ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: LA PARTENZA
maggio 8, 2014 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Anche quest’anno ilciclismo.it, proporrà, poche ore dopo la conclusione della tappa, l’oramai tradizionale almanacco zeppo di golosità: cominceremo dalla rassegna stampa internazionale, passando poi il parere dei tifosi, la colonna sonora del giorno, le previsione del tempo per la tappa successiva, le “perle” dei telecronisti, il Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e il ricordo di un Giro passato (abbiamo scelto il 1964, l’ultimo dei due Giri vinti da Anquetil).
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
E’ un Giro rivoluzionario. Domani il via da Belfast (Gazzetta dello Sport)
Ciak si Giro, via dall’Irlanda sotto il segno di Quintana(Corriere della Sera)
Regno Unito
Eyes of the world on Northern Ireland(The Belfast Telegraph)
Giro d’Italia 2014: Stage-by-stage guide to the race (The Times)
All eyes on Giro d’Italia preview – Nicolas Roche discusses the Grande Partenza (The Daily Telegraph)
Irlanda
Adventurous cyclist completes Giro time trial course in Belfast on home-made penny farthing – Nicolas Roche: ‘On the way past a Centra shop, I spotted a mural of Dan and myself’ (Irish Independent)
Francia
Qui peut rêver du maillot rose? (L’Equipe)
Spagna
La bicicleta del Movistar Team de Quintana para la crono(AS)
Nairo Quintana: “Veo un comienzo entretenido” (Marca)
Quintana, centrado al 100% desde Irlanda (El Mundo Deportivo)
Belgio
Monfort s’estime prêt «au millimètre» pour le Giro (Le Soir)
Alles wat u moet weten over de Ronde van Italië (De Standaard)
Giro : les étapes-clés qui risquent de faire basculer la course – Le Giro orphelin de Nibali (L’Avenir)
Monfort: “Je peux dire que je suis prêt et confiant” (La Dernière Heure/Les Sports)
Les Colombiens Uran et Quintana à l’assaut du Giro (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
17 keer oranje in Belfast (De Telegraaf)
Germania
Giro bleibt Nummer zwei – Kittel will Sprint-Trikot (Berliner Zeitung)
Marcel Kittel hat das Potenzial zum Star (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)
Repubblica Slovacca
Prvý vrchol cyklistickej sezóny je tu. Aj s legendárnym Zoncolanom(Pravda)
Canada
Canadian Ryder Hesjedal to lead Garmin-Sharp at Giro d’Italia (The Globe and Mail)
USA
Italians Sidelined as Foreign Riders Set to Dominate Giro (The New York Times)
Colombia
Team Colombia inaugura el Giro en la contrarreloj por equipos (El Tiempo)
Nairo Quintana, dentro de los candidatos a ganar el Giro de Italia (El Espectador)
Australia
Cadel Evans back to best for Giro tilt (The Age)
Aussie team eyes Giro’s pink jersey (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: chi vincerà, secondo voi?
n@po: Strafavorito Quintana.
MirKoBL: Se dovessi scommettere direi Quintana, è il logico favorito (e io spero che vinca) e ha anche una squadra piuttosto solida a sostenerlo. In seconda battuta mi piacerebbe vedere primo Evans, ma l’età non è dalla sua parte. Poi va a finire che vince un outsider.
Nebe1980: Credo che il favorito sia Nairo Quintana però non conosciamo bene la sua condizione dato che si sta allenando dalle sue parti. L’ultima apparizione che ricordiamo è alla Tirreno Adriatico, occasione in cui è sembrato meno brillante di Contador, ma comunque in discreto stato di forma. A gennaio al San Luis è stato nettamente il più forte in salita ma bisogna anche dire che a Gennaio non è che gli avversari fossero al top.
Quanto a Evans sarà anche anziano ma è un duro, io non lo darei per spacciato, al trentino è risultato di gran lunga il più brillante, ha staccato scalatori puri come Pozzovivo e Anton, ha risposto colpo su colpo a ogni allungo ed ha corso da padrone assoluto. Il punto è vedere se riuscirà a mantenere una certa continuità.
Sono anche curioso di vedere la condizione di Purito Rodriguez, le sue quotazione sono in caduta libera dopo la fallimentare campagna delle Ardenne con la caduta e la disastrosa Liegi, però una corsa di tre settimane può sempre riservare sorprese, quindi anche Purito va tenuto d’occhio specialmente con tutti quegli arrivi in salita che potrebbero esaltare le sue doti di scattista
nisky: Forse il fallimento del nord potrebbe rivelarsi l arma vincente! Condizione in crescita e freschezza
Howling Wolf14: Noi sappiamo quanto vale potenzialmente, sulla carte, ognuno dei partecipanti al Giro d’Italia, in particolare ognuno che faccia parte della cerchia di coloro che lo possono vincere. Ma sappiamo anche che al giorno d’oggi nel ciclismo più che il nome e la fama conta la condizione. Tra coloro che sono favoriti il Giro d’Italia lo vincerà ancora una volta colui che è in piena forma. E che lo sarà per tre settimane. Sembra un’osservazione banale ma rispecchia la realtà. Quintana può anche essere il più forte di tutti, ma partecipa al Giro al 70% del suo valore non può competere con, ad esempio, un Rodriguez che magari è al 100%. E viceversa, ovviamente. Ricordiamo che uno dei Giri più recenti lo ha vinto Hesjedal. Era il più forte? Non credo. Sicuramente era il più in forma. Pertanto le previsioni lasciano sempre il tempo che trovano se formulate senza tener conto del livello di condizione dei corridori messi a giudizio. Sono pura teoria, accademia, perché spesso le condizioni di un corridore le conosce solo il diretto interessato.
nisky: Il triste semmai è che nessun corridore di casa è realisticamente da podio! E anche laforma dei nostri vesilliferi sembra lontana dal far pensare ad exploit…..poi ci puo pure stare la sorpresa…ma a mente fredda prima del giro sembra una questione non italica! E gia uno nei dieci la vedo difficile! Forse il solo scarponi armato di tanta determinazione puo sperare!
Howling Wolf14: Sinceramente la cosa non mi fa soffrire. Vincere in casa è sempre stato un esercizio che a me non piace molto. Non mi piace il francese che vince il Tour, lo spagnolo che vince la Vuelta, quindi nemmeno l’italiano che vince il Giro. Mi piace l’italiano che primeggia e vince il Tour o la Vuelta. Ritengo che un successo all’estero abbia valore doppio. Quindi non soffro per nulla per l’assenza di italiani in grado di lottare per la vittoria finale al Giro. Spero invece che gli italiani si mettano in mostra al Tour e che Nibali ci regali un grande successo, o comunque una prestazione superlativa e almeno il podio. Per il Giro spero sinceramente che all’Astana diano spazio ad Aru. E’ un giovane emergente, deve avere la possibilità di far vedere ciò che sa fare. Tanto di cappello a Scarponi, ma si dia spazio ai giovani. Nei 10, se determinato e spalleggiato, Aru potrebbe anche arrivare. I numeri li ha. Almeno spero.
Valentini85: Dopo la Liegi, Pozzovivo e Caruso possono vincere il Giro.
n@po: Aru credo avrà ampio spazio con Landa (Scarponi è parte del progetto tour di Nibali). Personalmente son curioso di valutare il Pozzovivo 2014.
Howling Wolf14: Lo spero. Aru non può buttar via un anno. E’ un ragazzo da corse a tappe, gli va lasciata totale libertà. Deve anche sfruttare l’opportunità che gli offre il dirottamento di Nibali al Tour. Scarponi ha ormai fatto la sua carriera. Poi è dimostrato che è un piazzato. Pozzovivo lo vedo tra i primi dieci, magari attorno al 5-7° posto. Non ha i numeri per fare la differenza. Quando guadagna guadagna poco, quando perde perde di più. E’ un duro, uno che non molla, ma i limiti sono limiti.
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Il cielo d’Irlanda (Fiorella Mannoia)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della cronosquadre di Belfast
Belfast – partenza prima squadra : nuvole sparse, 14,1°C (percepiti 9°C), vento moderato da WSW (18-28 Km/h), umidità al 65%
Belfast – arrivo ultima squadra: nuvole sparse con possibilità di deboli ed isolate precipitazioni, 12,5°C (percepiti 9°C), vento moderato da WSW (14-22 Km/h), umidità al 73%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
De Stefano: “La sede del Parlamento con tutta illuminata”
Televideo RAI: “Valdegno” (Valdengo. sede di partenza della 15a tappa)
TV Sorrisi e Canzoni: “Lunghezzza”
IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Così finì il Giro nel 2013, secondo Gomez Addams
1° Davide Appollonio
2° Adam Blythe a 13″
3° Miguel Minguez Ayala a 3′42″
4° Rafael Andriato a 5′26″
5° Edwin Alcibiad Avila Vanegas a 11′27″
L’ULTIMO GIRO DI ANQUETIL
Tuffo nella storia del Giro del 1964, il secondo e ultimo conquistato dall’asso francese Jacques Anquetil. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it
RADUNO DI PARTENZA A NAPOLI
PARTE STAMANE DA BOLZANO IL GIRO D’ITALIA. CALCIO: OGGI LA CAF DECIDE SUL CASO DOPING
Ciclismo e football al centro dell’attenzione degli sportivi – Anquetil e l’incognita Zilioli – Centotrenta corridori al via per la tappa di Riva del Garda
Il ciclista francese è il favorito di tutti i pronostici, avendo in Balmamion e Adorni i più pericolosi avversari – L’italiano, dopo una serie di prove alterne, deve chiarire il suo vero valore
Nota sulla planimetria: Al momento di andare in stampa Torriani non aveva ancora stabilito il finale del Giro. Per questo motivo la planimetria propone i due progetti aperti in quel momento.

