CHIAVE DI VUELTA: LA LIQUIGAS RAGGIUNGE LA PERFEZIONE MA…

agosto 26, 2011 by Redazione  
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La squadra attacca nel finale della tappa di Cordoba guadagnando tempo prezioso su Rodriguez e soci e trova il successo con Sagan. Ma Agnoli toglie l’abbuono del terzo posto al capitano Nibali. Semplice distrazione per il laziale o c’è dell’altro?

Foto copertina: si prepara la volata della discordia (www.marca.com)

Il primo successo di tappa della Liquigas – Cannondale è arrivato. Un (quasi) capolavoro tattico degli uomini di Roberto Amadio, avvenuto nelle fasi finali della sesta tappa terminata a Cordoba con gli ultimi chilometri molto impegnativi. Ma il terzo posto di tappa che Agnoli ha tolto a Nibali (e quindi gli otto secondi di abbuono) potrebbe far emergere qualche problemino: in queste situazioni di classifica, con il siciliano ad una dozzina di secondi dalla leadership di Sylvain Chavanel, quei secondi sfuggiti sarebbero stati comunque preziosissimi per le tappe future. Anche perchè Vincenzo sulla carta ha meno tappe di montagna a suo favore rispetto al suo più diretto avversario Joaquìn Rodriguez.

Al contrario però la forza e la volontà di tutto il team nel voler a tutti i costi far recuperare un po’ di terreno perso ieri dal proprio capitano, è simbolo di grande unità, col lavoro coronato dal successo di tappa del fenomeno slovacco Peter Sagan. E con un Nibali in queste condizioni si può dormire sonni tranquilli.

Andrea Giorgini

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI VALDEPEÑAS DE JAÉN

agosto 25, 2011 by Redazione  
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Ecco l’oramai consueta rubrica di approfondimento delle grandi corse a tappe della stagione 2011. Adesso tocca alla Vuelta per la quale, come al solito, vi proporremo la rassegna stampa internazionale, i commenti dei tifosi, l’illustrazione delle singole tappe, le previsioni meteo e il racconto di una “Vuelta che fu”

Foto copertina: vista panoramica di Valdepeñas de Jaén (turismoruralenjaen.com)

VUELTA A ESPAÑA, VUELTA DEL MUNDO

Vuelta, colpo Rodriguez. Scarponi 5° (Gazzetta dello Sport)

Ny spansk Katusha-triumf i Vueltaen (Jyllands-Posten)

Fuglsang 26 sekunder fra førertrøje (Sporten.dk)

Nyt pres på Chris Anker og Fuglsang i hidsig finale (Politiken)

Arvesen i stygg velt (Aftenposten)

Arvesen kolliderte med ung tilskuer (Adresseavisen)

Rodríguez macht spanischen Hattrick perfekt (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Rodríguez wins stage five of Vuelta (The Daily Telegraph)

Heat forces out weary Cavendish (The Independent)

Rodriguez dégaine (L’Equipe)

Joaquim Rodriguez vainqueur, Chavanel reste leader 24/08 (Le Monde)

Purito Rodríguez gana la quinta etapa de la Vuelta (AS)

Purito Rodríguez se enciende en la pared de Valdepeñas de Jaén (Marca)

‘Purito’ Rodríguez vence en Valdepeñas (El Mundo Deportivo)

Rodriguez Erster nach 27-Prozent-Steigung (Tageblatt)

Rodriguez macht spanischen Hattrick perfekt (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Rodriguez prend l’étape mais Chavanel garde son maillot rouge (Sud Presse)

Rodriguez imponeert op de muur van Valdepenas (De Standaard)

La 5e étape pour Rodriguez, Chavanel reste rouge (La Dernière Heure/Les Sports)

Joaquin Rodriguez s’impose, Van den Broeck, 9e (L’Avenir)

Rodriguez imponeert op de muur van Valdepenas (Het Nieuwsblad)

Poels knap tweede in Vuelta (De Telegraaf)

Spain’s Rodriguez Wins Tour of Spain Fifth Stage (The New York Times)

Sylvain Chavanel keeps leader’s jersey at Vuelta (Usa Today)

Rodriguez snatches Vuelta fifth stage (Herald Sun)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Cosa succederà?

Jack.ciclista: Mi aspetto un arrivo simile a quello dello scorso anno

Hotdogbr: dopo lo scempio di ieri non potrà che succedere qualcosa di più, certo è difficile che venga fatto un forcing come un anno fa sulla penultima salita ma quantomeno nell’ultimo km ci sarà spettacolo, vedremo se Anton che l’anno scorso vinse è definitivamente tagliato fuori, se Daniel Martin sarà più che una meteora, se Menchov due giorni fa ha avuto veramente problemi meccanici o se non è in condizione e ieri si è salvato per il ritmo basso e se Nibali e Scarponi riusciranno a contrastare Rodriguez, il chiaro favorito di oggi

Hotdogbr (dopo l’arrivo): che Rodriguez fosse il favorito di questa Vuelta l’avevo già detto, è vero che c’è la cronometro ma è vero anche che Purito va più forte di un anno fa, che ha a sua disposizione un Angliru che un anno fa non c’era e che gli avversari diretti non sono superspecialisti delle prove contro il tempo ad eccezione di Wiggins che però non può essere al top della condizione ed è destinato a perdere minuti su minuti in montagna. Nibali ha ceduto nel finale ma comunque era lì e resta con i grandi favoriti come Scarponi che sta tenendo un profilo basso e l’impressione è che per i tre posti sul podio se la giocheranno i due italiani, Rodriguez e Van den Broeck e c’è quest’incognita di Moreno che vanta già buoni piazzamenti nella generale alla Vuelta e che sta volando ma dovrà lavorare per il suo capitano, per il resto abbiamo visto molto bene Zubeldia e Fuglsang che però oltre a un piazzamento non potranno andare mentre Anton è evidentemente tagliato fuori

Vedo23: Sottolineerei anche, forse, una eccessiva “spavalderia” di Nibali nella gestione della corsa… Tutti sapevano che su uno strappo del genere Rodriguez era il favorito, poteva lasciare più tranquilla la squadra e far lavorare gli altri. E, soprattutto, poteva evitare di rispondere così brutalmente allo scatto: andando in progressione si sarebbe certo piantato meno.
In ogni caso la forma l’ha e resta pienamente in corsa, anche per la vittoria!

