, è il numero due dietro a Quintana. Per il resto sulla carta la formazione attuale ha qualcosa in più in pianura e nella cronosquadre grazie a Malori, Dowsett e Castroviejo e qualcosa in meno in volata, dove non c’è un corridore in grado di piazzarsi come era Rojas, e in montagna dove José Herrada e Gorka Izagirre non valgono i rispettivi fratelli e Anacona è sulla carta alla pari con Gadret. Tuttavia la presenza di Quintana è evidentemente decisiva per far sì che il roster attuale si faccia preferire

BMC 2014: Tejay Van Garderen, John Darwin Atapuma, Marcus Burghardt, Amaël Moinard, Daniel Oss, Michael Schar, Peter Stetina, Greg Van Avermaet, Peter Velits
BMC 2015: Tejay Van Garderen, Damiano Caruso, Rohan Dennis, Daniel Oss, Manuel Quinziato, Samuel Sánchez, Michael Schar, Greg Van Avermaet, Danilo Wyss

Dopo il podio sfumato un anno fa a causa della crisi sul Port de Balés Van Garderen ci riprova, forte dell’ottima condizione mostrata al Delfinato, e avrà al suo fianco quando la strada sale Wyss, Sánchez e Damiano Caruso che sono come minimo alla pari dei vari Atapuma, Moinard, Stetina e Velits, senza dimenticare che Dennis quando è in condizione è in grado di dire la sua anche in montagna oltre che nelle prove contro il tempo. L’australiano e Quinziato saranno determinanti nella cronosquadre e nel complesso la formazione del 2015 ha decisamente qualcosa in più

LOTTO BELISOL 2014: Jurgen Van Den Broeck, Lars Ytting Bak, Bart De Clercq, Tony Gallopin, André Greipel, Adam Hansen, Gregory Henderson, Jurgen Roelandts, Marcel Sieberg
LOTTO SOUDAL 2015: Tony Gallopin, Lars Ytting Bak, Thomas De Gendt, Jens Debusschere, André Greipel, Adam Hansen, Gregory Henderson, Marcel Sieberg, Tim Wellens

Ancora una volta la formazione belga punterà prima di tutto sulle volate di Greipel, che avrà al suo fianco un collaudato supporting cast con Debusschere al posto di Roelandts che non dovrebbe spostare gli equilibri. Sono, inoltre, cresciute rispetto a un anno fa le aspettative su Gallopin, specie nelle frazioni di media montagna, mentre per quanto riguarda la classifica generale Wellens da meno garanzie di quelle che dava Van Den Broeck e come ultimo uomo per la salita il De Gendt attuale ne offre molte meno di quelle che dava De Clercq. Pertanto è la formazione del 2014 ad avere qualcosina più

GIANT-SHIMANO 2014: Marcel Kittel, Roy Curvers, Koen De Kort, John Degenkolb, Dries Devenyns, Tom Dumoulin, Cheng Ji, Albert Timmer, Tom Veelers
GIANT-ALPECIN 2015: John Degenkolb, Warren Barguil, Roy Curvers, Koen De Kort, Tom Dumoulin, Simon Geschke, Georg Preidler, Ramon Sinkeldam, Albert Timmer

Dumoulin è reduce da un grande Giro di Svizzera e si candida prepotentemente ad aggiudicarsi la crono di Utrecht. Inoltre Barguil, e in misura minore Preidler e Geschke, possono provare a dire la loro in montagna a differenza di chi c’era nel 2014. Tuttavia l’assenza di un fuoriclasse delle volate come Kittel, anche considerando il fatto che Degenkolb non ha brillato nelle ultime uscite, è pesantissima e fa sì che la preferenza vada alla compagine di un anno fa

KATUSHA 2014: Joaquim Rodríguez, Vladimir Isaychev, Alexander Kristoff, Luca Paolini, Alexander Porsev, Egor Silin, Gatis Smukulis, Simon Spilak, Yuri Trofimov
KATUSHA 2015: Joaquim Rodríguez, Giampaolo Caruso, Jacopo Guarnieri, Marco Haller, Dmitry Kozontchuk, Alexander Kristoff, Alberto Losada, Tiago Machado, Luca Paolini

