LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): RODEZ – CARCASSONNE
luglio 17, 2022 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Si torna a Carcassone ad un anno dalla vittoria allo sprint di Mark Cavendish, ma ci sono ottime probabilità che stavolta a tagliare per primo la linea d’arrivo non sia un velocisti. I continui saliscendi renderanno molto problematica la tappa da controllare per le loro squadre e anche oggi potrebbe andare in porto la fuga da lontano. Sempre che il gran caldo non costringa l’organizzazione a prendere provvedimenti
Se il caldo non costringerà l’organizzazione ad accorciare la tappa (previsti quasi 40° al traguardo), come recentemente successo alla Route d’Occitanie, questa sarà la seconda frazione più lunga dell’edizione 2002 del Tour, una delle tre a superare la distanza di 200 Km. L’arrivo sarà a Carcassonne, sullo stesso rettilineo dove dodici mesi fa il britannico Mark Cavendish – quest’anno assente – s’impose allo sprint ottenendo la sua quarta e ultima vittoria, al termine di una frazione facilissima, quasi completamente pianeggiante. Ripetersi, per i velocisti, non sarà gioco facile perché stavolta il percorso avrà tutt’altro aspetto e di pianura vera se ne incontreranno poca, praticamente “confinata” ai 13 Km conclusivi. In precedenza il percorso proporrà sin dalla partenza un continuo saliscendi e in particolare si contano 14 brevi ascese, mai difficili ma che metteranno a dura prova le squadre degli sprinter, chiamate a lavorare per andare a riprendere i fuggitivi di giornata su di un tracciato che non rende molto facile questo tipo di operazioni. Non è escluso, quindi, che la fuga da lontano rimanga tale fin sotto gli imponenti baluardi delle famose fortificazioni di Carcassonne.

La cittadella fortificata di Carcassonne e l’altimetria della quindicesima tappa (whc.unesco.org)
METEO TOUR
Rodez : cielo sereno, 29.2°C, vento debole da ESE (6-8 km/h), umidità al 27%
Côte d’Ambialet (GPM – 68.9 Km): sole e caldo, 36°C, vento debole da SE (4-5 km/h), umidità al 27%
Revel (141.7 Km): sole e caldo, 37.4°C, vento debole da ESE (5 km/h), umidità al 21%
Carcassonne : sole e caldo, 36.7°C, vento moderato da ESE (19-23 km/h), umidità al 22%
GLI ORARI DEL TOUR
12.55: inizio diretta su Eurosport1
13.15: partenza da Rodez
14.45: inizio diretta su RAI2
14.45-14.55: GPM della Côte d’Ambialet
16.30-16.45: traguardo volante di Saint-Ferréol
16.40-16.55: GPM della Côte des Cammazes
17.40-18.05: arrivo a Carcassonne
RASSEGNA STAMPA
Tour, Matthews supersonico spegne il sogno di Bettiol. Pogacar, attacco a vuoto
Gazzetta dello Sport – Italia
Matthews slavil, Pogačar ni pridobil niti sekunde
Delo – Slovenia
Vingegaard forsvarer med stil sin førertrøje under Pogacars angreb på en dag, hvor australier vandt
Politiken – Danimarca
Matthews ends five-year wait for Tour de France victory
The Daily Telegraph – Regno Unito
Matthews vainqueur, Vingegaard ne cède rien
L’Équipe – Francia
Vingegaard aguanta el pulso
AS – Spagna
Michael Matthews boekt fantastische overwinning na zenuwslopende finale, Vingegaard doorstaat aanvalswerk Pogacar
Het Nieuwsblad – Belgio
Matthews wint Tour-rit na waanzinnige ontknoping
De Telegraaf – Paesi Bassi
Michael Matthews gewinnt Hitzeschlacht
Luxemburger Wort – Lussemburgo
Matthews besitzt das größte Stehvermögen in der Ausreißergruppe
Kicker – Germania
Австралиец Мэттьюс выиграл 14-й этап «Тур де Франс»
Sport Express – Russia
Michael Matthews ganó la etapa 14 del Tour de Francia 2022
El Espectador – Colombia
Aussie Michael Matthews wins Tour de France stage 14 after solo ride
The Sydney Morning Herald – Australia
TOURALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della quattordicesima tappa, Saint-Étienne – Mende
1° Reinardt Janse Van Rensburg
2° Caleb Ewan s.t.
3° Frederik Frison s.t.
4° Tim Wellens s.t.
5° Mads Pedersen a 11′03″
Miglior italiano Luca Mozzato, 15° a 13′32″
Classifica generale
1° Caleb Ewan
2° Anthony Turgis a 12′17″
3° Reinardt Janse Van Rensburg a 12′18″
4° Frederik Frison a 12′48″
5° Michael Mørkøv a 14′31″
Miglior italiano Luca Mozzato, 32° a 1h5′00″
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Garzelli: “Tenere sotto contrallo la fuga”
Garzelli: “È una situazione di corsa che stanno andando molto forte”
Rizzato: “La caduta di ieri ha picchiato duro”
Garzelli: “Domani la volata non arriverà”
Garzelli: Domani tappa che dovranno salvarsi”
Garzelli: “Speriamo possa cambiare la ruota interiore”
Garzelli: “L’inerzia della fuga è di andare più veloci”
Garzelli: “Questi 15 Km a 15 Km dalla conclusione”
Garzelli: “Questa lunga curva a destra che Alberto ha paura”
Televideo: “Jokob Fuglsang” (Jakob)
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992
Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
14a TAPPA: SESTRIERE – ALPE D’HUEZ (186.5 Km) – 19 LUGLIO 1992
SOLO CHIAPPUCCI NON GETTA LA SPUGNA
Tour, all’Alpe d’Huez arrivo solitario dello statunitense Hampsten e crollo di Bugno – Bugno: un ko senza scuse
Indurain, trionfo sempre più vicino – Un grande Vona di nuovo secondo – L’iridato perde oltre nove minuti, LeMond si ritira – Tanti errori, ma non è solo colpa sua – Chioccioli a 6’
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): SAINT-ÉTIENNE – MENDE
luglio 16, 2022 by Redazione
Filed under Approfondimenti
La traversata del Massiccio Centrale toccherà oggi il suo culmine con il classico arrivo sulla pista dell’aeroporto di Mende, preceduto dalla breve ma ripida salita della Croix-Neuve, l’ascesa che dal 1995 porta il nome del campione francese Laurent Jalabert, autore lassù di un’impresa rimasta impressa nella memoria dei suoi connazionali
Il Tour si addentra nel Massiccio Centrale per raggiungere un traguardo storico, almeno per i corridori francesi. È dal 14 luglio del 1995 che la salita che conduce all’aeroporto di Mende ha cambiato nome divenendo per tutti i transalpini (e non solo) la “Montée Jalabert” in ricordo dell’impresa che Laurent Jalabert confezionò nel giorno della festa nazionale, regalando ai suoi tifosi un’impresa nata da lontano e che gli permise di recuperare quasi sei minuti su Indurain, risalendo in classifica dal sesto al terzo posto con un passivo di 3’35” sullo spagnolo. Quella tappa si disputava come quella odierna tra Saint-Étienne e Mende, anche se i due percorsi avranno in comune solo il tratto conclusivo, proprio quello che prevede la breve ma bruciante “Salita Jalabert”, 2900 metri al 10.4% per arrivare fino alla “Croix Neuve”, rampa sulla quale nella tappa disputata 27 anni fa ci provò anche Marco Pantani, senza riuscire a scrollarsi di dosso gli avversari. L’arrivo non sarà in vetta all’ascesa poiché per questioni logistiche si dovranno poi percorrere 1500 metri in leggera discesa per “planare” sulla pista dell’aeroporto di Mende – Brenoux, che ospiterà un arrivo di tappa del Tour per la sesta volta nella storia. Dopo Jalabert, che inaugurò questo traguardo, qui si sono imposti lo spagnolo Marcos Serrano nel 2005, il suo connazionale Joaquim Rodríguez nel 2010, il britannico Steve Cummings nel 2015 e ancora un iberico, Omar Fraile, nel 2018. A questi precedenti vanno aggiunti i tre arrivi della Parigi-Nizza, occasioni le tappe si concludevano al termine della “Salita Jalabert”, luogo ha colto due volte la vittoria Alberto Contador (2007, 2010) mentre nel 2012 il primo al traguardo fu l’olandese Lieuwe Westra.