Hotdogbr: diciamo che Nibali avrà pensato ”l’anno scorso sono arrivato 2° su questo traguardo, il 1° è stato Anton che quest’anno non va, ok c’è Rodriguez ma l’anno scorso l’ho battuto e comunque male che vada arrivo 2° e guadagno 12” di abbuono sugli altri” e per questo ha fatto tirare la squadra

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

LA TAPPA CHE VERRA’

Non c’è pace sotto il sole cocente della Vuelta, ogni giorno ha la sua pena. Ieri c’è stata la doppia scalata al muro di Valdepeñas de Jaén, ventiquattrore prima l’arrivo sulla Sierra Nevada, prima ancora il finale di Totana con il “Santa”, lo strappo nel finale delle Playas de Orihuela e la cronometro a squadre. Adesso tocca all’Alto del Catorce por Ciento, salita anonima che gli organizzatori hanno piazzato a ridosso del finale della tappa Úbeda – Córdoba e che hanno ribatezzato così, in mancanza di una nomenclatura certa, per segnalare ai corridori quale sarà la massima pena della giornata, un picco di pendenza al 14%. A dire il vero non è durissima questa ascesa poichè tra il “comienza puerto” e la cima del GPM, classificato di seconda categoria, ci sono 7,5 Km di strada inclinata al 5,5% medio, ma diversi fattori interverrano a rendere insidioso il finale: non ci sarà solo il violento strappo al 14%, che si affronterà a circa 1500 metri dalla cima, ma anche la prossimità del traguardo distante una ventina di chilometri non del tutto agevoli per gli eventuali inseguitori. Dopo lo scollinamento, infatti, non si inizierà subito a scendere ma si rimarrà in quota per una buona decina di chilometri, affrontando in quel tratto alcuni saliscendi. La discesa vera e propria terminerà quando si sarà già entrati nella città andalusa e al passaggio sotto lo striscione mancheranno appena 3 Km. Per chi mastica un po’ di Vuelta, questo sarà il classico finale cordobense introdotto da alcuni anni e che ha “depredato” ai velocisti un traguardo che era quasi tradizionalmente a loro destinato. Rispetto agli ultimi arrivi si girerà sul circuito finale in senso inverso, approcciando l’”alto” dal versante opposto a quello solito, quello più duro. Se salendo dall’altra parte qualche speranza per gli sprinter c’era (nel 2008 vinse Boonen), stavolta sarà dura per loro, in una giornata resa ancor più impegnativa dalle alte temperatura che perseveranno ancora per almeno una giornata nella penisola iberica e non solo,

METEO VUELTA

Úbeda : sereno, 29,4°C (percepiti 32°C), venti deboli da WSW (6-9 Km/h), umidità al 31%
Córdoba : sole e caldo, 37°C, venti moderati da WSW (17-21 Km/h), umidità al 26%

C’ERA UNA VUELTA

Dopo avervi narrato, attraverso i titoli dei giornali dell’epoca, il Giro del Centenario dell’Unità (1961) e il primo Tour vinto da Indurain (1991), ora vi proporremo il ricordo della Vuelta del 1956, la prima conquistata da un italiano, Angelo Conterno. Giusto 55 anni fa.
Titoli dal quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

3a TAPPA: OVIEDO – VALLADOLID

POBLET TOMA SU REVANCHA SOBRE VAN STEENBERGEN AL BATIRLE EN LA META DE VALLADOLID Y LOGRA SU PRIMERA VICTORIA EN AL VUELTA CICLISTA A ESPAÑA (G.P. FIRESTONE)

Violenta ofensiva francesa encabezada por Louison Bobet – Bover, por avería, llega retrasado de 4 m. y pierde el 2° de la general – Conterno se mantiene líder – España 1a por equipos – La etapa quedó redúcida a 180 kms. – Los corredores sublero los Puertos de Padrún y Pajares en autocares por la nieve – Hoy etapa Valladolid-Madrid con el Alto de los Leones

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ARCHIVIO ALMANACCO
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CHIAVE DI VUELTA: NIBALI, PECCATO DI PRESUNZIONE O ERRORE TATTICO?

agosto 25, 2011 by Redazione  
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Analizziamo attentamente il perché lo Squalo dello Stretto ha tentato di seguire Rodriguez e Moreno sulle durissime rampe di Valdepenas de Jaén, cedendo a 300 metri dal traguardo.

Foto copertina: all’attacco del muro finale. Nibali è il terzo da sinistra (www.as.com)

Vedere Nibali rispondere ad un attacco di Purito Rodriguez sul durissimo strappo finale ha fatto brillare gli occhi ai tifosi italiani per qualche secondo, fino a che il siciliano della Liquigas ha alzato bandiera bianca. Cerchiamo di analizzare tutte le motivazioni del caso: per prima cosa Vincenzo non è uno scattista puro, al contrario del capitano della Katusha. Caratteristiche fisiche ben diverse, col primo che ha ottime qualità di cronoman, ed il secondo che nelle prove contro il tempo trova il suo tallone d’Achille. Al contrario Rodriguez è un fenomeno su salite estreme ed in particolare su strappi secchi e sui muri come ad esempio quello di Valdepenas de Jaén (o i due successi consecutivi ottenuti in passato a Montelupone alla Tirreno – Adriatico), mentre Nibali li soffre di più. Quest’ultimo ha, forse, provato la gamba su pendenze micidiali al 24%, rendendosi conto della sua condizione risultata molto buona nei giorni passati e ha voluto fare un ennesimo tentativo, lasciando la squadra davanti fino all’imbocco della salita finale. Probabilmente sarebbe stato più giusto e meno dispendioso di energie, salire col proprio passo sino al traguardo: sarà una situazione da analizzare nei prossimi giorni in casa Liquigas – Cannondale.