Saranno ancora una volta Rodríguez e Kristoff i due leader della formazione russa ma a essere diverse per entrambi rispetto al 2014 sono le aspettative, alla luce dell’impressionante serie di vittorie collezionata in stagione dal norvegese e dal fatto che il catalano ha preparato al meglio il Tour, a differenza di un anno fa quando è arrivato al Tour in ritardo di condizione dopo la caduta che l’ha costretto a ritirarsi dal Giro. Nelle tappe a loro congeniali i due avranno rispettivamente al fianco Guarnieri, che ha qualcosa in più di Porsev, e il terzetto Caruso-Machado-Losada, che a sua volta ha qualcosa in più di quello formato da Spilak Trofimov e Silin. Per tutte queste ragioni è netta la superiorità del roster del 2015

ORICA-GREENEDGE 2014: Simon Gerrans, Michael Albasini, Simon Clarke, Luke Durbridge, Mathew Hayman, Jens Keukeleire, Christian Meier, Svein Tuft, Simon Yates
ORICA-GREENEDGE 2015: Simon Gerrans, Michael Albasini, Luke Durbridge, Daryl Impey, Michael Matthews, Svein Tuft, Pieter Weening, Adam Yates, Simon Yates

Come di consueto la formazione australiana punterà, oltre che alla cronosquadre in cui come sempre dirà la sua, più alle tappe che alla classifica generale e lo farà sia nelle frazioni di media montagna con i riconfermati Albasini e Gerrans (anche se il secondo arriva in Francia con una condizione sulla carta inferiore rispetto a un anno fa), sia in quelle più impegnative con Simon Yates che ha un anno di esperienza in più e sarà questa volta affiancato anche da Adam, sia in quelle meno impegnative con un atleta vincente come Matthews, che nel 2014 non era al via. E’ soprattutto la sua presenza a decretare una certa superiorità per la formazione attuale

OMEGA-QUICKSTEP 2014: Mark Cavendish, Jan Bakelants, Michal Golas, Michal Kwiatkowski, Tony Martin, Alessandro Petacchi, Mark Renshaw, Niki Terpstra, Matteo Trentin
ETIXX-QUICKSTEP 2015: Michal Kwiatkowski, Mark Cavendish, Michal Golas, Tony Martin, Mark Renshaw, Zdenek Stybar, Matteo Trentin, Rigoberto Urán, Julien Vermote

Ancora una volta la formazione belga punterà sulle volate di Cavendish – che avrà come al solito in Renshaw l’ultimo uomo, anche se manca nel roster del 2015 un penultimo uomo al livello di Petacchi – su Tony Martin per la crono di Utrecht e non solo e su Kwiatkowski per le frazioni di media montagna, dal momento che il campione del mondo, a differenza di un anno fa quando ci si attendeva potesse entrare nella top ten, non sembra in grado di lottare per la classifica generale. Per la montagna ci sarà comunque Urán, anche se chiaramente si tratta di un’incognita considerando che è reduce da un Giro sfortunato, e per la tappa del pavè Stybar rimpiazzerà più che degnamente Terpstra, senza dimenticare Trentin che però ha avuto una stagione fin qui difficile e potrebbe non avere la stessa condizione del 2014. Per tutte queste ragioni possiamo stabilire un’approssimativa parità tra i due roster

EUROPCAR 2014: Pierre Rolland, Yukiya Arashiro, Bryan Coquard, Cyril Gautier, Yohann Gene, Alexandre Pichot, Perrig Quéméneur, Kévin Réza, Thomas Voeckler
EUROPCAR 2015: Pierre Rolland, Bryan Coquard, Cyril Gautier, Yohann Gene, Bryan Nauleau, Perrig Quéméneur, Romain Sicard, Angelo Tulik, Thomas Voeckler