La cattedrale di Mende e l’altimetria della quattordicesima tappa (TripAdvisor)
METEO TOUR
Le Bourg-d’Oisans: cielo sereno, 24.3°C, vento moderato da N (13-16 km/h), umidità al 47%
Yssingeaux (traguardo volante – 50.7 Km): cielo sereno, 25.3°C, vento moderato da NNE (14-17 km/h), umidità al 41%
Mende*: sole e caldo, 31.6°C, vento debole da N (10-15 km/h), umidità al 31%
* previsioni relative al centro di Mende (734 metri), arrivo a quota 1030
GLI ORARI DEL TOUR
12.00: inizio diretta su Eurosport1
12.30: partenza da Saint-Étienne
12.50-12.55: GPM della Côte de Saint-Just-Malmont
13.25-13.35: GPM della Côte de Châtaignier
13.40-13.50: traguardo volante di Yssingeaux
14.45: inizio diretta su RAI2
15.40-16.05: GPM della Côte de Grandrieu
16.20-16.45: GPM della Côte de la Fage
17.00-17.30: GPM della Côte de la Croix Neuve – Montée Jalabert
17.05-17.35: arrivo a Mende
RASSEGNA STAMPA
Tour 2022: Pedersen trionfa a Saint Etienne dopo una volata senza storia
Gazzetta dello Sport – Italia
Pedersenu nesrečna 13. etapa, Pogačar ostaja drugi
Delo – Slovenia
Mads Pedersens pragtpræstation understreger et næsten surrealistisk dansk felttog
Politiken – Danimarca
Pogacar and Vingegaard renew Tour de France rivalry on stage 13
The Independent – Regno Unito
Pedersen avec la manière
L’Équipe – Francia
El Tour habla danés
AS – Spagna
De Tour is aan de Denen! Pedersen is sterkste vluchter, favorieten beleven snipperdag
Het Nieuwsblad – Belgio
Pidcock wint op Alpe d’Huez, Vingegaard geeft geen krimp – Van Aert kan zich vinden in ploegtactiek: “Verstandig om ons afzijdig te houden en onze benen te sparen”
De Telegraaf – Paesi Bassi
Pedersen lässt sich seine Chance nicht entgehen
Luxemburger Wort – Lussemburgo
Ausreißer kommen durch: Pedersen siegt im Sprint der Spitzengruppe
Kicker – Germania
Мадс Педерсен выиграл 13-й этап «Тур де Франс»
Sport Express – Russia
La calma después de la tormenta: Mads Pedersen ganó la etapa 13 del Tour
El Espectador – Colombia
Luckless Ewan crashes on stage 13 as Pedersen claims win
The Sydney Morning Herald – Australia
TOURALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della tredicesima tappa, Le Bourg-d’Oisans -Saint-Étienne
1° Benjamin Thomas
2° Caleb Ewan a 7″
3° Michael Mørkøv s.t.
4° Fabio Jakobsen s.t.
5° Edward Planckaert s.t.
Miglior italiano Kristian Sbaragli, 18° a 7″
Classifica generale
1° Anthony Turgis
2° Caleb Ewan a 1′18″
3° Mikkel Bjerg a 2′21″
4° Michael Mørkøv a 4′46″
5° Albert Torres a 9′31″
Miglior italiano Luca Mozzato, 32° a 52′46″
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Pancani: “La Lotta Soudal” (Lotto Soudal)
Garzelli: “Guardate le bandiere come stanno soffiando”
Garzelli: “Lora faranno questa doppia fila”
Garzelli: “Stanno mantenendo tutta la sede stradale”
Garzelli: “Andava a 170 di battiti”
Garzelli: “Pederez” (Pedersen)
Rizzato: “Andiamo a fare un break sulla gioia di Mads Pedersen”
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992
Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
13a TAPPA: SAINT-GERVAIS MONT BLANC – SESTRIERE (254.5 Km) – 18 LUGLIO 1992
CHIAPPUCCI
Al Tour, grande impresa dell’italiano: stacca tutti sui monti e vince al Sestriere tra 100 mila tifosi in delirio – “Ho pensato, ora svengo”
Come Fausto Coppi 40 anni fa – Indurain in giallo, Bugno ko – Vona secondo – Claudio ironico: dietro, Bugno tirava – Per la tv un arrivo a sorpresa
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): LE BOURG-D’OISANS – SAINT-ÉTIENNE
luglio 15, 2022 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Inizia il lungo trasferimento dalle Alpi verso i Pirenei, tre insidiose giornate interlocutorie che si snoderanno sulle tormentate strade del Massiccio Centrale. Oggi si viaggerà in direzione di Saint-Étienne, una meta che 32 anni fa costò una probabile vittoria al Tour a Claudio Chiappucci
Archiviata la pratica Alpi ora il Tour intraprenderà la traversata del Massiccio Centrale, costituita da tre insidiose frazioni che traghetteranno il gruppo verso l’ultimo giorno di riposo, in programma lunedì prossimo, e la tre giorni pirenaica. Si tratta di percorsi altimetricamente non impossibili ma sui quali in diverse occasioni si sono viste azioni a sorpresa che hanno lasciato il segno in classifica e, per fare un esempio oggi particolarmente calzante, è quel che accadde il 14 luglio del 1990 in occasione di una tappa che partiva dall’area alpina per concludersi proprio a Saint-Étienne. Grazie anche a una fuga bidone sottovalutata durante la prima tappa, all’uscita delle Alpi Claudio Chiappucci si trovava a vestire la maglia gialla con più di sette minuti di vantaggio sul grande favorito per la vittoria finale, l’americano Greg LeMond, il quale provò a ridurre le distanze il giorno successivo con un attacco a più voci che spezzò il gruppo. Rimasto staccato, il “Diablo” non riuscì più a recuperare e perse quel giorno 4’53”, riuscendo a mantenere la maglia gialla con 2’34” di vantaggio su LeMond. Se si pensa che quest’ultimo giungerà a Parigi in giallo con 2’16” su Chiappucci, il corridore varesino forse avrebbe vinto quel Tour se non ci fosse stata la giornataccia di Saint-Étienne. Tornando al percorso di quest’anno, la tappa presenterà un’altimetria meno impegnativa rispetto a quello della frazione del 1990, ma dobbiamo rammentare il fatto che l’azione che spezzò il gruppo 32 anni fa avvenne su di una modesta salitella di quarta categoria e oggi di ascese lungo il tracciato se ne incontreranno cinque, tra le quali una di seconda categoria. Con un tracciato del genere un piccolo gruppo all’attacco avrà maggior chance di resistere all’inseguimento di un gruppo più corposo e, anche se non ci fossero “pesci grossi” in avanscoperta, di andare fino al traguardo. Sarà dunque un’altra freccia a disposizione dei cacciatori di tappe, mentre non dovrebbero avere grandi possibilità di vittoria i velocisti: anche se la fuga dovesse essere ripresa, un’ultima difficoltà altimetrica a ridosso del traguardo potrebbe tarpar loro le ali e metterle a un finisseur. E non è ancora finita perché proprio in corrispondenza delle tre frazioni disegnate sul Massiccio Centrale i corridori andranno incontro ad un progressivo innalzamento delle temperature, con la “canicule” che potrebbe picchiar duro soprattutto in occasione della tappa di domenica, quando a Carcassonne la colonnina di mercurio sfiorerà i 40°C.