A “Purito” arrivi così fanno gola, e tra l’altro non sarà l’unico con queste caratteristiche alla Vuelta 2011: Escorial, Angliru e Peña Cabarga, sono altre ascese da pendenze spaccagambe (il mostro delle Asturie che non ha bisogno di presentazioni), mentre il nostro Nibali ha dalla sua la lunga cronometro a Salamanca ed altri arrivi in quota meno duri, in stile Sierra Nevada, ma sempre molto impegnativi. Sarà un gran bel duello da seguire con moltissimo interesse fino alla fine.

Andrea Giorgini

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI SIERRA NEVADA

agosto 24, 2011 by Redazione  
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Ecco l’oramai consueta rubrica di approfondimento delle grandi corse a tappe della stagione 2011. Adesso tocca alla Vuelta per la quale, come al solito, vi proporremo la rassegna stampa internazionale, i commenti dei tifosi, l’illustrazione delle singole tappe, le previsioni meteo e il racconto di una “Vuelta che fu”

Foto copertina: la Sierra Nevada (villaggiogiovane2010.files.wordpress.com)

VUELTA A ESPAÑA, VUELTA DEL MUNDO

Vuelta, tappone a Moreno. Nibali e Scarponi ok(Gazzetta dello Sport)

Fornem dansk Vuelta-dag med Chris Anker og Fuglsang i front (Jyllands-Posten)

Chris Anker snydt for Vuelta-sejr (Sporten.dk)

Fornem dansk Vuelta-dag med Chris Anker og Fuglsang i front (Politiken)

Spansk seier, fransk ledelse (Aftenposten)

Moreno sikret mer hjemmejubel i Vueltaen (Adresseavisen)

Moreno siegt in Sierra Nevada (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Mark Cavendish withdraws in the heat as Sylvain Chavanel takes the lead (The Daily Telegraph)

Mark Cavendish pulls out of Tour of Spain (The Independent)

Cette fois, Chavanel le tient (L’Equipe)

4e étape: Moreno gagne à Sierra Nevada, Chavanel nouveau leader (Le Monde)

Moreno gana en Sierra Nevada y Antón pierde 1′20” (AS)

Sierra Nevada delata a Igor Antón y encumbra a un gran Dani Moreno (Marca)

Dani Moreno gana en Sierra Nevada (El Mundo Deportivo)

Moreno gewinnt erste Bergetappe (Tageblatt)

Moreno gewinnt erste Bergetappe (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Dani Moreno: “Je reste un équipier pour Joaquin Rodriguez”(Le Soir)

Moreno gagne à Sierra Nevada, Monfort, 4e du général (Sud Presse)

Moreno wint eerste bergrit van de Vuelta (De Standaard)

Moreno l’emporte, Chavanel en rouge (La Dernière Heure/Les Sports)

Chavanel prend la tête, Monfort 4e (L’Avenir)

Moreno wint eerste bergrit van Vuelta, Chavanel nieuwe leider (Het Nieuwsblad)

Anton grote verliezer (De Telegraaf)

Moreno Wins Stage Four, Chavanel Leads (The New York Times)

Spanish cyclist wins fourth stage of Vuelta (Usa Today)

Spaniard Moreno wins fourth stage in Spain (The Age)

Moreno wins fourth Spain stage (Herald Sun)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Prima della tappa
Mauro Facoltosi: Cosa succederà oggi?

Hotdogbr: è la prima tappa di montagna e, almeno per quanto visto in passato, non c’è un uomo nettamente superiore agli altri come poteva essere in passato un Heras (che peraltro a Sierra Nevada non ha mai brillato), quindi può essere che i big si controllino e vinca un outsider come Trentin nel 2002 ma alla fine un po’ di selezione, complice il caldo, ci sarà per forza, e come si dice in questi casi capiremo chi non vincerà la Vuelta

Pedale Pazzo: Salita su cui si può fare la differenza secondo me. Se qualcuno che ha gamba e vede qualche rivale in difficoltà può anche attaccare per guadagnare qualcosa in classifica.
Più probabile che si controllino però e che si stacchi solo chi non ha la condizione giusta.

Dopo la tappa

Pedale Pazzo: Anton ha preso quasi un minuto e mezzo dai rivali. Non sarà stata una salita adattissima a lui..ma è già un distacco importante per quello che fino a ieri era considerato l’unico vero favorito..

Hotdogbr: abbiamo oggi assistito alla più brutta tappa con arrivo in salita di sempre, o quantomeno non ne ricordo una peggiore, mai si era visto di 30 corridori che arrivano insieme al termine di una salita di 23 km sia pure non dura. Ora sicuramente il ciclismo di oggi è più pulito che anche solo quello di 6-7 anni fa e potrebbe dipendere da questo però se lo è per tutti la differenza di valori tra i corridori dovrebbe essere rimasta la stessa e dunque anche la tattica di corsa dovrebbe essere teoricamente la stessa, diverso il discorso se in passato solo ALCUNI erano dopati (oppure se solo alcuni erano più dopati degli altri) e per questo riuscivano a fare molto più la differenza

Jack.ciclista: Oppure proprio perchè non si è provvisti del “turbo”, c’è più paura e si prendono meno rischi.