Saranno due i leader della compagine transalpina, ovvero Rolland per la classifica generale e Coquard per le volate: su entrambi le aspettative sono maggiori dal momento che il primo ha preparato al meglio il Tour a differenza che nel 2014, in cui aveva disputato da protagonista il Giro, e il secondo si presenta al via non più come semisconosciuto ma come uno degli sprinter più quotati. Aggiungiamoci un uomo in più come Sicard che, insieme ai soliti Gautier e Voeckler (anche se l’alsaziano sembra in declino), punterà ai successi parziali nelle frazioni di media montagna. Per tutto questo la formazione del 2015 ha sicuramente qualcosa in più

BELKIN 2014: Bauke Mollema, Lars Boom, Stef Clement, Steven Kruijswijk, Tom Leezer, Bram Tankink, Laurens Ten Dam, Sep Vanmarcke, Maarten Wynants
LOTTO-JUMBO 2015: Wilco Kelderman, Robert Gesink, Steven Kruijswijk, Tom Leezer, Paul Martens, Bram Tankink, Laurens Ten Dam, Jos Van Emden, Sep Vanmarcke

Ennesimo cambio di denominazione per la formazione erede della vecchia Rabobank che, rispetto a un anno, fa deve fare i conti con la defezione di un cacciatore di tappe come Boom, rimpiazzato da Martens che non è alla sua altezza, mentre per quanto riguarda la classifica generale saranno quattro e non più tre gli uomini in grado di puntare a una top ten: si tratta dei riconfermati Ten Dam e Kruijswijk – dal quale ci si attende molto alla luce di un Giro d’Italia corso da grande protagonista ma che potrebbe chiaramente pagare gli sforzi della corsa rosa – di Gesink e Kelderman, che debutta alla Grande Boucle prendono il posto del solo Mollema. In considerazione di questo possiamo stabilire un giudizio di parità tra le due compagini

TREK 2014: Frank Schleck, Matthew Busche, Fabian Cancellara, Markel Irizar, Gregory Rast, Andy Schleck, Danny Van Poppel, Jens Voigt, Haimar Zubeldia
TREK 2015: Bauke Mollema, Julián Arredondo, Fabian Cancellara, Stijn Devolder, Laurent Didier, Markel Irizar, Bob Jungels, Gregory Rast, Haimar Zubeldia

Rispetto a un anno fa viene riconfermato in chiave classifica generale il regolarista Zubeldia, mentre i fratelli Frank ed Andy Schleck, rispettivamente fuori per un problema al ginocchio il primo e ritirato dalle competizioni il secondo, vengono rimpiazzati da Mollema, che è in grado di garantire un rendimento analogo a quello dei due lussemburghesi, e da Arredondo, che più che a un buon piazzamento finale dovrebbe puntare ad aggiudicarsi una tappa di montagna ma che ha deluso nelle ultime uscite. Per il resto la principale carta per un successo parziale nella crono di Utrecht, e non solo, rimane Cancellara, mentre vengono meno il veterano Voigt e un velocista in grado di piazzarsi come Van Poppel, sostituiti da Devolder, che potrebbe dire la sua nella tappa del pavè, e soprattutto dall’astro nascente Jungels che, se si eccettua l’alta montagna, si è dimostrato competitivo su tutti i terreni. In virtù della presenza del giovane lussemburghese assegniamo una lievissima preferenza al roster attuale

LAMPRE-MERIDA 2014: Rui Costa, Davide Cimolai, Kristijan Durasek, Chris Horner, Sacha Modolo, Nelson Oliveira, Ariel Richeze, José Serpa, Rafael Valls
LAMPRE-MERIDA 2015: Rui Costa, Matteo Bono, Davide Cimolai, Kristijan Durasek, Nelson Oliveira, Rubén Plaza, Filippo Pozzato, José Serpa, Rafael Valls

Ancora una volta sarà Rui Costa l’uomo faro dell’unica formazione italiana al via. Nella sua caccia a un piazzamento nei primi 10 della generale non potrà più contare in montagna su un corridore del livello di Horner, che comunque arrivò al Tour in ritardo di preparazione per una caduta nei mesi precedenti, che verrà rimpiazzato da un ottimo cronoman come Plaza. Va detto, però, che in particolare Valls e Durasek sono cresciuti rispetto alla passata stagione. La compagine blu-fucsia è, invece, meno competitiva nelle volate dove accanto a Cimolai vi sarà il solo Pozzato, che proverà a farsi valere anche nella tappa del pavè, al posto di Modolo e Richeze. Per tutte queste ragioni i due roster all’incirca si equivalgono