La cattedrale di Saint-Étienne e l’altimetria della tredicesima tappa (www.leprogres.fr)
METEO TOUR
Le Bourg-d’Oisans: previsioni non disponibili
Grenoble (40.3 Km): sole e caldo, 32.4°C (percepiti 35°C), vento moderato da N (12-14 km/h), umidità al 48%
Vienne (136 Km): sole e caldo, 32.7°C, vento moderato da N (21-23 km/h), umidità al 37%
Saint-Étienne : cielo sereno, 28.4°C, vento moderato da NNE (14-17 km/h), umidità al 45%
GLI ORARI DEL TOUR
12.55: inizio diretta su Eurosport1
13.20: partenza da Le Bourg-d’Oisans
14.00-14.05: GPM della Côte de Brié
14.45: inizio diretta su RAI2
15.00-15.10: GPM del Col de Parménie
15.30-15.45: traguardo volante di La Côte-Saint-André
16.30-16.50: GPM della Côte de Saint-Romain-en-Gal
17.25-17.50: arrivo a Saint-Étienne
RASSEGNA STAMPA
L’Alpe d’Huez è di Pidcock, oro olimpico mtb: Pogacar attacca tre volte re Vingegaard
Gazzetta dello Sport – Italia
Pogiju ni uspelo streti rumene majice, Pidcock zmagal
Delo – Slovenia
Jonas Vingegaard brillerer sammen med sit hold i suverænt forsvar af den gule trøje
Politiken – Danimarca
Tom Pidcock becomes youngest winner on Alpe d’Huez in Tour de France history
The Daily Telegraph – Regno Unito
Pidcock vainqueur, Vingegaard solide, Bardet hors du podium
L’Équipe – Francia
Indestructible Vingegaard
AS – Spagna
Pidcock steelt de show in de Tour en wint op Alpe d’Huez, Pogacar prikt maar zonder succes
Het Nieuwsblad – Belgio
Pidcock wint op Alpe d’Huez, Vingegaard geeft geen krimp
De Telegraaf – Paesi Bassi
Pidcock stürmt auf der Königsetappe zum Sieg
Luxemburger Wort – Lussemburgo
Cross-Weltmeister Pidcock gewinnt Königsetappe nach Alpe d’Huez – Vingegaard wehrt Pogacars Attacken ab
Kicker – Germania
Британский велогонщик Пидкок выиграл 12-й этап «Тур де Франс»
Sport Express – Russia
Pogacar Attacks Tour Leader on Iconic Climb, to No Avail
The New York Times – USA
Tour de Francia 2022: Thomas Pidcock salió victorioso en Alpe d’Huez
El Espectador – Colombia
Ewan allays Tour doubt after surviving the Alps, as Pidcock triumphs on Alpe d’Huez
The Sydney Morning Herald – Australia
TOURALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della dodicesima tappa, Briançon – Alpe d’Huez
1° Victor Lafay
2° Fabio Jakobsen s.t.
3° Michael Mørkøv s.t.
4° Yves Lampaert a 59″
5° Reinardt Janse Van Rensburg a 1′38″
Miglior italiano Luca Mozzato, 15° a 3′51″
Classifica generale
1° Anthony Turgis
2° Mikkel Bjerg a 2′14″
3° Caleb Ewan a 9′03″
4° Marc Hirschi a 10′31″
5° Victor Lafay a 11′03″
Miglior italiano Luca Mozzato, 29° a 45′11″
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Pancani: “Un continuo saliscendi” (Galibier, Croix de Fer, Alpe d’Huez: alla faccia dei saliscendi!)
Garzelli: “Risposte importante”
Rizzato: “Pidcock ha tirato delle curve strepitose”
Garzelli: “Ieri hanno più speso tutti più energie”
Rizzato: “Hinault, vincitore di cinque volte”
Garzelli: “Un corridore arriva magra all’inizio del Tour”
Garzelli: “Ha sprecato tante energia”
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992
Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
GIORNO DI RIPOSO – 17 LUGLIO 1992
RESA DEI CONTI SULLE ALPI
Per Bugno e Chiappucci un tranquillo weekend di paura
Il Tour de France arriva oggi ai piedi del Monte Bianco – Domani si sale al Sestriere, domenica all’Alpe d’Huez
12a TAPPA: DOLE- SAINT-GERVAIS MONT BLANC (267.5 Km) – 17 LUGLIO 1992
BUGNO E CHIAPPUCCI, A VOI
A St. Gervais, Jaermann si impone su Delgado e Roche, i nostri a 2’56” con Indurain – L’iridato sotto accusa
La tappa del Sestriere, ultima chance – Il severo giudizio di Hinault: “Gianni sta sbagliando tutto” – Perini è quarto
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): BRIANÇON – ALPE D’HUEZ
luglio 14, 2022 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Dopo 4 anni d’assenza il Tour fa ritorno all’Alpe d’Huez nel 70° anniversario della prima scalata alla mitica ascesa francese. Fu il nostro Fausto Coppi il primo a domare i quasi 14 Km all’8.1% che conducono ad un traguardo che diventerà una meta ricorrente della Grande Boucle a partire dagli anni ‘70
Qualcuno l’aveva data per dispersa. Erano 4 anni che il Tour non proponeva l’arrivo sull’Alpe d’Huez e mai gli organizzatori del Tour aveva lasciato trascorrere così tanto tempo senza inserire la mitica ascesa alpina nel tracciato da quando questo traguardo – era il 1976 – è divenuto ricorrente nel percorso della Grande Boucle. Ma c’è un perché: si è voluto attendere il 2022 per celebrare il 70° anniversario della prima scalata, tenuta a battesimo il 4 luglio del 1952 da Fausto Coppi con una delle sue indimenticate imprese. Quel giorno si partiva da Losanna e si dovevano percorrere quasi 270 Km per giungere all’Alpe, senza affrontare altre difficoltà altimetriche prima dei 13800 metri finali all’8.1% che salgono con 21 tornanti fino a 1850 metri di quota. Stavolta ci saranno molti meno chilometri da effettuare tra il raduno di partenza di Briançon e il traguardo, 165 per la precisione, ma molto più infarciti di difficoltà rispetto alla tappa vinta dal Campionissimo. E così a una trentina di chilometri dal via si dovrà tornare ai 2642 metri del Galibier, stavolta salendo dal versante ieri percorso in discesa, meno impegnativo rispetto a quello di Valloire (media del 5.1%) anche se i suoi 23 Km impegneranno i corridori per almeno una quarantina di minuti. Tornati nella Maurienne il gruppo imboccherà quindi la salita diretta a un altro dei “moloch” del Tour, il Col de la Croix-de-Fer, 2067 metri di quota e 29 Km d’ascesa a corrente alternata, la cui pendenza media del 5.2% è motivata dalla presenza da due consistenti tratti in discesa o falsopiano. Poi altrettanti di chilometri di discesa e una dozzina di fondovalle pianeggiante condurranno dritti ai piedi dell’Alpe più iconica della storia del ciclismo.

I mitici tornanti verso l’Alpe d’Huez e l’altimetria della dodicesima tappa (www.vtf-vacances.com)
METEO TOUR
Briançon : cielo sereno, 29°C, vento debole da NW (9 km/h), umidità al 36%
Col du Galibier (GPM – 33.2 Km): cielo sereno, 16.3°C, vento debole da NW (10-13 km/h), umidità al 38%
Saint Jean-de-Maurienne (80.5 Km): cielo sereno, 29.5°C, vento moderato da WSW (16-19 km/h), umidità al 42%
Alpe d’uez : previsioni non disponibili
GLI ORARI DEL TOUR
12.55: inizio diretta su Eurosport1
13.20: partenza da Briançon
13.40-13.45: traguardo volante di Le Monêtier-les-Bains e inizio salita Col du Galibier
14.15-14.25: GPM del Col du Galibier
14.45: inizio diretta su RAI2
15.35-15.50: inizio salita Col de la Croix-de-Fer
16.25-16.50: GPM della Col de la Croix-de-Fer
17.30-18.05: inizio salita finale
17.55-18.30: arrivo all’Alpe d’Huez
RASSEGNA STAMPA
Impresa Vingegaard nel giorno del Galibier: è maglia gialla! Crollo di Pogacar
Gazzetta dello Sport – Italia
Vingegaard v neštetih potezah matiral Pogačarja
Delo – Slovenia
Suveræne Vingegaard vinder dramatisk bjergetape og tager den gule førertrøje fra slovener i dyb krise- Vilde Vingegaard: »Vi lagde en plan fra dagens start. Jeg tænker, I kunne se, hvad planen var«
Politiken – Danimarca
Vingegaard takes thrilling yellow jersey
The Independent – Regno Unito
Le coup de Granon de Vingegaard
L’Équipe – Francia
Vingegaard tumba a Pogacar
AS – Spagna
Jumbo-Visma zet Tour op zijn kop: ongenaakbaar gewaande Pogacar verliest minuten, Vingegaard stevig in het geel
Het Nieuwsblad – Belgio
Vingegaard zet Tour op zijn kop en ziet Pogacar door ijs zakken
De Telegraaf – Paesi Bassi
Vingegaard gewinnt elfte Etappe und holt das Gelbe Trikot
Luxemburger Wort – Lussemburgo
Coup am Col du Granon: Vingegaard nimmt Topfavorit Pogacar Gelb ab
Kicker – Germania
Датчанин Вингегор выиграл 11-й этап «Тур де Франс»
Sport Express – Russia
Twist on the Mountain: Vingegaard Grabs Tour de France Lead
The New York Times – USA
Épica en el Tour: Vingegaard le quitó el amarillo a Pogacar; Nairo fue segundo
El Espectador – Colombia
Vingegaard blows the Tour de France apart as Pogacar cracks
The Sydney Morning Herald – Australia
TOURALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo dell’undicesima tappa, Albertville – Col du Granon (Serre Chevalier)
1° Fabio Jakobsen
2° Michael Mørkøv s.t.