Vedo23: Nibali secondo me doveva approfittarne di più, e così anche gli altri big. Nel momento in cui han visto Anton staccarsi dovevano farlo fuori quasi del tutto, aumentando sensibilmente l’andatura. E invece prima uno pseudo-attacco, poi lasciano arrivare una fuga semi-bidone (Sorensen non è male, per carità, ma non si può vincere con uno scatto “alla fagiano”!!!).
Ok che la salita era facile e si stava bene a ruota, ma con un’alternanza a tirare (non dico a tutta, al 90%) di Nibali, Wiggins e Scarponi ne restavano molti meno che 30! E chissà che anche qualche altro pesce grosso non sarebbe caduto nella rete.. Pessima gestione della corsa!!

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

LA TAPPA CHE VERRA’

Repetita iuvant, le cose ripetute aiutano, fanno bene. Gli organizzatori della Vuelta hanno fatto tesoro di questa locuzione latina e l’hanno applicata a questa edizione della corsa spagnola che, a questo punto, riproporrà l’arrivo in cima all’arcigno muro di Valdepeñas de Jaén, dopo il successo tecnico della tappa che vi si concluse dodici mesi fa e che fu conquistata dallo spagnolo Igor Antón. Si tornerà, dunque, ad affrontare quel durissimo chilometro finale dove la ristrettezza della sede stradale si sposa a pendenza di spessore fiammingo, con diverse stilettate che raggiungono un picco massimo del 23%. Fatto il bis, ci sarà anche il ter perchè, a differenza della tappa dell’anno scorso, si dovrà ripetere una seconda volta quel tremendo epilogo, dove si dovrebbero perdere secondi a manciate. Nel 2010 i primi 20 corridori si trovarono racchiusi in un fazzoletto di 36″, mentre i distacchi successivi furono misurati a minuti. Anche stavolta si dovrebbere assistere ad una simile conclusione, tenuto conto che la precedente scalata al muro di Valdepeñas verrà affrontata presto, quando mancheranno oltre 100 Km all’arrivo, e si potranno recuperare agevolmente gli eventuali distacchi allora accusati. Potrebbero provarci coloro che sono stati respinti ieri dalle rampe della Sierra Nevada; per loro, se avranno la forza di andarsene, l’occasione migliore sembra fornita dall’ascesa, non particolarmente impegnativa, all’Alto de Valdepeñas, colle di 2a categoria che precederà di 7 Km l’attacco della rampa finale.

METEO VUELTA

Sierra Nevada: sereno, 20°C, venti moderati da S (30 Km/h), umidità al 29%
Valdepeñas de Jaén: previsioni non disponibili

C’ERA UNA VUELTA

Dopo avervi narrato, attraverso i titoli dei giornali dell’epoca, il Giro del Centenario dell’Unità (1961) e il primo Tour vinto da Indurain (1991), ora vi proporremo il ricordo della Vuelta del 1956, la prima conquistata da un italiano, Angelo Conterno. Giusto 55 anni fa.
Titoli dal quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

l’appuntamento con il racconto della Vuelta 1956 riprenderà tra un giorno

ARCHIVIO ALMANACCO
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CHIAVE DI VUELTA: LA DELUSIONE INASPETTATA DI ANTON A SIERRA NEVADA

agosto 24, 2011 by Redazione  
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Il primo arrivo in salita della Vuelta 2011 fa crollare quello che fino alla partenza di tappa sembrava il primo favorito per la vittoria finale. Il basco pare lontanissimo dalla grande condizione dello scorso anno, fino alla caduta che ne causò il ritiro per la frattura al gomito. Speranze di vittoria che aumentano per Nibali, Wiggins, Rodriguez e Scarponi, arrivati nel gruppo dei migliori con quest’ultimo migliore italiano al traguardo.

Foto copertina: Igor Anton arranca sulla salita della Sierra Nevada (foto Marca)

Il primo arrivo in quota di una grande corsa a tappe diventa sempre giudice riguardante chi non vincerà la classifica finale. Tra le tante vittime della salita di Sierra Nevada troviamo un uomo illustre: Igor Anton Hernandez, capitano della Euskaltel – Euskadi e favorito numero uno alla vigilia di questa Vuelta a España. Sarà stato il caldo torrido, che oggi ha raggiunto temperature asfissianti anche a quota elevata, però la differenza di condizione fisica del basco tra l’edizione passata (fino alla caduta di Peña Cabarga) e questa pare in forte calo, con l’unico successo stagionale raggiunto durante il Giro d’Italia, nella discussa tappa dello Zoncolan.

Tra gli altri favoriti, altra ottima prova di Vincenzo Nibali, il quale mette ancora la davanti la sua squadra a tirare a tutta con ancora Eros Capecchi che attua una discreta progressione provocando una selezione naturale, anche se il gruppo dei favoriti conteneva ancora una trentina di uomini. Mentre la Katusha che trova un gran giorno col successo di Daniel Moreno e il quarto posto di Joaquìn “Purito” Rodriguez, altri italiani vanno in giornata di grazia con Michele Scarponi, il sopracitato Nibali e Marzio Bruseghin che zitto zitto entra nella top ten della generale. Sono solo i primi “conticini”, e di giornate difficili alla Vuelta 2011 ce ne sono tantissime.