GARMIN SHARP 2014: Andrew Talansky, Janier Alexis Acevedo, Jack Bauer, Alex Howes, Benjamin King, Sebastian Langeveld, Ramunas Navardauskas, Tom-Jelte Slagter, Johan Vansummeren
CANNONDALE-GARMIN 2015: Andrew Talansky, Jack Bauer, Nathan Haas, Ryder Hesjedal, Kristijan Koren, Sebastian Langeveld, Daniel Martin, Ramunas Navardauskas, Dylan Van Baarle

Così come al Giro mettiamo a confronto la Cannondale-Garmin attuale con la Garmin di un anno fa, perchè la maggior parte dei corridori ora in forza alla compagine di Vaughters provengono da lì. Se nel 2014 il solo Talansky era in grado di dire la sua in classifica generale quest’anno, sebbene vada aggiunto che lo statunitense ha dimostrato meno rispetto a dodici mesi fa, quando arrivò al Tour forte del successo al Giro del Delfinato, vi saranno anche Daniel Martin e un Hesjedal che è stato grandissimo protagonista al Giro e ha le caratteristiche per ripetersi anche in Francia. Non si può dire neppure che l’irlandese e il canadese prendono il posto di atleti in grado di lottare per dei successi parziali e, anzi, in tal senso ci si attende di più da Navardauskas, dopo il trionfo di un anno fa a Bergerac: pertanto la formazione del 2015 è superiore

COFIDIS 2014: Daniel Navarro, Nicolas Edet, Egoitz García, Cyril Lemoine, Luis Ángel Maté, Rudy Molard, Adrien Petit, Julien Simon, Rein Taaramäe
COFIDIS 2015: Nacer Bouhanni, Nicolas Edet, Christophe Laporte, Luis Ángel Maté, Daniel Navarro, Florian Sénéchal, Julien Simon, Geoffrey Soupe, Kenneth Vanbilsen

La formazione francese ormai da 19 stagioni nel professionismo punterà ancora su Navarro per tentare di raggiungere una top ten e al fianco dello spagnolo in montagna ci saranno i riconfermati Edet e Maté, ma non una potenziale spalla del livello di Taaramäe. La defezione dell’estone viene, però, più che ampiamente compensata dall’innesto di un velocista in grado di vincere come Bouhanni, che avrà un valido ultimo uomo in Soupe, al di là della caduta ai campionati nazionali che ne ha messo a rischio la partecipazione alla Grande Boucle. Pertanto è la compagine attuale a lasciarsi preferire

IAM CYCLING 2014: Mathias Frank, Sylvain Chavanel, Martin Elmiger, Heinrich Haussler, Reto Hollenstein, Roger Kluge, Jérome Pineau, Sebastien Reichenbach, Marcel Wyss
IAM CYCLING 2015: Mathias Frank, Matthias Brändle, Sylvain Chavanel, Stef Clement, Jérome Coppel, Martin Elmiger, Reto Hollenstein, Jarlinson Pantano, Marcel Wyss

Secondo appuntamento con la Grande Boucle per la formazione elvetica che punterà ancora una volta su Frank per la classifica, ma lo svizzero non ha dimostrato fin qui la stessa condizione di un anno fa, quando salì sul podio al Giro di Svizzera. Le alternative Pantano e Coppel non sembrano all’altezza in montagna di Reichenbach, ma va detto che il francese insieme a Brändle, Clement – che è in grado di dire la sua anche nelle frazioni di media montagna – e al riconfermato Sylvain Chavanel possono fare molto bene nelle prove contro il tempo. A livello di ossatura complessiva la formazione del 2015 ha, quindi, sulla carta qualcosa in più, ma dal momento che la condizione di Frank è un’incognita diamo un giudizio di parità

NETAPP ENDURA 2014: Leopold Koenig, Jan Bárta, David De La Cruz, Zakkari Dempster, Bartosz Huzarski, Tiago Machado, José Mendes, Andreas Schillinger, Paul Voss
BORA-ARGON 2015: Emanuel Buchmann, Jan Bárta, Sam Bennett, Zakkari Dempster, Bartosz Huzarski, José Mendes, Dominik Nerz, Andreas Schillinger, Paul Voss