Belfast s'è messa l'abito rosa in onore del Giro d'Italia (http://www.mediastreet.ie)
08-05-2014
maggio 8, 2014 by Redazione
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4 JOURS DE DUNKERQUE – TOUR DU NORD-PAS-DE-CALAIS
Il francese Arnaud Démare (FDJ.fr) si è imposto anche nella seconda tappa, Hazebrouck – Orchies, percorrendo 166,9 Km in 4h01′09″, alla media di 41,526 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo svedese Ahlstrand e il belga Van Asbroeck. Miglior italiano Matteo Pelucchi (IAM Cycling), 39° a 11″. Démare è ancora leader della classifica, con 16″ su Van Asbroeck e 17″ sul belga Jacobs. Miglior italiano Pelucchi , 23° a 31″.
FIVE RING OF MOSCOW
Il russo Sergey Lagutin (RusVelo) si è imposto nella terza tappa, circuito di Mosca, percorrendo 163,2 Km in 4h11′20″, alla media di 38,960 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Andrei Solomennikov (RusVelo) e di 2″ l’ucraino Polivoda. Solomennikov è il nuovo leader della classifica con 3″ su Lagutin e 28″ sul russo Balykin.
TOUR D’AZERBAÏDJAN
Lo sloveno Primoz Roglic (Adria Mobil) si è imposto nella seconda tappa, Baku – Ismayilli, percorrendo 186,5 Km in 5h55′02″, alla media di 31,518 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano William Clarke (Drapac Cycling) e il brasiliano Andriato. Miglior italiano Francesco Failli (Neri Sottoli), 24° a 15″. Clarke è il nuovo leader della classifica con 9″ sull’ucraino Buts e sullo sloveno Mugerli. Miglior italiano Failli, 21° a 14″.
CAMPIONATI PANAMERICANI DI CICLISMO – CRONO UOMINI
Il colombiano Pedro Antonio Herrera Moreno (Formesán – Bogotá Humana) si è imposto nella corsa a cronometro, circuito di Puebla (Messico), percorrendo 45 Km in 47′51″, alla media di 56,426 Km/h. Ha preceduto di 15″ lo statunitense Rosskopf e di 41″ il cileno Oyarzun Guiñez.
CAMPIONATI PANAMERICANI DI CICLISMO – CRONO DONNE
La statunitense Evelyn Stevens (Specialized – Lululemon) si è imposta nella corsa a cronometro, circuito di Puebla (Messico), percorrendo 18 Km in 26′27″, alla media di 40,831 Km/h. Ha preceduto di 13″ la colombiana Guluma e di 1′06″ la statunitense Guarnier.
2013 vs 2014: LE START LIST DEL GIRO A CONFRONTO
A poche ore dal via dell’edizione 2014 della “corsa rosa”, ecco tutti i corridori che si schiereranno ai nastri di partenza di Belfast. Un lungo elenco di pretendenti al successo, di tappe e di classifica, che paragoniamo alla star list dell’edizione disputata lo scorso anno e vinta da Vincenzo Nibali, che non sarà della partita per aver scelto di indirizzare la propria stagione sul Tour de France
Nonostante le assenze di Chris Froome, Alberto Contador, Vincenzo Nibali e dello stesso Chris Horner (che sarebbe dovuto essere al via senza l’incidente del mese scorso), cui si aggiungono quelle di Peter Sagan, Fabian Cancellara, Philippe Gilbert, Mark Cavendish e André Greipel, la start list del Giro d’Italia che scatterà con una cronosquadre di 21 km in quel di Belfast è forse quella di più alto livello degli ultimi anni: uno sprinter d’eccezione come Marcel Kittel, i due grandi più bassi del podio della scorsa edizione del Giro (Cadel Evans e Rigoberto Urán) e dell’ultimo Tour de France (Nairo Quintana e Joaquim Rodríguez). Le 22 formazioni in gara sono le stesse di un anno fa (con l’eccezione della Euskaltel, che è stata rimpiazzata dalla Europcar) ed ora andremo ad analizzarne di ciascuna il roster, confrontandolo con quello della passata edizione della “corsa rosa”.
ASTANA 2013: Vincenzo Nibali, Valerio Agnoli, Fabio Aru, Dmitriy Gruzdev, Tanel Kangert, Fredrik Kessiakoff, Paolo Tiralongo, Alessandro Vanotti, Andrey Zeits.
ASTANA 2014: Michele Scarponi, Valerio Agnoli, Fabio Aru, Janez Brajkovic, Enrico Gasparotto, Borut Bozic, Mikel Landa, Paolo Tiralongo, Andrey Zeits.
Nel 2013 Nibali si presentava come favorito al pari di Wiggins, mentre non si può dire la stessa cosa oggi di Scarponi che, malgrado dal 2010 abbia chiuso sempre tra i primi 4 in classifica generale, oggi può essere considerato un outsider per il podio e nulla più. Tuttavia il supporting cast dell’Astana attuale è migliore di quello dello scorso anno, con un Aru atteso alla definitiva esplosione, un Landa che si è dimostrato ottimo scalatore ai Paesi Baschi e al Trentino e un Brajkovic che è sempre atleta di nome al di là di risultati recenti al di sotto delle aspettative. Inoltre ci sono Gasparotto e Bozic che possono andare a caccia di successi parziali nelle frazioni meno impegnative. In ogni caso, vista l’assenza di Nibali, possiamo dire che le due formazioni si equivalgono.
AG2R 2013: Domenico Pozzovivo, Davide Appollonio, Manuel Belletti, Julien Bérard, Carlos Betancur, Guillaume Bonnafond, Hubert Dupont, Ben Gastauer, Sylvain Georges.
AG2R 2014: Domenico Pozzovivo, Davide Appollonio, Julien Bérard, Maxime Bouet, Axel Domont, Hubert Dupont, Patrick Gretsch, Matteo Montaguti, Alexis Vuillermoz.
Dopo quanto fatto soprattutto alla Liegi, Pozzovivo si presenta al Giro con le carte in regola per salire sul podio per la prima volta in carriera. Due discreti scalatori come Bouet e Vuillermoz, però, non bastano per compensare l’assenza di Betancur e anche per le tappe meno impegnative non si vede un valido sostituto per l’assente Belletti. Nel complesso, dunque, la formazione francese nel 2013 aveva qualcosa in più
ANDRONI 2013: Franco Pellizotti, Giairo Ermeti, Fabio Felline, Mattia Gavazzi, Tomás Gil, Jackson Rodríguez, Diego Rosa, Miguel Ángel Rubiano, Emanuele Sella.
ANDRONI 2014: Franco Pellizotti, Manuel Belletti, Marco Frapporti, Yonder Godoy, Johnny Hoogerland, Marco Bandiera, Jackson Rodríguez, Diego Rosa, Emanuele Sella.
Dopo la buona prestazione del 2013, quando era al rientro da una lunga squalifica, Pellizotti riproverà a centrare una top ten e sarà supportato in montagna da Rosa che, però, fin qui ha fatto meno bene rispetto alla passata stagione. La novità è la mina vagante Hoogerland, il cui rendimento andrà verificato strada facendo, mentre per le frazioni meno dure Belletti e Bandiera cercheranno di rimpiazzare Felline, Gavazzi e lo stesso Rubiano, già capace di vincere in passato al Giro. Le due formazioni sostanzialmente si equivalgono.
BARDIANI-CSF 2013: Sacha Modolo, Enrico Battaglin, Nicola Boem, Francesco Manuel Bongiorno, Marco Canola, Sonny Colbrelli, Stefano Locatelli, Stefano Pirazzi, Edoardo Zardini.
BARDIANI-CSF 2014: Stefano Pirazzi, Enrico Battaglin, Nicola Boem, Francesco Manuel Bongiorno, Marco Canola, Sonny Colbrelli, Enrico Barbin, Nicola Ruffoni, Edoardo Zardini.