Andrea Giorgini

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI TOTANA

agosto 23, 2011 by Redazione  
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Ecco l’oramai consueta rubrica di approfondimento delle grandi corse a tappe della stagione 2011. Adesso tocca alla Vuelta per la quale, come al solito, vi proporremo la rassegna stampa internazionale, i commenti dei tifosi, l’illustrazione delle singole tappe, le previsioni meteo e il racconto di una “Vuelta che fu”

Foto copertina: Totana, il santuario dedicato a Eulalia, la “Santa” che ha dato il nome all’”alto” affrontato nel finale della tappa (panoramio)

VUELTA A ESPAÑA, VUELTA DEL MUNDO

Vola Lastras. Domani test per Nibali (Gazzetta dello Sport)

Veteran scorede dobbelt i Vueltaen (Jyllands-Posten)

Ny mand i rødt – Fuglsang tabte tid (Sporten.dk)

Fuglsang fortsætter i Vuelta-hovedrolle (Politiken)

Seier og trøyefest for Lastras (Aftenposten)

Seier og ledertrøye for Lastras (Adresseavisen)

Lastras sorgt für spanischen Tagessieg (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Pablo Lastras triumphs to take overall leader’s red jersey off Daniele Bennati (The Daily Telegraph)

Lastras s’offre la totale (L’Equipe)

3e étape: coup double pour Lastras devant Sylvain Chavanel(Le Monde)

Victoria de Pablo Lastras, que se pone líder de la general (AS)

Pablo Lastras aumenta su leyenda(Marca)

Pablo Lastras consigue el jersey rojo de líder (El Mundo Deportivo)

Leopard Trek muss rotes Trikot abgeben (Tageblatt)

Lastras gelingt Doppelschlag (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Lastras maillot rouge, Monfort 6e (Le Soir)

Le vétéran Pablo Lastras vainqueur et nouveau leader de la Vuelta; Maxime Monfort 6e (Sud Presse)

Sluwe Lastras grijpt de macht in Vuelta (De Standaard)

3e étape: victoire et maillot de leader pour Lastras (La Dernière Heure/Les Sports)

Pablo Lastras fait coup double (L’Avenir)

Sluwe Lastras grijpt de macht in Vuelta (Het Nieuwsblad)

Lastras pakt zege in Vuelta (De Telegraaf)

Lastras Sizzles in Heat for Stage Win and Lead (The New York Times)

Spain’s Pablo Lastras takes overall Vuelta lead (Usa Today)

Red letter day for veteran Lastras (The Australian)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Prima della tappa
Mauro Facoltosi: Riusciranno a tenere i velocisti oppure è troppo dura?

Hotdogbr: Cavendish sicuramente non riuscirà a stare con i primi, per altri come Farrar, Kittel e simili bisognerà vedere se ci sarà una squadra che farà forcing sull’ultima salita, penso alla Rabobank di Breschel o alla Omega Pharma di Van Avermaet, con l’obiettivo per farli fuori, altrimenti potrebbero rimanere lì o comunque rientrare in discesa

Howling Wolf14: C’è poi una lunga discesa. Se qualche velocista arriva al GPM con 1′00″-1′20″ di distacco, ben spalleggiato puà rientrare sul gruppo di testa. Credo che però sull’ultima salita gli attacchi non mancheranno. Le squadre degli sprinter dovranno darsi da fare per rintuzzare le offensive, ma non potranno tenere velocità troppo elevate per far fuori i propri capitani velocisti. Vedo bene Bennati.

Vedo23: Mi sembra esagerato “consentirgli” addirittura quel ritardo sul GPM. Secondo me già con 30-40 secondi rischiano di non rientrare, considerando che ci saranno numerosi attacchi.

Jack.ciclistica: Condivido di più questa versione, anche considerando che parte della vittoria finale al Tour Evans la ha conquistata nella prima settimana, rosicchiando manciate di secondi importanti in tappe come questa.
I big non si dovrebbero far sorprendere, i velocisti arrivano solo se gli uomini di classifica stanno al coperto.

Dopo la tappa

Hotdogbr: il caldo ha inciso tantissimo, la fuga non era certo impossibile da riprendere ma nessuno ha voluto farlo e nonostante sull’ultima salita non ci sia stata battaglia sono rimasti davanti in 40 e tra questi non c’era Menchov, a questo punto è prevedibile che a Sierra Nevada, malgrado rispetto al solito manchino gli ultimi 6 km che sono i più duri sia per l’altitudine sia perchè sono appunto gli ultimi, ci sia più selezione del previsto e sarà interesante vedere se Lastras potrà tenere la maglia, nel 2002 fu proprio lui uno dei più attivi sulla salita

Howling Wolf14: Menchov, infatti, ha preso quasi un minuto e mezzo dal gruppo di Nibali.

N@po: Se le temperature proseguono, come in Italia, per tutta la settimana a questi livelli, alla Vuelta ne rimarranno pochi in gara. Però belli abbronzati…

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

LA TAPPA CHE VERRA’

Non capita spesso, anzi è decisamente raro, che una corsa tappe proponga una tappa di montagna così esigente ad appena il quarto giorno di gara. Al Tour, almeno in tempi recenti, non è mai successo, al Giro del 2004 Castellano aveva proposto proprio alla 4a tappa l’impegnativo arrivo in salita al Corno alle Scale, che però non regge il paragone col tracciato che condurrà i partecipanti alla Vuelta 2011 da Baza alla Sierra Nevada. La corsa spagnola è, però, più avvezza alle partenze impegnative, come capitò, per fare un esempio, nell’edizione del 2007, quando la quarta tappa si concluse ai mitici Lagos di Covadonga. Un precedente, comunque, non duro come quello di quest’anno, perchè, a sole 96 ore dal via di Benidorm si affronterà una tappa caratterizzata da due salite lunghe entrambe una ventina di chilometri e piuttosto “elevate”: sull’Alto de Filabres, che dovrà essere superato subito dopo il via, si abbatterà di 40 metri la quota 2000, mentre l’arrivo di tappa sarà a 2112 metri. Quel che mancheranno saranno le pendenze cattive, poichè le due ascese si presentano, sotto questo aspetto, abbastanza pedalabili. La Sierra Nevada, infatti, sarà presa dal versante classico di Granada, di fatto un ampio stradone, mentre in occasione degli ultimi arrivi, nei quali su saliva fino a quasi 2500 metri, si percorreva la ripida variante dell’Alto del Monachil, decisamente più ostica.
Sicuramente ci sarà selezione, ma questa avverrà prevalentemente da dietro, mentre davanti i big della classifica dovrebbero, a meno di sorprese, salire tutti assieme senza affannarsi troppo, complici il caldo e la particolare collocazione cronologica di questa tappa. Insomma, oggi non sapremo chi potrà vincere la Vuelta ma certamente avremo la possibilità di capire chi, invece, dovrà riconsiderare i propri obiettivi.