La formazione tedesca puntava tutto o quasi un anno fa su un buon piazzamento nella generale di Koenig, nel 2015 rimpiazzato da Nerz, che non lo vale così come ovviamente Buchmann e Bennett non valgono quando la strada sale Machado e De La Cruz. Ma il talentuoso neo campione tedesco e l’irlandese sono comunque in grado di andare a caccia di un successo parziale nelle frazioni meno impegnative: considerando che per il resto le due formazioni sono identiche, assegniamo una preferenza a quella del 2014, ma solo per un’incollatura

BRETAGNE-SÉCHÉ ENVIRONNEMENT 2014: Brice Feillu, Jean Marc Bideau, Anthony Delaplace, Romain Feillu, Armindo Fonseca, Arnaud Gérard, Florian Guillou, Benoit Jarrier, Florian Vachon
BRETAGNE-SÉCHÉ ENVIRONNEMENT 2015: Eduardo Sepúlveda, Frederic Brun, Anthony Delaplace, Pierrick Fédrigo, Brice Feillu, Armindo Fonseca, Arnaud Gérard, Pierre-Luc Périchon, Florian Vachon

Sarà probabilmente ancora una volta questa la formazione cenerentola del Tour de France. A differenza di un anno fa accanto allo sperimentato Brice Feillu, che proverà ad andare a caccia di una tappa o della top 20 finale, troviamo un Fonseca cresciuto nelle volate, un discreto scalatore come Sepúlveda e un veterano che sembra ritrovato a buoni livelli come Fédrigo. Per tutto questo il roster del 2015 è superiore

CANNONDALE 2014: Peter Sagan, Maciej Bodnar, Alessandro De Marchi, Edward King, Kristijan Koren, Marco Marcato, Jean-Marc Marino, Fabio Sabatini, Elia Viviani
MTN-QHUBEKA 2015: Daniel Teklehaimanot, Edvald Boasson Hagen, Stephen Cummings, Tyler Farrar, Jacques Van Rensburg, Reinard Van Rensburg, Merhawi Kudus, Louis Meintjes, Serge Pauwels

Mettiamo infine a confronto la novità di questo Tour, ovvero la MTN-Qhubeka, con la Cannondale che si è fusa con la Garmin. Indubbiamente, anche se in passato lo sono stati, attualmente sia Boasson Hagen che Farrar non sono vincenti quanto Sagan e Viviani, ma d’altro canto la compagine sudafricana presenta buoni scalatori come Teklehaimanot, Kudus, Pauwels e soprattutto Meintjes a fronte del solo De Marchi, mentre Cummings è all’incirca alla pari di Bodnar e Koren a livello di rendimento nelle prove contro il tempo. Attribuiamo comunque una lievissima preferenza alla Cannondale

Marco Salonna

MA IL VISCO È SEMPRE PIÙ BLU!!!

giugno 23, 2015 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Un Giro tutto all’arrembaggio, corso con il coraggio e la fantasia dei grandi del ciclismo quello che ha interpretato il nostro Giovanni ‘Visco’ Visconti.
Scatti, controscatti, lunghe fughe, inseguimenti hanno caratterizzato le tre settimane di Corsa Rosa del ragazzo italiano, che ha saputo così infiammare i cuori e riaccendere le emozioni degli appassionati, oramai purtroppo costretti a sorbirsi il ciclismo robotico importato da oltre oceano.
Azioni grintose e da fondista di rango grazie alle quali Giovanni ha conquistato la prestigiosa Maglia Blu, che premia il miglior scalatore del Giro d’Italia.
Dopo essermi entusiasmato come tanti spettatori davanti al televisore durante i pomeriggi di maggio, ho deciso di mettermi d’accordo con Visco per parlare della sua carriera, del Giro appena concluso e dei prossimi obiettivi stagionali.
Ecco cosa mi ha raccontato.