Rispetto alla passata stagione viene meno un velocista come Modolo e un buon scalatore come Locatelli (sebbene un anno fa al Giro non avesse reso al meglio); tuttavia, su Battaglin e Colbrelli ci sono aspettative maggiori dopo quanto fatto, soprattutto dal primo, nella passata stagione. Lo stesso discorso vale, nelle frazioni più dure, per Bongiorno e Zardini che si sono distinti al Giro del Trentino, ma anche per lo stesso Pirazzi che ha dichiarato di voler fare classifica. Nel complesso, dunque, la formazione 2014 ha qualcosa in più.
BLANCO 2013: Robert Gesink, Jack Bobridge, Stef Clement, Juan Manuel Gárate, Wilco Kelderman, Steven Kruijswijk, Paul Martens, Maarten Tjallingii, Maarten Wynants.
BELKIN 2014: Wilco Kelderman, Jetse Bol, Rick Flens, Marc Goos, Martijn Keizer, Steven Kruijswijk, David Tanner, Maarten Tjallingii, Jos Van Emden. Kelderman è un atleta emergente, reduce da un Giro 2013 discreto, ma su di lui non ci possono essere le aspettative che c’erano su Gesink un anno fa, senza contare che Clement, Garate e Martens non sono rimpiazzati da uomini alla loro altezza per quanto riguarda le frazioni più dure. Nelle volate può provare qualcosa Tanner ma, nel complesso, la formazione di un anno fa era superiore.
BMC 2013: Cadel Evans, Adam Blythe, Stephen Cummings, Klaas Lodewyck, Steve Morabito, Daniel Oss, Taylor Phinney, Ivan Santaromita, Danilo Wyss-
BMC 2014: Cadel Evans, Brent Bookwalter, Yannick Eijssen, Ben Hermans, Steve Morabito, Daniel Oss, Manuel Quinziato, Samuel Sánchez, Danilo Wyss.
Evans si ripresenta ancora una volta come capitano, con buone credenziali, e avrà una spalla di lusso in Samuel Sánchez, senza contare i vari Eijssen ed Hermans oltre al solido Morabito che possono supportarlo in montagna (cosa che nel 2013 potevano fare solo lo svizzero e Santaromita). A differenza di un anno fa, in cui Phinney e Blythe potevano cercare gloria nelle tappe pianeggianti, la formazione 2014 è interamente votata alla causa di Evans e si fa leggermente preferire.
CANNONDALE 2013: Damiano Caruso, Tiziano Dall’Antonia, Paolo Longo, Alan Marangoni, Fabio Sabatini, Cristiano Salerno, Cayetano Josè Sarmiento, Elia Viviani, Cameron Wurf.
CANNONDALE 2014: Ivan Basso, Oscar Gatto, Michel Koch, Paolo Longo, Alan Marangoni, Moreno Moser, Daniele Ratto, Davide Villella, Elia Viviani.
Basso non può essere più quello di qualche un anno fa, però è atleta in grado di prepararsi bene per i grandi Giri e di chiudere nei primi 5 in classifica generale. La stessa cosa che non si poteva dire un anno fa di Caruso, che aveva rimpiazzato il varesino all’ultimo momento. Inoltre Viviani per le volate ha un supporting cast migliore con Gatto e Ratto in luogo del solo Sabatini e sono presenti due giovani promettenti come Villella e il più sperimentato Moser. Migliore, dunque, la formazione del 2014
COLOMBIA 2013: John Darwin Atapuma, Edwin Ávila, Robinson Chalapud, Fabio Duarte, Leonardo Duque, Wilson Alexander Marentes, Dalivier Ospina, Jarlinson Pantano, Carlos Quintero.
COLOMBIA 2014: Fabio Duarte, Rodolfo Andrés Torres, Edwin Ávila, Robinson Chalapud, Leonardo Duque, Jarlinson Pantano, Carlos Quintero, Jeffry Romero, Miguel Ángel Rubiano.
Duarte è reduce da ottime prestazioni in montagna al Giro del Trentino ma anche nell’ultima parte della corsa rosa della passata stagione e da lui ci si attende, pertanto, un salto di qualità e prestazioni quando la strada sale, almeno alla pari di quelle che ci si attendevano nel 2013 da Atapuma. Per le frazioni meno impegnative spicca lo sperimentato Duque mentre gli altri sono tutti da scoprire (ad eccezione di Rubiano che può dire la sua a caccia di un successo parziale). Nel complesso le due compagini all’incirca si equivalgono
FDJ 2013: Nacer Bouhanni, Sandy Casar, Murilo Fischer, Arnold Jeannesson, Johan Le Bon, Francis Mourey, Laurent Pichon, Dominique Rollin, Anthony Roux.
FDJ 2014: Nacer Bouhanni, Sébastien Chavanel, Arnaud Courteille, Murilo Fischer, Alexandre Geniez, Johan Le Bon, Francis Mourey, Laurent Pichon, Jussi Veikkanen.
Bouhanni è uno dei giovani velocisti più promettenti, anche se rispetto al ”gemello” Démare (non presente al Giro) ha avuto una crescita inferiore nell’ultimo anno. Tuttavia, per la montagna un anno fa vi erano tre uomini in grado di fare bene – ovvero Casar, Jeannesson e Mourey – oltre a un uomo come Roux in grado di dire la sua nelle tappe miste. Nella formazione attuale, invece, oltre a Mourey vi è solo Geniez: dunque, nel complesso, la formazione del 2013 è leggermente superiore.
GARMIN SHARP 2013: Ryder Hesjedal, Thomas Danielson, Thomas Dekker, Nathan Haas, Christian Vandevelde, Robert Hunter, Ramunas Navardauskas, Peter Stetina, David Millar.
GARMIN SHARP 2014: Ryder Hesjedal, André Cardoso, Thomas Dekker, Tyler Farrar, Koldo Fernández, Nathan Haas, Daniel Martin, Dylan Van Baarle, Fabian Wegmann.
Nella passata stagione Hesjedal arrivava al Giro reduce dal 5° posto della Liegi e dalla vittoria nella corsa rosa del 2012, mentre ora ci arriva reduce da una campagna delle Ardenne fallimentare. Pertanto, le aspettative su di lui non possono che essere inferiori; tuttavia, vi è in più un Daniel Martin che, al contrario, è stato grande protagonista in Vallonia, ha vinto una tappa pirenaica all’ultimo Tour de France e ha come obiettivo minimo un posto nella top ten. E’ vero che vengono a mancare due uomini di esperienza come Vandevelde e Millar, un battitore libero capace di vincere come Navardauskas e un buon scalatore come Stetina, però Cardoso in montagna è all’altezza di Danielson e in volata la coppia Farrar-Fernández ha molte più chances di quante ne aveva il solo Hunter. Nel complesso la formazione attuale è superiore.
LAMPRE-MERIDA 2013: Michele Scarponi, Mattia Cattaneo, Kristijan Durasek, Roberto Ferrari, Przemyslaw Niemiec, Daniele Pietropolli, Filippo Pozzato, Josè Serpa, Simone Stortoni.
LAMPRE-MERIDA 2014: Damiano Cunego, Winner Anacona, Matteo Bono, Mattia Cattaneo, Roberto Ferrari, Manuele Mori, Przemyslaw Niemiec, Jan Polanc, Diego Ulissi.
Cunego sostituisce Scarponi come capitano e, sebbene il veronese abbia avuto un discreto avvio di stagione, è comunque reduce da un 2013 fallimentare e in chiave classifica generale su di lui non possono esserci le stesse aspettative che vi erano per il marchigiano. Chi, invece, si presenta con maggiori credenziali dopo il 6° posto di un anno fa è Niemiec, il cui piazzamento di allora fu però favorito dal percorso mutilato per via delle neve. Come cacciatore di tappe Ulissi vale qualcosa in più di Pozzato e Anacona in montagna potrebbe valere qualcosa in più dei vari Durasek, Serpa e Stortoni, in attesa di vedere se due giovani di talento come Cattaneo e Polanc riusciranno ad esplodere. La mancanza di Scarponi fa, però, propendere, sia pure di misura, per la formazione 2013
LOTTO-BELISOL 2013: Lars Ytting Bak, Dirk Bellemakers, Brian Bulgac, Francis De Greef, Kenny Dehaes, Gert Dockx, Adam Hansen, Vicente Reynés, Frederik Willems.
LOTTO-BELISOL 2014: Sander Armée, Lars Ytting Bak, Kenny Dehaes, Gert Dockx, Adam Hansen, Maxime Monfort, Tosh Van Der Sande, Tim Wellens, Dennis Vanendert.
La formazione belga ripropone in gran parte quella della passata stagione. Però, in chiave classifica generale, Monfort può puntare alla top ten a differenza di De Greef un anno fa e avrà al fianco due discreti scalatori come Wellens e Armée. Inoltre Van Der Sande può dire la sua in volata, cosa che un anno fa non si poteva dire per nessuno dei presenti. Nettamente meglio, quindi, la compagine attuale, pur rimanendo abbastanza modesta.
