CHIAVE DI VUELTA: NIBALI, PECCATO DI PRESUNZIONE O ERRORE TATTICO?

agosto 25, 2011
Categoria: Approfondimenti

Analizziamo attentamente il perché lo Squalo dello Stretto ha tentato di seguire Rodriguez e Moreno sulle durissime rampe di Valdepenas de Jaén, cedendo a 300 metri dal traguardo.

Foto copertina: all’attacco del muro finale. Nibali è il terzo da sinistra (www.as.com)

Vedere Nibali rispondere ad un attacco di Purito Rodriguez sul durissimo strappo finale ha fatto brillare gli occhi ai tifosi italiani per qualche secondo, fino a che il siciliano della Liquigas ha alzato bandiera bianca. Cerchiamo di analizzare tutte le motivazioni del caso: per prima cosa Vincenzo non è uno scattista puro, al contrario del capitano della Katusha. Caratteristiche fisiche ben diverse, col primo che ha ottime qualità di cronoman, ed il secondo che nelle prove contro il tempo trova il suo tallone d’Achille. Al contrario Rodriguez è un fenomeno su salite estreme ed in particolare su strappi secchi e sui muri come ad esempio quello di Valdepenas de Jaén (o i due successi consecutivi ottenuti in passato a Montelupone alla Tirreno – Adriatico), mentre Nibali li soffre di più. Quest’ultimo ha, forse, provato la gamba su pendenze micidiali al 24%, rendendosi conto della sua condizione risultata molto buona nei giorni passati e ha voluto fare un ennesimo tentativo, lasciando la squadra davanti fino all’imbocco della salita finale. Probabilmente sarebbe stato più giusto e meno dispendioso di energie, salire col proprio passo sino al traguardo: sarà una situazione da analizzare nei prossimi giorni in casa Liquigas – Cannondale.

A “Purito” arrivi così fanno gola, e tra l’altro non sarà l’unico con queste caratteristiche alla Vuelta 2011: Escorial, Angliru e Peña Cabarga, sono altre ascese da pendenze spaccagambe (il mostro delle Asturie che non ha bisogno di presentazioni), mentre il nostro Nibali ha dalla sua la lunga cronometro a Salamanca ed altri arrivi in quota meno duri, in stile Sierra Nevada, ma sempre molto impegnativi. Sarà un gran bel duello da seguire con moltissimo interesse fino alla fine.

Andrea Giorgini

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