METEO VUELTA

Baza: sole e caldo, 30,4°C, assenza di vento, umidità al 26%
Sierra Nevada: sereno, 23,3°C, venti moderati da SO (36 Km/h), umidità al 33%

C’ERA UNA VUELTA

Dopo avervi narrato, attraverso i titoli dei giornali dell’epoca, il Giro del Centenario dell’Unità (1961) e il primo Tour vinto da Indurain (1991), ora vi proporremo il ricordo della Vuelta del 1956, la prima conquistata da un italiano, Angelo Conterno. Giusto 55 anni fa.
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l’appuntamento con il racconto della Vuelta 1956 riprenderà tra due giorni

ARCHIVIO ALMANACCO
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CHIAVE DI VUELTA: TRE CAMBI DI “ROJA” IN TRE GIORNI E IL QUARTO NON E’ IMPOSSIBILE.

agosto 23, 2011 by Redazione  
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La fuga vincente di Pablo Lastras ha nuovamente cambiato la leadership del Giro di Spagna, con Bennati che cede il trono proprio allo spagnolo. E siamo già alla vigilia delle prime importanti montagne, martedi c’è la Sierra Nevada. Altro “cambio della guardia” in arrivo?

Foto copertina: Lastras in “rojo” sul podio premiazioni (foto Bettini)

Non c’è che dire, la Vuelta 2011 propone un avvio scoppiettante, e non solo sulla carta. Sorprese ad ogni angolo di strada, ricongiungimenti mancati di un soffio e fughe andate in porto già al terzo giorno. La seconda tappa in linea ha un po’ confermato di essere altimetricamente favorevole agli “escapados”, tanto per usare un termine ispanico, anche per la presenza nel finale dell’Alto de la Santa, che ha fatto maggiore selezione di quanto si pensasse. Nel gruppo si è notata nuovamente la buona condizione di Vincenzo Nibali, con uomini fidati come Eros Capecchi a “menare” il plotone là davanti. Niente male anche Bradley Wiggins, che pare ripreso dal brutto infortunio patito al Tour de France, ed autore anche di una discreta volata sul traguardo di Totana.

Tra i fuggitivi si è notata l’astuzia dei due spagnoli Lastras e Irizar, militanti in squadre diverse ma connazionali tanto che il secondo ha svolto un ruolo di stopper consentendo al corridore della Movistar di vincere la tappa e prendersi la Maglia Rossa. Ci saremmo aspettati qualcosa in più da Chavanel, poco lucido negli ultimi chilometri di gara, che non è stato capace di evadere dal quartetto in fuga puntando a tappa e leadership.

Con Lastras in “Roja” siamo giunti all’ennesimo cambio della guardia nella generale, alla vigilia dell’importante arrivo in salita di Sierra Nevada. Sulla carta si è pronti ad avere un nuovo uomo al comando, ma si sa che nel ciclismo, come in altri sport, niente va dato per scontato.

Andrea Giorgini

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI PLAYAS DE ORIHUELA

agosto 22, 2011 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Ecco l’oramai consueta rubrica di approfondimento delle grandi corse a tappe della stagione 2011. Adesso tocca alla Vuelta per la quale, come al solito, vi proporremo la rassegna stampa internazionale, i commenti dei tifosi, l’illustrazione delle singole tappe, le previsioni meteo e il racconto di una “Vuelta che fu”

Foto copertina: continua la serie della spiagge; dopo quella di Benidorm ecco quella di Orihuela (www.teleorihuela.com)

VUELTA A ESPAÑA, VUELTA DEL MUNDO

Bennati rosso Vuelta. “Ma penso al Mondiale”(Gazzetta dello Sport)

Fuglsang mistede trøjen (Jyllands-Posten)

Fuglsang taber førertrøje til holdkammerat (Sporten.dk)

Fuglsang lurer på comeback til Vuelta-tronen (Politiken)

Australsk seier i Spania rundt (Aftenposten)

Kittel nur knapp geschlagen (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Sutton triumphs in bunch sprint (The Indipendent)

Team Sky registers double win (The Daily Telegraph)

Leopard-Trek garde la main (L’Equipe)

Victoire de Sutton, Bennati prend le maillot rouge(Le Monde)

Sutton, de repente un extraño(AS)

Ni Cavendish, ni Petacchi, ni Farrar… ¡Christopher Sutton! (Marca)

Sutton gana al esprint la segunda etapa (El Mundo Deportivo)

Leopard behält das Rote Trikot (Tageblatt)

Christophe Sutton gagne la 2e étape (Le Soir)

Sutton surprend, au grand bonheur du public (Sud Presse)

Sutton wint tweede Vuelta-etappe na ontregelde massasprint (De Standaard)

Sky au septième ciel (La Dernière Heure/Les Sports)

Chute de Nuyens sur la Vuelta: pas de fracture (L’Avenir)

Sutton wint ontregelde massasprint (Het Nieuwsblad)

Kittel komt net te kort in Vuelta (De Telegraaf)

Sky Bounce Back in Tour of Spain’s Second Stage (The New York Times)

Sutton wins Stage 2 of Spanish Vuelta; Bennati leads (Usa Today)

Aussie reigns in Tour of Spain (Herald Sun)

Sutton fulfils dream in stage win (The Australian)

Aussie Sutton wins Spanish Tour stage (The Age)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Chi vince?