MOVISTAR 2013: Eros Capecchi, Juan Josè Cobo, Alex Dowsett, Josè Herrada, Beñat Intxausti, Vladimir Karpets, Pablo Lastras, Francisco Ventoso, Giovanni Visconti
MOVISTAR 2014 : Nairo Quintana, Andrey Amador, Igor Antón, Eros Capecchi, Jonathan Castroviejo, Josè Herrada, Gorka Izagirre, Francisco Ventoso, Adriano Malori.
Un anno fa a tentare di fare classifica vi erano un nobile decaduto come Cobo e un piazzato come Intxausti, mentre ora arriva una stella di prima grandezza come Quintana che verrà supportato in pianura da atleti come Castroviejo e Malori, uno dei migliori cronomen al mondo, e in salita da Capecchi ed Herrada, che ha dimostrato con il 12° posto all’ultima Vuelta di essere qualcosa in più di un semplice gregario. A dar man forte ci sarà anche da Antón che, seppur in declino, è un atleta che è stato in grado di imporsi sullo Zoncolan. Malgrado l’assenza di un cacciatore di tappe come Visconti la formazione 2014 è di gran lunga superiore
VINI FANTINI 2013: Stefano Garzelli, Rafael Andriato, Francesco Chicchi, Danilo Di Luca, Oscar Gatto, Alessandro Proni, Matteo Rabottini, Mauro Santambrogio, Fabio Taborre.
NERI SOTTOLI 2014: Matteo Rabottini, Giorgio Cecchinel, Ramón Carretero, Francesco Chicchi, Daniele Colli, Andrea Fedi, Mauro Finetto, Yonathan Monsalve, Simone Ponzi.
La formazione della passata stagione si presentava competitiva su tutti i terreni, con Santambrogio e Di Luca per la montagna (anche se nessuno si attendeva, al di là dello scandalo doping, che il comasco potesse fare classifica ad alti livelli), Gatto per le volate di gruppi ristretti e Chicchi per quelle a ranghi compatti. Di questo gruppo è rimasto solo il lucchese, sebbene Rabottini possa tentare azioni di lunga gittata in montagna, come quella che l’ha portato a trionfare ai Piani dei Resinelli nel 2012, e Colli sia un altro sprinter discreto che purtroppo non è esploso a causa di diversi problemi fisici. In ogni caso, la superiorità della formazione del 2013 è evidente.
OMEGA-QUICK STEP 2013: Mark Cavendish, Gianluca Brambilla, Michal Golas, Iljo Keisse, Serge Pauwels, Jerome Pineau, Gert Steegmans, Matteo Trentin, Julien Vermote.
OMEGA-QUICK STEP 2014: Rigoberto Urán, Gianluca Brambilla, Thomas De Gendt, Iljo Keisse, Serge Pauwels, Alessandro Petacchi, Wouter Poels, Pieter Serry, Julien Vermote.
L’assenza di Cavendish è pesantissima visto che Petacchi, sebbene abbia vinto in stagione, è comunque un atleta di 40 anni e non può essere al livello del britannico. Tuttavia, un anno fa per la montagna vi era il solo Brambilla che al massimo poteva aspirare a chiudere nella top ten mentre ora troviamo un candidato a bissare il podio del 2013 come Urán, un corridore capace di vincere ai Paesi Baschi a Eibar davanti a tantissimi big e in passato di chiudere 2° in cima all’Angliru, come Poels e come De Gendt, atleta enigmatico ma comunque irresistibile, o quasi. se trova la giornata giusta, Nel complesso, quindi, la preferenza va comunque alla formazione 2014.
ORICA-GREENEDGE 2013: Matthew Goss, Luke Durbridge, Leigh Howard, Jens Keukeleire, Brett Lancaster, Christian Meier, Jens Mouris, Svein Tuft, Pieter Weening.
ORICA-GREENEDGE 2014: Ivan Santaromita, Luke Durbridge, Michael Hepburn, Brett Lancaster, Michael Matthews, Cameron Meyer, Mitchell Docker, Svein Tuft, Pieter Weening.
Tradizionalmente questa formazione è votata a dare il meglio nella cronosquadre d’apertura e nelle frazioni meno impegnative, in cui Matthews può essere messo sullo stesso piano di Goss. Tuttavia nel 2013 vi era il solo Weening in grado di far bene in montagna mentre ora ci sono anche Meyer e Santaromita, che secondo alcuni è addirittura alla top ten anche se più realisticamente può chiudere nei 20 e magari vincere una tappa attaccando da lontano. Nel complesso, comunque, la compagine attuale si fa preferire.
ARGOS-SHIMANO 2013: John Degenkolb, Thomas Damuseau, Bert De Backer, Koen De Kort, Patrick Gretsch, Cheng Ji, Tobias Ludvigsson, Luka Mezgec, Albert Timmer.
GIANT-SHIMANO 2014: Marcel Kittel, Bert De Backer, Simon Geschke, Tobias Ludvigsson, Luka Mezgec, Georg Preidler, Tom Stamsnijder, Albert Timmer, Tom Veelers.
Degenkolb è un gran corridore in grado di vincere non solo tappe completamente pianeggianti. Però, Kittel ha dimostrato all’ultimo Tour de France di essere il miglior velocista al mondo e verrà affiancato da un Mezgec cresciuto rispetto alla passata stagione. Anche in montagna – con Preidler e in misura minore Geschke, reduce da una discreta campagna delle Ardenne – la formazione attuale ha qualcosa in più e, dunque, si lascia nettamente preferire rispetto a quella del 2013
KATUSHA 2013: Luca Paolini, Maxim Belkov, Pavel Brutt, Giampaolo Caruso, Vladimir Gusev, Petr Ignatenko, Dmitry Kozontchuk, Yuri Trofimov, Ángel Vicioso.
KATUSHA 2014: Joaquim Rodríguez, Maxim Belkov, Giampaolo Caruso, Vladimir Gusev, Alberto Losada, Daniel Moreno, Luca Paolini, Ángel Vicioso, Eduard Vorganov.
Non può esserci paragone tra le due formazioni, con i soli Trofimov e Caruso che nel 2013 potevano ambire a un piazzamento tra il 10° e il 15° posto, mentre ora Rodríguez arriva al Giro per vincere. Moreno, se fosse lui il capitano, sarebbe corridore in grado di chiudere come minimo nella top ten, come già fatto in passato nei grandi Giri, e lo stesso Caruso si presenta con credenziali superiori dopo una Liegi da grande protagonista. Di gran lunga superiore, dunque, la compagine attuale.
TEAM SKY 2013: Bradley Wiggins, Dario Cataldo, Sergio Luis Henao, Christian Knees, Danny Pate, Salvatore Puccio, Kanstantin Siutsou, Rigoberto Urán, Xabier Zandio.
TEAM SKY 2014: Dario Cataldo, Edvald Boasson Hagen, Philip Deignan, Berhnard Eisel, Sebastián Henao, Chris Sutton, Salvatore Puccio, Kanstantin Siutsou, Ben Swift.
Un anno fa Wiggins veniva alla corsa rosa reduce dal trionfo nel Tour 2012 e con due formidabili spalle come Urán ed Henao, mentre Cataldo e Siutsou a livello di forza in montagna erano il numero 4 e 5 della squadra. Ora, invece, questi ultimi si ritrovano a essere il numero 1 e 2 e ciò la dice lunga sulla differenza tra le due formazioni nelle tappe più dure, al di là del fatto che il più giovane degli Henao ha talento e che Deignan è scalatore discreto. E’ vero che un anno fa la formazione fu costruita tutta su Wiggins mentre ora ci sono Boasson Hagen, Eisel e soprattutto Swift in grado di andare a caccia di successi nelle frazioni meno impegnative: però, la preferenza non può che essere accordata alla formazione del 2013
SAXO-TINKOFF 2013: Rafal Majka, Daniele Bennati, Manuele Boaro, Matti Breschel, Mads Christensen, Karsten Kroon, Evgeni Petrov, Bruno Pires, Rory Sutherland
TINKOFF-SAXO 2014: Nicolas Roche, Christopher Juul-Jensen, Rafal Majka, Evgeni Petrov, Pawel Poljanski, Ivan Rovny, Chris Soerensen, Michael Rogers, Jay McCarthy.
Dopo l’ottima prestazione di un anno fa Majka si presenta al Giro con ambizioni anche di podio e con lui proverà a fare classifica anche Roche, che può vantare il 5° posto all’ultima Vuelta (anche se non ha convinto al Giro di Romandia). Nel complesso la formazione attuale è molto più attrezzata in montagna con Soerensen e Rogers, sebbene la condizione dell’australiano sia un’incognita, mentre non vi sono cacciatori di tappe del livello di Bennati, Breschel e Kroon: ciò nonostante, la preferenza va alla compagine attuale
RADIOSHACK 2013: George Bennett, Danilo Hondo, Robert Kiserlovski, Tiago Machado, Giacomo Nizzolo, Nélson Oliveira, Yaroslav Popovych, Hayden Roulston, Jesse Sergent
TREK 2014: Robert Kiserlovski, Eugenio Alafaci, Julián Arredondo, Fabio Felline, Danilo Hondo, Giacomo Nizzolo, Boy Van Poppel, Fumiyuki Beppu, Riccardo Zoidl.