L’ultimo Giro d’Italia ci ha dato la conferma che sei un ciclista eclettico, veloce ma con il fondo per andare forte anche nelle tappe più dure dei grandi giri. Oggi ti senti più un corridore competitivo per questi tipi di traguardi o per le corse di un giorno?

Certamente con il passare degli anni la muscolatura è cambiata, mi sento meno esplosivo e meno adatto a percorsi nervosi come l’Amstel, ma più competitivo nelle tappe lunghe e difficili di montagna o nelle classiche dure come Liegi, Lombardia e San Sebastian.

Molte persone si domandano se, a conti fatti, sia stato un errore essere rimasto per due settimane in classifica al Giro e avere avuto così meno “spazio” per le fughe. Cosa ne pensi?

Non penso assolutamente che sia stato un errore, anche perchè l’Astana tirava indipendentemente dal fatto che io fossi in fuga, per provare a vincere le tappe. Inoltre ho centrato fughe che sono arrivate, ma in una ho trovato un super Formolo (4° tappa, n.d.r) e nella seconda tappa vinta da Gilbert (18° tappa, n.d.r) non sono riuscito ad agganciarmi per un pelo al gruppo dei fuggitivi che è giunto all’arrivo.

Visti i risultati nelle difficili tappe tipo il Galibier del 2013, al Tour dello scorso anno e al Giro, come riesci a coniugare le tue legittime aspirazioni con i vincoli di squadra? Non pensi che per certi traguardi (penso ad es. alla Liegi e al Lombardia) il ruolo da gregario ti stia un po’ stretto?

No, perchè mi sento ancora fisicamente integro e in forte crescita e penso che le soddisfazioni più importanti per me debbano ancora venire. E’ inoltre un grande privilegio e onore essere l’ultimo uomo di un campione come Valverde che ha vinto corse che si adattano anche alle mie caratteristiche; oltretutto stare al suo fianco negli ultimi chilometri può permettermi di giocare le mie opportunità sfruttando eventualmente il gioco di squadra.

Alcuni tifosi, difatti, rimpiangono i tempi in cui correvi per Luca Scinto. Una squadra più piccola ma che ti garantiva il ruolo di capitano. Correre senza i gradi di leader ti produce sicuramente meno stress. Di contro, tuttavia, questo può precluderti certi obiettivi alla tua portata. Con questa scelta ritieni di aver raggiunto un tuo equilibrio?

Sì, è una squadra Pro Tour che mi offre la possibilità di crescere. Come ti ho detto, sono convinto di avere ancora diverse stagioni davanti per migliorare e la Movistar è la squadra adatta. Entrarvi è stata una mia scelta che non rimpiango sicuramente.

Ti avevo già detto che il Mondiale di Richmond, con strappi in lastricato e strade tortuose che non permettono il recupero, è adatto alle tue caratteristiche, dato che hai già vinto un Giro delle Fiandre under 23. Cosa ne pensi?

Come accennavo in precedenza le mie caratteristiche sono cambiate ma farò di tutto per arrivare al cento per cento della condizione perché quando le gambe girano, tutti i tracciati sembrano adatti.

Ti vedremo al Tour anche quest’anno o pensi di concentrarti sul finale di stagione correndo la Vuelta ?

No, giugno e luglio saranno mesi di stacco e di riposo, da dedicare anche alla famiglia dopo tanti impegni. Certamente ho in programma di partecipare alla Vuelta per affinare la forma.

In ogni caso quali sono i tuoi prossimi obbiettivi?

Non parteciperò al Campionato Italiano che non reputo adatto alle mie caratteristiche poiché non si corre in circuito, inoltre la preparazione mi impegnerebbe troppo sia mentalmente che fisicamente. Ritornerò in corse minori spagnole come il Circuito de Getxo (già vinto nel 2012, in calendario il 31 luglio 2015 n.d.r) per riprendere il ritmo di gara, poi correrò il Giro di Polonia, la Vuelta e mi concentrerò sul finale di stagione.

Francesco Gandolfi

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Visconti in maglia azzurra allultimo Giro dItalia (@giovisco Twitter)

Visconti in maglia azzurra all'ultimo Giro d'Italia (@giovisco Twitter)

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