Hotdogbr (prima della tappa): potrebbe essere la giornata giusta per i nomi nuovi come Degenkolb e Kittel o quella del ritorno al successo di Bennati, quasi certamente non sarà quella di Cavendish visto lo strappo nel finale e visto come è andato nella cronosquadre

Hotdogbr (dopo la tappa): volata strana un po’ per lo strappetto e un po’ perchè è quasi sempre così alla prima tappa, si ha quasi l’impressione che quando Reynes è partito con a ruota Sutton allora Bennati abbia rallentato volutamente per far sì che i due, abbastanza dietro in classifica, prendessero gli abbuoni e fosse così sicuro di vestire la maglia rossa. Intanto ci sono alcuni uomini di classifica che hanno perso terreno, su tutti Kloeden che ha lasciato 1′18” e dunque è già fuori dai giochi, bene invece Van den Broeck che è giunto 12° e ciò significa che è mentalizzato per fare bene, se poi avrà anche le gambe lo capiremo a Sierra Nevada

Buiaccaro: Bravo Sutton! Bella vittoria. Con una volata ‘classica’ Kittel oggi sverniciava tutti

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

LA TAPPA CHE VERRA’

Se ieri è bastato uno strappetto di 400 metri per scompaginare i piani di una volata altrimenti “liscia”, cosa potranno combinare oggi 4,6 Km di strada inclinata al 6,2%? Questi sono i dati del “Santa”, l’alto di 3a categoria che gli organizzatori hanno piazzato a 12 Km dal traguardo della seconda tappa, Petrer – Totana, per la gioia dei finisseur e per far aumentare la tensione ai velocisti, razza destinata anche alla Vuelta a dover sudare parecchio per ottenere un successo. Su un totale di 21 tappe, infatti, appena sei saranno i traguardi a loro dedicati e questo di Totana appare subito come il più impegnativo da conquistare. Dalla loro parte giocherà la conoscenza del “terreno” poichè, oltre ad un primo passaggio dal rettilineo d’arrivo (la tappa si chiuderà con un circuito di una ventina di chilometri), si gareggerà su strade già note al gruppo. Infatti Totana, che debutta al Tour, in tempi recenti ha accolto due traguardi della Vuelta Ciclista a Murcia, anche se ci si arrivava al termine di percorsi ben più esigenti (nel 2008 vinse lo spagnolo José-Luis Rubiera Vigil, nel 1997 Ignacio Garcia Camacho precedette nientemeno che un certo Marco Pantani)

METEO VUELTA

Petrer : poco nuvoloso, 32,6°C (percepiti 36°C), venti moderati da SE (12-16 Km/h), umidità al 22%
Totana : sole e caldo, 32,4°C (percepiti 35,5°C), venti moderati da S (13-17 Km/h), umidità al 38%

C’ERA UNA VUELTA

Dopo avervi narrato, attraverso i titoli dei giornali dell’epoca, il Giro del Centenario dell’Unità (1961) e il primo Tour vinto da Indurain (1991), ora vi proporremo il ricordo della Vuelta del 1956, la prima conquistata da un italiano, Angelo Conterno. Giusto 55 anni fa.
Titoli dal quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

2a TAPPA: SANTANDER – OVIEDO

EL ITALIANO CONTERNO, VENCEDOR DESTACADO EN OVIEDO Y NUEVO LÍDER DE LA VUELTA A ESPAÑA

Gran final de Miguel Bover, segundo de la etapa y de la general, a 1′12″ dal líder – Italia primera por equipos – Escolà, del equipe pirenaico, fué el gran animador de la etapa – Conterno y Morales, empatado para el Gran Premio de la Montaña – Hoy, tercera etapa, Oviedo-Valladolid con la subida al Puerto de Pajares, que a causa de la nieve caída ayer, no es seguro que se pueda escalar

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ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Vuelta″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

CHIAVE DI VUELTA: TOM, CHE COMBINI?

agosto 22, 2011 by Redazione  
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Boonen continua la sua stagione difficile, a causa del grave errore tattico commesso nel finale della 2° tappa della Vuelta, regalando la vittoria all’australiano Sutton. Dal successo alla Gand – Wevelgem il belga vive momenti travagliati, iniziati con la caduta e la foratura alla Roubaix, culminati con l’incidente ad inizio Tour de France. Che ne sarà per la prossima stagione?

Foto copertina: Tom Boonen (www.atwistedspoke.com)

Sfortuna, distrazioni, incidenti: per Tom Boonen la stagione 2011 continua ad essere un travaglio senza fine. Gravemente insufficiente, se non avesse vinto in primavera una classica prestigiosa come la Gand – Wevelgem e una tappa al Tour del Qatar. Dal successo nel suo Belgio in poi solamente momenti estremamente difficili: Fiandre difficile, il disastro di Arenberg con la foratura e la successiva caduta, e poi arriviamo al suo incidente al Tour con relativo ritiro.
L’azione di Tom nella seconda tappa della Vuelta è stata da “suicidio”, con Reynes e Sutton molto astuti a sfruttare l’occasione dell’errore del belga. Pare che Boonen, appunto quest’anno, non è più lui, e certi errori devono portare chi li commette, ad una attenta riflessione. Con un occhio al ciclomercato, visto che il contratto del belga scade il 31 dicembre e voci dicono di un rapporto tra l’atleta ed il team ormai ai ferri corti. Uno come lui farebbe gola a diverse squadre, ma sarà il finale di stagione a dare l’esito definitivo delle cose.