Secondo alcuni addetti ai lavori Kiserlovski – dopo le buone cose mostrate nella passata stagione, sia alla corsa rosa che alla Vuelta in supporto a Horner – può puntare addirittura a chiudere nei primi 5 mentre, realisticamente, il suo obiettivo massimo può essere la top ten. Tuttavia, sono in grado di far bene in montagna anche Arredondo e Zoidl molto più di quanto non lo fosse nel 2013 il solo Machado- Inoltre, è presente in questa edizione del Giro anche un atleta talentuoso come Felline, sebbene finora ancora non esploso; per le volate Nizzolo ha un anno di esperienza in più e, oltre che su Hondo, potrà contare anche sul giovane Van Poppel (figlio d’arte, suo padre è quel Jean-Paul van Poppel che ha vinto quattro tappe al Giro, vestendo la maglia rosa per un giorno nel 1986 e per altre ventiquattrore nel 1989). Chiara, dunque, la superiorità della formazione del 2014
EUSKALTEL 2013: Samuel Sánchez, Jorge Azanza, Egoi Martínez, Ricardo Mestre, Miguel Minguez, Ioannis Tamouridis, Pablo Urtasun, Gorka Verdugo, Robert Vrecer.
EUROPCAR 2014: Pierre Rolland, Yukiya Arashiro, Angelo Tulik, Tony Hurel, Davide Malacarne, Maxime Méderel, Perrig Quéméneur, Romain Sicard, Bjorn Thurau.
L’unico cambiamento nella start list è quello della formazione transalpina che rimpiazza quella basca uscita di scena. Rolland ha avuto problemi fisici nella scorsa stagione che ne hanno condizionato il rendimento al Tour, però nelle due precedenti edizioni della Grande Boucle era stato al livello dei migliori in montagna e, alla luce della buona campagna delle Ardenne, su di lui ci sono aspettative almeno pari a quelle che c’erano su Sánchez nel 2013. Nel complesso, forse, la Euskaltel era meglio attrezzata in montagna con Martínez, Verdugo e Urtasun che si fanno preferire rispetto a Malacarne, Sicard e Méderel. Però, la Europcar può tentare qualcosa in volata con Hurel e nelle tappe miste con Arashiro (molto cresciuto in questa stagione): nel complesso le due squadre si equivalgono
Marco Salonna

La Movistar, formazione del favorito n° 1 del Giro 2014, in azione nella cronosquadre di Ischia nella scorsa edizione della 'corsa rosa' (foto Bettini)
DÉMARE, CHE VOLATA! BIS DEL FRANCESE CHE ALLUNGA IN CLASSIFICA
Seconda vittoria per Arnaud Démare che batte in una volata ristretta Jonas Ahlstrand e Tom Van Asbroeck e allunga in classifica generale. La seconda tappa, caratterizzata da pioggia e vento, si animava negli ultimi chilometri, quando prima un tentativo di tre ciclisti e poi l’azione solitaria di Edwig Cammaerts mettevano un po’ in apprensione la FDJ.fr, che lavorava per il suo capitano fino ai 500 metri, dopodiché ci pensava lo stesso Démare, con uno sprint lungo, a fare sua la tappa. Domani terza frazione che prevede un finale ancora insidioso e nel quale, manco a dirsi, Démare sembra ancora il favorito per la vittoria.
Arnaud Démare concede il bis nella seconda tappa della Quatre Jours de Dunkerque grazie ad un’imperiosa volata lunga che ha polverizzato tutti i suoi avversari, non ultimo un generoso Edwig Cammaerts, autore di un disperato tentativo d’attacco ai meno 3 Km dal traguardo. Una tappa corsa sotto un cielo plumbeo e una pioggia fine ma insistente ha interrotto le speranze di Sébastien Delfosse (Wallonie Bruxelles), Tim Declerq (Topsport Vlaanderen) e Jan Ghyselinck (Wanty) quando mancavano 5 km e mezzo all’arrivo. La FDJ.fr ha tenuto a bada la corsa e nel finale ha lavorato alla perfezione per il capitano Démare; Edwig Cammaerts (Cofidis) ha provato un ultimo disperato tentativo ai meno 3, favorito anche da un percorso che presentava molte curve insidiose nel tratto finale di corsa. Una caduta ai meno 2, verificatasi nelle prime posizioni del gruppo, tutt’altro che compatto, scomponeva per un attimo l’azione degli inseguitori e Cammaerts ci credeva fino alla fine, anche perché superava la flamme rouge dell’ultimo chilometro con un vantaggio compreso tra i 5 e i 10 secondi. A questo punto, però, un’ultima accelerazione della FDJ.fr consentiva all’avanguardia del gruppo di riportarsi ad un tiro di schioppo dal ciclista belga. Era quindi Arnaude Démare, con un’azione personale, che prendeva l’iniziativa lanciando una lunghissima volata ai meno 400, su una strada che si impennava leggermente e che metteva in croce i velocisti più puri. La potenza sprigionata dal ciclista francese era impossibile da contenere per tutti gli avversari e Cammaerts si vedeva letteralmente sverniciato ai meno 200 metri. Démare così poteva alzare le braccia sul traguardo di Orchies con una certa tranquillità; secondo si classificava Jonas Ahlstrand (Team Giant Shimano) mentre in terza posizione chiudeva il podio di giornata Tom Van Asbroeck (Topsport Vlaanderen). Per trovare un ciclista italiano dobbiamo scendere fino alla 30° posizione di Matteo Pelucchi (IAM Cycling), già migliore dei nostri nella tappa d’apertura. Démare rinforza la sua posizione di leader in classifica generale, potendo vantare 16 secondi su Van Asbroeck, secondo, e 17 su Pieter Jacobs, terzo. Domani la terza tappa tra Fruges e Calais, di quasi 200 km, metterà ancora alla prova il gruppo che, tra pioggia e vento, dovrà anche tenere conto di un finale che si correrà in un circuito e che prevede il quadruplo passaggio sul non trascendentale ma comunque dignitoso Cap Blanc Nez. Démare è ancora il favorito numero uno e vedremo se ci sarà qualche ciclista capace di interrompere la sua egemonia.
Giuseppe Scarfone
ORDINE D’ARRIVO
1 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr 4:01:09
2 Jonas Ahlstrand (Swe) Team Giant-Shimano
3 Tom Van Asbroeck (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise
4 Sascha Weber (Ger) Veranclassic – Doltcini
5 Pieter Jacobs (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise
6 Jan Ghyselinck (Bel) Wanty-Groupe Gobert 0:00:03
7 Alo Jakin (Est) BigMat – Auber 93
8 Sébastien Delfosse (Bel) Wallonie – Bruxelles
9 Steven Tronet (Fra) BigMat – Auber 93
10 Michael Valgren Andersen (Den) Tinkoff-Saxo
11 Gerald Ciolek (Ger) MTN – Qhubeka
12 Edwig Cammaerts (Bel) Cofidis, Solutions Credits 0:00:05
13 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits
14 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
15 Yoann Offredo (Fra) FDJ.fr
16 Ralf Matzka (Ger) Team NetApp-Endura
17 Maxime Vantomme (Bel) Roubaix Lille Metropole
18 Sébastien Minard (Fra) AG2R La Mondiale
19 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
20 José Goncalves (Por) Team La Pomme Marseille 13
21 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale
22 Yannick Martinez (Fra) Team Europcar
23 Jérôme Pineau (Fra) IAM Cycling
24 Frédéric Amorison (Bel) Wallonie – Bruxelles
25 Jonas Rickaert (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise
26 Yohann Gené (Fra) Team Europcar 0:00:11
27 Pierre Luc Perichon (Fra) Bretagne Séché Environnement
28 Mickaël Delage (Fra) FDJ.fr
29 Gustav Larsson (Swe) IAM Cycling
30 Matteo Pelucchi (Ita) IAM Cycling
31 Julien Duval (Fra) Roubaix Lille Metropole
32 Vincent Jerome (Fra) Team Europcar
33 Frederik Veuchelen (Bel) Wanty-Groupe Gobert
34 Johannes Fröhlinger (Ger) Team Giant-Shimano
35 Tim Declercq (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise
36 Adrien Petit (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:01:23
37 Benjamin Le Montagner (Fra) Bretagne Séché Environnement
38 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits
39 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale 0:01:29
40 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Shimano
41 David Boucher (Bel) FDJ.fr
42 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ.fr
43 Jean-Pierre Drucker (Lux) Wanty-Groupe Gobert 0:00:11
44 Pierrick Fédrigo (Fra) FDJ.fr 0:01:29
45 Marcel Aregger (Swi) IAM Cycling
46 Jimmy Turgis (Fra) Roubaix Lille Metropole
47 Loic Pestiaux (Bel) Wallonie – Bruxelles
48 Dominic Klemme (Ger) IAM Cycling
49 Michael Morkov (Den) Tinkoff-Saxo
50 Stéphane Poulhies (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:01:40
CLASSIFICA GENERALE
1 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr 7:50:21
2 Tom Van Asbroeck (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise 0:00:16
3 Pieter Jacobs (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise 0:00:17
4 Yannick Martinez (Fra) Team Europcar 0:00:21
5 Sébastien Delfosse (Bel) Wallonie – Bruxelles
6 Jan Ghyselinck (Bel) Wanty-Groupe Gobert 0:00:23
7 Steven Tronet (Fra) BigMat – Auber 93
8 Alo Jakin (Est) BigMat – Auber 93
9 Gerald Ciolek (Ger) MTN – Qhubeka
10 Michael Valgren Andersen (Den) Tinkoff-Saxo
11 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:00:24
12 Jonas Rickaert (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise
13 Maxime Vantomme (Bel) Roubaix Lille Metropole 0:00:25
14 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
15 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits
16 José Goncalves (Por) Team La Pomme Marseille 13
17 Sébastien Minard (Fra) AG2R La Mondiale
18 Jérôme Pineau (Fra) IAM Cycling
19 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale
20 Yoann Offredo (Fra) FDJ.fr
21 Frédéric Amorison (Bel) Wallonie – Bruxelles
22 Tim Declercq (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise 0:00:28
23 Matteo Pelucchi (Ita) IAM Cycling 0:00:31
24 Pierre Luc Perichon (Fra) Bretagne Séché Environnement
25 Kenneth Van Bilsen (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise
26 Julien Duval (Fra) Roubaix Lille Metropole
27 Gustav Larsson (Swe) IAM Cycling
28 Adrien Petit (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:01:41
29 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:01:43
30 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ.fr 0:01:46
31 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Shimano 0:01:49
32 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale
33 Michael Morkov (Den) Tinkoff-Saxo
34 Pierrick Fédrigo (Fra) FDJ.fr
35 David Boucher (Bel) FDJ.fr
36 Marcel Aregger (Swi) IAM Cycling
37 Dominic Klemme (Ger) IAM Cycling
38 Stéphane Poulhies (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:02:00
39 Romain Zingle (Bel) Cofidis, Solutions Credits 0:02:01
40 Laurens De Vreese (Bel) Wanty-Groupe Gobert 0:05:29
41 Timothy Dupont (Bel) Roubaix Lille Metropole 0:05:46
42 Benjamin Giraud (Fra) Team La Pomme Marseille 13
43 Wouter Mol (Ned) Veranclassic – Doltcini
44 Flavien Dassonville (Fra) BigMat – Auber 93
45 Robin Stenuit (Bel) Wallonie – Bruxelles 0:07:37
46 Alexandre Pichot (Fra) Team Europcar 0:07:40
47 Anthony Geslin (Fra) FDJ.fr
48 Blaz Jarc (Slo) Team NetApp-Endura
49 Stijn Steels (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise
50 Martin Wesemann (RSA) MTN – Qhubeka 0:07:56

La premazione di Démare dopo il secondo successo consecutivo del velocista francese alla 4 Jours de Dunkerque (foto Jean-Luc Douchet)
DÉMARE RICOMINCIA DA DUNKERQUE. SUA TAPPA E MAGLIA
Arnaud Démare conquista la sua seconda vittoria stagionale nella prima tappa della Quattro Giorni di Dunkerque, battendo in volata Sinkeldam e Martinez. Pelucchi, sesto al traguardo e primo degli italiani, non ripete l’exploit della Tirreno-Adriatico. Démare dovrà adesso difendere la maglia di leader già nella seconda tappa di domani, che prevede un percorso insidioso tra le lunghe e ventilate strade della Francia settentrionale.
Il mese di Maggio è tradizionalmente legato allo svolgimento del Giro d’Italia e quest’anno le premesse sono ancora più interessanti dal momento che la partenza dall’Irlanda e l’incertezza su chi sarà il vincitore a Trieste il prossimo primo Giugno attraggono attenzioni, discussioni e attese che non percepivamo nell’aria da molto tempo. Ma, quasi parallelamente all’inizio della corsa rosa, nel Nord della Francia si disputa la Quattro Giorni di Dunkerque, competizione giunta quest’anno alla sua 60° edizione e che vede una divisione delle vittorie abbastanza equanime tra ciclisti belgi e francesi, buoni conoscitori delle insidie che il suo percorso nasconde. Ed è un francese, per di più sempre lo stesso, ad aggiudicarsi come lo scorso anno la prima tappa, disputata tra Dunkerque e Coudekerque-Branche. Stiamo parlando di Arnaud Démare, ormai velocista affermato ad altissimo livello, che con una impressionante progressione ai meno 200 metri dall’arrivo riesce a superare tutti gli altri e a concretizzare al meglio il lavoro della FDJ.fr. La squadra del ciclista francese – tra l’altro anche detentore della corsa, essendo imposto anche nella classifica finale della scorsa edizione – ha fatto sfogare i tentativi di allungo negli ultimi 30 km della tappa per poi preparare nel migliore dei modi la volata al suo capitano. I primi tentativi di evasione da un gruppo che contava ormai non più di una sessantina di atleti avvenivano intorno ai meno 30, grazie all’allungo di un coraggioso Jonas Rickaert (Topsport Vlaanderen). Il giovane ciclista belga, però, non superava mai i 15-20 secondi di vantaggio nei confronti di un gruppo condotto in particolare da Cofidis e IAM Cycling. Proprio queste due squadre chiudevano sul belga dopo poco più di 10 km. L’andatura era molto sostenuta ed era anche favorita dal vento favorevole che allungava il gruppo. Il finale era ancora più frizzante, visto che cercavano di staccarsi Sylvain Chavanel e Adrien Petit, rispettivamente capitani di IAM Cycling e Cofidis. Il loro vantaggio si stabilizzava sui 7 secondi prima che la definitiva accelerazione del gruppo, con FDJ.fr e Europcar, riprendeva i due a poco meno di 2 km dall’arrivo. In volata Arnaud Démare riusciva con una potente accelerazione a superare in un colpo solo Ramon Sinkeldam (Team Giant Shimano) e Yannick Martinez (Team Europcar) ed a conquistare così la sua seconda vittoria stagionale dopo quella conseguita nella 6° tappa del Tour of Qatar. I colori italiani brillano di un pavido fulgore nel 6° posto parziale di Matteo Pelucchi (IAM Cycling). Il francese della FDJ.fr comanda anche la classifica generale con 4 e 6 secondi di vantaggio su Sinkeldam e Martinez e si appresta a difendere il primato già nella seconda tappa di domani, la Hazebrouck – Orchies di 167 km. Si tratta di una frazione molto nervosa e dal finale leggermente in salita, che si concluderà con un circuito di 21 km da percorrere tre volte.
Giuseppe Scarfone
ORDINE D’ARRIVO
1 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr 3:49:32
2 Ramon Sinkeldam (Ned) Team Giant-Shimano
3 Yannick Martinez (Fra) Team Europcar
4 Kenneth Van Bilsen (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise
5 Sam Bennett (Irl) Team NetApp-Endura
6 Matteo Pelucchi (Ita) IAM Cycling
7 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
8 Nikias Arndt (Ger) Team Giant-Shimano
9 Maxime Vantomme (Bel) Roubaix Lille Metropole
10 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling
11 Benjamin Giraud (Fra) Team La Pomme Marseille 13
12 Tom Van Asbroeck (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise
13 Stéphane Poulhies (Fra) Cofidis, Solutions Credits
14 Pieter Jacobs (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise
15 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
16 Timothy Dupont (Bel) Roubaix Lille Metropole
17 Marko Kump (Slo) Tinkoff-Saxo
18 Romain Zingle (Bel) Cofidis, Solutions Credits
19 Steven Tronet (Fra) BigMat – Auber 93
20 Laurens De Vreese (Bel) Wanty-Groupe Gobert
21 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale
22 Jan Ghyselinck (Bel) Wanty-Groupe Gobert
23 José Goncalves (Por) Team La Pomme Marseille 13
24 Wouter Mol (Ned) Veranclassic – Doltcini
25 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits
26 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits
27 Antoine Demoitie (Bel) Wallonie – Bruxelles
28 Jérôme Pineau (Fra) IAM Cycling
29 Michael Morkov (Den) Tinkoff-Saxo
30 Alexandre Pichot (Fra) Team Europcar
31 Sébastien Minard (Fra) AG2R La Mondiale
32 Pierre Luc Perichon (Fra) Bretagne Séché Environnement
33 Guillaume Levarlet (Fra) Cofidis, Solutions Credits
34 Julien Duval (Fra) Roubaix Lille Metropole
35 Tim De Troyer (Bel) Wanty-Groupe Gobert
36 Jonas Rickaert (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise
37 Jean-Marc Bideau (Fra) Bretagne Séché Environnement
38 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale
39 Gerald Ciolek (Ger) MTN – Qhubeka
40 Flavien Dassonville (Fra) BigMat – Auber 93
41 Alo Jakin (Est) BigMat – Auber 93
42 Sébastien Delfosse (Bel) Wallonie – Bruxelles
43 Pierrick Fédrigo (Fra) FDJ.fr
44 Gustav Larsson (Swe) IAM Cycling
45 Thierry Hupond (Fra) Team Giant-Shimano
46 Quentin Jauregui (Fra) Roubaix Lille Metropole
47 Michael Valgren Andersen (Den) Tinkoff-Saxo
48 Tim Declercq (Bel) Topsport Vlaanderen-Baloise
49 Anthony Geslin (Fra) FDJ.fr
50 Yoann Offredo (Fra) FDJ.fr

Arnaud Démare inizia ancora con il piede giusto l'edizione 2014 della '4 Jours de Dunkerque' (foto AFP)
07-05-2014
maggio 7, 2014 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
4 JOURS DE DUNKERQUE – TOUR DU NORD-PAS-DE-CALAIS
Il francese Arnaud Démare (FDJ.fr) si è imposto nella prima tappa, Dunkerque – Coudekerque-Branche, percorrendo 162,9 Km in 3h49′32″, alla media di 42,582 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Sinkeldam e il francese Martinez. Miglior italiano Matteo Pelucchi (IAM Cycling), 6°. Démare è il primo leader della classifica, con 4″ su Sinkeldam e 6″ su Martinez. Miglior italiano Pelucchi , 14° a 10″.