3° Victor Lafay a 16″
4° Mikkel Bjerg s.t.
5° Reinardt Janse Van Rensburg a 47″
Miglior italiano Luca Mozzato, 27° a 2′57″
Classifica generale
1° Anthony Turgis
2° Mikkel Bjerg a 4′52″
3° Marc Hirschi a 6′28″
4° Caleb Ewan a 14′27″
5° Albert Torres a 17′14″
Miglior italiano Alberto Dainese, 25° a 43′10″
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Garzelli: “Pantani scattò quando mancavano 3 Km al traguardo” (ne mancavano 43 al traguardo di Les Deux Alpes)
Garzelli: “Potrà prendere due se va in crisi”
Garzelli: “Stanno provando a mettere in difficoltà a Pogacar”
Rizzato: “Sente la vittoria nelle gambe”
Garzelli: “Pogacar ha una borraccia nella schiena”
Garzelli: “Quando Pogacar partirà ci passera in cima a Quintana”
Rizzato (mentre inquadravano il tentativo di Bardet): “Ecco lo scatto di Quintana”
Rizzato: “Una bici che pesa molto più leggera”
Rizzato: “Un duello che pende dalla parte della bilancia di Vingegaard”
Garzelli: “Guarda come è facile Adam Yates”
Garzelli: “Vingegord” (Vingegaard)
Televideo: “Valentine Madouas” (Valentin)
Televideo: “Louis Menintjes” (Meintjes)
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992
Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
11a TAPPA: STRASBURGO – MULHOUSE (249.5 Km) – 16 LUGLIO 1992
A RE INDURAIN BASTA UN CENNO
Il vecchio Fignon vince la tappa del Tour col generoso consenso dell’iberico
Lo spagnolo vigila in cima al gruppo e coordina i suoi – Bugno sorvegliato speciale: ma è ancora un pericolo? – In classifica sempre Lino leader
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): ALBERTVILLE – COL DU GRANON
luglio 13, 2022 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Arriva finalmente il momento delle grandi montagne. L’inossidabile (e inevitabile) accoppiata Télégraphe – Galibier sarà il corposo antipasto alla dura ascesa verso il Col du Granon, 11 Km al 9.2% che da più di 30 anni attendono il ritorno del Tour de France
Erano anni che al Tour non si vedevano due tappe di montagna di fila così dure. Nel volgere di 48 ore i corridori dovranno affrontare qualcosa come 7363 metri di dislivello complessivo distribuiti su oltre 100 Km da percorrere in salita, numeri che coniugati matematicamente forniscono come risultato una pendenza media globale del 6%. Se è vero che la fetta più consistente del dislivello e dei chilometri da percorrere in salita sarà offerta dalla tappa di domani, è anche vero che pure la frazione odierna non scherza e, anzi, è quella che offrirà le inclinazioni maggiori. Si comincerà a salire a 46 Km dal via, al momento d’inerpicarsi tra gli spettacolari Lacets de Montvernier, 17 tornanti concentrati nello spazio di 3.4 km (media dell’8.2%). Una ventina di chilometri più avanti arriverà l’inevitabile accoppiata Télégraphe (12 Km al 7.1%) – Galibier (tetto del Tour 2022 dall’alto dei suoi 2642 metri), con quest’ultimo affrontato dal versante più impegnativo, i quasi 18 Km al 6.9% della “face nord” che il 27 luglio del 1998 furono teatro della fantastica impresa di Marco Pantani nel tappone di Les Deux Alpes. Quel giorno si dovettero percorrere sotto il diluvio – un “refrigerio” che non sarà concesso quest’anno – 43 Km per andare al traguardo, un paio di chilometri in meno rispetto alla tappa del Granon, il cui finale sarà molto più impegnativo: se l’ascesa verso Les Deux Alpes non presenta pendenze particolarmente cattive, gli undici chilometri che riporteranno i corridori abbondantemente sopra quota 2000 salgono a una media del 9.2%, che ne fa la salita più ripida di questa edizione della Grande Boucle, affrontata in passato una sola volta, ben 36 anni fa. Era il 20 luglio del 1986 quando ai 2413 metri del Col du Granon s’impose in solitaria lo spagnolo Eduardo Chozas, mentre la maglia gialla passò definitivamente dalle spalle di Bernard Hinault – che quell’anno puntava al sesto Tour, impresa mai riuscita a nessuno – a quelle del suo giovane compagno di squadra Greg LeMond.

Il col du Granon e l’altimetria dell’undicesima tappa (Wikipedia)
METEO TOUR
Albertville : cielo sereno, 28.5°C (percepiti 30°C), vento debole da SW (6 km/h), umidità al 55%
Saint Jean-de-Maurienne (57.5 Km): cielo coperto, 25.7°C (percepiti 27°C), vento debole da N (5-6 km/h), umidità al 46%
Valloire (inizio salita Galibier – 88.3 Km): cielo sereno, 22.8°C, vento debole da W (6-7 km/h), umidità al 49%
Col du Galibier (GPM – 106.7 Km): poco nuvoloso, 15.8°C, vento debole da WNW (8-10 km/h), umidità al 55%
Col du Granon (Serre Chevalier) : nubi sparse, 17.4°C, vento debole da NW (9 km/h), umidità al 57%
GLI ORARI DEL TOUR
12.00: inizio diretta su Eurosport1
12.30: partenza da Albertville
12.50-12.55: traguardo volante di Aiguebelle
13.35-13.40: inizio salita Lacets de Montvernier
13.40-13.55: GPM dei Lacets de Montvernier
14.15-14.25: inizio salita Col du Télégraphe
14.45: inizio diretta su RAI2
14.45-15.00: GPM del Col du Télégraphe
14.50-15.05: inizio salita Col du Galibier
15.30-16.00: GPM del Col du Galibier
16.15-16.45: inizio salita finale
16.40-17.15: arrivo sul Col du Granon
RASSEGNA STAMPA
Manifestanti bloccano la tappa: ecco cosa è successo. Poi vince Cort Nielsen, Pogacar resta in giallo per 11″
Gazzetta dello Sport – Italia
Drama s srečnim koncem, Pogačar ostaja v rumeni majici
Delo – Slovenia
Cort efter årets første danske sejr: »Jeg var fuldstændig udkørt«
Politiken – Danimarca
Tour de France 10th stage halted after climate activists block the route
The Daily Telegraph – Regno Unito
Cort roi de l’altiport
L’Équipe – Francia
Pogacar ya conoce al enemigo
AS – Spagna
Wout van Aert over protestactie: “Goed geprobeerd, maar voor ons toch wel ambetant” – Knap eindschot levert Magnus Cort tweede Touretappe op: “Ongelofelijk! Ik bleef proberen en vandaag lukte het”
Het Nieuwsblad – Belgio
Magnus Cort Nielsen wint door protest ontsierde Tour-etappe
De Telegraaf – Paesi Bassi
Pogacar nach Zwangspause fast eingeholt
Luxemburger Wort – Lussemburgo
Nach Demo-Chaos: Kämna verpasst Gelb um elf Sekunden
Kicker – Germania
10-й этап «Тур де Франс» был прерван из-за появления на трассе экоактивистов
Sport Express – Russia
Cort Nielsen ganó la décima etapa del Tour de Francia y Pogacar sigue líder – La manifestación por el medio ambiente que paró la décima etapa del Tour de Francia
El Espectador – Colombia
Schultz pipped and Pogacar’s team takes hit on eventful day in the Alps – Injured O’Connor abandons Tour de France, sets sights on Vuelta
The Sydney Morning Herald – Australia
TOURALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della decima tappa, Morzine – Megève
1° Caleb Ewan
2° Reinardt Janse Van Rensburg a 2′29″
3° Frederik Frison a 2′49″
4° Brent Van Moer s.t.
5° Florian Vermeersch s.t.