Andrea Giorgini

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI BENIDORM – LA TAPPA

agosto 21, 2011 by Redazione  
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Ecco l’oramai consueta rubrica di approfondimento delle grandi corse a tappe della stagione 2011. Adesso tocca alla Vuelta per la quale, come al solito, vi proporremo la rassegna stampa internazionale, i commenti dei tifosi, l’illustrazione delle singole tappe, le previsioni meteo e il racconto di una “Vuelta che fu”

Foto copertina: un’altro scorcio di Benidorm (www.latinreporters.com)

VUELTA A ESPAÑA, VUELTA DEL MUNDO

Vuelta, vola la Leopard. Nibali, buona partenza(Gazzetta dello Sport)

Fuglsang glad for tilfældig førertrøje (Jyllands-Posten)

Fuglsang: Førertrøje en tilfældighed (Sporten.dk)

Fuglsang efter kanontriumf: Jeg satser højt (Politiken)

Danske kapret ledertrøya i Vueltaen (Aftenposten)

Martin und HTC-Highroad verpassen Sieg (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Leopard gagne, Nibali se place (L’Equipe)

Leopard donne le maillot rouge à Fuglsang (Le Monde)

Un danés en Benidorm(AS)

Fuglsang coge el primer ‘Rojo’ (Marca)

Fuglsang consigue el primer maillot rojo (El Mundo Deportivo)

Team Leopard gewinnt Zeitfahren (Tageblatt)

Leopard Trek gewinnt Zeitfahren bei Vuelta-Auftakt (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Leopard gagne le chrono par équipes (Le Soir)

La Leopard-Trek et Jakob Fuglsang premiers leaders, Maxime Monfort 3e (Sud Presse)

Leopard-Trek wint openingsrit Vuelta (De Standaard)

Victoire de Leopard, Fuglsang maillot rouge en Espagne (La Dernière Heure/Les Sports)

Leopard Trek remporte le contre-la montre, Fuglsang maillot rouge (L’Avenir)

Leopard-Trek wint openingsrit Vuelta (Het Nieuwsblad)

Tijdrit Vuelta prooi Leopard (De Telegraaf)

Leopard’s Fuglsang leads Vuelta after time trial (Usa Today)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Chi vedete come favorita per il successo di tappa?

Hotdogbr (prima della tappa): direi che l’HTC può solo perdere questa prova, le alternative sembrano Radioshack e Leopard e poi tutte le altre squadre anglosassoni ma attenzione anche alla Rabobank non tanto per oggi quanto in generale per la Vuelta anche se forse non ha l’uomo vincente

Gnaldi (dopo la tappa): A differenza che al Tour, la Liquigas non ha sottovalutato la prova.
Poi da qui a dire che le cose per loro si mettono bene ce ne passa.

Hotdogbr: più che altro la Liquigas a differenza del Tour si è presentata con due atleti come Nibali e Sagan che in questo tipo di prova da soli hanno fatto la differenza come l’hanno fatta Cancellara e io credo anche Bennati per la Leopard e come non l’hanno fatta gli spenti Martin e Cavendish, che per quanto visto faticherà anche nelle prime volate, per l’HTC; è stata una prova in cui dunque le qualità dei singoli hanno contato più di quelle del blocco dei 9 corridori ed è per questo che ad esempio in chiave Sierra Nevada preoccupano i secondi persi dalla Sky, visto che Wiggins da solo avrebbe dovuto condurre i suoi a un tempo molto migliore

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

LA TAPPA CHE VERRA’

Sulla carta è una frazione per velocisti quella che condurrà il gruppo da La Nucia alle spiagge di Orihuela. In effetti l’anno scorso la tappa che terminava in questo comune fu conquistata da Alessandro Petacchi, ma si trattava di un finale meno complicato ed anche completamente diverso, perchè si arrivava nel centro di Orihuela, situato nell’entroterra, ad oltre 30 Km dalle sue stazioni balneari. Stavolta ci sarà, come in tutti i finali costieri, da mettere in conto l’insidia del vento e non solo quella. Dal punto di vista delle difficoltà stradali, ad un primo sommario esame dell’altimetria sembra esserci soltanto un colle di 3a categoria, l’Alto de Relleu, piazzato molto presto, ad appena 30 Km dalla partenza, e dunque non pericoloso. La vera insidia è altrove ma per vedere è quasi necessario piazzare una lente d’ingrandimento sui chilometri finali, che metterebbe in evidenza la presenza di due zampellotti a ridosso del traguardo, con quest’ultimo collocato poche centinaia di metri dopo la cima dell’ultima salitella, che misura 300 metri e presenta pendenze fino all’8%. Un ostacolo che non dovranno sottovalutare quegli sprinter che puntano al successo e che potrebbe, invece, penalizzare quei velocisti un po’ meno velocisti. Sembra un finale tarato sulle misure di Daniele Bennati che, se riuscirà ad arrivare davanti a Sagan e a prendere l’abbuono, potrebbe vestirsi di “rojo” questa sera.

METEO VUELTA

La Nucia: sole e caldo, 31,9°C (percepiti 35°C), venti moderati da NE (26 Km/h), umidità al 47%
Playas de Orihuela: sole e caldo, 31,9°C (percepiti 35°C), venti moderati da ENE (23-29 Km/h), umidità al 46%

C’ERA UNA VUELTA

Dopo avervi narrato, attraverso i titoli dei giornali dell’epoca, il Giro del Centenario dell’Unità (1961) e il primo Tour vinto da Indurain (1991), ora vi proporremo il ricordo della Vuelta del 1956, la prima conquistata da un italiano, Angelo Conterno. Giusto 55 anni fa.
Titoli dal quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

1a TAPPA: BILBAO – SANTANDER

VAN STEENBERGEN, SEGUIDO DE POBLET Y BOVER

51 hombres llegaron juntos a Santander – Una escapada en solitario de Pacheco, al que se unió después C. Morales, fue el hecho destacado de la etapa, a!canzados después de 140 kilómetros – El vizcaíno coronó primero el Alto de Alisas y es líder del Gran Premio de la Montaña (Mobylette-G.A.C.) seguido de Pacheco – Por equipos triunfaron los belgas

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ARCHIVIO ALMANACCO
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