FIVE RING OF MOSCOW
Il russo Igor Boev (RusVelo) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Mosca, percorrendo 165 Km in 3h56′42″, alla media di 41,825 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraino Kulyk e il russo Kovalev. Il russo Maksim Razumov (Itera – Katusha) è ancora leader della classifica con 13″ sul connazionale Nikolaev e 14″ sul connazionale Kosyakov.
TOUR D’AZERBAÏDJAN
L’olandese Kenny van Hummel (Androni Giocattoli – Venezuela) si è imposto nella prima tappa, Baku – Sumqayit, percorrendo 153,5 Km in 3h46′38″, alla media di 40,638 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraino Buts e l’italiano Davide Viganò (Caja Rural – Seguros RGA).
06-05-2014
maggio 7, 2014 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
FIVE RING OF MOSCOW
Il russo Maksim Razumov (Itera – Katusha) si è imposto nella prima tappa, circuito di Mosca, percorrendo 160 Km in 3h47′07″, alla media di 42,269 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’ucraino Agarkov e di 5″ il bielorusso Papok. Razumov è il nuovo leader della classifica con 13″ sul connazionale Nikolaev e 14″ sul connazionale Kosyakov.
05-05-2014
maggio 5, 2014 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
FIVE RING OF MOSCOW
Il russo Sergey Nikolaev (Itera – Katusha) si è imposto nel prologo, circuito di Mosca, percorrendo 3.9 Km in 5′03″, alla media di 46,931 Km/h. Ha preceduto di 1″ il connazionale Kosyakov e di 2″ il connazionale Solomennikov.
TUTTO COME UN ANNO FA: FROOME-SPILAK-RUI COSTA
Podio finale del Tour de Romandie identico a quello dell’edizione 2013 con l’anglo-keniano che non solo supera lo sloveno in classifica generale ma si aggiudica anche l’impegnativa crono di Neuchâtel con 1” sul grande favorito di giornata Tony Martin e 8” sullo specialista Jesse Sergent, mentre il campione del mondo difende il terzo posto dall’assalto di un Vincenzo Nibali sotto tono che chiude 5°, superato anche da Mathias Frank.
Per il terzo anno consecutivo, riprendendo una tradizione che si era consolidata a partire dagli anni ‘90 ma che si era interrotta tra il 2008 e il 2011, il Giro di Romandia si è concluso con una prova contro il tempo ma, a differenza della passata edizione quando si gareggiò in quel di Ginevra su strade interamente pianeggianti, il tracciato della crono di Neuchâtel, prevista sulla distanza di 18,5 km, si presentava decisamente più impegnativo per la presenza a metà percorso di uno strappo di 1800 metri con pendenze fino al 12%. Era, dunque, il terreno ideale non solo per gli specialisti, come Tony Martin (Omega-QuickStep) che in stagione ha già conquistato una prova contro il tempo analoga al Giro dei Paesi Baschi, ma anche per gli uomini di classifica, primi fra tutti Simon Spilak (Katusha) e Chris Froome (Team Sky) che, dopo aver fatto la differenza nel tappone di Aigle, erano separati da appena 1” a vantaggio dello sloveno. Il vincitore del Tour de France 2013 ha imposto la propria legge prendendo fin dai primi chilometri un netto vantaggio rispetto al rivale diretto e facendo la differenza nel tratto in salita, nel quale ha recuperato i 25” che lo dividevano da Tony Martin per poi fare gara parallela con il tedesco di Cottbus e batterlo di 1”, dimostrando di essersi definitivamente messo alle spalle i problemi fisici che, dopo il debutto vincente al Giro dell’Oman, ne avevano successivamente condizionato il rendimento. Al terzo posto di tappa ha chiuso, con un ritardo di 8”, lo specialista neozelandese Jesse Sergent (Trek Factory Racing), in assoluto il più veloce nel tratto finale pianeggiante dove ha dimezzato il distacco sia da Martin che da Froome, seguito a 14” da un Rigoberto Urán (Omega-QuickStep) che proprio nell’ultima occasione utile ha dimostrato di possedere le carte in regola per difendere la piazza d’onore del 2013 nell’imminente Giro d’Italia. Quinto a 20” ha chiuso l’emergente Ion Izagirre (Movistar), 6° a 29” il campione austriaco Riccardo Zoidl (Trek), indicato da molti addetti ai lavori come una delle possibili sorprese della corsa rosa, e 7° con lo stesso distacco uno Spilak che ha tenuto botta rispetto a Froome sulla salita e nel tratto conclusivo, ma non ha potuto competere alla pari a causa di una partenza troppo lenta che lo vedeva già distanziato di 25” dall’anglo-keniano e addirittura di 50″ da Martin dopo i primi 7 km pianeggianti, e ha dovuto pertanto accontentarsi per il secondo anno consecutivo del secondo posto, dopo essersi aggiudicato questa corsa nel 2010, grazie anche alla squalifica di Alejandro Valverde. Accanto a quella per il primo posto era interessante anche la lotta per il gradino più basso del podio, che alla vigilia vedeva Rui Alberto Faria da Costa (Lampre-Merida) 3° a 1′02” da Froome e seguito a breve distanza da Vincenzo Nibali (Astana, 4° a 1′06”), Mathias Frank (IAM Cycling, 5° a 1′10”), Beñat Intxausti (Movistar, 6° a 1′13”) e Jacob Fuglsang (Astana, 7° a 1′14”). Nonostante i problemi ad una spalla rimediati in seguito alla caduta della Liegi-Bastogne-Liegi, che ne avevano messo a rischio la partecipazione al Romandia, il campione del mondo si è espresso al meglio chiudendo 8° a 31” e assicurandosi, così come era avvenuto nel 2013, il terzo posto nella generale. Nibali, invece, ancora una volta si è reso protagonista di una prestazione non al livello dei suoi giorni migliori, soprattutto nel tratto finale in cui è decisamente calato piazzandosi solo 17° a 43”, appena davanti al compagno Fuglsang, che a sua volta ha deluso, e venendo scavalcato anche da Frank che, al contrario, ha disputato forse la migliore cronometro della sua carriera chiudendo 10° a 35” da Froome. Nono con lo stesso distacco si è piazzato quel Thibaut Pinot (FDJ.fr) che si avrebbe potuto a sua volta giocarsi il podio senza la caduta lungo le rampe del Col de la Croix nel tappone di Aigle, ma che a sua volta ha dimostrato progressi consistenti nelle prove contro il tempo. 15° a 40” è arrivato Intxausti, che ha così difeso la 6a posizione generale dall’assalto di Fuglsang. In chiave Giro d’Italia sono da annoverare le prove decisamente sotto tono di Maxime Monfort (Lotto Belisol) 32° a 1′14”, e del duo della Tinkoff-Saxo composto da Rafal Majka (33° a 1′15”) e Nicolas Roche (37° a 1′31”), per non parlare di un Ivan Basso (Cannondale) che ha scelto probabilmente di non forzare più di tanto, essendo molto lontano nella generale, ma che ha chiuso addirittura 76° con un ritardo di 2′29”. Il Giro di Romandia va dunque in archivio con il trionfo di Froome con 28” su Spilak, 1′32” su Rui Costa, 1′44” su Frank, 1′48” su Nibali, 1′52” su Intxausti e 1′56” su Fuglsang. L’attenzione si sposta ora tutta sulla corsa rosa che scatterà il 9 maggio con una cronosquadre in quel di Belfast.