Miglior italiano Fabio Felline, 22° a 4′44″
Classifica generale
1° Anthony Turgis
2° Mikkel Bjerg a 12′59″
3° Marc Hirschi a 14′02″
4° Caleb Ewan a 20′01″
5° Albert Torres a 21′12″
Miglior italiano Andrea Bagioli, 16° a 38′26″
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Garzelli: “Sarà un proseguo durissimo”
Rizzato: “È stato molto tranquillo per molto a lungo”
Garzelli: “La sensazione di caldo cerchi di portarla nel miglior modo”
Garzelli: “Potrebbe crearsi un gruppetto di sette-otto secondi”
Rizzato: “Si è andato a tutto velocità”
Garzelli: “Ripartire da fermo dopo otto minuto”
Televideo: “Jungels attaca sulla Croix”
Garzelli: “Lo sforzo che lo ha preceduto è stato tanto”
Televideo: “Matteo Jorgensen” (Jorgenson)
Televideo: “Urs Zimmermann” (Georg Zimmermanm, Urs ha smesso di correre 30 anni fa)
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992
Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
10a TAPPA: LUSSEMBURGO – STRASBURGO (217 Km) – 15 LUGLIO 1992
CHIAPPUCCI E BUGNO, CADONO LE SPERANZE
Tour: Indurain sembra proprio inattaccabile
In volata Van Poppel 1° – Lino in giallo
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): MORZINE – MEGÈVE
luglio 12, 2022 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Dopo il secondo giorno di riposo il Tour si rimette in marcia con la meno impegnativa tra le quattro tappe disegnate sulla catena alpina. L’interminabile ascesa finale verso Megève non presenta in nessun punto pendenze degne di segnalazione e con tutta probabilità i big si prenderanno una seconda giornata di relax vigile in attesa dei tapponi previsti nelle prossime ore
Non v’illuda l’interminabile salita finale, terza per lunghezza tra le ascese inserite nel percorso del Tour 2022, preceduta solo dai mitici colli del Galibier e della Croix-de-Fer. I 21 Km e rotti che condurranno oggi il gruppo fino ai 1460 metri dell’aeroporto della stazione di sport invernali di Megève, sulla cui pista sarà tracciata la linea d’arrivo, non presentano in nessun punto pendenze impegnative e difficilmente vedremo in azione i big, oggi principalmente attenti a non sprecare inutili energie in vista delle due dure tappe che sono programmate tra domani e dopo. Al massimo potrebbe esserci una sparata di qualche uomo di classifica sul rettilineo d’arrivo, che coincide con uno dei tratti più impegnativi dell’ascesa, sulla falsariga di quanto fatto da Pogacar domenica a Châtel, azione che gli ha permesso di guadagnare giusto una manciata di secondi sui rivali. Quella odierna, dunque, sarà un’altra occasione che i cacciatori di tappe e i corridori oramai fuori classifica non dovranno lasciarsi sfuggire, come ha saputo fare l’altro giorno il lussemburghese Jungels.

La pista dell’aeroporto di Megève e l’altimetria della decima tappa (www.savoie-mont-blanc.com)
METEO TOUR
Morzine : cielo sereno, 25.2°C, vento debole da N (9 km/h), umidità al 41%
Thonon-les-Bains (42.8 Km): sole e caldo, 30.1°C, vento moderato da NNE (14-15 km/h), umidità al 35%
Châtillon-sur-Cluses (GPM – 97.3 Km): cielo sereno, 27.5°C, vento moderato da NNE (11 km/h), umidità al 38%
Megève* : nubi sparse, 23.1°C, vento debole da NW (8 km/h), umidità al 53%
* previsioni relative al centro di Megève (1111 metri), traguardo a quota 1460
GLI ORARI DEL TOUR
13.15: inizio diretta su Eurosport1
13.40: partenza da Morzine
14.10-14.15: GPM della Côte de Chevenoz
14.45: inizio diretta su RAI2
15.10-15.20: GPM del Col de Jambaz
15.50-16.00: GPM della Côte de Châtillon-sur-Cluses
16.25-16.40: traguardo volante di Passy-Marlioz
16.30-16.45: inizio salita finale
16.55-17.15: GPM della Montée de l’altiport de Megève
17.00-17.20: arrivo a Megève
RASSEGNA STAMPA
Tour, Jungels trionfa in solitario. Pogacar sempre in giallo
Gazzetta dello Sport – Italia
Jungels zmagovalec 9. etape, Roglič je že na robu deseterice
Delo – Slovenia
Kalkuleret gambling slog fejl: Asgreen er ude af Touren
Politiken – Danimarca
Bob Jungels takes emotional Tour de France stage win with long-range solo effort
The Daily Telegraph – Regno Unito
Jungels, numéro en solo
L’Équipe – Francia
Jungels alarga la sequía española
AS – Spagna
Bob Jungels rondt lange solo in 9e rit van de Tour succesvol af, Tadej Pogacar pakt in laatste instantie toch nog wat tijd
Het Nieuwsblad – Belgio
Bob Jungels rondt solo van 50 kilometer succesvol af in Tour
De Telegraaf – Paesi Bassi
Bob Jungels gewinnt Tour-de-France-Etappe
Luxemburger Wort – Lussemburgo
Jungels attackiert zum Sieg – Geschkes Kampf mit Bergtrikot belohnt
Kicker – Germania
Люксембуржец Юнгельс выиграл девятый этап «Тур де Франс»
Sport Express – Russia
Mala jornada para Martínez y Urán en el Tour de Francia 2022
El Espectador – Colombia
Best day of Luxembourger’s life
The Australian – Australia
TOURALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della nona tappa, Aigle – Châtel
1° Frederik Frison
2° Reinardt Janse Van Rensburg s.t.
3° Amund Grøndahl Jansen s.t.
4° Caleb Ewan s.t.
5° Tim Wellens s.t.
Miglior italiano Mattia Cattaneo, 11° a 1′20″
Classifica generale
1° Anthony Turgis
2° Mikkel Bjerg a 12′59″
3° Marc Hirschi a 14′02″
4° Albert Torres a 23′12″
5° Amund Grøndahl Jansen a 24′55″
Miglior italiano Andrea Bagioli, 10° a 29′08″
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Rizzato: “Pogacar, due volte vincitore delle ultime due edizioni”
Rizzato: “L’ultima volta fu 25 anni fa, nel 1988″ (1998)
Garzelli: “Pidcock mi sembra di vederlo in maglia bianca” (a dire il vero la indossa da tre giorni)
Garzelli: “Otto giorni di corsi a tutta”
Rizzato: “La sua prima vittoria stra i professionisti”
Televideo: “Jungels attaca sulla Croix”
Televideo: “Thomas Geraint” (al contrario, Thomas è il cognome)
Televideo (riportando una dichiarazione di Pogacar): “L’Alpe d’Huez è la tappa regina”
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992
Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
9a TAPPA: LUSSEMBURGO – LUSSEMBURGO (cronometro individuale, 65 Km) – 14 LUGLIO 1992
INDURAIN È IL PADRONE
Lo spagnolo domina la cronometro e mette le mani sul Tour – E adesso addio ai sogni
Bugno perde quasi 4’, Chiappucci 5’ – Neppure l’aiuto di uno psicologo evita all’iridato un autentico kappaò – Il campione del mondo: “Bravo Miguel” – Lino ancora 1°
PAMBIANCO, RICORDO DI UN “GARIBALDINO”
luglio 11, 2022 by Redazione
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È scomparso negli scorsi giorni all’età di 86 anni Arnaldo Pambianco, il corridore che vinse il Giro d’Italia del 1961 e che era soprannominato il “garibaldino” per il suo modo di correre e “Gabanein” dai suoi corregionali. Lo ricordiamo con il racconto di Mario Silvano
“Generoso!” Così ha definito Pambianco il mio amico Michele Dancelli, al quale ho chiesto che tipo di corridore fosse stato il campione romagnolo recentemente scomparso.
E che avesse questa caratteristica gli sportivi italiani se ne erano accorti ben prima del suo clamoroso successo al Giro del 1961.
Perché nel 1957, al campionato mondiale dei dilettanti, il ventunenne Arnaldo Pambianco diede prova di coraggio e di generosità, lanciandosi in un tentativo solitario verso il successo iridato, che si infranse a ottocento metri dal traguardo quando venne raggiunto dal belga Proost, che lo superò in volata. Un secondo posto amaro, invelenito dalla polemiche nell’ambiente azzurro, che non risparmiarono chi, tra i compagni di squadra, non lo avrebbe adeguatamente protetto. Quell’argento si aggiungeva non solo al titolo nazionale dei puri, conseguito lo stesso anno, ma anche al quinto posto ottenuto l’anno precedente alle Olimpiadi di Melbourne, dove il successo arrise al suo conterraneo Ercole Baldini.
Insieme a lui sarebbe passato professionista nelle fila della Legnano, ma nei primi due anni dovette accontentarsi di compiti di gregariato, che sembravano cozzare con i brillanti trascorsi da dilettante.
Al Mondiale di Reims, nel 1958, Pambianco c’era e quando Baldini andò in fuga fu sul punto di andarlo a riprendere, ma Coppi lo stoppò: “Lascialo andare”, gli disse. E Fausto aveva visto giusto, quel giorno.
Poi, nel 1960, dopo il secondo posto al Giro della Sardegna ottiene la prima vittoria da professionista: alla Milano-Torino giunge in solitudine nel motovelodromo, dopo essere scattato sulla salita che conduce all’Eremo. E il suo primo gesto dopo la vittoria è dettato anch’esso dalla generosità: depone il mazzo dei fiori del vincitore ai piedi della stele che ricorda Serse Coppi, tragicamente scomparso dopo la caduta alla Milano Torino del 1951.
Al Giro di quell’anno è un esempio di regolarità: in otto tappe si piazza nei primi dieci e nello storico tappone del Gavia è quarto. Conclude la corsa rosa al settimo posto e la brillante prestazione lo porta dritto in Francia, ad affiancare Gastone Nencini.
In quel Tour il generoso contributo di Pambianco per la vittoria di finale del campione toscano è determinante. Il giorno del trionfo azzurro a Briançon (primo Battistini, secondo Massignan) è accanto a Nencini e arriva insieme a lui sul traguardo. Addirittura potrebbe impreziosire la sua partecipazione alla Grande Boucle con una vittoria di tappa, ma a Luchon deve accontentarsi della piazza d’onore alle spalle dell’elvetico Gimmi.
Il settimo posto finale nella generale (terzo degli italiani, dopo il primoposto di Nencini e il secondo di Battistini) è un ulteriore conferma delle indubbie qualità del romagnolo.
Ma è l’anno successivo che Pambianco (il quale ha cambiato squadra, passando alla Fides con i gradi di capitano) compie il suo capolavoro, l’impresa che lo renderà indimenticabile.
E’ il Giro del 1961, la corsa a tappe dedicata al centenario dell’Unità d’Italia. Torriani pare essersi ispirato in buona parte alla memorialistica risorgimentale di Abba (Da Quarto al Volturno) quando ha disegnato il tracciato. Da Torino a Milano, passando per Quarto, Marsala, Teano, Castelfidardo, Trieste ,Vittorio Veneto e Trento: un evento sportivo il cui significato travalica il dato meramente agonistico per trasformarsi in una celebrazione dei luoghi del Risorgimento e dell’italianità.
Assente Nencini, non sembra che i nostri portacolori possano competere con Anquetil e Gaul, accreditati dei favori del pronostico.
Qualcuno, alla vigilia, accenna a Pambianco tra i possibili aspiranti alla vittoria finale, pur non nascondendo i limiti dell’atleta di Bertinoro il quale, invece, affronta la sfida con uno spirito “garibaldino”. Dopo una settimana di gara è quarto in classifica con soli 44 secondi di distacco dalla maglia rosa, l’iberico Suarez, mentre Anquetil ha quasi due minuti di ritardo.
Nella tappa da Cosenza a Taranto Pambianco è vittima di una grave caduta. Riesce a concludere la frazione, sospinto dai suoi compagni di squadra (“Qui non si ritira nessuno”, gli dicono) ma i sogni di gloria sembrano definitivamente tramontati. Il giorno successivo c’è la tappa cronometro e, miracolosamente, riesce a limitare i danni, pur accusando un ritardo di oltre quattro minuti dal transalpino. Risalendo la penisola, tuttavia, giorno dopo giorno guadagna terreno e dopo la tappa di Castelfidardo si ritrova al terzo posto, con un distacco di un minuto e 18 secondi dal campione d’oltralpe (ne aveva più di sette dopo la crono di Bari!).
Ma è nella tappa da Ancona a Firenze che Pambianco termina la sua rincorsa alla vetta della classifica. Sul passo del Muraglione si lancia in fuga con altri ardimentosi accorgendosi che Anquetil non è in giornata di grazia (il francese avrebbe addentato un panino insieme alla carta che lo avvolgeva, stagnola o oleata che fosse a seconda delle versioni). Settimo al traguardo, conquista la maglia rosa con un vantaggio di ventiquattro secondi sul francese, che diventano quarantaquattro dopo l’arrivo di Trieste.
L’Italia sportiva e non si appassiona all’impresa del romagnolo, a cui resta un ultimo ostacolo da superare, il temibile tappone dolomitico che, seppur modificato (il tracciato originario prevedeva il Gavia, oltre allo Stelvio da Bormio e l’arrivo in quota al Passo Resia), resta una prova ardua.
In quei giorni di inizio Giugno solo un altro evento ruba spazio al Giro: alla Corte d’Assise di Roma si celebrano le ultime udienze del famoso processo Fenaroli e gli italiani si dividonoin colpevolisti e innocentisti, in attesa del verdetto.
Pambianco, invece, rappresenta un momento di ritrovata unità e, sullo Stelvio, tutti vorrebbero essere lassù a sostenerlo. E l’impresa riesce: Gaul si aggiudica la frazione, ma il romagnolo a Bormio chiude al secondo posto, distanziando ulteriormente Anquetil. Il Giro è suo e la notizia oscura quella della sentenza di condanna emessa nel caso Fenaroli.
Finisce in un trionfo, per nulla annunciato, al Vigorelli (con l’attrice Joan Crawford a consegnargli il mazzo di fiori) e sarà il punto più alto (e irripetibile) della sua carriera.
Non ha vinto alcuna tappa, ma la lacuna verrà colmata due anni dopo con il successo al Nevegal.
Nel frattempo ci sarà spazio per un quinto posto ai Mondiali di Salò e per la vittoria finale al Giro di Sardegna. Passato nel 1963 alla Salvarani, Pambianco coglierà un prestigioso successo alla Freccia del Brabante prima di dedicarsi, negli ultimi due anni di carriera, a scortare con la consueta generosità Adorni e Gimondi nei loro successi al Giro e al Tour.
Una bella storia, quella di Arnaldo, che da ragazzo faceva il garzone di macelleria e indossava una giacchetta corta e striminzita (da qui il soprannome “Gabanein”).
Bella e romantica come la sua storia d’amore con Fabiola, la donna che avrebbe sposato dopo la vittoria al Giro e che sarebbe stata la compagna di tutta una vita.
E che fosse un atleta generoso lo aveva capito anche Coppi, il quale una volta gli consigliò di imparare ad amministrarsi, a non sprecare inutilmente energie. Il romagnolo fece tesoro dei preziosi suggerimenti del Campionissimo proprio in quel Giro del 1961, vinto – come ebbe a ricordare – grazie alla forza di volontà, alla resistenza alle avversità e a cinque minuti di fortuna. E chissà come sarebbe stato contento Fausto…..
Vera e propria icona del ciclismo di quegli anni Pambianco ha goduto dell’apprezzamento di colleghi e appassionati e non è mai stato dimenticato: il “garibaldino d’Italia” ha saputo conquistarsi, con pieno merito, un posto nella storia del ciclismo.