Marco Salonna
ORDINE D’ARRIVO
1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:24:51
2 Tony Martin (Ger) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:01
3 Jesse Sergent (NZl) Trek Factory Racing 0:00:08
4 Rigoberto Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:15
5 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:00:20
6 Riccardo Zoidl (Aut) Trek Factory Racing 0:00:29
7 Simon Spilak (Slo) Team Katusha
8 Rui Alberto Faria da Costa (Por) Lampre-Merida 0:00:31
9 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:00:35
10 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling
11 Tobias Ludvigsson (Swe) Team Giant-Shimano 0:00:36
12 Jesus Herrada Lopez (Spa) Movistar Team
13 Ramunas Navardauskas (Ltu) Garmin Sharp 0:00:37
14 Rohan Dennis (Aus) Garmin Sharp 0:00:38
15 Beñat Intxausti Elorriaga (Spa) Movistar Team 0:00:40
16 Cameron Meyer (Aus) Orica GreenEdge 0:00:42
17 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:00:43
18 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
19 Stef Clement (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:00:44
20 Jean-Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:45
21 Sergei Chernetski (Rus) Team Katusha 0:00:46
22 Andrew Talansky (USA) Garmin Sharp 0:00:49
23 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr 0:00:51
24 Jonathan Castroviejo Nicolas (Spa) Movistar Team 0:01:01
25 Egor Silin (Rus) Team Katusha 0:01:04
26 Anthony Roux (Fra) FDJ.fr 0:01:07
27 Reto Hollenstein (Swi) IAM Cycling 0:01:08
28 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:01:09
29 Jack Bobridge (Aus) Belkin Pro Cycling Team
30 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr 0:01:10
31 Nelson Oliveira (Por) Lampre-Merida 0:01:13
32 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:01:14
33 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:01:15
34 Fredrik Kessiakoff (Swe) Astana Pro Team 0:01:21
35 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:01:25
36 Svein Tuft (Can) Orica GreenEdge 0:01:26
37 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo 0:01:31
38 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:32
39 David Lopez Garcia (Spa) Team Sky 0:01:37
40 Michael Hepburn (Aus) Orica GreenEdge
41 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:01:38
42 Jonathan Hivert (Fra) Belkin Pro Cycling Team 0:01:46
43 Kenny Elissonde (Fra) FDJ.fr 0:01:49
44 Johann Tschopp (Swi) IAM Cycling 0:01:52
45 Pavel Brutt (Rus) Team Katusha
46 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:01:54
47 Jay McCarthy (Aus) Tinkoff-Saxo
48 Christopher Juul Jensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:01:55
49 Paul Martens (Ger) Belkin Pro Cycling Team 0:01:57
50 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky
CLASSIFICA GENERALE
1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 16:18:46
2 Simon Spilak (Slo) Team Katusha 0:00:28
3 Rui Alberto Faria da Costa (Por) Lampre-Merida 0:01:32
4 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:01:44
5 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:01:48
6 Beñat Intxausti Elorriaga (Spa) Movistar Team 0:01:52
7 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:01:56
8 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:02:07
9 Jesus Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:02:15
10 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:02:31
11 Andrew Talansky (USA) Garmin Sharp 0:02:38
12 Riccardo Zoidl (Aut) Trek Factory Racing 0:03:29
13 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:03:32
14 Rigoberto Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:03:50
15 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling 0:05:30
16 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 0:05:32
17 Andre Fernando S Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp 0:06:44
18 Darwin Atapuma (Col) BMC Racing Team 0:07:24
19 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo 0:07:30
20 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:07:37
21 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 0:07:55
22 Egor Silin (Rus) Team Katusha 0:08:59
23 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:09:14
24 Laurens ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:09:56
25 Johann Tschopp (Swi) IAM Cycling 0:10:01
26 Sander Armee (Bel) Lotto Belisol 0:12:22
27 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:12:48
28 Stef Clement (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:12:56
29 Eduard Beltran Suarez (Col) Tinkoff-Saxo 0:13:05
30 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale 0:13:18
31 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr 0:13:24
32 Jean-Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:13:35
33 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:13:47
34 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Shimano 0:14:10
35 Mickaël Chérel (Fra) AG2R La Mondiale 0:15:15
36 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:15:22
37 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:15:26
38 Rafael Valls Ferri (Spa) Lampre-Merida 0:15:55
39 Sergei Chernetski (Rus) Team Katusha 0:16:14
40 Cameron Meyer (Aus) Orica GreenEdge 0:17:18
41 Ivan Basso (Ita) Cannondale 0:17:48
42 Nino Schurter (Swi) Orica GreenEdge 0:17:50
43 Rohan Dennis (Aus) Garmin Sharp 0:18:04
44 David Lopez Garcia (Spa) Team Sky 0:18:10
45 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:20:00
46 Jonathan Castroviejo Nicolas (Spa) Movistar Team 0:21:41
47 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team 0:23:03
48 Ramunas Navardauskas (Ltu) Garmin Sharp 0:23:26
49 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:23:44
50 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr 0:25:10

Il podio del Tour de Romandie 2014 è la fotocopia di quello dell'anno passato (foto Tim de Waele/TDW Sport)
04-05-2014
maggio 5, 2014 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE ROMANDIE
Il britannico Christopher Froome (Team Sky) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito a cronometro di Neuchâtel, percorrendo 18,5 Km in 24′50″, alla media di 44,698 Km/h. Ha preceduto di 1″ il tedesco Martin e di 8″ il neozelandese Sergent. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), 18° a 43″. Froome si impone in classifica con 28″ sullo sloveno Spilak e 1′32″ sul portoghese Faria da Costa. Miglior italiano Nibali (Astana Pro Team), 5° a 1′48″
PRESIDENTIAL CYCLING TOUR OF TURKEY
Il britannico Mark Cavendish (Omega Pharma – Quick Step) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, circuito di Istanbul, percorrendo 121 Km in 2h35′00″, alla media di 46,839 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Elia Viviani (Cannondale Pro Cycling Team) e Andrea Guardini (Astana Pro Team). Il britannico Adam Yates (Orica GreenEDGE) si impone in classifica, con 5″ sull’estone Taaramäe e 39″ sul francese Hardy. Miglior italiano Davide Formolo (Cannondale Pro Cycling Team), 4° a 40″.
GRAND PRIX DE LA SOMME «CONSEIL GÉNÉRAL 80»
Il bielorusso Yauheni Hutarovich (AG2R La Mondiale) si è imposto nella corsa francese, Saint-Leger-les-Domart – Abbeville, percorrendo 192,1 Km in 4h37′04″, alla media di 41,600 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Van Asbroeck e il francese Martinez. Miglior italiano Filippo Baggio (Nankang – Fondriest – Franco Gomme), 8°.
DESTINATION THY
Il danese Magnus Cort Nielsen (Cult Energy Vital Water) si è imposto nella corsa danese, circuito di Thisted, percorrendo 180,4 Km in 4h35′25″, alla media di 39,300 Km/h. Ha preceduto di 3″ i connazionali Vinther e Ollegaard. Unico italiano in gara Enrico Rossi (Christina Watches – Kuma), 45° a 1′16″.
CARPATHIA COURIERS RACE (Polonia)
Il rumeno Eduard Michael Grosu (Vini Fantini – Nippo – De Rosa) si è imposto anche nella sesta ed ultima tappa, Dabrowa Tarnowska – Tarnów, percorrendo 148 Km in 3h34′28″, alla media di 41,405 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Willwohl e il belga Capiot. Miglior italiano Andrea Meggiorini* (Team Delio Gallina Colosio Eurofeed), 4°. L’austriaco Gregor Mühlberger (Tirol Cycling Team) si impone in classifica, con 4″ su Grosu e 38″ sul polacco Kasperkiewicz. Miglior italiano Davide Gabburo* (Team Delio Gallina Colosio Eurofeed), 33° a 3′07″.
*dilettante
SRAM TOUR OF THE GILA (USA)
Il colombiano Daniel Alexander Jaramillo Diez (Jamis – Hagens Berman) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Silver City – Pinos Altos, percorrendo 161,9 Km in 4h18′50″, alla media di 37,530 Km/h. Ha preceduto di 3″ i canadesi Britton e Routley. Lo statunitense Carter Jones (Optum p/b Kelly Benefit Strategies) si impone in classifica, con 2″ sul costaricano Brenes Obando e 4″ su Britton.
CAMPIONATI NAZIONALI ARGENTINA
Daniel Diaz (San Luis Somos Todos) si è imposto nel circuito di Salta, percorrendo 172 Km in 4h00′12″, alla media di 42,964 Km/h. Ha preceduto allo sprint Giacinti e Juarez.
CIRCUITO DEL PORTO – TROFEO ARVEDI
L’italiano Jakub Mareczko* (Viris Maserati) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Cremona, percorrendo 180 Km in 3h39′37″, alla media di 49,176 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Rino Gasparrini (MG Kvis – Trevigiani) e Nicolas Marini* (Zalf Euromobil Désirée Fior)
*dilettante