Mario Silvano

Arnaldo Pambianco in maglia rosa al Giro del 1961
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): AIGLE – CHÂTEL
luglio 10, 2022 by Redazione
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Arriva il momento di confrontarsi con le Alpi, quest’anno previste in quattro round. Il primo andrà ancora in scena sulle strade della Confederazione Elvetica, che si lasceranno a soli 10 Km dal traguardo, una volta transitati in vetta alla penultima e principale ascesa di giornata, il Pas de Morgins
Il Tour sbarca sulle Alpi e lo fa con una tappa quasi interamente disegnata fuori dai confini nazionali, poiché si rientrerà definitivamente in territorio francese a soli 10 Km dal traguardo, in corrispondenza dello scollinamento della principale ascesa di giornata. Cinque ne proporrà il tracciato e su tutte spiccano proprio i 15.4 Km al 6.1% del Pas de Morgins, salita che è stata affrontata l’ultima volta in una corsa professionistica il 28 aprile del 2016 quando nella sottostante ed omonima stazione di sport invernali – dove termina il tratto più impegnativo (12 Km al 7.1%) – si concluse una tappa del Giro di Romandia vinta a tavolino dal colombiano Nairo Quintana in seguito alla retrocessione al secondo posto, a causa di una scorrettezza durante lo sprint a due, del russo Ilnur Zakarin. Non s’incontreranno, dunque, pendenze particolarmente ostiche in questa prima frazione alpina, ma quelle che ci sono potrebbe bastare per vedere un po’ di scintille tra gli uomini di classifica, che oggi potrebbero anche mettere sul piano un po’ di energie in più contando sul recupero che domani sarà offerto dal giorno di riposo.

Il Lac de Vonnes a Châtel e l’altimetria della nona tappa (www.savoie-mont-blanc.com)
METEO TOUR
Aigle : cielo sereno, 26.8°C, vento moderato da NNE (16-23 km/h), umidità al 46%
Semsales (traguardo volante – 56.5 Km): poco nuvoloso 22.6°C, vento moderato da NNE (17 km/h), umidità al 52%
Les Diablerets (inizio salita Col de la Croix – 122.3 Km): cielo sereno, 21.3°C, vento moderato da NNE (13-15 km/h), umidità al 52%
Monthey (inizio salita Pas de Morgins – 166.4 Km): cielo sereno, 27.3°C, vento moderato da NE (19-29 km/h), umidità al 44%
Chatel: cielo sereno, 20.4°C, vento moderato da NNE (18-22 km/h), umidità al 51%
GLI ORARI DEL TOUR
12.15: inizio diretta su Eurosport1
12.45: partenza da Aigle
13.35-13.45: GPM della Côte de Bellevue
14.00-14.15: traguardo volante di Semsales
14.45: inizio diretta su RAI2
15.25-15.45: GPM del Col des Mosses
16.00-16.20: GPM del Col la Croix
16.40-17.10: inizio salita Pas de Morgins
17.20-17.50: GPM del Pas de Morgins
17.30-18.00: arrivo a Chatel
RASSEGNA STAMPA
Spettacolo a Losanna: Van Aert davanti a Matthews e Pogacar
Gazzetta dello Sport – Italia
Pogačarju ni uspel hat-trick, Van Aert je bil najhitrejši
Delo – Slovenia
Wout van Aert snupper etapesejren i Lausanne, hvor dansker var med helt fremme
Politiken – Danimarca
Wout van Aert times late attack to perfection to win stage eight at Tour de France
The Daily Telegraph – Regno Unito
Van Aert plus fort que Pogacar
L’Équipe – Francia
Van Aert es de oro
AS – Spagna
Wout wint weer! Groene trui Van Aert pakt tweede zege na indrukwekkende sprint
Het Nieuwsblad – Belgio
Van Aert laat iedereen zijn hielen zien en wint achtste Tour-etappe
De Telegraaf – Paesi Bassi
Van Aert sprintet in der Schweiz zum Sieg – Pogacar ganz entspannt Dritter
Kicker – Germania
Wout van Aert derrotó a Pogacar en el esprint de la octava etapa del Tour
El Espectador – Colombia
TOURALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo dell’ottava tappa, Dole – Losanna
1° Amund Grøndahl Jansen
2° Danny van Poppel a 6′02″
3° Kasper Asgreen s.t.
4° Michael Mørkøv s.t.
5° Frederik Frison a 6′17″
Miglior italiano Andrea Bagioli, 7° a 6′48″
Classifica generale
1° Anthony Turgis
2° Mikkel Bjerg a 12′59″
3° Marc Hirschi a 15′19″
4° Victor Lafay a 26′32″
5° Kasper Asgreen a 26′59″
Miglior italiano Andrea Bagioli, 15° a 36′18″
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Rizzato: “I tamponi interni fatti dalla squadra al coronavirus”
Garzelli: “La Slovenia è la nazione rilevazione” (rivelazione)
Garzelli: “Ti tremano la gamba”
Rizzato: “Abbiamo visto una prima settima atipica, tante salite” (hanno fatto solo la Planche)
Garzelli: “Daniel Oss vediamo se centrerà una fuga” (si è ritirato due giorni fa)
Rizzato: “Ci andrei piano a dire che il ciclismo italiano sia decotto” (infatti non hanno ancora inventato una tisana alla maglia rosa)
Garzelli: “Ayuso l’ho visto iniziare a correre con 10 anni”
Garzelli: “Bravissima nell’attenzione Dainese”
Garzelli: “Finale spettecolare”
Garzelli: “Estrema favittoria” (estrema facilità di vittoria)
Televideo: “Mattia Catteneo” (Cattaneo)
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992
Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
8a TAPPA: VALKENBURG – COBLENZA (206.5 Km) – 13 LUGLIO 1992
VEDIAMO SE INDURAIN È SEMPRE GRANDE
Tour: oggi lo spagnolo deve gettare la maschera sui 63 Km della crono in Lussemburgo
A Bugno basterebbe limitare il distacco – Chiappucci senza paura: “Perderò poco e attaccherò sulle alpi” – Vince Nevens
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): DOLE – LOSANNA
luglio 9, 2022 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Dopo aver visitato Danimarca e Belgio il Tour torna a sconfinare, per la terza ed ultima volta in questa edizione. Si va in Svizzera per una classica tappa di trasferimento che rappresenterà un’occasione d’oro per gli attaccanti di giornata poichè l’ascesa finale toglierà di mezzo i velocisti e le loro formazioni, mentre le squadre dei big penseranno a non sprecare troppe energie in vista delle Alpi, che cominceranno domani
Il Tour 2022 si appresta a effettuare il suo ultimo sconfinamento, dopo aver trascorso le prime tre giornate in Danimarca e aver percorso una quarantina di chilometri in Belgio nella parte iniziale della frazione di Longwy. Adesso è il turno della Svizzera, sulle cui strade si disputeranno gli ultimi 70 Km della tappa odierna e la quasi totalità della frazione in programma domani, la prima delle quattro disegnate sulla catena alpina. In attesa di quest’ultima e di tornare a vedere in azione gli uomini di classifica, oggi avranno un’occasione d’oro i cacciatori di tappe perché la salita finale verso i quartieri alti di Losanna taglierà fuori dai giochi i velocisti e le loro formazioni, che non avranno alcun interesse nel porsi in testa al gruppo a lavorare per ridurre il vantaggio dei fuggitivi. Si tratta, dunque, di una solita tappa di trasferimento che, comunque, qualche emozione potrebbe riservarla se ci fosse tra i corridori di vertice qualcuno che avrà la voglia di sfruttare la rampa di 1 Km al 9.5% che termina a 800 metri dal traguardo e che rappresenta il “sale” di una salita finale per il resto abbastanza sciapa (ultimi 4.8 Km al 4.6%): in tal caso assisteremo a due corse in una, davanti la lotta tra i fuggitivi per staccarsi a vicende in prossimità del traguardo, dietro scaramucce tra i big per mettere pressione agli avversari alla vigilia delle montagne più che per guadagnare una manciatella di secondi.

Il parco olimpico di Losanna e l’altimetria dell’ottava tappa (www.lausanne-tourisme.ch)
METEO TOUR
Dole : poco nuvoloso, 24.2°C, vento moderato da NNE (20-23 km/h), umidità al 49%
Montrond (traguardo volante – 46.9 Km): poco nuvoloso 23.9°C, vento moderato da NNE (15-17 km/h), umidità al 50%
Morez (91.7 Km): poco nuvoloso, 23.6°C, vento moderato da NNE (17-18 km/h), umidità al 48%
Losanna : cielo sereno, 27.6°C, vento moderato da NNE (15-18 km/h), umidità al 44%
GLI ORARI DEL TOUR
12.55: inizio diretta su Eurosport1
13.20: partenza da Dole
14.20-14.30: traguardo volante di Montrond
14.45: inizio diretta su RAI2
15.00-15.10: GPM della Côte du Maréchet
15.35-15.50: GPM della Côte des Rousses
16.20-16.40: GPM della Côte de Pétra Félix
17.00-17.20: inizio salita finale
17.30-17.55: arrivo a Losanna
RASSEGNA STAMPA
Pogacar trionfa su La Planche des Belles Filles. Il re è sempre più giallo
Gazzetta dello Sport – Italia
Pogačar ne podarja daril, planota lepih deklic je spet njegova
Delo – Slovenia
Vingegaard pressede Pogacar til det yderste: »Jeg fik endnu et bevis på, at jeg er godt kørende«
Politiken – Danimarca
Dominant Pogacar wins on La Super Planche des Belles Filles to extend Tour lead
The Daily Telegraph – Regno Unito
Pogacar toujours le plus fort
L’Équipe – Francia
Pogacar somete al aspirante
AS – Spagna
Poging Dylan Teuns strandt op ‘zijn’ Planche de Belles Filles, Pogacar demonstreert eens te meer en zet Vingegaard op zijn plek
Het Nieuwsblad – Belgio
Pogacar wint ook op La Planche des Belles Filles
De Telegraaf – Paesi Bassi
Drama um Kämna: Pogacar schnappt den Sieg auf Schotter weg
Kicker – Germania
Tadej Pogacar no tiene rivales en el Tour 2022
El Espectador – Colombia
TOURALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della settima tappa, Tomblaine – La Super Planche des Belles Filles
1° Marc Hirschi
2° Vegard Stake Laengen a 14″
3° Mikkel Bjerg s.t.
4° Nils Eekhoff s.t.
5° Michael Mørkøv s.t.
Miglior italiano Alberto Dainese, 8° a 2′44″
Classifica generale
1° Anthony Turgis
2° Marc Hirschi a 9′58″
3° Gianni Moscon a 10′42″
4° Mikkel Bjerg a 13′24″
5° Vegard Stake Laengen a 13′44″
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Rizzato: “Gente saluta in bicicletta” (salita)
Rizzato: “A due tappi dalla conclusione”
Garzelli: “Abbiamo visto Roglic buttarsi una borraccia intera in testa” (il ritorno di Tafazzi?)
Garzelli: “Guarda come l’elicottero si lotta per mantenere la posizione”
Rizzato: “Tour de Fransc”
Garzelli: “Parlava per via radio”
Garzelli: “Dettaglio che ora non ride più”
Garzelli: “Il giorno secessivo”
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992
Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
7a TAPPA: BRUXELLES – VALKENBURG (196.5 Km) – 12 LUGLIO 1992
LO STRATEGA CHIAPPUCCI MANDA ALL’ATTACCO NONNO ROCHE
L’anziano irlandese, preceduto all’arrivo dal francese Delion, scavalca Bugno e LeMond nella classifica generale
Il campione del mondo non si scompone: conta solo la cronometro di domani – Tebaldi quarto
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): TOMBLAINE – LA SUPER PLANCHE DES BELLES FILLES
luglio 8, 2022 by Redazione
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Prima tappa di montagna per un Tour già guardato dall’alto in basso da Tadej Pogacar, balzato ieri al comando di una classifica che oggi sarà inevitabilmente ridisegnata dall’arrivo in salita alla Planche des Belles Filles. L’ascesa, breve ma impegnativa, avrà il suo momento clou nel segmento “super” da affrontare nel finale, quando si pedalerà sullo sterrato con pendenze che arrivano al 24%
Il Tour arriva sui Vosgi per il primo appuntamento montano dell’edizione 2022 e ancora una volta sarà la salita della Planche des Belles Filles a dettar legge. Scoperta dalla Grande Boucle soli dieci anni fa, dal 2012 a oggi è già stata inserita cinque volte nel tracciato e quest’anno sarà affrontata come nel 2019 in versione “super”, percorrendo anche la ripidissima appendice sterrata che conduce in vetta alla montagna, lungo la quale si tocca una pendenza massima del 24%, la stessa che si raggiunge sul nostrano Plan de Corones. Non sarà l’unica difficoltà altimetrica di una giornata che, considerate facilità e distanza dal traguardo dei tre precedenti colli, si accenderà agonisticamente solo al momento d’intraprendere i 7 Km all’8.5% che condurranno a un traguardo che ha spesso portato bene ai corridori italiani. Lassù nel 2014 vinse Vincenzo Nibali, tre anni più tardi s’impose Fabio Aru mentre nel 2019, quando fu tenuto a battesimo l’inedito finale sterrato, Giulio Ciccone consolò l’amarezza per il secondo posto – l’aveva preceduto di 11 secondi il belga Dylan Teuns – con la conquista della maglia gialla, strappata per soli 6 secondi al francese Julian Alaphilippe.

La Planche des Belles Filles e l’altimetria della settima tappa (Wikipedia)
METEO TOUR
Tomblaine : cielo sereno, 19.8°C, vento moderato da NNE (10-12 km/h), umidità al 47%
Rambervillers (58.2 Km): cielo sereno, 21.2°C, vento moderato da NNE (12-14 km/h), umidità al 50%
Gérardmer (traguardo volante – 101.2 Km): poco nuvoloso, 18.9°C, vento moderato da NNE (10-12 km/h), umidità al 60%
Belonchamp (151.7 Km): cielo sereno, 22.6°C, vento moderato da NNE (12-13 km/h), umidità al 51%
La Super Planche des Belles Filles: previsioni non disponibili
GLI ORARI DEL TOUR
12.55: inizio diretta su Eurosport1
13.15: partenza da Tomblaine
14.45: inizio diretta su RAI2
15.30-15.45: traguardo volante di Gérardmer
15.45-16.00: GPM del Col de Grosse Pierre
16.15-16.35: GPM del Col des Croix
17.00-17.20: inizio salita finale
17.15-17.45: arrivo sulla Planche des Belles Filles
RASSEGNA STAMPA
Re Pogacar dà spettacolo, tappa e maglia gialla. Van Aert, resa tra gli applausi
Gazzetta dello Sport – Italia
Roglič je napadel, Pogačar sledil in zmagal
Delo – Slovenia
Tour-kongen Tadej Pogacar sejrer og kører sig i gult – Vingegaard nr. 7 i hektisk finale og nr. 3 samlet
Politiken – Danimarca
Tadej Pogacar wins Tour de France’s longest stage to take hold of leader’s yellow jersey
The Daily Telegraph – Regno Unito
Pogacar déjà au pouvoir
L’Équipe – Francia
Van Aert tira el maillot amarillo… y Pogacar lo recoge
AS – Spagna
Beresterke Wout van Aert steelt eens te meer de show in de Tour, maar verliest geel: Pogacar grijpt de macht
Het Nieuwsblad – Belgio
Magistrale Pogacar maakt ijzersterke Van Aert geel afhandig in Tour de France
De Telegraaf – Paesi Bassi
Pogacar siegt und holt Gelbes Trikot
Kicker – Germania
Россиянин Власов поднялся в топ-7 генеральной классификации «Тур де Франс»
Sport Express – Russia
¡Es una máquina! Tadej Pogacar ganó la sexta etapa y es líder del Tour de Francia
El Espectador – Colombia
Matthews pipped at Tour as imperious Pogacar takes yellow
The Sydney Morning Herald – Australia
TOURALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della sesta tappa, Binche – Longwy
1° Marc Hirschi
2° Anthony Turgis a 45″
3° Stefan Bissegger s.t.
4° Vegard Stake Laengen s.t.
5° Mikkel Bjerg s.t.
Miglior italiano Gianni Moscon, 7° a 1′05″
Classifica generale
1° Anthony Turgis
2° Gianni Moscon a 10′12″
3° Marc Hirschi a 14′44″
4° Mikkel Bjerg a 17′56″
5° Vegard Stake Laengen a 18′16″
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Garzelli: “Sta offrendo uno spettacolo che pochi anni abbiamo visto”
Garzelli: “50% di sance”
Nibali: “L’unica cosa che mi faceva veramente pianura”
Garzelli: “Vuole fare faticare a tutto il gruppo”
Garzelli: “Tappa disegnata in modo per le fughe da lontano”
Televideo: “Un tracciato che propone quattro salite severe” (tolto il muro al 12%, c’erano tre salitelle facilissime)
CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992
Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”
6a TAPPA: ROUBAIX – BRUXELLES (167 Km) – 11 LUGLIO 1992
CHIAPPUCCI SI SVEGLIA
Tour: in fuga con LeMond rifila 1’22” a Bugno e Indurain
“Ora la crono è meno pericolosa” – Jalabert sprint – L’iridato non fa nessun commento mentre Miguel dice: “Strade infami. Terribile quella caduta nel finale”